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54 Stampi giugno 2013 EVENTI AZIENDALI • di Renzo Brugola P rendete il distributore italiano di una fra le suite applicative più diffuse nelle officine degli stam- pisti su tutto il territorio naziona- le. E aggiungetevi da un lato un costruttore di macchine utensi- li storicamente affermato su scale mondiale; e dall’altro un fornitore di materia pri- ma sotto forma di acciai, porta stam- pi e piastre. Concludete la preparazione con un’azienda che da quasi quarant’anni è protagonista dello stampaggio nella sua regione d’origine e cioè l’Emilia Roma- gna ma anche nel resto della Peni- sola. Il cocktail è servito ed è una miscela di eccellenze che rappresentano la filiera dello stampo tricolore in tutti i suoi aspetti e lungo le varie fasi della produzio- ne. Questo è lo scenario andato in onda in un’inclemente primavera di vento e pioggia battente nel quartier generale di Microsy- stem a Calderara di Reno presso Bologna. Tradizionale distributore del pacchetto de- dicato CimatronE sviluppato dall’israelia- na Cimatron il marchio felsineo ha fatto gli onori di casa soffermandosi sulle virtù del più recente rilascio CimatronE 11. Per pre- sentarne le funzionalità di interesse è stato chiamato in causa il product manager Pa- olo Betti. Al suo fianco un parterre de roi di clienti e partner composto da Makino, Meusburger e da Marchetti che per l’oc- casione ha aperto le porte della sua Offi- cina a Sala Bolognese ai visitatori. Un pacchetto integrato Presente sul mercato sin dal 1980 Mi- crosystem commercializza le soluzioni Ci- matron dalla metà degli anni Ottanta con 50 addetti in cinque fra le principali regioni d’Italia. Fornitore di brand come Ducati, Shi- mano o Tecnica il marchio Cimatron è pre- sente in tutti i più importanti paesi industria- lizzati. Per la sua undicesima versione e a detta dello stesso Paolo Betti CimatronE si presenta come un pacchetto integrato per la lavorazione della lamiera e degli stampi. Ne cura l’intero ciclo di vita sovrintendendo alle fasi che spaziano dalla progettazione e dalla ricezione o elaborazione dei dati sino alla formulazione dei preven- tivi e alla costruzione propria- mente detta. Oltre a offrire funzionalità di modella- zione parametrica ibrida verticale l’applicativo in- NON UNA SEMPLICE SFILATA DI PRODOTTI E AZIENDE D’ECCELLENZA MA IL GRAN GALA DELL’INTERA SUPPLY CHAIN DELL’INDUSTRIA NAZIONALE DELLO STAMPAGGIO. QUESTO IL SIGNIFICATO E L’ASPETTO PIÙ AUTENTICO DELL’ OPEN DAY ALLESTITO DAL DISTRIBUTORE EMILIANO DI SOFTWARE MICROSYSTEM LA SCORSA PRIMAVERA NELLE SUE SEDI STAMPI, UNA FILIERA AL COMPLETO Parte Mobile Stampo iniezione settore automotive

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EVENTI AZIENDALI• di Renzo Brugola

Prendete il distributore italiano di una fra le suite applicative più diffuse nelle offi cine degli stam-pisti su tutto il territorio naziona-le. E aggiungetevi da un lato un costruttore di macchine utensi-li storicamente affermato su scale mondiale; e dall’altro un fornitore di materia pri-

ma sotto forma di acciai, porta stam-pi e piastre. Concludete la preparazione con un’azienda che da quasi quarant’anni è protagonista dello stampaggio nella sua regione d’origine e cioè l’Emilia Roma-gna ma anche nel resto della Peni-sola. Il cocktail è servito ed è una

miscela di eccellenze che rappresentano la fi liera dello stampo tricolore in tutti i suoi aspetti e lungo le varie fasi della produzio-ne. Questo è lo scenario andato in onda in un’inclemente primavera di vento e pioggia battente nel quartier generale di Microsy-stem a Calderara di Reno presso Bologna. Tradizionale distributore del pacchetto de-dicato CimatronE sviluppato dall’israelia-na Cimatron il marchio felsineo ha fatto gli onori di casa soffermandosi sulle virtù del più recente rilascio CimatronE 11. Per pre-sentarne le funzionalità di interesse è stato chiamato in causa il product manager Pa-olo Betti. Al suo fi anco un parterre de roi di clienti e partner composto da Makino,

Meusburger e da Marchetti che per l’oc-casione ha aperto le porte della sua Offi -cina a Sala Bolognese ai visitatori.

