DELLE NOSTRE PENNE NERE Protagonisti della Storia Alpini ...

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di ALBERTO PRIMICERJ* 86ª edizione della nostra A- dunata Nazionale approda a Piacenza, Città che portando con orgoglio l’appellativo di Primoge- nita,ed essendo decorata di Medaglia d’Oro al Valor Militare attribuita ai suoi Cittadini per il doloroso ed intenso im- pegno profuso durante la Seconda Guerra Mondiale, è sicuramente uno dei simboli più importanti della nostra Unità Nazionale. Con gioia e soddisfazione, a nome mio e di tutte le Truppe Alpine deside- ro porgere il più affettuoso e fraterno saluto a tutti gli Alpini che, con l’entu- siasmo di sempre e ricchi della loro ferrea tradizione,converranno da ogni parte d’Italia -e non solo- per il nostro tradizionale appuntamento che non mancherà di coinvolgere gli ospitali piacentini, colorando le strade della Città con il Tricolore e riempiendole con il calore della festa.Questo incon- tro rappresenta un’ulteriore occasio- ne per rafforzare i rapporti di solida fratellanza che da sempre uniscono Alpini in congedo ed in armi,accomu- nati dall’attaccamento ai loro Valori di Onore, Lealtà, e Amore per la nostra L Patria che, indipendentemente dallo “stato di servizio” , continuano a servire con convinzione e passione nel nome di tutti coloro che ci hanno preceduti nelle fila dei gloriosi Reparti Alpini. Quale Comandante delle Truppe Alpine voglio ancora una volta riaffer- mare con piena convinzione che gli Alpini in uniforme di oggi sono piena- mente degni di coloro che li hanno preceduti; identico il loro impegno, l’altruismo,l’attaccamento al dovere e lo spirito di sacrificio,la passione per la montagna e il rispetto delle tradizioni. Valori che in questi mesi, e per molti mesi ancora stanno dimostrando nel- l’importantissima Missione in Afgha- nistan che li vede onorare gli impegni internazionali che l’Italia ha assunto con i Paesi a noi alleati ed amici! Che il nostro abbraccio “piacentino” possa raggiungerli anche in quelle ter- re così martoriate. Desidero ringraziare il nostro stima- to Presidente Corrado Perona, per a- verci concesso anche quest’anno lo spazio per allestire l’ormai collaudata “Cittadella degli Alpini” , ed invito tutti, Alpini e Cittadini di Piacenza,a farci vi- sita nei vari interessanti stands che la costituiranno: mi auguro che la curio- sità Vi guidi lungo il suo percorso e Vi faccia scoprire e riscoprire il nostro mondo al Vostro servizio! Alla Città di Piacenza,che il suo “Battesimo Verde” possa essere ulteriore occasione per diffondere e rinvigorire i solidi valori dell’Alpinità come la Solidarietà uma- na,l’Altruismo, l’assoluto Rispetto del- le tradizioni e l’Amore per la nostra Pa- tria, di cui anch’essa stessa è Simbolo! Ai nostri amici, gli Alpini in congedo, l’auspicio che anche questo incontro sia ancora occasione di vicinanza spi- rituale con gli Alpini in servizio affin- ché si riescano a gettare le basi di quella continuità che possa garantire lunga vita all’Associazione Nazionale Alpini! * Gen. C. A. - Comandante delle Truppe Alpine IL COMANDANTE DELLE TRUPPE ALPINE Piacenza simbolo importante della nostra unità nazionale Il generale Alberto Primicerj di CORRADO PERONA* ra pochi giorni Piacenza,vestita di tricolore,verrà pacificamente invasa da centinaia di migliaia di alpini per un evento che si ripete,su scala nazionale, dal 1919.Centinaia di migliaia di persone, rigorosamente a proprie spese, provenienti da tutta I- talia e persino dall’estero si incontre- ranno per quella la più grande festa di popolo della nostra Italia. Una domanda che mi viene rivolta sovente riguarda le ragioni profonde di questo fenomeno ed è una do- manda alla quale una risposta com- piuta non può essere data: l’Adunata Nazionale degli alpini non può esse- re spiegata, va semplicemente vissu- ta. Solo così se ne possono compren- dere appieno le ragioni. Certo si possono spiegare i senti- menti di amicizia fratellanza che lega- no gli alpini, si può comprendere il piacere intimo di passare qualche ora o qualche giorno tutti assieme tra persone che non hanno bisogno di parole per capirsi, persone alle quali basta uno sguardo, una pacca sulla spalla, un sorriso o una stretta di ma- no. F Si può comprendere l’orgoglio di appartenere ad una così bella fami- glia. Si può, in buona sostanza, com- prendere o analizzare singoli aspetti di questo gigantesco evento,ma solo vivendolo dall’interno,solo osservan- done i ritmi e respirandone i profumi, solo abbandonandosi completamen- te ad esso se ne potrà percepire per intero la bellezza e la ragione profon- da. Non chiedetemi, pertanto, il segre- to dell’Adunata Nazionale; scendete nelle strade, fate festa con noi, parte- cipate e non avrete bisogno di alcuna spiegazione ulteriore. Comprenderete con immediatez- za e semplicità quello che a parole è praticamente impossibile descrivere. Centinaia di migliaia di alpini si ri- troveranno a Piacenza per affermare e consolidare ulteriormente quei vin- coli di amicizia e fratellanza,quello sti- le di vita che li unisce da sempre. Sfi- leranno per le vie della vostra bella città manifestando la loro fierezza,co- stituita in