Diario della rEsistenza

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Newsletter dell'Associazione di Volontariato Pozzo di Giacobbe

Transcript of Diario della rEsistenza

Associazione

Progetti e servizi

Novità ed eventi

Coop. Integra

Coop. Gemma

3 Perché il diario della rEsistenza - La lettera del Presidente

4 Segni di resistenza - Storie di persone che resistono, oltre ogni logica possibilità

6 Approvato il Bilancio 2012 - Periodo difficile da affrontare con determinazione e coraggio

8 5xMille e donazioni - Perché noi ce la stiamo mettendo tutta, ma serve anche il tuo aiuto

10 Ambasciatori dell’Alba - Resoconto progetto12 A.C. Pikkia che squadra! - I ragazzi dello Spazio

Giovani Al Kalé campioni di Vita12 In ricordo di Stefano Lomi - Pentagramma... La

musica continua13 XVIII Giornata della Memoria e dell’impegno

in ricordo delle vittime delle mafie14 Anziani al Centro - Resoconto progetto

16 Chi aiuta i genitori? - Un nuovo progetto a Signa

17 Tutto pronto per i Centri Estivi - Le proposte da giugno a settembre per passare l’estate con noi

18 Autostrade per l’Italia in aiuto al Centro Giovani - Partito il Progetto “Strada Facendo”

19 “Vela. Rendere Consapevoli” - A Scampia tra “vele” e sorrisi

20 I laboratori didattici nelle scuole

21 I servizi di pulizia

22 In arrivo il SOCIAL MEDIA LAB - Comunicazione al servizio del Terzo Settore

in questo numero

newsletter dell’Associazione di Volontariato Pozzo di Giacobbe

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Come diceva il buon Steve Jobs “siate folli, siate affamati”, provate a dare colore alle vostre vite e soprattutto non vi accontentate, non vi adagiate, siate ostinati nella ricerca di giustizia.La nostra associazione da alcune settimane è partita con un percorso che oggi trova il suo primo punto di arrivo in questa newsletter e nei racconti e nelle storie che vi potete leggere. Stiamo anche pensando ad alcune iniziative che coinvolgano ed animino la comunità e che con semplicità provino a dare un po’ di speranza e luce per vedere la fine del tunnel.Siamo ambizioni e sognatori, sicuramente un po’ folli, ma spesso proprio i folli hanno inciso sui grandi cambiamenti del mondo. Vogliamo con tutte le nostre forze cercare di dare un po’ di aria a queste stanze chiuse e pese, tendere una mano come possibile per aiutare a risalire chi sta affogando, consapevoli che a volte basta poco; la capacità di ascoltare senza giudicare, la volontà di accogliere, un semplice sorriso o anche un abbraccio.Il nostro è un invito fatto con il cuore a non arrendersi mai, ad avere speranza ed a credere nell’altro e a non avere paura; il vento sta cambiando, ed il vento non si ferma. Per coloro che hanno voglia di tutto questo, ma anche per tutti gli altri la nostra porta è sempre aperta.Ci troverete ad aspettarvi e ad accogliervi con stampato in faccia il nostro motto: “avanti”Un sincero abbraccio.

Diario della rEsistenza per chi ha bisogno di pre-sente e voglia di futuro, per chi non si rassegna e vuole essere protagonista della propria vita e contribuire al bene comune; un invito ad accet-tare le sfide ed ad avere voglia di osare e poi, udite udite, a provare a cogliere le opportunità che vengono offerte dalla crisi.Così come diceva Einstein (non proprio l’ultimo portato dalla piena) “Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia. Senza crisi non c’è merito. E’ nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi tutti i venti sono solo lievi brezze.”Allora noi vogliamo raccogliere queste sfide e guadagnarci un po’ di merito rendendo giusta dignità anche al valore della fatica; anche la fati-ca di vivere che ci porta a dover rEsistere.E quella “E” maiuscola non è a caso perchè sot-tolinea l’”esistere”, l’essere cioè vera essenza e persona che ha voglia di pensare e agire e che tende naturalmente alla ricerca della felicità.Siamo in un periodo strano oltre che difficile e la stanchezza e la paura sembrano prendere il sopravvento e dominare ogni nostra singola azione.Noi abbiamo deciso di non volersi rassegnare e cerchiamo compagni per fare insieme questo cammino e riappropiarci delle nostre vite, degli spazi comuni e dell’ambiente che ci circonda. Vogliamo trovarci insieme per parlare, per rac-contare e farci raccontare storie di ordinaria rEsistenza, per sentirci insieme comunità solidale che accoglie ed include invece di emarginare e dividere.

Perché ildiario della rEsistenzala lettera del Presidente

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Dove nessuno è straniero

Nel giorno in cui scrivo queste righe sono già trascorsi 6 mesi da quando abito qui in Italia. Il fatto per cui mi trovo in questo Paese non significa di non avere delle speranze di vivere una vita decente nel mio paese, ma significa che ho raggiunto un punto della mia vita in cui bisogna riprendere tutto dall’inizio. E ricominciare.

Queste cose succedono solo quando si rischia, si arriva a gio-care tutto su una carta e si perde. Nel mio caso e, come vedo le cose ora, questa perdita ha rappresentato un’opportunità perché ha fermato la strada sbagliata che ostinavo a seguire.

Così sono venuto qui solo per imparare l’italiano e un po’ delle abitudini e cultura di questo popolo meraviglioso. Queste cose mi serviranno nel nuovo posto di lavoro che avrò, e nella strada che intendo seguire. Confesso che all’inizio non mi aspettavo di trovare qui persone speciali al-meno non persone che potevo percepire come speciali, ma sbagliavo!

Si dice che non importa quanto tempo stai in un paese stra-niero perché non ti considereranno mai uno di loro, ma qui al Pozzo di Giacobbe, non mi sono mai sentito uno straniero. Qui è il luogo dove ho fatto le prime lezioni di italiano offerte con grande dedizione e cortesia. Questo tempo trascorso qui, le persone meravigliose che ho incontrato, i posti più belli che ho visitato, le esperienze di vita non li dimenticherò mai.

Sono molto contento di trovarmi qui e non mi dispiace di aver scelto l’Italia per attraversare questo periodo di cambia-mento della mia vita.

Resistere al buio

Può sembrare una storia insignificante, quella di un gesto avvenuto in una notte, tanto tempo fa. Eppure quel gesto si è conficcato nella mia anima come una lama tagliente lasciando uno “squarcio” che è orizzonte di vuoto, solitudine, paura.

Avevo appena dodici anni, in casa mia si dormiva tutti in sala perché c’erano lavori di ristrutturazione e non si potevano

utilizzare le camere. Per comodità erano stati allestiti solo due letti ma noi eravamo in quattro: mamma e babbo in un letto, io e mio fratello nell’altro. Senza addentrarmi nei particolari (è difficile perché mentre scrivo sgorgano lacrime di rabbia, odio, frustrazione per un atto di viltà mai riparato), quella notte al buio iniziò la mia resistenza: la mano di mio fratello, il mio fratellone, si è spinta su di me. Ed io… mi sono voltata met-tendomi pancia in giù impedendogli così di continuare a profanare un luogo, il mio, che da allora non lo è più stato.

Un solo episodio, un solo gesto, che ha continuato a scavarmi dentro, togliendomi forza, voce impedendomi di pretendere rispetto di fronte ad altri uomini, facendomi abbassare gli occhi o semplicemente arrossire di fronte ad altri gesti inadeguati a cui avrei dovuto rispondere con la rabbia; che mi ha fatto “accontentare” di surrogati di amore, di chi mi ha voluto ma mai accettato.

Un gesto che però non mi ha distrutto…mai, anzi, mi ha reso più forte, un’ombra che mi ha spinto sempre a cercare la luce: della semplicità, dell’amore accogliente e rispettoso, del perdono…del sorriso di un bambino.

La storia di Lucia

Lucia ha quasi sessant’anni e ha fatto della sua vita un esempio di rEsistenza. Lucia si è sposata giovane e ha lavorato come operaia. Nel 1974 è diventata mamma per la prima volta, dando alla luce due gemelline. Ha lasciato il lavoro per occuparsi delle bambine e dopo qualche anno è rimasta di nuovo incinta. Nel 1979 è nato Leonardo, un ragazzo disabile, cerebroleso fin dalla nascita.

