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MENSILE D’INFORMAZIONE CERNUSCHESE D&F-28 LUGLIO 2012 N°75

TRE DOMANDE A…MONICA CASIRAGHI 3

OMBELICO DEL MONDO-DENTRO 4

OMBELICO DEL MONDO-FUORI 6

OMBELICO DEL MONDO-DINTORNI 8

SPECIALE LA PAZ, IL NOSTRO PROGETTO 9 FABIO E MANUELA DAL BRASILE 10 SOS ESTATE – NO AL DEGRADO 11 SPECIALE FAMIGLIA 12 STUDIO UNIVERSITARIO PER L’EX CONSORZIO 14 PARODIA, LA LINGUA DI OGGI 16 FACCIA A FACCIA CON AMEDEO RIGAMONTI 18 NASCE CERNUSCO ATTIVA, L’INTERVISTA 20 SPECIALE FIORI D’ARANCIO 21 SL&S’A RACE 2012 FOTO E APPUNTAMENTI 22 D&F SPORT - G.S. SAN LUIGI CERNUSCO 23

LE RUBRICHE DI D&F

CUCINA 24

MODA&SPETTACOLO 26

GIOCHI 28

A TUTTA MUSICA 30

CERNUSCO E I CERNUSCHESI 31

ASSOCIAZIONI CERNUSCHESI 32

PROSSIMA USCITA: SABATO 29 SETTEMBRE L’EX CONSORZIO (rvr) L’edificio del Consorzio agrario di Cernusco è stato inserito (nel 2009) nel Si-stema Informativo Regionale sui Beni culturali (S.I.R.Be.C), una banca dati di documentazione dei beni culturali. Il Consorzio agrario di Como in via Spluga,127 con la centrale elettrica di via Spluga,12 e con l’edificio commerciale di via Spluga, 23 rappresentano autentici reperti di archeologia industriale e della modernizzazione incominciata nei decenni tra le due guerre del millenovecento. Il Consorzio agrario di Cernusco progettato dall’architetto Giuseppe Malinverno è stato realizzato negli anni 1932-1938 e costruito in prossimità dell’allora oratorio maschile sulla strada statale 36 quasi ad angolo con la strada per Paderno. Caratterizzato dalla torre centrale in stile razionalista, come le opere dell’epoca fascista, testimonia con i suoi silos, magazzini e un nastro trasportatore la modernizzazione dell’agricoltura in quegli anni. I consorzi agrari servivano a concentrare i raccolti dei contadini, a conser-varli e poi a smistarli, cautelando gli agricoltori da possibili speculazioni private. Inoltre i “consorzi agrari” mettevano a disposizione dei contadini mezzi meccanici per la semina e il raccolto. Sostituendo uomini e animali con le macchine consentirono uno sgravio della fatica ed anche una crescita sociale degli agri-coltori. Nel calendario parrocchiale del 1994 Mario Ferrario a proposito del Consorzio scrive: “La sede del Consorzio agricolo di Cernusco venne requisita, nel tardo 1943 (con l’oratorio maschile) dalle forze armate tedesche che usarono questa struttura come deposito e smistamento di viveri e bevande per il loro esercito. La sera del 22 settembre 1943, il Consorzio venne “assaltato” da molti cernuschesi: uomini e donne saccheggiarono riso, pasta, legumi e altri prodotti alimentari. A nulla valsero ammonimenti e in-timazioni da parte delle autorità: la fame era più imperiosa della paura di denunce ed arresti.”

Foto-copertina di Davide Reggiani

Vendita a scopo benefico a favore della casa de Fraternidad di La Paz (Bolivia)

Gruppo redazionale indipendente – STAMPATO IN PROPRIO

il sito: aggiornato ogni giorno www.dentroefuori.net - Mail: [email protected]

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(dva) Ed eccoci al numero estivo con cui diamo a voi lettori l’arrivederci a fine set-tembre. E’ un numero ricco di interviste, spunti e riflessioni. Con molta soddisfa-zione il numero scorso ha ricevuto diver-si apprezzamenti, ma non solo. E’ la pri-ma volta in sette anni di D&F che capita di ricevere chiamate o che qualcuno scriva delle lettere alla redazione per rin-graziare, complimentarsi e soprattutto per parlare di quanto scritto. Segno di un buon lavoro da parte di tutti noi per voi. Non resta che lasciarvi a questo numero da portare in vacanza e tornare a set-tembre per nuovi eventi e carichi per amare ancora di più il nostro paese, in un momento non certo facile, come già scritto nel numero scorso o come emer-ge da alcune dinamiche. Ribadisco, quindi, in queste ultime righe l’importanza di fare squadra, di essere trasparenti e di aiutarci reciprocamente. Tutti, dai “vertici” ai cittadini. Avere a cuore Cernusco! Buon’estate a tutti voi!

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D&Fnews-Cernusco D&F-28 LUGLIO 2012 N°75

“TRE DOMANDE A…” MONICA CASIRAGHI della nazionale

ultramaratona ospite a Cernusco con Noemy Gizzi

alla SL&S’A fest Musica&Sport -Puoi presentarti per chi non ti conoscesse?

Sono Monica, ho 43 anni e vivo a Missaglia; nella vita faccio l’operaia in un’officina meccanica... Corro da 30 anni: faccio parte della Nazionale ul-tramaratona da 13 anni nella specialità della 100 km; ho vinto un titolo mondiale, due europei detengo il record italiano 7h 28’, due bronzi al mondiale e tre argenti europei nella specialità della 24 ore. Sono vi-cecampionessa del mondo, detengo il record italiano con 232 km un bronzo e un argento europeo e detengo anche il record italiano di maratone vinte: 44.

- Cosa significa per te lo sport?

Il mio sport, la corsa di lunga distanza, mi ha dato la possibilità di girare il mondo, di cono-scere gente, di mettermi alla prova, andare ol-

tre i miei limiti. L’ho im-parato tutte le volte che mi sentivo finita e poi ho ribaltato tutto e ho vinto la gara; mi ha insegnato che con l’impegno, la determinazione, la co-stanza si possono rag-giungere i propri sogni che niente è impossibi-le, se ci si crede! Così nella vita! Se sono ciò che sono è grazie alla corsa: mi ha insegnato a vincere e soprattutto a

perdere e ogni volta a ripartire. La corsa è tut-ta la mia vita e non avrei voluto fare altro; è la mia grande passione!

Quali progetti hai per il futuro?

Ora il mio sogno è conquistare il mondiale 24 ore di settembre; voglio fare una gara da pro-tagonista...e sono pronta per questa nuova avventura

Eventi e appuntamenti Domenica 29 luglio Festa country in stazione con animazione e menù tipici Ore 21 in chiesa Concerto di musica classica in chiesa parrocchiale

Agosto ore 21 Cinema all’aperto presso il giardino scuola materna Ancarani, ingresso 4 euro Giovedì 2 MOLTO FORTE, INCREDIBILMENTE VICINO

Giovedì 9 ROMA CON AMORE

Giovedì 23 PIRATI! BRIGANTI DA STRAPAZZO

Giovedì 30 MARILYN

Martedì 28 raccolta carta e cartone del gruppo ecologico Mercoledì 29 raccolta ferro e rottami

Sabato 1 e domenica 2 settembre SL&S’A volley al san Luigi Sabato 15 e domenica 16 SL&S’A Fest Musica&Sport Tornei, dimostrazioni, musica d’animazione Sabato 22 e domenica 23 Festa degli Alpini per il 75esimo anniversario di fondazione: concer-to coro alpino, posa monumento, Messa e pranzo in oratorio Sabato 29 ore 21 Cantaido al San Luigi

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News APERITIVO D’ESTATE (dva) Nella suggestiva Corte di Tripoli che si affaccia in via Lurani Cernuschi si è te-nuto venerdì 20 luglio l'ape-ritivo musicale d'estate con special guest Alberto Buz-zi, residente a Montevec-chia, al sax. Sfidando qual-che goccia di pioggia lo staff del Caffè del centro ha or-ganizzato l'evento con la collaborazione di Giovane Cernusco - I bagai di binari e Giornale di Merate. Buzzi dal 1982 suona in diverse formazioni jazz e primo sax tenore nella Big Band di Paolo Tomelleri. Nel suo curriculum diverse parteci-pazioni televisive, collabo-razione con orchestre di prestigio e ospiti d’eccezione e con parteci-pazione a numerosi Festival nazionali e internazionali La serata è proseguita fi-no alle 22, degustando drink e stuzzichini del loca-le cernuschese. Soddisfatto lo staff per la buona riuscita della serata che ha permesso di ascoltare buona musica. Si pensa di realizzare un evento simile per i primi giorni dell'autunno. La serata è proseguita fino alle 22, degustando drink e stuzzi-chini del locale cernuschese. Soddisfatto lo staff (nella foto con Buzzi) per la buona riuscita della serata che ha permesso di ascoltare buona musi-ca. Si pensa di realizzare un evento simile per i primi giorni dell'autunno.

STAZIONE E’ accordo tra Amministrazione e Rfi per il comodato d’uso di alcuni locali dell’edificio. Il patto prevede diversi punti di cui il Comune si farà carico, dalla pulizia dei locali, all’apertura e chiusu-ra della sala d’aspetto. Come e da chi sarà gestito

è ancora da definire; Continua comunque il degra-do con scritte razziste che hanno invaso le pareti della sala d’aspetto, bottiglie, vetri e siringhe nei pressi dell’ex magazzino a pochi metri dal binario 1 rompendo i mattoni delle mura.

CHIUSURE ESTIVE Dall’11 al 26 agosto compre-so la biblioteca comunale rimarrà chiusa. Il bar Biella sarà chiuso fino al 12 agosto, Il caffè del centro dal 13 al 19 agosto. Rimarranno aperti solo le mattine Capricio e Panificio Tamandi. Il panificio Beretta sarà chiuso dal 6 al 27 agosto. Emme sty-ling parrucchiera in via Volta chiude dal 12 al 15°agosto, dal 16 al 26 lavorerà solo il mattino.

TANTI AUGURI a nonna Teresina Bonfanti che sabato 4 agosto festeggerà 100 anni in paese in parrocchia domenica 5. Residente ora a Milano, è nata a Cernusco, dove ha vissuto fino a quando si è sposata con Decimo Capelli, partigiano nel tempo della guerra.

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POMERIGGIO D’ASCOLTO E DI GENEROSITA’

(sfr) Domenica 1 luglio: i cancelli della villa Lurani – Pappone a Cernusco si sono aperti per un con-certo a favore della Fabio Sassi. Protagonista la Blues Tellers Band, un gruppo musicale di giovani ventenni che si sono formati nel 2008 ed hanno portato il loro repertorio anche all’Italian Blues River Festival. La loro musica spa-zia dal rock al jazz, passando per il blues, da sempre caratteristica del loro sound. Musica quindi, ma anche lettura di frasi scelte per sottolineare il senso di un pomeriggio speciale, in cui l’ascolto aveva un significato più ampio ed era rivolto al tema della dignità del malato, tanto a cuore all’associazione meratese. Ed è proprio per introdurre la Fabio Sassi che in apertura ha preso la parola il suo presidente, ingegnere Domenico

Basile, presentando a grandi linee il lavoro che svolge e il frutto più evidente che è l’Hospice di Ai-runo di cui si ricordano i dieci anni di fondazione. Fortemente voluto per dare “un tetto” a malati ter-minali che non sono in grado di essere assistiti al proprio domicilio, questa struttura, più simile a una casa che a un ospedale, ospita dodici camere, contrassegnate dal nome di un fiore in cui la cen-tralità di ogni singolo paziente è prioritaria. La parola è poi passata al professor Carlo Pap-pone, aritmologo di fama e proprietario della villa,

che ha precisa-to che, a diffe-renza della morte lenta di cui si occupa la Fabio Sassi, lui si interessa di morti improvvise, sottolineando che oggi si è in grado, con un appo-sito test, di prevedere se una persona può andare incontro a sincope. Alla fine del concerto, si è svol-to il rinfresco, offerto dalla famiglia Pappone a tutti i partecipanti, nel lato est del giardino sotto un na-

turale e verdeggiante bersò. E’ stato un momento piacevole con i volontari del Cccc di Cernusco riconoscibili dalle magliette rosse e dalla perfetta orga-nizzazione, presenti al servizio buffet per la distribuzione di salatini, bevan-de, dolci e frutta. La bellezza della vil-la, vista dall’esterno, e quella dei giar-dini all’italiana, splendidamente curati, ha incantato gli ospiti provenienti dal circondario. Ma ciò che ha sorpreso ul-teriormente è stata l’organizzazione in-tera con gli alpini all’ingresso e

all’interno della villa a indirizzare ordinatamente gli ospiti, con i volontari del centro culturale cernu-schese e il loro presidente Samuele Arlati a sup-portare una onlus di cui si conosce da anni l’impegno. Per il professor Pappone e la sua fami-glia, a cui sono andati i ringraziamenti della Fabio Sassi e degli intervenuti, è stato un modo elegante di fare volontariato, regalando a tante persone ore piacevoli in un contesto da favola. Gira e rigira, anche la generosità è sempre una questione di cuore.

VACANZA ELEMENTARI Un nutrito gruppo di bambini con educatori e adulti ha trascorso otto giorni a Pila. Nella foto il gruppo con don Alfredo

in gita al lago Arbolle a 2501 metri, passando at-traverso il passo Chamolè (2641 m). Un’esperienza indimenticabile per tutti loro.

