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Carta canta Momenti di gloria Per un errore tecnico di PayPal, un 56enne negli Usa si è trovato sul conto oltre 92 biliardi di dollari. Solo per pochi minuti però. Peccato. Ma i soldi non fanno la felicità. Chissà la miseria… Editore: Edizioni Turbo srl - Palazzo di Vetro - Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) - Tel. +39 0362 600463/4/5 - Fax: +39 0362 600616 - Registrazione al Trib. di Milano n° 66 del 1° febbraio 2005 - Periodico quindicinale Poste Italiane S.P.A. - Spedizione Abbonamento Postale D.L. 353/2003 Conv. in L 46/2004 Art. 1 - Comma 1 - LO/MI - Stampa: Italgrafica - Novara - Una copia 1,00 euro - In caso di mancato recapito, inviare all’ufficio postale di Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa. hitech periodico quindicinale 15 agosto 2013 anno 4 - numero 11 direttore responsabile Angelo Frigerio direttore editoriale Riccardo Colletti www.hitechweb.info RETAIL, ELDOM, CONSUMER ELECTRONICS, ICT, ENTERTAINMENT hi tech magazine 1 A pagina 22 A pagina 23 A pagina 8 A pagina 10 A pagina 18 A pagina 20 FOCUS RAEE ENTERTAINMENT Visita al nuovo impianto di Siracusa Tracciabilità dei rifiuti è la prima regione per raccolta 60mila tonnellate trattate annualmente, grazie ai 3mila punti di prelievo. 46 milioni i chili trattati. 883 le strutture attive. Di cui 413 aperte alla Distribuzione per il ritiro “Uno contro Uno”. RaeCycle: smaltimento e sostenibilità Sistri confermato. Meno imprese coinvolte Lombardia: l’eccellenza italiana Internet e cultura: fra amore e odio A Roma il primo Google Big Tent italiano Il web ha cambiato il mondo. E sta avendo un grande impatto sull’industria di contenuti. Quali sono le sfide aperte che ancora devono essere affrontate? A pagina 4 A pagina 2 A pagina 6 Siae, che botta! Bonus elettrodomestici, una corsa a ostacoli Nel segno dell’omnichannel Difficili equilibri Una sentenza che potrebbe fare scuola Dopo il sì del Senato, l’iter legislativo prosegue Osservatorio Non Food/ Indicod Ecr Andec: “E-commerce e Pick up point” 1,2 milioni di euro. Questo il risarcimento chiesto dalla Commissione Tributaria del Lazio alla società di collecting italiana. Per rifondere a Edizioni Master quanto speso per il contrassegno nel periodo 2004/2008. Approvato lo sconto Irpef del 50% anche sui grandi bianchi, fino a un massimo di 10mila euro. Per il free standing e l’incasso, senza distinzioni. Si attende la decisione della Camera, che dovrà avvenire entro il 4 agosto. Il settore continua a registrare consumi in calo. Penalizzato in particolare dall’Ipermercato. Il commercio elettronico mette in discussione i punti vendita fisici. Che dovranno trovare nuove formule per affrontare il futuro. Dalle parole ai fatti Gaming: il retail ci crede Reportage da Idef 2013 A pagina 17

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Carta canta

Momenti di gloriaPer un errore tecnico di PayPal, un 56enne negli Usa si è trovato sul conto oltre 92 biliardidi dollari. Solo per pochi minuti però. Peccato.Ma i soldi non fanno la felicità. Chissà la miseria…

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ffa. hitechperiodico quindicinale

15 agosto 2013anno 4 - numero 11direttore responsabileAngelo Frigeriodirettore editoriale Riccardo Collettiwww.hitechweb.info

RETAIL, ELDOM, CONSUMER ELECTRONICS, ICT, ENTERTAINMENT

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FOCUS RAEE

ENTERTAINMENT

Visita al nuovo impianto di Siracusa

Tracciabilità dei rifiuti

è la prima regione per raccolta

60mila tonnellate trattate annualmente, grazie ai 3mila punti di prelievo.

46 milioni i chili trattati. 883 le strutture attive. Di cui 413 aperte alla Distribuzione per il ritiro “Uno contro Uno”.

RaeCycle: smaltimento e sostenibilità

Sistri confermato. Meno imprese coinvolte

Lombardia: l’eccellenza italiana

Internet e cultura: fra amore e odio

A Roma il primo Google Big Tent italiano

Il web ha cambiato il mondo. E sta avendo un grande impatto sull’industria di contenuti. Quali sono le sfide aperte che ancora devono essere affrontate?

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Siae, che botta!

Bonus elettrodomestici,una corsa a ostacoli

Nel segno dell’omnichannel

Difficili equilibri

Una sentenza che potrebbe fare scuola

Dopo il sì del Senato, l’iter legislativo prosegue

Osservatorio Non Food/ Indicod Ecr Andec: “E-commerce e Pick up point”

1,2 milioni di euro. Questo il risarcimento chiesto dalla Commissione Tributaria del Lazio alla società di collecting italiana. Per rifondere a Edizioni Master quanto speso per il contrassegno nel periodo 2004/2008.

Approvato lo sconto Irpef del 50% anche sui grandi bianchi, fino a un massimo di 10mila euro. Per il free standing e l’incasso, senza distinzioni. Si attende la decisione della Camera, che dovrà avvenire entro il 4 agosto.

Il settore continua a registrare consumi in calo. Penalizzato in particolare dall’Ipermercato.

Il commercio elettronico mette in discussione i punti vendita fisici. Che dovranno trovare nuove formule per affrontare il futuro.

Dalle parole ai fatti Gaming: il retail ci credeReportage da Idef 2013

A pagina 17

attualità hitech magazineanno 4 - numero 11 - 15 agosto 2013

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Chissà se il direttore generale Gaetano Blandini l’aveva calcolato in qualche modo nel previsionale 2013: Siae dovrà pagare 1,2 milioni di euro a Edizioni Master. Con una sentenza del 25 giugno, la Commis-sione tributaria del Lazio ha infatti stabilito che la So-cietà italiana degli Autori ed Editori è tenuta a rifon-dere quanto speso dall’editore sopracitato nel periodo 2004/2008 per il contrassegno Siae. La sentenza ri-schia di far scuola e produrre una serie di richieste di rimborso a catena (alcune sono già state presentate) da parte degli editori audiovisivi. Giunge forse così al capolinea una storia ricca di ribaltamenti e colpi di scena, che ha visto viale della Letteratura difendere ad oltranza la propria posizione, attaccandosi a ogni cavillo e ribaltando a volte il senso di quanto detto per anni, quando ci veniva raccontato che il contrassegno Siae andava considerato un insostituibile strumento antipirateria. In seguito al sequestro di supporti privi di bollino a Rimini, nel 2006, viene avviato un proce-dimento penale per detenzione abusiva di materiale protetto da diritto d’autore. Nel corso del processo viene chiesto alla Corte di Giustizia dell’Unione Eu-ropea se la disciplina italiana che obbliga ad ap porre il contrassegno sia o meno conforme all’ordinamento Ue. Si scopre così che lo Stato italiano, all’atto di va-rare il regolamento re lativo al contrassegno Siae nel 2001 non ne ha dato notizia agli organismi comuni-

tari. La Corte di Giustizia Europea, senza dare giudizi di merito, risponde che tutta la disciplina re lativa al bollino è inefficace, perché è come se non esistesse. E dunque inopponibile ai privati. La conclusione, che i giudici penali devono recepire anche in Italia, è che non possono derivare termini di illecito dalla mancata apposizione del bollino. In seguito alla sentenza che scaturisce dalla risposta dell’Ue, alcuni tra gli impren-ditori che sino a quel giorno avevano apposto rego-larmente il contrassegno - tra cui appunto Edizioni Master - chiedono a Siae di restituire i soldi versati per il contrassegno. Siae risponde che non deve resti-tuire nulla e che si è limitata a erogare un servizio. In quel periodo seguono una serie di comunicati stampa in cui l’Associazione degli autori ed editori spiega che il bollino non è più obbligatorio, ma che si con tinua a consigliarlo, perché utile strumento antipirateria. Edi-zioni Master, attraverso il legale che la rappresenta in questo giudizio, l’avvocato Guido Scorza, chiede allora un decreto ingiuntivo, visto che il Tribunale di Roma dice che Siae deve restituirle un milione e 200mila euro più interessi. Siae fa opposizione. Dalla sua parte si schiera la Presidenza del Consiglio. Che, pur non es-sendo stata chiamata in causa, afferma che nulla deve essere restituito perché il contrassegno Siae è utile come strumento antipirateria. In realtà, come ci ave-va spiegato lo stesso avvocato Scorza, nel contesto di un’intervista pubblicata sul numero di febbraio 2012 di HiTech Magazine, a Bruxelles nessuno si è mai sof-fermato sull’utilità o meno del bollino. Non era que-sto il punto: ciò che veniva rilevato da Bruxelles era semplicemente un vizio di procedura. Nel contempo il Governo italiano tira fuori un nuovo regolamento riguardante l’obbligo d’apposizione del con trassegno. E questa volta lo comunica correttamente in sede Ue. Nel febbraio 2009 il nuovo regolamento entra dunque in vigore. Da quel momento il bollino torna a esse-re obbligatorio. “La cosa curiosa è che dentro a quel regolamento ci infilano una norma, in cui si dice che sono fatti salvi i rapporti patrimoniali intercorsi tra Siae e soggetti terzi in epoca antecedente alla senten-za della corte di Giustizia Europea. Sostanzialmente è

come dire che nessuno deve restituire nulla a nessu-no”, ricordava Scorza nell’intervista. Il giudizio relati-vo alla richiesta di rimborso nel contem po va avanti e Siae si presenta all’ultima udienza, in cui sostiene che il contrassegno, che ha sempre giustificato in quan-to strumento antipirateria, in realtà è da considerare una tassa. Dunque bisogna discuterne non davanti a giudice ordinario, bensì di fronte alla commissione tributaria. E così si ricomincia da capo. Con un nota bene: quando anche il Consiglio di Stato prende in analisi il regolamento relativo al contrassegno, con-ferma quello che è un principio generale, ossia che una legge regola solo i rapporti per l’avvenire, e non per il passato. Chi ha versato il tributo dal 2001, data di entrata in vigore del primo regolamento, al 2009, data di entrata in vi gore del secondo, perché dun-que avrebbe dovuto farlo? Si arriva così alla sentenza di questi giorni, che vede Siae condannata a pagare quanto dovuto a Edizioni Master. In un momento in cui il complesso della materia relativa alle collecting society sembra tornare in discussione, con prospetti-ve di liberalizzazione che potrebbero investire anche il diritto d’autore, oltre al diritto connesso, è possibile che altri editori audiovisivi si domandino se non è il caso di chiedere a propria volta il rimborso a Siae di quanto sborsato negli otto anni in cui il bollino è stato applicato senza che l’Ue- riconoscesse il regolamen-to relativo alla vidimazione. Resta da capire se viale della Letteratura intenda impugnare la decisione dei giudici tributari. In caso contrario, potrebbe in linea teorica essere costretta a sborsare decine di milioni di euro: basta andare a leggere nei bilanci Siae dispo-nibili in Rete il valore della voce vidimazione per fare un rapido calcolo: quasi 12 milioni di euro l’anno nel 2006, cifra che è poi calata gradualmente con la fles-sione del supporto fisico (ma nei bilanci precedenti al 2006, non disponibili in Rete, il ricavo dalle attività di vidimazione era più alto). A spanne ballano insomma ottanta-novanta milioni di euro. Cose che succedono, quando si confonde l’Eur con l’Euro…

Andrea Dusio

Apple è stata dichiarata col-pevole di avere messo in atto pratiche anti-concorrenziali sui prezzi degli e-book, con-cordati con gli editori. Si è concluso così il processo av-viato nell’aprile 2012 dal Di-partimento di Giustizia statu-nitense (DoJ) contro la società di Cupertino e cinque gruppi editoriali (Hachette, Harper-

Collins, Mcmillan, Penguin e Simon & Schuster), che hanno poi patteggiato con le autorità degli Stati Uniti.

Il complesso caso antitrust vede Apple accusata di aver manipolato illecitamente i prezzi dei libri digitali, tra-mite la stipulazione di accor-di con i singoli editori volti a contrastare le politiche di

sconto praticate da Amazon.Il giudice newyorchese De-

nise Cote, convinta della re-sponsabilità dell’azienda di Cupertino, ha annunciando l’avvio di un nuovo processo volto a determinare l’ammon-tare dei danni che la Mela do-vrà versare. Ma Apple non ci sta. E, se da un lato, un porta-voce dell’azienda ha ammesso

che la nascita di iBookstore fosse propedeutica alla guer-ra contro Amazon, ma non all’istituzione di cartelli in violazione delle leggi nazio-nali antitrust, dall’altro si preparano i prossimi passi dell’azione legale. Cupertino ha già annunciato che ricorre-rà in appello contro la decisio-ne del giudice di Manhattan.

Siae, che botta!Una sentenza che potrebbe fare scuola

1,2 milioni di euro. Questo il risarcimento chiesto dalla Commissione Tributaria del Lazio alla società di collecting italiana. Per rifondere a Edizioni Master quanto speso per il contrassegno nel periodo 2004/2008.

