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Sommario

I Lupi festeggiano vent’anni pag. 3

millenovecentottantasette “ 13

millenovecentottantotto “ 17

millenovecentottantanove “ 21

millenovecentonovanta “ 25

millenovecentonovantuno “ 29

millenovecentonovantadue “ 33

millenovecentonovantatre “ 37

millenovecentonovantaquattro “ 41

millenovecentonovantacinque “ 45

millenovecentonovantasei “ 49

millenovecentonovantasette “ 53

millenovecentonovantotto “ 57

millenovecentonovantanove “ 61

duemila “ 65

duemilauno “ 69

duemiladue “ 73

duemilatre “ 77

duemilaquattro “ 81

duemilacinque “ 85

duemilasei “ 89

Per non dimenticare “ 95

1987 - S. Glisente1988 - Campelli - versante camuno1989 - Crepaccio del Ghiacciaio dei Forni1990 - S. Glisente1991 - Concarena1992 - Chiesetta di Budec1993 - Lago di Lova1994 - Verso il Monte Bianco1995 - Monte Rosa1996 - La Val Fredda

1997 - Pizzo Badile1998 - Santa Cristina e Val Baione1999 - Sentiero a Foppe di Nadro2000 - Adamello2001 - Rifugio alpestre alta Valle Camonica2002 - Baite in Val Bione2003 - Paesaggio invernale2004 - Gruppo del Pisgana2005 - Lupi in cordata2006 - Rifugio alpestre sul Sentiero Roma

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Come passa il tempo! Chi di noi l’avrebbemai detto che i Lupi di San Glisente po-tessero durare così a lungo e crescer cosìintensamente, venti anni d’età, gennaio1987 - gennaio 2007.

Nel gennaio del 1987, l’Associazionenasce con una cena alla quale partecipa-no una cinquantina di persone (...gli anti-chi insegnano che è durante i banchettipiù effervescenti che si prendono le deci-sioni); segue poi una riunione tra quelliche hanno costituito il primo comitato;immediatamente dopo si inserisce EnnioLombardi che per alcuni anni riveste lacarica di segretario, con lui inizia la pub-blicazione del giornalino.

L’idea nasce da una passione comuneper la montagna e tutto ciò che essa por-ta con sé: lo spirito di gruppo, la voglia diesplorare nuovi luoghi, le emozioni, il di-vertimento, la sensibilità ambientale.

Agli esordi i primi obiettivi che ci ponia-mo sono: le gite, il sentiero 163 del CAI,sul nostro territorio, e la collaborazionecon le scuole che si inaugura, lo ricordo,grazie all’aiuto di Ennio Lombardi e EnzoBona, il botanico per eccellenza; poi arri-va Giuliano Taverniti.

Le giteRomano Cresci è il promotore delle gite:

percorsi memorabili, trekking, uscite almare, luoghi che mai avevamo visitato. Legite ufficiali, in questi vent’anni, sono cir-ca trecento, interessanti e seguite da tan-ti amanti della montagna e della buonacompagnia: San Glisente, il Maniva, ilMonte Bianco, la Valle dell’Inferno, il Mon-te Rosa, il Gran Paradiso, l’Adamello, laPresanella, Cresta Croce, le Dolomiti, leTre Cime di Lavaredo, le montagne berga-masche, il Sentiero Numero Uno dell’Ada-

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mello, Garmisch, il Gran Sasso in Abruz-zo, il Sentiero Roma; ma anche lo sci al-pinismo, le gite al mare: le Cinque Terre,Portofino, l’Isola d’Elba.

Qualche Lupo e Lupa più avventurierifrequentano addirittura le montagne inter-nazionali: Giuliano e Cresci nel 1989 sidirigono verso il Nepal, (già meta di Prestie Cresci), nel 1999 Torri e Lari esploranoi paesaggi della Patagonia, nel gennaio del2004 Torri continua il suo viaggio all’este-ro sul Monte Aconcagua in Argentina (mt6960); nel novembre dello stesso announ gruppetto di Lupi e una Lupa (Gianni,Giuliano, Taboni, Ghitti, Lari e Benedetta)si dirigono verso le Ande Peruviane, e nelnovembre del 2006 Lari e Benedettasono in Nepal.

