Sistema giuridico di tutela Europea per acque ed alimenti · Batteriofagi anti E.coli assenti...

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De Giusti Maria Sezione di Igiene Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive- Facoltà di Farmacia e Medicina ([email protected]) Il sistema giuridico di tutela Europea per acque ed alimenti: i controlli

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De Giusti Maria

Sezione di Igiene Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive- Facoltà di Farmacia e Medicina

([email protected])

Il sistema giuridico di tutela Europea per acque ed alimenti:

i controlli

L’acqua : TEMA ATTUALE SUL PIANO POLITICO mondiale

World War III “…..Le guerre future saranno combattute non per la

povertà o il crescere del prezzo del petrolio

bensì per l’acqua…”

(Joint Commission Banca Mondiale/ Nazioni Unite, 2008)

“SHARED WATER, SHARED OPPOTUNITIES”

Nel 2030 una persona/tre vivrà in una zona del pianeta nella quale scarseggiano le risorse idriche

M. De Giusti

LA QUANTITA’ e LA QUALITA’ DELL’ACQUA: DIFFERENTE ACCESSO ALL’ACQUA ED

ALL’ACQUA SICURA

• 5 Sorgenti: Peschiera (9 mc/s), Capore (4,5 mc/s), Acqua Marcia (4 mc/s), Salone (o,5 mc/s), Pantano Borghese 1 mc/s).

• 6 Acquedotti per acqua potabile: Peschiera Destro, Peschiera Sinistro, Marcio, Appio Alessandrino, Vergine Nuovo, Nuovoacquedotto lago di Bracciano.

• 2 Acquedotti per rete innaffiamento e fontane: Vergine Vecchio, Paolo.

• 4.810 Km di condotte alimentatrici e distributrici potabile

• 500 litri di acqua disponibili giornalmente per abitante

• 1500 fontane; 2000 “nasoni”

M. De Giusti

Cambogia

Etiopia

Zaire

Sudan

Nigeria

Pakistan

Indonesia

Perù

Honduras

Syria

Messico

EgittoCina

Arabia

Iraq

Tailandia

Brasile

Nuova Zelanda

Svezia

Stati Uniti

ACCESSO ALL’ACQUAACCESSO ALL’ACQUAACCESSO ALL’ACQUAACCESSO ALL’ACQUA

( % Popolazione )( % Popolazione )( % Popolazione )( % Popolazione )

Mortalità infantileMortalità infantileMortalità infantileMortalità infantile

al di sotto dei 5 annial di sotto dei 5 annial di sotto dei 5 annial di sotto dei 5 anni

( morti x 1000 )( morti x 1000 )( morti x 1000 )( morti x 1000 )

ACQUA E SALUTE :RAPPORTO TRA ACCESSO AD ACQUE SICURE E

MORTALITÀ INFANTILE(Sources: United Nations Children's Fund, The State of the World's Children 1993;

Worldwatch Institute, Worldwatch Paper 64: Investing in Children, June 1985)

���� 1 miliardo di persone ha difficoltà di accedere a fonti sicure di acqua

���� 3 miliardi non possono avvalersi di misure igieniche adeguate

����Metà della popolazione dei PVS soffre di malattie causate da acqua/alimenti contaminati

� I decessi per infezione correlata alla scarsa qualità dell’acqua ammontano a circa 14.000-30.000 al giorno

( Stime WHO, 2000)

TEMA ATTUALE SUL PIANO POLITICO NAZIONALE

M. De Giusti

IL PANORAMA DELLE ACQUE UTILIZZATE COME BEVANDA:

Un problema di comunicazione

• ACQUE NATURALI:

– acque minerali naturali con la peculiarità di purezza originaria e salvaguardia fino al consumo

– acque di sorgente (allo stato naturale o imbottigliate anche in boccioni da 11,3 o 18,9 litri come dispensig per uffici)

– acque termali

• ACQUE TRATTATE (destinate al Consumo umano):

