Dialoghi con una campionessa - sfogliami.it · ricordata come l’inizio di un bell’incontro....
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ISTITUTO COMPRENSIVO “G. PASCOLI” di Felizzano
Dialoghi con una campionessa
Scuole Secondarie di primo grado
“B.Realino” di Felizzano, “P.Robotti” di Fubine, “L.Ferraris” di Solero
Giovedì, 6 novembre 2014
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I disegni contenuti nel volume sono opera di:
Valentina Baiano: “Atleta con tricolore”
Siria Bottazzi: “Medaglia con atleta” e “Elaborazione del cognome Straneo”
Sara Carlin: “Storia di un sogno realizzato”
Alessio Demicheli: “Medaglia”
Nihalinda Gallan: “Ritratto di Valeria”
Gigliola Gallinotti: “W Straneo, numero 1”
Laura Villanova: “Maratoneta”
Sara Zequiri: “Atleta che corre nell’arcobaleno”
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Cara Valeria,
con la familiarità con cui ci si rivolge ad una persona amica, ti diamo il benvenuto nella nostra
Scuola, grati della tua disponibilità a raccontarti e ad ascoltarci, e ti invitiamo ad entrare nel
nostro mondo, che ogni giorno gli studenti costruiscono con l’impegno, i sogni, le difficoltà e le
conquiste proprie della loro età e personalità.
Ogni ragazzo è un universo ricco e sorprendente e la nostra scelta quotidiana è quella di
camminare al suo fianco, di valorizzare le sue capacità e, se possibile, di aiutarlo a crescere nella
conoscenza e nei sentimenti.
Ogni insegnante, per quanto gli è possibile, cerca di essere per i propri alunni un esempio. E
quando trova l’occasione concreta di dimostrare come l’avere a cuore determinati valori - quali
l’onestà, la tenacia, la costanza, l’ambizione sana - è una carta vincente per la vita, sente di aver
dato un senso alla propria presenza.
Oggi la nostra occasione sei tu. I ragazzi, da alcune settimane impegnati in un progetto incentrato
su di te, hanno imparato a ‘individuarti’ tra gli sportivi noti, conoscerti, stupirsi, ammirarti e, ora
ne siamo certi, amarti. La tua biografia parla da sé, la tua forza di volontà è diventata per loro un
‘esempio’; oggi, i nostri studenti non hanno semplicemente incontrato una campionessa, ma
hanno dato un volto ed una voce reali ad un ‘modello’. Vivo, umano, raggiungibile e, proprio per
questo, sinceramente stimolante.
Sono tante le cose che i ragazzi avrebbero voluto chiederti; tanti, soprattutto, i consigli e le
confidenze che desideravano scambiare con te. Consapevoli della difficoltà di esaudire tutti,
hanno raccolto in questo libricino i loro pensieri.
E’ la prima parte di un dialogo con te - la loro storia con lo sport - che chiede di essere ascoltata e
ricordata come l’inizio di un bell’incontro. Accogli questo dono per la spontaneità con cui è stato
creato, ricevendo la stima e l’emozione che, nella sua semplicità, ogni racconto ti vuole
comunicare.
Con la nostra gratitudine per averci regalato una giornata speciale.
Gli insegnanti
delle Scuole Secondarie di primo grado
di Felizzano, Fubine e Solero
Felizzano, 6 novembre 2014
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Confidenze Cara Valeria,
vorrei parlarti un po' di me e di quello che faccio. Sono una ragazza di nome Aurora e ho 13 anni.
Mi piace molto ascoltare la musica, leggere libri e stare insieme ai miei amici. Non sono molto
brava a correre o a fare qualsiasi cosa che riguardi la ginnastica. Dopo l'operazione ai piedi faccio
ancora più fatica. Volevo chiederti a che età hai iniziato ad allenarti, se da sempre ti è piaciuto
correre e se i tuoi famigliari ti hanno sostenuto e aiutato durante questo cammino. So che hai due
figli e volevo domandarti come fai a occuparti di loro, conciliando casa e allenamenti. Inoltre,
quando studiavi, come facevi ad allenarti e ad avere dei discreti risultati a scuola? Io fatico a
terminare tutti i compiti e a trovare anche del tempo per me. Cerco sempre di fare del mio meglio
e di correre anche se i piedi fanno male. Per fortuna il prossimo anno mi toglieranno le viti che mi
hanno messo nell'osso e potrò tornare a correre e saltare come facevo prima. Non vedo davvero
l'ora! Ti voglio ringraziare in anticipo nel caso tu decida di rispondere alle mie domande e volevo
dirti che ti stimo molto come persona, per la carriera che sei riuscita ad intraprendere e per gli
ostacoli che sei riuscita a superare.
Ti auguro altri anni di carriera come questi. Tanti saluti,
Tua Aurora:)
Aurora Pettazzi, 3^B
Cara Valeria,
sono Patrizia e ti vorrei raccontare la mia storia con lo sport. Avevo otto anni quando ho iniziato
a praticare danza classica. La nostra maestra ci faceva giocare e fare dei semplici balletti come
allenamento, poi ci insegnava qualche nuova posizione. Dopo un anno ho deciso di smettere
perché dopo un po' mi stancavo... Quest'anno, grazie ai centri estivi, ho scoperto un nuovo sport:
touch rugby. Un giorno, lo staff ha organizzato una dimostrazione con i ragazzi che giocano
touch rugby. Prima ci hanno spiegato come funziona, il regolamento, e poi ci siamo divisi in
squadre. La mia prima espressione è stata piuttosto delusa, perché mi sembrava molto noioso, ma
quando abbiamo iniziato a giocare non volevo più smettere. Finita l'esperienza siamo tornati a
casa e ho raccontato tutto ai miei genitori, ma non credo siano molto entusiasti...
P.S. A te è capitato di dover '' difendere'' la tua opinione con i tuoi genitori o altri adulti? Cosa mi
consigli di fare per convincerli a farmi provare questo sport?
Patrizia Romano, 2^D
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Cara Valeria,
mi chiamo Lorenzo, ho tredici anni e frequento la terza media a Solero. Nel tempo libero a me
piace molto andare in bici e giocare con i miei amici all'oratorio del mio paese, Quargnento. Sono
abbastanza pigro sia nella scuola sia nello sport, ad eccezione delle cose che mi piacciono
veramente. Da piccolo ho cambiato molti sport: nuoto, calcio ed equitazione. Ricordo che, circa
quattro anni fa, all'età di nove anni, passai vicino ad un piazzale dove c'erano degli altri ragazzi
che pattinavano. Non avevo mai provato, ma non sembrava male, quindi dissi ai miei genitori se
potevamo andare a chiedere se mi insegnavano a pattinare. Io aspettai in macchina, mentre mia
mamma scese a chiedere se potevo provare. Dopo pochi minuti tornò in auto e mi disse che, se
volevo farmi un’idea, mi potevano prestare dei pattini anche subito. Alla fine della “lezione” mia
mamma mi chiese se mi fosse piaciuto. Mi avevano conquistato sia lo sport che la simpatia di
tutti i miei compagni. Praticai il pattinaggio per più di due anni, fino a quando non ricominciai
calcio. Sono ormai due anni che ci gioco, sono contento perché ho una “squadra”, con un mister e
dei compagni molto simpatici.
A me piacerebbe provare anche altri sport, ma per ora devo dedicare più tempo alla scuola. Sai,
quest'anno ho l'esame e non devo correre rischi...
Lorenzo Rossi, 3^D
Cara Valeria,
mi dispiace doverlo dire, ma prima che la professoressa Bianchi ci facesse cercare informazioni
su di te, io non ti conoscevo come atleta, avevo solo sentito il tuo nome.
Mi chiamo Rebecca e frequento la 2°B a Felizzano, mi piace praticare sport, ma la corsa non è il
mio forte. Invece quando pattino sia sul ghiaccio sia sulle rotelle viene fuori un'altra me. Se senza
pattini sembro goffa e impacciata, quando li indosso è come se mi trasformassi, cambio
completamente.
Però ora basta parlare di me … Mentre facevo quella specie di ricerca, ho scoperto che sei
diventata un’atleta un po' per caso. Quando ti penso, tra le 100 parole che mi vengono in mente
una in particolare affiora: la sferocitosi.
Di te mi ha colpito la forza di volontà, molto presente nel tuo carattere, e il fatto che tu sia anche
madre di due bambini. Mi ha colpito perché riesci a dividere perfettamente la tua persona tra il
ruolo di atleta a quello di madre.
TI FACCIO GLI AUGURI PER LA TUA PROSSIMA MARATONA!
Rebecca Soffritti, 2^B
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Cara Valeria,
io mi chiamo Enrica, ho tredici anni e frequento la III media a Solero. La mia famiglia è
composta da mia madre, mio padre e mio fratello Luca. I miei non sono molto amanti dello sport,
quindi in questi miei tredici anni di vita non ho avuto molte possibilità per apprezzarlo o
praticarlo.
Per adesso ho solo potuto provare due attività: danza, classica e moderna, e zumba.
Danza è stato il mio primo sport. Ho iniziato ad amarlo quando avevo cinque anni ed ho
continuato per tre; mi piaceva, anzi, mi piace ancora moltissimo, soprattutto l’hip-hop. Ancora
adesso, alle feste, sono sempre la prima, quella che inizia a ballare e poi trascina tutti gli altri. Mi
sarebbe piaciuto continuare danza, ma, dato che la maestra ha smesso di insegnare a Quargnento
e che nessuno dei miei familiari mi può portare in Alessandria, ho dovuto rinunciare.
Zumba l'ho fatto per un anno, solo perché mio padre mi ha consigliato di fare un po' di
movimento, dato che sono nella fase della crescita, ma ho smesso perché credo che sport voglia
dire non solo esercitarsi ma coltivare una passione. Un'altra cosa che mi piace fare è nuotare; io
amo nuotare, quando vado al mare sto delle ore in acqua senza stancarmi mai e trovando sempre
qualche nuovo tuffo da fare. Sono anche più o meno tifosa di calcio; io tifo per il Milan, il mio
calciatore preferito è El Shaarawy.
Adesso ti saluto, ma prima vorrei farti miei complimenti per la tua bravura nella corsa e poi
vorrei rivolgerti una domanda: ''Come ti senti quando stai per arrivare al traguardo e sai di non
essere la prima?''. Spero di incontrarti a Felizzano per conoscerti. Ciao e BUONA FORTUNA per
tutto.
Enrica Mondo, 3^D
Salve Valeria,
le scrivo da Fubine, un piccolo paese del Monferrato. Io la stimo molto perché nonostante i suoi
problemi di salute non ha smesso di praticare la sua passione, la corsa. Io non amo gli sport; ho
sperimentato nuoto, basket, ginnastica, calcio e snowbord senza aver provato particolare
interesse.
Le faccio i miei complimenti per aver portato l‘Italia sul podio; per me è un onore averla qui ad
Alessandria
Alessio Demicheli, 3^C
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Cara Valeria,
sono Mattia e vorrei raccontarti la mia esperienza sportiva. A sei anni io e alcuni miei compagni
siamo andati a giocare a San Michele, perché avevano formato una nuova squadra di calcio.
Abbiamo fatto molti allenamenti, ma una sola partita, perché il primo mister ha bisticciato con
Don Ivo in quanto gli spogliatoi non erano in buono stato e non si poteva fare la doccia. Il
secondo allenatore ci ha fatto fare una partita contro l’Asca, ma abbiamo perso e da quel
momento tutti hanno cominciato a lasciare la squadra, così si è sciolta. Dopo cinque anni sono
andato a giocare nel Felizzano-Olimpia. Il nostro mister si chiamava Paolo e gli allenamenti
erano a Solero. Mi piaceva tanto, solo che dopo due partite mi sono strappato il polpaccio e mi fa
ancora male adesso. Il mio incontro con lo sport non è stato molto fortunato.
Spero che migliori con il tempo … In bocca al lupo per tutte le tue competizioni ed attività.
Mattia Rossi, 2^D
Cara Valeria,
io sono Alessandro, vengo da Quargnento. Dato che nel mio paese ci sono solo le Elementari,
frequento la scuola media di Solero e sono in terza.
Io pratico calcio e sono anche abbastanza famoso nella provincia di Alessandria perchè, fin da
piccolo, finivo sul giornale locale "Il Piccolo“. Anche ora sono sui giornali sportivi come "Sport e
Sprint". Ho giocato nel Felizzanolimpia, nell'Aurora calcio ed ora nell'ASD Asca calcio.
Anche io, come te, ho avuto delle difficoltà fisiche. Quando giocavo al Felizzanolimpia, all'età di
dieci anni, mi è venuto l'eritema nodoso agli stinchi. Si tratta di macchie nere agli stinchi, che
provocano bruciore e gonfiore. Per colpa di questa malattia non ho potuto giocare per tre mesi e
inoltre dovevo saltare la scuola una volta alla settimana per le visite dal dermatologo. Il medico
mi ha prescritto il cortisone; prendendolo per tre-quattro settimane sono guarito. Dicono che è
possibile una ricaduta, ma speriamo che la malattia non ritorni. Comunque, ora sono ritornato al
top della forma. L'anno scorso giocavo all'Aurora calcio; mentre stavamo facendo un esercizio di
salto, io ho avuto un disturbo alle ginocchia, ma, fortunatamente, con una pomata sono guarito.
Nonostante queste difficoltà fisiche ora gioco all'ASD Asca calcio con i ragazzi del 2000; io sono
un 2001, quindi ho fatto il salto di qualità e ogni giorno che gioco mi sento sempre meglio.
Spero di diventare famoso come te e ti auguro di vincere altre maratone come quella di New
York. Ciao da
Alessandro Tomasello, 3^D
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Cara Valeria,
mi chiamo Sabrina e frequento la 2^B di Felizzano. Come tante persone, anche tu hai una
passione nel cuore ed è correre. Anche a me piace molto correre, mi fa sentire libera, e quando
corro sono concentrata a raggiungere un obbiettivo e provo e provo fin quando non ci sono
riuscita. L'anno scorso, a scuola, c'è stata una gara in vari tipi di sport, che comprendevano solo
l'atletica: lancio del peso, del vortex, staffetta, salto in lungo, velocità e resistenza. Io e una mia
compagna abbiamo partecipato sia alla gara di velocità sia alla staffetta, e io, nella mia batteria,
sono arrivata seconda, nella velocità.