massima parte dalla dispo- nibilità che dimostrano sempre alle loro comunità per le quali sono diven- tati un vero e proprio punto di riferi- mento.Sfileranno con il sorriso per di- mostrare che la vera serenità nasce solo dalla consapevolezza di aver fat- to fino in fondo il proprio dovere. An- che quest’anno si rinnoverà il miraco- lo dell’adunata nazionale: dopo qual- che giorno di festa libera e sincera nella giornata di domenica gli alpini marceranno compatti formando un lungo, orgoglioso ed ordinato fiume verde. Sfileranno con un tema semplice e chiaro:“Onestà e solidarietà:queste le nostre regole” . Lo faranno perché gli alpini, anche quando fanno festa, non dimenticano la loro vocazione ed il lo- ro stile di vita. Sono certo che i pia- centini si stringeranno attorno a noi e sapranno partecipare con gioia a questo evento. A presto allora! * Presidente nazionale Associazione Nazionale Alpini IL PRESIDENTE NAZIONALE DELL’ANA L’Adunata non può essere spiegata va vissuta, fate festa con noi Corrado Perona, presidente Ana LE FOTO E I RACCONTI DELLE NOSTRE PENNE NERE Qui il Tricolore è di casa L’orgoglio di Piacenza Primogenita e decorata di Medaglia d’oro al valor militare Protagonisti della Storia Alpini,grazie di esistere i sono storie che durano un battito d’a- li e poi c’è la Storia. Un fiume di avve- nimenti che inghiotte l’esistenza ma non la Vita. Alla Storia appartengono gli alpi- ni. E non solo perché sono il più antico corpo di fanteria da montagna attivo nel mondo (fu- rono creati nel 1872 per proteggere i confini montani dell’Italia) ma soprattutto per i valo- ri di onestà e solidarietà che li hanno sempre accompagnati. E che sono il collante fra tutte le penne nere, in armi e in congedo. In queste pagine troverete un piccolo mondo di alpini piacentini. Figure indimenti- cabili che ci hanno lasciato o, come dicono le penne nere,“sono andate avanti” , quali padre Gherardo che fu cappellano degli alpini in Russia durante la seconda guerra mondiale e l’alpino Carlo Gatti che rinunciò al Tour de C France per servire la patria nella prima guer- ra mondiale. E poi ci sono loro, i veri protago- nisti, la memoria storica, i testimoni del tem- po: sono i “veci”scampati all’orrore che ci rac- contano di morte, sofferenza, freddo, fame ma, soprattutto, della disperata voglia di vita e di pace. I loro ricordi sono in queste pagine e in quelle che, negli ultimi due mesi, vi abbia- mo proposto.Ci siamo emozionati nell’ascol- tare un vissuto da film,rigorosamente in bian- co e nero: il bianco del ghiaccio, il nero della guerra. Attualmente gli alpini in forza al Comando Truppe Alpine sono in tutt’Italia circa dieci- mila.Forze capaci di partecipare a tutte le mis- sioni sia in Italia che all’estero con moduli o- perativi adatti per portare a termine le opera- zioni assegnate nel contesto internazionale. In Val Pusteria esiste un’“isola addestrativa”di eccellenza che consente la preparazione di un grande numero di unità (non solo dall’Ita- lia) gestita dal 6° Reggimento alpini e a co- mandarlo è un piacentino: il colonnello Luigi Rossi di Ferriere. Poi ci sono gli alpini in congedo (gli iscritti all’Ana a Piacenza sono quasi 3mila e arriva- no a 371mila in Italia e nel mondo). Un eser- cito di angeli sempre pronto a dare una ma- no. A tutte le penne nere è dedicato questo speciale di Libertà dove si trovano spunti per riflettere ma anche per sorridere perché gli alpini sono gioiosi. Ecco allora che vi propo- niamo le storie di naja dove, galeotta la divi- sa, le penne nere hanno trovato l’anima ge- mella. E il loro amore, negli anni, non è cam- biato perché l’alpino, la casa, la fonda sulla roccia. Può venire qualsiasi uragano ma non vacillerà.Poche parole e molti fatti: di questo, come spiega il cappellano degli alpini don Stefano Garilli,è fatta la stessa fede degli alpi- ni. Solida, granitica come la montagna che a- mano.Quella roccia da scalare della quale con passione ci parla Lucio Calderone storico pre- sidente del Cai e alpino. Sfogliate con noi l’album delle penne nere piacentine: ci sono i racconti ma soprattutto ci sono le foto e dietro ad ogni immagine u- na vita da scoprire, un passato da ricordare, un’emozione da rivivere,un’amicizia da ritro- vare e un futuro che si vuole alpino rappre- sentato dai bambini con i cappelli con la pen- na. Ci sono le cartoline d’epoca personalizza- te con la foto del giovane alpino incorniciata da un cuore e le parole “Ti mando la mia foto- grafia e il mio cuore”e ci sono le immagini di “veci” e “bocia” insieme: nonni e nipoti uniti da un comune sentire. Nelle ultime pagine ampio spazio alle pen- ne nere della protezione civile di Piacenza protagoniste di 18mila ore di lavoro nel 2012: dall’eccezionale nevicata in Romagna al terre- moto nel cuore dell’Emilia. Uno spirito di al- truismo che non si manifesta solo nell’emer- genza ma che gli alpini praticano quotidiana- mente in svariate associazioni di volontariato diffuse sul territorio. Grazie alpini per la vostra generosità e il vo- stro esempio. Sappiamo che su di voi possia- mo contare sempre, grazie di esistere. Paola Romanini paola. romanini@liberta. it 2 Venerdì 10 maggio 2013 LIBERTÀ

