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Con una mostra in palazzo Luzzago è stato ricordato Nando Rampini impenitente tifo- so milanista anche nelle sfilate di Carnevale alle quali partecipava vestendo mantello nero e costume rosso vivo interpretando il diavolo che ancora è l’emblema della compagine meneghina, appassionato di calcio tanto da dedicare tempo e passione alle squadre che alternarono al campo sportivo ex Marzotto, “parolot” per il mestiere che consentiva il so- stentamento alla famiglia (moglie e due figli), e tanto altro ancora. Di Nando abbiamo sco- vato nel nostro archivio un articolo pubbli- cato dal Ponte nel numero agosto-settembre 1973, a firma G.B. Reali, il sacerdote che curava quelle pagine diventate documenti del passato a Manerbio. Titolo dell’articolo: “Il burattinaio manerbiese” segue a pag. 6 Lettere pag 2 San Gervasio » 3 Territorio » 4 Manerbio » 5 Territorio » 6 Manerbio » 7 Calendario bresciano » 8 Manerbio » 10 Sport » 12 Territorio » 13 Spigolature » 14 Le recensioni » 15 Le classifiche » 16 Dialogando Mensile d’informazione culturale, politica, sportiva e di attualità - Maggio 2008 - numero 5 Archiviato il risultato elettorale, vara- to il nuovo governo, ritornano all’at- tenzione generale i problemi di tutti i giorni. Uno in particolare è di grande attua- lità: il peso sempre più crescente della fiscalità su stipendi, salari e pensioni. La pressione del fisco a livello nazio- nale è ormai a livelli di guardia. Siamo, probabilmente, il paese euro- peo con la pressione fiscale più op- primente. Detto questo che è un dato di fatto noto a tutti, vorremmo aprire una pa- rentesi che riguardi invece la fiscalità locale, ovvero le imposte che i nostri comuni, in aggiunta a quelle nazio- nali, hanno deciso di infliggerci. Incominciamo da quella più odiosa che è l’addizionale IRPEF. Abbiamo effettuato una ricerca che riguarda i comuni di riferimento del nostro giornale e cosa abbiamo sco- perto? Scopriamo che su 16 comuni solo 7 applicano ai redditi dei propri citta- dini l’addizionale IRPEF. L’aliquota applicata va dallo 0,15 per cento di Verolavecchia alle 0,6 per cento di Manerbio. È da rilevare che lo 0,7 per cento è il massimo consentito dalla legge. Purtroppo, anche in questo caso, l’amministrazione comunale di Ma- nerbio non si smentisce: fa pagare a tutti i propri cittadini un’imposta supplementare volta a coprire i pro- pri errori di programmazione finan- ziaria. Una domanda: ma a chi tocca pagare le scelte improvvi- de delle giunte fin qui succedutesi? A noi non pare lecito che tocchi solo ai cittadini, stante la respon- sabilità, oggettiva e soggettiva, dei nostri ammini- stratori, assai poco illuminati. Concludiamo con la telenovela del- l’Ici. Fortunatamente Tremonti ci ha tratto dagli impic- ci: l’Ici sulla prima casa non si pagherà più. Anche in questo caso la detrazione applicata ai cittadini di Manerbio in via ordinaria era la più bassa: € 103,29. Editoriale Direzione: Vania Boglioli Edizioni “La Pianura” - Via Carducci, 2 - San Paolo (Bs) Stampa: La Compagnia della Stampa - Roccafranca (Bs) Pubblicazione mensile E-mail: [email protected] Autorizzazione N° 50 del Tribunale di Brescia del 06/12/2007 Sommario Ricordando Nando Rampini Quando pubblichiamo degli articoli pole- mici nei confronti del sindaco di Manerbio abbiamo sempre il timore di non essere obiettivi. Temiamo che la vis polemica abbia il so- pravvento sul lucido ragionamento. Allora ci preoccupiamo di documentar- ci nel modo più approfondito possibile, come nel caso che andiamo a sottoporre ai nostri quattro lettori. Per la verità sarebbero cinque, ma il sinda- co nega di leggerci. Nell’ultimo numero di Manerbio Notizia, giornale pagato da tutti noi contribuenti e scritto dal solo sindaco, in prima pagina è comparsa in grande evidenza una tabella esemplificativa sull’Ici. Ci è stato chiesto da più persone cosa voles- se significare la tabella in quanto era risul- tata inin- tellegibile ai più. Ci siamo rivolti ai funzionari comunali dell’ufficio tributi per avere chiarimenti e ci è stato risposto che la tabella era risultata incom- prensibile perché era il risultato di un taglia ed incolla di alcuni esempi preparati per il sindaco. La risposta da un lato ci ha tranquillizzati perché in un primo momento avevamo pensato che la tabella fosse stata predispo- sta per la Settimana Enigmistica, dall’altro lato ci ha fatto rimpiangere, una volta di più, il maldestro uso del denaro pubblico da parte del nostro sindaco. Se si pensa inoltre che il governo aveva già detto e ripetuto che l’Ici sulla prima casa veniva abolita, non si riesce a capire il per- ché di una così scombiccherata tabella. Pubblichiamo di seguito la tabella “incri- minata” per quei pochi che ancora non avessero avuto l’opportunità di leggerla. San Gervasio, invece, applicava la maggio- re detrazione che era di € 240,00. A parziale ristoro dei manerbiesi, come al pari dei cittadini di Pavone, Pralboino e San Gervasio, vi è da sottolineare come l’aliquota applicata era quella più bassa. La soddisfazione maggiore delle decisioni di Tremonti è quella riferita al fatto che non si verificherà più l’episodio trattato nella rubrica accanto. Succede quando si vuole essere più realisti del re.

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Con una mostra in palazzo Luzzago è stato ricordato Nando Rampini impenitente tifo-so milanista anche nelle sfilate di Carnevale alle quali partecipava vestendo mantello nero e costume rosso vivo interpretando il diavolo che ancora è l’emblema della compagine meneghina, appassionato di calcio tanto da dedicare tempo e passione alle squadre che alternarono al campo sportivo ex Marzotto, “parolot” per il mestiere che consentiva il so-

stentamento alla famiglia (moglie e due figli), e tanto altro ancora. Di Nando abbiamo sco-vato nel nostro archivio un articolo pubbli-cato dal Ponte nel numero agosto-settembre 1973, a firma G.B. Reali, il sacerdote che curava quelle pagine diventate documenti del passato a Manerbio. Titolo dell’articolo:“Il burattinaio manerbiese”segue a pag. 6

Lettere . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag . 2

San Gervasio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 3

Territorio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 4

Manerbio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 5

Territorio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 6

Manerbio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 7

Calendario bresciano . . . . . . . . . . . . . . . . » 8

Manerbio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 10

Sport . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 12

Territorio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 13

Spigolature . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 14

Le recensioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 15

Le classifiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 16

Dialogando

Mensile d’informazione culturale, politica, sportiva e di attualità - Maggio 2008 - numero 5

Archiviato il risultato elettorale, vara-to il nuovo governo, ritornano all’at-tenzione generale i problemi di tutti i giorni. Uno in particolare è di grande attua-lità: il peso sempre più crescente della fiscalità su stipendi, salari e pensioni.La pressione del fisco a livello nazio-nale è ormai a livelli di guardia.Siamo, probabilmente, il paese euro-peo con la pressione fiscale più op-primente.Detto questo che è un dato di fatto noto a tutti, vorremmo aprire una pa-rentesi che riguardi invece la fiscalità locale, ovvero le imposte che i nostri comuni, in aggiunta a quelle nazio-nali, hanno deciso di infliggerci.Incominciamo da quella più odiosa che è l’addizionale IRPEF.Abbiamo effettuato una ricerca che riguarda i comuni di riferimento del nostro giornale e cosa abbiamo sco-perto?Scopriamo che su 16 comuni solo 7 applicano ai redditi dei propri citta-dini l’addizionale IRPEF.L’aliquota applicata va dallo 0,15 per cento di Verolavecchia alle 0,6 per cento di Manerbio.È da rilevare che lo 0,7 per cento è il massimo consentito dalla legge.Purtroppo, anche in questo caso, l’amministrazione comunale di Ma-nerbio non si smentisce: fa pagare a tutti i propri cittadini un’imposta supplementare volta a coprire i pro-pri errori di programmazione finan-ziaria.Una domanda: ma a chi tocca pagare le scelte improvvi-de delle giunte fin qui succedutesi?A noi non pare lecito che tocchi solo ai cittadini, stante la respon-sabilità, oggettiva e soggettiva, dei nostri ammini-stratori, assai poco illuminati.Concludiamo con la telenovela del-l’Ici.Fortunatamente Tremonti ci ha tratto dagli impic-ci: l’Ici sulla prima casa non si pagherà più.Anche in questo caso la detrazione applicata ai cittadini di Manerbio in via ordinaria era la più bassa: € 103,29.

Editoriale

Direzione: Vania Boglioli

Edizioni “La Pianura” - Via Carducci, 2 - San Paolo (Bs)

Stampa: La Compagnia della Stampa - Roccafranca (Bs)

Pubblicazione mensile

E-mail: [email protected]

Autorizzazione N° 50 del Tribunale di Brescia

del 06/12/2007

Sommario

Ricordando Nando Rampini

Quando pubblichiamo degli articoli pole-mici nei confronti del sindaco di Manerbio abbiamo sempre il timore di non essere obiettivi.Temiamo che la vis polemica abbia il so-pravvento sul lucido ragionamento.Allora ci preoccupiamo di documentar-ci nel modo più approfondito possibile, come nel caso che andiamo a sottoporre ai nostri quattro lettori.Per la verità sarebbero cinque, ma il sinda-co nega di leggerci.Nell’ultimo numero di Manerbio Notizia, giornale pagato da tutti noi contribuenti e scritto dal solo sindaco, in prima pagina è comparsa in grande evidenza una tabella esemplificativa sull’Ici.Ci è stato chiesto da più persone cosa voles-se significare la tabella in quanto era risul-tata inin-tellegibile ai più.Ci siamo rivolti ai funzionari comunali dell’ufficio

tributi per avere chiarimenti e ci è stato risposto che la tabella era risultata incom-prensibile perché era il risultato di un taglia ed incolla di alcuni esempi preparati per il sindaco.La risposta da un lato ci ha tranquillizzati perché in un primo momento avevamo pensato che la tabella fosse stata predispo-sta per la Settimana Enigmistica, dall’altro lato ci ha fatto rimpiangere, una volta di più, il maldestro uso del denaro pubblico da parte del nostro sindaco.Se si pensa inoltre che il governo aveva già detto e ripetuto che l’Ici sulla prima casa veniva abolita, non si riesce a capire il per-ché di una così scombiccherata tabella.Pubblichiamo di seguito la tabella “incri-minata” per quei pochi che ancora non avessero avuto l’opportunità di leggerla.

San Gervasio, invece, applicava la maggio-re detrazione che era di € 240,00.A parziale ristoro dei manerbiesi, come al pari dei cittadini di Pavone, Pralboino e San Gervasio, vi è da sottolineare come l’aliquota applicata era quella più bassa.La soddisfazione maggiore delle decisioni di Tremonti è quella riferita al fatto che non si verificherà più l’episodio trattato nella rubrica accanto.Succede quando si vuole essere più realisti del re.

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Giugno 2008Pag . 2

Ma sovr’ogni augellin vago e gentile.Che più spieghi leggiadro il canto e ‘l volo Versa il suo spirto tremulo e sottileLa Sirena de’ boschi, il Rosignuolo:E tempra in guisa il peregrino stile. Che par maestro de l’alato stuolo.In mille foggie il suo cantar distingue.E trasforma una lingua in mille lingue.Udir musico nostro (o meraviglia) Che s’ode si, ma si discerne a pena.Come or tronca la voce, or la ripiglia.Or la ferma, or la torce, or scema, or piena.Or la mormora grave, or l’assottiglia.Or fa di dolci groppi alla catena. E sempre, o se la sparge, o se l’accoglie.

NB: nel nostro dialetto il frammento di un ritornello di una filastrocca, ac-compagnato dalla chitarra, così recita:Camisì curt… curt… curt… curt, curt, curt.Erano tempi in cui i vestiti andavano stretti!

GiovanBattista Bisetti

Fin dall’antichità greco e latina mol-ti scrittori, poeti e prosatori, han-no dedicato al canto dell’usignolo rime e prose per descriverne anche onomatopeicamente la dolcezza e la musicalità del canto; significa-tiva in questo senso la denomina-zione latina : Philomela lusciaia Fra i tanti versi propongo i se-guenti, tratti dall’Adone di Ma-rino G.B. canto VII ottave 32-36 (pagg. 142-143 dell’edizio-ne originale parigina del 1623)

Con egual melodia la lega e scoglie.O che vezzose, o che pietose rimeLascivetto cantor compone e detta.Pria febbrilmente il suo lamento esprime Poi rompe in un sospir la canzonetta.In tante mute or languido, or sublime. Vario stil, pause affrena e fughe affretta.Ch’imita in un, si che ciascun l’ammira.Cetra, flauto, liuto, organo e lira. Fa della gola lusinghiera e dolce Talor ben lunga articolata scala.Quinci dell’armonia, che l’aura molce.Ondeggiando per gradi, in alto esala.E poi ch’alquanto si sostiene e folcePrecipitosa a piombo alfin si cala.Alzando a piena gola indi lo scoppio Forma di trilli un contrapunto doppio.Par ch’abbia entro le fauci e in ogni fibra Rapida rota, o turbine veloceSembra la lingua, che si volge e vibra.Spada di schermidor destro e feroce.Se piega e ‘ncrespa, o se sospende e libra In riposati numeri la voce.Spirto il dirai del Ciel, che ‘n tanti modi Figurato e trapunto il canto snodi.

Lettere“Occhio alla truffa”Il nuovo opuscolo “Occhio alla truffa”, del Comune e della Provincia di Cremona contiene il decalogo delle 10 regole d’oro antitruffa. Pubblichiamo uno stralcio.Quando cammini per strada:• Non fermarti per strada con gli sconosciu-ti, neppure se sembrano persone distinte e gentili.• Non dare ad estranei informazioni sulla tua casa (eventuali dispositivi di sicurezza, casseforti), sulla composizione della tua famiglia (in quanti siete, se vivi da solo) e sulle tue abitudini (orari in cui esci, lunghi periodi di assenza).• Percorri strade frequentate e ben illumina-te ed evita luoghi bui e deserti.• Non sostare in luoghi appartati, nemmeno se sei in compagnia.• Non farti accompagnare a casa o alla mac-china da persone che conosci poco, anche se si dimostrano gentili e disponibili.• Non tenere il portafoglio o il denaro con-tante in tasche esterne della giacca o della borsa e fai molta attenzione quando ti trovi in luoghi affollati.• Quando cammini per strada tieni la borsa vicino al corpo, dal lato opposto allo scor-rimento del traffico, ma lasciala subito nel caso venisse agganciata da uno scippatore.• Non tenere la borsa nel cestino della bici-cletta o in vista all’interno dell’automobile, soprattutto se hai i finestrini abbassati.• Prima di aprire il portone del palazzo dove abiti o la porta di casa, controlla sempre che alle tue spalle non ci sia nessuno sco-nosciuto.• Porta sempre con te un telefono cellulare per le emergenze.

QUANDO SEI IN CASA:

• Non aprire la porta di casa agli scono-sciuti.• Prima di aprire la porta, guarda attraverso la finestra o lo spioncino della porta chi ha suonato.• Se hai di fronte uno sconosciuto, controlla

che la catenella della porta sia agganciata e poi chiedi chi è.• Spesso i truffatori si presentano come tecnici del gas, della luce, delle caldaie o del telefono, funzionari di enti o banche, rap-presentanti di associazioni benefiche. Se nel tuo palazzo o nella cassetta della posta non hai visto avvisi attendibili, non aprire.• Non dare mai denaro agli sconosciuti che suonano il campanello. Associazioni bene-fiche, enti e aziende pubbliche (Comune, AEM, aziende telefoniche e così via) non raccolgono denaro porta a porta.• Se qualcuno suona il campanello per con-segnarti lettere, pacchi o altro, chiedi che vengano lasciati nella cassetta della posta o sullo zerbino.• Se ti chiedono di firmare qualcosa, apri la porta senza togliere la catenella e fatti con-segnare il modulo da firmare attraverso la fessura. Se non sei convinto, non firmare.• Non mandare i bambini ad aprire la por-ta.

