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Illustrazioni di GIULIA ORECCHIA Dialogo tra diritti e doveri progetto a cura di ASSOCIAZIONE VALERIA

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Illustrazioni di Giulia Orecchia

Dialogotra diritti e doveri

progetto a cura di assOciaziOne Valeria

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La legalità rappresenta uno dei principi etici fondanti del vivere civile.

È un valore da tramandare, spiegare, insegnare alle nuove generazioni ed

agli educatori, in primis ai componenti del nucleo familiare, che devono

condividerne e promuoverne la cultura ed il rispetto.

Il Rotary di Meda, per celebrare degnamente il suo ventesimo anniversario

di fondazione, ha deciso per l’anno scolastico 2013-14 di diffondere

questo messaggio a tutte le classi quarte delle scuole elementari delle

città di Meda e di Desio, avvalendosi delle competenze dell’Associazione

Valeria. Quest’azione viene chiamata “Progetto Legalità”: un contributo alla

partecipazione attiva dei bambini nella presa di coscienza dei propri diritti e

doveri, dell’essere cittadini e non soltanto abitanti di una Nazione.

La scuola è il primo e più importante ambito dove si cresce culturalmente,

dove la socialità è arricchita dall’insegnamento, dove il rispetto di sé e degli

altri diviene uno schema mentale che informa tutto il comportamento del

bambino e lo induce a divenire un elemento attivo della società civile.

Questo atteggiamento promuove l’accettazione e l’integrazione di altre

culture, fa nascere la curiosità di conoscere gli altri, i loro costumi, la

loro lingua, perché la diversità è anch’essa un valore, se ben assimilata e

conosciuta. Il mondo globalizzato ha bisogno di svilupparsi anche a Desio ed a

Meda, per crescere armoniosamente in un contesto evoluto e ben organizzato.

Il Rotary è un’associazione nata per promuovere la formazione di “cittadini

del mondo”, senza barriere di preconcetti che inaridiscono il dialogo; parliamo

di ideale del “servire” come contributo disinteressato, al di là degli interessi

personali e delle fedi politiche e religiose, per costruire relazioni amichevoli,

per aiutare chi ha bisogno e mettere a disposizione la propria professionalità,

i propri talenti a beneficio degli altri.

Questo programma, che impegnerà i bambini tutto l’anno scolastico, si

concluderà con un premio al lavoro di classe più brillante sul tema della

legalità, in un evento aperto al pubblico al Palameda, ci auguriamo divenga un

efficace insegnamento per crescere consapevolmente nella società civile, sia

per i bambini che per le loro famiglie.

Con tanti auguri di un proficuo anno scolastico all’insegna della legalità

roberto Mancinapresidente nell’anno rotariano 2013-14

a nome di tutti i Soci del Rotary Club di Meda e delle Brughiere

Media partner:cOn il cOntributO di:

rotary club di Medae delle brughiere

piccoli naviganti

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L’Associazione Valeria nasce nell’anno 2001 a seguito dell’esperienza di volontariato svolto presso il Tribunale per i Minorenni di Milano da professionisti del settore legale, ed è composta da un team di giuristi ed esperti di diritto minorile e di famiglia. L’Associazione offre un servizio di informazione e formazione in materia giuridica ai minori e a coloro che se ne occupano professionalmente, con l’obiettivo di diffondere la cultura della legalità come modello vincente favorendo l’apprendimento di valori positivi quali giustizia, uguaglianza, rispetto e libertà attraverso un programma di educazione alla responsabilità e alle regole condivise.L’Associazione si adopera perché attraverso un metodo interattivo, i minori conoscano i diritti e i doveri del cittadino, la loro origine e la relativa tutela, approfondiscano il senso della legalità e dei fondamenti giuridici della società civile, affinché possano aderire consapevolmente a modelli di comportamento positivi e conformi alla legge, anche al fine di prevenire il dilagante fenomeno del bullismo e della microcriminalità giovanile.

Obiettivi specifici• Riconoscere il minore quale soggetto attivo di tutti i processi che lo riguardano e destinatario di un intervento educativo tutelante;• Rendere chiaro agli studenti la corrispondenza necessaria fra diritti e doveri;• Promuovere il concetto positivo di regola come strumento fondamentale per la crescita dell’individuo e lo sviluppo della società;• Far conoscere le norme fondamentali del nostro ordinamento (Costituzione e Fonti del diritto);• Sviluppare la consapevolezza che la partecipazione alla vita civile comporta l’acquisizione di conoscenze e l’assunzione di responsabilità;• Rispondere alle specifiche esigenze di legalità e di tutela che emergono dall’incontro con i ragazzi;• Fornire ai minori strumenti per contrastare ogni forma di violenza, di bullismo e di illegalità;• Coinvolgere gli educatori e gli insegnanti nel processo di conoscenza e adesione alla legalità rivolto ai minori.

Offerta formativaPer gli insegnanti e gli educatori L’Associazione offre un puntuale e costante servizio di: formazione ed informazione tecnico giuridica; supporto circa le procedure e le azioni più adeguate da intraprendere in caso di disagio, maltrattamento, abuso.

