Di Lucia Orizio, ap Laboratorio: progettare come e perché
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Dal Problema al Progetto
l’Albero dei Problemi
el’Albero degli Obiettivi
di Lucia Orizio, ap
LaboratorioCustodire le differenze: generazioni e culture
Se il momento esperienziale e riflessivo di un laboratorio ha il merito di "scavare una buca" (comunicazione “negativa”)ossia di sviscerare i problemi e chiamarli per nome,la parte successiva del lavoro ha il compito di piantare un albero" in quella buca (comunicazione “positiva”)". Piantare, o almeno seminare qualcosa, è un atto di speranza, è il gesto di chi crede che cambiare è possibile e ne assume la responsabilità.
UN PROGETTO EDUCATIVO
per “accompagnare” i percorsi di crescita
SOGNARE MONDI
POSSIBILI
È gettare il cuore oltre l’ostacolo
È scommettere sulla speranza
È agire per il cambiamento
REALIZZABILI
INSERIMENTO di nuove generazioni
INSERIMENTO interculturale
CONVIVENZA intergenerazionale
CONVIVENZA interculturale
COLLABORAZIONE NELL’APOSTOLATO
APERTURA DI UNA MISSIONE
GESTIONE DI UN’OPERA
Ambiti di intervento per l’esercitazione
Elevata difficoltà di comunicazione/intera-
zione tra adulti (insegnanti e genitori)
e adolescenti.
Essere nativi e immigrati digitali
comporta una differente percezione del mondo
Bassa cura dell’empatia nella relazione
interpersonale tra adulti e adolescenti
Scarsa abilità nell’uso delle competenze
comunicativeCarenza di conoscenza del significato e delle implicanze dell’ “essere digitali”
Insufficiente ricerca di occasioni di incontro tra adulti e adolescenti
Visione direttiva del rapporto educativo
Scarsa motivazione a mettersi in discussione per entrare nel mondo dell’altro
Difficoltà ad assumere il punto di vista e il sentire dell’altro
Scarsa ricerca di una rete di supporto e di occasioni formative per la comprensione delle problematiche adolescenziali e comunicative.
Mancanza di tempo per stare insieme
Uso di codici diversi nella comunicazione
Esempio di Brainstorming sul problema
L’albero dei problemi
Elevata difficoltà di comunicazione/interazione
tra adulti (insegnanti e genitori) e adolescenti.
Essere nativi e immigrati digitali comporta di avere una differente percezione del mondo
Bassa cura dell’empatia nella relazione interpersonale tra adulti e adolescenti
Scarsa abilità nell’uso delle competenze comunicative relazionali
Carenza di conoscenza del significato e delle implicanze dell’ “essere digitali”
Mancanza di tempo per stare insieme
Uso di codici diversi nella comunicazione
Visione direttiva del rapporto educativo
Scarsa ricerca di una rete di supporto e di occasioni formative per la comprensione delle problematiche adolescenziali e comunicative.
Scarsa motivazione a mettersi in discussione per entrare nel mondo dell’altro
Insufficiente ricerca di occasioni di incontro tra adulti e adolescenti
Difficoltà ad assumere il punto di vista e il sentire dell’altro
Esempio 1
L’albero degli obiettivi
Promuovere una buona comunicazione/interazione
tra adulti (insegnanti e genitori) e adolescenti.
Ridurre il gap generazionale
tra adolescenti e agenti educativi, in rapporto all’uso dei media (nativi digitali e immigrati digitali
Aumentare il livello dell’empatia nella relazione interpersonale tra adulti e adolescenti
Migliorare la comunicazione nella relazione
Conoscenza del significato e delle implicanze dell’ “essere digitali”
…tempo per stare insieme
Conoscere i codici utilizzati dall’altro nella comunicazione
Visione non direttiva del rapporto educativo
Implementazione di una rete di supporto e di occasioni formative per la comprensione delle problematiche adolescenziali e comunicative.
Dare motivazioni per mettersi in discussione ed entrare nel mondo dell’altro
Abilitarsi ad assumere il punto di vista e il sentire dell’altro
Promuovere e potenziare l’interazione tra adulti e adolescenti
L’albero degli obiettivi
Promuovere una fruizione responsabile dei media da parte degli alunni delle classi
terze elementari
Incrementare la capacità di lettura educativa dei prodotti multimediali
Migliorare le modalità d’uso delle piattaforme digitali comunicative
Accrescere nei bambini la consapevolezza delle loro azioni con i media
Promuovereil benessere fisico dei “cittadini digitali”
Migliorare l’attenzione educativa dei genitori
verso i figli relativamente ai media
Incrementare il senso di partecipazione attiva e consapevole nel mondo della comunicazione digitale
Esempio 2
2. Albero dei problemi
3. Albero degli obiettivi
4. Obiettivi specifici IOV = Indicatori Oggettivamente Verificabili Attività
chi fa che cosa tempi
Fasi Iniziali
delprogettare
1.Brainstorming
Progettare è dislocarsi in una dimensione diversa da quella attuale,
fuori dal già noto, mossi dallo stupore per ciò che esiste e dal
desiderio di renderlo migliore, soprattutto in ottica
preventiva. Avviare un processo progettuale significa gettare il cuore oltre l'ostacolo, prevedere la novità e adoperarsi per realizzarla, in un quadro di valori, di significati, di relazioni disegnato dal proprio carisma istituzionale.
L'attività di progettare non è solo un'attuazione tecnico-pragmatica,
ma è una cultura, una mentalità. L'avvio di un progetto richiede un processo di comunicazione che promuove il "noi" a fronte di un individualismo che oggi prevale ci "fa ammalare", esasperando le differenze, invece di prendersene cura.
Fasi essenziali per elaborare un PROGETTO
Titolo del progetto
Abstract
1. Vision e mission del gruppo (Istituto, Associazione, Opera)
2. Analisi del territorio, definizione del problema, bisogni e risorse
3. Beneficiari del progetto (diretti e indiretti)
4. Finalità: obiettivo generale
5. Obiettivi specifici con relativi indicatori oggettivamente verificabili
6. Azioni Fase preliminare, di sviluppo, finale con valutazione (obiettivi per ogni fase)
7. Metodologia
8. Tempi
9. Risorse umane, mezzi e strumenti
10. Valutazione (mezzi di verifica)
11. Piano finanziario: costi ed entrate
Indicatori Oggettivamente Verificabili IOV
CECCHINI Arnaldo, MUSCI Elena (Edd.), Differenti? È indifferente. Capire l'importanza delle differenze culturali e fare in modo che non ci importi. Con giochi e interventi per educare all'intercultura, Edizioni La Meridiana, Molfetta/BA, 2008.
GATTINI Corrado, Albero dei Problemi, Obiettivi e Ambiti di intervento. Un esempio pratico, 2013 in <http://slideplayer.it/slide/587902/> 8.12.2014.
NOVARA Daniele, La grammatica dei conflitti. L'arte maieutica di trasformare le contrarietà in risorse, Edizioni Sonda, Casale Monferrato/AL, 32012.
SANICOLA Lia, TREVISI Giuseppe (Edd.), Il progetto. Metodi e strumenti per l'azione sociale, Liguori Editori, Napoli, 2003.
Bibliografia
Lucia Orizio, ap20 novembre 2014