Da questo momento la sua vita è completamente assorbita dalla crescita dei suoi figli, soprattutto da Leo che ha continuamente bisogno di aiuto. Dopo circa sette anni dalla sua nascita il marito ha abbandonato lei e i suoi figli, e Lucia si è ritrovata così a dover portare avanti una famiglia, con tre figli a carico senza alcun tipo di sostegno economico e psicologico dal marito.

Lucia ha continuato a prendersi cura delle bambine, ma soprattutto di Leo con terapie, viaggi di preghiera, visite specialistiche all’estero...

Segnidi resistenza

Ci sono storie di tutti i giorni che danno la misura della difficoltà, della fatica... Ci sono storie di persone che incontriamo da sempre, che ci dicono quanto si può resistere, oltre ogni logica possibilità.

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Sul finire degli anni ‘90, dopo una visita ottenuta a Philadelphia da un dottore specializzato, ha deciso di intraprendere una speciale terapia psicomotoria per aiutare suo figlio. Da qui, è nato un grande interesse da parte di amici e parenti che hanno aiutato la famiglia, per quanto possibile, in tutto l’arco della giornata, con gli esercizi adatti e prescritti.

La passione, che legava lei e tutti gli amici, ha portato negli anni a venire alla nascita dell’associazione “Insieme” di Agliana, in cui Lucia, facendo da fulcro per tutte le attività, ha radunato tantissime famiglie della piana a unirsi e formare un grande gruppo con cui sostenere persone disabili di ogni età: cene, eventi, gite e addirittura un negozio, un Laboratorio, ancora oggi aperto e funzionante, con tutti i lavori fatti dai ragazzi per autofinanziare l’associazione.

Un impegno quello di Lucia che va avanti ancora oggi, sostenuta da tutti quelli che le vogliono bene, dalle figlie, dagli amici e dai parenti più stretti. Anche dopo la scomparsa di Leonardo a inizio 2012, lei continua ad aiutare il prossimo in ogni modo possibile.

Essere più forti della vita

S. è una donna forte. Una mamma dolcissima, una volontaria sensibile. Ha una quarantina di anni, la sua bimba è bellissima, fa un lavoro che la porta lontano a viaggiare tutto il giorno...

E’ una persona sempre disponibile ad aiutare gli altri e ad ascoltarli, sempre sorridente. Nella sua vita ha avuto la fortuna di incontrare l’uomo dei suoi sogni, se lo è sposato e adesso hanno una bambina fantastica, felice… ed ha un giardino, con 2 cani e 3 gatti.

Poi, siccome la vita ci presenta sempre un conto, un paio di anni fa è arrivata anche a lei la botta. Ha scoperto che quel dolore che aveva forte al petto non era una bronchite, ma una cosa molto più brutta e soprattutto molto più spaventosa.

Lei resiste. Resiste ogni mattina che si alza e si guarda allo specchio e si copre le occhiaie. Resiste ogni volta che prende la figlia in braccio e gli mancano le forze per sostenerla. Resiste ogni volta che si accorge di dover cambiare la sua cura.Resiste ogni volta che un semplice raffreddore la demolisce.Resiste ogni volta che si infila gli anfibi e va a fare una passeggiata nei campi. Resiste quando fa la marmellata con le sue albicocche e quando ti guarda e ti chiede “come stai?”

Ha resistito quando è stata licenziata e senza perdersi d’animo ha cercato in tutti i modi un altro lavoro, e adesso, ogni mattina resiste quando monta sulla sua macchina, e va a lavorare, felice nonostante tutto.

E’ una donna che resiste al suo male. E’ una donna che dimostra di esser più forte della vita, perché la vita lei se la mangia.

Una ragazza comune

Una ragazza comune, come ce ne sono tante, senza segni particolari. Ma con un segreto. La sua vita, quella vera e che gli altri non immaginano, è un incubo.

Da piccola vedeva il proprio padre come un super eroe, cor-reva da lui ogni volta che qualcosa la rattristava, perché lui sistemava sempre tutto e la faceva sentire una principessa.

Poi è cresciuta, e il suo principe è diventato uno stregone. Dalle carezze è passato agli insulti. Il suo passatempo preferi-to è ormai demolire, umiliare, denigrare la sua bambina e il resto della sua famiglia.

Questa ragazza deve fare molta attenzione, perché la tentazione di cedere, di assuefarsi a quelle parole a volte ha la meglio. E’ comprensibile, visto che tutto il tempo che passa in casa ha una persona che le urla che non vale nulla, che è una stupida, che era meglio se non nasceva, che si vergogna di averla come figlia, che è un’umiliazione, che dalla vita non si merita nulla e quindi non otterrà mai niente.

Vive nel terrore, perché ogni cosa ormai è causa di ira, dallo sbattere una porta, al far cadere l’acqua su una tovaglia, al mettere troppo sale nella pasta. A volte non serve un motivo. A volte si sveglia nella notte per via delle urla e resta a tremare fino al mattino dopo. Spesso, troppo spesso, deve far finta di non sentire la madre che piange e maledice di averlo sposato.

Sì, sarebbe facile credergli... Cedere, smettere di sognare, arrendersi al fatto di non valere nulla, e fermarsi... Ma questa ragazza, piano piano, va avanti, con le cicatrici nel cuore, con una diffidenza verso il concetto di famiglia, con la paura di fidarsi e sentendosi perennemente in colpa per non essere la figlia desiderata.

Nessuno la ferma, nemmeno il padre che avrebbe voluto tanto amare.

La piccola CamillaSono la mamma di Camilla, una bambina di 7 anni gravemente malata di MCS (Sensibilità Chimica Multipla) e di Giada 4 anni, stessa malattia.

Questa malattia rara e incurabile rende le persone allergiche a tutto; a qualsiasi alimento o sostanza (chimica o naturale) apparentemente innocua. Non possono essere tollerati detersivi, ammorbidenti, sa-poni, shampoo, profumi… ma anche sostanze naturali come fiori, erba oppure fumi di camini, fumi d’auto, o ancora vernici, pitture, perfino il semplice inchiostro di una penna o un giocattolo possono essere letali.

A due anni a Camilla è comparsa un’asma che via via si è fatta sempre più grave. Siamo stati nei migliori ospedali Italiani. Tutto inutile. Ormai Camilla non poteva più vivere a casa e così io sono stata a vivere con lei fra i vari ospedali.

Poi il Prof. Genovesi (immunologo, endocrinolo-go, psichiatra, docente universitario ricercatore all’Umberto I La Sapienza di Roma), ha dimostrato, con analisi genetiche e non, che Camilla ha una

grave malattia chiamata MCS (sensibilità chimica multipla).

Camilla soffre sempre di più. I suoi disturbi le im-pediscono di mangiare, di dormire, di spostarsi in auto, di frequentare comunità quali asili, ma anche un semplice negozio per lei è un luogo pericoloso. Ha violentissimi mal di gola che la portano a vomitare, ha un devastante bruciore al viso, dolori articolari, mal di testa e molto altro. È intossicata da tutto, qual-siasi alimento o sostanza inalante per lei è nociva .

Camilla non poteva più sopravvivere così; in accordo con il Prof. Genovesi, il 14 Febbraio 2011 l’abbiamo trasferita in una clinica specializzata per questa malattia, in Inghilterra (la più vicina all’Italia, dove attualmente purtroppo non ci sono centri attrezzati e competenti per le cure). Dalle analisi londinesi si è definita purtroppo una situazione molto allarmante: ha la forma di MCS più grave poiché ha l’assenza to-tale dei geni imputati allo smaltimento delle tossine.

Oltre a Camilla anche la sorellina di quattro anni

ed io abbiamo la stessa malattia con un grado di intossicazione molto alto. Le cure per questa patolo-gia sono costosissime e inaffrontabili per tutte e tre. Attualmente siamo in una Clinica pediatrica negli Stati Uniti, ma per pagare le cure abbiamo bisogno del vostro aiuto. Mi rendo conto che la storia che vi ho raccontato sembra incredibile, ma quello che ho scritto purtroppo non è che una piccola parte di quello che stiamo vivendo.