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n° 66 del 1° febbraio 2005 - Periodico quindicinaleAnno 4 - n° 11 - 15 agosto 2013

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Il numero è stato chiuso il 18 luglio 2013

Si è svolto lo scorso 12 luglio a Roma, presso la Sala del Map-pamondo di Palazzo Monteci-torio (Camera dei Deputati), il convegno intitolato ‘Tecnolo-gia Soliodale 2013’. Promosso dall’onorevole Antonio Palmieri (deputato della Commissione Cultura) l’evento è giunto alla seconda edizione e ha messo in luce attività e iniziative, piccole e grandi, con le quali la tecno-logia migliora la vita delle per-sone. Al convegno – inaugurato dal vice presidente della Camera l’onorevole Roberto Giachetti – hanno preso parte esponenti delle aziende impegnate a for-

nire risorse, supporti e beni stru-mentali tecnologici che possano migliorare la vita.

‘Tecnologia Solidale 2013’ ha permesso di fare il punto anche sul tema del crowfounding, ossia della raccolta fondi a sostegno di progetti mirati nel campo

della solidarietà (con il varo da parte di Consob del regolamento apposito) e di dare voce alle at-tività sviluppate da associazioni impregnate nel volontariato.

Nel corso dell’intensa giornata di lavoro sul palco dei relatori si sono alternati svariati esponenti di piccole e grandi aziende: da Telecom a Vodafone, da Google a Microsoft, senza trascurare l’esperienza concreta e vissuta quotidianalmente sul campo di alcune realtà tra le quali il Cen-tro Servizi Volontariato della Provincia di Torino e Proxy, rap-presentata dal suo vice presiden-te Bruno Calchera.

Tecnologia Solidale 2013Il Convegno presso la Camera dei Deputati

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e-book: Apple condannata per pratiche anti-concorrenziali

l’evento hitech magazineanno 4 - numero 11 - 15 agosto 2013

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Internet e cultura: fra amore e odio

A Roma il primo Google Big Tent italiano

Il web ha cambiato il mondo. E sta avendo un grande impatto sull’industria di contenuti. Quali sono le sfide aperte che ancora devono essere affrontate?

Una coloratissima tenda per riunirsi a parlare di innovazione e di cultura. Google ha scelto questo simbolo per gli eventi che l’azienda del famoso mo-tore di ricerca organizza nel mondo, per favorire il dibattitto sull’impatto che Internet ha sulla società.

Sotto un unico tendone - da qui il nome - Google vuole raccogliere le visioni differenti sul mondo IT, sull’economia, sulla libertà d’espressione, sugli aspetti sociali. Con un’unica parola d’ordine: dialo-go.

La manifestazione è giunta anche in Italia: giove-dì 4 luglio a Roma, presso l’Aranciera di San Sisto, si è svolta la prima Big Tent italiana organizzata in collaborazione con Fimi, Fapav e MindTheBridge per discutere di cultura e creatività e sul loro futuro digitale. Che avrà ulteriori conseguenze per l’indu-stria di contenuti, dai film alla musica, fino al gior-nalismo e ai libri. Il vecchio non può opporsi al nuo-vo. Soprattutto quando le novità hanno una portata travolgente come quella del web.

Il tema centrale non poteva che essere il diritto d’autore, da sempre oggetto di discussione nella diatriba tra online e produttori di contenuti.

“Siate uomini di frontiera e non cercate di addo-mesticare le frontiere”, ha dichiarato nel suo in-tervento d’apertura Massimo Bray, ministro della Cultura e del turismo, che dopo aver ricordato che persino “Francesco, è un papa social”, ha manifesta-to l’intenzione di aprire un tavolo con Google sul trattamento dei dati. “Nel mondo dei beni culturali c’é una straordinaria voglia di cambiamento”, e poi, “il web é un importante veicolo di contenuti per il paese”.

Ma c’è chi guada con nostalgia ai bei tempi passati. Tempi in cui tipi di ricavi, formati e modelli di busi-ness non erano in continuo cambiamento. Primi fra tutti Riccardo Tozzi, presidente Associazione Nazio-nale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Mul-timediali (Anica), e Roberto Guerrazzi, presidente Unione Italiana Editoria Audiovisiva (Univideo).

Il mondo della musica sembra invece reagire di-versamente. Andrea Rosi, presidente e amministra-tore delegato di Sony Italia, ha rivelato che “In 10 anni l’industria musicale ha perso il 50% dei posti di lavoro, ma ora sta assumendo nuove figure lega-te al digitale. Dopo anni di lotta alla pirateria, oggi Sony ammette che l’unica soluzione è portare musi-ca al cliente sul device che preferisce a prezzo equo”.

L’editoria si augura invece nuove possibili part-nership con i giganti di Internet. “Spero che Google possa trovare una via originale per l’Italia: un nuovo tipo di accordo tra editori e motori di ricerca”, ha di-chiarato Giovanni Legnini, sottosegretario di Stato per l’Editoria.

Marco Polillo, editore e presidente di Confindu-stria Cultura Italia rivendica il ruolo della Siae, “ne-

cessaria per la sopravvivenza dell’industria cultura-le” e critica il self-publishing, “Quella non è cultura”. “Provate a spiegare a un nativo digitale cos’è la Siae”, lo sfida Marina Salamon, presidente di Web of life.

A rilanciare l’eternità del rapporto d’amore tra la cultura e il grande seduttore Google ci ha pensato Antonio Spataro, direttore di Civiltà Cattolica, che ha descritto Internet come un potente mezzo di evangelizzazione in grado di portare messaggi di ci-viltà e pace. Un dicorso di apertura e modernità che arriva da chi dirige una rivista fondata nel 1850.

Fra visioni del futuro e tentennamenti, tocca al padrone di casa Vint Cerf, mettere fine alle incer-tezze. Il padre di Internet, vicepresidente di Google, ha difeso i motori di ricerca: “Vi potete fidare, se fosse vero che violiamo la privacy dei nostri utenti

saremmo degli stupidi, nessuno ci affiderebbe più i suoi dati”. Pensa poi al futuro: “Da piccolo giocavo al piccolo chimico e mi piacevano le esplosioni, usare Internet era un’opportunità per far saltare tutto in aria”.

Nessun approccio graduale al digitale quindi, ma un cambiamento epocale con gli effetti del big bang. Un cambiamento che coinvolge tutti e che lascerà sul campo solo le specie che sapranno adattarsi alle nuove condizioni. Dalla stampa alla scuola, fino al business.

I vecchi saggi dovranno sfruttare la loro esperien-za per evolversi. Abbandonando per sempre l’idea di ricostruire un mondo che non c’è più.

Lara Colombi

Cellularline: una custodia per le vacanzeVoyager. Il nome della nuo-

va custodia Cellularline ri-chiama sabbia, salsedine e acqua, elementi dai quali è necessario proteggere il pro-prio smartphone. Il modello permette di immergere il de-vice in acqua fino a 20 metri di profondità per scattare fo-tografie subacquee. La linea si compone di prodotti, in tre varianti di colore (trasparen-te, lime e pink), pensati an-

che per iPad e iPad Mini, oltre che iPhone 3/4/4S, iPhone 5, Samsung Galaxy S3 e S4. E’ disponibile anche nella ver-sione Music dotata di un con-nettore audio che consente di collegare al dispositivo, inse-rito all’interno della custodia, cuffie e auricolari per ascol-tare musica, ma anche per ri-spondere alle chiamate. Per il lancio della gamma Cellular-line ha ideato una promozio-

ne, valida per gli acquisti dal 25 giugno 31 agosto 2013, che consente di vincere un soggiorno per due persone in un esclusivo resort alla Mal-dive. L’azienda punta ancora una volta sull’attrattività dei social network: per parteci-pare al concorso è sufficiente caricare sulla pagina Face-book di Cellularline, nella sezione “Concorso Voyager”, una foto delle proprie vacan-

ze che sarà poi votata dagli altri amici. E’ infine disponi-bile, per dispositivi iOS e An-droid, la app Voyager Fotofun che sfrutta tutte le funzioni fotografiche e di ripresa del-lo smartphone per renderne più semplice l’utilizzo in im-mersione. L’interfaccia gra-fica dell’applicazione è stata appositamente studiata per avere icone più grandi e mag-giore sensibilità al tocco.

Vinton G. Cerf

Vice President e Chief Internet Evangelist, Google

Massimo Bray

Ministro per i Beni e le Attività Culturali

Roberto Guerrazzi

Presidente, Unione Italiana Editoria Audiovisiva (UNIVIDEO)

Riccardo Tozzi

Presidente, Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Multimediali (ANICA)

Antonio Spadaro

Direttore, La Civiltà Cattolica

Marco Polillo

Presidente, Confindustria Cultura Italia

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Bonus elettrodomestici,una corsa a ostacoli

Dopo il sì del Senato, l’iter legislativo prosegue

Approvato lo sconto Irpef del 50% anche sui grandi bianchi, fino a un massimo di 10mila euro. Per il free standing e l’incasso, senza distinzioni. Si attende la decisione della Camera, che dovrà avvenire entro il 4 agosto.

Nel corso della 56° seduta pubblica, svoltasi mercoledì 3 luglio, il Senato ha approvato l’emendamento all’articolo 16 del decreto 63/2013, sull’estensio-ne della detrazione per l’acquisto di mobili ai grandi elettrodomestici.

Con 251 sì, Palazzo Madama ha dato il via libera al decreto legge che preve-de l’ecobonus al 65% per il risparmio energetico degli edifici e la proroga alla fine dell’anno del bonus del 50% sulle ristrutturazioni edilizie entro il tetto di 96mila euro.

Le novità più importanti sono arri-vate proprio per il settore del bianco, incluso nel provvedimento. E’ bene chiarire che lo sconto non riguarda però tutti gli acquisti, ma solo quelli collegati a lavori di ristrutturazione. La detrazione è la stessa prevista pro-prio per questa tipologia di interven-to: 50% in meno di Irpef sulle spese effettuabili da spalmare in 10 anni.

Anche le modalità per usufruire dell’agevolazione sono le stesse: per esempio il pagamento dovrà essere ef-fettuato tramite un bonifico ‘speciale’, che trattiene subito una quota dell’Iva dovuta. Ma il tetto di spesa è diverso. Per le ristrutturazioni, nel 2013, sarà possibile spendere fino a 96mila euro. Per l’acquisto di grandi elettrodome-stici, invece, sarà possibile aggiungere un’ulteriore quota di 10mila euro.

Il Senato poi ha eliminato il rischio di fraintendimento sul tipo di elettro-domestici inclusi nel provvedimen-to, cassando la dicitura che rendeva esplicito l’intervento esclusivamente per quelli a incasso. Lo sconto riguar-derà tutti i grandi elettrodomestici, che però dovranno avere almeno un consumo energetico di classe A+ (A per i forni). La palla passa alla Came-ra.

In ogni caso bisognerà fare atten-zione alle date. Secondo quanto con-fermato durante una seduta delle commissioni VI (Finanze) e X (Attività produttive) della Camera dei Deputa-

ti, una volta convertito in legge il de-creto 63/2013, il bonus Elettrodome-stici, come il bonus Mobili, sarà valido per acquisti effettuati a partire dal 6 giugno 2013, data di entrata in vigore del decreto.

L’emendamento che accorda le de-trazioni anche agli elettrodomestici, infatti, è stato inserito nel comma 2 dell’articolo 16 del decreto, che stabi-lisce come data di partenza del bonus Mobili il 6 giugno.

Le commissioni hanno poi specifi-cato che per “grandi elettrodomestici” dotati di etichetta energetica si inten-dono frigoriferi, lavatrici, congelatori, lavastoviglie, lavasciuga e forni. Que-sti prodotti avranno diritto alle detra-zioni se in classe A+, tranne che per i forni, dove sarà necessaria la classe A.

Adesso si aspetta l’entrata in vigore, che partirà solo con la pubblicazione della legge di conversione.

La discussione sul decreto 63/2013 è in calendario a Montecitorio per il 22 e 23 luglio prossimi.

Resta un’incognita però. Il camino parlamentare è denso di ostacoli. Il decreto «presenta criticità» sul ver-sante delle coperture come ha preci-sato la co-relatrice del provvedimento per la commissione Finanze della Ca-mera, Silvia Fregolent (Pd), al termine della seduta congiunta con la commis-sione Attività produttive.

Se per farvi fronte vi saranno, come è probabile, modifiche all’articolo 19 relativo all’aumento dell’Iva dal 4% al 21% per tutti gli abbinamenti edi-toriali, sarà necessario un terzo pas-saggio al Senato. L’iter si allungherà così, avvicinandosi pericolosamente alla data ultima fissata al 4 agosto per l’approvazione definitiva. Se entro questo termine la legge non sarà vara-ta, tutto il procedimento decadrà. La fatica a questo punto non sarà valsa a nulla.

Lara Colombi

“Pieno appoggio al Governo per il varo degli ecobonus. È un’ulteriore misura che va nella direzione del rilancio delle aziende dell’edilizia e di quelle produttrici di elet-trodomestici e quindi dell’oc-cupazione che crea reddito e rialimenta così i consumi. Tramite queste misure si rea-lizza risparmio energetico, emersione del lavoro nero, recupero di Iva evasa e salva-guardia dell’ambiente”. Adi-consum è convinta che gli in-centivi per le ristrutturazioni e per il risparmio devono di-

ventare stabili e non possano subire continui rinnovi come è stato finora. Ciò permette-rebbe una programmazione della produzione e anche de-gli investimenti dei consuma-tori su questi settori”.