– distribuite in rete , cisterne

– distribuite in contenitori o bottiglie

– utilizzate negli impianti natatori

• ACQUE ADDIZIONATE:

– Acque Seltz, Acque Soda, Acque aromatizzate

RAPPORTO CON L’UTENTE e LA PERCEZIONE DEI CONSUMATORI

M. De Giusti

COME IN TUTTI I SISTEMI CICLICI il ripetersi di errori amplifica il rischio di:

1. Diminuzione di accesso alla risorsa

1. Dimunizione della qualità della risorsa: rischi per i consumatori nei differenti usi dell’acqua

SISTEMA ACQUA: PERICOLI E RISCHI

Complessità della catena alimentare

Dati ISMEA 2009

Fonte: ISMEA,API, 2006

VECCHI E NUOVI PERICOLI

1997: prione 2003:Sudan RED inprodotti contenenti peperoncino indiano2005: ITX

2008: diossina1998

2005: Virus A (H5N1)2009

Molti gli strumenti di comunicazione

Cosa è?

Un insieme di norme che disciplinano la

materia dell'igiene e sicurezza degli alimenti ed i

controlli connessi

Chi è tenuto a

rispettarle?

Qualunque operatore che abbia a che fare con

la produzione, la trasformazione e la

distribuzione di alimenti

Anche gli

agricoltori ed

allevatori?

Si, anche la produzione primaria rientra

nell'ambito di applicazione

Cosa cambia

rispetto al

passato?

Oltre al campo di applicazione sono cambiate

alcune procedure di rapporto con pubblica

amministrazione, sono stati introdotti

parametri specifici (es. parametri

microbiologici) ed altre importanti novità

specifiche

Da quando è in

vigore?Dal primo gennaio 2006

Cosa si deve

fare?

Garantire che tutte le fasi della produzione,

della trasformazione e della distribuzione

degli alimenti soddisfino requisiti igienici

richiesti

Come?

Definendo ed attuando procedure basate sui

principi HACCP della rintracciabilità della

responsabilità

GENNAIO 2006 In tutta Europa entra in vigore la nuova normativa comunitaria in materia di

sicurezza alimentare

� Viene presa in considerazione l’intera catena della produzione alimentare (APPROCCIO DISISTEMA)

� L’ analisi del rischio ( Risk assessment , Riskmanagement, Risk comunication) diventa lo strumento per affrontare il tema della sicurezza dei consumatori

� Si introducono nuovi principi/strumenti (precauzione, rintracciabilità, trasparenza e informazione ai cittadini)

� I mangimi sono parte della filiera alimentare

Gli aspetti generali e normativi più rilevanti

REGOLAMENTO 178/02

ARMONIZZAZIONE UNIFICAZIONE

Consente l’ aggiornamento contestuale ed identico di standard comuni nei 27 Paesi membri, superando gli ostacoli di libera circolazione delle merci, incontrati in passato per la difformità nella attuazione delle direttive.

Regolamento (ce) n. 178/2002del parlamento europeo e del consiglio, del 28 gennaio 2002, che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare, istituisce l'autorità europea per la sicurezza alimentare e fissa procedure nel campo della sicurezza alimentare

2073/051441/07

Regolamenti "Applicativi"(link diretti al sito dell'Unione europea)

regolamento (ce) n. 2073/2005 della commissione del 15 novembre 2005 sui criteri microbiologici applicabili ai prodotti alimentari.

Modificato con Reg.to 1441/2007/CE

• i prodotti alimentari non devono contenere microrganismi né loro tossine ometaboliti in quantità tali da costituire inaccettabile rischio per la saluteumana

• i prodotti a rischio non possono essere immessi sul mercato (art. 14 R.178/02)

• i criteri microbiologici possono essere applicati per la validazione e la

verifica di procedure HACCP e di altre misure di controllo: è, quindi,opportuno fissare limiti (soglia) di accettabilità di processi e/o di

prodotti alimentari ( VERIFICA DI EFFICACIA HACCP)

