DIACONI PERMANENTI DEL PIEMONTE: “UN MINISTERO CON UN PO’ DI AFASIA ?!”

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1 DIACONI PERMANENTI DIACONI PERMANENTI DEL PIEMONTE: DEL PIEMONTE: “UN MINISTERO CON “UN MINISTERO CON UN PO’ DI UN PO’ DI AFASIA ?!” AFASIA ?!” RICERCA SOCIO- PASTORALE Giovanni VILLATA

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DIACONI PERMANENTI DEL PIEMONTE: “UN MINISTERO CON UN PO’ DI AFASIA ?!”. RICERCA SOCIO-PASTORALE. Giovanni VILLATA. Ringraziamenti. - PowerPoint PPT Presentation

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DIACONI PERMANENTI DIACONI PERMANENTI DEL PIEMONTE:DEL PIEMONTE:

“UN MINISTERO CON “UN MINISTERO CON UN PO’ DI AFASIA ?!”UN PO’ DI AFASIA ?!”

RICERCA SOCIO-PASTORALE

Giovanni VILLATA

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Un ringraziamento al Cardinale Severino Un ringraziamento al Cardinale Severino Poletto Presidente della CEP, al Vescovo Delegato Poletto Presidente della CEP, al Vescovo Delegato mons. Arrigo Miglio, ai Vescovi del Piemonte che mons. Arrigo Miglio, ai Vescovi del Piemonte che hanno promosso la ricerca.hanno promosso la ricerca. Alla Commissione Presbiterale Regionale, Alla Commissione Presbiterale Regionale,

a tutti i diaconi permanenti che hanno a tutti i diaconi permanenti che hanno risposto al questionario e ai loro formatori, per essersi risposto al questionario e ai loro formatori, per essersi assunti l’impegno di diffonderlo e di raccogliere i dati.assunti l’impegno di diffonderlo e di raccogliere i dati.

Infine ai volontari con il contributo dei quali è Infine ai volontari con il contributo dei quali è stato possibile portare a termine il lavoro.stato possibile portare a termine il lavoro.

RingraziamentiRingraziamenti

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Non solo dati …Non solo dati …La prospettiva dalla La prospettiva dalla quale abbiamo quale abbiamo accostato il tema è accostato il tema è quella socio- pastorale. quella socio- pastorale.

Si presenta dei dati Si presenta dei dati quantitativi che poi si quantitativi che poi si interpretano da una interpretano da una prospettiva di fede.prospettiva di fede.Vale a dire attenti ad Vale a dire attenti ad intercettare le tracce intercettare le tracce dello Spirito che chiama dello Spirito che chiama al servizio vicendevole al servizio vicendevole della carità (Gal. 5,13). della carità (Gal. 5,13).

Per pastorale si Per pastorale si intendono le multiformi e intendono le multiformi e variegate opportunità (o variegate opportunità (o mediazioni umane)mediazioni umane) offerte offerte dalla Chiesa per la cura dei dalla Chiesa per la cura dei fedeli (in senso stretto) e fedeli (in senso stretto) e per l’evangelizzazione (in per l’evangelizzazione (in senso più ampio):senso più ampio): L’ obiettivoL’ obiettivo è unico favorirefavorire l’adesione a Cristo, l’adesione a Cristo, nella Chiesa, per nella Chiesa, per l’attuazione del Regno.l’attuazione del Regno.

Nella presentazione dei risultati vengono tenuti presenti entrambi i significati attribuiti al termine pastorale.

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Punto di partenzaPunto di partenza

1.1. “ “Il ripristino di Il ripristino di questo ministero [ il questo ministero [ il diaconato permanente] - diaconato permanente] - come afferma Lehmann come afferma Lehmann – è uno straordinario – è uno straordinario fenomeno della storia fenomeno della storia della Chiesa […] per il della Chiesa […] per il quale non è facile quale non è facile trovare paralleli”. Si trovare paralleli”. Si tratta, dunque di una tratta, dunque di una risorsa, non un risorsa, non un problemaproblema

Proponiamo due acquisizioni dalle quali partono le riflessioni che andremo sviluppando nel corso della presentazione dei dati:

2.2. Pur tra le “oscillazioni Pur tra le “oscillazioni dottrinali e le diversità degli dottrinali e le diversità degli approcci teologici in atto”, è approcci teologici in atto”, è acquisito che il diacono permanente acquisito che il diacono permanente è ministro di Cristo e della Chiesa è ministro di Cristo e della Chiesa per servire la diaconia della liturgia, per servire la diaconia della liturgia, della parola, della carità.della parola, della carità.

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2.2. di fatto, nella prassi, siano di fatto, nella prassi, siano valutati e valorizzati pienamente valutati e valorizzati pienamente come ministri, con compiti diversi, come ministri, con compiti diversi, ma che esprimano tutte le ma che esprimano tutte le potenzialità del ministeropotenzialità del ministero;;

Ipotesi di lavoroIpotesi di lavoroCon questa ricerca ci si propone di verificare se i diaconi permanenti:

1. vengono formati sia vengono formati sia dal punto di vista spirituale e dal punto di vista spirituale e teologico sia nella capacità teologico sia nella capacità di relazione umana autentica di relazione umana autentica nella chiesa e in famiglia e nella chiesa e in famiglia e siano sostenuti nel loro siano sostenuti nel loro servizio pastorale;servizio pastorale;

3. 3. siano soddisfatti del ministero sacramentale siano soddisfatti del ministero sacramentale loro affidato in rapporto all’idea che essi stessi hanno loro affidato in rapporto all’idea che essi stessi hanno maturato in merito.maturato in merito.

