Dgr n. del - regione.veneto.it · Il Polo VIA è attualmente costituito da 30 biblioteche, ......

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giunta regionale – 8^ legislatura Dgr n. del pag. 1/47 ALLEGATO__A__ Linee programmatiche generali Nel rispetto delle leggi vigenti e in linea con le più recenti indicazioni di sviluppo nazionali in materia di beni librari, la Giunta regionale intende proporsi nel 2005 come il soggetto capace di rispondere alla necessità di armonizzare la complessa articolazione della realtà bibliotecaria veneta, composta di soggetti istituzionali, pubblici e privati, sporadicamente organizzati in reti e sistemi, con obiettivi gestionali e strumenti di lavoro anche molto diversi tra loro. Con questa finalità generale la Regione intende accogliere le istanze emerse in questi anni dal mondo bibliotecario veneto, potenziando il ruolo dei Centri Servizi Provinciali nella collaborazione progettuale e nel coordinamento gestionale per i rispettivi ambiti territoriali e prevedendo un confronto costante, differenziato nei modi, con i rappresentanti delle reti territoriali sub-provinciali e con i Comuni. Nello stesso tempo intende dare piena attuazione alla convenzione siglata con la Sezione Veneto dell’Associazione Italiana Biblioteche, che rappresenta un interlocutore privilegiato soprattutto per la problematica dei profili professionali dei bibliotecari, che si dovranno monitorare con attenzione anche alla luce del documento denominato Linee guida di politica bibliotecaria per le autonomie, approvato il 23 ottobre 2003 dal Coordinamento delle Regioni, ANCI e UP [vedi Allegato B]. Coerentemente con lo sviluppo dei rapporti istituzionali, sul piano tecnico-specialistico le leve strategiche per giungere a un riequilibrio complessivo del “sistema” bibliotecario veneto paiono essere principalmente due. Innanzitutto una valorizzazione sistematica e strutturata delle professionalità presenti nel Veneto, da convogliare in gruppi di lavoro che elaborino indicazioni tecniche operative sulle maggiori iniziative in calendario. Inoltre l’attribuzione di una nuova, complessa funzione alla formazione dei bibliotecari, intesa come risposta a esigenze specifiche di aggiornamento professionale, ma anche come “collante” indispensabile per tradurre progettualità in lavoro quotidiano e riconoscendole inoltre la capacità di essere fonte autorevole di informazione sul grado di funzionamento della realtà bibliotecaria regionale. In sintonia con il nuovo Codice dei Beni culturali e del Paesaggio, si intende dare nuovo impulso alla importante funzione delegata di tutela dei beni librari, da non intendersi più in senso di controllo autoritativo sulla circolazione dei beni e la loro integrità, ma come attività preventiva di collaborazione e supporto tecnico con chi li detiene, in vista della loro fruizione e valorizzazione. Data l’entità assolutamente eccezionale del patrimonio librario veneto da tutelare, in gran parte ancora “sommerso”, e la necessità di mettere in atto efficaci azioni che ne consentano una conservazione e fruizione migliori, si propone di mettere in atto iniziative qualificate nel settore mediante il capitolo di bilancio “Fondi per acquisizione e restauri di beni culturali soggetti a tutela” (LR 2/2002, art. 40) che, fatta salva l’eventuale necessità di acquisti di beni culturali per prelazione, ne può diventare strumento principe. Da ultimo, si intende potenziare la collaborazione, già avviata nel 2004, con le Soprintendenze statali e gli altri enti di gestione dei beni culturali del territorio, per promuovere iniziative congiunte più efficaci e mirate ad un miglioramento dei servizi alla comunità, in un ottica di deciso superamento di vecchie ottiche settoriali.

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giunta regionale – 8^ legislatura

Dgr n. del

pag. 1/47

ALLEGATO__A__ Linee programmatiche generali

Nel rispetto delle leggi vigenti e in linea con le più recenti indicazioni di sviluppo nazionali in materia di beni librari, la Giunta regionale intende proporsi nel 2005 come il soggetto capace di rispondere alla necessità di armonizzare la complessa articolazione della realtà bibliotecaria veneta, composta di soggetti istituzionali, pubblici e privati, sporadicamente organizzati in reti e sistemi, con obiettivi gestionali e strumenti di lavoro anche molto diversi tra loro.

Con questa finalità generale la Regione intende accogliere le istanze emerse in questi anni dal

mondo bibliotecario veneto, potenziando il ruolo dei Centri Servizi Provinciali nella collaborazione progettuale e nel coordinamento gestionale per i rispettivi ambiti territoriali e prevedendo un confronto costante, differenziato nei modi, con i rappresentanti delle reti territoriali sub-provinciali e con i Comuni. Nello stesso tempo intende dare piena attuazione alla convenzione siglata con la Sezione Veneto dell’Associazione Italiana Biblioteche, che rappresenta un interlocutore privilegiato soprattutto per la problematica dei profili professionali dei bibliotecari, che si dovranno monitorare con attenzione anche alla luce del documento denominato Linee guida di politica bibliotecaria per le autonomie, approvato il 23 ottobre 2003 dal Coordinamento delle Regioni, ANCI e UP [vedi Allegato B].

Coerentemente con lo sviluppo dei rapporti istituzionali, sul piano tecnico-specialistico le leve

strategiche per giungere a un riequilibrio complessivo del “sistema” bibliotecario veneto paiono essere principalmente due. Innanzitutto una valorizzazione sistematica e strutturata delle professionalità presenti nel Veneto, da convogliare in gruppi di lavoro che elaborino indicazioni tecniche operative sulle maggiori iniziative in calendario. Inoltre l’attribuzione di una nuova, complessa funzione alla formazione dei bibliotecari, intesa come risposta a esigenze specifiche di aggiornamento professionale, ma anche come “collante” indispensabile per tradurre progettualità in lavoro quotidiano e riconoscendole inoltre la capacità di essere fonte autorevole di informazione sul grado di funzionamento della realtà bibliotecaria regionale.

In sintonia con il nuovo Codice dei Beni culturali e del Paesaggio, si intende dare nuovo impulso

alla importante funzione delegata di tutela dei beni librari, da non intendersi più in senso di controllo autoritativo sulla circolazione dei beni e la loro integrità, ma come attività preventiva di collaborazione e supporto tecnico con chi li detiene, in vista della loro fruizione e valorizzazione.

Data l’entità assolutamente eccezionale del patrimonio librario veneto da tutelare, in gran parte

ancora “sommerso”, e la necessità di mettere in atto efficaci azioni che ne consentano una conservazione e fruizione migliori, si propone di mettere in atto iniziative qualificate nel settore mediante il capitolo di bilancio “Fondi per acquisizione e restauri di beni culturali soggetti a tutela” (LR 2/2002, art. 40) che, fatta salva l’eventuale necessità di acquisti di beni culturali per prelazione, ne può diventare strumento principe.

Da ultimo, si intende potenziare la collaborazione, già avviata nel 2004, con le Soprintendenze

statali e gli altri enti di gestione dei beni culturali del territorio, per promuovere iniziative congiunte più efficaci e mirate ad un miglioramento dei servizi alla comunità, in un ottica di deciso superamento di vecchie ottiche settoriali.

Allegato__A__ alla Dgr n. del pag. 2/47

La tavola sinottica riassume tutti gli strumenti di programmazione regionale 2005 in materia di

cooperazione bibliotecaria, soprintendenza e tutela dei beni librari, in cui si evidenzia il ruolo di regia della complessa realtà bibliotecaria veneta che, gradualmente, la Regione si propone di assumere a partire da quest’anno.

MiBAC

Comitato nazionale

SBN

Comitato di

gestione SBN

CONFERENZA (LR 50/84, art.24)

Presidente Regione Veneto

Assessori alla Cultura provinciali

Conferenza dei Presidenti delle Regioni

Comitato nazionale “Linee guida di

politica bibliotecaria per le autonomie”

(ANCI, UPI, Regioni)

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Programmazione autonoma provinciale

REGIONE VENETO

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NB: nelle cornici tratteggiate i nuovi strumenti

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COLLABORAZIONI e CONVENZIONI

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Cooperazione bibliotecaria, soprintendenza e tutela dei beni librari — Programmazione 2005 Il ruolo della Regione del Veneto

Settembre 2005

Nel corso

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LEGENDA AIB = Associazione Italiana Biblioteche ANCI = Associazione Nazionale dei Comuni Italiani BDI = Biblioteca Digitale Italiana CSP = Centri Servizi e Sistemi Bibliotecari Provinciali MiBAC = Ministero per i Beni e le Attività Culturali SBN = Servizio Bibliotecario Nazionale UPI = Unione delle Province d’Italia

Allegato__A__ alla Dgr n. del pag. 3/47

A. SVILUPPO DELLA COOPERAZIONE BIBLIOTECARIA A.1 Rilevazioni statistiche

Premesse

Una rilevazione statistica sistematica e conforme a scelte metodologiche chiare è strumento essenziale per il raggiungimento di due finalità:

o Politica bibliotecaria efficace, basata su indicatori di qualità, calibrata sulla fisionomia e sulle esigenze di un territorio in rapida evoluzione;

o Elaborazioni statistiche mirate all’approfondimento di singoli aspetti, diversamente utilizzabili: per la comunicazione istituzionale dell’ente; ad uso interno di quest’ultimo; per le biblioteche e le altre istituzioni di gestione del patrimonio veneto (Centri Servizi Provinciali, subreti); per le statistiche nazionali.

Stato dell’arte

Attualmente i dati posseduti dalla Regione in materia di biblioteche sono raccolti in due modi: in formato cartaceo, sotto forma di questionari distribuiti annualmente alle biblioteche, e in formato elettronico, nella “Anagrafe delle Biblioteche Venete”, strumento utilizzabile dalle biblioteche, che la possono compilare via Internet.

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ANAGRAFE ELETTRONICA DELLE BIBLIOTECHE VENETE Suddivisione per Ente di appartenenza

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Enti Locali PrivateEcclesiast

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ANAGRAFE ELETTRONICA DELLE BIBLIOTECHE VENETE Suddivisione per province

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Un sistema di visualizzazione via Internet delle elaborazioni degli indici verrà implementato solo nel corso di quest’anno. In questo sarà di indirizzo e aiuto l’adozione dello schema teorico-metodologico di riferimento proposto dal Gruppo di lavoro “Misurazione e valutazione dei servizi delle biblioteche pubbliche”, gruppo promosso lo scorso anno nel contesto delle “Giornate delle Biblioteche del Veneto”, che si rifà all’imprescindibile contributo dell’Associazione Italiana Biblioteche, Linee guida per la valutazione delle biblioteche pubbliche italiane del 2000, adottato da molte strutture anche nel Veneto, a cui si è riferito anche un altro Gruppo nazionale, quello sulla “Valutazione dei servizi bibliotecari”, composto da rappresentanti di Regioni, Province e Comuni, che ha lavorato nell’ambito delle Linee guida di politica bibliotecaria per le autonomie e a cui ha partecipato attivamente anche il Veneto. Obiettivi

I. Costruire un sistema di indici statistici in grado di monitorare il livello del servizio erogato da ogni singola biblioteca e, col tempo, anche delle reti di cooperazione; il quadro statistico complessivo sarà messo a confronto con quello delle altre regioni italiane in grado di produrne di analoghi;

II. Prioritaria è quindi l’incentivazione della raccolta di dati esclusivame nte in formato elettronico , così da permettere l’elaborazione in tempo reale degli indici di qualità dei servizi, e, parallelamente, la trasformazione della “Anagrafe delle Biblioteche Venete” in uno strumento di rilevamento statistico basato su una batteria di indicatori di accessibilità, vitalità, efficacia, efficienza e diffusione di tecnologie, costruibili con poche misure significative, che faccia riferimento allo schema teorico-metodologico citato sopra. I dati richiesti alle biblioteche verranno quindi restituiti al territorio sotto form a di servizio , incentivando di fatto la

NOTE: L’Anagrafe riesce a interessare principalmente le biblioteche comunali, ma in misura insufficiente per gli scopi censuari che si propone.

Allegato__A__ alla Dgr n. del pag. 5/47

compilazione del questionario on-line: aumentando quindi il numero delle biblioteche presenti nell’Anagrafe elettronica, il campione sarà anche più rappresentativo.

Strumenti

� Sarà prevista una adeguata formazione per tutti i bibliotecari, i cui contenuti verranno messi a punto da gruppi di lavoro di bibliotecari veneti competenti ed esperti in misurazione e valutazione dei servizi; la raccolta dei dati da parte della Regione verrà coordinata con i Centri Servizi Provinciali.

� Il Gruppo di lavoro nazionale sulla “Valutazione dei servizi” bibliotecari continuerà a venire seguito con una partecipazione regionale.

� Sarà ricercata una collaborazione con la struttura regionale preposta alla Statistica nell’ambito del Programma Statistico Regionale.

� Si dovrà prevedere una adeguata comunicazione alle biblioteche sul cambio di rilevamento, da attuare anche con una manifestazione dedicata al tema.

� Dal 2006 la compilazione del questionario dovrà avvenire esclusivamente via Internet, in modo da ottimizzare l’elaborazione delle statistiche e da velocizzare al massimo l’aggiornamento dell’Anagrafe nazionale, come richiesto dagli accordi col Ministero.

Sviluppi

� La rilevazione statistica annuale – snella e modulabile -, una volta a regime, potrà diventare con gli anni uno strumento di riferimento affidabile per tutto il mondo bibliotecario veneto, mentre ogni cinque anni si potrà procedere a una più approfondita indagine, di taglio anagrafico-censuario, così da fornire a quelle annuali un corretto contesto di confronto e messa a punto degli indicatori.

� Nei prossimi anni si potrà gradatamente passare a rilevare anche i servizi delle “reti” o dei “sistemi” (per cui sono al lavoro gruppi nazionali, anche con la partecipazione delle Regioni) e delle biblioteche di conservazione, che hanno caratteristiche peculiari.

