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DELLE RESIDENZE SANITARIE ASSISTENZIALI RSA di Rovereto, via Vannetti n. 6 RSA di Rovereto, Borgo Sacco, via Fedrigotti n. 7

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DELLE RESIDENZE SANITARIE ASSISTENZIALI

RSA di Rovereto, via Vannetti n. 6

RSA di Rovereto, Borgo Sacco, via Fedrigotti n. 7

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CARTA DEI SERVIZI DELLE RESIDENZE SANITARIE ASSISTENZIALICoordinamento editoriale:Daniela Roner, Andrea Zencher, Massimiliano ColomboArchivio fotografico: R.S.A. Vannetti Progetto grafico: Forme S.a.s. - TrentoStampa: Litotipografia Alcione - Trento

AZIENDA PUBBLICA DI SERVIZI ALLA PERSONA CLEMENTINO VANNETTISede legale: Via Vannetti, 6 - 38068 Rovereto (TN)Tel. 0464.455000 - Fax. 0464.455010www.apspvannetti.ite-mail: [email protected] - PEC: [email protected]

SEDI DELLE STRUTTURE ASSISTENZIALI:R.S.A. di via Vannetti, n. 6R.S.A. di via Fedrigotti, n. 7Centro Diurno per Anziani e Alloggi Protetti di Via Vannetti, n. 2Alloggi protetti di via Unione, n. 2

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L’impegno per la qualità

Appendice: il De.Di.Co.

SOMMARIO

I nostri impegni nei confronti dell’utenza

Cosa è la RSA

Premessa

L’accesso alle RSA

I servizi presenti in RSA

La partecipazione dei familiariLa partecipazione dei familiari

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I Princìpi per l’erogazione dei servizi pubblici, approvati dalla Direttiva del

Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 gennaio 1994, prevedono l’ado-

zione da parte degli enti gestori di servizi pubblici della Carta dei servizi.

La presente Carta dei servizi è stata redatta seguendo le indicazioni meto-

dologiche del D.p.c.m. di data 19 maggio 1995 “Schema generale di rife-

rimento della «Carta dei servizi pubblici sanitari»”, tuttora vigente ai sensi

dell’art. 11 comma 5 del D.Lgs. n. 286/1999, recentemente novellato dalla

lettera b) del comma 13 dell’art. 19 del D.L. n. 90/2014. È stata approvata

dal Consiglio di amministrazione dell’A.p.s.p. C. Vannetti con deliberazione

di data 5 giugno 2015 n. 31 e può essere scaricata dal sito www.apspvan-

netti.it. Essa rappresenta uno strumento di prima informazione sui servizi

offerti dalle RSA e sugli standard di qualità garantiti ai residenti e ai fami-

liari, ulteriori rispetto a quelli previsti dalle normative vigenti. La Carta dei

servizi rappresenta altresì uno strumento di tutela dei cittadini.

Sul sito istituzionale si possono trovare tutte le informazioni utili per un in-

quadramento storico, giuridico e organizzativo dell’A.p.s.p. C. Vannetti e

delle sue attività istituzionali.

PREMESSA

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Nel mio ruolo di Presidente della A.p.s.p. “Clementino Vannetti” credo di

poter affermare che la nostra attività è costantemente finalizzata a miglio-

rare i servizi erogati alla persona, alla famiglia e alla comunità, a costruire

quotidianamente il rapporto con l’utente e le famiglie, a prestare attenzione

per proporci come partner/risorsa in grado di soddisfare le molteplici esi-

genze sociali, ascoltare e proporre soluzioni per rendere la nostra azione

sempre più efficace.

In un momento con risorse pubbliche e private limitate, dove è fondamen-

tale continuare a rivalutare la propria organizzazione per garantire efficien-

za ed efficacia nei servizi offerti e valutare tutte le possibilità di migliora-

mento, proponiamo la Carta dei Servizi, cioè la relazione sulla qualità dei

servizi erogati nella quale l’Ente dichiara i livelli di servizio che si intendono

garantire ed i risultati conseguiti periodicamente.

E’ stata precisa intenzione mia e dello staff rendere conto dei nostri settori

di attività attraverso un documento di agile consultazione, di rendiconto

e di proposta sulle varie articolazioni del nostro agire come Azienda di

servizi alla persona nel contesto del territorio, delle sue risorse e delle sue

specificità, consapevoli che il cittadino-utente è protagonista ed è nostra

responsabilità garantire sempre meglio il suo diritto alla miglior assistenza

possibile.

Esprimo riconoscenza per lo spirito collaborativo manifestato da tutti colo-

ro che vivono ed operano nell’APSP Vannetti e che permettono quotidiana-

mente il conseguimento dei risultati.

SALUTO DEL PRESIDENTE

PREMESSA

dott.ssa Daniela Roner

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La definizione di RSA data dallalegislazione vigente

La missione delle RSA

Le norme di riferimento per la gestione delle RSA

Le nostre strutture assistenziali

COS’È UNA RSA

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Che cosa è una RSA

La definizione di RSA data dallalegislazione vigente

La missione delle RSA

Le norme di riferimento per la gestione delle RSA

Le nostre strutture assistenziali

COS’È UNA RSA

La definizione di RSA data dalla legislazione vigenteLa legge provinciale n. 6/1998 definisce la Residenza Sanitaria Assisten-

ziale (abbr. RSA) una struttura nella quale in forma residenziale sono or-

ganizzati servizi socio-sanitari integrati a prevalente valenza sanitaria, che

risponde a bisogni richiedenti trattamenti continui di anziani non autosuffi-

cienti, non curabili a domicilio, nonché di persone non autosufficienti o con

gravi disabilità fisiche o psichiche.

La legge provinciale prevede che la RSA eroghi:

a) assistenza sanitaria medica e infermieristica generale e specialistica e

trattamenti riabilitativi per il mantenimento e il miglioramento dello stato di

salute e del grado di autonomia della persona;

b) riattivazione psico-sociale e prevenzione della sindrome da immobilizzazione;

c) assistenza alla persona nello svolgimento delle attività della vita quotidiana;

d) attività sociali.

La Giunta provinciale approva annualmente le Direttive per la gestione

delle RSA, che disciplinano i servizi e finanziano i costi sanitari delle RSA

attraverso il Fondo sanitario provinciale.

La missione delle RSALa Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA) ha lo scopo di accogliere per-

sone non autosufficienti e non curabili a domicilio, per offrire loro, nei limiti

delle risorse disponibili, una relazione di cura individualizzata, in un am-

biente protesico e familiare, capace di attenuare l’impatto delle limitazioni

dovute alla malattia e alla disabilità e di promuovere al meglio possibile

la salute, il benessere e la partecipazione nelle situazioni di vita, in una

prospettiva di valorizzazione delle soggettività e delle capacità, di tutela

dei diritti e di inclusione sociale.

Le norme di riferimento per la gestione delle RSAIl funzionamento delle RSA è disciplinato, oltre che dalla legge provinciale

n. 6/1998 e dalle Direttive annuali per la gestione delle RSA emanate dal-

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la Giunta provinciale, da un Regolamento sanitario e da un Regolamento

interno approvati dal Consiglio di amministrazione della Vannetti. I regola-

menti sono a disposizione dell’utenza presso l’ufficio dell’assistente sociale

oppure sono scaricabili da sito www.apspvannetti.it.

Le nostre strutture assistenzialiL’A.p.s.p. C. Vannetti (d’ora in poi Vannetti) gestisce due RSA situate a

Rovereto, accreditate dalla Provincia Autonoma di Trento.

- RSA di via Vannetti n. 6, con 213 posti letto accreditati2 di cui 199 con-

venzionati con il Servizio Sanitario Provinciale e 14 gestiti dalla Vannetti per

il servizio ad accesso privato “Accoglienza temporanea nei posti letto non

convenzionati”.

La RSA in via Vannetti n. 6 è la struttura più grande e storica, sede legale

e amministrativa della Vannetti. È organizzata su 6 piani, con un ampio

spazio di soggiorno situato a piano terra, comprendente le zone ingresso/

atrio, biblioteca/punto lettura, bar e mensa aperti anche a dipendenti e ad

utenti esterni, cappella e sala televisione. Dalla zona a piano terra si ac-

cede a un grande giardino alberato con percorsi accessibili per persone

con disabilità.

La RSA di Via Vannetti è articolata in 4 nuclei assistenziali con posti letto

base e 2 nuclei ad alto fabbisogno assistenziale.

Il nucleo del 1° piano ospita prevalentemente residenti ad alto fabbisogno

assistenziale sanitario, compresi residenti in stato vegetativo o a minima

responsività in regime assistenziale NAMIR. Il nucleo Demenze Disturbi

Comportamentali (DE.DI.CO.) accoglie residenti affetti da demenze con

disturbo comportamentale. I restanti 4 nuclei sono distribuiti su piani dal 2°

al 5° e accolgono in posti letto base residenti non autosufficienti.