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Lo sviluppo della relazioneLo sviluppo della relazione

22. . Il percorso della ricerca

3. I risultati3. I risultati

4. Che cosa dice la ricerca4. Che cosa dice la ricerca

1. 1. Dati strutturali oggettivi

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1. I dati strutturali oggettivi1. I dati strutturali oggettivi

20002000 20022002Clero Clero diocesanodiocesano

ReligiosiReligiosi Clero Clero diocesanodiocesano

ReligiosiReligiosi

EuropaEuropa 8.5418.541 272272 9.4809.480 292292 ItItaalialia 2.3712.371 6868 2.6622.662 8686

20042004Clero Clero diocesanodiocesano

ReligiosiReligiosi

10.25410.254 274274

2.9922.992 8787

Nel mondo dal 2000 al 2004 i diaconi provenienti dal clero diocesano sono in costante aumento ( + 31.782), mentre sono in diminuzione (- 72) quelli provenienti dai religiosi.

Diaconi permanenti in EuropaDiaconi permanenti in Europa

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In PiemonteIn Piemonte Anno di inizio nelle varie diocesiAnno di inizio nelle varie diocesi

Dal 1970 al 1980 Torino 1972Casale M. 1976 -1977

Asti 1972

Vercelli 1977

Dal 1980 al 1990

Alessandria 1978

Aosta 1981 Ivrea 1982 Pinerolo 1984

Dal 1990 al 2000 Susa e Saluzzo1995 Mondovi’ 1988 Alba 1999

Cuneo e Fossano 2006

Acqui 1976Novara 1972

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1. I dati strutturali oggettivi1. I dati strutturali oggettivi• Diaconi permanenti nelle diocesi del Piemonte al 2007

Aosta 13 (10) Biella 30

(23) Novara 17 (12)

Vercelli 12 (0)

Alessandria 12 (9)

Asti 8 (6)

Fossano Cuneo 0

Ivrea 15 (11)

Casale M. 11 (10)

TORINO 132 (87)

Susa 2

Pinerolo 12 (12)Saluzzo 10 (5)

Mondovì 13 (9) Acqui 10

(7)

Alba 3 (3)

Battesimi 28.801( -146)

Cresime 26353 (-184)

Prime Comunioni 26.614 (+ 642)

Popolazione 4.581.990 ( - 10.386)

Superficie 29.544 km2

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1. I dati strutturali oggettivi1. I dati strutturali oggettivi

158 pari al 54 % nelle diocesi fuori Torino

132 pari al 45% nella diocesi di Torino

290=

Sposati 83 %

Celibi 13%

Vedovi 4%

A Torino ci sono il 12% di sposati in più, mentre fuori il 10% di celibi in più.

Totale diaconi permanenti in Piemonte diaconi permanenti in Piemonte

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1. I dati strutturali oggettivi1. I dati strutturali oggettivi

Seminaristi 125 (- 12)

Aspiranti diaconi permanenti 71

Diaconi permanenti 290 (+ 13)

Aspiranti, diaconi permanenti, sacerdoti e seminaristi del Piemonte: anno 2006

Sacerdoti secolari 2538 (- 46)

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2. Il percorso della ricerca2. Il percorso della ricerca Origine e motivazioniOrigine e motivazioni

LaLa presente ricerca sul diaconato permanente è presente ricerca sul diaconato permanente è promossa dalla Conferenza Episcopale Piemontese (CEP) ad promossa dalla Conferenza Episcopale Piemontese (CEP) ad oltre trenta anni dalla restaurazione nelle diocesi piemontesi oltre trenta anni dalla restaurazione nelle diocesi piemontesi che per prime hanno attivato il cammino …che per prime hanno attivato il cammino …

... ... al fine di raccoglie elementi per una riflessione della CEP su questa risorsa ministeriale ormai diffusa in tutte le diocesi.

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2. Il percorso della ricerca2. Il percorso della ricerca Strumento di ricerca Strumento di ricerca

Un questionario con 49 domande articolate in 6 capitoli

1. Informazioni generali e strutturali

2. Formazione (al ministero e permanente) del diacono e formazione dei familiari

4. Relazione tra diaconi, con i sacerdoti e con i familiari del diacono permanente

3. Servizi pastorali e loro valutazione

5. Tratti della questione economica6. Sensibilità sociale

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Il campioneIl campione

2. Il percorso della ricerca2. Il percorso della ricerca

Il sottocampione torinese

raduna 87 risposte su 132 diaconi permanenti ed è del 2004.

Il sottocampione delle altre diocesi piemontesi è

composto da 122 risposte su 145 diaconi permanenti ed è del 2007.

Lavora su due sottocampioni

1. Diaconi permanenti 1. Diaconi permanenti della diocesi di Torino. della diocesi di Torino.

2. Diaconi permanenti 2. Diaconi permanenti delle diocesi fuori Torino. delle diocesi fuori Torino.

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La somministrazione dei questionariLa somministrazione dei questionari

2. Il percorso della ricerca2. Il percorso della ricerca

In Torino In Torino tramite tramite compilazione compilazione personale personale preceduta da preceduta da spiegazione.spiegazione.

Fuori Torino Fuori Torino tramite tramite compilazione compilazione personale del personale del questionario, questionario, senza spiegazione.senza spiegazione.

Hanno risposto complessivamente 209 diaconi permanenti su 290. Il campione risulta largamente rappresentativo.