• l’art. 4 del R. 852/04 impone il rispetto dei limiti microbiologici agli

operatori del settore alimentare (osa): essi devono, pertanto, attraverso il

prelievo di campioni, controllare il rispetto dei valori fissati; è, allora,opportuno stabilire i metodi analitici, i prodotti alimentari e la fase dellacatena alimentare cui applicare un certo criterio, nonché le eventuali azionicorrettive, in caso di non conformità

REGOLAMENTO CE 2073/2005CRITERI MICROBIOLOGICI APPLICABILI AI PRODOTTI ALIMENTARI

PREMESSE (1)

ALIMENTOart 2 Reg. 178/2002

• Qualsiasi sostanza o prodotto trasformato, parzialmente trasformato o non trasformato destinato ad essere ingerito o di cui si prevede che possa essere ingerito da esseri umani. Sono comprese le bevande, le gomme da masticare, l’acqua intenzionalmente incorporata negli alimenti nel corso della produzione preparazione o trattamento ( requisti definiti dalla Dir. 98/83/CE)

• NON SONO COMPRESI:– Mangimi– Animali vivi a meno che siano preparatiper l’immissione sul mercato ai fini del

consumo umano – Vegetali prima della raccolta– I medicinali ( dir. 65/65/CEE e 92/73/CEE)– Cosmetici– Tabacco– Sostanze stupefacenti e psicotrope

Acque potabili –requisiti generali

� Le acque destinate al consumo umano devono essere salubri e pulite (art. 4, comma 1).

� … le acque destinate al consumo umano (art. 4, comma 2):

a) non devono contenere microrganismi e parassiti, né altre sostanze , in quantità o concentrazioni tali da rappresentare un p otenziale pericolo per la salute umana;

b) fatto salvo quanto previsto dagli articoli 13 e 16 [deroghe], devono soddisfare i requisiti minimi di cui alle parti A [ microbiologici] e B [chimici] dell'allegato I;

c) devono essere conformi a quanto previsto nei provvedimenti adottati ai sensi dell'articolo 14, comma 1 [parametri indicatori].

Acque potabili – requisiti di conformità

� I valori di parametro fissati nell'allegato I devono essere rispettati nei seguenti punti (art. 5):

a) per le acque fornite attraverso una rete di distribuzione, nel punto di consegna ovvero, ove sconsigliabile per difficoltà tecniche o pericolo di inquinamento del campione, in un punto prossimo della rete di distribuzione rappresentativo e nel punto in cui queste fuoriescono dai rubinetti utilizzati per il consumo umano;

b) per le acque fornite da una cisterna, nel punto in cui fuoriescono dalla cisterna;

c) per le acque confezionate in bottiglie o contenitori, rese disponibili per il consumo umano, nel punto in cui sono imbottigliate o introdotte nei contenitori e nelle confezioni in fase di commercializzazione o comunque di messa a disposizione per il consumo;

d) per le acque utilizzate nelle imprese alimentari, nel punto in cui sono utilizzate nell'impresa.

I controlli

� I controlli interni ed esterni … intesi a garantire che le acque destinate al consumo umano soddisfino, …, i requisiti …, devono essere effettuati (art. 6):

a) ai punti di prelievo delle acque superficiali e sotterranee da destinare al consumo umano;

b) agli impianti di adduzione, di accumulo e di potabilizzazione;�

c) alle reti di distribuzione;�

d) agli impianti di confezionamento di acqua in bottiglia o in contenitori;

e) sulle acque confezionate;�

f) sulle acque utilizzate nelle imprese alimentari;�

g) sulle acque fornite mediante cisterna, fissa o mobile.

� Per le acque destinate al consumo umano fornite mediante cisterna i controlli … devono essere estesi anche all'idoneità del mezzo di trasporto.

� Il giudizio di idoneità dell'acqua destinata al consumo umano spetta all'azienda U.S.L. territorialmente competente.

M. De Giusti

CONTROLLI INTERNI ( art 7)

1.controlli che il gestoreè tenuto ad effettuareper la verifica della qualità dell'acqua, destinata al consumo umano.

