DIARREA EMORRAGICA DA E.COLI PRODUTTORE DI “SHIGA … · 25% dei pazienti presenta manifestazioni...

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Confidenziale-Tutti i diritti riservati Pagina 1 di 20 SEU-2011 SEU-2011 DIARREA EMORRAGICA DA E.COLI PRODUTTORE DI “SHIGA- LIKE TOXIN” E SINDROME EMOLITICO UREMICA: EPIDEMIOLOGIA, CARATTERISTICHE DI VIRULENZA, FATTORI DI RISCHIO NELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Autore (i): Dott. Giovanni Montini, Dott. Martino Marsciani, U.O.S. Nefrologia Pediatrica, Dipartimento Attività integrata per la salute della donna, del bambino e dell’adolescente, A.O.U.di Bologna Policlinico Sant’Orsola–Malpighi In collaborazione con: Marina Fridel, Andrea Mattivi, Lucia Nocera, Anna Padovani, Maria Grazia Pascucci, Luisa Loli Piccolomini, Laura Vicinelli, Assessorato Regione Emilia-Romagna (Servizio Sanità Pubblica e Servizio Veterinario e Igiene degli Alimenti) Gaia Scavia, Alfredo Caprioli, Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare - Istituto Superiore di Sanità Giuseppe Merialdi, Stefano Pongolini, Marco Tamba, Istituto Zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna Icilio Dodi, malattie infettive pediatriche A.O.U. Parma Filippo Bernardi, Società Italiana di Pediatria Documento Protocollo Versione: Finale Data di rilascio: 04/07/2011 (Versione integrata con i chiarimenti richiesti dal comitato etico del Centro Coordinatore in seduta 19/7/2011) Numero di pagine: 20

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SEU-2011

DIARREA EMORRAGICA DA E.COLI PRODUTTORE DI “SHIGA-

LIKE TOXIN” E SINDROME EMOLITICO UREMICA:

EPIDEMIOLOGIA, CARATTERISTICHE DI VIRULENZA, FATTORI

DI RISCHIO NELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Autore (i): Dott. Giovanni Montini, Dott. Martino Marsciani, U.O.S.

Nefrologia Pediatrica, Dipartimento Attività integrata per la salute

della donna, del bambino e dell’adolescente, A.O.U.di Bologna

Policlinico Sant’Orsola–Malpighi

In collaborazione con:

Marina Fridel, Andrea Mattivi, Lucia Nocera, Anna Padovani,

Maria Grazia Pascucci, Luisa Loli Piccolomini, Laura Vicinelli,

Assessorato Regione Emilia-Romagna (Servizio Sanità Pubblica e

Servizio Veterinario e Igiene degli Alimenti)

Gaia Scavia, Alfredo Caprioli, Dipartimento di Sanità Pubblica

Veterinaria e Sicurezza Alimentare - Istituto Superiore di Sanità

Giuseppe Merialdi, Stefano Pongolini, Marco Tamba, Istituto

Zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna

Icilio Dodi, malattie infettive pediatriche A.O.U. Parma

Filippo Bernardi, Società Italiana di Pediatria

Documento Protocollo

Versione: Finale

Data di rilascio: 04/07/2011 (Versione integrata con i chiarimenti richiesti dal comitato etico del Centro Coordinatore in seduta 19/7/2011)

Numero di pagine: 20

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PAGINA DELLE FIRME DEL PROTOCOLLO

Codice del protocollo: SEU-2011

(Autore 1) Giovanni Montini U.O.S. Nefrologia Pediatrica, A.O.U.di

Bologna Policlinico Sant’Orsola–

Malpighi

firma data

(Autore 2) Martino Marsciani U.O.S. Nefrologia Pediatrica, A.O.U.di

Bologna Policlinico Sant’Orsola–

Malpighi

firma data

(Statistico) Andrea Mattivi

Assessorato Regione Emilia-Romagna

(Servizio Sanità Pubblica e Servizio

Veterinario e Igiene degli Alimenti)

firma data

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DICHIARAZIONE DELLO SPERIMENTATORE:

Codice del protocollo: SEU-2011

Dichiaro di aver letto il protocollo ed acconsento a condurre questo studio clinico in accordo a tutti i

requisiti del protocollo e secondo le Linee Guida di Buona Pratica Clinica ed i principi della

Dichiarazione di Helsinki.

