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Opere di adeguamento e riqualificazione dell’impianto di termoventilazione e condizionamento a servizio dell’edificio C11
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RELAZIONE TECNICA IMPIANTO ELETTRICO
Sommario 1. PREMESSA ................................................................................................................................................. 2
1.1. OBBLIGHI DELL’IMPRESA ESECUTRICE................................................................................................... 2
1.2. GENERALITÀ ........................................................................................................................................... 2
1.3. CLASSIFICAZIONE DEI LOCALI ................................................................................................................ 3
2. ALLEGATI .................................................................................................................................................... 4
3. NORMATIVA E LEGGI DI RIFERIMENTO ..................................................................................................... 4
4. CARATTERISTICHE DELL’ALIMENTAZIONE ................................................................................................. 6
5. DESCRIZIONE PARTICOLAREGGIATA DELL’INTERVENTO ........................................................................... 6
5.1. QUADRI ELETTRICI ................................................................................................................................. 7
5.2. CIRCUITI TERMINALI .............................................................................................................................. 7
5.3. PRESCRIZIONI PER I LOCALI A MAGGIOR RISCHIO IN CASO D’INCENDIO .............................................. 8
6. IMPIANTO DI TERRA ................................................................................................................................ 11
7. CARATTERISTICHE DEI MATERIALI E MODALITÀ DI ESECUZIONE DEGLI IMPIANTI ................................. 12
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1. PREMESSA
L’opera di cui trattasi è stata oggetto di progettazione preliminare da parte degli
Uffici Tecnici dell’Università e si inquadra in un più generale programma di riqualifica-
zione ed adeguamento del sistema aeraulico di termoventilazione, captazione ed espul-
sione a servizio dell’edificio C11, con particolare riguardo ai numerosi laboratori chimici
e biochimici ivi localizzati, avviato a suo tempo.
1.1. OBBLIGHI DELL’IMPRESA ESECUTRICE
Procedere, in corso d'opera ed a lavori ultimati, alla verifica ed al collaudo degli
impianti elettrici, in conformità a quanto prescritto dalla norma CEI 64-8/6 VII edizione
fasc. 11961, produrre la dichiarazione di conformità ai sensi del DM 37/08 secondo il
modello previsto dall’apposito allegato.
Trattandosi di lavori di modifica e straordinaria manutenzione su un impianto esi-
stente, in fase di collaudo, l’impresa dovrà porre particolare attenzione nel verificare la
compatibilità tra i nuovi impianti ed il preesistente.
1.2. GENERALITÀ
L’intervento oggetto della presente riguarda i lavori di modifica con straordinaria
manutenzione degli impianti elettrici a servizio di alcuni laboratori al secondo e terzo
piano dell’edificio C11 di Via L. Giorgieri, 1 a Trieste.
La modifica degli impianti, in particolare, si è resa necessaria a seguito del parziale
cambio e modifica dell’arredo ed in particolare delle cappe di aspirazione.
Si specifica inoltre che il presente progetto riguarda solamente le piccole modifiche
da realizzarsi ai circuiti terminali ed utilizzatori; tutta la distribuzione principale e buona
parte degli impianti esistenti non verranno modificati e pertanto devono ritenersi esclusi
dal presente e non sono riportati negli elaborati grafici allegati.
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Non è prevista alcuna modifica ai quadri elettrici esistenti, alcuni nuovi impianti
come meglio descritto più avanti, andranno derivati e collegati alla morsettiera delle
linee esistenti indicate come “Riserva”.
1.3. CLASSIFICAZIONE DEI LOCALI
Attualmente la struttura risulta già esistente ed adibita ad attività di ricerca uni-
versitaria; gli impianti risultano in buono stato di conservazione oltre che dotati di tutta
la documentazione di progetto e di parziali dichiarazioni di conformità relative agli in-
terventi più recenti.
Considerato l’elevato affollamento della struttura, il tempo di sfollamento neces-
sario stimabile e le indicazioni riportate all’art. 751.03.1.2 della norma CEI 64-8 tutta
la struttura è stata considerata a maggior rischio in caso di incendio (art. 751.03.2).
Nel proseguo della presente, in apposito paragrafo, saranno richiamate le prescrizioni
aggiuntive da rispettare. La committenza ha inoltre specificatamente richiesto l’impiego
di conduttori e materiali a bassa emissione di fumi e gas tossici (LSZH) in continuità
anche con quanto già realizzato.
