DI GIANNI RASO DI STEFANO CASINI E’accompagnato da un collaboratore o da un amico. Quando entra...

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Direzione, Amministrazione Porps International Inc. - 100 Ocean Lane Drive Suite 403 - Key Biscayne FL 33149 - La Gente d’Italia Cronache degli italiani dal mondo - Trademark n° 75/829279 Anno XIV MARTEDI’ 3 DICEMBRE 2013 N* 279 USD 1,00 - Can 21,00 - URY 20 Pesos Direttore Mimmo Porpiglia R Quotidiano d’informazione indipendente www.lagenteditalia.com E E D D I I Z Z I I O O N N E E S S U U D D A A M M E E R R I I C C A A QUOTIDIANO FONDATO NEL 1999 dalla nostra redazione ROMANA U n voto di fiducia, un’approvazione formale del governo Letta- Alfano così come si è riformulato dopo il passaggio formale di Forza Italia all’opposizione. E’ quello che hanno deciso Enrico Letta e Giorgio Napolitano. Il voto in Parlamento è già stato deciso da Letta, sarà l’11 dicembre, ovvero 3 giorni dopo le cruciali primarie del Pd quando, secondo le previsioni, Matteo Renzi sarà segretario del Pd. ”Entrambi hanno ribadito – informa una nota del Quirinale – il con- vincimento che l’approvazione da parte del Senato della legge di stabilità su cui il Governo aveva posto la questione di fiducia – dopo che il gruppo parlamentare “Forza Italia-Il Popolo della Libertà” aveva dichiarato di non condividere tale fondamentale legge e di ritirare pertanto l’appoggio al Governo – ha confermato la perma- nenza del rapporto fiduciario anche nella nuova situazione politico- parlamentare venutasi a determinare”. La nota sottolinea anche che si è ”convenuto sulla opportunità di un sollecito passaggio parlamentare che consenta di prospettare indi- rizzi e contenuti dell’attività di Governo, segnando la discontinuità intervenuta tra la precedente e la nuova maggioranza, esigenza sot- tolineata in particolare dalla delegazione parlamentare di “Forza Italia” nel corso dell’udienza del 28 novembre scorso. Tale passag- gio non può che assumere i caratteri di un dibattito sulla fiducia. LA CHIUSURA DEL CONSOLATO DI MONTEVIDEO DI ROBERTO ZANNI DI GIANNI RASO DI STEFANO CASINI Napolitano e Letta hanno deciso: fiducia l'11 dicembre, tre giorni dopo le Primarie del Pd servizio a pag.8 servizio a pag.4 Sorpresi? Ma di che? Mujica:"Quel mal que esta' Italia" Belinelli, primo italiano d'America Perche', non si puo' fare? Arriva in Uruguay l’Expo del Fútbol DI MATTEO FORCINITI MONTEVIDEO Legge elettorale, ancora un rinvio D iscreto scalpore, breaking news e comunque pensoso dibattito: che succede a Berlusconi se lo incriminano e poi condannano per aver pagato, addirittura stipendiato, decine e decine di persone che erano anche testimoni nei processi a suo carico? Anzi, niente anche: erano solo testimoni, non lavoravano in gran parte per Berlusconi, almeno non nelle sue aziende. lavoravano certo per lui ma, diciamo così, in altro modo, erano per lo più potremmo dire “diversamente collaborative”.Ma lo scalpore, la breaking news e il pensoso dibatti- to arrivano solo oggi che forse se ne fa un processo. segue a pag.2 L ’ho appreso dalla pagina on-line di Sistema Italia. “Chiusura del Consolato d’Italia di Montevideo”, dice iltitolo. E poi un appunto brevissimo: “Non è uno scherzo”. Ci mancherebbe altro! Chi vuole scherzare su questecose? Poi seguono comunicazioni di altre fonti tuttescandalizzate per la possibile decisione di chiudere ilConsolato. Mi chiedo io: perchè tanto stupore con la notizia? Mi pare che la chiusura del Consolato sia in sintonia con lastoria recente della nostra comunitá: una vera caduta inpicchiata, detto in termini aeronautici. E’ risaputo che al Presidente della Repubblica Oriental dell’Uruguay José Mujica Cordano, nipote di nonno materno ita- liano, piace visitare i bar del suo paese. Non è difficile trovarlo in qualsiasi bar della capitale o anche dell’interno del paese accompagnato da un collaboratore o da un amico. Quando entra nel bar, ovviamente, coloro che si trovano all’interno si sbalordi- scono súbito! “Ma è il Presidente Mujica!!” scappa a qualcuno: allora molti dei “parroquianos” si avvicinano al Presidente, lo salutano, gli chiedono una foto e abbozzano un sorriso. segue a pag.2 segue a pag.2

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Direzione, Amministrazione Porps International Inc. - 100 Ocean Lane Drive Suite 403 - Key Biscayne FL 33149 - La Gente d’Italia Cronache degli italiani dal mondo - Trademark n° 75/829279 Anno XIV MARTEDI’3 DICEMBRE 2013 N* 279USD 1,00 - Can 21,00 - URY 20 Pesos

DirettoreMimmo Porpiglia

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Quotidiano d’informazione indipendente

www.lagenteditalia.comEEDDIIZZIIOONNEE SSUUDDAAMMEERRIICCAAQUOTIDIANO FONDATO NEL 1999

dalla nostra redazione ROMANA

Un voto di fiducia, un’approvazione formale del governo Letta-Alfano così come si è riformulato dopo il passaggio formale diForza Italia all’opposizione. E’ quello che hanno deciso EnricoLetta e Giorgio Napolitano.Il voto in Parlamento è già stato deciso da Letta, sarà l’11 dicembre,ovvero 3 giorni dopo le cruciali primarie del Pd quando, secondo leprevisioni, Matteo Renzi sarà segretario del Pd.”Entrambi hanno ribadito – informa una nota del Quirinale – il con-vincimento che l’approvazione da parte del Senato della legge distabilità su cui il Governo aveva posto la questione di fiducia – dopoche il gruppo parlamentare “Forza Italia-Il Popolo della Libertà”aveva dichiarato di non condividere tale fondamentale legge e diritirare pertanto l’appoggio al Governo – ha confermato la perma-nenza del rapporto fiduciario anche nella nuova situazione politico-parlamentare venutasi a determinare”.La nota sottolinea anche che si è ”convenuto sulla opportunità di unsollecito passaggio parlamentare che consenta di prospettare indi-rizzi e contenuti dell’attività di Governo, segnando la discontinuitàintervenuta tra la precedente e la nuova maggioranza, esigenza sot-tolineata in particolare dalla delegazione parlamentare di “ForzaItalia” nel corso dell’udienza del 28 novembre scorso. Tale passag-gio non può che assumere i caratteri di un dibattito sulla fiducia.

LA CHIUSURA DEL CONSOLATO DI MONTEVIDEO

DI ROBERTO ZANNI

DI GIANNI RASO DI STEFANO CASINI

Napolitano e Letta hanno deciso: fiducia l'11 dicembre, tre giorni dopo le Primarie del Pd

servizio a pag.8servizio a pag.4

Sorpresi? Ma di che? Mujica:"Quel mal que esta' Italia"

Belinelli, primo italianod'America

Perche', non si puo' fare? Arriva in Uruguayl’Expo del Fútbol DI MATTEO FORCINITIMONTEVIDEO

Legge elettorale, ancora un rinvio

Discreto scalpore, breaking news e comunque pensoso dibattito:che succede a Berlusconi se lo incriminano e poi condannano peraver pagato, addirittura stipendiato, decine e decine di persone cheerano anche testimoni nei processi a suo carico? Anzi, niente anche:erano solo testimoni, non lavoravano in gran parte per Berlusconi,almeno non nelle sue aziende. lavoravano certo per lui ma, diciamocosì, in altro modo, erano per lo più potremmo dire “diversamentecollaborative”.Ma lo scalpore, la breaking news e il pensoso dibatti-to arrivano solo oggi che forse se ne fa un processo.