Commissione sentieriCon l’aiuto di tutti, ci si dedica alla rico-struzione di un percorso che stava scom-parendo, la Valle dell’Inferno, con il sen-tiero 163 segnavia del CAI, un tracciatomolto bello e selvaggio che necessita diessere riconfermato. Quanto lavoro! Masiamo numerosi e la Commissione Sentieridel CAI Cedegolo ci premia erogandoci dei

contributi in funzione alle giornate lavora-tive. In seguito si aggiungono altri sentie-ri: Val Cavena, Selz-Budec, Baita del Gia-ol-Lazzaretto, Rugola-Salvagnone. E sidanno alle stampe le relative pubblicazio-ni di cartine dei sentieri: Segnavia 163 in-titolata a Romano e Glisente, la Cartina

dei sentieri di Vallecamonica, I sentieri

dei Lupi di Luigi Marioli, la Cartina del Bi-vacco Marino Bassi (per le altre pubblica-zioni promosse dai Lupi e dalla scuola sirimanda all’articolo del Dirigente Scolasti-co Bortolo Baiocchi - pag. 51-52).

Baita del GiaolUno dei più importanti interventi è la re-alizzazione della Baita del Giaol, indimen-ticabile lavoro-capolavoro: c’era solo unrudere con residui di mura distrutte e latraccia di un focolare. Tantissimi Lupi eamici si dedicano alla costruzione dellabaita, l’Amministrazione Comunale ci dàuna mano, e in poco tempo riusciamo arealizzare un piccolo ma delizioso rifugio,che diventerà meta di tante persone,compreso coloro che già frequentavanola zona per gli alpeggi. In un secondo mo-mento costruiamo anche la fontana, e

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nel corso degli anni la manutenzione e lacura sono costanti; si continua a lavora-re fino al 2006, quando nel mese di ot-tobre, con l’aiuto del giovane Mario, rifac-ciamo le “scossaline” di testata in acciaiopreverniciato. Il gruppo d’intervento inquella occasione è formato da Ines, Gia-coma, Giacomo e ci sono anche altre trepersone: Puri, Mimmo e Gian Mario chegià avevano dato il loro contributo allaprima ricognizione del sito vent’anni fa. Ilsentiero, tracciato e segnato con unascaletta, aiuta a raggiungere la baita evolendo si può proseguire fino a Lazzaret-to. È una zona molto selvaggia ma tran-quilla che dà un senso di vera pace. Pernoi è il completamento di un sogno rea-lizzato. Quante belle giornate passatecon i Lupi in questo luogo selvaggio e in-cantevole.

Interventi sul territorioIl nostro impegno ci vede coinvolti nonsolo in montagna, infatti ci diamo da fareanche in altri ambiti: la realizzazione delparco giochi dietro la palestra, (sponsoriz-zato dalla IMIL Serramenti) e la sua ma-nutenzione per diversi anni con Romano,

Gianni e Glisente; la pulizia della Rocca diPlemo e del Pozzo della SS. Trinità, conpromotore Siro ed un contributo del suoamico Vittorio; la pulizia del campaniledella chiesa parrocchiale di Esine. Se peri primi due interventi (parco giochi e poz-zo) c’è una partecipazione di massa deiLupi, con un entusiasmo esagerato, per ilcampanile solo pochi si prestano: vistal’altezza solo qualche coraggioso si offredi salire fin lassù e uno di loro (io) escedistrutto da questa incredibile esperienza,con le “ossa rotte” ...ma anche gli altridue (Gianni e Lari) sembrano particolar-mente segnati dalla fatica.

La realizzazione di un plastico che ri-guarda le nostre montagne che si trovasulla strada vicino alla palestra, è un al-tro lavoro che i Lupi riescono a portare atermine, grazie all’aiuto del professor Za-notti ed allo sponsor Fassini Arredi.

La Rosa dei Venti (una piastra direzio-nale) posta in cima alla colma di San Gli-sente, vicino alla “matta” (un accumulo disassi per indicare la direzione e la cimadella vetta); infine la palestra di roccia, re-alizzata da un gruppo di giovani Lupi, in lo-calità Doi Bià sulle nostre montagne.