Stanziamento Per lo sviluppo del software “Anagrafe” per la gestione on line della base dati delle biblioteche venete secondo gli sviluppi sopra indicati si propone lo stanziamento di €15.000,00 sul Cap. 70208 delle Spese (“Attività a favore del sistema bibliotecario”). Le eventuali economie su queste somme potranno essere destinate ad altre attività di cooperazione territoriale e alle opportune iniziative accessorie di promozione e valorizzazione del servizio. All’attuazione si procederà tramite decreti dirigenziali della Direzione Cultura. A.2 Politiche di cooperazione, reti e servizi Stato dell’arte

Attualmente il nostro Polo regionale SBN - VIA è in via di ridefinizione. La dotazione hardware, obsoleta, verrà sostituita da nuove macchine già acquistate tramite gara

dai Servizi Informatici, e anche il software deve essere necessariamente rinnovato non essendo più compatibile con la nuova dotazione elettronica.

Il Polo regionale aderisce al Sistema Bibliotecario Nazionale con cui collabora fattivamente partecipando al Comitato Nazionale di Coordinamento e a quello di Gestione. Questa presenza ha già prodotto esiti concreti, consentendo alla Regione di programmare l’erogazione da parte del

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Ministero – Biblioteca Nazionale Marciana di somme considerevoli: nel 2004 € 380.000,00 per recuperi informatici di catalogazioni precedenti di libri antichi, già interamente erogati; nel 2005, per quanto si prevede, € 413.000,00. Le linee di intervento sono state fissate con la DGR 2123 del 12 luglio 2004, che verrà quest’anno aggiornata e integrata.

Il Polo VIA è attualmente costituito da 30 biblioteche, prevalentemente di ente locale. Oltre a quello regionale, esistono nel Veneto altri 2 poli afferenti al Servizio Bibliotecario Nazionale,

gestiti da Università di Padova e da Biblioteca Nazionale Marciana, ma anche numerose reti locali non afferenti a SBN, che tuttavia costituiscono una realtà forte di oltre 400 biblioteche.

Ancora più complessa la situazione dei software utilizzati, che sono circa una decina, spesso non comunicanti direttamente tra loro.

Rilevanti potenzialità assume in questo quadro complesso la nuova banca dati del Servizio Bibliotecario Nazionale, denominata “Indice 2”. Essa consentirà alle biblioteche di partecipare al suo sviluppo mediante l’utilizzo di software diversi - anche quelli commerciali che sono in corso di accreditamento presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali -, e diversi livelli di partecipazione, che vanno dalla semplice cattura dei dati ad una catalogazione attiva.

Per le piccole biblioteche si apre di fatto la possibilità di adottare software per la catalogazione in SBN, prima troppo impegnativi sotto il profilo economico e professionale, e con ciò di fruire di un catalogo già esistente che si potrà contribuire ad implementare.

Da rilevare come nel contempo sia sentita da parte delle biblioteche del territorio l’esigenza di un unico software utilizzabile non solo per catalogare, ma anche per governare le sempre più complesse esigenze di gestione di tutte le altre attività della biblioteca, dagli acquisti ai prestiti.

In questo panorama variegato e complesso, ma anche ricco di risorse bibliografiche e professionali, la Regione può svolgere un ruolo di mediazione facendo convergere le positive energie diffuse verso obiettivi condivisi con le forze presenti nel territorio e compatibili con gli indirizzi statali.

Obiettivi

I. Prioritaria appare l’elaborazione di una strategia per il rilancio del Polo regionale , che comporta la scelta di un nuovo software tra quelli già esistenti sul mercato e la cui efficienza sia comprovata, che fornisca garanzie di una rete di assistenza tecnica affidabile e tempestiva negli interventi, sia diffusa a livello nazionale e sia tra quelli compatibili con il nuovo Indice 2;

II. Il nuovo software dovrà anche consentire la visualizzazione del patrimonio librario già catalogat o e fino ad oggi solo parzialmente visibile attraverso il nostro OPAC (On-line Public Access Catalogue), oltre ad essere strumento di catalogazione e gestione adeguato alle tipologie delle biblioteche aderenti al nostro polo;

III. Per rendere visibili anche i cataloghi delle subreti e delle molte altre biblioteche non aderenti a SBN, nel rispetto delle scelte dei software operate da ciascun ente, si ipotizza di verificare la fattibilità di realizzare un METAOPAC , in grado di interrogare i diversi cataloghi contemporaneamente e di dare una visualizzazione rapida e unitaria dei risultati raggiunti. Sono già stati presi contatti con il Centro Biblioteche di Ateneo dell’Università di Padova avviando uno studio di fattibilità in questo senso, che dovrà anche monitorare il gradimento delle biblioteche verso il progetto;

IV. Altro progetto parallelo e sinergico al precedente è la promozione del prestito interbibliotecario inteso come strumento di concreta condivisione di risorse e cooperazione tra le biblioteche, a prescindere dalla loro tipologia o da loro regime giuridico in vista di un netto potenziamento dei servizi alla comunità. Il progetto regionale sul prestito interbibliotecario, già delineato nel corso della VI edizione delle Giornate delle Biblioteche del Veneto, utilizzerebbe un modulo software già disponibile pe r le biblioteche aderenti al Servizio Bibliotecario Nazionale , installabile in tutte le biblioteche venete, e contribuirebbe

Allegato__A__ alla Dgr n. del pag. 7/47

verosimilmente in modo efficace a delineare una nuova architettura di reti di servizi efficiente in cui la Regione avrebbe un ruolo centrale.

Strumenti � Questi obiettivi potranno essere perseguiti attraverso gli strumenti operativi già esistenti quali

la partecipazione al Comitato Nazionale di Coordinamento SBN, il Comitato Nazionale di Gestione SBN, il Comitato Regionale di Coordinamento tra i Poli o da costituire in vista del confronto tra le parti. A questo proposito, si accoglie la proposta del Gruppo di lavoro “Il nuovo SBN e lo sviluppo delle reti bibliotecarie territoriali” attivatosi nell’ambito delle “Giornate delle Biblioteche del Veneto” del 2004, di verificare la fattibilità di promuovere una “consulta permanente per la cooperazione bibliotecaria in Veneto”, che, una volta definiti con chiarezza gli ambiti di intervento, potrebbe costituire il punto di sintesi di un confronto tecnico tra tutti i soggetti istituzionali pubblici e privati che operano nel Veneto.

Sviluppi

� Si ritiene prevedibile che, impostata chiaramente la soluzione dei problemi descritti sopra, il Polo regionale potrà avere un nuovo sviluppo nel Veneto nei prossimi anni e contribuire efficacemente anche allo sviluppo di quello delle altre regioni.

Stanziamento Per accompagnare l’evoluzione del progetto esposto sopra, si propone la figura qualificata di un consulente tecnico in materia informatico- biblioteconomica, per cui si può prevedere una spesa di € 8.000,00 sul Cap. 7010 (“Spese per studi, ricerche, indagini e consulenze”) e il relativo impegno verrà adottato con deliberazione della Giunta regionale nel rispetto delle norme contenute nel Titolo VIII della L.R. 12/91 – con successive modifiche – sull’organizzazione amministrativa e sull’ordinamento del personale della Regione. Se le spese per la gestione informatica e telematica del Polo regionale SBN sono di competenza della Direzione Informatica, è necessario qui prevedere, come ogni anno, una convenzione con un’istituzione qualificata per la gestione biblioteconomia, l’assistenza e il controllo delle attività del Polo. Si propone pertanto di confermare la convenzione in atto con l’Istituzione Civica Bertoliana di Vicenza, per il corrispettivo di € 25.000,00 sul Cap. 70208 delle spese (“Attività a favore del sistema bibliotecario”). All’attuazione si procederà tramite decreti dirigenziali della Direzione Cultura. A.3 Progetti di sviluppo cooperativo Stato dell’arte

La LR 50/84 all’art. 32 assegnava alla Regione il compito di favorire la cooperazione fra le biblioteche pubbliche e la creazione di sistemi bibliotecari, che nel Veneto hanno tuttavia stentato a svilupparsi.

La cooperazione bibliotecaria e l’integrazione delle risorse esistenti sono tuttavia diventati sempre più prepotentemente principi fondanti nella gestione delle biblioteche pubbliche, anche se di fatto è risultato difficile trovare forme concrete per una loro reale attuazione.

Le citate Giornate delle Biblioteche di Abano del novembre 2004 hanno portato contributi importanti in questo senso, lasciando intravedere come la strada per una vera cooperazione passi da

Allegato__A__ alla Dgr n. del pag. 8/47

una collaborazione su progetti e temi specifici, che talvolta giungono ad intersecarsi creando positive sinergie.

Obiettivi

Sembrano giunte ora a maturazione le linee progettuali e gli strumenti per dare inizio a tre diverse iniziative di cooperazione, per la cui realizzazione il contributo dei Centri Servizi Provinciali, identificati al punto precedente quali importanti presidi nel territorio regionale delle politiche bibliotecarie regionali, pare indispensabile. Pur avendo ciascuna fini propri e richiedendo strumenti appropriati, queste iniziative hanno contenuti formativi e prevedono modalità lavorative comuni.

I. La prima prevede l’attivazione da parte delle Province di momenti formativi, di assistenza e coordinamento in materia di rilevazioni statistiche , così come delineate al punto A.1.

II. Una seconda iniziativa ugualmente mirante allo sviluppo di una reale cooperazione tra le biblioteche di bacini territoriali simili è l’adesione al progetto di prestito interbibliotecar io così come delineato alle citate Giornate delle Biblioteche tenutasi ad Abano nel 2004.

III. Da ultimo si propone quest’anno di dare attuazione ad un’esigenza più volte emersa nel corso di numerosi incontri con i bibliotecari veneti e dalla indagine conoscitiva commissionata all’Istituto Poster di Vicenza nel 2003: la necessità di una formazione di base per il personale già operante in biblioteca, ma privo di una preparazione professionale specifica, oppure per il personale proveniente da mobilità interna o pervenuto da altri enti e anch’esso non professionalizzato.

Strumenti

� Attivazione da parte dei Centri Servizi delle Province di momenti di formazione, assistenza e coordinamento per le rilevazioni statistiche e la diffusione del prestito interbibliotecario, secondo gli indirizzi regionali;

� Attivazione, da parte dei Centri Servizi che accolgano l’iniziativa, di attività formative di base per bibliotecari già in ruolo presso la pubblica amministrazione, per garantire un progressivo innalzamento degli standard di servizi resi dalle biblioteche di ente locale del territorio;

� Presentazione da parte dei Centri Servizi provinciali di progetti operativi di sviluppo cooperativo su misurazione, prestito interbibliotecario e formazione di base, che prevedano tempi e modalità di sviluppo calibrati sulle esigenze delle singole province.

Sviluppi

� Risultando di fatto impossibile formare operatori spesso destinati a realtà territoriali bibliotecarie diversificate, nella prospettiva di una funzionale distribuzione di competenze, si può ipotizzare una sempre più chiara diversificazione dei compiti di aggiornamento professionale e formazione, mantenendo alla Regione – in concorso con altri Enti - le funzioni di aggiornamento e di coordinamento generale della formazione e assegnando invece alle Province la formazione di base dei bibliotecari, da organizzarsi in modo autonomo e da legarsi alle caratteristiche di ogni Centro Servizio.

Stanziamento Si propone di prevedere la somma complessiva di €85.000,00 da impegnare a favore delle Province che aderiscano all’attivazione dei processi summenzionati, da imputare sul Cap.70208 delle Spese (“Attività a favore del sistema bibliotecario”). All’attuazione si procederà tramite decreti dirigenziali della Direzione Cultura.

Allegato__A__ alla Dgr n. del pag. 9/47

A.4 Centri servizi provinciali, reti territoriali ( subreti) Stato dell’arte

La LR 50/84 ha affidato alle Province funzioni di coordinamento e programmazione dell’organizzazione bibliotecaria per i rispettivi ambiti territoriali, ruoli che la LR 11/2001 ha potenzialmente incrementato.

A partire dagli anni ‘90 venivano istituiti presso i rispettivi enti i “Centri Servizi Provinciali”, con la prospettiva di porsi come snodi di collegamento col sistema bibliotecario regionale. Negli anni a seguire – e dal 2001 per tutte e sette le Province - i Centri Servizi sono diventati l’interlocutore privilegiato della Regione in vista di una efficace crescita del servizio bibliotecario veneto nelle varie province, talvolta affiancati da altre realtà di reti e cooperazione, come le citate reti territoriali o subreti, le unioni di comuni o semplici reti informali, finalizzate allo sviluppo di servizi comuni, che si pongono come soggetti attivi nel territorio, che andranno coinvolti e sostenuti il più possibile, per quanto di competenza regionale.

La misura dell’investimento regionale per i Centri Servizi Provinciali a partire dal 1996 è stato di €1.508.442,36.

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CENTRI SERVIZI PROVINCIALI 2000-2004 - CONTRIBUTI R ICEVUTI

2000 23.240,56 23.240,56 38.734,27 0 36.151,98 0 33.569,70

2001 25.822,84 25.822,84 33.569,70 20.658,28 33.569,70 20.658,28 30.987,41

2002 27.494,00 27.494,00 36.091,00 22.330,00 36.091,00 15.000,00 45.500,00

2003 32.000,00 33.000,00 40.000,00 35.000,00 40.000,00 23.000,00 47.000,00

2004 32.000,00 33.000,00 38.000,00 35.000,00 38.000,00 30.000,00 44.000,00

BL PD RO TV VE VR VI

NOTE: Contributi in aumento costante per le Province, eccetto che per RO, VE e VI nel 2004.

Allegato__A__ alla Dgr n. del pag. 10/47

Obiettivi I. Si propone di elevare le risorse finanziarie destinate alle Provi nce per le loro autonome

programmazioni; II. di legare una quota significativa dei finanziamenti al l’adesione ai progetti regionali di

punta 2005, che sono quelli sulla misurazione dei servizi (punto A.1) e il prestito interbibliotecario, oltre che sulla formazione “di base” (punto A.3).

III. di impostare entro metà 2006 la definizione di nuovi criteri di finanziamento ai Ce ntri Servizi , anche basati su indicatori di qualità dei servizi resi da ciascuna provincia.