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3. I risultati3. I risultati Il percorso della relazioneIl percorso della relazione

3.1. Identikit3.1. Identikit 3.2. Formazione3.2. Formazione

3.4. Relazioni3.4. Relazioni3.3. Servizi pastorali3.3. Servizi pastorali

All’occorrenza, confronteremo i dati piemontesi con quelli della ricerca nazionale (COP 2004 ), dalla quale abbiamo

tratto il questionario.

3.5 Questioni economiche3.5 Questioni economiche

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3. 1. L’identikit3. 1. L’identikit Età media e occupazione principaleEtà media e occupazione principale

59 anni fuori Torino

56 a Torino

Impi

egat

i

Inse

gnat

i

Ope

rai

Impr

endi

tori

Cop

mm

erci

anti

Mili

tari

Pens

iona

ti

19,40%

10% 6% 3% 2% 1%

54%

La media di ministero dell’intero campione è di 10 anni.

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3.1. L’identikit3.1. L’identikit Titoli di studioTitoli di studio

In rapporto alla ricerca In rapporto alla ricerca CEI 2000 sono CEI 2000 sono diminuiti del 10% i diminuiti del 10% i diaconi permanenti diaconi permanenti con la media con la media superiore e del 4% superiore e del 4% quelli con la laurea.quelli con la laurea.

Torino 20%

Fuori Torino 29%

24%

46%

16%

8%

Media inferiore Media superiore Laurea Istituto Scienze Religiose

Il 6% circa ha titoli che vanno dalla quinta elementare alla seconda liceo, al ginnasio ….fino al baccalaureato o alla licenza in teologia.

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3.1. L’identikit3.1. L’identikit Principali fonti ed esperienze vocazionaliPrincipali fonti ed esperienze vocazionali

PARROCIPARROCI 60%60%

ASSOCIAZIONISMO E GRUPPI PARROCHIALIASSOCIAZIONISMO E GRUPPI PARROCHIALI 39%39%

CARITAS E VOLONTARIATO 14%

ALTRI DIACONI 13%

RELIGIOSI/E 9%

17%ALTRO

Spesso, fuori Torino, i diaconi dichiarano di avere come “fonte”è il Vescovo.

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2020

3.1. L’identikit3.1. L’identikit Valutazione globale dell’esperienza diaconaleValutazione globale dell’esperienza diaconale

In crisi 9%

Stabile 25%

In crescita 65%

Torino 65%

Fuori Torino 32% il il 78% 78% dei dei diaconi diaconi permanenti si permanenti si sente poco sente poco rappresentato rappresentato nelle Chiese nelle Chiese piemontesipiemontesi..

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3.1. L’identikit3.1. L’identikit Come si vedono i diaconi stessiCome si vedono i diaconi stessi

24%

39%

62%63%

70%

54%

19%18%

Ponte Collaboratori ministeriali Sacrestano Un laico Capo

Poco - per nulla Abbastanza- moltoIn sintesi: il il 62% dei dei diaconi permanenti diaconi permanenti è abbastanza -è abbastanza -molto soddisfatto.molto soddisfatto.

il 37%37% si sente si sente poco o per nulla poco o per nulla valorizzato come valorizzato come diaconodiacono.

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Sensibilità socialeSensibilità sociale

3.1. L’identikit3.1. L’identikit

Le risposte Le risposte alle ultime alle ultime domande del domande del questionario questionario attestano un attestano un diaconato diaconato permanentepermanente

Che difende la necessità delle istituzioni.Determinato a sostegno del matrimonio eterosessuale e della conseguente famiglia.

Attento all’immigrazione come risorsa.Che vuole uno stato più garante per lavoro, sanità privatizzazioni, scelta fra scuola privata e pubblica, insegnamento della religione cattolica nella scuola italiana.

Che invoca pene e condanne più severe contro la criminalità.

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ConsiderazioniConsiderazioniIn Piemonte il diaconato permanente è in crescita del 10% In Piemonte il diaconato permanente è in crescita del 10%

in rapporto al campione nazionale pur essendo ancora una realtà, in rapporto al campione nazionale pur essendo ancora una realtà, in alcune diocesi, giovane. in alcune diocesi, giovane.

La crescita è tanto più rilevante quando si prenda in La crescita è tanto più rilevante quando si prenda in considerazione il fatto che non c’è una pastorale vocazionale considerazione il fatto che non c’è una pastorale vocazionale diocesana per favorire organizzata come per altre vocazionidiocesana per favorire organizzata come per altre vocazioni..

E’ aumentato il numero dei pensionati fino a rappresentare ormai oltre la metà del campione.

Nella ricerca nazionale erano inferiori del 20% circa e ciò denuncia un certo invecchiamento.

In Piemonte sono rari i casi di diaconi “giovani”, cioè sotto i 59 anni (età media del campione).

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ConsiderazioniConsiderazioni

L’alto numero dei diaconi sposati richiama l’attenzione su una figura di ministro sposato e sulla sua “nuova” relazione con i componenti della propria famiglia.

Vanno rimarcate la figura del parroco, la validità di comunità di base sul territorio come la parrocchia e l’associazionismo, che sono, praticamente, le fonti prioritarie di vocazioni al diaconato permanente e di pastorale vocazionale.

Il campione è piuttosto compatto in favore di: istituzioni, coppia uomo-donna, famiglia eterosessuale,concezione dello stato. Si divide su l’impegno sociale e politico dei cattolici unitario o solo individuale.