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Questi sono tutti segni concreti che te-stimoniano la nostra volontà di esserepresenti sul territorio, il nostro impegnoper migliorarlo e per renderlo piacevole atutti, anche attraverso piccoli interventi.

CollaborazioniNella storia dei Lupi sono diverse le colla-borazioni con altri gruppi, oltre al CAI Ce-degolo, con il quale manteniamo un’atti-va linea di contatto.

Nei primi anni di vita dell’Associazione,collaboriamo spesso con l’oratorio e igruppi di adolescenti dei Grest, insiemeorganizziamo tantissime gite e momenti disocializzazione.

L’attività che caratterizza il nostro grup-po è decisamente quella con le scuoleiniziata nel 1989. Il progetto è difficile eambizioso: credere nei bambini e nelleloro infinite capacità di ascoltare e capta-re messaggi dalla saggezza dei grandi, èuna bella sfida. Fare didattica ambientaleè un dovere, non solo un compito o unamoda; noi, il Dirigente Scolastico e il cor-po docenti ci crediamo subito e da lì par-te il coinvolgimento degli alunni.

L’idea di un concorso scolastico sultema dell’ambiente si concretizza con lapartecipazione attiva di tutti, con l’appor-to della fantasia di ciascuno e con la pro-duzione artistica di numerosi elaboratiesposti in una mostra che da sempre in-teressa tutto Esine e i paesi limitrofi. ILupi, per fortuna, riescono a trovare i fi-nanziamenti (Banca di Credito Cooperati-vo Camuna, Centro Ortopedico Camuno,Bipharma, e le Amministrazioni Comunali)per premiare il lavoro degli alunni, il pro-getto diventa un appuntamento importan-te con scadenza annuale che coinvolgesempre più numerosi circoli didattici dellaValle. Negli ultimi tre anni un gruppetto diLupi (Lari, Bigatti e Giacomino) organizza,con la scuola e con l’oratorio, delle gitesul territorio che riscuotono molto suc-cesso vista la partecipazione attiva di tan-ti ragazzi e insegnanti.

Un’antica amicizia lega i Lupi agli amicidel CAI Marone, insieme trascorriamo pia-cevolissime giornate, spesso ci ritroviamoad affronatre le salite al Monte Guglielmoe trekking di svariato genere. Anche congli Amici di Pisogne si organizzano pranzi

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indimenticabili come quello al Roccolo,dove siamo in duecento, o nella cantina diGiacomo, dove con gli amici della Valtelli-na gustiamo dell’ottima selvaggina. Inquesti vent’anni ci deliziano con la loromusica: Italo e la sua fisarmonica e il “vi-olino di spalla” Reginaldo.

Il CAI di Darfo ci invita ogni anno a par-tecipare alla divertentissima “Quater Pa-lecc”, una gara di sci alpinismo a coppie,non del tutto competitiva con ricchi ric-chissimi premi e tante risate, i Lupi nonmancano mai.

Ci sono poi il gruppo del CAI Bienno e gliAmici di S. Glisente di Berzo: con loro nel-l’ottobre del 2001 organizziamo tre seratedi geologia e ambiente: storie di pietre, ha-bitat, erbe e fiori tra la Val Grigna e l’alta ValTrompia. Da circa tre anni, in concomitanzacon la festa di San Glisente (ultima dome-nica di luglio) collaboriamo all’organizzazio-ne della “San Glisente Maraton”.

Non scordiamo gli Alpini, gruppo forte eimportante che condivide con noi diverseesperienze e progetti: molti Lupi sono an-che Alpini e viceversa, insieme si dà vita adun buon spirito di gruppo e quando c’è da

lavorare (ad esempio durante le giornateecologiche) non manca mai la voglia e ladeterminazione. Con loro partecipiamo al“Pellegrinaggio dell’Adamello” che si tieneogni anno, ed alle varie Adunate Nazionali;vorrei ricordarne due in particolare: l’adu-nata ad Udine e quella in Sicilia, splendidaterra che ci ha accolti con calore e che ciha portati in vetta all’Etna, in piazza Arme-rina, a Taormina e alla Valle dei Templi.