CENTRI SERVIZI PROVINCIALI 2000-2005 Stanziamenti per anno

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EURO 154.937,07 191.089,05 210.000,00 250.000,00 250.000,00 300.000,00

2000 2001 2002 2003 2004 2005

Strumenti

E’ possibile fin da subito mettere in atto forme di coordinamento con i Centri Servizi provinciali per la definizione di programmi e obiettivi condivisi e funzionali per il proprio territorio:

� attivando una “Conferenza” Regione-Province (riconducibile alla conferenza annuale degli assessori provinciali competenti prevista nell’art.24 della LR 50/1984), da organizzare a inizio di settembre 2005, per consentire una idonea programmazione a tutti;

� insieme, costituendo un tavolo tecnico-politico – che si potrebbe denominare “Consulta della cooperazione” - tra i soggetti rappresentativi delle varie realtà cooperative bibliotecarie nel Veneto, da ospitare nella cornice della prossima edizione delle Giornate delle Biblioteche nella primavera 2006, sia per impostare l’architettura del “sistema bibliotecario regionale” in linea con il D.Lgs.112/98 e la LR 11/2001, sia per la definizione dei criteri di distribuzione dei finanziamenti regionali, secondo gli auspici del Gruppo di lavoro “Province e centri servizi per le biblioteche”, promosso nel corso delle “Giornate delle Biblioteche del Veneto” 2004.

NOTE: Incremento costante degli stanziamenti. Nel 2000 TV e VR non erano ancora costituiti.

Allegato__A__ alla Dgr n. del pag. 11/47

Sviluppi � Una migliore definizione dei ruoli e delle funzioni di tutti i soggetti istituzionali che concorrono

nell’erogazione di servizi alle biblioteche; � Una azione più incisiva nel territorio, che derivi da una direzione politica comune, concordata

nelle sedi deputate. Stanziamento Si propone di elevare da €250.000,00, stanziati nel 2004, a €300.000,00 la somma da impegnare a favore delle sette Province, da destinare anche all’incentivazione dei processi summenzionati. La somma andrà imputata sul Cap. 70208 delle Spese (“Attività a favore del sistema bibliotecario”) e sarà assegnata con successiva deliberazione di Giunta. A.5 Riparto dei contributi ordinari Stato dell’arte

La LR 50/1984, all’art. 36, prevede che la Regione contribuisca all’istituzione e al funzionamento delle biblioteche di ente locale e di interesse locale. La voce di spesa per contributi per le attività ordinarie delle biblioteche (acquisto libri, riviste, materiale multimediale, arredi, tecnologia informatica, ma anche spese per la promozione del libro e della lettura) è stata per molti anni il primo strumento regionale di intervento nei confronti delle biblioteche.

Dal 1984 a oggi, tuttavia, la situazione è profondamente cambiata. La riduzione complessiva dello stanziamento finanziario per le biblioteche ha comportato la contrazione di questa voce di spesa, entrata anche “in competizione” con quella relativa ai Centri Servizi Provinciali, che, già dal 1996, ma più significativamente dal 2001, ha segnato un cambiamento nella prospettiva di sviluppo del sistema bibliotecario veneto.

Esauritasi la funzione regionale di sostegno all’istituzione di una biblioteca in ogni Comune, la Regione ha inteso dare nuovi significati (con DGR n.3031/1997) alla contribuzione ordinaria alle biblioteche, prima cercando di premiare le “progettualità” dal 1997, e poi, con DGR 3676/2000 e con DGR 2635/2003, i programmi di investimento nelle reti bibliotecarie, con una maggiore attenzione per le biblioteche sotto i 10.000 abitanti. Con tali fini, l’investimento finanziario è stato progressivamente aumentato negli ultimi cinque anni

CONTRIBUTI ORDINARI 2000-2004 Stanziamenti annuali

-

50.000,00

100.000,00

150.000,00

EURO 46.481,12 82.891,33 76.500,00 100.000,00 100.000,00

2000 2001 2002 2003 2004

Allegato__A__ alla Dgr n. del pag. 12/47

finendo per beneficiare anche un numero maggiore di biblioteche, principalmente le più piccole.

CONTRIBUTI ORDINARI 2000-2004 BIBLIOTECHE RICEVENTI

0

20

40

60

80

100

Totali 37 58 55 77 94

2000 2001 2002 2003 2004

Il contributo maggiormente erogato – contributo minimo fissato con DGR 1301 del 31 maggio 2002 – è pari a €800,00 per biblioteca e non riesce a incidere né sull’investimento patrimoniale della singola struttura, né a facilitare lo sviluppo degli altri servizi per gli utenti.

Un discorso a parte richiedono i contributi a quelle biblioteche che promuovono iniziative per non vedenti, ai sensi dell’art.36 – lett. f), per le quali la legge regionale prevede una riserva finanziaria fino al 5% della spesa complessiva del piano di riparto:

-

10.000,00

20.000,00

30.000,00

CONTRIBUTI ORDINARI 2004-2005Non vedenti - Somme erogate

Somme erogate - 10.845,60 16.500,00 21.300,00 21.500,00

2000 2001 2002 2003 2004

Allegato__A__ alla Dgr n. del pag. 13/47

0

2

4

6

CONTRIBUTI ORDINARI 2004-2005Non vedenti - Enti beneficiati

Enti beneficiati 0 3 4 2 6

2000 2001 2002 2003 2004

Il senso complessivo della contribuzione regionale per le attività ordinarie delle biblioteche di ente locale e di interesse locale pare richiedere una profonda riflessione, anche alla luce del ruolo di regia del sistema bibliotecario che la Regione potrebbe assolvere.

Di conseguenza, per l’esercizio finanziario in corso si propone di diminuire lo stanziamento complessivo per i contributi ordinari

CONTRIBUTI ORDINARI 2000-2005 Rapporto tra stanziamento per contributi ordinari e stanziamento complessivo

-

500.000,00

1.000.000,00

Stanz. Art.36 46.481,12 82.891,33 76.500,00 100.000,00 100.000,00 73.000,00

Stanz. Tot. Biblioteche 519.039,00 671.000,00 581.000,00 890.000,00 612.471,20 719.000,00

% Stanz. Art.36 9,0% 12,4% 13,2% 11,2% 16,3% 10,2%

2000 2001 2002 2003 2004 2005

e di ripartirli secondo le linee qui sotto esposte.

Obiettivi

Per la ripartizione dei fondi, per cui sono state presentate n°206 domande entro il 30.9.2004,

Allegato__A__ alla Dgr n. del pag. 14/47

0

50

100

150

200

250

CONTRIBUTI ORDINARI 2005 Domande pervenute per provincia

>10000 ab. 2 8 4 12 13 10 7 56

<10000 ab. 18 29 12 35 11 33 12 150

TOTALI 20 37 16 47 24 43 19 206

BL PD RO TV VE VI VR

nel rispetto della LR 50/1984, artt. 36 e 37, e dei parametri di riferimento previsti dalla DGR 2635/2003 (progetti di rete: punti 3; progetti innovativi dei servizi della biblioteca: punti 2; incremento del patrimonio - biblioteche con funzione buona -: punti 2; incremento del patrimonio - biblioteche con funzione sufficiente -: punti 1; biblioteche di Comuni inferiori ai 10.000 abitanti – aggiuntivo -: punti 1), si propone di comporre la graduatoria dei beneficiari valutando le domande di contributo, da corredare con i dati desunti dal questionario annuale di rilevamento, quest’anno semplificato, in base a indicatori di accessibilità, vitalità, efficacia e sulla diffusione delle tecnologie. Gli indicatori sono una estrapolazione dallo schema di valutazione dei servizi bibliotecari [cfr. punto A.1] che si è proposto di adottare per tutto il sistema bibliotecario.

Si propone quindi di assegnare: 1) punti 3 per “progetti di rete” dove esistano domande con significativi investimenti e

progettualità articolate per reti di servizi e/o informatiche; 2) punti 2 per “progetti innovativi dei servizi alle biblioteche” dove esistano domande con

progetti legati allo sviluppo significativo del servizio di prestito locale e/o interbibliotecario, dell’assistenza bibliografica all’utenza, anche con l’uso di postazioni Internet, del prestito nelle frazioni o in sedi decentrate, ecc.

3) punti 2 per “incremento del patrimonio (biblioteche con funzione buona)”, dove esistano domande con significative spese ammissibili ai sensi dell’art.36 della LR 50/1984 e indici sopra la media tra quelli composti anche dalle altre biblioteche, divise per fasce di popolazione (sopra e sotto i 10.000 abitanti);

4) punti 1 per “incremento del patrimonio (biblioteche con funzione sufficiente)”, dove esistano domande con significative spese ammissibili ai sensi dell’art.36 della LR 50/1984 e indici nel secondo quartile, una volta analizzati anche gli altri indici;

5) punti 1 per “biblioteche di Comuni inferiori a 10.000 abitanti (aggiuntivo)”.

Allegato__A__ alla Dgr n. del pag. 15/47

Stanziamento Per la presente voce di spesa si propone uno stanziamento di €73.000,00, così composta: €53.350,00 per le attività ordinarie ai sensi dell’art.36 - lettere a), c), d), e), g), h), i) ed l) e €19.650,00 per iniziative destinate a non-vedenti e ipo-vedenti, ai sensi dell’art.36 - lettera f), sul Cap. 70208 delle Spese (“Attività a favore del sistema bibliotecario”). La ripartizione della spesa sarà oggetto di una successiva deliberazione di Giunta, in osservanza degli artt. 36, 37 e 44 della L.R. 50/1984. Per l’esercizio finanziario 2006 Obiettivi

I. Per le domande che perverranno entro il 30.9.2005 e che interesseranno il prossimo esercizio finanziario, si propone di assegnare i contributi in base a una graduatoria composta su indici collegati alla misurazione alla valutazione dei servizi di cui al punto A.1.

Strumenti

� Le domande di contributo riguardanti i Centri Servizi Provinciali (LR 50/84, art.24), i sistemi bibliotecari territoriali e urbani (LR 50/84, art.32) e le “sub-reti” (LR 50/84, art. 31) che giungeranno entro il 30.9.2005, fatta salva la facoltà degli Uffici regionali di chiedere successive integrazioni, verranno considerate a parte rispetto a quelle delle biblioteche che presenteranno domande solo per loro stesse. Questa proposta si motiva con la necessità di attendere che si giunga alla definizione degli indicatori per la valutazione dei servizi dei Centri Servizi Provinciali, così come esplicitato al punto A.4 della presente deliberazione;

� modificare i criteri della DGR 2635/2003 , per valorizzare appieno il parallelo sviluppo del sistema statistico dei servizi bibliotecari, come esposto nel punto A.1 della presente deliberazione.

Più dettagliatamente, in ragione dello stanziamento finanziario che la Giunta vorrà destinare ai

contributi ordinari, si ritiene che questi debbano venire assegnati sulla scorta della somma dei punteggi ottenuti per ogni singolo indicatore di servizio qui sotto esplicitato, a cui la Giunta assegnerà un “peso” in base al “valore” che essa vorrà dare a ogni indicatore.

Il peso assegnato agli indicatori potrà variare di anno in anno , a seconda del progetto o ambito del servizio che la Giunta desideri incentivare.

La scelta annuale della Giunta in tema di indicator i potrà venire comunicata in anticipo alle biblioteche , che così otterranno la corretta informazione per compilare le proprie domande di contributo.

Le misure a cui si ricorrerà per il 2006 per la costruzione degli indicatori saranno le seguenti: - popolazione (con elaborazioni differenziate a seconda se sotto i 5.000 ab, tra 5.000 e 10.000

ab., sopra i 10.000 ab.); - superficie al pubblico; - apertura; - personale in FTE (Full Time Equivalent); - spese complessive; - dotazione documentaria; - periodici correnti; - incremento della dotazione documentaria;

Allegato__A__ alla Dgr n. del pag. 16/47

- utenti attivi; - iscritti al prestito; - prestiti locali e interbibliotecari; - postazioni Internet al pubblico; - utilizzi delle postazioni da parte degli utenti; - adesione al progetto regionale di misurazione e valutazione dei servizi.

Gli indicatori saranno di quattro tipologie semplificate:

Accessibilità Indice di superficie Area dei servizi al pubblico / popolazione X 10 Indice di apertura Ore di apertura mattutina escluso il sabato / 3 + ore

di apertura pomeridiana, serale e del sabato Indice della dotazione di personale personale FTE / popolazione X 2.000

Vitalità Indice di progettualità Adesione al progetto di misurazione e valutazione

dei servizi regionale: SI / NO Indice di spesa Spesa / popolazione Indice di dotazione documentaria Dotazione documentaria / popolazione Indice della dotazione dei periodici Periodici correnti / popolazione X 1.000 Indice dell’incremento della dotazione documentaria

Acquisti / popolazione X 1.000

Efficacia Indice di impatto Iscritti al prestito / popolazione X 100 Indice di prestito prestiti / popolazione

Diffusione delle nuove tecnologie Indice di accessibilità a Internet Postazioni al pubblico con accesso a Internet /

popolazione X 2.000 Indice di accesso o utilizzo Accessi o utilizzi annuali delle postazioni /

popolazione X 10

I pesi da assegnare a ciascun indice, stabilito “1.000” il punteggio totale dei quattro, nel 2006 saranno i seguenti:

Accessibilità : punteggio massimo 200 Indice di superficie 50 Indice di apertura 70 Indice della dotazione di personale 80

Vitalità : punteggio massimo 450 Indice di progettualità 200 Indice di spesa 70 Indice di dotazione documentaria 50 Indice della dotazione dei periodici 50 Indice dell’incremento della dotazione documentaria 80

Allegato__A__ alla Dgr n. del pag. 17/47

Efficacia : punteggio massimo 250 Indice di impatto 80 Indice di prestito 170

Diffusione delle nuove tecnologie : punteggio massimo 100 Indice di accessibilità a Internet 40 Indice di accesso o utilizzo 60

I pesi da assegnare nel 2006 intendono incentivare soprattutto i prestiti, locali e

interbibliotecari, e l’adesione al progetto region ale di misurazione e valutazione dei servizi . � Una comunicazione efficace alle biblioteche sulle intenzioni della Giunta regionale in tempo

perché queste possano presentare con maggiori informazioni le proprie domande; � Un modello di domanda di contributo, predisposto dagli Uffici regionali, da distribuire a tutte le

biblioteche di ente locale e di interesse locale del Veneto in tempo utile perché queste possano presentare domanda corretta entro il 30.9.2005;

� La compilazione del questionario dovrà avvenire esclusivamente via Internet, così da ottimizzare le operazioni di elaborazione delle statistiche, pena l’esclusione da eventuali contributi.

