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Veduta di Cignano”. Olio su tela di Luigi Lombardi, pittore (1853-1940) “È forse ascrivibile agli anni in cui Lombar- di conobbe la futura sposa, questa veduta di Cignano, non ultimata, ma certamente interessante per l’evidenza che vi assume la linea - purissima - nel disegno e nella prospettiva”. Luciano Anelli, critico d’arte, descrive in questi termini il dipinto di Luigi Lombardi, rintracciato in una collezione privata, proveniente dagli eredi Ninì Guar- neri ved, Lombardi. L’opera è segnalata dal prof. Alessandro Tomasini. Lettere pag 2 Elezioni » 3 Pontevico » 4 Manerbio » 5 Territorio » 6 Calendario bresciano » 8 Manerbio » 10 Sport » 12 Ambiente » 13 Spigolature » 14 Le recensioni » 15 Le classifiche » 16 Dialogando Mensile d’informazione culturale, politica, sportiva e di attualità - Maggio 2008 - numero 5 Nel numero precedente, commen- tando le elezioni politiche del 13/14 Aprile scorso, avevamo sottolineato come la vigente legge elettorale non era poi così tanto una porcata. Il risultato elettorale ha visto un par- tito egemone, un altro partito mino- ritario, ma di rilevante consistenza politica e numerica, ed infine un’altra formazione che è improprio definire residuale. I nani ed i nanetti, tanto vituperati dalla grande stampa, sono spariti dal parlamento determinando la tanto sospirata ed auspicata semplificazio- ne politica. A nostro modesto avviso la governa- bilità e la qualità dell’azione di gover- no sono il risultato della capacità del gruppo dirigente politico. Non abbiamo mai considerato ve- ritiero il proverbio latino “talis rex, qualis grex” (il re è identico al suo gregge). Riteniamo che sia possibile, anzi do- veroso, che il gruppo dirigente debba esprimere il meglio del paese. I risultati della cosiddetta seconda Repubblica ci inducono a non aver soverchie speranze di un buon gover- no, ma, come si suol dire, la speranza è l’ultima a morire. Per tornare al nostro orticello, la Bas- sa ha avuto un risultato uniforme. Il PdL, con l’alleanza della Lega, si conferma come la forza egemone. Abbiamo già registrato alcune di- chiarazioni degli esponenti locali del centrodestra che sognano il gran- de ribaltone per le amministrative dell’anno prossimo. Ci permettiamo di ricordare loro che il voto amministrativo segue logiche diverse dal voto politico (Sondrio docet). A livello amministrativo conta, ancor più che a livello nazionale, la can- didatura di uomini e donne capaci, fedeli ed intelligenti interpreti della propria gente. È così sicuro il centrodestra di avere la possibilità di schierare tutta la qualità necessaria per spedire all’opposizione il centrosinistra? L’alternanza al governo della città è un obbiettivo da perseguire affinchè la città venga governata al meglio. È però doveroso sottolineare come l’alternanza, disgiunta dalla capacità di governo, diventa una vuota decla- mazione. Editoriale Direzione: Vania Boglioli Edizioni “La Pianura” - Via Carducci, 2 - San Paolo (Bs) Stampa: La Compagnia della Stampa - Roccafranca (Bs) Pubblicazione mensile E-mail: [email protected] Autorizzazione N° 50 del Tribunale di Brescia del 06/12/2007 Sommario Cignano in una tela del Lombardi Il Sindaco di Manerbio, rispondendo ad una interpellanza, ha sollevato alcune que- stioni di rilevante interesse. La prima è riferita alla reintroduzione, nel nostro ordinamento giuridico, del reato di lesa maestà, reato che era stato cassato nel passaggio dalla monarchia alla Repubblica. La formulazione del reato va, naturalmen- te, aggiornata in lesa sindacatura. Infatti non è più possibile criticare il Sindaco. Se lo fai, il nostro Sindaco incarica un lega- le pronto a querelarti. Per quanto ci riguarda, diciamo solo che se il Sindaco intende querelarci, lo faccia pure. Vorremmo però porre una condizione: l’avvocato venga pagato con i soldi suoi e non con i soldi dei contribuenti. La seconda è l’accusa per la quale il nostro mensile opera una sistematica manipola- zione della realtà. Egregio signor Sindaco, le vorremmo con- fessare che ci spiace molto scrivere alcuni pezzi. Ci piacerebbe poter scrivere che l’area in- torno alla rotatoria del ponte del Mella è contornata da splendidi edifici, così da acccogliere chi proviene da Nord e da Ovest con una porta degna e consona alla nostra città. Ci piacerebbe poter scrivere che a Nord della cascina Monastero vi è una zona in- dustriale brulicante di fervore lavorativo. Ci piacerebbe poter scrivere che il depura- tore funziona perfettamente e che quando si transita sulla tangenziale Ovest si sento- no solo i profumi della natura. Ci piacerebbe poter raccontare che l’ad- dizionale IRPEF non è stata applicata ai livelli più alti ai cittadini di Manerbio. Ci piacerebbe poter raccontare che i lavori del sovrappasso ferroviario sono da osten- tare con fierezza per la rapidità con la quale sono stati eseguiti. Ci piacerebbe tanto poter definire, con orgoglio, la rotondina di via Cremona come l’infrastruttura stradale con il miglior raggio possibile. Ci piacerebbe tanto poter raccontare come sia stato un modello di trasparenza e di par- tecipazione popolare tutto l’iter politico- amministrativo dell’area ex-Marzotto. Ci piacerbbe tanto poter raccontare al mondo intero che nel consiglio comunale di Manerbio regna il fair play e che le mi- nacce di regolare i conti a pugni non hanno diritto di cittadinanza. Ci piacerebbe tanto… Ci piacerebbe tanto… Una piccola domanda: ma se questo non è possibile, come chiunque può constatare, la colpa di chi è? Di un umile scribacchino oppure di chi regge le sorti della nostra città? La terza questione riguarda chi paga il no- stro mensile. Ogni qualvolta si è a corto di ragioni si ricorre ad un argomento trito e ritrito: chi paga? La risposta è semplice: il giornale è pagato con la pubblicità e, per la parte non coper- ta, dai redattori. Contrariamente a Manerbio Notizie, edito dal Comune ed a cura di un uomo solo (il Sindaco), e pagato da tutti noi contri- buenti.

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Veduta di Cignano”. Olio su tela di Luigi Lombardi, pittore (1853-1940)“È forse ascrivibile agli anni in cui Lombar-di conobbe la futura sposa, questa veduta di Cignano, non ultimata, ma certamente interessante per l’evidenza che vi assume la linea - purissima - nel disegno e nella

prospettiva”. Luciano Anelli, critico d’arte, descrive in questi termini il dipinto di Luigi Lombardi, rintracciato in una collezione privata, proveniente dagli eredi Ninì Guar-neri ved, Lombardi. L’opera è segnalata dal prof. Alessandro Tomasini.

Lettere . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag . 2

Elezioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 3

Pontevico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 4

Manerbio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 5

Territorio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 6

Calendario bresciano . . . . . . . . . . . . . . . . » 8

Manerbio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 10

Sport . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 12

Ambiente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 13

Spigolature . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 14

Le recensioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 15

Le classifiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 16

Dialogando

Mensile d’informazione culturale, politica, sportiva e di attualità - Maggio 2008 - numero 5

Nel numero precedente, commen-tando le elezioni politiche del 13/14 Aprile scorso, avevamo sottolineato come la vigente legge elettorale non era poi così tanto una porcata.Il risultato elettorale ha visto un par-tito egemone, un altro partito mino-ritario, ma di rilevante consistenza politica e numerica, ed infine un’altra formazione che è improprio definire residuale.I nani ed i nanetti, tanto vituperati dalla grande stampa, sono spariti dal parlamento determinando la tanto sospirata ed auspicata semplificazio-ne politica.A nostro modesto avviso la governa-bilità e la qualità dell’azione di gover-no sono il risultato della capacità del gruppo dirigente politico.Non abbiamo mai considerato ve-ritiero il proverbio latino “talis rex, qualis grex” (il re è identico al suo gregge).Riteniamo che sia possibile, anzi do-veroso, che il gruppo dirigente debba esprimere il meglio del paese.I risultati della cosiddetta seconda Repubblica ci inducono a non aver soverchie speranze di un buon gover-no, ma, come si suol dire, la speranza è l’ultima a morire.Per tornare al nostro orticello, la Bas-sa ha avuto un risultato uniforme.Il PdL, con l’alleanza della Lega, si conferma come la forza egemone.Abbiamo già registrato alcune di-chiarazioni degli esponenti locali del centrodestra che sognano il gran-de ribaltone per le amministrative dell’anno prossimo.Ci permettiamo di ricordare loro che il voto amministrativo segue logiche diverse dal voto politico (Sondrio docet).A livello amministrativo conta, ancor più che a livello nazionale, la can-didatura di uomini e donne capaci, fedeli ed intelligenti interpreti della propria gente.È così sicuro il centrodestra di avere la possibilità di schierare tutta la qualità necessaria per spedire all’opposizione il centrosinistra?L’alternanza al governo della città è un obbiettivo da perseguire affinchè la città venga governata al meglio.È però doveroso sottolineare come l’alternanza, disgiunta dalla capacità di governo, diventa una vuota decla-mazione.

Editoriale

Direzione: Vania Boglioli

Edizioni “La Pianura” - Via Carducci, 2 - San Paolo (Bs)

Stampa: La Compagnia della Stampa - Roccafranca (Bs)

Pubblicazione mensile

E-mail: [email protected]

Autorizzazione N° 50 del Tribunale di Brescia

del 06/12/2007

Sommario

Cignano in una tela del Lombardi

Il Sindaco di Manerbio, rispondendo ad una interpellanza, ha sollevato alcune que-stioni di rilevante interesse. La prima è riferita alla reintroduzione, nel nostro ordinamento giuridico, del reato di lesa maestà, reato che era stato cassato nel passaggio dalla monarchia alla Repubblica.La formulazione del reato va, naturalmen-te, aggiornata in lesa sindacatura. Infatti non è più possibile criticare il Sindaco.Se lo fai, il nostro Sindaco incarica un lega-le pronto a querelarti.Per quanto ci riguarda, diciamo solo che se il Sindaco intende querelarci, lo faccia pure.Vorremmo però porre una condizione: l’avvocato venga pagato con i soldi suoi e non con i soldi dei contribuenti.La seconda è l’accusa per la quale il nostro mensile opera una sistematica manipola-zione della realtà.Egregio signor Sindaco, le vorremmo con-fessare che ci spiace molto scrivere alcuni pezzi.Ci piacerebbe poter scrivere che l’area in-

torno alla rotatoria del ponte del Mella è contornata da splendidi edifici, così da acccogliere chi proviene da Nord e da Ovest con una porta degna e consona alla nostra città.Ci piacerebbe poter scrivere che a Nord della cascina Monastero vi è una zona in-dustriale brulicante di fervore lavorativo.Ci piacerebbe poter scrivere che il depura-tore funziona perfettamente e che quando si transita sulla tangenziale Ovest si sento-no solo i profumi della natura.Ci piacerebbe poter raccontare che l’ad-dizionale IRPEF non è stata applicata ai livelli più alti ai cittadini di Manerbio.Ci piacerebbe poter raccontare che i lavori del sovrappasso ferroviario sono da osten-tare con fierezza per la rapidità con la quale sono stati eseguiti.Ci piacerebbe tanto poter definire, con orgoglio, la rotondina di via Cremona come l’infrastruttura stradale con il miglior raggio possibile.Ci piacerebbe tanto poter raccontare come sia stato un modello di trasparenza e di par-

tecipazione popolare tutto l’iter politico-amministrativo dell’area ex-Marzotto.Ci piacerbbe tanto poter raccontare al mondo intero che nel consiglio comunale di Manerbio regna il fair play e che le mi-nacce di regolare i conti a pugni non hanno diritto di cittadinanza.Ci piacerebbe tanto…Ci piacerebbe tanto…Una piccola domanda: ma se questo non è possibile, come chiunque può constatare, la colpa di chi è?Di un umile scribacchino oppure di chi regge le sorti della nostra città?La terza questione riguarda chi paga il no-stro mensile. Ogni qualvolta si è a corto di ragioni si ricorre ad un argomento trito e ritrito: chi paga?La risposta è semplice: il giornale è pagato con la pubblicità e, per la parte non coper-ta, dai redattori.Contrariamente a Manerbio Notizie, edito dal Comune ed a cura di un uomo solo (il Sindaco), e pagato da tutti noi contri-buenti.

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durante la “festa” perdesse la vita un al-tro ragazzo caduto in un pozzo profon-do cinque metri e tirato su dagli amici. Ciò nonostante la baldoria è continuata; e la cinica dichiarazione di un gruppetto è stata: “Basta criminalizzazione. Alla fine vogliamo solo divertirci”. C’è da restare al-libiti da tanta sicumera e tracotanza, è uno schiaffo alla vita quasi valesse meno di uno sballo. Intanto il consumo di stupefacenti è in continuo aumento pure tra giovanis-simi. A cominciare dalla cannabis ritenuta una droga leggera e consumata nell’errato convincimento che non sia nociva.Ma non esistono droghe leggere, secondo gli esperti, tipo la cannabis. E da essa si scivola all’eroina e alla cocaina o addirittura ad un miscuglio di sostanze diverse. Gli spinelli producono notevoli disturbi danneggian-do l’apparato respiratorio e circolatorio ed il cervello, specialmente tra gli adolescenti che cadono in stato depressivo e che per tirarsi su, consumano alcol aggravando la situazione. Non tralasciando che spesso i tossicodipendenti da consumatori diven-tano spacciatori per procurarsi il denaro per l’acquisto della dose. Finendo preda di malfattori e delinquendo essi stessi, minacciando sinanco i propri genitori ed i familiari. Il problema non è certo facile da risolvere. Quindi sarebbe utile da parte delle famiglie, della scuola, dei medici di base, dei sacerdoti, e di chi è vicino ed in contatto con i giovani, svolgere un’assi-dua campagna informativa. Mettendoli in guardia dai gravi pericoli derivanti dall’uso di droga di qualsiasi specie. Molto po-trebbero e dovrebbero fare gli enti locali a cominciare dai comuni, per l’allestimento di palestre, piscine, centri sportivi e luoghi di aggregazione per i giovani. Sottraendoli dalla noia e dal disimpegno, che il più delle volte li porta a provare per diversivo il fatale spinello. Maggiori controlli occor-rerebbero nelle discoteche dove la droga è facilmente spacciata. E dove dovrebbe essere vietata la vendita di alcol, limitando pure gli orari di apertura e chiusura onde evitare i tragici sabato sera che tante vite umane recidono.

Giuseppina de Giosa - Brescia

I BRESCIANI PER L’EXPO

L’idea di creare un “tavolo” per lavorare insieme allo sviluppo delle prospettive del-l’Expo Mondiale di Milano, mi pare ele-mento di interesse collettivo e fortemente legato alla rappresentatività istituzionale. L’Istituzione che rappresento in virtù della delega e del risultato elettorale ha il dovere e il compito di occuparsi del benessere del cittadino, del miglioramento delle con-dizioni di vita generali, dell’ampliamento della gamma di potenzialità e possibilità del singolo, in modo che tutti possano concorrere allo stesso livello e sullo stesso piano ad una esistenza dignitosa. Ecco perché, come rappresentante dell’istituzio-ne Provincia, lancio da subito e ribadisco la necessità di riunire e coordinare i vari attori, Camera di Commercio, Enti loca-li (Comuni, Comunità Montane, ecc.), Associazioni di categoria. Insieme, senza rivendicare paternità e senza protagonismi, in rappresentanza della gente e di quel ter-ritorio che ci ha chiesto di farci interpreti delle sue necessità, delle sue aspettative. Abbiamo il dovere di cogliere al meglio l’occasione di sviluppo ed occupazione che Expo rappresenta.Niente polemiche, dun-que, ma ferma convinzione che i bresciani possano e debbano partecipare alla grande scommessa già giocata e vinta da Milano. L’Expo è una opportunità unica e irripe-tibile. Bisogna quindi, immediatamente, attivare un gruppo di lavoro che veda par-tecipi la politica, le imprese, l’economia e il territorio, in cui ciascuno impegna le pro-prie capacità e competenze.Sinteticamente la proposta è quella di confrontarci con le Associazioni imprenditoriali, artigianali e commerciali e con gli Enti locali della città e della provincia. Non è quindi proponibi-le, individuare in Brescia Tourism il “mo-tore” di tale iniziativa, poiché la sua attività è rivolta esclusivamente alla promozione turistica del territorio e manca nella sua composizione la rappresentanza delle asso-ciazioni imprenditoriali. Brescia Tourism potrà svolgere un ruolo significativo in rapporto con gli altri soggetti nell’esple-tamento del suo ruolo statutario.L’im-prenditorialità bresciana, industriale ed artigianale, che ha svolto e svolge un ruolo importante nello sviluppo produttivo ed urbanistico del territorio milanese, deve poter giocare un ruolo da protagonista, attraverso la presenza e il nostro impegno in questa fase, proprio nella preparazione e sviluppo dell’Expo.