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ddii AALLBBEERRTTOO PPRRIIMMIICCEERRJJ**

86ª edizione della nostra A-dunata Nazionale approda aPiacenza, Città che portando

con orgoglio l’appellativo di Primoge-nita,ed essendo decorata di Medagliad’Oro al Valor Militare attribuita ai suoiCittadini per il doloroso ed intenso im-pegno profuso durante la SecondaGuerra Mondiale, è sicuramente unodei simboli più importanti della nostraUnità Nazionale.

Con gioia e soddisfazione, a nomemio e di tutte le Truppe Alpine deside-ro porgere il più affettuoso e fraternosaluto a tutti gli Alpini che,con l’entu-siasmo di sempre e ricchi della loroferrea tradizione,converranno da ogniparte d’Italia -e non solo- per il nostrotradizionale appuntamento che nonmancherà di coinvolgere gli ospitalipiacentini, colorando le strade dellaCittà con il Tricolore e riempiendolecon il calore della festa.Questo incon-tro rappresenta un’ulteriore occasio-ne per rafforzare i rapporti di solidafratellanza che da sempre unisconoAlpini in congedo ed in armi,accomu-nati dall’attaccamento ai loro Valori diOnore, Lealtà, e Amore per la nostra

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Patria che, indipendentemente dallo“stato di servizio”,continuano a servirecon convinzione e passione nel nomedi tutti coloro che ci hanno precedutinelle fila dei gloriosi Reparti Alpini.