-RSA in via Fedrigotti n. 7 a Borgo Sacco (quartiere di Rovereto), con 72

posti letto accreditati e convenzionati con il Servizio Sanitario Provinciale.

È organizzata in quattro nuclei assistenziali (A-B-C-D). L’edificio è caratte-

rizzato da un ampio atrio/soggiorno, con cappella, di un giardino spazioso

e di locali destinati a centro di servizi per anziani.

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I principi fondamentali

La nostra visione di RSA

L’organigramma delle RSA

Come lavoriamo

Come si vive in RSA

I NOSTRIIMPEGNI NEI CONFRONTI DELL’UTENZA

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I principi fondamentali

La nostra visione di RSA

L’organigramma delle RSA

Come lavoriamo

Come si vive in RSA

I NOSTRIIMPEGNI NEI CONFRONTI DELL’UTENZA

I principi fondamentaliConformemente alla Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri emana-

ta il 27/01/1994, la Vannetti svolge le proprie attività istituzionali nel rispetto

dei principi di eguaglianza, di imparzialità, di continuità, di diritto di scelta, di

partecipazione, di efficacia e di efficienza. La Vannetti è un ente pubblico e

la sua azione amministrativa rispetta ulteriori principi propri del diritto ammi-

nistrativo: la legalità, il buon andamento, la responsabilità, la pubblicità e la

trasparenza.

La nostra visione di RSAVogliamo che ogni residente si senta a casa, in un ambiente di vita e di cura

adatto e sicuro in relazione alle sue limitazioni. Vogliamo che si senta parte

di una comunità a dimensione familiare, che possa sempre contare sull’at-

tenzione e sulle cure amorevoli e competenti degli operatori e, nei limiti delle

risorse disponibili, sia sostenuto nelle sue capacità e accompagnato nelle sue

aspirazioni e nelle sue esperienze di vita: dagli operatori, dai familiari, dagli altri

residenti, dai volontari e dagli amici a lui più vicini.

L’organigramma delle RSAIl servizio RSA, come si può evincere dall’organigramma di pagina seguente, è

articolato nell’Area sanitaria e nell’Area assistenziale.

All’Area sanitaria, affidata al dirigente medico coordinatore sanitario delle

RSA, fanno capo le funzioni di indirizzo, coordinamento generale e controllo

dei servizi sanitari, sviluppo delle dotazioni tecnologiche sanitarie, sviluppo di

linee guida e di competenze professionali in ambito sanitario, progettazione e

sperimentazione di miglioramenti nelle pratiche di cura, funzioni igienico-sa-

nitarie, funzioni previste dalle direttive provinciali di coordinamento sanitario

delle RSA, raccordo con UVM e altri servizi dell’APSS.

Il dirigente medico è responsabile funzionale dei seguenti servizi sanitari:

Servizio medico diagnosi e cura: assistenza medica primaria di diagnosi e cura

in forma attiva e con reperibilità, collaborazione nella stesura dei PAI e parteci-

pazione a riunioni di équipe, espletamento adempimenti burocratici (certifica-

I nostri impegni nei confronti dell’utenza

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zione, refertazione, ricettazione, tenuta cartelle, funzioni necroscopiche, ecc.),

comunicazione con ospiti familiari, raccolta consenso informato, realizzazione

di eventi formativi a favore del personale.

Servizio medico specialistico: Il servizio medico specialistico è assicurato

dall’APSS come disposto dalle direttive provinciali per la gestione delle RSA.

Servizio farmaci e presidi: Gestione del sistema di riconfezionamento in dose

unica dei farmaci in compresse. Ordinazione e fornitura di materiale sanitario.

Servizio dietetico: Predisposizione di diete speciali (su indicazione medica) e

del menù degli residenti, raccordo con servizio dietetico APSS per fornitura

integratori alimentari e prodotti per nutrizione enterale, sorveglianza e verifica

del rispetto capitolato di appalto cucina e HACCP, formazione su temi specifici

personale, collaborazione con direzione, medici e responsabili di processo per

ottimizzazione aspetti nutrizionali ospiti e formulazione proposte per costante

miglioramento.

Servizio ausili: Rilevazione del fabbisogno di ausilio protesico, contatti con

Ufficio invalidi dell’APSS, cura degli adempiementi amministravi per la forni-

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tura dell’ausilio da parte dell’APSS, gestione dell’ausilio nel suo ciclo di vita.

Assegnazione temporenea di ausili della Vannetti.

All’Area assistenziale competono funzioni di indirizzo tecnico, coordinamento

generale e controllo dei servizi assistenziali diretti alla persona, coordinamento

dei processi di integrazione socio-sanitaria e di partecipazione sociale, gestio-

ne e sviluppo dei modelli e processi assistenziali e dei modelli organizzati-

vi, gestione di progetti innovativi, sviluppo delle competenze professionali e

organizzative. Il responsabile dell’area, un infermiere coordinatore incaricato,

risponde della qualità del servizio socio-sanitario nelle RSA, del rispetto della

carta dei servizi, della gestione delle risorse umane dedicate ai servizi diretti

alla persona.

Ogni RSA è organizzata per nuclei assistenziali. In ogni nucleo il personale che

lavora a contatto con i residenti è coordinato da un infermiere responsabile

di processo e fa parte di un’équipe multi professionale di nucleo, costituita

da operatori socio-sanitari, infermieri, educatore professionale, fiisoterapista e

medico, che si prende cura del residente attraverso azioni tra loro coordinate e

finalizzate a garantire il maggior benessere possibile al residente.

Come lavoriamoSiamo consapevoli che la scelta di affidarsi o di affidare il proprio caro alle cure

delle nostre RSA prospetta un cambiamento nella vita personale e familiare

che suscita delle preoccupazioni. Le persone e le famiglie si chiedono se sia la

soluzione assistenziale appropriata, se il proprio caro ne trarrà giovamento e

se i rapporti familiari potranno ricostituirsi all’interno della RSA in forme nuove

e positive.

Per questo prepariamo e curiamo l’inserimento della famiglia e dell’anziano fin

dai primi giorni affinché, nonostante la complessità organizzativa, essi possano

ricevere le informazioni necessarie per orientarsi e trovare un luogo accoglien-

te. Prima dell’ingresso la famiglia e il futuro residente vengono contattati dall’

assistente sociale della RSA per fissare un colloquio conoscitivo. Nel colloquio

l’assistente sociale approfondisce la raccolta di informazioni utili alla cono-

scenza e al buon inserimento del residente e invita la famiglia a formalizzare

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alcune procedure amministrative. Durante il colloquio si concordano la data e

l’ora dell’ingresso in RSA. Per facilitare il delicato momento dell’inserimento, se

le condizioni di salute della persona lo permettono sarà possibile affiancare il re-

sidente e la famiglia nella prima conoscenza di ambienti, persone, ruoli e servizi

presenti nella RSA.

Il giorno dell’accoglienza del residente e della famiglia, l’assistente sociale, o

in alternativa il Responsabile di processo accoglie il residente e il famigliare, li

accompagna al piano e, in base alla situazione di salute del residente, presenta

loro il compagno di stanza, il personale presente, mostra loro i principali spazi e

illustra l’organizzazione. Il medico effettua la prima visita, redige le informazioni

di sua competenza in cartella socio-sanitaria e fornisce al personale indicazioni in

merito agli aspetti sanitari. I professionisti della salute che operano presso la RSA

incontrano il residente e partecipano alla valutazione globale.

Dal momento dell’inserimento del nuovo residente dedichiamo la nostra atten-

zione a conoscere meglio il residente. La conoscenza della sua storia personale

e l’osservazione di alcuni aspetti legati alla sua situazione (clinici-funzionali-co-

gnitivi etc.) ci aiutano a raccogliere elementi utili a prevedere e programmare

le possibilità di intervento assistenziale. L’attenzione del personale si rivolge alle

capacità residue, a quelle inespresse, alla continuità rispetto allo stile di vita e alle

abitudini della persona, per riuscire a personalizzare più possibile l’assistenza.

Le nostre azioni mirano ad aiutare la persona a mantenere lo stato di salute,

laddove possibile, rallentando gli effetti delle malattia promuovendo l’identità,

l’autonomia e il benessere globale del residente.

I professionisti che operano nei differenti nuclei interagiscono tra loro e condivi-

dono gli obiettivi attraverso il Piano Assistenziale Individualizzato (PAI).

Il PAI è lo strumento che l’équipe (formata dai diversi professionisti della sa-

lute) ha a disposizione per condividere le osservazioni raccolte, pianificare gli

interventi e attuarli per ogni singolo residente. Il PAI di ingresso viene formu-

lato dall’èquipe multi professionale interna entro 21 giorni dall’inserimento del

residente in RSA, in presenza dei famigliari e successivamente aggiornato ogni

6 mesi o ogniqualvolta la situazione lo richieda, secondo il parere dell’équipe.