Riccardo MininiAssessore al Turismo della Provincia di Brescia

MORIRE AL RAVE

Caro direttore, e lo chiamano divertimen-to! Ma tra bello e sballo non basta un esse a fare differenza. Tant’è che al “rave party” in quel di Segrate nel milanese, un radu-no di giovani provenienti da tutt’Italia e dall’estero, tra musica assordante e droga c’è scappato il morto. Un diciannovenne è deceduto nel pomeriggio della domeni-ca di Pasqua, nonostante le pronte cure mediche. Inoltre, poco ci è mancato che

LettereI commercIantI dI manerbIo raccolgono le fIrme In calce ad

una petIzIone che sarà InvIata al sIndaco

AL SIGN. SINDACO DEL COMUNE DI MANERBIOIn seguito alla riunione svoltasi il 12 marzo c.a. ci permettiamo di ribadire alcune osservazioni in merito al progetto di rifacimento del “Piazzolo”.Nella riunione sopra citata, cittadini e commercianti, son stati interpella-ti per sapere cosa ne pensano del progetto, perché, a Suo parere, “chi meglio dei residenti poteva sapere le esigenze della via”.Le nostre perplessità, a Voi già note, sono per l’ennesima volta state esposte e per l’ennesima volta voi avete voltato pagina dicendo che i parcheggi “sul Piazzolo” non possono esistere, in quanto non c’è lo spazio sufficiente.A questo punto viene da chiedersi: perché nella stretta via XX Settembre sono stati giustamente previsti alcuni posti macchina, mentre per il Piazzo-lo, dove lo spazio è maggiore, non c’è la volontà di usare lo stesso metro? Partendo da questo presupposto, che è inconfutabile, crediamo che il pro-blema non siano i metri ma piuttosto una scelta di principio della giunta che pur chiedendo democraticamente il parere ai cittadini, non cerca una mediazione ma va dritta per la sua strada ignorando i disagi che certamente andrà a creare.Nel progetto, non sono state previste delle zone per il carico/scarico delle merci; cosa succederà alla viabilità quando i numerosi furgoni e camion dovranno fermarsi per scaricare? Assisteremo a degli ingorghi di autoveicoli che oltre a rallentare il traffico provocheranno un massiccio inquinamento. I residenti, sprovvisti di garage, se durante la giornata dovessero rientrate a casa anche per pochi minuti, per non rischiare la multa, dovranno pagare la sosta in quanto i parcheggi liberi sono sempre impegnati.Riducendo la carreggiata e picchiettado i due lati della strada, si creerà un caos alla viabilità che sarà negativo per tutta la cittadinanza; e poi non capiamo che senso abbia fare dei marciapiedi doe ci sono già dei como-di portici. Il pedone non essendo obbligato a passare sotto i portici, può camminare lontano dalle vetrine e di coseguenza non è “tentato” dalla merce esposta. Il commercio, come tutta l’economia, sta vivendo un momento difficile; crediamo che il compito di un’attenta Amministrazione sia anche quello di aiutare o per lo meno, di non danneggiare, le attività sul territorio. Crediamo che i negozi siano una componente indispensabile per una città, in quanto oltre a fornire dei servizi, sono strumenti di socializzazione sempre più rari nella nostra società. Le vetrine illuminate, tengono lontana la microcriminalità, il commer-ciante giornalmente pulisce l’area adiacente il negozio e non dimentichia-mo che le attività commerciali sono fonti d’entrate per il Comune; provate ad immaginare il centro senza negozi. Manerbio è sempre stato considerato il centro commerciale naturale della zona attirando i cittadini dei paesi limitrofi; Voi come Amministratori avete il dovere di tentare di recuperare le posizioni perse e non remare contro come dimostra questo progetto.Vogliamo concludere pregandoVi di prendere in considerazione le ns. osservazioni in quanto il muro contro muro non porta benefici a nessuno; riprendete in mano il progetto e cercate una mediazione. RingraziandoVi per l’attenzione porgiamo distinti saluti.

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Alla Lista Civica 2.176 voti, il 52,90% dei voti; al Centrodestra Quinzano il 27,21%; a Lega Nord il 19,89%. Maurizio Franzini resta sindaco; in minoranza: Eugenio For-cella e Francesco Tirelli. Elevata l’affluenza con l’88,6%. Delusione, ovviamente, da parte di Lega e Centro Destra (Allean-za nazionale e Forza Italia), insieme voti 1.937. “Il risultato negativo è il prezzo che si paga in democrazia” il commento degli sconfitti.Franzini totalizza un margine di vantaggio dal secondo candidato è molto più ampio dei 464 consensi registrato cinque anni fa.IL CONSIGLIO COMUNALELista Civica Quinzano: Claudio Antonini, Tiziana Azzanelli, Graziano Bolzani, Gior-gio Ciresa, Giovanni Cò, Cristoforo Ferra-ri, Gian Battista Frusconi, Cinzia Manini, Giorgio Mantovani, Alessandra Picciotti,

Hanno votato in 2622 (erano 3006 gli aventi diritto): 1394 hanno scelto la civica, “Insieme per cambiare” (Indipendenti, Popolari e Pd), 1061 Lega Nord. Una dif-ferenza di 333 voti per cui è stato eletto a sindaco di Offlaga: Ferdinando Moretti, 42 anni, preside all’istituto San Filippo Neri della parrocchia di Manerbio, alla sua prima esperienza. Terzo tentativo fallito invece per Sergio Agoni, agricoltore, già senatore. Il paese ha archiviato la gestione commissariale del Comune determinata dalla crisi di giunta. Resta il problema delal Centrale elettrica. Dichiarazione del neo sindaco: “Analizzeremo tutta la parte bu-rocratica e prenderemo contatto con tutte le associazioni, forze sociali e politiche che hanno partecipato all’azione di contrasto dell’impianto”.

“Il Popolo della libertà Milzano” vince il confronto elettorale col 52% dei voti ed elegge sindaco Giovanni Battista Bulgari. In minoranza due membri della “Lega Nord” e due delal civica “Abitare Milzano” che han-no raccolto rispettivamente 254 e 239 voti. Bulgari è stato sindaco nel ’94 e nel ’95, ha già fatto parte del consiglio comunale si dice pronto a un rapporto collaborativo con l’opposizione per rispondere al meglio alle esigenze ed aspettative della gente.Con Bulgari nella lista sono: Mattia Lucini,

19 anni, il più giovane fra i candidati, e Giuseppe Gelmini, fratello di Maria Stella, il più preferenziato.CONSIGLIO COMUNALEIl Popolo delle Libertà - Milzano: Giuseppe Gelmini, Michele Bodini Filippini, Mattia Lucini, Sara Gariano in Zavaglio, Riccardo Damiani, Mario Bulgari, Massino Giustizie-ro, Mikol Zavaglio. Lega Nord: Pierangelo Bertoni (candidato sindaco), Carlo Prestini. Abitare Milzano: Bianca Maria Albertinelli (candidato sindaco), Mario Margotti.

MILZANOMezzo paese per Bulgari

QUINZANOFranzini raddoppia

OFFLAgAEsordio per il sindaco Moretti

MANERBIOVoti a destra, giunta di sinistra

Alfianello 4 (0,3) 7 (0,5) 9 (0,6) 368 (25,9) 410 (28,9) 778 (54,8) 2 (0,1) 5 (0,4) 10 (0,7) 5 (0,4) 29 (2) 30 (2,1) 3 (0,2) 20 (1,4) 384 (27,1) 59 (4,2) 443 (31,2) 5 (0,4) 69 (4,9) 23 (1,6) 38 (2,6) 1419 (95,9)

Bagnolo Mella 5 (0,1) 47 (0,6) 18 (0,2) 1819 (25) 1983 (27,2) 3802 (52,2) 12 (0,2) 29 (0,4) 54 0,7) 13 (0,2) 234 (3,2) 60 (0,8) 59 (0,8) 91 (1,2) 2227 (30,6) 207 (2,8) 2434 (33,4) 33 (0,5) 391 (5,4) 71 (1) 96 (1,3) 7282 (97,8)

Bassano Bresciano 0 (0,0) 3 (0,2) 1 (0,1) 362 (29,3) 372 (30,1) 734 (59,4) 4 (0,3) 6 (0,5) 5 (0,4) 0 (0,0) 22 (1,8) 13 (1,1) 6 (0,5) 15 (1,2) 275 (22,3) 17 (1,4) 292 (23,6) 3 (0,2) 131 (10,6)12 (1) 15 (1,2) 1235 (97,7)

Cigole 3 (0,3) 1 (0,1) 4 (0,4) 223 (22,5) 299 (30,2) 522 (52,8) 7 (0,7) 8 (0,8) 1 (0,1) 3 (0,3) 22 (2,2) 11 (1,1) 0 (0,0) 22 (2,2) 277 (28) 31 (3,1) 308 (31,1) 6 (0,6) 71 (7,2) 16 (1,6) 19 (1,9) 989 (96,6)

Leno 8 (0,1) 27 (0,3) 29 (0,4) 2057 (26,2) 2609 (33,2) 4666 (59,3) 22 (0,3) 36 (0,5) 42 (0,5) 19 (0,2) 170 (2,2) 103 (1,3) 43 (0,5) 127 (1,6) 1896 (24,1) 206 (2,6) 2102 (26,7) 21 (0,3) 450 (5,7) 82 (1) 121 (1,5) 7865 (97,5)

Manerbio 12 (0,2) 41 (0,5) 23 (0,3) 1913 (4,7) 2217 (28,6) 4130 (53,3) 17 (0,2) 34 (0,4) 42 (0,5) 13 (0,2) 206 (2,7) 61 (0,8) 57 (0,7) 126 (1,6) 2166 (28) 228 (2,9) 2394 (30,9) 27 (0,3) 561 (7,2) 69 (0,9) 122 (1,5) 7744 (97,6)

Milzano 0 (0,0) 2 (0,2) 5 (0,5) 251 (26,1) 372 (38,7) 623 (64,8) 2 (0,2) 4 (0,4) 4 (0,4) 2 (0,2) 18 (1,9) 10 (1) 1 (0,1) 21 (2,2) 196 (20,4) 23 (2,4) 219 (22,8) 5 (0,5) 46 (4,8) 9 (0,9) 18 (1,8) 962 (97,3)

Offlaga 4 (0,2) 9 (0,4) 7 (0,3) 537 (23,2) 683 (29,5) 1220 (52,7) 7 (0,3) 11 (0,5) 9 (0,4) 9 (0,4) 51 (2,2) 29 (1,3) 6 (0,3) 40 (1,7) 679 (29,3) 54 (2,3) 733 (31,6) 16 (0,7) 165 (7,1) 41 (1,7) 37 (1,5) 2316 (96,7)

Pontevico 6 (0,2) 19 (0,5) 20 (0,5) 915 (23,3) 1233 (31,4) 2148 (54,7) 15 (0,4) 20 (0,5) 26 (0,7) 7 (0,2) 111 (2,8) 52 (1,3) 36 (0,9) 83 (2,1) 1033 (26,3) 91 (2,3) 1124 (28,6) 15 (0,4) 243 (6,2) 46 (1,1) 76 (1,9) 3925 (97)

Quinzano 1 (0,0) 35 (0,9) 18 (0,5) 855 (22,7) 1410 (37,5) 2265 (60,2) 8 (0,2) 16 (0,4) 25 (0,7) 13 (0,3) 107 (2,8) 45 (1,2) 22 (0,6) 93 (2,5) 863 (23) 75 (2) 938 (24,9) 14 (0,4) 160 (4,3) 70 (1,8) 70 (1,8) 3760 (96,4)

San Gervasio Bresciano 0 (0,0) 3 (0,3) 4 (0,4) 335 (30) 339 (30,4) 674 (60,4) 0 (0,0) 4 (0,4) 1 (0,1) 2 (0,2) 16 (1,4) 21 (1,9) 2 (0,2) 24 (2,2) 241 (21,6) 18 (1,6) 259 (23,2) 8 (0,7) 97 (2,7) 23 (2) 24 (2,1) 1115 (96)

San Paolo 2 (0,1) 4 (0,2) 8 (0,3) 697 (30) 756 (32,5) 1453 (62,5) 4 (0,2) 9 (0,4) 6 (0,3) 7 (0,3) 42 (1,8) 42 (1,8) 8 (0,3) 28 (1,2) 505 (21,7) 59 (2,5) 564 (24,3) 14 (0,6) 133 (5,7) 38 (1,6) 41 (1,7) 2323 (96,7)

Verolanuova 10 (0,2) 20 (0,4) 12 (0,2) 1497 (30,4) 1522 (30,9) 3019 (61,3) 12 (0,2) 23 (0,5) 26 (0,5) 12 (0,2) 83 (1,7) 62 (1,3) 42 (0,9) 92 (1,9) 1136 (23,1) 129 (2,6) 1265 (25,7) 18 (0,4) 226 (4,6) 43 (0,9) 91 (1,8) 4922 (97,3)

Verolavecchia 3 (0,1) 21 (0,8) 8 (0,3) 767 (31) 712 (28,8) 1479 (59,8) 7 (0,3) 11 (0,4) 9 (0,4) 6 (0,2) 57 (2,3) 38 (1,5) 14 (0,6) 37 (1,5) 592 (23,9) 50 (2) 642 (25,9) 10 (0,4) 132 (5,3) 39 (1,6) 48 (1,9) 2474 (96,6)

Totale generale 512 2645 2140 187716 218355 406071 1356 3112 3085 1680 19586 7425 3459 11667 185444 21960 207404 2806 38642 6829 11122 711590

(0,1) (0,4) (0,3) (26,4) (30,7) (57,1) (0,2) (0,4) (0,4) (0,2) (2,8) (1) (0,5) (1,6) (26,1) (3,1) (29,1) (0,4) (5,4) (0,9) (1,5) (97,5)

Bianche Nulle VOTIVALIDI

Coalizione Coalizione

Alfianello 12 (0,8) 59 (3,8) 406 (25,9) 465 (29,7) 42 (2,7) 6 (0,4) 73 (4,7) 8 (0,5) 460 (29,4) 424 (27,1) 884 (56,4) 14 (0,9) 4 (0,3) 3 (0,2) 2 (0,1) 3 (0,2) 32 (2) 19 (1,2) 34 (2,1) 41 (2,5) 1567 95,4)

Bagnolo Mella 30 (0,4) 243 (3,1) 2382 (30,2) 2625 (33,3) 106 (1,3) 84 (1,1) 442 (5,6) 61 (0,8) 2062 (26,1) 2042 (25,9) 4104 (52) 41 (0,5) 36 (0,5) 18 (0,2) 34 (0,4) 14 (0,2) 249 (3,2) 47 (0,6) 90 (1,1) 115 (1,4) 7891 (97,5)

Bassano Bresciano 2 (0,1) 18 (1,3) 297 (22) 315 23,4) 25 (1,9) 8 (0,6) 127 (9,4) 4 (0,3) 407 (30,2) 414 (30,7) 821 (60,9) 6 (0,4) 4 (0,3) 1 (0,1) 6 (0,4) 4 (0,3) 18 (1,3) 8 (0,6) 13 (0,9) 15 (1,1) 1349 (98)

Cigole 5 (0,5) 32 (2,9) 307 (28,2) 339 (31,1) 29 (2,7) 0 (0,0) 80 (7,3) 3 (0,3) 315 (28,9) 262 (24,1) 577 (53,0) 8 (0,7) 3 (0,3) 5 (0,5) 9 (0,8) 4 (0,4) 23 (2,1) 4 (0,4) 11 (1) 21 (1,9) 1089 (97,1)

Leno 35 0,4) 263 (3) 2039 (23,5) 2302 (26,5) 165 (1,9) 52 (0,6) 471 (5,4) 28 (0,3) 2184 (32,4) 2408 (27,8) 5222 (60,2) 51 (0,6) 31 (0,4) 19 (0,2) 39 (0,4) 23 (0,3) 191 (2,2) 45 (0,5) 90 (1) 143 (1,6) 8674 (97,4)

Manerbio 30 (0,4) 254 (3) 2331 (27,7) 2585 (30,7) 164 (1,9) 73 (0,9) 593 (7) 54 (0,6) 2332 (27,7) 2137 (25,4) 4469 (53,1) 50 (0,6) 39 (0,5) 19 (0,2) 53 (0,6) 22 (0,3) 225 (2,7) 43 (0,5) 68 (0,8) 131 (1,5) 8419 (97,7)

Milzano 8 (0,8) 26 (2,5) 207 (19,7) 233 (22,1) 34 (3,2) 2 (0,2) 49 (4,7) 1 (0,1) 402 (38,2) 276 (26,2) 678 (64,4) 6 (0,6) 4 (0,4) 1 (0,1) 4 (0,4) 5 (0,5) 21 (2) 6 (0,6) 10 (0,9) 24 (2,2) 1052 (96,6)

Offlaga 8 (0,3) 65 (2,5) 730 (28,6) 795 (31,1) 50 (2) 6 (0,2) 183(7,2) 5 (0,2) 770 (30,1) 621 (24,3) 1391 (54,4) 10 (0,4) 18 (0,7) 10 (0,4) 11 (0,4) 7 (0,3) 45 (1,8) 16 (0,6) 34 (1,3) 36 (1,4) 2555 (97,3)

Pontevico 19 (0,4) 97 (2,3) 1117 (26) 1214 (28,2) 104 (2,4) 46 (1,1) 251 (5,8) 22 (0,5) 1305 (30,3) 1100 (25,6) 2405 (55,9) 27 (0,6) 25 (0,6) 11 (0,3) 17 (0,4) 14 (0,3) 119 (2,8) 27 (0,6) 41 (0,9) 88 (2) 4301 (97,1)

Quinzano 24 (0,6) 88 (2,2) 917 (22,4) 1005 (24,6) 147 (3,6) 27 (0,7) 188 (4,6) 36 (0,9) 1530 (37,4) 913 (22,3) 2443 (59,8) 18 0,4) 23 (0,6) 12 (0,3) 6 (0,1) 12 (0,3) 109 (2,7) 37 (0,9) 61 (1,4) 77 (1,8) 4087 (96,7)

San Gervasio 5 (0,4) 20 (1,6) 252 (20,8) 272 (22,4) 26 (2,1) 2 (0,2) 108 (8,9) 5 (0,4) 359 (29,6) 386 (31,8) 754 (61,4) 9 (0,7) 9 (0,7) 2 (0,2) 5 (0,4) 1 (0,1) 24 (2) 1 (0,1) 19 (1,5) 35 (2,8) 1214 (95,7)

San Paolo 14 (0,5) 59 (2,3) 553 (21,3) 612 (23,6) 32 (1,2) 8 (0,3) 156 (6) 8 (0,3) 825 (31,8) 826 (31,8) 1651 (63,6) 22 (0,8) 14 (0,5) 5 (0,2) 9 0,3) 7 (0,3) 47 (1,8) 11 (0,4) 36 (1,3) 45 (1,7) 2596 (97)