Se con astuzia uno sconosciuto è riuscito ad entrare in casa:

• Cerca di richiamare l’attenzione di un vicino e fai in modo che resti con te• Rimani nella stanza d’ingresso e non per-dere mai di vista lo sconosciuto• Invita l’estraneo ad uscire, apri la porta e ripeti l’invito ad alta voce.• Tieni accanto al telefono un’agenda con i numeri dei servizi di pubblica utilità (Ca-rabinieri, Polizia di Stato, Polizia Locale, ASM...), per averli a portata di mano in caso di necessità.• Tieni le porte sempre chiuse, anche quan-do sei in casa.• L’invito a collaborare con le forze dell’or-dine denunciando ogni caso sospetto e ogni truffa subita.“Ricorda inoltre che non sei solo: per qual-siasi dubbio chiama un parente, un amico, un vicino oppure i Carabinieri (112), la Polizia di Stato (113): loro ti aiuteranno”.

questi primi provvedimenti da soli non bastano, e che se non ne seguiranno altri ben più strutturali, il Paese avrà pochi appigli per risollevarsi. Stiamo solo pren-dendo atto di un cambiamento culturale che ormai è in corso da anni e che spezza le obsolete equazioni destra uguale padroni, sinistra uguale popolo. Perfino sul decreto sicurezza una certa intellighenzia - invece che urlare alle leggi razziali - dovrebbe capire che i provvedimenti sui campi rom vanno principalmente a tutela degli italiani meno ricchi, quelli che vivono in periferia, quelli che una volta votavano sinistra. A furia di giudicare il mondo a tavolino, senza più contatto con la carne e il sangue del popolo, la sinistra ha perso gran parte del suo elettorato. Le elezioni avevano dimostrato che la maggioranza di chi fa fatica ad arrivare alla fine del mese oggi è più in sintonia con il centrodestra.

GRUPPO DI CITTADINIMANERBIESI SENZA PARTITO

DECISIONI DI DESTRA O DI SINIS-TRA?

Via l’Ici sulla prima casa, ma dall’esenzione sono escluse le ville, i castelli, tutto ciò che è classificato come “di lusso”; sono escluse le case dei ricchi, insomma. Giù le tasse sugli straordinari, ma solo per chi ha un reddito inferiore ai 35.000 euro. Scendono i mutui sulla prima casa, le rate tornano ai livelli del 2006. Quest’ultima misura, se non avessimo il senso del ridi-colo, diremmo che è addirittura un po’ comunista, visto come l’ha descritta il min-istro dell’Economia. “Per convincere le banche ad abbassare i mutui”, ha spiegato Tremonti, “il presidente del Consiglio ha esercitato quella che elegantemente viene chiamata moral suasion. Il sottoscritto invece ha esercitato una fiscal suasion”.Sono questioni di destra o di sinistra? A sfottere i nostalgici del questo-è-di-destra/questo-è-di-sinistra ci ha già pensato Gior-gio Gaber. Non stiamo intonando il Gloria al governo. Sappiamo perfettamente che

Divagazioni ambientaliNote sul canto dell’usignolo

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Giugno 2008 Pag . 3

Buoni scuola, dalla Provincia 253 mila euro per le famiglie

SaN gERvaSiO Concerto di fine anno per le scuole

Anche quest’anno l’Assessorato alla Pub-blica Istruzione della Provincia di Brescia, retto da Giampaolo Mantelli - ha stanziato fondi per aiutare le famiglie a sostenere le spese scolastiche degli studenti delle scuole secondarie superiori statali o paritarie legal-mente riconosciute, ad eccezione dei corsi serali e dei corsi di recupero.Per l’anno scolastico in corso (2007/2008) la Provincia ha messo a disposizione € 253.000 di cui € 101.500 per coloro che avranno sostenuto spese inferiori a € 1.300, altri € 101.500 per coloro che avranno sostenuto spese pari o superiori a € 1.300, ed infine € 50.000 riservati ai portatori di handicap.A questi fondi si aggiungono € 32.000 riservati a borse di studio per merito scola-stico: 64 borse di studio del valore di € 500 a favore dello studente con il miglior risul-tato nell’anno scolastico 2006/2007 di ogni istituto superiore della Provincia di Brescia, indipendentemente dal reddito.“Ancora una volta la Provincia dimostra di essere vicina alle famiglie per garantire a tutti i ragazzi di poter avere accesso all’istru-zione in eguale misura e raggiungere i livelli più alti” commenta l’assessore Giampaolo Mantelli.“L’istruzione è un dovere morale per le isti-tuzioni che hanno il compito di investire sull’educazione affinché i nostri giovani possano, una volta terminato il percorso di studi, immettersi sul mercato del lavoro con un bagaglio culturale d’eccellenza, pronti quindi ad affrontare e vincere le sfide quo-tidiane, e a contribuire al progresso della nostra economia e più in generale della nostra comunità” continua Mantelli che dal suo insediamento alla Pubblica Istruzione e Formazione professionale sta lavorando al-l’innalzamento della qualità dell’offerta for-mativa e alla razionalizzazione della stessa.A tal fine è ormai in dirittura d’arrivo il Piano dell’offerta formativa: la suddivisione del territorio provinciale in sei macroaree, ognuna delle quali dotate di più indirizzi

per un offerta scolastica, il più completa possibile. All’interno di ogni area funzio-nerà un coordinamento di zona che eviterà concorrenze e duplicazioni contribuendo appunto all’innalzamento della qualità del-l’offerta stessa. REQUISITI PER L’AMMISSIONE ALLA GRADUATORIAPer la partecipazione al bando è necessario:1. essere studenti delle scuole secon-darie superiori Statali o paritarie o legal-mente riconosciute, ad eccezione dei corsi serali e dei corsi di recupero;2. essere residenti in provincia di Bre-scia;3. non aver conseguito un ritardo superiore ad un anno nel corso di studi di scuola media superiore, salvo che il ritardo sia dovuto a comprovati e certificati motivi di salute;4. essere stati iscritti per la prima vol-ta alla classe frequentata nell’anno scolastico 2007/2008, salvo che il ritardo sia dovuto a comprovati e certificati motivi di salute;5. aver conseguito almeno la media 6/10 con non più di 1 debito formativo per gli studenti dei corsi di scuola secondaria superiore nell’anno scolastico 2006/2007 o la votazione di almeno sufficiente agli esa-mi di licenza media per gli iscritti al primo anno;6. avere un indicatore ISE, diviso per il numero di componenti la famiglia, non superiore a € 10.400,00; il numero dei componenti la famiglia viene aumentato di 0,5 per ogni componente con handicap e di 0,2 per famiglie con un solo genitore e figli minori.L’indicatore ISE viene adeguato annual-mente sulla base dell’indice ISTAT del co-sto della vita.Per i buoni riservati agli studenti portatori di handicap, i requisiti richiesti sono esclu-sivamente quelli di cui al punto 1,2,6.MERITOVerranno presi in considerazione i risul-tati dell’anno scolastico 2006/2007 con

esclusione dei voti relativi alla condotta, religione o materie alternative. La materia con debito formativo sarà valutata 5/10. Due o più debiti formativi determineranno l’esclusione dalla graduatoria. REDDITOViene considerato l’indicatore ISE del nu-cleo familiare del richiedente, riportato nell’attestazione ISE in corso di validità, come previsto dall’art 4 comma 6 della delibera consiliare di approvazione del nuovo regolamento.

Festa di fine anno scolastico nel “parco giochi don Fausto Barbieri” di San Ger-vasio organizzata dal circolo didattico di Pontevico (reggente Claudio Aglio) che ha competenza anche nei comuni di Al-fianello, Milzano, San Gervasio e Seniga. Una festa con il concerto eseguito dal coro d’alunni delle classi quarte e quinte diretti dal maestro Carlo Barbieri, delle elementari di Alfianello, e preparati dagli insegnanti

Fabrizio Marchesi di San Gervasio, Marosa Girelli di Alfianello, Marina Masserdotti di Milzano e Ardiccio Savio di Pontevico.Affollato lo spazio del pubblico. Famigliari, parenti, amici e conoscenti hanno com-mentato con entusiasmo e sottolineato con applausi lo spettacolo del quale il sindaco, Giampaolo Mantelli ha messo in risalto l’ottima qualità, prendendo la parola anche a nome di assessori ed amministrazione

comunale.Gli organizzatori da parte loro hanno rin-graziato i genitori, le associazioni ed i mo-plti che hanno contribuito ad organizzare la serata programmata in varie parti. Nella prima parte e nelal terza sono state seguite le seguenti composizioni: Von Himmel Hoc (J.S.Bach); Musetta (J.Ph.Rameau); Gavotta (G.B.Martini); Sortie (Ignoto); Cara Rosina (canto popolare italiano); John

Brown’s (tradizionale americano); Scan-dalo al sole (dalla colonna sonora del film omonimo); The way old friends (Abba); Carnevale a Venezia (popolare veneziana). IL coro ha eseguito: Cara Rosina; Canto della fraternità; Ave Maria: I més; La luna; Speransa. La finale con “Inno alla gioia) di Beethoven e Fratelli d’Italia (l’inno nazione di Mameli).

La festa per gli anziani del paese a San Ger-vasio organizzata dal Comune. Al mattino la Messa in parrocchia presente il parroco emerito don Francesco Falsina, con don Arnaldo Morandi e don Antonio Bodini, sacerdoti particolarmente legati al paese.Poi il trasferimento a “Le Vele”, la visita al parco con le novità dell’imminente stagione estiva illustrate da Ezio Stagnoli, presidente della società che ha realizzato gli impianti e li gestisce.A Stagnoli il sindaco Giampaolo Man-telli ha consegnato una targa gesto accom-pagnato da un breve intervento per dir-gli “grazie” per la disponibilità manifestata verso il paese, esprimere riconoscenza ai volontari ed augurare agli intervenuti una giornata da vivere in serenità. La proiezi-one di fotografie sulla gita a Roma è stato momento per ricordare, mentre sui motivi dell’orchestra di giovani musicisti i discorsi si sono intrecciati rievocando momenti di vita a San Gervasio.

S. gERvaSiOFesta a Le vele

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Giugno 2008Pag . 4

La Cooperativa Scalvenzi di Pontevico, realtà produttiva nella quale si dimostra che il lavoro abbinato al capitale realizza con-creti obiettivi sociali. E’ convinto di quanto afferma Felice Scalvini, presidente dell’or-ganizzazione europea Cecop, intervenu-to alla presentazione della pubblicazione “Cinquecenottantaquattro giorni, 25 anni” nella quale Luigi Marini ha condensato la “nascita e lo viluppo della cooperativa Scalvenzi” operativa dal 5 gennaio 1983. L’incontro è stato aperto dalla presidente Nerina Carlotti, responsabile della sezione amministrativa della cooperativa, dinanzi al pubblico radunato nel capannone del nuovo stabilimento, inaugurato nel maggio 2002, nel quale dal 1996, furono trasferite sede e produzione. Fu un passaggio decisivo nella ristrutturazione aziendale per ottenere la certificazione Iso 9002 e dare sviluppo all’impresa che, da fabbrica di macchine agricole intraprendeva la strada della co-

struzione di attrezzature per servizi ecolo-gici come compattatori a scomparsa per isole ecologiche e tramogge stagne, presse, cassonii scaricabili, impianti di stoccaggio per discariche o punti di cernita.La cooperativa conta una cinquantina di addetti, fattura 7 milioni e mezzo di euro e punta, a breve, ai diecimila. Sono dati rife-riti da Aldo Montagnini, l’ad responsabile commerciale, che ha elencato gli impegni dell’impresa per la formazione (mille ore nel solo 2006) dei giovani da inserire in azienda nella quale cinque soci, fra i 25 fondatori, hanno ancora un ruolo.Il vice presidente della Provincia di Brescia, Aristide Peli, ha ringraziato l’autore del libro per “averci offerto uno spaccato di sto-ria della Brescianità” e, da valtrumplino, ha auspicato che l’esperienza di Pontevico sia esempio per affrontare problematiche lega-te all’occupazione ed ad aziende in crisi.Marco Menni, vice presidente Confco-

perative Brescia, ha rilevato il modello di “responsabilità sociale dimostrato dai la-voratori della ex Scalvenzi che col sostegno delle istituzioni: regionale, provinciale e locale (in quegli anni era sindaco Pasquale Guerra), delle organizzazioni sindacali (in particolare la Fiom) e della comunità civica e parrocchiale (era abate mons. Angelo Cre-scenti) hanno creduto nella cooperazione e posto le basi per risolvere un problema che coinvolgeva l’intera comunità civica a parrocchiale del paese. Il sindaco Primo Generali ha manifestato l’orgoglio della comunità per annoverare nel proprio am-

bito una realtà come la cooperativa ed ha donato a Enrico Poli il libro sulla storia di Pontevico.Elogio per aver tutelato la dignità del la-voro e quindi della persona da don Angelo Chiappa, del consiglio provinciale di Le-gacop Brescia, dall’ing. Giuseppe Donini per coloro che “hanno saputo raccogliere le energie disponibili e tradurle in realizzazio-ni”. Vi sono accomunati i presidenti finora succedutisi: Enrico Apolli, Umberto Bricchi e Sergio Bruni, fino a Nerina Carlotti che ha coordinato la presentazione del volume in un clima di cordialità ed amicizia.

L’assessorato alla pubblica istruzione del co-mune di Cigole comunica a tutti i genitori degli studenti frequentanti le scuole prima-rie (elementari), secondarie di primo grado (medie) e secondarie superiori statali che la Regione Lombardia ha attivato le proce-dure relative all’applicazione della “dote is-truzione” per l’anno scolastico 2008/09. Il comune è pronto a dare altre informazioni. Intanto è utile sapere che con il nuovo anno scolastico lo studente può avere un aiuto concreto per la sua educazione. Questa è “la Dote Scuola”, una preziosa risorsa che affiancherà lo studente fin dai primi passi del suo percorso scolastico e gli garantirà tutta la libertà di coltivare il suo talento ed esprimerlo al meglio.La Dote Scuola include. Il sostegno al red-dito: un aiuto alla permanenza nel sistema dell’istruzione. Recupera la borsa di studio ed i contributi per i libri di testo. Il Sos-tegno alla scelta: un aiuto alla libertà di

scelta di frequentare una scuola paritaria. E’ il Buono Scuola. Per la Disabilità: un sostegno per favorire una formazione per-sonalizzata anche nella scuola paritaria.Il Merito: un riconoscimento dell’eccellenza per premiare i risultati più brillanti. Recu-pera gli assegni di studio individuali per gli studenti meritevoli e privi di mezzi.Fino al 30 giugno 2008 è possibile pre-sentare la domanda di Dote Scuola per l’anno scolastico 2008/2009. Per il “Meri-to” presentare la domanda per i risultati conseguiti nell’anno scolastico 2006/2007. Compilata la domanda entro il 30 giug-no, l’interessato riceverà una comunicazi-one prima dell’inizio dell’anno scolastico 2008/2009 sull’assegnazione della Dote Scuola.Dall’1 al 30 settembre 2008 puoi modificare la domanda o compilarne una nuova. Per il “Merito” è possibile presentare una nuova domanda per i risultati conse-guiti nell’anno scolastico 2007/2008.