Vi ringrazio di cuore per avermi ascoltata e per l’aiuto che vorrete offrirci. Il Vostro sostegno è per noi un aiuto molto importante, anche da un punto di vista spirituale. Ogni contributo è un modo di dimostrarci che non siamo soli in questa lotta.

PER AIUTARE LA FAMIGLIADATI BANCARI:Intestatari : Cristian Ruffo e Marzia RuosoBanca della Marca – Filiale di San VendemianoIban: IT 24 S 07084 62060 023002412039Causale: x Camilla e Giada

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Voci 2012 Voci 2012

Acquisto beni strumentali 178,90 Servizi in convenzione 65.552,00

Generi alimentari 1.035,10 Finanziamenti su progetti 118.697,34

Cancelleria e altro materiale 1.922,80 Quote associative 1.880,00

Materiale per le attività 777,51 Eventi di raccolta fondi 65.089,16

Spese per automezzi 18.509,99 Offerte e altre liberalità 4.999,50

Energia elettrica 1.856,83 Servizi vs. Soci e altre entrate 11.737,90

Riscaldamento 894,32 Cassa al 31/12/2012 952,47

Spese telefoniche 2.270,42 TOTALE 268.908,37

Consulenze esterne 9.096,46

Manutenzione locali 2.012,13

Spese postali e pubblicità 1.266,53

Spese bancarie 215,98 Bilancio al 31/12/2012 Euro

Assicurazioni 401,99 Disponibilità al 01/01/2012 8.967,98

Dipendenti e collaboratori 92.411,84 Totale entrate 268.908,37

Rimborsi per trasferte 3.178,80 Totale uscite - 285.022,77

Contributi a terzi 10.072,84 Disponibilità al 31/12/2012 -7.146,42

Interessi passivi 428,28

Imposte e tasse 66.513,84

Spese per manifestazioni 56.283,77

Altri eventi pubblici 14.660,94

Altre spese 1.033,50

TOTALE 285.022,77 RISULTATO DI ESERCIZIO - 16.114,40

Bilanc

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12Il 29 aprile scorso l’Assemblea dei Soci ha approvato il bilancio 2012 ed ha po-tuto confrontarsi con la fotografia di una situazione che, già da alcuni mesi, sape-vamo essere difficile e pesante. Per la prima volta dopo undici anni di continua crescita ci troviamo a fronteggiare una situazione di forte contra-zione delle risorse finanziarie. Rispetto al 2011, si contano quasi 100 mila euro in meno sul fronte delle entrate (-27,1%). Un dato che deriva per una buona metà dalla estinzione delle risorse provinciali che erano destinate alle convenzioni per gli interventi ed i progetti di politiche giovanili legati al percorso Albachiara. Il volume complessivo di bilancio fa un salto indietro di cinque anni, tornando ad atte-starsi sui valori registrati nel 2008.E’ un segnale che ci fa riflettere e ci impone un grande sforzo per non cedere alla semplice accettazione di una situazione che non è incoraggiante.Ancora di più se si considera che, oltre che con la diminuzione delle risorse destinate al sociale, si devono fare i conti con sempre maggiori problemi di liquidità, dovuti a tempi di pagamento sempre più lunghi da parte degli enti pubblici (cfr. anche articolo a pagina 7). Tutto ciò in un contesto di ormai con-clamata emergenza sociale nel quale ogni giorno aumentano le problematiche, con sempre più persone che ci chiedono aiuto, famiglie che devono fare i conti con una povertà che mai avrebbero creduto di

Approvato il Bilancio 2012si prospetta un periodo difficile che dobbiamo affrontare con determinazione e coraggio

Uscite Entrate

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incontrare. A poco serve la disamina puntigliosa delle cifre, basta affacciarsi alla nostra sede nei giorni in cui vengono distribuiti i pacchi di aiuti alimentari, oppure contare le persone che si affacciano alla porta e che portano con se quel carico di disperazione che sta chiuso in una semplice frase: “Sto cercando lavoro, vi prego, aiutatemi, in casa non ce la fac-ciamo più”. Di fronte a tutto questo, nonostante tutte le difficoltà, nonostante tutto oggi sembri male-dettamente difficile, rimane una sola cosa da fare: resistere.Resistere facendo i conti con un bilancio che, di per sé, non è più sufficiente a ga-rantire le risposte che si vorrebbero dare. Resistere alla tentazione di arrendersi, per-

ché consapevoli che il punto di riferimento che siamo ci chiama ad una responsabilità che abbiamo scelto di onorare ogni giorno. Resistere alla facilità della scelta che sta nell’equazione “abbiamo meno, facciamo meno”. Resistere al continuo rimbombare del ritornello ormai canticchiato in ogni ufficio pubblico: “non ci sono i soldi”. Resistere: è questo che ci porta a garantire tutti i servizi di prossimità e tutti i progetti di aiuto che finora abbiamo posto a presidio della comunità e del territorio.Un dato su tutti è illuminante a questo proposito: l’amministrazione comunale di Quarrata ha attivato convenzioni con le re-altà del nostro gruppo (Pozzo, coop. Gem-ma, coop. Integra) che si traducono in un investimento annuo di circa 200 mila euro. Il

valore che le tre realtà riescono a reinvestire sul territorio, grazie soprattutto al lavoro di re-perimento fondi e di progettazione sociale, supera i 700 mila euro l’anno. Ciò significa che per ogni due euro spesi dall’amministrazione locale, ne arrivano cinque in più a beneficio di tutta la collettività.L’invito che facciamo è di riflettere su questo. Quando, come è già successo, si parlerà di “tagli al sociale” cosa si sceglierà di fare? A cosa darà la priorità la politica? Ad affabili e sempre consenzienti venditori di servizi, capaci magari anche di creare e perpetuare certi “bisogni”? O si sceglierà di privilegiare proposte di comunità che vengono dalla comunità stessa perché la vivono, la voglio-no, ne rivendicano il diritto alla dignità? Nel frattempo noi resistiamo.

A fianco: un articolo del 30 gennaio 2013, pubblicato su “Il Tirreno”, nel quale si denunciava la difficile situazione economica dell’Associazione

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DONAZIONI

Anche quest’anno tutti hanno la possibilità di devolvere il 5xMille al Pozzo di Giacobbe, firmando nel riquadro dedicato alle associazioni (nello specifico in quello “sostegno del volontariato, delle organiz-zazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale, delle associazioni e fondazioni”): per farlo e’ indispensabile indicare il Codice Fiscale dell’Associazione: 90005840476 .Anche coloro che non sono tenuti a presentare il 730 o l’Unico Persone Fisi-che possono destinare il 5xMille delle proprie tasse utilizzando la scheda allegata al Cud. La scheda, una volta compilata, va presentata, entro lo stesso termine della dichiarazione dei redditi, nei seguenti modi: 1) in busta chiusa in banca o alle poste (la busta deve recare l’indicazione “SCELTA PER LA DESTINAZIONE DEL CINQUE PER MILLE DELL’IRPEF”, il codice fiscale, il cog-nome e nome del contribuente); 2) al commercialista, al proprio CAF o ad altri centri servizio abilitati.

E’ un aiuto concreto che non costa niente, ma può contribuire in modo fondamentale alla realizzazione di un progetto importante per il territorio. Un grazie a tutti coloro che negli scorsi anni ci hanno scelto e soste-nuto: in riferimento agli anni 2008, 2009 e 2010 sono pervenuti rispettivamente 4.148,69, 3.952,04 e 5.577,71 euro, che sono stati utilizzati all’interno dei progetti rivolti ai giovani e alle donne in dififcoltà. Tra ques-ti, anche la costituzione della cooperativa Integra, che oggi dà lavoro a dieci donne che provenivano da percorsi di fatica.

Il tuo 5xMilleal Pozzo di Giacobbe

Perché fare la scelta giusta è il primo passo per far bene le cose

Sostienici con una donazione

Chi vuole può sostenere il Pozzo anche tramite donazioni : possono essere dona-tori sia le singole persone (persone fisiche soggetti all’IRPEF), sia le imprese (enti soggetti all’IRES).