Verolanuova 12 (0,2) 145 (2,7) 1243 (23,1) 1388 (25,8) 110 (2) 45 (0,8) 265 (4,9) 23 (0,4) 1650 (30,7) 1643 (30,6) 3293 (61,3) 35 (0,7) 26 (0,5) 10 (0,2) 18 (0,3) 10 (0,2) 101 (1,9) 35 (0,7) 39 (0,7) 110 (2) 5371 (97,3)

Verolavecchia 6 (0,2) 67 (2,5) 638 (23,6) 705 (26) 57 (2,1) 18 (0,7) 149 (5,5) 23 (0,8) 761 (28,1) 866 (32) 1627 (60,1) 26 (1) 11 (0,4) 4 (0,1) 8 (0,3) 5 (0,2) 53 (2) 15 (0,6) 31 (1,1) 53 (1,9) 2707 (97)

Totale generale 2571 25011 199140 224151 15740 4211 42197 3418 231431 209728 441159 3992 3547 1668 3361 1582 20277 3585 7149 12800 711459

(0,3) (3,2) (25,8) (29,1) (2) (0,5) (5,5) (0,4) (30) (27,2) (57,2) (0,5) (0,5) (0,2) (0,4) (0,2) (2,6) (0,5) (0,9) (1,6) (97,5)

Bianche Nulle VOTIVALIDI

CoalizioneCoalizione

Il PdL anche a Manerbio ha stravinto le elezioni. Non è servita la presenza della signora Dialma Cantaboni Cazzaniga, sindaco per due legislature di Manerbio, designata da cattolici che hanno simpatie per la sinistra politica fra i candidati pre-sentati dal Pd.I manerbiesi hanno votato dimostrando come non hanno in simpatia la politica del centrosinistra: preferiscono il tanto dileggiato Cav. Berlusconi e il movimento della Lega Nord nonostante, in un primo momento, avessero fatto intravedere un possibile recupero dello sfavorito PD e di conseguenza della candidata ex democri-stiana. Evidentemente da questa parte le vere esigenze degli italiani non sono state comprese: troppe le promesse, eccessive le buone parole e intenzioni, poche le propo-ste davvero convincenti. Conclusione: gli elettori manerbiesi hanno premiato chi ha meglio interpretato gli interessi locali.Ma non c’è da stare allegri. Questi voti hanno dato più forza a coloro che prima di tutto hanno a cuore la “questione setten-trionale”. Per non dire poi dell’inefficienza e dell’incapacità dimostrate dalla giunta

pidi nell’affrontare i problemi che sovrasta-no Manerbio. A cominciare dalle questioni collegate alle disponibilità economiche per un deficit di bilancio spaventoso conse-guenza di inutili spese, alla viabilità sulla quale interventi sbagliati del recente pas-sato impongono nuove spese, alla gestione del territorio cui è stata data una parvenza di sensibilità con piste ciclabili e ponti inu-tili quanto costosi, ai livelli occupazionali in calo costante, fino all’insoluto recupero dell’area ex Marzotto i cui progetti sono stati approvati con una serie di osservazioni dalla Provincia e sui quali ancora pende un ricorso al Tar.Per tutto questo, ed altro ancora, i maner-biesi hanno dato la loro risposta votan-do la coalizione Pdl-Lega Nord in 4.469 (53,08%) e determinando la sconfitta della coalizione Pd-Ivd che ha raccolto 2.585 voti (30,7%).Alle formazioni minori : Udc 593 (7,04%); Arcobaleno 225 (225 (2,67%); Destra 165 (1,95). Altre percentuali inferiori all’uno per cento a :Socialisti, Sinistra critica, Dife-sa vita, Lega Lombarda, Pcl, Forza Nuova, Bene comune, Unione consumatori, Pli.

RISULTATI ELETTORALI ALLA CAMERA

RISULTATI ELETTORALI AL SENATO

Andrea Soregaroli.Lista Centrodestra Quinzano: Eugenio Forcella (candidato sindaco)Franco Chittò, Annalisa Bertolini.Lista Lega Nord: Francesco Tirelli (candi-dato sindaco), Lorenzo Olivari.

Già delineata la giunta: Giancarlo Mazza, vicesindaco e assessore ai servizi sociali; Giuseppe Zucchi, assessore al bilancio; Ste-fania Brunelli, cultura e politiche giovanili; Lorenzo Sala, agricoltura e ambiente. Due gli assessori esterni: Alessandro Tomasini (lavori pubblici) e Davide Scalvenzi (sport e tempo libero). CONSIGLIO COMUNALEInsieme per cambiare: Giancarlo Mazza, Stefania Brunelli,Gian Carlo Carlotti, Valter Ferrari, Chiara Fracassi, Giovanni Gambaretti, Pier Camil-lo Manenti, Laura Moretti, Lorenzo Sala, Ulrik Valerio, Giuseppe ZucchiOfflaga per la Liberta - Lega nord: Sergio Agoni (candidato sindaco), Antonietta Biazzi, Piero Boldini, Bortolo Del Pero, Antonio Filippini.

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Maggio 2008Pag . 4

Associazione Nazionale Carabinieri di Pontevico

Mastro gesualdo, l’ultimo forgiatoreIl maglio di Pontevico è diventato museo territoriale ed è stato festosamente inaugu-rato. Gesualdo Ramera, l’ultimo forgiatore della Bassa Bresciana, e il sindaco Primo Generali hanno firmato la convenzione dinanzi a numerosi cittadini interessati all’evento. Sotto il porticato dell’immobile è stata allestita una mostra con fotografie di Giancarlo Moretti mentre sulla parete centrale dominava la scena dell’affresco della Madonna di Lourdes, segno di devo-zione popolare. Tra il pubblico le autorità: gli assessori, il maresciallo dott. Gianluca Gigliotti, comandante della stazione dei Carabinieri, il presidente dell’Anc Leo Tac-coni, esponenti di varie associazioni locali. Attorno a Ramera i suoi nipoti e gli amici di sempre. Strette di mano calorose, compli-menti per la scelta di offrire alla comunità la struttura nella quale dal 1902 nonno, Natale, ed in seguito suo padre Giacomo e lo zio, hanno prodotto arnesi per il lavoro nei campi: vanghe, badili, zappe, tagliafie-ni, roncole, battifalce, cunei, anelli, rastrelli e molto altro.Al taglio del nastro, dopo la benedizione e la recita di un’ “Ave Maria” di ringrazia-mento su invito dell’abate mons.Antonio Tomasoni, hanno provveduto il sindaco e

lo stesso Gesualdo, che pure ha scoperto la targa in ottone sulla quale è testimoniata la proprietà Ramera del maglio. Valerio Gardoni, cultore di storia locale, che ha vogato con la sua canoa per fiumi e torrenti e camminato su percorsi antichi d’Italia e d’Europa, ha magnificato l’impegno di Gesualdo sorretto da fatica e sacrifici. “Cor-riamo in fretta - ha considerato Gardoni - e ci priviamo dei piaceri della vita che stanno anche nella passione per il lavoro d’ogni giorno”. A 65 anni Gesualdo Ramera va in pensione. Ma la sua officina non si ferma, poiché egli stesso, due giorni la settimana - il mercoledì ed il sabato di mattina - sarà ancora lì ad aprire ai visitatori il museo nel quale risuona il cigolio dalla grande ruota messa in movimento dall’acqua della Se-riola, la fucina arde ed il poderoso martello del maglio batte sull’incudine e trasforma il metallo grezzo in attrezzi ognuno dei quali è un’opera d’arte.Per 54 anni il maglio è stato il luogo di lavo-ro di mastro Gesualdo Ramera, che ha vo-luto consegnare al Comune un patrimonio storico dell’artigiano che non andrà disper-so. Aveva undici anni quando con il nonno che aveva rilevato l’attività dal Comune nel 1938, con il papà e lo zio entrò nell’azienda.

Nel maglio, allora, era coinvolta l’intera famiglia con la nonna Nina che arroventava il ferro sulle forge a carbone. Era un gruppo affiatato dal quale Gesualdo ha assorbito la filosofia della pazienza e della comprensio-ne. Mai arrabbiato il mastro forgiatore che lascia, va in pensione, compiuti i 65 dopo aver occupato nell’officina le sue giorna-te dall’alba al tramonto, in ogni stagione dell’anno.Domenica scorsa era vestito a festa, come ancora nei paesi conviene per le occasioni speciali. Ma non ha resistito al richiamo del maglio. Dopo l’inaugurazione, aperto l’accesso all’officina dalle pareti annerite dal carico di fuliggine e l’aria impregnata del vapore dell’acqua che raffredda il metallo incandescente preparato per la forgia, s’è tolto giacca e cravatta, ha liberato l’invaso, rimesso in moto il complesso sistema di cinghie con le quali è trasmesso movimento all’impianto. Sorrideva, era soddisfatto per la presenza di tanta gente che l’ha seguito nei movimenti da un’apparecchiatura all’altra, per lui usuali nel dare forma al metallo. Ha dimostrato ancora vitalità e bravura con-sumata. Sperava che qualcuno raccogliesse quella sua eredità d’esperienza e di vita, ma nessuno s’è fatto avanti. Le “scotade e

schisade” sulle sue mani dimostrano quan-to grande dev’essere l’entusiasmo che quel lavoro richiede dal mattino presto quando s’accendono i fuochi a carbone nelle forge, si preparano i pezzi, ed appena il vicinato si è destato, la ruota comincia a girare, il maglio a battere con ritmo incessante ed il ferro prende forma. Sono le sequenze del lavoro richiesto per trasformare un chilo di vecchia rotaia in un badile. Dodici ore al giorno per una quarantina d’attrezzi, pagati un nulla considerata la fatica. Gesualdo è fiero di tutto questo e racconta della sua vita con serafica serenità.

Hanno preso il via le attività dell’associa-zione Nazionale Carabinieri sezione di Pontevico fortemente voluta dai Carabi-nieri di Pontevico, dai numerosi simpatiz-zanti, grazie alla volontà e alla pervicacia del Comandante di Stazione M.llo Gigliotti, alla buona volontà di uno zoccolo duro di ostinati e all’intrapendenza del vulcanico neo Presidente M.llo M. Cav. Leo Tac-coni. Proprio la decennale esperienza di quest’ultimo ha permesso, tra l’altro, di superare, pur con qualche difficoltà, “pro-blemi di gioventù” legati all’inesperienza e alla burocrazia tipiche della nascita di un organismo nuovo.

Ad oggi, l’Associazione conta già 49 iscritti e un Consiglio Direttivo composto da:• M.lloM.Cav.LeoTacconi-Presidente;• App.LuigiZorza-Vicepresidente;• C.rePieroErrante-segretario.

I consiglieri sono:• C.reLucaMigliorati;• C.reFaustoGozzoli;• C.reSantoMarinoni;• C.rePaoloPipperi;• C.reNicolaStaurenghi. L’addetto alla stampa è C.re Fabrizio

Marchesi e il coordinatore è il Sig. Gian-carlo Moretti.

Nell’ambito della vita associativa il primo impegno rilevante è stato l’organizzazione della “Virgo Fidelis”, protettrice dell’Arma alla presenza di numerose autorità civili e militari, di tutte le rappresentanze d’Arma del Comune e di numerosi Paesi vicini, of-ficiata da Mons. Abate Antonio Tomasoni, parroco di Pontevico. Con un’Abbaziale gremita anche di civili, si è svolta una toc-cante e riuscitissima cerimonia, che si è poi conclusa nella sede dell’Associazione con un rinfresco rallegrato da musica e danze. A

tal proposito è degno di nota segnalare che in tale sede siamo stati accolti, su invito del Sig. Sindaco, da tutte le altre assosiazioni d’Arma: Alpini, Bersaglieri e Combattenti e Reduci, anche se è nostro desiderio cercare al più presto una “casa” tutta nostra.

Prossimo impegno, frutto di nuovi incon-tri e di dibattito, sarà l’organizzazione, in data 8 giugno, del-la festa dell’Arma dei Carabinieri, cer-cando di fare tesoro dell’esperienza prece-dente e profondendo rinnovato entusiasmo al fine di offrire una nuova, indimentica-bile giornata ai parte-cipanti.Tutti gli iscritti, uni-

tamente al Presidente, desiderano ricordare lo scomparso Dott. Alberto Milanesi, già Presidente dei Combattenti e Reduci, stori-co di Pontevico unitamente alla sorella Car-la, a sua volta scrittrice. Che le più sentite espressioni di cordoglio possano giungere ai familiari del carissimo Dottor Alberto.

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Maggio 2008 Pag . 5

MANERBIOAll’Ucid, le novità normative dalla RegioneIncontro all’Ucid, la sezione di Maner-bio dell’Unione cattolica imprenditori e dirigenti, per conoscere “ i benefici per le imprese bresciane attraverso il canale della formazione professionale alla luce della nuova legge regionale”. L’argomento è stato approfondito dalla dott.a Marina De Vito, direttore generale del Centro formativo provinciale “Giuseppe Zanardelli, azienda speciale della Provincia di Brescia costituita nel 2004, prima in Italia e la più grande in Europa. Nella relazione è stato messo in evidenza che i Centri professionali, come si presentano attualmente, sono distribuiti in provincia nei Cfp di: Brescia, Chiari, Clusa-ne, Darfo, Edolo, Pontedilegno, Rivoltella del Garda, Verolanuova, Villanuova sul Clisi. L’anno scorso l’organizzazione ha for-mato circa diecimila persone, duemila delle quali hanno frequentato i corsi diurni. I Cfp sono considerati scuole di serie B. “Ma non è così, assicura la De Vito nel riferire, dati alla mano, che le “aziende usufruiscono sempre più delle attività dell’azienda per riqualificare il personale”.

Come opera l’organizzazione? “Abbiano la formazione post qualifica e grazie alla rifor-ma Moratti possiamo organizzare un quinto anno in aggiunta al periodo di formazione per cui gli studenti possono accedere a studi universitari, previo un esame di stato”. Con l’assessore Giampaolo Mantelli, delegato all’Istruzione Pubblica e alla Formazione professionale nella giunta della Provincia di Brescia sono realizzate iniziative di for-mazione d’intesa con industrie, come la Feralpi di Lonato, aziende commerciali quale l’Italmark, e il settore bancario con il contributo di Cassa Padana di Leno per periodi di tirocinio all’estero.Sono percorsi formativi che accompagnano lo studente fino ai sedici anni, l’età per l’in-gresso al mondo del lavoro. C’è una grande richiesta di personale qualificato da parte delle imprese alla ricerca di mano d’opera adatta alle loro esigenze produttive.“Siamo osservati da organizzazioni del Nord Europa, più avanti rispetto ai nostri sistemi di formazione, ma che riconoscono alla provincia di Brescia risultati d’eccellen-

za nel settore”, considera ancora nella sua relazione la De Vito.La regione Lombardia tutela il valore dell’identità e del pluralismo culturale, linguistico e religioso, mentre riconosce al capitale umano l’elemento primario per la costruzione dell’Europa e per lo sviluppo sociale ed economico della comunità. Per-ciò il sostegno alle le attività di orientamen-to e all’integrazione e la messa in rete delle specifiche azioni che riguardano i servizi alla persona, il commercio, le aree tecnologica ed informatica, la ristorazione, le lingue, la qualità e le risorse umane. La legge regionale del 27 luglio 2007 regolamenta tutto que-sto e sancisce il diritto-dovere di istruzione formazione e obbligo d’istruzione stabilen-do modalità e criteri per l’accreditamento e l’attribuzione delle risorse.Nel 2008, in collaborazione con l’università Cattolica di Brescia e la Statale della città, l’azienda Zanardelli farà partire nuove ini-ziative finalizzate al mercato del lavoro con programmi di formazione continua.

Consiglio (disinteressato) per i patiti del lottoIl “Giornale di Brescia” di martedì 15 agosto 2006, titolava una corrispondenza da Ma-nerbio nei seguenti termini.

Occhiello: Si della giunta alla costruzione di un sovrap-passo che collegherà alla viabilità comunale un grande quartiere in costruzione.

Titolo: MANERBIO “SCAVALCA” LA FERROVIA”

Sommario (enfatico): Intervento di un milione di euro pagato dal Comune. Opera finita nel 2007

L’anno dopo altra corrispondenza che ricalca la prima e titolo bissato. Dal “Giornale di Brescia” di venerdì 10 agosto 2007.

Occhiello (rassicurante): A buon punto i lavori per realizzare il sovrap-passo che collegherà le zone est e ovest

Titolo (identico a dodici mesi prima):

MANERBIO “SCAVALCA”LA FERROVIASommario (a rettifica del precedente): Opera pronta entro il 2008. Saranno anche eliminati due passaggi a livello.

Nel testo si legge tra l’altro (repetita juvant): “sottolineano gli uffici tecnici del comune alleggerire e snellire la via-bilità interna della cittadina con la costruzione di bretelle esterne al centro abitato” (idem come l’anno prima).In due fotografie, qui pubblicate, è descritta visivamente la situazione. Sul lato nord della costruzione c’è già il terrapieno della rampa che consentirà lo scavalco.Sul lato Sud, ancora nuda e cruda la struttura del manufatto spoglio di rampa per salire (sarà faticoso per chi si vanta di pedalare). In loco solo un cartello con i nomi del responsa-bile dei lavori e responsabile unico del procedimento (arch. Maria Vit-toria Tisi), del progettista e direttore

dei lavori (ing. Mauro Mancini) ed altri rife-rimenti. Nessun accenno alle date d’inizio e della conclusione della costruzione.Aspettiamo il prossimo agosto per saper-ne di più. Saranno passati tre anni. Giusto per la regola del tre semplice: come per la costruzione del ponte sul Mella, costato tre

volte tanto il primo preventivo, i lavori in via Dante, le legislature del governo comunale dell’attuale maggioranza. Tanti tre per tenta-re la fortuna al lotto.