CigOLEUna dote per la scuola

Edilizia scolastica, lavori per oltre 3.500.000 di euroL’edilizia scolastica provinciale si rimbocca le maniche, con un occhio di riguardo per la Bassa Bresciana. Nel corso dell’ultima seduta della Giunta provinciale sono sta-ti approvati lavori per oltre 3.500.000 di euro. “Si tratta di diversi interventi – spiega l’assessore provinciale Giampaolo Mantelli - dalla manutenzione straordinaria, all’ade-guamento dei parcheggi, al rifacimento delle pavimentazioni a progetti di amplia-mento degli edifici”.“Una scuola di qualità – continua Mantelli - è anche una scuola ospitale e funzionale, dotata di laboratori e moderne tecnologie, all’avanguardia sul piano delle soluzioni edilizie. Del resto gli edifici scolastici sono la seconda casa dei nostri ragazzi. E’ un dovere pertanto garantire il massimo del comfort e della sicurezza all’interno delle strutture, offrendo ambienti belli, gradevoli e ospitali”.L’intervento più consistente riguarda l’istitu-to superiore Capirola di Leno, dove, appro-vata la proposta di accordo di programma

tra Provincia e Comune per l’ampliamento dell’ex asilo, si procederà alla demolizione della porzione dell’edificio storico risalente al 1975 (ormai di dimensioni e struttura inadeguata all’uso scolastico) e alla costru-zione di un nuovo corpo di fabbrica, dispo-sto su due piani, per un totale di dieci aule e tre laboratori. L’importo complessivo dei lavori è di 1.500.000 euro.Al Pascal di Manerbio si procederà invece alla riqualificazione del parcheggio esistente con la ri-distribuzione dei posti macchina e la creazione di una piazzola di sosta per autobus. Il progetto ammonta comples-sivamente a 400.000 euro. Altri 122.000 mila euro verranno investiti sempre al Pa-scal per la manutenzione straordinaria dei serramenti. “Un intervento – commenta l’assessore Mantelli – che non solo ci con-sentirà di adeguare i serramenti attualmente non a norma, ma anche di migliorare l’iso-lamento e quindi di consentire un notevole risparmio energetico”.Per quanto riguarda il resto della Provin-

cia, sono stati deliberati lavori di lifting all’istituto Marzoli di Palazzolo dove è stato predisposto il progetto definitivo per la tin-teggiatura esterna dell’edificio che presenta facciate molto ammalorate, con distacco dell’intonaco (importo lavori: 122.000 euro), oltre al progetto per il rifacimento di parte della copertura dell’istituto stesso interessato in più punti da infiltrazioni (altri 122.000 euro).In città gli istituti interessati dai lavori sa-ranno il “Golgi” e il “Copernico”.Al liceo, dove sono ormai sono in fase di ultimazione i lavori di ampliamento, è pre-

vista la sistemazione delle aree verdi e a parcheggio ( importo lavori 122.000 euro), mentre all’Ipsct Golgi si procederà al rifa-cimento delle pavimentazioni dei corridoi laterali al piano rialzato e primo dell’istitu-to, interessate in più punti da sollevamenti del sottofondo e quindi anche pericolosi ( anche in questo caso 122.000 euro)Infine un altro milione di euro è stato previ-sto per finanziare vari lavori di manutenzio-ne straordinaria da realizzarsi con urgenza sugli edifici scolastici provinciali che ne hanno bisogno, nel corso dell’anno.

Notizie dall’amministrazione provinciale

PONTEviCOCooperativa Scalvenzi: esempio d’impegno sociale

Page 5: Dialogando - La Pianura 2008.pdf · 2014. 4. 8. · ne originale parigina del 1623) Con egual melodia la lega e scoglie. O che vezzose, o che pietose rime Lascivetto cantor compone

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L’ aDaM-FiMSL prende posizioneParere contrario ai progetti della cittàLa riorganizzazione della rette di scuole materne ha già sollevato preoccupazioni fra i genitori per i rincari che ricadranno soprattutto sulle famiglie monoreddito. A questo proposito ha preso posizione Lo-renzo Albini, presidente dell’ Adasm-Fism di Brescia, l’Associazione asili e scuole ma-terne paritarie di ispirazione cristiana che in provincia rappresenta 266 strutture per l’infanzia.Albini ha rilasciato un’intervista al quoti-diano Bresciaoggi (15 maggio 2008) sulle cifre diffuse dal Comune per la presunta liste di attesa ad una nuova scuola materna nella quale figurerebbero 25 bimbi pur avendo i loro genitori perfezionato l’iscri-zione alla materna Ferrari. Secondo il pre-sidente provinciale dell’Adams la giunta di centrosinistra della città di Manerbio ha richiesto all’Ufficio scolastico provinciale la possibilità di aprire una nuova materna statale per far fronte al presunto boom de-mografico degli ultimi anni. La domanda di custodia dei bambini dai 0 ai 5 anni sarebbe cresciuta in modo esponenziali e le due ma-terne Marzotto e Ferrari, da settembre fuse in un’unica entità, non sarebbero secondo

il sindaco Cesare Trebeschi in grado do garantire il servizio a tutti. DI TUTT’ALTRO PARERE ALBINI: “La legge istitutiva delle scuole materne statali - spiega - prevede che si possano aprire nuove materne statali laddove non ci siano altre istituzioni in grado di coprire il servizio. E non è il caso Manerbio: qui una nuova materna, oggi, non è necessaria. Le due scuole esistenti sono in grado di rispondere alle richieste della cittadinanza. Per il futuro si può ragionare”. Albini si dice preoccupato: “Questo fenomeno si sta verificando anche in altri paesi della pro-vincia. Comportamenti come questo non sono accettabili – prosegue - in nome della laicità si sta mettendo a rischio un sistema di istruzione che coinvolge direttamente i genitori nella gestione dell’educazione dei propri figli, che va ben oltre la questione delle rette. Se c’è un surplus d’iscrizioni e si ha intenzione di fare una programmazione seria bisogna discuterne insieme cercando soluzioni condivise coinvolgendo le realtà del territorio”. IL PRESIDENTE dell’Adasm Fism sai augura che l’Ufficio scolastico provinciale

respinga la richiesta di Manerbio: “Siamo di fronte ad una forma di dumping - afferma Albini -. Il Comune attraverso rette più vantaggiose incentiva i cittadini a iscrivere i propri figli alla statale. In realtà il costo di un bambino alla statale per la collettività è 5 o 10 volte superiore rispetto a quello della paritaria e la comunità non risparmia. La scusa del minor costo della retta maschera solo una diversa scelta culturale e questo è gravemente scorretto, visto che i cittadini che mandano i bambini alla Ferrari e alla Marzotto pagano, oltre alla retta mensile, anche le tasse con cui verrebbe mantenuta l’eventuale materna statale”. PRONTO IL RICORSO, nel caso l’ex provveditorato dovesse dare il via libera alla nuova materna, agli organismi di controllo come Corte dei conti e Tar. “Sono da te-nere in considerazione anche le probabili ripercussioni sui posti di lavoro - conclude il presidente dell’Adasm-Fism - : l’apertura di nuove sezioni di statale produrrà una conseguente riduzione di sezioni di parita-ria, senza però garantire il passaggio delle insegnanti da una scuola all’altra creando così situazioni di precariato”.

“Se son rose fioriranno”“Se son rose fioriranno”, omaggio alle mam-me, nel giardino di palazzo Luzzago, sede del Municipio. Una manifestazione molto frequentata con la mostra allestita col con-tributo di coltivatori e vivaisti tra i quali l’organizzazione di “Rose Rifiorentissime” di Ciliverghe, cooperative e singole imprese bresciane. Molto seguito gli incontri con vari relatori, esperti i giardinaggio e di progetta-zione del verde. Nel programma delle ini-

ziative la visita ai giardini di antiche dimore quali: casa Ziletti, prossima alla piazza del Comune; casa Pancera, in viale Stazione; Vil-la Di Rosa nel quartiere San Faustino. All’in-segna dell’ospitalità e della disponibilità delle rispettive famiglie che hanno accolto i diversi gruppi accompagnati da esperti i quali han-no illustrato caratteristiche e peculiarità delle dimore. Soddisfazione fra i partecipanti, anche fra i ragazzi per i quali è stato riser-

vato un angolo perché potessero dar sfogo alla loro fantasia invitandoli a disegnare la rosa. Da parte di molti l’auspi-cio che altre iniziative del genere siano pro-mosse per far conoscere come nell’urbanistica di Manerbio si trovano architetture meritevoli di considerazione per quanto rappresentano nella storia locale.

Il consiglio d’amministrazione della fonda-zione scuola materna Ferrari, cui col nuovo anno scolastico passa la competenza anche sull’asilo Marzotto, d’intesa con l’ammini-strazione comunale della città di Manerbio ha fissato le rette di frequenza per il periodo 2008-2009.LA QUOTA d’iscrizione è fissata in 50 euro comprensiva di polizza Rc ed infortu-ni. La retta mensile per il servizio nido per bambini dai 6 ai 24 mesi: Orario 7:30 - 13 residenti E 260 non resi-denti E 300“ 7:30 - 16 “ 400 “ 450“ 7:30 - 18:30 “ 440 “ 485“ 13- 18:30 “ 230 “ 260dai 25 ai 36 mesi:orario 7;30 - 13 “ 180 “ 2007:30 - 16 “ 225 “ 2507:30 - 18:30 “ 250 “ 28013 - 18:30 “ 170 “ 190RETTA MENSILE per la scuola materna(applicazione indicatore Ise)fascia 1 - da 0 a 10mila euro : retta 128fascia 2 - da 10mila a 15mila : “ 140fascia 3 - oltre 15mila euro : “ 158fascia 4 : non residenti nella città di Maner-bio: retta 168 euro

Nuove tariffe per gli asili

La campagna perde coloreSono sempre più rari i terreni coltivati a soia e girasole. Sarà raro individuare macchie colorate con le fioriture di queste piante sul territorio. Lo segnaliamo per gli appassio-nati degli scatti fotografici i quali vanno alla ricerca di immagini con cromatismi accen-tuati per descrivere il territorio. L’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare, in collaborazione con l’Unione seminativi, sta portando avanti un’indagine per valu-tare qualità e quantità delle semine di semi oleosi nel 2008. Secondo i dati emersi gli

investimenti nazionali a soia dovrebbero ridursi quest’anno a 106 mila ettari circa contro gli oltre 130 mila del 2007, facendo segnare una contrazione del 18,6%. Le ragioni del calo degli investimenti a soia sono da attribuire alla maggiore diffusione del frumento, in conseguenza sia delle favo-revoli condizioni climatiche dell’autunno 2007 che del forte aumento dei prezzi di vendita. Inoltre, nell’ambito delle colture primaverili, sembra che gli agricoltori ab-biano preferito investire a mais in ragione

della maggiore redditività rispetto alla soia.Per quanto riguarda il girasole è con-stata la contrazione delle superfici dedicate a questa pianta nella per-centuale dell’8,2%, corrispondente, in valore assoluto, in una perdita di 10 mila ettari. Il girasole non ha ri-scosso l’interesse dell’agricoltore che ha preferito investire nel frumento, soprattutto in quello duro, maggior-mente redditizio. (In coll. con Asa)

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Cinque giovani statunitensi in visita al ca-stello di Padernello, ospiti dei Rotary Club del distretto 2050, in Italia in un viaggio di studio. Le accompagna Judy Hutcherson, team leader. Nel Texas dove abitano in varie località, svolgono svariate professioni. Sa-mantha Almeny, è veterinario di piccoli ani-mali; Tina Mencio, manager in un ristoran-te; Jacquelinne Robledo, settore finanziario; Adrienne Moore, arredatrice d’interni. A

Padernello hanno ammirato il castello, con la guida di Gianmario Andrico, affiancato da Caterina Saldi Negretti che s’è assunta il compito d’inteprete. Sono state a cena al Vegnot, uno dei due ristoranti della borgata. Le hanno accolte i presidenti dei Rotary club delal pianura: Carlo Ghirardi (Mner-bio), Paolo Franco Visconti (Montichiari), Mauro della Frera (Maclodio) e Quintilio Gorlani, assistente del governatore.

PONTEviCOal FocolareGli associati a “Al Focolare”, movimento locale di pensionati, hanno votato per il rinnovo del direttivo confermando Vitto-rio Cornaili alla presidenza ed assegnando la vice presidenza a Giancarlo Moretti; segretario, Giannino Zeli. Nel consiglio: Dante Canesi, Tommaso Barbieri, Riccar-

do Severgnini, Ornella Viscardi, Alessan-dro Solzi, Cesira Bolzoni. Maurizio Carre-ra. Tra le iniziative in cantiere: il 2 giugno le Festa alle Vincellate, l’oasi verde tra le frazioni Bettegno e Campazzo attraversata dallo Strone.

Un terzo degli abitanti in età adulta di Alfianello ha sottoscritto una petizione alle Poste per denunciare la precaria situazione del servizio determinatasi in paese dopo il trasferimento a Gambara della direttrice Maria Rosa Cominelli. L’ufficio è stato de-classato, provocando un disservizio per gli utenti. Un provvedimento che “ha minato la fiducia nell’azienda pubblica dei corren-tisti e dei risparmiatori che hanno investito nei prodotti finanziari postali” ha scritto il sindaco, Giovanni Migliorati, a sostegno della petizione inviata alle sedi provinciale, regionale e nazionale di Poste Italiane.

I disagi, in passato, erano esclusivamente legati al recapito della corrispondenza, ma ora la situazione è precipitata. “Dal 2006 - afferma l’assessore ai Servizi sociali Maria Teresa Geroldi - siamo alle prese con pro-blemi ciclici nel recapito della corrispon-denza. Complice il vorticoso turn over di portalettere, precari e sistematicamente al primo incarico, per lunghi periodi alle famiglie e alle aziende sono consegnate in ritardo comunicazioni importanti come bollette, richieste di pagamento, documen-ti bancari o previdenziali. Gli effetti dei

disagi sono facilmente immaginabili”. Dopo una serie d’incontri fra Comune e direzione provinciale dell’azienda, Poste Italiane aveva garantito “rinforzi” per due mattine la settimana. “Alla fine, l’aiuto promesso non è arrivato - osserva il sindaco Migliorati - e la direttrice è stata sollevata dall’incarico privando la comunità di un punto di riferimento strategico. Per oltre vent’anni, Maria Rosa Cominelli ha svolto il suo ruolo con attenzione cercando di sup-plire con l’esperienza e la conoscenza della situazione locale alla mancanza di personale e mezzi”. Il sindaco avanza dubbi e per-plessità anche sulla motivazione del trasfe-rimento. “A quanto ci risulta la capofiliale sarebbe stata spostata in quanto inquadrata con un livello professionale superiore alla categoria dell’ufficio di Alfianello cataloga-to nella fascia C. In verità - osserva Miglio-rati che chiede il reintegro della direttrice -, lo sportello del nostro paese risulta ancora nel settore B e la graduatoria del 2008 non è ancora stata definita”. Petizione e lettera del sindaco auspicano “un ripensamento da parte delle Poste Italiane”. E aspettano risposta. Positiva naturalmente.

aLFiaNELLODisservizio alle Poste

PaDERNELLOgiovani USa in visita

L’opacimetro non è un extraterrestreAvremo presto sulle strade pattuglie per il controllo del traffico dotate di opacimetro, strumento per rilevare l’inquinamento pro-vocato da gas di scarico dei motori che qualche volta superano limiti tollerabili.117 di questi opacimetri sono acquistati dalla Regione Lombardia che li distribuirà ai comuni con popolazione superiore ai 15 mila abitanti, tra i quali, nel bresciano si contano: Desenzano del Garda, Lumez-zane, Montichiari, Palazzolo sull’Oglio, Chiari, Ghedi, Rovato, Gussago.Un opacimetro andrà in dotazione anche alla polizia municipale di Brescia. In questo modo gli agenti del traffico sono messi in

condizione di fare un controllo in più, un controllo che riguarda la qualità dell’aria. Se agenti della polizia municipale ci fer-meranno per strada, alle solite domande: patente, libretto, eccetera, aggiungeranno: vediamo l’opacimetro. Termine inusuale che il dizionario della nostra lingua italica spiega abbondantemente e che anche gli utenti della strada dovranno imparare a conoscere.Opacimetro dunque per controllare la qualità dell’aria. Le note dolenti saranno le eventuali sanzioni se lo scarico del motore non risultasse a norma.

