CARATTERISTICHE: Volano a magneti permanenti: 12 poli …

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Capitolo 3 70 C. CON REGOLAZIONE CC DIA 117 CARATTERISTICHE: Volano a magneti permanenti: 12 poli con diametro esterno 117 mm. Regolazione: cc Potenza: 170 W Rotazione Massima: 12000 rpm Momento di Inerzia: 28 (114) kg.cm 2 Applicazioni: ricarica batteria per scooter di media cilindrata CURVA CARATTERISTICA CORRENTE DI RICARICA BATTERIA (VB=14 V)

Transcript of CARATTERISTICHE: Volano a magneti permanenti: 12 poli …

Capitolo 3

70

C. CON REGOLAZIONE CC DIA 117

CARATTERISTICHE:

Volano a magneti permanenti: 12 poli con diametro esterno 117

mm.

Regolazione: cc

Potenza: 170 W

Rotazione Massima: 12000 rpm

Momento di Inerzia: 28 (114) kg.cm2

Applicazioni: ricarica batteria per scooter di media cilindrata

CURVA CARATTERISTICA CORRENTE DI RICARICA

BATTERIA (VB=14 V)

La DUCATI energia S.p.A.

71

D. TRIFASE - DIA 128

CARATTERISTICHE:

Alternatore trifase: 18 poli

Diametro esterno: 128 mm

Rotazione Massima: 12000 rpm

Potenza: 460 W

Momento di Inerzia: 37 (148) kg.cm2

Applicazioni: ricarica batteria per moto e maxi scooter

CURVA CARATTERISTICA CORRENTE DI RICARICA

BATTERIA (VB=14 V)

Capitolo 3

72

E. TRIFASE - DIA 117

CARATTERISTICHE:

Alternatore trifase: 12 poli

Diametro esterno: 117 mm

Rotazione Massima: 12000 rpm

Potenza: 370 W

Momento di Inerzia: 100 (25) kg.cm2

Applicazioni: ricarica batteria per scooter di media cilindrata

CURVA CARATTERISTICA CORRENTE DI RICARICA BATTERIA

La DUCATI energia S.p.A.

73

3.3.3 ACCENSIONE ELETTRONICA INDUTTIVA

CARATTERISTICHE:

Monocomponente

Dimensioni contenute

Rotore diametro : 90 -200 mm

Traferro : 0,3 mm

Polarità scintilla : NEGATIVA

Energia scintilla - 10 mJ

Durata scintilla : 0,7 m sec.

Minimo : Da 200 a 800 giri/l '

Tempo di salita (0 pF) : 20 µ sec.

Tempo di salita (50 pF) : 30 µ sec.

Capitolo 3

74

CURVA DI TENSIONE SU CARICO DA 50 PF

CURVA DELL'ANTICIPO

La DUCATI energia S.p.A.

75

3.3.4 CENTRALINA ELETTRONICA E BOBINA PER

IMPIANTI YAMAHA

Centralina: modulo capacitivo

Bobina di alta tensione

Adattabile agli impianti Yamaha scooter con volano 8 poli

CURVA DI TENSIONE SU CARICO DA 50 PF

Capitolo 3

76

3.3.5 MOTORINI DI AVVIAMENTO A MAGNETI

PERMANENTI PER SCOOTERS ED ALTRE

APPLICAZIONI

A.

PRESTAZIONI:

(Caratteristiche di scarica delle batteria)

A vuoto :11,4 V <=13 A Vel. Rotaz. >=17.000 rpm

Sotto carico : 9,7 V <= 30 A Vel.Rotaz. >= 9.000 rpm

A rotore bloccato : 6,8 V <= 87 A coppia >= 0.32 Nm

SPECIFICHE TECNICHE:

Tensione : 12 V

Potenza : 0,17 KW

Limite di impiego : 30 s

Direzione rotazione : orario dal pignone

Peso : 0,34 Kg

La DUCATI energia S.p.A.

77

B.

PRESTAZIONI:

(Caratteristica di scarica delle batteria)

A vuoto : ----

Sotto carico : ----

A rotore bloccato : ----

SPECIFICHE TECNICHE

Tensione : 12 V

Potenza : 0,14 KW

Limite di impiego : 30 s

Direzione rotazione : orario dal pignone

Peso : 0,33 Kg

Batteria : 12 V 4 Ah

Capitolo 3

78

C.

PRESTAZIONI:

(Caratteristiche di scarica delle batteria)

A vuoto : 11,4 V<=13 A Vel. Rotaz.>=2.800 rpm

Sotto carico : 9,7 V <= 30 A Vel.Rotaz. >= 1.500 rpm

A rotore bloccato : 6,8 V <= 87 A coppia >= 2 Nm

SPECIFICHE TECNICHE:

Tensione : 12 V

Potenza : 0,17 KW

Limite di impiego : 30 s

Direzione rotazione : antiorario dal pignone

Peso : 0,61 Kg

Batteria : 12 V 4 Ah

La DUCATI energia S.p.A.

79

D.

PRESTAZIONI

(Caratteristiche di scarica delle batteria)

A vuoto : 11,5 V<= 25 A Vel. Rotaz. >=10.000 rpm

Sotto carico : 9,7 V <= 85 A Vel. Rotaz. >= 6.000 rpm

A rotore bloccato : 5,9 V <= 200 A coppia >= 0,85 Nm

SPECIFICHE TECNICHE:

Tensione : 12 V

Potenza : 0,30 KW

Limite di impiego : 30 s

Direzione rotazione : orario del pignone

Peso : 0,90 Kg

Batteria : 12 V 7 Ah

Capitolo 3

80

3.4 LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA

L'ORGANIZZAZIONE

DIR.FIN.&C.ANNUNZIATO

AMMINISTR.ANNUNZIATO

PERSONALECATASSI

SISTEMIINFORMATIVI

AVANZI

ASSICURAZIONEQUALITA'ONADO

LOGISTICAGOLLINI

R & SGENERATORI

BIONDI

R & SCONDENSATORI

TESTI

R & SCONTATORI ESTRUMENTICANTOBELLI

PIANIFICAZIONEE SVILUPPO

PETTENO'

ACQUISTICRISTOFORI

PRODUZIONETREPPO

VENDITECONDENSATORI

BATTISTONI

VENDITEGENERATORICHIAPPERINO

VENDITERIFASAMENTO

BORZATTA

VENDITESTRUMENTIMAGLIOZZI

VENDITEFOGLI

AMMINISTRATOREDELEGATOVENTURINI

REL.INDUSTRIALICATASSI

PRESIDENTEGUIDI

La DUCATI energia S.p.A.

81

SEZIONE CONDENSATORI

DIR.FIN.&C.ANNUNZIATO

REL.INDUSTRIALICATASSI

R & SCONDENSATORI

TESTI

PIANIFICAZIONEE SVILUPPO

PETTENO'

ACQUISTICRISTOFORI

PRODUZIONETREPPO

GEST.ORDINIITALIA

SGARZI

VENDITEITALIA

ANDREOLI

GEST.ORDINIKISKEMPER

GEST.ORDINIESTEROTOSETTI

VENDITEESTERO

DI GREGORIO

VENDITECONDENSATORI

BATTISTONI

GEST.ORDINIITALIA

MARTINELLI

VENDITEITALIA

LAMBERTI

GEST.ORDINIESTEROVICOLI

VENDITEESTERO

MOLA

VENDITERIFASAMENTO

BORZATTA

VENDITEFOGLI

Capitolo 3

82

SEZIONE GENERATORI

DIR.FIN.&C.ANNUNZIATO

REL.INDUSTRIALICATASSI

MECCANICAMAGRI

ELETTROTECNICAREGAZZI

R & SBIONDI

PIANIFICAZIONEE SVILUPPO

PETTENO'

ACQUISTICRISTOFORI

PRODUZIONETREPPO

GEST.ORDINIITALIA

TROTTA

VENDITEITALIAMEDICI

GEST.ORDINIESTERO

ZITO

VENDITEESTERO

MURATORI

VENDITEGENERATORIBATTISTONI

VENDITEFOGLI

La DUCATI energia S.p.A.

83

3.5 LAY-OUT DELLO STABILIMENTO

Il lay-out dello stabilimento negli anni è stato in gran parte rivisto

e modernizzato passando dalla disposizione per reparti a quella

per linee di flusso.

Come si può vedere dalla figura le attrezzature per la produzione

sono state raggruppate in funzione del prodotto da realizzare:

SEZIONE STRUMENTI

DIR.FIN.&C.ANNUNZIATO

REL.INDUSTRIALICATASSI

R & SCANTOBELLI

PIANIFICAZIONEE SVILUPPO

PETTENO'

ACQUISTICRISTOFORI

PRODUZIONETREPPO

ASSISTENZATECNICA

GAMBARO

GEST.ORDINI

LENZARINI

VENDITEITALIA

MAGLIOZZI

VENDITEESTERO

MOLA

VENDITESRTRUMENTIMAGLIOZZI

VENDITEFOGLI

Capitolo 3

84

L�area dello stabilimento è di 40000 m2, di cui 20000 m2 sono al

coperto.

IMPREGNAZIONE

E APPARECCH. TECNOLOGICHE

CONTATORI

DI

ENERGIA

CONDENSATORI PER FORNI A MICROONDE

CONDENSATORI SPECIALI

CONDENSATORI PER LAMPADE E MOTORI

DISPOSITIVI ELETTRONICI DI ACCENSIONE

RICEVITORIA E MAGAZZINO

LINEE DI PRODUZIONE

GENERATORI

STRUMENTI DI MISURA

C.E.D

UFFICI

CONDENSATORI DI POTENZA

La DUCATI energia S.p.A.

85

3.6 VENDITE

Il fatturato del 1998 è stato di 130 miliardi di lire e per il 1999 il

Budget è di 127 miliardi di lire.

Le vendite sono ripartite per il 60 % in Italia mentre il restante

40% viene venduto all�estero.

Le vendite consistenti all�estero si rivolgono a compratori

appartenenti in gran parte ai paesi più industrializzati, ed è in

ulteriore crescita. Ciò ovviamente espone la Ducati Energia agli

effetti, più o meno positivi, delle variazioni di valore che la Lira

subisce sui mercati internazionali: per esempio, il biennio �95-�96

ha permesso di cogliere gli aspetti positivi sia della sua vocazione

all�export sia della diversificazione produttiva, considerato che la

società ha saputo efficacemente cogliere le opportunità offerte

dalla precedente marcata svalutazione della Lira aumentando il

volume delle vendite di ben il 30% (da 100 mld a 134 mld) e

0

50

100

150

1993

1994

1995

1996

1997

1998

1999

1993199419951996199719981999

Ripartizione Vendite

Italia (60%)

Estero (40%)

Capitolo 3

86

riuscendo successivamente a consolidarlo nonostante il notevole

rallentamento intervenuto nella dinamica dei mercati.

La rete di vendita è sicuramente molto vasta; infatti, in tutta

Europa e in moltissime nazioni del mondo ci sono agenti e

distributori Ducati.

IN EUROPA: Austria

Belgio

Bulgaria

Croazia

Danimarca

Eire

Finlandia

Francia

Germania

Grecia

Inghilterra

Norvegia

Polonia

Portogallo

Romania

Slovenia

Spagna

Svezia

Turchia

Ungheria.

NEL MONDO:

Algeria

Argentina

Australia

Canada

Cile

Egitto

Emirati Arabi

Filippine

Hong Kong

India

Indonesia

Iran

Libano

Malesia

Nuova Zelanda

Pakistan

Senegal

Singapore

Siria

Tailandia

Tunisia

Uruguay

U.S.A.

Venezuela

Vietnam.

La DUCATI energia S.p.A.

87

3.7 PRINCIPALI CLIENTI

3.7.1 CONDENSATORI

ABB Sae Sadeimi � Ansaldo Trasporti -ABS - AEG - Aspera -

Candy - Danieli -De Longhi - DeIchi/Carrier - Disano - Ocean/S

Giorgio-Enichem - ENEL - Elettromeccanica Parizzi - ES.- Indesit

- Iritecna - Wabco - Merloni Elettrodomestici PhiIco - Riello -

SNAM Progetti -Zerowatt - Zerbetto - Zanussi I Electrolux - ABB

High Voltage Technologies -ABB Power - Airwell/Electra - Asko

Appliances - Arcelik - Balay � Bosch Siemens - Brooks Motors -

Cefemo - CERN - Carrier Group - Daewoo - E.B.M. - Electrolux

Zanussi - Enher - Exide Fiskars PS - EPE - Fiskars - Flender -

Kema - Goldstar - Grundfoss -Fagor - Groupe Schneider - IM! �

IMV Energy Systems -Moulinex - Moteur Leroy Somer - Miele -

RolIs Royce Reyrolle Group Sepsa - Schiumberger Industrie -

Siemens VT-Siemens ASI - TE.E. - Whirpool Group - Union

Fenosa � Vestas Wind Systems.

Capitolo 3

88

3.7.2 GENERATORI

Alpina - Aprilia - Belgarda - Benelli - Bergamaschi - Betamotor �

Cagiva Motorcycles - Casalini - CM Motori - Comer - Ducati

Motorcycles - Emak - F.M. -

G.B.M. - ltaljet - Malaguti - Malossi - MC Culloch - Morini

Franco Motori - Moto spa - Moto T.M. - Motori BCB - Motori

Minarelli - Qpem - PCR - Piaggio V E - Precision - Tooling -

Polini - Rizzato - Ruggerini - Società Generale Ricambi -

Tecomeo.

Agria - A.S. Motor - Bombardier Rotax - Casai - Derbi - Dolmar -

Enfìeld - Famei - Fichtel & Sachs -GASGAS - Farymann - Juki -

Garelli Argentina - Hatz - Harley Davidson- Honda - Husqvarna -

Mag Industries - Macai - MBK - Motor Jikov - Motovespa -

R.Bosch - Rieju - Solo - Suzuki Motor Espana - Stihl - Yamaha

France - Zanella.