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3.2. La formazione al ministero3.2. La formazione al ministero Formazione degli aspirantiFormazione degli aspiranti

Diocesi italiane Diocesi di Torino

Diocesi fuori Torino

Scrittura 77%

Magistero 75%

Sacramenti 62%Teologia 44%Storia della chiesa 55%

Filosofia 35%Giuridica 45%

I percorsi variano nel tempo e nei contenuti. Non è possibile, attualmente, precisare meglio sia gli uni che gli altri.

Il percorso è biennale con 76 ore di teologia fondamentale, 30 di introduzione all’AT e 30 al NT e 124 ore in altre materie diritto, filosofia, storia …

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3.2.La formazione al ministero3.2.La formazione al ministero Aree di formazione teologicaAree di formazione teologica

Diocesi italiane Diocesi di Torino Diocesi fuori Torino

I percorsi per lo più I percorsi per lo più sono quelli sono quelli dell’ISSR (sezione dell’ISSR (sezione pastorale). Esistono pastorale). Esistono anche Istituti anche Istituti diocesani vari, più o diocesani vari, più o meno orientati sulle meno orientati sulle tre aree delle tre aree delle diocesi italiane. diocesi italiane.

Percorso triennalePercorso triennale

Teologica 50% (*)

Scrittura 40%

Pastorale10%

(% relativa al monte ore per area)

Teologica 56%

Scrittura 28%

Pastorale 10%

Patristica 6%Tirocinio di omiletica 24 ore

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Formazione spiritualeFormazione spirituale

3.2. La formazione al ministero3.2. La formazione al ministero

Non possiamo descrivere i percorsi delle singole Non possiamo descrivere i percorsi delle singole diocesi perché strutturati in modo diverso e con diversi riferimenti diocesi perché strutturati in modo diverso e con diversi riferimenti operativi (delegati vescovili, collegamento con esperienze di operativi (delegati vescovili, collegamento con esperienze di spiritualità o istituzioni presenti in diocesi, come i seminari, ad spiritualità o istituzioni presenti in diocesi, come i seminari, ad esempio …)esempio …)

Sappiamo, con certezza che ogni diocesi realizza percorsi Sappiamo, con certezza che ogni diocesi realizza percorsi condivisi e personalizzati, impegnativi e contraddistinti, condivisi e personalizzati, impegnativi e contraddistinti, mediamente, da incontri, ritiri, esercizi spirituali, direzione mediamente, da incontri, ritiri, esercizi spirituali, direzione spirituale … guidati da persone qualificate. spirituale … guidati da persone qualificate.

A fianco dei percorsi istituzionali di formazione degli aspiranti e dei candidati, esistono, per lo più in tutte le diocesi, momenti di formazione spirituale contraddistinti dalli impronta delle diverse Chiese particolari.

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ConsiderazioniConsiderazioni

I percorsi formativi seguono le indicazioni della I percorsi formativi seguono le indicazioni della ““Ratio FundamentalisRatio Fundamentalis”, adattate, ovviamente, alle varie ”, adattate, ovviamente, alle varie diocesi. All’interno di questi percorsi sembra decisamente diocesi. All’interno di questi percorsi sembra decisamente basso il monte ore attribuito alle materie pastorali. basso il monte ore attribuito alle materie pastorali.

In alcuni casi in numero di ore non è più alto di In alcuni casi in numero di ore non è più alto di quello ad una sola materia teologica, quale, ad esempio, ad quello ad una sola materia teologica, quale, ad esempio, ad un corso sulla liturgia. E’ anche da rimarcare una scarsa un corso sulla liturgia. E’ anche da rimarcare una scarsa attenzione a materie riguardanti la formazione umana attenzione a materie riguardanti la formazione umana personale e sociale.personale e sociale.

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ConsiderazioniConsiderazioni

La valutazione dei diaconi permanenti sulla formazione al ministero ricevuta è buona (55%) o discreta (41%) a fronte del restante 5% che la giudica scadente. La maggioranza la giudica,quindi positivamente.

Mediamente i percorsi di formazione degli aspiranti e teologici si sviluppano nell’arco che va da 5 o 4 anni con l’aggiunta di incontri specifici.

Oltre i percorsi diocesani conformati al diaconato Oltre i percorsi diocesani conformati al diaconato permanete (ad esempio, Torino, Novara …), le principali sedi di permanete (ad esempio, Torino, Novara …), le principali sedi di riferimento sono gli riferimento sono gli ISSR , gli Studentati, i Seminari …ISSR , gli Studentati, i Seminari …

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3.2.La formazione permanente3.2.La formazione permanente Diaconi permanentiDiaconi permanenti

Temi trattati Temi trattati nelle diocesi nelle diocesi piemontesipiemontesi

Vita

spi

ritua

lepe

rson

ale

Serv

izio

past

oral

e

Vita

fam

iglia

re

Cul

tura

odie

rna

Asp

etti

soci

ali

e po

litic

i

Altr

o

93%

76%

56%

45% 35%

5%

Modalità Modalità formativeformative

Incontri a scadenza fissa 89%Esercizi spirituali annuali 67%Ritiri mensili 56%Convivenze tra diaconi e miste 26%

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3131

3.2. La formazione permanente3.2. La formazione permanente Mogli: frequenza alle opportunità offerte nelle diocesi Mogli: frequenza alle opportunità offerte nelle diocesi

27%24%

11% 11%

24%

Propedeutico Teologico Altro

Tutti i corsi Alcuni corsi Corsi particolari

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3232

.

3.2.La formazione permanente3.2.La formazione permanente

La formazione delle La formazione delle mogli, almeno nel mogli, almeno nel periodo periodo propedeutico, propedeutico, viene più curata in viene più curata in Torino che fuori.Torino che fuori.