Sviluppi � Un sistema di ripartizione che, pur nei limiti della disponibilità finanziaria, sia in grado di intervenire

con coerenza nelle spese per le attività ordinarie delle biblioteche. A.6 Formazione del personale bibliotecario e profil i professionali Stato dell’arte

Da alcuni anni, e con maggiore impatto dal 2002, l’impegno regionale per curare la formazione di aggiornamento del personale bibliotecario veneto, come previsto dall’art.43 della LR 50/1984, è stato costante e ricco di riscontri positivi in termini numerici (numero di attività, ore di formazione, partecipanti ed enti gestori).

Allegato__A__ alla Dgr n. del pag. 18/47

FORMAZIONE 2000-2004Attività, ore di formazione, Partecipanti ed Enti co involti

0

200

400

600

800

2000 10 232 475 9

2001 13 347 459 8

2002 22 528 511 11

2003 24 615 687 17

2004 27 451 656 20

Attività Ore formazione Partecipanti Enti

Da tre anni consecutivi, inoltre, le attività formative sono presentate in estate a tutte le biblioteche

venete mediante un catalogo cartaceo che anticipa il calendario generale, favorendo la programmazione degli interessati. La formulazione del programma generale avviene di concerto con i Centri Servizi Provinciali e con le biblioteche e Istituzioni pubbliche e private attraverso una serie di riunioni in cui la Regione assolve la funzione di coordinatore principale. La validità del metodo di lavoro è stata riconosciuta unanimemente e citato anche negli Atti delle Giornate delle Biblioteche del Veneto 2004, recentemente pubblicati.

NOTE: Aumento complessivo costante di tutte le voci; nel 2004 ore di formazione e partecipanti hanno avuto una lieve flessione, poiché si è aggiornato il costo orario si è deciso di ridurre il numero massimo di frequentanti a un corso, con l’obiettivo di puntare a favorire l’interazione tra i partecipanti.

Allegato__A__ alla Dgr n. del pag. 19/47

00,5

11,5

22,5

33,5

44,5

5

FORMAZIONE 2003-2004Giudizi sulla qualità complessiva

(medie delle valutazioni: 1=scarso; 5=ottimo)

Serie1 3,88 3,85 4,09 4,07

Conseguimento degli obiettivi

Approfondimento dei contenuti

Organizzazione del corso

Gradimento complessivo

La programmazione regionale è risultata interessante anche per altre Istituzioni, come la Biblioteca

Nazionale Marciana di Venezia, l’Università di Padova e, seppure con accenti diversi, con la Sezione Veneto dell’Associazione Italiana Biblioteche, con le quali si sono stabiliti accordi per favorire degli scambi formativi reciprocamente utili.

Le nostre proposte di aggiornamento professionale hanno riscosso l’interesse anche di altre Regioni, con le quali si stanno valutando specifici accordi, e sono state segnalate nel corso dei lavori del Gruppo nazionale di lavoro «Profili e formazione professionale» del Comitato nazionale per le linee di politica bibliotecaria per le autonomie.

Collegato alla formazione professionale è il tema dei profili professionali del personale bibliotecario, che è stato argomento di discussione del Gruppo di lavoro “Il personale bibliotecario. Formazione e profili”, attivatosi nell’ambito delle Giornate delle Biblioteche del Veneto 2004 ad Abano Terme. Il Gruppo, facendo riferimento al già citato documento Linee guida di politica bibliotecaria…, ha esaminato a fondo il problema, sottolineando la necessità condivisa dalla Regione di elaborare degli standard di servizio e di professionalità per le biblioteche e, insieme, di enunciare un atto di indirizzo in materia di profili professionali. Sono iniziative impegnative, di grande spessore, che la Regione potrà affrontare nei prossimi anni, necessariamente con un coinvolgimento generale delle Istituzioni pubbliche e private del territorio.

NOTE: Il grafico propone il giudizio sintetico sulla qualità complessiva dell’offerta formativa regionale per i bibliotecari espressa dai partecipanti alle attività di aggiornamento della scorsa stagione.

Allegato__A__ alla Dgr n. del pag. 20/47

Obiettivi I. Prevedere la formazione del personale per ogni progetto regional e, rendendo così la

formazione iniziativa trasversale e imprescindibile; II. Migliorare la qualità complessiva dell’offerta formativa, favorendo i collegamenti tra le

attività, mantenendo sostanzialmente l’investimento formativo;

FORMAZIONE 2000-2005 Rapporto tra stanziamento finanziario per la formaz ione e stanziamento

complessivo

-

200.000,00

400.000,00

600.000,00

800.000,00

1.000.000,00

Stanz. Formazione 46.688,00 56.035,00 63.400,00 101.560,00 100.000,00 97.000,00

Stanz. Tot. Biblioteche 519.039,00 671.000,00 581.000,00 890.000,00 612.471,20 719.000,00

% Stanz. Formazione 9% 8% 11% 11% 16% 13%

2000 2001 2002 2003 2004 2005

III. Redigere un calendario che preveda più livelli di apprendimento (base, avanzato e specialistico), che differenzi le modalità esecutive (corsi, seminari, stage, …), che sia distribuito in modo equilibrato tra le sette Province;

IV. Valorizzare le iniziative di promozione della lettu ra in biblioteca , con maggiore attenzione a quelle con valenza regionale e collegamenti con analoghe proposte a livello nazionale, nell’intento più generale di aumentarne l’efficacia, garantirne la continuità e di allargarne il bacino di interesse;

V. Attivare scambi formativi con la Biblioteca Marciana e l’Università di Padova, che consentiranno anche economie di spesa;

VI. Pubblicizzare i contributi dei partecipanti quando questi produrranno degli elaborati personali in grado di fornire un contributo professionale a tutta la comunità dei bibliotecari;

VII. Definire parametri di spesa per ciascuna voce (docenza, materiali, ecc.), che consentano di preventivare i costi con più precisione;

NOTE: L’investimento nella formazione è stato sempre maggiore di anno in anno; per il 2005 si stima di poter spendere di meno senza che l’offerta complessiva ne risenta, poiché l’Università di Padova e la Biblioteca Nazionale Marciana, in base alle rispettive convenzioni in atto con la Regione, attiveranno senza spese delle iniziative formative autonome per i bibliotecari di ente locale. NB: La cifra di €97.000,00 si compone di €67.000,00 per iniziative di aggiornamento professionale di livello avanzato e specialistico e per l’organizzazione delle Giornate delle Biblioteche 2005 e di €30.000,00 per la formazione di base da programmarsi su base provinciale [cfr. punto A.3].

Allegato__A__ alla Dgr n. del pag. 21/47

VIII. Dare contenuti formativi alle Giornate delle Biblioteche del Veneto , la cui VII edizione si propone di organizzare nel prossimo autunno, con un taglio più tecnico e della durata di un solo giorno, tenuto conto dei tempi limitati per la sua organizzazione;

IX. Organizzare l’VIII edizione delle Giornate delle Biblioteche nell a primavera del 2006 e che la spesa complessiva, stimabile in €15.000,00, sia da prevedere per l’esercizio finanziario 2006, dando incarico al Dirigente Cultura di provvedere all’impegno di spesa mediante proprio decreto dirigenziale.

Strumenti � Riunioni di coordinamento; � Utilizzo del sito web regionale per la comunicazione del programma generale; � Continuazione delle iniziative formative per i tutor degli Enti gestori dei corsi regionali.

Sviluppi � La formazione del personale bibliotecario potrebbe diventare una leva strategica per la

costruzione e la realizzazione di ogni progetto regionale. Stanziamento Si propone uno stanziamento di €67.000,00 sul Cap. 70208 delle Spese (“Attività a favore del sistema bibliotecario”). All’attuazione si procederà tramite decreti dirigenziali della Direzione Cultura. A.7 “Non Solo a Scuola” – Progetto IRRE Stato dell’arte

Da tempo si raccolgono inviti a favorire i collegamenti tra le biblioteche di ente locale e la scuola, anche mediante la promozione di occasioni di incontro tra gli operatori delle due istituzioni. E’ in questo senso che la Giunta regionale aveva accolto e fatto proprio, lo scorso anno, il progetto “Non Solo a Scuola. Le biblioteche pubbliche per la scuola” presentato dall’IRRE Veneto (Istituto Regionale Ricerca Educativa), con cui, ispirandosi al modello collaudato del progetto EDUCARD relativo ai musei, si prevedeva di agevolare l’utilizzo delle risorse bibliotecarie del territorio all’interno delle programmazioni didattiche delle scuole. L’iniziativa, consistita di numerosi incontri in nove biblioteche del Veneto e che si concluderà il prossimo settembre a Vicenza, ha riscosso notevole successo tra gli interessati, tanto che pare opportuno accogliere la richiesta dell’IRRE di proseguire con un secondo anno formativo, nel corso del quale si sviluppino i progetti attualmente in elaborazione e si cerchi un coinvolgimento più vasto delle biblioteche pubbliche.

Obiettivi

I. Proseguire con la seconda edizione del progetto “Non Solo a Scuola…”.

Strumenti � Riprendere gli incontri di preparazione con il gruppo di direttori di biblioteca già riunitosi in

occasione della formulazione del calendario della prima edizione.

Allegato__A__ alla Dgr n. del pag. 22/47

Sviluppi � E’ pensabile che l’aumento della conoscenza delle biblioteche pubbliche tra gli insegnanti possa

favorire un loro utilizzo più appropriato e progetti didattici ancora più efficaci.

Stanziamento Per la realizzazione di questo obiettivo si propone di riservare una spesa complessiva di €8.000,00 sul capitolo 70118 delle Spese (“Spese per iniziative culturali in materia di musei e biblioteche promosse direttamente dalla Giunta regionale”). All’attuazione si procederà tramite decreti dirigenziali della Direzione Cultura.

A.8 Interesse locale Stato dell’arte

A partire dal 1985 ad oggi sono state riconosciute di interesse locale 72 biblioteche sparse sul territorio veneto. La maggior parte sono concentrate nelle province di Venezia, Padova e Treviso. Se ne riconoscono, in base all’ente di appartenenza, 23 religiose (parrocchie, seminari. etc.) e 49 laiche. Diversa è la tipologia delle raccolte, che possono avere carattere specialistico (tematiche sociali, ambientaliste, teologico umanistiche, teatro), oppure generale, a testimonianza della ricchezza e diversificazione del patrimonio culturale veneto. Tale riconoscimento è stato concesso a quegli istituti che posseggono raccolte significative per la documentazione sulla storia e sulla cultura locale, che non siano di proprietà di enti locali territoriali e di cui sia assicurata la fruizione pubblica.

0

10

20

30

40

50

60

70

80

BIBLIOTECHE DI INTERESSE LOCALEDistribuzione per province

BIBLIOTECHE 7 17 2 13 18 8 7 72

BL PD RO TV VE VI VR TOTALE

NOTE: Il numero è destinato a salire se si riuscirà a riempire di nuovi contenuti l’istituto di “riconoscimento di interesse locale”.

Allegato__A__ alla Dgr n. del pag. 23/47

Obiettivi

I. Operare ricognizioni nelle biblioteche che hanno già ottenuto il riconoscimento per monitorarne la concreta situazione catalografica e di gestione .

Strumenti � Revisione dei requisiti necessari per il riconoscimento di interesse locale (art. 28 della LR 50/84). � Coinvolgimento più ampio di queste biblioteche nel piano regionale di sviluppo cooperativo

territoriale. Sviluppi � In un’ottica di crescita del livello culturale del territorio non si potrà fare a meno, nel medio

periodo, di dedicare particolare attenzione a queste realtà soprattutto laddove manca il supporto di forti istituzioni culturali. Infatti non si tratta solo di un mero riconoscimento al fine dell’ammissione ai contributi previsti dalla L.R. n. 50/84, ma anche di valorizzare una parte di patrimonio librario non ancora ufficialmente riconosciuto e di offrire nel contempo un servizio a comunità che non dispongono di altre risorse sul territorio.

� Salvaguardare la specificità delle diverse tipologie di biblioteche riconosciute di interesse locale, pur cercando di elevare lo standard minimo dei servizi garantiti.

Stanziamento Non si prevede uno stanziamento finanziario per questa attività. A.9 Beni di proprietà regionale A.9.1 Biblioteca regionale di biblioteconomia e arc hivistica presso la Fondazione Querini Stampalia Onlus di Venezia Stato dell’arte

Dal 1998 la “Biblioteca regionale di biblioteconomia e archivistica”, che si compone di 1587 documenti vari di argomento professionale di proprietà regionale, è stata affidata in comodato alla Fondazione Scientifica Querini Stampalia Onlus al fine di garantirne la pubblica fruizione.

E’ stato sottoscritto con quest’ultima un accordo che riconosce un contributo finalizzato anche al suo aggiornamento. Da quest’anno gli acquisti sono stati concordati con il competente ufficio regionale.

Di fatto la biblioteca non è ancora adeguatamente conosciuta dalla comunità professionale veneta, per la quale potrebbe costituire un importante strumento di crescita e aggiornamento professionale. Obiettivi

I. Trasformare il patrimonio bibliografico regionale affidato alla Fondazione Querini in un servizio per la comunità professionale dei bibliotecari e degli archivisti.

Strumenti � Può essere ulteriormente esplicitato nella convenzione il passaggio da deposito di beni regionali a

servizio reso alla comunità bibliotecaria;

Allegato__A__ alla Dgr n. del pag. 24/47

� L’esistenza di questa biblioteca professionale e dei servizi offerti può essere meglio diffusa attraverso incontri, e-mail, iniziative promozionali;

� Si può cercare un coinvolgimento anche di altri soggetti, quali le biblioteche del territorio e la sezione veneta dell’Associazione Italiana Biblioteche, anche collegandosi al Protocollo d’intesa stipulato con quest’ultima dalla Regione il 12.10.2004.

Sviluppi � La “Biblioteca regionale di biblioteconomia e archivistica” potrà costituire col tempo innanzitutto un

importante strumento di lavoro per tutta la comunità professionale veneta, colmando così una lacuna più volte segnalata in questi anni, e poi una realtà a cui poter collegare iniziative di informazione e anche formazione professionale.