3.7.3 STRUMENTI

Ansaldo - Acciaierie Falk - Enichem - Azienda Elettrica

Municipale � Azienda Comunale Elettrica ed acqua - Ercole

Marelli - Euteco Manutenzioni - ENEA - ENEL - ESSO italiana -

Fina Raffineria - Ministero Poste e Telecomunicazioni -Ministero

dei Trasporti - Montedison - Nuova Italsider - Nuova Pignone -

Nurachem - O.G.E. - Orsa - Redi Electric - Selm - Stanic �

Unapace Agua y energia eleotrica - Electricity board of Rotterdam

- Eleotricidade de Portugal - E.S.C.O.M. Johannesburg - Iberduero

Bilbeo - Power station of mers el hadjadi - Power station of el

Souf - Pawer station of Zouk - Power station of Baiji - Power

station of Calajan - PubIic power corporation - Societe nationsì

eleotricite - Steel plant of Volzhsky.

89

4 IL SISTEMA QUALITÀ DELLA DUCATI ENERGIA

��

La Ducati Energia S.p.A., azienda leader in Europa nel suo

settore, rivolge particolare attenzione alla qualità dei suoi

prodotti, potendo oggi vantare una difettosità media di poche parti

per milione e la certificazione Ufficiale ISO 9001 sui condensatori

e sui generatori. Come conseguenza della certificazione ISO

9001 del reparto generatori, sono stati certificati tutti gli

strumenti e le apparecchiature che vengono utilizzati durante il

processo produttivo. Si è resa, quindi, necessaria una loro

identificazione e taratura, questa operazione è descritta nel

capitolo 6.

Il Sistema Qualità della Ducati Energia è garantito da processi

produttivi fortemente integrati ed automatizzati, macchine e

tecnologie completamente nuove e innovative, metodologie del

controllo del processo produttivo basate su accurate specifiche e

sulla responsabilizzazione degli operatori a tutti i livelli. Anche i

fornitori sono spesso certificati

Dopo l�acquisizione del 1985 dalla precedente azienda, assieme al

personale e ai clienti, la nuova società ha mutuato la cultura che è

il bene più prezioso e più difficilmente acquisibile ex-novo.

Bisogna infatti dire che l�evoluzione del Sistema Qualità verso un

modello del tipo ISO 9000 è stato in qualche modo facilitato dal

substrato esistente.

L�Assicurazione della Qualità, alle dipendenze della Direzione

Generale, era organizzata secondo i metodi classici : Controllo in

Entrata, Di Processo, Dei Prodotti Finiti.

ISO 9000

Capitolo 4

90

• Il Controllo Entrata : avveniva sulle materie prime e sui

componenti con l�effettuazione di un prelievo statistico su tutti

i materiali in arrivo, sulla base di norme interne (Specifiche)

ed utilizzando criteri di prelievo e di accettazione predefiniti

per ciascuna categoria di materiali. Esso era attrezzato per

effettuare tutte le misure previste.

• Il Controllo Di Processo : operava pure sulla base di Specifiche

di controllo e Carte di Controllo studiate dall�Assicurazione

Qualità assieme all�Ufficio Tecnico e riviste nel tempo secondo

le necessità. Personale specializzato, facente parte della

struttura dell�Assicurazione Qualità, effettuava prelievi

statistici in determinati punti critici del processo produttivo,

completava le previste prove e misure ed eventualmente

interveniva per effettuare o richiedere le necessarie modifiche.

Il Sistema Qualità della DUCATI energia

91

4.1 DEFINIZIONI

Vengono qui fornite le definizioni dei principali termini utilizzati

nella documentazione, indispensabili per una uniforme ed univoca

comprensione del suo contenuto.

Quelle che seguono sono comunque definizioni non previste dalla

UNI EN ISO 8402, ma valide a tutti gli effetti livello nazionale ed

europeo, quindi conformi alla UNI CEI 4502/91 (Guida ISO/IEC

n° 2 del 1986) ed altre.

• DOCUMENTAZIONE: qualsiasi informazione scritta, illustrata

o registrata che descriva, definisca, specifichi, documenti o

certifichi le attività, le prescrizioni, le procedure seguite, i

risultati ottenuti.

• MANUALE DELLA QUALITÀ: documento usato per

descrivere ed applicare un Sistema di Qualità.

Scopo principale è quello di fornire una descrizione adeguata

del sistema aziendale per la gestione della qualità e di costituire

un costante riferimento per l 'applicazione e l 'aggiornamento del

Sistema stesso.

• PROCEDURA: documento che precisa condizioni, modalità e

responsabilità con cui deve essere eseguita una data attività sia

di tipo tecnico che di tipo gestionale.

• PIANO DELLA QUALITÀ: documento elaborato per

pianificare e valutare gli aspetti qualitativi, affidabilistici,

produttivi, di sicurezza ed omologazione di un prodotto,

servizio, contratto o progetto.

• ISTRUZIONE: informazione documentata intesa a fornire, in

forma concisa, disposizioni sulle modalità di esecuzione di una

attività.

Capitolo 4

92

• CERTIFICAZIONE: azione atta a determinare, verificare ed

attestare per iscritto che personale, procedimenti, procedure o

prodotti siano rispondenti alle prescrizioni specificate.

• NORMAZIONE: attività che trova soluzioni ottimali a

problemi che si ripetono, nel campo della scienza, della tecnica

e dell 'economia; essa tende ad ottenere il grado ottimale di

ordine, in un dato contesto.

Si esplica generalmente attraverso l 'elaborazione, la

pubblicazione e la messa in atto delle norme.

• AFFIDABILITÀ: l 'attitudine ad adempiere alle funzioni

richieste in determinate condizioni operative e per un periodo

di tempo prefissato.

• MANUTENIBILITÀ: è una caratteristica del progetto e della

installabilità di un oggetto; è espressa come la probabilità di

riparare un dato sistema in un dato tempo allorché le azioni di

manutenzione sono attuate in accordo alle procedure e risorse

prescritte.

• DISPONIBILITÀ: l 'attitudine di un prodotto/processo/servizio

ad adempiere (o essere nello stato per adempiere) ad una

funzione richiesta per un periodo di tempo stabilito, sotto gli

aspetti combinati di affidabilità, manutenibilità e supporto

logistico.

• DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ: dichiarazione di un

fornitore o di un cliente, sotto la sua responsabilità, che un

prodotto, processo o servizio è conforme ad una specifica

norma o ad altro documento normativo.

Il Sistema Qualità della DUCATI energia

93

• CERTIFICAZIONE DI CONFORMITÀ: atto mediante il quale

una terza parte indipendente e competente dichiara che un

determinato prodotto, processo o servizio è conforme ad una

specifica norma o ad altro documento normativo.

• CERTIFICATO DI COLLAUDO: documento che riporta i

risultati dei collaudi effettuati.

• FORMAZIONE/ADDESTRAMENTO: attività che comportano

l 'acquisizione dei metodi e delle capacità richieste per lo

svolgimento del lavoro.

• INFORMAZIONE: dati che permettono di svolgere il proprio

lavoro in un contesto disciplinato.

• QUALIFICAZIONE: verifica dell 'abilità raggiunta a fronte di

prescrizioni o prove stabilite.

• MOTIVAZIONE: il coinvolgimento necessario affinché il

personale possa trarre profitto dalle attività di addestramento.

• INDICI DELLA QUALITÀ: valutazione della Qualità raggiunta

misurata come percentuale dell 'ottenimento di risultati privi di

difetti (o con difetti) in funzione del totale delle attività svolte.

Capitolo 4

94

4.2 LA DOCUMENTAZIONE PER IL CONTROLLO DEL

SISTEMA QUALITÀ

Con il termine Sistema Qualità (SQ) si intende l 'insieme delle

azioni, strutture e risorse necessarie per mettere in atto la politica

della qualità nel modo più efficace e per un suo continuo

miglioramento.

Tale sistema coinvolge tutte le funzioni e i vari livelli

organizzativi della DUCATI Energia S.p.A. che hanno a che fare

con le varie fasi del ciclo industriale.

In questa ottica il SQ è progettato e sviluppato dalla

Assicurazione Qualità (AQ) in collaborazione con le altre

funzioni aziendali.

E' un sistema che pianifica ed assicura un adeguato controllo

qualità attraverso tutto il ciclo industriale, stabilisce i mezzi per

analizzare o prevenire eventuali non conformità, intraprende le

necessarie azioni correttive o preventive al fine di evitare che

possano ripetersi o che possano manifestarsi.

Il sistema è strutturato per Sezioni Aziendali ognuna delle quali

risponde alle prescrizioni della norma UNI EN ISO 9001 presa

come riferimento.

Il Sistema Qualità presenta una documentazione che idealmente

viene rappresentata con una struttura gerarchica a forma di

piramide:

LIVELLO MACRO

LIVELLO MICRO

I) MANUALE QUALITA�

III) DOCUMENTI DI PIANIFICAZIONE

II) PROCEDURE OPERATIVE

Il Sistema Qualità della DUCATI energia

95

4.2.1 IL MANUALE DELLA QUALITÀ

Descrive il Sistema Qualità stesso suddiviso in sezioni relative

ai paragrafi della norma.

Il Manuale Qualità è elaborato dalla funzione AQ ed è verificato

dal Direttore Generale. Il contenuto di ogni sezione è preparato in

collaborazione con le funzioni interessate.

Proposte di modifica sono presentate alla AQ e concordate con le

altre funzioni data l 'interdipendenza degli effetti su di esse. Una

volta approvate, le modifiche sono riflesse nella documentazione

relativa ed anche in questo documento.

Il manuale è distribuito a tutti i responsabili di funzioni dalla

AQ; i possessori del Manuale o di una sua parte, sono responsabili

della sua custodia e della restituzione in caso di trasferimento o

di decadenza da tale diritto.

I nuovi documenti, o le modifiche ai preesistenti, sono distribuiti

a cura della AQ, ogni possessore li include nel MQ, distruggendo

le copie obsolete.

Le modifiche al MQ vengono in esso riflesse, modificando la

sezione interessata. Ogni successiva modifica sarà evidenziata, su

ogni pagina, da una linea verticale in corrispondenza della parte

revisionata.

Il MQ viene impiegato come segue:

a) Informazione ai clienti correnti.

b) Informazione ai potenziali clienti in occasione di richieste di

offerta.

c) Informazione e guida in caso di visita ispettiva da parte di

ispettori del cliente e degli organismi accreditati per la

certificazione.

d) Informazione e guida ai responsabili di funzione ed ai nuovi

assunti.

Capitolo 4

96

SEZIONE

CONTENUTO

REV.

SEZIONE i

i .1. Indice del manuale qualità

i.2. Foglio registrazione aggiunte e varianti

i.3. Approvazione manuale qualità

i .4. Elenco di distribuzione del manuale

qualità

i.5. Planimetria

i.6. Politica della qualità

i.7. Manuale qualità

i.8. Definizioni

i.9. Abbreviazioni

--

SEZIONE 1

- Organizzazione e responsabilità'

--

SEZIONE 2

- Sistema Qualità

--

SEZIONE 3

- Riesame del contratto

--

SEZIONE 4

- Controllo della progettazione

--

SEZIONE 5

- Controllo della documentazione

--

SEZIONE 6

- Approvvigionamenti

--

SEZIONE 7

- Prodotti forniti dal committente

--

SEZIONE 8

- Identificazione e rintracciabilità dei prodotti

--

SEZIONE 9

- Controllo del processo di produzione

--

Il Sistema Qualità della DUCATI energia

97

SEZIONE 10

- Prove, controlli, collaudi

--

SEZIONE 11

- Controllo delle apparecchiature di misura,

prova e collaudo

--

SEZIONE 12

- Indicazione dello stato delle prove,

controlli/collaudi

--

SEZIONE 13

- Controllo dei prodotti non conformi

--

SEZIONE 14

- Azioni correttive e preventive

--

SEZIONE 15

- Movimentazione, immagazzinamento,

imballaggio, conservazione e consegna

--

SEZIONE 16

- Registrazioni del Sistema Qualità

--

SEZIONE 17

- Verifiche ispettive del Sistema Qualità

--

SEZIONE 18

- Addestramento

--

SEZIONE 19

- Assistenza

--

SEZIONE 20

- Tecniche statistiche

--

Ad ognuna di queste venti sezioni è associato un manuale

specifico per ogni Sezione Aziendale contenenti le procedure

applicabili.

Capitolo 4

98

4.2.2 LE PROCEDURE OPERATIVE

Sono elaborate in conformità alle richieste della norma UNI EN

ISO 9001 ed alle esigenze dell 'azienda relative ad ogni Sezione

Aziendale.

Ogni sezione è dotata di un manuale delle procedure operative per

la qualità che mantiene attive ed aggiornate e che costituiscono la

parte applicativa di tutte le sezioni del Manuale della Qualità.

Elenco procedure applicabili alla Sezione Generatori:

No. TITOLO REV.

P.O.G. i Introduzione --

P.O.G. 1.1 Organizzazione della sezione --

P.O.G. 2.1 Sistema qualità --

P.O.G. 3.1 Riesame del contratto --

P.O.G. 4.1 Controllo della progettazione --

P.O.G. 4.2. Stesura del piano dello sviluppo e delle

vendite

--

P.O.G. 5.1 Identificazione dei documenti --

P.O.G. 5.2 Gestione delle modifiche --

P.O.G. 6.1 Valutazione dei fornitori --

P.O.G. 6.2 Ordine d'acquisto --

P.O.G. 6.3 Indice qualità fornitori --

P.O.G. 7.1 Riparazione di prodotti in conto lavoro da

clienti

--

P.O.G. 8.1 Sistema di identificazione e serializzazione --

P.O.G. 9.1 Il processo di fabbricazione --

P.O.G. 10.1 Controllo accettazione materiali --

P.O.G. 10.2 Prove, controlli, collaudi --

Il Sistema Qualità della DUCATI energia

99

P.O.G. 11.1 Sistema di gestione della strumentazione di

misura

--

P.O.G. 11.2 Istruzioni operative verifica e taratura

strumenti

--

P.O.G. 12.1 Identificazione dello stato delle prove,

controlli, collaudi

--

P.O.G. 13.1 Gestione resi --

P.O.G. 13.2 Controllo del materiale non conforme --

P.O.G. 14.1 Azioni correttive e preventive --

P.O.G. 15.1 Gestione del magazzino --

P.O.G. 16.1 Controllo delle registrazioni della qualità --

P.O.G. 17.1 Verifiche ispettive interne del sistema

qualità

--

P.O.G. 18.1 Addestramento --

P.O.G. 20.1 Tecniche statistiche --

P.O.G. 21.1 Sistemi informativi --

Capitolo 4

100

4.2.3 DOCUMENTI DI PIANIFICAZIONE

• PIANO DI PROGETTAZIONE: è un documento elaborato dal

responsabile dell 'ufficio Ricerca e Sviluppo. In questo

documento vengono descritte le varie fasi di sviluppo del

nuovo progetto, definendo responsabilità, modalità, scadenze e

punti di riesame. Tale documento è necessario esclusivamente

per i prodotti che rappresentano una "novità" nell 'ambito della

progettazione consueta.