Un pacchetto integrato Presente sul mercato sin dal 1980 Mi-crosystem commercializza le soluzioni Ci-matron dalla metà degli anni Ottanta con 50 addetti in cinque fra le principali regioni d’Italia. Fornitore di brand come Ducati, Shi-mano o Tecnica il marchio Cimatron è pre-sente in tutti i più importanti paesi industria-lizzati. Per la sua undicesima versione e a detta dello stesso Paolo Betti CimatronE si presenta come un pacchetto integrato per la lavorazione della lamiera e degli stampi. Ne cura l’intero ciclo di vita sovrintendendo alle fasi che spaziano dalla progettazione e dalla ricezione o elaborazione dei dati sino

alla formulazione dei preven-tivi e alla costruzione propria-mente detta. Oltre a offrire

funzionalità di modella-zione parametrica ibrida verticale l’applicativo in-

NON UNA SEMPLICE SFILATA DI PRODOTTI E AZIENDE D’ECCELLENZA MA IL GRAN GALA DELL’INTERA SUPPLY CHAIN DELL’INDUSTRIA NAZIONALE DELLO STAMPAGGIO. QUESTO IL SIGNIFICATO E L’ASPETTO PIÙ AUTENTICO DELL’OPEN DAY ALLESTITO DAL DISTRIBUTORE EMILIANO DI SOFTWARE MICROSYSTEM LA SCORSA PRIMAVERA NELLE SUE SEDI

stampi, una FiLiEra aL CompLEto

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clude strumenti di produttività specifici qua-li Mold design e Quick electrode gestendo senza sforzo formati eterogenei e altri stan-dard del mercato quali per esempio Catia e Pro-Engineer. Con analisi di spessore e se-zione monitora e guida l’ingegnerizzazione dello stampo e fa confluire i risultati dei suoi calcoli in dettagliati preventivi pronti per es-sere presentati alla clientela finale. Presen-ta un vasto catalogo di normalizzati grazie alla collaborazione con fornitori come la ci-tata Meusburger ed è in grado di compiere analisi sulle cinematiche per accertarne l’ef-fettivo funzionamento. L’obiettivo di Cima-

tron e Microsystem, ma naturalmente an-che degli stampisti, è ridimensionare l’uso e la circolazione di carta negli stabilimenti. Non solo CimatronE 11 prova a soddisfare questa esigenza con il sistema Product ma-nufacturing information ma fa sì che i dati critici di lavorazione (l’esempio è Thickness report sugli spessori) possano esser salvati nel formato universale .Pdf. Questo implica la possibilità di condividerli con chiunque a ogni livello insieme all’opportunità di ge-stirli con hardware di diversa natura, dalle workstation ai palmari. Moldex 3D explo-rer è la funzione di studio della deformazio-

ne, dell’iniezione e dei flussi ma consen-te anche la simulazione dei parametri di riscaldamento e raffreddamento dei pez-zi; mentre Quick electrode monitora sia le geometrie sia la condizione degli elettro-di grezzi, al servizio di chi ne fa un utiliz-zo più rilevante. Sono state automatizzate sia la gestione della foratura su macchine a tre o cinque assi sia quella del grezzo re-siduo con la possibilità di ottenere ante-prime sui processi di sgrossatura. In vista della maggiore produttività dei program-matori la suite integra l’acceleratore di cal-colo Cam SuperBox.