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L’ho appreso dalla pagina on-line di Sistema Italia. “Chiusura delConsolato d’Italia di Montevideo”, dice iltitolo. E poi un appunto brevissimo:“Non è uno scherzo”.Ci mancherebbe altro! Chi vuole scherzare su questecose? Poi seguonocomunicazioni di altre fonti tuttescandalizzate per la possibile decisione dichiudere ilConsolato.Mi chiedo io: perchè tanto stupore con la notizia? Mi pare che la chiusura delConsolato sia in sintonia con lastoria recente della nostra comunitá: una veracaduta inpicchiata, detto in termini aeronautici.

E’ risaputo che al Presidente della Repubblica Orientaldell’Uruguay José Mujica Cordano, nipote di nonno materno ita-liano, piace visitare i bar del suo paese. Non è difficile trovarloin qualsiasi bar della capitale o anche dell’interno del paeseaccompagnato da un collaboratore o da un amico. Quando entranel bar, ovviamente, coloro che si trovano all’interno si sbalordi-scono súbito! “Ma è il Presidente Mujica!!” scappa a qualcuno:allora molti dei “parroquianos” si avvicinano al Presidente, losalutano, gli chiedono una foto e abbozzano un sorriso.

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MARTEDI’ 3 DICEMBRE 20132 PRIMO PIANO

È evidente che Mujica è l’unicoCapo di Stato al mondo che sicomporta a questo modo, senzaguardia del corpo, senza vestitoe cravatta, senza macchina uffi-ciale ecc.!E’accaduto anche a me e piú diuna volta di incontrarlo cosi percaso. Ieri ero a mangiare “2panchos” nel Bar Las Deliciasnella via San José quando adue tavoli dal mio si siede ilPresidente della Repubblica conun suo collaboratore. Senzaguardia del corpo e senza cra-vatta. Siccome lo conosco, misono avvicinato a lui e gli horaccontato in 30 secondi che ilnostro Consolato d’Italia erastato declassato e che è in attouna protesta, non solo dellacomunitá italiana dell’Uruguay,ma anche del governo delpaese. Proprio questo paese cheha la metá della popolazioned’origine italiana, Presidente eVice di origine italiana. Mi haascoltato e quando l’ho salutatoha soltanto detto una frase:“Que mal que está Italia!”

CASINI-SEGUE DALLA PRIMA

Chiudono la quattordicesima gior-nata i posticipi Fiorentina-Verona eLazio-Napoli. Bari-Ternana per laSerie B.Lazio-Napoli 2-4 in un posticipo dellaottava giornata del campionati di calciodi serie A.Risorge il Napoli, affonda laLazio. All’Olimpico gli azzurri si rega-lano una notte magica nel segno diHiguain e Pandev: l’argentino a segnodopo 71 giorni, il macedone in golnella gara dei veleni con il suo ex(odiatissimo) presidente ClaudioLotito. Così la squadra di Rafa Benitezrivede la luce in fondo al tunnel delle 3sconfitte di fila con Juve e Parma e inChampions League col BorussiaDortmund, mentre la Lazio aggrava lasua crisi in campionato (non vince dal27 ottobre contro il Cagliari), a 4 gior-ni dalla vittoria in Europa League aVarsavia (amara per le disavventurevissute dai suoi tifosi).E il "Pipita"torna al gol in campionato (l’ultima

volta il 22 settembre col Milan a SanSiro), accendendo l’entusiasmo deimille tifosi azzurri presentiall’Olimpico. Ma non passa nemmenoun minuto e la Lazio rimette le cose aposto in fondo all’ennesimo patatracdifensivo: sul cross di Candreva,Behrami corregge in rete nella propriaporta il pallone. Può iniziare la festadel Napoli, a quota 31 a 3 di distanzadalla Roma seconda e a 6 dallaJuventus capolista.Fiorentina-Verona 4-3 nel primoposticipo del lunedì della 14/a giornatadi serie A. Nel primo tempo ben 5 gol:in vantaggio al 5' con Borja Valero iviola vengono raggiunti un minutodopo da Romulo e superati al 13' daIturbe. Al 14' un nuovo gol di BorjaValero riporta il match in parità mentreal 43' arriva il 3-2 di Vargas. Al 54' ilpoker viola con un rigore di GiuseppeRossi (espulso Jankovic), sussulto gial-loblù al 72' con Jorginho. Viola 4/i conl'Inter a 27 punti.

LAZIO-NAPOLIDoppietta di Higuain: 2-4Fiorentina-Verona finisce 4-3

RASO-SEGUE DALLA PRIMA

L’idea di chiudere il Consolato é il frutto di unmodo di essere comunitario che si é andato svi-luppando negliultimi anni. La decisione non è uncapriccio di “altri”, maé la conseguenza di tantenostre mancanze diresponsabilitá. La decisione ènata quando la nostracomunitá (e chi per essa) –interessata a questioni che noninteressano a nes-suno – cominció a disinteressarsi del fattoche l’i-talianitá perdeva piede in Uruguay.Ricordate l’Ospedale Italiano? Il vanto dellanostracomunitá, insieme alla Scuola. La sua fine è

stataveramente fallimentare, non in senso metafo-rico: in sensoassoluntamente giuridico: un falli-mento annunciato daanni di disinteresse colletti-vo.Ricordate quando con Gente d’Italia iniziammouna “donchisciottesca” battaglia per evitare chela nostralingua scomparisse dall’insegnamentonelle scuoleuruguaiane? Quanto impegno inquella battaglia contro imulini a vento! Quantosilenzio nella nostra collettivitá!Nessuno mosse undito per appoggiare l’iniziativa.

Poi venne la chiusura della RAI: era una Sede,cheaveva competenza su tutta l’America Larina –dal suddell’Argentina al Messico - . Era stata fon-data nel 1965 edè stata chiuse senza che si alzas-se una sola voce dellanostra comunitá (e chi peressa) in segno di protesta.Poi l’ANSA – agenzia nazionale di stampa –éscomparsa nel silenzio, senza che neanche ceneaccorgessimo. Anche l’Ufficio della IstitutodelCommercio Estero ha seguito la stessasorte,accompagnato dall’apatia più completa

della comunitá edei suoi dirigenti.Il fallimento dell’Ospedale Italiano non è statouno scherzo. Neanche è stato uno scherzo lascomparsadell’italiano dai centri di educazioneuruguaiana. Nessunoscherzo la chiusura dellaRAI, dell’ANSA, dell’ICE, nelsilenzio più totale eirresponsabile della nostra comunitá. Perchéquindi sorprenderci ora. Ogni comunitá halestrutture che merita.

PERCHE’ -SEGUE DALLA PRIMA

Fino a ieri il fatto che qualcuno pagasse e stipen-diasse la quasi totalità dei testimoni in un proces-so a suo carico non aveva destato né scalpore, nédibattito, né angoscia, né compulsiva titolazione.All’Italia la circostanza che uno tenga a libro pagae innaffi di soldi quelli e quelle che il giudice inter-rogherà sui fatti suoi appare ovvia, naturale ecomunque inevitabile…siamo cittadini di mondo,che diamine! Altrove se paghi i testimoni ti fannopassare un grosso guaio, ma devono essere i tele-film. Altrove se paghi i testimoni e si viene a sape-

re equivale ad una confessione di colpevolezza.Altrove se ti beccano a pagare i testimoni l’opinio-ne pubblica si infuria e ti tritura.Ma deve essere appunto l’altrove dei telefilm , quida noi il pagare i testimoni è atto pubblico, riven-dicato con orgoglio come atto di generosità neiconfronti dei “danneggiati dalla giustizia”. Qui danoi è scalpore e dibattito dovesse venirne fuoriaddirittura un processo, qui da noi è tutto un chie-dersi: pagare i testimoni, perché non si può fare?Scalpore minore, news più ovattata, dibattito nulla.