Perché donare conviene?In base alla Legge 80/2005 (cosiddetta “+ DAI – VERSI”), è possibile, per imprese e persone fisiche, per gli enti commerciali e non commerciali, dedurre dal proprio red-dito imponibile fino al 10% dello stesso – e fino ad un massimo di 70.000,00 euro – qualora questo sia stato oggetto di donazi-one, in denaro o in natura, nei confronti di soggetti no-profit.In base all’art. 13 del D.Lgs 460/97 (co-siddetta Legge sulle ONLUS) è prevista la deducibilità dal reddito di impresa per un importo non superiore a 2.065,83 euro, oppure il 2,00% del reddito di impresa dichiarato; inoltre è prevista una detrazione d’imposta ai fini IRPEF pari al 19% della donazione effettuata.

Cosa puoi donare?Chi vuole può effettuare donazioni in denaro a favore delle associazioni no-profit, come il Pozzo, devono essere effettuate avvalen-

dosi di specifici sistemi di pagamento : banca, ufficio postale, carte di credito e prepagate, assegni bancari e circolari. Il vincolo è fissato per avere effettiva docu-mentazione dell’avvenuta donazione.Oppure c’è la possibilità di effettuare donazioni in natura, ma anche in questi casi ci sono dei vincoli. L’identificazione del valore normale del bene si dovrà fare riferimento al valore desumibile in modo oggettivo da listini, tariffari o dal prezzo di mercato.

Per donare con bonifico bancario :C/C 4900, intestato a : “Pozzo di Giacob-be”, presso banca di Credito Cooperativo di Vignole – IBAN : IT 66 Y 08922 70502 000000004900

Per donare con bollettino postale :Intestato a : Associazione di Volontariato “Pozzo di giaocbbe”Conto Corrente postale n° 12720520

Dallo scorso anno è possibile sostenere l’Associazione anche direttamente dal sito www.pozzodigiacobbe-onlus.com, con Carta di Credito tramite il sistema sicuro PayPal.

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Diventare socio

convieneAltra possibilità di sostegno è quella di diventare socio del Pozzo e contribuire annualmente con la quota associativa al proseguimento e alla continuazione dei vari progetti promossi e delle varie attività realizzate. Il costo della tessera è di 10 euro.

Anche quest’anno il “Pozzo di Giacobbe” offre nuove e convenienti opportunità per ringraziare tutti coloro che vorranno soste-nere le attività dell’Associazione diventando Soci.

Grazie alla sottoscrizione di accordi con molti negozi di Quarrata, tutti i Soci potranno beneficiare di sconti sugli acquisti effettuati.

Per cui se essere Socio del “Pozzo di Gia-cobbe” era una cosa buona e giusta, da oggi è anche conveniente.

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Tutte le info sugli sconti sono visionabili sul sito www.pozzodigiacobbe-onlus.com

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“AMBASCIATORI DELL’ALBA: cittadini non si nasce si diven-ta” è un progetto che nel 2010 ha ottenuto un finanziamento di 45 mila euro dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il quale annualmente emana un bando per la realiz-zazione di progetti sperimentali di volontariato (legge dell’11 agosto n. 266). Le attività progettuali, iniziate ad ottobre 2011, si sono concluse il 15 dicembre 2012.L’obiettivo fondamentale del progetto è stato quello di pro-muovere iniziative di volontariato fra i giovani, attivando una rete di realtà territoriali diverse e promuovere la diffusione di un modello di partecipazione e protagonismo giovanile, che andasse oltre al proprio contesto locale e i bisogni specifici, operando per il bene comune e la creazione di un sistema stabile di politiche giovanili.Molti i partner, pubblici e privati, che hanno partecipato al progetto: l’Assessorato alle Politiche Giovanili della Provincia di Pistoia, Associazioni e Cooperative locali (Cooperativa So-ciale “Gemma”, Associazione di Volontariato “Arcobaleno”, Cooperative Sociali “Pantagruel” e “Arkè”), le Associazioni di promozione sociale torinesi “Gruppo Abele” ed “ACMOS”, Libera Pistoia e l’Istituto d’Istruzione Superiore di Tropea.Le attività realizzate sono state veramente tante e tutte hanno coinvolto un gran numero di ragazzi e ragazze, giovani volon-tari ed educatori del “Pozzo” e giovani appartenenti alle realtà partner del progetto.Di seguito la sintesi delle attività più significative realizzate gra-zie al contributo ministeriale.

Educazione alla cittadinanza per minori dai 6 ai 14 anniIl percorso ha coinvolto i bambini del centro socioeducativo dell’Associazione e quelli degli altri centri della provincia di Pistoia. L’attività ha rappresentato un’occasione di scambio e conoscenza reciproca per i bambini coinvolti e un momen-to di approfondimento, attraverso il gioco e la creatività, di tematiche quali, l’integrazione, il rispetto del proprio contesto di vita, i diritti e i doveri del cittadino ecc. Il percorso ha coin-volto circa 70 bambini.

Incontri formativi all’interno degli Istituti Superiori della provincia di Pistoia per promuovere la partecipazione giovanile e la cultura della legalitàGli incontri formativi sono stati realizzati in sei Istituti Superiori della Provincia di Pistoia: Liceo Scientifico di Savoia, Istituto

Tecnico del Settore Economico “A. Capitini”, Istituto Tecnico Commerciale Sperimentale “F. Pacini” (è stato organizzato un laboratorio di cittadinanza in una classe e un incontro durante un’assemblea d’Istituto), Istituto Professionale di Stato per i Servizi Commerciali, Turistici e Socio-sanitari “L.Einaudi”, Liceo Pedagogico “N. Forteguerri”, Liceo Classico “Forte-guerri” e hanno coinvolto circa 200 studenti.Tanti gli argomenti che gli educatori e i volontari dell’Associazione, in un clima di condivisione e confronto, hanno affrontato insieme ai ragazzi: criminalità organizzata, giustizia sociale, economia, comunicazione.

Manifestazione locale del 21 marzo in occasione della “Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ri-cordo delle Vittime delle mafie”Per la prima volta è stata organizzata a Quarrata la mani-festazione locale del 21 marzo che ha visto la partecipazione di circa 200 persone, molte delle quali studenti e alunni delle scuole elementari e medie. Durante la giornata sono stati organizzati gruppi di lavoro tematici per riflettere insieme ai giovani sul senso del 21 marzo.Il precedente 17 marzo invece un gruppo molto nutrito di giovani e volontari dell’Associazione a partecipato alla marcia della “Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ri-cordo delle Vittime delle mafie” a Genova.

Ambasciatori dell’Alba

cittadini non si nasce, si diventa...il resoconto del progetto

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Altra esperienza significativa è stata quella fatta da un gruppo di giovani a Telejato, l’emittente televisiva di Partinico (PA) gestita e condotta da Pino Maniaci e i suoi figli. Telejato è un’emittente libera, che ogni giorno documenta e registra i fatti che avvengono nel proprio territorio e con coraggio e determinazione denuncia le mafie e la criminalità.I giovani accolti si sono cimentati nel ruolo di giornalisti e han-no aiutato lo staff di Telejato nella manutenzione e rimessa della nuova sede.

Seminari formativiSono stati organizzati due seminari formativi nell’ambito del progetto: uno per giovani e l’altro per educatori e insegnati. Il primo è stato organizzato, nel mese di giugno, in collabora-zione con l’Associazione ACMOS, i giovani sono stati accolti a Cascina Bruno e Carla Caccia a San Sebastiano da Po (TO), un bene confiscato alle mafie. Durante il seminario i giovani hanno conosciuto alcuni fra i più significativi progetti di AC-MOS: il co-housing sociale e il performing media lab.Il seminario per insegnati ed educatori invece è stato organiz-zato grazie alla collaborazione con il “Gruppo Insegnanti” del Gruppo Abele di Torino.Si è svolto nel mese di settembre a Scarperia, in provincia di Firenze e il filo conduttore del percorso formativo è stata la pedagogia milaniana. Sono stati giorni intensi e molto produt-tivi, giornate dove circa 60 insegnanti ed educatori hanno condiviso pensieri e proposte operative per “una scuola che ci piace”.