2. I punti di prelievo e la frequenza dei controlli interni possono essere concordati con l'azienda unità sanitaria locale.

3. il gestore si avvale di laboratori di analisi interni, ovvero stipula apposita convenzione con altri gestori di servizi idrici ( non i laboratori del controllo ufficiale)

4. I risultati dei controlli devono essere conservati per un periodo di almeno cinque anni per l'eventuale consultazione da partedell'amministrazione che effettua i controlli esterni.

M. De Giusti

CONTROLLI ESTERNI ( art. 8)

1.svolti dall'azienda unità sanitaria locale territorialmente competente,……….. sulla base di programmi elaborati secondo i criteri generali dettati dalle regioni………………

2. l'azienda unità sanitaria locale tiene conto dei risultati del rilevamento dello stato di qualità dei corpi idrici di cui all'art. 43 del decreto legislativo 11 maggio 1999, n. 152,e successive modificazioni, e, in particolare per le acque superficiali destinate alla produzione di acqua potabile………..

3. L'azienda unità sanitaria locale assicura una ricerca supplementare, caso per caso, delle sostanze e dei microrganismi per i quali non sono stati fissati valori di parametro a norma dell'allegato I, ………

4. Ove gli impianti di acquedotto ricadano nell'area di competenza territoriale di piùaziende unità sanitarie locali la regione può individuare l'azienda alla quale attribuire la competenza in materia di controlli.5. 7. si avvalgono delle agenzie regionali per la protezione dell'ambiente, ………………o di propri laboratori secondo il rispettivo ordinamento. I risultati delle analisi eseguite sono trasmessi mensilmente alle competenti regioni o province autonome ed al Ministero della sanità………………..

M. De Giusti

• parte A: parametri microbiologici

• parte B: parametri chimici

• parte C: parametri indicatori

Parametri Allegato 1

Parametri che hanno relazione diretta con la

saluteREQUISITI MINIMI}

Parametri INDICATORI: spia di variazione della

qualità dell’acqua

Necessità di azioni correttive

Parametro Valore parametricoAcque di rete

Valore parametricoAcque in bottiglie e/o

contenitori*Escherichia coli Assente/ 100 ml Assente/250 ml

*Enterococchi Assente/ 100 ml Assente/250 ml

Pseudomonas aeruginosa Assente/250 ml

Conteggio colonie a 22°C 100 ufc/ml

Conteggio colonie a 37°C 20 ufc/ml

Criteri microbiologici

All. 1 PARTE A

Indicatore di efficacia dei trattamenti di potabilizzazione

Indicatore Condizioni igieniche di produzione (GMP) degli stabilimenti di imbottigliamento

}*Parametri indicatori di inquinamento fecale il cui superamento

porta all’interruzione dell’uso dell’acqua a scopo potabile

}

Parametro Valore parametricoBatteri coliformi a 37°C

Assenti/ 100 ml

Conteggio colonie a 22°C

Senza variazioni anomale

Clostridium perfringens

Assenti/ 100 ml

Parametri microbiologici Indicatori

All. 1 PARTE C

Rilevamento previsto se le acque hanno origine superficiale o da esse sono influenzate: indicatore di presenza di

patogeni resistenti (Criptosporidium, Giardia)

Indicatore efficacia dei trattamenti di potabilizzazione e di gestione della rete di distribuzione ( indicatore di fenomeni di ricrescita

batterica)

Parametro Valore parametrico

Alghe Non fissato

Batteriofagi anti E.coli assenti

elminti Non fissato

Enterobatteri patogeni assenti

Enterovirus assenti

Funghi Non fissato

Protozoi Non fissato

Pseudomonas aeruginosa assente

Stafilococchi patogeni assenti

Parametri Accessori

A richiesta dell’Autorità sanitaria

Art. 8 comma 3

Giardia e Criptosporidium da ricercarsi in caso di positività per Clostridium perfringens ( Direttiva 98/83/CE) non è riportato sul D.lgs 31/2001