So che quando hai scoperto di avere una malattia hai smesso di correre; ma io ti ammiro perché
hai avuto la forza di riprendere, dopo tutto quello che hai passato!
Mi congratulo con te in ritardo per aver portato l'Italia al primo posto conquistando la medaglia
d'oro alla mezza maratona in Turchia. Ti auguro buona fortuna per la prossima maratona e spero
che riuscirai, come tutti crediamo, a vincere! Bye!
Sabrina Gualco, 2^B
Ciao Valeria,
io mi chiamo Alessio e vengo da Quargnento. Ho 13 anni e sono in terza media.
Il mio sport preferito è la ginnastica artistica: frequento l'ottavo anno al “P.G.S. Vela Jump” nella
palestra dell'Angelo Custode in Pista, ad Alessandria.
Ho iniziato a fare ginnastica quando avevo cinque anni perché vedevo nelle gare in tv Juri
Chechi, che è stato campione olimpico agli anelli nel 1997 ad Atlanta e nel 2004 ad Atene. Le sue
vittorie mi hanno ispirato e così ho deciso di provare. Mi è piaciuto e ho continuato.
Il primo anno ho fatto una gara nella mia palestra e sono arrivato 1° perché ero l'unico maschio
tra tutte femmine. Dopo due anni ho iniziato a partecipare alle gare nazionali con un mio amico;
solo io e lui, a Lignano Sabbiadoro, ma la prima volta non sono andato bene. L'anno dopo sono
arrivato primo al corpo libero, quello successivo primo al corpo libero e terzo al trampolino. Poi
non ho più vinto niente fino all'anno scorso, quando mi sono posizionato terzo in generale, primo
al corpo libero e secondo al trampolino. Quest'anno, invece, mi sono piazzato primo in generale,
primo al corpo libero, primo al trampolino, primo al cubone e primo alle parallele; insomma, ho
fatto una “strage”! Tornato trionfante dall'ultima gara, tutti mi facevano i complimenti perché il
sindaco ha voluto mettere un articolo sul giornalino del paese, con una grande foto e un trafiletto
molto bello.
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Spero che le mia storia ti abbia interessato. Anche se non dovessi stringerti la mano a Felizzano,
ti ricorderò per sempre, perché ti ho conosciuta alla Stralessandria e mi hai fatto l'autografo sulla
maglietta. Non so se ti ricordi di me, ma io ti ammirerò per sempre.
CIAO VALE!!!!!!
Alessio Mattu, 3^D
Buongiorno Valeria,
mi chiamo Alice. Volevo scriverle perché mi ha incuriosita molto la sua storia. La ammiro molto
perché, nonostante la sua malattia alla milza, non ha mollato e ha continuato ugualmente a
correre e praticare sport.
Io non sono una grande sportiva. Lo sport in sé mi piace, ma non mi piace praticarlo perché
faccio molta fatica e preferisco stare coricata sul divano, anche se so che lo sport è molto
importante per il corpo e per la mente. Ho praticato per otto anni nuoto, da quando avevo quattro
anni fino a poco tempo fa. E' bello nuotare però ora sono stanca perché l'ho affrontato con il solo
scopo di impararlo bene. Una volta raggiunto questo obbiettivo non me la sono sentita di passare
al livello agonistico, perché non mi piace la competizione.
D'inverno sono molto pigra, ma d'estate vado tutti i giorni in piscina e quando mi capita faccio
qualche vasca insieme a mio papà. Andiamo anche in giro in bicicletta tutti i giorni. Per adesso
sono ferma, ma sto cercando uno sport da praticare con qualche amica, divertendomi.
Adesso la saluto e le auguro un "in bocca al lupo" per la prossima maratona.
Alice Repetto, 2^A
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Cara Valeria,
io mi chiamo Stefania. Sono molto appassionata di sport, specialmente di karate, che pratico da
cinque anni; adesso sono cintura blu. Non so molto bene il motivo per cui ho scelto questo sport .
Il 26 ottobre ho fatto la mia prima gara, è andata abbastanza bene e come riconoscimento mi
hanno dato una medaglia d'oro. Il karate non insegna solo a fare combattimento ma anche a
sapersi difendere. Gli altri sport che ho praticato sono danza, nuoto, yoga. Danza l'ho fatta per
due anni, poi ho capito che non era lo sport adatto a me. Non mi è mai piaciuto ballare, neanche
adesso che ho tredici anni. Subito dopo danza ho praticato un altro sport, il nuoto. L’ho fatto per
tre anni, però ho smesso perché non mi piaceva molto e non mi piaceva molto neppure come
insegnavano.
Yoga non l'ho praticato per molto, perché mi sono annoiata e subito dopo ho iniziato karate.
Perché hai deciso di fare l'atleta? Come ti senti quando corri?
Ti auguro buona fortuna per le tue prossime gare! Ciao,
Dallerba Stefania, 3^D
Cara Valeria Straneo,
sono Aurora e ho 13 anni. Ho visitato il suo sito per leggere la sua storia. Quello che mi ha
colpita di più è stata la sua determinazione e forza di volontà nel superare le difficoltà.
Ho provato diversi sport nella mia "carriera" sportiva (danza, pallavolo, nuoto), ma nessuno mi
ha mai appassionata e lo facevo solo perché ero costretta. Poi l'anno scorso ho iniziato tennis. Ero
la peggiore del mio corso, mentre tutti gli altri erano più bravi e convinti, anche un po' antipatici.
L'anno scorso, il 28 febbraio, mi sono imbattuta anch'io in un ostacolo. Corsa all'indietro: una
cosa semplicissima di per sé, ma che a me costò un mese infernale senza poter fare niente da sola.
Ero quasi arrivata alla linea bianca, quell'altro era lento, e dovevo recuperare tempo. Per colpa di
una insignificante staffetta, persi l'equilibrio, un piccolo movimento ed eccomi lì seduta, con le
braccia che avevano cercato di sostenermi dietro la schiena. A denti stretti spostai le braccia per
guardare i polsi che facevano malissimo, esternamente niente oltre ai palmi sporchi di terra rossa
e i segni di piccoli sassolini, ma non riuscivo comunque a muoverli.
Non c'era nessuno lì a vedere come stavo, una figura pessima, c'era solo l'insegnante. Tutti gli
altri erano rimasti come pietrificati a metà percorso a guardarmi.
Dopo essermi calmata e quando i polsi iniziavano a fare meno male, Massimo, il mio insegnante,
mi disse che probabilmente si trattava di una semplice slogatura e che potevo tornare a giocare.
Ci provai. Riuscivo a malapena a tenere in mano la racchetta e quando il mio "compagno di
staffetta" lento batté la pallina riuscii al massimo a mandarla contro la rete. Non ce la facevo e
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dopo altri due tentativi falliti rinunciai. No, non lo facevo perché ero una di quelle persone che si
lagnano per qualsiasi cosa e che non sopportano il dolore, ma perché i miei polsi erano entrambi
fratturati. Non era tanto il fatto di avere due ossa rotte, quanto l'umiliazione subita cadendo in un
modo così stupido davanti a tutti e quello che mi aspettava nei ventisei giorni successivi.
Passò un mese, niente più gessi, poi altri due mesi di convalescenza. Era il momento di tornare a
fare sport, contro il mio volere, ma tornai. Avevo paura, paura di quello che avrebbero pensato gli
altri, di non riuscire a prendere la palla, e che mi facessero di nuovo male i polsi. Non si avverò
nessuna delle mie previsioni perché il lunedì avevo altri compagni e ormai le fratture si erano
ricomposte. Ero comunque indietro ed ero bloccata da quello che gli "altri" potessero pensare.
Quest'anno ho iniziato con un altro spirito, se va male pazienza, ma dando sempre il massimo.
Durante la prima lezione, dopo una buona dose di musica via mp3, ho fatto il passaggio più bello
dell'ora e anche se la settimana successiva non è andata bene quanto la precedente non importa.
Tutti hanno qualcosa che li aiuta ad andare avanti. Io ho impiegato un po' di tempo per trovarla e
mi piacerebbe sapere cosa l'ha aiutata dopo la malattia, magari semplicemente la passione per la
corsa. Grazie per aver letto la mia lettera,
Aurora Ferrari, 3^B
Cara Valeria,
mi chiamo Paul Comoreanu, mi piace un sacco lo sport e gioco nell’Alessandria Calcio 2002.
A me piacciono tutti i tipi di sport, un po’ meno il nuoto però.
A casa, nel cortile, ho un canestro da basket e mi alleno quando trovo tempo e non me la cavo
male. Ho anche un tavolo da ping-pong e quando gioco con i miei genitori vinco sempre, sono
abbastanza bravo! Inoltre mi piace la pallamano.
Mi piace molto l’atletica: salto in alto, salto in lungo, lancio del peso … ma soprattutto la corsa,
sia quella di velocità sia quella di resistenza. Ho fatto un buon tempo al test di Cooper e nella
corsa campestre; l’anno scorso sono arrivato primo tra le scuole di Felizzano, Fubine e Solero e
in Alessandria, alle gare provinciali, secondo. Era la mia prima vera e propria gara e mi ritengo
soddisfatto. Nel tempo libero a volte vado al campo con gli amici o con il mio cane Lassie a
correre.
Tu ed io abbiamo cominciato lo sport fin da piccoli e spero di ottenere buoni risultati e diventare
un bravo calciatore come tu sei diventata una brava maratoneta!
Ammiro i tuoi sforzi nonostante la malattia e l’impegno nella famiglia e nel lavoro; tu hai sempre
continuato ed hai ottenuto ottimi risultati. Con ammirazione,
Paul Comoreanu, 2^B
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Cara Valeria,
sono Chiara, frequento la 3^C di Fubine e ho 13 anni. Mi piace tanto fare ginnastica e correre, ma
non tanto veloce come lei. Gli sport che mi piacciono molto sono il nuoto e la pallavolo. Mi piace
giocare con i miei amici, soprattutto con la mia migliore amica Sara, che frequenta la mia classe.
Sono molto contenta che ci incontreremo dal vivo. Vorrei diventare una brava pallavolista e
andare in giro per il mondo come lei. Mi sono molto emozionata quando la mia prof mi ha detto
di fare una ricerca di lei … La cosa che mi ha colpita di più è che è stata operata alla milza e
subito dopo non si è scoraggiata, ma ha ripreso a correre. E’ stata molto coraggiosa.
P.S. Sono molto contenta che ci sia una persona così speciale ad Alessandria,
Chiara Spano, 3^C
Cara Valeria,
mi chiamo Camilla, ho dodici anni e frequento la terza media a Solero. La mia famiglia è
composta da me, mio padre e mia madre. Per adesso non pratico sport, ma come tutti gli anni farò
un corso di nuoto in primavera. Prima facevo danza (hip-hop) perché c'erano due mie compagne
che ballavano e allora ho provato anch'io. Ho continuato per un mese, poi ho smesso perché si
avvicinava la fine della scuola e quindi volevo studiare in quanto c'erano molte verifiche.
Un altro sport che praticavo era l'equitazione; ho iniziato a cavalcare all'età di sei anni. Ho
continuato ad allenarmi, però per i miei genitori veniva scomodo portarmi fino a Cortiglione, alla
scuderia, quindi dopo un mese ho provato in un altro maneggio che c'è a Quargnento.
L'ho frequentato fino all'anno scorso e se quest'anno avessi voluto continuare avrei dovuto
comprarmi il cavallo perché per il brevetto ci vuole un cavallo proprio. I miei genitori hanno
detto di "no" dal momento che costa troppo, allora ho preso una decisione: non andrò più
stabilmente a cavallo, ma certe volte, durante le vacanze, mi concederò qualche passeggiata con i
miei genitori e la mia amica.
A me piace molto il tuo sport; anche io vorrei praticarlo perché mia madre, quando era giovane,
faceva atletica e ha potuto anche prendere il patentino per fare l'allenatrice. E' stata preparatore
atletico dei pulcini della società calcistica "Europa" in Alessandria.
Per adesso però preferisco dedicarmi allo studio perchè quest'anno c'è l'esame. Ma, visto che per
la salute bisogna fare un po’ di movimento, cercherò di non farmi prendere dalla pigrizia.
Ti volevo chiedere come ci sente a partecipare alla Maratona di New York. E … una curiosità:
oltre all'atletica, hai praticato altri sport?
Un caro saluto, Camilla Marino, 3^D
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Cara Valeria
sono Sara, frequento la 3^C e ho 13 anni. Anche a me piace correre ma non ai tuoi livelli. Io ho
fatto diversi sport: nuoto e pallavolo. Nuoto per due anni e pallavolo per un anno. A me piace
molto pallavolo, non solo come sport ma anche come passione. Io sono una ragazza solare e
semplice. Mi piace la scuola, stare con i miei amici, divertirmi, scherzare con loro facendo battute
e scherzi, ma soprattutto con la mia migliore amica Chiara, che frequenta la mia stessa classe. Io
non so come hai fatto a continuare a correre veloce senza la milza. Il 6 novembre ti incontrerò e ti
vedrò dal vivo, non vedo l'ora!! Tanti baci e abbracci.
Sara Zequiri, 3^C
Cara Valeria,
il mio nome è Greta Castelli, ho tredici anni, i capelli e gli occhi castani e come tutti i tredicenni
ho voglia di scappare dalla routine: alzarsi presto al mattino, andare a scuola, tornare a casa, fare i
compiti, andare a dormire presto per ricominciare la mattina seguente.
Insomma è una cosa abbastanza noiosa ed ognuno ha il suo modo di uscirne: alcuni passano le
giornate sul computer, altri sui libri proprio come passione, altri escono con gli amici e altri
ancora praticano sport. Quando avevi la mia età, come trascorrevi le giornate? Sicuramente non ti
drogavi di tecnologia; da quanto mi dice mia mamma si usciva spesso in compagnia e si trovava
il modo di giocare con niente. Questo spirito, nella nostra generazione, non c’è più, purtroppo.