Quale Comandante delle TruppeAlpine voglio ancora una volta riaffer-mare con piena convinzione che gliAlpini in uniforme di oggi sono piena-mente degni di coloro che li hannopreceduti; identico il loro impegno,l’altruismo,l’attaccamento al dovere elo spirito di sacrificio,la passione per lamontagna e il rispetto delle tradizioni.Valori che in questi mesi, e per moltimesi ancora stanno dimostrando nel-

l’importantissima Missione in Afgha-nistan che li vede onorare gli impegniinternazionali che l’Italia ha assuntocon i Paesi a noi alleati ed amici!

Che il nostro abbraccio “piacentino”possa raggiungerli anche in quelle ter-re così martoriate.

Desidero ringraziare il nostro stima-to Presidente Corrado Perona, per a-verci concesso anche quest’anno lospazio per allestire l’ormai collaudata“Cittadella degli Alpini”,ed invito tutti,Alpini e Cittadini di Piacenza,a farci vi-sita nei vari interessanti stands che lacostituiranno: mi auguro che la curio-sità Vi guidi lungo il suo percorso e Vifaccia scoprire e riscoprire il nostromondo al Vostro servizio! Alla Città diPiacenza,che il suo “Battesimo Verde”possa essere ulteriore occasione perdiffondere e rinvigorire i solidi valoridell’Alpinità come la Solidarietà uma-na,l’Altruismo,l’assoluto Rispetto del-le tradizioni e l’Amore per la nostra Pa-tria,di cui anch’essa stessa è Simbolo!Ai nostri amici, gli Alpini in congedo,l’auspicio che anche questo incontrosia ancora occasione di vicinanza spi-rituale con gli Alpini in servizio affin-ché si riescano a gettare le basi diquella continuità che possa garantirelunga vita all’Associazione NazionaleAlpini!

* Gen. C. A. - Comandantedelle Truppe Alpine

IL COMANDANTE DELLE TRUPPE ALPINE

Piacenza simbolo importantedella nostra unità nazionale

Il generale Alberto Primicerj

ddii CCOORRRRAADDOO PPEERROONNAA**

ra pochi giorni Piacenza,vestitadi tricolore,verrà pacificamenteinvasa da centinaia di migliaia

di alpini per un evento che si ripete,suscala nazionale,dal 1919.Centinaia dimigliaia di persone, rigorosamente aproprie spese, provenienti da tutta I-talia e persino dall’estero si incontre-ranno per quella la più grande festa dipopolo della nostra Italia.

Una domanda che mi viene rivoltasovente riguarda le ragioni profondedi questo fenomeno ed è una do-manda alla quale una risposta com-piuta non può essere data: l’AdunataNazionale degli alpini non può esse-re spiegata, va semplicemente vissu-ta.Solo così se ne possono compren-dere appieno le ragioni.

Certo si possono spiegare i senti-menti di amicizia fratellanza che lega-no gli alpini, si può comprendere ilpiacere intimo di passare qualche orao qualche giorno tutti assieme trapersone che non hanno bisogno diparole per capirsi, persone alle qualibasta uno sguardo, una pacca sullaspalla, un sorriso o una stretta di ma-no.

F

Si può comprendere l’orgoglio diappartenere ad una così bella fami-glia. Si può, in buona sostanza, com-prendere o analizzare singoli aspettidi questo gigantesco evento,ma solovivendolo dall’interno,solo osservan-done i ritmi e respirandone i profumi,solo abbandonandosi completamen-te ad esso se ne potrà percepire perintero la bellezza e la ragione profon-da.Non chiedetemi,pertanto,il segre-to dell’Adunata Nazionale; scendetenelle strade, fate festa con noi, parte-cipate e non avrete bisogno di alcunaspiegazione ulteriore.

Comprenderete con immediatez-

za e semplicità quello che a parole èpraticamente impossibile descrivere.

Centinaia di migliaia di alpini si ri-troveranno a Piacenza per affermaree consolidare ulteriormente quei vin-coli di amicizia e fratellanza,quello sti-le di vita che li unisce da sempre. Sfi-leranno per le vie della vostra bellacittà manifestando la loro fierezza,co-stituita in massima parte dalla dispo-nibilità che dimostrano sempre alleloro comunità per le quali sono diven-tati un vero e proprio punto di riferi-mento.Sfileranno con il sorriso per di-mostrare che la vera serenità nascesolo dalla consapevolezza di aver fat-to fino in fondo il proprio dovere.An-che quest’anno si rinnoverà il miraco-lo dell’adunata nazionale:dopo qual-che giorno di festa libera e sinceranella giornata di domenica gli alpinimarceranno compatti formando unlungo, orgoglioso ed ordinato fiumeverde.