Nel 60% dal campione emerge la domanda di una maggiore e più sistematica attenzione formativa alle mogli almeno nel periodo della formazione al ministero

Il dato sulla Il dato sulla formazione delle formazione delle mogli risulta da 5 a mogli risulta da 5 a 10 punti 10 punti percentuale percentuale inferioreinferiore a quella a quella del dato nazionale.del dato nazionale.

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3333

3.2 La formazione permanente3.2 La formazione permanente

3%

55%

6%11%

Settimanale Quindicinale Mensile Bimensile

Figli adolescenti e giovani: frequenza alle opportunitàFigli adolescenti e giovani: frequenza alle opportunità

Nel 98% dei casi sia in Torino che fuori non si evidenziano percorsi formativi stabili per i figli.

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3434

ConsiderazioniConsiderazioni

Per la formazione permanente ai diaconi si Per la formazione permanente ai diaconi si registra un buon livello di cura soprattutto sul versante registra un buon livello di cura soprattutto sul versante della spiritualità personale, un po’ meno sul versante della spiritualità personale, un po’ meno sul versante comunitario. comunitario.

In meno del 50% delle di diocesiIn meno del 50% delle di diocesi si trattano temi si trattano temi culturali e, a decrescere, temi relativi ad aspetti di culturali e, a decrescere, temi relativi ad aspetti di formazione umana, sociali e politici.formazione umana, sociali e politici.

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3535

La formazione permanente delle mogli risulta ancora non estesa a tutte le diocesi e, soprattutto, piuttosto episodica e frammentata.

In proposito, i mariti-diaconi chiedono una concomitante formazione della moglie e dei figli adolescenti e giovani non casuale ma progettuale.

Convengono che tale formazione favorirebbe, senza dubbio, relazioni famigliari più serene.

ConsiderazioniConsiderazioni

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3636

3.3. Le attività pastorali3.3. Le attività pastorali Dati generaliDati generali

70%

19%

11%

Catechesi, liturgia, carità

Poveri, missioni e nuove povertà

Altro

24% dei diaconi permanenti è chiamato ad animare le comunità che non hanno il parroco residente

In rapporto alla ricerca In rapporto alla ricerca nazionale è diminuita del nazionale è diminuita del 19% la presenza nella 19% la presenza nella pastorale fondamentale e pastorale fondamentale e specialespeciale

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3737

3.3. Le attività pastorali3.3. Le attività pastorali Più in particolarePiù in particolare

In “Altro” sono presenti una diversità grande di servizi: dalla riduzione degli impegni a causa dell‘età avanzata ad esperienze particolari quali l’essere priore con la propria famiglia di una comunità monastica .

Sempre in rapporto alla ricerca nazionale si osserva come alcune attività registrino un calo della percentuale di presenza dei diaconi permanenti. In altre il numero è in aumento e, in altre ancora, rimane stabile, come possiamo osservare nel quadro che segue…

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3838

3.3. Le attività pastorali3.3. Le attività pastorali

In aumento In diminuzione StabiliPrimo annuncio 19%

Assistenza sacerdoti anziani 5%

Coordinamento UP 8%

Pastorale familiare 34%Catechesi degli adulti 26% Servizio carità 23%

Catechesi iniziazione 23%

Sacramenti 18%

Amministrazione parr. 15%

Pastorale terza età 10%

Catecumenato 6%

Amministrazione dioc. 5%

Ministri straordinari comunione 5%

Pastorale giovanile 15%

Mediamente la percentuale delle diminuzioni è meno alta a Torino, fatta eccezione per l’amministrazione economica e dei sacramenti.

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3939

3.3. Attività pastorali3.3. Attività pastorali Luoghi in cui svolge molto e abbastanza il servizio Luoghi in cui svolge molto e abbastanza il servizio

principaleprincipaleLUOGHILUOGHI NAZIONALE %NAZIONALE % PIEMONTE %PIEMONTE % DIVERSITA’%DIVERSITA’%Propria parrocchia 43 76 +34Altra parrocchia 7 8 + 1Nell’UP 31 11 - 20In istituzioni pubbliche

14 12 - 2

Servizio del Vescovo

15 7 - 9

Uffici di Curia 17 11 - 6 Dai dati risulta evidente che qualcuno, pur avendo come base la parrocchia, svolge più di un servizio principale.

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38

3.3. Attività pastorali3.3. Attività pastorali Valutazione della valorizzazione pastoraleValutazione della valorizzazione pastorale

ValutazioneValutazione Torino Torino 2004 %2004 %

Fuori Torino Fuori Torino 2007 %2007 %

Media totale %Media totale %

SI’ 9 19 14

Abbastanza 23 21 22Dipende 22 30 26Non abbastanza 36 20 28

Decisamente NO 10 10 10

36

Il campione è diviso in due parti attraversate da una terza, la quale lo può far oscillare o da una parte o dall’altra.