DECRETO LEGISLATIVO n°31 del 2 febbraio 2001. Attuazione della

direttiva 98/83/CE relativa alla qualità delle acque destinate al

consumo umano

(G.U. n. 52 del 3/2/2001)

Parametro METODO ANALITICO

Batteri coliformi a 37°C ed Escherichia coli

ISO 9308-1

Enterococchi ISO 7899-2

Pseudomonas aeruginosa Pr.EN ISO 12780

Conteggio colonie a 22°C PrEN ISO 6222

Conteggio colonie a 22°C PrEN ISO 6222

Enumerazione dei funghi ISTISAN 03/XX

Clostridium perfringens ISTISAN 03/XXMetodo (1) ISO/CD 6461-2:2002

I METODI ANALITICI PER LA RICERCA DEI PARAMETRI MICROBIOLOGICI

•D.P.R. 236 del 24/5/88Attuazione dellaDirettiva CEE 778/80concernente la qualitàdelle acque destinate alConsumo umano(GU n.152 del 30 giugno 1988)

•DECRETO LEGISLATIVO n. 152 dell’11 maggio 1999 . Disposizioni sulla tutela delle acque dall’inquinamento e recepimento delle Direttive 91/271/CEE concernente il trattamento delle acque reflue urbane e della Direttiva 91/676/CEE relativa alla protezione delle acque dall’inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole (G:u: n. 124 del 29 maggio 1999).

•DECRETO LEGISLATIVO 2febbraio 2001 n°31 . Attuazionedella direttiva 98/83/CE relativaalla qualità delle acquedestinate al consumo umano(G.U. n. 52 del 3/2/2001) invigore per alcuni parametri apartire dal 26 Dicembre 2003. esucc. integrazione con D.lgs.27 del 2 febbraio 2002

Revisione della Direttiva 98/83/CE:

-Evidenza scientifica

- Gestione integrata del rischio (RA e RM)

Applicazione dell’HACCP

Reg. 852/2004/CE

Applicazione della rintracciabilità di

filieraReg.

178/2002/CE

Direttiva 2000/60/CE del ParlamentoEuropeo e del Consiglio del 23 ottobre 2000 che istituisce unquadro per l'azione comunitaria in materia di acque. GazzettaUfficiale delle Comunità Europee L 327, 22 dicembre 2002

Direttiva 2006/118/CE ParlamentoEuropeo e del Consiglio del 12 dicembre 2006 sulla protezionedelle acque sotterranee dall'inquinamento e daldeterioramento. Gazzetta Ufficiale delle Comunità EuropeeL 327, 27 dicembre 2006.

UNI EN ISO 9001:2008 eUNI EN ISO 22000. Sistemi di gestione per la sicurezzaalimentare.

NORMATIVE COMPARTO ACQUA DESTINATA AL CONSUMO UMANO

Rintracciabilità: gli strumentiLinee guida per un sistema di rintracciabilità degli alimenti (doc. ISO/TC 34/WG9 N. 18) (ISO 9000/2000)

Il sistema è composto da un organizzazione e un sistema, procedure documentali, un processo, risorse finanziarie (personale, risorse finanziarie, tecnologie, software e tecniche )

Gli strumenti:………. codice di identificazione, data preparazione, data di preparazione e stoccaggio, data di verifica ecc.

rintracciabilità

IL SISTEMA DI ALLERTA RAPIDO (dal 2005-2011). N. 40

notifiche per “ water for human consumption” (acque imbottigliate anche acque di sorgente imbottigliate ed acque potabili imbottigliate).