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Nel mondo di Claudia Mauri D&F- 28 LUGLIO 2012 N°75

CIO’ CHE SUCCEDE NEL MONDO E NON SEMPRE VIENE DETTO

(notizie tratte da Misna.org) GHANA E’ deceduto martedì 24 luglio il presiden-te del Ghana John Evans Atta Mills. La notizia è stata riferita con una nota dallo stesso ufficio di presidenza secondo cui il capo dello Stato è morto presso l’ospedale militare 37 di Accra. I motivi del-la morte non sono ancora noti, ma si sa che Atta Mills non era in condizioni fisiche ottimali e nei mesi scorsi notizie su un suo decesso erano circo-late per essere poi smentite dallo stesso presiden-te. Candidato alle presidenziali del 2008 dal Con-gresso nazionale democratico, Atta Mills aveva vinto mettendo fine a otto anni di potere del Nuovo partito patriottico ed era già stato indicato dal suo partito come candidato alle prossime elezioni. La sua vittoria aveva inoltre costituito uno degli esempi più significativi per le giovani democrazie africane e per il Ghana il funzionamento di una lo-gica di alternanza al potere che ha consentito sta-bilità e sviluppo dell’economia. Con Atta Mills il Ghana è inoltre entrato a far parte del novero dei paesi produttori di petrolio con i suoi primi giaci-menti sfruttati. A prendere le sue redini, secondo varie fonti, un discorso alla nazione dovrebbe es-sere rivolto dall’attuale vice-presidente, John Dramani Mahama, che dovrebbe prendere la gui-da del paese.

OLIMPIADI Sono una ventina le atlete provenienti dalle monarchie del Golfo che si apprestano a par-tecipare alle Olimpiadi di Londra. Un numero asso-lutamente inedito per una regione in cui la pratica dello sport femminile resta appannaggio di una minoranza esigua della popolazione. L’aumento delle partecipanti provenienti dalla penisola araba ai giochi – viene sottolineato sulla stampa locale – è dovuto in gran parte al fatto che nel corso degli ultimi anni il Comitato olimpico internazionale (Cio) ha compiuto numerosi passi in avanti nella loro di-rezione. Fino ad accettare di reinterpretare l’articolo 50 della Carta olimpica secondo cui «nessuna forma di ostentazione o propaganda po-litica, religiosa e razziale è ammessa nelle struttu-re olimpiche». Da quest’anno infatti, alle atlete sa-rà consentito di indossare lo hijab, copricapo isla-mico che lascia scoperto il viso. La decisione se-gue di pochi giorni quella della Fifa che, a partire dal 5 luglio scorso, ha autorizzato l’uso del velo tra le giocatrici di calcio per questioni culturali e non religiose (ma anche economiche, sottolineano ma-liziosamente alcuni osservatori). Con una circolare del 12 luglio, anche il Cio ha autorizzato ufficial-mente due atlete saudite a partecipare velate ai giochi. Si tratta della judoka Wodjan Ali Seraj

Abdulrahim Shahrkhani e la mezzofondista Sa-rah Attar. All’opposto, non hanno avuto i soldi ne-cessari a recarsi alle gare di qualificazioni olimpi-che gli atleti più forti di Haiti, il paese più povero dell’America latina: gli atleti in lizza, in origine, erano una quarantina per sei discipline, boxe, ten-nis, sollevamento pesi, judo, taekwondo, atletica, ma la partecipazione ai Giochi rappresenta una spesa molto pesante per le federazioni. Su otto pugili, solo per fare un esempio, appena quattro hanno avuto i mezzi necessari per recarsi in Brasi-le per le qualificazioni.

EGITTO L’attuale ministro per l’Irrigazione Hi-sham Qandil è stato nominato primo ministro dal presidente Mohamed Morsy. Lo riferisce l’agenzia di stampa Mena, secondo cui Morsy ha chiesto a Qandil di formare il nuovo governo. La nomina del capo dell’esecutivo giunge 25 giorni dopo l’investitura di Morsy, primo presidente civile dell’Egitto dal 1952. Qandil fa parte dell’attuale esecutivo, guidato da Kamal al Ganzouri, nomi-nato dai militari e incaricato di svolgere le questio-ni burocratiche fino all’insediamento del nuovo ga-binetto.

PERU’ Da settimane sotto pressione a causa del conflitto minerario a Cajamar-ca, nel nord del pae-se, il presidente Ol-lanta Humala (nella foto) ha effettuato un consistente rimpasto di governo sostituen-do cinque ministri e il capo di gabinetto, Oscar Valdés, con l’obiettivo di risollevare la popolarità del governo. L’uscita di scena di Valdés era invocata dai settori sociali da tempo: l’ormai ex primo ministro era finito sotto accusa per la gestione delle proteste contro il con-troverso progetto minerario Conga, sfociate nelle ultime settimane in violenze a Celendín e Bamba-marca con almeno cinque vittime e l’imposizione dello stato d’emergenza. Un conflitto ancora aper-to che nell’ultimo mese ha fatto cadere di cinque punti il gradimento di Humala portandolo al 40%. Anche le poltrone dei ministri della Difesa e degli Interni traballavano a causa del malcontento popo-lare dovuto alle politiche sulla sicurezza adottate per affrontare i conflitti sociali e la lotta alla guerri-glia di Sendero Luminoso..

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Nel mondo di Claudia Mauri D&F- 28 LUGLIO 2012 N°75 ARGENTINA Mostre fotografiche, dibattiti, spetta-coli, concerti: queste e altre iniziative che si ssono succedute la scorsa settimana a Buenos Aires in memoria du Eva Duarte de Perón per i 60 anni dalla sua scomparsa, il 26 luglio 1952, a soli 33 anni. La Semana Eva Perón è cominciata proprio dal Palazzo del Congresso dove la sposa del pre-sidente Juan Domingo Perón lavorò negli ultimi sei anni della sua vita. I saloni dell’edificio dove l’eroina dei descamisados raccoglieva le inquietu-dini e le richieste di aiuto dei settori sociali, sono stati aperti al pubblico e ospiteranno anche confe-renze, letture di suoi discorsi e opere teatrali a lei dedicate. Giovedì, giorno dell’anniversario, si è te-nuta una sfilata di moda con repliche di vestiti di Evita e la presentazione di un libro di fotografie scattatele da Pinélides Fusco. Anche i locali del Senato ospiteranno una mostra fotografica dal tito-lo «Evita, recuerdos de un militante.

MOZAMBICO Due strumenti che dovrebbe-ro favorire lo sviluppo dell’agricoltura sono sta-ti approvati martedì dal Consiglio dei ministri in Mozambico. Il primo consiste in una misura per facilitare l’uso dei fertilizzanti da parte de-gli agricoltori locali; il secondo è in realtà una “trategia di meccanizzazione agraria per migliorare gli standard di sicurezza alimentare. Il portavoce dell’esecutivo, Alberto Nkutumula (nella foto), ha anche reso noto la ratifica di un accordo di credito ottenuto da un istituto bancario coreano e pari a circa 18 milioni di dollari statunitensi. Il finanzia-mento è destinato a progetti educativi. Nella clas-sifica stilata dall’Onu e che tiene conto dell’indice di sviluppo umano, il Mozambico occupa attual-mente una delle ultime posizioni, la numero 184 su un totale di 187. L’agricoltura resta una delle prin-cipali entrate di un’economia ancora debole. Esplorazioni hanno consentito di individuare gia-cimenti di petrolio e gas offshore, mentre è signifi-cativa l’estrazione di carbone nella provincia set-tentrionale di Tete.

INDIA Eliminare la povertà, creare opportunità per i giovani, far progredire ulteriormente l’India: questi i compiti della classe dirigente indiana secondo il neo-presidente Pranab Mukherjee che mercoledì 25 luglio ha prestato giuramento diventando il tre-dicesimo capo di Stato indiano. «La pace - ha det-to Mukherjee le cui funzioni saranno soprattutto rappresentative - è il primo ingrediente della pro-sperità. La storia è stata spesso scritta con il rosso del sangue, ma sviluppo e progresso sono i lumi-

nosi premi del dividendo della pace e non un tro-feo di guerra». Nel suo discorso Mukherjee ha an-che parlato della necessità di lottare contro il terro-rismo sostenendo che l’India e il mondo intero so-no nel mezzo di un quarto conflitto globale contro le reti del terrorismo internazionale. L’insediamento di Mukherjee coincide con il dete-riorarsi della situazione nello Stato di Assam dove da alcuni giorni sono in corso scontri a sfondo et-nico. Secondo l’ultimo bilancio riferito dai media indiani, le vittime sono finora 36; il governo ha di-sposto l’invio di 13.000 militari anche per far fronte al crescente numero di sfollati, secondo una stima ormai circa 170.000.

EL SALVADOR Un appello per una soluzione ra-pida della crisi istituzionale rispettosa dei trattati in-ternazionali a tutela dei diritti umani e che garanti-sca l’indipendenza dei giudici: è quello rivolto al

Salvador dall’Alto Commissariato dell’Onu per i diritti umani che si è detto preoccupato per le tensioni tra il Con-gresso e la camera costituzionale del Tribunale supremo di giustizia. La crisi è cominciata il 5 giugno, quando la sezio-ne dell’alta corte ha annullato le elezioni dei giudici effettuate dal Parlamento: la situazione si è aggravata il 16 luglio con l’autoproclamazione di due distinti Tri-bunali supremi guidati rispettivamente dai magistrati Ovidio Bonilla - quello scelto dal Congresso - e Florentín Me-léndez. Una mossa che ha spinto il pro-

curatore per i diritti umani salvadoregno Oscar Luna a rivolgersi all’Onu. L’Alto Commissariato ha auspicato che il presidente Mauricio Funes lavori per trovare una soluzione «che consenta di pre-servare la legalità, in linea con la Costituzionale nazionale».

IRAQ E’ di 115 vittime il nuovo bilancio degli atten-tati che lunedì 23 luglio hanno colpito diverse zone dell’Iraq. Lo riferiscono media locali e internaziona-li dando ampio spazio oggi a una prima rivendica-zione diffusa su Internet. Secondo questa rivendi-cazione gli attentati sono opera dello Stato islami-co dell’Iraq, un gruppo armato vicino ad Al Qaida. In un altro messaggio audio attribuito a Abu Bakr Al Baghdadi, presunto capo dell’organizzazione, è stata inoltre annunciata una campagna che col-pirà altri obiettivi. Una minaccia che, se concreta, rischia di far precipitare il paese in un vortice di ul-teriori violenze aggravato da una latente crisi poli-tica e dall’incapacità dell’attuale dirigenza di far ri-partire il paese. Alcuni osservatori hanno collegato gli attentati alla crisi siriana: Adel Jabbar, sociolo-go iracheno, ha sostenuto che l’esito del conflitto in Siria avrà inevitabili conseguenze sull’Iraq, pae-se che ha finora sostenuto Damasco avvicinandosi alla linea politica del vicino Iran.

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D&Fnews-Dintorni D&F-28 LUGLIO 2012 N°75

DINTORNI – EVENTI E CRONACA

(dva) MONTEVECCHIA Sfidando fino all'ultimo la paura che piovesse, l'evento più in del Colle si è tenuto regolarmente. E’ stata una grande festa di musica e solidarietà quella della dodicesima edi-zione della Sbaraccata (l'unica festa che alza la media). Parecchie centinaia di giovani e non solo si sono ritrovati alla Casetta di via del Fontanile per l’evento organizzato dalla Cooperativa sport e servizi in collaborazione con il Gruppo giovani Montevecchia e con il patrocinio del Comune di Montevecchia. Importante la collaborazione di molti giovani e volontari che hanno reso possibile l'evento. Un ampio classico menù con prodotti tipi-ci del posto. Ad animare la serata, dopo il dj set di-rettamente da Crazy Tv, la nota ed esilarante band Teo e le Veline Grasse di Matteo Roncalli-con musica anni ‘80 e 90 rivisitati in chiave pop e rock. Anche quest’anno l’evento avrà come finalità principale la solidarietà; il ricavato è stato intera-mente devoluto alla struttura per diversamente abili Il Granaio di Paderno d’Adda di Costantino Scopel, presente alla manifestazione come ogni anno.

OSNAGO Un aiuto concreto per San Giacomo delle Segnate nel Mantovano, colpito dalle scosse del terremoto lo scorso maggio. Come abbiamo già scritto lo scorso mese, partirà un progetto che coinvolgerà i quattro Comuni dell’unione delle convenzioni e Ronco con alcune casette di cui si è occupato Giancarlo Magni della fiera di Osnago da portare nel paesino padano. Al via la raccolta fondi per sovvenzionare questo progetto con un occhio anche alle scuole e ai bambini che non sanno ancora dove e come inizieranno l’anno sco-lastico.

MONTEVECCHIA Don Pierangelo Caslini lasce-rà dopo sette anni a settembre la parrocchia. Al suo posto don Enrico Radaelli, ora parroco di Pioltello. Don Piero si è rivolto nel bollettino par-rocchiale ai suoi fedeli per ringraziarli per quanto vissuto insieme, ma con un rimprovero ai giovani e agli adolescenti «più vicini alla gloria degli uomini che a quella di Dio». «Sono stati certamente pochi gli anni vissuti insieme, tuttavia mi sembra di avere speso tutte le mie energie e spero di non aver di-menticato nessuno, perchè ho cercato di voler be-ne a tutti in particolare ai ragazzi, agli anziani e agli ammalati. Se qualcosa di buono abbiamo fatto insieme, ringraziamo il Signore, datore di ogni be-ne; se in qualcosa ho mancato e non sono stato all’altezza del compito affidatomi, vi chiedo perdo-no - scrive il parroco - Se c’è una cosa, di cui non ho ancora capito le motivazioni, è l’abbandono da

parte degli adolescenti e dei giovani dopo l’ultima esperienza dell’oratorio feriale; è vero che non c’è stata una tradizione negli anni scorsi dell’oratorio aperto a tutti; ritenevo però che ci si aprisse di più verso i più piccoli, non solo in un determinato pe-riodo, ma durante tutto l’anno, perchè poteva es-sere motivo di crescita umana e spirituale per la gioventù. Fino a quando i ragazzi non avranno da-vanti degli esempi validi, seri e gioviali, gli adole-scenti crederanno di essere solo animatori senza titolo durante l’oratorio estivo. Chiedo a voi genitori e agli adolescenti di oggi - conclude don Piero - di essere attivi e pronti a iniziare un nuovo percorso con don Enrico».