E’Bossi e famiglia che si mangiano i soldi pubbli-ci, ci si rifanno casa, ci si fanno la laurea…Eanche qui una vaga eco l’Italia rimanda: perchénon si può fare? In un altrove quella sigla politica,quel partito sarebbero “tsunamati” dalla pubblicaopinione e dall’elettorato. Invece la Lega si tiene ilsuo 5 per cento, magari domani si allea conBerlusconi e Alfano e magari vince le elezioni egoverna.Deve essere una nemesi, parola difficile per direuna cosa semplice: tocca proprio all’elettorato in

generale più attaccato alla “roba”, più sensibileanche alla “cinquanta euro”, più culturalmenteportato a fare della moneta l’unico e soprastantevalore restare affezionato a chi si compra e si pagai testimoni e a chi si mangia i soldi pubblici. Deveessere una nemesi e pure “storica”. Perché anchegli altri elettorati, anche gli elettorati “contro”sono pronti, ansiosi di subirla la nemesi.

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ROMA - Doveva tenersiieri sera alle 20, ma la riunionedella commissione AffariCostituzionali del Senato sullalegge elettorale è stata rinviata.Slitterà molto probabilmente adopo l'8 dicembre, quando saràgià noto il nome del nuovosegretario del Pd. Intanto oggiincombe l'udienza in seduta pub-blica della Consulta, che dovràdecidere se accogliere o no ilricorso presentato dall'avvocatoAldo Bozzi, in qualità di privatocittadino, sull'incostituzionalitàdel Porcellum. La riunione inSenato avrebbe dovuto chiudereil voto sui due ordini del giorno,di Lega e M5S, che propongonorispettivamente il Mattarellum eil sistema spagnolo, al posto del-l'attuale Porcellum. In alternati-va, il governo è pronto a interve-nire con un disegno di legge adhoc già prima della sentenzadella Corte costituzionale. Nonsi discuterà di legge elettoraleneanche nella seduta di domani,4 dicembre. Il calendario deilavori della commissione, infat-ti, è stato modificato e il puntoall'odg che prevedeva l'esamedei ddl in materia elettorale èstato tolto. . A determinare il nuovo, ennesi-mo rinvio, secondo fonti internea Palazzo Madama, è la mancan-za del benché minimo accordosulla riforma. A chiedere lo slit-tamento sono stati i gruppi dellamaggioranza, Pd, Ncd e Sceltacivica, quest'ultima rappresenta-ta dalla componente di maggio-ranza popolare a palazzoMadama, mente, a quanto si èappreso, la minoranza montiananon sarebbe stata favorevole. Il Pd, dove si sono delineateposizioni varie, attende il con-gresso dell'8 dicembre per pren-dere una posizione in proposito.Il capogruppo dei senatori PdLuigi Zanda ha infatti ammessoche "una breve sospensionedella discussione sulla nuovalegge elettorale era necessaria edè stata condivisa dai presidentidei gruppi Parlamentari di SceltaCivica, del Nuovo centro destra

e del Partito democratico". Il nuovo centrodestra, avrebbeinvece chiesto un po' di tempoper definire una propria linea,ma anche Forza Italia non vededi buon occhio la mozioneCalderoli che prospetterebbe unritorno 'all'acqua di rose', cioècon molte modifiche, al

Mattarellum. "A questo punto punto riconvocola commissione solo in presenzadi un impegno dei gruppi". hadetto Anna Finocchiaro, presi-dente della commissione Affaricostituzionale al Senato, parlan-do con i giornalisti. Ma un grup-po di deputati renziani si èdiscostato dall'indirizzo delgruppo Pd al Senato. "E' ormaichiaro che il tentativo di avviarela riforma elettorale dal Senato,come ripetutamente preannun-ciato nei mesi scorsi, ha fattoflop. Siamo all'ennesimo rinvio.Ora passi subito alla Camera,non c'è più tempo da perdere",hanno detto Michele Anzaldi,Luigi Bobba, LorenzaBonaccorsi, Federico Gelli edErnesto Magorno. "Mentre ilvicepresidente della Camera,Roberto Giachetti - hanno spie-gato i deputati - prosegue daquasi 60 giorni il suo scioperodella fame, purtroppo al Senatova avanti lo stallo totale. Si sonopersi mesi, il preannunciatoaccordo non è mai arrivato, è

continuata la solita melina cheva avanti dal 2011. Alla Cameraci sono i numeri per approvarela riforma, dal 9 dicembre èopportuno che sia l'aula diMontecitorio ad essere messa incondizione di lavorare per archi-viare il Porcellum, e speriamoche a quel punto Giachetti inter-rompa il suo sciopero che racco-glie ogni giorno sempre più ade-sioni". Sulla stessa linea anche asenatrice Loredana De Petris,presidente del gruppo Misto-Sel:"E' evidente che al Senato nonc'è alcuna possibilità di disinca-gliare la situazione. E' dunqueopportuno e necessario che ladiscussione sulla legge elettora-le passi alla Camera, dove peral-tro è già stata votata la procedu-ra d'urgenza". E ha aggiunto:"La sconvocazione della com-missione Affari costituzionalidel Senato, che stasera avrebbedovuto votare gli odg sulla rifor-ma della legge elettorale, in par-ticolare sul ritorno alMattarellum è un fatto gravissi-mo ma molto eloquente- In tuttaevidenza i partiti maggiorivogliono tenersi il Porcellum eper questo impediscono ognipasso verso una nuova leggeelettorale"I. Ad accogliere pron-tamente l'invito è LauraBoldrini, che si è resa disponibi-le a "veicolare" la richiesta di

trasferimento dal Senato allaCamera del provvedimento diriforma della legge elettorale:"E' una questione cruciale, que-sto stallo non fa bene", ha sotto-lineato la presidente dellaCamera durante la conferenzadei capigruppo di Montecitorio eha invitato tutti i gruppi a unariflessione.Ma l'ipotesi di un trasferimentodella riforma alla Camera hascatenato la reazione contrariadel centrodestra. MaurizioSacconi, capogruppo al Senatodi Ncd, si è scagliato contro que-sta eventualità: "E' evidente - haaffermato- che questo sposta-mento, oltre ad essere una inac-cettabile forzatura istituzionale,corrisponderebbe solo allavolontà di qualcuno di scassaretutto, di non fare la riforma, diritornare al voto con la leggeattuale. Al contrario, la prosecu-zione dell'esame al Sentato, cheda tempo se ne occupa e cheinduce a ricercare un largoaccordo a partire dalla maggio-ranza di governo, può condurrein tempi ragionevolmente breviad una soluzione innovativa.Non sarà certo l'attesa della set-timana che ci separa dall'elezio-ne del segretario del Partitodemocratico a determinare il fal-limento della riforma".

