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Piano ISS Insegnare Scienze Sperimentali Presidio: Napoli – Area Metropolitana L.S.S. “Caccioppoli” di Napoli Via Nuova Del Campo, 22/R Tel 081-7805620 fax. 081- 7511988 E-mail: [email protected] DIARIO DI BORDO Tutor: Margherita Pacca Mercoledì 9 maggio 2007 Oggi finalmente è arrivato un grande scatolone contenente le due vasche e tutto l’occorrente per l’allestimento dei due acquari come richiesto. Subito osserviamo il contenuto della scatola. Perché l’acquario? e perché due vasche diverse? Queste le prime domande degli alunni. Spiego ai bambini che si tratta di un progetto da realizzare, durante il quale condurre un laboratorio con loro al fine di imparare insieme tutto ciò che serve alla vita dei pesci che potremmo adottare(Danio Rerio) e far stare tanto bene da fargli venir voglia di mettere su famiglia. Spiego loro che la vasca più grande serve per l’allevamento e la riproduzione dei peci adulti, mentre la più piccola per ospitare i piccoli ed allevarli fino a quando non saranno abbastanza cresciuti Giovanni e Francesco, che possiedono da tempo un acquario a casa, fanno un po’ di calcoli: - “Maestra, ma la scuola sta per finire e non faremo in tempo a veder nascere i piccoli” È vero. Sono un po’ delusi per aver perso un’occasione . Insieme decidiamo, però che vale la pena iniziare il percorso, magari per predisporre tutto per i piccoli di prima del prossimo anno ai quali potremo preparare una bella sorpresa: trascorrere dei mesi insieme ai pesciolini imparare ad osservarli e a rispettarli. Sono tutti d’accordo, specialmente quelli che hanno fratellini e sorelline che l’anno prossimo faranno la prima classe. Si allestiranno gli acquari e si porterà avanti l’esperimento fino a quando ci sarà tempo così avremo modo di fare tante esperienze insieme(misurazione delle vasche, calcolo dei volumi, confronti, allestimento del filtro, uso del termostato e del termometro, esame della composizione dell’acqua ecc…) e magari presentarle alla vetrina scolastica che si terrà nella prima settimana di giugno. Dove sarà meglio sistemare l’acquario? Sicuramente nel corridoio adiacente l’aula, dove anche gli altri alunni e docenti della scuola possono vedere l’avanzamento dell’esperimento, ma non c’è nessun punto luce: predisponiamo la richiesta di far realizzare una presa elettrica per l’acquario. da sottoporre alla preside. Bisognerà pure che la corrente elettrica non venga tolta da quella presa quando la scuola è chiusa. Ricognizione dei materiali Non c’è l’acqua demineralizzata, ma pare che Zebrafish sia molto adattabile e per questo scorcio d’anno useremo soltanto l’acqua del rubinetto. Ci è stata consegnata subito anche l’Egeria, doveva essere consegnata successivamente, intanto la mettiamo nella vasca con l’acqua sperando che non muoia prima di darle una degna sistemazione.

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Piano ISS Insegnare Scienze

Sperimentali

Presidio: Napoli – Area Metropolitana

L.S.S. “Caccioppoli” di Napoli Via Nuova Del Campo, 22/R

Tel 081-7805620 fax. 081-7511988 E-mail:

[email protected]

DIARIO DI BORDO Tutor: Margherita Pacca

Mercoledì 9 maggio 2007

Oggi finalmente è arrivato un grande scatolone contenente le due vasche e tutto l’occorrente per l’allestimento dei due acquari come richiesto. Subito osserviamo il contenuto della scatola. Perché l’acquario? e perché due vasche diverse? Queste le prime domande degli alunni. Spiego ai bambini che si tratta di un progetto da realizzare, durante il quale condurre un laboratorio con loro al fine di imparare insieme tutto ciò che serve alla vita dei pesci che potremmo adottare(Danio Rerio) e far stare tanto bene da fargli venir voglia di mettere su famiglia. Spiego loro che la vasca più grande serve per l’allevamento e la riproduzione dei peci adulti, mentre la più piccola per ospitare i piccoli ed allevarli fino a quando non saranno abbastanza cresciuti Giovanni e Francesco, che possiedono da tempo un acquario a casa, fanno un po’ di calcoli: - “Maestra, ma la scuola sta per finire e non faremo in tempo a veder nascere i piccoli” È vero. Sono un po’ delusi per aver perso un’occasione . Insieme decidiamo, però che vale la pena iniziare il percorso, magari per predisporre tutto per i piccoli di prima del prossimo anno ai quali potremo preparare una bella sorpresa: trascorrere dei mesi insieme ai pesciolini imparare ad osservarli e a rispettarli. Sono tutti d’accordo, specialmente quelli che hanno fratellini e sorelline che l’anno prossimo faranno la prima classe. Si allestiranno gli acquari e si porterà avanti l’esperimento fino a quando ci sarà tempo così avremo modo di fare tante esperienze insieme(misurazione delle vasche, calcolo dei volumi, confronti, allestimento del filtro, uso del termostato e del termometro, esame della composizione dell’acqua ecc…) e magari presentarle alla vetrina scolastica che si terrà nella prima settimana di giugno. Dove sarà meglio sistemare l’acquario? Sicuramente nel corridoio adiacente l’aula, dove anche gli altri alunni e docenti della scuola possono vedere l’avanzamento dell’esperimento, ma non c’è nessun punto luce: predisponiamo la richiesta di far realizzare una presa elettrica per l’acquario. da sottoporre alla preside. Bisognerà pure che la corrente elettrica non venga tolta da quella presa quando la scuola è chiusa. Ricognizione dei materiali Non c’è l’acqua demineralizzata, ma pare che Zebrafish sia molto adattabile e per questo scorcio d’anno useremo soltanto l’acqua del rubinetto. Ci è stata consegnata subito anche l’Egeria, doveva essere consegnata successivamente, intanto la mettiamo nella vasca con l’acqua sperando che non muoia prima di darle una degna sistemazione.