Nelle zone della struttura oggetto del presente intervento non sono presenti so-
stanze infiammabili in quantità rilevante (gas, liquidi, polveri ecc.) che possono gene-
rare atmosfere esplosive ai sensi della direttiva Atex. In particolare con riferimento a
quanto richiamato all’allegato “GF” della norma CEI 31-35/A per i laboratori scolastici,
in accordo anche con la committenza ed il responsabile della sicurezza, si ritiene nullo
il rischio esplosione nelle aree di intervento.
Qualsiasi variazione sostanziale delle condizioni sopra indicate comporterà la ne-
cessità di una nuova valutazione del rischio e l’eventuale adeguamento degli impianti.
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2. ALLEGATI
• Tav. IE-01: Locali di intervento piano secondo
• Tav. IE-02: Locali di intervento piano terzo
• Tav. IE-03: Ubicazione quadri piano quarto
• Tav. IE-04: Ubicazione quadri piano quinto
• Tav. IE-05: Dettaglio 01 - Stato di progetto
• Tav. IE-06: Dettaglio 02 - Stato di progetto
• Tav. IE-07: Dettaglio 03 - Stato di progetto
3. NORMATIVA E LEGGI DI RIFERIMENTO
CEI 0‐2: Guida per la definizione della documentazione di progetto degli impianti elettrici
CEI 0‐10: Guida alla manutenzione degli impianti elettrici
CEI 17‐113: Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT)
‐ Parte 1: Regole generali
CEI 17‐114: Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT)
‐ Parte 2: Quadri di potenza
CEI 17‐116: Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT)
‐ Parte 3: Quadri di distribuzione destinati ad essere utilizzati da persone comuni
(DBO)
CEI 17‐70: Guida all’applicazione delle norme dei quadri di bassa tensione
CT 20: Cavi per energia
CEI 23‐51 Prescrizioni per la realizzazione, le verifiche e le prove dei quadri di distribuzione per
installazioni fisse per uso domestico e similare
CEI 31‐33 Atmosfere esplosive
Parte 14: Progettazione, scelta e installazione degli impianti elettrici
CEI 31‐34 Atmosfere esplosive
Parte 17: Verifica e manutenzione degli impianti elettrici
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CEI 31‐35 Atmosfere esplosive
Guida alla classificazione dei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas
in applicazione della Norma CEI EN 60079‐10‐1 (CEI 31‐87)
CEI 31‐35/A Atmosfere esplosive
Guida alla classificazione dei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas
in applicazione della Norma CEI EN 60079‐10‐1 (CEI 31‐87): esempi di applicazione
CEI 31‐56 Costruzioni per atmosfere esplosive per la presenza di polveri combustibili
Guida all'applicazione della Norma CEI EN 61241‐10 (CEI 31‐66)
CEI 31‐87 Atmosfere esplosive
Parte 10‐1: Classificazione dei luoghi. Atmosfere esplosive per la presenza di gas
CEI 31‐88 Atmosfere esplosive
Parte 10‐2: Classificazione dei luoghi. Atmosfere esplosive per la presenza di polveri
combustibili
CEI 64‐8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in corrente
alternata e 1500V in corrente continua
Parte 1: Oggetto, scopo e principi fondamentali
Parte 2: Definizioni
Parte 3: Caratteristiche generali
Parte 4: Prescrizioni per la sicurezza
Parte 5: Scelta ed installazione dei componenti elettrici
Parte 6: Verifiche
Parte 7: Ambienti ed applicazioni particolari
CEI 64‐14: Guida alle verifiche degli impianti elettrici utilizzatori
CEI 64‐16: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in corrente
alternata e 1500V in corrente continua
Protezione contro le interferenze elettromagnetiche (EMI) negli impianti elettrici
CT 70: Involucri di protezione
CEI 81‐10 Protezione contro i fulmini
Parte 1: Principi generali
Parte 2: Valutazione del rischio
Parte 3: Danno materiale alle strutture e pericolo per le persone
Parte 4: Impianti elettrici ed elettronici nelle strutture
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CEI 81‐11: Impianti di protezione contro i fulmini ‐ Segni grafici
D.M. 37/08: dd 22/01/08 e s.m.i. ‐ Regolamento concernente l'attuazione dell'articolo 11 ‐quater‐
decies, comma 13, lettera a) della legge n. 248 del 2 dicembre 2005, recante riordino
delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all’interno degli
edifici
4. CARATTERISTICHE DELL’ALIMENTAZIONE
Tutti gli impianti oggetto della presente saranno alimentati dalla distribuzione e
quadri esistenti con piccole modifiche ai circuiti terminali. Considerata la potenza dell’in-
tera struttura e quella delle nuove apparecchiature si ritiene, anche in funzione dei
coefficienti di contemporaneità, nullo l’aumento di potenza complessiva.