Giovanni Montini firma data

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INDICE DEI CONTENUTI

1. Introduzione ........................................................................................................................ 6

2. Obiettivi dello studio .......................................................................................................... 7

3. Piano dello studio ................................................................................................................ 8

3.1. Disegno dello studio ................................................................................................ 8

3.2. Popolazione dello studio ......................................................................................... 8

3.3. Somministrazione dei Questionari .......................................................................... 9

3.4. Trattamenti concomitanti ...................................................................................... 16

3.5. Visite e valutazioni ................................................................................................ 16

4. Gestione dei dati ed analisi statistica .............................................................................. 18

4.1. Gestione dei dati ........................................................................................................ 18

4.2. Metodi statistici .......................................................................................................... 18

4.3. Dimensione del campione .......................................................................................... 19

5. Procedure amministrative ................................................................................................. 19

6. Bibliografia ....................................................................................................................... 20

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LISTA DELLE ABBREVIAZIONI E DELLE DELLE DEFINIZIONI

PS Pronto Soccorso

IZLER Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-

Romagna

UOSNP Unità Operativa di Nefrologia Pediatrica dell’Emilia-Romagna

SEU Sindrome Emolitico Uremica

STEC Shiga Toxin-Producing Escherichia coli

DSP Dipartimento di Sanità Pubblica

Caso sospetto Un bambino di età inferiore a 14 anni con presenza di 1 scarica di

diarrea ematica

Caso positivo Un caso sospetto incluso nel progetto che è risultato positivo alle

prove di laboratorio STEP 1 descritte di seguito

Caso SEU Un caso positivo incluso nel progetto per il quale è stata emessa

diagnosi di SEU da un reparto ospedaliero di pediatria

Referente

ospedaliero del

progetto

Pediatra ospedaliero della rete regionale di nefrourologia pediatrica

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1. Introduzione

La Sindrome Emolitico Uremica (SEU) è una malattia rara caratterizzata da anemia emolitica

microangiopatica e trombocitopenia e rappresenta la principale causa di insufficienza renale acuta

nei bambini dei paesi industrializzati (1) .

La grande maggioranza dei casi insorge come complicanza di una infezione enterica da stipiti di

Escherichia Coli in grado di produrre tossine chiamate “Shiga-like toxin” (Stx) (2,3). Tra gli stipiti

E.coli produttori di Stx (STEC) il più frequente sierotipo in grado di dare malattia nell’uomo è

STEC O157:H7 (3); tuttavia, è stato osservato che numerosi altri ceppi di E. coli (O111:H8,

O103:H2, O121, O145, O26 e O113) sono coinvolti nella patogenesi della malattia (4-6).

L’infezione si manifesta inizialmente con una sintomatologia gastroenterica caratterizzata da dolori

addominali crampiformi, in prima istanza non associati a diarrea ematica. Il 38-61% (6) dei pazienti

sviluppa successivamente una colite emorragica, dovuta probabilmente all’interazione tra le tossine

Stx e i capillari della parete intestinale. Il 5-20% di questi sviluppa la SEU dopo circa una settimana

dall’inizio della diarrea. Studi diagnostici sul rilevamento di STEC e Stx in campioni di feci dei

pazienti indicano che la conta di STEC e i titoli Stx nelle feci sono probabilmente già al loro apice

quando compaiono i primi sintomi gastrointestinali, con una diminuzione dei livelli nei giorni

successivi (7). L’intestino dei ruminanti, in particolare i bovini, costituisce il serbatoio naturale

degli STEC. L’infezione dell’uomo avviene attraverso l’ingestione di latte, carne, ortaggi e acqua

contaminati oppure con il contatto con animali e persone infette o con i loro escrementi (6,8).