Questa giunta applica il principio “tassa e spendi”, o come è stato affermato nell’ul-timo consiglio comunale, del “riscatto” per ottenere soldi da un singolo cittadino al quale è stato reiterato un vincolo, che ha dovuto ricorrere al Tar per far valere le proprie ragioni. Quel cittadino s’è tolto un pensiero che gli pesava, non per rimorso ma per dover continuare a compilare carte su carte ed ha ceduto ad un compromesso. Lapidaria l’affermazione del sindaco: “Se non avessimo reiterato il vincolo, oggi non incasseremmo 18 mila euro”. Il cittadino paga e tace. È un buono. Ma i “sinistri” del-la maggioranza non intendono esprimergli un flebile “grazie”. Rincarano la dose. “Ce li doveva e li incassiamo”.

TASSA E SPENDI

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Premio provinciale “Foibe ed esodo”Poesie, temi, manifesti e video. Sono tutti elaborati di altissimo livello quelli presentati dagli studenti bresciani alla seconda edi-zione del concorso di idee “Foibe ed esodo, rispettare la verità, mantenere viva la memo-ria per dire mai più!” indetto dall’assessorato alla Pubblica Istruzione, Formazione profes-sionale ed Edilizia Scolastica della Provincia di Brescia, retto da Giampaolo Mantelli, in stretta collaborazione con il Comitato pro-vinciale dell’associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia e l’Ufficio Scolastico provinciale.Gli studenti che hanno appreso, conosciuto e trasformato in splendidi lavori il dramma delle Foibe sono stati premiati (mercoledì 16 aprile) simbolicamente a palazzo Brolet-to con una pergamena consegnata diretta-mente dalle mani dall’assessore Mantelli, dal presidente della Provincia Alberto Cavalli e dal presidente dell’associazione nazionale

Venezia Giulia e Dalmazia Luciano Rubes-sa. Per tutti i ragazzi inoltre è previsto un viaggio sui luoghi della tragedia. L’iniziativa infatti culminerà con una gita di due giorni, a carico dell’amministrazione provinciale, il 14 e 15 maggio prossimi - sui luoghi in cui si sono consumate le persecuzioni. “Visitare i luoghi della tragedia – spiega l’assessore Mantelli – è il modo migliore per onorare e ricordare l’orrore che gli italiani delle Re-gioni Orientali, Venezia Giulia e Dalmazia, sono stati costretti a subire. Il viaggio è il completamento ideale del percorso di rifles-sione proposto per contribuire al rispetto della verità e al mantenimento della memo-ria del sacrificio di troppe persone”.I ragazzi avranno così la possibilità di vedere dal vivo le foibe, approfondendo il dramma misconosciuto da molte generazioni e sul quale per lungo tempo è caduto l’oblio.Gli studenti premiati sono trentotto: Ghe-

da Federica - I^ B Liceo Classico Arnaldo Brescia; Bernardi Luca, Bonavetti Jacopo, Bressanelli Michele, Bulferetti Nicole, Calvi Fabrizio, Chiodi Alessandro, Cicci Cristian, Coatti Mattia, Delzotto Alessandro, Ferrari Gianni Pietro, Franceschetti Giovanni, Franzinelli Gaia, Mosconi Roberta, Parolet-ti Marco, Pelosato Alessandro, Poli Mauro, Porcini Gian Luigi, Sonetti Alessandro, Squartati Michele,Taddei Gabriele - II^ A – Geometri I.I.S.Meneghini Edolo; Cate-nacci Giorgia, Gualeni Alice, Zaher Fatima, Bombardieri Fabio, Consolati Carolina, Delfini Marina Lucia, Turra Monica, Vez-zoli Michela, Marangoni Barbara, Priya Lal, Santoro Alessandra - classi 2^A - 4^B I.I.S. Dandolo di Corzano; Andreoli Rossella, Zanella Giulia, Amin Hamda, Pelizzari Donato, Magalini Mirko, Dimerti Ferrari Manuel – classi IV^ A - IV^ B I.I.S. Bon-signori di Remedello

SAN gERVASIOPellegrinaggio a RomaQuattro giorni, dal 7 al 10 aprile, all’inse-gna dell’armonia e della gioia dello stare in-sieme, scanditi da un intenso programma, ben organizzato, fin nei minimi dettagli. Questo ed altro è stato il pellegrinaggio a Roma organizzato dall’Amministrazione di San Gervasio bresciano per i suoi anziani.La delegazione degli over sessanta, accom-pagnata dall’assessore Barbara Migliorati è partita a bordo di un pullman per Roma lunedì 7 aprile. Prima di arrivare in capi-tale, una bella tappa al centro storico di Orvieto e al Duomo, che, con i suoi pre-ziosi mosaici, è uno dei massimi capolavori dell’architettura medioevale.Nel pomeriggio finalmente a Roma. Du-

rante la permanenza in capitale gli anziani hanno visitato basiliche e piazze, il Campi-doglio, il Colosseo, i fori imperiali e visto i palazzi di Camera e Senato. Particolar-mente suggestiva la giornata del 9 aprile ( a Roma nel frattempo era giunto anche il sindaco Giampaolo Mantelli) dedicata all’udienza con il Santo Padre, la visita libera al Vaticano e a Piazza San Pietro e la serata da ospiti presso l’ordine del Legiona-ri di Cristo dedicata alla Sacra Sindone.Una bella esperienza che ha saputo regalare momenti di allegria ma anche di medita-zione e preghiera oltre che la riscoperta dei monumenti e delle bellezze della nostra capitale.

CFP di Verolanuova Primatista per i pezzi di ricambioNuovo modulo all’interno del percorso for-mativo del Cfp Zanardelli per gli studenti di meccanica. La sede operativa di Verola-nuova del Cfp infatti sarà la prima scuola in Italia ad inserire come materia d’esame e come prova pratica di ricerca cambio e pre-ventivo “Part Partner” un software di rete in uso presso tutte le Concessionarie, officine e Carrozzerie autorizzate associate al Con-sorzio Doc – Ricambi originali – Brescia – Bergamo, tramite il quale l’autoriparatore cerca il pezzo di ricambio, valuta e confron-ta i prezzi ed esegue l’ordine on line. Lo Zanardelli dunque si fa promotore come apripista di un’iniziativa sperimentale a livello nazionale. L’ausilio del sofware Part Partner è fonda-mentale per la figura professionale dell’au-toriparatore, specie nella fase dell’ordine. Il sistema - che l’Italia sta testando per tutta Europa - permette di cercare velocemente i pezzi di ricambio di ogni marca e formulare un preventivo. L’idea della collaborazione è nata dalla necessità da parte del Consorzio

Doc di avere personale qualificato da inse-rire nelle proprie strutture, e avvalersi di un canale preferenziale per selezionare alunni, in vista di eventuali assunzioni. Del resto il Consorzio Doc, la cui l’attività prevalente è lo sviluppo delle vendite di ricambi originali da parte delle concessio-narie associate nei confronti delle officine e carrozzerie affiliate conta 1776 clienti e 74 concessionari fra Brescia e Bergamo. Trami-te il Consorzio i clienti vengono forniti a domicilio della totalità dei ricambi originali di tutte le marche. Ecco perché Part Partner diverrà materia d’esame per i ragazzi del corso di meccanica del Cfp Zanardelli. Uno strumento in più che assieme all’apprendi-mento delle migliori tecnologie che il mer-cato dell’autoriparazione offre accrescerà il loro bagaglio culturale oltre che le loro capacità professionali. Insomma saperlo uti-lizzare farà la differenza nel momento in cui, terminato il percorso di studio, ci si dovrà immettere sul mercato del lavoro. L’autoriparatore è sempre più un lavoro di

grande professionalità in costante evoluzio-ne che abbisogna di passione e di conoscen-za di tutte le nuove tecnologie.Per l’assessore alla P.I. e Formazione Pro-fessionale Giampaolo Mantelli il progetto è motivo di ulteriore soddisfazione, e rap-presenta una nuova conferma dell’impegno speso nella giusta direzione: “Quella di oggi è solo l’inizio di un intenso rapporto tra la scuola, il Consorzio ed i Concessionari – sostiene – . Il mondo del lavoro è alla costante ricerca di alta professionalità e noi con i nostri Centri di Formazione Professio-nale stiamo lavorando proprio in tal senso. Questa di oggi è un ulteriore prova degli sforzi che l’Azienda Zanardelli e l’assessora-to provinciale alla Formazione Professionale stanno compiendo per incentivare il dialogo e lo scambio di conoscenze e competenze con le realtà produttive. L’obiettivo è quello di formare giovani capaci e competenti, pronti per un mercato lavoro che li sappia valorizzare e che dia loro prospettive di ul-teriore crescita”.

La scuola edile per il conservatorioSedici ragazzi e ragazze della Scuola edi-le e dell’Accademia di Santa Giulia sono impegnati da febbraio nei lavori di recu-pero della facciata di via Gezio Calini del Conservatorio Luca Marenzio. L’operazio-ne, che mette insieme in modo virtuoso obiettivi didattici, risparmio economico e tutela del patrimonio storico architettonico degli edifici di pregio, è stata oggetto, nel novembre scorso, di un accordo siglato fra la Provincia di Brescia - Assessorato alla Pubblica Istruzione, Formazione Profes-sionale ed Edilizia scolastica – la Scuola Edile bresciana e l’Accademia di Belle arti SantaGiulia di Brescia.“Un protocollo finalizzato sia alla promo-zione, alla tutela e alla salvaguardia del patrimonio architettonico in gestione alla Provincia, che alla valorizzazione della for-mazione professionale nel campo dell’edili-zia storica e del restauro” spiega l’assessore Giampaolo Mantelli.«La priorità è l’obiettivo formativo - ha sottolineato durante un sopralluogo al can-tiere l’assessore provinciale -, ma vale la pena ricordare anche il risparmio per l’ente Provincia: se avessimo fatto un appalto nor-male avremmo speso oltre 300 mila euro, così il nostro contributo all’ operazione è di 47 mila». In un’unica azione, spiega l’assessore, «si avrà il restyling del Conservatorio e la pre-parazione di figure professionali particolar-mente richieste dalle ditte locali che opera-no nel settore del restauro degli immobili storici». Il Conservatorio Luca Marenzio è uno degli immobili più importanti del patrimonio storico in gestione alla Provincia. L’edificio è caratterizzato lungo le facciate prospicenti via Calini da fregi e decorazioni affrescate, bugnature e festoni di particolare pregio. Il tutto però in precario stato di conser-vazione. Molto soddisfatti dell’accordo raggiunto e della messa al lavoro sul campo dei ragazzi si sono detti anche il direttore dell’Accademia Riccardo Romagnoli e il di-rettore della Scuola edile Antonio Crescini. I ragazzi della scuola edile hanno iniziato a operare dal 10 febbraio e concluderanno lo stage il 18 aprile, quelli dell’Accademia sono intervenuti dal 10 marzo e andranno avanti fino a giugno.

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MANERBIOConcerto per un viaggio nel tempoÈ un treno molto, molto particolare: non ha binari, non ha percorsi definiti, non ha una stazione d’arrivo o di partenza, appare e poi scompare. È il “Treno Fantasma” che non ha orari da rispettare, può arrivare quando vuole. Capace di viaggiare senza limiti nello spazio e nel tempo, Treno Fan-tasma può arrivare all’improvviso in una casa, in una scuola, in un teatro…E sabato 19 aprile il convoglio ha fatto scalo al Po-liteama con il “Concerto di primavera”, consueto omaggio della Civica Associazio-ne musicale “Santa Cecilia” ai manerbiesi

ed alla gente venuta da fuori per ascoltare, entusiasmarsi ed applaudire. La Santa Ce-cilia è stata diretta come sempre dal mae-stro Arturo Andreoli che ha condotto gli spettatori nel grande mondo della lettera-tura con fermate in luoghi particolarmente suggestivi che hanno caratterizzato la storia del Novecento.Successo della serata durante la quale sono stati presentati gli esordienti: Antonio Sal-di, sax; Demetra Boninsegna, tromba; Maria Chiara Facchetti ed Elisa Zucchi, clarinetto. Rappresentano le nuove leve della Santa Cecilia cresciute nella scuola di musica Manfredini, nella quale si alterna-no docenti di varie materie legate al pen-tagramma. Al concerto hanno partecipato anche tre giovanissimi allievi del corso di percussione che hanno dato man forte nel-la esecuzione del brano finale ispirato alle tradizioni ed ai riti dell’Africa.

BAgNOLOIl miglior salame si trova a Leno

MANERBIOAlla Lum le voci dei ricordiIl periodo d’incontri della Lum (Libera Università Manerbio) si conclude “Sulle orme di Emily Dickinson”, la poetessa che visse nell’Ottocento nella regione occiden-tale del Massachusetts ed è considerata tra i maggiori lirici del Ventesimo secolo. A quanti aderiscono al sodalizio, che ogni settimana da ottobre ad aprile hanno par-tecipato alle periodiche riunioni nel Pic-colo Teatro Comunale, giovedì prossimo, ultima data del calendario sociale, sarà di-stribuita il libretto realizzato col contributo dell’assessorato alla Cultura del Comune e stampato dalle edizioni Bressanelli, “nato dal desiderio di un gruppo di donne che, senza alcuna ambizione letteraria, hanno voluto dare voce ai propri ricordi, ai pro-pri sentimenti più reconditi”. È quanto si legge nella presentazione dell’iniziativa che

rende il libretto “unico proprio per la sua semplicità, specchio di una generazione generosa e sensibile a cui va tutta la no-stra riconoscenza”. In linea dunque con la poetessa che aveva come riferimento - in termini biblici - la lotta di Giacobbe con l’angelo e della quale gran parte della pro-duzione poetica riflette e coglie non solo i piccoli momenti di vita quotidiana, ma anche i temi e le battaglie più importanti che coinvolgevano il resto della società.Il linguaggio di Emily Dickinson era sem-plice e brillante. Sfogliando la pubblicazio-ne della Lum sono da leggere pagine che esprimono amore per la natura. “Amore in cielo, Amore in terra, Amore nell’anima, Amore nel cuore, Amore nel prossimo, un sentimento che si sta esaurendo. Vogliamo bene e l’Amore crescerà” osserva un’asso-

ciata Lum, mentre “una zia” dedica al nipo-te “Jacopo”, nell’anniversario della morte, il ricordo nei seguenti termini.“Piccolo angelo/ chiudo gli occhi e ti vedo./ Odo ancora le tue fragili risate/ Il tuo dol-cissimo profumo inebriarci/ Le piccole paf-fute manine ergersi verso di noi/ Correre nei campi folti e verdi del cielo/ Brillare nei giorni di sole/ Rilucere nel cielo stellato./ Accompagna le nostre vite nei giorni più bui/ Veglia su di noi tutti/ Ti vogliamo un bene immenso./ Risposa in pace”

Sentimenti manifestati in semplicità con rimpianti, come si legge ancora. “Rimpian-to di parole non dette/ Rimpianto di gesti non compiuti/ Rimpianto di gioie che po-tevano essere/ e non sono state/ Ora non ci sei più/ E mi opprimono tanti rimorsi”.

BAgNOLOMaggiori costi per costruireIl Comune intende incentivare gli inter-venti di recupero d’edifici esistenti tenendo conto del fatto che in paese sono quasi esaurite le aree edificabili disponibili sul territorio. Per questo il consiglio comunale ha fissato - coi voti della sola maggioranza - la tabella degli oneri di urbanizzazione pri-maria e secondaria che secondo l’assessore Ermanno Lancini è adeguata a tariffe che “già nel 2005 i comuni vicini applicavano e che Bagnolo ha recepito soltanto ora”. L’adeguamento è stato approvato con il voto favorevole della maggioranza.Con varie motivazioni voto contrario delle altre componenti del consiglio comunale. Lega Nord per dichiarazione del capo-gruppo Giorgio Marinoni, ha manifestato preoccupazione poiché i nuovi costi rica-dranno sui cittadini.

Contrarietà anche dal “Germoglio”, per bocca di Guido Rossini, lista di centro-destra che ritiene forte il divario tra costi reali e tariffe, fattore che sta ad indicare come l’Amministrazione civica non è stata attenta e forse tutto questo ha impedito la realizzazione d’altre opere. Ci chiediamo inoltre dove finiranno i soldi degli oneri, visto che, nonostante il raddoppio delle tariffe, nel bilancio del 2008 è previsto la stessa somma in entrata dell’anno prece-dente”.Voto contrario anche dagli ex alleati della Giunta di Rifondazione Comunista. Paolo Delpero dichiara: “Considerata la crisi che stiamo attraversando, certificata dalla ridu-zione dell’acquisto delle case e dal proble-ma dei mutui, non riteniamo opportuno aumentare gli oneri di urbanizzazione”.

Domenica scorsa a Bagnolo Mella abbiamo avuto il campionato del salame bresciano. Non mi si fraintenda. Si dà del salame a uno che alle volte è ritenuto uno sprovve-duto. Nulla di tutto questo, per carità. Il sa-lame in questione è quello autentico quello prodotto con le carni suine insaccate. A Ba-gnolo Mella il miglior salame della stagio-ne è stato proclamato quello di Leopoldo Dada che abita a Leno. L’hanno decretato i diciotto esperti che hanno costituito la commissione che ha selezionato 103 salami iscritti alla rassegna. Il salame di Leopoldo Dadda è stato giudicato il miglior salame in seguito a una serie di parametri che vanno

dalla stagionatura al colore, dall’aspetto del grasso al profumo passando per il gusto, le muffe e la sernitura. Al secondo posto si è classificato l’insaccato prodotto da Criola Algero di Mantova, ammesso al concorso riservato ai produttori bresciani con una deroga speciale. Sul terzo gradino del po-dio, l’insaccato preparato dai fratelli Mauro e Piergiuseppe Guerrini di Bagnolo.Un successo forse inatteso questo del con-corso del miglior salame bresciano che gli organizzatori di “Bagnolo con gusto” si propongono di proporre anche l’hanno prossimo.