“La misura è una ribollita, un provvedimento già attuato durante questa crisi dal Go-verno Berlusconi, ma fallito miseramente. Nonostante le buone intenzioni e l’obiettivo, certamente condivisibile, di rilanciare il settore e i consu-mi, le famiglie, avendo taglia-to persino le spese alimentari, non hanno certo la disponibi-lità per cambiare gli elettro-domestici. Mentre i ricchi che si possono permettere anche in questo periodo di crisi di ristrutturare la casa, degli in-centivi possono fare anche a

meno. La politica degli incen-tivi è destinata al fallimento se non sarà prima ridata capacità di spesa alle famiglie italiane, facendo recuperare a stipendi e pensioni la perdita del potere d’acquisto subita in questi ul-timi 10 anni, bloccando fino al 2015 tutti gli aumenti previsti, dall’Iva alla Tares, spostando la tassazione dal ceto medio a quello ricco, da chi fatica ad arrivare a fine mese a chi ha rendite finanziarie, attualmen-te tassate con un’aliquota tra le più basse d’Europa, da chi ha una sola casa a chi ne ha tre”

Pareri a confrontoAdiconsumCodacons

Carlo Rienzi, presidente di Codacons

Pietro Giordano, presidente di Adiconsum

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“Grande soddisfazione per la decisione del Senato”

Intervista a Davide Rossi, direttore generale di Aires

E’ seduto a un bar nelle vicinanze di Palazzo Madama quando riusciamo a raggiungerlo al telefono, che continua a squillare. Sono passa-te poche decine di minuti da quando il Senato ha deciso di allargare le maglie degli sconti fiscali estendendo gli sgarvi delle ristruttu-razioni previste per i mobili anche agli elet-trodomestici bianchi. Davide Rossi, direttore generale di Aires, non può che essere conten-to per questo risultato. Arrivato dopo mesi di lavori e tensioni, che fino all’ultimo non sono mancate.

“Siamo molto soddisfatti di quanto avvenuto oggi in aula”, ha subito dichiarato al telefono.

Di chi è il merito di questo successo?I 251 senatori, che hanno espresso quasi

all’unanimità parere positivo sull’estensione della detrazione per l’acquisto di mobili ai grandi elettrodomestici, hanno compreso che tale provvedimento è coerente con la natura del Decreto, volto a rilanciare i consumi trami-te migliorie che aumentino l’efficienza ener-getica delle abitazioni.

Dopo l’approvazione dell’emendamento all’articolo 16 da parte delle commissioni Industria e Finanze del Senato, c’è stato un ultimo momento di incertezza…

Sì, il ministero dello Sviluppo economico, in una nota, ha precisato che l’estensione del bonus ristrutturazione, era riferita ai soli elet-trodomestici da incasso e non anche a quel-li da libera istallazione. Lo abbiamo appreso sfogliando le pagine di diversi quotidiani na-zionali e ci siamo subito mossi per compren-derne la veridicità.

Cosa è successo?Una strana concomitanza di tempi. La nota

del ministero non riguardava un’interpreta-zione su quanto appena approvato dalle com-missioni. Era semplicemente una comunica-zione avente come oggetto quanto stabilito dalla legge vigente, cioè dal Decreto del 31 maggio.

La vostra associazione ha subito ribadito che un trattamento diverso fra elettrodo-mestici free standing e elettrodomestici a incasso sarebbe stato poco opportuno.

La distinzione fra elettrodomestici a libera istallazione e a incasso si sarebbe certamente rivelata poco sensata, essendo questo un prov-

vedimento in favore dei consumatori che non deve provocare squilibri tra i vari segmenti del mercato. Il solo distinguo sensato è quello relativo alla classe energetica, trattandosi di una misura che dovrebbe consentire passi in avanti in un’ottica ecocompatibile.

L’iter legislativo, seppur non ancora con-cluso, sembra volgere al meglio.

Gli emendamenti dovranno essere approvati dalla Camera. Ma siamo ottimisti.

Quali saranno gli effetti dell’Ecobonus sul vostro settore?

La decisione del Senato, anche se riguarda le sole ristrutturazioni, e quindi non avrà il potere di stravolgere i risultati del mercato, è un segnale importante per tutta la filiera pro-duttiva e per la distribuzione, che continua a essere un settore con grandi opportunità di impiego per i giovani. I negozi non posso-no essere delocalizzati, rappresentano quin-di una possibilità di lavoro stabile, ma anche un’opportunità formativa per chi ci lavora.

“Nell’attuale drammatica si-tuazione dell’industria (volumi produttivi tornati indietro di 20 anni) e del mercato (-25% negli ultimi quattro anni), la de-trazione fiscale allargata a tutti i grandi elettrodomestici delle Classi più elevate di efficienza energetica è una boccata d’os-sigeno per il settore in quanto è destinata all’alto di gamma: prodotti che hanno il più eleva-to contenuto di innovazione e di valori ecologici, sono il punto di forza dell’industria italiana e costituiscono il 70% dell’export di elettrodomestici”.

Ceced Italia

Il 4 luglio sono arrivate le prime indicazioni, da parte dell’Agenzia delle Entrate, per richie-dere le detrazioni relative al bonus mobili. Coloro i quali vorranno usufruire delle detrazioni dovranno indicare, nel bonifico: la causale del versamento attualmente utilizzata dalle banche e da Poste Italiane per i bonifici relativi ai lavori di ristrutturazione fiscalmente agevolati; il codice fiscale del beneficiario della detrazione; infine il numero di partita Iva o il codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato. Tali indicazioni sono state fornite in attesa che il decreto 63/2013 sia convertito in legge. Ulteriori comunicazioni circa l’applicazione delle detrazioni verranno fornite presto sempre dall’Agenzia delle Entrate.

Le modalità di richiesta delle detrazioni del bonus mobili

“Ai contribuenti che fruiscono della detrazione di cui al comma 1 è altresì riconosciuta una detrazione dall’imposta lorda, fino a concorrenza del suo ammontare, nella misura del 50% delle ulteriori spese documentate per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni) per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica, finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione”.

Il testo approvato dal Senato

Davide Rossi

Franco Secchi, presidente di Ceced Italia

primo piano

Nel segno dell’omnichannel

Osservatorio Non Food/ Indicod Ecr

Il settore continua a registrare consumi in calo, penalizzato in particolare dall’ipermercato. Tutti i formati distributivi devono ripensare alla struttura dell’offerta, incalzati dal consolidamento dell’e-commerce.

Una strada obbligata: quella della multicanalità. Ma anche la necessità di ripensare sul versante di-stributivo e retail il format e la proposta per i con-sumatori: ancor più mettendo bene a fuoco il reale core business. E’ questa la ricetta individuata nel corso della presentazione dell’undicesima edizio-ne dell’Osservatorio Non Food/Indicod Ecr avve-nuta lo scorso 10 luglio al Piccolo Teatro Studio di Milano. Lo studio, realizzato in collaborazione con TradeLab, dal 2002 si occupa di monitorare in modo sistematico le dinamiche che esprime il settore dei beni non alimentari. Ma vediamo in dettaglio i trend che sono emersi. Innanzitutto si deve tener con-to della flessione dei consumi delle famiglie, in ri-basso dell’1,4% nel 2012. Effetto della crisi e della spending review attuata all’interno delle mura do-mestiche. Il calo è però assai marcato proprio per i prodotti Non Alimentari, che hanno pagato un dazio doppio rispetto al settore del grocery con un – 8,7%. Più in generale, il settore Non Food, preso in esame dall’Osservatorio, l’anno scorso ha raggiunto un va-lore di 101 miliardi di euro, con una flessione del 5,5% rispetto all’anno precedente. Marcato il rosso incasellato da alcuni comparti quali arredamento, edutainment (inclusi home video e gaming). Si è di-fesa invece parzialmente l’elettronica di consumo pur con un saldo negativo complessivo del -3,6%. La flessione delle vendite Non Food nel 2012 ha avuto un impatto diverso sulle piccole superfici rispetto alla distribuzione moderna, che ha risentito meno della debolezza dei consumi. Tuttavia, rispetto al 2011 dove nella maggior parte dei casi si era regi-strata una crescita generalizzata del giro d’affari della distribuzione moderna, nel 2012 la situazione è molto più disomogenea, con comparti che mostra-no lievi crescite e altri che segnano sensibili fles-sioni. Le dinamiche sono poi diverse tra canali. Da un lato, lo sviluppo di ipermercati e supermercati continua a trovare forti difficoltà a causa della capil-larità dei punti vendita specializzati e delle politi-che commerciali messe in atto dalle grandi superfici specializzate e perde quota in quasi tutti i comparti monitorati. Dall’altro, anche la rete moderna spe-cializzata, per la prima volta dopo diversi anni di crescita, si è leggermente contratta nel complesso (-0,5%), manifestando le conseguenze della sempre più aspra competizione multicanale. Particolarmen-te penalizzati i punti vendita focalizzati nei prodotti di elettronica di consumo.

In crescita continua, anche in Italia, il commercio online, che in diversi comparti Non Food è stato il principale propulsore dei consumi. Sia le aziende distributive sia quelle produttive hanno, infatti, ag-giunto il web tra i propri canali di vendita e stanno registrando buone perfomance.

Nel 2013 le insegne della distribuzione moder-na non alimentare hanno inoltre aumentato la fre-quenza di aggiornamento dei contenuti su Facebook e la presenza - e soprattutto il numero di post - su Twitter: attraverso i social network infatti le azien-de non solo si arricchiscono di un forte potenziale comunicativo ma raccolgono molte informazioni fornite dai consumatori, che possono utilizzare per generare valore, migliorare la propria offerta, atti-vare una gestione del marketing one to one sempre più mirata e multicanale.

Il mutato paradigma di consumo e il conseguen-te orientamento del consumatore alla parsimonia, impongono dunque a tutte le tipologie distributive un ripensamento del proprio modello di business e della struttura dell’offerta.

Non solo: altro dato da segnalare è che sul ver-sante della distribuzione, il canale ipermercati ha

collezionato una flessione delle vendite nell’ordine dell’8% come si evince dai dati della società di ana-lisi. L’analisi di Sinottica, elaborata da GfK-Eurisko, dimostra inoltre come il target dell’ipermercato è sempre più accerchiato dalla forte espansione negli anni dei target serviti dalle grandi superfici specia-lizzate Non Food, che hanno progressivamente “at-taccato” aree di pubblico proprie dell’ipermercato, meglio rispondendo a una logica di ipersegmenta-zione.

Al contempo, ci sono ipermercati che, secondo l’approfondimento curato da Iri, riescono a registra-re performance eccellenti nel Non Food, che diventa trainante rispetto alle performance complessive del punto vendita, attraverso una sapiente gestione del-le leve in loro possesso: assortimenti estremamen-te asciutti ma molto mirati e attività promozionali utilizzate in modo puntuale a seconda delle diverse merceologie.

Insomma, una fotografia per certi versi impieto-sa, ma non inattesa. E’ proprio alla luce di questo che diventa strategico attivare politiche e strategie ben calibrate. La ricetta è articolata, ovviamente, e muove da un trend che sta scandendo il business in tutto il mondo. I consumatori ormai hanno abbrac-ciato il concetto di multicanalità. E pertanto insegne e catene devono tenere in massima considerazione tale dinamica. E’ obbligata la strada che impone di coniugare le vendite dei negozi fisici con quelle on-line. Ma anche di attivare nuovi servizi tra i quali il cosiddetto ‘click and collect’. Ma non appare suf-ficiente perseguire questa strada. Alla base – come emerso anche dalla tavola rotonda a cui hanno partecipato Pierluigi Bernasconi (Mercatone Uno), Francesca Romana Gianesin (Disney) Marcello Lau-renzio (Liabel), Massimo Romeo (Auchan) e Roberta Viviani (Coop Italia) – c’è però la necessità di rifo-calizzare le attività. Il che significa rimodellare gli assortimenti, abbandonando anche alcune catego-rie di prodotto che ormai trovano migliore collo-cazione in determinate superfici, per concentrarsi sul core business. Che al tempo stesso deve essere riorganizzato per rimettere al centro delle vendite il consumatore, la sua voglia di fare un’esperienza nuova, entrando in un negozio più dinamico. E qui s’innesta l’annosa questione che riguarda il bisogno di restituire il valore giusto ai prodotti e ancor più alle vendite. Come a dire che la leva promozionale sta esaurendo il suo effetto. Il consumatore ormai è diventato maturo. Ha imparato a far di conto. Ma in molti casi si dimostra disposto anche a spendere, a patto di riconoscere beni e servizi che valgano real-mente la spesa.

Riccardo Colletti

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hitech magazineanno 4 - numero 11 - 15 agosto 2013

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GS1 Italy | Indicod-Ecr è l’associazio-ne italiana che raggruppa 35mila aziende in-dustriali e distributive operanti nel settore dei beni di largo consumo. Il suo obiettivo è di fa-cilitare le relazioni tra le imprese e rendere più efficiente tutta la filiera produttore/distributo-re/consumatore. E lo realizza attraverso la dif-fusione di standard e modelli adottati a livello mondiale: dal ben conosciuto codice a barre, alla comunicazione elettronica B2B fino alle nuove etichette in radiofrequenza. È presente in Italia con GS1 Italy ed ECR Italia, che rappresen-tano i due organismi internazionali GS1 ed ECR Europe.