Il nostro burattino è uno degli ultimi su-perstiti della provincia. A Manerbio sanno tutti che si chiama Ferdinando Rampini e abita in Via XX Settembre, vicino alla bottega del sellaio Baiguera. Magro allam-panato, capelli corvini, mezzo sdentato, un naso a triangolo: è la figura caratteristica e simpatica della zona. Di casolare in caso-lare il Nando fa incetta di pentole (poiché fa “èl parolòt”) che poi tira a specchio e rivende o ripara.«Solo d’inverno – egli precisa – faccio que-sto mestiere o altri, ma da primavera fino ai primi freddi, sono burattinaio». Scrive copioni, studia la regia, dipinge le scene, taglia i costumi, rivendica il teatrino e poi sceglie le musiche e infine recita facendo tutte le voci. Quella del gozzuto Gioppino, quella sibilante de serpente, la cavernosa dell’orco, quella dolcissima di Colombina, balbetta come Tartaglia. Una voce per ognuna delle sue sessanta creature. Sul carro viaggiante che possiede, continua ormai da venticinque anni la commedia dell’arte.«È uno spettacolo per poche persone, per quanti possono capire – ce lo ha detto più volte – perché senza Gioppino e la farsa le panche restano vuote». Il nostro amico non sa che cosa sia lo stile epico, la forma didascalica e se lo sapesse non gliene im-porterebbe nulla, non capirebbe, ma le sue storie sono rigidamente impostate secondo questi schemi; in programma figura anche la storia dell’omicida Simone Pianetti. Il 13 luglio del 1914 a San Giovanni Bianco e a Camerata uccise sette persone, sul sagra-to, nelle strade, nelle case. All’alba, prima che venissero trovati i cadaveri, Pianetti fu visto scappare verso i monti. Non se ne seppe più nulla.Ad apertura del sipario esce il cantastorie che spiega: «Vi racconteremo la vicenda di un uomo che da tutti fu accusato di essere un assassino, vedremo le uccisioni di sette innocenti o colpevoli, seguiremo il presunto colpevole fino al punto in cui le testimonianze ci aiutano; vedremo perché l’ha fatto, ricostruiremo qui i luoghi della tragedia». Questa è impostazione epica an-che se la struttura è rudimentale e i quadri si susseguono come avrebbe fatto Bretch, e Rampini non sa nemmeno chi sia. Sul-la stessa traccia il burattinaio racconta le vicende di Pacì e Paciana, i briganti della

Valbrembana, amici per la pelle, ladri sul-lo stampo di Stefano Felloni. Per dare ai poveri rubavano ai ricchi e ogni giorno sulle loro teste aumentava la taglia. In una osteria, Pacì, ubriaco confidò a degli sbirri dove l’amico stava nascosto. Questi venne preso ed impiccato; il compagno saputo l’accaduto, si diede alla macchia e venne poi trovato avvelenato dal morso di una vipera.Al momento della farsa finale il buratti-naio improvvisa tutte le parti e i dialoghi, seguendo i quattro scarabocchi del copione avuto in eredità da altri Mangiafuoco, in-dugia sulle battute d’effetto.«Sento ad orecchie quel che devo dire, im-magino la faccia del pubblico, so quando devo sparare la battuta che trascina all’ap-plauso».Con lui nelle quinte c’è la moglie Caterina Lazzaroni, a fargli da inserviente. Tira il sipario, cambia fondale, attacca il disco, prepara allineati i fantocci in gonnella. «Assicuro due ore di allegria per 50 lire – dice Nando, garantisco paura se recito la strega dal collo lungo, e terrore se entra in scena il mostro, lacrime se la fatina è triste, risate a crepapelle se interviene Pioppino. Il mio pubblico adora questa maschera, guai se non fosse lui a risolvere le situazioni più ingarbugliate».“La canela” del trigozzuto ristabilisce, sul palco, l’equilibrio e la giustizia; nella vita rimesta la polenta per il desinare di Nando Rampini. «Con la “canela” ho tirato su due figli – afferma, ho campato mezzo secolo tondo tondo e sono riuscito a persino a comprare un teatro nuovo come lo volevo io che costa quasi un milione. A Gioppino devo tutto, lo riconosco, e gli voglio bene, ma in fondo non è quello il repertorio che mi piace, io ho la vocazione del cantasto-rie».In Sicilia l’opera dei pupi ripete di piazza in piazza le avventure del Saracino e dei cavalieri, Nando ci racconta i fatti di cro-naca più clamorosi del secolo, con uno stile tutto suo, una tecnica bresciana.Cerca di stabilire se ci fu tradimento o se il bandito fu in buona fede credendo di parlare con amici. Spesso ama rifare storie e processi secondo una sua logica, alla ricerca di elementi nuovi e illuminanti, che spesso la cronaca “ufficiale” per vari motivi tende a nascondere.

il burattinaio manerbiese

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CELERiNa-MaNERBiOvoto democratico, una torre in menoIl “Corriere della Sera”, il nostro maggiore quotidiano, informa che “Celerina boccia le torri di Botta”. Il titolo campeggia nella pagina 22 del 1 aprile del quotidiano mila-nese. E non è stato un pesce d’aprile come si potrebbe credere. Riguarda la bocciatu-ra del progetto presentato dall’architetto Mario Botta, tra i più celebrati e tenuti in considerazione nel mondo, per il suo in-tuito nel pensare strutture utili al presente e nel futuro, autore di edifici importanti anche in Italia.Celerina è un piccolo centro della Svizzera nel Canton Ticino. Conta meno di un migliaio di abitanti, elvetici naturalmen-te, in un territorio ameno che si trova tra Livigno, montagna d’Italia, e St Moritz (monti elvetici). Il posto è frequentato da molti milanesi che hanno la seconda casa. Per il paese, deficitario di edificio ritenuto necessario, l’arch. Botta ha progettato un albergo-grattacielo di 77 metri, più alto del campanile, che agli abitanti non è piaciuto.

Ed è per questo che quell’amministrazione comunale ha chiamato la gente a decidere, ha indetto un referendum. Hanno votato in 391su 750 aventi diritto. Hanno vinto alla grande i “no” con 279 contrari e 88 favorevoli.La torre a Celerina non si farà. Un esempio di democrazia che a Manerbio i democrati-ci (?!?) amministratori di meno del quaran-ta per cento dei cittadini che votano, mai si sono segnati di seguire. Un esempio: la riconversione dell’ex area Marzotto sulla quale invece di una torre si farà un torrione per decisione di pochi intimi.

MaNERBiOEstral, azienda pronta ad affrontare nuove sfide

MaNERBiOTra i comuni più indebitati della Provincia

MaNERBiOgandellini, vendeva radio in Piazza italia

Stabilimenti nel Bresciano e nella Berga-masca, Estral è azienda leader nel settore dell’alluminio, in particolare dei “profilati industriali su disegno”. Presidente del grup-po è Enzo Cibaldi, affiancato da Michele Cibaldi, Armando e Pietro Vincoli, Gio-vanni Maria Castelli. Il gruppo che ha sede a Manerbio comprende Albre, Alluminio Bresciano (commercializzazione rottami d’alluminio), Deral (panetti in alluminio), Alu-Brixia (commercio di profilati, lamiere e accessori) e la Cibimmobiliare. Comples-sivamente vi sono occupati 317 dipendenti. Si tratta di una realtà articolata che affronta il nuovo esercizio con determinazione, puntando anche sui segnali di migliora-mento emersi nel primo trimestre. “Il 2008 dovrebbe essere in linea con il 2007 - af-ferma Cibaldi -, anche se rimangono forti preoccupazioni determinate dalla costante crescita dei costi energetici e delle materie prime”. Il periodo era iniziato bene, ma s’è concluso all’insegna delle difficoltà deter-

minate dalla frenata mondiale innescata dagli Usa. Il bilancio consolidato mostra ricavi in leggera crescita sull’anno prima (da 155,439 a 155,787 milioni di euro), e costi in lieve calo (da 151,767 a 151,078 milioni di euro). L’utile netto - dopo am-mortamenti per oltre 7,4 milioni e imposte per 1,146 milioni di euro. Gli investimenti complessivi ammontano a 19,543 milioni di euro, considerati anche quelli alla Deral per impianti su fumi, trattamento e depu-razione acqua e rifacimento del tetto.L’azienda dispone di un nuovo impianto di estrusione, all’avanguardia sotto vari aspet-ti, dotato di una pressa da 4.400 tonnellate. Un intervento realizzato a partire dall’anno scorso che mette l’impresa nella condizio-ne di poter soddisfare anche le richieste nella fascia dei grandi estrusi per i settori ferroviario e aeronautico. L’impianto che già produce sarà a regime entro la prossima estate. L’investimento complessivo supera i 18 milioni di euro.

Gli anziani lo ricordano come il primo, e negli anni Trenta l’unico, radiotecnico del-la zona, che vendeva apparecchi riceventi nel negozio di Manerbio in piazza Italia, ed a Verolanuova nella piazza centrale de-limitata a cerchio da una strada bianca, terra battuta sulla quale furono organizzate anche corse di cavalli.Si scrive di Giuseppe Gandellini morto il 13 marzo 1990, “Ragazzo del 99” definito “un cantore del ricordo” dalla figlia Letizia nel commentare come “la storia è piena di personaggi celebri, di persone umili, di eventi tristi e gioiosi, di storie affascinanti e avventurose, d’intrecci tra musica e poesia, di stupori tra scienza e morale e che, per il suo ingegno, sensibilità e passione, ha immortalato”. Era tutto questo Giuseppe Gandellini precursore della radio come strumento di comunicazione e d’intratte-nimento.

Gandellini aveva famiglia a Verolanuo-va. A Manerbio esponeva gli apparecchi del tempo e fece esperimenti di ricezione d’immagini in tempi non ancora televisivi. Testimonianza della sua professionalità è conservata nel ricchissimo museo fonico della Fondazione civiltà bresciana fondata da monsignor Antonio Fappani nel 1986. Nella collezione si trovano numerosissimi dischi e registrazioni di oltre cinquant’anni di Storia bresciana e nazionale, a far inizio dal 1939. Da Gandellini mia madre acquistò nel 1939 un apparecchio radio. Era un Pho-nola con occhio magico che non sapeva-mo cos’era e scoprimmo che si trottava di un segnale verde che s’accendeva se eri in sintonia con la stazione trasmittente. Da quella radio durante la guerra, mio pa-dre ascoltava Radio Londra ed io avevo il compito di stare attento vigilando all’uscio

perché non si scoprisse quel momento trasgressivo delle regole del regime. Ma era solo in quel modo che sapevamo cosa acca-deva nel mondo, fuori dell’Italia devastata dalle battaglie. Nei miei ricordi d’infanzia il discorso del duce diffuso da due alto-parlanti a tromba sistemati sul balcone di palazzo Ghirardi. La piazza era stracolma, in un angolo avevano preso posto alcune donne che bisbigliando fra le lacrime si chiedevano: “E adesso?” Da palazzo Ve-nezia giungevano gli applausi osannanti la dichiarazione di guerra agli inglesi.Verolanuova ha dedicato a Giuseppe Gan-dellini un ricordo in occasione del 40esimo anno dalla morte del “Poeta Angelo Maria Canossi” rendendo omaggio anche a “Gan-dellini”, il “Conservatore” di tanta brescia-nità che andava a raccogliere la “Voce delle Campane” che stavano per spegnersi in attesa della guerra o già in guerra.Manerbio sembra averlo dimenticato. I

tempi mutano rapidamente, ma di chi ha contribuito al progresso non va cancellata la memoria. Anche per questo Giuseppe Gandellini merita un ricordo riconoscen-te.

I comuni bresciani, complessivamente, han-no 700 milioni di debiti. L’informazione è del Giornale di Brescia (sabato 10 maggio, pagina 18) che analizza i bilanci degli enti locali. In dettaglio è riportato l’elenco dei comuni con la specifica dei debiti di ogni singolo comune. Manerbio, che era il paese invidiato nell’intera provincia per lo stato avanzato della comunità, tramontata l’era Marzotto, si trova nella infelice situazione d’essere tra le amministrazioni bresciane con il debito più alto. E non è finita per-ché in anni recenti con altre operazioni il passivo e cresciuto e aumenterà ancora se è vero, come s’è discusso, che la giunta di Ce-

sare Trebeschi progetta, nell’area entrata nel gergo corrente con al denominazione “Pala-peli”, un centro sociale su sollecitazione dei “compagni”, del quale nessun’altro avverte la necessità. Costo dell’idea, purtroppo in fase di tradursi in pratica, due milioni (di-consi duemilioni) di euro (quattro miliardi vecchio conio). INTERESSI PASSIVI = Nell’arco dell’an-no i manerbiesi versano alle banche un mi-lione 132 mila euro per interessi passivi su mutui e prestiti sono mille euro all’anno per ogni abitante. Il totale dei rimborsi di mu-tui e prestiti è calcolato in euro 10.622.536 ogni anno. Il debito residuo al 31-12-2006

risulta di 32.169.334, più o meno 64 mi-liardi di lire del vecchio conio. Le entrate correnti sono 8.030.547.Più indebitato di Manerbio è il comune di Desenzano con 39.739.224 euro ma con introiti per 23.665.178 euro. E la differenza è lampante come evidente è la diversa di-mensione della località rispetto a quella di Manerbio che non è centro lacustre e tanto luogo che attira turisti di varia provenienza, nazionale mondiale.DISASTRO ECONOMICO per i maner-biesi? Gli amministratori si scervellano a negarlo, ma i numeri sono lì a dimostrarlo.

Sono sacrosanti i principi del buon padre di famiglia, che sta attento a distribuire le risorse in base alle disponibilità. Cioè si spende quel che entra, si cerca di accumu-lare qualcosina per far fronte ad esigenze future. Sono teorie non gradite, però, ai “sinistri” che da tre legislature occupano pa-lazzo Luzzago: essi spendono allegramente certamente convinti che qualcuno pagherà. E saranno più i nostri nipoti a dover farsi carico dei debiti che i loro nonni hanno contratto senza badare a spese.

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1 - DOMENICA - S.GiustinoSe Zögn èl fa calüra, la spiga la sé madüraSe a giugno fa caldo, la spiga matura

1797 - La Repubblica bresciana sconfigge le insorgenze controrivoluzionarie ed incamera i beni dei ribelli.

A Manerbio il fisco confisca i beni del triumplino Antonio Albani.

1976 - Si costituisce l’Ufo club, complesso musicale composto da insegnanti e al-lievi della scuola elementare.

1994 - Il poeta manerbiese Memo Borto-lozzi con la moglie Angiolinina Comi-nelli hanno presentato la “IVa edizone del festival provinciale del dialetto bre-sciano”. In primo piano la corale San Faustino di Malonno. Successo della manifestazione e dei presentatori.

2 - LUNEDI’ - S.EugenioQuan i nas jè töcc bèi, quan jè sé spusa jè

töcc siòri, quan i mör jè töcc buQuando nascono sono tutti belli, quando

si sposano sono tutti ricchi, quando muoiono sono tutti buoni

Festa nazionale della RepubblicaSeniga: al Ponte della Barca la IX biciclet-

tata

1481 - Una generale adunata delle truppe di presidio e delle cernide bresciane vie-ne effettuata a Manerbio. Durerà anche il 3 giugno.

1800 - Le truppe austriache abbandonano Milano.

3 - MARTEDI’ - S.Carlo L. luna pienaPèr ensègnà dà l’ésèmpeDai l’esempio se vuoi insegnare

1994 - Nel teatro comunale di Manerbio il convegno organizzato dall’associa-zione “Lo specchio di Alice” aperto al presidente Franco Lini con relazioni del prof. Saraceno di Milano, del dott. Paolo Mobelli, della dott.a Rosaria Pio-li, del dott. Roselli.

1989 - Manerbio accoglie mons. Giacomo Capuzzi, nominato vescovo di Lodi da papa Giovanni Paolo II. Corale la partecipazione alle iniziative in ono-re del presule che ha celebrato in San Lorenzo, la chiesa della comunità par-rocchiale nella quale è cresciuto, in una famiglia di agricoltori che abitavano la cascina Bargnano.

4 - MERCOLEDI’ - S.QuirinoUgà nèl botérVivere nell’abbondanza

1816 - Antonio Redano fu Giovanni e di Buona Zardini, vedovo della qm. Lucia Mazzucchelli, fu giustiziato nel luogo d’Acquanegra, provincia di Cremona, per aver ivi fatto un’aggressione ed ivi fu pur sepolto per sentenza del giudizio statario, la qual cosa seguì li 16 Maggio 1716.

5 - GIOVEDI’ - S.BonifacioÈl mandarès a fónd èn bastimènt de süerÈ un dissipatore, uno scialacquatore

1994 - Manerbio: alle aziende Imi e Fin-chimica il sindaco Roberto Gottani rilascia autorizzazione ad ampliare i loro stabilimenti come deliberato dal consiglio comunale che si è occupato del problema. Si parla di quaranta nuo-vi assunzioni per il potenziamento degli organici nelle due imprese alle quali sono stati cedute porzioni di territorio di proprietà pubblica.