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1 gIOVEDÌ San Giuseppe Lavoratore SOLE: sorge 5.11 - tramonta 19.35 ZODIACO: Toro

Magio söt, sè fa de töt Maggio asciutto, in campagna si fa di

tutto.

1797 - Riorganizzazione della Repub-blica bresciana sul modello del sistema municipale, amministrativo e giudizia-rio francese. Il territorio è ripartito in dieci cantoni con i rispettivi “luoghi centrali”.

1945 - L’avv. Giuseppe Ghislandi, pri-mo sindaco di Brescia per designazione del Comitato di liberazione, prende possesso del suo ufficio.

2 VENERDÌ San Cesare

I Confeècc j-è miga facc per i asègn Le cose delicate non sono fatte per gli

asini

1955 - Esce il primo numero del set-timanale “Avanguardia Nazionale” or-gano del Msi bresciano. La direzione politica è affiadata a: Alberto Spina, Giuseppe Antonioli, Stefano Motta. Direttore responsabile: Elio Barucco.

3 SABATO San Filippo e Giacomo apostoli

‘L’-é fat zò còl podèt È tagliato con l’accetta tanto è rozzo

1836 - Giacomo Antonio Moreschi da Malonno viene nominato arciprete di Manerbio. Morirà il 16 maggio 1863.

1946 - “Spirito profondamente ardente di concordia, di tolleranza vicendevole, al di là di ogni odio di parte, di ogni spirito di vendetta”. È l’auspicio del vescovo di Brescia, Giacinto Tredici che ha rivolto un messaggio alla diocesi invitando i cattolici a partecipare alla ricostruzione.

4 DOMENICA Ascensione di N.S.

Magio ortolà, tata paja e poc gra. Maggio ortolano, tanta paglia e poco

grano.

1873 - Inaugurato il nuovo concerto di otto campane in si-bemolle, reputato uno dei primi e più armoniosi concerti della diocesi. Recentemente fu rifatto tutto il castello e rifuse le prime tre cam-pane.

1973 - Muore Andrea Tambalotti, or-ganista della parrocchiale dal 1927. Fu apprezzato compositore.

1986 - Un gruppo di appassionati ma-nerbiesi della lirica ospiti a Roncole di Busseto del tenore Francesco Bergonzi, amico di Angelo Ruggeri e Gianni Bo-ninsegna coi quali era stato recluso in campo di concentramento nazista. Si

parla di un concerto lirico a Manerbio con Bergonzi e il soprano Adelina Ro-mano. Ma è rimasto solo un progetto.

5 LUNEDÌ San Gottardo Festa a Gambara e Trenzano LUNA NUOVA

Èl val tàt come ‘l dù dè còpe Vale quanto il due di picche

1973 - Il manerbiese Luigi Ferrari si lau-rea campione europeo di tiro a volo.

1945 - Italo Nicoletto eletto segretario della federazione del Pci di Brescia.

6 MARTEDÌ San Domenico Savio

Ontà le röde Corrompere

1955 - Brescia: nella periferia Nord della città, zona del Violino, inaugurato il primo villaggio promosso dall’ing. Padre Ottorino Marcolini della Pace.

7 MERCOLEDÌ Santa Flavia Domitilla

Èl pàrla fransés come ‘na aca spagnöla Non sa parlare: è un confusionario

1943 - A Bornato si trasferisce Anton Gino Medeghini, bresciano tra i pri-mi a dedicarsi ai cartoni animati. Il laboratorio di Milano, nel quale egli aveva avviato la sua avventura era stato distrutto da un bombardamento e tutto rischiava di andare perduto. La salvezza arrivò dall’ospitalità di Bornato offerta a Domeneghini, da villa Secco D’Ara-gona per tecnici e disegnatori che fino alla primavera 1946, attorno a “La Rosa di Bagdad” ebbero modo di lavorare intensamente. L’arresto per epurazione del “fascista” Domeneghini nell’im-mediato dopoguerra fu un episodio breve che non incise sulla troupe degli animatori. “La Rosa di Bagdad” giun-ge a Venezia nel 1949 per contendere la primogenitura del lungometraggio d’animazione ad altri autori di cartoon nazionali.

8 gIOVEDÌ San Vittore il Moro

Èndòe nò ghè va èl sul, ghè va ‘l dutùr Dove non entra il sole, entra il dottore

1945 - Cessano le ostilità su tutti i fron-ti europei di guerra.

9 VENERDÌ San Geronzio

Fin chè se scampa s’empara S’impara sempre

1946 - Vittorio Emanuele III di Savoia abdica. Sale al trono Umberto II

10 SABATO San Antonino I àsegn i se strögia fra dè lùr

Gli asini si elogiano tra loro

1510 - Un’immagine lignea della Beata Vergine in Manerbio, lacrima copiosa-mente.

11 DOMENICA Pentecoste FESTA DELLA MAMMA

Fa i pè ale mosche Presumere di saper fare le cose più dif-

ficili

1515 - Michele Crescini da Orzinuovi rinuncia al titolo di rettore della cappel-lania di S. Martino.

1713 - Era domenica. Fra le hore 18 e 19 venne un grande temporale con un diluvio di acqua in un hora, e cadette una saetta contro la torre grande verso il cordone in fondo, senza lesione alcu-na di persone (deo dante) con grande spavento.

1916 - Albert Einstein enuncia la teoria della Relatività Generale

12 LUNEDÌ Santa Rosanna PRIMO QUARTO DI LUNA

Lassàga i òs Morire per qualcosa

1705 - A hore 14 incirca venne una grand’eclissi di sole.

1743 - Bartolomeo Capitanio muore all’età di 82 anni e viene sepolto per primo nella parrocchiale.

13 MARTEDÌ Santa Domenica

A nüminà el diaòl, compàr la pèl A nominare il diavolo, compare la pelle

1986 - Il Centro di educazione musi-cale, costituito nell’ambito delle ini-ziative dell’Oratorio di Manerbio, apre le iscrizioni ai corsi per strumenti a fiato e percussioni. Nell’iniziativa sono impegnati il maestro di musica Rodol-fo Cominelli, il maestro Giuseppe Di Stefano, il signor Bruno Cotelli.

14 MERCOLEDÌ San Mattia

Dopo ‘l disnà pòlsa, dopo séna spassèza Dopo il pranzo riposa, dopo la cena

passeggia

1515 - Giuliano de Violis investito del titolo di rettore della cappellania di S. Martino.

1684 - Il manerbiese Pietro Bonetti vie-ne nominato cappellano di S. Giorgio.

15 gIOVEDÌ San Torquato

Mars e magiö söcc i fa formènt per töcc Marzo e maggio asciutti fanno grano

per tutti

1953 - Giulio Mazzon si dimette da

segretario del Psi perché candidato al Parlamento. Gianni Savoldi, Vittorio Casaro, Erminio Giori assumono la segreteria provvisoria.

16 VENERDÌ Sant Ubaldo

Üliga bé al visì sensa spostà i confì Vogliate bene ai vostri vicini ma non

spostate i confini

1452 - Gentile da Leonessa, dopo aver raccolto le sue truppe a Manerbio, muove verso il Cremonese, il Lodigiano e Caravaggio.

1638 - Caterina, figlia dell’Ospitale morse ammazzata dal lupo in casa del sig. Fedrìs (federici) alle Colombere.

1702 - L’Armata Francese, con 60 mila soldati si fermò per tre giorni a Ma-nerbio. Poi a Bassano e S. Gervasio. A Isorella poi li francesi, non contenti di tagliar li formenti e prati, tagliarono anche le vigne, talché avevano ridotto quel paese in un deserto.

Giovanni Battista Marchioni, arciprete di Cignano, così narra nel suo diario: “alli 16 maggio l’Armata Francese al numero di 60.000 passarono da Ma-nerbio ove si fermarono pure 3 giorni come pure a Bassano e Santo Gervaso ove tagliavano li formenti alla disperata per farli mangiare alli cavalli sì che apor-tarono a tutte quelle terre ove passarono un grandissimo danno ne formenti lini e prati a segno che il vederli così rovi-nati cavavan le lagrime dalli occhij per compassione delli dannificati”.

17 SABATO San Pasquale

Chi öl catà sö besogna che i sa sbase zò Chi vuol raccattare si deve chinare

1986 - Nel teatro civico di Manerbio in palazzo Luzzago, si svolge il concerto vocale della corale Santa Cecilia diretta dal maestro Angelo Ambrogio. Grande consenso ed applausi. A ciascuno degli spettatori è stata offerta una bottiglia di vino, omaggio dei commercianti che hanno voluto dare risalto all’even-to. I loro nomi: Luigi Carlotti, fratelli Cavagnini, Cantine Balestra, Mario Salini, Pugnetti Giovanni, Maurizio Ghignatti. Inoltre le aziende Unimark, Mirabella di Rodengo, Salvalai di Ba-gnolo Mella ed Emme 7.

18 DOMENICA SS. Trinità

La galina dè campagna l’è la cità che se la maja

La gallina di campagna è la città che se la mangia

1528 - Nicolò Secco d’Aragona, ottiene in commenda il beneficio parrocchiale di Manerbio.

C A L E N DA R I O B R E S C I A N Oa cura di Franco Piovani

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19 LUNEDÌ San Pietro di Marrone papa

Chi piö spènt manch ‘l spènt Chi più spende meno spende

1986 - Un anonimo cinquantenne di manerbio, scrive a Ferruccio Bonizzoli del bar Basilio per ricordare Enrico Grazioli, calciatore definito “Farfalli-no”, morto il 23 aprile, e proporre un torneo di calcio alla sua memoria. Bella idea, rimasta però nei buoni propositi mai resi concreti.

20 MARTEDÌ San Bernardi da Siena LUNA PIENA

L’amùr l’è come la tòs, nò sa pöl tuignìl scùndìt

L’amore è come la tosse, non si può tenerlo nascosto

1808 - Giovanni Regosa rinuncia al beneficio parrocchiale di Manerbio ponendo così termine alla incresciosa situazione iniziata 10 anni prima; mo-rirà il 29 marzo 1810.

21 MERCOLEDÌ San Vittorio e compagni martiri ZODIACO: Gemelli

Pudì issà ‘n del lèt e dì che s’ha sudàt Poter fare i propri comodi

1741 - Festa della Pentecoste, Bartolo-meo Capitanio cantò la prima messa nella parrocchiale.

22 gIOVEDÌ Santa Rita da Cascia

Gnè bé gnè mal i düra semper Bene e male non sono eterni

1953 - Il prof. Mario Pedini lascia la carica di segretario provinciale della Dc perché candiato alla Camera dei Depu-tati. Lo sostituisce Guido Franchi.

23 VENERDÌ San Desiderio vescovo

Chèl chèl’è òrb, sùrt e ‘l tas, sent’agn ‘l vif ‘n pas

Chi è orbo, sordo e tace, vive cent’anni in pace

1836 - Scoppia terribile l’epidemia del colera. La prima vittima è un cer-to Giuseppe Coppini di 72 anni, la seconda il giovane farmacista e segre-tario comunale sig. Pedrioni d’anni 37. Il morbo continua per circa tre mesi (giugno-agosto) facendo 65 vittime. Il clero locale si distingue per l’abne-gazione nell’assistere i colerosi raccolti nell’Ospedale e nel Lazzaretto.

24 SABATO B.V. Maria Ausliatrice

I primi amùr i è i miglùr I primi amori sono i migliori

1638 - Maria di Pietro Fraia, Cremone-se, morse ammazzata dal lupo.

1770 - Il governo veneto emana una normativa che prevede la soppressio-ne di tutti i conventi con meno di 12 frati regolari professi e ne incamera i beni. Tra gli altri e di conseguenza, il 7 giugno 1783 cessa di esistere anche la

Badia di Leno, in commenda da anni ad alti prelati e senza più monaci, i cui beni vengono incamerati dallo Stato.

1986 - La Finchimaca di Manerbio ha celebrato il suo primo decennale con un rinfresco offerto ai dipendenti e loro fa-migliari, ed una gita a Padova e Venezia per i più anziani.

25 DOMENICA Corpus Domini

Sicür chè ghè en Dio a pèr i ciòch Dio c’è anche per gli ubriachi

1603 - Fabbrica Della Torre. Fu dato al principio alla Torre nova posta a matina parte alla Casa del Comunale a spe-se del Comune et Citadini rurali sine prejudicio, et furno fatte le finestroni et coperto di coppi a 23 dicembre 1606, et poste le campane adi 25 Zenaro 1607; fu benedetta la prima pietra et posta sul canton di sotto verso la strada per Il R.Do Tibaldo Foresti Arciprete de Manerbio, li Maestri ms. Domenico et ms. Cristoforo Ogna Da Resato, Ingegnere il Pizzafoco da Cremona et mi Hieronimo sud. ho scritto ed Inter-venuto. Hieronimo Iorci Curato de S.ta Caterina.

25 - Apertura del triduo solennissimo per l’Esposizione della SS. Croce, con musica e orchestra diretta dal M.o Enea Chiarini di Brescia e panegirici del fa-moso oratore P. Pacifico Deani Minore Osservante

1961 - John F. Kennedy annuncia l’in-tenzione di portare un uomo sulla Luna entro il 1970

26 LUNEDÌ San Filippo Neri

Èl bù cùdighì èl va mangiat col cügianì Il buon cotechino va mangiato

1735 - Il manerbiese Domenico Capra viene nominato cappellano curato di S. Caterina. Morì il 28 luglio 1785.

Nicola Cè da Verolavecchia subentra al Capra nella cappellania di S. Caterina. Morì il 25 novembre 1789 e compilò lo Ius S. Cathaerina.

1831 - Il manerbiese Giambattista Gamba viene investito della cappellania d’Ognissanti ed è l’ultimo cappellano.

27 MARTEDÌ Sant Agostino

‘L tìra dè piö ‘n caèl d’òna s-cèta che ‘n pér de bò

Tira di più il capello di una ragazza che un paio di buoi

1796 - Dopo aver vinto gli austriaci a Montenotte, Napoleone Bonaparte, giovane generale di appena 27 anni, en-tra a Brescia, chiede di alloggiare vicino ai soldati accampati fuori le mura tra Porta San Nazzaro e Porta Torrelunga.

1948 - Ivano Bonomi eletto presidente del Senato della Repubblica, Giovanni Gronchi presidente della Camera, Luigi Einaudi, presidente della Repubblica.

1971 - Dibattito al Senato sulla tutela dell’ambiente concluso con l’appro-vazione all’unanimità della mozione nella quale era inviato “il governo a individuare le carenze della legislatura

italiana in materia di ambiente naturale e di prevenzione e repressione delle alterazioni dello stesso”.

28 MERCOLEDÌ S. Emilio

A spùsà ‘na edoèla sa fa ‘na gran capèla Chi sposa la vedovella rischia la birbo-

nata

1715 - Lo stesso arciprete è alle prese con un altro caso d’aspiranti sposi con-sanguinei. Caterina Battagliola e An-tonio Lini, congiunti in terzo e quarto grado, chiedono la dispensa alle nozze.

2001 - Muore Mario Ziletti. Fu il fon-datore della Lastra spa. Negli anni ‘90 riportò allo splendore originario il Ca-stelletto.

29 gIOVEDÌ San Massimo LUNA ULTIMO QUARTO

La fomna la pöl töt chèl ché la öl La donna può tutto ciò che vuole

1953 - ll neozelandese Edmund Hillary col nepalese Buthis Tensing, conquista per la prima volta la vetta dell’Everest.

30 VENERDÌ S. Felice

Bröt ‘n fasa, bèl ‘n piassa Brutto in fasce, bello in piazza

1702 - Antonio soldato Francesco del Regg. Della Maria di Piccardia, d’anni

40 in circa, ricevuti li SS. Sacramenti della Penitenza ed Estrema unzione, morse e fu sepolto nella Parrocchiale

1863 - Muore Giovanni Antonio Ten-chini, sacerdote e poeta dialettale.

1918 - Il manerbiese Andrea Savio, sottotenente di fanteria, viene decorato di una medaglia d’argento al valor mi-litare, sul monte Corno. Verrà ordinato sacerdote il 30 maggio 1920 dal vesco-vo Gaggia.

31 SABATO Visitazione della B.V. Maria SOLE: sorge 4,39 - tramonta 20,05

L’è bèl belènt édèr ‘n mostàs contènt Nulla è più bello di un viso contento

1797 - La Repubblica bresciana sop-prime il convento agostiniano di San Barnaba che ha proprietà a Manerbio.

1947 - Si insedia il nuovo governo pre-sieduto da Alcide De Gasperi. Ne fanno parte: democristiani, socialdemocratici, repubblicani e liberali

1986 - I Lions club Bassa Bresciana Centrale organizzano un concorso di pittura e disegno per allievi delle scuole medie. Vi partecipano con buoni risul-tati gli studenti della media Zammarchi di Manerbio: Gianluca Diani, Elisa Gadola, Lanfranco Lini, Nicoletta Lini, Alessandra Ricca.

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Tino Burlini, classe 1928, manerbiese ve-race, una vita come operaio alla Marzotto, ci racconta come ha trascorso il suo più terribile inverno.Iniziamo a chiedergli qual’è stato per lui l’accadimento più significativo di quell’in-verno?