Brita: una nuova campagna per le caraffe MaxtraBrita torna on air con una

campagna pubblicitaria de-dicata alle caraffe filtranti Maxtra. Dal 15 al 29 settembre, l’azienda, con un nuovo spot, sarà protagonista su diversi ca-nali televisivi fra cui Realtime, Foxlife, la7 e sulle reti Media-set.

L’iniziativa sarà supportata anche da attività sul web: per tre settimane, dal 16 settembre al 7 ottobre, Brita sarà presen-te con dei video preroll da 30

secondi sui principali media online: Youtube, Yahoo Video, Leonardo, Women-News, Msn, Il Meteo, Libero e Virgilio. “Dopo due anni la nostra azien-da torna a comunicare e lo fa’ con una grande iniziativa che prevede un forte coinvolgimen-to anche del mondo di Internet, ritenuto strategico per svilup-pare la brand awareness delle nostre caraffe”, ha dichiarato Alessandro Storti, responsabile marketing di Brita.

I partecipanti alla tavola rotonda. Da sinistra: Pierluigi Bernasconi (Mercatone Uno), Francesca Romana Gianesin (Disney) Marcello Laurenzio (Liabel), Massimo Romeo (Auchan) e Roberta Viviani (Coop Italia)

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retail

Difficili equilibri

Andec: il convegno “E-commerce e Pick up point”

Il commercio elettronico mette in discussione i punti vendita fisici. Che dovranno trovare nuove formule per affrontare il futuro.

Si procede per tentativi. Internet ha mutato le modalità di acquisto di molti consumatori, e i retailer tradizionali non possono che adeguarsi a questo cambiamento, cercando una via per sfruttare appieno tutti i vantaggi della multica-nalità, evitandone i rischi.

E-commerce e Pick up point sembrano essere le direttrici principali di questa evoluzione, centrali nel dibattito anda-to in scena durante un evento organizzato da Andec, svol-tosi mercoledì 10 luglio presso la sede di Confcommercio di Corso Venezia a Milano. I lavori della mattinata si sono aperti con l’intervento di Maurizio Iorio, presidente dell’as-sociazione: “La crisi del nostro mercato è profonda, ma esi-stono nuove opportunità che dobbiamo saper cogliere. I consumatori diventano via via sempre più evoluti, grazie all’utilizzo di tablet e smartphone, che forniscono nuove modalità per reperire informazioni preziose per finalizzare i loro acquisti. L’interesse per il mondo web è confermato dalla crescita esponenziale del commercio online”.

Crescita confermata dalla relazione di Giulio Finzi, segre-tario generale del consorzio Netcomm, che riunisce nel no-stro paese i siti web di commercio elettronico. “Ormai 14 milioni di italiani comprano online, anche se la metà della popolazione non ha ancora accesso alla rete. Si stima che il commercio elettronico crescerà del 17%, raggiungendo quota 11,242 milioni di euro entro aprile 2013. L’e-com-merce continuerà quindi a sottrarre fatturato al mondo off line”, ha dichiarato Finzi. Perché se nei mercati emergen-ti, come Cina e Vietnam, le vendite digitali si aggiungono a quelle dei punti vendita fisici, poco presenti in alcune aree del territorio, nei mercati maturi, come quello italiano, il fatturato online intacca quello dei negozi. Ma se da un lato l’e-commerce è visto come un possibile avversario, in molti si augurano possa compensare le perdite dovute alla contrazione dei consumi. In alcuni settori però, come ha affermato Finzi, questo non avverrà. Secondo i dati elabo-rati dall’Osservatorio Ict e management del Politecnico di Milano, presentati a Milano il 28 maggio, il tasso di crescita 2013 delle vendite online di informatica ed elettronica do-vrebbe attestarsi a quota 24%, contro una media annuale 2009-2013 del 19%.

“E’ indispensabile, anche in questi settori, agganciare i negozi al mondo web”, ha proseguito Finzi, “il consumato-re deve poter trovare l’insegna ovunque, nel mondo reale come in quello digitale, seguendo i percorsi che preferisce. Oggi è necessario pensare a questi due aspetti come a due realtà che si completano. Fra poco smetteremo di parlare di e-commerce e parleremo genericamente di commerce, per-ché non sarà più possibile suddividere le vendite in modo netto: alcune cominceranno in negozio e si concluderanno lì, altre partiranno dall’online per finire sul registratore di

cassa fisico, altre ancora saranno originate da un’iniziale presa di informazioni nel punto vendita per poi concludersi con una transazione sul web”.

Il canale tradizionale dovrà quindi adattarsi al meglio per affrontare tutte queste possibilità.

Come sarà possibile riuscirci? Se ne è parlato durante la tavola rotonda alla quale hanno partecipato Tersilla De Ce-sare, responsabile E-commerce e Servizio Clienti Euronics Italia, Stefano Fedeli, head of eCommerce UniEuro, Claudio Magnani, direttore commerciale E-Price e Roberta Silva, amministratore delegato e direttore generale di Bose. Il convegno ha esplorato soluzioni, come i Pick up point, che integrino le potenzialità offerte dai negozi fisici a quelle della rete, mettendo in evidenza le strade possibili, seppur non sia ancora disponibile una “ricetta” per sfruttare ap-pieno tutti i vantaggi della multicanalità.

Come sottolineato dal manager di Bose, “La guerra sul prezzo non è l’unica strada percorribile per battere la con-correnza. Internet è uno strumento indispensabile per au-mentare la consapevolezza dei consumatori che successi-vamente può trasformarsi in acquisti. Un cambiamento può partire dall’online per poi essere trasferito in altri canali. I negozi dovranno strutturarsi per confermare la loro utilità e non potranno limitarsi a un semplice passaggio di scatole, dai magazzini alle mani dell’acquirente”.

“I negozi potrebbero somigliare sempre più a degli show-room, anche se il fenomeno degli shop in shop rischia di trasformarli in degli affitta-camere”, spiega Stefano Fedeli di Unieuro, “l’integrazione fra i vari canali si muoverà fra equilibri fragili, che ci porteranno a misurarci sulle reti fi-siche con il fenomeno del pick & pay e quello dello show-rooming”.

“Dovremo continuare a investire in formazione”, continua Tersilla De Cesare, “perché il consumatore ritrovi il senso dell’esperienza d’acquisto in store”. E a chi accusa Internet di potersi permettere politiche di prezzo così aggressive grazie ai costi fissi inferiori, Claudio Magnani di Eprice ri-sponde che “il refresh delle piattaforme online, che deve essere effettuato spesso per restare al passo con la tecnolo-gia, è molto oneroso”.

La multicanalità ormai è una realtà, bisogna ancora im-parare sfruttarla al meglio, perché se da un lato Internet sottrae clienti ai negozi, dall’altro rappresenta un’enorme opportunità per aumentare la pedonabilità dei punti vendi-ta, che devono necessariamente essere in grado di fornire servizi ed esperienze che convincano il consumatore a usci-re dalla realtà digitale per cercare rassicurazioni e servizi nel mondo reale.

Lara Colombi

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newsline

Trony ha presentato il nuovo sito di e-commerce www.trony.it che, grazie a una piattaforma web (online dal 16 luglio) e alla massima possibilità di utilizzo anche in mobilità, risponde alle nuove dinami-che di acquisto dei consumatori. Uno de-gli aspetti chiave del nuovo sito è rappre-sentato dalla Carta Fan, che costituisce un ulteriore anello di congiunzione tra l’in-segna e il proprio pubblico, sia online che offline. Tra le maggiori potenzialità dello strumento, quella di consentire il ricono-scimento immediato del cliente all’atto del login, per offrirgli informazioni perso-nalizzate e ulteriori opportunità. Il nuovo portale, il cui lancio sarà accompagnato da una campagna di comunicazione (previsti da settembre ulteriori interventi su me-dia tradizionali e web), pone la massima attenzione sull’aspetto della fruibilità dei social network, ma anche dall’aspetto del-la supply-chain, ottimizzata per garantire massima efficienza.

Unieuro è entrata a far parte del circuito Banco Posta. Da oggi, all’interno dei negozi Unieuro, basta pagare con le carte di paga-mento Poste Italiane, vale a dire Postamat, BancoPosta Classica, BancoPosta Oro e BancoPosta Più o le carte Postepay, per ave-re diritto a uno sconto del 2% sugli acquisti di elettronica di consumo. Lo sconto, che si somma alle altre iniziative promozionali, sarà restituito direttamente sul conto o sul-la carta del titolare della carta BancoPosta al raggiungimento di 10 euro di valore o co-munque a fine anno, a prescindere dall’im-porto. In occasione del lancio di questo nuovo circuito, dal 1° al 31 luglio, Unieuro riserva ai propri clienti un’occasione in più, aumentando lo sconto al 5%.

I punti vendita Marcopolo Expert di Ciampino (Roma) e Paese (Treviso), dal 13 luglio, si presentano alla clientela in una veste completamente rinnovata. Sgm Distribuzione ha completato, infatti, il la-voro di restyling. Il format dell’insegna, in seguito a queste modifiche, permette al visitatore di trovare in modo semplice e intuitivo tutto ciò di cui ha bisogno. Adesso la divisione dei settori è ancora più ordi-nata. A sostegno del restyling è in atto una forte campagna promozionale che prevede la distribuzione di 530mila flyer a Roma e 130mila a Paese, oltre a una campagna stampa e di affissione che sponsorizza l’at-tività di sottocosto valida fino a mercoledì 24 luglio, ma anche sconti del 30-40-50% su grandi elettrodomestici e climatizzatori.

Trony: il nuovo sito di e-commerce

Unieuro entra nel circuito Banco Posta

Marcopolo Expert rinnova a Ciampino e Roma

hitech magazineanno 4 - numero 11 - 15 agosto 2013

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Da sinistra: Tersilla De Cesare, Roberta Silva, Giulio Finzi, Stefano Fedeli e Claudio Magnani.

ANTEPRIMA IFA 2013hitech magazineanno 4 - numero 11 - 15 agosto 2013www.hitechweb.info

Produttori, tradee consumatori

insieme a Berlino

Anche quest’anno, Ifa, la fiera europea più importante per le nuove tecnologie, torna a Berlino. Mostrerà in anteprima le innovazioni e i prodotti che caratterizzeranno i mesi a venire, riunendo in un unico appuntamento produttori, trade e consumatori. Elettrodomestici ed elettronica di consumo non hanno vita facile nel vecchio continente, che si conferma un mercato difficile. Si spera quindi che la fiera possa fornire la giusta spinta innovativa

al business, favorendo la nascita di un rinnovato clima di fiducia. Missione difficile, ma non impossibile per la kermesse tedesca. “La ragione del successo di Ifa è la sua chiara concezione che porta gli interessi del settore e dei rivenditori insieme sotto lo stesso tetto”, ha dichiarato Christian Göke, COO di Messe Berlin, “il suo crescente appeal internazionale di questi ultimi anni ha reso la fiera un leader mondiale”.

In scena dal 6 all’11 settembre

ANTEPRIMA IFA 2013

hall 1.1

Summer garden

hall 1.2

hall 2.1

hall 3.1

hall 4.1

hall 5.1

hall 2.2

hall 2.2 a

hall 3.2

hall 5.2

hall 8.1

hall 7.1 c

hall 7.1 a

De’LonghiStand 201

GorenjeStand 201

Canon

Gruppo HoMedicsMarley & HMDX JamStand 121Presenti Stefano Godio ([email protected]), amministratore delegato HoMedics Italia, e dal 9 al 10 settembre Massimo Mucciolella ([email protected]), direttore commerciale HoMedics Italia

JuraStand 202KärcherPassage 2.1/4.1/ stand 101LiebherrStand 201

MieleStand 101Presente Stefano Liverani, responsabile formazione eldom

BoschStand 101Haier (White Goods)Stand 103Presenti Alberto Binda ([email protected]), PM Lavaggio e Gaia Antonelli ([email protected]), PM FreddoPoltiStand 107 Presenti Francesca Polti, managing director, Giancarlo Fabian, direttore commerciale Italia (da sabato 7 a martedì 10 settembre), Daniela Pavesi, direttore marketing (da sabato 7 a lunedì 9 Settembre), Davide Santini, national key account (da martedì 10 a mercoledì 11 settembre)HoMedics & SalterStand 105Presenti Stefano Godio ([email protected]), amministratore delegato HoMedics Italia, e dal 9 al 10 settembre Massimo Mucciolella ([email protected]), direttore commerciale HoMedics ItaliaRemington - Russell Hobbs Stand 104Presenti Vieri Pecori Giraldi, direttore marketing Russell Hobbs Italia e Remington Italia, e Walter Valli, direttore commerciale Russell Hobbs Italia e Remington Italia.