Scuole dell’infanzia: puzzle di re Fiore: con le regole si gioca Il puzzle di Re Fiore è un gioco rivolto ai bambini dai 4 ai 6 anni delle scuole dell’infanzia che, attraverso la modalità attiva e attivante del racconto e del gioco, vuole offrire ai bambini uno strumento per capire l’importanza dello stare insieme rispettando le regole della civile convivenza.

Scuole primarie: tombola di re Fiordilegge: occorrono regole per giocare Attraverso una modalità attiva e attivante del racconto e del gioco, vuole offrire ai bambini uno strumento per conoscere e capire la corrispondenza fra i diritti e doveri al fine di un’educazione civica e per sviluppare lo spirito di collaborazione del gruppo.

Scuole secondarie di primo grado:il gruppo e le regole È un percorso formativo composto da 2 lezioni frontali di 2 ore ciascuna, tenute in classe dagli Avvocati dell’Associazione e così suddiviso:primo incontro: somministrazione ai ragazzi di un questionario anonimo per raccogliere le loro conoscenze in materia legale e lezione sui concetti fondamentali del nostro ordinamento, con approfondimento su temi specifici anche di rilevanza penale quali T.U. L. stupefacenti, Codice della Strada, Violenze su cose e persone, reati informatici;secondo incontro: simulazione di un processo penale interpretato dai ragazzi su un caso specifico (role-playing) e raccolta delle loro impressioni all’esito del percorso. Attraverso la conoscenza delle leggi, i ragazzi comprendono l’importanza dell’adesione alle regole per poter esercitare i propri diritti e le proprie libertà.

Valeria - Associazione di promozione sociale

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Scuole secondarie di secondo grado: la regola e la libertàÈ un percorso formativo composto da 2 lezioni frontali di 2 ore ciascuna, tenute in classe dagli Avvocati dell’Associazione e così suddiviso:primo incontro: somministrazione ai ragazzi di un questionario anonimo per raccogliere le loro conoscenze in materia legale e lezione sui concetti fondamentali del nostro ordinamento, con approfondimento su temi specifici anche di rilevanza penale quali T.U. L. stupefacenti, Codice della Strada, Violenze su cose e persone, reati informatici;secondo incontro: simulazione di un processo penale interpretato dai ragazzi su un caso specifico (role-playing) e raccolta delle loro impressioni all’esito del percorso. Attraverso la conoscenza delle leggi, i ragazzi comprendono l’importanza dell’adesione alle regole per poter esercitare i propri diritti e le proprie libertà.

Tour in Tribunale Alle classi che hanno già intrapreso il percorso illustrato viene proposto di assistere, accompagnati dagli Avvocati dell’Associazione, ad un’udienza in un Giudizio di Direttissima, previa autorizzazione da parte dei Magistrati che la presiedono. Tale percorso consente agli studenti di conferire con altri soggetti coinvolti nel processo quali Magistrati, cancellieri, interpreti, forze dell’ordine, che si rendono disponibili a rispondere ad eventuali domande, curiosità o perplessità.

sportello giuridicoÈ possibile attivare all’interno delle scuole uno sportello giuridico, ove gli studenti, previo appuntamento, espongono direttamente agli Avvocati dell’Associazione richieste personali su questioni giuridiche per loro rilevanti, nel pieno rispetto della riservatezza.L’intreccio di storie e persone: la giustizia come servizio (con il finanziamento di Fondazione Cariplo). Il progetto si svolge in 4 incontri ed è rivolto ai ragazzi che frequentano il penultimo anno delle scuole secondarie superiori:

primo incontro: lezione sui principi fondamentali del Diritto Penale (imputabilità, elemento soggettivo e oggettivo del reato, concorso ecc.) e sul T.U. L. stupefacenti con preparazione delle domande da rivolgere ai detenuti;secondo incontro: tour in Tribunale Ordinario per assistere ad un’udienza di direttissima previo contatto con il Magistrato che la presiede;terzo incontro: visita delle classi ai detenuti previa presentazione del Comandante delle Guardie Penitenziaria, accompagnati da una figura di collegamento con la realtà carceraria e dagli avvocati dell’associazione; quarto incontro: discussione e rielaborazione del percorso anche con produzione di testi e disegni da parte dei ragazzi.

partecipazione e cittadinanza attivaÈ un percorso formativo tenuto dagli Avvocati dell’Associazione alle classi delle scuole superiori (ad esclusione dell’ultimo anno) così suddiviso:primo incontro: lezione sui concetti fondamentali di partecipazione e cittadinanza con approfondimento specifico, anche con utilizzo di slides, del funzionamento dei Consigli di Zona e delle modalità per “dar voce” ai cittadini, compresi i minori di età, anche mediante la formulazione di una proposta;secondo incontro: suddivisione in gruppi e discussione di una proposta volta al soddisfacimento di un’esigenza e/o un bisogno espresso dai ragazzi con conseguente redazione di una istanza ove possibile da presentare al Consiglio di Zona;terzo incontro: partecipazione e intervento ad una seduta di Commissione o del Consiglio di Zona per l’esposizione della proposta e/o istanza.