OSNAGO Le attività aperte nel mese di agosto. Per quanto riguarda i bar e ristoranti il Camilla Caf-fè di via Roma, il Bar Doc in piazza della Pace, il Bar Bacco in via Statale, il Lapin cafè in viale Ri-membranze, Bar Martan in via Trento rimarranno aperti tutto il mese. Il Bar Aurora in via per le Ora-ne chiuderà dal 13 al 18, mentre Peccati di Gola in via Statale e Da Mario bar in via Libertà dal 13 al 19. Il Domino cafè di via Matteotti resterà chiuso dal 6 al 31, La Cappelletta in piazza Loreto rimarrà chiuso dalle 15 alle ore 17, la Pasticceria Galli in piazza Vittorio Emanuele rimarrà chiusa dal 16 al 31 agosto, La ca’ di Matt in via Statale e la gelate-ria Peccati Golosi in via Trieste solo il giorno di Ferragosto. Il Covo di via Cavour sarà chiuso fino al 22. L’osteria Roncate in via Pinamonte sarà chiusa dal 13 al 20. Il Circolo Arci di via Trieste e Il circolino di via Gorizia anche quest’anno resteran-no aperti tutto il mese. L’edicola Brivio - Zappa di via Roma sarà chiusa di pomeriggio dall’1 al 23, mentre l’edicola Bonanomi di via Crocifisso resterà sempre aperta. Per quanto concerne i negozi di alimentari, la Coop e il Penny Market rimarranno aperti; Il forno di Carlo Bonanomi in via Roma e Flavio Verderio di via Edison resteranno chiusi tutti i pomeriggi. La macelleria Casiraghi in via Croce-fisso e la Orvad, spaccio dolciario dal 15 al 17. Il negozio Formenti Gabriella in via s. Anna resterà chiuso tutti i pomeriggi. Voglia di frutta in via Stata-le sarà chiuso dal 15 al 18, mentre Degusta - Chef’s di via Pinemonte dal 6 al 19. La farmacia Cervini di via Roma sarà chiusa dal 13 al 18; gli ambulatori medici dei dottori Federico Belli, Ro-lando Bevilacqua, Marco Bonfanti e Myriam Caglio resteranno regolarmente aperti tutto il me-se. La dottoressa Maria Cristina Brambilla sarà assente dal 13 al 24, mentre il dottor Sebastiano Marinoni dal 20 al 31.

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D&Fnews di Nadia Cogliati D&F-28 LUGLIO 2012 N°75

CERNUSCO – FORLIMPOPOLI – LA PAZ CONSEGNATI NUOVI

FONDI ALLA CASA DE FRATERNIDAD (ncg) Rivedere Yvonne, re-sponsabile della Casa de Fraternidad di La Paz, con la figlia Alejandra e i nipotini, mi ha riportato subito con la mente indietro a 9 mesi fa, al nostro viaggio in Bolivia. Adesso sulle Ande fa freddo, è inverno e ci ha raccontato che è scoppiato un virus che purtroppo ha fatto diverse vit-time tra i ragazzi di strada. E’ riuscita a far vaccinare un po’ di persone, ma non tutti. Yvonne ci ha mostrato le foto delle coperte che sono state comprate il mese scorso gra-zie alla prima parte dei soldi che le abbiamo inviato in prima-vera. Abbiamo visto le foto dell’asilo che accoglie i bimbi (dai 16 mesi a 8/9 anni) che al-trimenti passerebbero la giorna-ta in strada con i genitori. In questa struttura, aperta dal lunedì al venerdì grazie a delle maestre qualificate, i bambini svolgono attività di tutti i tipi: la-voretti per la festa della mamma e del papà, imparano a contare, a scrivere, fanno ginnastica, im-parano a essere ordinati e ad avere delle regole da rispettare, ma soprattutto ricevono dei pasti caldi e sicuri, cosa che non suc-cede quando sono in strada il fine settimana con i genitori. In que-sto modo si cerca di far capire, soprattutto alle mamme, il valore della famiglia, l’idea di costruire qualcosa con e per i propri figli. Un futuro sicuro insomma! Le mura che ospitano questo asilo tra poco non saranno più di-sponibile e per questo bisognerà cercare un

altro alloggio e così abbiamo pensato di lanciare l’iniziativa di “adottare una parte dell’asilo”. Cosa significa? Dando un picco-lo contributo mensile (anche so-lo 5 euro), possiamo in qualche modo aiutare la crescita di que-sta nuova realtà. In questo nuo-vo spazio ci sarà anche la pos-sibilità di accogliere e aiutare i genitori a disintossicarsi. Con Dentro&Fuori stiamo pen-sando di muoverci per questo ente e per Natale saremo pronti con un nuovo progetto con un’iniziativa apposita, come l’anno scorso con gli angioletti colorati , in modo da poter rac-

cogliere fondi, ma allo stesso tempo dare un’occupazione e dignità ai ragazzi e alle mamme senza una fissa dimora. E’ stato molto bello ricevere i sa-luti dai ragazzi che sono stati con noi alla Casa de Fraterni-dad: vuol dire che si ricordano di noi e ci portano nel loro cuore. Con l’occasione abbiamo dato loro uno scatolone con vestitini e scarpine e 700 euro raccolti con i proventi di questo mensile. Per-tanto i ringraziamenti che sono giunti a noi è bene condividerli con voi, con la redazione e chi ha sostenuto D&F con l’abbonamento annuale. Chi fos-

se interessato ad adottare con un’offerta mensile la scuola dell’infanzia dei ragazzi di strada ci può contattare. Per l’autunno sa-remmo organizzati per regolarizzare il tutto e speriamo anche di lanciare una nuova iniziati-va a loro favore.

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Dal mondo D&F-28 LUGLIO 2012 N°75

LA LETTERA DI FABIO PANZERI CHE CON LA MOGLIE E LA

PICCOLA MARTA DA APRILE SONO IN BRASILE Dopo aver annunciato la loro partenza lo scorso dicembre, avevamo promesso a Fabio, a Manuela e a voi lettori che avremmo seguito la loro espe-rienza di vita con qualche ag-giornamento. Ecco la lettera che hanno scritto appositamente per il nostro mensile. Cari amici, tre mesi sono già passati dal nostro arrivo in questa assolata e polverosa terra di Brasile. Im-mersi in questa nuova realtà tut-ta da scoprire non ci siamo resi conto del tempo passato così velocemente: incontri, cono-scenze, visite alle varie comuni-tà, hanno riempito e scandito le nostre giornate. Poco a poco ci stiamo inseren-do in questo nuovo contesto e stile di vita, così diverso dalla nostra quotidianità di famiglia milanese. Stiamo imparando ad adattarci ai ritmi dettati dalla natura: il caldo impone che tutte le attività siano concentrate nella prima parte della mattinata, quando il calore non è ancora così inten-so. Una lunga pausa durante le ore centrali della giornata e poi al calare del sole (verso le 18) si riprende! Stiamo imparando un nuovo concetto di “distanza”: le città più vicine sono a più di 100 chi-lometri da noi, circa un’ora e mezza di automobile tra infinite distese di palme da cocco. Solo per darvi un’idea: la diocesi di Grajaù, dove ci troviamo, è grande quanto l’intera Lombar-dia. Lo stato del Maranaho, è grande praticamente come l’Italia. E il Brasile è 28 volte l’Italia. Ora, ci fa sorridere, pen-sare a quanto ci sembrava lun-

go il tragitto Cernusco – Mila-no…

Manuela con la piccola Marta

E poi la natura, così rigogliosa e lussureggiante, che ti stupisce sempre. Immersi in questa fa-scia preamazzonica la natura abbraccia tutta la città e penetra nei cortili delle case con Palme, Coco Babacù, Bananeti e Man-ghi. Barra do Corda è una città di 80 mila abitanti ma non dovete pensare a palazzi e condomini, come ad una qualsiasi nostra città: solo piccole case, di un piano, affacciate sulla strada, una dietro l’altra. E al posto del citofono, per chiamare qualcu-no, ci si affaccia ad una finestra e si battono le mani. Solitamen-te dietro, nel cortile, tutte le case hanno alberi da frutto e un pic-colo pollaio. Anche la nostra ca-sa è così ma per ora ci manca-no le galline! Questo susseguirsi quasi inin-terrotto di case, fa sì che la vita

dei tuoi vicini entri direttamente nella tua di casa…e non è solo un modo di dire: spesso Ale-xandri, di 5 anni, si catapulta in casa nostra calandosi dalla sua finestra. Ma anche la musica a tutto volume, le grida dei bam-bini, i sapori e gli odori delle al-tre case entrano “senza bussa-re”. Una sera pensavamo di essere sotto l’assedio di un bombarda-mento: spari, botti, fuochi d’artificio…praticamente un ve-glione di capodanno anticipa-to…ma erano “solo” i festeg-giamenti per la vittoria del Corin-thias nella Copa Libertadores, praticamente la nostra Cham-pions League. Sono un popolo molto festoso e rumoroso! Ma anche poco organizzato nel rivendicare i propri diritti come cittadini. L'acqua, per esempio. A Barra do Corda esiste un grosso pro-blema di gestione del servizio idrico: è cronaca (o cronica) l'assenza quotidiana nella case. E quando apri il rubinetto e l’acqua scorre, non si può nemmeno bere: non è potabile! Fa sorridere pensare che la città è attraversata, praticamente in ogni quartiere, da due fiumi. La nostra attività consiste pro-prio in questo: all’interno di un percorso di Pastorale sociale, creare e animare piccoli gruppi di cittadini consapevoli, che nel proprio bairro (quartiere), sap-piano far emergere ed affrontare i problemi sociali che impedi-scono una piena ed effettiva at-tuazione dei diritti. Ma siamo ancora agli inizi, il lavoro che ci attende sarà lungo! Atè logo!

Fabio Manuela Marta

I loro racconti e foto nel blog www.ilmaramao.blogspot.it

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L’opinione di Silvana Ferrario D&F-28 LUGLIO 2012 N°75

IN QUESTA STAGIONE ANCHE I SIMBOLI

DELLA COLLETTIVITA’ SONO MAGGIORMENTE A RISCHIO (sfr) I cipressi davanti al cimitero di Cernusco non sono certa-mente uguali a quelli di Bolghe-ri, celebrati dal Carducci, che “van da San Guido in duplice fi-lar”. Sono più piccoli e sottili, ma ora che di sei ne è rimasto solo uno, il vuoto è evidente e anche lo strazio per la loro ingiusta fi-ne. Erano lì da anni, come da tradizione, perché questi alberi, per la caratteristica delle loro radici che si estendono in pro-fondità, sono tipici dei cimiteri. Anche il loro aspetto altero sembra sia a protezione di que-sto luogo di pace, confine tra la vita terrena e l’aldilà, dove scor-rono ricordi e preghiere. A noi però non spetta parlare di quanto è successo, perché non conosciamo i fatti e perché a volte dietro i fatti ci sono situa-zioni tali che meritano il silenzio. Facciamo solo considerazioni a livello generale per evidenziare la poca attenzione e cura riser-vata ai beni che ci circondano, sia che si tratti di ambiente che di monumenti o opere pubbli-che. D’estate, poi con la vita all’aria aperta, tutto si amplifica, incendi boschivi come incuria e immondizia nelle strade urbane ed extra urbane. E’ di questi giorni la cronaca degli incendi che devastano il sud Italia: bru-cia il parco nazionale del Pollino per un fronte di oltre un chilome-tro, bruciano 50 ettari di bosco a Vieste, distruggendo la macchia mediterranea… Brucia Monte-nuovo a Pozzuoli e brucia un bosco a Castellaneta Marina e non sempre è l’autocombu-stione a scatenare il rogo. Spesso si tratta di incendi dolo-si, appiccati da incoscienti a cui nulla importa del danno am-bientale arrecato e neppure del-le eventuali vittime… Nelle notti insonni delle estati italiane, tra

birre e fumi vari, impera anche il vandalismo me-tropolitano che deturpa opere pubbliche, imbrat-ta muri di case o stadi con vernice spray. La cronaca locale riferisce che in questi giorni a Lecco due giovani sono stati condannati a paga-re una multa di 500 euro per aver imbrattato i mu-ri dello stadio Rigamonti Ceppi. Ci sono ancora da segnalare le discariche a cielo aperto lungo le strade di periferia, terra di tutti ma considerata di nessuno, perché il degrado non ha mai responsabili e si perpetua, di-ventando normalità e cattiva abitudine. E se è vero che in provincia il fenomeno è ancora sotto con-trollo, le grandi città invece de-vono fare i conti quotidianamen-te con questa realtà difficile da accettare. Porre un freno al vandalismo e all’incuria è possi-bile, inculcando sempre più nei giovani il rispetto della “cosa pubblica”, ma anche mantenen-do l’attenzione di cittadini e Amministrazioni locali, per facili-tare l’identificazione dei colpe-voli, prevedendo salate multe che sosterranno le spese per ri-pulire o sostituire quanto dan-neggiato. Ma ancor più delle sanzioni economiche, sembra che siano i lavori socialmente utili ad avere oggi un importante ruolo educativo. E se l’idea può sembrare stramba o azzardata, basta ripercorrere la cronaca degli ultimi anni quando a New York una nota modella per un altro reato, la mancanza di ri-spetto nei confronti di una sua collaboratrice, da lei malmenata, fu costretta a indossare la divisa degli operatori ecologici per ri-

pulire alcune zone della Grande Mela. L’esempio si è ripetuto a distanza, superando i confini geografici e altri visi “famosi” sono stati immortali sui rotocal-chi mentre spazzavano strade o marciapiedi, “espiando” in tal modo le loro intemperanze ac-centuate dall’assunzione di al-cool e droghe. In questi casi specifici tali provvedimenti han-no riportato tra i comuni mortali coloro che per rango o portafo-glio, si sentono talmente al di sopra delle leggi e delle persone da ignorare le prime e non ri-spettare le altre. Il vandalismo metropolitano in-vece è spesso l’opposto contra-rio, e deriva da un’assenza di attenzione ed è proprio per ave-re attimi di “protagonismo” sep-pur negativo che si compiono “opere” di distruzione verso ciò che appartiene alla collettività. Ma a tutto c’è rimedio: menefre-ghismo o maleducazione con un po’ di aiuto e altrettanta buona volontà, possono sempre esse-re riconvertiti in rispetto civile. Basta crederci e soprattutto, vo-lerlo! In quanto ai cipressi davanti al cimitero di Cernusco, per rimet-terli al loro posto, perché non considerare uno o più sponsor, seguendo l’esempio di alcune piazze del circondario?