6 - VENERDI’ - S.NorbertoPrima pagà, pò protestàPria pagare, poi protestare

1994 - Al Cupole Village di Manerbio serata del Lions Club Bassa Bresciana, presente Febo Conti, popolare presen-tatore radio. Organizzatori Franco Lini, presidente del sodalizio e Nello Mazzo-lari che hanno spiegato come la serata era realizzata per dare un contiburo alla comunità di don Renato per la lotta alla distrofia muscolare che nel bre-sciano impegna il medico manerbiese Sandro Bertoli, già al fianco di Gianni Boninsegna fondatore della cooperativa di sostegno di ragazzi portatori di han-dicap nella città di Brescia. Alla serata ha contribuito Franco Ventura che ha allestito il buffet.

7 - SABATO - S.GeremiaS’è strèns le stròpeSiamo alla resa dei conti

Termine delle lezioni nelle scuole

1994 - Dodici società e duecento atleti hanno affollato la palestra delle scuole medie di Manerbio partecipando al tro-feo regione di karatè organizzato dalla Polisportiva Steam Boiler. Al primo posto il circolo karatè di Bagnolo Mel-la, al secondo la Steam Boiler, al terzo il club di Gussago. Le cronache hanno messo in evidenza per successi personali i manerbiesi: Sara Tomasoni, Paolo Pueto, Daniele Gatti, Giuseppe Marti-nelli, Andrea Piantoni, Andrea Seniga, Diego Magatti, Marco Filippini, Diego Rossetti, Fabrizio Franchini.

8 - DOMENICA - S. Medardo - S. Gu-glielmo

Mitìl a polérRidurre a silenzio

Manerbio - Col Cai sul sentiero del Maroc-co (iscrizioni entro il 6 giugno)

Quinzano d/o - Con gli Amici della mon-tagna sui luoghi della Grande Guerra al monte Ortigara.

Seniga - Al parco Regona giornata del bim-bo

1833 - Giacomo Pavia da Ghedi nominato cappellano di S. Giorgio.

1994 - Manerbio: il comune apre il servizio di consulenza per l’Ici, tassa sulle case che si prevede abolita dal governo eletto in aprile 2008. Verrà meno un introito per il bilancio del Comune, ne benefi-ceranno in compenso i cittadini oberati delle più svariate gabelle.

1994 - Lascia la scuola per la pensione la prof. Vittorina Costanzi, preside del-l’istituto Zammarchi di Manerbio. I suoi sono stati venti anni di impegno messi a frutto nei rapporti con i docenti e gli studenti che le hanno manifestato riconoscenza e affetto.

9 - LUNEDI’ - S. Primo - S.EfremL’olio bù èl vé sèmpèr a galaLa verità alla lunga viene a galla

1541 - Faustino Cottoni da Odolo nomi-nato rettore della cappellania di S. Mar-tino, rinuncia per sedare la lite insorta tra l’arciprete, il comune e la famiglia Negri.

1966 - Muore Riccardo Regosa, poeta dia-lettale.

10 - MARTEDI’ - S.Diana luna: ultimo quarto

Chi ròba l’è mai chiétChi ruba non è mai tranquillo

1440 - Il castello di Manerbio viene assedia-to ed espugnato da Francesco Sforza.

1800 - Giuseppe Lechi alla guida della Le-gione italica libera Brescia.

1940 - L’Italia in guerra contro l’Inghilterra al fianco della Germania nazista.

L’annuncio fu ascoltato a Manerbio dagli altoparlanti sistemati sul balcone di palazzo Ghirardi, in una piazza Italia affollata. I giovani cantavano: “Una maschia gioventù con romana volontà combatterà. Verrà quel dì che la Gran Madre degli eroi ci chiamerà”. Più d’uno, braccio destro teso nel saluto romano, si offrì volontario sognando una brillante carriera, stroncata tre anni dopo, l’otto settembre, dal maresciallo Badoglio che firmò l’armistizio. Il 25 aprile 1945, finalmente la pace. Si can-tava allora “Faccetta nera”, s’è finito con “Bella Ciao”.

11 - MERCOLEDI’ - S. BarnabaOltà la fretàda Cambiare le carte in tavola

2002 -Il Congresso degli Stati Uniti rico-nosce la paternità dell’invenzione del telefono all’italiano Antonio Meucci, chiudendo così un contenzioso che andava avanti da molti anni. Morì a Staten Island il 18 ottobre 1889 poco più che ottantenne.

12 - GIOVEDI’ - S. Bernardo - S.GuidoSe l’invidia la fös fér, töt èl mond èl

scótarèsSe l’invidia fosse febbre, tutto il mondi

scotterebbe

1994 - La formazione Top Music di Maner-bio vince la nona edizione del campio-nato di calcio a sette giocatori organizza-to dall’Uisp nell’ambito delle iniziative “Progetto Carcere”. La manifestazione sul campo di Verziano. Al torneo hanno partecipato dodici squadre.

13 VENERDI’ - S. Antonio di Padova -Föra pégóra, dèntèr vólpDi fuori sembra una pecora, ma dentro è

una volpe

E’ Sagra a San Gervasio - Cena con toro allo spiedo

1629 - Viene consacrata la chiesa del con-vento dei Cappuccini.

1797 - Costituita la Milizia della Speranza composta di giovinetti.

1994 - Aperto il nuovo centro multirac-colta rifiuti di Manerbo sulla strada per Cadignano. Sono aboliti i cassoni a cielo aperto. E’ avviata la raccolta differenziata.

14 - SABATO - S.EliseoIga ‘n cül chè va bé a töte le bragheUn uomo servile per tutte le stagioni

San Gervasio. Secondo giorno della Sagra - Serata con musica live

1621 - Gli architetti Antonio Comino e Gio. Battista Lantana re-digono una perizia riguar-dante un palazzo dei nobili Luzzago

15 - DOMENICA - S.Germana

‘L-encànta i bisÈ un parlatore che convince

San Gervasio: ore 11 inaugu-razione della Sagra con le autorità; ore 21 concerto e spettacolo pirotecnico

Verolanuova: gare di salto osta-coli cat. C alla scuderia San Giorgio

1414 - Il mercante Giovannino quondam Donato Fanzo-li detto Negri di Gandino, abitante a Manerbio, dispo-neva con atto testamentario la costruzione di una cappel-la con un altare in onore di S. Martino.

16 - LUNEDI’ - S.Aureliano di Arles

Sé ‘l zuèn èl saèss e sé ‘l vècc èl pödèss…

Se il giovane sapesse e il vecchio

C A L E N D A R I O B R E S C I A N O

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potesse…

1652 - Manerbio, ricorsi della storia: il comune, pro bono pacis, aderisce ad una transazione riguardante la vertenze con i cittadini, con i forestieri e con i Luzzago.

17 - MARTEDI’ - S.Ranieri di PisaSügala zò con nièntCavarsela con poco

1657 - La Vicinia generale nomina Ottavio Botti, Giovanni Battagliola e Giambat-tista Testa a trattare con i Luzzago

1765 - E’ approvato lo Statuto comunale1997 - Sequestrato Giuseppe Soffiantini.

Verrà rilasciato dopo 8 mesi.

18 - MERCOLEDI’ - S.Gregorio B. luna nuova

Roba catàda mèza róbàdaLe cose trovate, se non le restituisci, sono

mezze rubate

1484 - Il duca di Calabria, approfittando del fatto che parte delle truppe venete si allontanarono per saccheggiare Calcio, da Quinzano avanzò verso Manerbio. Al ritorno dei veneti vennero presi gra-vissimi provvedimenti punitivi a carico dei manerbiesi che vennero spogliati delle loro cose e colpiti da una forte ammenda di 4000 ducati richiesta da Roberto Sanseverino come giuramento di fedeltà a Venezia.

1742 - Miracolo della Madonna della Neve.

1994 - E’ progettata una nuova strada di raccordo lunga un chilometro al costo preventivato di 1,7 miliardi, che diven-terà Lungomella Francesco Valsecchi, in memoria dell’amministratore che destinò larga parte dei suoi beni al-

l’ospedale, alla parrocchia e alla diocesi bresciana.

19 - GIOVEDI’ - S.Romualdo‘L-è miga farina dè fa ostieNon è persona o cosa buona

1484 - Il capitano veneto Diofebo sospende la demolizione del castello e realizza una fossa intorno alla torre dei Luzzago.

1875 - Devastante inondazione del Mella.1994 - Si parla del nuovo piano regolatore

di Manerbio per una diversa destina-zione ai capannoni industriali e dopo il fallimento dell’esperienza del “comune depresso”.

20 - VENERDI’ - S.Ettore‘L va sempèr a rödaE’ uno scroccone, un profittatore

1994 - Per realizzare un tratto di un pro-getto di pista ciclabile tra Manerbio e Bassano è stato eliminato un filare di tigli in via Cremona. L’intervento dal costo di 250 milioni di lire - riportano le cronache del tempo - è stato determi-nato per esigenze di viabilità. Per anni s’era parlato inutilmente della coper-tura del vaso Bassana. I tigli avevano un secolo di vita. Formavano un unico viale alberato dal Purtù di Manerbio fino alle prime case di Bassano. Sinda-co e assessori promisero che gli alberi tagliati sarebbero stati ripristinati con una nuova piantumazione. Ma fu solo una promessa.

21 - SABATO - S.Luigi GonzagaChi nas fürtünat, fa a meno de l’aocàtChi nasce fortunato non ha bisogno del-

l’avvocato

1441 - Francesco Piccinino si accampa a Manerbio e prepara lo scontro con l’esercito dello Sforza che avvenne il 25 giugno a Cignano.

1918 - Il capitano manerbiese Adriano Sar-tori decorato con la medaglia di bronzo al valor militare a Capo d’Argine sul Piave.

22 - DOMENICA - S.PaolinoL’è dopia sodisfassiù gabà ‘n fürbaciùE’ doppia soddisfazione gabbare un fur-

bacchione

Manerbio - Col Cai al Corno della Vecchia (diga Malga Bassina (tn)

Quinzano d/o - A cima Gavardina da malga Trat con gli Amici della Montagna

Seniga - Insetto - Raduno Avis

1517 - Battista qm. Giovanni Luzzago con atto testamentario lasciò alcuni beni per il cappellano di S. Giorgio.

1800 - E’ ristabilita la Repubblica Cisal-pina.

23 - LUNEDI’ - S.LanfrancoTacà vià ‘l capèlAppendere il cappello: sistemarsi

1918 - Decorato con la medaglia d’argento

al valore militare Francesco Vanazzi che nel 1946 dalla natia Bassano si trasferì a Manerbio.

1963 - Muore Luigi Vielmi. Fu prima ala e poi terzino del Brescia. Nel 1926 si trasferì al Gruppo sportivo Lanificio di Manerbio dove concluse la propria car-riera di giocatore ed intraprese l’attività di allenatore.

1994 Le elementari private delle Suore Or-soline saranno gestite dalla parrocchia unitamente all’Istituto professionale per segretarie d’azienda che in seguito ha completato il ciclo di studio. Que-st’ultimo istituto però ha avuto vita breve, tanto che in anni recenti è stato soppresso. Le due scuole in quegli anni traslocarono all’Oratorio.

24 - MARTEDI’ - S.Giovanni BattistaVé séra a cà dè töccViene sera in ogni casa: i dispiaceri non

risparmiano nessuno

1994 - C’era una volta l’Ipsia, istituto pro-fessionale per l’industria e l’artigianato “Mariano Fortuny” sezione coordinata di Manerbio istituita nel 1984. La scuo-la formava alla qualifica di figurinista in tre anni e di stilista in un quinquennio. E’ stata soppressa per mancanza di allie-vi dopo dieci anni di attività.

25 - MERCOLEDI’ - S.GuglielmoBòca chè sbaglia, bórsa chè pagaStai attento a parlare, chi sbaglia paga

1994 - Piovono critiche (ed è ancora storia attuale) sulla giunta comunale di Ma-nerbio per la raccolta dei rifiuti affidata alla Coges. Nel mirino delle minoranze la fallimentare politica della gestione diretta dei servizi municipali teorizzata, ed in linea di massima, concordata otto mesi prima.

26 - GIOVEDI’ - S.Vigilio luna: primo quarto

Fa mócioFare silenzio

1383 - Stefano da Niguarda nominato arci-prete di Manerbio.

1562 - Giulio Luzzago nominato rettore della cappellania di S. Martino. E’ de-stituito l’anno dopo, ma resta incarica e muove lite al successore.

1705 - Ego infra scriptus Cappellanus Re-gimenti equestri Bono Dom. de Ter-rae baptivazi Ioannem Petrum filium Leonardi ponlart, ma tris Antoniae Medam, Equestrem eiusdem Regimen-ti colortis domini de Coquet, patrinus Guido Lasare, Matrina Anna Roland de Har, de licentia Reverend.mi Parro-chi in civitate Manerbiesi Parochia St. Laurenti.

† Sigum Patrini † Sign. Matrinae f Anto-nius de Oaux ordin. Minorum regularis observantiae qui supra.

27 - VENERDI’ - S.CirilloLa mè sta söl gósMa sta sul gozzo

1997 - Il quotidiano Bresciaoggi si occu-

pa dell’impianto di piazza Aldo Moro titolando: “Giù il sipario del boccio-dromo” smantellato dopo l’iniziativa di un privato (l’industriale Bertoldi) che per quattro anni l’aveva recuperato alle gare. Era l’ultima testimonianza legata alla storia del lanificio Marzotto del quale si va perdendo lentamente la memoria.

28 - SABATO - S.Benedetta Festa dell’Avis ManerbioNöf dè trincaNuovo di zecca

Manerbio : col Cai al bivacco Perugini e Salita sul Campanile di Val Montana (iscrizioni entro il 6 giugno)

Seniga: Sagra del pesce a cascina Macca-gnere

1994 - Il comune di Manerbio stanzia 500 milioni per sistemare piazza Italia. Pre-sentati tre progetti tra i quali i cittadini sarebbero stati chiamati ad esprimersi. Ma questa fu solo un’ipotesi. La giunta decise poi in proprio.

29 - DOMENICA - SS.Pietro e PaoloForse àc o forse gnàcForse che si, forse che no

Seniga: prosegue la Sagra del pesce a cascina Maccagnere

1708 - Manerbio: Domenica Tosini, ve-dova, intende sposare Antonio Tosini, parente in terzo grado. Secondo il di-ritto canonico (hanno in comune il bisnonno), chiede la dispensa, giurando quod non commisurent incestum sub spe facilius impetransi dictam dispensa-tiomen. Implora item absolutionem ab incesto huismodi, dichiarandosi pronta ad accettare quamqumquem paeniten-tiam. Il 21 luglio seguente, l’arciprete di Manerbio do Bartolomeo Capitanio, delegato dal vescovo, sentiti alcuni te-stimoni, accerta che i due sono poveri e si procurano di che vivere con le fatiche continue di entrambi.

Per porre silenzio e fine alle dicerie della gente, essendo seguita tra loro dimesti-chezza, anzi copula carnale, è auspica-bile che le nozze siano celebrate al più presto. In caso contrario, resterebbe diffamata detta Domenica, che non troverebbe mai più occasione di mari-tarsi, con conseguenti gravi scandali e inconvenienti.

30 - LUNEDI’ - Santi Primi Martiri Ro-mani

Dùlùr dè marìt, dùlùr dè gombèt: j-è dù granc dùlùr ma j passa prèst

Dolore di marito, dolore di gomito: sono due grandi dolori ma passano presto

Per la scuola dell’infanzia il termine dell’an-no didattico.

1745 - Il vicario generale mons. Giaco-mo Soncini decreta l’istituzione di una nuova confraternita sotto il titolo del-l’Immacolata Concezione eretta presso l’altare della Madonna della Neve della parrocchiale.

1989 - Apertura di villa Sorriso in val Giu-dicarie, casa ufficiale parrocchiale per ferie. Un’altra realtà appartenuta al pas-

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Marzo 1848• AManerbioilcontagiorivoluzionario attecchisce con grande facilità. Immediatamente si forma la Guardia Nazionale agli ordini di Stefano Martinelli. Il primo provvedimento assunto è la formazione di una barricata al Purtù per contrastare l’ingresso in paese delle truppe austriache provenienti da Cremona. La reazione austriaca non si fa attendere con l’incombente minaccia di un bombardamento su Manerbio. Il pronto intervento di alcuni dei maggiorenti del paese (Battagliola e Ruggeri) unitamente al parroco Moreschi, scongiura la rappresaglia austriaca. Nel frattempo, alcuni giovani manerbiesi, tra questi lo studente Luigi Brunelli che dopo Salasco riparerà in Piemonte, si arruolano volontari. Don Giovan Battista Mor entra a far parte del Comitato Bresciano d’Insurrezione, forse su iniziativa di Tito Speri, fidanzato con la giovane manerbiese Fortunata Gallina, che abita accanto ad un ardente patriota, il farmacista Giacomo Bontardelli.