Certamente fu il trasferimento al Tonale per il lavoro militare coatto.Un bel giorno i tedeschi arrivano in fabbrica ed espongono l’elenco degli operai che l’indo-mani sarebbero stati inviati al Tonale per il rafforzamento delle linee militari.Ricordo che tra le persone inserite nell’elenco, oltre a me, tra gli altri, vi erano Pieri Che-rubini, Bepi Viviani, Santino Clerici ed il padre di Paolo Portesani (Pali).La scelta operata dai tedeschi non teneva conto dell’età in quanto gli uomini in età di servizio militare erano tutti al fronte, per cui restavano i giovanissimi e gli anziani, oppure coloro che erano stati collocati nella riserva.La notte successiva all’esposizione dell’elenco non la trascorsi in modo tranquillo, come è facile comprendere.Un’agitazione mi fece da compagnia durante la notte a causa della preoccupazione per le incognite del domani.Un dilemma s’era affacciato: partire per il Tonale o fuggire e darsi alla macchia?La scelta di fuggire era contrastata dal timore delle eventuali ritorsioni dei tedeschi nei con-fronti dei miei familiari.Due miei fratelli erano stati inviati in Ger-mania per lavorare nell’industria bellica tedesca e ciò mi poneva in una situazione di grave imbarazzo.La scelta finale fu pertanto quella di partire per il Tonale.Giunti al Tonale fummo sistemati nella caser-ma Dux in camerate con letti a tre castelli.Il piantone della nostra camerata era il com-pianto Santino Clerici che, al nostro ritorno dal lavoro che si svolgeva tra altissimi muri di neve, con tanto freddo e fango, ci spronava a ricorrere alla sacra Provvidenza mediante la recita di preghiere e rosari.

Il lavoro era essenzialmente relativo a scavi e fortificazioni in cemento, finalizzati alla cre-azione di una linea difensiva per la ritirata.

Qual’era la composizione e l’estrazione dei tuoi compagni di sventura al Tonale?

Tra gli operai prelevati nelle fabbriche bre-sciane e inviati nella nostra caserma, ve n’era-no alcuni in età da militare, per cui era pre-sumibile che fossero dei confinati politici.Non era possibile fraternizzare perché la di-visione in reparti, essendo molto rigida, non lo consentiva.Anche il rapporto con le famiglie d’origine era impedito.

Un ricordo particolare della tua permanen-za al Tonale?

Ricordo che, in ragione delle rotte aeree per-corse dagli alleati, il Tonale era spesso sorvo-lato da una quantità impressionante di aerei per cui il cielo era totalmente coperto dalle squadriglie in volo verso la Germania.

Le condizioni di vita com’erano?

Il trattamento riservato agli operai era di-gnitoso. Per lavorare era necessario che gli operai fossero in forze e pertanto il cibo era non abbondante ma sufficiente.Il timore che qualcosa cambiasse in peggio era costante e ciò ci toglieva la tranquillità.In fondo altro non eravamo che dei prigionie-ri in mano ai tedeschi.

Quand’è che arrivò l’ordine di tornare a casa?

In prossimità del santo Natale del 1944, arrivò l’ordine di smobilitare e rientrare a casa.Prima di lasciare il Tonale fummo pagati e successivamente salimmo sui camion per tornare a casa.Ci fu qualche segno della presenza di par-

tigiani in zona?

Durante la mia permanenza al Tonale non ebbi sentore della presenza di partigiani, ma credo che dipendesse dalle condizioni climatiche.

Cosa ti resta oggi di quell’esperienza?

Imparai il tedesco anche se declinato in forma maccheronica.

Cambiamo argomento e parliamo dei bombardamenti.

Allor quando l’avanzata degli alleati era prossima agli Appennini i bombardamenti si fecero più frequenti.Come al solito al suono della sirena dell’an-tiaerea non era più possibile uscire dal pro-prio reparto, soprattutto per coloro, che come me, erano lontani dai rifugi, perché l’aereo era già sopra il lanificio.Le incursioni aeree degli alleati erano prece-dute dai mitragliamenti per poi passare ai bombardamenti. All’interno del lanificio vi erano due grandi cisterne di nafta, che notoriamente non è infiammabile.Gli operai si collocavano dietro le cisterne così da essere protetti dai mitragliamenti. Una volta un proiettile perforò la cisterna che mi proteggeva e fui costretto a farmi una doccia di nafta che durò fino al termine del mitragliamento.

Come incisero i bombardamenti sulla vita quotidiana della tua famiglia?

Una conseguenza delle incursioni aeree al-leate fu la fuga dalle ville, per cui delle cento famiglie che vi abitavano, solo una sparuta minoranza (non più di dieci) insistevano a risiedere. Le altre si riversavano nelle cascine così da star lontani dalle ville che erano trop-po vicine al lanificio che, unitamente al ponte del Mella, era l’obiettivo delle incursioni. La dispersione degli sfollati nelle cascine era una sorta di ritorno alle vecchie abitazioni lasciate per andare ad abitare alle ville.Anche la mia famiglia decise di abbando-nare, in attesa di tempi migliori, l’appar-tamento che ci era stato assegnato alle ville per andare a rifugiarsi da conoscenti alla Campagnola, cascina che era ubicata lungo la strada per Offlaga.Durante il trasloco delle poche masserizie poste sul carretto, arrivati circa all’altezza del cimitero, fummo sorpresi da un’incursione aerea ed avemmo solo il tempo di rifugiarci dietro un muro. Il muro fu provvidenziale e ci permise di metterci in salvo.Le masserizie, invece, furono trivellate dal mitragliamento.

Intervista a Tino BurliniL’INVERNO 1944/45

I bombardamenti, il lavoro militare coatto e l’arte dell’arrangiarsi verso la fine della Seconda Guerra Mondiale

Puoi raccontarci un episodio curioso di quell’inverno?

Al rientro a casa ripresi il lavoro presso il lanificio.Dopo alcuni giorni fui convocato dal rag. Castore Saracco, commissario prefettizio di Manerbio, in comune.Temendo il peggio, corsi su per lo scalone calzando i trocoi rinforzati con la lamiera. Quando aprii la porta sopra lo scalone, mi ritrovai a ruzzolare giù per le scale perché il commissario prefettizio, in alta uniforme, mi diede un calcio nel culo.La ragione della convocazione non era det-tata, come io temevo, da probabili cattive notizie riguardanti un mio fratello che dalla Germania era stato inviato in Polonia, bensì dal fatto che mio padre, che era un tipografo, aveva stampato un’ordinanza del commissa-rio sbagliando il nome del Saracco.Questo lo appresi quando rifeci lo scalone dopo il ruzzolone.

Com’era possibile sopravvivere alla guerra ed alla fame?

Per sopravvivere, durante il periodo bellico, era indispensabile arrangiarsi.All’ordine del giorno vi era la pesca nei fossi e nella Mella, oltre a vari furtarelli di tutto ciò che era commestibile.Una volta ricordo che con Pieri Cherubi-ni andammo in esplorazione e ci capitò in mano, per così dire, una tacchina.Peccato che venimmo scoperti e rincorsi dal proprietario.Ci salvammo fuggendo verso la Mella che attraversammo tenendo in alto e fuori dal-l’acqua la tacchina.

1947. Tino Burlini (a sinistra) con Dino Maggi in tenuta calcistica.A sinistra. Le tribune del campo sportivo distrutte dal bombardamento del 31 Marzo 1945.

IntervIsta a cura dI agostIno galuppInI

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500.00 a 2.000.000 di votanti e, in percen-tuale, dal 2 al 7%. Se a ciò si aggiunge che ai cattolici, in forza del non expedit di Pio IX, era vietata la partecipazione elettorale, sia come candidati che come semplici elettori, risulta evidente che il corpo elettorale era una frazione minima della popolazione.Vi è da precisare, tuttavia, che il movimen-to cattolico bresciano, guidato da Montini, partecipava all’agone elettorale in occasione delle sole elezioni amministrative.Tale situazione, riguardante gli aventi dirit-to al voto, perdurò fino al 1912. In quell’anno Giolitti aveva fatto votare una legge elettorale che istituiva il suffragio “quasi universale”: il diritto di voto era riconosciuto a tutti gli individui di sesso maschile che sapessero leggere e scrivere, nonché agli analfabeti che avessero più di trent’anni, il che faceva passare il corpo elettorale a più di 8.500.000 di persone.Tornando a Manerbio, dai 226 elettori del 1872, si passò nel 1789 a 306, nel 1903 a 357, nel 1912 a 493, nel 1913 1.393, nel 1915 a 1.550, nel 1919 a 1.864, nel 1922 a 2.084.A titolo di curiosità riportiamo di seguito l’esito delle elezioni che si sono tenute a Manerbio il 13 luglio 1879 per il rinnovo del quinto sia dei Consiglieri Provinciali che dei Consiglieri Comunali. Gli elettori che si presentarono per esercitare il proprio diritto furono 150.

Tra i documenti dell’epoca che pubbli-chiamo vi è il Regio Decreto dell’8 ottobre 1876 con il quale Vittorio Emanuele II°, su stanza del Comune di Manerbio, separava dalla sezione principale del collegio eletto-rale di Leno gli allora elettori manerbiesi.Il collegio elettorale numero 79 di Leno era composto da tre sezioni (Bagnolo Mella, Ospitaletto e Leno). La sezione elettorale di Leno era formata dai comuni di Leno, Manerbio, Milzanello e Porzano.Dal Decreto si legge che gli elettori maner-biesi erano in numero maggiore di 40.Questo dato ci dà il destro per elencare quanti erano gli aventi diritti al voto.La lista elettorale amministrativa di Maner-bio per l’anno 1872, debitamente approvata dalla Deputazione Provinciale, annoverava 226 aventi diritto al voto.A questo proposito, giova ricordare che la legge elettorale del gennaio 1882 era fonda-ta sull’abbassamento del censo.Per essere elettore bisognava pagare ormai meno di 20 £ di imposta diretta, invece di 40 (o di 150 £ d’affitto) e avere almeno 21 anni (25 nel vecchio sistema).Bisognava altresì saper leggere e scrivere, ma la legge prevedeva che i titolari del diploma elementare (che si otteneva dopo due tre anni di scuola) sarebbero stati dispensati dalle condizioni del censo.In tal modo il corpo elettorale passò da

CANDIDATI proposti per l’ufficio definitivoNUMERO DEI VOTI ottenuti da cadauno OSSERVAZIONI

Nome, Cognome e Qualità Domicilio Età Voti

Boninsega Carlo Ingegnere Manerbio 62 21Brunelli Paolo possidente Manerbio 28 32Brusinelli Lorenzo possidente Manerbio 27 1Colturi Luigi possidente Manerbio 39 45Colturi Cesare possidente Manerbio 35 3Comini Faustino Oste Manerbio 47 1Comini Giovanni possidente Manerbio 60 1Ferrari Giovanni possidente Manerbio 42 33Foresto Don Agostino curato Manerbio 44 2Ghiradi Giuseppe possidente Manerbio 57 6Gobbi Bortolo possidente Manerbio 56 1Lombardi Giovanni possidente Manerbio 34 21Lombardi Luigi possidente Manerbio 36 1Merenda Martino possidente Manerbio 52 12Martinelli Serafino possidente Manerbio 29 2Migliorati Carlo possidente Manerbio 28 1Migliorati Domenico possidente Manerbio 35 7Nassa Don Filippo possidente Manerbio 44 1Piazzoni Paolo possidente Manerbio 26 6Pedrioni Achille possidente Manerbio 54 3Ruggeri Angelo medico Manerbio 28 1Tenchini Domenico presidente Manerbio 54 11Trioni Antonio possidente Manerbio 55 3

CANDIDATI proposti per membri del consiglio comunaleNUMERO DEI VOTI ottenuti da cadauno OSSERVAZIONI

Nome, Cognome e Qualità Domicilio Età Voti

Astori Faustino falegname Manerbio 66 1Astori Giacomo possidente Manerbio 70 1Averoldi Cesare possidente Brescia 61 18Bersani Cesare possidente Offlaga 35 10Boninsega Ing. Carlo possidente Manerbio 62 99Bontempi Giulio albergatore Manerbio 47 1Bontardelli Giacomo farmacista Manerbio 61 1Brunelli Antonio possidente Bassano B. 39 1Brunelli Nob. Paolo possidente Manerbio 28 109Brusinelli Lorenzo possidente Manerbio 57 3Colturi Cesare possidente Manerbio 35 2Colturi Luigi possidente Manerbio 39 132Di Rosa Nob. Clemente possidente Brescia 43 1Ferrari Giacomo possidente Manerbio 42 128Fiorentini Fiorentino possidente Manerbio 42 1Ghirardi Giuseppe possidente Manerbio 57 98Ghirardi Giovanni possidente Manerbio 53 2Gorno Angelo possidente Brescia 60 5Gorno Cesare possidente Manerbio 65 6Lombardi Giovanni possidente Manerbio 34 3Luzzago Alessandro possidente Offlaga 43 1Merenda Martino possidente Manerbio 52 1Martinelli Serafino possidente Manerbio 29 1Migliorati Domenico possidente Manerbio 35 2Passerini Angelo possidente Brescia 68 1Pedrioni Achille possidente Manerbio 54 2Piazzoni Alessandro possidente Manerbio 58 33Piazzoni Ing. Paolo possidente Manerbio 29 24Pedrioni Cesare farmacista Manerbio 59 1Ruggeri Angelo Medico Manerbio 28 1Ruggeri Giovanni possidente Brescia 58 1Slanzi Pietro possidente Manerbio 74 1Tenchini Francesco possidente Manerbio 26 1Trioni Antonio possidente Manerbio 55 20Valsecchi Antonio possidente Manerbio 65 1

IL DIRITTO AL VOTO SUL FINIRE DELL’800

CANDIDATI per consiglio provincialiNUMERO DEI VOTI ottenuti da cadauno OSSERVAZIONI

Nome, Cognome e Qualità Domicilio Voti

Cairoli Benedetto Roma 2Capra Avv. Carlo Brescia 6Di Rosa Nob. Clemente Brescia 5Ghirardi Giuseppe Manerbio 1Lanzoni Dr. Egidio Gambara 40Lanzoni Virginio 1 Luscia Ing. Giovanni Rezzato 1Ravelli Ing. Federico Brescia 76

I consiglieri comunali che scadevano per anzianità erano: - Colturi Luigi;- Boninsegna Carlo;- Ghirardi Giuseppe; - Piazzoni Alessandro.

E per cessazione della carica:- Bersani Cesare.

Si rinverranno N. 20 schede bianche Risultarono pertanto eletti:- Boninsegna Carlo con 99 voti;- Brunelli Paolo con 109 voti;- Colturi Luigi con 132 voti;- Ferrari Giavomo con 128 voti;- Ghirardi Giuseppe con 98 voti.

a cura dI mIchelangelo tIefenthaler

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ASSEMBLEA FEDERCACCIALa caccia è arte, è intimo piacere, è pas-sione, è scienza, è cultura, è educazione al rispetto dell’ambiente. Lo ribadiscono i cacciatori che in Italia sono iscritti in 400 mila alle sezioni della Federcaccia. Nel Bre-sciano sono 17 mila (396 in meno rispetto al 2007) fra i quali solo 89 hanno meno di vent’anni, 1006 in età compresa tra i 21 e 30 anni, 1941 tra i 31 e 40, mentre più 7350 tra i 41 e i 60 e addirittura 4178 hanno più di 60 anni e 2042 oltre i 70.Sono dati emersi dall’assemblea provincia-le di Federcaccia durante la quale sono stati auspicati provvedimenti per una modifica alla legge quadro (la 157 del 1992), quella sulle aree naturali protette (ormai superata) e la revisione del contestato decreto sulle Zps (Zone di protezione speciali), con l’invito al legislatore regionale ad adottare integralmente i provvedimenti del Veneto in tema di deroghe. Da abrogare inoltre il disegno di legge del ministro Amato in materia di detenzione e porto d’arma e la circolare del collega Pisanu del 2003 che prevede l’obbligo di produrre una certifi-cazione di idoneità psicofisica. Negli interventi riferiti all’assemblea è stato espresso apprezzamento per il lavoro svolto dall’assessore Alessandro Sala, della Provincia, e per Viviana Beccalossi, vice presidente della Regione eletta al Parla-mento con le recenti elezioni. Commenti ironici, invece, per l’insuccesso elettora-le di Alfonso Pecorario Scanio, ministro dell’Ambiente, che ha “ostacolato con lacci

e laccioli un sacrosanto esercizio”, quello della caccia, appunto. Ora però dal nuovo governo i cacciatori bresciani, e non solo, si aspettano un’inversione di tendenza. “È difficile dire se le cose andranno me-glio”, è la considerazione in generale con l’aggiunta: “Peggio di così è francamente improbabile”.

All’annuale assemblea della Federcaccia bresciana, al Park Hotel Cà Nöa, hanno partecipato Dario Saleri, comandante del Nucleo ittico-venatorio della Polizia pro-vinciale, il presidente regionale Federcac-cia, Mauro Cavallari, i due vice presidenti provinciali Pagani e Ravagnani, il consi-gliere nazionale Giuseppe Lussignoli, l’ex presidente provinciale Luciano Chiarini, il segretario Aurelio Guarneri, Vittorio Vigo-ritta, funzionario alla Caccia del Pirellone. All’esame la situazione dell’Atc (Ambi-to territoriale di caccia) nel quale hanno rassegnato le dimissioni dal Comitato di gestione i tre esponenti di Federcaccia nella quale emerge la necessità di una lotta agli sprechi per la quale il consiglio regionale ridurrà da 70 a 20 i rappresentanti. Quat-tro associazioni (Federcaccia, Enalcaccia, Liberacaccia e Anuu migratoristi) hanno sottoscritto un accordo programmatico per costituire un nuovo organismo unitario di coordinamento, Bosio ha evidenziato che “non serve a nessuno un’unità di pura facciata, in grado al massimo di nascon-dere una frammentazione associativa ed

un’aperta conflittualità”. È invece op-portuno: “Ricostruire un solo soggetto, lasciando da parte singoli interessi di bottega”. Ottimi propositi, da tradurre in pratica.