DysonStand 204Presenti in fiera Daniela Pighini, amministratore delegato Conferenza stampa venerdì 6 settembre ore 12:00 allo stand ElectroluxStand 101

SamsungStand 101

Intelstand 101NiloxPresenti Michele Bertacco, direttore commerciale, Cristian Calderaro, sales unit manager, Massimo Scorcucchi, sport product manager

SharpStand 114Presenti dal 9 al 10 settembre Alessandro Leandri ([email protected]), sales manager, Luca Lubinu ([email protected]), product manager Lcd Tv

hall 11.2

hall 12

hall 18

hall 22

hall 23

hall 21

hall 25

Lg ElectronicsPresente in fiera Nicola Micali, Tv Product Marketing

AcerStand 101Acer Media Lounge, Schutzenstrasse 6, Berlin-Mitte, aperta dal 4 all’8 settembre dalle 15:00 alle 22:00SBSStand 102Presente tutto il taem dell’azienda, fra cui Gianni Cutrera, export manager, Masha Kudrjavtseva, export sales account, Camilla Doni, ufficio stampa e Pr

LenovoStand 102

TP Vision – Philips TvPresenti Laura De Bonis ([email protected]), senior marketing & communication manager Conferenza stampa giovedì 5 settembre ore 12 presso lo standPhilipsStand 101Sagemcom Presenti Giancarlo Aletti ([email protected]), product manager, Carmen Gerardi ([email protected]), direttore commerciale

EuronicsStand 102

GrundingStand 101

Toshibastand 101

ClatronicStand 137HisenseStand 145Presenti Yi Xiaobing, ceo Hisense Italy, Gianluca Di Pietro ([email protected]), general manager Hisense Italy, Tatiana Pampalone ([email protected]), marketing manager Hisense Italy, Federico Bossi ([email protected]), Brown Goods sales managerMeliconi Stand 138Presente Antonio Buccarella, direttore commerciale

Cellular ItaliaStand 109Presenti la direzione commerciale, il reparto Marketing, lo staff vendite internazionali, Paolo Cau per i Gruppi di Acquisto, Michele Poli per il Food, Enrico Zucchetti per il canale GSS (9 e 10 settembre) Haier (Brown Goods)Stand 201Presente Diego Cavallari ([email protected]), PM Bruno SennheiserStand 104

PanasonicConferenza stampa mercoledì 4 Settembre ore 15:00 presso lo stand

NecchiStand 115Presente Paolo Rossi ([email protected]), marketing & purchasing manager, e il team Aisin Europe Toyota

BaBylissStand 101

ArcelikStand 101

hall 9Celly Stand 305Presenti Sabrina Biagini ([email protected]), export sales manager, Stefano Bonfanti ([email protected]), general manager, Raffaella Aprigliano ([email protected]), responsabile comunicazione Emporia TelecomStand 308Presente Mauro Invernizzi, country manager Italia GarminStand 204Presenti Stefano Viganò ([email protected]), managing director, Maria Aprile ([email protected]), marketing communications manager

MESSE BErLINIfa 2013

6-11/9

hall 6.2Loewe Stand 201Presenti Stefano Borgognoni ([email protected]), presidente e amministratore delegato di Loewe Italiana, Alessia Gusman ([email protected]), product manager di Loewe Italiana, Giuseppe Pellegrino, sales manager di Loewe ItalianaConferenza stampa giovedì 5 settembre ore 14:00 presso lo stand

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SoNyhall 4.2

CoLoRI MAI VISTI PRIMA

Una finestra aperta sulla realtà, colori reali, una più ampia gamma di sfumature, ricchezza dei dettagli e maggiore profondità di campo. Sony porta ad Ifa 2013 un mondo di colori grazie alla tecnologia Triluminos Display. Implementata inizialmente sulla serie di Tv Sony Bravia W9, è disponibile anche sullo smartphone Xperia Z Ultra, già annunciato e in arrivo sul mercato italiano a settembre.

www.sonymobile.it

MESSE BErLINIfa 2013

6-11/9

ict

L’eXperience che ha travolto l’Italia

Fujifilm: bilanci e nuove idee per il futuro

Si è concluso nel mese di giugno. Ma l’entusiasmo per la prima edizione del tour non si è spento. Anche grazie all’alto gradimento che questa formula ha suscitato in tutte le sue tappe.

Da Napoli a Milano, passando da Roma, Bari, Palermo, Catania, Cagliari, Ancona, Bologna, Mestre, Firenze e To-rino, la Serie X di Fujifilm si è fatta cono-scere e apprezzare da chi ha fatto della fotografia il suo hobby, la sua passione, la sua professione ed è sempre alla ri-cerca di nuovi codici, nuove espressioni e di uno stile unico nei propri scatti.

eXperience Tour, evento itinerante gratuito, ha coinvolto 1.500 persone, che hanno partecipato a incontri tecni-ci sulla Serie X, prove sul campo, wor-kshop di Street Photography, corsi di Set di ritratto.

Nomi di spicco della fotografia italia-na si sono avvicendati nei diversi ap-puntamenti per spiegare l’alchimia del-la fotografia, connotando il tour come un momento di approfondimento e di studio con una formula diretta, veloce e coinvolgente.

eXperience Tour è il contribuito che Fujifilm Italia, assieme a Massimilia-no Angeloni, Federico Borselli, Donato Chirulli, Angelo Cirrincione, Gianluca Colla e Amedeo Novelli, ha voluto dare alla fotografia nel suo senso più allar-gato, incentivandola e diffondendola in più momenti e luoghi, portandola nelle piazze, tra la gente.

L’organizzazione ha impegnato tutto lo staff Fujifilm nei tre mesi del tour, comportando anche una ingente mo-vimentazione di prodotti attraverso il Bel Paese: tutti i corpi macchina della Serie X e le lenti XF sono stati messi a disposizione del pubblico, che ha po-tuto provare sul campo l’attrezzatura desiderata.

“Questo Roadshow è stato per noi un evento di comunicazione molto impor-tante che ci ha permesso di trasmettere il valore del brand e dei suoi prodotti”, ha dichiarato Marika Gherardi, trade marketing & communication manager per la divisione Electronic Imaging di Fujifilm. “L’ampia partecipazione e l’in-teresse raccolto durante tutte le tappe del tour ci hanno dimostrato che questo tipo di incontri sono la giusta risposta ai bisogni dei nostri utenti. Faremo quindi tesoro dell’esperienza fatta sul campo per continuare a proporre in futuro at-tività e occasioni di ritrovo che i nostri clienti finali possano trovare vantaggio-se e utili. Per raggiungere questo obiet-tivo rimarremo in ascolto delle loro esi-genze, e in questo i canali social ci sono molto di aiuto. I nostri clienti saranno la fonte di ispirazione per tutto ciò che pianificheremo in futuro”.

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eventi

Hisense: più clima in Campania

EmporiaConnect: si allarga la gamma per il segmento senior

Galaxy Tab 3 sbarca in Italia

Samsung: a settembre la nuova generazione di tablet

Lunedì 8 luglio nella splendida cornice dell’Ammot Cafè di Castel Volturno (Ca-serta), Hisense ha presentato i nuovi prodotti per la climatizzazione della stagione 2013/2014. All’evento hanno preso parte i top manager dell’azienda che hanno il-lustrato i propositi e le strategie per il prossimo anno ad alcuni dei più importanti rivenditori campani del settore. Gianluca Di Pietro, general manager dell’azienda, ha svelato i nodi principali dell’ambizioso programma di sviluppo previsto per que-sta regione. Durante la serata gli invitati hanno potuto toccare con mano i nuovi cli-matizzatori, tra i quali il modello Slim, caratterizzato da un’innovativa unità interna dalla spessore di soli 11 cm, presentato in anteprima nazionale, che insieme alla linea commerciale, ai multi free match e alla gamma completa dei VRF ad alta effi-cienza sono già conformi alle normative europee che entreranno in vigore nel 2014.

Emporia ha presentato a Milano, presso la White House di Corso Magenta, Em-poriaConnect, un nuovo telefono cellulare pensato per il segmento senior in grado di adattarsi alle esigenze di questa fascia di consumatori con innovative funzioni di comunicazione, condivisione e assistenza. Grazie all’App dedicata EmporiaMe infatti, il telefono può dialogare in tempo reale con un uno smartphone per condi-videre fotografie, gestire la rubrica e il calendario per appuntamenti o ricorrenze.

Il modello, dotato di una fotocamera con risoluzione 2 MP, Gps, schermo 2.8-inch TFT e una micro SD, ha già ricevuto l’Universal design consumer favorite award ed è stato eletto “Best product of the year” al PlusX Award.

“Per emporia la cosa più importante è individuare soluzioni in grado di semplifi-care la vita di ogni giorno degli utenti, garantire sicurezza e assicurare loro di poter rimanere sempre in contatto con i loro familiari. La risposta a questa domanda è EmporiaConnect con EmporiaMe, un sistema che presentiamo in anteprima mon-diale in Italia in grado di connettere gli smartphone ai cellulari Emporia”, ha dichia-rato Eveline Pupeter, ceo dell’azienda.

A questa novità si aggiunge la soddisfazione per il nuovo accordo stipulato con Tim: “Siamo davvero contenti che un partner di questa importanza abbia creduto nel nostro progetto scegliendo di investire nei prodotti Emporia per il lancio della tariffa Tim Senior”.

Tre grandezze diverse, 7’’, 8’’ e 10.1’’, e più contenuti: arriva anche in Italia la serie Galaxy Tab 3, terza generazione di tablet Samsung.

L’azienda coreana, durante un even-to andato in scena martedì 16 luglio ai Giardini della Triennale di Milano, ha presentato i tre nuovi device che arri-veranno a scaffale nel mese di settem-bre.

Ma già in questi giorni gli utenti ita-liani possono provare il dispositivo in anteprima, nel mini-tour tecnologico Home Tab 3 Home che toccherà Milano, Roma, Napoli e Catania.

Il modello da 7”, dotato di un design ergonomico e di un peso contenuto, assicura all’utente una assoluta porta-bilità. Il secondo modello, quello da 8’’, è invece la soluzione più indicata per coloro che cercano un compromesso tra design ultra-leggero e maggiore am-piezza dello schermo. Infine, con Tab3 da 10.1”, gli utenti possono contare su uno schermo ancora più ampio e sul-la possibilità di fruire, con una qualità ancora più alta, di contenuti video, Tv, film, giochi, riviste e libri. I tre tablet, ideali anche per chi intende navigare in Internet e accedere ai social network, sono anche sinonimo di comodità. Merito dei tasti funzione, posizionati direttamente sulla cornice dei disposi-tivi. La funzione multi schermo, infine, permette di dividere lo schermo del ta-blet in due parti, per eseguire contem-

poraneamente due diverse operazioni, come navigare su Internet e guardare un video. “Con l’arrivo della nuova se-rie Galaxy Tab3, Samsung porta sul mercato una nuova famiglia di tablet che segue il crescente successo dei lan-ci precedenti nella categoria. I nuovi Galaxy Tab 3 si adattano alle esigenze di tutti, una gamma di tablet di diversi formati, ancora più compatti e in grado di offrire un’esperienza d’uso completa, che offre ai nostri clienti di tutte le età, nuove modalità per visualizzare, ascol-tare, creare e condividere i momenti più significativi e i contenuti speciali con le persone che li circondano”, ha commentato Carlo Carollo, sales & mar-keting director della divisione Telefonia Mobile di Samsung Electronics Italia, “e per rendere ancora più ricca ed emo-zionante l’esperienza d’uso dei consu-matori italiani, abbiamo stretto accordi di esclusiva con partner strategici come RCS, Disney e Sky per offrire nuovi con-tenuti gratuiti dedicati a tutti.”

Samsung ha inoltre recentemente condotto un’inchiesta sulla diffusione dei tablet, dalla quale è emerso come questo tipo di device sia ormai entra-to nel nostro quotidiano: l’83% delle famiglie italiane dichiara di conoscere questo utile e divertente strumento. Gli italiani lo utilizzano soprattutto in casa (51%), o anche come compagno di viaggio (40%) o durante gli spostamen-ti di tutti i giorni (26%).

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Stripe e Waterproof: le nuove collection di PuroPer l’estate Puro punta

tutto sulle nuove cover per smartphone Stripe. La colle-zione è caratterizzata da un coloratissimo navy style ef-fetto specchio e si compone di diversi modelli disponibili in sei nuovi colori (blu, corallo, turchese, rosso, rosa e verde) oltre ai classici oro, argento e ardesia. Realizzate con mate-riale perfettamente aderente alla forma del dispositivo, le

Stripe Cover vestono e pro-teggono lo smartphone da urti e graffi, assicurandone al tempo stesso un profilo sotti-le.

Sono disponibili per iPhone 4/4S, iPhone 5, Samsung Ga-laxy S III e S4.

A questa nuova proposta si aggiungono le custodie im-permeabili Waterproof per proteggere smartphone e ta-blet nelle immersioni subac-

quee fino ad una profondità di 20 metri per la durata di 10 ore (certificato IPx8). Grazie alla chiusura blocco/sblocco, le cover assicurano la massi-ma protezione anche contro agenti esterni come sabbia, polvere, creme, oli, macchie e graffi. Garantiscono inoltre la funzione display touch scre-en e un sicuro trasporto del tablet, grazie alla fascia sul retro.

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Il Sistema di controllo della tracciabi-lità dei rifiuti è stato confermato. Lo ha annunciato il ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando, intervenuto lunedì 15 luglio a un convegno Cna (Confedera-zione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa) sulla Green Economy. Entro fine luglio si dovreb-be arrivare a definire tutti i dettagli di attuazione, prevedendo la riduzione del numero delle imprese interessate e una semplificazione normativa che ten-ga conto delle indicazioni emerse dal tavolo di confronto con le associazioni convocato dal ministero.