I segni dello sviluppo della SEU sono riconducibili al danno renale (macro o micro-ematuria,

proteinuria ed occasionalmente poliuria e/o oliguria), all’anemia acuta e alla trombocitopenia. Il

25% dei pazienti presenta manifestazioni di carattere neurologico quali confusione, convulsioni e

coma a causa dell’interessamento del microcircolo cerebrale. La percentuale di mortalità è del 3-

5%, e circa il 5% dei pazienti che sopravvive presenta gravi sequele renali o neurologiche

permanenti.

In Italia è in atto dal 1988 un sistema di sorveglianza della SEU che fa capo al Registro Nazionale

della SEU a cui aderisce la maggior parte dei centri di nefrologia pediatrica. Nell’ambito di tale

sorveglianza, si è evidenziato un tasso di incidenza della SEU pari a 0.27 casi per 100.000 soggetti

in età pediatrica (0-15 aa) (8), risultando inferiore rispetto a quelli rilevati in altri paesi europei che è

stimato essere di 2.1, con un picco (6.1) di incidenza nei bambini al di sotto dei 5 anni (6). I dati di

sorveglianza mostrano come nella maggior parte dei pazienti con SEU segnalati al Registro era

presente diarrea prodromica acquosa (36%) o emorragica (47%). I sierogruppi STEC più

frequentemente riscontrati erano O157 (35%), O26 (26%), O145 (12%), O111 (10%) and O103

(5%). È da sottolineare come il numero dei casi di SEU associati a sierogruppi STEC non-O157 sia

cresciuto sensibilmente nel corso degli anni e a partire dalla fine degli anni ’90 superi il numero dei

casi di SEU associati a O157.

Non sono noti dati epidemiologici riguardanti le diarree emorragiche da STEC sul territorio italiano

e la percentuale di bambini che sviluppa una SEU. Nel nostro Paese, infatti, la SEU non è malattia

soggetta a notifica obbligatoria e le diarree associate a infezione da STEC sono denunicabili in

classe II come diarree infettive non da Salmonella. Purtroppo tale classificazione impedisce di avere

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informazioni sull’incidenza delle infezione da STEC nell’uomo o sulla frequenza di isolamento

degli STEC nei casi di diarrea/gastroenterite acuta.

Nel periodo 1999-2009, anni per cui sono disponibili dati consolidati e standardizzati, sono

pervenute al sistema informativo regionale delle malattie infettive (MIF) 92 notifiche di diarrea da

E. Coli (codice ICD-IX: 008.0), relativi a casi di infezione avvenuti sul territorio regionale. Il 93,5%

di queste notifiche (82 casi) riguarda persone residenti e/o domiciliate in regione Emilia-Romagna.

Il numero di notifiche cala sensibilmente nel corso degli anni osservati, passando da un massimo di

22 casi (2000) a poche unità a partire dall’anno 2004. Le diarree da E. coli notificate riguardano in

particolare modo i bambini e le persone molto giovani, infatti l’81,5% dei casi ha meno di 14 anni,

anche se il 70,7% dei casi totali non supera i 4 anni di età. Non emergono invece differenze

osservando i casi distinti per sesso (8).

Per completare il quadro epidemiologico sono stati quindi analizzati i dati delle Schede di

Dimissione Ospedaliera (SDO), banca dati che differisce per obiettivo, ma che insiste sullo stesso

fenomeno sanitario. La consultazione delle SDO evidenzia come solo per l’anno 2009 siano state

registrate 1074 dimissioni per Diarrea da E. coli, numerosità di ordine notevolmente maggiore

rispetto a quella osservata attraverso il MIF (8).

Lo scopo di questo studio è descrivere il quadro epidemiologico delle infezioni da STEC associate a

diarrea ematica e stimare quanti bambini con tale infezione sviluppino una SEU nella Regione

Emilia-Romagna.

Gli elementi sopra descritti, per questa specifica patologia, rafforzano il razionale dell’intero studio

sottolineando l’esigenza della progettazione e realizzazione di un sistema di sorveglianza ad hoc, al

fine di superare i limiti di sottonotifica e di ridotta precisione del sistema di classificazione, indotti

dall’uso esclusivo di banche dati regionali nell’approfondimento di un fenomeno così raro.