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ConsiderazioniConsiderazioni

Per quanto riguarda le attività pastorali tre sono le Per quanto riguarda le attività pastorali tre sono le tipologie generali che emergono dalla ricerche: tipologie generali che emergono dalla ricerche:

il diacono “parrocchialeil diacono “parrocchiale”, vale a dire del tutto dedicato ”, vale a dire del tutto dedicato alla cura della fede che frequentano la parrocchia; alla cura della fede che frequentano la parrocchia;

il diacono “ponte” o di “soglia”il diacono “ponte” o di “soglia” ossia quello dedicato, ossia quello dedicato, per lo più ad evangelizzare il territorio e nella pastorale per lo più ad evangelizzare il territorio e nella pastorale d’ambiente; d’ambiente;

il diacono “cultuale”il diacono “cultuale” e cioè quel diacono dedicato e cioè quel diacono dedicato esclusivamente alle diverse forme del culto esclusivamente alle diverse forme del culto

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ConsiderazioniConsiderazioniRiappare anche in Piemonte la costante di tutte le ricerche Riappare anche in Piemonte la costante di tutte le ricerche

sul diaconato permanente, sul diaconato permanente, , , vale a direvale a dire la sproporzione fra il la sproporzione fra il numero dei soggetti impegnati in parrocchia e nel culto e quello numero dei soggetti impegnati in parrocchia e nel culto e quello occupato in servizi pastorali cosiddetti “ponte” fra la Chiesa e il occupato in servizi pastorali cosiddetti “ponte” fra la Chiesa e il mondo. mondo.

Questa scelta o necessità (come afferma qualche pastore) Questa scelta o necessità (come afferma qualche pastore) declina una piena valorizzazione di questo ministero?declina una piena valorizzazione di questo ministero?

Non rischia forse di attenuare fortemente la tensione Non rischia forse di attenuare fortemente la tensione verso la dimensione missionaria della pastorale, tensione che non verso la dimensione missionaria della pastorale, tensione che non è,mediamente, alta?è,mediamente, alta?

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3.4. Relazioni3.4. Relazioni Tra diaconi e con i sacerdoti: abbastanza-Tra diaconi e con i sacerdoti: abbastanza-

molta difficoltàmolta difficoltàComportamentiComportamenti Torino Torino

2004 %2004 %Fuori Torino Fuori Torino 2007 %2007 %

Media totale %Media totale %

Relazione con i presbiteri

56 55 56Clericalismo 26 21 23

Distanza culturale 15 20 18

Poco dialogo 15 20 18

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Un esempio di sofferenza relazionale estrema …Un esempio di sofferenza relazionale estrema …

3.4. Relazioni3.4. Relazioni

Così scrive un diacono piemontese: “Così scrive un diacono piemontese: “Scientificamente ignorato e calunniato ad intra e ad extra. In otto anni di foto che documentano le varie attività comunitarie, io non appaio mai. Vi appare sempre e solo l’anziano: io non compaio mai!”.

Nonostante la difficoltà di relazione con i preti di metà circa di tutto il campione, tuttavia il 75 % del medesimo afferma di essere ben integrato con i sacerdoti.

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Condivisione della scelta diaconale da parte delle mogliCondivisione della scelta diaconale da parte delle mogli

3.4. Relazioni3.4. Relazioni

Il 90% delle mogli condivide pienamente la scelta vocazionale del marito . La loro presenza è molto apprezzata.

In rapporto alla ricerca nazionale del 2004, è aumentata del 3% la percentuale delle mogli che si disinteressano del tutto.

Raggiunge ora il 7%.

Il dato sulla condivisione delle mogli, potrebbe essere un po’ enfatizzato pur rimanendo più che maggioritario.

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ConsiderazioniConsiderazioniSi prospetta qui il problema della relazione con i

presbiteri. La questione non è di oggi.

La storia dice che proprio a causa di questa relazione diventata conflittuale (questione dei diaconi romani) il ministero è stato sospeso.

Tra le cause di conflittualità relazionali, pare ci sia non solo una notevole disinformazione, ma anche, una lettura del ministero ritagliata sull’esperienza del diaconato transeunte.

Per quanto riguarda la relazione con le mogli, per completezza, si segnalano situazioni – seppur largamente minoritarie – in cui la coppia vive sofferenze, non indifferenti, fino alla rottura.

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3.5. Questioni economiche3.5. Questioni economiche Dai dati, limitati, in nostro possesso risulta che: Dai dati, limitati, in nostro possesso risulta che:

mediamente sono i parroci, insieme ad un organismo diocesano, a trattare con il diacono delle questioni economiche immediate

in una sola diocesi del Piemonte, a nostra conoscenza, esiste un regolamento diocesano per le questioni economiche.

nel caso dei diaconi che sostituiscono i parroci, all’occasione e in lavori concordati, interviene, per lo più, l’ente ecclesiastico..

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ConsiderazioniConsiderazioni

Sulle questioni economiche sembra opportuno domandarsi se le condizioni messe in atto dalle singole diocesi siano adeguate; si tratta pur sempre di persone per ore e ore impegnate nei vari compiti ecclesiali e con una famiglia a cui continuare a provvedere.

Più in generale,merita attenzione l’essere a pieno titolo ministeriale “clero” e, nello stesso tempo, venire valutati dalla CEI come un servizio volontario, non inserito nel Sostentamento del Clero.

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Ad oltre trenta anni dalla restaurazione, il diaconato permanente in Ad oltre trenta anni dalla restaurazione, il diaconato permanente in Piemonte, è una risorsa che, in modo originale e insostituibile, ha aiutato, Piemonte, è una risorsa che, in modo originale e insostituibile, ha aiutato, nella prassi, la comprensione e la costruzione di una Chiesa serva e nella prassi, la comprensione e la costruzione di una Chiesa serva e missionaria.missionaria.

4. Che cosa dice la ricerca ….4. Che cosa dice la ricerca ….

Nella sua giovane storia ha narrato la presenza di un ministero ecclesiale qualificato teologicamente, della famiglia nella pastorale.

Ha dato un contributo alla maggior chiarificazione del ruolo dei presbiteri e dei laici.