Per tutto il periodo di vita in struttura tutte le figure professionali collaborano per

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il raggiungimento degli obiettivi prefissati nel PAI, verificando periodicamente le

condizioni di salute del residente e aggiornando la documentazione.

Ci impegniamo ad aiutare i nostri residenti, per quanto possibile, a trascorrere le

giornate in serenità in un ambiente stimolante e positivo, aperto alla presenza

attiva e partecipe dei familiari, dei volontari, dei lavoratori socialmente utili, dei

conoscenti, insieme ai quali cerchiamo di curare le relazioni e la quotidianità. Ci

impegniamo a facilitare e supportare le relazioni tra residenti e con i loro cari.

Lavoriamo anche a stretto contatto con il territorio, per facilitare relazioni sociali

con il contesto culturale di appartenenza.

Nell’ottica di facilitare relazioni affettive e significative è ammesso l’ingresso agli

animali nei luoghi in cui i residenti possano trarne beneficio (giardino-salone-

zone comuni) e nei limiti imposti dal rispetto di chi manifesti disagio per la loro

presenza. Sono previsti progetti periodici di attività con animali d’affezione atti

a perseguire obiettivi di miglioramento della salute con benefici per l’umore, la

socialità e la mobilità.

Con l’intento di favorire una permanenza in un luogo “amico” consentiamo a

chi lo desideri, di portare con sé piccoli oggetti aventi valore affettivo come ad

esempio quadri, immagini e suppellettili che possano contribuire, nel rispetto

della convivenza con altri, ad abbellire le stanze e renderle più accoglienti per

chi vi abita. Una particolare attenzione è riservata al momento del congedo che

interessa il trasferimento, l’ospedalizzazione, la dimissione e l’accompagnamen-

to nella fase di fine vita. Nel caso in cui la persona desideri tornare a casa o sia

costretta a un ricovero presso un presidio ospedaliero l’organizzazione sospende

l’erogazione del servizio mantenendo il diritto al posto riservato. In caso di rien-

tro a casa, il servizio infermieristico fornirà informazioni utili alla corretta assun-

zione della terapia al fine di gestire la persona a domicilio. Al fine di garantire

la continuità assistenziale, chi viene ricoverato in ospedale, sarà accompagnato

dalla documentazione necessaria al fine di assicurare un adeguato ricovero. Allo

stesso modo, il passaggio verso un’altra RSA è agevolato dalla condivisione delle

informazioni socio sanitarie ritenute utili.

Anche nell’ultima fase della vita tutte le figure professionali presenti si adopera-

no per umanizzare il momento del decesso.

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Come si vive in RSALa giornata tipo delle persone residenti nelle RSA gestite dalla Vannetti, nel rispetto

delle condizioni di salute del residente, si svolge secondo i seguenti ritmi:

Ore 6:30 - 8:30 Risveglio e avvio del momento assistenziale dell’igiene personale,

alzata e vestizione o mobilizzazione secondo piani assistenziali individualizzati.

Ore 7:30 - 9,30 Colazione.

Durante la mattinata vengono svolte attività sanitarie, assistenziali e riabilitative

e viene offerta la possibilità di partecipare ad attività di intrattenimento ludico/

ricreative/culturali e di stimolazione cognitiva e manuale che si svolgono negli

spazi comuni.

Ore 9:20 - Ginnastica di gruppo o attività riabilitative personalizzate.

Ore 10:00 - Distribuzione di bevande calde e/o fredde negli spazi comuni e ai piani

Ore 11:00 – 12:00 Pranzo (I turni sono diversificati: per le persone che presentano

problemi di deglutizione e che abbisognano di tempi più lunghi ore 11:00; per gli

altri ore 12:00 ).

Ore 12:30 - Riposo pomeridiano. Il residente che lo desidera può riposare a letto

o rimanere in poltrona.

Ore 14:00 - Attività assistenziali riabilitative in base ai programmi individuali.

Ore 15:00 - Merenda-distribuzione di bevande calde e/o fredde negli spazi co-

muni e ai piani.

Ore 15:30 - Attività di animazione e/o intrattenimento presso gli spazi comuni.

Ore 18:00 – 18:45 Cena (I turni sono diversificati: per le persone che presenta-

no problemi di deglutizione e che abbisognano di tempi più lunghi ore 18.00;

per gli altri ore 18:45 ).

Ore 19:30 - Inizio della preparazione per la messa a letto serale.

Ore 20:00 - Distribuzione camomilla.

Ogni residente condivide spazi di vita presso il piano o nucleo della RSA in cui

è accolto e spazi di vita comuni. Durante il giorno il residente può accedere agli

spazi comuni e partecipare alla vita della RSA che si svolge prevalentemente

in atrio, spazio multifunzionale organizzato per mantenere vive le capacità

delle persone accolte. Gli orari sono indicativi e vengono personalizzati com-

patibilmente con le esigenze organizzative dall’equipe di nucleo in base alle

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necessità dell’ospite. Pertanto i singoli nuclei possono presentare peculiarità

organizzative diverse perché diversi sono i bisogni assistenziali dei residenti. I

pasti sono consumati nelle salette ai piani e per gli ospiti del 5° piano presso la

sala Tandem a piano terra.

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Come accedere ai posti letto RSAconvenzionati con l’Azienda Sanitaria Locale

Come accedere ai posti letto RSA non convenzionatia pagamento

L’ACCESSOALLE RSA

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Come accedere ai posti letto RSAconvenzionati con l’Azienda Sanitaria Locale

Come accedere ai posti letto RSA non convenzionatia pagamento

Come accedere ai posti letto RSA convenzionati con l’Azienda Sanitaria LocaleL’anziano interessato, il familiare o l’eventuale tutore o amministratore di so-

stegno deve rivolgersi all’assistente sociale del comune o della comunità di

valle di residenza o al medico di medicina generale. Il medico o l’assistente so-

ciale attivano l’Unità di Valutazione Multidisciplinare (U.V.M.) del Distretto sa-

nitario, un gruppo di esperti che valuta la situazione complessiva dell’anziano

e attribuisce un profilo di non autosufficienza e un punteggio. In base al pun-

teggio attribuito, l’anziano è inserito in una lista dinamica territoriale e in base

alla posizione occupata potrà accedere al servizio RSA. Nel momento in cui il

beneficiario si trova in posizione utile in graduatoria il referente dell’anziano

o l’anziano stesso saranno contattati dal personale dell’U.V.M. che verifica la

disponibilità all’ingresso. L’assistente sociale della RSA procede a contattare

l’interessato e la sua famiglia fornendo loro tutte le informazioni necessarie.

Come accedere ai posti letto RSA non convenzionati a pagamentoPresso la RSA di via Vannetti n. 6 sono a disposizione 14 posti letto non

convenzionati con il Servizio sanitario provinciale nei quali possono accedere

privatamente e temporaneamente persone già dichiarate non autosufficienti

dall’Unità Valutativa Multidisciplinare dell’Azienda sanitaria, persone che

abbiano avviato l’iter per la valutazione della non autosufficienza ovvero che

persone che manifestino un bisogno urgente di ricovero attestato dal proprio

medico di medicina generale, anche per motivazioni di prevalente natura

sociale. I livelli assistenziali e gli standard di servizio previsti nei posti letto

convenzionati e non convenzionati sono gli stessi. L’utente dei posti letto

non convenzionati può scegliere se mantenere il proprio medico di medicina

generale o avvalersi del servizio medico della RSA.

Il ricovero in RSA nei posti letto non convenzionati è sempre da intendersi

come temporaneo, di durata massima pari ad un anno, eventualmente

prorogabile. Per ulteriori informazioni si invita a consultare il Regolamento

del servizio RSA posti letto non convenzionati con l’APSS, scaricabile dal sito

www.apspvannetti.it.

L’accesso alle RSA

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I SERVIZI IN RSAIl servizio attività sociali

Il servizio medico

Il servizio di assistenza generica diretta alla persona

Il servizio infermieristico

Il servizio di fisioterapia

Il servizio ristorazione

Il servizio dietologico

I servizi amministrativi

Il servizio manutenzione

Il servizio di lavanderia e guardaroba

Il servizio di assistenza religiosa/spirituale

La presenza dei volontari

Il servizio di parrucchiere

Il servizio di podologia

Il servizio pulizie ambientali

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I SERVIZI IN RSAIl servizio attività sociali

Il servizio medico

Il servizio di assistenza generica diretta alla persona

Il servizio infermieristico

Il servizio di fisioterapia

Il servizio ristorazione

Il servizio dietologico

I servizi amministrativi

Il servizio manutenzione

Il servizio di lavanderia e guardaroba

Il servizio di assistenza religiosa/spirituale

La presenza dei volontari

Il servizio di parrucchiere

Il servizio di podologia

Il servizio pulizie ambientali

Il servizio attività socialiIl servizio attività sociali è programmato e gestito da un équipe costituita da

diversi professionisti (assistente sociale, educatore professionale, neuropsico-

logo) che collaborano tra loro per pianificare e gestire interventi nelle aree

socio-psico-relazionale, culturale, ludico ricreativa e occupazionale.