Stanziamento Per questa attività si propone di destinare la cifra di € 15.000,00 sul Cap. 70208 delle Spese (“Attività a favore del sistema bibliotecario”), incaricando il Dirigente regionale Cultura di provvedere al rinnovo della convenzione. A.9.2 Biblioteca regionale “Paola di Rosa Settembri ni” Stato dell’arte

Il 27 febbraio 2005 è stata ufficialmente aperta al pubblico la biblioteca regionale “Paola di Rosa Settembrini” di Mestre. Adempiendo al volere testamentario del donatore della struttura, dr. Arnaldo Settembrini, la biblioteca si configura come di tipologia “speciale”, avendo il compito di sviluppare la propria collezione su quattro argomenti diversi: bibliografia, letteratura per ragazzi, cultura generale e cultura veneta. Il più sviluppato tra questi è l’ultimo, poiché l’attuale patrimonio si compone dei volumi inviati al “Notiziario Bibliografico del Veneto” per recensione e segnalazione, dei volumi pubblicati dalla Regione del Veneto nell’ambito delle sue competenze di editore, dei libri presentati al Premio annuale “Leonilde Settembrini” e dei fondi di due associazioni locali, il SAE (Segretariato delle Attività Ecumeniche) e il Centro culturale “Padre Massimiliano Kolbe”, entrambi di cultura religiosa e spiritualità.

La gestione della biblioteca è stata affidata nel 2001 proprio all’associazione “Kolbe” con un doppio obiettivo: catalogare i volumi che via via sarebbero pervenuti in biblioteca e offrire una costante assistenza all’utenza. Entrambi gli obiettivi sono stati raggiunti: da una parte con la catalogazione informatizzata dei primi materiali (circa 9.000 a oggi, le cui schede sono ora visibili tramite l’OPAC regionale), dall’altra garantendo la presenza del personale nell’orario di apertura settimanale.

Tuttavia, poiché si è prefigurata la necessità di cambiare il software di gestione, adottando lo stesso programma che la Regione individuerà per il suo Polo SBN [cfr. punto A.2], si prefigura come indispensabile un’operazione di bonifica e riversamento dei dati catalografici per allinearli al nuovo software – da far svolgere a personale specializzato, in grado di catalogare con il nuovo software -, unita a una necessaria attività parallela di formazione dei volontari dell’associazione all’uso dei nuovi strumenti.

Obiettivi

I. Bonifica e conversione del catalogo della biblioteca ad opera di personale specializzato; II. Aggiornare i volontari all’uso del nuovo sistema di gestione informatizzata.

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Strumenti

� Attività varie legate agli obiettivi indicati, con l’ausilio di specialisti del settore.

Sviluppi � Garantire continuità alla biblioteca di Villa Settembrini e accelerare la sua entrata in SBN, con

profilo da individuare successivamente.

Stanziamento Per la realizzazione di questi obiettivi si propone di riservare una spesa complessiva di €10.000,00 sul capitolo 70118 delle Spese (“Spese per iniziative culturali in materia di musei e biblioteche promosse direttamente dalla Giunta regionale”). All’attuazione si procederà tramite decreti dirigenziali della Direzione Cultura.

A. 9.3 Biblioteca Nico Pepe Stato dell’arte

La Regione Veneto, a seguito della deliberazione n. 4834 del 28.7.1988, ha acquistato dalla signora Ada Prato vedova Pepe il materiale bibliografico denominato “Fondo Nico Pepe”, quasi esclusivamente concernente il teatro. Tale acquisizione trova il suo fondamento nell’art. 23 della L.R. n. 50/1984, che consente alla Regione di acquisire importanti raccolte bibliografiche ed archivistiche private di rilevante interesse storico-scientifico. La biblioteca in parola, infatti, custodisce un’ampia documentazione relativa alla cultura e alle attività teatrali dal 1600 ai giorni nostri.

Con convenzione stipulata in data 7.10.1993 detto fondo è stato concesso in comodato all’Associazione “Teatro Stabile del Veneto”, che ne avrebbe assicurato custodia, conservazione e disponibilità agli utenti secondo le norme in vigore presso le biblioteche statali.

A seguito dei lavori di restauro nella sede del teatro comunale Verdi di Padova il fondo era divenuto inconsultabile da parte del pubblico ed inoltre non era stato catalogato secondo le norme previste. Pertanto, con convenzione stipulata in data 29.10.2001, lo stesso veniva concesso in comodato alla Teatri S.p.a. di Treviso: con tale convenzione la Regione promuoveva la costituzione di una biblioteca veneta specializzata sul teatro, imperniata sul fondo librario suddetto, utilizzando a tal fine parte del complesso edilizio monumentale denominato “Ca’ Zenobio”, sito in Treviso, messo a disposizione dalla Teatri S.p.a.

Obiettivi

I. Rendere fruibile al pubblico tale patrimonio, promuovendone la conoscenza. Strumenti

� Pubblicazione dei dati catalografici nell’Opac regionale; � altre opportune iniziative di conoscenza; � creazione di collegamenti con le altre biblioteche del territorio.

Sviluppi

� Poiché nel complesso di Ca’ Zenobio è prevista la costituzione della Scuola regionale di Teatro, la biblioteca potrebbe avere in quest’ottica un ruolo di supporto e costituire un utile strumento di lavoro per gli studenti.

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Stanziamento Non si prevede uno stanziamento finanziario per questa attività.

A. 9.4 Biblioteca Ex-GIL

Stato dell’arte

La Regione del Veneto possiede alcune migliaia di volumi dell’Ente soppresso “Gioventù Italiana del Littorio” (trasferito con il D.P.R. n. 616/77 a seguito della sua soppressione), che ora è conservato presso l’archivio regionale in vista della sua tutela e valorizzazione.

Dei circa 4.000 libri che costituiscono la raccolta, circa un quarto sono antichi (fino al 1800), mentre il nucleo portante è costituito da materiale librario dell’Ottocento o dei primi decenni del Novecento, con la presenza anche di fondi librari diversi (Biblioteca Circolante del Convitto Foscarini, Biblioteche Popolari).

E’ stata effettuata una ricognizione del materiale librario costituente il fondo e delle condizioni ambientali relative alla sede in cui è depositato al fine di stabilire l’opportunità e le modalità di recupero e valorizzazione del fondo: il materiale librario è, in generale, in buone condizioni di conservazione. Risulta in cattive condizioni solo un piccolo nucleo di volumi che necessitano di interventi di restauro, subordinati però a una effettiva verifica dell’importanza degli stessi.

L’insieme del fondo, dunque, sembra presentare un notevole interesse bibliografico. Obiettivi

I. Un progetto di massima di recupero conservativo e catalografico del fondo da elaborare da parte della Direzione Cultura, in collaborazione con la struttura che sovrintende all’archivio regionale.

Strumenti

� Spolveratura, rilevamento dello stato di conservazione e catalogazione del fondo.

Sviluppi � Ricostruzione di alcuni importanti biblioteche veneziane dei secc. XIX-XX ora disperse.

Stanziamento Per la realizzazione degli obiettivi legati al fondo librario dell’Ex-GIL si propone di destinare una cifra da determinare sul capitolo 100061 “Interventi di acquisizione e restauro di beni culturali di particolare rilevanza per il patrimonio storico e artistico del Veneto” del Bilancio di Previsione 2005. All’attuazione si procederà tramite decreti dirigenziali della Direzione Cultura.

A. 9.5 Biblioteca di Villa Contarini

Stato dell’arte

La biblioteca di Villa Contarini di Piazzola sul Brenta fa parte integrante del complesso costituito dall’edificio e dai suoi arredi e archivio. Già nota al competente ufficio, è stata oggetto nel 2003 – a seguito di un sopralluogo tecnico - di un intervento conservativo urgente finanziato dalla Direzione

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regionale Cultura (ddr 476 del 23.12.2003) finalizzato a disinfezione e spolveratura del materiale librario.

A seguito dello stesso sopralluogo è stato possibile verificare come il materiale librario della villa, costituito tra l’altro da 150 cinquecentine e 4 incunaboli, sia interessante, ma sia sprovvisto di un catalogo o almeno di un inventario completo: l’unico schedario esistente, a schede mobili, riporta segnature non più corrispondenti e include libri probabilmente non più in loco. La biblioteca è anche sprovvista di sistemi antifurto.

Di recente il complesso immobiliare di Villa Contarini con tutti i suoi arredi, biblioteca e archivio è stata ceduta all’Istituto Regionale Ville Venete, così che la biblioteca risulta assoggettata alle disposizioni del Titolo I del D. Lgs. 42/2004 (autorizzazione alla cessione della Direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici prot. n. 1829 del 17 maggio 2005). Obiettivi

I. Catalogazione elettronica del patrimonio librario, stimato in circa 10.000 libri, con il nuovo software di cui verrà dotato il polo regionale SBN;

II. riscontro inventariale , eventuale condizionamento dei volumi più deteriorati, ricollocazione dei libri in vista di una migliore conservazione;

III. tutela della biblioteca con installazione di strumentazione antincendio e antifurto. Strumenti

� Nuovo sopralluogo tecnico regionale per stabilire le priorità e modalità degli interventi da attuare;

� stanziamento idoneo sul capitolo “Interventi urgenti di tutela e salvaguardia” (LR 2/202, art. 40);

� catalogazione del patrimonio librario.

Sviluppi � Fruizione pubblica delle raccolte librarie.

Stanziamento Per la realizzazione degli obiettivi legati alla Biblioteca di Villa Contarini si propone di destinare una cifra da determinare sul capitolo 100061 “Interventi di acquisizione e restauro di beni culturali di particolare rilevanza per il patrimonio storico e artistico del Veneto” del Bilancio di Previsione 2005. All’attuazione si procederà tramite decreti dirigenziali della Direzione Cultura.

A.10 Compartecipazione a progetti del Ministero per i Beni e le Attività culturali

A.10.1 Biblioteca Digitale Italiana – Progetto MIC HAEL Stato dell’arte

La Regione Veneto ha dato da tempo piena collaborazione al progetto ministeriale “Biblioteca Digitale Italiana”, avviato dal Ministero per i Beni e le Attività culturali nel 2001, e che ha originato a sua volta due importanti progetti europei denominati “Minerva” e “Michael”.

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Scopo comune di queste iniziative è consentire agli utenti di accedere agevolmente alle collezioni digitali in rete e, possibilmente, di consultarle on-line. Il Progetto “Michael”, in particolare, ha visto l’attiva collaborazione della Regione Veneto, che ha ospitato nella primavera 2005 la dottoressa Daria Greco, stagista dell’Università di Padova che fruiva di una borsa di studio del Ministero – Istituto Centrale per il Catalogo Unico.

Il lavoro ha consentito una prima ricognizione dei progetti di digitalizzazione attivati da biblioteche e strutture di enti locali, riconosciute di interesse locale o privati del territorio, con esclusione dei progetti afferenti direttamente al Ministero o alle Università per cui sono stati attivati censimenti analoghi.

I primi risultati, visibili nella tabella sottostante, sono risultati incoraggianti, avendo rilevato la presenza di un numerose risorse già realizzate o in corso di realizzazione superiori alle aspettative.

0

50

PROGETTO MICHAEL Prima ricognizione delle collezioni digitalizzate n el Veneto

n° istituzioni 4 4 5 2 11 8 3 37

n° progetti 4 6 5 2 13 12 4 46

BL PD RO TV VE VR VI Tot

Obiettivi

I. Trasformare questa prima fase conoscitiva in un censimento puntuale delle risorse disponibili, in collaborazione con l’Istituto Centrale per il Catalogo Unico del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

Strumenti

� Attivazione di uno stage del Ministero presso la Direzione Regionale Cultura, verificatane la fattibilità.

Sviluppi

� Migliorare l’accessibilità alle risorse digitali disponili realizzate dalle biblioteche venete, sia con risorse proprie che attraverso un finanziamento regionale;

� Favorire la realizzazione di nuove risorse digitali diffondendone la realizzazione in base agli standard tecnici indicati dal Ministero;

� Implementare la realizzazione di risorse digitali in armonia con gli sviluppi dei progetti regionali di tutela e valorizzazione.

Stanziamento Non si prevede uno stanziamento finanziario per queste attività.

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A.10.2 Mediateca 2000 - Abside Stato dell’arte

Da tre anni sono stati sviluppati intensi rapporti di collaborazione tra la Giunta regionale e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali per la programmazione e l’attuazione di importanti progetti nazionali in materia di biblioteche, in considerazione dell’opportunità che tali progetti si raccordassero con le politiche delle singole Regioni in merito, oltre che della necessità di avvalersi delle loro competenze e conoscenze della situazione nel territorio in assenza di idonei uffici statali periferici.

Tra quelli che sono prossimi alla conclusione almeno della loro prima fase citiamo: a) l’iniziativa statale per la realizzazione di nuovi centri multimediali e il potenziamento di

quelli già esistenti nell’ambito del programma “Mediateca 2000 – Centro Nord”, che, finanziato coi proventi derivati dalla vendita delle licenze UMTS, ha permesso di mettere a disposizione del sistema bibliotecario veneto uno stanziamento di Euro 330.492,00 (di cui Euro 100.000,00 come contributo per il potenziamento della Mediateca regionale a fronte di un eguale co-finanziamento regionale, già previsto nell’esercizio finanziario 2004);

b) la partecipazione al progetto nazionale di formazione a distanza, rivolto a categorie svantaggiate e/o disagiate, che vede le biblioteche come luoghi privilegiati della sua fruizione, denominato ABSIDE – Apprendere in Biblioteca: la Società dell’Informazione contro la Discriminazione e l’Emarginazione.

Per quanto riguarda “Mediateca 2000” – che consentirà di far entrare a regime la Mediateca

regionale entro la fine dell’anno -, il progetto ha coinvolto anche altre sedici Comuni veneti, che hanno presentato, in sinergia con il progetto della Regione Veneto per la sua Mediateca regionale di Villa Settembrini, altrettanti significativi programmi di sviluppo delle rispettive realtà mediatecarie.

Con la partecipazione a “Mediateca 2000” è stato possibile instaurare rapporti di proficua collaborazione con alcune valide biblioteche di media dimensione non impegnate finora nei grossi progetti regionali o statali sui beni librari, né interessate ai piccoli contributi di funzionamento dei nostri esigui riparti ordinari.

Le relazioni collaborative si sono potute strutturare anche grazie all’iniziativa della Giunta regionale di stanziare nel 2003 €5.320,00 per effettuare un corso di formazione finalizzato alla condivisione degli strumenti di cui si sarebbero dotate tutte le strutture.