Spetta al Trentino Alto Adige, ancorauna volta, la palma d'oro per la qualitàdella vita. Nell'edizione 2013 dell'inda-gine annuale del Sole 24 Ore, Trento hausurpato la prima posizione a Bolzano,capolista del 2012, che, comunque, sipiazza sul secondo gradino del podio.La classifica è stilata tenendo conto di36 parametri, raggruppati in sei macro-aree (tenore di vita, affari e lavoro, ser-vizi ambiente e salute, popolazione,ordine pubblico e tempo libero). Laterza posizione spetta a Bologna, segui-ta da Belluno in quarta e Siena in quin-ta. Completano la top ten Ravenna,Firenze, Macerata, Aosta, Milano.Fanalino di coda, in 107ma posizione,in discesa di un posto dall'anno scorso,Napoli e provincia. In salita dal 2012, quando si era piazza-ta ultima, Taranto che guadagna treposizioni e si piazza al 104mo posto.Non va meglio per le altre provincecampane: Caserta perde cinque posi-zioni e si piazza sul 103mo gradino;Avellino perde una posizione e rag-giunge il 94mo posto, mentre Salernoguadagna quattro posizioni raggiun-gendo quota 93. Benevento è 81esima,e guadagna tre posizioni rispetto alloscorso anno. . In testa alla classifica di questa23esima edizione c'è Bolzano, gia'prima nel '95, nel 2011 e nel 2010. A"darle punti" sono la bassa disoccupa-zione (3,3%), le presenze turistiche,nonché la scarsa incidenza di reati comefurti in casa o di auto. Trento costruisceil suo primato soprattutto nell'area delbusiness, dove supera tutte le altre 106province italiane, ma si piazza nella topten anche per gli aspetti demografici(quinta posizione) e per il tempo libero(dove è nona). Per quanto riguarda ilfanalino di coda della lista, Napoli e lasua provincia segnano un ulteriore peg-gioramento rispetto alla penultima piaz-za dell'anno prima. Il territorio parteno-peo registra i suoi peggiori risultati -sempre oltre la centesima piazza - sottogli aspetti del tenore di vita, della popo-lazione e degli affari. È tutto il Sud,comunque ad occupare la parte bassadella graduatoria. Una consuetudineche si ripete: quest'anno gli ultimi 20gradini, sono occupati da province sici-liane, pugliesi, calabresi e campane.Quanto alle maggiori aree metropolita-ne, si segnalano le prestazioni in ascesadi Milano e Roma (rispettivamentedecima e ventesima), di Bologna (terza)e Firenze (settima) mentre Torino perdeposizioni e scivola al 52mo posto. Inrisalita anche Genova, quest'anno in24ma posizione. Tra le vittorie di tappa,relative alle singole 6 macroaree, diver-se conferme e alcune sorprese. Perquanto riguarda il 'tenore di vita',Milano è ancora prima nella tappa rife-rita al benessere, seguita come l'annoscorso da Trieste. In fondo alla classifi-ca Messina. Per 'affari e lavoro' Trento eBolzano hanno la supremazia nellatappa del business grazie alla presenzadi start up innovative e all'elevata occu-pazione femminile. Ultima, in questacategoria, è Reggio Calabria.

Qualita' della vita:e' Bolzano lamigliore, Napolifanalino di coda

A determinare il nuovo,ennesimo rinvio, secondofonti interne a PalazzoMadama, è la mancanza delbenché minimo accordosulla riforma. A chiedere loslittamento sono stati igruppi della maggioranza,Pd, Ncd e Scelta civica,quest'ultima rappresentatadalla componente dimaggioranza popolare apalazzo Madama, mente, aquanto si è appreso, laminoranza montiana nonsarebbe stata favorevole.

dalla nostra redazione ROMANA

Legge elettorale, ancora un rinvioLa r iunione in Senato avrebbe dovuto chiudere i l voto sui due ordin i del g iorno, d i Legae M5S, che propongono r ispett ivamente i l Mattare l lum e i l s istema spagnolo, a l postodel l 'at tuale Porcel lum. In a l ternat iva, i l governo è pronto a intervenire con un d isegnodi legge ad hoc g ià pr ima del la sentenza del la Corte cost i tuz ionale . Non s i d iscuterà d ilegge e lettora le neanche nel la seduta d i domani , 4 d icembre.

MARTEDI’ 3 DICEMBRE 20133PRIMO PIANO

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MARTEDI’ 3 DICEMBRE 20134 ESTERI

U n’Expo del cal-cio anche in Uruguay.Dopo Buenos Aires,Santiago, Bogotá eQuito, la manifestazionesbarca a Montevideo. Acominciare fu il Brasile10 anni fa, da allora si èassistito a un crescendon e l l ' o r g a n i z z a z i o n edelle ferie calcistichenel continente. L'idea di portarla aMontevideo è nata daun'agenzia turisticadedicata allo sport pereccellenza del paisitosudamericano: el fútbol. È proprio questo sportche ha reso celebrel'Uruguay nel mondo.

Anche in Italia giocanomoltissimi uruguaiani.Tra gli altri, si possonoricordare: MartínCáceres (Juventus),Diego Pérez (Bologna),Álvaro Pereira (Inter),Walter Gargano (Parma)e Nico López, giovanepromessa dell'Udinese.Moltissimi altri sono

passati dalla serie A:Edinson Cavani,Fernando Muslera,Diego Forlán. Ancorprima Álvaro Recoba,Enzo Francescoli, risa-lendo fino ai leggendaricampioni del mondoAlcides Ghiggia e PepeSchiaffino. Dal al 25 maggio del2014, un mese primadell'inizio della prossi-ma Coppa del Mondo inBrasile, Montevideoospiterà dunque la suaprima Expo calcisticapresso il LATU( L a b o r a t o r i oTecnológico delUruguay), un importan-te centro scientifico delpaese che ospita moltis-simi eventi.Molteplici saranno leattività che si svolge-

ranno: incontri, dibatti-ti, stand informativi,tornei calcistici e divideogiochi. Parteciperà tutto l'uni-verso relazionato allosport, con istituzioni,clubes, aziende e spon-sor. Ma soprattutto tifo-si, veri protagonisti peri quali è stato ideato loslogan dell’iniziativa“traé tu pasión” (portala tua passione).Il fenomeno delle feriecalcistiche, negli ultimianni, ha avuto un grandesuccesso in molti paesidel Sud America, tra cuiBrasile, Cile, Argentina,Ecuador e Colombia.Non poteva certo man-care l'Uruguay. Seppurcon una popolazione diquasi 3,5 milioni di per-sone, il “curriculum cal-

cistico” è a dir pocopazzesco: 2 Mondiali, 2Giochi Olimpici, 15Coppe America (prima-to nel continente), oltreai vari trofei internazio-nali vinti dal Peñarol edal Nacional, le 2 squa-dre principali del paese,che sommano 8 CoppeLibertadores e 6Intercontinentali.“Vogliamo che il pub-blico possa coglierequesta occasione perconoscere più da vicinotutto ciò che è relazio-nato al calcio inUruguay. Sarà un eventounico nel paese, moltooriginale anche nel for-mato” dichiara Ignacio

Beneditto Frugoni, con-direttore di FanáticosFútbol Tours, un’impre-sa che vanta “originiitaliane”, come ci rac-contano. Tra i duebisnonni paterni diIgnacio, uno emigrò aSalto da Anzi (piccolocentro della Basilicata)mentre l'altro era geno-vese ed arrivò negli anniventi. E inoltre, da partematerna Ignacio puòcontare con un antenatoligure ed un altro origi-nario della provincia diSalerno.“Il calcio in Uruguay èun settore economicotra i più forti e che coin-volge moltissime perso-

Arriva in Uruguayl’Expo del Fútbol

P r e s e n t a t o a l l o S t a d i o C e n t e n a r i o d i M o n t e v i d e o i l p r o g e t t o d e l l ap r i m a e s p o s i z i o n e c a l c i s t i c a d e l l ' U r u g u a y c h e s i t e r r à n e l m a g g i o d e l2 0 1 4 . L ' i d e a , g i à s v i l u p p a t a i n S u d A m e r i c a , è n a t a d a F a n á t i c o sF ú t b o l T o u r s , u n ’ a g e n z i a t u r i s t i c a l o c a l e . T r a g l i o r g a n i z z a t o r ia n c h e d e g l i i t a l i a n i , c o n t a n t a g e n u i n a p a s s i o n e p e r i l c a l c i o .