Siamo molto affezionati anche al grup-po di Ono San Pietro che organizza nume-rose “feste” in montagna; da circavent’anni infatti, i Lupi sono suoi ospitipresso la cascina di Giacomo in localitàBaite del Mella; i primi appuntamenti civedono alle prese con gli sci, partendo daSchilpario con ritorno: molta fatica, maappagata dai pranzi caldi e deliziosi dellesignore di Ono. È diventato ormai un clas-sico ritrovo piacevole e divertente, al qua-le ci teniamo molto.

A proposito di collaborazioni insolite magradite, non posso non ricordare “l’amicodei tartufi”, Lolo, che ad ogni nostra festaè presente sempre con ottimi tartufi daassaggiare.

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Ricordo anche un appuntamento inver-nale molto simpatico, che vede i Lupi im-pegnati nell’organizzazione di una gara dislalom alla quale partecipano: Lupetti,aspiranti Lupi, vecchi Lupi e simpatizzan-ti; le piste di sci diventano per un giorno“scie” di divertimento per tutti e l’appun-tamento si conclude con la consegna deipremi e una buona cena; anche in questaoccasione, la collaborazione con le Lupeè importante, ci preparano sempre ban-chetti squisiti!

Un altro momento da ricordare è l’incon-tro con Franco Solina: nel 2003 si inauguraad Esine la sua mostra fotografica su Perùed Ecuador e nello stesso anno, dedica unarticolo sul “Giornale di Brescia” che descri-ve il sentiero 163 della Valle dell’Inferno,dopo aver fatto un’escursione in loco ac-compagnato dai Lupi.

Voglio segnalare un particolare gesto-dell’Associazione: si tratta di un piccolosostegno economico che diamo nel 2004,2005 e 2006 alla missione Gassa-Carè disuor Luigia in Etiopia tramite la nostraLupa Ines, che da qualche anno dedicaun po’ del suo tempo e della sua genero-sità alla missione.

Ma non solo collaborazioni paesaggisti-che e culinarie, ma anche artistiche: il pit-tore Lino Rizza da molti anni ci offre lasua arte con dieci belle litografie dedica-te all’amico Bruno, scomparso il 4 apriledel 1994. L’idea nasce proprio da quegliamici che il giorno del tragico incidentesulle pendici del Colle della Guaita eranocon lui: Gian Mario, Lella, Enzo e Valenti-na. Insieme proponiamo a Lino di realiz-zare un quadro che possa in qualchemodo ricordare Bruno, e lui, senza esita-re, dà la sua piena disponibilità e realizzadieci piccole opere d’arte per Bruno e peri Lupi, una per ogni giornata del ricordoche per dieci anni abbiamo organizzato neivari luoghi, mantenendo come giorno fis-so il lunedì dell’Angelo. L’ultima comme-morazione l’abbiamo dedicata a tutti gliamici scomparsi e si è svolta al Roccolo diItalo. Lino offre nel vero senso della paro-

la la sua prestazione artistica, i Lupi pen-sano solo alle spese delle riproduzioni(150 litografie a volta); un ringraziamentoparticolare va a Ennio Franceschetti eMario Ducoli che ci hanno dato un contri-buto in tutti questi anni.

Ricordo infine una “cooperazione im-provvisata” con la Protezione Civile alleprese con un incendio sui monti di Esine,nel dicembre del 2001, anche noi siamocorsi a spegnere le fiamme in difesa dellanostra montagna.

Gli sponsorCome ho già ricordato (alcuni sponsorsono già stati menzionati), tanti sono statigli sponsor che hanno sostenuto e coadiu-vato la nostra Associazione e tutti i nostriprogetti: Lanzini Esperti in Arredamenti,SEMAT Carpenteria, Immobiliare Camuna,Tinteggiatura Scolari Francesco Mario, CRAIdi Sanzogni Gian Paolo, Tipolitografia Valgri-gna, Priuli Dante Bruno, Lattoneria di Ghi-roldi Giacomo, Segafredo di Reginaldo,Ferramenta Stofler, COMS, Fassini Arredi,Artigiana Marmi, Eco Edilbit, Gigi Marioli,Palini Vernici, Dimensione Sport.