• PIANO DI PRODOTTO (Dati di ingresso): elaborato emesso

dalla funzione commerciale in base a indagini di mercato o

esigenze interne della società. Esso riporta la descrizione

dei vincoli e delle variabili del prodotto.

• PIANO DELLA QUALITÀ DI PRODOTTO E/O COMMESSA:

elaborato su espressa richiesta contrattuale e per prodotti nuovi

quando i requisiti del presente SQ siano insufficienti o da

modificare per poter rispettare e soddisfare le esigenze del

cliente.

Esso viene preparato dalla funzione di Assicurazione Qualità in

collaborazione con le altre funzioni aziendali interessate. Il

piano descrive gli obiettivi di Qualità da conseguire, le

attribuzioni delle responsabilità, le particolari procedure e

istruzioni di lavoro da applicare, prove, controlli, collaudi e

verifiche ispettive, modalità per eventuali revisioni e modifiche

al piano stesso, altre misure necessarie a conseguire gli

obiettivi

• PIANO DI FABBRICAZIONE E CONTROLLO: elaborato

dalla Ricerca e Sviluppo e verificato dalla Assicurazione

Qualità con la collaborazione eventuale di altre funzioni

interessate (Logistica, Produzione, ecc.). Esso riporta la

Il Sistema Qualità della DUCATI energia

101

sequenza delle fasi di lavorazione e controllo da eseguire per la

realizzazione del prodotto, e può comprendere: i documenti

applicabili per ogni fase; il tipo di collaudo (statistico o al

100%) utilizzato; il personale che esegue il controllo, la

necessità di eventuali interventi del cliente; la certificazione

emessa nella corrispondente fase.

4.3 LA GESTIONE DELLA DOCUMENTAZIONE

Durante i quattro mesi trascorsi in DUCATI, uno dei miei compiti

è stato quello di controllare ed eventualmente aggiornare parte

della documentazione. Definisco, quindi, le modalità della

gestione della documentazione interna ed esterna e delle relative

modifiche.

Tale gestione è applicabile alle procedure, istruzioni, disegni,

specifiche, piani di qualità, piani di prodotto, piani di

fabbricazione, piani di controllo ed ad ogni altro documento che

permette il raggiungimento della qualità prestabilita.

La gestione della documentazione comporta lo svolgimento di

attività specifiche riconducibili entro cinque gruppi omogenei:

1. identificazione/controllo ed approvazione,

2. conservazione,

3. distribuzione,

4. aggiornamento,

5. distruzione della documentazione.

Capitolo 4

102

4.3.1 IDENTIFICAZIONE / CONTROLLO DELLA

DOCUMENTAZIONE

La funzione Ricerca e Sviluppo competente, nella sua funzione di

gestione della documentazione tecnica in relazione all 'evoluzione

dei prodotti, prima dell�emissione della documentazione, compie

le seguenti operazioni:

a) verifica l 'esistenza dell�identificazione di ogni documento

b) registra l�identificazione attribuita

c) aggiorna ogni documento.

Ogni documento è identificato da un codice, numerico o

alfanumerico, che indica il tipo di documento, il prodotto e

l 'indice di revisione.

La funzione assicurazione qualità prepara e rende disponibile a

richiesta un elenco dei documenti applicabili che hanno impatto

sulla qualità, con relativi codici e revisioni. Per ogni livello di

assemblaggio viene preparata una Distinta Base (DB). Essa elenca

i codici e le descrizioni di tutti i componenti.

La funzione Assicurazione Qualità è responsabile di garantire

l�appropriato livello di verifica e approvazione per tutta la

documentazione emessa. A questo scopo mantiene aggiornate liste

di riferimento per la documentazione attinente alle attività che

hanno impatto sulla qualità (es. procedure operative, istruzioni

operative) nelle quali vengono richiamate le revisioni applicabili

per ogni documento.

Il Sistema Qualità della DUCATI energia

103

4.3.2 CONSERVAZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE

TECNICA

L'originale di ogni documento regolarmente emesso, ricevuto dai

clienti o di proprietà della DUCATI Energia S.p.A. è conservato

in modo da essere protetto da uso improprio, furto e distruzione

accidentale.

Ogni originale è registrato ed archiviato da parte della Ricerca e

Sviluppo, inoltre ne viene inviata una copia alla funzione

utilizzatrice che ne curerà la gestione e la conservazione.

Il personale della funzione emittente è l 'unico abilitato a prelevare

gli originali dei documenti per le normali esigenze di lavoro.

La possibilità di libero e rapido accesso ai documenti è in ogni

caso garantita dall 'unità R&S competente.

4.3.3 DISTRIBUZIONE E DISPONIBILITÀ DELLA

DOCUMENTAZIONE ESSENZIALE

I documenti vengono identificati e distribuiti secondo appropriata

procedura.

4.3.4 AGGIORNAMENTO E MODIFICHE DELLA

DOCUMENTAZIONE

Nel caso in cui la modifica abbia impatto sulle caratteristiche

generali del prodotto, l 'aggiornamento della documentazione viene

eseguito a seguito dell�approvazione della modifica richiesta dal

cliente e/o su proposta delle funzioni aziendali, aggiornando lo

stato di revisione e riportandone la motivazione.

Capitolo 4

104

Tale approvazione viene fornita dalle funzioni interessate che

esaminano la proposta di modifica secondo le modalità previste

nella procedura sulla gestione delle modifiche, assicurando così il

controllo dei cambiamenti apportati alla documentazione.

La proposta di modifica, presentabile da qualsiasi funzione

aziendale che ne riscontri la necessità, viene esaminata in tutti i

suoi aspetti (tecnici, gestionali, economici, modifiche della

documentazione correlata, impatti su altri prodotti) e diventa una

modifica esecutiva solo dopo l 'approvazione del responsabile di

funzione che ha eseguito la verifica precedente. La

documentazione cui la modifica si riferisce può essere considerata

aggiornata (in attesa di emissione con nuovo Indice di Revisione)

soltanto se accompagnata dalla modifica esecutiva.

4.3.5 DISTRUZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE

Tutti gli originali obsoleti sono archiviati, mentre copie di ogni

documento emesso vengono distrutte al termine del periodo di

validità a cura delle funzioni responsabili della loro archiviazione

e/o conservazione. Queste operazioni sono stabilite e regolate

dalle norme vigenti

Per la documentazione tecnica fornita dal cliente, la

ricerca/sviluppo competente, sentito il parere della funzione

commerciale, è responsabile di disporre la distruzione

dell 'originale di ogni documento che si trovi nelle suddette

condizioni.

Nel caso fosse necessario conservare la documentazione obsoleta,

sulla medesima deve essere chiaramente indicato lo stato di non

validità.

Il Sistema Qualità della DUCATI energia

105

4.4 LA GESTIONE DEL SISTEMA QUALITA�

Ogni funzione è responsabilizzata sulla qualità quale prodotto

delle proprie attività. Il responsabile dell�Assicurazione Qualità

aziendale, su delega dell�Amministratore Delegato, gestisce il SQ

monitorizzandolo attraverso audit.

Ogni Sezione Aziendale è coordinata dal responsabile

dell�Assicurazione di Qualità aziendale ed è organizzata in modo

tale da assicurare che la strutturazione del SQ sia conforme ed

efficiente al raggiungimento degli obiettivi. Questo avviene

attraverso:

a) riunioni periodiche concordate dai Comitati Qualità di Sezione,

relative ai piani di azione correttivi e preventivi ed al

monitoraggio dei piani di miglioramento;

b) verifiche ispettive del Sistema Qualità;

c) riesami annuali della direzione.

4.4.1 VERIFICHE ISPETTIVE (AUDIT) DEL SISTEMA

QUALITA'

La funzione delle verifiche ispettive è di controllare la corretta

applicazione delle attività attinenti alla qualità e di verificare che

i risultati siano in accordo con quanto pianificato e che il sistema

qualità sia efficace.

Le responsabilità della pianificazione ed attivazione delle

verifiche ispettive interne sono della funzione Assicurazione

Qualità.

La funzione AQ quindi, identifica le aree, le funzioni aziendali, i

partecipanti, i documenti applicabili, le sequenze logiche ed i

tempi di attuazione all 'esecuzione delle verifiche ispettive.

Le Verifiche Ispettive (VI) hanno lo scopo di riesaminare tutti gli

elementi del SQ, cioè tutte le attività e gli eventi descritti dalle

sezioni del Manuale della Qualità.

Capitolo 4

106

Le VI possono essere programmate o in risposta ad oggettiva

necessità di verifica in seguito a non conformità maggiori (VI non

programmate).

In ogni caso devono essere sviluppate secondo le procedure e/o

liste di verifiche predisposte e gestite dalla AQ.

Le VI programmate devono essere preventivamente comunicate al

responsabile delle attività da ispezionare.

Le VI non programmate possono essere richieste da qualsiasi

funzione che lo ritenga necessario.

La verifica ispettiva viene effettuata in collaborazione con i

responsabili di funzione o supervisori dell 'area sotto riesame in

modo che qualsiasi deficienza riscontrata dal responsabile della

VI possa essere contestata direttamente e quindi, se possibile,

concordata ed avviata l 'azione correttiva necessaria.

Ogni non conformità' viene analizzata ed una volta trovatene la

causa è oggetto di azione correttiva da parte della funzione che la

deve eseguire. Il personale che esegue la verifica ispettiva ha, fra

le altre responsabilità, anche quella di richiedere l 'attuazione di

un�azione correttiva. L'unità valutata ha il compito di proporre in

tempi brevi l�azione correttiva per la risoluzione delle non

conformità riscontrate, quindi sottoporla alla AQ congiuntamente

ad un piano di attuazione.

E� discrezione del responsabile della AQ approvare il piano

proposto, verificarne l 'attuazione e l�efficacia nei tempi previsti.

Tutti i risultati delle verifiche ispettive sono oggetto di rapporti

redatti dal responsabile della verifica ispettiva, costituiscono

parte integrante delle informazioni da utilizzare nel rapporto sullo

stato della qualità che è oggetto del riesame della direzione. Lo

stato di tali rapporti viene comunicato periodicamente alla

direzione generale.

Le eventuali richieste di azione correttiva sono rapidamente ed

ufficialmente comunicate ai responsabili delle aree interessate e/o

ai fornitori che devono garantire l 'attuazione dell 'azione

correttiva, nel rispetto dei tempi stabiliti .

Il Sistema Qualità della DUCATI energia

107

4.5 LA GESTIONE DEL PROCESSO DI PROGETTAZIONE E

SVILUPPO

La Ricerca e Sviluppo (R&S) è alla base di tutti i processi che

portano alla realizzazione del prodotto. I livelli di qualità, i

requisiti del prodotto sono definiti proprio in sede di

progettazione e nessuna attività, a valle di questa, è in grado di

recuperare qualità salvo innescando meccanismi di

riprogettazione. Per questo la DUCATI energia S.p.A. ha con

particolare impegno considerato i processi di progettazione

integrando in essi le attività di controllo collaudo da eseguire in

produzione.

4.5.1 LA DOCUMENTAZIONE RELATIVA AL PROCESSO DI

PROGETTAZIONE E SVILUPPO

• PIANO DI PRODOTTO (Dati di ingresso)

I dati e i requisiti di base sono rappresentati dal Piano di Prodotto

(Dati di ingresso) elaborato dalla funzione commerciale, per

prodotti conseguenti ricerche di mercato e/o esigenze aziendali, e

da questi sono trasmessi alla funzione Ricerca e Sviluppo. In caso

di nuovo prodotto non previsto a catalogo, i dati e i requisiti di

base sono acquisiti dalla specifica o capitolato del cliente

unitamente al riesame del contratto.

L'analisi dei dati di base rappresenta la prima fase che il

responsabile della R&S deve prevedere nel pianificare le attività

di progettazione.

Capitolo 4

108

• PIANO DI PROGETTAZIONE

E� il documento nel quale il responsabile della R&S prescrive e

pianifica le attività di progettazione in tempo utile e con il grado

di dettaglio necessario per consentirne un corretto sviluppo e

controllo. Il Piano di Progettazione viene redatto quando, a

giudizio del responsabile della R&S, il Progetto contenga

sostanziali elementi di innovazione che lo giustifichino.

Tali attività sono normalmente sviluppate secondo la seguente

metodologia :

a) Analisi dei dati e requisiti di base della progettazione.

b) Definizione delle interfacce (sia interne che esterne).

c) Calcoli di dimensionamento e verifiche speciali.

d) Primo riesame della progettazione, se ritenuto necessario.

e) Progettazione di dettaglio.

f) Preparazione specifiche tecniche e disegni.

g) Controllo dei documenti di progetto.

h) Costruzione prototipo/campione, esecuzione prove e

validazione.

i) Riesame finale.

l) Modifiche di prodotto (eventuale).

m) Controllo ed emissione della documentazione relativa al

progetto.

n) Omologa della preserie.

Il personale, a cui il responsabile R&S affida le attività di

progetto, è tenuto a richiedere e ad informare le interfacce interne

ed esterne definite nel piano di progettazione sugli aspetti relativi

alle scelte ed avanzamento del progetto rispetto alle scadenze.

Il responsabile della R&S coordina e cura l 'integrazione delle

attività di progettazione elaborate dalle diverse funzioni

coinvolte.

Il Sistema Qualità della DUCATI energia

109

I risultati della progettazione sono formalmente documentati,

compresi i risultati relativi ai riesami e verifiche effettuate, in

modo da poter essere verificati e validati a fronte dei requisiti di

base della progettazione. Tale documentazione è sottoposta al

riesame prima del rilascio.