Vieni con noi andiamo d’accordoIl Progetto si propone la realizzazione di un supporto editoriale utile a promuovere la conoscenza dei contenuti della Convenzione sui diritti dell’Infanzia in relazione alla tutela dei diritti così come prevista dalla Costituzione Italiana ai minori e agli adulti che a diverso titolo se ne occupano.

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La Convenzione sui diritti dell’infanzia prima che un codice di diritti costituisce un vero e proprio programma che impegna gli Stati a costruire un sistema globale di protezione e sviluppo. Proprio al fine di vigilare sullo stato di attuazione della Convenzione nei Paesi che hanno scelto di ratificarla è stato istituito un “Comitato per i diritti dell’infanzia”, cui l’Associazione Valeria aderisce dal 2008 che ha l’importante compito di controllare questo processo di cambiamento, sollecitare gli Stati ad illustrare le strategie attuate ed i provvedimenti adottati per modificare le proprie leggi nazionali, per formulare politiche adeguate e per attuarle ed ogni cinque anni sottoporre il proprio operato al controllo del comitato stesso.

caratteristiche dei contenuti editorialiIl lavoro preliminare ha previsto un puntuale studio della Convenzione sui diritti dell’infanzia che è stata oggetto di una sintesi e semplificazione allo scopo di rendere i suoi contenuti facilmente fruibili da parte di bambini e genitori. Questo delicato lavoro di sintesi ha portato alla individuazione delle 21 coppie di diritti cardine con la suddivisione in aree tematiche principali.Queste coppie di diritti e le illustrazioni che ne sono esemplificazione saranno il filo conduttore del libro facilitando la memorizzazione visiva dei contenuti proposti e alleggerendo il contenuto in virtù di un segno grafico semplice ma di facile presa. i contenuti specifici saranno articolati su due livelli di complessità crescente estendendo la fruibilità di questo supporto educativo non solo ai bambini, ma anche agli adolescenti e agli adulti.In appendice al testo è riportato il testo integrale della Dichiarazione dei diritti dell’infanzia nella versione semplificata ed i primi 34 articoli della Costituzione Italiana.

salute pagine 9 - 15

GiOcO pagine 17 - 23

identità pagine 25 - 31

FaMiGlia pagine 33 - 39

partecipaziOne pagine 41 - 47

prOteziOne pagine 49 - 55

uGuaGlianzae educaziOne

pagine 57 - 63

convenzione internazionalesui diritti dell’infanzia

pagina 64

costituzionedella repubblica italiana

pagina 67

indice

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salute

riferimenti normativi

Costituzione:articoli 2, 3, 9, 32.

Convenzione sui Diritti dell’Infanzia: articoli 3, 23, 24, 25, 27.

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12 — SEZIONE 13 — SALUTE

bambiniQuando ho fame e sete mi spettano cibo genuino e acqua pulita, ma devo stare attento a non sprecarli, poiché tutti abbiamo il diritto di nutrici dei frutti della Terra.

adolescentiHo il diritto ad una sana e corretta alimentazione, proporzionata al mio sviluppo e all’attività che svolgo.Un’alimentazione equilibrata (né troppo, né troppo poco) è un segno di rispetto verso se stessi e verso gli altri.

Ho il diritto di avere cibo sano e acqua pulita

Ho il dovere di non sprecare cibo e acqua

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14 — SEZIONE 15 — SALUTE

bambiniQuando sto male il medico, mi visita e mi cura perché io stia meglio. Naturalmente devo seguire le sue indicazioni senza fare troppe storie!

adolescentiSe ascolto i segnali del mio corpo e riconosco un malessere, ho il diritto di rivolgermi con fiducia ad un medico che mi curi. Devo prendermi cura di me stesso.

Ho il diritto ad avere un dottore e delle medicine

Ho il dovere di farmi visitare e di prendere le medicine senza fare troppe storie

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16 — SEZIONE 17 — SALUTE

bambiniHo il diritto di vivere e giocare in un luogo pulito. Per questo anch’io mi devo impegnare a non sporcare l’ambiente in cui sono.

adolescentiSono consapevole che la salvaguardia dell’ambiente mi permetterà di vivere al meglio. Il costante rispetto per ciò che mi circonda può contribuire a salvare il Pianeta.

Ho il diritto di vivere in un ambiente sano e pulito

Ho il dovere di rispettare e di proteggere l’ambiente

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riferimenti normativi

Costituzione:articoli 2, 3, 17, 31.

Convenzione sui Diritti dell’Infanzia: articoli 3, 6, 15, 27, 31.