“Si tratta di una vicenda molto più complessa di come viene raccontata – ha spiegato il ministro dell’Ambiente – i rinvii sono un modo di mettere la pol-vere sotto il tappeto ma poi quando vai a guardarci magari ti rendi conto che la polvere è cresciuta”. Quello di revisione del Sistri è un “percorso tutt’altro che semplice – ha spiegato Orlando – ma una parte significativa delle perplessi-tà, preoccupazioni e indicazioni emerse dal mondo dell’artigianato potrà essere accolta”. Il titolare dell’Ambiente ha sot-tolineato che l’amministrazione pubbli-

ca ha “un obbligo contrattuale e non c’è stato nessun soggetto terzo, nonostan-te l’interesse anche della magistratura, che si sia assunto la responsabilità di dire: quel contratto è venuto meno”. Appena insediato, “La prima cosa che ho fatto è stata convocare un tavolo con le associazioni per chiedere delle indi-

cazioni su come riconfigurare il sistema – ha concluso Orlando – e mi sembra che le linee di marcia siano abbastan-za chiare: la riduzione della platea e la semplificazione del meccanismo, senza rinunciare all’obiettivo della tracciabili-tà sulla quale tutti abbiamo convenuto si debba andare avanti”.

Sistri confermato. Meno imprese coinvolteSi apre un altro capitolo. Il ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando, assicura modifiche entro fine mese.

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Continua il viaggio di RAEEparking nell’area test in Emilia Romagna. Dopo la tappa di Ravenna, il cassonetto smart sviluppato dal consorzio Ecolight nell’ambito del progetto europeo Identis Weee (Identification Determination tra-ceability Integrated System for Weee), da giovedì 18 luglio, è stato collocato a Ferrara per poi spostarsi a Casalecchio di Reno, in provincia di Bologna. Ancora una volta, significativa è la collabora-zione con le catene della grande distri-buzione che si sono rese disponibili ad accogliere la sperimentazione europea nella raccolta dei rifiuti elettronici. A Ferrara RAEEparking sarà presente dal 18 luglio all’8 agosto nell’area antistan-te Media World, all’interno del parco commerciale Diamante (in via Mario Roffi). Dal 9 agosto e fino al 20 settem-bre, il prototipo sarà invece posizionato nell’area commerciale esterna a Leroy Merlin, in via Antonio de Curtis, a Casa-lecchio di Reno.

Ecolamp, il consorzio senza scopo di lucro dedito alla raccolta e al riciclo delle sorgenti luminose a fine vita, rag-giunge e supera la quota di mille ton-nellate di lampade a basso consumo raccolte nel primo semestre 2013. Sono 1.000.474, per l’esattezza, i chili raccolti dal 1° gennaio al 30 giugno, un risultato che fa segnare un incremento del 15% rispetto allo stesso periodo del 2012, in cui le tonnellate raccolte furono 866. Questo passo in avanti è arrivato anche grazie al costante impegno del consor-zio nel sensibilizzare i cittadini, che, con l’attivazione di servizi dedicati, hanno consegnato nei primi sei mesi dell’an-no oltre 340 tonnellate di lampadine esauste presso le 2.245 isole ecologiche presidiate da Ecolamp in tutta Italia. E’ cresciuta del 15% anche la raccolta proveniente dal canale professionale: dalle 570 tonnellate dei primi sei mesi del 2012, alle 660 del 2013. Per quanto riguarda le regioni, il primato italiano è della Lombardia, con oltre 320 tonnella-te di lampadine esauste raccolte nei pri-mi sei mesi del 2013, seguita dal Veneto con 122 tonnellate e dal Piemonte con 94 tonnellate.

Cassonetti intelligenti: la sperimentazione a Ferrara

Ecolamp, mille tonnellate di lampade raccolte nel 2013

RaeCycle: smaltimento e sostenibilità

Lombardia: l’eccellenza nella raccolta

Raccolta, calo del 17% nel 2012

Visita al nuovo impianto di Siracusa

La regione è prima in Italia per quantitativi assoluti e presenza operativa sul territorio

Ecodom: presentato il quinto rapporto di sostenibilità

60mila tonnellate trattate annualmente, grazie ai 3mila punti di prelievo e alle missioni di recupero in tutta Italia. La specializzazione in R3 e pannelli fotovoltaici. La collaborazione con Compton e Costech.

Sono 46 milioni i chilogrammi recuperati nel 2012, con un dato pro capite che supera la media nazionale. 883 le strutture attive, di cui 413 aperte alla Distribuzione per il ritiro “Uno contro Uno”.

Dopo cinque anni di crescita ininterrotta, la prima frenata. Alla base della contrazione, il calo delle vendite, ma soprattutto il preoccupante aumento del fenomeno della sottrazione di apparecchi a maggior contenuto di materie prime.

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Andrea Orlando

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RaeCycle: smaltimento e sostenibilità

Visita al nuovo impianto di Siracusa

60mila tonnellate trattate annualmente, grazie ai 3mila punti di prelievo e alle missioni di recupero in tutta Italia. La specializzazione in R3 e pannelli fotovoltaici. La collaborazione con Compton e Costech.

Un impianto di recente costruzione, al passo coi tempi in materia di gestione di-retta di Raee, pile e accumulatori. Una real-tà imprenditoriale che vuole distinguersi sul territorio siciliano per l’impegno nella sostenibilità ambientale, trasformando il problema dello smaltimento delle appa-recchiature elettriche ed elettroniche in un’opportunità. RaeCycle, uno dei 16 siste-mi collettivi in Italia accreditati al Centro di coordinamento Raee, ha da poco inaugura-to la sua struttura di Siracusa. Che ricicla i vecchi televisori a tubo catodico, separan-do il vetro dal piombo estraendo materie prime che possono essere riciclate per un secondo impiego industriale. Grazie ai 3mila punti di prelievo e alle missioni quo-tidiane di recupero in tutta Italia, Raecycle è il secondo sistema collettivo su territorio nazionale per volume di raccolta, il primo se si considerano anche i rifiuti pericolosi. In totale, la capacità di trattamento annua-le raggiunge le 60mila tonnellate, con una massima di stoccaggio pari a 1.800 ton-nellate. Il Consorzio gestisce ogni tipo di raggruppamento, ma il suo punto di forza sono gli l’R3, di cui detiene circa il 50% del mercato.

Tutto questo è possibile grazie alla col-laborazione con due partner altamente specializzati, Costech e Compton, che sup-

portano con le loro tecnologie le varie fasi e modalità dello smaltimento.

Costech è una società di analisi chimica e progettazione di impianti per il recupe-ro di materie prime di alta qualità, che ha realizzato un sistema che consente di trat-tare i rifiuti R3 – come il vetro al piombo contenuto nei vecchi televisori a tubo cato-dico – avvalendosi delle ricerche effettuate dall’Università di Catania e dal Politecnico di Milano. La tecnologia è quindi sviluppa-ta pensando alla sostenibilità dei processi industriali, che guardino a un futuro sen-za scarti ed emissioni, ma che comportino anche efficienza, redditività e opportunità di occupazione. I brevetti attuali sono del professor Giovanni Modica, originario proprio di Siracusa, ma l’intero processo è aperto a ulteriori sviluppi, finalizzati ad esempio al recupero di silice per la realiz-zazione di altri oggetti, dal vetro ai pneu-matici, fino ad arrivare all’abbigliamento tecnico come gli indumenti in Gore-Tex.

Compton, invece, vanta 20 anni nello smaltimento di televisori e nel 2012 ha brevettato una nuova tecnologia ad hoc per il trattamento di pannelli fotovoltaici. Oggi la domanda di riciclo per questo tipo di prodotto è ancora marginale, ma po-trebbe diventare un problema già nell’arco di 5-10 anni. In precedenza i pannelli sola-

ri subivano un trattamento di tipo termi-co, eseguibile solo quando la lastra veniva consegnata integra, il che è un’eventualità piuttosto rara, e con un bilancio energetico non efficiente. Solar Glass ML, il macchina-rio brevettato da Compton, invece, frantu-ma la superficie vetrosa dei pannelli, sepa-randola dal supporto plastico e dal silicio: in questo modo si recupera circa il 95% del

vetro presente con una capacità produtti-va di 1,2 tonnellate l’ora (l’equivalente di 40-60 pannelli) con un consumo di soli 38KWh. Il tutto viene gestito da un’inter-faccia touch screen che indentifica i pezzi smaltiti attraverso la rilevazione del loro codice a barre.

Annalisa Pozzoli

Il punto d’ingresso dei Raee nell’impianto RaeCycle di Siracusa. Qui i camion in arrivo vengono pesati e ne viene misurato il livello di radioattività, che nella

maggior parte dei casi è nullo o classificabile come “naturale”.

La filiera per lo smantellamento di schermi a tubo catodico, appartenenti al raggruppamento R3, di cui RaeCycle detiene quasi il 50% del mercato nazionale.

Il piombo viene recuperato attraverso un processo di raffinazione elettrolitica.

I centri di recupero di Raee sono tenuti a ridurre l’impatto ambientale sull’area circostante mediante la creazione di barriere naturali. A causa della particolare posizione di RaeCycle, chiusa tra i binari della ferrovia e il mare, è stato deciso di creare questo “giardino zen” nel punto in cui l’impianto è più visibile dall’esterno.

I materiali vengono suddivisi in base alla loro tipologia.

I materiali in uscita vengono pressati, per ridurre il loro volume di trasporto, ed etichettati.

I diversi tipi di rifiuti vengono suddivisi per categoria. Qui, ad esempio, troviamo un pallet di pannelli fotovoltaici in disuso (R4), da cui è possibile recuperare e riciclare circa il 95% del vetro presente.

Ogni operatore della filiera ha un compito preciso nello smontaggio dei vecchi schermi.

Il macchinario per il trattamento dei pannelli fotovoltaici, che frantuma la parte vetrosa fino a isolare la superficie plastica contenente le celle in silicio e i contatti. Il vetro così ottenuto è di alta qualità ed è utilizzabile per qualsiasi scopo, persino nell’industria alimentare.

Le lavorazioni possono determinare lo sviluppo di polveri: gli addetti operano in condizioni di sicurezza per la propria salute, usando maschere respiratorie, tute e guanti.

Il macchinario per la separazione del vetro al piombo dagli schermi a tubo catodico.

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Da sinistra: Lorenzo Zubani, direzione commerciale e marketing Raecycle; Manuel Volakakis, presidente Raecycle; Pietro Italiano, presidente Costech e Maurizio Dardi, direttore generale Raecycle

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Raccolta Raee, calo del 17% nel 2012

Sul podio Camporosso, Castelplanio e Campi Salentina

Ecodom: presentato il quinto rapporto di sostenibilità

Legambiente “Comuni Ricicloni 2013”: sezione Raee

Dopo cinque anni di crescita ininterrotta, la prima frenata. Alla base della contrazione, il calo delle vendite di apparecchiature e la sottrazione di apparecchi a maggior contenuto di materie prime.

Premiate le comunità locali che si sono distinte per i migliori risultati nella raccolta di rifiuti elettrici ed elettronici.

La raccolta dei Raee è calata del 17% nel 2012, dopo cinque anni di crescita ininterrotta. E’ quanto emerge dal rapporto di sostenibilità 2012, presentato giovedì 27 giugno a Roma da Ecodom, Consorzio italiano per il recupero e il riciclaggio degli elettrodomestici. Nel corso del-lo scorso anno, Ecodom – il cui lavoro ha evitato l’immissione in atmosfera di oltre 790mila ton-nellate di CO2 – ha trattato circa 72mila tonnel-late di Raee.

In dettaglio 35.931 tonnellate di frigoriferi, congelatori, condizionatori, 35.690 tonnellate di lavatrici, lavastoviglie, scalda-acqua, forni, cappe e 332 tonnellate di piccoli elettrodomestici, elet-tronica di consumo e computer.

Grazie alla qualità dei processi di trattamento utilizzati, il consorzio ha recuperato 62mila ton-nellate di materie prime seconde, che sono state reinserite nei processi produttivi: al primo po-sto il ferro (oltre 44mila tonnellate), al secondo la plastica (7mila tonnellate), seguito da rame (2mila tonnellate) e alluminio (1.700 tonnella-te).

L’utilizzo di questi materiali ha consentito, nel 2012, un risparmio energetico di circa 272.215 Giga Joule, pari al consumo annuo della popola-zione della città di Viterbo (66 mila persone).

“Se tutti i Raee generati in un anno – ha com-mentato Giorgio Arienti, direttore generale di Ecodom - fossero gestiti con gli stessi standard di qualità di trattamento adottati dai fornitori di Ecodom, il risparmio di emissioni sarebbe di ol-tre 1.800.000 tonnellate di CO2, pari alla quantità di CO2 assorbita in un anno da un bosco esteso come la provincia di Ancona (quasi 2 mila kmq) e più che doppio rispetto all’odierno beneficio apportato da Ecodom. Il risparmio energetico ammonterebbe per il 2012 a quasi 950mila Giga Joule, pari al consumo di energia per un anno degli abitanti (270 mila) della provincia di Sie-na: un beneficio quasi quattro volte superiore a quello attuale”.

Le regioni più virtuose sono state la Lombar-dia, con oltre 12mila tonnellate trattate, segui-ta da Veneto (oltre 7mila tonnellate) e da Sicilia ed Emilia Romagna (quasi 7mila tonnellate). Le regioni agli ultimi posti in classifica sono invece Molise, Basilicata e Valle d’Aosta.