Anche lo sport è sottovalutato! Non lo si pratica molto e io faccio parte di quelli che non lo
seguono. Tu ti starai chiedendo il perché; beh per il semplice fatto che, dalla mia infanzia, non ho
mai più trovato passione nello sport. Adesso ti racconto: all’età di cinque anni mia mamma mi
iscrisse al corso di nuoto e al corso di danza. Il nuoto lo praticavo perché all’asilo, una volta alla
settimana, ci portavano in quelle piscine che sembravano immense distese d’acqua o almeno era
così per noi bambini. Mi ricordo ancora il mio amico Matteo; entrambi avevamo paura
dell’acqua. Dopo qualche lezione tutti la superarono. Tutti, tranne me. La danza invece la
praticavo per moda; come tutti indossavo il cerchietto, la gonna e le scarpe Lulù. Andava di moda
la danza e io mi ci buttai. Lì il problema era che non sono snodata e soffrivo già solo nel fare la
“candela”. Non so se la conosci, comunque è quando si tirano su le gambe tenendo tutto il corpo
parallelo.
A sei anni, incominciate le elementari, si scoprì che sono dislessica e quello mi comportò compiti
in più dati dal mio dottore. Poi fui costretta a lasciare lo sport; non reggevo il ritmo sport-scuola
ed era frustrante! Passati due anni, mi sono convinta di non essere in grado di praticare nessun
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sport; mi sentivo legatissima per quel tipo di attività. Tu hai mai provato la stessa sensazione? Ma
come cavolo sei riuscita a mantenere il ritmo?
Io ti invidio per la tua fama, per la tua passione, per il tuo impegno. Come ti ho già detto, ora ho
tredici anni ed è l’età giusta per fare uno sport e prenderlo come passione, così mi ha detto la mia
pediatra. Pensa…oltre alla dislessia, sono anche miope e astigmatica, ho l’apparecchio, ma il
problema principale è l’allergia. L’ allergia è quella che mi porta difficoltà respiratorie,
purtroppo, quando corro. Quindi odio la corsa nella maniera più assoluta! Tu come fai ad amarla?
Da dove è nata questa passione? Un altro motivo ancora per cui odio la corsa è l’ansia. Io sono
una persona molto ansiosa, quasi per tutto! Che si tratti di una verifica, di sport, anche del fatto
che alle undici precise ho dei forti mal di pancia, sempre per ansia… Sei mai stata ansiosa? Spero
di no.
Tu la passione la trasmetti nella corsa, io nel disegno. Siamo due persone molto diverse, tanto
diverse che vorrei poterti conoscere di persona. C’è un detto che dice che i contrari si avvicinano
… O magari siamo molto uguali, non lo so. Spero di conoscerti quel giorno, ho una marea di
domande da farti. E se così non fosse, chissà… in fin dei conti siamo alessandrine, magari in
futuro avrò un’ altra opportunità, spero tanto. Magari ascoltare le tue avventure e ricominciare da
zero, ripartire con uno sport o anche più sport, mi verrà naturale!
Auguri per la tua prossima gara!
Greta Castelli, 3^D
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Ciao Valeria,
mi chiamo Nicolò e frequento la seconda media nella scuola di Felizzano. In queste prime
settimane di scuola la nostra prof di educazione fisica ci ha parlato molto di te. Abbiamo anche
ricercato informazioni su di te e ho scoperto molte notizie interessanti.
La cosa che mi ha colpito di più è il fatto che, nonostante i tuoi problemi di salute, tu abbia
continuato a credere in te stessa e a correre, raggiungendo traguardi incredibili. Questo dimostra
che sei una persona forte e coraggiosa. Anche io ho una grande passione per lo sport, soprattutto
per il calcio, infatti gioco nella squadra del Felizzanolimpia.
La tua storia sportiva è un grande esempio per tutti perché ci insegna a credere in noi stessi, nello
sport e nella vita e a non arrenderci nonostante le difficoltà.
So che verrai a trovarci nella nostra scuola, spero quindi di conoscerti presto.
Ciao,
Nicolò Cacciabue, 2^B
Cara Valeria,
so che tu sei una campionessa della maratona, una corsa faticosa e lunga. Sicuramente tu ami lo
sport e anche a me piace farlo. Fin da piccola ho praticato il nuoto ma da qualche anno l’ho
abbandonato per dedicarmi alla ginnastica in palestra.
Mi piace lo sport perché mi rende forte e sicura di me. Mi piace fare ginnastica accompagnata
dalla musica e quando finisco di allenarmi mi sento bene, felice e soddisfatta di quello che ho
fatto.
Non mi piace molto la competizione e faccio sport solo per crescere in forma.
Spero di continuare con questa passione e di riuscire ad avere sempre tempo, anche quando sarò
grande. Grazie del tuo impegno e continua così!
Cordiali saluti,
Rebecca Salvagnin, 2^E
Carissima Valeria Straneo,
io mi chiamo Umy Mouket e frequento la classe 3B di Felizzano. La professoressa Bianchi,
quattro mercoledì fa, ci ha accennato qualcosa su di lei. Noi, curiosi, abbiamo fatto ricerche su
ricerche per sapere più notizie e ora siamo abbastanza informati. La sua storia mi ha affascinata
moltissimo: milioni di problemi le hanno ostacolato la vita ma, con la sua fantastica forza, li ha
superati. Molte persone avrebbero abbandonato tutto ma lei non l’ha fatto.
Ammetto di non avere molta resistenza nella corsa: al primo giro sono già a terra a chiedere pietà.
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Ma alcuni mesi fa ho praticato arti marziali. Precisamente Taekwondò. In pratica ci insegnavano a
difendere se stessi. In verità mi è piaciuto moltissimo il modo in cui l’insegnante ci spiegava i
movimenti, le tecniche. E questo ha portato un miglioramento, non solo nelle mie prestazioni di
corsa, ma anche nel mio modo di rapportarmi con le persone. Era anche un bel modo di scaricare
la rabbia, lo stress. Oltre ad allenarmi, ho conosciuto bellissime persone. Ho fatto amicizia con
molti di loro. Era sempre piacevole andare in palestra, non noioso o faticoso come dicono tutti.
Per diversi problemi ho dovuto abbandonare tutto. Non è stato facile dire “addio’’ ai miei amici,
all’unico sport in cui mi sono sentita bene. Ancora oggi, quando incontro le persone che si
allenavano con me, mi salutano e mi abbracciano chiedendomi di tornare.
Non immagina quanto io sia emozionata all’incontro che avverrà il 6 novembre (guarda caso, il
mio compleanno!). Spero lei vada sempre avanti con la sua fantastica forza, come ha sempre
fatto.
Cordiali saluti,
Umy Mouket, 3^B
Cara Valeria,
mi chiamo Silvia, ho tredici anni e frequento la terza media presso la scuola “Lucio Ferraris” di
Solero. In questa lettera ti descriverò il mio rapporto con lo sport. All’età di cinque anni ho
iniziato a praticare danza classica con le mie migliori amiche, Valentina Zaino e Giulia Pastore.
All’età di sei anni ho smesso perché l’insegnante non teneva più le lezioni a Solero. Fino all’età
di otto anni non ho praticato nessuno sport. Poi ho iniziato a prendere lezioni, con Valentina, di
danza classica e hip hop alla scuola “Vietata Riproduzione” di Valenza. L’anno seguente, oltre a
questi due tipi di ballo, ho fatto anche danza moderna. Quando la scuola ha offerto una lezione
gratis di danza contemporanea, ho provato ma non mi è piaciuta perché i passi e i movimenti
erano troppo veloci e difficili. L’anno dopo ho smesso di praticare hip hop perché né a me né a
Valentina piaceva più. Durante quell’anno, quando ballavo, avevo forti giramenti di testa, che
non mi hanno permesso di continuare a prendere lezioni. Qualche mese dopo ho capito che i
giramenti di testa erano causati dalla stanchezza, perché le lezioni di danza erano nel tardo
pomeriggio; dopo una giornata di scuola e i compiti ero esausta. Negli ultimi anni non ho
praticato nessuno sport e neanche adesso ne sto praticando uno. Nel periodo compreso tra fine
Maggio e inizio Giugno il mio paese organizza la “Festa dello sport”. Questa festa dura un week-
end, durante il quale si possono praticare quasi tutti gli sport. Io ho provato calcio, pallavolo,
tennis, ponte tibetano, tiro con l’arco, karate, yoga, mountain bike e scherma. L’ultimo giorno di
scuola il mio istituto organizza un torneo di calcio. Ci dividiamo per classi e tra maschi e
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femmine. L’anno scorso siamo arrivate terze mentre i maschi quarti. Mi sono divertita anche se
non so giocare bene a calcio. E con questo ho terminato.
Tu, se fossi stata al mio posto, avresti continuato a prendere lezioni di danza? Quale sport ti
piacerebbe fare o ne hai già praticato, da piccola, uno tra quelli che ho elencato? Anche tu, alle
medie, facevi il torneo di calcio? Complimenti per la tua carriera sportiva, continua così!!!
Silvia Paluello, 3^D
Carissima Valeria Straneo,
mi chiamo Laura Villanova e frequento la 3C. Ti racconterò un po’ di me e cosa penso di te.
Sono una ragazza molto alta e amo la ginnastica. Sono brava nel lancio del peso e anche nella
corsa di velocità. Le mie materie preferite sono l’arte, la musica e la ginnastica, naturalmente.
Poi volevo dirti che ti ammiro davvero tanto, non solo perché sei la prima incorsa di fondo in
tutta Italia, ma perché hai avuto il coraggio di continuare a correre dopo due figli e dopo
quell’operazione. Penso che tu sia il modello perfetto da seguire. P.S. Continua a vincere!!
Tanti saluti, Laura Villanova, 3^C
Cara Valeria,
mi chiamo Francesca. A me piace molto lo sport e ne ho praticati molti: danza classica per
quattro anni quando ero più piccola; nuoto per sei anni; yoga e hip-hop un anno e ora pattinaggio
sul ghiaccio. Il mio sport preferito penso che sia il pattinaggio, perché mi è sempre piaciuto fin da
piccola, però non mi permettevano di cominciare per la mia età. Mi piace anche per i vestitini che
si indossano e le pettinature che ti fanno.
Per me lo sport non è solo un passatempo, ma è parte della mia vita perché è molto importante,
mi permette di non avere problemi corporali e poi mi impegna quattro giorni su sette; anche se è
da poco che lo pratico sono la più brava del mio corso e questo mi riempie di soddisfazione.
Mi piacerebbe molto fare anche ginnastica artistica, però avrei dovuto iniziarla tempo fa perché
oramai non riesco più ad essere snodata e non potrei fare molti degli esercizi previsti.
E tu hai amato subito l’atletica o hai prima provato altri sport?
Cordiali saluti,
Francesca Migliore, 2^E
Cara Valeria
mi chiamo Valentina e frequento la 3C di Fubine. Io non mi definirei proprio una sportiva, ma
devo dire che nella mia vita ho provato molti sport: ginnastica ritmica per due anni, nuoto, karate,
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pallavolo, hip-hop, musical e tip tap per un anno. Fra tutti quelli in cui mi sono cimentata quelli
che mi sono piaciuti di più sono musical e tip tap.
Il mio sport preferito è il pattinaggio sul ghiaccio: ho scoperto che mi piaceva quando mia
mamma mi portò a pattinare. Questo sport mi piace sotto tutti i punti: adoro i vestiti che si usano
per le gare, le coreografie … A me piacerebbe molto provare questo sport solamente che qua in
giro non ci sono corsi. Vorrei chiederti se oltre a correre avevi un altro sogno.
Tanti saluti,
Valentina Baiano, 3^C
Cara Valeria,
io mi chiamo Edoardo e sono un alunno delle scuole medie di Felizzano. Con questa lettera ti
volevo dire che per me, e credo anche per tutti gli altri, tu sei un esempio da seguire, perché
nonostante l’operazione alla milza non ti sei arresa, ma hai continuato a seguire la tua passione
per la corsa ancora più ardentemente. Ciò vuol dire che nonostante ci siano delle difficoltà tutti
noi possiamo superarle e riprendere il cammino verso il nostro obbiettivo.
Edoardo Massobrio, 3^B
Cara Valeria,
sono Valentina Zaino e frequento la terza media a Solero. Il mio sport preferito è la danza, la
pratico quattro volte alla settimana perché frequento un corso professionale alla scuola "Vietata
Riproduzione" di Valenza. Faccio vari tipi di danza: moderno, contemporaneo, classico, hip hop,
carattere, laboratorio, sbarra a terra, didattica e tip tap. Le prime cinque saprai come si fanno,
anche "Carattere", che è una danza praticata in tutti i paesi quindi molto conosciuta, ma magari le
altre no, quindi te le spiegherò brevemente. "Laboratorio" è una danza moderna in cui si riflette
sulla musica per creare una coreografia in collaborazione tra insegnante e allievi. "Sbarra a terra"
è particolare: ci si mette per terra e si fanno tutti i passi fatti alla sbarra, cercando di capire come
si eseguono e di imparare la postazione giusta da tenere. "Didattica" è una danza classica: ogni
lezione è dedicata ad un passo in particolare. "Tip tap" invece si fa con scarpe fornite di
claquettes, due pezzi di metallo messi sotto la punta e sotto il tallone. Queste servono per fare
rumore e, con un suono unificato, si crea un'armonia. In più seguo anche “Storia della danza” per
scoprire dove, quando e come è nata la danza, e “Anatomia” per capire e usare il mio corpo in
maniera corretta. In tutto faccio dieci ore alla settimana. A volte, quando non riesco a
memorizzare una coreografia, divento triste. Allora la ripasso più volte a casa per ricordamela e
quando l'insegnante mi loda sono felice perchè sono riuscita ad impararla. Con il mio insegnante
di moderno indosso spesso vestiti strani; l'ultimo consisteva in un body blu metallizzato con
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maniche lunghe, un anello al dito e scollatura dietro, fino alla parte più bassa della schiena. Il
body è attaccato ad una gonna lunga fino ai piedi, con spacco sulla gamba destra.
Io vorrei farti delle domande ma so già che non riuscirò a porgertele tutte, quindi le scrivo: perchè
hai scelto di fare proprio la maratona e non altri sport? Quando non vinci, se ti rattristi, come fai a
tirarti su il morale? Come fai a resistere durante una gara per 42 km? Qual è il tuo tipo di
allenamento? Com'è il tuo rapporto con la famiglia e lo sport? Quante ore ti alleni alla settimana?