DI MATTEO FORCINITIMONTEVIDEO

Dal 23 al 25 maggio

del 2014, un mese

prima dell'inizio della

prossima Coppa del

Mondo in Brasile,

Montevideo ospiterà

il suo primo Expo

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MARTEDI’ 3 DICEMBRE 20135ESTERI

ne, perciò consideriamonecessario un nuovopalcoscenico per vivereil fútbol uruguaiano”spiega Franco Pérez,l'altro condirettore del-l 'agenzia turistica. “Ilnostro principale obiet-tivo è poter raggiungerele famiglie”, continuaPérez, “per questo moti-vo lo slogan “Porta latua passione” fa riferi-mento a condividere lafesta con i tifosi e gliamici”.Secondo i dati fornitidagli organizzatori sistima la presenza di unpubblico di oltre 8500persone. L'evento con-terà con 5 diversi spazi.Un'area dove sarannopresenti diverse istitu-zioni del calcio uru-guaiano, ed un'areacommerciale dedicata almerchandising. Lo spa-zio tecnico sarà destina-to ai prodotti, agli arti-coli sportivi e tecnolo-gici relazionati a questosport. Si organizzerannoanche tornei di calcio,oltre che campionati diPlay Station. La presentazione dellafiera turistica si è svoltamercoledì presso ilMuseo del Fútbol delloStadio Centenario diMontevideo, unicomonumento al calciomondiale riconosciutodalla Fifa. L'impiantoospitò anche la primafinale dei Mondiali del

1930, quando la Celestesconfisse l'Argentina 4 a2. Alla cerimonia hannopartecipato, tra gli altri,autorità, calciatori ed excalciatori, allenatori edirigenti.Tra i vari ex giocatoripresenti, 3 hanno gioca-to per tanti anni nelcampionato italiano:

Paolo Montero, RúbenSosa e Marcelo Otero. Paolo Montero, difenso-re centrale dell'Atalantae poi della Juventus, èstato un grande protago-nista dei molteplici suc-cessi bianconeri durante9 stagioni: i tifosijuventini ancora loricordano con grandeaffetto. Oggi fa il procu-ratore ed è in procintodi diventare allenatore. Rúben Sosa, rapidoattaccante mancino,giocò in Italia tra l'88 eil 95, con la Lazio e poicon l'Inter. È il secondo

marcatore uruguaianopiù noto nella storiadella Serie A (recordperso nel 2012).Attualmente Sosa dirigeuna scuola di calcio perbambini, chiamata“Alegría Alegría”, pres-so la Scuola Italiana diMontevideo. Un altro attaccante pro-tagonista del campiona-

to italiano è MarceloOtero, 3 stagioni alVicenza fino al 1999 edancora in campo nellaseconda divisione uru-guaiana.Un mese prima dei mon-diali in Brasile, dunque,un appuntamento da nonperdere per tutti i tifosi.

Matteo Forciniti

Parteciperà tutto

l'universo relazionato

allo sport, con

istituzioni, clubes,

aziende e sponsor.

Ma soprattutto i

tifosi,

Foto courtesy

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MARTEDI’ 3 DICEMBRE 20136 POLITICA

Beppe Grillo parla al terzoaffollato Vaffa-day come parlavaal primo. Attacchi a corna bassecontro la partitocrazia, e va bene.Attacchi alle ruberie diffuse, e vabene. Palle incatenate contro ilCapo dello Stato, GiorgioNapolitano, e sia pure. Ma non unaparola che sia una sull’azione delsuo drappello di parlamentare cheoccupa un terzo dei seggi fraCamera e Senato. Ora, se un movi-mento com’è il M5S si fa partito eaccetta le regole, non può conti-nuare a parlare come quando sitrattava di un gruppo di descami-sados, che adesso sventolano lebandiere di Sandro Pertini e dipapa Francesco. Gran colpo di tea-tro, ma il resto?Non c’è dubbio che il governoLetta-Alfano mostri qualche affan-no sotto i colpi della scissione delPdl-Forza Italia, e davanti all’a-vanzare minaccioso di Matteo

Renzi alla segreteria del Pd. Nonc’è dubbio che l’Imu sia un pastic-cio, che il cuneo fiscale sia unrebus, che il Porcellum nondemorda, che sia giustificato iltimore che alla fine della fiera lacrisi la pagheranno i soliti noti…Ma l’alternativa del comico geno-vese è una pièce da Bagaglino, consimpatici giochi di parole, ripetute

invocazioni di referendum sututto, con la teorizzazione delgoverno” dal basso”, cioè di unpopulismo liberatore che non èmolto diverso dal berlusconismo.Magari era lecito aspettarsi dalleader della seconda forza politicadel Paese qualche proposta in piùe qualche battuta in meno. L’Imucosì non va? Giusto, ma comedovrebbe andare? Il fisco così nonva? Giusto, ma come dovrebbeandare? Svendere i gioielli diStato non va bene? Giusto, macome fare allora col debito pubbli-co insostenibile? Risposte zero, senon il rinvio a generiche rivolu-zioni future contro chiunque, a

cominciare dall’Europa.A dire il vero, Grillo due rispostele ha date: mettere i dazi ai nostriprodotti, cingere d’assedio i cine-si. I giovani senza prospettiveinvece hanno la soluzione che civuole. Eccola: fare come l’altrogenovese Giuseppe Mazzini, iscri-versi alla Carboneria e cospirare,senza espatriare. Beh, a dire il veroMazzini lo fece da Londra, dove loaveva costretto l’esilio. E lo fecesognando gli Stati Uniti d’Europa.Ora passi per Pertini “grillino allamemoria”, per Francesco “grillinoa sua insaputa”. Ma Mazzini paredavvero esagerato.