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Riflessioni di Carlo Airoldi D&F-28 LUGLIO 2012 N°75

VII INCONTRO MONDIALE DELLE FAMIGLIE

(MILANO, 30 MAGGIO – 3 GIUGNO 2012) Nell’ambito del VII Incontro mondiale delle famiglie è stato organizzato il Congresso internazionale teologico pastorale, a cui hanno parte-cipato più di seimila congressisti di tutte le età e le provenienze. Il pro-gramma comprendeva tre giorni di lavoro (30 maggio/1 giugno), matti-no e pomeriggio. Alla mattina, presso Fiera Milano City, si sono tenute le sessioni plenarie con due relazioni magistrali ogni giorno. Al pome-riggio si sono tenuti venticinque incontri, tavole rotonde, comunicazioni ed eventi, dislocati sia in fiera, sia nelle diocesi lombarde. sia in diverse sedi della città di Milano. Il congresso si è aperto con i saluti dell’arcivescovo di Milano cardinale Angelo Scola e del presidente del Pontificio Consiglio Famiglia cardinale Ennio Antonelli. Vi proponiamo una sintesi della seconda relazione tenuta dal professore Luigino Bru-ni (nella foto) il 30 maggio 2012. (I testi completi si possono trovare su

internet e verranno prossimamente raccolti in un volume).

II - La famiglia, il lavoro e la festa nel mondo contemporaneo (Prof. Luigino Bruni) «In una cultura dei consumi e della finanza che non capendo più il lavoro non riesce a capire e a vivere neanche la festa - ha esordito il professor Luigino Bruni, docente di economia poli-tica all’Università di Milano-Bicocca e coordinatore del pro-getto di Economia di comunione - occorre tornare a rileggere la famiglia il lavoro e la festa as-sieme alla luce di due parole-chiave gratuità e dono, che all’apparenza sembrano “total-mente altre” rispetto all’ambito economico». «La gratuità - ha spiegato Bruni - è un’arte che si apprende in fa-miglia: uno dei compiti tipici della famiglia è proprio formare nelle persone l’etica del lavoro ben fatto semplicemente perché… le cose vanno fatte bene, perché esiste nelle cose una vocazione che va rispettata in sé, anche quando nessuno mi vede, mi applaude, mi punisce e mi pre-mia». Spogliata da fraintendi-menti indebiti, la gratuità è un modo di agire e uno stile di vita che consiste nell’accostarsi agli altri, a se stesso, alla natura, alle cose, non per usarli utilitaristi-camente, ma per riconoscerli nella loro alterità, rispettarli e servirli ed entrare in rapporto

con loro. Non si tratta però di contrapporre il dono al mercato, la gratuità al doveroso, poiché esistono, invece, delle grandi aeree di complementarietà: il contratto può, e deve, sussidiare la reciprocità del dono: è quanto avviene in molte esperienze di economia sociale e civile, dal commercio equo e solidale all’Economia di comunione (di cui Bruni è una delle “menti”). Gratuità significa dunque ricono-scere che un comportamento va fatto perché è buono in sé, e non per la sua ricompensa o sanzione esterni. Questa idea-guida ha evidenti ripercussioni tanto in seno alla famiglia (no al-la “paghetta” per i figli per non inquinare un rapporto che deve rimanere gratuito) quanto nel mondo del lavoro. Il salario, nel-la proposta di Bruni, va inteso come il giusto riconoscimento del lavoro svolto, ma non deve mai diventare incentivo, pena trasformare il denaro nell’unica motivazione del lavoro. E proprio questa una delle derive cui assi-stiamo oggi: «La cultura econo-mica capitalistica dominante – ha denunciato con forza Bruni - sta operando una rivoluzione si-lenziosa ma di portata epocale su cui diciamo troppo poco an-

che come cristiani: il denaro è diventato il principale o unico perché del lavorare». All’estremo opposto non dob-biamo restare inermi e silenti di fronte ad un sistema economico-politico che remunera con sti-pendi milionari manager privati e pubblici, e lascia indigenti mae-stre e infermieri. E’ una questio-ne di giustizia, e quindi politica, etica e spirituale. Ecco perché occorre recuperare un’attenzione globale alla per-sona, in ogni ambito della vita. L’economia e il lavoro debbono riconciliarsi anche con la festa, che non è capita dall’economia capitalistica per le stesse ragioni per le quali non comprende il ve-ro dono”, essendo “essenzial-mente una faccenda di gratuità e di relazioni. «Le famiglie sanno quali grandi fallimenti produce un consumi-smo che riempie con le merci il vuoto dei rapporti. Le relazioni umane vengono spesso sostitui-te oggi da gioco, lotterie, alcool, televisione, cibo… Ecco perché è tempo – ha concluso Bruni – di lanciare “una moratoria interna-zionale della pubblicità rivolta di-rettamente ai bambini».

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Riflessioni di Carlo Airoldi D&F-28 LUGLIO 2012 N°75 Riportiamo una testimonianza di una mamma che ha partecipato con tutta la famiglia alla s.Messa ce-lebrata dal santo Padre Benedetto XVI a Bresso la mattina del 3 giugno a conclusione del congresso in-ternazionale Quando un Papa parla alla famiglia parla a tutti, perchè non c'è nulla di più universale e che ci accomuna : tutti ne abbiamo o ne abbiamo avuta una e come dice il nostro Vescovo: «Essa è la risorsa fondamentale comune a ogni tempo e a ogni luogo». E' per questo che tutta la nostra famiglia è andata all'appunta-mento con Benedetto XVI per la Messa con-clusiva del VII incontro mondiale delle fami-glie. Quello che ab-biamo visto e udito ci ha profon-damente commossi e riempiti di gratitudine e di speranza. Sin dai primi passi, appena scesi dal treno, è stato man mano che ci avvicinavamo alla meta un sentirci attesi, accolti e abbrac-ciati. C'era una letizia nei volti di chi camminava, di chi dalle fine-stre dei palazzi guardava passa-re questa fiumana di persone e di chi faceva parte dell'organiz-zatissimo servizio d'ordine che diceva come di una grande atte-sa del cuore, il presentimento certo di un bene, di qualcosa di veramente buono per la vita. L'attesa nell'immenso prato dell'aeroporto di Bresso che an-dava via via riempiendosi a per-dita d'occhio era piena della consapevolezza di appartenere a un popo-lo, un popolo grande che a dispetto di tutto il bombardamento media-tico c'è ed è vivo: madri, padri, figli, nonni, di ogni lingua e nazione; un popolo unito e festante tra canti danze e pre-ghiere nell'attesa del suo Pastore. Poi, finalmente, il canto

"Tu es Petrus" e sui mega schermi l'immagine del Santo Padre che sulla Papa-mobile avanzava benedicendo in mezzo a noi! "Tu sei Pietro e su questa pietra fonderò la mia chiesa" aveva detto Gesù a Pietro e il successore di Pietro, Benedetto XVI, era lì in mezzo a noi, alle famiglie di tutto il mondo; era venuto a dirci quella parola che sola può sostenere la vita anche nelle difficoltà e fatiche delle quali è tessuta la trama dei no-stri giorni. Durante la celebrazione vissuta da tutti i presenti, nel silenzio, nell'ascolto attento e nel racco-glimento, ciò che più impressio-nava era lo sguardo così buono

e mite e la voce così irriducibil-mente certa di quell'uomo che, con il peso dei suoi anni ma con una giovinezza del cuore di un fanciullo, era lì per confermarci nella fede, per dirci che " la no-stra vocazione non è facile da vivere, specialmente oggi, ma quella dell'amore è una realtà meravigliosa, è l'unica forza che può realmente trasformare il co-smo, il mondo rinnovando ogni giorno con fede il vostro sì, con la forza che viene dalla Grazia del Sacramento, anche la vostra famiglia vivrà dell'amore di Dio, modello della famiglia di Naza-ret. C'era una tale passione nelle sue parole, un invito struggente

a fidarci di Cristo, perchè è di Lui che abbiamo bi-sogno sopra ogni cosa: per mettere su famiglia e per vivere, per rischiare e faticare. Abbiamo bi-sogno di Cristo compa-gno del cammino e della Chiesa in cui si rende presente oggi. O Signore Tu solo hai parole che danno la vita! Grazie a Pietro! Grazie al Papa.

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Personaggio di Dario Vanoli D&F-28 LUGLIO 2012 N°75

DAVIDE REGGIANI DI OSNAGO PER UN PROGETTO UNIVERSITA-

RIO HA COMPIUTO UNO STUDIO SUL DEGRADO DELL’EDIFICIO

Davide Reggiani (nella foto) di

Osnago è uno studente di archi-tettura del Politecnico di Milano, che con altre due colleghe Valen-tina Strada e Daiana Molinarolo

ha deciso, in accordo con la pro-fessoressa di Laboratorio di Re-stauro, di occuparsi dell'ex Con-sorzio agrario di Cernusco. «Do-po parecchie ricerche siamo riu-sciti a contattare, con la collabo-razione dell’'Ufficio tecnico di Cernusco, gli attuali proprietari, la famiglia Radaelli. Con molta cor-

tesia ci hanno messo in contatto con il loro studio di architettura di Monza che ci ha fornito tutto il materiale da loro redatto, sul Con-sorzio agrario – ci spiega Davide - Dopo i primi sopralluoghi abbiamo eseguito tutto il rilievo metri-co dell'area riportando a computer gli elaborati,

successivamente abbiamo fatto il ri-lievo del degrado cercando di capire come bloccarlo e come risolverlo ed infine, dopo la ricerca storica, (per cui il sito di D&F ci è stato molto utile) abbiamo ipotizzato un suo riutilizzo cercando di rispettare i vincoli della Soprintendenza che gravano sull'im-mobile. Abbiamo ideato una bibliote-ca moderna con annesso il bar, dove è stata pensata anche un’area dove poter studiare. Per garantire l'auto-mantenimento della biblioteca, ab-biamo ipotizzato una zona con spazi espositivi, dove chiunque possa affit-

tare per un periodo quest’area per esporre ciò che desidera. L'esterno è stato trattato in maniera dif-ferente: con piccoli orti affittabili alle persone, oltre a mantenere la grande quantità di verde attorno all'edificio»

L’INTERVISTA

Come mai hai scelto questo edificio?

L’ho sempre visto disabitato e mi dispiaceva vederlo in questo stato. Ho pensato: si può tirar fuori un bel progetto vista la po-sizione in cui si trova e l’architettura del periodo fascista che dà valore a Cernusco. Sono in pochi paesi a possederlo.

Qualche anno fa volevano abbatterlo per realizzare un albergo di lusso. Ne eri a co-noscenza?

Sì ed ero dispiaciuto; ho appre-so poi con gioia che la Soprin-tendenza ha bloccato tutto. Sa-rebbe stato un peccato perdere un edificio storico di tale valore. Abbiamo infatti compiuto uno studio dei Consorzi agrari e ab-biamo scoperto che nel periodo fascista è stato costruito un edi-ficio per Provincia, a Cernusco per Como, segno della sua uni-

cità sul nostro territorio. Tutti gli altri, per esempio quello di De-sio, Paullo, Sant’Angelo Lodi-giano sono stati salvaguardati e mantenuti. L’unico abbandona-to, ahimè, è questo.

Quando hai lavorato a questo progetto per l’università?

Dallo scorso ottobre a maggio di quest’anno

Cos’hai provato nell’entrare all’interno?

La parte dentro è molto angusta e in totale degrado. Ho subito pensato: la gente dà importanza a costruire il nuovo e lascia in degrado simili edifici che non andrebbero abbandonati. Ai piani superiori purtroppo non siamo potuti salire a causa delle non buone condizioni della sca-la.

Quale particolare ti ha colpi-to?

La pavimentazione che non c’è più, segno dello stato di abban-

La pianta dell’edificio, secondo il progetto di Davide

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Personaggio di Dario Vanoli D&F-28 LUGLIO 2012 N°75 dono; non sono riuscito a capire se era coperto da polvere, detriti o se non ci fosse mai stato.

Entrando nel particolare, il progetto in cosa consiste?

L’ex Consorzio agrario è un edificio caratterizzato in facciata da uno sbalzo e da una grande torre centrale, mentre la pianta è costituita da tre lunghe navate ritmate da una serie di pilastri. Grazie a questa particolare con-formazione abbiamo scelto di trasformare l’ex consorzio in una biblioteca e in spazi esposi-tivi. Un motivo per cui si è opta-to per questa scelta è l’esiguità delle aperture, che fanno si che la luce naturale non sia molta; le destinazioni scelte sono perciò adatte perché hanno bisogno di luci più mirate, pensate pro-priamente per la lettura. La scelta di creare una bibliote-ca nasce dal fatto che Cernusco è dotato di una piccola bibliote-ca posta in un’ala dell’asilo nido, dove è impossibile pensare di creare zone letture e luoghi di aggregazione dovuta alla man-canza di spazio; il consorzio è invece posto in posizione stra-tegica lungo la statale che col-lega Lecco e Milano e quindi po-trebbe diventare un punto di ri-ferimento per il territorio circo-stante. Le tre navate si prestano bene quindi per ospitare le lunghe scaffalature dei libri e inoltre i pi-lastri formano delle nicchie più isolate e intime, ideali per il po-sizionamento dei tavoli di lettura e per lo studio. Nella parte verso Sud abbiamo creato uno spazio espositivo da affittare per mo-stre, eventi, convention con in-gresso indipendente, in modo tale che si possa raccogliere qualche fondo per il manteni-mento dello stabile. Al piano su-periore c’è una passerella che gira intorno al locale. Purtroppo non siamo riusciti a vedere lo stato attuale. Qui si trova una zona lettura con tavoli, sfruttan-do la luce naturale delle finestre. Dove ora si vede un terrazzo ai

piedi della torre abbiamo pensa-to di realizzare un bar e un’area ristoro e relax. La torre reste-rebbe una zona per gli uffici per il personale. Infine per quanto concerne la zona esterna sarà lasciata a verde e la dediche-remmo anche per orti da affitta-re ai cittadini interessati.