Con affetto, la tua fan
Valentina Zaino, 3^D
Carissima Valeria,
sono Clara e volevo raccontarti la mia storia relativa allo sport.
Io ho sempre adorato il nuoto, ho cominciato quando ero molto piccola e più o meno fino all’età
di dieci anni ho continuato a praticarlo. Poi però ho smesso per un periodo, perché mi ero accorta
di non riuscire più a tenere sotto controllo gli orari, non finivo i compiti e dovevo completarli alla
sera, dopo che ero tornata dalla piscina ed era veramente stancante.
Quando ero più piccola ho sempre fatto nuoto assieme a mia sorella, che per il momento non
pratica alcuno sport, mentre io adesso ho ripreso da sola.
Una tra le cose che desidero di più al mondo sarebbe entrare in una squadra di nuoto
sincronizzato ed arrivare perfino a fare le gare. Una volta, quando avevo un po’ meno di dieci
anni, mi avevano chiesto di fare nuoto sincronizzato, ma purtroppo avrei dovuto andare ad
esercitarmi tre volte alla settimana e mia madre non sarebbe riuscita a portarmi, perché lei
lavorava dal mattino al pomeriggio ed era stanca; in più se avesse dovuto anche portarmi in
piscina sarebbe arrivata a casa stremata da tutto il peso della sua giornata.
Così ho visto infrangersi il “sogno’’ della mia vita ad un passo dalla realizzazione ed in quel
momento ero così tanto dispiaciuta. Adesso spero di arrivare di nuovo a quel punto e di riuscire a
dire di sì al nuoto sincronizzato, perché mi piace moltissimo!
Quando ho pochi compiti da fare mi capita anche di andare a fare lunghi giri in bicicletta e mi
piace moltissimo, perché a volte vado a trovare alcune mie amiche che abitano un po’ lontane da
me, ma lo faccio anche solo per restare un po’ lontano da casa, da mia sorella ed “assentarmi’’ un
attimo dalla mia vita reale. Quando pedalo per le campagne penso sempre alle cose che mi sono
successe negli ultimi giorni, sia quelle belle che quelle brutte; è l’unico momento in cui mi sento
veramente sola e tranquilla. Mi è piaciuto davvero molto raccontarti la mia storia sportiva, visto
che tu sei veramente esperta di sport e penso che tu possa capire quello che ti ho scritto.
Cordiali saluti, Clara Scacheri, 2^E
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Carissima Valeria,
io sono Serena. Sono una ragazza solare, ma non molto sportiva dal lato atletico. Nel senso che a
me non piacciono molto l’atletica, la corsa ecc … Io adoro la danza. La pratico da quando avevo
quattro anni. Ho imparato diversi stili di danza: ho fatto classico per quattro anni, poi sono stata
obbligata a smettere per una brutta tallonite. Dopo un paio di anni ferma ho ricominciato a
ballare, provando però l’hip-hop. Ho unito successivamente anche il musical (che pratico
tutt’ora). Oggi sono impegnata quindi in musical e tip tap. Credo che il prossimo anno, se ne avrò
la possibilità, realizzerò il mio sogno di riprendere l’hip-hop. Il mio futuro lo vedo immerso
nell’hip-hop. Sogno, da quando ero piccina, di diventare un’insegnante. Penso di essere molto
fortunata ad avere un’insegnante così fiduciosa in tutti noi, come lo è la professoressa Bianchi.
Lei sa sempre come farci divertire e come farci salire l’autostima alle stelle. Io ci tengo a farti
moltissimi complimenti per la tua costanza e la tua voglia di continuare a correre pur avendo
avuto quel bruttissimo problema! Spero che leggerai la mia lettera, ci terrei molto! Vorrei che tu
sapessi la mia storia.
Ciao, bacioni e un in bocca al lupo per la tua carriera! :D
Serena Caminotto, 3^C
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Gentile Valeria,
sono Luca Carcione, un alunno della 2^E di Solero. Sono un ragazzo che ama molto lo sport e in
particolare ne pratica uno: il calcio. Giocavo in una squadra di nome FelizzanOlimpia, che si
trova a Solero, ma adesso ho momentaneamente sospeso. Rivestivo il ruolo di centrocampista e
nel 2012 giocavo con quelli della mia età cioè i 2002. Con loro e con il mister ho capito che il
calcio era lo sport che mi piaceva veramente; abbiamo perso alcune partite e, si sa, quando capita
c'è sempre l'amaro in bocca, mentre invece quando si vince si è contenti.
A fine stagione la squadra si è dimezzata, perché quattro o cinque ragazzi se ne sono andati,
quindi siamo rimasti in pochi e ci hanno messo a giocare con quelli del 2000; è stato per me
come se non avessi nemmeno giocato, perché io ero presente agli allenamenti quando potevo e
così l’anno dopo ho fatto poche partite, rispetto a quante ne avevo giocate con i 2002, e di
conseguenza ho segnato pochi goal. Ora sto pensando ad una squadra nuova con i miei genitori.
Sono che sei una grande atleta e grandissima sportiva e ti auguro tanta fortuna nel corso della tua
vita e nell'ambito sportivo.
Ciao da
Luca Carcione, 2^E
Cara Valeria,
sento parlare molto di te, via internet o a scuola. E ti ammiro molto. La tenacia, di non mollare, a
metà della maratona, vuol dire già tanto. Per lo sport che fai, immagino che necessiti di molto
allenamento; vedo su internet che ogni giorno posti foto mentre corri, o di nuove tappe.
Ti vorrei chiedere: come fai ad essere così brava? Hai dei “segreti” per non mollare?
Io sono una semplice ragazza di 3^ media e diciamo che non amo lo sport in modo particolare;
ma sono consapevole del fatto che aiuti all’organismo a funzionare meglio.
Mi farebbe molto piacere conoscerti, stringerti la mano e fare due parole, perché anche io sono di
Alessandria come te. In bocca al lupo per le prossime gare.
Con affetto
Greta Ravarotto, 3^B
Ciao Valeria,
mi chiamo Federico e ho dodici anni. Vado a scuola a Solero. Sono contento di mandarti questa
lettera perché, se sarò scelto e avrò un bel voto, potrò vedere una campionessa olimpica.
Io gioco a calcio nel Felizzanolimpia e faccio allenamento sempre allo Stadio Comunale di
Solero, il martedì e il giovedì. La mia prima esperienza calcistica è stata a otto anni nel San
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Michele, il paesino in cui abito. Poi due miei amici mi hanno detto di provare nel Felizzano ed io
ho accettato. Ho fatto i provini; subito dopo il primo allenamento mi hanno detto che sarei stato
nella squadra. Dopo tre allenamenti ho incominciato a giocare anche durante le partite e alla
prima ero molto emozionato. Ho fatto tanti goal, ma adesso che noi ragazzi del 2002 giochiamo
con i più grandi del 2001 faccio un po’ più fatica. Fino ad ora stiamo facendo un buon
campionato e se arriviamo primi o secondi “rischiamo” persino di andare alle regionali!
Io spero di continuare bene così e mi auguro ancora di miglio rare tanto.
Spero che tu vinca anche le prossime olimpiadi e tutte le gare importanti che affronterai.
Federico Tosi, 2^D
Cara Valeria,
io sono Serena Roberti e frequento la classe seconda A dell’Istituto Comprensivo “Giovanni
Pascoli” di Felizzano. Innanzitutto volevo complimentarmi con Te per la Tua bravura e dedizione
alla corsa, per la Tua tenacia, che Ti ha aiutata e ti aiuterà sempre a superare i momenti difficili,
per la Tua volontà di ricominciare e migliorare.
So che nella vita hai vissuto momenti peggiori di altri, che non Ti sei mai arresa, che hai
dimostrato di essere forte e di avere, come si suol dire, “la testa dura”.
A me non piace correre, soprattutto per il motivo che non sono molto brava, ma sicuramente se
me la cavassi mi appassionerebbe tantissimo perché di per sé correre non è poi così male. A me
viene voglia di correre solo quando sono felice e quando ho bisogno di sfogarmi; però quando
devo correre ad esempio nelle corse di resistenza mi viene il fiatone già prima di incominciare.
Sarò molto felice di fare la Tua conoscenza.
Con affetto,
Serena Roberti, 2^A
Cara Valeria,
mi chiamo Andrea e ho praticato per sei anni nuoto; ho cominciato a sei anni e ho finito a undici.
Per i primi quattro anni mi è piaciuto, però l’ultimo mi sono stufato. A nuotare sono andato
sempre in Alessandria, presso il centro sportivo “Platano” per quattro anni, il penultimo anno
invece al “Pianeta Sport”, perché la piscina è più grande. Ero anche bravo, so nuotare bene e so
fare bene anche i tuffi di testa.
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Adesso vorrei fare calcio; gioco già a scuola e all’oratorio, però vorrei andare ad allenarmi in una
vera squadra. Non so giocare benissimo, però me la cavo. Nell’ultima partita, che ho giocato con
i miei amici, ho fatto quattro goal e purtroppo mi sono anche fatto male.
A me comunque fare sport piace tanto e spero di non smettere mai.
Ti seguo in televisione e ti ammiro moltissimo…continua così!!!
Ciao, Valeria,
Andrea Buscaglia, 2^E
Cara Valeria,
mi chiamo Ilaria. Io non pratico sport però vorrei giocare a calcio. Mi piace perché mio padre
giocava a calcio. A scuola, quando il Prof. ci fa scegliere liberamente quello che vogliamo, non
mi unisco ai maschi perché è come se non esistessi: giocano solo loro. Quindi vado con le mie
amiche. Io sono diabetica da sei anni, ma questo non mi impedisce di praticare uno sport. Da
piccola facevo nuoto in Alessandria alla Scuola di Polizia.
Io non sono molto brava nella corsa di resistenza. L’anno scorso avevamo la Prof. Triglia .
Mancava uno studente per il campionato e io mi sono offerta volontaria per la corsa. Arrivati a
Felizzano, ci hanno fatto provare tutti gli sport: velocità, salto in lungo, lancio del vortex e,
appunto, resistenza. Io sono negata in tutti questi, però tentare non nuoce, non trovi? Volevo
provare tutti gli sport per vedere in quale fossi più brava. Sembrerebbe velocità. Quest’anno
voglio riprovare, ma questa volta ci metterò tutto l’impegno che ho. A parte la corsa, quale sport
ti piace? Un bacione,
Ilaria Botturi, 2^ D
Cara Valeria Straneo,
piacere, sono Jasmine. Al contrario di te sono molto meno sportiva, sebbene abbia praticato molti
sport, tra cui pallavolo, nuoto, danza classica e moderna, ginnastica artistica e ritmica, hiphop.
Nessuno di questi mi ha mai entusiasmata, invece mi piacerebbe amare così tanto uno sport,
come tu ti sei appassionata alla corsa. La mia passione più grande è cantare, canterei sempre e
aspetto di compiere sedici anni per andare a X Factor. So che un po’ di sport non mi farebbe
male, ma mi stanco subito. Sono molto svogliata!
Complimenti per la tua costante voglia di gareggiare con l’obiettivo di vincere. Dovrei prendere
esempio da te! Spero che non smetterai mai di correre e di continuare ad essere la migliore
d’Italia. Bacioni!
Jasmine Gravier, 3^C
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Cara Valeria,
io sono Ilaria, ho dodici anni e frequento la seconda media a Solero. Io pratico il karate a
Valenza/Alessandria. Vado in palestra ormai da cinque anni e frequento lì il corso di karate; ora
sono cintura blu. La difficoltà del mio sport, secondo me, è l’esame da sostenere a fine anno per il
passaggio di cintura! Mi mette davvero in ansia, nella mia mente mi chiedo mille volte: “Ce la
farò?” o “E se faccio una brutta figura?”. In questi anni ho fatte tante “figuracce”, finendo molte
volte per terra fra le risate di tutta la squadra! A te è mai capitato? A volte mi succede di sbagliare
qualche mossa o posizione, però insomma sbagliando si impara o no?!
Fra qualche giorno ho una gara e sono agitatissima! Ho paura di sbagliare e di deludere tutti
coloro che sono coinvolti insieme a me nella prova…
Il mio obiettivo è di arrivare prima, non solo per aver la soddisfazione di vincere, ma anche
perché all’inizio del mese, con il mio insegnante, che ha tanta fiducia in me, ho scommesso la
merenda, stabilendo che me l’avrebbe pagata per tutto il mese, in caso di mia vittoria.
Devo proprio vincere! Ora ti saluto e ti auguro ancora tanti successi.
Cordiali saluti :),
Ilaria Canepa, 2^E
Cara Valeria,
ciao, mi chiamo Matteo, ho tredici anni e frequento la terza media a Solero. Non pratico sport per
adesso, però vado sempre in bici e ogni sabato e domenica io e i miei amici ci troviamo a San
Michele per pedalare fino a Quargnento o anche più in là.
Io in passato facevo nuoto e judo; all'inizio mi piaceva andarci perchè volevo imparare quel
determinato sport, però dopo un paio di mesi ho smesso nuoto perché non mi piaceva più, e
perché l'avevo iniziato solo per imparare a nuotare per quando vado in piscina o al mare. Judo
invece l'ho interrotto perché la società ha chiuso. A me piace anche il calcio, però non mi vedo
troppo a praticare questo sport, anche se a scuola, quando giochiamo, mi diverto, pur non
facendo goal! A te da ragazza che sport piaceva? Sognavi già di fare l'atleta? A quanti anni hai
incominciato a correre da professionista? Ti ricordi quando hai fatto la tua prima gara? E qual è il
tuo record di giri o velocità?
BUONA FORTUNA PER TUTTO!