Sfileranno con un tema semplice echiaro:“Onestà e solidarietà:queste lenostre regole”. Lo faranno perché glialpini,anche quando fanno festa,nondimenticano la loro vocazione ed il lo-ro stile di vita. Sono certo che i pia-centini si stringeranno attorno a noi esapranno partecipare con gioia aquesto evento. A presto allora!

* Presidente nazionaleAssociazione Nazionale Alpini

IL PRESIDENTE NAZIONALE DELL’ANA

L’Adunata non può essere spiegatava vissuta, fate festa con noi

Corrado Perona,presidente Ana

LE FOTO E I RACCONTIDELLE NOSTRE PENNE NERE

Qui il Tricolore è di casaL’orgoglio di Piacenza Primogenita edecorata di Medaglia d’oro al valor militare

Protagonisti della StoriaAlpini,grazie di esistere

i sono storie che durano un battito d’a-li e poi c’è la Storia. Un fiume di avve-nimenti che inghiotte l’esistenza ma

non la Vita. Alla Storia appartengono gli alpi-ni.E non solo perché sono il più antico corpodi fanteria da montagna attivo nel mondo (fu-rono creati nel 1872 per proteggere i confinimontani dell’Italia) ma soprattutto per i valo-ri di onestà e solidarietà che li hanno sempreaccompagnati.E che sono il collante fra tuttele penne nere, in armi e in congedo.

In queste pagine troverete un piccolomondo di alpini piacentini.Figure indimenti-cabili che ci hanno lasciato o,come dicono lepenne nere,“sono andate avanti”, quali padreGherardo che fu cappellano degli alpini inRussia durante la seconda guerra mondiale el’alpino Carlo Gatti che rinunciò al Tour de

C France per servire la patria nella prima guer-ra mondiale.E poi ci sono loro, i veri protago-nisti, la memoria storica, i testimoni del tem-po:sono i “veci”scampati all’orrore che ci rac-contano di morte, sofferenza, freddo, famema, soprattutto, della disperata voglia di vitae di pace. I loro ricordi sono in queste paginee in quelle che,negli ultimi due mesi,vi abbia-mo proposto.Ci siamo emozionati nell’ascol-tare un vissuto da film,rigorosamente in bian-co e nero: il bianco del ghiaccio, il nero dellaguerra.

Attualmente gli alpini in forza al ComandoTruppe Alpine sono in tutt’Italia circa dieci-mila.Forze capaci di partecipare a tutte le mis-sioni sia in Italia che all’estero con moduli o-perativi adatti per portare a termine le opera-zioni assegnate nel contesto internazionale.

In Val Pusteria esiste un’“isola addestrativa”dieccellenza che consente la preparazione diun grande numero di unità (non solo dall’Ita-lia) gestita dal 6° Reggimento alpini e a co-mandarlo è un piacentino: il colonnello LuigiRossi di Ferriere.

Poi ci sono gli alpini in congedo (gli iscrittiall’Ana a Piacenza sono quasi 3mila e arriva-no a 371mila in Italia e nel mondo). Un eser-cito di angeli sempre pronto a dare una ma-no.

A tutte le penne nere è dedicato questospeciale di Libertà dove si trovano spunti perriflettere ma anche per sorridere perché glialpini sono gioiosi. Ecco allora che vi propo-niamo le storie di naja dove, galeotta la divi-sa, le penne nere hanno trovato l’anima ge-mella. E il loro amore, negli anni, non è cam-

biato perché l’alpino, la casa, la fonda sullaroccia. Può venire qualsiasi uragano ma nonvacillerà.Poche parole e molti fatti:di questo,come spiega il cappellano degli alpini donStefano Garilli,è fatta la stessa fede degli alpi-ni. Solida, granitica come la montagna che a-mano.Quella roccia da scalare della quale conpassione ci parla Lucio Calderone storico pre-sidente del Cai e alpino.