Dal rapporto però è emersa nuovamente una spiacevole evidenza: solo un quarto dei Raee ge-nerati ogni anno nel nostro paese viene gestito dal sistema “formale”. Come dimostra un’inda-gine realizzata per Ecodom dalla United Nation University, in collaborazione con il Politecnico di Milano e Ipsos: esiste un ingente quantitativo di rifiuti elettronici, pari a circa 700mila tonnellate all’anno, di cui si perdono le tracce.

“Con un procapite di 4 Kg all’anno raccolti e correttamente trattati, l’Italia è al 16° posto in Europa, ed è ancora distante dai paesi più virtuo-si e soprattutto dai nuovi obiettivi fissati dalla Comunità, pari a circa 12 Kg/abitante all’anno entro il 2019 – ha commentato il presidente di Ecodom, Paolo Zocco Ramazzo – Purtroppo in Italia esistono moltissimi flussi “paralleli”, dove scompaiono circa tre quarti dei Raee generati. Facciamo appello al Parlamento e al Governo perché agiscano con tempestività, intensificando i controlli e semplificando la normativa vigente. L’imminente recepimento della nuova Direttiva Ue si prospetta come un’opportunità per limi-tare questa inaccettabile dispersione e al tempo stesso potenziare la raccolta, valorizzando gli elementi positivi dell’attuale Sistema”.

Lara Colombi

Legambiente, come di consueto, premia i primi della classe. Ottimi voti per tutti i Comuni che hanno sapu-to riciclare bene e tanto. L’iniziativa Comuni Riciclo-ni, patrocinata dal ministero per l’Ambiente, è giunta quest’anno alla XX edizione, riconoscendo ancora una volta i meriti delle comunità locali che hanno ottenuto i migliori risultati nella gestione dei rifiuti. Per il secondo anno consecutivo un premio è stato dedicato in partico-lar modo alla raccolta di Raee. Per individuare i Comuni Ricicloni di Rifiuti elettrici ed elettronici è stato utiliz-zato un nuovo sistema, più articolato rispetto allo scor-so anno. Oltre alla tipica sud-divisione territoriale tra le tre macro aree geografiche (nord, centro e sud e isole) si sono utilizzati una serie di parametri in grado di verifi-care l’effettivo impegno dei Comuni sotto diversi punti di vista. Il primo parametro riguarda la raccolta pro capi-te dei Raee nel Comune che in modo immediato esprime i quantitativi di rifiuti raccol-ti rispetto alla popolazione residente. Il secondo crite-rio è invece basato sull’incremento dei quantitativi rac-colti rispetto all’anno precedente. Se infatti è vero che il 2012 ha registrato a livello medio italiano una leggera flessione, è anche vero che sono migliaia i Comuni che hanno visto tassi di crescita a due cifre. Il terzo parame-tro riguarda la disponibilità dei Centri di Raccolta co-munali a ricevere i Raee provenienti dalla distribuzione. In base ai criteri sopra elencati, sul podio sono saliti i seguenti comuni: Camporosso, in provincia di Imola, che rappresenta il Settentrione con 313mila Kg di rifiu-ti Raee raccolti, 57 per abitante; per quanto riguarda il

Centro è il comune di Castelpiano (Ancona) a primeg-giare, con 120mila Kg raccolti, 34 per abitante; infine, al Sud, si è distinto il comune di Campi Salentina (Lecce), con ben 879mila Kg raccolti, addirittura 81 per abitan-te. I vincitori hanno ricevuto un premio dall’alto valo-re simbolico. Ai Sindaci è infatti stata consegnata una scultura realizzata con componenti di rifiuti Raee, che loro stessi hanno contribuito a raccogliere. La serie di sculture, realizzate dallo Studio Artealtra, e consegna-te per il ventennale di Comuni Ricicloni, prende il tito-

lo “Le Geografie” e presenta un’interpretazione visiva del percorso dei rifiuti hitech.

“Essere presenti nell’anno del ventennale dell’iniziati-va Comuni Ricicloni di Le-gambiente – ha dichiarato Fabrizio Longoni, Direttore Generale del CdC Raee – rap-presenta per noi un motivo di grande orgoglio. Gli Enti Locali, infatti, sono, insieme ai Sistemi Collettivi, i gran-di protagonisti della raccol-ta. Siamo poi convinti che

premiare i Comuni più virtuosi sia un modo efficace di indicare la strada e promuovere così un miglioramen-to continuo nei sistemi di gestione della raccolta e nei servizi ai cittadini. In questo percorso si colloca anche il finanziamento del “Fondo 5 euro tonnellata premiata”, realizzato in collaborazione con Anci volto a finanzia-re progetti di sviluppo delle infrastrutture dei Centri di Raccolta. Ci auguriamo quindi che Comuni Ricicloni possa continuare il preziosissimo lavoro di sensibiliz-zazione svolto in tutti questi anni di intensa attività aiu-tando il nostro paese a raggiungere i target di raccolta posti dall’Unione Europea”.

La Lombardia è oggi la prima regione in Italia nell’ambito della gestione di Rifiuti elettrici ed elet-troniche. Un comportamento virtuoso che l’ha por-tata a raccogliere 46 milioni di chilogrammi di Raee nel corso del 2012, classificandosi al primo posto nel nostro Paese in termini di quantità, nonostante un calo sul 2011 del 9,12%. Il risultato è anche frutto del-la presenza sul territorio di ben 883 strutture, di cui 413 aperte alla distribuzione. Sono questi i principali dati che emergono dal Dossier 2012 sulla gestione dei Raee in Lombardia, realizzato dal centro di Coordina-mento Raee con il Patrocinio della Regione e presenta-to la mattina del 24 giugno al Palazzo Pirelli di Milano. “L’idea generale è che lo smaltimento in discarica sia solo l’ultimo destino possibile”, ha dichiarato Claudia Maria Terzi, assessore all’Ambiente, energia e svilup-po sostenibile Regione Lombardia. “Con il nuovo Piano regionale di gestione dei rifiuti (PRGR), la cui appro-vazione è prevista per la fine di quest’anno, si comin-cerà a dare concretezza a questo approccio. In merito ai Raee, gli indirizzi regionali sono quelli di rafforzare la filiera di raccolta, promuovere attività mirate all’ot-timizzazione dei processi di riciclaggio e incentivare la tracciabilità del rifiuto migliorando il sistema dei controlli, soprattutto per ostacolare le attività illegali”.

La raccolta pro capite in Lombardia è di 4,72 chi-logrammi per abitante, un dato che supera la media nazionale di 4 chilogrammi a persona. Molto buona anche la presenza sul territorio: i Centri di conferi-mento sono 8,57 ogni 100mila abitanti, grazie anche alla presenza di 20 luoghi di raggruppamento, ossia le piazzole gestite autonomamente dagli esercizi com-merciali.

Questa la tendenza generale. A livello provinciale, è Milano a ottenere il primato per i quantitativi com-plessivi di Raee raccolti, superando i 14 milioni nel 2012, con una media pro capite pari a 4,64 Kg. per abi-tante, nonostante una flessione del 4,19%. Secondo posto, invece, per la provincia di Brescia, con quasi 4,9 milioni di Kg raccolti, nonostante una variazione ne-gativa rispetto al 2011 del 18,63%. È Como ad aggiu-dicarsi, invece, il ruolo di provincia più virtuosa della Regione, con una media pro capite pari a 7,61 Kg per abitante. Altro risultato positivo per la Provincia di Como è quello di essere stata l’unica in cui la raccolta è aumentata (+10% rispetto al 2011). Ottimi risultati in termini di media pro capite sono stati raggiunti poi dalle province di Sondrio (5,80 Kg./ab.) e Varese (5,38 Kg./ab.). Buono anche il dato relativo alla provincia di Lecco che, nonostante una flessione del 17,64%, ottie-ne una media pro capite pari a 5,65 Kg per abitante.

Una diminuzione dei quantitativi di Raee raccol-ti viene invece registrato dalle province di: Bergamo (-15,5% rispetto al 2011, con una media pro capite però di 4,34 Kg./ab.), Cremona (-16,55%, ma 4,53 kg per abitante), Mantova (-13,76% rispetto al 2011, con una media pro capite pari a 3,87 Kg./ab.) e Pavia

(-13,34%, con una media pro capite pari a 3,74 Kg./ab. anche in questo caso al di sotto della media naziona-le). Lodi e Monza Brianza raggiungono, infine, buoni risultati in termini di Centri di raccolta attivi sul terri-torio, rispettivamente con 54 strutture, di cui 30 aper-te al conferimento della distribuzione, e 50 strutture (22 aperte alla distribuzione) e 2 luoghi di raggrup-pamento.

Fra i Raggruppamenti in cui vengono suddivisi i Raee, il più raccolto è quello di Tv e Monitor (R3) a cui appartiene il 30,49% dei rifiuti totali con oltre 15 milioni di Kg raccolti. A seguire, R2 (Grandi Bianchi) e R1 (Freddo e Clima), rispettivamente con 23,80% e 23,16%, che superano i 10 milioni di Kg raccolti. Lieve incremento rispetto al 2011 viene rilevato poi dal Raggruppamento R4 (Piccoli Elettrodomestici), che sfiora quest’anno il 22% a fronte del 20,42% del 2011. A chiudere la classifica il Raggruppamento R5 (Sorgenti luminose).

“Vogliamo complimentarci con i cittadini e gli enti locali”, ha concluso Fabrizio Longoni, direttore gene-rale del Centro di Coordinamento Raee, “per l’impe-gno nella raccolta, che ha permesso alla Regione Lom-bardia di ricoprire, da sola, nel 2012 un decimo della quota nazionale. Unica nota dolente è la diminuzione dei quantitativi di raccolta, sulla quale occorre inda-gare affinché gli sforzi finora compiuti non siano va-nificati. Questa è un’esigenza non soltanto locale, ma anche nazionale. Soprattutto in considerazione della nuova Direttiva europea approvata nel 2012, che fis-sa, a partire dal 2016, degli obiettivi di raccolta molto più ambiziosi. Una sfida che accogliamo e nella quale cercheremo di coinvolgere tutti coloro che vorranno prendere parte a questo cambiamento”.

Annalisa Pozzoli

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Lombardia: l’eccellenza nella raccolta

La regione è prima in Italia per quantitativi assoluti e presenza operativa sul territorio

Sono 46 milioni i chilogrammi recuperati nel 2012, con un dato pro capite che supera la media nazionale. 883 le strutture attive, di cui 413 aperte alla Distribuzione per il ritiro “Uno contro Uno”.

Totale Raee raccolti (Kg)Raccolta pro capite (Kg)Variazione raccolta 2012/2011PopolazioneCentri di raccolta totaliCentri di raccolta aperti alla DistribuzioneLuoghi di raggruppamentoCentri di conferimento ogni 100.000 abitanti

45.812.582,504,72

-9,12%9.716.000

833413

208,57

237.965.5634,00

-8,51%59.433.744

3.6722.306

956,33

Lombardia itaLia

fonte: Raee dossier annuale 2012

fonte: Raee dossier annuale 2012

BergamoBresciaComoCremonaLeccoLodi

MantovaMilanoMonza e BrianzaPaviaSondrioVarese

1141

921

1

163140

6062

254

61136

5035

664

Ldr Ldrcdr

NUmEro cENtri di coNFErimENto PEr ProViNcia (2012)cdr

*LDR: Luoghi di raggruppamento*CDR: Centri di raccolta

0,72%

23,16%

23,80%

30,49%

21,84%

Sorgenti luminose

Freddo e clima

Grandi bianchi

Tv e monitor

Piccoli elettrodomestici

raccoLta dEi 5 raGGrUPPamENti iN Lombardia

2010/2012 r5r4

r3

r2

r1

Claudia Maria Terzi e Fabrizio Longoni

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Dalle parole ai fatti

Pronti alla “rivoluzione”

In scena a Cannes, dal 25 al 27 giugno

reportage idef 2013

Certezze. Finalmente. Dopo l’abbinata di que-sto mese di giugno, costituita dall’E3 di Los Angeles (dall’11 al 13) e dall’Idef di Cannes (dal 25 al 27), il settore videogiochi riscopre il gusto dell’ottimismo. Cauto, ricorda qualcuno giustamente. Ma stiamo pur sempre parlando di cose belle. Di un approccio che ab-bandona, almeno guardando alla prospettiva, lo sco-raggiamento.

I grandi annunci per il nuovo hardware, la speran-za del riposizionamento di prezzo di quello ‘vecchio’, l’arrivo dei soliti fenomeni nel software: ecco gli in-gredienti principali che fanno tornare gli operatori a pensare positivo.

Intendiamoci: il profondo rosso di questo primo se-mestre – e il rischio che la carestia di vendite si pro-lunghi fino all’inizio di settembre – resta e appare dif-ficile da smaltire o addirittura da recuperare nel breve periodo. Tuttavia per il gaming si apre una nuova fron-tiera.

Se a Los Angeles l’industria aveva calato sul tavolo tutti gli assi, delineando con incisività il percorso stra-tegico, dall’evento di Cannes sono arrivate indicazioni confortanti sul fronte del retail. Il parere complessivo dei buyer è chiaro: da settembre il mercato italiano ha davanti a sé ampie possibilità per tornare a fare brec-cia tra i gamer e i consumatori.