Questo progetto cosa ti ha la-sciato? Una curiosità: come tratteranno ora questo edificio molto bello e in una posizione vantaggiosa, valorizzando le particolarità che possiede?.

Quali sono?

La posizione sulla Provinciale e la facciata che è bellissima con la caratteristica torre con gli oblò.

Ti ha incuriosito la sua sto-ria?

Sì, abbiamo visto e studiato as-sieme il suo percorso prima, du-rante e dopo la guerra, fino alle vicende di questi anni tramite li-bri, articoli e progetti.

Oltre ad una biblioteca vedre-sti altre soluzioni per la strut-tura?

Certo, io pensavo anche a un ri-storante o pub per far anche conoscere e apprezzare un qualcosa che va mostrata a più

persone possibili. Magari la biblioteca è più luogo di nic-chia, mentre un bar o un lo-cale è più luogo di aggrega-zione, idea che poi non si scosta da ciò che con molta probabilità diventerà real-mente. Forse non sarà più un investimento per gli ac-quirenti rispetto all’idea di qualche anno fa di un alber-go di lusso, ma sarà un luo-go di prestigio.

Il progetto riguarda solo l’ex consorzio o anche l’ex oratorio?

Solo l’ex consorzio, perché nella struttura limitrofa non siamo potuti entrare, in quanto pericolante. Inoltre non è coperto da alcun vin-

colo e quindi molto probabil-mente sarà abbattuto.

Per quanto riguarda il tuo fu-turo, cosa ti piacerebbe fare?

Come architetto, mi piacerebbe progettare ex novo, ma anche salvaguardare certi patrimoni e valorizzarli

Quindi se ti chiedessero di prendere in mano l’ex Con-sorzio…?

Da solo non avrei certo le capa-cità, ma mi piacerebbe prendere parte alla riqualificazione che quest’edificio merita.

La pavimentazione vista dall'interno

La facciata laterale dell'edificio

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Curiosità di Silvana Ferrario D&F-28 LUGLIO 2012 N°75

IN OSPEDALE PER UN MAL DI TESTA CHE NON PASSA,

ANZI AUMENTA(*) La sciura Maria è una simpatica signora brianzola, ottantaduen-ne, di quelle che se la sbrigano sempre molto bene “Con la lin-gua in bocca si va ovunque” è il suo motto. Ha superato la guerra, la mise-ria ed è passata per la ricostru-zione con la forza del suo carat-tere e la voglia di lavorare tipica della sua gente. Due figli spo-sati, due nipoti e un grande amore per la vita che supera la solitudine e gli acciacchi dell’età. «E’ la testa che domina il tutto – ripete convinta – e quella fun-ziona bene ancora» Anche se da un po’ di tempo le capita sempre più spesso di avere de-gli improvvisi attacchi di emicra-nia, roba da poco, che durano qualche ora poi se ne vanno. Le vengono quasi sempre dopo essere stata in compagnia degli amati nipoti, un maschio dodi-cenne e una bambina di otto. «Nonna davvero non sai usare il computer?» le ha detto il più grandicello un giorno. E lei a ri-spondere, quasi scusandosi, che non capisce a cosa serva… «Se non usi il computer, non hai una e. mail, uno username, una password e non sei neppu-re su facebook, tu allora non vivi!» E’ stata la conclusione della più piccola di famiglia… Siccome la sciura Maria è un ti-po sveglio, ha dato la prima ri-sposta che le è venuta in mente e ha tacitato la saputella: «Io ci sono e mi vedete, ragiono e lo dimostro, faccio tante cose e lo constatate… Dunque vivo!». Ma i due ragazzi, simboli evi-denti della società della cono-scenza virtuale, della prontezza di riflessi e della poca pazienza,

tornano alla carica ogni volta che vanno a trovare la nonna. Non potrebbero fare diversa-mente: i due mondi sono lonta-nissimi e vicini solo dall’affetto che li lega. La nonna per loro è un personaggio uscito da certi libri obsoleti, introvabile persino nelle librerie storiche. Anche il suo linguaggio è un po’ arcaico, con quelle frasi buttate là in dia-letto invece che in inglese. «Perché nonna dici “setes giò”, invece che “siediti” o meglio “sit down, please”?»… La bimbetta tutta occhi e lingua non digerisce che la nonna non parli inglese come la sua mam-ma e il suo papà. «Io non sono andata a scuola come loro- si giustifica la sciura Maria - era-vamo poveri, mica come ades-so». Il dibattito è vivace perché nes-suno dei due mondi cerca un avvicinamento razionale e tutte e due viaggiano paralleli, man-tenendo le giuste distanze. Pec-cato solo che la nonna continui a giustificarsi, come fosse una disgrazia essere nati negli anni trenta invece che in tempi più recenti. I nipoti dal canto loro si sentono moderni “educatori del-la plebe”, ma è indubbio che abbiano un’intelligenza pronta e altrettanto disarmante, di cui la nonna va fiera. E’ sempre molto contenta di sta-re con loro e non sa più cosa preparare quando vengono a pranzo. Al momento del com-miato la tensione della nonna si allenta ma subentra una vera e propria emicrania, talmente in-validante da costringerla ad an-dare a letto. Dopo il ripetersi di simili episodi, la sciura Maria interpella il me-dico e lui consiglia una visita

specialistica. E’ ancora indipen-dente la “nonnina”, guida tran-quillamente la sua utilitaria, e districandosi nel traffico rag-giunge l’ospedale più vicino. E’ uno dei tanti all’avanguardia e super efficiente, ma con un enigma già all’ingresso con quelle scritte strane come Hall e Reception. La regola della Sciura Maria è quella di seguire il flusso delle persone e il suo intuito; raggiunge l’entrata dove ci sono anche le scale mobili e un monitor gigante su cui si al-ternano scritte indecifrabili come “I trust you” e “We care you all”. Volge lo sguardo verso i cartelli indicatori e le prime pa-role visibili sono Day hospital, Day surgery, Week surgery, Strock unit, Tilting test… In questa giungla sconosciuta la sciura Maria a fatica trova lo sportello degli appuntamenti. L’impiegata poi le parla di lista d’attesa lunghissima e alle sue rimostranze, le risponde che la colpa è della spending review, che ha ridotto gli organici, incu-rante dell’aumento dei pazienti, soprattutto anziani. Anche i tic-kets sono aumentati, aggiunge scuotendo la testa.

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Curiosità di Silvana Ferrario D&F-28 LUGLIO 2012 N°75

Prima di fissare un appuntamen-to l’impiegata fa compilare alla sciura Maria un modulo con al-cune in forma-zioni che servi-ranno allo spe-cialista e che lui chiede di avere in visione all’atto della visita. Un rapido sguardo alle domande e l’incubo ricom-pare: scree-ning, follow up, rush cutaneo, by pass, pace maker, Tia (Transitoric Hischemic attac). La signora si tiene il foglio e dice che lo consegnerà direttamente al medico al momento della visi-ta… Sempre se ci sarà la visita. Perché proprio in quel momento la sciura Maria realizza che il suo mal di testa ha qualcosa a che fare con le lingue straniere, soprattutto con l’inglese. A pen-sarci bene lei, abituata a parlare quasi esclusivamente dialetto, si è sempre sentita un po’ in con-fusione, passando suo malgrado dal latino in chiesa ai tempi della sua adolescenza, all’inglese de-gli ospedali moderni. E se allora le storpiature linguistiche erano la regola e non interferivano con le funzioni religiose né con la sua fede, l’inglese dei nosocomi

di oggi rischia di ripercuotersi sulla sua salute, perché orien-tarsi tra uffici, ambulatori e re-parti, è diventato un vero e pro-prio rompicapo. «Meglio non entrare in questi posti» si dice la sciura Maria… E infatti appena uscita all’aria aperta, l’incubo cessa: i cartelli stradali sono ancora scritti in italiano e la parlata della gente è quella di sempre.. In quanto al mal di testa è ormai dimenticato, finito nel momento stesso in cui lei, da sola, con l’intuito che la contraddistingue, ha scoperto la causa scatenante. (*) Il racconto è di fantasia, ma nasce da una notizia vera: il re-sponsabile del Centro Tutela per

i Diritti del Ma-lato

dell’ospedale di Pietra Li-gure (nella fo-to) ha detto: «Basta con l’inglese me-dichese per-ché il pazien-te, già in una situazione di soggezione di fronte ai ca-mici bianchi, ha diritto di essere infor-mato nella propria lingua e non può es-sere trattato

dando per scontato che sia poli-glotta. E questo perché anche i documenti di consenso informa-to sono regolarmente pieni di termini inglesi». La “sciura Maria” in questione non esiste: è un personaggio di fantasia che vuole rappresentare una persona qualsiasi messa quotidianamente in difficoltà dall’utilizzo di termini inglesi. E se è vero che alcuni termini so-no da “presa diretta” e “impatto” immediato, è altrettanto vero che spesso volutamente, si dimenti-ca l’esistenza di vocaboli equiva-lenti in italiano, generando situa-zioni simili a quella raccontata.

I trust you: ho fiducia in te We care you all: ci prendiamo cura di tutti voi Day hospital: ricovero diurno Day surgery: chirurgia diurna Week surgery: chirurgia a degenza limitata ai 5 gg lavorativi Stroke Unit: Unità di prevenzione, cura e terapia dell’ictus Tilting test: test di stimolazione ortostatica per la diagnosi della sincope Spending review: revisione della spesa Screening: indagine diagnostica per popolazione standard Follow up:controlli periodici programmati Rush cutaneo: eruzione cutanea follicolare Bypass: intervento che permette di superare un condotto vascolare ostruito Pacemaker: apparecchio per stimolazione elettrica del cuore TIA: attacco ischemico transitorio

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Politica di Dario Vanoli D&F-28 LUGLIO 2012 N°75

L’INTERVISTA AD AMEDEO RIGAMONTI: DA DC A CIVICAMEN-

TE, PASSANDO PER LEGA E INSIEME PER CERNUSCO (dva)Prosegue il nostro viaggio a tu per tu con i politici locali di og-gi e di un tempo, per conoscere meglio la persona, le sue idee e

l’opinione su fatti di cronaca e attualità.

(dva) Può pre-sentarsi per chi non la co-noscesse? Sono nativo di Ponte Lambro, provengo da una situazione familiare diffici-le. Di forma-zione salesiana ho iniziato a la-vorare presto, come appren-dista muratore, in officina, nel settore tessile e nel settore amministrativo. Poi ho lavorato presso la British Petrolium per quindici anni; sono stato rappre-sentante nazionale del settore per i sindacati e ho preso parte alla formazione delle Legge 300 per garantire i sindacalisti e il posto di lavoro. Chiusa questa esperienza, ho lavorato per la ditta Finmare (società marittima finanziaria) del settore contai-ner. Mi sono messo in proprio e dopo 35 anni sono pensionato, occupandomi ancora nel settore fiscale e amministrativo.

Quando è arrivato a Cernu-sco?

Tra il 1972 e 75, quando ho fat-to costruire il villaggio di case in via San Dionigi dove abito dal 1978.

Ci racconti la sua esperienza politica locale?

Quando Antonio Conrater era sindaco, ero assessore al bilan-cio, verso la fine degli anni ’70.

Un’epoca diversa rispetto ad oggi. Poi nel 1992 con la Lega ero seduto tra i banchi di mino-ranza, con Gianni Cereda e Sergio Colombo; ero stato uno dei fondatori dei primi gruppi della Lega. Ci trovavamo nella mia cantina e avevamo ottenuto più voti dell’ala di sinistra che vedeva eletti Mario Oldani e Giordano Cereda. (sopra nella foto in bianco e nero l’assise con Antonio Conrater e l’ala del-le due minoranze ndr). Nel 2001 mi sono presentato con Insieme per Cernusco con Sergio Ba-gnato, ma non sono stato elet-to; stessa sorte l’anno scorso con Civicamente Cernusco di Giovanni Zardoni (nella foto a colori, con i membri del gruppo del 2011).

Come mai ha scelto di candi-darsi nella sua lista?

E’ stato una colonna dei due mandati di Bagnato; ritengo Gio-

Giovanni una persona vali-da e compe-tente che si dà da fare in modo appro-fondito, per questo mi sono offerto per dargli una mano. Ora il gruppo si sta sman-tellando, ma come è già

successo nella storia per quelle li-ste nate

spontanea-mente senza legami ai partiti politici. Si comincia in tanti e si resta in pochi. Proprio l’altro giorno ho avuto da ridire in meri-to a delle scelte che il capo-gruppo non ha voluto persegui-re.

Lei è membro della Consulta Ecologia?

Sì, da tre mandati vi apparten-go. Sono stato uno dei fondatori dei Parchi regionali in Brianza; amo le montagne e sono iscritto al Cai di Calco sin da bambino. Amo difendere il territorio a fatti, non solo a parole. Anche nella Consulta siamo rimasti in 7 o 8 rispetto al buon numero iniziale. Il presidente Elena Mocchio e alcuni validi e attivi collaboratori si danno molto da fare, ma que-sti organi non possono fare più di tanto. Riempiono i cestini di carte e, ahimè, la burocrazia re-gna.

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Politica di Dario Vanoli D&F-28 LUGLIO 2012 N°75 Cosa ne pensa dell’attuale mag-gioranza?

Il sindaco si è di-mostrato concreto, determinato e atti-vo. Non si è mai schiarato in modo categorico. Ha col-laboratori validi come l’assessore Mario Oldani. Dà spazio alla gente, tocca con mano i loro problemi e a tempo pieno riesce a dare retta a loro. C’è da dire che l’Amministrazione Bagnato ha in parte spianato il suo lavoro.