Campo di lavoro nei beni confiscati alle mafie Nel periodo compreso fra il 5 e 11 agosto 2012 nove giovani educatori e destinatari dell’Associazione e delle realtà partner del progetto hanno partecipato a un campo di lavoro orga-nizzato da “Libera – Associazione, nomi e numeri contro le mafie” presso “Villa Graziano” a Quindici (AV), un bene confiscato alla camorra.Il campo di lavoro ha impegnato i partecipanti da due punti di vista: il primo la rimessa e la manutenzione degli spazi della vil-la e la pulizia del giardino circostante, il secondo la formazione su varie tematiche, prima fra tutte la conoscenza storica e po-litica del territorio in cui si è svolto il campo di lavoro. Inoltre i giovani partecipanti hanno incontrato alcuni familiari di vittime della camorra, oltre che al maresciallo e al parroco del paese.

E’ stato un anno intenso e ricco per il Pozzo che come sem-pre si propone e si impegna quotidianamente per dare con-tinuità e nuovo respiro al lavoro svolto fino ad oggi…perché non c’è mai un punto di arrivo, ma sempre un nuovo punto di partenza…

Scambi fra gruppi giovaniGrazie al progetto questo ultimo anno è stato un periodo di “contaminazione” per molti giovani e volontari del Pozzo, che hanno potuto conoscere e sperimentare contesti locali diversi e realtà accomunate dalla voglia di promuovere la le-galità e la giustizia laddove è più a rischio. Nel periodo compreso fra il 28 febbraio e 1 marzo un grup-po di giovani educatori e volontari dell’Associazione ha par-tecipato al “Campus Demetra” organizzato dagli studenti del Liceo scientifico di Tropea. Il Campus, organizzato ogni anno, rappresenta un vero e proprio esempio concreto di protagonismo giovanile e contrasto alla cultura mafiosa, infatti sono gli stessi studenti ad organizzarlo, scegliere le tematiche da affrontare, i rap-presentanti istituzionali e i testimoni da invitare.La partecipazione del Pozzo a questa esperienza, ha permes-so di consolidare ancora di più il rapporto di collaborazione e affetto che lega l’Associazione all’Istituto Superiore e ai suoi insegnati, in particolare il prof. Salvatore Rizzo, che da anni è impegnato in prima fila per la promozione dei valori demo-cratici e la lotta alla criminalità.

Dal 3 al 5 dicembre scorso invece un gruppo di studenti in-sieme ai propri insegnati, del Liceo Scientifico sono stati ac-colti a Pistoia, insieme ad altri giovani provenienti da Caserta e Catania, per partecipare a un seminario formativo sui beni confiscati alle mafie.Nel mese di aprile 2012 invece due giovani educatrici e un volontario del Servizio Civile regionale si sono recati ad ACMOS, l’Associazione di promozione sociale torinese, per conosce il progetto “SCU.TER” (SCUola e TERritorio). Il progetto prevede la presenza di animatori ed educatori all’interno degli Istituti superiori del territorio sia per orga-nizzare laboratori di cittadinanza, sia per animare i momenti della ricreazione e degli intervalli. I nostri giovani educatori hanno affiancato gli animatori di ACMOS, prendendo parte attivamente all’attività all’interno della scuola.Dal 3 maggio al 3 giugno invece il Pozzo ha conosciuto una realtà, che rappresenta una vera e propria eccellenza educa-tiva nel panorama scolastico nazionale: l’Istituto Comprensivo “Don Lorenzo Milani” di Lamezia Terme. Grazie alla passio-ne, professionalità e determinazione della Dirigente Scolastica Maria Miceli (attualmente in pensione) l’Istituto è diventato un esempio concreto di pedagogia sperimentale attenta ai bi-sogni dei bambini e delle loro famiglie. La metodologia si basa sulla flessibilità dell’orario e delle classi, sull’organizzazione della didattica per laboratori esperenziali piuttosto che sul tra-dizionale utilizzo di libri di testo, sull’organizzazione di attività teatrali, creativi, sulla valorizzazione delle risorse del territorio e sulla promozione in esso di una cultura di legalità, solidarietà, rispetto per l’ambiente e valorizzazione delle potenzialità di ciascun soggetto.

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Driiinnnn… “Mi hanno chiamato dall’AICS per un campionato.Vi interesserebbe fare una squadra?”

Da qui è cominciata questa l’avventura. Una telefonata, una riunione per organiz-zarsi e decidere il nome della squadra: A.C. PIKKIA. Protagonisti dell’impresa i ragazzi dello Spazio Giovani che hanno deciso di iscriversi al campionato AICS e di confrontarsi sul campo con altre undici formazioni.Paolo, presidente e capitano della squadra rac-conta così l’inizio: da due anni stavo provando a creare una squadra con i ragazzi dello spazio giovani. L’anno scorso abbiamo fatto un tentativo, ma qualcosa non è andato. Mancava affiatamento, coesione. Mancava la squadra.Non è semplice includere in un’ unica formazione tutti i ragazzi dello spazio giovani: perché siamo tanti, perché non tutti si conoscono bene e perché le teste sono quelle che sono… Ma quest’anno ci abbiamo riprovato. La cosa è par-tita da i ragazzi più affiatati, quelli che finita la partita escono insieme nello stesso gruppo.Quest’anno le cose stanno girando molto meglio. Stiamo arrivando alla fine del torneo e siamo a tre punti della zona Play Off. Per ora…Certo i problemucci non mancano, c’è chi si infortuna e chi si lamenta delle troppe panchine. Ma la squadra c’è e questo possiamo dirlo forte…

A.C.PIKKIA che squadra!

Ecco chi c’è...Presidente: Paolo CipollaVice Presidente: Erivelton DalìAllenatore: Rosanna AttanasiGiocatori: Paolo Cipolla, Gianpiero Sinagra, Erivelton Dalì, Francesco Portaro, Michael Portaro, Francesco Dolente, Gioele Del Prete, Luca Marsella, Andrea Marsella, Daniele Pallini, Gian Piero Milazzo e Mario Feroce.Capo Ultras: Annarita Naselli

A.C. Pikkia che squadra!i ragazzi dello Spazio Giovani Al Kalé campioni di vita

Domenica 24 marzo 2013 è stato realizzato il primo di una serie di eventi organizzati dal Comitato Pentagramma in collaborazione con l’Associazione “Qua Rock” e l’Associazione di Volontariato “Pozzo di Giacobbe” e per ricordare Stefano Lomi del negozio Pentagramma, premat-uramente scomparso la scorsa estate.Nell’occasione sono stati organizzati apericena in collaborazione con l’Associazione “Parcoverde”, durante i quali si sono esibite 6 band. A fine serata c’è stata una jam session a cui hanno partecipato diversi musicisti.Alcune di queste band fanno parte del percorso del Circolo della Musica dello Spazio Giovani “Al Kalè”, un percorso di promozione della cittadinanza at-tiva giovanile, che parte dall’aggregazione di gruppi informali del territorio, per rispondere al bisogno comune di fare musica.

Sono previsti altri appuntamenti, sempre presso il Circolo del Parcoverde: un percorso che si chi-uderà con una manifestazione musicale che coin-volgerà la città di Quarrata e che sarà l’occasione per ricordare Stefano, che tanto ha fatto per la promozione della cultura della musica nella nostra Quarrata.

In ricordo diStefano Lomi

Pentagramma... La musica continua

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“Finalmente una mattina di sole!” Il primo pensiero venuto in mente sabato 16 marzo uscendo di casa poco dopo l’alba…E così, come in altre occasione, ci ritroviamo: bambini, giovani, volontari, adulti e non solo, con lo zaino in spalla pronti a camminare.Camminare… Non restare fermi… Per dare voce a quella speranza di cambiamento tanto atteso.Camminare… Non restare fermi… Per ridare speranza e futuro a quelle vite spezzate.Abbiamo scelto di indossare delle spille colorate a forma di fiore, per ricordare le oltre 900 vittime delle mafie, e per sottolineare che il modo migliore di fare memoria è di metterci tutti in gioco a partire dal ricordo e dall’impegno, nella città della strage di via Georgofili, di Nino Caponnetto, Pier Luigi Vigna, Gabriele Chelazzi.