Punto di consegna:
Alimentazione Consegna MT cabina propria ‐ Sistema TN
Tensione 400/230V Trifase
5. DESCRIZIONE PARTICOLAREGGIATA DELL’INTERVENTO
Tutti gli impianti di cui al presente progetto saranno derivati ed alimentati da linee
esistenti o da linee “riserva” dei quadri elettrici come meglio specificato sugli elaborati
grafici allegati.
L’intervento in particolare si distingue in due tipologie principali: sostituzione e/o
modifica ed ampliamento di cappe esistenti o inserimento di nuove cappe.
Nel primo caso andranno solamente adeguati e modificati i circuiti terminali con i
relativi allacciamenti diretti esistenti e la taratura delle protezioni in quadro, mentre nel
secondo caso è prevista la posa in opera di nuove linee di alimentazione derivate dalle
protezioni “riserva” esistenti nei quadri elettrici e la taratura delle protezioni in quadro.
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5.1. QUADRI ELETTRICI
Le cappe esistenti delle stanze 214, 216, 273, 282, 330 e 333 risultano alimentate
dal quadro “QC2” ubicato al IV piano, quelle della stanza 314 dal quadro “QC1” ubicato
al V piano.
In tutti i casi si dovrà procedere alla verifica e taratura dei relè termici dei relativi
teleruttori ed alla verifica dei fusibili esistenti con l’eventuale sostituzione in base ai
valori di targa degli aspiratori effettivamente scelti. Più sotto si riportano i valori sulla
base dei modelli di riferimento indicati in progetto impianti meccanici.
Modello Corrente nominale Taratura termico Fusibile
VSA20 0,55kW 1,30 A 1,30 A 4A aM
VSA25 1,50kW 3,20 A 3,20 A 6A aM
Per le cappe di nuova installazione (St. 220, 222 e 282) saranno installati cinque
nuovi ventilatori in copertura con modalità e posizione analoga agli esistenti. Tali ven-
tilatori saranno alimentati dalle linee "riserva" disponibili in quadro “QC2”.
A fine lavori si dovrà procedere all’aggiornamento completo delle targhette dei
quadri.
5.2. CIRCUITI TERMINALI
Nei punti dove vengono sostituite, modificate o ampliate le cappe esistenti si dovrà
procedere unicamente alla modifica delle linee di alimentazione e comando estenden-
dole e/o adattandole alle nuove apparecchiature secondo le indicazioni del manuale di
installazione del prodotto effettivamente scelto.
Tutti i collegamenti dovranno essere realizzati mediante cavo a bassa emissione di
fumi e gas tossici tipo FG7O-M1 o equivalente.
Per l’alimentazione dei nuovi aspiratori saranno posate altrettante linee tra il qua-
dro “QC2” e la zona aspiratori in copertura. Tali linee saranno realizzate con cavo tipo
FG7O-M1 5G2,5mmq posato nella distribuzione in passerella metallica esistente.
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Per il comando on-off degli aspiratori andranno posate altrettante linee, sempre
nella distribuzione esistente, sempre in cavo FG7O-M1 in formazione 2x1,5mmq tra il
quadro “QC2” e le cappe nei locali 220, 222 e 282.
Nelle planimetrie allegate sono riportati i percorsi indicativi delle vie di cavo se-
condo quanto potuto rilevare in fase di progetto; in sede esecutiva si dovrà verificare
puntualmente l’intero percorso adottando eventuali piccole variazioni se necessario in
accordo con la committenza e la D.L..
5.3. PRESCRIZIONI PER I LOCALI A MAGGIOR RISCHIO IN CASO D’IN‐
CENDIO
Si riportano di seguito alcune prescrizioni di carattere generale da applicare nei
locali a maggior rischio in caso di incendio secondo quanto richiamato dal capitolo 7
della norma CEI 64/8 che devono intendersi integrative a tutte le altre prescrizioni sia
della presente che della norma.
• I componenti elettrici devono essere limitati a quelli necessari per l’uso degli
ambienti stessi, fatta eccezione per le condutture, le quali possono anche tran-
sitare;
• Gli apparecchi d’illuminazione devono essere mantenuti ad adeguata distanza
dagli oggetti illuminati, se questi ultimi sono combustibili. Salvo diversamente
indicato dal costruttore, per i faretti e i piccoli proiettori tale distanza deve es-
sere almeno:
o 0,5 m: fino a 100 W;
o 0,8 m: da 100 a 300 W;
o 1 m: da 300 a 500 W;
o > 500 W possono essere necessarie distanze maggiori.