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Giovedì, 10 maggio2007

Egeria sta bene, decidiamo di fare una ricerca su internet per sapere come dobbiamo trattarla. Tiriamo fuori dallo scatolone tutto: i bambini sono eccitatissimi e fanno tante domande sulla funzione di ciascun elemento. Io stessa mi perdo un po’… Abbiamo bisogno di informarci: leggiamo ad alta voce le indicazioni su ciascuna confezione per capire qual è il contenuto e come si usa. Anch’io seguo con attenzione la lettura degli allievi. Si fa necessario classificare tutti quegli oggetti in base alla natura ed alla funzione d’uso. Prima di farlo cerchiamo di mettere in ordine le nostre idee e di raccordare le nuove conoscenze a quelle che già abbiamo. Che cos’è un acquario? Gli alunni hanno già fatto, il 22 marzo scorso, una visita all’acquario di Napoli e quindi rispondono che è una vasca in cui si tengono, per ornamento o studio, pesci o piante acquatiche; e che con tale nome si indica anche l'edificio che contiene tali vasche, quello che abbiamo visitato. Alcuni di loro dicono di possederne uno, altri hanno dei pesci rossi in una piccola vasca. Perché non basta una semplice boccia per ospitare i pesci? A questo punto i bambini parlano delle loro esperienze con i pesci rossi tenuti in bocce o piccole vaschette e di quanti pesciolini sono morti. Cosa serve allora per far vivere i pesci? Ciascun bambino indica uno o più elementi necessari alla vita, qualcuno si ricollega a precedenti conoscenze e propone di leggere le mappe e le tabelle che sono sui cartelloni che abbiamo realizzato durante il laboratorio scientifico ambientale opzionale che seguiamo ormai da due anni. Trascriviamo sulla lavagna gli elementi nominati dagli alunni: suolo, aria, acqua, luce, calore, nutrimento… L’acquario deve riprodurre un ambiente naturale. Prima di tutto l’acqua, ma quale acqua? Per rispondere a questa domanda dobbiamo conoscere che tipo di pesce è Zebrafish. Danio rerio è un piccolo pesce tropicale, un ciprinide che vive nei fiumi dell’India. Facciamo una ricerca per capire. Serve acqua dolce ad una temperatura di circa 28°. L’acqua del rubinetto è dolce, ma non va bene per i nostri pesci…

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Quanta acqua? Per fare le giuste proporzioni bisogna sapere quanta acqua può contenere la vasca…

Mercoledì, 16 Maggio 2007 Allestimento del filtro Nel fiume l’acqua scorre e passando attraverso rocce e ghiaia si purifica e ossigena continuamente. Bisogna in qualche modo movimentare l’acqua e fare in modo che essa si purifichi continuamente. Anche Francesca che fatica a concentrarsi riesce a seguire e riflette…

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Possiamo anche provare a produrre un testo regolativo sull’allestimento del filtro.

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L’acqua non basta

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Il suolo Con l’altro gruppo classe incominciamo a preparare l’occorrente per allestire l’acquario per l’accrescimento: è proprio dal confronto dei due acquari che si evidenzieranno meglio gli elementi costitutivi di un ambiente e come essi sono indispensabili alla vita e strettamente interconnessi. Tra i vari materiali fornitici ci sono pure due sacchetti: uno di ghiaia, l’altro di fertilizzante. Come sistemare tali materiali? Leggiamo attentamente le istruzioni: lo strato di fertilizzante deve essere alto 2 cm, quello di ghiaia 3cm.

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Occorre lavare la ghiaia più volte per depurarla dalla polvere. Intanto l’alro gruppo predispone lo stato inferiore di fertilizzante

Apriamolo i sacchetti, i bambini toccano confrontano la consistenza dei due diversi materiali. Ci sarebbero da fare una lunga serie di esperimenti ed esercitazioni, osservazioni e classificazioni tattili, visive, olfattive, ma non posso seguire tutti i percorsi, come avrei fatto se l’acquario fosse arrivato due mesi fa. Devo scegliere un percorso lineare, breve che porti in tempi stretti gli alunni a fare l’esame delle acque per poter almeno essere in grado di fare una dimostrazione a fine anno, nella quale sappiano individuare gli elementi caratteristici dell’ambiente acquatico.

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