Il riesame della progettazione è normalmente condotto dal

responsabile della R&S o da un suo delegato e vi partecipano i

rappresentanti delle funzioni interessate allo stadio di

progettazione sotto riesame e, se necessario, altro personale

specializzato. Lo scopo principale del riesame è quello di

eseguire un'analisi critica del progetto per valutare in modo

obiettivo e congiunto le scelte ed il rispetto di quanto il cliente o

il mercato richiede. A fronte di tali riesami vengono compilati i

documenti di riesame della progettazione.

Le verifiche e validazioni della progettazione sono attività

documentate, pianificate ed eseguite; esse garantiscono che i

risultati di una fase soddisfino i requisiti di base della

progettazione. Le verifiche possono comprendere le prove sul

prototipo, il confronto con un progetto simile già sperimentato e

calcoli alternativi.

La validazione è conseguente alle verifiche positive della

progettazione e viene normalmente eseguita sul prodotto finale

sotto condizioni operative definite.

Per prodotti analoghi o simili ad altri già esistenti, per i quali

sono già state effettuate le verifiche, non sarà effettuata la

duplicazione dei procedimenti di verifica e validazione; ma sarà

comunque controllata da R&S l 'applicabilità delle verifiche

precedenti al caso specifico. Eventuali modifiche a progettazione

già approvate sono soggette alle stesse verifiche della

progettazione iniziale.

Capitolo 4

110

4.6 LA GESTIONE DEL PROCESSO DI PRODUZIONE,

INSTALLAZIONE E ASSISTENZA

Il Sistema Qualità prevede istruzioni e prescrizioni per la

pianificazione, esecuzione e verifica delle attività di produzione,

installazione e assistenza, ove questi previsti.

I principi su cui si basa sono :

a) Conoscenza e comprensione della documentazione tecnica di

prodotto.

b) Un piano preparato ed approvato, (quando richiesto dal cliente

o ritenuto necessario da R&S e/o AQ) prima dell 'avvio delle

lavorazioni, che fa� riferimento ai seguenti elementi:

• piano di fabbricazione e controllo che elenca le fasi di

lavoro e di controllo/collaudo

• istruzioni/prescrizioni di costruzione/lavorazione

• istruzioni prescrizioni di collaudo.

c) Istruzioni per l�installazione (se prevista).

d) Addestramento e qualificazione del personale.

e) Responsabilizzazione e formazione di tutto il personale alla

verifica del proprio operato secondo carte di controllo e schede di

lavorazione o in base a documenti analoghi.

f) Una continua sorveglianza tramite verifiche ispettive da parte

dell�AQ.

g) Procedure per l�assistenza (dove prevista).

La politica adottata dalla DUCATI energia è che tutti i prodotti, in

ogni fase del ciclo produttivo, siano adeguatamente controllati

secondo un ben definito piano di controllo collaudo, che i risultati

siano registrati e che sia sempre rilevabile lo stato di controllo

collaudo e di lavorazione.

Il Sistema Qualità della DUCATI energia

111

4.6.1 LA DOCUMENTAZIONE RELATIVA AL PROCESSO DI

PRODUZIONE, INSTALLAZIONE E ASSISTENZA • PIANO DI FABBRICAZIONE E CONTROLLO

Per ogni famiglia di prodotto (se richiesto dal cliente o ritenuto

necessario da R&S e/o AQ) viene preparato dalla Ricerca e

Sviluppo, con il supporto e l 'approvazione della Assicurazione

Qualità un piano di fabbricazione e controllo. Questo piano

richiama :

a) per ogni prodotto, i disegni, le istruzioni/prescrizioni e

qualsiasi altro documento applicabile,

b) schede riportanti per ogni famiglia di prodotto o per singolo

prodotto (se richiesto), i parametri significativi da ottenere o da

verificare nelle postazioni previste,

c) un diagramma di flusso che elenca le fasi di lavoro e di

controllo/collaudo.

• ISTRUZIONI / PRESCRIZIONI DI COSTRUZIONE E

LAVORAZIONE (SCHEDE DI LAVORAZIONE)

Una prescrizione di costruzione e montaggio viene preparata dalla

Ricerca e Sviluppo per particolari e prodotti da fabbricare.

Le Schede di Lavorazione sono presenti lungo le linee, nelle

postazioni di lavoro o in corrispondenza dei macchinari utilizzati,

in modo tale da essere consultate velocemente. Dal momento che è

prioritaria la semplicità e la rapidità di consultazione è utilizzato

un LAY-OUT schematico e comprensibile anche da persone che

non hanno elevate conoscenze tecniche.

Lo scopo di queste Schede è di fornire tutte le informazioni

necessarie all�operatore in linea per eseguire sequenze di

operazioni di lavorazione e di controllo/autocontrollo/collaudo ed

utilizzare le attrezzature, le macchine, ecc. al meglio, senza

incertezze o ambiguità.

Ogni Scheda descrive una distinta fase di lavorazione. Nel caso in

cui la fase preveda l�utilizzo di più macchinari su postazioni

Capitolo 4

112

diverse, la Scheda è strutturata in più pagine aventi lo stesso

codice identificativo ed ognuna descrive un particolare della

lavorazione.

• SCHEDE DI CONTROLLO DI PROCESSO (CARTE DI

CONTROLLO)

Le Carte di Controllo sono redatte dai progettisti della Ricerca e

Sviluppo o dal personale dell�Assicurazione Qualità con la

supervisione dei progettisti del prodotto; sono successive alla

realizzazione delle Schede di Lavorazione a cui sono abbinate.

Esse definiscono come una specifica operazione di controllo di

processo debba essere eseguita e possono specificare le

apparecchiature di controllo e prova i criteri di

accettazione/rifiuto, la documentazione regolante la prova ed altri

requisiti importanti per una corretta esecuzione del controllo di

processo.

Più in dettaglio vengono descritte nel paragrafo 4.7.1 relativo alla

documentazione delle attività di prova, controllo, collaudo; infine

nel capitolo 5 ne sono mostrati alcuni esempi.

I compiti del Responsabile della Produzione, in funzione dei

programmi di produzione, sono:

a) esaminare dettagliatamente la documentazione di lavorazione,

b) verificare che le istruzioni, i disegni, le specifiche, le

attrezzature e gli strumenti di controllo siano disponibili prima

dell 'inizio delle lavorazioni,

c) verificare che i processi produttivi siano in linea con le

normative vigenti e con le prescrizioni specifiche del prodotto,

d) provvedere alla pianificazione dell�addestramento del proprio

personale e, quando prescritto, alla sua qualificazione,

e) raccogliere i dati sugli scarti di produzione,

f) raccogliere dati utili alle scelte per il programmi di

miglioramento della qualità del processo di produzione in

accordo con AQ,

Il Sistema Qualità della DUCATI energia

113

g) pianificare e monitorare la manutenzione dei macchinari di

produzione e collaudo al fine di assicurare la continuità di

processo.

Le attività di controllo/collaudo sono parte integrante delle

prescrizioni di costruzione e di montaggio; esse sono definite ed

allocate in base alla complessità dei metodi di lavorazione e dei

requisiti del prodotto.

Il controllo ed il collaudo vengono effettuati durante il processo

produttivo e alla fine di una serie di lavorazioni prima che il

particolare prosegua nelle operazioni successive.

Il collaudo dei sottogruppi e/o prodotti finiti viene effettuato dalla

produzione ai vari livelli di assemblaggio in modo da realizzare

una verifica completa della funzionalità e sicurezza dei vari

componenti e delle prestazioni dei prodotti stessi.

La Ricerca e Sviluppo e l 'Assicurazione Qualità sono responsabili

di:

a) elaborare e verificare la documentazione di controllo/collaudo,

b) verificare che le istruzioni, i disegni, le prescrizioni, le

macchine siano messe a punto prima dell�avvio della

produzione di serie,

c) analizzare i dati registrati durante la produzione di serie.

Capitolo 4

114

4.7 LA GESTIONE DELLE ATTIVITA� DI PROVA,

CONTROLLO, COLLAUDO Tali attività riguardano l 'entrata del materiale acquistato, le fasi

intermedie e finali del processo di produzione in sede e, se

necessario, presso i fornitori o sul campo presso il cliente.

• CONTROLLO ENTRATA/ORIGINE

Lo scopo del controllo e collaudo di entrata/origine è di assicurare

che solo il materiale conforme venga inoltrato per le operazioni

successive (immagazzinamento e fabbricazione).

Oltre a minimizzare il rischio di difettosità durante la

fabbricazione, tenendo in debito conto l 'ottimizzazione del costo,

il controllo e collaudo permette di ricavare dati per la valutazione

in graduatoria del fornitore in funzione del servizio prestato, per

confermarlo o cancellarlo dalla lista dei fornitori approvati e per

meglio dosare il controllo e collaudo all 'entrata o all 'origine.

Infatti, il livello di controllo del materiale in entrata è stabilito in

funzione di:

a) certificazione del Sistema Qualità del fornitore,

b) risultati dei controlli precedenti, utilizzando piani di

campionamento standard.

L'unità controllo entrata è responsabile :

a) della effettuazione del controllo e collaudo di ingresso/origine,

b) di sollecitare al CQ, quando necessario, l 'attivazione di azioni

correttive.

Per ogni articolo acquistato che deve essere impiegato nella

fabbricazione del prodotto finale vengono stabiliti modalità e

criteri di accettazione sulla base della criticità, dell 'impiego e

delle dichiarazioni di conformità rilasciate dal costruttore.

Per quanto riguarda i controlli si tende ad utilizzare al massimo i

vantaggi del campionamento statistico. Se si verifica una

deviazione, non conformità, durante il controllo d'entrata/origine

si opera in accordo a quanto previsto dal Manuale Qualità.

Il Sistema Qualità della DUCATI energia

115

• CONTROLLO E COLLAUDO INTERMEDIO E FINALE

Tutti i prodotti finiti sono assoggettati ad un controllo e collaudo

al 100%, oppure secondo un piano di campionamento richiamato

sulle prescrizioni di costruzione e di montaggio applicabili per la

verifica della conformità ai requisiti di specifica/contratto ed alla

relativa accettazione tenendo conto, ovviamente, di tutte le

attività di controllo e collaudo intermedie svolte fino a quel

momento.

Queste attività, oltre ad assicurare la direzione ed il cliente sulla

qualità dei prodotti, forniscono ulteriori dati utili a chi ha

progettato il prodotto, alla fabbricazione ed ai fornitori. Il

completamento delle attività di controllo e collaudo previste e la

loro registrazione è vincolante per le successive fasi di

certificazione e spedizione del prodotto.

Le attività di controllo intermedio vengono espletate dagli

operatori di produzione, secondo quanto stabilito dal piano di

fabbricazione e controllo (o di altri documenti analoghi).

Dove non diversamente indicato nei documenti di progetto, tutti i

prodotti sono assoggettati da parte della produzione ad un

controllo di processo a livello statistico e ad un collaudo finale al

100% per la verifica della conformità ai requisiti di

specifica/contratto. Se si verifica una deviazione (non

conformità) durante il controllo si opera in accordo a quanto

previsto nel Manuale Qualità.

Tutti i prodotti rilavorati o selezionati sono ricontrollati e

ricollaudati secondo la prescrizione relativa.

Capitolo 4

116

4.7.1 LA DOCUMENTAZIONE RELATIVA ALLE ATTIVITA�

DI PROVA, CONTROLLO, COLLAUDO

• ISTRUZIONI PER IL CONTROLLO ENTRATA

L'esecuzione delle attività del Controllo Entrata è regolamentata e

trattata da istruzioni preparate sulla base delle specifiche di

acquisto dei materiali, della criticità degli stessi e delle

dichiarazioni di conformità dei fornitori. Tali istruzioni vengono

preparate dalla Ricerca e Sviluppo, e verificata dall 'Assicurazione

Qualità.

Queste istruzioni, che possono essere anche disegni con opportune

indicazioni, possono essere per famiglie di

prodotti/componenti/materiali o per singolo componente. In esse

vengono indicate le modalità di controllo (parametri da

controllare, limiti, condizioni, ecc.); nella maggior parte dei casi

viene richiesto il controllo statistico.

• REGISTRAZIONE DEI DATI DEL CONTROLLO ENTRATA

La modulistica utilizzata dal Controllo Entrata riporta i seguenti

dati:

a) Denominazione e numero di codice (P/N) del materiale

b) Quantità del materiale

c) Quantità del materiale controllato, nel caso di controlli

statistici

d) Numero della bolla entrata materiali, oppure del lotto di

appartenenza

e) Eventuale certificazione da parte del fornitore.

In caso di esito negativo del controllo viene redatto un rapporto di

collaudo che riporta:

a) Controlli dimensionali e visivi eseguiti

b) Prove varie

c) Prove funzionali eseguite, indicate nella relativa scheda di

controllo periodico

Il Sistema Qualità della DUCATI energia

117

d) Riferimenti ed eventuali rapporti di non conformità

e) Timbro e/o firma dell 'operatore addetto al controllo entrata

• ISTRUZIONI/PRESCRIZIONI DI CONTROLLO E/O

COLLAUDO INTERMEDIO E FINALE

L'esecuzione e la raccolta dati delle attività di controllo e

collaudo intermedio e finale di processo/fabbricazione/qualità

sono trattate da istruzioni/prescrizioni elaborate, in genere, dalla

ricerca e sviluppo e verificate dalla AQ.

Le condizioni di prova particolari dei controlli finali sono

riportate nella prescrizione o scheda di controllo e/o collaudo e

costituiscono la base di riferimento per la verifica della

conformità.

In particolare la prescrizione o scheda di controllo e/o collaudo

finale stabilisce:

a) I parametri relativi ai requisiti e prestazioni da misurare e da

registrare o sotto forma qualitativa di attributi (GO / NO GO) o

quantitativa di variabili nell 'ambito delle relative tolleranze.

b) Il tipo ed il metodo di controllo/collaudo e la lista degli

strumenti da impiegare.