GiOcO

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20 — SEZIONE 21 — GIOCO

bambiniHo bisogno di tempo per fantasticare, giocare e riposarmi. So però che non c’è solo il tempo del riposo e del gioco, quindi rispetto gli orari.

adolescentiÈ mio diritto avere del tempo per svagarmi e rilassarmi. Sono consapevole di dover rispettare gli impegni presi.

Ho il diritto di avere il tempo per giocare, rilassarmi e divertirmi

Ho il dovere di rispettare gli orari

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22 — SEZIONE 23 — GIOCO

bambiniHo bisogno di spazio per correre, giocare e creare, usando tutto ciò che ho a disposizione. Quando avrò finito metterò tutto in ordine, in modo che chiunque possa poi giocare liberamente.

adolescentiHo il diritto ad avere degli spazi di aggregazione dove posso sviluppare la mia vita sociale. Ritengo giusto avere rispetto di qualunque luogo in cui mi trovo.

Ho il diritto di avere uno spazio per giocare

Ho il dovere di rispettaree riordinare lo spazio del gioco

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24 — SEZIONE 25 — GIOCO

bambiniPer essere felice ho bisogno di amici con cui giocare: non è giusto che io sia isolato. So che, come me, a nessuno piace sentirsi solo e preso in giro, quindi mi impegno a rispettare i miei compagni di gioco.

adolescentiÈ mio diritto potermi rapportare liberamente con altre persone, discutere, divertirmi e svagarmi con gli altri senza imbrogli né prevaricazioni.

Ho il diritto ad avere qualcuno con cui giocare

Ho il dovere di rispettare le regole,i compagni di gioco e non barare

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riferimenti normativi

Costituzione:articoli 3, 8, 22.

Convenzione sui Diritti dell’Infanzia: articoli 2, 7, 8.

identità

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28 — SEZIONE 29 — IDENTITà

bambiniHo il diritto ad essere chiamato col mio nome e non con “nomignoli” che non mi piacciono. Quando mi presento agli altri, devo dire il mio nome.

adolescentiIl primo diritto che si acquista con la nascita è quello al nome: ho quindi il diritto ad averne uno. Ho il dovere di dire il mio nome a chi ha il diritto di chiedermelo

Ho il diritto di avere un nome

Ho il dovere di presentarmi

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30 — SEZIONE 31 — IDENTITà

bambiniIl Paese in cui sono nato è il mio Paese di origine, anche se è diverso da quello in cui sto vivendo. Non devo giudicare male chi viene da un altro Paese, ma anzi rispettarlo.

adolescentiHo il diritto ad avere una cittadinanza ed ho il dovere di rispettare chi proviene da un altro Paese.

Ho il diritto di appartenere ad un Paese

Ho il dovere di rispettarechi viene da un altro Paese

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32 — SEZIONE 33 — IDENTITà

bambiniPosso comportarmi secondo le usanze che mi sono state insegnate dalla famiglia, purchè non siano contro la legge e non ledano il diritto degli altri bambini di comportarsi secondo le loro tradizioni.

adolescentiSono libero di seguire le consuetudini e la religione del mio gruppo di appartenenza, nel pieno rispetto della legge e delle tradizioni altrui.

Ho il diritto di conservare la mia culturae la mia religione

Ho il dovere di rispettare la culturae la religione degli altri

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riferimenti normativi

Costituzione:articoli 29, 30, 31.

Convenzione sui Diritti dell’Infanzia: articoli 9, 10, 11, 12, 13, 14, 18, 20, 21, 22, 27.

FaMiGlia

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36 — SEZIONE 37 — FAMIGLIA

bambiniFin dalla nascita ci sono una mamma e un papà che si occupano di me con amore e rispetto. Anche io mi impegno a osservare le regole della mia famiglia.

adolescentiSo che ho una madre e un padre e che hanno dei doveri di cura e mantenimento nei miei confronti, così come so che io ho il dovere di rispettare le loro regole, magari discutendole insieme.

Ho il diritto di vivere con chi mi vuole bene

Ho il dovere di rispettare chi mi vuole benee si prende cura di me

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38 — SEZIONE 39 — FAMIGLIA

bambiniQuando siamo a casa in famiglia, tutti dobbiamo contribuire a mantenere un ambiente sereno. Ciò significa sapere accettare gli altri, le loro diversità ed esprimere i propri bisogni rispettandosi.

adolescentiIn famiglia ciascuno si impegna ad esprimere le proprie opinioni nel rispetto di quelle degli altri. Il confronto aperto e sincero, ma sempre rispettoso delle diversità ci aiuta a crescere.

Ho il diritto di vivere in un ambiente sereno

Ho il dovere di contribuire senza fare capricci

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40 — SEZIONE 41 — FAMIGLIA

bambiniPoiché sono ancora piccolo, non posso stare solo e ci deve sempre essere qualcuno che si occupa di me e dei miei bisogni. Naturalmente devo ascoltare chi mi dà dei consigli e delle regole.

adolescentiAnche se sono cresciuto, ho ancora bisogno di persone adulte che si dedichino a me e che sappiano ascoltare i miei bisogni. Da parte mia devo cercare di non chiudermi al dialogo e tener conto dei loro suggerimenti.