Cosa le piace di Cernusco?

Devo dire la verità, non frequen-to molto il paese; possiede un buon nucleo parrocchiale che è l’unico centro aggregativo che funziona e aiuta certe situazioni. E’ fatto di volontari e gente che dà una mano in forma discreta. Qui i giovani possono trovare spazio, così come le famiglie un luogo dove confrontarsi.

Cosa invece non le piace? Non sarei in grado, non vivendo-lo in senso pratico; Cernusco è un paese dormitorio di Milano, dove la gente di giorno lavora; non è una critica, ma un dato di fatto.

Torniamo a un fatto a cui so lei tiene molto. L’uso come campo da baseball da parte dei Red Tigers di Monte-vecchia di un terreno dietro casa sua…

E’ un utilizzo improprio di una zona agricola. E’ un’attuazione furbesca e fantascientifica del diret-tore del parco. C’è un piano che va rispettato altrimenti tutti i campi agricoli possono diven-tare dei parchi giochi. Cosa che sta succe-

dendo al nostro Parco di Monte-vecchia con gio-chi, gare di ogni tipo. E’ una zona fortunata e di prestigio e così si corre il rischio di stravolgerla. Negli altri parchi limitrofi non si sognano di fare simili manifesta-zioni. Poi danno la multa per un taglio sbagliato a un albero. C’è qualcosa che non quadra e

l’ho più volte evidenziato al Par-co in particolare a Michele Ce-reda, direttore dell’Ente; non c’entra il baseball, sia ben chia-ro; la squadra va aiutata e so-stenuta, ma non si può alterare quel terreno ora tutto insabbiato; ogni giorno si gioca dalle 15.30 alle 18, arrivano moto e camper: diamogli uno spazio dignitoso. E’ un bel gruppo e va valorizzato, ma non in un campo totalmente illegale! Possibile che non ci sia un campo da calcio disponibile per qualche ora alla settimana?

Del progetto di desemaforiz-zazione cosa mi dice?

Il mio amico Giovanni Cereda era stato uno dei primi, già negli anni ’90, a vedere un simile pro-

getto. E’ ormai una questione pluriennale. Il progetto 8 bis spacca in due il paese in quanto prevale lo scorrimento da Nord verso Sud; ci vogliono accorgi-menti, che ho visto sono già stati recepiti, con la possibilità di ac-quisire queste osservazioni al fi-ne di migliorare lo scorrimento del traffico. L’ora di punta è cao-tica in ogni parte con ogni solu-zione. Col tempo questa scelta sarà assimilata e farà bene alla viabilità.

Un’ultima battuta, sul bilancio partecipativo…

Idea realizzata sulla falsa riga della Svizzera e di altri Comuni limitrofi. Per fare una cosa simile si va incontro a delle spese: per trovare chi studia il tutto, le ore di lavoro dei dipendenti comuna-li: tutto per scegliere qualcosa di buono per 100 mila euro. Sono i consiglieri e le Consulte comu-nali che possono aiutare a trova-re progetti utili senza costi buro-cratici in più. Il costo di questo sistema chi lo paga? E’ quindi uno spreco a mio giudizio. Si po-teva anche evitare lo spreco di chiedere una collaborazione esterna, bensì utilizzare le risor-se interne Come è stato fatto sull’abbattimento delle barriere architettoniche in paese, quando avevamo già “in casa” un report completo realizzato qualche an-no fa. E’ un peccato.

Rigamonti in una foto degli anni

'90, quando era consigliere cer-

nuschese per la Lega.

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Cernusco D&F-28 LUGLIO 2012 N°75

UN BLOG PER COINVOLGERE TUTTO IL PAESE SUL DELICATO

TEMA DELLA DESEMAFORIZZAZIONE.

INTERVISTA AI FONDATORI DEL GRUPPO (dva) Il problema della viabilità a Cernusco è prioritario dopo tavole e progetti si cerca ancora la soluzio-ne. La Provincia di Lecco ha elaborato il progetto 8bis che, a detta di alcuni cittadini, ancora una volta appare inadeguato e soprattutto disattento ai problemi dei cernuschesi. Questi cittadini scontenti sono confluiti in un gruppo dal nome Cernusco attiva.

Chi c’è dietro Cernusco Attiva?

Siamo un gruppo di perso-ne che ha a cuore il luogo dove viviamo. Non siamo antipolitici, ma a partire dalle difficoltà del quartiere Oltrestatale (oltre 1/3 dell’intera popolazione), vogliamo coinvolgere il re-sto del paese sulla spinosa questione viabilistica dell’incrocio delle strade provinciali. Inizialmente eravamo una decina di persone, ma ora ne abbiamo vicino a noi centi-naia. Il nostro intento è quello di coinvolgere tutti i cernuschesi sul problema della desemaforizza-zione perché è interesse di tutto il paese e non solo del nostro quartiere

Perché siete nati?

Per il problema della viabilità. Dopo diversi anni di trattative eravamo sulla strada giusta; cambiate le tre Amministrazioni: Provincia, Merate e Cernusco, ci siamo trovato in una situazione peggiore di quella di partenza. Dallo Studio Polinomia del 2006 risulta che al giorno passano in media 50 mila auto e, dedotto da evidenze tecniche accessibili a chiunque, ci siano 575 kg di ani-dride carbonica. Inoltre circa il 24% di questo flusso è diretto a Merate, Robbiate, Paderno at-traverso la via Giovanni XXIII

Finora come vi siete mossi?

Con un primo volantino distribui-to a tutti; poi con la creazione di un blog da cui il nome Cernusco

attiva dove non ci siamo limitati a dire dei no. Insisteremo su tutti i punti che abbiamo presentato e, se necessario, chiederemo un incontro con l’Amministrazione comunale e provinciale fino ad arrivare a raccogliere delle firme e fare una petizione. Siamo de-terminati.

Quindi siete contrari al proget-to 8 bis? Quali sono per voi le criticità?

Non c’è bisogno di super tecnici per capire che nell’ora di punta ci sono due “tappi”: la rotonda di viale Verdi e la mancanza di una deviazione in via Cavalieri di Vit-torio Veneto con una bretellina che devia il traffico da Milano a Est.

Siete quindi delusi?

Ci aspettavamo che questa Am-ministrazione continuasse quan-to promesso in campagna eletto-rale. E ora siamo caduti nel poli-tichese; deve operare a partire dagli interessi del paese e dei suoi cittadini nonostante la va-langa di critiche, insiste in un at-teggiamento incomprensibile di condivisione di massima del pro-getto provinciale, si limita con ti-

mide osservazioni, a tutela-re la mobilità ciclo-pedonale, dimenticandosi che i cernuschesi si muovo-no anche con le auto. Un politichese che ci sembra incongruente con la gravità del problema.

Qual è per voi la soluzio-ne?

L’interramento. Sappiamo che è un progetto oneroso e

questo non è il momento idoneo, ma qualunque altra soluzione è un palliativo e va studiata in rela-zione alle altre rotonde presenti sulla provinciale; deve tener con-to non solo della fluidità del traf-fico, ma anche della vita dei cer-nuschesi, dell’inquinamento.

In concreto ora cosa propone-te con il volantino rivolto a tut-ti i cittadini?

Chiediamo che si ricerchino ra-pide soluzioni secondo la se-guente procedura: progettazione unica e contestuale per l’intero tratto Esselunga – via Verdi (Me-rate). Inoltre di effettuare un test di simulazione del progetto ap-provato (se e quando lo sarà) con elementi new jersey e per la durata di almeno 30 giorni non nel periodo estivo, giusto per far-si un’idea.

Ma ormai l’accordo è vicino...

Abbiamo per l’appunto scritto sei domande da sottoporre all’assessore provinciale ai Lavo-ri pubblici Stefano Simonetti. Attendiamo un confronto oltre che delle risposte.

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Cernusco D&F-28 LUGLIO 2012 N°75

LE FOTO DI TRE MATRIMONI CERNUSCHESI - VIVA GLI SPOSI!

Venerdì 6 luglio Roberto Sala e Francesca Fuma-galli si sono sposati nella

suggestiva chiesa di Arlate. A seguire hanno festeggia-to a villa Subaglio a Mera-

te! Anche se ha piovuto fortissimo gli invitati si sono

divertiti e la serata è finita alle 3 di notte con balli e

musica con dj e un barista a suon di cocktail. Nella fo-to gli amici di Roberto, tutti

in cravatta rossa.

Sabato 7 luglio a Siviglia (Spa-gna) Giorgio Conrater si è spo-sato con Marta. Un nostro caro cernuschese, ha scelto la Spagna e l'Andalusia per coronare il suo giorno più bello. Gli invitati, per l'occasione hanno approfittato per fare qualche giorno di ferie e visi-tare la capitale dell'Andalusia e dintorni. Una piccola delegazione cernuschese era presente infatti a Siviglia. Con l’occasione hanno visitato la città, i monumenti, ma anche i locali, in attesa della grande cerimonia di sabato pome-riggio che li ha incantati.

Sabato 9 giugno Daniela Crippa e Jacopo Mauri sono convolati a nozze nella chiesa di Cernusco. I testimoni della sposa erano i fra-telli Laura e Paolo, quelli dello sposo gli amici Francesco e An-drea. Ad applaudire la sposa sul piazzale della chiesa c'erano an-che gli alpini che hanno egregia-mente coordinato le operazioni di posteggio delle automobili. All'ingresso in chiesa un improv-viso scroscio d'acqua non ha col-to impreparata Daniela che ha prontamente sfoggiato un grazio-

so ombrello bianco. a cerimonia

presenziata dal parroco don Al-

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Cernusco-Eventi D&F-28 LUGLIO 2012 N°75

I VINCITORI DI TENNIS E SCOPA D’ASSI

SCOPA 8 coppie si sono date battaglia pres-so il cortile sant'Agnese per il torneo di scopa d'assi. Due gironi e quasi quattro ore di partite accese come nella tradizione del gioco da ta-volo. Per il primo girone la classifica ha visto tre vittorie per la coppia Cogliati-Garuti, due per Formenti - Ripamonti, 1 per Dell'Orto- Consonni e 0 per Pirovano-Tocchetti. Per il girone B tre punti per la coppia Iosca e Frat-tini, due per Nava-Penati, uno per Corneo-Arlati e la coppia per Viviani-Stucchi. A vin-cere la sfida finale Egidio Cogliati e Valdo Garuti, battendo gli avversari Sergio Iosca e Vittorio Frattini; ai primi, due cesti di prodotti alimentari e salumi Vismara. Ai secondi due bottiglie di vino.

TENNIS Domenica 8 si è tenuta la fase finale del

torneo di tennis a 24 giocatori presso il cortile sant'Agnese. La finale per il terzo e quarto posto

ha visto la vittoria di Simone Sirtoli, quarto Tizia-no Valagussa. Finale intensa tra due campioni del torneo: vince al tie break dopo una lunga lotta Da-

vide Buso contro Emanuele Sottocornola. A premiare i vincitori Nadia e Raffaella dell'associa-zione Giovane Cernusco - I bagai di binari conse-

gnando loro le coppe offerte da Circolo tennis Monza e i buoni offerti dal Maxi Sport, sponsor del

torneo, che tornerà l'anno prossimo per la quinta edizione. Riuscirà Buso a raggiungere il triplete?

Già a settembre sarà chiamato in gara per il miglior sportivo SL&S'A race 2012.

SABATO 15 E DOMENICA 16 SETTEMBRE

AL SAN LUIGI LA SL&S’A FEST*MUSICA, SPORT E OSPITI

NEL POMERIGGIO: TORNEO DI CALCIO, ESIBI-

ZIONI DI ENTI E SOCIETA’ SPORTIVE - LA SERA: OSPITI SPORTIVI, PREMIAZIONI MIGLIOR SPORTIVO E MIGLIOR SQUADRA SL&S’A race 2012 E VILLAGGIO LATINO: DJ SET CON JOE VANELLI E L’ANIMAZIONE DEI BAILACON-MIGO: BALLO LISCIO, LATINO, DI GRUPPO E DISCO

MEMORIAL ALBANI CON TORNEO DI CALCIO INTERFORZE, TORNEO DI VOLLEY CON IL GS SAN LUIGI E ANIMAZIONE…

Il programma dettagliato sarà esposto a fine agosto *

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D&FSport di Martina Cereda D&F-28 LUGLIO 2012 N°75

A TU PER TU CON IL PRESIDENTE ERMANNO DELL’ORTO

TRA CALCIO E PALLAVOLO, RISULTATI E ASPETTATIVE Com’è andata la stagio-ne 2011-2012 per l’associazione?

La stagione sportiva appe-na trascorsa ha prodotto ottimi risultati dal punto di vista della partecipazione degli atleti/e, i risultati sportivi invece non sono stati entusiasmanti. Nes-suna delle nostre squadre di calcio ha maturato il di-ritto a disputare le fasi fina-li dei tornei e la squadra del San Luigi B, pur aven-do fatto un buon recupero durante il girone di ritorno, non è riuscita a salvarsi per cui è retrocessa dal gi-rone di eccellenza. Per la pallavolo per il primo anno abbiamo allestito una squadra Under 14 che si è ben comporta-ta arrivando quinta in classifica generale nella propria categoria. L’Under 12 a sua volta si è ben comportata sia in campionato che durante le fasi finali. La squadra dell’Under 10 è stata completamente rinnovata per cui ha pagato un po’ l’inesperienza della competizione ma in alcune occasioni si è fatta rispettare. Un grande riconoscimento e ringra-ziamento va espresso al team degli allenatori che ha seguito per tutto l’anno sportivo la pro-pria squadra con dedizione e ve-ra passione. Mi sento, quindi di ringraziare pubblicamente Miriana Passo-ni, Beatrice Baragetti e Miche-la Ferrario per l’Under 10, Lu-cia Pozzoni e Valentina Gar-

gantini per l’Under 12, Nicola Ferrario, Giosuè Airoldi e Claudia Fumagalli per l’Under 14 e la Open, non va inoltre di-menticato il grosso contributo fornito da. Giovanni Ripamonti quale arbitro ufficiale di pallavolo del San Luigi. Nel settore calcio è giusto ricordare il notevole contributo di Emanuele Nava e Fabio Airoldi che da anni con vera dedizione offrono tempo e passione ai propri atleti.