• REGISTRAZIONE DATI DI CONTROLLO E/O COLLAUDO

(CARTE DI CONTROLLO)

Le schede ed i moduli per la registrazione dei dati di controllo e/o

collaudo intermedi e finali, relativi ai prodotti, riportano in genere

i seguenti dati:

a) Denominazione e numero di codice (P/N) del prodotto

b) Controlli visivi eseguiti

c) Controlli dimensionali eseguiti

d) Prove funzionali eseguite, prescrizioni/capitolato di

riferimento, scheda di controllo

e) Riferimenti ed eventuali rapporti di non conformità

f) Elenco della strumentazione di prova, se richiesto

contrattualmente

g) Timbro e/o firma per accettazione

Capitolo 4

118

h) Bollettini di collaudo relativi a prove specifiche concordate

con il cliente

• DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ

Se richiesto dal contratto viene compilata ed emessa una

dichiarazione di conformità costituita da un modulo aziendale o da

un formato imposto.

Questo certificato viene firmato dal Responsabile della funzione

Assicurazione Qualità.

4.8 IDENTIFICAZIONE E RINTRACCIABILITÀ DEI

PRODOTTI

• IDENTIFICAZIONE

Tutti i prodotti, i componenti e i materiali della DUCATI energia

S.p.A. sono identificati per mezzo di un codice di nove cifre, allo

scopo di permetterne l 'individuazione e la correlazione con la

relativa documentazione (es.: disegni, specifiche, ecc.).

Sul prodotto finito, inoltre, è riportata in aggiunta la data di

fabbricazione (es. Settimana/anno). Ultimamente viene anche

annotata la data di scadenza; infatti alcuni componenti (es.: resine,

colle, circuiti, ecc.) sono soggetti a deterioramento, il più delle

volte il periodo di giacenza non deve superare i due mesi.

Per il reparto generatori si ha:

• 431 xxx xxx : volani (rotore + statore)

• 432 xxx xxx : trasduttori (bobina + C.D.I, per l�accensione)

• 433 xxx xxx : PK sensori

• 434 xxx xxx : regolatori (forniscono la tensione agli

utilizzatori)

• 435 xxx xxx : alternatori (per la ricarica della batteria)

Se il pezzo non è ancora terminato la prima cifra è 3.

Il Sistema Qualità della DUCATI energia

119

• SERIALIZZAZIONE

Quando contrattualmente richiesto, o in relazione a tipologie di

prodotto, oltre all�identificazione, si opera la serializzazione del

prodotto finito allo scopo di consentirne la rintracciabilità.

Talvolta è richiesta la serializzazione anche a livello di parti

costituenti il prodotto finale. In questo caso, in ogni ordine di

acquisto di materiali, prodotti, ecc., viene indicato, oltre al codice

di identificazione, anche la richiesta di serializzazione. La

documentazione relativa è archiviata dal Controllo Entrata.

La documentazione pertinente al prodotto fornisce la possibilità di

correlazione tra i numeri di serie dei particolari ed il prodotto

finito. Per questo, durante le attività di produzione, i numeri di

serie dei particolari serializzati usati sono inseriti nei documenti

predisposti per mantenere la rintracciabilità dei medesimi.

120

5 AGGIORNAMENTO E MODIFICHE DEI DOCUMENTI DI PIANIFICAZIONE

In questo capitolo vengono presentati i Documenti di

Pianificazione dei prodotti più significativi della sezione

Generatori della DUCATI energia che durante lo stage in azienda

ho personalmente controllato, aggiornato e talvolta modificato.

Il mio compito è stato quello di identificare e verificare tutte le

fasi di fabbricazione dei prodotti della linea Generatori, di cui si

vuole ottenere la certificazione UNI EN ISO 9001. Di conseguenza

ho elaborato un documento chiamato PIANO DI QUALITA�, nel

quale ho descritto il flusso di lavorazione per realizzare il

prodotto.

Nel Piano di Qualità, per ogni fase, ho riportato i codici di

identificazione della documentazione relativa: Schede di

Lavorazione (SL), Carte di Controllo (CC), Prescrizioni di

Collaudo (PC). Tali codici sono utilizzati dagli operatori per

accedere velocemente al resto della documentazione.

In un secondo tempo ho aggiornato i flussi di lavorazione presenti

nella prima pagina delle Carte di Controllo. Inoltre ho verificato

che i codici riportati corrispondessero effettivamente alle Schede

di Lavorazione ed ai disegni di progettazione relativi alla fase di

lavorazione esaminata.

Quando si presentavano delle incongruenze, inoltravo richieste di

modifica della documentazione al responsabile dei progettisti

della Ricerca e Sviluppo.

Nelle pagine successive delle Carte di Controllo vengono indicati

l�elenco dei controlli da effettuare sul pezzo in lavorazione e la

frequenza con cui eseguire tali controlli. Quindi un passo

fondamentale, nella revisione della documentazione in linea, è

stato quello di confrontare i valori delle tolleranze presenti nelle

Il Sistema Qualità della DUCATI energia

121

Carte di Controllo con i valori imposti dalla Ricerca e Sviluppo

nei disegni di progettazione.

Talvolta le tolleranze imposte in fase di progettazione erano più

strette rispetto a quelle cui si attenevano gli operatori in linea, per

cui si rendeva necessario un compromesso tra il reparto di

produzione e quello di progettazione.

In letteratura la suddetta problematica prende il nome di

PROBLEM SOLVING: ottenere una più forte integrazione fra i

team a monte e a valle, in termini di comunicazione e di

sincronizzazione delle azioni.

122

FORNITORE MATERIALE IN ENTRATA

POG 15.1PA relative

CONTROLLOENTRATA

AVVOLGITURA

IMBALLAGGIO

IMPREGNAZIONE

TORNITURA ∅ EST.

TORNITURA PIASTRA

FILETTATURA PIASTRA

STAGNATURA CAPI AVVOLGIMENTI E BOB.

COLLAUDO DINAMICOSTATICO VOLANO

COLLAUDO STATICO STATORE (100%)

SL 31060965 SG

SL331060965 IM

SL331060960T

PC 24

PC 24

POG 15.1 PA relative

SL331060960ACC 24 P.4

SL 331218891-T CC 24 P.3

SL 331218891-F CC 24 P.2

CONTROLLOENRATA

C/L

5.1.1 PIANO DI QUALITA�: STATORE PER VOLANO 12 POLI

C/L= Conto Lavoro della fase di assemblaggiodei componenti prodotti esternamente conquelli prodotti all�interno dell�azienda.

123

Carta di Controllo CC 24

Rev. B

Pag. 1/5

ELABORATO R&S VERIFICATO AQ APPROVATO Dir R&S DATA 08/09/97

DATA 08/09/97

DATA 08/09/97

FIRMA

FIRMA FIRMA

Prodotto: Gruppo Statore 331 xxx xxx

Codici di applicazione: 431 xxx xxx 431 xxx xxx

Descrizione: Volano 12poli per motoslitta mono-bicilindrica ROTAX

INDICE No FASE DI

LAVORAZIONE Pag. Disegni di

riferimento Rif Scheda

lavorazione No. Documenti di riferimento

1 Accettazione materiali -- P.O.G. 15.1 2 Filettatura piastra 2 331 21 8891 331218891-F 3 Tornitura piastra 3 331 21 8891 331218891-T 4 Avvolgitura statore 4 331 06 0960 331060960-A 5 Stagnatura capi

avvolgimento e bobine -- 331 06 0965 331060965-SG

6 Impregnazione statore -- 331 06 0965 331060965-IM 7 Tornitura statore 5 331 06 0960 33106 0960-T 8 Collaudo statico statore -- 331 73 3800 331733800-CS PC 24 9 Collaudo dinamico

statistico volano -- 431 74 2010 431742010-CD PC 24

10 Imballaggio -- -- -- --

5.1.2 CARTE DI CONTROLLO: STATORE PER VOLANO 12 POLI

124

Particolare in lavorazione: Piastra 331 21 8891 Lavorazione:

Fi lettatura piastra Prodotto: Volano 12 p. 431 xxx xxx Rif. Scheda Lavorazione: 331218891-F

N° QUOTA u.m. + - STRUMENTO DESCRIZIONE FREQUENZA

1/N Inizio* Metà* Fine* 1 M5 6H mm Tampone P/NP Controllo 3 filettature 1/1

* Le misure vengono effettuate all�inizio, alla fine, del lotto

DATA:

N° SCARTI Controllati SCARTI Controllati SCARTI Controllati SCARTI Controllati SCARTI Controllati

1 FIRMA

ESECUTORE

DATA:

N° SCARTI Controllati SCARTI Controllati SCARTI Controllati SCARTI Controllati SCARTI Controllati

1 FIRMA

ESECUTORE

DATA:

N° SCARTI Controllati SCARTI Controllati SCARTI Controllati SCARTI Controllati SCARTI Controllati

1 FIRMA

ESECUTORE

DATA:

N° SCARTI Controllati SCARTI Controllati SCARTI Controllati SCARTI Controllati SCARTI Controllati

1 FIRMA

ESECUTORE

DATA:

N° SCARTI Controllati SCARTI Controllati SCARTI Controllati SCARTI Controllati SCARTI Controllati

1 FIRMA

ESECUTORE

125

Particolare in lavorazione: Piastra lavorata 331 21 8891 Lavorazione: Tornitura piastra

Prodotto: Volano 12 p. 431 xxx xxx Rif. Scheda Lavorazione. 331218891-T

N° QUOTA u.m. + - STRUMENTO DESCRIZIONE FREQUENZA 1/N Inizio Metà Fine

1 -- mm -- -- Forchetta P/NP Diametro piastra 1/100 1 2 -- mm -- -- Anello P/NP Diametro inserimento pacco 1/100 1 3 -- mm -- -- Calibro Parallelismo piastra 1/100 1 4 -- mm -- -- Calibro Altezza piastra 1/100 1 5 -- mm -- -- Calibro Spessore piastra 1 6 -- mm -- -- Comparatore Concentricità 1 7 -- mm -- -- Piano di riscontro Planarità piastra 1/100 1

* Le misure 3 e 4 sono eseguite insieme.

DATA:

N° SCARTI Controllati SCARTI Controllati SCARTI Controllati SCARTI Controllati SCARTI Controllati

1

2

3

4

5

6

7 FIRMA

ESECUTORE

DATA:

N° SCARTI Controllati SCARTI Controllati SCARTI Controllati SCARTI Controllati SCARTI Controllati

1

2

3

4

5

6

7 FIRMA

ESECUTORE

126

Particolare in lavorazione Gruppo statore 331 06 0960 Lavorazione: Avvolgitura statore Prodotto : MAV 12 p. 431 74 01xx - 20xx Rif. Scheda Lavorazione: 331060960-A

N° QUOTA u.m. + - STRUMENTO DESCRIZIONE FREQUENZA

1/N Inizio Metà Fine 1 -- Vac -- -- Voltmetro Prova isolamento avvolg. BT 1/1 2 -- -- -- -- Spessimetro

3001.2001 Distanza avvolgimento BT e

bobina di alimentazione 1/1

DATA: N° SCARTI Controllati SCARTI Controllati SCARTI Controllati SCARTI Controllati SCARTI Controllati

1

2 FIRMA

ESECUTORE

DATA: N° SCARTI Controllati SCARTI Controllati SCARTI Controllati SCARTI Controllati SCARTI Controllati

1

2 FIRMA

ESECUTORE

DATA: N° SCARTI Controllati SCARTI Controllati SCARTI Controllati SCARTI Controllati SCARTI Controllati

1

2 FIRMA

ESECUTORE

127

Particolare in lavorazione Gruppo statore 331 06 0960 Lavorazione:

Tornitura statore Prodotto: MAV 12 p. 431 74 01xx � 20xx Rif. Scheda Lavorazione: 331060960-T

N° QUOTA u.m + - STRUMENTO DESCRIZIONE FREQUENZA

1/N Inizio Metà Fine 1 -- mm -- -- Tampone P/NP Diametro esterno statore 1/20 2 -- mm -- -- Comparatore Verifica concentricità 1/100

DATA: N° SCARTI Controllati SCARTI Controllati SCARTI Controllati SCARTI Controllati SCARTI Controllati

1

2 FIRMA

ESECUTORE

DATA: N° SCARTI Controllati SCARTI Controllati SCARTI Controllati SCARTI Controllati SCARTI Controllati

1

2 FIRMA

ESECUTORE

DATA: N° SCARTI Controllati SCARTI Controllati SCARTI Controllati SCARTI Controllati SCARTI Controllati

1

2 FIRMA

ESECUTORE

128

FORNITORE MATERIALE IN ENTRATA

POG 15.1 PA relative

CONTROLLO ACCETTAZIONE

SL 331054220-IN

SL 331054230-T CC 25 P.6

SL 331316930-TI CC 25 P.4

SL 331316940-ST CC 25 P.2

PC 24

SL 331054230-C CC 25 P.5

LAVAGGIO CALOTTA

IMBALLAGGIO

BILANCIATURA

STAMPAGGIO TEGOLO

COLLAUDO DINAMICO

TORNITURA ∅ INT. CALOTTA

INCOLLAGGIO ANELLO MAGNETICO

CHIODATURA MOZZO

TORNITURA ROTORE

MAGNETIZZAZIONE

TIMBRATURA

FOSFATAZIONE

SL 331054230-B CC 25 P.7

SL 331054220-F

SL 331054230-M PC 24

SL 331316940-TB CC 25 P.3

5.2 PIANO DI QUALITA�: ROTORE PER VOLANO 12 POLI

129

POG 15.1

PA relative

CONTROLLO ACCETTAZIONE

SL 432389000-R2

SL 432389000-R1

SL 332030840-AS1

SL 332030840-AS2CC 26 P.4

Istruzioni di uso USO 2

ASSEMBLAGGIO SECONDARIO

IMBALLAGGIO

ASSEMBLAGGIO TRASDUTTORE

RESINATURA CON EPOSSIDICA

RESINATURA POLIURETANICA

RODAGGIO STATICO

COLLAUDO FINALE

AVVITATURA CAVO A.T. E PROVA CONTINUITA�

PROGRAMMAZIONE C.D.I. E TIMBRATURA

PC 31 CC 26 P.5

PC 31

PC 31

SL 332150380-AV CC 26 P.3

SL 332150260-IP CC 26 P.2

AVVOLGITURA SECONDARIO

INSERIMENTO VITE E PIN SU ROCCHETTO SECONDARIO

FORNITORE

MATERIALE IN

ENTRATA

5.3 PIANO DI QUALITA�: C.D.I. PER VOLANO 12 POLI

130

6. APPARECCHIATURE DI CONTROLLO, MISURA E COLLAUDO: IDENTIFICAZIONE E TARATURA

In un sistema di qualità particolare rilevanza riveste il

sottosistema di gestione della strumentazione di controllo, misura

e collaudo poiché, proprio grazie alla corretta gestione di questo,

si è in grado di assicurare la conformità dei prodotti oggetto di

fornitura.