Una galleria per il trio: Trecento metri di precisione e passione. È la definizione della Galleria del tiro sportivo indoor interrata, più lunga d’Europa, realizzata a Lograto ed inaugurata in concomitanza con l’apertura di Exa, la fiera internazionale delle armi sportive e da caccia. L’impianto è stato realizzato da Giambattista Pancini, pa-tron della Pama Prefabbricati di Rezzato. Franco Bettoni, presidente della Camera di Commercio,ha definito il poligono una delle attrazioni dell’Exa. La gestione della struttura è affidata a Mariarosa e Annalisa Pancini - rispettivamente consorte e figlia di Giambattista - nella quale è compre-so il grande fornitissimo negozio Beretta di armi, abbigliamento e accessori per la caccia. La Galleria del tiro, già attrezzata con un ristorante, disporrà entro la fine dell’anno di un albergo per ospitare gli appassionati.Dal punto di vista strutturale l’impianto si presenta come il poligono di tiro civile e sportivo “indoor”; è interrato, di lun-ghezza e modernità tecnologica inusitate. Costo dell’opera:: 25 milioni di euro per un manufatto realmente “kolossal”, in cemento armato non prefabbricato, vale a dire realizzato in opera, che sorge nell’area adiacente all’esistente Galleria per le armi corte, già in funzione da quattro anni.“Una follia per costo ed impegno”, dice Pancini. Oltre 300 metri di lunghezza per 60 di larghezza dove troveranno posto, a

regime, 3 gallerie per armi lunghe (fucili da tiro, da caccia e da caccia grossa) che, af-fiancate alle due già funzionanti per pistole e carabine ad aria compressa, formeranno un complesso di 5 gallerie per un totale di 60 linee di tiro, come dire 60 tiratori in posa contemporaneamente.“Tutto completamente interrato, nella massima sicurezza e con le tecnologie più avanzate”, spiega Lorenzo Toscani, consu-lente di Pancini nonchè campione italiano di semiautomatici con mira metallica e di tiro federale con mira a terra. “È un im-pianto unico in Europa con bersagli che corrono automaticamente sui binari, dalla linea di tiro fino a 300 metri di distanza, e postazioni tutte dotate di telecamere per verificare la rosata”.La struttura offrirà agli appassionati tutta la gamma delle opzioni. Vi si terranno gare nazionali e internazionali con accordi mi-rati per campionati delle varie specialità e categorie. Verranno organizzati corsi di ad-destramento per il tiro di precisione e il tiro federale (tiro a terra sdraiati sul bancone). Il prossimo 12 ottobre la Galleria ospiterà i campionati italiani del tiro di precisione, gara per cui sono attesi 250 tiratori. Ad oggi l’esistente poligono è frequentato da 3000 iscritti. Coi nuovi impianti a regi-me ne sono previsti almeno il doppio. Va messo in conto l’indotto occupazionale in termini di servizi. In definitiva un centro di ricreazione sportiva e aggregazione sociale di gran pregio.

LOgRATOIl poligono più lungo d’Europa

MANERBIOShalom per il basketTribune affollate per gli incontri della Manerbio Basket, formazione che va alla grande nel campionato di Promozioni. In programma, in questo mese di maggio, sono ancora due le partite: il 7 maggio contro l’Ome, il 14 contro il Bedizzole. Poi - è l’obiettivo - i play off col traguardo della promozione in serie D. Sarebbe un bel successo ed una soddisfazione per i sostenitori del Basket Manerbio, tra i quali il prof. Mino Valenti che alla pallacane-stro ha dedicato, e dedica ancora, tempo e passione. Recentemente al pubblico si è aggiunto un folto gruppo di giovani della comunità Shalom di Palazzolo sull’Oglio, presenti alla partita di campionato Maner-bio Basket vs Uso Bovezzo vinta dai locali per 83 a 63. Grande (e rumoroso) sostegno dei ragazzi arrivati da Palazzolo.

Fabio Valenti e Angelo Barbi (conquistato al basket, passando dalla militanza con la due ruote) hanno offerto ospitalità ai ragazzi guidati da suor Rosolina che con consolidata esperienza pedagogica ha fatto loro ritrovare la gioia per la vita. I ragazzi della comunità Shalom vogliono ora essere la pattuglia di sostenitori del Manerbio Basket che il mercoledì, per le partite in casa, gioca nella palestra di via Cremona. Essi sono determinati ad aggiungere il loro entusiasmo ai contributi delle aziende che aiutano concretamente il bilancio sociale, dalla Dimmidisì di Linea Verde, all’impre-sa Marzocchi, alla Dbm di Sandro Vazzo-ler, alla Com-Service ed altri ancora. Carlo Monterenzi ha scattato la fotografia che li ritrae sulle tribune e fanno corona ai titolari schierati in campo: Stefano Brandini, Ser-

gio Masini, Oscar Pedrotti, Marco Tirel, Pierangelo Bonardi, Michele Guindani, Luca Capuzzi, Loren-zo Canini, Paolo Ferretti, Giuseppe Maffetti, Giancarlo Zanoli, Luca Trec-cani. Allenatore Davide Violi.

SCI NAUTICO WATER SKI SAN GERVASIO

La Federazione Italiana Sci Nautico organizza gratuitamente per la prossima primavera corsi teorici e pratici di sci nautico. I corsi si svolgono presso la se-de di San Gervasio Bresciano.

Per informazioni contattare il Presidente Luzzeri Fedele ai numeri 3486707006 – 035928686 Email [email protected]. Sito internet: www.jollyski.it.

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DIVAgAZIONI AMBIENTALI

Ho letto finalmente, con piacere, che il calo numerico della popolazione delle rondini viene attribuito alla mancanza di insetti e delle cascine e quindi all’alimentazione e al luogo di nidificazione prevalente, condizio-ni fondamentali per la riproduzione.Mi permetto tuttavia dare qualche infor-mazione su alcune caratteristiche tipiche per individuare i volatili indicati generica-mente come “rondini” nei nostri territori perché pur appartenendo ai Passeriformi Irundinidi sono uccelli dalle connotazioni e comportamenti diversi fra simili o diver-sissimi per famiglia come i rondoni che è un Apodiforme Apodidi: Apus Apus Apus. (Denominazione dialettale bresciana: run-dù, rundù neghér, dardér, rundinù, sbirù, càssa diàoi). Tornando alle rondini, quelle che frequen-tano il nostro territorio, sono la Rondine per eccellenza, il Balestruccio e il Topino.Rimando ai testi di ornitologia per le noti-zie scientifiche, qui bastando solo qualche accenno alle diversità.La prima si differenzia dalle altre per le pen-ne timoniere della coda (unica a possederle) e per la colorazione blu-metallica del dorso e un sottogola color mattone e nero.Il Balestruccio possiede penne copritrici della coda bianche e il Topino ha un colore marrone chiaro smunto, questi ultimi due volatili sono più simili tra di loro.Diversi però i luoghi di nidificazione e il tipo di nido legato soprattutto per la Rondine e il Balestruccio alla conformazione edile dei fabbricati (volti, archi, portici bassi, stanze

abbandonate, capitelli, architravi, tettoie, sporgenze, balconi, pareti, etc, etc). Il nido della Rondine è multiforme (a scodella, ad emiscodella, a scodella schiacciata, etc).Il nido del Balestruccio è chiuso, ovoidale e pluriapposto con un forame d’entrata. Il nido del Topino è legato alla presenza di scarpate, dirupi, aree franate, cave dove esso scava cunicoli nelle pareti.Pertanto le moderne cascine e gli alloggia-menti agricoli moderni soddisfano scarsa-mente l’esigenza per la costruzione di un nido: non c’è la trave tarlata ed ammuffita, il cemento non è il mattone ed il legno im-pregnato di vernici e conservanti allontana questi uccelli.Manca perciò la ricettività, l’accoglienza per questi migratori.Inoltre le deiezione animali sono rapida-mente rimosse e riversate in contenitori per il riciclo impedendo la riproduzione degli insetti, come invece accadeva un tempo con le letamaie a cielo aperto.Così si spiega anche in parte la scomparsa di molti insetti che esse prediligono come alimento.Questa però non è la sola causa della ridu-zione degli insetti: essi sono “perseguitati” con ogni mezzo fisico – chimico e anche la stessa bioagricoltura non è esente da quel concetto di sterilità e di igienicità che non accorda e non sintonizza con le esigenze della natura. In natura deve esistere il pa-bulum, non la tabula rasa.Quelle che noi chiamiamo acque sporche reflue, ma ricche di sostanza organica, sono

l’humus necessario per lo sviluppo di insetti e sono frequentatissime dai nostri volatili.La sterilità chimica involontariamente o volontariamente indotta non concilia con la necessità di acque putrescenti ma vitali (esempio gli stagni): la natura ha delle ra-gioni che l’uomo non sempre capisce.Le nostre stesse abitudini comportamentali di base, quotidiane, portano a costante in-quinamento idrico: l’acqua reflua che noi produciamo è saponificata, emulsionata, ricca di detergenti e disinfettanti è un’acqua “morta” senza vita.Dopo aver detto di queste calamità, inten-do risollevare il morale ai lettori, descri-vendo, come posso, il volo della rondine: a volte velocissimo e pinnato, con brevissimi vibrati colpi d’ala e radente, a volte gioiose, sfarfallante, quasi fermo, a volte ad ampi volteggi decisi e rapidi con improvvisi rove-sciamenti direzionali e passaggio immedia-to da una tecnica di volo all’altra. Esso poi è lieve e delicato nella posa. Se vi trovate in un campo a rimuovere dell’erba segata, nelle prime ore del giorno, essa vi circonda con picchiate, volteggi, inaspettati arresti, impennate e discese repentine accompa-gnate da garriti di felicità: in questa danza inebriante e avvolgente giunge a sfiorarvi e potete guardarla negli occhi, non teme l’uomo, vi si avvicina, quasi a ringraziare per la quantità di alimento procurato e tu ti fermi incantato a guardare e pensare… che la fame rende audaci…!Forse non solo, è reciproca comprensione e compenetrazione.

PASSERIFORMI • IRUNDINIDI

Balestruccio Delichon urbica urbicaHIRONDELLE DE FENÊTREHOUSE-MARTINAVIÓN COMÚNMEHLSCHWABLEDenominazioni dialettali locali bresciane: rendinina, dardarì, rundininìna, cadinèla, dardar volivf, róndena, rondì, dardes, dar-derì, dardér.

Topino Riparia riparia ripariaHIRONDELLE DE RIVAGESAND-MARTINAVIÓN ZAPADORUFERSCHWALBEDenominazioni dialettali locali bresciane: dardèr, darderì dè lama, dardèr molinerì, darderì, dardarèl, dardarèt, rendenina, dàr-der dè la basse, dàrder d’aqua, darderì dè pò, dardès, ròndena, dardarì, dàrder beretì.

Ho letto consensi, applausi e lodi per l’ap-provazione ed esecuzione nella Bassa di nuove tangenziali e rondò, bretelle e piste ciclo-pedonali per una viabilità più sicura: tutto questo si scontra in modo frontale con quanto viene espresso in altre pagine e in altri giorni di uno stesso giornale, dove le approvazioni sono rivolte ai boschi di pianura. Gli scontri frontali portano sempre calamità e generalmente muore il bosco, che diventa, se va bene, un vivaio di piante e si salva la struttura più forte, di porfido, asfalto, o cemento che sia.Quando si parla di bosco/parco non biso-gna comprendervi aree ludiche, aree pic-nic, o altro di peggio, il bosco/parco è una cosa seria, non un lunapark.

Commentiambientali

Anche la parola “tempo” in senso meteo-rologico, nell’attuale mondo globalizzato, perde la sua aggettivazione più tipica e concettuale: variabilità. Diventa così quasi un reato e fonte di scal-pore allarmistico se alcuni periodi dell’an-no presentano temperature superiori o inferiori di qualche grado celsius alle medie stagionali che non vuol dire che i giorni siano omeotermici.Certamente ci stiamo impegnando in modo esasperato ad alterare i rapporti sta-bilitisi negli anni tra uomo e natura di reciproco riguardo per le proprie giuste e nobili esigenze.Oltre 2000 anni fa, Epicuro diceva che la natura non bisogna aggredirla, ma persua-derla.Era la massima concessione che poteva esser fatta all’uomo.Ora non è sufficiente analogo tempo per chiederle scusa.Comunque parlando di nebbia e di “giorni della merla” si deve affermare che essa si forma per condensazione di molecole d’ac-qua di dimensioni macro e/o micro e che abbisogna di due elementi fisici fondamen-tali: la presenza di umidità e temperature adeguate nell’aria e nel suolo. Solo in occasione di importanti periodi piovosi nei giorni successivi si rivede la nebbia. Quest’ultima affermazione ag-

giunge un ulteriore importante elemento alle cause del suo formarsi: occorre che la superficie evaporante d’acqua sia in sottile strato.Lame, lamini, acquitrini, marcite e campi marcitori con le risaie e piccoli rivoli e scoli erano il paesaggio consueto nei mesi inver-nali delle terre basse e “piatte”.Si creava così un’immensa distesa d’acqua che dalla fascia pedemontana arrivava fino ai grandi fiumi e al Po, costituendo, oltre la nebbia (poetica amica di impareggiabili anni) un’altrettanta numerosa area di sver-namento per avifauna prevalentemente acquatica, ma non esclusivamente.È ovvio ora che aria essiccata da tutti i manipolatori esistenti possibili (condi-zionatori, climatizzatori, deumidificatori) riscaldata da milioni di motori e caldaie di riscaldamento, non potrà che originare una “nebbia di polveri sottili” e invece delle merle di una volta, saremo diventati i merli di oggi.

Osservazioni ambientali

RondineHirundo rustica rusticaHIRONDELLE DE CHEMINÉESWALLOWGOLONDRINA COMÚNRAUCHSCHWALBEDenominazioni dialettali locali bresciane: rundinìna, rondinèla, rendinina, róndéna, randinì, róndôla, rundinì

a cura del dott. gIovan battIsta bIsettI

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RAPPORTI = Con il potere i giornalisti, per principio, hanno lo stesso rapporto che hanno i cani con i lampioni. (anonimo del XX secolo)

STORIA = “Il giudizio storico sul comuni-smo è ancora benevolo. Ci sono resistenze psicologiche. Della Resistenza bisogne-rebbe dare una visione meno enfatica, ricordando che accanto a quella “rossa” ci sono state la resistenza “bianca” e quella dei “militari”. E comunque la cosiddetta “zona grigia”, da tutti tanto disprezzata, è stata quella che ha coinvolto la maggio-ranza degli italiani. Quanto al fascismo, nei manuali c’è la tendenza a nazificarlo, a leggerlo entro il cono d’ombra dell’Olo-causto. È un errore di prospettiva. Circola poi nella maggior parte dei manuali una cultura antiindustrialista e anticapitalista, che andrebbe corretta”.

(Alessandro Campi, docente di Storia delle dottrine politiche all’università di Perugia e noto per gli studi sulla trasformazione dello Stato e dei partiti nell’Europa del Novecento).

CECITÀ = Quando si dice la passione politica…”Ringrazio Antonio Bassolino per tutto quello che ha fatto per questa città e per questa Regione “. Lo ha detto Walter Veltroni dal palco a Napoli rivol-gendosi al governatore della Campania presente in piazza Plebiscito. (Napoli, 9 apr. - Adnkronos).

DISCESA = Nel racconto “I sette piani”, Dino Buzzati descrive la parabola di un uomo ricoverato per una banale malattia al settimo piano di una clinica. Ogni volta che si aggrava scende di un livello, senza poter risalire. Fino al primo piano dove peggiora e muore. A Manerbio, a quanto pare, siamo già in cantina.

PROBLEMI = Hanno creato i problemi della sicurezza, dello stipendio, della casa, della criminalità organizzata e ci offrono le soluzioni. La classe politica che ha fallito si propone di intervenire per il bene del Paese con “misure necessarie”. È come se in sala operatoria ci fosse Jack lo squartatore.

ANZIANI = Tre milioni di italiani vivono “sotto pressione”, senza saperlo. Colpa di un’abitudine sbagliata: quella di non farsi misurare la pressione con regolarità, o a farlo solo quando i valori sono già oltre i livelli di guardia. L’attenzione degli specia-listi è rivolta soprattutto agli anziani: sono loro i più esposti al rischio ipertensione e alle sue conseguenze anche gravi (dall’in-farto all’ictus, fino alla demenza); eppure, proprio gli over 65 tendono a sottovalutare il problema. Verrebbe, a questo punto, da rivolgere un appello quantomeno ai loro familiari, affinché li convincano a farsi fare controlli periodici. Tenendoli, come dire, sotto pressione.

SPIgOLATUREAl voloFar West

LUCCIOLE = Sulla 668 “Lenese” che attraversa la pianura i carabinieri della com-pagnia di Verolanuova, insieme ai colleghi della stazione e alla Polizia locale, hanno fermato prostitute nigeriane e dell’Est eu-ropa. Le “lucciole” invadono le stradine da Offlaga fino a Leno, da mattina a notte inoltrata. Le famiglie che abitano nelle ca-scine sono terrorizzate. Le stradine private d’accesso alle loro abitazioni sono quoti-dianamente occupate dalle automobili dei clienti. Qualcuno ha provato a contestare il via vai illegale, ricevendo in cambio mi-nacce dagli sfruttatori. La sicurezza dei cit-tadini è diventata il problema prioritario e le forze dell’ordine fanno quel che possono per arginare una situazione preoccupante.

FUGA = Banditi a Quinzano hanno sfon-dato la vetrina a colpi di mazza della conces-sionaria “Baselli”; hanno preso le chiavi di alcune Mercedes e Bmw ma hanno dovuto battere in ritirata perché è scattata la sirena d’allarme. Erano in quattro. Si sono dile-guati fuggendo per i campi. Pochi giorni fa a Dello erano state rubate due autovetture di grossa cilindrata che hanno forse “preso il volo” verso i Paesi dell’Est europeo.

ASSALTO= Banda di ladri ha fatto razzia di vestiti nel negozio di abbigliamento De-spucchets 47 di via Mazzini a Manerbio. Di notte i ladri hanno forzato la porta d’ingres-so e hanno spogliato i manichini. Valore della merce trafugata 4 mila euro.