Ha fatto conoscere un’ immagine di Chiesa ministeriale più completa e ricca.

Dove è stato possibile, anche un buon clima relazionale tra presbiteri e famiglie dei diaconi stessi.

Ipotesi di valutazione globaleIpotesi di valutazione globale

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Tre nodi – opportunità da cogliere Tre nodi – opportunità da cogliere

4. Che cosa dice la ricerca ….4. Che cosa dice la ricerca ….

L’identità:L’identità: appareappare come “il” nodo cruciale, come “il” nodo cruciale, perché ripropone la questione dell’equilibrio, non raggiunto, perché ripropone la questione dell’equilibrio, non raggiunto, fra impegno pastorale nel campo cultuale e sociale. La fra impegno pastorale nel campo cultuale e sociale. La visione del diaconato nella chiesa sub apostolica sembra visione del diaconato nella chiesa sub apostolica sembra escludere la priorità, nella prassi, al campo cultuale.escludere la priorità, nella prassi, al campo cultuale.

L’immagine o le immagini di diacono che si assumono, segnano L’immagine o le immagini di diacono che si assumono, segnano anche la direzione della formazione (spirituale, teologica e anche la direzione della formazione (spirituale, teologica e pastorale), sia del candidato sia dei suoi familiari.pastorale), sia del candidato sia dei suoi familiari.

Per la connessione che c’è tra modelli di pastorale e figure chiamate a realizzarli, un cambio di modelli, favorirebbe un cambio di figure e viceversa.

1.

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5151

4. Che cosa dice la ricerca ….4. Che cosa dice la ricerca ….

La qualità delle relazioniLa qualità delle relazioni. La capacità di . La capacità di stabilire relazioni autentiche è il primo tratto dell’identità. stabilire relazioni autentiche è il primo tratto dell’identità. Dalla ricerca emerge la fatica di stabilire relazioni adeguate Dalla ricerca emerge la fatica di stabilire relazioni adeguate con le persone che fanno l’ambiente familiare, sociale ed con le persone che fanno l’ambiente familiare, sociale ed ecclesiale del diacono.ecclesiale del diacono.

La qualità delle relazioni affettive – non sbilanciate su La qualità delle relazioni affettive – non sbilanciate su aspetti emozionali a discapito di quelli valoriali e da una aspetti emozionali a discapito di quelli valoriali e da una prospettiva di senso – sono determinanti per una prospettiva di senso – sono determinanti per una pastorale d’insiemepastorale d’insieme..

Una più attenta e incisiva formazione antropologica e sociale favorirebbe la qualità delle relazioni anche all’interno della famiglia del diacono.

2.

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4. Che cosa dice la ricerca ….4. Che cosa dice la ricerca ….La diocesanitàLa diocesanità. . Nell’indagine si è evidenziato Nell’indagine si è evidenziato

che i candidati arrivano da cammini spirituali diversificati . che i candidati arrivano da cammini spirituali diversificati . Nella formazione, però, sono inseriti in un nuovo cammino Nella formazione, però, sono inseriti in un nuovo cammino spirituale, teologico e pastorale contraddistinto dalla spirituale, teologico e pastorale contraddistinto dalla “memoria” della propria chiesa particolare che non sempre si “memoria” della propria chiesa particolare che non sempre si riesce ad integrare con i precedenti cammini.riesce ad integrare con i precedenti cammini.

E’ del tutto evidente che la formazione all’appartenenza E’ del tutto evidente che la formazione all’appartenenza consapevole e coerente alla propria diocesi, è fondamentale consapevole e coerente alla propria diocesi, è fondamentale per un ministro ordinato.per un ministro ordinato.

Si propone di riprendere in esame i percorsi avviati o che si intende attivare. La questione si pone, soprattutto, in assenza di “scuole” diocesane specifiche per diaconi permanenti.

3.

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4. Che cosa dice la ricerca ….4. Che cosa dice la ricerca ….

La rivisitazione del diaconato permanete in La rivisitazione del diaconato permanete in Piemonte, non chiama in causa solo i diaconi permanenti, Piemonte, non chiama in causa solo i diaconi permanenti, né su di loro deve buttare ogni responsabilità. né su di loro deve buttare ogni responsabilità.

Dice il documento sul “Rinnovamento della Dice il documento sul “Rinnovamento della Catechesi”: “ prima sono i catechisti e poi i catechismi; Catechesi”: “ prima sono i catechisti e poi i catechismi; anzi, prima ancora, sono le comunità ecclesiali” (Rdc 200). anzi, prima ancora, sono le comunità ecclesiali” (Rdc 200).

Dunque un rinnovamento che “faccia parlare” il Dunque un rinnovamento che “faccia parlare” il diaconato permanente ossia che gli permetta di declinare diaconato permanente ossia che gli permetta di declinare pienamente le proprie potenzialità, chiama in causa la pienamente le proprie potenzialità, chiama in causa la responsabilità di tutte e singole le componenti della responsabilità di tutte e singole le componenti della comunità ecclesiale.comunità ecclesiale.

Sulla base delle risposte dei diaconi, ci permettiamo di indicarne alcune …

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4. Che cosa dice la ricerca ….4. Che cosa dice la ricerca ….

Ai Vescovi

Valorizzare di più e meglio la figura del diacono Valorizzare di più e meglio la figura del diacono permanente come figura di “soglia” o “ponte” tra la Chiesa e permanente come figura di “soglia” o “ponte” tra la Chiesa e il mondo.il mondo.

Porre attenzione ai segni dell’eventuale “afasia” del Porre attenzione ai segni dell’eventuale “afasia” del ministero nelle proprie diocesi. ministero nelle proprie diocesi.