Le norme per la Qualità recitano:

"Il fornitore deve...tarare...le apparecchiature di controllo, misura

e collaudo. Le apparecchiature devono essere utilizzate in modo

che il grado di incertezza della misura sia noto..." (da: Norma UNI

EN ISO 9002).

Gli aspetti da gestire per ogni apparecchiatura di misura, controllo

e collaudo impiegata per la determinazione di requisiti specificati

sono:

1. la riferibilità delle misure;

2. l�adeguatezza dell�apparecchiatura in funzione delle

misurazioni da eseguire.

1. La riferibilità delle misure deve essere garantita, non perché è

espressamente richiesto dalle norme ISO 9000, ma in quanto è

un elemento essenziale per realizzare prodotti conformi alle

specifiche. Se più Aziende misurano lo stesso parametro o

caratteristica di un prodotto con apparecchiature riferite a

campioni tra loro differenti, sicuramente le misure ottenute,

oltre essere tra loro diversi, non sono confrontabili perché la

�sorgente� da cui �nascono� le misure non è la stessa. Ogni

Nazione possiede una serie di proprie �sorgenti� che

fortunatamente in Europa vengono tra loro comparate al fine di

permettere la confrontabilità delle misure. .

Una misura è completa solo se il valore ottenuto è

accompagnato dall�unità di misura e dall�incertezza che indica

la qualità e l�affidabilità della misura stessa. L�incertezza di

Apparecchiature: ident ificazione e taratura

131

una misura è composta da molteplici contributi: le condizioni

operative, la metodologia adottata, l�ambiente dove la si

esegue e soprattutto l�apparecchiatura di misura utilizzata.

Solo la taratura dell�apparecchiatura permette di stimare il

contributo d�incertezza dovuto al mezzo impiegato per eseguire

le misure; inoltre, impiegando procedure di tarature adeguate

alla realtà aziendale, vengono stimati i contributi di incertezza

che realmente influenzano le proprie misure.

2. L�adeguatezza di uno strumento viene valutata confrontando le

caratteristiche metrologiche determinate durante la taratura e i

requisiti specificati per tale apparecchiatura. In Italia, come

previsto dalla legge n. 273 dell�agosto 1991, il SIT (Servizio

Italiano Taratura), in collaborazione con gli Istituti

Metrologici Primari, accredita alcuni Laboratori per garantire

agli utilizzatori dei servizi di taratura la riferibilità delle

misure e la correttezza metrologica delle procedure utilizzate.

I certificati di taratura con il marchio SIT sono gli unici

affidabili con certezza perché prevedono la serie completa

delle verifiche effettuabili sullo strumento. I certificati di

taratura privi del marchio SIT non dovendo ottemperare ad una

serie di prove definite dal SIT e dall�Istituto Metrologico

Primario Nazionale, non offrono la garanzia di individuare quei

requisiti che potrebbero risultare fondamentali per le specifiche

realtà aziendali.

Capitolo 6

132

6.1 LA TARATURA DEGLI STRUMENTI PRESSO

L�AZIENDA

Fino a poco tempo fa, i Laboratori Metrologici esterni all�azienda

eseguivano la taratura della strumentazione, presso la Ducati

Energia, solo se questa non era facilmente trasportabile o

possedeva caratteristiche metrologiche influenzabili dalle

condizioni di installazione.

Ora si effettua in sede anche la taratura di altre apparecchiature di

varie grandezze meccaniche di larga diffusione. Questo permette

alla Ducati di risparmiare alcuni dei costi nascosti, costi che non

appaiono direttamente, ma gravano comunque sull�Azienda quali: i

tempi di non utilizzo delle apparecchiature, i tempi per approntare

ed aprire gli imballaggi, i costi di trasporto ecc�

6.2 L�AUTOTARATURA

La taratura è indispensabile non solo alla creazione dello

strumento, ma anche periodicamente, perché gli strumenti

invecchiano e talvolta si danneggiano. Si deteriorano soprattutto

gli strumenti elettronici perché hanno al loro interno circuiti a

semiconduttore, amplificatori, pile e altri componenti che si

modificano o si scaricano. Si notano spesso viti regolabili, che

non sono altro che piccoli potenziometri di regolazione, utili in

caso di alterazioni del sistema. I sensori non solo invecchiano, ma

anche si sporcano e arrugginiscono.

Anziché fare tarare periodicamente tutti i propri strumenti presso

Laboratori Metrologici o fare intervenire quest�ultimi in azienda

(OUT-SURCING), la Ducati Energia ha reputato economicamente

valido fare tarare parte della strumentazione da personale interno.

I vantaggi sono i seguenti:

• acculturamento del personale,

• rapidità d�intervento,

Apparecchiature: ident ificazione e taratura

133

• aumento confidenza committenti,

• riduzione dei costi (a lungo termine).

E� una procedura che richiede qualche mese per il trasferimento

delle conoscenze, ma risulta assai conveniente per tutte le realtà

che possiedono oltre 50 strumenti da sottoporre a controllo

periodico.

Ovviamente, per rispettare le norme ISO 9000, oltre a questo è

necessario eseguire una taratura ufficiale per ottenere il marchio

S.I.T..

6.3 CAMPI DI UTILIZZO DELLE APPARECCHIATURE

Le prescrizioni richieste dalla norma devono essere applicate a

tutte le apparecchiature di controllo, misura, e collaudo che

possono influire sulla qualità. Comunque non tutta la

strumentazione è mantenuta ad un livello di precisione massimo,

considerando che, sovente, le condizioni operative non consentono

la percezione di tale precisione.

I campi di utilizzo, di un sistema di controllo delle

apparecchiature, sono:

• sviluppo dei prodotti;

• controllo delle materie prime;

• controllo e regolazione di un processo produttivo;

• installazione ed assistenza di un prodotto.

Il controllo, oltre che alla strumentazione ed ai relativi sistemi di

misurazione, deve essere esteso anche al software di prova, alle

maschere ed alle attrezzature che influiscono sulle proprietà del

prodotto e del processo.

Capitolo 6

134

6.4 IDENTIFICAZIONE

Le norme affermano:

�Identificare le apparecchiature di misura, controllo e collaudo

con un appropriato contrassegno o tramite documenti di

identificazione approvati per evidenziare lo stato di taratura�.

All�interno della Ducati Energia S.p.A. esiste un programma di

controllo che permette di acquisire, tenere sotto controllo e

mantenere in efficienza tutta la strumentazione di misura usata

all�interno della società (controllo entrata, controllo di processo e

laboratorio). Durante il periodo di stage all�interno dell�azienda,

un altro mio compito è stato la riorganizzazione del sistema di

inventario attraverso il modulo �SCHEDA INVENTARIO

STRUMENTAZIONE� ed opportuno software.

SCHEDA INVENTARIO STRUMENTAZIONE

Numero

Codifica

Denominazione Costruttore Modello

(classe o

precisione)

Matricola

del

costruttore

A107 Tampone

filettato P-NP

MG M26x1,5 8G Adz695

B421 Tampone

cilindrico P-NP

Ducati 10 7G Cvr89

Apparecchiature: ident ificazione e taratura

135

Collocazion

e

Stato Campione

di

riscontro

Periodicità

di

taratura

Data

prossima

taratura

Controllo

entrata

Controllato Esterno Annuale 01/03/2000

Controllo

di processo

Non

controllato

Interno Triennale 23/01/1995

Gli intervalli di taratura e di verifica sono definiti in funzione

delle seguenti caratteristiche dell�apparecchiatura:

• tipo,

• complessità,

• frequenza di impiego,

• ripetitività accertata ad ogni operazione di controllo.

Un altro incarico era quello di evidenziare lo stato di taratura

della strumentazione per mezzo di un�ETICHETTA STRUMENTO,

su cui riportavo le date di taratura e di scadenza oltre al numero

univoco di inventario. Qualora le dimensioni ridotte dell�oggetto

non permetteva l�adesione di un�etichetta, marcavo solo il numero

di codifica interno oppure apponevo il contrassegno sul

contenitore di protezione; ad esempio: calibri a tampone di

diametro inferiore al millimetro o blocchetti di riscontro piano-

paralleli.

Evidenziavo anche le apparecchiature che non rientravano più

nella classe originale con un�etichetta rossa, ben visibile,

riportante la dicitura: �APPARECCHIATURA NON

CONTOLLATA�; quando lo strumento era invece parzialmente

utilizzabile indicavo le limitazioni d�impiego. Infine escludevo

dal ciclo d�uso o apportavo un�etichetta in cui vi era stampato:

�GUASTO�, tutte le apparecchiature non più affidabili.

Capitolo 6

136

Il censimento delle apparecchiature mi era reso difficoltoso dalla

dispersione delle stesse all�interno dello stabilimento e dalla

parziale identificazione effettuata negli anni precedenti con codici

ripetuti, che non permettevano l�univocità della codifica.

In ultima analisi, con riferimento al numero di codifica interno, è

ora possibile reperire le informazioni concernenti:

• descrizione dell�apparecchiatura (denominazione, costruttore,

modello con relativa classe o precisione, matricola),

• collocazione,

• data di taratura,

• periodicità della taratura,

• risultati della taratura.

In seguito sarà compito degli addetti all�industrializzazione del

prodotto, appartenenti alla Ricerca e Sviluppo, richiamare dalla

linea la strumentazione da inviare ad un laboratorio Metrologico

per farla tarare e certificare oppure sarà loro compito coordinare

gli interventi della sezione taratura interna, seguendo le procedure

redatte in cooperazione con il reparto Controllo Qualità. Il ritiro

dalla produzione è compiuto automaticamente attraverso un

algoritmo di selezione che verifica l�apposito campo del database.

Apparecchiature: ident ificazione e taratura

137

6.5 MISURA

Si definisce misura la valutazione quantitativa di una certa

grandezza fisica. La misura deve esprimere informazioni da tutti

apprezzabili, valutabili e di eguale significato.

Gli strumenti di misura non hanno una precisione infinitesima, ma

danno una misura approssimata delle grandezze fisiche.

Eseguendo delle misurazioni si forniscono delle misure, in

definitiva un numero, assieme ad esso è necessario fornire un altro

valore: l�incertezza; l�insieme dei due numeri indica l�entità della

grandezza in esame.

Fare misure significa valutare l�entità di una grandezza fisica

confrontandola con un campione. Di fatto risulta essere il rapporto

tra l�entità della grandezza fisica e quella del campione. In questo

modo tutti possono interpretare quel numero, a patto che

conoscano il campione preso come riferimento.

L�uso del campione, a qualsiasi livello, è quello di tarare gli

strumenti (tarare significa misurare la precisione punto per punto).

Così come c�è una gerarchia di campioni, c�è una gerarchia di

strumenti. Di solito con il campione primario viene tarato lo

strumento di migliore qualità, con quest�ultimo quello di qualità

inferiore, e così via. L�azienda deve scegliere attentamente il

grado di precisione che vuole raggiungere, tenendo presente che la

precisione è un costo e che una precisione troppo spinta non è

sempre utile all�obiettivo che si vuole conseguire. In genere per

ogni strumento si prende un campione di precisione almeno cento

volte superiore, questo perché, nelle misure, una grandezza cento

volte inferiore ad un�altra è ritenuta trascurabile.

Capitolo 6

138

CAMPO DI

MISURA

INCERTEZZA

imposta dallo

strumento

campione

STRUMENTI

DA TARARE

Temperatura -40 ÷ +1250

°C ± (0.02÷1.2)°C

termocoppie,

termoresistenze,

trasduttori,

calibratori ed

indicatori digitali,

trasmettitori,

pirometri,

termometri ecc...

Pressione fino a 55 MPa

±

(0.02÷0.05)%

fondo scala1

manometri,

barometri,

trasduttori,

trasmettitori,

calibratori ed

indicatori digitali,

banchi manometrici

ecc..

Dimensioni

lineari

fino a 1500

mm ± (1 ÷ 10) µm

blocchetti pp, metri,

rapportatori, calibri,

flessimetri,

micrometri,

spessimetri,

comparatori

meccanici ed

elettrici, LVDT,

trasduttori di

spostamento ecc..

1 FONDO SCALA: verrà defini to nel prossimo paragrafo

Apparecchiature: ident ificazione e taratura

139

Dimensioni

angolari fino a 360° ± 5'

comparatori

meccanici ed

elettrici, trasduttori

di spostamento ecc..

Calibreria

tamponi

lisci/filettati, P/NP,

anelli lisci/filettati,

P/NP, forcelle,

calibri speciali, ecc..

Massa fino a 200 kg ± (0.1 ÷ 10) kgbilance, pesi, celle

di carico ecc..

Grandezze

elettriche:

Tensione,

Corrente,

Resistenza,

Potenza

fino a

15000V(ac)

fino a

500 V(dc)

fino a

1000 A

fino a

500 MOhm

± 0.5%

fondo scala

± 0.5 %

fondo scala

± 0.5 %

fondo scala

± 1 %

fondo scala

tester, multimetri,

derivatori, voltmetri,

amperometri,

wattmetri, varmetri,

ecc..

Frequenza fino a 20 kHz± 1 %

fondo scala oscilloscopi ecc..

Portata

fino a 150 kg/s

fino a 250 m3/s

± 1.5 %

fondo scala

± 3 %

fondo scala

dispositivi di

strozzamento,

turbinette, misuratori

ad area variabile,

misuratori

magnetici,

misuratori ad

ultrasuoni, vortex

Capitolo 6

140

Umidità fino a 100 % ± 2.5 %

igrometri,

termoigrometri,

psicrometri, ecc..