L’obiettivo che accomuna i professionisti è quello di garantire il benessere del

residente e di conseguenza la serenità della sua famiglia; per questo le propo-

ste dell’èquipe sono formulate nell’ottica di aiutare gli anziani a dare senso alla

quotidianità mantenendo vivi i loro interessi e la loro identità.

L’offerta delle attività di animazione viene condivisa almeno tre volte all’anno

con i residenti che sono invitati a fare proposte e a condividere idee affinché

le attività proposte incontrino gli interessi dei residenti, ma possano fungere

anche da stimolo a mantenere l’operosità.

A tal fine i residenti più attivi potrebbero essere coinvolti anche in attività

quotidiane come per esempio apparecchiare la tavola, attività di cucina, di

piegatura di piccoli panni, attività atte a mantenere la laboriosità e l’interesse

per le piccole mansioni utili a sentirsi parte attiva di una comunità. I residenti

meno attivi possono essere coinvolti in progetti di stimolazione cognitiva e

sensoriale o progetti personalizzati.

Presso le nostre RSA è possibile, previa richiesta al servizio attività sociali, esse-

re accompagnati all’esterno per esigenze personali (visita al domicilio, visite al

cimitero, momenti di ritrovo con la propria famiglia, piccoli acquisti); se i fami-

gliari sono impossibilitati ad accompagnare il residente alle visite di controllo

previste, il servizio si attiva per garantire un accompagnamento.

Nelle occasioni di festa o per le ricorrenze il servizio attività sociali facilita la

vicinanza dei parenti e dei cari significativi mettendo a disposizione su richiesta

una sala riservata; a Natale e a Pasqua è possibile pranzare assieme ai propri

cari prenotando a quota agevolata.

I servizi in RSA

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Il servizio medicoIl servizio medico si compone di un medico coordinatore sanitario e di medici

per il servizio di diagnosi e cura, supportati al bisogno da medici specialisti

inviati dall’Azienda Sanitaria Locale.

Presso la sede di via Vannetti è presente il medico Coordinatore sanitario che

svolge funzioni di coordinamento dell’attività sanitaria presidiando in partico-

lare gli aspetti igienico sanitari della vita in comunità, la gestione dei farmaci e

l’assistenza sanitaria per entrambe le RSA.

Il servizio di diagnosi e cura è garantito in entrambe le RSA con una presenza

attiva di un medico durante il giorno, dal lunedì al venerdì, il sabato mattina

è garantita la presenza del medico presso una delle due strutture mentre di

notte, sabato pomeriggio, domenica e giorni festivi infrasettimanali interviene

al bisogno la guardia medica dell’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari (ser-

vizio di continuità assistenziale).

I principali compiti del medico sono la visita medica, la prescrizione delle te-

rapie, la prescrizione di accertamenti diagnostici e di visite specialistiche, i pic-

coli interventi strumentali e la compilazione della documentazione sanitaria. Il

medico collabora con le altre figure professionali presenti per l’elaborazione e

l’aggiornamento del PAI. I medici, nell’ambito del loro servizio, sono disponi-

bili per colloqui con i residenti e i loro familiari.

Presso le RSA accedono al bisogno, su richiesta del medico curante, i seguenti

specialisti ospedalieri: geriatra, cardiologo, neurologo, fisiatra, dermatologo,

pneumologo, psichiatra e altri specialisti in base alle necessità ravvisate. Gli

specialisti offrono consulenza al medico per la loro specialità.

Presidi sanitari, farmaci, ausili, visite specialistiche e accertamenti diagnostici

ritenuti necessari dall’équipe o dal medico sono a carico del Servizio Sanitario

Provinciale, mentre quelli eventualmente richiesti dai famigliari sono pagati

dagli stessi.

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Il servizio di assistenza generica diretta alla personaÈ garantito da operatori addetti all’assistenza che collaborano con le altre fi-

gure professionali per soddisfare i bisogni dei residenti in tutte quelle attività

di vita quotidiana che non sono in grado di svolgere in autonomia. Il servi-

zio assistenziale punta a favorire il benessere globale della persona, lenire la

sofferenza, promuovere atteggiamenti di ascolto e di empatia garantendo il

soddisfacimento dei principali bisogni primari quali la relazione, l’igiene per-

sonale, la vestizione, la mobilizzazione, l’aiuto nell’alimentazione, il manteni-

mento delle capacità residue. Gli operatori addetti all’assistenza si prendono

cura del residente cercando di offrire interventi individualizzati rispettosi della

sua dignità e della privacy.

In ogni piano o nucleo assistenziale opera un gruppo stabile di operatori ad-

detti all’assistenza riconoscibili dalla divisa e da un cartellino riportante il nome.

Nonostante vi siano tempi dedicati ad alcune attività assistenziali come ad

esempio l’alzata e l’igiene e la cura della persona, l’alimentazione, gli ope-

ratori addetti all’assistenza lavorano cercando di garantire flessibilità rispetto

alle esigenze e ai desideri dei singoli residenti assecondando insieme, laddove

possibile le richieste dei residenti.

Il servizio infermieristicoÈ garantito ogni giorno 24 ore su 24 da professionisti sanitari qualificati che

lavorano in équipe con altre figure professionali per affrontare in modo ade-

guato le problematiche dell’anziano, definendo un Piano Assistenziale Indivi-

dualizzato per ogni ospite ed impegnandosi a garantire un’assistenza indivi-

dualizzata e rispettosa della dignità della persona. L’infermiere è il responsabile

dell’assistenza infermieristica, collabora con il personale assistenziale e con il

personale medico per garantire interventi di prevenzione, cura, sorveglianza,

monitoraggio sanitario, palliazione e riabilitazione dei residenti. S’impegna

inoltre a garantire l’applicazione delle prescrizioni mediche, la corretta sommi-

nistrazione delle terapie e l’attività di primo soccorso.

24

Il personale infermieristico svolge la sua attività suddiviso per ambulatori in-

fermieristici a cui fanno riferimento i diversi piani o nuclei assitenziali. Ogni

nucleo ha un gruppo di infermieri che si occupano dell’assistenza infermie-

ristica; questa scelta organizzativa ha lo scopo di consentire una conoscenza

maggiore del residente.

Presso la sede RSA Via Vannetti:

ambulatorio 1° piano (riferimento per 1° piano e Nucleo DE.DI.CO.)

ambulatorio 2° piano (riferimento per 2°-3° piano)

ambulatorio 4° piano (riferimento per 4°-5° piano)

Presso la sede RSA Borgo Sacco:

ambulatorio 1° piano (riferimento per l’intera RSA, costituita dai nuclei A, B, C, D)

Il servizio di fisioterapiaLa fisioterapia in RSA ha lo scopo di mantenere, migliorare e promuovere, per

quanto possibile, il massimo grado di autonomia dei residenti, attraverso pre-

stazioni di prevenzione e riabilitazione individuale e di gruppo, anche in col-

laborazione con altre figure professionali. Il servizio si avvale della consulenza

del medico fisiatra e quando richiesto del medico ortopedico.

In coerenza con la diagnosi medica e nell’ambito delle sue competenze, il

fisioterapista effettua una valutazione e se ritenuto opportuno elabora un

programma riabilitativo individualizzato; pratica l’attività terapeutica stabilita

misurandone gli esiti; propone l’adozione di protesi e ausili, addestra al loro

utilizzo gli operatori, il residente, i famigliari, ne verifica periodicamente l’ef-

ficacia.

Lo svolgimento di attività di fisioterapia è garantito dalla presenza di fisiotera-

pisti presenti nelle due RSA dal lunedì al venerdì sia al mattino che al pomerig-

gio nelle fasce orarie esposte presso ogni struttura.

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I fisioterapisti svolgono attività di formazione sul campo a favore del personale

in materia di movimentazione e mobilizzazione nell’ottica di operare in sicu-

rezza tutelando la salute dei lavoratori e dei residenti.

Il servizio ristorazione Il servizio di ristorazione è appaltato a una ditta esterna con personale alle

sue dipendenze, ma prevede l’utilizzo della cucina e delle attrezzature della

Vannetti.

Il menù, differente per la stagione invernale e la stagione estiva ruota su 4 set-

timane ed è predisposto con la consulenza della dietista interna. Sono serviti la

prima colazione, a metà mattina bevande a fini di idratazione, pranzo, meren-

da, cena. Durante il giorno è incoraggiata l’assunzione di liquidi per prevenire

il rischio di “disidratazione” pertanto sono distribuite bevande come brodo,

caffè, the, infusi o succhi di frutta.