Per quanto concerne il calcio ci sono novità? Si sa con cer-tezza il numero delle squadre?

Tutte le squadre di calcio che hanno partecipato all’ultima sta-gione sportiva hanno confermato la loro presenza per cui nella prossima saremo rappresentati da quattro squadre categoria

Open e da una nella catego-ria Top Junior.

Per la pallavolo sono con-fermate le quattro squadre già presenti? Ci saranno dei cambi di allenatori?

Per la pallavolo le squadre saranno quelle dell’’anno scorso, ovvero Under 10 – Under 12 – Under 14 e Open. Il team tecnico, visto gli ottimi risultati di quest’anno, è stato comple-tamente confermato per cui gli stessi allenatori seguiran-no le proprie squadre.

Quali sono le sue aspetta-tive per la nuova stagione?

Le aspettative di un presiden-te sono sempre quelle di ve-

dere una propria squadra vince-re, sia per i propri/e atleti, i pro-pri tifosi che appassionatamente seguono una delle nostre squa-dre e sia infine per i nostri spon-sor che vedono premiati i loro sacrifici. Il nostro principale obiettivo rimane però quello di creare un ambiente familiare in-torno alle squadre e alla società per consentire a ogni ragazzo/a di poter svolgere lo sport preferi-to con serenità e passione. Cre-do, inoltre, doveroso ringraziare e formulare l’augurio di buon la-voro al nuovo Consiglio Direttivo eletto durante l’ultima assem-blea annuale nel mese di mag-gio (composto dal presidente e i sei soci eletti: Alessandro Riva, Giosuè Airoldi, Fabio e Gio-vanni Airoldi, Nicola Ferrario, Giovanni Ripamonti ndr).

SABATO 1 & DOMENICA 2 SETTEMBRE AL S.LUIGI

SL&S’A VOLLEY-ISCRIZIONI APERTE

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Cucina di Maria Grazia & Marta Perego D&F-28 LUGLIO 2012 N°75

SPAGHETTI FREDDI AL TONNO Ingredienti per 4 persone: gr 400 spaghetti gr 100 tonno sott’olio n ½ bicchiere di olio d’oliva n 1 cucchiaio di capperi qualche goccia di succo di limone origano sale e pepe Cuocere gli spaghetti al dente, scolarli e passarli sotto l’acqua corrente per raffreddarli. Unire il tonno tritato, l’olio e il succo di limone, e condire gli spaghetti. Cospargere con un pizzico di origano, pepe e i capperi. Servirli freddi.

INSALATA DI MARE

Dosi per 2 persone: gr 200 cozze gr 100 gamberi gr 100 polipi succo di limone sedano, prezzemolo basilico, cipolla, carota olio di oliva vino bianco chiodi di garofano cannella sale e pepe Mettere in una pentola poca acqua e unirvi gli aromi da cucina, le droghe, il vino bianco e il sale. Portare a ebollizione. Quando bolle, mettere nella pentola i polipi puliti e lavati e i gamberi. Fare bollire, a fuoco lento, per 5 minuti. Sgusciare i gamberi, tagliare a fettine i polipi. A parte mettere le cozze (ben lavate e private di ogni traccia di fango o filamenti) in una pentola senza acqua. Coprire la pentola e mettere sul fuoco. Le cozze si schiudono col vapore acqueo. Lasciare bollire nel loro brodo per almeno 5 minuti. Prendere una coppa di vetro e mettervi i gamberi, le cozze e i polipi. Condire con pepe, prezzemolo tritato, succo di limone e olio.

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Cucina di Maria Grazia & Marta Perego D&F-28 LUGLIO 2012 N°75

POLPETTONE VEGETARIANO Ingredienti per 4 persone: kg 1 patate farinose gr 200 carote gr 200 piselli gr 200 fagiolini n 2 uova gr 80 parmigiano grattugiato gr 80 asiago n 10 foglie di lattuga una noce di burro farina 0 q.b. sale e pepe Lessare e pelare le patate. Schiacciarle e raccoglierle in una terrina, regolare di sale e pepe e lasciare intiepidire. Nel frattempo, lessare le verdure al dente e tagliarle a tocchetti. Aggiungere alle patate le uova precedentemente sbattute, il parmigiano e le verdure. Dare al composto la forma di un polpettone e infarinarlo. In una teglia, sciogliere il burro e farvi rosolare il polpettone per qualche minuto (da tutte le parti). Cuocere in forno a 180° per 20 minuti. Sbollentare le foglie di lattuga, cospargere il polpettone di asiago a scaglie e coprire con le foglie di lattuga. Ripassare in forno per altri 10 minuti. Servire caldo.

ROSE DEL DESERTO

Ingredienti: gr 100 farina 00 gr 50 fecola gr 50 farina di mandorle gr 75 zucchero gr 100 burro n 1 uovo n ½ bustina di lievito n 1 bustina di vanillina sale, cornflakes q.b. Sbattere l’uovo con lo zucchero, incorporare anche il burro sciolto e mescolare bene. Unire insieme la fecola, la farina di mandorle, il lievito, la vanillina e un pizzico di sale, aggiungerlo al composto e incorporare bene. In ultimo aggiungere la farina 00 e creare un composto abbastanza sodo. Rovesciare i cornflakes in un piatto, prendere un pochino di impasto e fare delle palline grandi come delle piccole polpette, passarle nei cornflakes come se fosse una impanatura. Posarle sulla placca del forno ricoperta con carta forno. Cuocere a 180° per 10 minuti circa. Attenzione che sulla base i cornflakes bruciano in fretta.

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Moda&Spettacolo D&F-28 LUGLIO 2012 N°75

SIPARIO(mbn) La dram-

maturgia femminile del No-vecento Il XX secolo letterario è ancora prettamente a firma maschile, anche nel teatro. Infatti è difficile tracciare il percorso di una drammaturgia femminile. Le donne sono, invece, ormai pre-senti in scena come attrici e re-giste. Dal secondo dopoguerra si assi-ste, pero, ad un generale risve-glio culturale che vede protago-niste anche le donne. Nel teatro troviamo, tra le pioniere, Natalia Ginzburg, Alba De Cespedes e Dacia Maraini, che negli anni Sessanta fondo il Teatro della Maddalena a Roma per portare in scena le battaglie sociali e il “privato” delle donne. Solo dalla fine degli anni Ottan-ta, pero, questi primi tentativi sperimentali danno frutti anche a livello nazionale e le autrici si moltiplicano. I nuovi testi affron-tano tematiche tipicamente femminili, come la maternità e la vita domestica, ma soprattutto forniscono un nuovo punto di vi-sta su molti altri temi. Nel 1991 nasce il Teatro delle Donne, che propone un teatro scritto, pensa-to e realizzato dalle donne, che copre un ventaglio di temi sem-pre più ampio e tocca generi, sti-li e linguaggi differenti che rap-presentano alcuni dei fermenti più interessanti della dramma-turgia contemporanea. Proprio per la mancanza di una tradizione teatrale al femminile, e sorprendente la ricca, ma spesso sconosciuta produzione per il teatro di tante scrittrici, tra cui la pioniera Anna Bonacci con L’ora della fantasia nel 1944, Lina Wertmuller che esordisce nel 1968 con 2+2 non fa più quattro, Gina Lagorio, i cui testi teatrali sono raccolti nel volume Freddo al cuore del 1989, Franca Rame con Par-

liamo di donne del 1992, in cui sono racchiuse mol-te sue opere, Lella Costa con La daga nel loden pubblicato nel 1992, una raccolta dei testi dei suoi spettacoli, Margaret Mazzantini con Manola del 1999, Franca Valeri (nella foto) che ha raccol-to parte della sua vasta produzione in Toh quante donne del 2004, Dacia Maraini con i suoi quasi settanta testi raccolti nei due volumi Fare teatro 1966-2000 e Cristina Comencini con Due partite. Sicuramente, co-munque, sono Natalia Ginzburg e Dacia Maraini le due autrici che rappresentano meglio nel Novecento le due tendenze del teatro, la commedia la prima e la tragedia la seconda.

Conclusioni Le donne hanno dovuto recupe-rare un’esclusione dalla scena subita fino al Cinquecento. Sicu-ramente la loro storia separata e separatista ha condizionato il lo-ro teatro. Negli ultimi anni hanno conquistato una propria sogget-tività sulla scena che si è espressa spesso in modo diso-mogeneo, ma che ha dato il via ad una prolifica produzione di testi e spettacoli al femminile. Dalla consapevolezza della loro diversità, da un punto di vista femminile, dunque, è venuto alla luce qualcosa di nuovo per la drammaturgia contemporanea, anche se non è facile conquista-re un linguaggio proprio quando si e taciuto a lungo. Questo senso di inadeguatezza e stato espresso molto bene da Pirandello, ne La ragione degli altri, quando fa dire a Livia: «Non sento come mia la mia vo-ce, un tono che mi sembri giu-sto. Ho troppo, troppo taciuto». Anche se sono convinta con Co-leridge che “la mente dell’artista e androgina”, condivido il pen-siero di Paola Mastrocola che,

nell’introduzione alla raccolta di poesie femminili “L’altro sguardo”, afferma: “ La scrittura femminile, più di quella maschile, e costruita sulla ricer-ca della verità. Scrive-re e riflettere su se stesse, guardare a costo di trovare il buio

e l’orrore. E’ questo l’estremo coraggio dello sguardo”. Oggi la donna che scrive per il teatro non fa più notizia, nè scandalo, anzi fa tendenza, e al-cune donne riescono ad ottene-re anche prestigiosi riconosci-menti. Superato ormai il momen-to della rabbia, della rivendica-zione, la donna può affrontare ogni argomento, ogni tematica a cui regalare la ricchezza ine-guagliabile della propria visione. Siamo finalmente arrivate, dopo tanti anni, là dove gli uomini erano già secoli fa. Ma è vera-mente così? Oppure il tempo che la donna dedica alla scrittu-ra di un testo e ancora un tempo “rubato”? Mentre gli autori o i poeti hanno avuto spesso una donna, una musa, che li ha ap-poggiati, incentivati, accompa-gnati, la donna non ha nessuno con questo ruolo, anzi spesso deve ricavare con fatica il tempo da dedicare alla scrittura. Nono-stante non si possa ancora par-lare di una vera e propria genea-logia teatrale femminile nel tea-tro italiano, e positivo che negli ultimi decenni le drammaturghe abbiano creato tra di loro una certa continuità e abbiano ope-rato anche un superamento te-matico e stilistico. Resta, co-munque, ancora molto da fare per promuovere una creatività teatrale femminile, non in un’ottica di “sapere separato”, ma, tenendo conto della sogget-tività e della diversità della don-na, nella ricerca di un proprio linguaggio teatrale.

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Moda&Spettacolo D&F-28 LUGLIO 2012 N°75

CHIC E SHOCK - LA

MODA CHE VERRA’ (csr) Carissimi amici di D&F, un caldo abbraccio! Finalmente è arrivata l’estate: caldo, sole, mare, lago, spiaggia e il classico aperitivo del wee-kend per concludere la giornata, momento di incontri e relax. La solita domanda però ci atta-naglia: Che cosa possono met-termi per un aperitivo o festa in spiaggia? Voglio darvi qualche consiglio sulle migliori tendenze del momento! Gli occhiali da sole, sono un accessorio indispensabile, an-che perché se prima siete state sul bagnasciuga a prendere il sole potete tranquillamente tirarli su per la testa come un cerchiet-to ed assumere un aria rilassata. Molto carino e non troppo impe-gnativo è un bel paio d’occhiale da sole nero, modello oversize. I capelli potete raccoglierli in un elegante coda di cavallo o se ancora bagnati utilizzare delle mollette per creare morbidi rac-colti/spettinati fai di te. L’abito deve essere veloce, co-modo e non troppo appariscente perché ricordatevi che siete sempre in spiaggia e non su uno yacht. Vi consiglio di scegliere un abito corto e fresco come il modello stile kaftano, oppure dei leggeri abiti semi trasparenti con fantasie floreali, mentre se la fe-sta è a tema potrete sfoggiare un elegante costume intero av-volte da un maxi pareo. Altrettanto essenziale è la borsa a mano capiente per infilarci dentro di tutto, anche un bell’asciugamano colorato fluo che fa tanto estate. Sempre at-tuali le borse di paglia, per esse-re sempre chic sconsiglio invece quelle di plastica, si per la spiaggia ma no per un Happy Hour. Infine, come accennato meglio usare scarpe basse, comode e versatili Le infradito sono un classico durante l’estate e si

possono adattare a qualsiasi abbigliamen-to. In base all’eleganza del look si potrà optare per delle infradito classiche op-pure con decorazioni come gioielli, fiori e perline. Niente zeppe alte per cammina-re in spiaggia: sono scomode per questo tipo di occasioni e ri-schiate pure di inciampare con qualche buca fatta dai bambini e cadere per terra come pere cot-te. Meglio evitare una figuraccia poco fashion, se possibile, no? Se siete amanti dei gioielli ricor-datevi di non esagerare in spiaggia, optate per bracciali co-lorati e maxi orecchini in resina colorata. Per chi invece non è ancora in vacanza si ricordi che non esiste un vero look per l'aperitivo. Una volta usciti dall'ufficio, via verso l'happy hour. Non c'è tempo per cambiarsi. Un consiglio, chi è in tailleur, lasci la giacca in mac-china e intrecci un foulard alla borsa. Per chi è in jeans, prima di uscire di casa la mattina, pen-si ad infilare nella borsa un paio di zeppe comode e glam. La maxi bag è un must anche per la sera.