MANETTE = Arrestati un marocchino di 34 anni e un egiziano di 19 in ottemperan-za all’ordine di espulsione dai carabinieri di Verolanuova. Quelli di Manerbio hanno arrestato un marocchino di 24 anni accusa-to di aver rapinato un connazionale del cel-lulare, dopo averlo ferito alla mano destra. La vittima, di 42 anni, si è fatto medicare al pronto soccorso dell’ospedale. E sempre un marocchino di 30 anni, clandestino, già colpito da provvedimento di espulsione, è stato arrestato in flagranza di furto dai carabinieri di Orzinuovi. Aveva scassinato l’auto di un ventenne di Soncino per rubar-gli il portafogli, un paio d’occhiali da sole e alcuni compact disc musicali. Processato per direttissima. È stato condannato a 5 mesi con sospensione condizionale della pena.

CASINO = Rapina a Cadignano nel cuore della notte. Bottino: 18 mila euro. Il colpo ai danni del Bar Slot Casino locale elegan-temente arredato, accogliente ed attrezza-to di slot machine, al piano superiore del complesso Le Robinie. Pistole in pugno i banditi hanno immobilizzato il titolare e due clienti, svuotato le cassette delle slot machine nella sala giochi e la cassa del bar. Sospetti sui pendolari del crimine che, fatto il colpo, ritornano ai loro paesi, forse nel Meridione d’Italia.

GIOIELLI = Hanno sfondato una parete in cartongesso, hanno fatto razzia della merce esposta in vetrina. Il blitz in una manciata di secondi ha fruttato un bottino di 15 mila

euro. Successo all’Europalace, in via Cre-mona a Manerbio, nella notte, nel negozio di preziosi gestito da un 31enne cremonese di Gussola. Dei ladri nessun traccia.

TRAVERSINE = Le traversine di legno usate per i binari delle ferrovie in viaggio come normali assi di legno, e non come rifiuti speciali pericolosi. Per questo i cara-binieri del Noe, Nucleo operativo ecologi-co, hanno posto sotto sequestro il camion intercettato sulla A21, all’uscita del casello autostradale di Manerbio. Il carico prove-niva dal Piemonte: circa 150 le traversine, pesanti 34 tonnellate. Nessun documento a bordo per cui è scattato il sequestro del camion e del materiale, e la conseguente denuncia per “gestione illecita di rifiuti” e per “trasporto di rifiuti senza formulario”, nei confronti del proprietario dell’azienda di autotrasporti.

MATRIMONI = Nozze fra giovani ma-grebini e attempate signore bresciane, o fra sciantose entraineuse dell’Est e nonni. Sono i “matrimoni bianchi” o di comodo coi quali immigrati clandestini regolarizza-no la loro posizione. Va da sé che si tratta di un escamotage per eludere la normativa sull’immigrazione. Il fenomeno è stato fat-to rilevare da agenti delle Polizie Municipali che in dieci mesi, da luglio 2007 allo scorso marzo, hanno controllato 21 richieste di matrimonio sospette (selezionandole su 50 segnalazioni ricevute): in sei casi c’è stata l’espulsione coattiva del nubendo straniero (4 marocchini, una cinese e una nigeriana), in 4 casi è scattato l’arresto di soggetti già gravati da provvedimento di espulsione o che avevano presentato documenti falsi. Si sospetta ci sia un’organizzazione per matri-moni combinati che rendono 4-5 mila euro ai contraenti che stanno la gioco.

RONDE = Titolari di attività di notte dor-mono nei bar o effettuano con i familiari continue ronde. Ma la precauzione non ha funzionato al “Jolly Bar” di Bagnolo Mella assaltato da malviventi che sono riusciti a fuggire prima dell’arrivo dei carabinieri. Bagnolo Mella resta uno tra i paesi della Bassa maggiormente bersagliato da questo genere di furti, in aggiunta a quelli nelle abitazioni. La paura di trovarsi i ladri in casa cresce di giorno in giorno in paese.

SPACCATA = Sempre a Bagnolo Mella i ladri hanno rubato un’auto, hanno sfon-dato la saracinesca e la vetrata del bar, si sono impadroniti di un cambiamonete contenente 1500 euro, 25 stecche di si-garette e biglietti del “Gratta e Vinci” per un valore di 11 mila euro. Ma hanno fatto rumore destando sospetti per cui qualcuno ha chiamato il “112”. Due pattuglie dei carabinieri, di Bagnolo Mella e della Radio-mobile di Verolanuova hanno raggiunto via XXVI Aprile, ma i malviventi erano appena scappati. Senza esito le ricerche.

OCCHIALI = Rapina ai danni dell’ottico Gottardelli in via Magenta, strada centrale di Manerbio. Divelta la grata antisfonda-

mento dell’ingresso del negozio, utilizzan-do come clava un paletto in ferro battuto, i ladri hanno mandato in frantumi le vetrate. Così sono entrati nel negozio uscendo poco dopo con 250 paia di occhiali da sole fir-mati. Valore della refurtiva: circa 30 mila euro.

SACRILEGIO = Rubate le particole per la comunione nella chiesetta dell’ospedale di Manerbio. Erano custodite nel tabernacolo in un contenitore senza valore che qualcu-no ha sottratto approfittando dell’assenza del cappellano impegnato nelle corsie a distribuire la comunione. Il furto sacrile-go ha riempito di sgomento i fedeli della comunità cristiana che hanno partecipato numerosi alla funzione riparatrice.

DISCARICHE = La pianura bresciana si conferma terra vulnerabile sul fronte dello smaltimento abusivo dei rifiuti. L’ul-tima discarica “pirata” è stata scoperta a Manerbio ai margini della SP 668 lenese, 5000 mq posti sotto sequestro dal NITA, coordinato direttamente dal procuratore della Repubblica di Brescia. Nell’area, sulla quale è progettato un distributore di car-burante, è stato effettuato un riempimento con materiale inidoneo in quanto deve essere consegnato ad apposite attrezzature di smaltimento. Altro sequestro del NITA alla cava Inferno di Ghedi e alla Sovin di Montichiari nelle quali sarebbe stato utiliz-zato del materiale inidoneo.

INDAGINI - Veltroni vuole scoprire quanti chilometri avrebbe dovuto macinare il pul-lman (ne ha fatti ventimila) per soddisfare la ‘vocazione maggioritaria’. D’Alema cerca il nome del sondaggista che aveva assicurato al Pd “la più grande rimonta della storia...”. Pecoraro Scanio domanda quale cartoman-te ha allontanato Diliberto dalla candida-tura: anche lui avrebbe ceduto volentieri il posto in lista a un operatore ecologico. Berlusconi chiede quando Di Pietro solle-citerà le sue ‘dimissioni preventive’. Bossi, desidera sapere i motivi degl’insistenti dub-bi democratici sulla politica della Lega. In corso pedinamenti per individuare il vero colore degli astensionisti. In politica non c’è mai pace, nemmeno nel dopo voto?

Nella foto: il maglio di Pontevico

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Negozi storici in Lombardia.Brescia e la sua provinciaIl commercio di qualità promosso dal tempo

Franco RobecchiFoto di: Franco Robecchi e Archivi privati

Prefazione:Franco Nicoli Cristiani

Contributi di:Lorenzo Guerini

Il negozio storico è tale perché ha saputo scavalcare i tempi e vincerne le tempeste, economiche, familiari, esistenziali. Il suo persistere attraverso i decenni, in qualche caso attraverso i secoli, è un segno della credibilità che ha meritato al negozio la fiducia della clientela e quindi il successo negli affari. Il mantenimento dell’attivo economico implica spesso la capacità di adattamento e di aggiornamento, il che contrasta con la conservazione dei beni e delle forme iniziali. In molti casi fu pro-prio l’intelligenza commerciale a consiglia-re l’abbandono delle caratteristiche origi-narie. Ciò significa che i negozi che si sono mantenuti intatti sono frutto di un’inerzia imprenditoriale? Non è così. Il mercato non regala fortuna alla passività. Pur consi-derando le variazioni subentrate nel passo dell’innovazione, con l’accelerazione dal dopoguerra ad oggi, nei negozi storici è la garanzia del gradimento collaudato dal tempo a prevalere. La conservazione degli arredi stessi non era segno di un’incapacità

Le recensioniimprenditoriale ed economica a moderniz-zare, ma era l’emblema di una tradizione che certificava la professionalità, traman-data di padre in figlio. Il severo crivello del tempo lascia passare solo i meritevoli e la testimonianza di un banco di legno costru-ito dai nonni era, in un negozio, il certifi-cato della vittoria su quel crivello. Se alcuni negozi storici si mostrano in affanno, per una crescente sfasatura tra una conduzione rigida e il mutare del contesto e della do-manda, molti altri hanno, invece, potuto coltivare il denominatore comune di una prestazione, che scavalca le mode per attin-gere a categorie costanti: la qualità, la se-rietà, la capacità di rapporto personale con il cliente, l’aggiornamento temperato alle nuove esigenze, il mantenimento di un ca-rattere. Quest’ultimo aspetto è sempre più pagante, poiché il pubblico, spesso stanco di un commercio aggressivo, sospinto da conformismi di costume, da un’assillante pubblicità e da sprechi, ha in sé spazio di apprezzamento per chi non insegue la fatuità, per chi non si omologa al chiasso di sottofondo, che rende indifferenziato il panorama, per chi denota un attaccamen-to ai valori tradizionali, anche negli arredi, il che si concretizza anche in un apprez-zamento per gli aspetti di antiquariato, o anche di modernariato, che rendono singolare e attraente il negozio. Su questi aspetti si innesta infine la valenza culturale. Se il commercio non fosse da decenni sotto discredito per una campagna ideologica pressante, la cultura di cui esso è portatore sarebbe emersa con serena evidenza e sa-rebbe tranquillo patrimonio dell’opinione pubblica. Vi è qualche dimensione della cultura occidentale che possa prescindere dalla logica e dalla pratica dell’interesse economico del mercato? La cultura della polivalenza immagazzinatrice dei meriti, costituita dal denaro, la cultura del lavoro e del guadagno, la cultura dello scambio delle prestazioni, la cultura degli scambi delle merci, che moltiplica conoscenze e ricerche, la cultura dell’istruzione, che modifica la realtà e potenzia il progresso, la cultura delle invenzioni tecnologiche, dei viaggi, della meritocrazia, del successo del migliore sul peggiore, dell’urbanistica funzionale e della razionalità organizzati-va, della proprietà privata, la cultura della medesima democrazia, basata sulla libera concorrenza, e la libertà stessa affondano radici e motivazioni nel mercato. Dovreb-be, invece, svanire la cultura scendendo alla considerazione del singolo negozio? Quando non siano gli arredi a meritare attenzione, è spesso la qualità umana delle famiglie che quelle botteghe hanno creato e mantenuto vive nei decenni ad essere cultura. È la cultura della borghesia, spesso

SpezialiFarmacisti e farmacie in 600 anni di storia bresciana

Franco Robecchi

La storia del farmacista è legata a quella del farmaco. Il primo codice medico-farmaceutico dell’antichità è rappresentato dal papiro di Ebers che risale al 1500 a.c. scoperto in Egitto nella città di Tebe. La nostra storia si sviluppa poi con la Scuola Salernitana (intorno all’anno mille), con l’adozione dell’Antidotarium di Nicolao Preposito nel 1240, con un intervento legislativo dell’Imperatore Federico II, testo che sancisce altresì la separazione tra le professioni di medico e farmacista. In campo bresciano sono del 1433 gli Statuti degli Speziali Bresciani, di poco posteriori alla dedizione di Brescia alla Repubblica Veneta che risale al 1426, statuti che staccarono le “spezierie” dall’Università dei Mercanti. La cultura farmaceutica si sviluppò poi con il progresso delle scienze esatte e per quanto riguarda la nostra città si arrivò alla stesura di un ulteriore statuto nel 1708; per quanto riguarda l’Ospedale Maggiore di Brescia vi fu uno specifico statuto nel 1727. L’organizzazione farmaceutica subì una notevole evoluzione (1797) con l’avvento della Repubblica Bresciana poi Cisalpina ed alla fine con il Regno d’Italia; scomparvero le corporazioni ed il farmacista si trovò ad operare con garanzie coinvolgenti soprattutto le Università che nel tempo divennero garanti della preparazione culturale. Questo stretto abbinamento costituì il presupposto per lo sviluppo industriale anche di questo settore a partire dalla seconda metà dell’Ottocento. Da ultimo vi è da ricordare la legge Crispi (1888), la legge Giolitti (1913), l’istituzione degli Ordini Professionali (1910) che poi furono soppressi nel 1935 per essere ricostituiti nel 1946. È merito di Franco Robecchi, con questa pubblicazione, aver collegato con competenza altamente documentata, tutte le vicende del territorio bresciano riguardanti i rapporti con i farmacisti, molte volte anche protagonisti della vita civica. È inoltre di notevole importanza storica aver documentato la venerazione di San Giovanni Battista, che individua per Brescia, “Leonessa d’Italia”, una ulteriore tipicizzazione.

della piccola borghesia, magari raggiunta partendo dalla fascia più intraprendente del proletariato, come conquista sociale, a cominciare dalla piccola bottega, talora affiancata dal piccolo artigianato. La prima prova di una mentalità non fatalistica e votata all’assistenzialismo, fiduciosa nella propria capacità di intraprendere nella libertà del confronto, è passata attraverso l’apertura di una bancarella, di un nego-zietto. Lo spirito imprenditoriale, tipico della Lombardia, è in questa capacità di produrre e vendere, di comperare e di mo-dificare, nella ricerca del prodotto miglio-re, del prezzo più appetibile, del margine di guadagno più gratificante. Questo libro, che illustra contesto e realtà dei 38 negozi cui la Regione Lombardia ha sinora rico-nosciuto un valore storico, nella provincia di Brescia, vuole celebrare tutti i valori ci-tati. Una realtà che comporta, per la Lom-bardia, il 13% del prodotto interno lordo e il 18% dell’occupazione non può essere privata della sua valenza culturale, come è avvenuto da troppo tempo, in Italia, un Paese che della cultura ha sempre fatto un suo carattere portante. Riconoscere dignità sociale e culturale, e quindi anche storica, alle botteghe del nostro tempo è un segno di investitura che può avere anche una funzione pedagogica nei confronti di una società distratta, sempre più avvezza all’anonimato e al gioco infecondo e fragile dell’infatuazione superficiale, della moda effimera, del consumo bulimico e intossi-cante. Anche il tempo libero, lo shopping, la curiosità per la merce utile e intelligente, l’apprezzamento per la qualità estetico-storica di un negozio, per la tenacia pro-fessionale di un commerciante possono costituire vie di serietà nell’approccio con il mondo e con i suoi valori più validi.

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1. Bee MovieSteve Hickner; Simon J . SmithParamount Home Entertainment

2. RatatouilleBrad BirdBuena Vista Home Entertainment

3. La carica dei 101Wolfgang Reitherman; Hamilton Luske; Clyde GeronimiBuena Vista Home Entertainment

4. Tutto Dante. Vol. 1. Inferno. Canto I - II - IIICecchi Gori Home Video

5. Winx Club. Il segreto del regno perduto (1 DVD)Iginio Straffi01 Distribution

6. Matrimonio alle BahamasClaudio RisiMedusa Home Entertainment

7. Il caso Thomas CrawfordGregory HoblitEagle Pictures

8. La leggenda di BeowulfRobert ZemeckisWarner Home Video

9. La terza madreDario ArgentoMedusa Home Entertainment

10. Resident Evil. ExtinctionRussell MulcahySony Pictures Home Entertainment

LE CLASSIFIChE

1. Il mondo che vorrei Vasco Rossi

2. Safari Jovanotti

3. Accelerate REM

4. Back to Black Amy Winehouse

5. Amici. Ti brucia

6. gianna Best tour edition Gianna Nannini

7. Last Night Moby

8. Rockferry Duffy

9. Cantautore piccolino Sergio Cammariere

10. Liberi da sempre Sonohra

11. Beat Regeneration Pooh

12. hot Party Spring 2008

13. Into the wild Eddie Vedder

14. hit Mania Champions 2008

15. gianna Best Gianna Nannini

16. Cammina nel Sole Gianluca Grignani

17. Super Sanremo 2008

18. Angoli diversi Neri per caso

19. L’officina del fantastico Mario Venuti

20. Live. I Love You More Mario Biondi, Duke Orchestra

1. Il campo del vasaioCamilleri Andrea, Sellerio Editore Palermo

2. Il cacciatore di aquiloniHosseini Khaled, Piemme

3. L’ ottava vibrazioneLucarelli Carlo, Einaudi

4. gomorra. Viaggio nell’impero economico e nel sogno di dominio della camorraSaviano Roberto, Mondadori

5. L’ eleganza del riccioBarbery Muriel, E/O

6. Diario di scuolaPennac Daniel, Feltrinelli

7. La paura e la speranza. Europa: la crisi globale che si avvicina e la via per superarlaTremonti Giulio, Mondadori

8. Mille splendidi soliHosseini Khaled, Piemme

9. Storia della libertà di pensieroVillaggio Paolo, Feltrinelli

10 Se li conosci li evitiTravaglio Marco; Gomez Peter, Chiarelettere

11. L’ altra casta. Privilegi. Carriere. Misfatti e fatturati da multinazionale. L’inchiesta sul sindacatoLivadiotti Stefano, Bompiani

12. La solitudine dei numeri primiGiordano Paolo, Mondadori

13. Beethoven era per un sedicesimo neroGordimer Nadine, Feltrinelli

14. L’ ultima lezione. La vita spiegata da un uomo che muorePausch Randy; Zaslow Jeffrey, Rizzoli

15. Il tailleur grigioCamilleri Andrea, Mondadori

16. La vita fa rima con la morteOz Amos, Feltrinelli

17. L’ ospite inquietante. Il nichilismo e i giovaniGalimberti Umberto, Feltrinelli

Pagine curate dalla LIBRERIA QUARTO STATO dal 1979 la libreria dei Manerbiesi e del territorio

CD DVD LIBRI

fonte www.ibs.it