Ho il diritto di avere qualcuno che si occupi di me

Ho il dovere di ascoltare chi si occupa di me

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riferimenti normativi

Costituzione:articoli 2, 3, 21.

Convenzione sui Diritti dell’Infanzia: articoli 12, 13, 14, 15, 29.

partecipaziOne

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44 — SEZIONE 45 — PARTECIPAZIONE

bambiniFin dall’età dell’asilo posso esprimere liberamente i miei pensieri e desideri. Mi devo però impegnare ad ascoltare quelli degli altri.

adolescentiQuando ho voglia o bisogno di esprimere le mie emozioni, devo poter contare su qualcuno che mi sappia ascoltare veramente. Da parte mia devo impegnarmi a fare altrettanto con gli altri.

Ho il diritto di essere ascoltato

Ho il dovere di ascoltare quando gli altri parlano

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46 — SEZIONE 47 — PARTECIPAZIONE

bambiniQuando ho bisogno di dire quello che penso, qualcuno mi deve ascoltare con interesse e se non è d’accordo con quello che dico, devo lasciarlo senza arrabbiarmi.

adolescentiSo di poter esprimere il mio pensiero anche su argomenti difficili o dolorosi. Quando gli altri espongono opinioni che non condivido affatto, posso solo confrontarmi con loro, accettando il fatto che abbiano idee diverse dalla mia.

Ho il diritto di esprimere le mie idee

Ho il dovere di rispettare le idee degli altri

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48 — SEZIONE 49 — PARTECIPAZIONE

bambiniSe ho qualche difficoltà, lo devo dire a chi mi potrà aiutare con affetto e premura. Anche io, se mi accorgo che qualcuno ha bisogno del mio aiuto devo fermarmi e intervenire.

adolescentiÈ importante che riconosca di avere un problema, quando sorge, e che possa contare sull’aiuto di chi mi è vicino. Se so essere attento alle persone che mi circondano, so anche riconoscere chi ha bisogno del mio aiuto e, in quel caso, non glielo negherò.

Ho il diritto di essere aiutato se sono in difficoltà

Ho il dovere di aiutare chi è in difficoltà

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riferimenti normativi

Costituzione:articoli 2, 3, 23, 31.

Convenzione sui Diritti dell’Infanzia: articoli 5, 6, 16, 17, 18, 19, 20, 26,27, 32,33, 34, 35, 36, 37, 38, 39.

prOteziOne

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52 — SEZIONE 53 — PROTEZIONE

bambiniIo non sono solo, chi mi è vicino mi circonda di tante attenzioni per crescere bene fisicamente e mentalmente. Non devo fare lavori pensanti e pericolosi, ma dare il mio contributo nei lavori domestici e considerare i bisogni degli altri.

adolescentiÈ mio diritto ottenere da chi mi vuole bene tutte le attenzioni possibili ed adeguate alla mia crescita fisica e mentale, però è mio dovere riconoscere i bisogni altrui e intervenire in loro aiuto anche svolgendo attività lavorativa adatta alla mia età.

Ho il diritto di avere attenzioni e protezione

Ho il dovere di essere attento ai bisogni degli altri

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54 — SEZIONE 55 — PROTEZIONE

bambiniIl mio corpo è solo mio: se qualcuno lo tocca quando non voglio è sbagliato. Anche io non devo toccare gli altri, nemmeno con gesti affettuosi se non vogliono.

adolescentiIl mio corpo è un bene prezioso, va trattato con rispetto e cura sia da me sia dagli altri. Nessuno può fare nulla del mio corpo senza il mio consenso, così come io devo stare molto attento a interpretare il volere degli altri.

Ho il diritto al rispetto del mio corpoe delle mie capacità

Ho il dovere di rispettare il corpoe le capacità degli altri

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56 — SEZIONE 57 — PROTEZIONE

bambiniTutti abbiamo delle paure: se le racconto, senza vergogna, a qualcuno che mi vuole bene riesco a superarle e mi sento meglio.

adolescentiA qualsiasi età si hanno delle paure; è importante riconoscerle e con fiducia rivolgersi a chi può aiutare a superarle. Se riesco a condividerle con qualcuno mi sentirò meglio e più leggero.

Ho il diritto di avere paura

Ho il dovere di raccontare le mie paurea chi mi vuole bene

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riferimenti normativi

Costituzione:articoli 2, 3, 21, 33, 34.

Convenzione sui Diritti dell’Infanzia: articoli 5, 12, 13, 23, 27, 28, 29.

uGuaGlianzae educaziOne

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60 — SEZIONE 61 — UGUAGLIANZA E EDUCAZIONE

bambiniHo il diritto a farmi conoscere così come sono, con tutti i miei pregi e i miei difetti. Ho il dovere di non prendere in giro gli altri e di rispettarli così come sono.

adolescentiHo il diritto di essere come sono e di essere rispettato e accettato dal gruppo dei miei amici. Ho il dovere di rispettare la personalità di tutti e di non giudicare male chi non è uguale a me.