CINEMA (dva)

Biancaneve e il cac-ciatore è il preferito degli italiani per la seconda settimana consecutiva, seguito dal fantastico Uomo Ragno in versione 3d e classica. Il podio rimane in-variato, ma alla quarta posizione arriva l'unica nuova entrata della settimana: è l'horror fantastico La leggenda del cacciatore di vampiri 3d, che riscrive la storia americana presentando il presi-dente Lincoln come un inarre-stabile guerriero della notte. Il film del russo Bekmambetov guadagna una doppia piazza, conquistando anche la posizione numero sei con la versione bi-

dimensionale. Alla cinque re-siste Il dittatore di Sacha Ba-ron Cohen. In uscita dal 22 agosto il car-toon Madaga-scar 3: ricercati

in Europa

TV COSA ABBIAMO

VISTO Quinta Colonna in prima serata non ha raccolto l’esito sperato per quanto concerne gli ascolti. Resta comunque uno dei pochi programmi di approfondimento in diretta, in prima serata di quest’estate. Per il resto non ci sono grosse novità rispetto a quanto scritto il mese scorso. Veline resta il programma di punta dell’estate, Reazione a ca-tena con Pino Insegna nel pre-serale ha un buon seguito

TV COSA VEDREMO Le novità riguardano settembre. Su Canale 5 tornerà Centovetri-ne con nuove avvincenti punta-te, Dallas e I Cesaroni, Paolo

Bonolis con Avanti un altro e le regine Maria De Filippi con i consueti programmi di punta e

Michelle Hunziker (nella foto) che sarà una delle protagoni-ste, subito con Stri-scia la notizia, Pape-rissima e forse anche Mi scappa da ridere. Su Raiuno domenica 9 e lunedì 10 Miss Ita-lia 2012; con Fabrizio

Frizzi Per tutta la Vita il merco-ledì e a seguire Gli spietati. Car-lo Conti con Tale quale show il venerdì e il preserale L’eredità. Antonella Clerici sarà in onda il sabato con Ti lascio una canzo-ne. Molte le fiction in programma che scopriremo di mese in me-se. Non resta che goderci le ul-time settimane di repliche ago-stane in vista di un settembre che partirà già a suon di sfide con i big della tv.

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Dietro l’angolo

Soltanto uno dei cinque disegni indicati dalle let-tere rappresenta esattamente la parte dell'in-fermiera non visibile perché coperta da un ango-lo che ella sta oltrepassando.

Sapreste dire qual è?

Punti e linee

Dove si trova in questo disegno, in una posizione differente, l'omino schematizzato in alto a sinistra?

Tempo libero di Marta Perego D&F-28 LUGLIO 2012 N°75

3 5 6 8 7

9 7 4 5 1

1 9

8 9

5 1 2 8

2 6 9 1

7 2 5 4 1

2 7

9

8

9 8 7 6

1 6 5

5 6 3

4 7 2

9 3

2 7 4

4 8

3 1 7

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Rebus a domanda e

risposta (8 8) Esempio: Dov'è RE? Su P remo =

Dovere supremo

Transgrafia (7, 5) Si tratta di un rebus ad antipodo. Date il

nome ad ogni figura segnata con un asterisco e troverete la frase risolutiva spostando la prima lettera in fondo e

leggendo tutto a rovescio. (Esempio: Cetre, Po, cetra = Carte

coperte.)

I quattro quadretti

Solo quattro dei 21 quadretti numerati sono stati presi

dal disegno grande. Quali?

Calcolo enigmatico

A segno uguale corrisponde cifra uguale.

Falso peggiorativo Un amore finito

Ci siamo detti xxxxx pacatamente, tranquilli e senza rinfacciarci niente;

or, noncurante della notte scesa, rimango qui all’xxxxxxxxx e penso

ancora ai bei momenti che passammo allora.

Tempo libero di Marta Perego D&F-28 LUGLIO 2012 N°75

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Musica D&F-28 LUGLIO 2012 N°75

SPECIALE CLASSIFICHE, LE HIT DELL’ESTATE

(dva) E’ Biagio Antonacci al top della classifica album, escludendo le compilation estive che stan-no spopolando. Risalgono Emma e Tizano Ferro. La hit dell’estate? La balada come ballo di gruppo,

ma la pizzica Non vivo più senza te di Antonacci piace molto. Anche Endless summer sul podio. Segnaliamo Emis Killa, rapper di Vimercate.

CLASSIFICA ALBUM

1 SAPESSI DIRE NO BIAGIO ANTONACCI

2 SARO' LIBERA EMMA

3 L'AMORE È UNA COSA SEMPLICE TIZIANO FERRO

4 LIVING THINGS LINKIN PARK

5 ANCORA DI PIU' - CINQUE PASSI IN PIU' ALESSANDRA AMOROSO

6 21 ADELE

7 HANNO UCCISO L'UOMO RAGNO 2012 MAX PEZZALI / 883

8 REBETIKO GYMNASTAS VINICIO CAPOSSELA

9 LA TEORIA DEI COLORI CESARE CREMONINI

10 BELIEVE JUSTIN BIEBER

DOWNLOAD SINGOLI

1 BALADA (TCHÊ TCHERERE TCHÊ TCHÊ) GUSTAVO LIMA

2 ENDLESS SUMMER OCEANA

3 CALL ME MAYBE CARLY RAE JEPSEN

4 SE IL MONDO FOSSE EMIS KILLA, CLUB DOGO, JAX & MARRACASH

5 PAYPHONE MAROON 5 FEAT. WIZ KHALIFA

6 MA CHÉRIE DJ ANTOINE FEAT. THE BEAT SHAKERS

7 NON VIVO PIU SENZA TE BIAGIO ANTONACCI

8 MAMA LOVER SEREBRO

9 COME UN PITTORE MODÀ

10 TU MI PORTI SU GIORGIA

ENDLESS SUMMER - OCEANA Endless summer, oh, oh, oh, oh,

yeh, yeh, yeh, yeh, yeh Endless summer, oh, oh, oh, oh,

yeh, yeh, yeh, yeh, yeh

Moving up, moving down, keep on turn-ing up the sound

We gonn party in the sun Catch the feeling have some fun

Moving up, moving down, let your love shine all around

You're gonna be my number one Make my heart beat like a drum

Like a drum, drum, Moving up, moving down You make me jump, jump

Let your love shine all around Like a drum, drum,

Make my heart beat like a drum Like a drum, drum,

Endless summer, oh, oh, oh, oh,

yeh, yeh, yeh, yeh, yeh Endless summer, oh, oh, oh, oh,

yeh, yeh, yeh, yeh, yeh

Like a drum, drum, Moving up, moving down You make me jump, jump

Let your love shine all around Like a drum, drum,

Make my heart beat like a drum Like a drum, drum,

You're gonna be my number one Make my heart beat like a drum

Like a drum, drum, Soluzione giochi

Punti e linee: L'omino corrispondente è il numero 11.

Dietro l’angolo: Il disegno che completa esattamente l'in-

fermiera è D. Infatti gli altri sono da escludersi per i seguenti

motivi: A = il bordo del grembiule è ondulato; B = il colletto

è più basso; C = la tasca del grembiule è più piccola; E = i ca-

pelli sono più lunghi.

Rebus a domanda e risposta: Cos'à C - chi va - l'oro?

- Sì = Cosacchi valorosi.

Transgrafia: Meli; baro; data = Matador abile

Falso peggiorativo:Addio, addiaccio.

I quattro quadretti: Solo i quadretti 5, 8, 10 e 18 fanno

parte del disegno grande. Tutti gli altri invece sono solo appa-

rentemente uguali.

Calcolo enigmatico:

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Storia locale(rubrica a puntate) D&F-28 LUGLIO 2012 N°75

CERNUSCO NEGLI ANNI ‘30 (6A E ULTIMA PARTE)

(segue da D&F n°74) Dopo piazza S. Giovanni (nella foto) e dopo la curt de Bës, si apriva un’altra via che pure por-tava al Cimitero, avente a destra la curt di Marsela e di Penat, la gesa di purcêi (la chiesa dei porci, cosiddetta perché era un edificio costruito per farne una chiesa, mai ultimato e adibito a cascinale e poi a stalla di maia-li), le mura di un’altra ortaglia dei Lurani e poi campi; sulla sinistra, invece, c’era la parte retrostante del laboratorio di pasticceria e quindi le mura del giardino di Vil-la Lurani. A Villa, sempre sul lato sinistro della strada principale, si diparti-va una stretta strada che porta-va a la Baia (Cassina S. Cecilia) e proseguiva tra i campi, poi, di fronte al Bellavista, un altro sen-tiero carrabile che si inoltrava

nei campi. Un’ultima località abitata era quella di Andegardo (Lande-gard) e Ca nëva (Casa nuova) ad Est del paese, in aperta campagna, come pure ul Casen (Casino) che era una casa colo-

nica in mezzo ai campi. Le strade

principali di Cernu-sco, cioè

l’arteria Carsaniga – Osna-go, la via

Roma e piazza S. Giovanni, avevano una loro nomenclatura dialettale e precisamente: Cun-trada de sën Cêrnës (da Carsa-niga a piazza S. Giovanni), Cun-trada de Vila (da piazza S. Gio-vanni a Osnago), Riva o Cuntra-da de la stasiön (via Roma) e Piasa de la Gesa (piazza S. Giovanni). Questa era la topografia e la to-ponomastica di Cernusco tra gli anni venti e trenta del nostro se-colo; con circa duemila abitanti, tanto silenzio e tanto verde che l’annuario del T.C.I. di quei tem-pi classificava “Località di villeg-giatura”.

<Trentatreesima parte > di Mario Ferrario, da Il Segno (Ottobre 1973)

“Magnifica la prospettiva paesaggistica che si può ammirare dall’ala Nord-Sud con il vialone che centra, scendendo verso il torrente Molgora, il castello e più in alto la sommità del colle montevec-chino. Il tutto con orientamento Ovest”.

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Associazioni cernuschesi D&F-28 LUGLIO 2012 N°75

DAL 2009 ATTIVA PER ANIMARE IL PAESE CON EVENTI

(csr) Dal 2 aprile 2012 Giovane Cernusco - I ba-gai di binari è un'associa-zione no profit, legalmente registrata presso l'Ufficio delle Entrate. Un gruppo di giovani e adulti di Cernusco che hanno deciso di mettere a disposizione il proprio tempo libero per organiz-zare iniziative sportive e culturali in paese e per avvicinarsi costruttivamen-te alla vita sociale del paese stesso. Il gruppo è indipendente e non fa di-rettamente riferimento né all'oratorio né a gruppi po-litici ed amministrativi, bensì si propone di colla-borare con questi enti e le diverse associazioni del paese. Presidente del sodalizio Dario Vanoli, vicepresidente Linda Sassi e segretaria del gruppo Anna Maggioni. «Il gruppo ormai è consolidato e proprio in questi giorni sta cre-scendo in numero – ci spiega il presidente – Colgo l’occasione per invitare i giovani, chi ha a cuore la vita del nostro paese di farsi avanti e di entrare nei “ba-gai”. Più siamo più si può fare. Non ci mancano certo le idee».

I primi eventi di cui si sono oc-cupati nell'estate del 2009 sono i quattro tornei che sono stati chiamati San Luigi e Sant’Agnese race (da cui l’acronimo SL&S'A) per sottoli-neare il fatto che hanno avuto e avranno luogo nell’oratorio San Luigi e nel cortile Sant’Agnese, grazie al patrocinio del Comune di Cernusco e grazie a tutte le persone e sponsor che hanno dato una mano. A seguire il

gruppo ha organizzato a seguito del successo dei tornei estivi la SL&S'A Fest - Musica&Sport presso l'oratorio san Luigi con la premiazione del miglior sportivo, la presenza di Antonio Rossi e la band allora emergente Teo e le veline grasse con la sua mu-sica anni '80 e '90 rivisitata in chiave moderna. Il tutto è stato ripetuto con entusiasmo e anco-ra maggiore affluenza nel 2010 e nel 2011 con Silvia Palamà, Mattia Serraglini e Alessandro Lenzini; sette tornei, una grande festa con musica, sport e oppor-tunità di vivere insieme le feste del paese di giugno e ottobre.

Un'altra tradizione è il vin brulè la notte di Natale e l'idea dell'a-peritivo itinerante per i locali di Cernusco che quest’anno ha avuto oltre 70 iscritti. Tra le par-ticolarità di quest’anno del 2012 la Corrida tenuta in occasione della festa della mamma regi-

strando il tutto esaurito e Burraco, scopa d’assi, il palio dei rioni, nella speranza che prendano sempre più piede.

«Il fatto che possiamo migliorare, mettere ma-no a nuovi progetti non fa altro che darci la cari-ca – precisa Vanoli – Certo trovare la piena collaborazione di altri enti è importante; anche perché l’obiettivo nostro principale è ravvivare il paese. Il tutto poi per beneficienza per ora a favore del Granaio e del nostro oratorio».

Quest’anno i tornei sono andati bene e 1 e 2 set-tembre si terrà il torneo di pallavolo il 15 e 16 settembre avrà luogo la

festa finale all’oratorio San Luigi.

«Musica e sport i protagonisti, sperando nel bel tempo. Alcune associazioni cernuschesi avran-no il loro spazio oltre ai tornei di calcio e pallavolo con la terza edizione del memorial Albani con Giornale di Merate e le inter-forze – spiega il presidente – Scopriremo il miglior sportivo dei nostri tornei e la miglior squadra Ospiti Monica Casiraghi (vedi pag 3 ndr) di Missaglia della na-zionale ultramaratona e Noemy Gizzi di Casatenovo Ultra mara-toneta dell’Atletica 85 Faenza e non sono da escludere altre pre-senze. E poi un gradito ritorno: il ballo e l’animazione con Villag-gio latino e i Bailaconmigo».

Spettacolo assicurato quindi, non resta che aspettare settem-bre con gli appuntamenti dell’associazione tra musica, sport e divertimento.

Visita il sito: www. associazioni.eu