Nelle settimane precedenti alla Marcia abbiamo scelto di far rivivere le storie ed i volti delle persone che hanno perso la loro vita, perché come ha detto Don Ciotti “chi non ricorda non vive. E per questo che è importante ricordarle, raccontarle e far sì che il racconto rimanga, a testimonianza della loro vita, del loro esempio”.

A Firenze c’erano oltre 150 mila persone, un fiume colorato, allegro, vivo che ha portato una ventata di primavera e di rinascita.

Abbiamo ricordato Paolo, Giovanni, Rosario, Rita, Bruno, Caterina, Nadia, Peppino, Placido … Ma tra i tanti abbiamo ricordato anche Nunziante, un giovane di 26 anni ucciso da un clan della Camorra a Lauro (AV) mentre stava facendo un giro in macchina con la moglie che era incinta al settimo mese, perché la sua auto era stata scambiata per quella di un killer del clan rivale. Nunziante, come tutte le vittime inno-centi di mafia, non era al posto sbagliato e nel momento sba-gliato … Sbagliata è la mafia e gli uomini che ne fanno parte!Abbiamo conosciuto la storia di Nunziante questa estate al campo di lavoro E!STATE LIBERI a Quindici (AV), lavorando nella villa bunker confiscata alla famiglia Graziano, che sta per diventare un maglificio che produrrà maglioni per le forze dell’ordine.

Salutando Anna e Giulia del Coordinamento di Libera Avel-lino, abbiamo con nostra gioia saputo che i macchinari hanno

iniziato a funzionare … Hanno prodotto le bellissime sciarpe con i colori di Libera, che non abbiamo potuto fare a meno di acquistare.

E poi come non raccontare l’incontro sempre caloroso degli amici di TeleJunior e di quel “pazzo” di Pino Maniaci … Ener-gia, calore e coraggio allo stato puro che in queste occasioni sono sempre tra i colori e le immagini che porteremo sem-pre nella valigia dei ricordi.

Ma la marcia per noi non era finita … La domenica, prima che ripartissero, abbiamo incontrato gli amici dell’Associazione ProLauro, con i quali abbiamo condiviso il nostro campo di lavoro a Quindici. Uno scambio per rinnovare ancora il le-game e l’impegno costruito questa estate.

Tante strade … tante storie … tante persone … sì, perché Libera è anche questo!

Legami che si costruiscono da una parte all’altra dell’Italia per-ché tutti insieme crediamo e ci impegniamo a fare della nostra storia un qualcosa di migliore… Per noi e per chi oggi non c’è più affinché quei semi di giustizia seminati sulla strada possano diventare dei bellissimi fiori di corresponsabilità ogni giorno.

Il 21 Marzo 2013 a Pistoia abbiamo rinnovato il nostro impegno, portando i colori di Libera assieme ai tanti che in-sieme a noi, anche nella nostra città, hanno scandito i nomi delle vittime innocenti, assieme alle autorità cittadine, assieme ai cuori che si scaldano al ricordo e che battono forte nella scelta dell’impegno quotidiano.

Firenze, 16 marzoPistoia, 21 marzo

XVIII Giornata della Memoria e dell’impegno in Ricordo delle Vittime delle mafie

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Nel 2012, grazie a un finanziamento di 20 mila euro da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pes-cia, il “Pozzo di Giacobbe” ha potuto continuare e arricchire i servizi e le attività per gli anziani del territorio.L’Associazione, insieme alla Cooperativa Sociale “Gemma”, da anni pone attenzione alle problematiche degli anziani della nostra città, soprattutto quelli soli e a rischio di solitudine ed emarginazione sociale. Il progetto è nato allo scopo di potenziare e ampliare i servizi territoriali per la terza età, valorizzare l’anziano come soggetto attivo e portatore di risorse e migliorarne la qualità di vita.Gli anziani coinvolti nelle attività progettuali sono stati trenta, di età compresa fra i 65 e 94 anni.Tutte le attività si sono basate sulla stimolazione della sfera cognitiva, psicologica e corporea dell’anziano, in un clima di divertimento e condivisione. Il centro di socializzazione per la terza età ha rappresentato il cuore del progetto, realizzato presso il Circolo Arci “Parco Verde” di Olmi, ha visto la partecipazione di un gruppo nu-trito di anziani, che insieme agli educatori, ai volontari e ai giovani del Servizio Civile regionale, hanno trascorso le gior-nate pranzando insieme, giocando a carte, facendo uscite e passeggiate e “chiaccherando” in compagnia. Il centro di socializzazione è stato e continua ad essere un luogo dove si coltivano e arricchiscono le relazioni umane, dove genera-zioni diverse si incontrano e si scambiano le proprie espe-rienze e conoscenze. Grazie al contributo della Fondazione, per la prima volta l’Associazione ha organizzato un soggiorno estivo, a Porretta Terme dal 30 luglio al 3 agosto, a cui hanno partecipato 7 anziani accompagnati da due giovani educatrici, che hanno passato la settimana respirando aria fresca, facendo passeg-giate e molte partite notturne a carte.Altre attività organizzate nell’ambito del progetto sono state: ballo presso l’Auser di Bottegone, ginnastica dolce al Palazzetto dello sport di Quarrata. Gli educatori inoltre han-no supportato gli anziani anche nel disbrigo delle pratiche quotidiane, accompagnandoli alle poste, alle viste mediche, al cimitero, e rappresentando così un punto di riferimento per loro e i propri familiari.Le attività progettuali si sono concluse con una giornata di festa al “Parco Verde” di Olmi il 23 febbraio, condita da tom-bola e merenda a volontà.

Anziani al Centro

Il resoconto di un anno di attività.Il centro di socializzazione territoriale per anzianiva avanti...

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dai corsi di italiano per stranieri

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Aiutare i genitori

Di fronte a bambini con problemi scolastici, comportamentali e di relazione; davanti a giovani che abbandonano la scuola, fanno uso di alcool o altre sostanze, è facile pensare e an-che affermare “è tutta colpa dei genitori”. Sono loro i primi responsabili ad aver creato una generazione di ingrati, ribelli, contestatori, oppure di svogliati, senza spina dorsale “bam-boccioni”.Eh sì, è colpa loro. Come se essere genitori fosse una cosa semplice! Ad un certo punto della vita, un uomo e una donna si assumono la responsabilità di accogliere un piccolo essere vivente, di educarlo e di farlo diventare una persona. Ad un certo punto della vita non sei più una donna ma una madre, non un uomo ma un padre. Ci si aspetta che tu sappia come comportarti, che tu abbia tutte le risposte e che, per gra-zia ricevuta, tu sia “efficacemente educativo”. Stranamente, quando si diventa genitori, ci si dimentica (noi per primi) di es-sere persone, imperfette, a volte fragili, impauriti, spesso soli. Ma chi aiuta i genitori? Chi porge loro una spalla su cui ap-poggiarsi accogliendo la loro umanità, i loro dubbi, le loro in-certezze? Il Pozzo di Giacobbe si sta impegnando per rispon-dere a queste domande attraverso “PRO.GEN - PROGETTO GENITORI: itinerari di sostegno e accompagnamento alla genitorialità”. È un progetto realizzato nel Comune di Signa, con il contributo del CESVOT (Centro Servizio Volontariato della Toscana), il cui scopo è l’attivazione di percorsi innovativi di inclusione sociale per famiglie attraverso attività dirette ai genitori ed ai minori. Tra i servizi, tutti gratuiti e rivolti alla cittadinanza, sono già attivi:

Il Centro per minori “Impariamo Insieme” per bambini e ragazzi delle scuole elementari e medie, dal martedì al venerdì pomeriggio presso il Circolo “Colli Alti”;

Il servizio di ascolto per genitori alla presenza di un educatore professionale e di uno psicologo che, attraverso il dialogo e l’ascolto, aiutano i genitori a conoscere e gestire i propri vissuti emozionali; comprendere meglio i problemi dei propri figli; acquisire nuovi strumenti educativi. Il servizio, su appuntamento, si svolge i giovedì dalle 9.00 alle 11.00 ed il venerdì dalle 14.00 alle 17.00 presso il Palagetto in Piazza Bigagli, 1 – Signa (FI).