Ho il diritto di esprimere me stesso

Ho il dovere di non prendere in giroe accettare le diversità

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62 — SEZIONE 63 — UGUAGLIANZA E EDUCAZIONE

bambiniHo il diritto ad andare a scuola e ad avere degli insegnanti che mi sappiano trasmettere la voglia di conoscere cose nuove. Ho il dovere di prestare attenzione in classe e di fare i compiti.

adolescentiHo il diritto a ricevere un’istruzione qualificata che mi consenta di sviluppare la mia personalità e le mie potenzialità in modo da poter scegliere un’attività lavorativa affine alle mie capacità. Ho il dovere di rispettare gli insegnanti, la scuola e tutte le sue attrezzature.

Ho il diritto di andare a scuola e di imparare

Ho il dovere di studiare e comportarmi bene

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64 — SEZIONE 65 — UGUAGLIANZA E EDUCAZIONE

bambiniHo il diritto a non essere ingannato e a sapere la verità. Ho il dovere di non imbrogliare e di non dire bugie.

adolescentiHo il diritto ad avere le informazioni corrette e a conoscere la verità. Ho il dovere di non essere scorretto, mentendo e ingannando gli altri.

Ho il diritto di sapere la verità

Ho il dovere di non dire le bugie

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cOnVenziOne internaziOnale

sui diritti dell’inFanzia

cOstituziOne della repubblica

italiana

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cOnVenziOne internaziOnale sui diritti dell’inFanzia

art. 1 Questa Convenzione si occupa dei diritti di tutti coloro che ancora non hanno compiuto 18 anni.

art. 2 Tutti gli stati devono rispettare i diritti del bambino, senza distinzione di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica del bambino o della sua famiglia.

art. 3 Gli interessi del bambino devono essere considerati per primi e come più importanti in tutte le decisioni che lo riguardano. Il bambino ha il diritto di ricevere la protezione e le cure necessarie al suo benessere.

art. 4 Gli Stati si impegnano ad attuare i diritti riconosciuti da questa Convenzione con tutti i mezzi necessari.

art. 5 Sono i genitori o chi li sostituisce a doversi prendere cura del bambino.

art. 6 1. Il bambino ha il diritto alla vita.2. Il bambino ha il diritto di sviluppare in modo completo la propria personalità.

art. 7 Il bambino ha diritto ad essere registrato appena nato, ad avere un nome, una nazionalità e a conoscere, se è possibile, i suoi genitori e ad essere da questi allevato.

art. 8 Gli Stati si impegnano a rispettare il diritto del bambino alla sua identità, nazionalità, nome e relazione con la sua famiglia.

art. 9 Il bambino ha il diritto di mantenere i contatti con i suoi genitori, anche se questi sono separati o divorziati.

art. 10 Il bambino ha il diritto di riunirsi ai suoi genitori o di restare in contatto con loro se questi vivono all’estero.

art. 11 I bambini non devono essere portati via dal loro paese in modo illegale.

art. 12 Il bambino ha diritto ad esprimere il proprio parere ogni volta che si prendono decisioni che lo riguardano e il suo parere deve essere tenuto nel giusto peso.

art 13 Il bambino ha il diritto di poter dire liberamente ciò che pensa, con i mezzi che preferisce.

art 14 1. Il bambino ha il diritto di libertà di pensiero, di coscienza, di religione. 2. I genitori hanno il diritto e il dovere di guidare i figli e in tale compito devono essere lasciati liberi di seguire le idee in cui credono.art. 15 Il bambino ha il diritto di stare assieme agli altri.

art. 16 Nessun bambino potrà essere sottoposto ad interferenze arbitrarie o illegali nella sua vita privata, nella sua famiglia, nella sua casa o nella

sua corrispondenza. Non potrà subire lesioni illecite del suo onore e della sua reputazione.

art. 17 I giornali, i programmi radiofonici e televisivi sono importanti per il bambino; per questo motivo è importante che ce ne siano di adatti a lui. Gli Stati debbono incoraggiare la produzione di libri e programmi per ragazzi, e fare in modo che il bambino sia tutelato contro l’informazione e i programmi che possono fargli male.

art. 18 Se un bambino non ha i genitori, ci deve essere qualcuno che si occupa di lui. Se i genitori di un bambino lavorano, qualcuno deve prendersi cura del bambino mentre loro sono al lavoro.

art. 19 Nessuno può trascurare, abbandonare, maltrattare, sfruttare un bambino o fare violenza su di lui.

art. 20 Se un bambino non può rimanere con la sua famiglia, deve andare a vivere con qualcuno che si occupi di lui.

art. 21 Il bambino ha il diritto di essere adottato, se la sua famiglia non si può occupare di lui. Non si può fare commercio con le adozioni.art. 22 1. Il bambino rifugiato ha il diritto di essere protetto. 2. Il bambino rifugiato deve essere aiutato a riunirsi alla sua famiglia.