- 8 allert notification :

- too high content of nitrite (3.5 mg/kg - ppm),of boron

(9.3 mg/kg - ppm),of barium (3.0 mg/kg - ppm) and of

fluoride (6.5 mg/kg - ppm) in table water with added

carbon dioxide from Georgia (2005)

- -Clostridium sulphite reducer (presence) and

Pseudomonas aeruginosa (presence) in bottled water

from Spain (2005)

- abnormal smell of spring water from France ( 2005 e

2006)

- arsenic (24.7; 26.7 µg/l) and too high content of nitrate

(130; 133.6 mg/l) in bottled water from Saudi Arabia

(2006);

- too high count of coliforms (presence /250ml) in spring

water from Poland

- glass fragments in bottled sparkling mountain water from

Italy (2009)

- ……..

2 Border rejection:

-arsenic (22 µg/l) and too high

content of nitrate (117 mg/l)

in zam zam water from the

United Arab Emirates (2010);

-benzo(a)pyrene (9.1, 8.9 µg/l)

in, unsuitable organoleptic

characteristics of and volatile

organic compounds and too

high content of fluoride in

non-carbonated, fluoride

added baby water from

Puerto Rico, via Switzerland

IL SISTEMA DI ALLERTA RAPIDO ( dal 2002-2011). N. 50 notifiche per “ Natural Mineral Water”

- 17 allert notification :arsenic (22 µg/l) and too high content of nitrate

(117 mg/l) in zam zam water from the United Arab Emirates (2010);

too high content of boron (expressed as borate: 77.2 mg/l) and of barium (4.4 mg/l) in mineral water from Georgia via the Russian Federation (2005);

altered organoleptic characteristics and abnormal smell of natural mineral water from Greece (2005)

arsenic (40.3 µg/l) in natural mineral water from Italy (2006);

arsenic (129 µg/kg - ppb) in natural mineral water from Lithuania (2007);

Escherichia coli (1; 1 CFU /250ml) and Pseudomonas aeruginosa (790 CFU /250ml) and too high count of coliforms (4; 1; 3 CFU /250ml) in water for infants from the Slovak Republic

8 Border rejection:

too high content of boron (6.70

mg/l) in carbonated natural

mineral water from Georgia (

2009)

Escherichia coli (<3 CFU /250ml)

in mineral water from Ukraine

(2010);

arsenic (39.1 µg/kg - ppb) in

natural mineral water from

Armenia ;

too high content of chromium (78.2

µg/l) and of boron (7.2 µg/l) in

carbonated natural mineral water

from Georgia (2008)

-……..

REVISIONE DEGLI INDICATORI

2006

Italy : 2006/7/EC Directive come into force with Legislative Decree n. 116 2008/5/30 and following Ministry Decree, 2010.

STUDI EPIDEMIOLOGICI CHE COINVOLGONO IL LABORATORIO

E. coli (log cfu max/100 mL)

900 cfu/100 ml

500 cfu/100 ml

Skin: Hayle RW (1999) RR: 1,24 (CI: 0,54-2,86); RR: 1,62 (CI: 0,92-2,85)

Eye: Hayle RW( 1999): RR 1,22 (CI: 0,78-1,9)

Ear: Hayle RW(1999): RR: 1,10 (CI: 0,73-1,66); RR: 1,27 (CI: 0,95-1,7 )

Gastrointestinal:Wiedenmann A(2005 ): RR: 1,84 (CI: 0,92-3,66);RR: 2,35 (CI: 1,24-4,42); RR: 2,9 (CI: 1,6-5,23)Van Aspereen IA(1998): RR1,48 (CI: 0,75-2,89);RR 4,01 (CI: 2,13-7,56)Hayle RW ( 1999): RR 1,21 (CI: 0,85-1,72 )

900 cfu/100 ml

500 cfu/100 ml

Results (6) RR of GI-eye-ear and skin infections and log maximum level of E.coli.

Results (6)RR of GI infections and Log maximum level of enterococci.