27 marzo 1848• “Numerosefalangidirannodatinemici si piantavano a Manerbio”.

28 marzo 1848• L’armatadelprincipeSchwarzenberg varca l’Oglio e dopo essersi accampata a Soncino si sposta a Manerbio piazzandosi al Belvedere sopra il Mella, oggi via San Martino del Carso. Il municipio di Manerbio chiede ai comuni contermini viveri per la truppa tedesca, in particolare farina da polenta perché il pane scarseggia.

1 aprile 1848• IlcapitanoTorres,con350volontari, arriva a Manerbio e non impedisce la ritirata degli austriaci verso Castiglione a causa di carenza di obici, cannoni, fucili e munizioni, vanamente chiesti al conte Lechi, comandante in capo dei patrioti.

Giugno 1848 • DopolebattagliediCurtatoneeMontanara, l’ospedale ospita parecchi feriti.

Aprile – giugno 1848• GliospedalimilitaridiSanGaetano, di Sant’Eufemia, e di San Luca in Brescia accolgono 6114 feriti. Di questi 243vengonotrasferitinegliospedalidellaprovincia (Chiari, Rovato, Manerbio, Pontevico, Palazzolo, Iseo).

Luglio 1848• Oltre1.000feritivengonoassistitidallacittàdiBresciaedaaltri15comuni,tra questi Manerbio.

3ottobre1848• Ladeputazionecomunaleavvisaicittadinicheneigiorni3e4correntemesetransiteranno da questo comune carichi di munizioni da guerra e cannoni i soldati delle truppa piemontese, perciò si invita ad astenersi dal percorrere la stradale da Ghedi a Manerbio allo scopo di non mettere incaglio a detto passaggio.

23marzo1849• Esplodelarivoltacittadinaediniziano le X Giornate di Brescia.• DonGiovanBattistaMorpartecipa all’insurrezione delle X Giornate di Brescia combattendo sulle barricate di S. Barnaba e di Porta Bruciata ed è a capo di un centinaio di giovani manerbiesi e bassanesi. 1aprile1849• TerminanoleXGiornatediBrescia.

12Agosto1849• Amnistiapromulgatadagliaustriaci per gli insorti.• DonGiovanBattistaMorpreferisce la strada dell’esulato e ripara prima in Piemonte e poi in America.• Altrimanerbiesi,unadecinaintutto, scelgono l’esilio.• GiuseppeSchinetti,− dott. Luigi Migliorati, − Paolo Pegoiani, − Dioniso Tenchini, − Francesco Cirimbelli, − PietroBontardelli(29anniposs.),− Federico Ruggeri, − Angelo Mor (tessitore), − Federico Ruggeri,− nob. Paride Brunelli, − nob. Eustacchio Gorno− nob. Lorenzo Gornorisultano illegalmente assenti da Manerbio.• Gliaustriacivietanoaglistudentibresciani di frequentare l’università di Pavia.

4dicembre1849• DonMorinunaletteradànotiziadel suo arrivo a Costantinopoli e del desiderio di rivedere la sua terra.

7marzo1850• Sequestrodeibenideirifugiatiall’estero da parte degli austriaci che non hanno aderito all’amnistia dell’anno precedente.

1851• GiacomoBontardelli,amicodi Tito Speri, fonda un sub comitato insurrezionale dopo che era stato creato il comitato insurrezionale bresciano.

3marzo1853• TitoSperivieneimpiccatodagliaustriaci a Mantova.

1858• Negliultimimesidell’annofuronopresentatiben136documentidiesenzionedal servizio militare e ben 111 soldati tornaronoacasa.Erano200imanerbiesisotto le armi e di stanza nelle province transalpine dell’impero austro - ungarico. • DionisioTenchinipartecipaallecospirazioni risorgimentali.

1859(primotrimestre)• AManerbio,su46coscritti

presentatasi alla leva del 1° trimestre del 1859,ben39eranostatiriformati.• Dopounsuccessivocontrolloeffettuatodaaltromedico,dei39,9furonoriconosciuti abili.• Allavigiliadellasconfittaaustriaca, Manerbio mostra chiari segni di disobbedienza nei confronti delle autorità austriache, al pari di altre località della provincia.

1859(secondotrimestre)• BattagliadiSolferinoeS.Martino; passaggio incessante di truppe, prima di quelle austro-ungheresi che provenienti da Orzinuovi e da Chiari si ritirano sul Mincio, poi di quelle francesi e piemontesi che le inseguono. Dopo la terribile battaglia si portano anche a Manerbio, nell’Ospedale civile e in un Ospedale militare formato nella chiesa del Gesù un grande numero di feriti francesi e tedeschi, dei quali ne morirono 42, sepolti nel Cimitero. Il passaggio dell’esercito tedesco, sconfitto a Magenta è durato più giorni; le truppe sostavano e pernottavano a Manerbio piantando le tende e l’Artiglieria sull’altopiano, dov’era una volta il Convento dei Cappuccini, con la bocca dei cannoni sempre rivolta il paese per incutere timore. I feriti più gravi nella grande e fortunata battaglia furono in buona parte ricoverati a Manerbio. Le donne del paese con materna pietà per diversi giorni continuarono con febbrile ansietà a preparare filaci e fasci epe curare le ferite ed i Sacerdoti ad assistere i morenti, che non furono pochi.

6giugno1859• Scambioepistolaretrailcomunedi Manerbio e quello di Orzinuovi circa le notizie della ritirata delle truppe austro-ungariche provenienti da Orzinuovi e da Chiari inseguite da quelle francesi. (vedi box).

7giugno1859• Icorpiaustriacitransitatiinqueigiorni a Manerbio sono il Regg. Imperiale di Artiglieria ed il Reggimento Pionieri.

10giugno1859• Ilcorpoaustriacotransitatoinquelgiorno a Manerbio è lo Stato Maggiore Dragoni.

11giugno1859• Icorpiaustriacitransitatiinqueigiorni a Manerbio sono: − Colonne Magazzeno; − 3°BattaglionePionieri;− Distaccamento di Cavalleria; − Battaglione Hovatich;− Reggimento Racchettieri;− Reggimento Herman.

12giugno1859• Icorpiaustriacitransitatiinqueigiorni a Manerbio sono: − Brigata Wighel;− Colonna Magazzeno, − Regg. Art. da Campagna; − Divisione Lilia; − Brigata Dondorf; − Regg. Winpfen;

Appunti per una storia del Risorgimento Manerbiese

− Battaglieria da Campagna; − Corpo del treno; − Convoglio feriti; − Regg. d’Artiglieria; − Regg. Dragoni; − Trasporto Hovatich; − 7° Corpo d’Armata, − Brigata Weigal;− Regg. Imperatore.

13giugno1859− I corpi austriaci transitati in quei giorni a Manerbio sono: − Regg. Winpfen; − 7° Regg. Artiglieria; − Brigata di Cavalleria; − 3°Corpod’Armata;− Commissariato di Guerra;− Trasporti feriti.• CessaladominazioneaustriacaaBrescia.

14giugno1859• Icorpiaustriacitransitatiinqueigiorni a Manerbio sono:− Rgg. d’Infanteria; − Brigata Philippovich; − 1° Regg. d’Infanteria;− 8° Regg. d’Artiglieria, − Reggimento Dragoni; − 1° Corpo d’Armata;− Colonne Magazzeno;− 8° Corpo d’Armata. • Lespeseelecontribuzioniaffrontate per il passaggio delle truppe austro-magiare costarono alle casse municipali la grossa cifra (di allora) di L. 44.649,78.

17giugno1859• VittorioEmanueleentrainBresciada porta San Giovanni.

18giugno1859• LuigiNapoleoneentrainBresciada porta San Nazzaro.

21giugno1859• AlleundicietrentaarrivanoaManerbio i primi contingenti delle truppe franco- piemontesi, salutati dalle campane.In questi giorni per somministrare i viveri, requisire i foraggi, precettare i carriagi, il comune spende la grossa somma di L. 56.728,87.Iviveririchiestinonsipossonotrovare in tutta la quantità necessaria a Manerbio e vengono perciò cercati nei paesi limitrofi. Manerbio è centro di raccolta per le contribuzioni dei comuni di: − Porzano (per Lire austriache 263,44);− Cigole(1987,13);− Gottolengo(707,34);,− Pavone(822,5);− Isorella(486,05);− Fiesse(949,42);− Bagnolo(694,90);− Brandico(270,90);− Ghedi(252);− Montirone(329);− Capriano(1039,92);− Azzano(407,90);− Mairano(525,80);− Quinzanello(404,10);− Dello(160);

a cura di Michelangelo TiefenThaler

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− Frontignano(185);− Barbariga(492,75);− Offlaga(274,40);− Seniga (682); − Bassano(244,50);− SanGervasio(156).

24giugno1859• BattagliadiSolferinoeSanMartino.

28giugno1859• Finoal22lugliovengonoricoverati i feriti di Solferino e S. Martino.A tale scopo, oltre all’ospedale, vengono utilizzate le chiese della Disciplina e del Gesù, il Ricovero Vecchi Inabili, parecchie case private (Boninsegna, Battagliola, Ruggeri, Gorno, Brusinelli, Piazzoni, Colturi ed altri). • Peralcunigiornilaparrocchialeospita feriti. Sotto la guida della nob. Marianna Piazzoni molte donne di dedicarono a preparare lenzuola, filacce, bende, ecc. All’assistenza spirituale ma anche materiale si distinsero don Vincenzo e don Costanzo Ruggeri. Fecero tappa a Manerbio800feriti,144venneroospitatinell’ospedaleenelricoverovecchi,327nellechieseenellecase.Vimorirono34trafrancesi, austriaci ed anche un polacco ed un ‘africano’.

Unità d’Italia• Ilprimodeputatopolitico(corrispondente all’attuale sindaco) è:− Alessandro Piazzoni mentre:− Giacomo Gorno è il secondo deputato politico è:− Giacomo Colturi è il terzo (sarebbero gli attuali assessori). I consiglieri sono: − don Vincenzo Ruggeri; − Cassiano Brusinelli; − dr. Giuseppe Molteni;− Giovanni Carlo Valenti; − Vincenzo Tenchini; − Valsecchi Antonio; − don Costanzo Ruggeri; − Giovanni Lombardi; − Luigi Marenda; − Francesco Ziletti; − Bortolo Migliorati; − conte Giulio Luzzago; − Lorenzo Brusinelli; − Battista Astori; − Costanzo Tenchini di Vincenzo; − Angelo Messi; − nob. Angelo Gorno − Gerolamo Boninsegna.

Trascriviamo qui di seguito un documento tratto dal Registro dei Morti relativo ai soldati stranieri feriti nella battaglia di Solferino e morti e sepolti nel nostro cimitero.

i SOLDaTi STRaNiERi FERiTi a SOLFERiNOMORTi E SEPOLTi a MaNERBiO

Dal Registro dei Morti 1859, f. 11-14

annotazione. Nei giorni 26, 27, 28,29 e 30 giugno p. p. e 1 Luglio corr. anno 1859 tra la numerosissima quantità de’

Francesi e Tedeschi feriti nella Battaglia famosissima di Solferino, avvenuta il 24 del detto giugno, p. p. e trasportati parte in piazza e parte appena portati nei nostri due Ospedali ne sono morti nove, dei quali è ignoto il nome, il cognome, etc. Ora segue l’annotazione di quelli che qui sono morti di poi nel corso della medicatura delle ferite. il giorno segnato è quello della sepoltura; quello della morte è quasi sempre quello anteriore.

30 giugno. Kossal iean (giovanni) tedesco; N. N. francese, matricola n. 7799.1 Luglio. goet giorge, francese del 6° Regg. Fanteria voltiseur, 3° Battaglione. 2 detto. Saixeur San Marino, francese, 4° Regg. granatieri, 3° Battaglione. 3 detto. Florian Jean (giovanni), croato, Regg. n. 48; vida Paolo, austriaco, Regg. Baron Culox. 4 detto. Kovir Jean, austriaco.5 detto. Baeseclet Elien, francese, del 2° Regg., matricola n. 6310; − Loigier Jean, francese, 1° Regg. volteseur, garde imper., matricola n. 4047.8 detto. Maillard Ejilma, francese, Regg. Casseur, matricola n. 3234.9 detto. De-Colonnèe iean, francese, Regg. 37, 2° Batt., matricola n. 5461; − Pess georgius, austriaco, Regg. 9 conte Thunn; − Laviska Michele, polacco, Regg. 47 Barone Kiuski; − Emet iean, francese, Regg. voltiseur, matricola n. 5179, garde imper.10 detto. Mainard iean, francese, 55° Regg. voltiseur, 3a Comp.; − alì-Ben, africano, 1° Regg.

Costantina, maomettano, morto il 4 luglio, sepolto fuori dal Cimitero a sinistra dell’ingresso, alla distanza di passi presso il muro.20 detto. Paonnel gabriel, francese, del 45 Regg., 1a Comp., matricola n. 7144, morto il 12 corr.; − Zimmermann augustin, francese, caporale del 98° Regg., 3° Batt. granatieri, matricola n. 6669, morto il 3 corr.; − Beziat iean, francese, del 100° Regg., matricola n. 8687, morto il 146 corr.; − Rodoleis iean, francese, del 2° Regg., matricola n. 7768, morto il 18 corr.; − Frummeau Lorenz, francese, del 45° Regg., matricola n. 8174, morto il 10 corr.; − Miottren gilbert, francese, del 74° Regg., matricola n. 3872, morto il 12 corr.; − Herteloup Pierre, voltiseur 37° Regg. 3° Batt., 1° Corpo, 3a Divis., 2a Brigata, morto il 10 corr.; − Sambenoet Lagracco, francese, del 34° Regg., matricola n. 4718, morto il 19 corr.; − Clapier Pierre, Regg. 55, matricola n. 7942, morto oggi; − ager Enrich, francese, Regg. 34, matricola n. 6079, morto oggi.30 detto. Sassen abdallack, francese, cattolico dubbio, Regg. de Tirelleur algerien, matricola 1058, morto oggi; Michael vagrinovic, croato del Regg. Belava, morto oggi; Lusseau François, capitano francese del Regg. 86, matricola n. 6621, morto oggi; Marcrinalt gaetano, francese, del 34° Regg., matricola n. 6768.3 agosto. Peproulet Jean, capitano francese del 65° Regg., morto oggi.4 agosto. Tribouilloigre iean, francese, del Regg. 86, matr. n. 8383.11 agosto. Core gaetano, veneto, soldato austriaco del Regg. Fernand, matricola n. 16, morto oggi.18 agosto. Panteglia Marin, croato del Regg. arciduca Leopoldo, 1 Batt., matricola n. 3, morto oggi.

Il documento che pubblichiamo è di grande

interesse. Si tratta dell’espresso inviato il 6 giugno

1859 dalla Deputazione Comunale di Manerbio

a quella di Orzinuovi, a firma di due deputati

che a quel tempo reggevano la municipalità.

Trascriviamo di seguito il testo.

Alla Lodevole Deputazione Comunale

Di Orzinuovi

Allo scopo di poter in tempo maggiormente

utile provvedere ad ogni eventuale occorrenza,

La scrivente si farebbe a vivamente interessare

la nota di lei compiacenza e ciò in via

meramente privata che al primo sentore anche il

nostro Comune vogliano darcene pronto avviso

anche a mezzo di apposito espresso che starà a

nostre spese con tutti quei possibili dettagli in

proposito che ci potessero giovare.

Le si prometta parità di servizio e ci è gradita

l’occasione di protestarci con distinta stima.

Manerbio lì 6 giugno 1859

I deputati

Sul retro dell’espresso, in pari data, vi è la

risposta della Deputazione Comunale di Orzinuovi

che riportiamo.

6 giugno 1859

Nel caso che truppe di passaggio da questa

borgata, fossero dirette alla volta di Manerbio,

cod. lodevole deput. comun. sarà informata a

mezzo di apposito espresso giusta il desiderio

esposto nel gradito di lei foglio 6 corrente N. 584.

Le si attesta distinta stima e considerazione.