• Gli apparecchi d’illuminazione con lampade che, in caso di rottura, possono
proiettare materiale incandescente, quali ad esempio le lampade ad alogeni e
ad alogenuri, devono essere del tipo con schermo di sicurezza per la lampada
e installati secondo le istruzioni del costruttore;
• Le condutture che attraversano questi luoghi, ma che non sono destinate all’ali-
mentazione elettrica al loro interno, non devono avere connessioni lungo il per-
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corso all’interno di questi luoghi a meno che le connessioni siano poste in invo-
lucri che soddisfino la prova contro il fuoco (come definita nelle relative norme
di prodotto), per esempio soddisfino le prescrizioni per scatole da parete in
accordo con la Norma CEI EN 60670 (CEI 23-48);
• Le condutture (comprese quelle che transitano soltanto) devono essere realiz-
zate in uno dei modi indicati qui di seguito in a), b), c):
a1) condutture di qualsiasi tipo incassate in strutture non combustibili;
a2) condutture realizzate con cavi in tubi protettivi metallici o involucri me-
tallici, entrambi con grado di protezione almeno IP4X;
a3) condutture realizzate con cavi ad isolamento minerale aventi la guaina
tubolare metallica continua senza saldatura con funzione di conduttore di
protezione sprovvisti all’esterno di guaina non metallica;
b1) condutture realizzate con cavi multipolari muniti di conduttore di prote-
zione concentrico, o di una guaina metallica, o di un’armatura, aventi carat-
teristiche tali da poter svolgere la funzione di conduttore di protezione;
b2) condutture realizzate con cavi ad isolamento minerale aventi la guaina
tubolare metallica continua senza saldatura con funzione di conduttore di
protezione provvisti all’esterno di guaina non metallica;
b3) condutture realizzate con cavi aventi schermi sulle singole anime o
sull’insieme delle anime con caratteristiche tali da poter svolgere la funzione
di conduttore di protezione;
c1) condutture diverse da quelle in a) e b), realizzate con cavi multipolari
provvisti di conduttore di protezione;
c2) condutture realizzate con cavi unipolari o multipolari sprovvisti di con-
duttore di protezione, contenuti in tubi protettivi metallici o involucri metal-
lici, senza particolare grado di protezione incluse le passerelle continue fo-
rate o a filo; in questo caso la funzione di conduttore di protezione può
essere svolta dai tubi o involucri stessi o da un conduttore (nudo o isolato)
contenuto in ciascuno di essi (1);
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c3) condutture realizzate con cavi unipolari o multipolari sprovvisti di con-
duttore di protezione, contenuti in tubi protettivi o involucri, entrambi co-
struiti con materiali isolanti oppure installati in vista (non incassati) o con
grado di protezione almeno IP4X;
c4) binari elettrificati e condotti sbarre con grado di protezione almeno
IP4X.;
• All’interno di strutture combustibili (pannelli in legno sandwich con coibente) è
possibile installare cavi di cui in c) utilizzando tubi protettivi (comprese le
guaine flessibili o pieghevoli) realizzati con materiali non propaganti la fiamma,
solo se essi rispondono alle prescrizioni della Norma riguardante i tubi protettivi
(CEI EN 61386) e presentano un grado di protezione almeno IP 4X;
• I dispositivi di protezione contro le sovracorrenti devono essere installati all’ori-
gine dei circuiti; sia di quelli che attraversano i luoghi in esame, sia quelli che
si originano nei luoghi stessi (anche per alimentare apparecchi utilizzatori con-
tenuti nel luogo a maggior rischio in caso di incendio). Per le condutture di tipo
c) di cui ai punti precedenti, i circuiti devono essere protetti con dispositivo a
corrente differenziale avente corrente nominale d’intervento non superiore a
300 mA anche ad intervento ritardato; quando non sia possibile, per esempio
per necessità di continuità di servizio, proteggere i circuiti di distribuzione con
tale dispositivo, si può ricorrere, in alternativa, all’uso di un dispositivo diffe-
renziale con corrente differenziale non superiore a 1 A ad intervento ritardato.