Accelerazion

e fino a 1.5 g

± 3 %

fondo scala accelerometri

Velocità

dell 'aria 50 m/s

± 0.5 %

fondo scala

anemometri a filo

caldo, anemometri a

ventolina ecc..

Forza fino 2000 N/m± 0.5 %

fondo scala

celle di carico,

chiavi dinamometrie,

torsiometri.

Apparecchiature: ident ificazione e taratura

141

6.5.1 LA TEORIA DEGLI ERRORI

Per comprendere le modalità delle misurazioni che vengono

effettuate dalla sezione metrologica, interna od esterna all�azienda

si introduce la �Teoria degli Errori� (o �Teoria delle Incertezze�).

Le misure possono essere

a. dirette: tramite appositi strumenti

b. indirette: si applicano leggi fisiche note, come ad esempio

R=V/I, la resistenza viene calcolata dopo avere misurato

direttamente sia la tensione che la corrente.

Nella realtà non esiste misura che non contenga errori; i casi in

cui si conosce il valore vero sono molto rari.

Si può solo affermare con certezza che una misura sia contenuta in

un intervallo (INTERVALLO DI CONFIDENZA).

Supponendo di avere uno strumento: esso è caratterizzato dalla

scala e dal fondo scala, cioè dal limite del campo di misura; non

tutti i punti sono tarati, ma solo un certo numero. Si può tracciare

una curva di taratura, che è inserita nel Manuale della Qualità, da

cui si traggono informazioni sullo strumento:

L�errore è dato dalla somma dell�errore del campione e di tutti gli

altri errori commessi. Quando si parla di errore si intende il

LIMITE SUPERIORE DELL�ERRORE, in quanto l�entità effettiva

tarature

errore

errore punti tarati

Capitolo 6

142

dell�errore non sarà mai conosciuta. Data una grandezza si può

sapere con certezza che essa è contenuta nell�intervallo x ± ∆x%,

ma non si può sapere come sia all�interno di questo intervallo;

presumibilmente più stretto è l�intervallo, più precisa è la misura.

6.5.1.1 TIPOLOGIE DI ERRORE

Fondamentalmente le cause d�errore si possono classificare:

a. ERRORE SISTEMATICO: si ripete nello stesso modo tutte le

volte che si esegue la misura; viene messo in evidenza

dall�utilizzo di uno strumento più preciso. Teoricamente

l�errore sistematico può essere eliminato una volta identificata

la causa.

b. ERRORE ACCIDENTALE: si manifesta ogni volta con

un�entità diversa, per natura, per valore, per segno. Questa

tipologia di errore nasce con le scienze sperimentali: Gauss ha

dimostrato che il risultato di una misura affetta da errore

accidentale ha un andamento a campana, centrato sul valore

reale. L�errore accidentale si può in teoria eliminare se si

potessero eseguire un numero infinito di prove e poi prendere il

valore medio.

c. ERRORE DOVUTO AL POTERE RISOLUTIVO: a seconda

dell�ampiezza della scala di lettura di uno strumento si possono

verificare variazioni della misura più o meno sensibili. Di

solito tali errori si trascurano.

L�errore sistematico si esprime come INDICE DI CLASSE.

Apparecchiature: ident ificazione e taratura

143

6.5.1.2 INDICE DI CLASSE

Talvolta gli strumenti elettromeccanici vengono divisi in classi di

precisione.

Si definisce l�INDICE DI CLASSE il seguente rapporto:

CL:= ∆M AX/f.s.×100

dove ∆M AX: massimo degli errori rilevati, f.s.: fondo scala.

Gli errori si esprimono in percentuale, se x è la misura effettuata e

∆x è l�errore commesso, l�ERRORE PERCENTUALE è:

∆%:=∆x/x×100.

Se x è la lettura a fondo scala, l�errore percentuale è la classe

stessa.

Rappresentando graficamente i risultati di una misurazione, si

possono avere tre casi:

1. Lo scostamento della media delle misure dal valore vero è alta,

la dispersione bassa, in altri termini accuratezza bassa;

ripetitività alta;

2. Media con basso scostamento, dispersione alta, vale a dire

accuratezza alta, ripetitività bassa.

3. Media e dispersione basse; cioè accuratezza ed ripetitività alte.

Dalla valutazione statistica dell�intervallo, entro cui compare il

�vero� valore del misurando, si determina l�incertezza della

misura.

VALORE VERO (convenzionalmente) 1.

2.

3.

Capitolo 6

144

6.6 LA TARATURA DEGLI STRUMENTI

La taratura consta nel confrontare le misure ottenute dalle

apparecchiature con dei campioni di riferimento, aventi valori

noti, e a loro volta confrontati periodicamente con dei campioni di

livello superiore, generalmente nazionali. Si stabilisce quindi una

curva di taratura:

∆Mi = fascia di valori da assegnare al misurando in corrispondenza

del valore di lettura Li

Le attività di taratura si eseguono in sala metrologica, in quanto

sono normalmente riferite a strumenti trasportabili e che per

convenzione devono essere controllati in ambienti le cui

caratteristiche devono essere mantenute entro i seguenti parametri:

• Temperatura: 20 ± 0,5 °C

• Gradiente Termico: inferiore ad 1 °C entro 2 ore

• Umidità Relativa: 50% ± 0,5%

Prima di effettuare la taratura, è indispensabile compiere alcune

verifiche visive sullo strumento:

• Verificare l�integrità generale dello strumento e la presenza di

eventuali danneggiamenti esterni, tali da compromettere il

buon funzionamento dello strumento.

• Verificare lo stato di usura di tasti, puntali, commutatori, o

Asse dellemisure

Asse delle tarature

curva di taratura

∆Mi{

Li

Apparecchiature: ident ificazione e taratura

145

comunque di parti e accessori soggetti ad usura.

• Verificare la perfetta leggibilità delle scale, dei riferimenti di

misura, delle portate dello strumento.

• Verificare l�azzeramento degli indici e display.

Per procedere alla taratura, è necessario disporre dello strumento

campione e di campioni di unità di misura appropriati,

eventualmente di apparecchiature ausiliarie e dei manuali

d�istruzione. Per ogni strumento, bisogna conoscere le scale da

verificare; salvo diversa indicazione sulla Procedura o su Scheda

Strumento, i rilievi da effettuare sono almeno tre, rispettivamente

al 10%, al 50% ed al 90% delle scale disponibili.

Prima di eseguire la verifica di funzionalità di strumenti portatili

è necessario stabilizzare la temperatura delle apparecchiature da

verificare e del campione per almeno sei ore.

CRITERI DI ESCLUSIONE

Lo strumento è considerato idoneo per l�impiego, soltanto se le

misure di verifica e di funzionalità realizzate, rientrano nel range

di tolleranza indicato:

• su scheda strumento,

• sullo strumento stesso (etichetta),

• sul manuale fornito dal costruttore.

Capitolo 6

146

6.7 ISTRUZIONI PER LA TARATURA DEGLI STRUMENTI

ELETTRICI

6.7.1 AMPEROMETRO

• Strumenti campione utilizzati per la prova: multimetro

(amperometro).

• Strumenti ausiliari utilizzati: generatore di tensione variabile

reostato (Rx) 0÷500 Ohm.

1. Gli strumenti sono collegati secondo lo schema.

2. La tensione di alimentazione viene stabilizzata.

3. Le misure lette sullo strumento campione sono confrontate con

quelle dell�amperometro da tarare.

6.7.2 VOLTMETRO (STRUMENTO SINGOLO)

• Strumenti campione utilizzati per la prova: multimetro

(voltmetro).

• Strumenti ausiliari utilizzati: generatore di tensione variabile

1. Gli strumenti sono collegati secondo lo schema.

2. La tensione di alimentazione viene stabilizzata.

3. Le misure lette sullo strumento campione sono confrontate con

quelle del voltmetro da tarare.

AMPEROMETROCAMPIONE

AMPEROMETRO IN PROVA

VOLTMETRO CAMPIONE / IN PROVA

Rx

Apparecchiature: ident ificazione e taratura

147

6.7.3 VOLTMETRI MONTATI SU GENERATORI DI CC, CA

O SU CONSOLLE

• Strumenti campione utilizzati per la prova: multimetro

(voltmetro).

• Strumenti ausiliari utilizzati: il generatore di tensione stesso

può essere utilizzato come sorgente.

1. Gli strumenti sono collegati secondo lo schema.

2. La tensione di alimentazione, dove è possibile, viene

stabilizzata.

3. Per generatori montati su macchine di collaudo, le misure

devono essere effettuate sui valori impostati in fase di

collaudo.

4. Per gli strumenti di laboratorio, comunque per quelli utilizzati

su più tensioni, le misure devono essere eseguite al 10%, al

50% ed al 90% della tensione fornita dal generatore.

5. Le misure lette sullo strumento campione sono confrontate con

quelle del voltmetro da tarare.

CRITERI DI ESCLUSIONE E LIMITE DI PRECISIONE

Gli strumenti di collaudo sono considerati idonei per l�impiego,

soltanto se le misure di verifica e di funzionalità realizzate,

rientrano nel range di tolleranza indicato nelle prescrizioni di

collaudo. Tali valori, di solito, sono:

• apparecchiature per collaudi fino a 1000 V tolleranza ±5%,

• apparecchiature per prove di rigidità elettrica 3000±10000 V

tolleranza ±10%.

VOLTMETRO IN PROVA

VOLTMETRO CAMPIONE

Capitolo 6

148

6.7.4 OHMETRO

• Strumenti campione utilizzati per la prova: ---------

• Strumenti ausiliari utilizzati: resistenze campione.

1. La resistenza campione è misurata utilizzando la portata limite

appropriata.

2. Le misure lette sulla resistenza campione sono confrontate con

quelle dell�ohmetro da tarare.

3. Le misure sono ripetute su tutte le resistenze campione, poi

vengono confrontate.

6.7.5 MEGAOHMETRO

• Strumenti campione utilizzati per la prova: multimetro

(voltmetro Vcc).

• Strumenti ausiliari utilizzati: resistenze campione.

1. Le misure sono effettuate sulle portate 500 KOhm ±1000

MOhm.

2. La tensione di alimentazione viene stabilizzata.

3. La resistenza campione è misurata utilizzando la portata limite

appropriata alla tensione di 100 V, poi ripetere la misura a

500V.

4. Le misure lette sulla resistenza campione sono confrontate con

quelle del megaohmetro da tarare.

5. Le misure sono ripetute su tutte le resistenze campione, poi

vengono confrontate.

6. La tensione continua di misura è verificata applicando un

voltmetro in parallelo alla resistenza campione da misurare.

Apparecchiature: ident ificazione e taratura

149

CRITERI DI ESCLUSIONE E LIMITE DI PRECISIONE

I limiti di precisione si attestano circa al 5% della lettura.

6.7.6 PONTE RLC PER MISURA DI CAPACITA� E Tgδδδδ ,

CAPACIMETRO PER MISURA DI CAPACITA�

• Strumenti campione utilizzati per la prova: ponte RLC.

• Strumenti ausiliari utilizzati: condensatore di riferimento.

1. La frequenza di prova è impostata (solo per i ponti RLC) ad 1

kHz ed il tipo di misura serie su entrambi gli strumenti.

2. La misura del condensatore di riferimento è compiuta con lo

strumento campione.

3. La misura è ripetuta con lo strumento da controllare

4. La media delle misure (capacità e/o Tgδ) lette sullo strumento

campione sono confrontate con quelle dello strumento da

verificare.

5. Le misure sono ripetute almeno quattro volte: 1%, 5%, 50%,

80% della portata da verificare.

CRITERI DI ESCLUSIONE E LIMITE DI PRECISIONE

I limiti di precisione ad 1 kHz, per alcune marche di ponti RLC,

sono:

• ± 0,2% della lettura di capacità fino a 300 µF,

• 0,1% della lettura di Tgδ fino a 300 µF,

• 0,2% della lettura di Tgδ oltre 300 µF.

Capitolo 6

150

6.8 ISTRUZIONI PER LA TARATURA DEGLI STRUMENTI

MECCANICI

6.8.1 FLESSOMETRO A NASTRO

• Strumenti campione utilizzati per la prova: barra calibrata.

• Strumenti ausiliari utilizzati: piano di riscontro

1. E� verificata l�integrità e la leggibilità del flessometro.

2. E� verificata la misura in almeno tre posizioni della scala.

3. La barra calibrata è posizionata sul piano di riscontro, poi

vengono esguite le misure.

6.8.2 CALIBRO A CORSORIO

• Strumenti campione utilizzati per la prova: serie di blocchetti

paralleli, anelli lisci.

• Strumenti ausiliari utilizzati: piano di riscontro.

1. E� verificata la normale funzionalità dello strumento.

2. Le misure dei blocchetti campione sono eseguite utilizzando i

becchi lunghi del calibro.

3. La misura del diametro interno dell�anello liscio viene

compiuta utilizzando i becchi corti del calibro.

4. I blocchetti sono posizionati sul piano di riscontro, poi

vengono misurate le altezze dei blocchetti con l�asta del

calibro.

5. Le misure di riferimento vengono confrontate con quelle

riscontrate sulla scala del calibro.

6. Le misure sono ripetute almeno tre volte: 10%, 50%, 90% della

scala, compatibilmente con i campioni disponibili.

Apparecchiature: ident ificazione e taratura

151

CRITERI DI ESCLUSIONE E LIMITE DI PRECISIONE

In azienda vengono utilizzati, per comodità, calibri centesimali

anche per effettuare misure in avvolgitura che richiedono

precisioni nell�ambito del decimo di millimetro.

Per i calibri utilizzati in avvolgitura, indipendentemente dalla

precisione tipica dello strumento utilizzato, la precisione richiesta

è dell�ordine di ±0,02 mm.

Per tutti i calibri, utilizzati in Controllo Entrata, la precisione

richiesta è di ±0,03 mm.

6.8.3 SPESSIMETRO A QUADRANTE

• Strumenti campione utilizzati per la prova: serie di blocchetti

paralleli.

• Strumenti ausiliari utilizzati: piano di riscontro, supporto per

spessimetro.