Questo studio non prevede alcuna procedura che esuli dalla normale pratica clinica quotidiana, anzi

i campioni di feci raccolti come da routine, verranno analizzate anche da un ulteriore laboratorio a

fini prettamente epidemiologici. Allo stesso modo, le variabili cliniche che verranno raccolte per lo

studio sono quelle che vengono comunemente raccolte dal Medico nella pratica clinica quotidiana.

2. Obiettivi dello studio

L'obiettivo primario dello studio è:

Descrivere il quadro epidemiologico delle infezioni da STEC associate a diarrea ematica nella

Regione Emilia-Romagna (incidenza, caratteristiche socio demografiche dei pazienti, distribuzione

spaziale e temporale, frequenza e distribuzione di potenziali fattori di rischio, caratteristiche

cliniche)

Gli obiettivi secondari dello studio sono:

1. Descrivere i sierogruppi STEC e le caratteristiche di virulenza degli stipiti STEC associati a

diarrea ematica e a SEU

2. Studiare i fattori di rischio specifici le infezioni da STEC associate a diarrea ematica e a SEU

nella popolazione regionale di bambini (età<14 anni) con particolare riferimento a assunzione di

alimenti e contatti con animali

3. Stimare la proporzione di bambini con diarrea ematica da STEC che sviluppano una SEU

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4. Acquisire dati per proporre un protocollo da attuare da parte dei Dipartimenti di Sanità Pubblica

per la sorveglianza dei casi di positività a STEC.

3. Piano dello studio

3.1. Disegno dello studio

Lo studio è di carattere osservazionale, non farmacologico, prospettico, di coorte, multicentrico.

I centri partecipanti sono le 24 Unità Operative di Pediatria presenti sul territorio dell’Emilia-

Romagna (si rimanda al documento “Elenco dei centri partecipanti”).

Flow chart:

DIARREA EMORRAGICA (dalla prima scarica)

Fare eseguire coprocoltura standard c/o

laboratorio di zona come da routine clinica

Controllo 1. (PS o reparto pediatrico di zona)

Il personale del PS deve:

-consegnare le informazioni ai genitori

-compilare consenso informato

-refrigerare a +4°C un campione di feci in attesa del corriere

-informare il referente ospedaliero del progetto

il referente ospedaliero del progetto deve:

-compilare il CRF e inserire i dati del paziente sul database on-line

-organizzare la spedizione del campione presso l’IZLER

-avvisare il centro coordinatore per attivare il questionario telefonico

L’IZLER:

-ricerca PCR real time di:

geni codificanti tossine vtx1 e vtx2

geni di adesività eae

geni codificanti per i diversi sierogruppi

se positivo:

-questionario telefonico alla famiglia

Controllo 2 dopo 30 giorni (c/o Ospedale di riferimento):

-valutazione del paziente

-conclusione dello studio

-raccolta esito della coprocoltura standard

-inserimento dei dati mancanti sul database on-line

Esame colturale

tramite arricchimento

immunoistochimico

Laboratorio di riferimento dell’ISS

-conferma

-approfondimenti

3.2. Popolazione dello studio

La popolazione dello studio sarà costituita da tutti i soggetti di età fino a 14 anni, di ambo i

sessi, con diarrea ematica. La popolazione in oggetto verrà reclutata a partire dal 1 Ottobre

2011. Il periodo di arruolamento durerà 12 mesi. Il follow-up di ogni paziente proseguirà per 30

giorni dopo l’arruolamento.

E’ previsto l’arruolamento di circa 200 pazienti.

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Criteri di inclusione

Età compresa: fino a 14 anni

Presenza di almeno 1 scarica diarroica con sangue

Acquisizione del consenso informato

Criteri di esclusione

Feci con striature ematiche da ragadi

Feci ematiche non diarroiche

3.3. Somministrazione dei Questionari

Lo studio è a carattere osservazionale, non interventistico. I pazienti saranno trattati secondo quanto

previsto dalla pratica clinica in accordo al giudizio del Medico. Inoltre i campioni di feci raccolte,

verranno analizzati anche da un ulteriore laboratorio a fini prettamente epidemiologici.