Sono escluse da tale prescrizione le condutture facenti parte di circuiti di sicu-
rezza o racchiuse in involucri con grado di protezione almeno IP4X, ad ecce-
zione del tratto finale uscente dall’involucro per il necessario collegamento
all’apparecchio utilizzatore;
• Per le condutture di tipo b) e c) di cui ai punti precedenti la propagazione dell’in-
cendio lungo le stesse deve essere evitata in uno dei seguenti modi:
• utilizzando cavi “non propaganti la fiamma” (CEI 20-35) installati individual-
mente o distanziati tra loro non meno di 250 mm nei tratti in cui seguono lo
stesso percorso; oppure i cavi sono installati individualmente in tubi protettivi
o involucri con grado di protezione almeno IP4X;
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• utilizzando cavi “non propaganti l’incendio” installati in fascio (CEI 20-22); qua-
lora essi siano installati in quantità tale da superare il volume unitario di mate-
riale non metallico stabilito per le prove, devono essere adottati provvedimenti
integrativi analoghi a quelli indicati al punto successivo
• adottando sbarramenti, barriere e/o altri provvedimenti come indicato nella
Norma CEI 11-17. Inoltre, devono essere previste barriere tagliafiamma in tutti
gli attraversamenti di solai o pareti che delimitano il compartimento antincen-
dio. Le barriere tagliafiamma devono avere caratteristiche di resistenza al fuoco
almeno pari a quelle richieste per gli elementi costruttivi del solaio o parete in
cui sono installate.
• Per i cavi delle condutture di tipo b) e c) si deve valutare il rischio nei riguardi
dei fumi, gas tossici e corrosivi in relazione alla particolarità del tipo di installa-
zione e dell’entità del danno probabile nei confronti di persone e/o cose, al fine
di adottare opportuni provvedimenti. A tal fine sono considerati adatti i cavi
senza alogeni (LSOH) rispondenti alle Norme.
6. IMPIANTO DI TERRA
Tutto il complesso risulta già dotato di un impianto di terra conforme alla Norma
CEI 64-8 coordinato con le protezioni differenziali installate, tale da garantire una effi-
cace protezione dai contatti indiretti per interruzione automatica dell’alimentazione.
Andrà quindi distribuito e collegato il conduttore di protezione (PE) a tutte le ap-
parecchiature non di classe II di nuova installazione realizzato con conduttore (o anima
di conduttore multipolare) giallo/verde di sezione pari a quella di fase del rispettivo
circuito.
Il conduttore di protezione per le nuove apparecchiature andrà derivato dal collet-
tore di terra del quadro di pertinenza o dal morsetto di terra nella scatola di derivazione
più prossima della distribuzione esistente.
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7. CARATTERISTICHE DEI MATERIALI E MODALITÀ DI ESECUZIONE DEGLI
IMPIANTI
Tutti gli elementi dell'impianto (tubazioni, conduttori, frutti, scatole ecc.) verranno
scelti tra quelli che sono in conformità a quanto disposto dalla Legge n°791 dd.18-10-
1977 in sede di recepimento della direttiva CEE 73/23. Dovranno perciò possedere il
contrassegno relativo ad uno dei marchi riconosciuti dalla CEE. Per quanto riguarda le
apparecchiature prodotte in Italia, queste dovranno essere dotate di relativa certifica-
zione di omologazione dell'IMQ (Istituto del Marchio di Qualità).
Tutte le apparecchiature dovranno essere installate rispettando ogni prescrizione
del costruttore oltre ad ogni regola della buona norma tecnica. Dovranno in particolare
essere presi in considerazione i fattori ambientali che influenzeranno il funzionamento
dell’apparecchiatura e quindi scegliere l’apparecchio più idoneo per tale ambiente.
L'installazione delle tubazioni verrà realizzata in modo da rispettare il dimensiona-
mento ottimale prescritto dalle norme sia in termini di raggi minimi di curvatura (pari
almeno a 6 volte il diametro esterno) che di coefficiente di riempimento per garantire
la sfilabilità dei conduttori in ogni punto del circuito. In particolare si prescrive di utiliz-
zare tubazioni e/o canalizzazioni aventi diametro utile interno maggiore o uguale al-
meno ad 1,5 volte il diametro esterno massimo del fascio di cavi da installarvi con un
minimo di 16mm. Parimenti le scatole di derivazione, dopo la posa dei conduttori e
morsetti, dovranno avere uno spazio libero pari a circa il 20% del volume complessivo
(CEI 64-8/3 art. 37.2).
I cavi, sia unipolari che multipolari, dovranno essere individuati secondo il codice
colori definito dalle norme CEI.
Le scatole di derivazione saranno del tipo in materiale plastico autoestinguente e
dimensionate in modo da consentire la massima praticità nelle operazioni di infilaggio e
cablaggio dei cavi con grado di protezione adeguato al luogo in cui andranno installate.
Tutti i collegamenti tra i conduttori nelle scatole di derivazione verranno realizzati
con terminali a vite isolati in materiale plastico autoestinguente di adeguata sezione
nominale. I terminali dovranno essere del tipo recante il contrassegno del marchio Ita-
liano di Qualità per garantire le necessarie doti d’affidabilità delle giunzioni.