Può essere personalizzato al bisogno e adeguato a particolari esigenze diete-

tiche o di confezionamento (cibi omogeneizzati o tritati). L’intento è quello di

formulare proposte che garantiscano un’alimentazione corretta dal punto di

vista igienico-nutrizionale, varia, gradevole e rispettosa delle abitudini o delle

esigenze di tutti i residenti.

È previsto l’impiego di integratori per i residenti che abbisognano di un parti-

colare sostegno nutrizionale previo valutazione del servizio dietetico. Non tutti

i residenti riescono ad alimentarsi autonomamente.Per questo l’aiuto dei fami-

gliari nell’assunzione del pasto è particolarmente prezioso perché contribuisce

a creare un clima più famigliare e favorisce un’adeguata nutrizione. Per pre-

venire il rischio di disidratazione gli operatori invitano gli anziani ad assumere

liquidi come l’acqua e le bevande.

Le preferenze dei residenti che non sono capaci di esprimere scelte personali

potranno essere raccolte attraverso il confronto con i famigliari per consentire

la richiesta di un pasto gradito al residente.

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Il servizio dietologicoÈ presente nelle RSA una dietista che offre a ogni ospite che ne abbia bisogno

una consulenza personalizzata. La dietista propone e supervisiona la creazione

del menù e collabora con il servizio sanitario per tutte le esigenze dietetiche.

In collaborazione con il coordinatore sanitario procura e gestisce i prodotti (ali-

mentazione enterale) di cui hanno bisogno i residenti che sono impossibilitati

a nutrirsi in altro modo.

Alla dietista competono tutte le attività finalizzate alla corretta alimentazione

e nutrizione, ivi compresi aspetti educativi e di collaborazione all’attuazione

delle politiche alimentari, nel rispetto della normativa vigente.

I servizi amministrativiAi servizi amministrativi è affidata la gestione amministrativa dei rapporti con

gli utenti, la programmazione e la gestione contabile ed economico-finanzia-

ria, la gestione del rapporti di lavoro, gli approvvigionamenti di beni e servizi,

la gestione dei contratti e degli appalti, il coordinamento dei servizi alberghieri

e tecnici, la cura del patrimonio di beni mobili e immobili, la segreteria degli or-

gani amministrativi, la cura di affari generali e ogni adempimento previsto dal-

la legislazione vigente necessario per il corretto funzionamento della Vannetti.

Gli uffici sono suddivisi per competenze e rispondono alla direzione. Le princi-

pali unità organizzative sono l’U.o. Segreteria e Ufficio relazioni con il pubbli-

co, l’U.o. Ragioneria e servizi amministrativi per utenti, l’U.o. Amministrazione

del personale e l’U.o. Economato e patrimonio.

Gli uffici sono situati a piano terra dell’edificio-sede della RSA di Via Vannetti e

sono aperti al pubblico in orario 9.00-12.00 e dalle 13,30 alle 17,00 dal lunedì

al venerdì; il direttore amministrativo riceve su appuntamento da richiedere

alla segreteria di direzione presso l’U.o. Segreteria e Ufficio relazioni con il

pubblico.

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I servizi amministrativi sono a disposizione anche per il disbrigo di pratiche

amministrative delicate e riservate di vario tipo, a supporto e facilitazione di

famigliari e residenti. E’ possibile richiedere sostegno e aiuto per: documenta-

zione utile per l’ingresso, documentazione occorrente per ottenere una nuova

pensione, assegno di accompagnamento, l’aiuto nella compilazione di modu-

listica varia proveniente da INPS o da altri Enti pensionistici; richieste di ausili

e/o protesi. I servizi sono a disposizione anche per la custodia di valori.

All’ingresso della RSA di via Vannetti è presente un servizio di portineria al

quale chiunque può accedere per richiedere informazioni ed indicazioni.

Il servizio manutenzioneUna squadra di operai specializzati assicura la manutenzione delle attrezza-

ture, degli strumenti, degli impianti e degli ambienti delle RSA, affinché tutto

possa funzionare al meglio ed in piena sicurezza per i residenti e per il perso-

nale. I manutentori sono presenti quotidianamente con orari flessibili secondo

le esigenze e reperibili per interventi urgenti.

Il servizio di lavanderia e guardarobaLa lavanderia interna provvede all’etichettatura di tutti i capi di vestiario del

residente al momento della sua accoglienza e compila un inventario degli stes-

si, all’eventuale riparazione, al lavaggio e alla stiratura. Il servizio di guarda-

roba cura lo smistamento dei capi ai nuclei delle RSA. Il lavaggio e la stiratura

della biancheria piana sono appaltati a una ditta esterna. L’ente fornisce la

biancheria da letto, gli asciugamani, i tovaglioli e i fazzoletti.

Per i capi di vestiario da consegnare si rimanda al documento “Il corredo per

la vita in RSA” che consiglia tessuti adatti al lavaggio industriale.

Nel momento dell’ingresso il corredo previsto per la vita in RSA deve essere

consegnato al Servizio Guardaroba e Lavanderia.

28

Il rinnovo periodico del corredo, quando le esigenze lo richiederanno, spetta

ai famigliari o ai soggetti che rappresentano il residente o che vi siano tenuti

per legge.

Il personale del guardaroba è sempre a disposizione per eventuali consigli

sull’idoneità dei tessuti e per l’illustrazione dei procedimenti di lavaggio in uso

presso la Vannetti. L’amministrazione non risponde di eventuali capi di bian-

cheria che andassero smarriti perché non contrassegnati o rovinati perché de-

licati. Il guardaroba è aperto nella RSA di via Vannetti da lunedì al venerdì dalle

ore 8.00 alle ore 15.00 e nella RSA di via Fedrigotti (Borgo Sacco) dal lunedì al

venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00.

Il servizio di assistenza religiosa/spirituale

La Vannetti si impegna al rispetto delle diversità culturali e del credo religioso

di cui sono portatori i singoli residenti. Per i cattolici il servizio di assistenza

spirituale e assistenza religiosa è organizzato sulla base di una convenzione sti-

pulata con l’Ordinario diocesano di Trento, che assicura la presenza personale

religioso e laico nelle RSA.

Il servizio di assistenza religiosa riguarda l’assistenza spirituale e morale agli

ospiti di confessione cristiano cattolica, la somministrazione dei sacramenti e la

celebrazione delle funzioni di culto. Le funzioni liturgiche e l’assistenza morale

e spirituale sono svolte anche in collaborazione con le parrocchie cittadine.

L’assistenza comprende anche la relazione di sostegno psicologico-spirituale a

livello umano a prescindere dagli orientamenti filosofici o religiosi.

Il personale di assistenza spirituale e religiosa interviene attraverso incontri

individuali e di piccolo gruppo per la costruzione di un dialogo e di una rela-

zione con i residenti e i loro familiari aperti a contenuti ed esperienze sensibili

sul piano spirituale e religioso; se ritenuto opportuno può promuovere incontri

di piccolo gruppo nei nuclei assistenziali per il ricordo di residenti da poco

deceduti.

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Le celebrazioni litugiche sono aperte alla partecipazione di tutta la comunità.

A chi ne fa richiesta è garantita assistenza spirituale e il sacramento dell’unzio-

ne degli infermi. L’accompagnamento del morente è seguito da tutto il per-

sonale, che promuove l’attenta personalizzazione del momento anche con i

familiari e la presenza del religioso se gradita.

Gli aderenti a religioni diverse da quella cattolica, possono liberamente riceve-

re assistenza spirituale dai ministri del culto di riferimento, che possono essere

chiamati con l’aiuto del Responsabile di Processo.

La presenza dei volontariI volontari svolgono una preziosa e fondamentale funzione di supporto in

molteplici attività a favore dei residenti come ad esempio intrattenere una

relazione interpersonale significativa, aiutare le persone in sedia a rotelle negli

spostamenti, accompagnare i residenti in occasione di visite all’esterno della

RSA, aiutare nell’alimentazione, collaborare nell’organizzazione e nella gestio-

ne di attività di animazione di piccolo e di grande gruppo.

Presso le RSA operano da anni alcune associazioni di volontariato convenzio-

nate con la Vannetti (Auser, Avulss, Insieme per gli Anziani, Pensione Viva) e

sono altresì presenti volontari non appartenenti ad associazioni che vengono

coordinati dagli educatori presenti.

I volontari non sostituiscono il personale delle RSA ma lo affiancano e lo co-

adiuvano in alcune attività di supporto socio-assistenziale. La presenza dei

volontari è fondamentale per l’anziano che, come ogni persona, ha bisogno

di essere partecipe di una rete di relazioni interpersonali reciprocamente signi-

ficative.