Incontri di educazione alla genitorialità che offronto la possibilità di creare momenti di scambio e confronto tra gruppi di genitori, coordinati da educatori. Lo scopo è offrire momenti di ascolto e condivisione su tutti gli aspetti legati alla crescita dei propri figli. Gli incontri si svolgono presso il Circolo “Colli Alti” – Via Indicatorio, 41 – Signa (FI) dalle 18.00 alle 19.30 secondo il seguente calendario:

Chi aiuta i genitori?Un nuovo progetto a Signa“Rispetto al modello di madre idealizzato, forse le donne stanno diventando pessime madri. Ma per la prima volta nella storia stanno diventando autentiche e reali; perché prima di essere madri vogliono essere persone” (Elena Gianini Belotti)

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Si scaldano i motori in vista di un’estate tutta all’insegna dei bambini e del divertimento.

Con “Giugno Insieme” (dal 17 al 28 giugno, aperto ad un massimo di 20 bambini) si apre la stagione dedicata ai centri estivi che ogni anno il Pozzo di Giacobbe e la Cooperativa Gemma organizzano a Quarrata e a Pistoia.

Dal 1 al 26 luglio sarà la volta di “Luglio Insieme”, giunto alla 13a edizione, che acco-glierà fino a 40 bambini dai 3 ai 14 anni.

Sempre a Quarrata, nello stesso periodo di luglio, i genitori potranno contare anche sul Centro Estivo “La Coccinella”, quest’anno alla quinta edizione ed organizzato dalla Cooperativa Gemma (nata nel 2005 e costituita da alcuni volontari ed educatori del “Pozzo di Giacobbe”).

Su Pistoia è invece prevista una programma-zione continuativa di oltre 90 giorni, dal 10 giugno al 13 settembre, con il Centro “Happy 90 Days”, presso la ludoteca di Via del Duca n. 13.

In tutto verranno accolti oltre 150 bambini e ragazzi.

I centri estivi dell’Associazione (in parallelo con quelli della Cooperativa Gemma) offrono un programma ricco di attività (gite, escursioni, piscina, giochi sportivi e tanto altro ancora) sia per i bambini più piccoli (da 3 a 6 anni), sia per quelli che già frequentano le scuole elementari e medie. Per questi ultimi è previsto anche lo svolgimento dei compiti per le vacanze.

Il primo centro estivo organizzato dal Pozzo di Giacobbe risale a 13 anni fa. In tutti questi anni si è messa a frutto un’esperienza educa-tiva di prim’ordine, oltre a dare continuità ad un servizio che va incontro alle famiglie e che garantisce una forma stabile di raccolta fondi per i progetti che l’Associazione realizza sul territorio nel corso di tutto l’anno.

Tutto pronto per i Centri EstiviEcco le proposte da giugno asettembre per passare l’estate con noi...

Clicca sulle immagini per accedere a tutte le info

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Partito a gennaio grazie ad un finanzia-mento di 30 mila euro garantito da Auto-strade per l’Italia, “Strada Facendo” si pro-pone di attivare sul territorio un sistema integrato di servizi finalizzati alla crescita personale e sociale di giovani italiani e stranieri, con particolare attenzione a quelli in situazione di marginalità.

Il progetto promuove strategie concrete di prevenzione al disagio giovanile e mi-norile ed offre ai giovani opportunità di espressione delle proprie potenzialità. Attraverso di esso si vogliono creare, sul territorio di riferimento, azioni e interven-ti di lunga durata e coerenti con i bisogni sociali emergenti.

Inoltre, la proposta è innovativa rispetto al contesto territoriale e sociale perché concorre a superare la logica della fram-mentarietà dei servizi, proponendo un insieme strutturato di azioni che agiscono contemporaneamente sul singolo e sulla collettività.

Le attività del progetto sono finalizzate al superamento degli ostacoli di base che impediscono la reale integrazione dei giovani nella comunità, oltre che alla creazione di contesti e ambiti in cui poter gestire il proprio tempo libero in maniera responsabile e creativa.

Le azioni prevedono percorsi tematici di approfondimento per prevenire e ridurre i comportamenti a rischio, per contribuire ad una maggiore sicurezza della città e alla sua valorizzazione, per sensibilizzare i soggetti coinvolti alle tematiche del rispetto e della tutela ambientale.

Autostrade per l’Italiain aiuto allo Spazio GiovaniCon il Progetto “Strada Facendo” arrivano 30 mila euro a sostegnodei percorsi con i giovani di Quarrata

Cosa è in ponte: attività e risultati attesi

L’obiettivo generale del progetto, coerentemente con la finalità 2012 espressa dalla Carta de-gli Impegni della Società Autostrade di favorire il recupero sociale e lo sviluppo della conoscenza come leva di promozione e crescita personale e sociale, è quello di attivare un sistema integrato di azioni volti a promuovere il benessere, lo svi-luppo collettivo e la coesione sociale a partire dall’emancipazione degli stessi giovani, con par-ticolare attenzione a quelli in situazione di disagio e marginalità.

Ecco le attività che saranno realizzate nei 18 mesi di durata del progetto:

- Corsi di lingua italiana per giovani migranti- Corsi di alfabetizzazione informatica - Orientamento scolastico e lavorativo- Scambi tra gruppi giovani- Punto di Ascolto- Attività laboratoriali e per il tempo libero- Laboratori sulla sicurezza stradale- Laboratori nelle scuole e nei CSE

I risultati attesi dal progetto prevedono:

1) Realizzazione di un corso di lingua italiana per giovani migranti, della durata complessiva di 400 ore.2) Realizzazione di un corso di alfabetizzazione informatica, diviso per livelli di conoscenza e ap-prendimento, della durata complessiva di 128 ore.3) Realizzazione di un servizio di orientamento

scolastico e lavorativo rivolto ai giovani, per un totale di 204 ore.4) Organizzazione di due scambi fra gruppi giovanili con l’emittente televisiva “Telejato” a Partinico (PA) e il Progetto “Vela. Rendere consapevoli” attivo a Scampia (NA).5) Realizzazione di un Punto di ascolto per giovani attivo da gennaio 2013 a giugno 2014 per un minimo di 144 ore.6) Organizzazione di almeno cinque laboratori per la gestione del tempo libero.7) Organizzazione di due manifestazioni mu-sicali.8) Diffusione della campagna comunica-tiva incentrata sull’installazione delle sagome umane, nel periodo compreso fra aprile 2013 a giugno 2014 a frequenza bimestrale;9) Realizzazione di un percorso di educazione e sicurezza stradale nel periodo compreso fra febbraio 2013 ad aprile 2014 della durata complessiva di 48 ore.10) Organizzazione di una manifestazione sul tema della sicurezza stradale.11) Realizzazione di 3 laboratori, negli Istituti Superiori, sul tema “diritti e doveri del citta-dino” per una durata complessiva di 9 ore;12) Realizzazione di 5 laboratori, negli Istituti Superiori, sul tema del rispetto ambientale e dell’emancipazione sociale per una durata complessiva di 15 ore;13) Realizzazione di 3 laboratori, nei centri socioeducativi e nel centro di aggregazione giovanile, sul tema del riciclo e riuso, per una durata complessiva di 20 ore.

Realizzato grazie al contributo di:

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fondis

ci

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Immaginare che Scampia sia senza speranza equivale a dire che il male è al suo interno, che per chi nasce a Scampia non c’è alternativa, che a Scampia non ci possa essere una fami-glia onesta, ragazzi per bene che non spacciano, ragazze che studiano, padri che proteggono, madri che amano come e forse meglio di altre.Vestire sempre e solo di nero Scampia è una bestemmia: serve invece costruire opportunità, punti di riferimento, per il quartiere dove i bambini ed i ragazzi pos-sano trovare un’alternativa, una via posi-

Vela. Rendere Consapevoli A Scampia tra “vele” e sorrisiIl nuovo progetto assieme a Davide Cerullo, la Fondazione Un Raggio di Luce e la Casa della Solidarietà

tiva di crescita per loro e per il quartiere.Lo spazio creato con il Progetto Vela, dedicato al recupero ed all’accompagnamento scolastico per 16 bambini delle scuole elementari e medie che abitano la Vela Celeste, è un atto di pedagogia attiva, un atto di riconquista del territorio, che parte dalle giovani e giovanissime generazioni e mostra loro l’importanza della Cultura, l’importanza dell’Istruzione, la necessità di camminare sul sentiero della crescita personale per operare quel riscatto sociale e civile necessario a Scampia e alle persone

che qui abitano, crescono, ricercano un’alternativa.Il doposcuola si svolge tutti i lunedì, mercoledì, e giovedì dalle 15.00 alle 18.00. I bambini inseriti nel progetto sono seguiti instancabilmente da Davide, Concetta, Emanuele ed alcuni volontari. Tanto amore nei loro sguardi, contagioso, un vento di positività che gonfia la “vela” e la fa muovere verso la speranza, verso quello che oggi è già reale e presente in quel territorio.