Durante il periodo di studio, previa acquisizione del consenso informato, sarà condotta un’indagine

telefonica da parte dell’UOSNP, con particolare riferimento ad assunzione di alimenti, contatti con

animali, caratteristiche ambientali e abitative dei giorni precedenti l’inizio della sintomatologia,

importante per determinare il quadro epidemiologico dell’infezione e gli eventuali fattori di rischio.

Questionario telefonico

SCHEDA DI SORVEGLIANZA Diarree emorragiche

Caso ID: ⃞⃞⃞⃞ (da compilarsi dopo l’informatizzazione)

Informazioni fornite da ⃞ Madre ⃞ Padre ⃞ Altro: ____________________________

Data di segnalazione: ⃞⃞ /⃞⃞ /⃞⃞⃞⃞

Ausl di segnalazione: ______________________

Comune di segnalazione: ______________________

DATI RELATIVI AL PAZIENTE

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Numero totale componenti nucleo familiare: ⃞⃞

Numero fratelli ⃞⃞ Età (1) ⃞⃞ Età (2) ⃞⃞ Età (3) ⃞⃞

Numero sorelle ⃞⃞ Età (1) ⃞⃞ Età (2) ⃞⃞ Età (3) ⃞⃞

Altri componenti ⃞⃞ Età (1) ⃞⃞ Età (2) ⃞⃞ Età (3) ⃞⃞

Professione madre: ___________________ Titolo di studio madre:_________________________

Professione padre: ___________________ Titolo di studio padre: _________________________

Pediatra di famiglia: ________________________________________________________________

Il bambino frequenta il nido/asilo/scuola/campo scuola? ⃞ si ⃞ no ⃞ non so

SINTOMATOLOGIA (ST)

Data inizio diarrea emorragica: ⃞⃞ /⃞⃞ /⃞⃞⃞⃞

Ricovero: ⃞ Sì ⃞ No Data ricovero: ⃞⃞ /⃞⃞ /⃞⃞⃞⃞

Quanti giorni complessivamente è stato in ospedale? ⃞⃞ giorni

Sintomi associati:

A. Diarrea non emorragica ⃞ Sì Data: ⃞⃞ /⃞⃞ /⃞⃞⃞⃞ ⃞ No ⃞ Non so

B. Vomito ⃞ Sì Data: ⃞⃞ /⃞⃞ /⃞⃞⃞⃞ ⃞ No ⃞ Non so

C. Febbre >38°C ⃞ Sì Data: ⃞⃞ /⃞⃞ /⃞⃞⃞⃞ ⃞ No ⃞ Non so

D. Dolore addominale ⃞ Sì Data: ⃞⃞ /⃞⃞ /⃞⃞⃞⃞ ⃞ No ⃞ Non so

E. Astenia ⃞ Sì Data: ⃞⃞ /⃞⃞ /⃞⃞⃞⃞ ⃞ No ⃞ Non so

F. Altro ⃞ Sì Data: ⃞⃞ /⃞⃞ /⃞⃞⃞⃞

Specificare: ________________________________________

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Nell’ultimo mese, per qualsiasi motivo, suo figlio ha eseguito terapia antibiotica? ⃞ Sì ⃞ No ⃞ Non so

Se sì per quale motivo? _________________________________________________________________

_________________________________________________________________

Note per il compilatore:

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ALIMENTI CONSUMATI (nei 7 gg precedenti)

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Note per il compilatore:

- In caso di consumo di latte crudo, esso era stato precedentemente bollito?

- In caso di consumo di verdura cruda, essa era stata precedentemente lavata?

FATTORI ESPOSITIVI

Nei 7 giorni precedenti la comparsa dei sintomi suo figlio ha mangiato fuori casa?