Matteo Guerrieri, 3^D
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Ciao Valeria,
mi chiamo Jacopo Lessio, vivo a san Michele e gioco a calcio in una squadra di nome Don
Bosco. Io amo questo sport perché mi fa sentire libero. Mi piace sentire i tifosi che ti acclamano
quando fai gol o ad esempio, nel mio caso, quando faccio un bell’intervento, perché sono un
difensore. Sinceramente penso che piaccia anche a te quando tutto lo stadio ti acclama, perché
come minimo ci saranno 100.000 tifosi. Non riesco nemmeno a immaginare che emozioni si
provino con tutta quella gente; io mi accontento di una ventina di persone e ad un ragazzo come
me mettono abbastanza ansia, devo dire. Ho fatto anche un altro sport: il nuoto. A me non
piaceva tanto perché lo trovavo abbastanza noioso anche se serve molto anche per il fisico. Mi
piacciono molto anche gli sport individuali come tiro con l’arco e tiro a segno, in cui ho una mira
abbastanza buona. Ho potuto provare queste discipline alla giornate dello sport in Cittadella e a
Solero e mi sono divertito tantissimo. Ti seguo sempre in tv e tifo ogni volta per te. Quindi non
mi rimane che dirti: BUONA FORTUNA VALERIA!
Jacopo Lessio, 2^E
Cara Valeria Straneo,
io sono una tua grande ammiratrice e non vedo l’ora che tu venga nella nostra scuola.
La prof. Bianchi ci ha chiesto di fare un approfondimento su di te e ora conosco tutte le difficoltà
che hai dovuto superare per continuare a correre come prima, se non meglio.
Io sono una ragazza che ama i cavalli e infatti pratico equitazione da un anno. Mi piace anche la
pallavolo e spero tantissimo di andare ai mondiali e vincere l’oro proprio come è successo te a
Mersin. Non vedo l’ora di vederti in televisione e tifare per te il 6 novembre .
Con affetto,
Alessia Mandorino, 3^B
Cara Valeria,
ciao, io mi chiamo Lorenzo e ho 13 anni; frequento la 3° media a Solero. Ho i capelli e gli occhi
castani, sono alto 1,60 cm. Io amo il calcio; è da otto anni che gioco, adesso faccio parte
dell'Europa. Faccio tre allenamenti alla settimana, si svolgono così: entriamo in campo e iniziamo
a palleggiare; dopo circa cinque minuti l'allenatore ci fa correre per altri trenta circa. Poi il mister
ci fa dividere in due squadre e facciamo una partitella. La domenica mattina gioco. La mia partita
più bella è stata contro il Torino; quel giorno io (tifoso della Juventus) feci gol al Torino su
punizione. Fu un esperienza indimenticabile. Quanto a te,Valeria, sono fiero che alle Olimpiadi tu
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abbia tenuta alta la nostra bandiera. Sei una grande atleta, tutti dovrebbero prendere esempio da
te. Buona fortuna per le prossime gare e … cerca di vincere!
Lorenzo Scali, 3^D
Cara Valeria,
mi chiamo Oriel, sono di origine albanese, ho 13 anni e frequento la terza media di Solero. Sono
una ragazza molto timida, solare e socievole, che ama imparare e divertirsi. Tra le cose che amo
fare c'è lo sport, anche se sono molto pigra. Ho partecipato, anche solo per qualche lezione, a vari
sport e l'esperienza che ho vissuto è stata meravigliosa. Non lo sanno in molti, ma, in 4^
elementare, io venivo allenata da mio padre, facendo tutti i giorni (o almeno quand'era
disponibile) almeno due o tre ore di ginnastica. Io e mia sorella, verso sera, venivamo chiamate
da nostro padre che ci faceva correre fino allo sfinimento e poi, una volta ultimato il
riscaldamento, iniziavamo a fare ruote, spaccate (o almeno io ci provavo), parallele ed esercizi
per il salto in alto o in lungo. Io a scuola ero molto brava nella corsa, dato che mio padre mi
allenava. Ero molto veloce ed era un'emozione fortissima e bellissima quella che provavo quando
correvo. Finivo la gara e si complimentavano con me per essere così abile. Ormai quella passione
non riesco più a seguirla, perché un po' mio padre ha molto da fare al lavoro e un po' io da sola
non riesco ad allenarmi. Quell'emozione non riesco più a provarla fisicamente, ma dentro di me
non si è mai spenta e non si spegnerà mai. Ho fatto anche altri sport, ad esempio pallavolo: l'ho
iniziata a 11 anni ma poi ho smesso per la distanza tra casa mia e la palestra dove mi allenavo, e
per lo studio. Ho partecipato anche alla Festa dello Sport qui a Solero (la organizza il Comune
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ogni anno). Puoi praticare diversi tipi di sport e magari addirittura trovare la tua passione. Io ho
provato calcio, tennis, judo, karate, tiro con l'arco ed altri ancora. Io adesso non pratico nessuno
sport ma, a volte, seguo il calcio con mio padre. Sinceramente non ho nessuna squadra preferita,
mi piace un po' la Juve ma non sono una grande tifosa. La passione dello sport me l'hanno
trasmessa i miei genitori perché mio padre, fino ai 14 anni, era bravissimo nella ginnastica
aerobica, ma poi ha smesso perché ha iniziato a lavorare, mentre mia mamma, vivendo in
campagna, era molto atletica perché quando si riunivano a scuola e aspettavano il suono della
campanella per poi entrare, faceva, con i suoi compagni, qualche esercizio fisico per tenere in
allenamento il corpo. Magari io non riuscirò ad incontrarti a Felizzano, ma, se dovessi riuscirci,
vorrei che sapessi che sarò molto onorata di conoscerti e sapere qualcosa della tua vita.
Tanti saluti da
Oriel Ymeri, 3^D
Ciao Valeria,
sono Riccardo Frisiero, ho 13 anni, frequento la 3^ media a Solero. Il mio sport preferito è il
calcio e tifo per la Juventus. Non faccio parte di nessuna squadra, ma sono portiere della mia
classe e a volte gioco con gli amici nell’oratorio di San Michele e di Solero. Mi diverto a giocare
a calcio perché è uno sport di squadra, appassionante, coinvolgente e si impara a rispettare le
regole. Il mio ruolo, come ti dicevo, è quello di portiere; mi piace perché ho il compito e la
responsabilità di tenere inviolata la porta come il mio idolo, Gianluigi Buffon. Nello sport a volte
si vince, altre si perde. Quando perdiamo siamo rammaricati, ma ci serve per migliorare e arrivare
alla vittoria. Spero che nel torneo di fine anno potremo vincere grazie alla determinazione ed
essere premiati. A che età tu hai iniziato a praticare questo sport? Cosa ti appassiona della corsa?
Buona fortuna per la tua carriera. Auguri!
Riccardo Frisiero, 3^D
Cara Valeria,
Io sono Flavia e ho 13 anni, a me piace molto il nuoto. L’ho praticato per alcuni anni alla Scuola
di Polizia, ma non ho più continuato ad andarci perché non riuscivo a conciliare lo studio con il
nuoto. Per questo ho mollato, ma spero che un giorno lo riprenderò. Il mo unico problema è che
sono timida e quando penso che dovrò gareggiare mentre tutti mi guardano mi viene il panico e
poi ho paura di far perdere la mia squadra.
Tu come ti sei sentita quando hai gareggiato per la prima volta?
Con affetto, Flavia Galluffo, 3^B
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Cara Valeria,
mi chiamo Carola, sono una ragazza molto sportiva, solare e soprattutto una ragazza che cerca di
non mollare mai. A me piaceva praticare la danza classica, ma quando avevo nove anni ho
smesso, perché mi sentivo giudicata e presa in giro. Grazie ai consigli della mia famiglia ho
deciso, l’anno dopo, di provare la danza “Hip Hop”, che è una disciplina completamente diversa
dalla classica. Praticando questa attività ho capito che questo è quello che avrei voluto fare.
Un giorno però, facendo danza, mi sono fatta male alla caviglia; all’inizio non ho detto niente,
perché pensavo non fosse tanto grave, ma dopo un po’, sentendo ancora male, l’ho rivelato ai
miei genitori, che mi hanno portata subito all’ospedaletto. Io ero preoccupatissima, perché
l’ospedale mi mette paura e agitazione e perché pensavo di non poter più ballare. Fortunatamente,
dopo aver fatto tutti gli esami, l’infermiera mi ha detto che era una brutta distorsione e quindi non
avrei potuto appoggiare il piede a terra per un mese. In quel momento mi sono sentita molto
triste, perché pensavo alla mia passione e avevo paura di non poter più ballare.
Il giorno dopo, anche con le stampelle, ho voluto seguire la lezione e vedendo le altre ragazze mi
sentivo triste. Fortunatamente la distorsione è guarita ed io ho potuto ritornare a ballare come
prima. Mi piacerebbe porti delle domande, perché vorrei conoscerti meglio e capire che cosa
bisogna fare per diventare un’atleta brava come te. Ad esempio: in che cosa ti sei laureata? Come
hai fatto a rimetterti in gioco dopo l’operazione alla milza? Come ti sei sentita quando, nel 2011,
hai corso per la prima volta rappresentando l’Italia? Se potessi conoscerti mi sentirei molto
contenta, perché per me sei l’atleta migliore, che si mette in gioco anche se ha qualche problema.
Da grande vorrei diventare come te, una persona che “non molla mai” e che va avanti ad ogni
costo. Grazie.
Carola Marcenaro, 3^ D
Carissima Valeria Straneo,
sono Jenni, abito a Fubine, dove frequento la 2°C. Io come sport ho praticato pallavolo fino
all'anno scorso. Quest'anno incomincerò a fare calcio a Fubine. Nella corsa non sono molto brava
però cerco sempre di dare il meglio di me stessa. Quando corro sento tutta la forza dentro di me.
Ogni tanto faccio le gare con i miei amici ma non vinco quasi mai. Mi chiedo come fai a resistere
così a lungo; io mi fermo ogni tanto quando corro, perché non ce la faccio! Hai un fisico
perfetto! Hai una resistenza e una forza molto grande quando corri. Ogni volta che la prof.
Bianchi ci fa allenare penso di non riuscire a raggiungere il massimo, però ci provo sempre!
Quando corri davanti a tutta quella gente cosa provi? Hai avuto paura di fare l'operazione?
Ciao da Jenni Haka, 2^C
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Cara Valeria Straneo,
mi chiamo Sara Carlino, sono nata in Puglia, precisamente a Taranto, il 9 Settembre 2002, vivo
ad Oviglio, in provincia di Alessandria. Frequento la scuola media presso l’I.C. “Giovanni
Pascoli” di Felizzano. Grazie alla mia professoressa di educazione fisica, Donatella Bianchi, ho
scoperto chi sei; su internet ho visto tutte le tue gare e le medaglie vinte. Ti faccio le mie
congratulazioni. Ti confido che anche a me piace molto lo sport. Ho praticato per quattro anni
Judo in una palestra in Alessandria a livello dilettantistico, sono arrivata alla cintura arancione,
perciò riesco a capire gli sforzi che hai dovuto fare per arrivare ai tuoi livelli. Mi piacerebbe
molto conoscerti di persona e assistere ad alcune tue gare. Spero che questo succeda il prima
possibile. Colgo l'occasione per salutarti e augurarti buona fortuna per le tue prossime gare.
E SEMPRE … FORZA AZZURRI !!!! Con Affetto,
Sara Carlino, 2^ B
Cara Valeria,
mi chiamo Andrea, ho dodici anni e frequento il secondo anno alla scuola secondaria di primo
grado a Fubine. Sono nato ad Alessandria il 10 luglio 2002 e abito a Quargnento. La mia famiglia
è composta da quattro persone: mio padre, mia madre, mia sorella ed io. Mi piace molto lo sport,
in particolare il calcio; infatti gioco nell’Asca di Alessandria nel ruolo di terzino. A scuola, nelle
ore di Ed. Fisica, pratichiamo tipi diversi di sport: il calcio, la pallavolo, la pallacanestro e la
pallamano. Per quanto riguarda l’atletica, ci siamo cimentati nel lancio del vortex, le corse di
velocità e resistenza e nel lancio del peso. Di atletica, la mia attività preferita è la corsa di
velocità. Ora che mi sono presentato, parliamo un po’ di te. La prima volta che ho sentito parlare
ti te è stata quando hai vinto la medaglia d’argento alla maratona mondiale di Mosca, nel 2013.
Poi ti ho vista di persona alla StrAlessandria 2014; dove mi hai anche autografato la maglietta.
Ho saputo che quest’anno hai vinto l’undicesima edizione dei 10 Km Paris Centre e hai
conquistato il secondo gradino del podio alla maratona europea di Zurigo. Spero che tu riesca a
portare il nome dell’Italia nel mondo ancora per molto tempo.
Andrea Scarafia, 2^C
Cara Valeria,
inizierò col dirti che prima che parlassimo di te a scuola io non sapevo neanche chi tu fossi così,
dopo una ricerca su internet, ho saputo che sei una campionessa mondiale di corsa campestre.
Nella mia famiglia nessuno pratica sport ma lo si segue molto. Io per prima sono arrivata ad
odiare lo sport perché, qualunque attività praticassi, per un problema di sovrappeso non mi
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sentivo mai a mio agio con gli altri. Comunque ho provato molti sport, come la danza-gioco
all'età di quattro anni, che portai avanti fino ai sei, quando mi ruppi un braccio.
Così come secondo sport frequentai un corso di nuoto per uno o due anni ma anche questo passò
fra i miei ricordi, sempre per colpa del braccio e anche perché passavo più tempo sotto l' acqua
che ad ascoltare l' istruttore. Ricordo che, finito il periodo del nuoto, mi presi una pausa e iniziai a
pensare a quale sport avrei voluto iniziare e portare avanti seriamente. Oltre all' equitazione e al
pattinaggio artistico su ghiaccio scelsi la box. Ovviamente la proposta venne subito bocciata da
mia mamma, dicendomi che mentre l'equitazione era uno sport da ‘snob’, per il pattinaggio non c'
erano centri vicini, la box era proprio uno sport da "maschiacci". Così iniziai con l'hip hop, ma
appena mio zio comprò il sacco da box quella che si inoltrava nel garage a tirare pugni ero
proprio io. Ora non faccio niente perché ho deciso di concentrarmi sullo studio per uscire con una
buona preparazione e affrontare un liceo senza problemi, ma non appena finito il periodo di lavori
intensivi (come li ha soprannominati mia madre) tornerò all' hip hop.
Tu praticavi già attività sportive da bambina? Oltre alla malattia, quali difficoltà hai avuto? Come
ti ho già scritto, soffro di sovrappeso: tu hai mai avuto problemi con i chili? Quali attività mi
consigli per rimanere in forma e divertirmi? Grazie.