art. 23 1. Il bambino che ha problemi mentali o fisici ha diritto di vivere come gli altri bambini e assieme a loro. 2. Il bambino che ha

problemi mentali o fisici ha il diritto di essere curato. 3. Il bambino che ha problemi fisici o mentali ha il diritto di andare a scuola, di prepararsi per il lavoro, di divertirsi.

art. 24 Il bambino ha il diritto di raggiungere il massimo livello di salute fisica e mentale e di essere curato bene quando ne ha bisogno.

art. 25 I bambini sottoposti a cure fisiche o mentali hanno diritto a periodiche verifiche del loro trattamento.

art. 26 Ogni bambino ha diritto alla sicurezza sociale.

art. 27 Il bambino ha il diritto di crescere bene fisicamente, mentalmente, spiritualmente e socialmente.

art. 28 Il bambino ha il diritto all’istruzione. La scuola primaria deve essere obbligatoria e gratuita per tutti.

art. 29 Il bambino ha il diritto di ricevere un’educazione che sviluppa le sue capacità e che gli insegni la pace, l’amicizia, l’uguaglianza e il rispetto per l’ambiente naturale.

art. 30 Il bambino che appartiene ad una minoranza ha il diritto di usare la sua lingua e di vivere secondo la sua cultura e la sua religione. art. 31 Il bambino ha il diritto al gioco, al riposo, al divertimento e di dedicarsi alle attività che più gli piacciono.

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art. 32 Nessun bambino deve essere sfruttato. Nessun bambino deve fare lavori che possano essere pericolosi o che gli impediscano di crescere bene o di studiare.

art. 33 Il bambino deve essere protetto dalla droga.

art. 34 Nessun bambino deve subire violenza sessuale o essere sfruttato sessualmente.

art. 35 Nessun bambino deve essere rapito, comprato o venduto.

art. 36 Il bambino non può essere sfruttato.

art. 37 Nessun bambino può essere torturato o condannato a morte o all’ergastolo. Nessun bambino può essere privato della sua libertà in modo illegale o arbitrario.

art. 38 Nessun bambino al di sotto dei 15 anni deve essere arruolato in un esercito, nè combattere in una guerra.

art. 39 Il bambino che è stato trascurato, sfruttato e maltrattato ha il diritto di essere aiutato a recuperare la sua salute e la sua serenità.

art. 40 Il bambino che è accusato di un reato deve essere ritenuto innocente fino a quando non sia riconosciuto colpevole, dopo un processo giusto. Comunque, anche quando è riconosciuto colpevole, ha il diritto di ricevere un trattamento

adatto alla sua età, che lo aiuti a tornare a vivere con gli altri.

art. 41 A questi diritti ogni stato può aggiungerne degli altri, che migliorino la situazione del bambino.

art. 42 Bisogna far conoscere a tutti, adulti e bambini, quello che dice questa Convenzione.

Promulgata dalle Nazioni Unite a New York nel 1989 e ratificata dal Parlamento italiano con la legge n. 176 del 1991. La versione qui pubblicata è stata riscritta per i bambini, in forma semplificata e ridotta da P. Benevene, F. Ippolito e F. Tonucci per la Fondazione Basso. Si invitano le Amministrazioni locali, le scuole e le associazioni ad utilizzare liberamente questa versione della Convenzione, senza vincoli editoriali, per favorire la massima diffusione e comprensione di questo fondamentale documento presso i bambini e i ragazzi.

art. 5 La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell’autonomia e del decentramento.

art. 6 La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche.art. 7 Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani. I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti, accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale.

art. 8 Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge. Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l’ordinamento giuridico italiano. I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze.

art. 9 La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.

art. 10 L’ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute. La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge

cOstituziOne della repubblica italiana

art. 1 L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

art. 2 La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.

art. 3 Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e la uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

art. 4 La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, una attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.

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in conformità delle norme e dei trattati internazionali.Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge. Non è ammessa l’estradizione dello straniero per reati politici. NOTE: * La legge costituzionale 21 giugno 1967, n. 1, ha disposto che l’ultimo comma dell’art. 10 e l’ultimo comma dell’art. 26 della Costituzione non si applicano ai delitti di genocidio.

art. 11 L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

art. 12 La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni.

Titolo IRAppORTI cIvIlI

art. 13 La libertà personale è inviolabile. Non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà

personale, se non per atto motivato dall’autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge.In casi eccezionali di necessità ed urgenza, indicati tassativamente dalla legge, l’autorità di pubblica sicurezza può adottare provvedimenti provvisori, che devono essere comunicati entro quarantotto ore all’autorità giudiziaria e, se questa non li convalida nelle successive quarantotto ore, si intendono revocati e restano privi di ogni effetto. E’ punita ogni violenza fisica e morale sulle persone comunque sottoposte a restrizioni di libertà. La legge stabilisce i limiti massimi della carcerazione preventiva.