Facilitare, stare accanto, comunicare, ascoltare, valorizzare, accompagnare,

sorreggere, incoraggiare, animare, sono le azioni che i volontari svolgono in-

tegrando il servizio dei professionisti.

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Il servizio di parrucchiereNelle RSA è attivo il servizio di parrucchiere (per uomo e donna) per taglio,

piega e necessità particolari svolto da una ditta artigiana incaricata con prezzo

calmierato a carico del residente. L’accesso al servizio è libero; chi lo desidera

o abbia necessità può richiedere la prenotazione presso il Responsabile di pro-

cesso presente ai piani. Il residente o il famigliare versa direttamente alla ditta

artigiana l’importo dovuto per la prestazione.

Il servizio di podologiaLa Vannetti ha attivato una convenzione con un podologo libero professio-

nista che è presente in entrambe le RSA in date prefissate e concordate con

i Responsabili di Processo. A essi i residenti o i famigliari possono riferirsi per

fissare il proprio appuntamento. Il servizio comporta l’addebito di una tariffa

da versare alla Vannetti.

Il servizio pulizie ambientaliLa pulizia ordinaria e straordinaria di tutti i locali delle RSA è appaltata a una

ditta esterna. La pulizia quotidiana degli ambienti, con particolare attenzione

alle stanze dei residenti e ai locali d’uso comune è garantita da personale qua-

lificato. Il servizio è garantito 7 giorni su 7.

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La partecipazione dei familiari

I rappresentanti dei residenti

Visite ai residenti

L’amministratore di sostegno

L’assistenza privata

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La partecipazione dei familiari

I rappresentanti dei residenti

Visite ai residenti

L’amministratore di sostegno

L’assistenza privata

LA PARTECIPAZIONEDEI FAMILIARI

la partecipazione dei familiariLa RSA non è sostitutiva delle cure parentali. È importante per le famiglie tro-

vare un modo consono alle loro possibilità e alle esigenze del loro caro di esse-

re presenti e di prendere parte alla vita quotidiana e ai processi di cura in RSA.

Allo stesso modo è importante per i residenti mantenere legami con i propri

familiari e più in generale con la comunità locale. Le testimonianze raccolte da

molti familiari evidenziano che la RSA è un luogo nel quale i legami possono

ricomporsi in forme nuove e le famiglie possono conoscersi e collaborare reci-

procamente, con beneficio per tutti.

Per queste motivazioni la Vannetti mette in campo azioni specificamente rivol-

te ai familiari, atte a facilitare il loro inserimento e a promuovere un’alleanza

terapeutica e assistenziale a vantaggio dei loro cari residenti.

In particolare i familiari sono invitati a partecipare attivamente nella fase di

accoglienza e inserimento del residente, nella definizione del Piano Assisten-

ziale Individualizzato, nella valutazione di situazioni complesse in vista della

presa di decisioni concernenti l’assistenza e la fase di accompagnamento del

fine vita. È inoltre offerta ai familiari la possibilità di partecipare a momenti ed

eventi di animazione comunitaria e a incontri nei quali riflettere su esperienze

comuni, acquisire conoscenze e competenze, creare condizioni di aiuto reci-

proco, condividere momenti di convivialità. I familiari e le assistenti private

particolarmente assidui, in prossimità delle ore del pranzo e della cena, pos-

sono accedere alla mensa aziendale attiva nelle RSA alle condizioni stabilite

dal Regolamento interno. I familiari possono altresì accompagnare a casa il

residente previo parere favorevole del medico e informazione del Responsabile

di Processo.

I rappresentanti dei residentiIl Regolamento aziendale per la rappresentanza degli utenti della RSA stabi-

lisce condizioni e modalità per l’elezione dei rappresentanti dei residenti, che

intrattengono relazioni con i vertici amministrativi della Vannetti per rappre-

sentare le esigenze e i diritti dei residenti e dei familiari e favorire il migliora-

mento dei servizi e dell’organizzazione.

La partecipazione dei familiari

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Attualmente la rappresentanza dei residenti è costituita da sei persone: quat-

tro rappresentanti per la RSA di via Vannetti (uno per il nucleo 1° piano, uno

per il nucleo DE.DI.CO, uno per i piani 2° e 3° e uno per i piani 4°e 5°) e due

rappresentanti per la RSA di Borgo Sacco (uno per i nuclei a piano terra e uno

per i nuclei al primo piano). I nominativi delle persone elette sono a disposizio-

ne presso le bacheche dedicate e sul sito internet aziendale.

Tutti i residenti e i famigliari possono richiedere e ottenere in breve tempo un

appuntamento con il Presidente o con il Direttore dell’Azienda.

Visite ai residentiDurante il giorno non sono previsti limiti di orario per le visite ai residenti, ma

un accesso responsabile dei visitatori è consigliabile dalle ore 9.00 alle 13,00

e dalle 14,30 alle ore 19.00 tutti i giorni dell’anno, nel rispetto dei tempi di

riposo e del lavoro degli operatori. Eventuali necessità ulteriori potranno essere

rappresentate alla direzione che, salvo problematiche particolari, predisporrà

relativa autorizzazione.

L’amministratore di sostegnoNelle situazioni in cui il residente non sia in grado di assumere decisioni che lo

riguardano e non sia univocamente individuabile un familiare di riferimento, la

Vannetti o uno dei familiari possono avviare, anche di concerto, il procedimen-

to per la nomina di un amministratore di sostegno da parte del giudice tutelare

del Tribunale di Rovereto, come previsto dalle leggi vigenti.

L’assistenza privataLe famiglie o l’amministratore di sostegno del residente hanno facoltà di in-

tegrare l’assistenza assicurata dalla Vannetti, ferme restando le responsabilità

assistenziali di quest’ultima, ricorrendo a un’assistente incaricata privatamen-

te. Per la migliore valorizzazione di questa risorsa, è opportuno che la famiglia

ne dia comunicazione al Responsabile di processo, affinché siano evidenziati

gli ambiti di intervento e condivisi i criteri assistenziali e i vincoli che l’assistente

privata dovrà rispettare.

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Indagini sul grado di soddisfazionedei residenti e loro familiari

Suggerimenti, osservazioni, apprezzamentie reclami

L’IMPEGNOPER LAQUALITÀ

Le segnalazioni pervenute potranno ricevere una risposta immediata o nel tem-

po necessario al responsabile e alla direzione per approfondire l’argomento.

La Direzione si impegna ad analizzare le criticità segnalate e a individuare pos-

sibili soluzioni. Al reclamo scritto la Direzione si impegna a fornire una risposta

scritta entro i termini previsti dagli standard di qualità.

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L’impegno per la qualitàAnnualmente il Consiglio di amministrazione assegna obiettivi di migliora-

mento dei servizi tenendo conto anche delle segnalazioni dei residenti, dei

famigliari, del personale dipendente e dello staff di direzione della Vannetti,

compatibilmente con le risorse professionali ed economiche disponibili.

Dal 2015 la RSA di Borgo Sacco aderisce al Modello Q&B – Qualità e Be-

nessere di QuBe Srl promosso da Upipa la cui applicazione rappresenta per

l’organizzazione un’occasione di riflessività sulla qualità della vita dei residenti

e sulla possibilità di miglioramento dei processi, dei contesti e dei servizi. L’ade-

sione al Marchio Qualità e Benessere comporta un impegno da parte di tutto

il personale rispetto ai fattori di qualità ed ai valori che fondano il modello, che

pone al centro il punto di vista dell’utente (customer orientation), la comunità

delle RSA (peer-review) e il confronto tra RSA (benchmarking). Nello specifico

i valori perseguiti sono: Rispetto, Autorealizzazione, Operosità, Affettività, In-

teriorità, Comfort, Umanizzazione, Socialità, Salute, Libertà, Gusto e Vivibilità.

Indagini sul grado di soddisfazione dei residenti e loro familiariCon frequenza periodica viene rilevata la soddisfazione dei residenti e dei loro

familiari per i servizi erogati dalle RSA. A tale scopo potranno essere utilizzate

tecniche di ricerca quantitativa (questionari) o qualitativa (interviste a singoli

o gruppi, focus group). I risultati saranno utilizzati per orientare le politiche

gestionali e perseguire il miglioramento continuo della qualità dei servizi.

Suggerimenti, osservazioni, apprezzamenti e reclamiLa Vannetti promuove e assicura la possibilità dell’utenza di esprimere o for-

mulare osservazioni, critiche, apprezzamenti sui servizi resi.

Qualsiasi segnalazione rappresenta uno sguardo utile a comprendere meglio

problemi e situazioni e consente di attuare possibili miglioramenti.

I reclami possono essere presentati verbalmente ai responsabili o per iscritto

tramite compilazione dell’apposito “modulo reclami” allegato alla Carta dei

Servizi o a disposizione presso le sedi delle RSA.