Il corso di 48 ore in presenza più altre a distanza, con il corollario di due visite a importanti mediateche di Milano, svoltosi nella Biblioteca Civica di Abano Terme tra l’inverno del 2003 e la primavera del 2004, ha riscosso notevole successo, tanto che pare opportuno replicarne la proposta, anche se modulata diversamente e con contenuti di maggiore approfondimento rispetto alla precedente.

Per la programmazione si rimanda al punto A.6, più specificamente dedicato alla formazione del personale bibliotecario; qui si voleva sottolineare i potenziali sviluppi positivi che il progetto “Mediateca 2000” su base regionale potrebbe portare con sé e il sicuro impegno degli Uffici nel seguire l’evoluzione del progetto su base regionale.

Per ciò che concerne “Abside”, alla Regione era stato chiesto di assecondare il Ministero nel lavoro di conoscenza del territorio locale e di raccolta delle disponibilità a collaborare, ottenendo in cambio la partecipazione all’identificazione dei materiali didattici per i bibliotecari – tutor da formare e per gli utenti svantaggiati che ne sarebbero diventati i destinatari finali, rinvenendo le biblioteche locali da coinvolgere nella sperimentazione di materiali e servizi.

Allegato__A__ alla Dgr n. del pag. 30/47

Nella primavera del 2004, presso la Fondazione Querini Stampalia di Venezia, si sono svolte alcune riunioni e incontri, successivamente approfondite in altre sedi e con consultazioni a distanza del sito attivato col progetto. Gli sviluppi di “Abside” verranno costantemente monitorati dagli Uffici, che valuteranno anche l’opportunità di un rilancio nel contesto bibliotecario veneto. Obiettivi

I. Favorire la crescita dei servizi del gruppo di bibl ioteche che avevano partecipato al progetto “Mediateca 2000”;

II. Ipotizzare una contestualizzazione veneta del progetto “Abside”. Strumenti

� Attivare un gruppo di lavoro con le biblioteche coinvolte in “Mediateca 2000”; � Monitorare il sito di “Abside”.

Sviluppi

� Raccordare sinergicamente i due progetti con la politica bibliotecaria regionale.

Stanziamento Per la realizzazione degli obiettivi legati a “Mediateca 2000”, si rimanda alla definizione del programma generale di formazione e aggiornamento professionale del personale bibliotecario già presentato al punto A.6; per “Abside” non si prevede uno stanziamento finanziario.

A.10.3 Progetto Biblioteche per la Scuola Stato dell’arte

Le biblioteche scolastiche in Italia costituiscono un patrimonio rilevante, sia come istituti di conservazione di raccolte antiche che come strumenti di apprendimento che integra i contenuti dell’insegnamento d’aula.

Come le scuole di cui fanno parte, dipendono dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) e cioè da un ente centrale diverso dal Ministero per i Beni e le Attività culturali, cui afferiscono le biblioteche di proprietà statale e che fornisce indicazioni precise sulla loro gestione e conservazione.

Questa mancanza di indirizzi chiari e unitari, oltre agli scarsi mezzi economici ad esse dedicati, hanno prodotto nel tempo uno situazione di sottoutilizzo del patrimonio delle biblioteche scolastiche, una loro sostanziale estraneità al Servizio Bibliotecario Nazionale e, più in generale, una inadeguatezza a fornire servizi ad un sistema scolastico in via di rapida evoluzione.

Il MIUR avviava perciò nel 1999-2000 il “Programma per la Promozione e lo Sviluppo delle Biblioteche Scolastiche”, con lo scopo di far nascere un sistema bibliotecario scolastico nazionale da integrare al Servizio Bibliotecario Nazionale, e venivano promosse anche iniziative formative, tra le quali un Master per bibliotecari scolastici attivatosi presso l’Università di Padova.

Nel 2004 al programma si associavano anche il Ministero per l’Innovazione e le Tecnologie (MIT) e il Ministero per i Beni e le Attività culturali – Istituto Centrale per il Catalogo Unico, dando vita al progetto denominato “Biblioteche per la Scuola”, cui partecipano anche tre consorzi universitari (CASPUR, CILEA e CINECA) e le Regioni, coinvolte per l’impatto sul territorio che avrebbe l’inserimento dei cataloghi delle biblioteche scolastiche nelle rispettive reti telematiche.

Allegato__A__ alla Dgr n. del pag. 31/47

Obiettivi I. Promuovere concretamente l’integrazione delle risorse bibliografiche del territorio in

vista di un loro sviluppo armonico ed una loro fruizione secondo logiche funzionali di servizio all’utenza;

II. Partecipare attivamente all’elaborazione di strategie nazionali per lo sviluppo delle risorse e dei servizi delle biblioteche scolastiche in vista di una loro adeguata conoscenza e valorizzazione;

III. Salvaguardare la vocazione di conservazione di alcu ne biblioteche scolastiche del Veneto dotate di cospicue raccolte librarie antiche, tutelandone peculiarità e patrimonio (ad es. Licei Maffei di Verona, Tito Livio di Padova, Foscarini di Venezia, Tiziano di Belluno)

Strumenti

� Partecipazione al Comitato nazionale SBN nel cui ambito si dibatte del progetto; � confronto sul tema con la Commissione tecnica Interpolo e la Consulta della

Cooperazione per elaborare modalità possibili ed efficaci di adesione del Veneto al progetto nazionale.

Sviluppi

� Integrazione della fruizione delle risorse bibliografiche regionali, anche estendendo alle biblioteche scolastiche il progetto di METAOPAC e lo sviluppo del prestito interbibliotecario, già illustrati rispettivamente al punto A.2 del presente allegato;

� elaborazione di progetti di tutela e valorizzazione del patrimonio antico delle biblioteche scolastiche del Veneto, con particolare attenzione alle attività didattiche con diretto coinvolgimento di insegnati, allievi e biblioteche del territorio limitrofo;

� ricerca di eventuali sinergie con il Progetto IRRE di cui al paragrafo A.7 del presente allegato con la promozione all’uso delle biblioteche non scolastiche per la scuola e delle biblioteche scolastiche per il territorio.

Stanziamento Non si prevede uno stanziamento finanziario per questa attività. A.11 Commissari di concorso Stato dell’arte

La LR 50/84, artt. 33 e 34, modificata con LR 46/99 e LR 25/2002, sancisce come tutti i concorsi per bibliotecario indetti dagli enti locali debbano prevedere un componente scelto tra gli idonei che figurano negli elenchi regionali.

Gli elenchi, compilati secondo modalità e tempi indicati dal ddr 593/99, vengono aggiornati annualmente a cura dell’ufficio competente e sono visibili anche nel sito internet della Regione al fine di agevolarne l’accesso alle amministrazioni interessate.

Obiettivi

I. Valutazione dell’impatto della pubblicazione del documento ANCI-UPI-Regioni sui concorsi pubblici per bibliotecari.

Allegato__A__ alla Dgr n. del pag. 32/47

Strumenti � Rinnovare gli elenchi già pubblicati; � Monitorare la situazione in ambito regionale e nazionale con la collaborazione del

Coordinamento delle Regioni. Sviluppi

� Un elenco di commissari costantemente aggiornato. Stanziamento Non è previsto uno stanziamento finanziario per questa attività.

La spesa complessiva di €606.000,00 per le attività di sviluppo della cooperazione bibliotecaria graverà: a) per €575.000,00 (rilevazioni statistiche, progetti di sviluppo cooperativo, politiche di

cooperazione, Centri Servizi Provinciali e subreti, riparto di contributi ordinari e altri progetti) sul Cap. 70208 delle Spese (“Attività a favore del sistema bibliotecario regionale”);

b) per €18.000,00 (Progetto “Non Solo a Scuola” – IRRE e Biblioteca regionale di Villa Settembrini) sul Cap. 70118 delle Spese (“Spese per iniziative culturali in materia di musei e biblioteche promosse direttamente dalla Giunta regionale”);

c) per €8.000,00 (consulenza tecnica per attività di soprintendenza) sul Cap. 7010 delle Spese.

***

Allegato__A__ alla Dgr n. del pag. 33/47

B. SOPRINTENDENZA, TUTELA E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO LIBRARIO Situazione

Il quadro normativo attuale, di recente aggiornato con il D. lgs. 42/2004, consente di fatto alle Regioni di sviluppare un nuovo sistema di tutela e valorizzazione dei beni librari, fondato sulla cooperazione dei diversi enti operanti sul territorio secondo una logica di sussidiarietà tanto più opportuna nel Veneto il cui patrimonio bibliografico è di rilievo assoluto per quantità e qualità, impossibile da gestire efficacemente senza la concertazione di azioni e progetti comuni e propulsivi.

Dai dati complessivi raccolti e assemblati dagli uffici regionali competenti in questi ultimi anni relativamente al nostro patrimonio antico noto emerge come i 6.955 incunaboli, le 57.272 cinquecentine, circa 200.000 volumi del Seicento e Settecento e 100.000 manoscritti siano ancora ben lungi da essere catalogati o almeno censiti con strumenti adeguati; in misura ancora minore disponibili in rete. Ciò nonostante gli investimenti messi in atto in questi anni con risorse proprie e in qualche misura con finanziamenti statali (Fondi UMTS) hanno prodotto indubbiamente i primi risultati prevedendo per lo più, come esito finale, una fruizione pubblica in rete nel Servizio Bibliotecario Nazionale che si ipotizza possa venire corredata, in un prossimo futuro e là dove possibile e opportuno, da un adeguato supporto di immagini digitalizzate.

La necessità di proseguire in questa direzione appare tuttavia evidente, sia per preservarne l’integrità di un patrimonio ancora in gran parte sommerso che per garantirne una migliore fruizione alla collettività, innanzitutto alla comunità veneta di cui è prestigiosa documentazione e fonte di conoscenza e crescita permanente.

Prospettive Gli scenari di intervento che si aprono in questo settore alle Regioni sono ulteriormente ampliati in

virtù della più recente legislazione statale. Oltre al consolidato ambito di competenze infatti il Codice, assegnando alle Regioni l’esercizio

della tutela dei beni librari non appartenenti allo Stato, ne estende di fatto l’esercizio anche ai beni librari di proprietà delle Università del territorio, aprendo nel contempo la possibilità, mediante la sottoscrizione di accordi o intese, di estendere le proprie competenze anche alle raccolte librarie private e a materiali tradizionalmente non considerati bibliografici come le fotografie, le pellicole e tutto il restante materiale audiovisivo, ampiamente presente nel Veneto con raccolte di assoluto prestigio come gli archivi della Biennale.

Per le Regioni sarà anche possibile chiedere di esercitare la tutela sulle raccolte bibliografiche appartenenti a Ministeri diversi da quello per i Beni e le Attività culturali, includenti raccolte librarie importanti come quelle facenti capo al ministero della Difesa e degli istituti superiori, spesso beni trascurati perché difficilmente gestibili centralmente.

Le attività della Regione atte a mantenere, conoscere e consentire una corretta fruizione del patrimonio librario si possono coagulare intorno a due filoni:

1. Attività di soprintendenza 2. Tutela e valorizzazione

Allegato__A__ alla Dgr n. del pag. 34/47

B.1 Attività di soprintendenza

Pur non implicando in modo diretto impegno economico, il lavoro di soprintendenza è impegnativo e oneroso per le strutture che la esercitano, articolandosi in varie attività complesse che riguardano essenzialmente la circolazione libraria, le dichiarazioni di importante interesse, le autorizzazioni ai restauri librari, la vigilanza sul mercato antiquario e sui furti.

Si tratta però anche di attività di prestigio, poiché per gli altri beni culturali tali funzioni sono esercite dalle Soprintendenze statali, mentre per i beni librari le regioni ne sono depositarie a partire dal DPR 3/72.

Con il nuovo Codice queste funzioni vengono, come già accennato, ulteriormente potenziate. Spostando infatti l’accento da una concezione di esercizio autoritativo della tutela ad una visione in

cui è centrale invece il mantenimento e la conoscenza del bene in vista di una sua fruizione pubblica, il Codice sancisce un’evoluzione già in atto nella coscienza e nella cultura del paese, oltre che già penetrata nella politica culturale della Regione Veneto negli ultimi anni. Venendo ora indicata con chiarezza e forza di legge, si dovrà proseguire intensificando l’azione in questo senso, creando anche le premesse per un sempre più incisiva cooperazione con gli altri enti pubblici operanti nel territorio. B.1. 1 Coordinamento delle Regioni per la tutela d ei beni librari

Stato dell’arte

Nel maggio 2005 sono riprese le sedute di lavoro del gruppo tecnico sulla tutela dei beni librari, che già aveva prodotto importanti indicazioni normative sull’applicazione del Testo Unico dei Beni culturali del 1999 e contrattato con il Ministero il miglioramento, in senso favorevole alle Regioni, delle versioni provvisorie del nuovo Codice.

Obiettivi

Il nuovo ciclo di incontri di lavoro, che vede il Veneto tra i soggetti più attivi, ha due finalità essenziali:

I. Elaborare indicazioni comuni , semplici e chiare, su quanto sono tenuti a fare i cittadini che si trovino a dover esportare, comprare, prestare o restaurare beni librari di competenza regionale. I materiali potranno essere pubblicati, previe opportune personalizzazioni, nel proprio sito;

II. Proporre al Ministero il completamento delle competenze attribuite alle Regioni elaborando anche un modello di protocollo d’intesa sui temi da affrontare e le procedure da seguire.

Sviluppi � Si può sottolineare come un lavoro condiviso e organico sulla tutela dei beni librari da parte

delle Regioni e sulle sue modalità operative possa porre di fatto queste ultime in una posizione rafforzata nei confronti del Ministero e propiziare eventuali più estese deleghe relativamente agli altri beni culturali.

Stanziamento Non si prevede uno stanziamento finanziario per questa attività.

Allegato__A__ alla Dgr n. del pag. 35/47

B.1.2 Cooperazione con il Ministero Beni e Attivit à culturali per il restauro librario (circolare 112/2003)

Stato dell’arte

Nello spirito di cooperazione chiaramente indicato dall’art. 5 del Codice, nel 2005 si è dato nuovo impulso all’attività di soprintendenza collaborando con il Ministero per una gestione “integrata” dei finanziamenti da esso erogati per le biblioteche non statali aperte al pubblico.