Non sempre sono riferibili a scarsa spiritualità. Possono essere pericolosi sintomi della sindrome del “buon samaritano deluso” (burnout) già accertata nel clero italiano. (Orientamenti Pedagogici” (2006) 2 ,313-334. ed anche “Il Regno/Attualità (2207) 22,747-748).

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4. Che cosa dice la ricerca ….4. Che cosa dice la ricerca ….Ai Presbiteri parroci

Richiama la “bella” Richiama la “bella” immagine di Chiesa offerta immagine di Chiesa offerta da parrocchie, nelle quali, il da parrocchie, nelle quali, il clima di relazione e di clima di relazione e di lavoro fra preti e diaconi, lavoro fra preti e diaconi, con le rispettive famiglie e con le rispettive famiglie e le altre risorse, è vivace ma le altre risorse, è vivace ma sereno.sereno.

Li sollecita a Li sollecita a promuovere con coraggio, la promuovere con coraggio, la valorizzazione dei diaconi valorizzazione dei diaconi permanenti, affidando loro permanenti, affidando loro adeguate responsabilità. Non adeguate responsabilità. Non sono “seconde linee” o truppe sono “seconde linee” o truppe di rincalzo della pastoraledi rincalzo della pastorale

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4. Che cosa dice la ricerca ….4. Che cosa dice la ricerca ….Ai loro formatori

Fa presente il Fa presente il desiderio - unanime e più desiderio - unanime e più volte manifestato - che volte manifestato - che anche le loro mogli e i anche le loro mogli e i loro figli adolescenti e loro figli adolescenti e giovani vengano inseriti giovani vengano inseriti in un concomitante in un concomitante progetto formativo progetto formativo stabile.stabile.

Suggerisce un Suggerisce un percorso verso il ministero percorso verso il ministero in cui si dia più spazio alla in cui si dia più spazio alla formazione antropologica e formazione antropologica e culturale, senza mortificare culturale, senza mortificare quella spirituale e teologica.quella spirituale e teologica.

Rammenta una maggior attenzione alla dimensione comunitaria e non solo personale della formazione spirituale.

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4. Che cosa dice la ricerca ….4. Che cosa dice la ricerca ….Ai diaconi permanenti che si stanno preparando o che già sono nel ministero

Domanda di maturare la consapevolezza che diventare Domanda di maturare la consapevolezza che diventare diaconi permanenti non è un “cursus honorum” che, una volta diaconi permanenti non è un “cursus honorum” che, una volta ottenuto, segna la fine della storia. ottenuto, segna la fine della storia.

E’ invece, una storia sempre nuova e da costruire, da E’ invece, una storia sempre nuova e da costruire, da inventare, da rinnovare all’interno e insieme ad altre storie.inventare, da rinnovare all’interno e insieme ad altre storie.

Chiede di non rendere la propria famiglia uno Chiede di non rendere la propria famiglia uno “strumento funzionale” all’esercizio del ministero, ma di “strumento funzionale” all’esercizio del ministero, ma di mantenere viva la propria identità di marito e di padre senza mantenere viva la propria identità di marito e di padre senza annullarla in quella di ministro o ad esso contrapporla.annullarla in quella di ministro o ad esso contrapporla.

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4. Che cosa dice la ricerca ….4. Che cosa dice la ricerca ….Alle mogli e ai figli

Alla moglie, Alla moglie, domanda di valorizzare la domanda di valorizzare la propria risorsa di propria risorsa di femminilità e la capacità di femminilità e la capacità di cogliere situazioni, cogliere situazioni, sentimenti, opportunità che sentimenti, opportunità che lei sola è in grado di lei sola è in grado di afferrare.afferrare.

Ai figli adolescenti e Ai figli adolescenti e giovani, chiede di elaborare giovani, chiede di elaborare l’appartenenza alla famiglia del l’appartenenza alla famiglia del diacono - “mezzo prete”, così diacono - “mezzo prete”, così dicono ,forse, gli amici - come dicono ,forse, gli amici - come una ricchezza da vivere e da una ricchezza da vivere e da comunicare, senza complessi comunicare, senza complessi di inferiorità. di inferiorità.

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Il diaconato Il diaconato permanente in Piemonte - permanente in Piemonte - come in molte delle come in molte delle diocesi italiane, a nostro diocesi italiane, a nostro parere – pur avendo le parere – pur avendo le carte in regola per essere carte in regola per essere riscoperto e valorizzato – riscoperto e valorizzato – appare come una risorsa appare come una risorsa con un po’ di afasia.con un po’ di afasia.

Tale afasia, non Tale afasia, non riguarda la crescita riguarda la crescita numerica, ma: numerica, ma:

le opportunitàle opportunità di di declinare le proprie declinare le proprie potenzialità, potenzialità, l’accoglienzal’accoglienza che le che le comunità ecclesiali comunità ecclesiali possono accodargli possono accodargli

la valorizzazionela valorizzazione più adeguata nella prassi più adeguata nella prassi pastorale missionaria e pastorale missionaria e d’ambiente.d’ambiente.

Per concludere …Per concludere …

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Un primo e buon segno della volontà di superare questa situazione può partire dalle parrocchie.

Pare utile “ dare vita”- lì (ma non solo) , in modo stabile e continuativo – a “luoghi e momenti di verifica” dei cammini che permetteranno, crediamo, anche di migliorare le relazioni tra ministri ordinati e con le famigli dei diaconi.

Una proposta …Una proposta …