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Studenti di Bagnolo Mella, in collabora-zione con Valerio Gardoni che li ha gui-dati, hanno navigato sull’Oglio, hanno solcato le acque partendo in gommone dal ponte che collega Acqualunga al paese di Corte de Cortesi, sulla sponda cremonese, scendendo per una quindicina di chilo-metri, scivolando nei paesaggi fluviali, entrando in sintonia con l’irrequietudine delle sue acque in eterno movimento. “E’ stata un’esperienza unica e inconsueta per gli studenti e le insegnanti, un modo di far lezione “en plain air”, quasi fossimo parte dei colori d’un dipinto di Monet” com-menta Gardoni con l’entusiasmo che gli è consueto e che gli deriva dalle esperienze di gran camminatore e navigatore di corsi d’acqua, come in una sfida perenne con se stesso, ogni volta affrontando fatiche alla ricerca di nuove emozioni.Per studenti ed insegnanti è stata una gior-nata splendida. Ha scritto a Gardoni la professoressa Eliana Savoldi per dirgli la sua riconoscenza ed offrire una testimo-nianza. Il testo della missiva: “Giro” per le montagne del Trentino Alto Adige da più di vent’anni. Dopo ogni vacanza, ritornare in pianura, in Lombardia, è per me motivo di sconforto. Troppo fresche le immagini dell’acqua “viva e vegeta” dei torrenti e dei fiumi altoatesini per non rattristarmi alla

vista dello stato in cui versano rive e corsi d’acqua nostrani. Difficile trattenersi dal fare confronti. Lo “sviluppo sostenibile” è solo un’utopia? Per quanto ancora dovremo sacrificare il nostro ambiente sull’altare del progresso, dello sviluppo economico e dell’ignoranza? Fino a ieri non avevo percepito segnali di ripresa..., ma proprio ieri mi è successa una cosa strana, impensabile sino a poco tempo fa. Ho navigato in gommone sull’Oglio con i miei alunni, le mie colleghe ed il nostro accompagnatore, Valerio Gardoni; ho visto una tartaruga d’acqua, i germani reali, meravigliosi alberi ed arbusti fioriti, ma soprattutto pochissima plastica! Inol-tre nessun alito mefitico ci è arrivato alle narici, anzi il profumo dei fiori del sam-buco e della robinia quasi ci stordiva. Mi auguro che non si sia trattato solo di una felice coincidenza, frutto dell’abbondanza d’acqua di questo periodo. Forse qualcosa si è fatto davvero e si può fare ancora; spe-ro che la gioia dei ragazzi per l’esperienza vissuta si trasformi in motivazione ad agire in positivo per non commettere gli stessi errori della mia e della precedente gene-razione .Vorrei che anche il Mella vedesse giorni migliori! Si può fare? Proviamoci insieme”.

BagNOLONavigare sull’Oglio

MaNERBiOSteam Boiler agonismo e spettacoloLa Steam Boiler, sodalizio formato da ami-ci che hanno la sola finaità di procurare occasioni per aggregare in nome dello sport e dello spettacolo. E la prima iniziativa del 2008 è il Gran Galà di domenica 8 giugno in piazza Italia alle ore 21. Nel programma tanta musica, sfilata di moda e dimostra-zioni di discipline sportive insegnate e pra-ticate nella palestra del sodalizio che opera in totale autonomia.Ancora in giugno altra manifestazione sa-bato 28 ore 21. In piazza Italia spettacolo musicale a cura del sodalizio. La Polispor-

tiva Steam Boiler ha sede in via Leopardi, 15 - 25025 Manerbio. Il telefono risponde al numero 030 9937348. Presidente è Gianfranco Bodini già all’opera per la Stra-manerbio, la podistica non competitiva, quest’anno alla 23a edizione, il 5 ottobre prossimo prima domenica d’ottobre. Il 16 novembre è in programma il 15° trofeo Karatè città di Manerbio. Nel mese di di-cembre Shopping Day di Natale.

La virtus Manerbio dice addio alla finaleDopo un campionato disputato ai massimi livelli, la Virus Manerbio si è fatta elimi-nare dalla Villanovese perdendo in casa per 1-0 la partita dei play-off valida per la finale degli spareggi.La Virtus poteva contare, oltre al vantaggio di giocare di fronte al pubblico amico, su due risultati su tre.Era sufficiente, oltre a vincere, il pareggio.La partita, però, si è incanalata su un reg-istro diverso con la Virtus apparsa, sin dall’inizio, demotivata.La Villanovese ha messo in campo mag-

giore grinta e determinazione, armi solita-mente tipiche di chi parte svantaggiato.La partita è stata decisa da una rete siglata da Fenotti a metà della ripresa.Comunque sia, la Virtus Manerbio ha da ritenersi soddisfatta per l’ottimo campio-nato svolto.Con i risultati ottenuti quest’anno, la Vir-tus Manerbio ha dimostrato che vincere il campionato di prima categoria è nelle sue possibilità e che il passaggio al campionato di promozione è solo rinviato.

LENOTorneo di minirugbyUn migliaio di ragazzi, 63 squadre di 24 società di Lombardia per il torneo di minirugby regionale giocato a Leno. Non contava vincere, Era prestigioso partecipa-re come hanno fatto i protagonisti che il 18 aprile scorso hanno affollato tutti i campi disponili nella zona degli stadi sportivi di Leno e dimostrato abilità e passione per la palla ovale. Ed era un brulicare di pic-coli atleti impegnati a dimostrare quanto e come il rugby contribuisce a formare le singole personalità (parole di psicopeda-gogici) ed a crescere fisicamente. Ha orga-nizzato lo staff Bassa Bresciana, più di una cinquantina addetti che si sono prodigati in varie mansioni per accogliere con gen-erosità e signorilità i piccoli giocatori ed i loro accompagnatori. Complessivamente sono stati disputati 134 incontri: tra gli

U13, 50 partite; gli U11, 36; gli U09, 33; gli U07, 15.Il comitato regionale lombardo è stato pre-sente alla manifestazione con il presidente Angelo Bresciani che al rugby provinciale, che ha la massima espressione nel rugby Calvisano, società alla quale appartiene, ha dato e conitnua a dare un contributo ec-cellente. Come i dirigenti dell’Ads Rugby Bassa Bresciana di Leno che sostengono fattivamente la compagine presente in campionati superiori, sostenuti dai geni-tori dei ragazzi che formano le nuove leve della formazione. Nel Rugby Bassa Bres-ciana di Leno si trovano anche giovanis-simi manerbiesi che frequentano l’apposita scuola e gli allenamenti con assiduità. (tre di loro nella foto)

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Conosciamo padre Giulio Aleni (1582-1649), il gesuita originario di Leno, mis-sionario in Cina da un ritratto cinese che la Fondazione Civilta’ Bresciana di mons. Antonio Fappani conserva nel suo archi-vio. Al personaggio bresciano eclettico e di altissima spiritualità, che con la sua azione ha contribuito in maniera fondamentale alla comprensione reciproca delle culture occidentale e cinese, ma il cui nome è stato purtroppo a lungo dimenticato, sta dedi-cando un lavoro di ricerca l’istituto Centro studi Giulio Aleni per i rapporti Europa-Cina, che sorgerà all’interno dei locali della Fondazione. L’iniziativa è stata presenta-ta dall’avv. Angelo Rampinelli Rota, già presidente dell’Ateneo, e da Pierfrancesco Fumagalli, della Biblioteca Ambrosiana di Milano.Il Centro si propone di valorizzare la figura e l’eredità culturale e religiosa del gesuita quale mediatore e interprete tra il mondo cinese e quello europeo. Il progetto è pub-blicare le sue opere; promuovere e divulgare gli studi sul Celeste Impero nei vari am-biti del sapere; favorire iniziative in Cina per promuovere gli studi sull’Europa, con particolare riferimento alla realtà italiana e bresciana ed agevolare l’interscambio cultu-rale tra Italia e Cina nel campo delle risorse

umane e della collaborazione tra centri ed istituti di cultura.“Civiltà Bresciana” ha pubblicato un vo-lumetto, a cura di Elisabetta Conti - con testi di padre Angelo Lazzarotto e Pierluigi Pizzamiglio, introduzione e prefazione del Vescovo di Brescia, mons. Luciano Monari, e di mons. Antonio Fappani, presidente della Fondazione - in cui sono illustrati la vicenda del gesuita padre Giulio Aleni (Ai Rulué, veniva chiamato dai letterati cine-si) ed il ruolo svolto nella prima metà del XVII secolo dal “Confucio d’Occidente”, com’era definito per il suo apostolato nella regione del Fujian.Giulio Aleni, nacque a Brescia nel 1582 e, dopo un periodo di educazione privata, entrò nel collegio dei gesuiti. Partendo da Brescia come missionario, giunse in Cina nel 1611, poco dopo la morte del fondatore della moderna missione, il padre Matteo Ricci. Il suo curriculum era sorprendente: “Gesuita, letterato, geografo, astronomo, matematico - nota mons. Monari - ed è con questo enorme bagaglio di cultura che sbarca in Cina, impegnandosi nella diffu-sione del messaggio evangelico, sempre nel pieno rispetto della cultura cinese”. Per di-versi anni condivide le vicende delle prime comunità cristiane. Vive anche il dramma

della guerra, generato dal rovesciamento della dinastia Ming da parte dei nuovi do-minatori Qing”. Grazie al suo zelo di evangelizzatore, riesce a fondare la missione cattolica nella città di Fuzhou. La sua straordinaria cultura lo fa apprezzare da molti dotti del luogo, che amavano discutere con lui di svariati temi e con i quali affrontava anche i problemi dell’esistenza umana, conducendoli non di rado ad accogliere la fede cristiana. Alla sua morte, padre Giulio Aleni fu sepol-to sulla “Collina della Croce” (Shizi shan), località che divenne poi il cimitero della comunità cattolica locale. La sua presenza ha continuato a riverberare negli ambienti culturali cinesi, tanto che molte sue opere furono ristampate in Cina fino alla metà del secolo scorso.Ben altra sorte, invece, gli è stata riservata in patria, dove per tre secoli il ricordo di Aleni è rimasto confinato ad una ristretta élite di studiosi. Nel 1993 la Fondazione Civiltà Bresciana, avvalendosi dei più illustri sino-logi italiani, avanzava al Cnr il progetto di una sistematica ricerca sulla vita e le opere del gesuita. Nell’ambito dell’Ottobre Cine-se (1994), è stato organizzato un simposio internazionale, i cui atti furono dati alle stampe col titolo “Scholar from the West”,

mentre contemporaneamente era allestita la mostra “Sulla via della seta e sull’attività dei missionari in Cina”.Per l’occasione venne pubblicata una nutrita biografia di Aleni compilata da Eugenio Menegon. Nel 2005, ha visto la luce il volume “Al Confucio di Occidente. Poesie cinesi in onore di p. Giulio Aleni”.Ora l’”impresa Aleni” riparte “con nuo-va lena e vive speranze” in modo che “fi-nalmente la terra bresciana possa rendere giustizia alla memoria di uno dei suoi più grandi figli”.

Luca Zaia è il nuovo ministro all’agricoltu-ra. Unico sottosegretario è Antonio Buon-figlio. Paolo De Castro lascia il testimone al neo ministro veneto dopo averlo ricevuto, a sua volta, da Gianni Alemanno il 18 maggio 2006. Fu quello infatti il primo giorno al Palazzo dell’Agricoltura del pro-fessore Paolo De Castro che aveva salutato l’evento come “un ritorno in famiglia”. Tecnico, molto conosciuto negli ambienti del mondo agroalimentare, De Castro era stato infatti già titolare del Dicastero dell’Agricoltura durante i due governi di Massimo D’Alema, dal 21 ottobre 1998 al 25 aprile 2000.Luca Zaia si trova davanti tra i primissimi impegni il Consiglio dei ministri dell’agri-coltura della Ue porta avanti una politica agricola non semplice per l’Italia. Il suo è stato un battesimo di fuoco che sembra non preoccupare però il giovane neo mi-nistro veneto che sin dalle prime dichiara-zioni rilasciate alla stampa ha dimostrato di avere le idee ben chiare.

Zaia Nuovo ministro dell’agricoltura

E’ in atto lo sciopero del prosciutto da parte degli allevatori bresciani di suini che stanno lavorando in perdita. Il prezzo di un euro e tre centesimi al chilo non copre il costo di produzione, aggravato, oltre modo, dal caro cereali. L’informazione proviene dalle rappresentanze sindacali: Coltivatori diretti, Unione Agricoltori e Confederazione agricola le quali informa-no ancora che continua la protesta. Alcuni allevatori non stanno consegnando agli stagionatori i certificati intermedi di con-trollo delle produzioni dei prosciutti Dop, ma è un’azione che, se non portata a termi-ne con un’adesione massiccia dei colleghi

rischia d’essere fine a se stessa di non fare conseguire alcun risultato utile per le 800 aziende nelle quali sono allevati oltre un milione di maiali.I motivi della protesta sono indicati nei bassi prezzi dei suini nazionali inseriti nel circuito dei Consorzi di Parma e San Da-niele che sono al di sotto di quelli dei suini di importazione. Con la loro protesta gli allevatori intendono attirare l’attenzione delle istituzioni e dei consumatori sul fatto che il prodotto di qualità viene retribuito meno di quelli anonimi di importazione.L’argomento sciopero del prosciutto è fra quelli posto all’attenzione del nuovo mini-

aLLEvaTORi iN CRiSiin sciopero i suinicoltori

stro delle Politiche agricole, Luca Zaia. Gli allevatori giudicano negativo l’atteggia-mento dell’Unione Europea che, malgrado la gravità della crisi, non ha concesso ade-guati sostegni alla produzione tipica italia-na. In ballo vi è la sorte di un settore tra i primi in Europa, sia in termini di fatturato, che di eccellenza dei prodotti, e che occupa oltre 50mila addetti. In Italia per produrre prosciutto crudo vengono inviate alla stagionatura 12,5 milioni di cosce nazionali, mentre 19,6 milioni vengono importati.

PaDRE giULiO aLENi S. J.il Confucio d’Occidente riproposto da Fondazione Civilta’ Bresciana

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RISULTATI = “Devo essere sincero? Non me ne importa niente, peggio per loro. Credo che proseguire nell’ottusa deificazio-ne di una sola parte (la Resistenza) e nella demonizzazione dell’altra (i fascisti) sia un clamoroso errore. Eppure la sinistra insiste, lo ha fatto anche nell’ultima campagna elettorale evocando fantasmi lugubri come “la marea nera”. Il risultato? Quello uscito dalle urne”. (Giampaolo Pansa autore del libro “I tre inverni di paura”)

INGENUA = “Una parte del voto cattoli-co è finito alla Lega e non si capisce perché” (Rosy Bindi, sulla Stampa del 15 aprile)

AUSPICIO = Speriamo che Paroli abbia in testa scelte urbanistiche che pongano rimedio a quelle sciagurate di Corsini che hanno prodotto come risultato sotto gli oc-chi di tutti: i grandi complessi residenziali, i ghetti tipo Sanpolino e il conseguente esodo di migliaia di famiglie bresciane nei paesi confinanti. Basta quantità, sono urgenti soluzioni di qualità se si vuole fer-mare la continua fuga da Brescia di ancora tanti cittadini.(firma: Giancarlo)

INCHIESTA = Secondo un’inchiesta del Sole 24 ore, Brescia ha più clandestini che il resto d’Italia! Invoco i santi patroni della città, Faustino e Giovita, di dare man forte al vice sindaco Rolfi. L’ha scritto Gianmar-co di Flero.

PRIORITA’ = Il 13 maggio il Corriere apri-va il giornale sul Papa che attacca la 194, e Aldo Cazzullo intervistava la neoministra Stefania Prestigiacomo, che vorrebbe ab-bassare ancora il limite delle 22 settimane per abortire (“Certi consultori come sezio-ni Pci”). Per leggerne su Repubblica si deve saltare a pag.10 (prima viene la Cina, poi Schifani che querela Travaglio, poi Maroni che non farà più sanatorie per i clandestini, poi – pag. 8 e 9 – i 37 sottosegretari di Ber-lusconi e la telefonata con W). Identità di pagine con il Messaggero, che porta il Papa a pag. 11 mentre a pag. 2 e 3 dà notizie di immigrazione, di cosa ne pensi Bucarest, cosa il cardinal Martino (“L’immigrazione clandestina non sia reato”). Nel quotidiano romano la Cina finisce a pag. 6. E la notizia politica del giorno? A pag. 8: “Il Cavaliere: ora dialogo. Veltroni: garanzie sulla Rai”.