⃞ si ⃞ no ⃞ non so

Se si, quali? Frequenza

⃞ mensa / self service ⃞ ≤ 3 volte ⃞ > 3 volte

⃞ ristorante / pizzeria ⃞ ≤ 3 volte ⃞ > 3 volte

⃞ agriturismo ⃞ ≤ 3 volte ⃞ > 3 volte

⃞ fast food / tavola calda ⃞ ≤ 3 volte ⃞ > 3 volte

L’abitazione di residenza o nella quale avete soggiornato nei 7 giorni prima della comparsa della diarrea è:

A) ⃞ in un centro urbano ⃞ al confine con la campagna ⃞ in campagna

Altro, specificare: _______________________________________________________

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B) ⃞ in un centro urbano ⃞ al confine con la campagna ⃞ in campagna

Altro, specificare: _______________________________________________________

C) ⃞ in un centro urbano ⃞ al confine con la campagna ⃞ in campagna

Altro, specificare: _______________________________________________________

L’approvvigionamento dell’acqua alla vostra abitazione o sede di soggiorno avviene (anche occasionalmente) tramite:

N.B: Le tipologie di abitazione/residenza sono riferite a quelle esplicitate alla domanda precedente.

Vengono tenuti animali domestici in casa? ⃞ si ⃞ no ⃞ non so

Se si, quali? ⃞ cane ⃞ gatto ⃞ criceti/cavie

⃞ altro, specificare: ________________________________________

Nei 7 giorni precedenti la comparsa dei sintomi suo figlio ha avuto contatti con animali d’allevamento?

⃞ si ⃞ no ⃞ non so

Se si, quali? Tipo di contatto

⃞ mucche/vitelli Az. Agricola______________ ⃞ Regolare ⃞ Occasionale

⃞ ovi/caprini Az. Agricola______________ ⃞ Regolare ⃞ Occasionale

⃞ suini Az. Agricola______________ ⃞ Regolare ⃞ Occasionale

⃞ pollame Az. Agricola______________ ⃞ Regolare ⃞ Occasionale

⃞ equini Az. Agricola______________ ⃞ Regolare ⃞ Occasionale

⃞ altre specie Az. Agricola______________ ⃞ Regolare ⃞ Occasionale

Nei 7 giorni precedenti la comparsa dei sintomi suo figlio ha soggiornato in un luogo diverso da quello abituale?

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⃞ si ⃞ no ⃞ non so

Se si, dove?

⃞ Italia Località ______________

⃞ tutto/ maggior parte del periodo

⃞ un solo giorno / pochi giorni

Se si, dove?

⃞ Estero Paese ______________

⃞ tutto/ maggior parte del periodo

⃞ un solo giorno / pochi giorni

Qualcuno dei familiari con i quali vive ha presentato sintomi gastroenterici, quali dolore addominale, nausea, vomito, febbre o diarrea, nella settimana precedente l’inizio della sua (dell’intervistato) malattia??

⃞ Si ⃞ No ⃞ non so

Se sì indicare: Età________ Sesso__________ Parentela________________________ Età________ Sesso__________ Parentela________________________ Età________ Sesso__________ Parentela________________________ Età________ Sesso__________ Parentela________________________

Note per il compilatore:

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Data compilazione questionario ⃞⃞ /⃞⃞ /⃞⃞⃞⃞

Motivo di incompletezza delle domande

⃞ mancata autorizzazione.

⃞ non completa conoscenza della lingua italiana.

⃞ non intende rispondere.

3.4. Trattamenti concomitanti

Verranno documentate nella CRF le terapie concomitanti eventualmente somministrate secondo

pratica clinica.

3.5. Visite e valutazioni

Tabella 1 Controllo1 Controllo2

Giorno 0

(basale)

Giorno 30

Criteri di incl./escl. x Raccolta di consenso informato x Storia clinica, valutazione paziente x x Raccolta campione feci e spedizione campioni x Inserimento dati nella CRF e nel database on line x x Indagine telefonica x

Schema delle visite e delle valutazioni

Controllo 1 (presso il Reparto o PS pediatrico ospedaliero)

Quando un bambino con diarrea ematica accede al pronto soccorso si possono verificare due

eventualità:

a. Il bambino viene ricoverato:

Il medico di PS o di reparto informa i genitori sulle finalità del progetto e richiede il

consenso informato

Il campione di feci viene suddiviso in due contenitori sterili:

- uno per coprocoltura di routine

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- uno per la valutazione di positività da STEC e viene compilata la “scheda

accompagnamento campione”

b. Il bambino viene dimesso

il medico di PS informa i genitori sulle finalità del progetto e richiede il consenso

informato

prima della dimissione viene raccolto un campione di feci nel contenitore sterile per

la valutazione di positività da STEC e viene prescritta l’esecuzione di una

coprocoltura

viene eseguito esame urine e/o stix urine per valutare la presenza di microematuria

e/o proteinuria associata

Il personale che prende in consegna il campione di feci dei casi sospetti procede nel modo

seguente:

ripone il contenitore con il campione per STEC all’interno di un ulteriore contenitore

sigillato. Quest’ultimo insieme alla “scheda accompagnamento campione” viene

confezionato e posto in un refrigeratore a +4° C, identificato a tale scopo per il

progetto

informa il Referente ospedaliero del progetto

Il referente ospedaliero del progetto:

organizza nel più breve tempo possibile il trasporto per la consegna tempestiva all’

IZLER, tramite corriere predisposto per tale studio

Inserisce il paziente, e i tutti i dati associati, nel CRF assegnando l’ID, e

successivamente sul sito www.nefrokid.it

Avvisa per mail e/o telefono l’ UOSNP, inviando i dati relativi al paziente per

l’indagine epidemiologica telefonica (allegato)

Sorveglianza del paziente

Il paziente dovrà essere tenuto sotto osservazione come da routine clinica.

Nel tempo che intercorre tra la visita 1 e la visita 2, i genitori dei pazienti arruolati saranno

sottoposti all’indagine telefonica da parte dell’UOSNP, indispensabile per raccogliere informazioni

epidemiologiche relative all’infezione del bambino.

Controllo 2

Sarà necessario eseguire una controllo a 30 giorni dall’arruolamento per concludere lo studio

prospettico di ogni singolo paziente. Tale controllo sarà eseguito dal referente del progetto

dell’Unità Operativa di riferimento e in questa occasione verrà raccolto l’esito della coprocoltura

precedentemente prescritta.

Esame colturale del campione di feci

STEP 1

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Il campione di feci raccolto durante il “Controllo 1”, viene inviato all’IZLER, e testato nel più

breve tempo possibile (indicativamente 3 giorni lavorativi dall’arrivo presso la Struttura che esegue

le determinazioni) per la ricerca in PCR real time dei geni codificanti per la produzione di tossine

vtx1 e vtx 2.

STEP 2

I campioni positivi i geni codificanti per tossina vtx1 e/o vtx2, sono testati tramite PCR real time per

Gene di adesività eae

Geni codificanti per i diversi sierotipi

Da tali campioni, una volta individuato il sierotipo tramite PCR real time, viene inoltre eseguito

l’esame colturale tramite tecnica di arricchimento immuno-magnetico al fine di isolare il ceppo

STEC.

Le metodiche utilizzate sono quelle in uso presso il Laboratorio Comunitario di Riferimento per

Escherichia coli presso ISS.

Tutti i campioni risultati positivi allo Step 1 verranno inviati anche a tale laboratorio. In questo

modo i campioni saranno testati nuovamente per un’ulteriore conferma .

4. Gestione dei dati ed analisi statistica

4.1. Gestione dei dati

Tutte le schede raccolta dati (case report form-CRF), inviate al centro deputato all’inserimento dati,

saranno registrate e archiviate. Il referente ospedaliero del progetto dovrà riportare le informazioni

richieste dal protocollo sulla Scheda Raccolta Dati (CRF). Successivamente tali dati, associati all’ID

del paziente arruolato e in forma rigorosamente anonima, saranno inseriti in un sistema informatico

su web attualmente già in uso presso le pediatrie ospedaliere, il quale verrà congelato e utilizzato

per l’analisi statistica. Anche l’esito dell’indagine telefonica sarà inserito nel database

(www.nefrokid.it).

4.2. Metodi Statistici

Le analisi statistiche verranno condotte utilizzando metodi di statistica descrittiva e inferenziale

adeguati alla numerosità del campione ed alle variabili dello studio.

Obiettivo di questo studio è descrivere il quadro epidemiologico delle infezioni da STEC associate a

diarrea ematica.