Lo stampista si industriaLizzaIl responsabile delle vendite di Makino Italia Andrea Romanini ha concluso il suo intervento presso lo Open Day di Microsystem con queste parole: «Le prospettive sono quelle di una ulteriore industrializzazione del settore degli stampi», ha detto, «e la stabilizzazione dei processi e della catena produttiva è fondamentale. Le macchine utensili ne sono un prerequisito essenziale ma se la sfida è il time to market, il tempismo nel giungere al mercato, per affermarsi servono flessibilità, produttività e automazione. E solo il più veloce vince». Ne sa qualcosa Dante Marchetti che ha fondato nel 1974 e tuttora dirige l’omonima officina bolognese e naturalmente ha attraversato con successo i momenti cruciali dello stampaggio italiano. «Per noi il passaggio a Makino è stato determinante», ha ricordato Marchetti, «poiché ha contribuito a ridurre i tempi di consegna ai clienti e le correzioni o le riprese; mentre per la consueta operatività dell’azienda nulla è cambiato se non in meglio. Gli straordinari si sono di fatto azzerati grazie alla introduzione della palletizzazione e dell’automazione. Una migliore organizzazione dei cicli ci ha permesso di arrivare a un 30% di ore di lavoro non presidiate rispetto al totale. Ma si può migliorare ancora. Il rammarico è infatti di non riuscire ancor oggi a saturare le macchine quanto vorremmo». Se la parola d’ordine è velocità, anche Meusburger ne è diventato sinonimo: «Il mercato stesso ci ha imposto rapidità», ha detto Marchetti, «e la società austriaca non solo ha rispettato le tempistiche promesse ma ci ha aiutato a snellire i tempi di lavorazione con i suoi acciai prericotti e stabilizzati». È dunque anche in virtù della collaborazione coi protagonisti dell’Open Day che Officina Marchetti è riuscita a resistere ai marosi delle ricorrenti crisi industriali dato che pure i rapporti con il distributore di software padrone di casa datano alla metà degli anni Novanta. Quel che più conta è che l’Officina abbia guadagnato quella «flessibilità» che tutti additano come un asso nella manica: «Per il 60% le nostre commesse venivano dal medicale», ha concluso Dante Marchetti, «che ora incarna con le attività termoplastiche solo il 20% del nostro fatturato. La maggior parte dei nostri incarichi arriva invece dagli stampi per il silicone liquido. Una nicchia, sì, di buone prospettive».

Un momento della visita alla Officine Marchetti nell’ambito del recente Open Day allestito dal distributore emiliano di software Microsystem

Macchine Makino in funzione alla Officine Marchetti

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eventi aziendali

Precise precise e mandrini “longevi” Posizionato soprattutto sulla fascia al-ta del mercato il costruttore nipponico Makino è intervenuta allo Open Day con il responsabile della consulenza e delle vendite in Italia Andrea Romanini che ha illustrato i vantaggi di una gamma di pro-dotto progettata e sviluppata prevalente-mente per stampisti ora articolata in tre tipologie. Le serie F e PS altamente fles-sibili e concrete, nella performance e nel risultato; le serie V e D centri di lavoro verticali 3 e 5 assi concrete nel garantire la qualità e l’incremento di produttività; per arrivare al segmento di punta dello High End con i modelli verticali iQ e FB e le orizzontali. Presente inoltre nell’elettro-erosione a tuffo (EDAF, EDAC) e con al-trettante proposte in quella a filo (U, UP, UPV) il produttore scommette non sol-tanto sulla qualità e precisione ma pure sulla longevità degli apparati. Il mandri-no Makino è garantito per almeno 20 mi-la ore di lavorazione e tuttora si trovano sul mercato esemplari realizzati a caval-lo fra il primo e il secondo dopoguerra agli esordi del brand. Forte di un volume d’affari che nel 2012 ha toccato quota 1,4 miliardi di dollari e di 4.000 dipendenti

ad oggi Makino fa anche della precisio-ne la sua arma vincente. La iQ300 può operare su dimensioni da 0,003 micron - quando il diametro di un capello uma-no ne conta fra i 60 e gli 80 - laddove a dispetto dei 3 micron dichiarati ufficial-mente nelle specifiche il modello V33i arriva sino a 0,8. È tuttavia sugli aspet-ti del controllo dinamico o cinematico; sull’ineguagliata stabilità termica e infine sulla durata del mandrino che il vendor sfoggia la sua maggiore competitività in virtù dei suoi numerosi brevetti deposi-tati. Con prerogative di lubrificazione ot-timizzata e un contenuto tasso di oscilla-zione il mandrino Makino può vivere dal 30 al 40% in più rispetto a modelli rivali comparabili. La sua refrigerazione avvie-ne con processo inverso dal nucleo ver-so l’esterno a garanzia tanto di una mag-giore stabilità termica e di una maggior precisione in finitura quanto di ridotte vi-brazioni a favore di un minore consumo degli utensili. Il CNC Makino che include la feature Super Gi4 dove Gi sta per Ge-ometric Intelligence, caratteristica esclu-siva, sviluppata per l’alta velocità e per garantire massima precisione delle for-me e rugosità da 0,1 micron. ■

Cortesia: Officine Marchetti

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