ROMA– Il taglio del 20% del numerodi direttori generali di Palazzo Chigi è spa-rito. “Via i dirigenti di troppo dai ministe-ri”, diceva il decreto di Mario Monti per laspending review alla spesa pubblica.Ordine e riforma che a Palazzo Chigi eva-pora in un nulla di fatto. il decreto legge 95del 15 giugno 2012 dispose la “«riduzio-ne delle dotazioni organiche dirigenziali»del 20% entro quattro mesi e mezzo. Insostanza, a partire dalla Presidenza delConsiglio, Monti tagliava un direttoregenerale di ministero su cinque. In caso disoprannumero rispetto a quella sogliaridotta, non ci sarebbero stati margini peri dirigenti che avevano maturato i requisi-ti di pensione secondo le norme pre-Fornero”. La regola era semplice: i mana-ger che avevano raggiunto la quota 95 traetà e contributi avrebbero dovuto abban-donare i ministeri. Questo il succo deldecreto voluto da Monti ed elogiato daAntonio Catricalà, che era sottosegretariodel premier. Un anno e mezzo è passatoma dell’applicazione del decreto non c’èombra a causa di un “intoppo”. c’è statoun intoppo. Informatico, a prima vista.Perché per decidere se un organico è insoprannumero bisogna prima saperecom’è composto. E per scoprirlo vannopubblicati dall’amministrazione coinvoltai “ruoli dirigenziali”, un elenco di coloroche ne fanno parte e da quando. Peccatoche sul sito del governo quell’aggiorna-mento sui dirigenti di prima fascia diPalazzo Chigi sia fermo al primo giugno2012. Cioè a due settimane prima che ildecreto di Monti lanciasse i tagli in caso disoprannumero (peraltro, per tutto il restodei dati il sito è aggiornatissimo)”. Il risul-tato finale, è che proprio Palazzo Chigiche doveva dare il buon esempio sullaspending review è il primo a non averlaeseguita: “Sì se si guardano bene i nume-ri. Una riduzione del 20% dei dirigenti,per Palazzo Chigi significa scendere a 78direttori generali (paga media 188 milaeuro lordi l’anno). E in teoria siamo neilimiti, perché ai“ruoli” aggiornati a unanno e mezzo fa ne risultano 75, dei qualisei fuori ruolo ma a pieno stipendio.Alcuni fanno appena qualche ora di inse-gnamento alla Scuola nazionaledell’Amministrazione, eppure restano infunzione. Peccato però che nel frattempoaltri 10 (presto 11) dirigenti siano entrati inprima fascia di stipendio, cioè da direttorigenerali, come effetto automatico di pro-mozioni passate. Se questi ultimi direttorigenerali risultassero nei ruoli, PalazzoChigi sarebbe in soprannumero e dovreb-be dichiarare 8 esuberi didirigenti a fineanno. Ma non lo fa”. Alberto Stancanelli,il direttore generale al Personale, annunciache a breve i dati saranno aggiornati, ma“Non si può chiedere al tacchino di festeg-giare il Natale. Ma se c’era urgenza neitagli, è stata dimenticata. E se PalazzoChigi doveva dare l’esempio, ha fallito.Carlo Cottarelli, che con la sua nuovaspending review è l’ultima speranza degliitaliani di pagare meno tasse, può prende-re nota”.

Il taglio del 20 percento dei direttorigenerali di PalazzoChigi e' sparito

Attacchi a corna bassecontro la partitocrazia, eva bene. Attacchi alleruberie diffuse, e vabene. Palle incatenatecontro il Capo delloStato, GiorgioNapolitano, e sia pure.Ma non una parola chesia una sull’azione delsuo drappello diparlamentare cheoccupa un terzo deiseggi fra Camera eSenato.

DI ANTONIO DEL GIUDICEROMA

Grillo accetti le regoleNon c ’è dubbio che i l governo Letta-Al fano mostr i qualche af fanno sotto i co lp i del lasc iss ione del Pdl-Forza Ita l ia , e davant i a l l ’avanzare minacc ioso d i Matteo Renzi a l lasegreter ia del Pd. Non c ’è dubbio che l ’ Imu s ia un past icc io , che i l cuneo f iscale s ia unrebus, che i l Porcel lum non demorda, che s ia g iust i f icato i l t imore che a l la f ine del laf iera la cr is i la pagheranno i so l i t i not i… Ma l ’a l ternat iva del comico genovese è unapièce da Bagagl ino, con s impat ic i g iochi d i parole , r ipetute invocazioni d i referendum sututto, con la teor izzazione del governo” dal basso”, c ioè d i un popul ismo l iberatore chenon è molto d iverso dal ber lusconismo.

L a Regione Veneto siuccide abbuffandosi dicase: lo certifica il nuovoPiano Casa, varato dallagiunta Zaia, che consentedi ampliare la cubatura inderoga fino a 150 mc, conpremi volumetrici finoall’80% per le soluzionicon tecniche di bioedilizia.Un piano che, innanzitutto,viene imposto ai 581comuni veneti d’imperio,senza alcuna possibilità diaggiustamenti locali. Unavera e propria “offesa al terri-torio”.Il piano prevede, infatti, finoal maggio 2017 una normache toglie ai Comuni la possi-bilità di limitare o escluderel’applicazione del piano casanei centri storici, nonché dioperare in deroga alle normeurbanistiche ordinarie e in

deroga ai piani urbanistici e aipiani ambientali dei parchiregionali anche se in questocaso è necessario il parerevincolante dellaSoprintendenza.Ma la regola più stupefacente,è che gli ampliamenti potran-no essere realizzati “anche suun lotto adiacente, sino a 200metri di distanza dall’edificio

principale e su un diversocorpo di fabbrica”.Fa specie,che il Piano sia stato votato amaggioranza in una Regionedove, fino a qualche anno fa,l’allora governatore berlusco-niano, Giancarlo Galan anda-va lamentando: “Basta colcemento”. Lo stesso era statoribadito un anno fa da LucaZaia: “Nel Veneto si è costrui-to troppo, non possiamo con-tinuare così. È necessario fer-marci. Questo vale per icapannoni industriali, ma amaggior ragione per le abita-zioni. È assurdo continuare adapprovare nuove lottizzazioniquando esistono già abbastan-za case per tutti”.Eppure la Giunta da lui pre-sieduta ha varato un piano cheha fatto drizzare i capelli per-sino ai sindaci leghisti. Sìperché, a loro per primi è pre-clusa la possibilità di interve-

nire dinanzi a qualsiasi generedi scelleratezze edili. Comequello di Cortina AndreaFranceschi e di Asiago AndreaGios, che pur essendo didestra avevano già dato batta-glia contro il piano preceden-te portando il caso, ad esem-pio, di paesi come Roana(79% di seconde case), Gallio(82%) o Tonezza, dove le caseabitate tutto l’anno sono soloil 13%. Con enormi problemidi gestione del territorio.C’è chi lo ha ribattezzato“piano scempi” e chi prevedescenari da Far West urbanisti-co. Il piano ha ottenuto il vialibera con 28 voti a favore e17 contrari, nonostante gliappelli preoccupatissimidell’Istituto Nazionale diUrbanistica e delle associa-zioni ambientaliste, nonché ditutte le correnti politiche esuper-partes.

La Regione Veneto si uccide abbuffandosi di case

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MARTEDI’ 3 DICEMBRE 2013 7LETTERE

CARO DIRETTORE

HOMILÍA PARA LA MISA DEL DÍA DEL MIGRANTEParroquia Padres Scalabrinianos Domingo 1º de diciembre de 2013

Queridos Padres Héctor yTonino, queridos miembros deesta comunidad parroquial, aquípresentes en esta celebracióneucarística, agradezco de corazónpor haberme invitado a presidiresta concelebración que, por ini-ciativa de esta Misión de losPadres Scalabrinianos, las diver-sas comunidades italianas presen-tes en Uruguay dedican a losEmigrantes y a los Refugiados.Como nosotros somos todos emi-grantes o hijos de emigrantesdesde Italia hacia este Pais que esUruguay, al mismo modo nosotroslos Cristianos somos todos emi-grantes desde la patria que es estemundo hacia el encuentro conSenor Jesus en la verdaderaPatria que es, en el Reino deDios. El Adviento nos hacereflexionar en esta realidad.Asi que es para mí una alegríacelebrar con ustedes hoy, al iniciodel Adviento, esta Misa para losEmigrantes y Refugiados. En cadaMisa, renovando el acontecimien-to de la muerte y Resurecion delSeñor Jesús, manifestamos - comocreyentes e italianos que han deja-do su Patria de origen para llegara esta Patria de adopción en lasorillas del Plata - nuestra fe cató-lica, en unión con el Santo Padrey con toda la Iglesia. Al mismotiempo, con esta celebracióneucarística, que es signo de comu-nión con Dios y con los hermanos,no solo estamos unidos entrenosotros, los italianos de lasdistintas comunidades de la