INFO: www.rendereconsapevoli.org

Le Vele di Scampia

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La Cooperativa Integra si sta specializzando nella realizzazione di un nuovo servizio per le scuole: “I laboratori didattici”.La sperimentazione è iniziata a novembre 2012 e si concluderà a maggio 2013 con la realizzazione di sei laboratori (cinque sul riciclo creativo e due di teatro) presso le scuole dell’infanzia dei due Istituti Comp-rensivi del Comune di Quarrata. I laboratori sono stati finanziati sia dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione, sia in autofinanziamento da parte della scuola e rappresentano uno strumento di apprendimento esperienziale e creativo che arricchisce e accresce la qualità dell’offerta formativa delle scuole.

“C’era una volta… un pezzo di stoffa” è un laboratorio di riciclo creativo di stoffe e tessu-ti. Partendo da una narrazione, i bambini sono coinvolti nella costruzione dei personaggi

News dalla Cooperativa Integracosa bolle in pentola...Dai laboratori didattici nelle scuole ai servizi di pulizia: due nuove attività che consolidano lo sviluppo della nuova realtà nata dal Pozzo di Giacobbe e che oggi dà lavoro a undici donne

I laboratorididattici nelle scuole

utilizzando scarti di stoffe, fino a renderli vivi attraverso la teatralità. Lo scopo dei laboratori didattici è di offrire esperienze creative che aiutino a sviluppare i requisiti necessari per intraprendere un efficace processo di apprendimento, tra cui: - Sviluppare nei bambini un atteggiamento ecologico e responsabile; - Accrescere le capacità manuali e svilup-pare la creatività;- Consolidare gli apprendimenti di base (let-tura, scrittura, calcolo) attraverso lo stimolo e il potenziamento dei precursori critici di tipo cognitivo (orientamento spazio-tempo-rale, laterizzazione, sintesi uditiva, ecc.).- Contribuire al rinforzo delle capacità intellettive e critiche dei bambini; - Arriccire le loro emozioni attraverso lo sti-molo dell’espressività in situazioni di parte-

cipazione e collaborazione sociale.Le scuole che hanno aderito ai laboratori sono state la Scuola dell’infanzia di Valenza-tico, di Lucciano, di Via Cino e di Santonovo.

I laboratori saranno riproposti anche per il prossimo anno con importanti novità. Infatti, oltre che alle scuole dell’infanzia ci rivolgeremo anche alle primarie di primo e secondo grado con “Mettiamoci una pezza - laboratorio di mateMagica” ossia come approfondire e consolidare le competenze matematiche attraverso la tecnica del patchwork.

INFO: cell. 347.76.36.013 [email protected]

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È ormai dal settembre 2011 che l’attività di pulizie è avviata all’interno della Cooperativa Sociale INTEGRA.

L’attività, partita grazie ad una convenzione attivata con l’Agenzia E. M. di Quarrata (per pulizie all’interno di vari condomini e sgros-si di diversi appartamenti) ed altri incarichi privati, oggi si sta consolidando grazie a di-verse nuove collaborazioni.

Di particolare rilevanza sono l’affidamento (da parte della Provincia di Pistoia) delle pulizie periodiche di diversi suoi uffici e magazzini dislocati tra Pistoia e Quarrata, e i servizi di pulizie di parti condominiali rivolti a privati del territorio quarratino.

Come ultima novità, la cooperativa ha da qualche settimana stipulato un nuovo con-tratto di pulizie con il CSM – Centro di Speri-mentazione del Mobile e dell’Arredamento s.r.l. (affidatario dell’incubatore di imprese “Abitare l’Arte” presso Villa “La Magia”) per la pulizia degli spazi destinati alle imprese dell’incubatore.

Grazie anche a quest’attività la cooperativa riesce a sostenere il gruppo di dipendenti che ha al suo interno (ad oggi sono 11) di cui 1 nuova assunta il 4 gennaio scorso, grazie proprio all’affidamento del servizio pulizie della Provincia di Pistoia.

I servizidipulizia

“Social Media Lab” rappresenta l’ultima tap-pa di un percorso finalizzato alla creazione di possibilità lavorative per giovani italiani e stranieri che vivono gravi situazioni di mar-ginalità sociale ed economica. Il progetto risponde alla volontà della cooperativa so-ciale “Gemma” di ampliare la propria area di attività, aprendola allo sviluppo delle oppor-tunità offerte dalle nuove tecnologie.

L’idea forte che sta alla base del progetto è quella di coniugare le potenzialità dei nuovi media e delle nuove tecnologie con le politiche partecipative e di attivazione dei contesti locali, sulla scia di quanto prevede il concetto di performing media (l’uso per-formativo, quindi ciò che concerne l’azione, dei nuovi media e delle nuove risorse tecno-logiche oggi disponibili). Tutto questo unito alla possibilità di tradurre il business che ne deriva in posti di lavoro per l’inserimento di soggetti svantaggiati.

News dalla Cooperativa Gemmain arrivo il SOCIAL MEDIA LABtutto pronto per l’avvio di un nuovo ramo d’attività che mette le nuove tecnologie ed i nuovi media a servizio del Terzo Settore

Dall’idea al progetto

Grazie alle molteplici professionalità presen-ti, il nuovo ramo di azienda sarà in grado di gestire una molteplicità di servizi e prodotti, garantendosi un range di mercato piuttosto ampio e variegato in ambiti e settori (propri dell’Information Technology e dei Perform-ing Media) aperti ed in continuo sviluppo: 1) Installazione e personalizzazione di Content Management Systems (CSM) e applicativi per Community (forum, chat, mailing list, wiki ecc.); 2) gestione dei contenuti web e ottimizzazione della visibilità sui motori di ricerca attraverso le più moderne tecniche di SEO (Search Online Optimization) e di Marketing all’interno dei principali social network; 3) progettazione e produzione condivisa per lo sviluppo di software pos-sano rispondere al meglio alle esigenze della clientela; 4) realizzazione di prodotti multi-mediali, quali cd-Rom interattivi e multime-diali e presentazioni multimediali; 5) Servizi di gestione della rete interna e gestione e

backup dei server e delle macchine locali; 6) sviluppo e implementazione di servizi video e audio in web streaming.

A queste attività saranno affiancati servizi più tradizionali di assistenza e supporto tecnico per tutto quello che attiene agli strumenti in-formatici, sia software che hardware.

L’idea è stata realizzata grazie ad un finanziamento di Esprit, a valere sulle risorse del Fondo Sociale Europeo. Oltre a permet-tere alla Cooperativa Gemma di specializzar-si in un nuovo ambito di attività, il progetto permette la creazione di posti di lavoro per giovani in difficoltà. La prima assunzione è prevista per l’inizio di giugno.

L’inaugurazione del Social Media Lab ed il concomitante inizio delle atività sono previsti per il prossimo settembre.

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Durante le attività formative e di esperienza pratica svolte, il gruppo di lavoro ha speri-mentato le proprie capacità e la propria creatività nella realizzazione del sito del Progetto “Vela. Rendere Consapevoli” (cfr. articolo a pag. 19).

La prima“creatura”

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L’esperienza è servita a sperimentare le competenze acquisite anche nell’ambito della costruzione di strumenti di immagine coordinata e nella predisposizione di piani strategici di comunicazione e di raccolta fondi.

Per visionare il sito:www.rendereconsapevoli.org

ON LINE!Visita il sito

Puoi già visitare il sito del Social Media Lab per farti un’idea dei servizi che saranno offerti da settembre prossimo:www.coopgemma.org/socialmedialab/