Giulia Pastore, 3^D
Cara Valeria,
io mi chiamo Matteo, ho tredici anni e frequento la terza media a Solero, un paese vicino ad
Alessandria. Ho un discreto rapporto con lo sport; in passato ho seguito per alcuni anni un corso
di nuoto. Dapprima avevo timore dell’acqua, ma poi sono riuscito a superare questo ostacolo e
finalmente ho imparato a nuotare e ora mi diverto molto. Purtroppo adesso, oltre agli impegni
scolastici, anche i miei genitori non riescono, a causa dei loro orari di lavoro, a portarmi in città,
quindi in questo momento non pratico alcuno sport. Quando mi incontro con i miei amici, alla
Casa della Gioventù di Solero, giochiamo a calcio e molte volte si discute perché tutti vorrebbero
sempre vincere, ma non è possibile. Come in tutti gli sport, bisogna accettare anche la sconfitta e
cercare di correggere i propri errori. Penso che l’attività sportiva sia molto importante, in quanto
passiamo la maggior parte del tempo seduti quindi dobbiamo scaricare le nostre tensioni e
muoverci. A volte, anche se con molta fatica, bisognerebbe trovare il tempo. Sicuramente
saremmo più rilassati e meno nervosi. So che a te piace molto lo sport, ma tu a che età hai iniziato
a gareggiare nella corsa? Spero di conoscerti presto.
Matteo Massobrio, 3^D
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Cara Valeria Straneo,
ti scrivo per raccontarti qualcosa su di me e per farti qualche domanda. Io mi chiamo Alessandro,
sono un ragazzo di dodici anni e abito ad Abazia di Masio. Sono abbastanza robusto e non mi
piace tanto correre, però pratico comunque uno sport, il judo, che mi piace molto. Ora che sai
qualcosa su di me, vorrei farti alcune domande sulla tua carriera d’atleta. Vorrei sapere se la tua
vita d’atleta è molto complicata o è abbastanza leggera; se sei quasi sempre occupata in
allenamenti e corse. Io penso che, facendo molte corse in molti paesi, anche fuori d’Italia, tu
abbia visto molti luoghi belli; qual è quello che ti ha colpito di più? Potresti descrivermelo per
poterlo immaginare? Sono molto curioso. Che cosa ti piace di più della corsa e da cosa è nata
questa passione? Mi piacerebbe molto incontrarti.
Tanti saluti da,
Alessandro Cacciabue, 3^B
P.S. Continua a correre e vinci per tutti noi.
Cara Valeria,
salve, io sono un alunno della classe 3B della Scuola Media di Felizzano e la prima volta che ho
sentito parlare di lei è stato pochi giorni fa.
Mentre discutevamo di sport nell'ora alternativa a religione, è uscito fuori il suo nome; infatti
proprio quel giorno abbiamo fatto un approfondimento su di lei. Ora sappiamo tutte le difficoltà
che ha dovuto superare durante la sua carriera e che, nonostante questo, lei si è sempre rialzata
avendo risultati sempre migliori. Tutto questo solo perché lei ci ha sempre messo tutto il suo
cuore. Tutt'ora lei è una delle persone che stimo di più. Tanti saluti, ci vediamo il 6 novembre.
Achraf El Mouket, 3^B
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Cara Valeria,
mi chiamo Alice, ho 12 anni, frequento la seconda C di Fubine. So molto di te perchè su internet
c'è praticamente tutta la tua vita. Mio padre un po' di tempo fa mi aveva detto che una atleta
alessandrina sarebbe andata a gareggiare a New York. Lui che non segue lo sport non sa nulla di
te, ma io ho capito che eri tu. Mi domando sempre dove trovi tutta l'energia per correre anche
perchè so che hai avuto una grave malattia. A me piace molto fare sport e atletica e pratico
equitazione perchè quella è la mia passione. Tutti dicono che fa tutto il cavallo, ma non è vero; a
me piace soprattutto stare a contatto con gli animali e poi vivo per il salto ostacoli! Ho corso
anche la StrAlessandria con le mie compagne di classe, ma ti ho solo intravista perchè eravamo
veramente in tanti. Spero che non ti sia annoiata a leggere questa lettera, tanti saluti e tanti
bacioni!
Alice Cane, 2^ C
Cara Valeria,
mi chiamo Mattia Zenato, ho 11 anni, sono alto 1,60 m e peso 42 kg. I miei occhi sono castani e i
capelli biondo scuro. Mi piace mangiare la frutta, le lasagne, la carne. Gli sport che ho praticato
sono il nuoto e la passione della mia vita: il calcio. Gioco a calcio da sette anni e sin dal primo
giorno di allenamento mi sono appassionato. Nel 2010, con la squadra dei 2002, il mio anno di
nascita, grazie a giocatori molto forti, abbiamo vinto il campionato.
L'apice della mia carriera calcistica è stato il provino al Torino: il mio ruolo è il portiere, una
funzione importantissima perché deve guidare la difesa. Una volta, in un torneo a Pontecurone,
un ragazzo di un'altra squadra ha tirato. La palla era all'incrocio e tutti stavano già esultando, però
io, con le falangi delle dita, l'ho tolta da lì.
Ci sono state ovviamente anche partite in cui ho fatto degli errori e, visto che il portiere è un
ruolo fondamentale, l'errore è considerato grave. Adesso gioco con i ragazzi del 2001 perché la
squadra in cui ero prima è stata cancellata, perché non c'era un numero sufficiente di ragazzi.
Spero di diventare un campione come te, anche se pratico uno sport diverso.
A te auguro che tu e la tua famiglia stiate sempre bene e, per quanto riguarda la carriera sportiva,
spero che andrai alle prossime olimpiadi di Rio de Janeiro ottenendo delle grosse soddisfazioni.
Non vedo l'ora di incontrarti, un grande abbraccio da
Mattia Zenato, 2^ D
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Ciao Valeria,
vorrei tanto conoscerti perché mi piace lo sport. Ho praticato per cinque anni danza (la adoro!) e
anche tennis. Scusa se te lo dico, ma quando mi hanno annunciato che avrei potuto incontrare una
vera campionessa, mi sono eccitata molto!! Ti racconto un po’ di me. Di statura non sono molto
alta ma sono snella e agile. Ah un'altra cosa ... io non sono italiana o, meglio, sono nata qui, ma
sono di origine indiana. Vorrei tanto incontrarti, farti molte domande sulla tua vita e saperne
qualcosa. WOW! Sei una campionessa! Anchi'io vorrei diventare brava e famosa come te, però
non campionessa sportiva quanto attrice. Però shhh... sai, se lo esprimi a voce alta, ho sentito dire
che il mio sogno non si avvererà! Con affetto,
Martina Singh, 2^D
P.S.: Sei stata brava a superare le tue paure, come hai fatto? Vai Vale !!
Cara Valeria,
mi chiamo Alessandra ed ho 13 anni. Frequento la terza media, anche per questo, purtroppo, non
riesco a praticare nessuno sport! Devo studiare tutto il pomeriggio, quando finisco non ho più le
energie necessarie… Qualche anno fa andavo a cavallo, era bellissimo, anche quando a fine
lezione dovevo strigliarlo; ho continuato ad appassionarmi pure dopo una brutta caduta.
Alle elementari ballavamo hip hop in palestra; era divertente, tanto che ho proseguito
frequentando una palestra di Alessandria. Ho partecipato anche al saggio finale!
In primavera gioco a calcio con una squadra di Oviglio, mi piace stare in porta e andare
all’attacco. Adesso mi piacerebbe provare con il basket …Vedremo. Per il momento lo studio e’
lo sport più importante! Sicuramente non sarò mai un’atleta come te, ma in fondo basta fare un
po’ di esercizio fisico e divertirsi, vero? Comunque spero di poter giocare in una squadra il più
presto possibile; e’ bello far parte di un gruppo e dare il meglio per raggiungere un buon risultato.
Un saluto e un abbraccio,
Alessandra Rigari, 3^D
Cara Valeria,
mi chiamo Rebecca e sono nata, come te, ad Alessandria, il 5 marzo 2002. In queste settimane, la
prof Bianchi, insegnante di educazione fisica, ci ha fatto fare una ricerca su di te. Ho scoperto
molte cose che mi hanno impressionata, ad esempio il fatto che, nonostante la malattia, tu abbia
continuato ad inseguire i tuoi sogni. Quante maratone hai fatto e quante ne hai vinte! Mi
piacciono molto la tua determinazione, la tua sicurezza e il tuo ottimismo! Sei un grande esempio
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per tutti noi! Sai, io non sono una patita dello sport, però mi piacciono la danza e il basket, i miei
preferiti! Ogni volta che gioco a basket, mi sento libera e felice. Specialmente quando faccio
canestro, mi sembra di essere invincibile. E mi arrabbio se non lo faccio, non ho per niente
pazienza. Non vedo l’ora che sia il 6 novembre per farti i miei complimenti per quanto corri …
Sinceramente, dopo due minuti, al tuo ritmo io sarei morta. Sei veramente bravissima.
Ciao,
Rebecca Bolognini, 2^A
Buon Giorno Valeria,
sono una ragazza di 11 anni e abito a Quattordio. Mi chiamo Serena e come sport pratico Judo da
pochi mesi; inizierò palestra da Novembre. Judo è una disciplina di autodifesa e, per dire la mia
opinione, mi piace un sacco. Il maestro ci insegna molte cose; quando iniziamo facciamo il
saluto. Dato che sono la più grande, io pronuncio tre parole: satea, rei, iritzu. Poi ci insegna a fare
le cadute e a fare cadere qualcuno. A me piace far judo e penso che non cambierò idea
facilmente. In palestra invece avevo già provato ad andare qualche volta. Devo dire che mi piace
anche quello perché fai gli esercizi mezz’ora da coricata sul materassino e mezz’ora puoi ballare
con la musica. Lei a che età ha incontrato la sua passione sportiva?
Le auguro di raggiungere dei primati sempre più importanti.
Serena Margaria, 2^D
Ciao Valeria,
mi chiamo Tommaso e sono uno studente di III media; ti scrivo per parlarti delle mie esperienze
sportive. Con lo sport ho avuto un rapporto travagliato, provando a cimentarmi in diverse
discipline con risultati piuttosto deludenti, senza trovare un’attività che veramente mi
appassionasse. La mia prima esperienza sportiva fu a quattro anni, quando i miei genitori decisero
di iscrivermi ad un corso di nuoto, ma abbandonai dopo pochi mesi per il fatto che non mi
piaceva lo sport e tanto meno mi erano simpatici gli istruttori. Ora riconosco che per praticare
uno sport, o qualsiasi di disciplina, è necessario impegnarsi e mettere anima e cuore: tu sei
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l'esempio che con la perseveranza e la passione si possono ottenere grandissimi risultati. All'età
di sette anni decisi di iscrivermi ad un corso di tennis presso il centro sportivo Borsalino ma, una
volta terminata la stagione, lasciai il tennis, che mi piaceva, per il calcio, che credevo per me lo
sport più adatto. Praticai calcio per tre anni presso la squadra Monferrato e mi trovai
discretamente bene, fino a quando ci furono dei problemi nella società e decisi abbandonare
temporaneamente. Quindi, per non rimanere inattivo, optai per le arti marziali, frequentando un
corso di judo. L'anno dopo tornai nel Monferrato ma ebbi problemi con l'allenatore e decisi di
abbandonare definitivamente il calcio; così nell'autunno seguente mi iscrissi nuovamente a tennis,
sport che pratico tuttora. Tutte queste esperienze mi hanno aiutato a capire che in fondo il tennis è
stato fin da subito lo sport più adatto a me, a causa del mio carattere individualista.
Cordiali saluti,
Tommaso Ramella, 3^ D
Cara Valeria,
io mi chiamo Youssef e sono originario del Marocco. Sono venuto in Italia all'età di cinque anni.
Adesso ne ho quattordici. Pratico atletica leggera. È da sempre il mio sport preferito. Da bambino
ho provato altri sport come taekwondo e calcio. Ma preferisco atletica perché è la mia passione.
Io mi alleno tre volte alla settimana, il lunedì, il mercoledì e il venerdì, oltre agli allenamenti che
faccio a casa dal martedì e al sabato. La mia gara preferita sono i mille metri. A scuola facciamo
tre giri del campo con esercizi, dopo ci dedichiamo a pallavolo, calcio e certe volte corsa. Io ho
corso a Montecarlo, Pettinengo, Santhià, Alessandria … ma vorrei correre all'estero perché così
giri il mondo e ti diverti a conoscere nuove città e nuove culture. Atletica è uno sport bellissimo,
ma per praticarlo si deve avere fisico e polmoni in grado di reggere alle gare. Ma, soprattutto, se
si vuole vincere, secondo me, bisogna avere tanta forza di volontà. Io vorrei tanto ascoltare la tua
storia perché ascoltando le esperienze degli altri impari molto. Una cosa che vorrei sapere è,
quando vai in un altro paese per le prove, cosa ti colpisce per prima cosa. Spero tanto di
incontrarti e di ascoltare come hai iniziato, chi ti ha aiutato a diventare campionessa nazionale-
mondiale e quante gare hai vinto. Io non vinco sempre, anche perché corro con i ragazzi più
grandi di me di un anno. Spero tanto di incontrarti.