Península, sino también con todosaquellos que han tenido que dejarsu Patria, como emigrantes ocomo refugiados, muchos de loscuales comparten la fe católica. Los inmigrantes, al dejar suPatria de origen, han partidoabandonando todo, y llevando unequipaje liviano, con muy pocascosas, pero esenciales para suvida y su futuro. Entre las másricas que han traído, están lasseculares tradiciones culturales y,sobre todo, religiosas, típicas deItalia, consideradas como un teso-ro por ustedes, que ahora viven enel Uruguay: un Estado que aveces parece haberse alejado desus propios orígenes históricosvinculados a la fe que manifesta-ron los Treinta y Tres Orientales,Padres de la Patria. Por eso, paramí constituye una gran alegríacompartir hoy con ustedes la tra-dición religiosa que han recibidode sus antepasados y que fielmen-te conservan en esta nueva Patriade adopción. La especificidad histórica de estaParroquia de los Emigrantes loslleva a ustedes a caminar en la fehacia el “Cristo que viene”, conel morral de peregrinos lleno devalores; no solo en este Adviento,sino en todo el transcurso de nue-stra vida. Al mismo tiempo, reno-vamos nuestro compromiso detransmitir ese don de la fe a lasjóvenes generaciones que ya vivenen una nueva Patria, a fin de que,también para ellas, la fe católicaconstituya la columna vertebralde su existencia, el significadoúltimo de todo lo que viven,

proyectan y sueñan, y los ayude adar su propia contribución a laSociedad civil en la que estánintegrados como ciudadanos.Estos jóvenes ya no son inmigran-tes, sino miembros originarios deesta Sociedad uruguaya.Las palabras de nuestro SantoPadre Francisco nos ayudan avivir la celebración de hoy. Él nosdecía, en su Mensaje para estaJornada Mundial del Migrante,“Migrantes y Refugiados: haciaun mundo mejor”: “Caminarhacia un mundo mejor y trabajarjuntos por una cultura del encuen-tro, la única capaz de construir unmundo más justo y fraterno, unmundo mejor. Entrar en esta con-versión de las actitudes y favore-cer este cambio de comportamien-to hacia los emigrantes y refugia-dos”.Celebramos esta Eucaristía en eldía del Migrante y del Refugiado:todos somos peregrinos en la tier-

ra hacia el encuentro con Cristoen la Patria del cielo. Y lo hace-mos en este primer domingo deAdviento, día en que se inicia unnuevo Año Litúrgico. El Advientoes un camino de preparación alencuentro con Cristo que viene anosotros en Navidad, para salvar-nos, asumiendo nuestra realidadhumana. En cada celebracióneucarística hacemos memoria deJesucristo, que ha dejado la Casade su Padre para venir a habitarentre nosotros y para que poda-mos volver a esa patria que atodos nos espera, que es elcorazón de nuestro Padre Dios.En cierto sentido, también el Hijode Dios hecho Hombre es un pere-grino que camina junto a nosotrospara sostenernos en nuestro andarhacia el Padre. Todos nosotrosqueremos refugiarnos en los bra-zos y en el corazón de nuestroPadre que nos espera.La Palabra de Dios que hemosescuchado en este primerDomingo de Adviento ilumina elcamino que debemos recorrer ennuestra propia vida, para alcan-zar la meta esperada. El tiempo deAdviento vive en una doble per-spectiva, mirando tanto a la pri-mera venida del Hijo de Dios,cuando nació de la Virgen María,como a su vuelta gloriosa, cuandovendrá a «juzgar a vivos y muer-tos», como decimos en el Credo.Este sugestivo tema de la «espe-ra», en el contexto del camino dela vida humana y cristiana, consti-tuye un aspecto profundamentehumano, en el que la fe se con-vierte, por decirlo así, en un todocon nuestra carne y nuestrocorazón. La espera, el esperar, esuna dimensión que atraviesa todanuestra existencia personal, fami-liar y social. La espera está pre-sente en mil situaciones, desde lasmás pequeñas y banales hasta lasmás importantes, que nos impli-can totalmente y en lo profundo.Pensemos, entre estas, en la espe-ra de un hijo por parte de dosesposos; en la de un pariente o deun amigo que viene a visitarnos delejos; pensemos, para un joven, enla espera del resultado de un exa-men decisivo, o de una entrevistade trabajo; en las relaciones afec-tivas, en la espera del encuentrocon la persona amada, de larespuesta a una carta, o de laaceptación de un perdón... Sepodría decir que el hombre estávivo mientras espera, mientras ensu corazón está viva la esperanza,mientras camina hacia la meta desu esperanza.

Y también podríamos decir que alhombre se lo reconoce por susesperas: nuestra «estatura» moraly espiritual se puede medir por loque esperamos, por aquello en loque esperamos. Cada uno denosotros, por tanto, especialmenteen este tiempo que nos prepara ala Navidad, puede preguntarse:¿yo qué espero? En este momentode mi vida, ¿a qué tiende micorazón? Y esta misma preguntase puede formular a nivel de fami-lia, de comunidad, de nación.¿Qué es lo que esperamos juntos?¿Qué tienen en común nuestrasaspiraciones? ¿Hacia dóndecaminamos? Como emigrantes,hace mucho tiempo hemos inicia-do un camino hacia nuevas tier-ras, con la esperanza de ser reci-bidos como hermanos, y no solosoportados como extranjeros.Para nosotros, que vivimos en elUruguay, esta esperanza se harealizado plenamente. Hemos sidoaceptados y, como contrapartida,hemos buscado aportar el bagajecultural que hemos traído de nue-stras comunidades de origen ysobre todo nuestra fe católica.Nos hemos enriquecido y hemostambién enriquecido; quizás nosiempre materialmente pero, sinduda, espiritualmente.Los invito hoy a aprender de laVirgen María, la Mujer delAdviento, la Madre del SeñorJesús y Nuestra Madre, a vivir losgestos cotidianos con un espíritunuevo, con el sentimiento de unaespera profunda, que solo la veni-da de Dios puede colmar. Es esamisma Virgen María, que ha sidoinvocada por los antepasados deustedes y que intercede por uste-des, para que puedan continuarmanteniendo viva su cultura y sufe religiosa católica, y sean capa-ces de transmitirla a las nuevasgeneraciones, como el bagaje másprecioso traído desde Italia. QueElla, nuestra Madre Santísima, losayude también a enfrentar el futu-ro con la esperanza de poder con-struir, aquí en esta nueva Patriauruguaya, una única familia, inte-grada por quienes han llegado dediversas comunidades de Italia, enel seno de la Iglesia católica, quees la comunidad universal y laFamilia que nos acoge a todoscomo hijos de Dios y hermanosentre nosotros.