L’IMPEGNOPER LAQUALITÀ

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Il modello assistenzale del Nucleo Demenzacon Disturbo Comportamentale (De.Di.Co.)

Premessa

Obiettivi

Modello organizzativo

La selezione dei residenti

La procedura d’ingresso

Piano di assistenza individualizzato

La giornata di vita al nucleo

Il team del nucleo

Servizio psicologico

Progetto famiglie

APPENDICE:il De.Di.Co.

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Il modello assistenzale del Nucleo Demenzacon Disturbo Comportamentale (De.Di.Co.)

Premessa

Obiettivi

Modello organizzativo

La selezione dei residenti

La procedura d’ingresso

Piano di assistenza individualizzato

La giornata di vita al nucleo

Il team del nucleo

Servizio psicologico

Progetto famiglie

APPENDICE:il De.Di.Co.

Il modello assistenzale del Nucleo Demenza conDisturbo Comportamentale (De.Di.Co.)

Il nucleo assistenziale De.Di.Co., presente nella RSA di via Vannetti, acco-

glie 20 persone affette da demenza associata a disturbi comportamentali e si

colloca all’interno di un ambiente strutturato intenzionalmente per garantire

sicurezza e libertà dell’utente in ogni momento della giornata. Di seguito ne è

illustrato il modello di assistenza.

PremessaLa cura della persona con demenza si pone come un trattamento a lungo

termine che, progressivamente, impone la ricerca di soluzioni sempre più arti-

colate per l’emergere di bisogni via via più complessi. L’organizzazione socio-

sanitaria del nucleo De.Di.Co si ispira ad un modello assistenziale improntato

su un approccio empatico volto a promuovere il benessere del malato, cioè

a garantirgli il miglior livello funzionale possibile in assenza di condizioni di

stress; risolverne o controllarne i problemi comportamentali; ridurre l’utilizzo

di mezzi di contenzione fisica e farmacologica e al contempo limitare la ten-

sione fisico-psichica di chi assiste. Tutto ciò non può essere raggiunto se non

si pone particolare attenzione alla relazione, una relazione capace di essere la

vera cura per queste persone e i loro familiari. Da qui l’importanza di creare,

selezionare e mantenere uno staff di operatori capaci e formati specificata-

mente nell’andare oltre le loro competenze tecniche, imparando a creare spa-

zi interpersonali nuovi, flessibili e creativi basati sull’empatia, sull’ascolto non

giudicante, sul tocco, sulla comunicazione non verbale e sull’applicazione di

modalità assistenziali e ricreative nuove e rivoluzionarie. I principi e il program-

ma evidenziati nel presente documento rispondono a evidenze cliniche che

delineano come efficace l’affiancamento delle terapie non farmacologiche a

quelle tradizionali nella persona affetta da demenza. Il nostro approccio quindi

mette al centro il benessere della persona, coinvolgendola in attività che la

facciano sentire ancora vitale e partecipe del proprio percorso di vita.

Appendice: il De.Di.Co.

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ObiettiviTutte le attività svolte nel nucleo hanno come obiettivo primario la tutela del

benessere della persona mantenendo la qualità di vita possibile, nonostante la

malattia invalidante. A tale scopo i ritmi di vita sono più flessibili e lenti, le mo-

dalità di “cura” sono adattate alle capacità del residente e la sua storia di vita

diventa il riferimento principale per l’operatore al fine di costruire la migliore

relazione possibile tra le persone che lavorano nel nucleo e i residenti e tra i

famigliari e i residenti.

In particolare gli obiettivi specifici che si desiderano raggiungere nella cura

della persona affetta da demenza, nel rispetto delle Direttive provinciali per la

gestione dei nuclei delle RSA ad alto fabbisogno assistenziale sono:

• prevenire il disturbo del comportamento, individuando elementi favoren-

ti/scatenanti il disturbo (es: dolore, gestione dell’eliminazione, sensazione di

fame e/o sete)

• garantire un ambiente sicuro e adeguato alle abilità dei residenti

• favorire l’integrazione con la vita comunitaria

• ridurre la contenzione fisica e farmacologica

• favorire la partecipazione della famiglia

• stimolare la dimensione spazio-temporale

• mantenere un modello nutrizionale

• contenere e motivare l’utilizzo di lassativi

• promuovere nella comunità locale, nella rete dei servizi e nelle RSA cono-

scenze e competenze specifiche per la cura Modello organizzativo.

La struttura organizzativa del nucleo deve consentire la maturazione e la dif-

fusione di una cultura assistenziale qualificata attraverso operatori formati ed

esperti, mediante la strutturazione di un ambiente accogliente, l’uso di stru-

menti e metodi operativi che facilitino la presa in carico dei bisogni del resi-

dente e della sua famiglia.

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La selezione dei residenti:Gli elementi valutati per l’ammissione della persona al nucleo sono:

1. diagnosi di demenza sottoscritta da medici di base o medici specialisti (neu-

rologi, geriatri, psichiatri) o dai servizi specifici;

2. valutazione geriatrica tramite UVA (Unità di Valutazione Alzheimer);

3. demenza di grado moderato-severo, rilevata con gli appositi strumenti di

valutazione multidimensionale;

4. presenza di disturbi rilevanti del comportamento (vagabondaggio, affac-

cendamento, aggressività verbale e fisica, disinibizione, inversione ritmo son-

no veglia, vocalizzazione);

5. grado di autonomia nella deambulazione;

6. presenza di patologie psichiatriche, ma solo se residuali.

Al fine di mantenere un modello assistenziale efficace è importante in sede di

valutazione per l’ammissione di un nuovo residente tener conto della soste-

nibilità assistenziale complessiva del mix utenti presenti in quel momento al

DE.DI.CO.

L’ingresso al nucleo è autorizzato dal dirigente medico responsabile dell’Area

Sanitaria e dal responsabile dell’Area Assistenziale in collaborazione con il re-

sponsabile di Processo che opera al nucleo, previa verifica della sussistenza dei

requisiti di ammissibilità e tenuto conto dell’eventuale lista di attesa.

La durata della permanenza al nucleo è condizionata dalla persistenza di distur-

bi del comportamento clinicamente rilevanti e l’eventuale dimissione verso un

posto letto base della stessa RSA è organizzata con tempi e modi finalizzati al

mantenimento della continuità assistenziale e del patto di cura con la famiglia.

42

La procedura d’ingressoAlla proposta del nominativo di un nuovo residente da parte dell’UVM (Unità

di Valutazione Multidimensionale) o di altri nuclei assistenziali della RSA, il

personale del nucleo si attiva per effettuare una visita a domicilio oppure nella

struttura di ricovero al fine di conoscere il nuovo utente e la sua famiglia e

raccogliere le informazioni di base. Questi dati sono condivisi con il personale

del nucleo per predisporre un’assistenza personalizzata.

Prima dell’ingresso nel nucleo l’assistente sociale esegue con il famigliare un

colloquio per raccogliere e fornire le informazioni amministrative finalizzate

all’accoglienza.

Insieme al Responsabile di Processo esegue un colloquio con la famiglia e/o il

residente di presentazione dell’organizzazione e del modello assistenziale del

nucleo.

Il medico visita il residente il giorno dell’ingresso e condivide con la Respon-

sabile di processo le evidenze e le esigenze cliniche. In occasione della visita

medica i famigliari saranno invitati a consegnare la documentazione sanitaria

per completare l’anamnesi.

Entro i primi tre giorni dall’ingresso del nuovo residente lo psicologo o il Re-

sponsabile di processo raccoglie la biografia essenziale che sarà condivisa en-

tro 7 giorni con l’equipe degli operatori.

Per condividere i piani assistenziali, il Responsabile di processo compila la

scheda assistenziale che è aggiornata tempestivamente a ogni cambiamento.

Eventuali strategie relazionali sperimentate con esito positivo si condividono

sia con gli operatori attraverso la segnalazione nella scheda sia con i famigliari

tramite colloquio.

Il ruolo del famigliare all’interno del nucleo diventa centrale per fornire un’as-

sistenza di qualità ed è concordato in sede di definizione di PAI (Piano Assi-

stenziale Individualizzato).

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Piano di assistenza individualizzatoEntro 21 giorni il familiare e/o il residente partecipano al piano assistenziale,

dove insieme all’equipe sono definiti gli obiettivi e le strategie di azione possi-

bili con lo scopo del mantenimento della qualità di vita.

Gli interventi definiti in questa sede si condividono con l’equipe e rivalutati

periodicamente.

La giornata di vita al nucleoStrutturare la giornata in modo semplice e routinario aiuta i malati di demenza

a orientarsi nel tempo a vantaggio del ritmo circadiano, rimanendo attivi di

giorno e riposando la notte. Inoltre queste modalità rasserenano il residente e

riducono il disturbo del comportamento.