È doveroso da parte nostra ringraziaretutti; senza un costante contributo econo-mico sarebbe stato difficile, se non im-possibile, far crescere il nostro gruppo,farlo conoscere sul territorio e portare atermine numerosi progetti.

Per non dimenticareCome tutte le storie ricche di emozioni edi spessore umano, anche la nostra, pur-troppo, è segnata dalla perdita di carepersone che in questi anni hanno dato lu-stro alla nostra Associazione: Miro, Nadia,Battistino, Bruno, Tino, Romano, Gaier,Borsarini, Grappoli, Glisente. Ciascuno dinoi si porta dentro, in silenzio, l’immaginedell’amico più caro; insieme, uniti nelgruppo, li ricordiamo tutti, ogni anno conuna Messa ufficiale il primo sabato di feb-braio, è la Messa dei Lupi, un momentodi riflessione e di ricordo, nella splendidachiesetta di Santa Maria in Esine.

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Il Bivacco Marino BassiIl progetto più recente che ci riguarda è lagestione del Bivacco Marino Bassi, chel’ERSAF (Ente Regionale per i Servizi al-l’Agricoltura e alle Foreste), tramite il CAICedegolo, ci ha dato in gestione per cin-que anni rinnovabili. Si tratta di un bel bi-vacco situato in un posto delizioso sottola nicchia di San Glisente, in Val di Frà,che vi invitiamo a visitare; è già meta dinumerosi frequentatori della montagna esi raggiunge da Monte Campione (tre ore),dalla Val Trompia (due ore) e da Esine.

Il giornalino dei LupiIl documento ufficiale della nostra Asso-ciazione è l’annuario. Nel mese di dicem-bre, da vent’anni, viene distribuito ai Lupied ai simpatizzanti un giornalino che rac-conta la storia dell’anno associativo, unasorta di “diario” di gruppo. Tanti parteci-pano con poesie, racconti, lettere, descri-zioni, fotografie.

Qualche giornalino è davvero degno dinota, vi ricordate come iniziammo? Conuna limitata forma di quattro pagine foto-copiate, poi sono diventate otto fino atrasformarsi in un vero e proprio “giorna-le dei Lupi”.

Anche l’abbigliamento del gruppo èstato curato nei particolari fin dai primianni, ed ora abbiamo una “divisa” damontagna rossa e grigia, assai simpatica,con lo stemma che ci contraddistingue

ben visibile.

I lupi sulla neveQuando arriva la neve sulle cime delle no-stre montagne i Lupi si mettono in pista.

La partecipazione dei Lupi al famoso ra-duno “Luna Rally” si conferma ogni anno.Sulle irte piste del Tonale al chiaro dellafredda luna, si schierano centinaia di scial-pinisti di tutta la regione e... via! La salitaè lunga e faticosa, ma se la prendi con cal-ma e ti godi il paesaggio notturno, la com-petizione si trasforma in gita e ti puoi

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permettere di arrivare ultimo tra gli ultimi,come facciamo noi, o meglio qualcuno dinoi: non tutti i Lupi sono così bravi e co-raggiosi da competere con chi sugli sci cor-re! A tal proposito devo proprio ricordarela nostra Lupacchiotta Benny, che ognianno raggiunge dei buoni tempi femminili;inoltre Lari e Marco che si guadagnanoposti assai dignitosi, non solo al “LunaRally”, ma anche partecipando a gare na-zionali e internazionali di vario genere.

Sempre parlando di neve, sono ormaidodici anni che la Val Grigna, (Bienno, Ber-zo Inferiore, Esine) organizza il “Raduno disci alpinismo”, con circa cento parteci-panti, si snoda sulle montagne della ValGrigna con gli sci e con le ciaspole: daMonte Campione, San Glisente, Frerone,l’Auccia, Val Camonica, Val Trompia.

A proposito di ciaspole: nell’inverno del2006, grazie a Domenico, Gianni, Giacomoe Fabio, i Lupi organizzano la prima veraciaspolata ufficiale, in Val di Frà, con arrivoal Rifugio Marino Bassi; la partecipazione è

notevole. Da qualche anno le ciaspole rap-presentano l’alternativa alle pelli di foca edhanno riscosso un bel successo. I ciaspo-latori-Lupi sono numerosi e continuano adattirare seguaci grandi e piccoli.