È una bella sfida, ma non impossibile. Anzi. La pri-ma boa sarà, ineluttabilmente, il lancio di GTA V il 17 settembre. Da lì dovrà cominciare tutto. L’attesissi-mo titolone di Rockstar può far ripartire col botto le vendite. Poi sarà un festival di new release, con i soliti franchise a tirare la corsa, fino alla volata del Natale: da Fifa14 a Pes 2014, da Assassin’s Creed IV Black Flag a Call of Duty: Ghosts, senza dimenticare le uscite nel mondo casual e social. Il software si mette dunque in testa al gruppo: quindi, a ridosso della scalata finale toccherà anche alle due nuove console (Xbox One di Microsoft e PlayStation 4 di Sony) far aumentare il ritmo. Ma c’è da credere che anche Nintendo abbia in serbo qualche piacevole sorpresa.

L’incognita è una, si direbbe in una corsa ciclistica: le condizioni atmosferiche. Il che, tradotto sul mercato videoludico, vuol dire quale sarà la propensione e la disponibilità all’acquisto che il pubblico potrà garan-tire. Nessuno nasconde le difficoltà in campo econo-mico. Sull’Italia pendono ancora alcune questioni. Su tutte l’aumento dell’Iva (fatta slittare dal 1° luglio per un trimestre) e le nuove tassazioni sulla casa. Vedre-mo. Inutile fasciarsi la testa prima del tempo.

È giusto essere consapevoli di tutto questo, senza però farsi prendere da paure e timori eccessivi. Un dato è chiaro: al fianco dei prodotti giusti, servono i prezzi giusti. Il pubblico ha capito la solfa. E difficil-mente si lascia attrarre (come un tempo) dal sem-plice effetto novità. Meglio ricordarselo e fare tesoro dell’esperienza vissuta. Non tutte le produzioni vi-deoludiche possono chiedere la medesima battuta di scontrino. Fatte le debite eccezioni si deve lavorare su scaglioni di prezzo ben chiari. Soprattutto quando si parla di titoli per piattaforme ormai consolidate. Quel-lo che andava bene un paio d’anni fa – ma forse fino a dodici mesi fa – non funziona più. Il mondo è cambiato. E anche il settore del gaming deve farsene una ragione.

La crisi economica ha rimescolato le carte. Ha can-cellato anche quelli che venivano considerati solidi

baluardi nei modelli di business. Meglio pertanto non generare equivoci e incertezze. Il pubblico e i consu-matori hanno imparato a tirare di conto. Hanno capito che talvolta la pazienza premia. E che forse non si deve neanche fare troppa fatica visto che nelle tasche le ri-sorse sono limitate o contingentate.

Tenendo allora ben presente tutto ciò, dalle parole è giunto il momento di passare ai fatti. Bisogna mettere in pratica tutta la teoria studiata e appresa in questi mesi. Non solo. Le prossime settimane richiedono im-pegno per la definizione di progetti forti e chiari in-nanzitutto in termini di marketing e comunicazione. Siamo nella fase cruciale, dove si deve impostare tutto il lavoro.

Gli operatori del retail hanno confermato a Idef di pensare positivo. E non soltanto perché lo impone il copione. Poi come sempre – per fare business e la dif-ferenza – ci vogliono i prodotti ma anche le idee chiare. Il mondo dell’industria sa bene cosa vuole fare. I riven-ditori anche.

Comincia una nuova stagione per il gaming. Si apre una nuova generazione. La speranza, ma ancor più l’ambizione, è che anche questa diventi ricca di feno-meni. Come accaduto nel recente passato. Alé, corag-gio.

Una rivoluzione. Così Andrea Persegati, presidente di Aesvi, David Neichel, presidente di Sell e Liliana Laporte, vice presidente di Adese, definiscono quello che ac-cadrà nel settore videoludico nel corso dei prossimi mesi. Il 2013 infatti segna un nuovo inizio, con la nascita di un nuovo ciclo di con-sole ed esperienze di gioco sem-pre più all’insegna della semplici-tà, della connettività e del digitale. “I numeri ci dimostrano che oggi solo il 48% degli europei gioca. Il restante 52% è il segmento di

pubblico che dobbiamo riuscire a conquistare. Il nostro è quindi un mercato dal grandissimo po-tenziale. Non bisogna poi pensare che il videogame sia una forma di intrattenimento esclusivamente infantile: il videogiocatore euro-peo ha una media di 34 anni. Non possiamo che essere ottimisti e fiduciosi per la seconda parte dell’anno”.

Oltre alle evidenti novità di prodotto hardware e software, quest’anno Idef è stato rinnovato nella formula. Più aree destinate

al business, più occasioni di in-contro per massimizzare le ore trascorse in fiera. La manifesta-zione si è aperta con una confe-renza, che ha visto la presenza dei vertici delle associazioni di setto-re del Sud Europa. L’intervento di Alex Berger, imprenditore e pro-duttore di contenuti multimediali per società come Vivendi e Canal Plus, ha evidenziato l’evoluzione nella gestione dell’entertainment. Dalla privatizzazione dei canali televisivi alla forte spinta inno-vativa data dalla diffusione mas-

siccia di Internet, fino ad arrivare all’affermazione della telefonia mobile, che rappresenta ormai un’ulteriore, sfruttatissima, piat-taforma di gioco. Oggi, nel 2013,

stiamo assistendo alla diffusione di nuovi device, nuove abitudini, nuovi ecosistemi, che portano a nuovi modi per raccontare storie. La chiave per affrontare questi cambiamenti, s incentrati sulla mobilità, è la diffusione della ban-da larga, sempre più economica e accessibile a tutti. Adesso sta all’intero mercato riuscire a co-gliere le opportunità offerte dalle nuove tecnologie e trasformarle in fonti di business.

Le premesse ci sono tutte. Il bu-siness è pronto a ripartire.

Da sinistra: David Neichel, presidente di Sell, Liliana Laporte, vice presidente Adese, Andrea Persegati, presidente Aesvi

Marilena Puppi (foto) ceo di Ogs – società che ha cura-to l’organizzazione per la parte italiana di Idef di concer-to con Comexposium – traccia un bilancio dell’edizione 2013.

Marilena Puppi, un giudizio comples-sivo sulla kermesse.

Sono soddisfatta. E credo lo siano anche i nostri partner italiani di industria e retail. Abbiamo consolidato ulteriormente il lega-me operativo con tutti, anche guardando alla prospettiva. Ormai la nostra è una vera e propria community.

Quale la parola d’ordine di quest’an-no?

Energia. Quella che abbiamo percepito innanzitutto nelle relazioni, incluse quelle di business. Quella che si è toccata con mano in un mercato che può davvero svolta-re, grazie alla ricchezza delle produzioni.

Possiamo fornire qualche numero sulla manifesta-zione?

In totale sono state registrate 2.500 presenze, a segui-to della partecipazione internazionale più ampia, costi-tuita da compratori provenienti anche da Benelux e Gran Bretagna. Per quanto riguarda l’Italia hanno partecipato 95 buyer in rappresentanza di 49 insegne. Un dato credo soddisfacente e sicuramente in linea con il mercato e le sue dinamiche.

Appuntamento, dunque, al 2014?Mais, ouì!

Intervista con Marilena Puppi

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Gaming: il retail ci credeMediamarket Opengames

Gamelife

Games Bond Expert-Papino

La Feltrinelli

GameStop

Holding dei giochi

Game People

Paolo Spagnoli e Lorenzo Cattaneo Antonello Chiara

Sara Cantoni

Franco Cicchello Francesco Carrera

Andrea Dominoni e Simone Fantini

Marco Micallef e Davide Cristallo

Ivan Donadel

Fabrizio Fatur

Idef 2013: la voce del mercato

hitech magazineanno 4 - numero 11 - 15 agosto 2013

www.hitechweb.info

“Dopo la prima giornata di fiera la sensazione è positi-va, grazie alle numerose novità in arrivo per il Natale. Dal prossimo mese di settembre, siamo convinti che i grandi best seller del software possano ridare slancio al mercato italiano. Notevoli anche le speranze legate alle nuove con-sole. L’auspicio è che ci possa essere una ripartenza dopo questi mesi davvero duri. Le premesse ci sono. Ci augu-riamo che da una parte il prodotto non venga a mancare, dall’altra che la domanda venga ben sollecitata per far tor-nare in negozio i consumatori, a cominciare dagli hard core gamer”.

“Dopo l’E3 di Los Angeles, il mercato si trova di fronte a una nuova fase. Ci aspettiamo che i prossimi mesi per-mettano al business di incamerare un parziale recupero dopo un lungo pe-riodo di vendite asfittiche. Come catena Opengames siamo fiduciosi e sufficien-temente ottimisti. C’è bisogno di rida-re fiducia ai consumatori. Per questa ragione ben vengano i tanti nuovi lanci, supportati però adeguatamente anche in termini di marketing. Le nuove con-sole Xbox One e Ps4 schiudono nuove prospettive, ma credo che anche per Ps3 e Xbox 360 ci siano significativi margini di crescita”.

“Finalmente ci avviciniamo a un Natale ricco come non mai. Due nuove console e grandissimi titoli in lancio da settembre, con GTA V in primis, grazie alla grande aspettativa che stiamo vivendo sin dal suo primo annuncio. Il nodo è capire realmen-te quale sarà la capacità di spesa dei consumatori. C’è un’abbondanza di offerta che comunque ci deve rende-re fiduciosi e motivati per svolgere un lavoro incisivo. Sono certa che an-che la domanda sarà adeguatamente sollecitata da parte dell’industria, e pertanto guardiamo con maggiore ot-timismo al prossimo Natale”.

“Dopo un periodo estremamente asfittico in termini di sell-out, l’auspi-cio è che al prossimo settembre sia possibile ritrovare il passo perduto. Ci sarà abbondanza di new release nel segno della massima qualità. Ora dobbiamo soltanto augurarci che i consumatori ritrovino il giusto entu-siasmo. Noi siamo pronti alla sfida del Natale, sia per le nuove due console, sia in ragione dei tantissimi titoli ‘tri-pla A’. Serve coraggio e fiducia”.

“Pensiamo positivo. Del resto, non potrebbe essere altrimenti, a fronte delle numerose novità in rampa di lancio. Sarà un Natale intenso e anche per i consumatori ci sarà da divertir-si. GTA V, Fifa 14, Pes 2014, Assassin’s Creed IV Black Flag e anche il nuovo Skylanders Swap Force faranno la par-te del leone. L’offerta che abbiamo toccato con mano a Idef ci fa ben spe-rare, dopo aver affrontato un primo semestre veramente difficile. Ottime Ps4 e Xbox One, l’hardware ha biso-gno di riprendere a correre. E se poi ci dovesse essere un riposizionamento di prezzo delle ‘vecchie’ macchine…”.

“Il prodotto dell’anno potrebbe essere GTA V. In ogni caso, grazie all’enorme installato dell’attuale generazione di console siamo sicu-ri sarà un titolo che otterrà ottimi risultati. La ventata di novità garan-tita dalla next gen sta riportando freschezza a tutto il settore, che già pregusta il prossimo ricambio gene-razionale. La nostra insegna è forte-

mente orientata sui top title: pun-tiamo innanzitutto sul mercato kids, con l’obiettivo di riuscire a intercet-tare le esigenze di tutta la famiglia. Ovviamente la nostra attenzione è soprattutto rivolta al prossimo Na-tale. C’è molta curiosità per Disney Infinity, ma anche per l’arrivo delle nuove console. Tra Xbox One e Ps4 sarà una bella lotta”.

“I dati di Holding dei Giochi evi-denziano un segno positivo per quanto riguarda il comparto video-game. Nella seconda parte dello scorso anno abbiamo deciso di inse-rire tra le referenze anche i gadget, con risultati più che incoraggianti. Visto il tipo di consumatore a cui ci rivolgiamo, circa il 75% del prodotto che trattiamo è Nintendo. Wii U, tut-

tavia, non ha ottenuto i risultati che ci attendevamo e, a fronte dell’arri-vo nelle nuove console, mi aspetto un cut price per un rilancio della console. Qui a Idef ho visto dei titoli interessanti di Warner a target kids, in particolare i videogiochi realiz-zati insieme a Lego, un marchio che ha sempre molto successo nei nostri punti vendita”.

“Siamo molto fiduciosi per il Natale 2013. Finalmente ci sono tutte le premesse affinché il mercato torni a crescere. Ci piacciono molto entrambe le console next gen, e crediamo che saranno in grado di ottenere buoni risultati. Nintendo? Il fatto di aver lanciato la sua piattaforma fissa lo scorso anno potrebbe metterla in una situazione di difficoltà. Ma la line up che ha in serbo per i prossimi mesi è di primissimo livello, con titoli importanti e di grande qualità. Aspettiamo di vedere quali iniziative di marketing organizzeranno per la loro promozione”.

“Un’edizione di Idef con presenze qualificate. Credo sia andata meglio ri-spetto all’anno scorso. Un merito va certamente alla ricchezza di prodotti e di novità che ci aspettano in vista del prossimo Natale. Le aspettative sulle nuove console sono decisamente elevate. Così come ci auguriamo che anche sui mo-delli Xbox 360 e Ps3 si possa registrare un risveglio delle vendite. Ricca anche la line up di software. E la release date di GTA V al 17 settembre speriamo possa dare un primo grande impulso al sell-out”.

Da sinistra: Paolo Spagnoli e Lorenzo Cattaneo

Da sinistra: Andrea Dominoni e Simone Fantini

Da sinistra: Andrea Michelini, Fabrizio Fatur e Oriana Battaini

Da sinistra: Marco Micallef e Davide Cristallo

Antonello Chiara con Barbara Fleischhacker