1. E� verificata la normale funzionalità dello strumento.

2. Il supporto viene collocato sul piano di riscontro, poi viene

fissato lo spessimetro al supporto.

3. Vengono eseguite le misure dei blocchetti di riferimento.

4. Le misure di riferimento vengono confrontate con quelle

riscontrate sulla scala dello spessimetro.

5. Le misure sono ripetute almeno tre volte: 15%, 50%, 70% della

scala, compatibilmente con i blocchetti campioni disponibili.

CRITERI DI ESCLUSIONE E LIMITE DI PRECISIONE

Presso le stazioni di zincatura condensatori, vengono utilizzati

spessimetri che richiedono precisione modesta.

Per tutti gli spessimetri, utilizzati per misurazioni di rilievo

spessore zincatura, la precisione richiesta è di ±0,03 mm.

Capitolo 6

152

6.8.4 MICROMETRO PER ESTERNI

• Strumenti campione utilizzati per la prova: serie di blocchetti

paralleli.

• Strumenti ausiliari utilizzati: piano di riscontro, supporto per

micrometro.

1. E� verificata la normale funzionalità dello strumento.

2. Il supporto viene collocato sul piano di riscontro, poi viene

fissato il micrometro al supporto.

3. Vengono eseguite le misure dei blocchetti di riferimento,

posizionandoli tra l�incudine e lo stelo.

4. Le misure di riferimento vengono confrontate con quelle

riscontrate sulla scala dello micrometro.

5. Le misure sono ripetute almeno tre volte: 10%, 50%, 90% della

scala, compatibilmente con i blocchetti campioni disponibili.

CRITERI DI ESCLUSIONE E LIMITE DI PRECISIONE

Per tutti i micrometri, utilizzati in Controllo Entrata, la precisione

richiesta è di ±0,01 mm.

Apparecchiature: ident ificazione e taratura

153

6.8.5 CHIAVE DINANOMETRICA

• Strumenti campione utilizzati per la prova: misuratore di

coppia.

• Strumenti ausiliari utilizzati: riduzioni 3/8�÷1/4�.

1. E� verificata la normale funzionalità dello strumento.

2. Viene selezionata la molla colorata idonea alla misura.

3. La molla e l�eventuale riduzione vengono collocati sul

supporto del misuratore.

4. Vengono eseguite le misure.

5. Le misure della coppia da verificare sono ripetute almeno tre

volte.

6. Le misure vengono confrontate.

6.8.6 DUROMETRO

• Strumenti ausiliari utilizzati: placchette aventi durezza

certificata.

1. E� verificata la normale funzionalità dello strumento.

2. Le misure sono compiute a temperatura ambiente.

3. La prima placchetta viene collocata sotto lo strumento.

4. Vengono eseguite le misure ed il valore è letto dopo 5�.

5. Le misure da verificare sono ripetute almeno tre volte.

6. Le misure sono ripetute con tutti i campioni disponibili.

7. Le misure vengono confrontate.

Capitolo 6

154

6.9 ISTRUZIONI PER LA TARATURA DEI TERMOMETRI

6.9.1 TERMOMETRO

• Strumenti campione utilizzati per la prova: termometro a

mercurio.

• Strumenti ausiliari utilizzati: cella frigorifera, bagno

termostatato con agitatore.

1. E� verificata la normale funzionalità dello strumento da

controllare .

2. a. Per le temperature inferiori a quelle ambiente, viene posto

un becher pieno di alcool nella camera frigorifera ad una

temperatura inferiore a quella minima del termometro da

verificare.

Dopo che il liquido ha raggiunto la temperatura desiderata,

viene estratto il becher dal frigo.

b. Per le temperature superiori a quelle ambiente, viene

riempito il bagno termostatato con acqua e si imposta sul

termostato una temperatura superiore a quella utile per la

verifica.

Poi si attende che il liquido raggiunga la temperatura

impostata.

3. La parte sensibile degli strumenti (campione e da verificare) è

posta ad una distanza di 1÷3 cm, si agita il liquido per

uniformare la temperatura.

4. Le misure dello strumento campione vengono confrontate con

quello da tarare.

CRITERI DI ESCLUSIONE E LIMITE DI PRECISIONE

La precisione richiesta, per i tutti i termometri, è di ±2 divisioni.

Apparecchiature: ident ificazione e taratura

155

6.10 ISTRUZIONI PER LA MISURA DELLA

TEMPERATURA IN APPARECCHIATURE ED

IMPIANTI

6.10.1MISURA DI TEMPERATURA NEI FORNI VENTILATI

• Strumenti campione utilizzati per la prova: termometro a

massima a mercurio, termometro digitale controllato, bagno

termostatato con agitatore.

1. E� verificata la normale funzionalità dello strumento da

controllare.

2. a. La sonda del termometro digitale, eventualmente il bulbo del

termometro a mercurio, è posizionata vicino (1÷3 cm) alla

sonda del termometro del forno.

b. Quando tale verifica è difficile da eseguire in ambiente,

viene eseguito un procedimento analogo in un bagno

termostatato.

3. Quando la temperatura è stabile, vengono confrontate le

misure.

4. Le misure si ripetono sui valori di 40°C e 85°C.

6.10.2 VERIFICA DI FUNZIONALITA� DEI TERMOMETRI

DELLE AUTOCLAVI • Strumenti campione da utilizzare per la prova: termometro a

massima a mercurio, termometro digitale controllato.

• Strumenti ausiliari da utilizzare: bagno termostatato con

agitatore.

1. E� verificata la normale funzionalità dello strumento da

controllare.

2. Il bagno termostatato è impostato alla temperatura desiderata.

Capitolo 6

156

3. La temperatura all�interno del bagno è uniformata, utilizzando

l�agitatore.

4. La parte sensibile degli strumenti (campione e da verificare) è

disposta ad una distanza di 1÷3cm.

5. Le misure vengono ripetute sui valori di impiego

dell�autoclave.

6. Le misure dello strumento campione vengono confrontate con

quello da tarare.

7. La precisione della misura indicata sul display del

termoregolatore è di ±5°C.

6.10.3 VERIFICA DI FUNZIONALITA� TERMOMETRI E

POZZETTI PER SALDATURA

• Strumenti campione da utilizzare per la prova: termometro

digitale controllato.

1. E� verificata la normale funzionalità dello strumento da

controllare.

2. La scala di regolazione del pozzetto è impostata alla

temperatura desiderata.

3. Si attende la fusione dello stagno e lo spegnimento prolungato

della spia del termostato del pozzetto (occorrono 30�).

4. La parte sensibile del termostato digitale è disposta all�interno

del pozzetto.

5. Vengono eseguite due misure a temperature comprese tra i 200

e 500°C.

6. Le misure rilevate sul display dello strumento campione

vengono confrontate con quelle presenti sulla scala di

regolazione del pozzetto.

7. La precisione della misura indicata sul display del pozzetto è

di ±20°C.

Apparecchiature: ident ificazione e taratura

157

6.10.4 MISURA DI TEMPERATURA SUI SALDATORI A

STAGNO

• Strumenti campione da utilizzare per la prova: termometro

digitale controllato.

1. E� verificata la normale funzionalità del saldatore da

controllare.

2. Si attende che il saldatore raggiunga la massima temperatura

(occorrono 15�).

3. Una goccia di stagno (tipo Piraflux) è portata a fusione sulla

punta del saldatore.

4. La parte sensibile del termometro digitale è disposta nella

goccia fusa.

5. Viene rilevata la misura.

CRITERI DI ESCLUSIONE E LIMITE DI PRECISIONE

I limiti di temperatura per i saldatori a stagno di solito sono

500°C.

158

CONCLUSIONI

La DUCATI ENERGIA, dal conseguimento della certificazione

ISO 9000, fondamentalmente avrà riconosciuti i seguenti vantaggi

competitivi dal mercato:

• RIDUZIONE DEI COSTI.

Questo avverrà grazie ad un calo degli approvvigionamenti e

della produzione di prodotti difettosi (quindi meno scarti e

rilavorazioni), degli eccessivi controlli in entrata ed in linea

effettuati prima della certificazione ed infine dei resi del

cliente.

• EFFETTO PUBBLICITARIO E RAFFORZAMENTO

DELL�IMMAGINE.

Un vantaggio, questo, in lenta caduta con l�aumentare del

numero di certificati emessi.

• MIGLIORAMENTO DELL�EFFICIENZA AZIENDALE.

L�introduzione degli standard comporterà necessariamente una

revisione critica dei propri processi operativi razionalizzandoli

e, quindi, semplificandoli e migliorandoli. Si riuscirà cosi� ad

accorciare i tempi di produzione, diminuire gli errori, ridurre i

costi operativi, aumentare l�impegno del personale.

• MENO RISCHI IN CASO DI PROCEDIMENTO LEGALE PER

ACCERTAMENTO DI RESPONSABILITÀ PER DANNO DA

PRODOTTO DIFETTOSO.

Dimostrando di operare con un sistema di qualità certificato,

nel caso di difetto non �originario� (sopravvenuto in momenti

successivi alla produzione, vale a dire trasporto,

conservazione, installazione, manutenzione, utilizzazione) si

fornirà la prova che il prodotto in uscita dalla sua sfera di

controllo era privo da difetti.

Ottenuta la certificazione, periodicamente verranno eseguite visite

ispettive da parte dell�ente certificatore al fine di verificare il

mantenimento ed il miglioramento del sistema. La loro funzione,

159

quindi, sarà di controllare la corretta applicazione delle attività

attinenti alla qualità, di appurare che i risultati siano in accordo

con quanto pianificato e che il Sistema Qualità sia efficace.

In caso di esiti negativi vengono richieste azioni correttive o, in

situazioni estreme, si può incorrere nel ritiro della certificazione.

Ultimamente la validità degli AUDIT è accresciuta, perché

l�attuale concetto di qualità sottolinea le necessità di prevenzione

dei problemi, sia per una maggiore soddisfazione del cliente che

dell�azienda.

Peraltro, rispetto al passato, ci sono alcuni aspetti che sono

cambiati: le finalità e le modalità operative. Per quanto concerne

il primo elemento, le visite ispettive hanno assunto

prevalentemente uno scopo di misura dello stato della qualità e di

promozione ai fini del miglioramento continuo. Per quanto

riguarda le modalità operative, su di esse si riflette oggi, più

positivamente di quanto avveniva in passato, il ruolo della

motivazione e della collaborazione, pur nel rispetto

dell�obiettività della verifica. Questo avviene con utili consigli

apportati dagli ispettori, detentori di KNOW-HOW acquisito

durante gli AUDIT nelle più disparate realtà aziendali.

160

BIBLIOGRAFIA

[1] ARRIGO PARESCHI

Impianti Industriali

EDITORE PROGETTO LEONARDO.

[2] JAMES M.MOORE

Progettazione e Lay-Out degli Impianti

EDITORE FRANCO ANGELI.

[3] MAURIZIO SOBRERO

La Gestione dell�innovazione

EDITORE CARRACCI

[4] ROBERT M. GRANT

L�analisi Strategica per le Descrizioni Aziendali

EDITORE IL MULINO

[5] JOHN R. LINDEBECK MOLLY W. WILLIAMS

Manufacturing Technology

PRENTICE HALL INTERNATINAL EDITION

[6] FRANCO GIACOMAZZI

Pianificazione ed Esercizio dei Processi Industriali

EDITORE CLUEB

Bibliografia

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[7] JAMES R. EVANS

Applied Production and Operations Management

FOURTH EDITION

[8] FRANCESCO DA VILLA

Introduzione ai Sistemi Produttivi

EDITORE LIBRERIA PROGETTO PADOVA

[9] VINCENZO PERRONE

Le Strutture Organizzative d�impresa

EDITORE EGEA

[10] LUIGI BRUSA

Le Strutture Organizzative d�impresa

EDITORE GIUFFRE�

[11] HENRY MINTZBERG

La Progettazione dell�Organizzazione Aziendale

EDITORE IL MULINO

[12] SERGIO SCIARELLI

Il Sistema d�Impresa

EDITORE CEDAM

[13] Manuale di Gestione della Produzione

EDITORE ISEDI

[14] NINO LUCIANI

Economia Generale e Applicata

EDITORE PROGETTO LEONARDO

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[15] A.C. JACHINO

Economia ed Organizzazione Aziendale

EDITORE IL MULINO

[16] RICHARD J.TERSINI

Production/Operations/Management

PRENTICE HALL INTERNATIONAL EDITION

[17] EUGENE L. GRANT, RICHARD S. LEAVENWORTH

Statistical Quality Control

MC GRAW-HILL INTERNATIONAL EDITION

[18] PHILIP KOTLER

Marketing Management

COEDIZIONE PRENTICE HALL INTERNATIONAL/ISEDI

[19] R.MONTEFUSCO

Certificare il Sistema Qualità

EDITORE ISEDI.

[20] CHIARINI

Sistema Qualità in Conformità alle Norme ISO 9000

EDITORE FRANCO ANGELI.

[21] G.MATTANA

Qualità, Affidabilità, Certificazione

EDITORE FRANCO ANGELI.

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[22] K. ISHIKAWA

Guida al Controllo di Qualità

EDITORE FRANCO ANGELI.

[23] G. WEILLER

Il Controllo del Processo di Produzione

EDITORE FRANCO ANGELI.

[24] DUCATI energia WEB SITE

http://www.ducatienergia.it/home-i.htm.

164

RINGRAZIAMENTI

Un ringraziamento ai miei genitori,

a mia sorella Anna Letizia ed

alla mia ragazza Donata

che mi sono stati vicini nei momenti più difficili;

al professore Gian Carlo Montanari,

ed ai professori Andrea Cavallini ed Andrea Cristofolini

per la disponibilità e la serietà dimostrata;

all�Ing. Andrea Onado ed al Dott. Marco Solieri

per la collaborazione prestata ed gli utili consigli forniti

durante la permanenza in DUCATI.

Un ultimo ringraziamento,

ma non per questo meno sentito,

a tutti gli amici delle �palafitte�

che insieme al Sig. Teodomiro Dal Negro e al Sig. Modiano

mi hanno accompagnato nei sei anni di intensi studi Universitari

permettendomi il perfezionamento dell�oramai famoso

�BUSSO�FORSE�.