Youssef Dribla, 3^D
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Cara Valeria Straneo,
mi chiamo Martina, le scrivo questa lettera perché vorrei parlarle di me e un po’ dello sport. Per il
momento non pratico nessuno sport, ma spero al più presto di iniziare a fare atletica perchè mi
piacerebbe molto. Prima facevo pattinaggio su rotelle ma poi non ho più potuto continuare perchè
non si praticava più nel mio paese e mi è dispiaciuto molto. Penso che lo sport sia una grande
"parte" della nostra vita, perchè basta anche poco esercizio fisico per mantenersi sempre in forma
e magari evitare di rimanere a casa sul divano a far nulla. Mi piacerebbe molto sapere quando lei
ha scoperto di avere questa grande passione per la corsa,ovvero per la maratona, e anche quante
ore si allena al giorno. La nostra prof di ginnastica, la professoressa Bianchi, ci ha molto parlato
di lei e di quanto sia molto brava nel correre le maratone. Sa, io personalmente l'ammiro molto
perchè, nonostante tutti i problemi che una persona possa affrontare in generale, lei non ha
abbandonato lo sport. Ci sono molte altre cose che le vorrei domandare e aspetto con emozione il
giorno in cui lei verrà a trovarci. Un particolare saluto,
Martina Movillia, 3^B
Salve Valeria,
mi chiamo Riccardo e frequento la classe 2^D della scuola media di Solero. Una mattina, la
professoressa di italiano è arrivata in classe dicendo che alcuni di noi avrebbero potuto incontrare
un’atleta alessandrina molto famosa e ci ha detto di scrivere una lettera per presentarci. Eccomi
qui! Vivo a San Michele e la mia famiglia è composta da quattro persone: mamma, papà, mio
fratello Andrea ed io. Sono un appassionato di videogiochi; i miei preferiti sono quelli di
avventura. Mi piacciono molto i cani e da grande vorrei averne uno tutto mio. Non mi piace
molto fare lo sport ma l’idea di incontrare un’atleta professionista mi ha incuriosito. Cosa spinge
una persona ad amare cosi tanto lo sport? Mi piacerebbe sapere com’è nata la sua passione. Cosa
ha provato quando ha vinto la prima gara? Dicono tutti che l’importante non è vincere ma
partecipare: lei che ne pensa? Spero di poterla incontrare e conoscere la sua opinione.
Grazie e a presto.
Riccardo Reda, 2^D
Cara Valeria,
io mi chiamo Zerfu, ho quasi 13 anni, abito a Fubine e frequento la scuola a Solero. La mia
famiglia è composta da tre persone: mamma, papà ed io. I miei animali preferiti sono: il cane, il
gatto, il cavallo. Mi piace lo sport, soprattutto il calcio e l’atletica. Io gioco nel Felizzano-
Olimpia, il mio ruolo preferito è la punta. Dell’atletica mi piacciono la corsa di resistenza e la
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corsa di velocità. L’emozione che provo quando faccio uno sport è il desiderio di dare sempre il
massimo. Il rapporto con i miei compagni di squadra durante l’allenamento é ottimo. Le cose che
detesto sono: litigare tra compagni di squadra e quando qualcuno urla quando non ce n’è bisogno.
Le vorrei fare una domanda: che emozione prova quando vince una gara?
Spero di conoscerla presto.
Zerfu Sirombo, 2^D
Cara Valeria,
mi chiamo Rocco, ho 12 anni e non pratico sport, non perché non ne abbia voglia, ma perché la
scuola di judo in cui andavo ha chiuso. A me piace moltissimo saltare; sono magro e mediamente
alto. Io e mio padre abbiamo deciso che quando sarò più robusto compreremo degli attrezzi e farò
un po’ di ginnastica. Vorrei sapere come strutturi i tuoi allenamenti; immagino che tu faccia molti
esercizi per poter correre le maratone. Deve essere stato bellissimo partecipare e vincere quelle
gare.
Rocco Rao, 3^B
Cara Valeria,
sono Sara, ho 12 anni e vivo a Solero. I miei genitori sono separati, ma dalla parte di mio papà
sono diventata la sorella maggiore di Gloria e Lorenzo. Adesso però vorrei parlarti un po' degli
sport che ho praticato e che pratico. Fin da piccola mi è sempre piaciuto ballare e danzare e all'età
di sette anni mia mamma mi ha iscritta a una scuola a Solero, dato che per lei era più comodo. Ho
studiato lì per circa due anni. Dopo però, essendomi stancata, per un inverno ho praticato nuoto.
Diciamo che quell'esperienza mi è servita per prima cosa ad imparare a nuotare meglio, ma mi
sono anche divertita. E' da un anno però che non pratico più alcuno sport, perchè con la scola non
riesco ad allenarmi; durante l'estate mi piace molto andare in piscina e nuotare per tutto il
pomeriggio o anche giocare con mia cugina a tennis, dato che lei è molto brava. Adesso è da due
settimane che con mio papà, tutte le sere, andiamo a correre per un' "oretta"; correndo mi sento
molto meglio e chissà, magari un giorno farò progressi ... Tu cosa mi consigli? Credi che sia
sufficiente "allenarsi" da soli alla mia età? Ti saluto e spero di incontrarti presto.
Sara Verrua, 2^D
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Cara Valeria,
salve, io sono un alunno della classe 3B della Scuola Media di Felizzano e la prima volta che ho
sentito parlare di lei è stato pochi giorni fa.
Mentre discutevamo di sport nell'ora alternativa a religione, è uscito fuori il suo nome; infatti
proprio quel giorno abbiamo fatto un approfondimento su di lei. Ora sappiamo tutte le difficoltà
che ha dovuto superare durante la sua carriera e che, nonostante questo, lei si è sempre rialzata
avendo risultati sempre migliori. Tutto questo solo perché lei ci ha sempre messo tutto il suo
cuore. Lei è una delle persone che stimo di più. Tanti saluti, ci vediamo il 6 novembre.
Achraf El Mouket, 3^B
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Riflessioni
Descrivi quali sono i vantaggi nel praticare un’attività sportiva, nello stesso tempo individua i
valori che questa disciplina trasmette ai ragazzi. Parla della tua esperienza personale.
di Gabriele Robbiano, 3^A
Io mi chiamo Gabriele. Sono un ragazzo che ama follemente le attività sportive e quindi vorrei
condividere la mia esperienza nell’ambito sportivo. Purtroppo, oggi come oggi, i ragazzi e le
ragazze non praticano sport; essi tendono a passare intere giornate davanti alla televisione, al
computer ma soprattutto al telefono. Spesso i genitori fanno notare tutto questo, ma i ragazzi
ignorano l’avvertimento. Io sono il tipico ragazzo dei giorni d’oggi, perché anch’io passo
moltissimo tempo al telefono, ma questo non mi impedisce di praticare sport; infatti posso dire
che per lo sport rinuncerei volentieri al telefono e a molto altro. Secondo me, la tecnologia
utilizzata in questo modo allontana i ragazzi dal mondo dello sport e impedisce di imparare nuove
attività, ma soprattutto di provare tante emozioni. A me piacciono diversi tipi di sport come il
basket, il rugby, il nuoto e il volley, ma da due anni pratico lo sport più bello che ci sia: il
CALCIO. La mia squadra si chiama A.C.A (Associazione Calcistica Annonese). Questo sport,
come tutti gli altri, offre molti vantaggi, ma soprattutto regole e ai ragazzi che lo praticano
emozioni indimenticabili. In questo sport si trovano tantissimi valori, come il valore del rispetto,
il valore della solidarietà, anche verso gli avversari. Oggi purtroppo non vengono messi in
pratica, per questo succedono fatti che non dovrebbero accadere e questo rovina la bellezza dello
sport. Altri valori sono l’impegno e l’amicizia, perché da quando pratico questo sport ho nuovi
amici di cui non posso fare a meno. Tutti gli sport insegnano cose molto importanti, per esempio,
il calcio insegna ad essere una squadra nel vero e proprio senso della parola, insegna ad aiutare
persone in difficoltà e ti fa rialzare dopo ogni caduta, cioè dopo una sconfitta. Molte persone mi
dicono che sono matto a fare sport perché è faticoso ed è un impegno, ma voglio ribadire che se
lo si pratica con passione e con impegno, la fatica non esiste. Io continuerò a praticare questo
sport perché, nonostante lo segua da due anni, non mi stuferò mai. Consiglio a tutti i ragazzi di
iniziare a fare sport perché insegna molte cose importanti e regala momenti emozionanti. Spero
che tutti si rendano conto della bellezza che possiede lo sport.
39
di Alice Repetto, 2^A
Io, fino all'anno scorso, praticavo nuoto in Alessandria. Lo facevo da quando avevo quattro anni.
Ho cominciato con mia sorella al Platano. Con l'asilo, all'ultimo anno, le maestre hanno
cominciato a portarci al Nuoto Club e fino a poco tempo fa facevamo nuoto lì. Poi ci siamo
stufate entrambe e allora i miei genitori ci hanno fatto smettere, perché praticarlo per così tanti
anni é molto stancante. I vantaggi del praticare sport sono molti. Per esempio, fare sport fa bene
alla salute, perché ti mantiene in forma. Fa anche bene al fisico ed è molto importante fare del
movimento perché permette al corpo di non "addormentarsi" stando sempre fermo in casa.
Permette al corpo di sfogarsi, nel senso che è l'unico modo per fare quello che vuoi, quello che ti
senti e sei libero. Fare sport è importantissimo, quasi come andare a scuola, anzi direi che è
importante come andare a scuola perché fa bene anche alla mente, permette di svuotarla e di
pensare solo a quello che devi fare e non solo ai compiti, alle interrogazioni e alle verifiche. Non
pensi a nulla, tranne a quello che devi fare e a impegnarti al massimo per realizzare davvero
quello che vuoi. Io e mia sorella abbiamo praticato nuoto per otto anni. Abbiamo iniziato al
Nuoto Club con l'asilo e da quel momento i nostri genitori hanno continuato a portarci lì, dato che
avevamo già conosciuto gli insegnanti. Erano: Claudia, Alessandro, Pino, Cristiano, Roberto e
Luca. Claudia era la maestra di mia sorella, mentre il mio istruttore era Alessandro. Poi, qualche
anno dopo, anche lei è passata con Alessandro. E' bravissimo e molto gentile. E' un bravo
insegnante, ci fa fare molti esercizi utili e facili. E' anche molto divertente: ogni volta ci chiede
cosa facciamo nel fine settimana e ci fa raccontare le barzellette.
Poi all'ultimo anno siamo passate con Cristiano: non ci sta simpatico perché fa brutti scherzi.
Anche lui fa raccontare le barzellette, ma se non lo fanno ridere, ci fa fare delle vasche in più.
Questi sono i miei pensieri tratti dalla mia esperienza con lo sport.
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di Giuseppe Matteo Codrino, 3^A
Lo sport è un’attività bellissima che serve a crescere, fa bene alla salute dei ragazzi che lo
praticano. Io, pur avendo 13 anni, ho già praticato molti sport. Ho cominciato a 6 anni con il judo,
ma a 8 ho smesso perché preferivo nuotare. Allora mia madre mi ha iscritto ad una scuola nuoto
dove in soli due anni sono passato in agonistica. Dopo circa due anni di nuoto agonistico, vedevo
i miei compagni andare a giocare a pallone e io, ormai stufo di nuotare, mi sono fatto iscrivere in
una squadra di calcio, dove sono stato per due anni, ma poi ho smesso perché non avevo più
voglia. Attualmente gioco a tennis, ma non in una scuola di tennis, perché la sto ancora cercando;
comunque mi diverto molto. Io traggo molti vantaggi dallo sport: incontrare persone e fare nuove
amicizie, inoltre l’impegno e l’interesse possono servirti in futuro. Con lo sport impari a
cavartela da solo e, contemporaneamente, tieni allenato il tuo fisico. Per me lo sport è
importantissimo, mi insegna vari valori: solidarietà, responsabilità, collaborazione, lealtà e
unione. Lo sport trasmette ai ragazzi allegria e felicità. A me dispiace per le persone che non
praticano dello sport e stanno ore e ore davanti alla televisione perché oltre alla televisione ci
sono tante attività divertenti. Purtroppo, con le nuove tecnologie, sono sempre di più i ragazzi che
si rincitrulliscono davanti alla tv o al computer. Lo sport per me è essenziale e spero di
continuare a praticarlo in futuro e di non perdere questa passione.
di Giacomo Venezia, 3^A
A me è sempre piaciuto praticare sport o comunque fare movimento; io infatti nuoto da quando
avevo quattro anni alla società dello "Swimming Club" di Alessandria. Fin da bambino mi
piaceva nuotare e così, a quattro anni, ho iniziato ad andare a nuoto; verso i sette anni mi
chiamarono per entrare nella squadra di agonistica e io accettai. In quel periodo però facevo
anche gli allenamenti di calcio e ad un certo punto ho dovuto scegliere: o continuare a fare sia
calcio sia nuoto, però a livello non agonistico, oppure mollare calcio e dedicarmi a nuoto a livelli
alti. Così scelsi di nuotare. All'inizio gli allenamenti erano tre, poi sono diventati quattro, cinque e
infine sei come sto facendo oggi: sei allenamenti a settimana da due ore ciascuno. Anche se fra
scuola, compiti e allenamenti io non ho più tempo libero, non ho smesso e sono andato avanti.
Questo bellissimo sport mi ha insegnato il valore dell'amicizia e a sostenersi nel momento del
bisogno. Soprattutto nelle gare dove c'è molta tensione, ho imparato a incoraggiare i miei amici e
a supportarli. Inoltre con il gruppo del nuoto ho fatto esperienze bellissime: siamo andati in
vacanza al mare una settimana senza i genitori. In questa settimana noi ci allenavamo al mattino e
al pomeriggio andavamo o in spiaggia o all'acquapark; alla sera il villaggio turistico metteva la
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musica e allora tutti a ballare e chi non voleva stava in giro. Il coprifuoco era a mezzanotte e poi
tutti a dormire. Questo mi ha insegnato a essere più responsabile e mi ha fatto legare ancora di
più con i miei amici perché comunque eravamo in stanza insieme. Io penso che tutti i ragazzi
debbano praticare uno sport per provare queste emozioni; uno sport qualunque, non deve essere
per forza il nuoto, basta che ci siano del movimento e delle regole chiare da rispettare.
di Aurora Accornero, 3^A
Da quando ero piccola pratico attività sportive differenti: danza classica, nuoto e danza latino-
americana. Ora mi sto dedicando un’ altra attività sportiva. Da quest’anno infatti faccio atletica
con la mia amica Niha, ad Alessandria. La pratico due volte alla settimana, il lunedì e il venerdì e
dura circa un’ora e mezza. Secondo me fare uno sport offre molti valori e vantaggi. Uno di questi
è che si possono creare nuove amicizie, per stare in compagnia e rendere ancora più piacevole lo
sport che si pratica, come è capitato anche a me quest’ anno. Ho conosciuto tante ragazze
simpatiche più o meno della mia stessa età, con cui parlo e scherzo volentieri durante il
riscaldamento. Inoltre fare sport potenzia la salute perché prepara e allena il corpo anche agli
sforzi; infatti ogni disciplina è faticosa e impegnativa e ogni sport lavora su un differente
muscolo. Per esempio nuoto è uno sport completo; tennis, allena le braccia e il torace…
Sport significa collaborare; nei giochi di squadra infatti i membri devono essere tutti uniti tra loro
per avanzare di livello e vincere anche delle partite.