Wiedenmann RR: 1,84 (CI: 0,92-3,66) RR: 2,35 (CI: 1,24-4,42) RR: 2,9 (CI: 1,6-5,23)

Von Schirding YE (1992): RR 1,11 (CI: 0,22-5,66); RR 2,45 (CI: 0,55-10,9)

Gastrointestinal

Enterococci (log max cfu/100 mL)

185 cfu/100 ml

330 cfu/100 ml

37

Qualità e laboratori

ACCREDITAMENTO DEI LABORATORI DI PROVA

Un investimento necessario

• Solo i Laboratori di prova e gli Organismi di certificazione e ispezione accreditati saranno in grado di fornire al mercato (business, pubblica amministrazione, consumatori) dichiarazioni di conformità affidabili, credibili e accettate a livello internazionale.

I SEGNALI… PER I LABORATORI

WHO/SDE/WSH/05.06English only

Water Safety PlansManaging drinking-water quality from catchment

to consumer

Qualità e Gestione integrata del sistema idrico

Una applicazione necessaria

Team multidisciplinare di esperti

-per descrizione del sistema idrico;

- analisi del rischio

-Identificazione dei pericoli

-Definizione delle priorità in base al rischio

-Definizione del sistema di monitoraggio per assicurare governare il rischio

- Definizione dei limiti di sicurezza e delle azioni correttive

-Valutazione di efficacia del piano

- Conservazione della documentazione e revisione

40

Qualita’- NORME ISO e Settore produzione e distribuzione dell’acqua (EA 27)

694 Siti produttivi certificati:

450 ISO 9000:2000 e 9001:2008;

136 ISO 14001:2004

108 OHSAS 18001:99 e 18001:2007

( Accredia, aprile 2011)

QUALITA’ DELLA COMUNICAZIONE

Soddisfare il consumatore

Richieste esplicite:

-Tutela della salute

-Elementi conoscitivi chiari per poter fare scelte di qualità

-Efficace comunicazione in condizione di emergenze:

-Chi fa che cosa e come per minimizzare il rischio

-Quale il mandato ai cittadini (cosa fare in prima persona per ridurre l’esposizione)

E’ una sfida

E’ un obiettivo

ABILITA’ COMUNICATIVE

GIA’ RICHIESTE

LE RISORSE NEL GOVERNO DELLE EMERGENZE ALIMENTARICRISIS COMUNICATION

E’ NECESSARIO ALLENARSI

ESPERTI-TUTORTavoli di lavoro

Videoconferenza con

Unità di Crisi centrale

COSA SI E’ FATTO E NON E’ PATRIMONIO DEL SAPERE COMUNE : Training su “ Emergenze in sicurezza alimentare: procedure e gestione ( Cremona 12-14 maggio2010 e 6-8 giugno 2011)

Il futuro della normativa europea sulla sicurezza e qualità degli

alimentie delle bevande verso la qualità

del sistema

PRODUZIONE

CONTROLLI

ANALISI

COMUNICAZIONE

FORMAZIONE

FORMAZIONE

VERIFICHE

REVISIONE

ISTITUTI UNIVERSITARI ED

ALTRI RICONOSCIUTI DA

ORL

ISTITUTO SUPERIORE DI

SANITA’

AUTHORITHY PER LA

SICUREZZA ALIMENTARE

COMMISSIONE EUROPEA POSTI DI

ISPEZIONE FRONTALIER

A

UFFICI SANITA’

MARITTIMA E AEREA

IZS

NUCLEI CARABINIERI

PER LA SANITA’

ARPA

ASL-SIAN

MINISTERO DELLA

SALUTE

STRUTTURE OPERATIVE IN TEMA DI VIGILANZA

� Pianificare azioni sinergiche con piani di programmazione parallelain grado di coinvolgere ricerca, impresa, autorità impegnate nelcontrollo e consumatore;

� Investire sulla formazione degli operatori di sanità pubblica e deglioperatori del settore alimentare;

� Riguadagnare la fiducia del consumatore attraverso una efficacecomunicazione

“La fiducia è la chiave della comunicazione del rischio”

R. Smith BMJ 27-9-2003

Il futuro non ci deve sorprendere

FIT FOR FUTURE

De Giusti Maria

Sezione di Igiene Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive- Facoltà di Farmacia e Medicina

([email protected])

RINGRAZIO PER L’ATTENZIONE