I dati di tutti i centri saranno conglobati e descritti per quanto riguarda le caratteristiche

demografiche e basali, i parametri di efficacia e le osservazioni di tollerabilità e sicurezza. Saranno

quindi condotte analisi descrittive utilizzando le statistiche appropriate. I dati saranno presentati per

la popolazione che considera tutti i pazienti inseriti nello studio.

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4.3. Dimensione del campione

Non sono noti dati epidemiologici riguardanti le diarree emorragiche da STEC sul territorio italiano

e la percentuale di bambini che sviluppa una SEU. Nel nostro Paese, infatti, la SEU non è malattia

soggetta a notifica obbligatoria e le diarree associate a infezione da STEC sono denunicabili in

classe II come diarree infettive non da Salmonella. Purtroppo tale classificazione impedisce di avere

informazioni sull’incidenza delle infezione da VTEC nell’uomo o sulla frequenza di isolamento

degli STEC nei casi di diarrea/gastroenterite acuta. Dai dati epidemiologici in nostro possesso e

dalla popolazione dell’area afferente ai centri partecipanti (in base ai dati ISTAT al 1° Gennaio

2010, la popolazione pediatrica in Emilia-Romagna era di 684.535), si stima che si potranno

arruolare presumibilmente circa 200 pazienti nel periodo del reclutamento.

Questi dati rafforzano il razionale dell’intero studio, sottolineando anche l’esigenza della

progettazione e realizzazione di un sistema di sorveglianza ad hoc, al fine di superare i limiti di

sottonotifica tutt’ora presenti sul territorio italiano.

5. Procedure amministrative

Emendamenti al protocollo o ogni altra modifica alla conduzione dello studio

Qualunque modifica al protocollo sarà apportata sotto forma di emendamento. Non sono permesse

altre modalità di modifica al protocollo durante il periodo di studio. Ogni modifica imprevista nella

conduzione dello studio sarà registrata nel "Clinical Study Report".

Archivio della documentazione

Lo Sperimentatore è responsabile dell’archiviazione e conservazione dei documenti essenziali dello

studio, prima, durante la conduzione e dopo il completamento o l’interruzione dello studio stesso, in

accordo a quanto/e per il tempo previsto dalla normativa vigente e dalle GCP.

I dati raccolti nella CRF saranno in forma rigorosamente anonima ed il soggetto verrà unicamente

identificato con un numero e con le iniziali.

Lo Sperimentatore dovrà conservare i dati originali del paziente (ad es. informazioni demografiche

e mediche, dati di laboratorio, elettrocardiogrammi etc.) ed il consenso informato scritto firmato.

Per alcuni dati può essere stabilito, prima che lo studio inizi, che vengano scritti direttamente sulla

CRF, che quindi in questo caso fungerà da dato originale.

Ispezioni/Verifiche

Le Autorità Regolatorie possono condurre ispezioni sullo studio (durante il suo svolgimento oppure

dopo che lo studio si è completato) per assicurarsi che venga condotto in accordo al protocollo ed

alle disposizioni normative applicabili. Se un'Autorità Regolatoria richiede un'ispezione, lo

Sperimentatore dovrà subito informare il Promotore.. Firmando il protocollo, lo Sperimentatore

acconsente sia alle verifiche da parte di Promotore o del personale delegato che alle ispezioni della

Autorità Regolatoria.

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Pubblicazione dei risultati

I risultati dello studio verrano pubblicati o comunque resi noti entro 12 mesi dalla conclusione della

sperimentazione.

Persone di riferimento

I numeri di telefono e fax delle persone di riferimento per la conduzione dello studio sono riportati

nell'Investigator Folder in ogni singolo centro sperimentale.

6. Bibliografia

1) Scheiring J Rosales A, Zimmerhackl LB. Clinical practice. Today's understanding of the

haemolytic uraemic syndrome. Eur J Pediatr. 2010 Jan;169(1):7-13. Epub 2009 Aug 26.

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Zacchello G, Ferretti A, Pecoraro C, De Palo T, Caringella A, Gaido M, Coppo R, Perfumo F,

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8) Istituto Superiore di Sanità www.iss.it