S.E. Monseñor Anselmo GuidoPecorari, Nuncio Apostólico y

Decano del Cuerpo Diplomáticoacreditado en el Uruguay.-

Caro Direttore Mimmo Porpigliaallego alla presente l'IOmelia pronunziata daMonsignorAnselmo Guido Pecorari NunzioApostólico e Decano del Corpo Diplomático accre-

ditato nel'Uruguay, durante la Santa Messa cele-brata nella Missione Cattolicia Italiana in occasio-ne del "Giorno del Migrante",.Allego pure il Diploma rilasciato dallaCommissione Cattolica Uruguayana dei Migranti

(Padri Scalabriniani) al Circolo Giulianodell'Uruguay, única associazione italiana cheha partecipato alla "Festa del Migrante"Grazie e cordiali saluti

Furio Percovich

di S.E. Monseñor Anselmo Guido Pecorari*

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MARTEDI’ 3 DICEMBRE 20138 ESTERI TIRO AL VOLO

San Giovanni e San Antonio

Marco sta giocandodavvero bene. Sta facendo unbuon lavoro, dappertutto. Si stainserendo molto velocemente,più di qualsiasi altro nuovo gio-catore che abbia avuto". CoachPop non è un tenero, la sua car-riera era quella di agente segre-to, poi invece scelse la panchi-na. Pop, Gregg Popovich è lostorico, leggendario allenatoredei San Antonio Spurs e daquest'anno tra i suoi ragazzi c'èanche un italiano, MarcoBelinelli e dopo un mese dicampionato l'azzurro è già pro-tagonista al punto di esserediventato il re delle triple.Quante volte il Beli l'ha detto eripetuto? «Voglio essere ilprimo italiano....». Sì, a vincerel'anello. Per questo MarcoBelinelli ha rinunciato a qual-che milione di dollari per met-tersi una maglia vincente, quel-la dei San Antonio Spurs.Intanto però, in attesa che ilgrande sogno prima o poidiventi realtà, a Marco piaccio-no i primati: la stagione scorsa,con Chicago, è diventato ilprimo azzurro a superare unturno di play off, ma venerdìsera ne ha centrato un altro,ancora più prestigioso. Finoranon c'era mai stato un italianoal vertice della classifiche dispecialità della Nba, fino aquando non è arrivato Belinelli

e poi in una gradutoria che dasempre è una delle più affasci-nanti: 56,5% nel tiro da trepunti. Il record è arrivato aOrlando, venerdì sera, grazie aun 4/4 dalla lunga distanza,ribadito poi 24 ore dopo con unaltro eccellente 4/6. Così con26 canestri su 46 tentativi

Belinelli sta ora viaggiando auna velocità che non ha con-fronti, infatti il suo 56,5% èsuperiore anche al 53,6% diKyle Korver che rappresenta laparcentuale più alta mai ottenu-ta da un giocatore al termine diuna stagione (risale al2009/2010) e attualmente,dopo gli incontri di domenica,il bolognese precede RyanAnderson (53,8%) e AnthonyMorrow (51,3%), entrambi deiPelicans di New Orleans men-tre lo spagnolo Jose Calderon(Dallas) leader della scorsa sta-gione, ha il 47,8%. "Sono con-tento per il primato nei tiri da 3- ha detto Belinelli che in unback-to-back, due partite con-secutive a Orlando e in casacontro i Rockets ha chiuso conun 8/10 da 3 cioè l'80% - manon ci penso, quello che èimportante per me è il team,dare il mio apporto, farmi tro-vare sempre pronto per rag-giungere la vittoria". E con isuoi canestri si sta rilevando unelemento fondamentale neglischemi degli Spurs. "I tiri avolte entrano, altre no - haaggiunto - ma qui c'è un siste-ma di gioco e ho dei compagnidi squadra in grado di farmiavere i palloni giusti e di met-termi nelle condizioni idealiper dare il mio meglio".Continuando così poi perBelinelli si aprirerebbero anchele porte dell'All Star, per la garada tre punti, che si svolgerà aNew Orleans (dove l'azzurroha passato due anni). Ma oltre

ad avere scritto un piccolopezzo di storia azzurra nellaNBA, c'è davvero la grandeopportunità di vedere un italia-no in lotta per l'anello, cosaquesta mai avvenuta prima. Tresconfitte finora, leader a Ovest,solo Indiana (un ko) in tutta laNba è riuscita a fare meglio diSan Antonio e a Las Vegas gliSpurs sono dati 10/1 per il tito-lo preceduti nella WesternConference, solo da OklahomaCity (21/4, mentre in assoluto èMiami la favorita 2/1), ma se ifinalisti dell'anno scorso hannosuperato lo choc della brutale

sconfitta con LeBron e hannoripreso la loro marcia vincentelo devono anche alle prove di

Belinelli. Di solito ci vuoletempo per adattarsi agli schemidegli Spurs (basta chiedere aRobert Horry, Brent Barry,Michael Finley...), la multina-zionale del basket Usa (diecidei quindici giocatori del rostersono nati fuori dagli States, iltop nella league): sono tanti e avolte complessi, sia in attaccoche in difesa, ma per il bolo-gnese invece è stato tutto piùveloce e la conferma è arrivatadai numeri e dalle parole diGregg Popovich il coach degliSpurs. Una delle 'chiavi' dell'in-serimento immediato diBelinelli, che non è solo lo spe-cialista da tre, ha conquistatocoach Pop per la sua versatilità,porta il nome di ManuGinobili, vecchio compagno aitempi della Virtus Bologna. "Ioe Marco ci stiamo capendomolto bene e i risultati si vedo-no - ha detto l'argentino - loconosco da quando aveva 15anni e adesso ci divertiamoassieme in campo e al tempostesso ne approfitto, ripasso ilmio italiano che stavo quasidimenticando". L'ha scrittoGinobili nella 'columna setti-manale su 'Canchallena': l'ar-gentino, dopo una stagione dif-ficile si è ripreso alla grande, dacampione qual è e adesso, feli-ce in campo e anche fuori(dopo due gemelli, la moglieMany è di nuovo in dolce atte-sa) vuole un altro anello, per luisarebbe il quarto (2003, 2005 e2007 i precedenti), perBelinelli il primo.

di Roberto ZanniMIAMI

Io e Marco cistiamo capendomolto bene e irisultati si vedono -ha dettol'argentino - loconosco da quandoaveva 15 anni eadesso cidivertiamoassieme in campoe al tempo stessone approfitto

Belinelli, primo italiano d'AmericaNEL BASKET DELLA NBA IL BOLOGNESE HA SCRITTO UN PEZZO DI STORIA

Marco Belinelli ènato a San Giovanni inPersiceto, in provinciadi Bologna, il 25marzo 1986 e primi diarrivare a SanAntonio, nel Texas haanche girato un po' gliStates. Guardia, maanche playmaker, inItalia ha giocato primanella Virtus Bologna,dove ha esordito inserie A, a 16 anni equindi nella Fortitudo,sempre sotto le dueTorri. Poi il 28 giugno2007 sbarca inAmerica scelto con ilnumero 18 al Draft daiGolden State. Due sta-gioni in California,snobbato dal coachDon Nelson che all'ini-zio invece ne avevaesaltato le qualità.Dopo i Warriors passaa Toronto, a fare cop-pia con l'altro italianoAndrea Bargnani, manonostante le grandiaspettative, la stagionecon i Raptors regalascarse soddisfazioni.Dal Canada poi scen-de al sud, a NewOrleans e lì si conqui-sta un posto da titolareed è uno dei protago-nisti della cavalcatadella squadra chesbarca nei playoff2011-2012. Dopo dueanni passati inLouisiana che in defi-nitiva lancianoBelinelli arriva il tra-sferimento a Chicago,maglia Bulls quellache Michael Jordantrasformò in una leg-genda del basket. Sitrasforma in fretta inuno dei giocatori fon-damentali dei 'Tori' edopo la vittoria neiplayoff controBrooklyn diventaanche il primo gioca-tore italiano a supera-re un turno della postseason nella NBA.L'estate scorsa infine ilpassaggio ai SanAntonio Spurs dovefirma un biennale:2.750.000 dollari que-st'anno, 2.873.750 laprossima stagione.

***

.....

Guida la graduatoria del tiro da tre punti: finora non c'era mai stato un giocatoreazzurro al comando di una classifica di specialità della league. Segna dalla lungadistanza con una percentuale da favola: 56,5%. Potrebbe essere protagonistaanche all'All Star di New Orleans. "Grazie ai San Antonio Spurs" dice MarcoBelinelli. Coach Popovich, il duro, doveva fare l'agente segreto, stravede per lui:"Mai visto un nuovo adattarsi tanto in fretta".

Foto courtesy