art. 14 Il domicilio è inviolabile. Non vi si possono eseguire ispezioni o perquisizioni o sequestri se non nei casi e modi stabiliti dalla legge secondo le garanzie prescritte per la tutela della libertà personale. Gli accertamenti e le ispezioni per motivi di sanità e di incolumità pubblica o a fini economici e fiscali sono regolati da leggi speciali.

art. 15 La libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione sono inviolabili. La loro limitazione può avvenire soltanto per atto motivato dell’autorità giudiziaria con le garanzie stabilite dalla legge.

art. 16 Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce

in via generale per motivi di sanità o di sicurezza. Nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche. Ogni cittadino è libero di uscire dal territorio della Repubblica e di rientrarvi, salvo gli obblighi di legge.

art. 17 I cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senz’armi. Per le riunioni, anche in luogo aperto al pubblico, non è richiesto preavviso. Delle riunioni in luogo pubblico deve essere dato preavviso alle autorità, che possono vietarle soltanto per comprovati motivi di sicurezza o di incolumità pubblica.

art. 18 I cittadini hanno diritto di associarsi liberamente, senza autorizzazione, per finiche non sono vietati ai singoli dalla legge penale. Sono proibite le associazioni segrete e quelle che perseguono, anche indirettamente, scopi politici mediante organizzazioni di carattere militare.

art. 19 Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume.

art. 20 Il carattere ecclesiastico e il fine di religione o di culto d’una associazione od istituzione non possono essere causa di speciali limitazioni legislative, né di speciali gravami fiscali per la sua

costituzione, capacità giuridica e ogni forma di attività.

art. 21 Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure. Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell’autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l’indicazione dei responsabili. In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell’autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia all’autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro si intende revocato e privo d’ogni effetto. La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica. Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni.

art. 22 Nessuno può essere privato, per motivi politici, della capacità giuridica, della cittadinanza, del nome.

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art. 23 Nessuna prestazione personale o patrimoniale può essere imposta se non in base alla legge.art. 24 Tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi.La difesa è diritto inviolabile in ogni stato e grado del procedimento. Sono assicurati ai non abbienti, con appositi istituti, i mezzi per agire e difendersi davanti ad ogni giurisdizione. La legge determina le condizioni e i modi per la riparazione degli errori giudiziari.

art. 25 Nessuno può essere distolto dal giudice naturale precostituito per legge. Nessuno può essere punito se non in forza di una legge che sia entrata in vigore prima del fatto commesso. Nessuno può essere sottoposto a misure di sicurezza se non nei casi previsti dalla legge.

art. 26 L’estradizione del cittadino può essere consentita soltanto ove sia espressamente prevista dalle convenzioni internazionali.Non può in alcun caso essere ammessa per reati politici. NOTE: * La legge costituzionale 21 giugno 1967, n. 1, ha disposto che l’ultimo comma dell’art. 10 e l’ultimo comma dell’art. 26 della Costituzione non si applicano ai delitti di genocidio.

art. 27 La responsabilità penale è personale. L’imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva. Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e

devono tendere alla rieducazione del condannato. Non è ammessa la pena di morte. NOTE: * L’art. 27 è stato modificato dall’art. 1 della legge costituzionale 2 ottobre 2007,n. 1.Il testo originario dell’articolo era il seguente: «La responsabilità penale è personale. L’imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva. Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato. Non è ammessa la pena di morte, se non nei casi previsti dalle leggi militari di guerra.»

art. 28 I funzionari e i dipendenti dello Stato e degli enti pubblici sono direttamente responsabili, secondo le leggi penali, civili e amministrative, degli atti compiuti in violazione di diritti. In tali casi la responsabilità civile si estende allo Stato e agli enti pubblici.

Titolo IIRAppORTI eTIcO-sOcIAlI

art. 29 La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio. Il matrimonio è ordinato sull’eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell’unità familiare.

art. 30 E’ dovere e diritto dei genitori, mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio. Nei casi di incapacità dei genitori, la legge

provvede a che siano assolti i lorocompiti. La legge assicura ai figli nati fuori dal matrimonio ogni tutela giuridica e sociale, compatibile con i diritti dei membri della famiglia legittima. La legge detta le norme e i limiti per la ricerca della paternità.

art. 31 La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l’adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose. Protegge la maternità e l’infanzia e la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo.

art. 32 La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.

art. 33 L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento. La Repubblica detta le norme generali sull’istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi. Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato. La legge, nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che chiedono la parità, deve assicurare ad esse piena libertà e ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a

quello degli alunni di scuole statali.È prescritto un esame di Stato per la ammissione ai vari ordini e gradi di scuole oper la conclusione di essi e per l’abilitazione all’esercizio professionale.Le istituzioni di alta cultura, università ed accademie, hanno il diritto di darsi ordinamenti autonomi nei limiti stabiliti dalle leggi dello Stato.

art. 34 La scuola è aperta a tutti.L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso.

La Costituzione prosegue fino all’articolo 139 con argomenti non inerenti ai diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

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associazione ValeriaViale Majno ,3 - 20122 Milano

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