I lupi giovaniIn questi anni, abbiamo rilevato un datoimportante: sono molti i giovani che hannoaderito al nostro Gruppo, ragazzi e ragaz-ze che si sono avventurati con noi alla ri-cerca di luoghi incantati, alla conquista dicime difficili, o semplicemente per trovarecompagnia e buonumore. Alcuni di loro, daqualche anno, fanno parte del nostro co-mitato e devo dire che hanno portato unaventata di rinnovamento e di entusiasmo.I giovani sono il futuro dei Lupi, rappresen-tano la nostra continuità e l’augurio èquello che l’Associazione, grazie a loro, nonmuoia mai, ma possa continuare nel tem-po, chissà, magari per altri vent’anni.

Ora siamo circa 250 iscritti. È quasi in-credibile, siamo tanti!

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Le giornate ecologicheAltro appuntamento molto sentito è lagiornata ecologica, che si svolge sulle no-stre montagne e che rappresenta la chiu-sura delle gite estive.

Spesso troviamo le vie delle montagnesporche e abbandonate; tutti noi ricordia-mo i primi anni dell’intervento, quando siraccoglievano anche 150 sacchi di rifiutiora, con molto orgoglio, possiamo direche i sacchi si sono ridotti a dieci e que-sto conferma la buona riuscita della no-stra costante opera di sensibilizzazione alrispetto della natura e dell’uomo che lafrequenta. Anche questa iniziativa fa par-te del grande progetto di rieducazione am-bientale di cui i Lupi si fanno promotori sulterritorio. A tal proposito, Lupi, vi ricorda-te il tritone crestato che viveva nel belLaghetto delle Cilicele e che è simbolo pereccellenza della purezza dell’acqua? Ab-biamo cercato in tutti i modi di salvaguar-darlo, coinvolgendo esperti e sensibilizzan-do la comunità; purtroppo la nostra “lottaambientale” non ha avuto successo e chici ha rimesso sono stati il tritone e l’ac-qua che non c’è più.

Un pensiero ai LupiCon queste pagine di introduzione, hocercato di ripercorrere i momenti più sa-lienti di questi vent’anni dei Lupi; sicura-mente non sarò riuscito ad evidenziareproprio tutto, perdonatemi, ma sono cer-to che nella memoria di ciascuno di noi cisono tantissimi altri piccoli momenti chehanno segnato questo lungo cammino.

Mi auguro che sfogliando “Storie diLupi” ognuno di noi possa ritrovarsi den-tro ad un’immagine, un pensiero, un ricor-do, e possa essere fiero di apparteneread un grande gruppo.

Durante il nostro percorso il “filo diArianna” che ci ha continuamente guida-to ed aiutato ad arrivare in cima alle vet-te di ogni tipo, è stato l’entusiasmo di cia-scuno di noi, grazie a questo siamo riuscitia diventare un gruppo speciale.

Questa rivista vuole essere una speciedi album ricordo, un memoriale della no-stra storia, un regalo di compleanno checi dedichiamo con fierezza meritata. Se iLupi di San Glisente sono “vecchi” divent’anni, io che in qualche modo rappre-sento e “guido il branco” con tanto entu-siasmo e orgoglio (non a caso sono unodei Lupi più anziani), devo ringraziare consincero affetto tutti e tutte per la collabo-razione e soprattutto per la disponibilità;fare un elenco dei nomi diventerebbetroppo lungo ed impegnativo, siamo cosìin tanti.

Mi concedo solo di dire un grande gra-zie alla presenza costante e numerosa ditante donne che ci accompagnano e cheda sempre portano un tocco di grazia e digrinta femminile fondamentale per la buo-na riuscita di tutte le nostre iniziative.

Grazie e buon compleanno Lupi.

Il capo gruppo Gian Mario

Nelle pagine precedenti:

pag 1: Scala militare - Passo Lago Scuro

pag. 4-5: le quattro stagioni

pag. 6: la Concarena

pag. 7: il Gruppo del Pizzo Badile (Val Masino)

pag. 9: Rifugio Boé - Dolomiti

pag 10-11: Cima Moren, Val Grande

pag 12: Segnaletica dei Lupi.