SPigOLaTUREal voloFar West

CLANDESTINI = In via Mazzini, a San Paolo, le macchine per cucire erano accese notte e giorno. Erano trenta le postazioni e producevano camicie, giacche e pantaloni. Al lavoro cinesi, molti clan-destini,impiegatiinnero.Per800euroalmese(il guadagno di un anno in Cian) producono per conto di connazionali che rivendono in Italia i capi falsi. Il cinese clandestino non fa ritorno in Cina, dove rischierebbe anni di carcere duro. Tra ifermatiiltitolareW.Z.,32anniresidenteaMi-lano e domicilio a San Paolo, e due collaboratori cinesi,unadonnadi33annicheabitaaBrescia(giàarrestataafebbraio)eunuomodi34diMo-dena. Sequestrato il capannone.

FALSARIO=Hatentatodirifilare50eurofalsial mercato di Orzinuovi. La titolare del banco di biancheria però si è accorta e il cliente, un maroc-chino di 27 anni è stato costretto a pagare un set diasciugamanicon20eurobuoni.Icarabinieriin pattuglia a piedi al mercato, indagando hanno appurato che aveva già raggirato due venditori pa-gandolamercecon20eurofalsi.Z.M.èstatocosìarrestato: in tasca aveva ancora una banconota da 20eunada50eurofalsi.

EGIZIANI = In via Borgo Belvedere a Dello, in una cascina abbandonata sorpresi due egiziani di 27 e 28 anni, già colpiti da decreto di espulsione. Con loro i militari della stazione di Dello hanno denunciato, perché sprovvisti di documenti d’iden-tità, altri due giovani.

VIOLENTE = Scoperte a rubare in casa due nomadi di etnia Rom, ma nate in Italia (il palo erainstradaabordodiun’AudiA3prontaadarel’allarme) hanno reagito con violenza una volta scoperte. E’ accaduto a Borgo San Giacomo. I cara-binieri di Verolanuova sospettano che possano aver compiuto altri furti in case della Bassa. In arresto K.E.,29anniresidenteaTreviglio,alsestomesedigravidanza,L.E.,25anni,residenteaCigoleeA.L.,dianni25residenteaCremona,tutteconprecedenti e decine tra denunce e arresti.

PUSHER = Carabinieri di Bagnolo Mella hanno arrestato in flagranza di reato un marocchino di 36annidomiciliatoaManerbio,cheavevaappe-nacedutoungrammodicocainaadun30ennebresciano.Intascalospacciatoreaveva200euro,probabilmente frutto dello smercio di droga. Il marocchino è stato associato a Canton Mombello.

FUGA = Una caccia all’uomo, un incidente sfiorato, una fuga disperata, due carabinieri quasi travolti. Tutto ad opera di un tossicodipendente 35enne,bergamascocontrappostoaicarabinieridella Compagnia di Verolanuova, in servizio sulla Lenese con colleghi della stazione di Manerbio ai quali una guardia giurata aveva segnalato un’au-to, risultata rubata, una

Isuzu che i militari tentarono d’intercettare. Ma l’uomo alla guida riusciva a fuggire non senza prima aver tentato d’investire, senza riuscire, la pattuglia. Ne è nato un inseguimento a tutto gas. Il furfante identificato è oggetto di ricerche.

RAPINATA = Una studentessa albanese non ancora diciottenne ha denunciato ai carabinieri di esser stata rapinata del cellulare e del portafo-gliocontenente5euroeidocumenti.Laragazzaha dichiarato che mentre si trovava in piazza Garibaldi, a Bagnolo Mella, in bicicletta, è stata presa per il collo da un nordafricano che ha messo a segno il colpo.

MANETTE = Ha tentato la fuga me è finito inManette.M.M.40ennediBresciasièfattoinseguire su e giù per la Quinzanese da una torma di carabinieri. Una pattuglia dei carabinieri di

Manerbio l’ha intercettato nel centro di Offlaga. Era su un’auto rubata a Brescia. Non era alla sua prima esperienza.

ANTIDROGA = Intervento dei carabinieri alla discotecaFloridadiGhedi.Inarrestoun19ennediMaranelloeun20ennediSavonaintrasfertanellaBassabrescianaavenderepasticche(costo10euro l’una). I carabinieri di Verolanuova li han-no arrestati. Un anno fa il più giovane, appena maggiorenne, venne sorpreso in possesso di ecstasy. Arrestato e ben presto libero data l’età.Il capitano Livio Propato che comanda la Com-pagniadiVerolanuova:“Abbiamointensificatoicontrolli nei locali della Bassa Bresciana dopo la morte della sciatrice di Bergamo, uccisa dall’ecstasy. Prezioso l’aiuto degli addetti alla sorveglianza.

TUFFO = Per cercare di eludere i controlli dei ca-rabinieri si sono gettate in un fosso pieno d’acqua ma la fuga è sfumata e per due prostitute nigeriane clandestine sono scattate le procedure di espulsione. Hanno22e33anni.Lehannosorpreseimilitaridella stazione di Borgo San Giacomo. Aspetta-vano clienti lungo la Lenese in territorio di San Paolo. Sono state fotosegnalate e accompagnate in Questura.

ESTORSIONE = I carabinieri di Bergamo hanno arrestato due persone accusate di estorsione ai dan-ni di un commerciante di automobili originario di Salerno ma residente a Leno, che ha denunciato M.M.,39annidiSeriatepertentataestorsione:pretendeva50milaeuro.NeiguaiancheG.M.,33anni di Zanica per concorso di estorsione.

SPACCIATORI=AConiolo,paesedi700abi-tanti i carabinieri, guidati dal maresciallo capo Francesco Laurino, hanno risolto hanno arrestato ElHasiAbdelkarim,marocchinodi31anni,domiciliato in via Piave a Orzinuovi e Ramzi Ben Amara, 27 anni ospitato a Coniolo bloccati con cocaina. Ma una volta riottenuta la libertà, la coppia, ha ripreso lo spaccio.

AGGRESSIONE = Paura ad Orzinuovi per unatunisinadi32anni,occupatanellaCasadiRiposo. Un romeno ha tentato di stuprarla ma la donna è riuscita a fuggire. I carabinieri hanno arrestato Cezar Tabacitu, un immigrato clande-stino di 24 anni, da alcuni giorni ospite di in un alberghetto di Orzinuovi che è finito in galera a Canton Mombello.

INVASATI = Papa Benedetto XVI, ricor-dando che la legalizzazione dell’aborto non ha risolto il problema e che si è creata una mentalità corriva e indifferente a questo dramma, ha invitato a reagire combat-tendone le cause, cioè povertà, solitudine della donna, difficoltà delle coppie giovani, ecc… Ma ecco che, ‘canforati’ a dovere, insorgono i professionisti del laicismo, in-tegralisti in servizio effettivo permanente: “Il Papa ha offeso lo Stato italiano!”. A co-storo si aggiunge, ultimo neofita, Antonio Di Pietro, che ormai litiga anche col buon senso, e sprezzante e spocchioso definisce ‘papista’ l’intervento del neopremier alla Camera.

SENILITA’ = Il Manifesto a fronte del governo più giovane della storia della Re-pubblica, ha titolato “Il vecchio che avan-za”. Bene: l’Unità per non essere da meno, ha replicato: “Il governo dell’andropausa”.L’età dei ministri del governo Berluscon in media è sui 52 anni, contro i 55,6 del governo Prodi. Fate voi: indovinate dove sta il governo dell’andropausa.

GOVERNI = Veltroni ha fatto il gover-no ombra. Non è gran che, è vero. Ma è sempre meglio di quello che c’era prima, un’ombra di governo.

DISCREPANZA = Il partito di Di Pietro è talmente distante dal PD che, dopo aver rinunciato al gruppo unico in Parlamente, non vuole nemmeno fare parte del Go-verno finto insieme agli ex DS e DL. Poi dicono che l’opposizione rende coesi.

IPOTESI = Clemente Mastella ipotizza l’esistenza di un partito Travaglio-Santoro. ‘Giocano in proprio’ afferma. Finora ab-biamo assistito al travasare continuo d’ace-to rosso in botti, fiaschi, boccette televisive. Il gran TravaSa.

RABBIA = Gli antichi greci facevano le Olimpiadi per fare la pace; noi facciamo la guerra per fare le Olimpiadi. È la rabbia del Tibet; è la rabbia del mondo, è una rabbia che non può essere ignorata. Queste non sono Olimpiadi. Urla, rumori, disordini, mischia di gente. “Free Tibet!” si sente gridare.

LIBERTA’ = Niccolò Tommaseo afferma-va a metà ’800:’In fatto di politica e di educazione, il più difficile è liberarsi dei liberatori’

MEMORIA = A Oriana Fallaci, il 7 di-cembre 2005, il Comune di Milano aveva consegnato la Civica Benemerenza. Il 29 giugno 2007 (giorno in cui la scrittrice fio-rentina avrebbe compiuto 78 anni) erano stati intitolati a Oriana Fallaci i giardini in via Crivelli. Il sindaco Moratti l’aveva definita ‘libera e coraggiosa, come Milano’. Ma quella targa deve aver dato fastidio a qualcuno, schiavo delle ideologie e vigliac-co, che l’ha rimossaatica sprecta perché la targa è tornata al suo posto.

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BRESCIA LITTORIAUna citta’ modello del-l’urbanistica fascista del Ventennio

Franco Robecchi

Lo studio della storia urbana di Brescia include un’incresciosa lacuna: quella del ventennio fascista. La storiografia urbanistica e urbana ha dedicato solo

Le recensionida una ventina d’anni attenzione a questa città, superando l’episodicità delle indagini precedenti e l’esclusivo interesse per le epoche antiche. Tuttavia, nonostante Brescia sia nota nel panorama degli studi urbanistici nazionali solo per pochissimi episodi e benché fra questi pochissimi emerga la vicenda dell’intervento piacentiniano per la piazza della Vittoria, nessuno studio sistematico è mai stato svolto sugli anni Venti e Trenta. La fortissima censura caduta sul periodo non ha risparmiato l’urbanistica, includendo gli eventi bresciani fra gli episodi “aberranti” della cultura fascista e liquidandoli con un solo giudizio spregiativo, spesso infondato e quasi mai frutto di serie indagini scientifiche. I non infrequenti barlumi di attenzione all’architettura e all’urbanistica dell’epoca fascista si sono risolti in un esercizio ripetitivo della condanna di ogni operato lungo tutto il Ventennio, con l’accanita distinzione però dell’avanguardia razionalista, posta su un piedistallo, quasi di culto e di eccezione. Le basi della città moderna vennero infatti poste proprio negli anni Venti e Trenta e non è lecito ignorare che in quella fase, goduto e sofferto il primo, vero boom industriale, furono impostate in Brescia le più importanti infrastrutture di rilevanza urbanistica di cui la città sia stata dotata in questo secolo e vennero fissate le fondamentali direttrici dell’espansione, seguite poi in tutta la seconda metà del Novecento. Questo libro intende colmare la lacuna, presentando la realtà dell’evoluzione

Brescia e la civiltà dello spiedo

Carla Boroni ed Anna Bossini

Prefazione di Ermes Buffoli

Re della cucina d’autunno, periodo coincidente con la cattura di uccelli di passo, lo spiedo è piatto dal gusto unico ed inimitabile ed occupa un posto di sicuro rilievo nella gastronomia della nostra terra. Ma lo spiedo non può essere considerato solo un modo primitivo di cucinare. Nel bresciano è certo una forma di cultura. La ritualità dei gesti si mescola sempre ai racconti avventurosi di caccia in attesa della seduzione del gusto che incanta i sensi, stupendoci ogni volta. Nel bresciano non esiste un unico modo di spiedare. Vi sono molte variazioni che si differenziano dalle valli alla pianura e a sua volta anche le destinazioni prevedono mille variabili a test imonianza d e l l ’ a m o r e viscerale dei bresciani per questo piatto. Il lavoro che segue ha voluto rappresentare l’intento di chiarire quali siano i riferimenti storici, culturali, artistici, che

quest’espressione che non appartiene puramente all’antropologia gastronomica conserva, ripercorrendo a ritroso nel tempo il suo lungo cammino e volendo proporsi come una chiave di lettura che abbrevi un po’ le distanze tra i suoi detrattori e i suoi difensori con lo strumento della conoscenza.

di Brescia fra le due guerre mondiali, molto al di là di piazza della Vittoria e anche un po’ al di là del diffuso conformismo ideologico, il quale, mi auguro, troverà solido argine, anche per il lettore prevenuto, nell’esposizione dei documenti e nella contestualizzazione, sia nazionale che internazionale. Sono peraltro sicuro che, nonostante il quasi mezzo secolo trascorso dall’esaurirsi dell’esperienza fascista, nonostante i sempre più autorevoli e diffusi segnali di riconciliazione e di riequilibrio delle

parzialità imposte dalla storiografia dei vincitori, nonostante i consigli alla serenità di giudizio espressi anche da compassati depositari e professionisti dell’indignazione politica e morale, ancora molte retoriche vesti verranno stracciate di fronte a opere che, come la presente, si permettono di non ribadire valutazioni di maniera e presumono solo di aderire ai fatti, secondo quello che dovrebbe essere l’imperativo etico di ogni storico.

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1. alvin SuperstarTim Hill20th Century Fox Home Enter .

2. indiana Jones. adventure CollectionParamount Home Entertainment

3. CloverfieldMatt ReevesParamount Home Entertainment

4. Come d’incantoKevin LimaBuena Vista Home Entertainment

5. RatatouilleBrad BirdBuena Vista Home Entertainment

6. Desperate Housewives. Stagione 3Buena Vista Home Entertainment

7. Bee MovieSteve Hickner; Simon J . SmithParamount Home Entertainment

8. Lost. La terza serie completaBuena Vista Home Entertainment

9. La carica dei 101Wolfgang Reitherman; Hamilton Luske; Clyde GeronimiBuena Vista Home Entertainment

10. across the Universe Julie TaymorSony Pictures Home Entertainme

LE CLaSSiFiCHE

1. Safari Jovanotti

2. Hard Candy Madonna

3. il mondo che vorrei Vasco Rossi

4. amici. Ti brucia

5. i milanesi ammazzano il sabato Afterhours

6. Back to Black Amy Winehouse

7. accelerate REM

8. Ricomincio da 30 Pino Daniele

9. viva Radio 2 Fiorello, Marco Baldini

10. Monetine Daniele Silvestri

11. Spirit Leona Lewis

12. Bugiardo Fabri Fibra

13. Le dimensioni del mio caos Caparezza

14. Rockferry Duffy

15. gianna Best Gianna Nannini

16. Third Portishead

17. Liberi da sempre Sonohra

18. Joy Giovanni Allevi

19. E2 Eros Ramazzotti

20. Franck Amy Winehouse

1. Se li conosci li evitiGomez Peter; Travaglio Marco, Chiarelettere

2. La deriva. Perché l’italia rischia il naufragioStella G . Antonio; Rizzo Sergio, Rizzoli

3. Pochi inutili nascondigliFaletti Giorgio, Baldini Castoldi Dalai

4. gomorra. viaggio nell’impero economico e nel sogno di dominio della camorraSaviano Roberto, Mondadori

5. Firmino. avventure di un parassita metropolitanoSavage Sam, Einaudi

6. Ultima sentenzaGrisham John, Mondadori

7. L’ uomo che non credeva in DioScalfari Eugenio, Einaudi

8. La solitudine dei numeri primiGiordano Paolo, Mondadori

9. L’ eleganza del riccioBarbery Muriel, E/O

10 La paura e la speranza. Europa: la crisi globale che si avvicina e la via per superarlaTremonti Giulio, Mondadori

11. il campo del vasaioCamilleri Andrea, Sellerio Editore Palermo

12. il cacciatore di aquiloniHosseini Khaled, Piemme

13. DuranteDe Carlo Andrea, Bompiani

14. Tutto per una ragazzaHornby Nick, Guanda

15. grazie gesù. La mia conversione dall’islam al cattolicesimoAllam Magdi C ., Mondadori

16. Mille splendidi soliHosseini Khaled, Piemme

Pagine curate dalla LiBRERia QUaRTO STaTO dal 1979 la libreria dei Manerbiesi e del territorio

CD DvD LiBRi

fonte www.ibs.it