La circolare 112 del 2003, relativa al finanziamento di interventi di conservazione e restauro destinati a queste biblioteche, assegna agli uffici regionali i compiti di istruttoria e l’indicazione delle loro priorità, mentre la fase esecutiva viene affidata alla biblioteca nazionale più vicina, la Biblioteca Nazionale Marciana nel caso del Veneto.

Con le precedenti circolari il Ministero finanziava i progetti di conservazione e restauro librario riferendosi direttamente alle biblioteche del territorio, scavalcando di fatto le Regioni in contraddizione evidente con le loro funzioni di soprintendenza territoriale. Obiettivi

I. Il Ministero ha aperto di fatto ad una collaborazione con le Regioni , che potranno dare indirizzi unitari alle politiche di conservazione e restauro del proprio territorio ;

II. la Regione potrà anche, gestendo in modo integrato le risorse statali e quelle proprie nel settore, garantirne un’equa ed efficace distribuzione nel te rritorio ;

III. cercando un coordinamento del proprio lavoro con quello svolto in un secondo tempo dalla Biblioteca nazionale Marciana , che dovrà redigere i progetti di restauro e provvedere al loro assegnamento alle ditte, gli interventi potranno risultare più efficaci e realmente rispondenti alle necessità delle biblioteche.

Strumenti

� Presentazione pubblica congiunta (Regione - Biblioteca Nazionale Marciana) alle biblioteche venete dei nuovi finanziamenti statali 2006 (di norma vengono annunciati in agosto). Verranno presentati e discussi con le biblioteche gli orientamenti di massima concordati tra gli uffici preposti per una maggiore efficacia dell’iniziativa. Sono giù presi contatti in questo senso con la Biblioteca Nazionale Marciana.

� Accanto alla informazione alle biblioteche su questa modalità di finanziamento, consulenza tecnica preventiva sui progetti da presentare e loro eventuale elaborazione comune.

� Affiancamento, attraverso un contratto di consulenza, di un restauratore all’organico dell’Ufficio regionale competente.

Sviluppi

� In prospettiva sarà necessario lavorare sempre più in vista di una riduzione degli interventi di restauro librario, costoso e di per sé invasivo, limitandolo ai casi di reale necessità.

� In parallelo dovranno aumentare i più efficaci investimenti per la conservazione libraria, da attuarsi attraverso un costante monitoraggio delle raccolte librarie e una formazione permanente del personale addetto, spesso la fonte primaria dei danneggiamenti al materiale librario stesso.

� Potenziamento del personale tecnico impiegato nel lavoro di soprintendenza, sia nell’organico dell’ufficio che mantenendo una consulenza esterna.

Allegato__A__ alla Dgr n. del pag. 36/47

Stanziamento Per un nuovo contratto di consulenza con un restauratore di comprovata esperienza si prevede una spesa di €10.000,00 sul Cap. 7010 (“Spese per studi, ricerche, indagini e consulenze”) e il relativo impegno verrà adottato con deliberazione della Giunta regionale nel rispetto delle norme contenute nel Titolo VIII della L.R. 12/91 – con successive modifiche – sull’organizzazione amministrativa e sull’ordinamento del personale della Regione. B.1.3 Riparto dei contributi per il restauro librar io Stato dell’arte

Tradizionalmente i contributi per il restauro librario venivano erogati in modo pressoché esclusivo attraverso il piano di riparto dei contributi dalla LR50/84, art. 36, lettera m) e regolamentato dalla DGR n. 2635 dell’8 agosto 2003.

Pur con oscillazioni negli anni, l’ordine di cifra si rivela comunque insufficiente per la salvaguardia di un patrimonio librario il cui ordine di cifra è stato indicato al punto B.

0

10000

20000

30000

40000

CONTRIBUTI PER RESTAURI 2000-2004 Stanziamenti finanziari

Euro 5164,57 20.400,0 35.000,0 35.000,0 19.000,0

2000 2001 2002 2003 2004

Inoltre i contributi sono assegnati a interventi di restauro e non di conservazione, azione preferibile

per una politica efficace di tutela dei beni librari. Le richieste di contributo si sono nel corso del tempo contratte e riguardano tendenzialmente pochi

istituti, che non hanno tuttavia mostrato negli anni un miglioramento significativo nelle loro scelte conservative complessive relative al patrimonio.

Allegato__A__ alla Dgr n. del pag. 37/47

0

5

10

CONTRIBUTI PER RESTAURI 2000-2004 Stanziamenti finanziari

Enti beneficiari 5 8 8 6 5

Province 4 5 5 5 4

2000 2001 2002 2003 2004

Obiettivi

I. Una gestione integrata dei finanziamenti regionali derivanti dal riparto e di quelli statali, di cui al punto precedente, è obiettivo prioritario per più proficuo investimento finalizzato e consapevole sul territorio regionale;

II. il mantenimento di una cifra relativamente ridotta assegnata al restauro librario va ribadita come precisa scelta per limitare realmente i finanziamenti per il restauro a favore invece della conservazione, che trova nel bilancio regionale altri efficaci canali di sostegno indicati al punto B.2.4.

Strumenti

� Sopralluoghi di verifica dei progetti di restauro presentati; � incremento della collaborazione con le biblioteche in fase di programmazione degli interventi

di restauro. Sviluppi

� Conservazione consapevole delle raccolte librarie da parte del personale che vi concorre ai vari livelli, attraverso una formazione permanente del personale e un costante monitoraggio dei restauri, finanziati e non;

� far diventare l’azione regionale di soprintendenza da autoritativa e a posteriori a programmatoria, sostanziata da indirizzi tecnici e condivisa con le biblioteche;

� esercizio preventivo e tecnico della conservazione e restauro, anche con la contrattazione tra le parti degli interventi da eseguire, per imprimere una direzione comune alle varie iniziative regionali in atto.

Stanziamento Per i contributi relativi al restauro librario in base alla LR50/84, art. 36 - lettera m) si prevede di destinare €20.000,00 sul Cap. 70208 delle Spese (“Attività a favore del sistema bibliotecario”). La ripartizione della spesa sarà oggetto di una successiva deliberazione di Giunta, in osservanza degli artt. 36, 37 e 44 della L.R. 50/1984.

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B.1.4 Collaborazione per le dichiarazioni di intere sse particolarmente importante Stato dell’arte

In attesa di quegli ampliamenti di competenze indicati al punto B, alla Regione spettano le funzione di notificazione di singoli beni librari di interesse particolarmente importante, mentre le dichiarazioni per intere collezioni restano una prerogativa del Ministero per i Beni e le Attività culturali.

Può venire segnalata in vario modo e da vari soggetti la presenza di collezioni importanti da notificare nel territorio, ma data la loro dislocazione territoriale è impossibile al Ministero procedere unicamente con forze proprie all’azione di notifica.

Obiettivi

I. Si darà corso nel 2005 ad una collaborazione con la Soprintendenza per i Beni architettonici, per il paesaggio e per il Patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico di Venezia e Laguna per l’apposizione di un vincolo al Palazzo della Cassa di Risparmio di Venezia e delle sue collezioni, che includono importanti stampe, libri antichi e manoscritti;

II. Vi sarà piena collaborazione anche con i proprietari , che si è già accertata, che vedono nel riconoscimento di importante interesse dei propri beni culturali una conferma della buona politica di acquisti messa in atto in questi anni;

III. la conclusione del procedimento di vincolo della raccolta libraria verrà effettuata dal competente ufficio del Ministero , con cui sono già stati presi contatti, e che perfezionerà i risultati dell’istruttoria regionale.

Sviluppi

� E’ auspicabile potenziare la collaborazione con le Soprintendenze statali per una miglior gestione dei beni librari del territorio, perché spesso i materiali o le loro sedi di conservazione abbracciano più competenze contemporaneamente;

� parallelamente da perseguire un maggior coinvolgimento dei proprietari, anche privati, dei beni nelle azioni di tutela e valorizzazione dei beni culturali, che possono essere finalizzate a obiettivi comuni;

� Superare vecchie logiche settoriali nella gestione dei beni librari, concentrandosi soprattutto sull’integrità del bene più che sul suo luogo di conservazione e, per quanto possibile, sulla sua proprietà.

B.2 Tutela e Valorizzazione Situazione

Il nuovo Codice amplia le tradizionali accezioni di tutela e valorizzazione. La tutela è non solo esercizio delle funzioni e delle attività dirette ad individuare i beni costituenti il

patrimonio culturale e a garantirne protezione e conservazione, ma trova come finalità ultima la pubblica fruizione, che diventa centrale nell’attività amministrativa.

Ugualmente la valorizzazione mira a promuovere la conoscenza del patrimonio culturale e assicurarne una fruizione pubblica ottimale. Tra le iniziative primarie di tutela la redazione di inventari e cataloghi è azione preliminare che, pur non sufficiente, è tuttavia necessaria per una quantificazione patrimoniale dei beni librari e quindi come efficace azione preventiva per evitarne la dispersione.

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Del patrimonio librario antico quello da tutelare prioritariamente è senza dubbio quello manoscritto che, per sua natura, ha caratteri di unicità che lo rendono espressione privilegiata del proprio territorio.

La Regione Veneto ha scelto già dal 1997 e ancora più marcatamente dal 2002 di dare particolare impulso alla tutela e valorizzazione proprio di questa tipologia di beni.

I dati noti sul patrimonio manoscritto del Veneto sono i seguenti: 7.875 codici medievali, intendendo con ciò quelli databili fino al 1500, e 73.721 manoscritti moderni, ma mancando i rilevamenti di molte biblioteche e presumibilmente anche intere raccolte private, si possono ritenere più vicine al vero le cifre di 10.000 codici medievali e 100.000 moderni.

Anche in questo caso tuttavia si osserva come i dati raccolti, provenendo da rilevamenti diversi confluiti e vagliati presso il competente ufficio regionale, manchino di criteri metodologici unitari e siano pertanto solo orientativi.

Quello che emerge tuttavia con chiarezza dalle tabelle, è che è stato catalogato o inventariato ancora poco, anche se più che in tutte le altre regioni italiane ad eccezione della Toscana e del Trentino che hanno a loro volta progetti specifici in corso; e ancora meno sono i dati disponibili all’uso, in versione cartacea oppure on-line.

Si sottolinea infatti come dei circa 5.000 manoscritti e 4.500 lettere catalogati in questi anni solo 380 siano disponibili su catalogo cartaceo a stampa (I Manoscritti della Biblioteca de Seminario Vescovile di Padova, a cura di A. Donello et al., e I Manoscritti medievali di Padova e provincia, a cura di Leonardo Granata et al. , Regione del Veneto - SISMEL. Edizioni del Galluzzo). Prospettive

Obiettivo generale è quindi rendere accessibili a breve termine i dati già pro dotti e programmare annualmente la catalogazione di circa 2.000 manoscritti, prevedendone fin da subito un rapida fruizione in rete .

Per quanto riguarda la disponibilità dei dati catalografici già prodotti si segnala che verrà attivata dall’autunno 2005 una banca dati dei manoscritti de l Veneto , che prevederà la possibilità sia di fare una ricerca mirata sui fondi manoscritti di ognuna delle biblioteche che vi figurano, sia una ricerca trasversale tematica contemporaneamente sui fondi manoscritti di tutte le biblioteche venete. B.2.1 Codici medievali del Veneto

Stato dell’arte

Nel 1996 la Regione del Veneto avviava la catalogazione dei codici medievali anteriori al 1500 conservati nelle proprie biblioteche, il materiale di gran lunga più prezioso quanto lungo e difficile da trattare, cui tuttavia è prioritario provvedere per la mancanza di strumenti catalografici adeguati.

Il progetto ha avuto come esito la pubblicazione dei citati cataloghi dei codici medievali della Biblioteca del Seminario di Padova e delle biblioteche di Padova e provincia, mentre Rovigo e Belluno necessitano solo di un perfezionamento delle schede in vista della loro pubblicazione.

Obiettivi

I. Si propone per il 2005 la stampa del catalogo dei codici di Vicenza e provinc ia, già finanziata ma di cui resta ancora da realizzare la campagna fotografica;

II. si potranno inoltre rendere disponibili anche in rete i dati dei cataloghi a st ampa già editi.

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Sviluppi � Pur mantenendo per ora la pubblicazione in formato cartaceo dei cataloghi, questi andranno

resi disponibili anche on-line sul nostro sito; � In prospettiva si propone di ridurre, nei limiti del possibile, i tempi tra la prima catalogazione

e la fruizione dei dati in formato prima cartaceo e poi a stampa. Stanziamento Per la realizzazione di questi obiettivi si propone di riservare una spesa complessiva di €10.000,00 sul capitolo 70118 delle Spese (“Spese per iniziative culturali in materia di musei e biblioteche promosse direttamente dalla Giunta regionale”). Tali impegni erano già stati previsti, per un importo superiore in sede di deliberazione di programma per il 2004, ma non è stato possibile effettuarli a seguito dell’assestamento deciso con L.R. 31/2004. All’attuazione si procederà tramite decreti dirigenziali della Direzione Cultura. B.2.2 Progetto regionale manoscritti Stato dell’arte

Il patrimonio manoscritto del Veneto è formato, oltre che dai preziosi codici medievali, anche da un imponente complesso di materiale più moderno, ma non per questo meno rilevante. Si tratta di carteggi, diari, quaderni, copie di opere letterarie o scientifiche, cronache, appunti di studio, trattati, autografi, tradizionalmente considerati materiali “minori” ma che, ormai assurti a maggiore attenzione da parte non solo degli studiosi ma anche del mercato antiquario, sono soggetti a grave rischio di dispersione.

Rispetto ai codici medievali, sono materiali più ampiamente diffusi sul territorio anche in sedi più piccole e periferiche rispetto ai grandi e noti centri di irradiamento culturale.

La Regione Veneto ha avviato fin dal 2002 un progetto all’avanguardia di catalogazione di questo patrimonio che si attua contemporaneamente in più biblioteche – sono una ventina quelle attualmente interessate – sotto il coordinamento tecnico-scientifico di una équipe costituitasi ad hoc presso la Biblioteca del Museo Correr e con il concorso dell’Università di Venezia.

Il progetto si basa sul presupposto che, data l’enorme mole del materiale, è impossibile che un solo ente si faccia carico in toto di questo onere, mentre sono necessarie forme di collaborazione entro scelte programmatiche e metodologiche chiare.