L’alternanza riposo-attività prevede il coinvolgimento dei residenti in piccole

mansioni da eseguire con tempi personalizzati e rispettosi delle loro abitudini.

Il risveglio mattutino deve avvenire naturalmente; solo nel caso in cui un son-

no prolungato rischi di alterare i ritmi sonno-veglia, il residente sarà risvegliato

dolcemente mettendo in pratica piccoli accorgimenti assistenziali rispettosi dei

tempi necessari a ogni persona.

Ai residenti al risveglio è proposta la mini-colazione che si compone di un

bicchiere d’acqua fresca e una bevanda calda e qualche biscotto o pane. Dopo

20-30 minuti si accompagna il residente in bagno e si procede con l’igiene.

La mini-colazione favorisce la regolarità intestinale e di conseguenza riduce il

rischio del manifestarsi di disturbi del comportamento, aumentando l’energia

vitale.

In seguito è accompagnato in sala da pranzo per la colazione secondo i gusti

personali (che sarà in quantità ridotta per le persone affette da diabete o in

sovrappeso). La seconda colazione è prevista entro le 9,00.

Alle 9:30 a tutti è distribuita la crema Budwig, secondo ricetta della dottoressa

Kousmine.

Particolare attenzione è data all’idratazione con l’utilizzo di infusi e tisane (es:

tisane alla ciliegia, mora e ribes, rooibos aromatizzato, finocchio, tiglio, liquiri-

44

zia) preparate nella cucina del piano più volte al giorno. Anche l’alimentazione

prevede la suddivisione giornaliera del pasto in 5 momenti per garantire un

apporto nutrizionale adeguato.

Mini-colazione il mattino, budwig e idratazione durante il giorno contribuisco-

no al buon funzionamento dell’intestino riducendo il ricorso all’utilizzo di las-

sativi che spesso sono causa di dolori addominali e fonte di ulteriori malesseri

che aumentano i disturbi del comportamento.

Attività occupazionali specifiche di breve durata (max 15-20 minuti) saranno

proposte a piccoli gruppi di ospiti (da 2 a 6) anche in base alle notizie acquisite

con la biografia e su indicazione dello psicologo come ad esempio: attività che

simulano la quotidianità del domicilio (spolverare, piegare dei fazzoletti) oppu-

re attività motorie (movimento soft legato alla riattivazione della circolazione

sanguigna, giochi di gruppo utilizzando palle di gommapiuma o palloncini,

ecc). Una volta inserite le attività in modo costante e continuo, saranno aperte

delle finestre osservative per misurare l’efficacia degli interventi proposti. Il

tempo dedicato allo svolgimento di un’attività rappresenta una possibilità di

relazione ulteriore, dove l’operatore può osservare la risposta all’attività ese-

guita, cogliere le variazioni dello stato di benessere e di conseguenza modu-

lare la durata dell’attività. Le attività programmate consentono alla persona

di vivere istanti di vita reale e hanno obiettivi diversi: rilassanti (es: ascolto di

musica classica o il tocco) o stimolanti (es: il ballo, attività di cucina).

L’alternanza deve garantire il benessere ed essere congruente con la biografia

della persona.

Il pasto è un momento di convivialità e rappresenta esso stesso un’attività ed

ha un orario prefissato (pranzo alle ore 12,00; cena alle ore 18,00); è possibile,

nel caso il residente non gradisca alimentarsi negli orari usuali, posticiparne

l’orario. Dopo il pranzo, il riposo pomeridiano può svolgersi in luoghi e tempi

personalizzati secondo abitudini e ritmi del residente.

La merenda è servita a metà pomeriggio e generalmente è rappresentata da

un yogurt. Anche nel pomeriggio gli ospiti possono essere coinvolti in alcune

attività dagli operatori. Verso sera i disturbi del comportamento aumentano a

causa della stanchezza e del calo della luce naturale (sindrome del tramonto);

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per tale motivo al nucleo dopo il pasto serale si riducono gli stimoli e i rumori,

si crea un’atmosfera tranquilla che possa conciliare il riposo e il sonno riducen-

do il tono di voce, si attenuano le luci e si eseguono alcuni rituali che aiutano

la preparazione del sonno (es: la preghiera, musica rilassante).

Il team del nucleoL’equipe del nucleo è composta da diversi professionisti: responsabile di pro-

cesso, medico curante, psicologo, infermiere, terapista della riabilitazione e

operatore socio- sanitario.

Nel rapporto con i residenti affetti da demenza i professionisti, oltre a posse-

dere specifiche caratteristiche attitudinali, devono poter avere una formazio-

ne idonea a gestire in maniera specifica le varie problematiche correlate alla

malattia.

Per questo motivo il professionista che intende svolgere la propria attività la-

vorativa all’interno del nucleo sarà accolto attraverso un colloquio di sele-

zione con lo scopo di conoscere la persona, non solo per le sue competenze

professionali, ma anche per evidenziare aspetti della personalità compatibili

con il ruolo e il gruppo di lavoro. In seguito l’operatore avrà la possibilità di

sviluppare delle competenze specifiche in merito all’assistenza alla persona

attraverso varie modalità:

• un colloquio con il responsabile di processo della durata di due ore sulla

filosofia di vita, caratteristiche della patologia, peculiarità del nucleo e sulle

modalità di lavoro con consegna di materiale cartaceo;

• affiancamento di 3 giornate con colleghi esperti per avere una visione

dell’organizzazione del lavoro e con il fisioterapista per condividere principi

sulla mobilità e sull’ergonomia corporea;

• colloqui di percorso a scadenze programmate dopo 15 giorni, 1 mese, 3

mesi, 6 mesi, 1 anno per monitorare il percorso di inserimento e nello stesso

tempo rilevare eventuali difficoltà effettuati con il responsabile di processo;

• partecipazione a corsi di formazione specifica e alle riunioni di nucleo o mo-

menti di supervisione.

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Servizio psicologicoLa Vannetti, viste le caratteristiche e la complessità dell’utenza del nucleo, ha

scelto di introdurre la figura dello psicologo a supporto dei residenti, familiari

e operatori. Tale figura svolge in collaborazione con il responsabile di processo

le seguenti attività:

• presenza nell’équipe multi professionale nella pianificazione assistenziale in-

dividualizzata per il consolidamento e il miglioramento del modello assisten-

ziale;

• partecipazione diretta ai momenti assistenziali e di vita quotidiana al fine

di progettare, allestire e in parte gestire con la collaborazione degli operatori

del nucleo assistenziale, contesti, situazioni e attività atte a ridurre i disturbi

comportamentali, aperte alla partecipazione attiva di residenti e dei familiari

(creazione di laboratori esperienziali, sessioni di yoga della risata, reminescen-

za, ecc);

• colloqui e incontri con i familiari per accompagnare e sostenere la loro par-

tecipazione alla vita quotidiana e ai processi di cura;

• colloqui individuali o di team sulle esperienze di cura e sugli approcci relazio-

nali e comportamentali da adottare nelle diverse situazioni assistenziali;

• monitoraggio e documentazione dell’evoluzione delle condizioni di salute

del residente e dei risultati della cura, con particolare riferimento all’ambito

cognitivo - comportamentale, con applicazione periodica, anche in collabora-

zione con gli operatori del nucleo, di scale di valutazione.

Progetto famiglieI familiari fanno parte del percorso terapeutico. Oltre che partecipare all’ela-

borazione del piano individuale di assistenza, è loro garantita la massima li-

bertà di partecipazione alla vita del nucleo, senza limite di orari e con minimi

vincoli burocratici. L’ideale è riuscire a creare all’interno della struttura un clima

familiare, ricco di umanità e solidarietà. Diversi e importanti sono i passaggi

psicologici che emergono di fronte alla diagnosi della malattia del loro caro:

incredulità, rabbia, negazione e rifiuto. In genere affrontano problemi di tipo

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sociale e sanitario con grosse difficoltà, con frustrazione, rabbia per la loro

incapacità di cambiare le cose, per non riuscire ad arrestare l’inevitabile evo-

luzione della malattia.

Per dare contenimento e rielaborazione a questi vissuti lo psicologo può or-

ganizzare incontri mensili, di sostegno e di auto-aiuto con i familiari, aiutando

a identificare i motivi di difficoltà e di sofferenza, facendo psico-educazione

della malattia per capirla e conoscerla e per affrontare al meglio situazioni in

continuo divenire. Utile fornire loro dei momenti di riposo attraverso sessioni

specifiche di yoga della risata, attività che è proposta anche ai loro cari al fine

di riuscire a educare alla felicità queste persone, nonostante siano costretti a

vivere una malattia degenerativa all’interno di una RSA.

Primo mattone fondamentale per riuscire a costruire una buona alleanza con

le famiglie è l’accoglienza. Per questo motivo è stato preparato un protocollo

specifico legato proprio a questo importante e delicato passaggio.

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