Io, personalmente, preferisco gli sport individuali, dove ci si deve impegnare singolarmente.
Forse questo è dovuto al fatto che, a parte nel calcio, non sono proprio un asso negli sport di
squadra, mentre me la cavo abbastanza nell’atletica leggera.
Un altro valore dello sport è la lealtà: non si deve barare e ingannare gli altri per vincere delle
gare o delle partite. Peccato però che, al giorno d’oggi, alcuni atleti si affidino e si abbandonino al
doping, assumendo per esempio farmaci per vincere delle competizioni.
Atletica, secondo me, è un bellissimo sport e tra quelli che ho praticato finora è quello che mi è
piaciuto di più. E’ faticoso, ma talvolta anche divertente. Per esempio, la mia allenatrice ci fa
correre anche con il tempo brutto, sotto la pioggia, ed è divertente pensare che si fa come gli atleti
veri e professionisti, che si allenano sempre, sia con il sole, sia con la pioggia.
Io, ovviamente, non mi aspetto di diventare una professionista, come può essere il caso della
maratoneta Valeria Straneo, il che sarebbe impossibile, però allenarmi tanto e magari vincere
qualche semplice gara tra ragazze della mia stessa età mi farebbe felice.
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di Serena Roberti, 2^A
Io pratico danza da quando avevo quattro anni e a me piace molto perché quando ballo mi sento
libera e la danza per me è anche uno sfogo. Io ho praticato danza per due anni a Felizzano, il
paese in cui vivo, poi all’età di sei anni, in prima elementare, ho iniziato a frequentare una scuola
in Alessandria, dove studio tuttora. I primi anni ho iniziato con solo due discipline, classico e
jazz, invece ora pratico da qualche anno hip-hop, tip-tap e jazz. Man mano che vado avanti con
gli anni diventa sempre più difficile organizzarmi con i compiti perché faccio più ore; ad
esempio, quest’anno ho un’ora di hip-hop al martedì, un’ora e un quarto di tip-tap al giovedì e
un’ora e mezza sempre al giovedì di jazz. Probabilmente frequenterò anche un altro corso di jazz
al venerdì, una volta al mese. Il problema di quest’anno è che al giovedì faccio da un quarto alle
cinque alle sei tip-tap e dalle sette e mezza alle nove jazz, quindi arrivo a casa per le nove e
mezza e devo organizzarmi molto bene con i compiti di tutta la settimana.
Secondo me la danza, come altri sport, trasmette dei principi molto importanti quali il rispetto di
se stessi e degli altri, la consapevolezza e la bellezza di scoprire il proprio corpo, di capire ciò che
con esso si può fare e di usarlo in modo appropriato, cercando di rendere al massimo con i propri
potenziali senza essere gelosi degli altri.. Insegna che non bisogna paragonarsi ad altre persone
perché nessuno è perfetto ed ognuno ha i propri pregi, difetti e capacità.
Secondo me praticare uno sport è importante anche perché aiuta ad organizzarsi con i compiti.
di Nihalinda Gallan, 3^A
Ho praticato molte attività sportive, ora esercito l’atletica e spero che sia uno sport adeguato a
me. L’ho incominciato quest’anno con Aurora e sua sorella Lucrezia per vedere come fosse; lì ho
conosciuto molte persone simpatiche, con cui parlare, scherzare, giocare. Ad atletica si corre
molto, si fa riscaldamento e un po’ di stretching. Anche se il tempo è brutto noi ci alleniamo
ugualmente. Ho scelto l’atletica perché ho scoperto che mi piace correre. Ci sono diversi tipi di
discipline, io ho scelto di fare il salto in lungo, perché è la mia specialità. In tutta la mia vita ho
praticato molti sport, come ad esempio ginnastica ritmica, danza classica, nuoto, pattinaggio,
pallavolo ma sono durati poco. Diciamo che all’inizio li praticavo come se fosse un gioco, poi
man mano che crescevo ho scoperto l’importanza e il vantaggio dello sport. Nello sport bisogna
collaborare, cioè aiutarsi a vicenda l’uno con l’altro. Può nascere anche un’amicizia, ed è
importante perché ti spinge ad andare avanti e ad impegnarti più del solito. Lo sport è anche un
vantaggio per la salute di ogni persona. Molte persone però, per arrivare prime, barano. Secondo
me gli sleali non hanno fiducia in sé e hanno paura di perdere. Lo sport vuole insegnare che per
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vincere bisogna impegnarsi al massimo. Tutti possono praticare lo sport, anche le persone che
hanno qualche problema. La cosa importante è non vantarsi delle proprie capacità nei confronti
degli altri. In televisione ho visto molte persone senza le gambe, che hanno vinto gare di
velocità, di nuoto e altre discipline e questo mi ha fatto capire che “l’impossibile può diventare
possibile”.
di Riccardo Moratti, 2^A
Io gioco a basket da più di cinque anni e sono fiero di me stesso nel praticare questo sport. I
vantaggi per i ragazzi sono: si tengono allenati, conoscono cose nuove, giocano con i compagni
di squadra, si divertono, stanno meglio moralmente. In poche parole, esercitare un qualsiasi sport
è importantissimo. Io gioco a basket perché mi è sempre piaciuto, fin da piccolo. Vedere i
giocatori di NBA che si passano la palla velocemente, i tiri da tre realizzati, le schiacciate di
Michael Jordan, fantastico, mi hanno sempre appassionato. Il mio obiettivo nel basket è diventare
un giocatore come loro, uno della serie A italiana, riuscire finalmente a schiacciare nel canestro e
assegnare la vittoria alla mia squadra. Io, quando vado ad allenamento, gioco sempre al massimo
in tutti gli esercizi. Trovo che, quando si è appassionati ad un’attività, si fa meglio divertendosi.
Per ottenere ciò che si vuole, si deve lavorare sodo: correre, provare finché non viene
perfettamente. Se non ci si impegna tanto, nulla arriva per magia e io lo so benissimo.
Una grande emozione secondo me è giocare una partita vera di campionato degli under 13.
Immagino: il coach, i miei compagni di squadra ed io siamo tutti super concentrati, dobbiamo
vincere per forza contro Alessandria, che è una squadra forte. Ma noi di Casale li batteremo, sono
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certo. Entriamo nel campo: enorme, pieno di gente che ci acclama, applausi. Mi sento un vero
giocatore degli NBA, che bello. Sono molto emozionato ma anche un po’ nervoso per la partita,
speriamo. Dobbiamo essere positivi, facciamo l’urlo e … forza, in campo! Il coach mi mette
subito dentro. Evviva. Ma niente esaltazioni, siamo tutti seri, concentrati. Siamo partiti fortissimi,
abbiamo vinto i primi due tempi, qualche canestro l’ho fatto anche io. Il terzo tempo non è andato
molto bene, ci hanno superato, siamo quaranta a trentacinque. Teniamo duro, fino all’ultimo
tempo dobbiamo fare qualcosa, siamo in svantaggio di un solo punto. Ultima azione, mancano
dieci secondi, il nostro contropiedi mi passa la palla. Cosa faccio? Passo, tiro o palleggio? Ho
deciso di rischiare, tiro da tre, la palla ruota su se stessa, io ho paura, ma la palla nella retina fa
“ciuf” … sì!!! Ho segnato, abbiamo vinto la partita, siamo vincitori. Tutti mi danno il cinque,
anche il coach, evviva! Agli spogliatoi tutti felici, abbiamo vinto. Il mio sogno si avvererà,
sicuro!
di Matilda Zallio, 3^A
Io, come ogni ragazzo/a, sono affetta dal “virus del telefono”; la mia non è però una malattia
grave, infatti lo uso per sentirmi con i miei amici e basta, a meno che non ci sa qualche gioco che
mi attira. Questo fatto ha portato molti ragazzi ad un calo della pratica dello sport. Essi smettono
di fare sport per giocare al computer o al cellulare… NO! Ma siete matti? Io queste cose non le
capisco, così come non capisco le ragazze che non fanno sport perché è troppo faticoso o non ne
hanno voglia … ma va! Fare sport è la cosa più bella che esista, non saprei cosa fare tutti i
pomeriggi senza sport! Io, da due anni, pratico uno sport meraviglioso: PALLAVOLO!
Mi alleno tre giorni a settimana e, se fosse per me, mi allenerei tutti i giorni. Quest’esperienza la
vivo con la mia migliore amica, Ludovica. L’anno scorso abbiamo iniziato: io ho un passato da
nuotatrice, mentre Ludovica da cavallerizza. Il primo anno è stato difficile riuscire ad
ambientarsi, riuscire a stare in partita, riuscire a formare una squadra unita. Poi la squadra
dell’anno scorso non era granché, sì, eravamo brave ma non eravamo unite. Quest’anno abbiamo
cambiato compagne perché siamo salite di livello: è tutta un’altra cosa. Siamo unitissime, infatti
quasi tutti i venerdì, dopo allenamento, andiamo a mangiare insieme una pizza o al Mc Donald’s.
Questa scuola di pallavolo si trova ad Alessandria e quindi io e Ludovica la raggiungiamo con le
nostre mamme, che si alternano. Siamo felicissime di vivere quest’esperienza così bella insieme.
La squadra si chiama A.V.B.C.(Alessandria volley ball club), è anche famosa perché ha una
squadra di serie C e il gestore ha giocato in serie A e ha vinto tutto. Grazie all’impegno e al mio
allenatore sono riuscita ad ottenere risultati discreti, magari andando avanti potrei diventare una
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vera pallavolista: io ce la metterò tutta! I ragazzi/e devono amare lo sport, anche perché trasmette
tanti valori. Un vantaggio dello sport è quello di non stare tutto il giorno sul telefono: esci, giochi,
ti diverti … questa è vita! Una delle esperienze più belle che ho vissuto nell’ambito della
pallavolo è stata durante il derby con l’altra squadra di Alessandria. Una ragazza avversaria si era
fatta molto male alla caviglia, io, che ero in panchina, mi sono messa di fianco a lei e abbiamo
parlato dei soliti discorsi da ragazza. Tuttora tra di noi si è stabilito un rapporto bellissimo e
ancora tutti i giorni ci sentiamo: è una ragazza stupenda pur essendo una mia avversaria. Quindi
grazie allo sport si può conoscere gente bravissima. Nella mia vita lo sport ha un ruolo
importante, per questo per concludere voglio dire: “Non fermatevi alla noia, andate oltre,
divertitevi, scoprite sport e lasciate perdere per mezzo pomeriggio il telefono”.
di Ludovica Bertola, 3^A
Lo sport è un’attività molto bella che aiuta a crescere e trasmette allegria. Di sport ce ne sono
tanti: calcio, nuoto, pallavolo, pallacanestro, equitazione, danza, atletica… Io ne ho praticati
alcuni; il mio primo sport è stato nuoto: ho iniziato all’età di 4 anni e ho continuato per molto
tempo. Poi mi sono stancata, anche se mia mamma mi diceva di continuare perché è uno sport
completo, che mette in moto tutti i muscoli. Quindi sono andata a provare atletica, ma dopo
qualche lezione ho smesso perché mia sorella non voleva più continuare, quindi pure io ho
lasciato questo sport. Così quattro anni fa sono andata a equitazione. Mi piaceva molto, infatti ho
continuato per due anni, adoravo e adoro i cavalli. L’anno scorso a settembre sono andata con
Matilda a provare la pallavolo. Mi sembra di aver trovato la mia anima gemella; penso che sia
uno sport stupendo. Io mi alleno due ore per tre volte a settimana, il martedì, il giovedì e il
venerdì, ad Alessandria. La pallavolo oltre tutto è uno sport di squadra; è un’occasione per fare
amicizia con altre ragazze e questo è un vantaggio. Quest’ anno ho delle compagne fantastiche,
siamo molto unite come gruppo. Oltre a fare allenamento mi diverto anche perché rido e scherzo,
non solo tra di noi ma anche con il nostro allenatore Paolo Rossi, che è molto simpatico.
Io faccio parte dell’ under 14, siamo divise in due gruppi perché siamo troppe. Il nostro gruppo è
molto più numeroso; se ci siamo tutte arriviamo a 20. La nostra squadra si chiama AVBC
(Alessandria volley ball club). Siamo quasi tutte del 2001, a parte alcune ragazze nuove arrivate
un paio di settimane fa che hanno 17 anni. Quando inizierà il campionato loro non giocheranno
con noi, ma per ora, che devono ancora imparare, si allenano con noi. Ogni lezione che passa mi
piace sempre di più. Un vantaggio dello sport che ho notato in questi anni è che bisogna sapersi
organizzare. Per esempio, quando hai due ore libere inizi già a svolgere i compiti per la
settimana; così quando devo andare a pallavolo non devo fare tutto di corsa. Anche perché dal
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momento che mi alleno dalle 18:00 alle 20:00, tempo che mi cambi, arrivo a casa alle 20:40 e
quindi sono stanca per fare ancora dei compiti. Per i trasporti mia mamma e quella di Matilda si
organizzano. Ci sono alcuni valori importanti che una persona deve mettere in pratica: per
esempio l’impegno, bisogna sempre dare il massimo. Bisogna essere responsabili, essere svegli
perché se una palla arriva e sei addormentato e non la prendi il punto va alla squadra avversaria.
Un’altra cosa importante è l’onestà, non bisogna barare e occorre anche essere sportivi; se si
perde bisogna accettarlo. Inoltre nel gioco di squadra non si gioca per se stessi come in una gara
di nuoto ma si collabora l’uno per l’altro. Quindi continuo ad impegnarmi e magari, chi lo sa, un
giorno diventerò una brava pallavolista. Mi dispiace molto che ci sia tanta gente che passa ore e
ore davanti alla televisione o al computer mentre ci sono tanti sport divertenti da praticare. Ai
ragazzi che non si vogliono stancare dico: ‘Sveglia’! Adoro lo sport e tutti dovrebbero sforzarsi di
trovarne uno adatto a loro.
CIAO, VALERIA … GRAZIE PER ESSERE STATA TRA NOI!