Lavoro preliminare all’avvio del progetto è stato una quantificazione di massima del materiale da catalogare, e una sondaggio preliminare presso le biblioteche per valutarne fattibilità ed opportunità.

Il progetto si è già guadagnato il plauso pubblico sia del mondo scientifico che del Ministero per i Beni e Attività Culturali - Istituto centrale del Catalogo Unico, che nel 2004 ha comunicato ufficialmente con una nota l’intenzione di dare un proprio supporto economico all’iniziativa.

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0

20000

40000

60000

80000

100000

MANOSCRITTI NEL VENETO Stato dell'arte

Manoscritti 100000 3676 380 0

Presunto CatalogatoDisponibilità

a stampaDisponibilità

on-line

0

20000

40000

60000

80000

100000

MANOSCRITTI NEL VENETO Obiettivi 2005

Manoscritti 100000 6000 600 6380

Presunto CatalogatoDisponibilità

a stampaDisponibilità

on-line

NOTE: Il lavoro da compiere è enorme e non può che essere distribuito su molti anni.

NOTE: Quest’anno si punterà soprattutto a rendere rintracciabili via Internet i manoscritti catalogati negli anni scorsi.

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Obiettivi I. Le catalogazioni vengono prodotte direttamente in formato elettronico e sara nno visibili

presumibilmente dall’autunno 2005 in una banca dati che si prospetta come la più complessa e ricca tra le pochissime esistenti in Italia sui manoscritti;

II. in questa banca dati regionale potranno confluire anche i dati catalografici prodotti nell’ambito del progetto regionale sui codici medievali e già disponibili a stampa;

III. potranno essere inseriti nella stessa banca dati anche materiali di ausilio sia alla catalogazione (bibliografie, articoli di giornale non più reperibili, etc. ) che alla loro fruizione (schede di presentazione sulle biblioteche e la storia dei fondi, schede didattiche, etc. );

IV. i dati catalografici , che sono di proprietà regionale così come i software prodotti nell’ambito del progetto, saranno forniti al Ministero per i Beni e le Attività culturali nel formato previsto per la messa in rete nazionale.

Strumenti � La costituzione di una banca dati regionale sui manoscritti può diventare uno strumento

eccellente per la trasformazione della catalogazione dei manoscritti da mera attività accademica a servizio reso alla collettività;

� è necessario mettere in atto uno sforzo comunicativo considerevole per pubblicizzare l’esistenza di questa banca dati, davvero importante nel panorama delle biblioteche italiane e anche europee.

Sviluppi

� Dopo la faticosa fase di avvio del progetto, la costituzione di un gruppo di catalogatori di consolidata esperienza, di un gruppo di coordinamento tecnico-scientifico di alto livello, l’impostazione di un rapporto di piena collaborazione a riguardo con le biblioteche, dovrebbe essere possibile programmare la catalogazione del patrimonio manoscritto veneto con consapevolezza, dirigendola sempre più marcatamente secondo priorità di tutela e raccordandola con altre eventuali iniziative;

� può essere concordato con l’Istituto Centrale per il Catalogo Unico un piano di sviluppo della catalogazione con il loro sostegno economico;

� si potrà progettare la costituzione di una parallela banca dati di immagini di manoscritti da utilizzare ad integrazione delle schede catalografiche esistenti e delle ancora scarse documentazioni fotografiche.

Stanziamento Per la prosecuzione dell’iniziativa, anche mediante forme di collegamento col censimento delle risorse digitali promosso dal Ministero, si propone lo stanziamento di €.71.000,00 ulteriori sul Cap. 70118 delle Spese (“Spese per iniziative culturali in materia di musei e biblioteche promosse direttamente dalla Giunta regionale”). All’attuazione si procederà tramite decreti dirigenziali della Direzione Cultura.

B.2.3 Edizioni veneziane del Seicento

Stato dell’arte Venezia tra tardo Quattrocento e primo Cinquecento fu considerata la capitale europea del libro.

Se la storia delle edizioni stampate in questo momento splendido per la storia del libro veneziano è

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relativamente conosciuta, poco note ne sono invece le vicende successive, con ogni probabilità comunque di eccezionale rilievo.

Certamente nel Seicento Venezia era ancora un centro importante della editoria europea, come ha messo in luce il progetto regionale avviato a partire dal 1999 col Dipartimento di Studi Storici dell’Università di Venezia ed il suo direttore pro tempore prof. Mario Infelise, che ha già visto la pubblicazione di un primo tomo di 464 pagine de Le edizioni veneziane del Seicento. Censimento A – L, stampato nel 2003 in coedizione con la Editrice Bibliografica di Milano. In esso venivano infatti censite 25.000 edizioni rispetto alle 3.200 del repertorio specifico più ricco prima esistente, quello della British Library.

Obiettivo

I. Data l’evidente opportunità di concludere l’iniziativa, si propone di finanziare la stampa del secondo e ultimo tomo dell’opera.

Stanziamento Si prevede per questa pubblicazione di prevedere un finanziamento di €20.000,00 sul Cap. 70118 delle Spese (“Spese per iniziative culturali in materia di musei e biblioteche promosse direttamente dalla Giunta regionale”). All’attuazione si procederà tramite decreti dirigenziali della Direzione Cultura. B.2.4. Interventi urgenti di tutela e salvaguardia (LR 2/2002, art. 40)

Stato dell’arte

A partire dal 2002 veniva istituito il capitolo “Fondo per acquisizioni e restauri di beni culturali soggetti a tutela”, divenuto in pochi anni strumento essenziale e privilegiato nell’esercizio di questa importante delega dello Stato in materia di beni librari.

Il grafico riepilogativo dà conto di come il numero degli interventi sia cresciuto esponenzialmente, così come la loro dislocazione sul territorio, segno della necessità avvertita in questo settore dalle biblioteche, dove il semplice finanziamento di qualche intervento di restauro non risolve nella sostanza i problemi di conservazione e fruizione legati, più che a singoli pezzi sia pur pregiati, a interi fondi, che sono parte costitutiva delle loro raccolte.

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0

10

20

30

INTERVENTI URGENTI 2002-2004 Distribuzione per tipologia di intervento

Disinfezione e spolveratura 3 5 8 16

Impianti 1 1 0 2

Catalogazione e digitalizzazione 0 1 5 6

TOTALI 4 7 13 24

2002 2003 2004 TOTALI

0

5

10

15

INTERVENTI URGENTI DI SALVAGUARDIA 2002-2004 Enti e province coinvolti

Enti 4 7 13

Province 2 4 5

2002 2003 2004

NOTE: Sempre più interventi “tecnico-specialistici” di conservazione e valorizzazione del patrimonio; il finanziamento del rifacimento di impianti elettrici, antincendio, antifumo, ecc. dovrà essere contenuto nei limiti delle spese previste per le singole apparecchiature ospitate nei locali della biblioteca. Il merito dell’intervento urgente di salvaguardia non potrà quindi intendersi quale finanziamento per operazioni strutturali.

NOTE: Un sempre maggiore coinvolgimento di soggetti interessati in quasi tutto il Veneto.

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Le maggiori disponibilità finanziarie di questo capitolo ed anche la flessibilità di gestione dei fondi, che consente di progettare interventi di tutela calibrati sulle specifiche necessità, lo hanno reso uno degli strumenti basilari dell’attività dell’ufficio, qualificandola all’esterno con interventi che si sono guadagnati unanime plauso. Tra gli altri si può ricordare il recupero conservativo dell’enorme patrimonio librario di S. Lazzaro degli Armeni, che ha posto l’operato della Regione Veneto all’attenzione della comunità armena internazionale e modello per altre iniziative consimili (per la Biblioteca Armena di Vienna con finanziamenti del Ministero austriaco).

-

100.000,00

200.000,00

300.000,00

400.000,00

INTERVENTI URGENTI DI SALVAGUARDIA 2002-2004 Stanziamenti finanziari

Euro 393.000,00 299.820,00 400.000,00

2002 2003 2004

Il capitolo ha consentito l’acquisizione della importante tela del Veronese: anche questa possibilità di presidio sul mercato antiquario è fondamentale, perché dota la Regione di strumenti simili a quelli messi in atto dalle Soprintendenze statali per gli altri beni culturali con il vantaggio di una maggiore snellezza nelle procedure e opportunità di coordinare la propria azione di tutela anche con quella di queste ultime.

Obiettivi

I. Se proprio la duttilità di gestione di questo capitolo di bilancio ne è un aspetto positivo, l’aumento delle richieste di finanziamento da un la to e dall’altro il subentrare di una nuova legge statale di riferimento , il citato D. Lgs. 42/2004, inducono a integrare i criteri e procedure a riguardo indicati dalla DGR. 821/2002 .

II. Essenzialmente il nuovo Codice sposta l’accento sulla fruizione de i beni, così che sembra legittimo che i finanziamenti legati a questo capitolo riguardino più interventi legati alla conservazione delle raccolte ed alla lo ro accessibilità più che interventi strutturali sugli edifici che, per loro natura, sono di portata economica ben maggiore e per i quali esiste del resto un’altra possibilità di finanziamento regionale grazie alla LR 6/1985.

NOTE: Investimenti ingenti, se rapportati alla disponibilità finanziaria ordinaria per la tutela e la conservazione dei beni librari.

Allegato__A__ alla Dgr n. del pag. 46/47

Strumenti � Riconfermando pertanto i tipi di interventi indicati nella citata delibera dei criteri, si precisa

che: a. sono finanziabili gli interventi di installazione d i impianti di deumidificazione e

climatizzazione e di strumentazione antincendio leg ati principalmente al mantenimento delle raccolte, con esclusione tuttavi a di impianti elettrici, porte ignifughe e altri interventi legati più propriament e alla struttura dell’edificio;

b. qualora i progetti presentati prevedano competenze tecniche specifiche (restauro librario, impiantistica degli ambienti, etc. ) sarà necessario che gli uffici regionali acquisiscano il parere da parte di qualificato specialista , anche appartenente all’amministrazione regionale;

c. sarà comunque necessario che l’ente beneficiario indichi un responsabile del pro getto che faccia da tramite anche tecnico con l’ufficio regionale preposto e che acquisisca, nel caso gli interventi progettati prevedano un’autorizzazione di altre amministrazioni, il parere favorevole della Soprintendenza competente;

d. saranno privilegiati gli interventi di recupero complessivo , da attuarsi anche per stralci, di raccolte librarie significative in vista della loro fruizione e valorizzazione pubblica, rispetto al restauro di singoli pezzi, finanziabili anche attraverso il piano di riparto dei contributi;

e. per motivi di trasparenza amministrativa ma anche di giusta condivisione con la comunità delle iniziative regionali di tutela, si propone che tutti i progetti finanziati a partire da quest’anno possano prevedere una presentazione pubblica sia all’inizio che alla conclusione dell’iniziativa, che ha anche la funzione di coinvolgere il territorio nella loro attuazione creando le premesse per opportune sinergie;

f. l’ufficio regionale competente effettuerà le istruttorie, i sopralluoghi e acquisirà eventuali pareri tecnici compilando delle graduatorie provvisorie, in vista dei decreti di impegno;

g. nel caso sopravvenga la necessità di effettuare acquisti, le domande presentate verranno posposte e riprese in considerazione, vagliata la rinnovata disponibilità degli enti, per il finanziamento nell’esercizio finanziario successivo;

h. per garantire un’omogenea distribuzione delle risorse regionali sul territorio e salvaguardare la sopravvivenza di più tipologie di biblioteche, si propone di introdurre le seguenti modalità di erogazione dei fondi: - per progetti di tutela e salvaguardia di fondi librari significativi di cui si intende garantire

una fruizione pubblica, il cui costo totale arrivi fino a €30.000,00, la Regione potrà finanziare fino al 100% della spesa complessiva;

- per progetti tra €30.001,00 e €100.000,00, la Regione parteciperà fino a un massimo dell’80% della spesa complessiva;

- per progetti tra €101.000,00 e €200.000,00, la Regione parteciperà fino a un massimo del 70% della spesa complessiva; A tali percentuali si potrà derogare in casi eccezionali in cui la perdita o deterioramento del materiale lo renda necessario.

- In caso di intervento su beni di proprietà regionale il finanziamento sarà pari al 100% della spesa complessiva, eventualmente da suddividersi tra diversi capitoli di spesa.

Sviluppi

� Trasformazione di questo capitolo di bilancio in strumento principe per l’esercizio delle funzioni delegate di tutela, intese come attività di mantenimento ma anche di fruizione del patrimonio librario;

Allegato__A__ alla Dgr n. del pag. 47/47

� cooperazione con le biblioteche già in fase di progettazione degli interventi per inserirli in un piano organico regionale di salvaguardia;

� spazio nel sito internet per l’informazione sui progetti regionali di salvaguardia finanziati; � costituzione di una banca dai dei progetti di restauro e tutela in vista di una eventuale

compartecipazione finanziaria alla loro realizzazione da parte di terzi. Stanziamento Si propone l’utilizzo degli €400.000,00 disponibili al cap. 100061 (“Interventi di acquisizione e restauro di beni culturali di particolare rilevanza per il patrimonio storico e artistico del Veneto”) del Bilancio di Previsione 2005 secondo le modalità sopra indicate. All’attuazione si procederà tramite decreti dirigenziali della Direzione Cultura.

La spesa complessiva di €531.000,00 per le attività di soprintendenza, tutela e

valorizzazione del patrimonio librario veneto graverà: a) per €101.000,00 (progetti sui codici medievali e i manoscritti del Veneto,

pubblicazione delle edizioni veneziane del Seicento) sul Cap. 70118 delle Spese (“Spese per iniziative culturali in materia di musei e biblioteche promosse direttamente dalla Giunta regionale”);

b) per €20.000,00 (riparto dei contributi per i restauri di beni librari) sul Cap. 70208 delle Spese (“Attività a favore del sistema bibliotecario regionale”);

c) per €10.000,00 (consulenza tecnica per attività di soprintendenza) sul Cap. 7010 delle Spese (“Spese per studi, indagini, ricerche e consulenza”);

d) per €400.000,00 (interventi urgenti di tutela e salvaguardia LR 2/2002, art. 40) sul capitolo 100061 delle Spese (“Interventi di acquisizione e restauro di beni culturali di particolare rilevanza per il patrimonio storico e artistico del Veneto”).

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