Sfogliate con noi l’album delle penne nerepiacentine: ci sono i racconti ma soprattuttoci sono le foto e dietro ad ogni immagine u-na vita da scoprire, un passato da ricordare,un’emozione da rivivere,un’amicizia da ritro-vare e un futuro che si vuole alpino rappre-sentato dai bambini con i cappelli con la pen-na.Ci sono le cartoline d’epoca personalizza-te con la foto del giovane alpino incorniciata

da un cuore e le parole “Ti mando la mia foto-grafia e il mio cuore”e ci sono le immagini di“veci” e “bocia” insieme: nonni e nipoti unitida un comune sentire.

Nelle ultime pagine ampio spazio alle pen-ne nere della protezione civile di Piacenzaprotagoniste di 18mila ore di lavoro nel 2012:dall’eccezionale nevicata in Romagna al terre-moto nel cuore dell’Emilia. Uno spirito di al-truismo che non si manifesta solo nell’emer-genza ma che gli alpini praticano quotidiana-mente in svariate associazioni di volontariatodiffuse sul territorio.

Grazie alpini per la vostra generosità e il vo-stro esempio. Sappiamo che su di voi possia-mo contare sempre, grazie di esistere.

Paola Romaninipaola. romanini@liberta. it

2 Venerdì 10 maggio 2013LIBERTÀ

ddii MMAASSSSIIMMOO TTRREESSPPIIDDII**

n caloroso benvenuto aPiacenza a tutti gli ospitidella 86esima Adunata

nazionale degli Alpini.E’un onore per il territorio che

rappresento accogliere i rappre-sentanti dell’Associazione na-zionale Alpini e tutte le personeche, con loro, faranno visita allanostra provincia, terra ricca distoria, cultura e tradizioni eno-gastronomiche radicate.

L’adunata di Piacenza 2013rappresenta un grande risultatoper il nostro territorio, meritodella tenacia con cui gli alpinidell’Ana piacentina hanno per-seguito l’obiettivo,senza mai ar-rendersi.

Al loro fianco non è mai man-cata l’entusiasta collaborazioneda parte della Provincia di Pia-cenza e del Comune di Piacen-za, che, con il proprio sostegno,hanno dimostrato la ferma vo-lontà di ottenere che Piacenzadiventasse “casa”dell’86esima e-dizione dell’adunata. Traguardicosì importanti si ottengono so-lo con il favore, la passione e la

U

condivisione di tutti.La storia dell’Adunata nazio-

nale degli Alpini a Piacenza na-sce molto tempo fa.

Se le prime certezze sulla can-didatura della provincia e dellacittà di Piacenza hanno iniziatoa circolare negli ultimi anni, l’in-teresse del territorio per la ma-nifestazione ha radici ben piùanziane.

Il 2013 si è infine dimostratol’anno fortunato: oggi l’interoterritorio è pronto ad accoglierel’Adunata in programma il 10-11e 12 maggio e arriva preparatoall’evento, perché rafforzato nei

valori di identità nazionale daifesteggiamenti dedicati nel2010 ai 150 anni della Provinciadi Piacenza e nel 2011 ai 150 an-ni dell’Unità d’Italia.

L’Adunata nazionale in terrapiacentina sarà una grande fe-sta di popolo oltre che dimo-strazione di una coesione istitu-zionale e territoriale animata daunità d’intenti e gioco di squa-dra.

La grande scommessa dellamanifestazione sarà portare al-l’attenzione dell’intero Paese va-lori che, oggi più che mai, devo-no costituire il cuore della so-cietà: la famiglia, il valore dellapersona, la solidarietà, l’aiuto re-ciproco e l’onestà.

In occasioni di così ampio re-spiro, così come dovrebbe esse-re nella vita quotidiana, lo sti-molo a fare bene e a mettere inpratica il valore dell’accoglienzaè primario: nel tricolore, che or-mai da settimane sventola agliangoli della città, vanno ricerca-ti esattamente questi buoni pro-positi ma soprattutto l’impe-gno, la dedizione e la fiducia inun Paese – e così nella sua gen-te – che oggi più che mai neces-sita di coesione.

Buona Adunata a tutti!* Presidente della Provincia di Piacenza

IL PRESIDENTE PROVINCIALE ANA

La Primogenita vi accogliecon orgoglio e fraterna amicizia

Il presidente Massimo Trespidi

ddii PPAAOOLLAA GGAAZZZZOOLLOO**

li Alpini...Erano in prima linea,nel caldissimo luglio 2011 al-la base dell’aeronautica mili-

tare di “Jacotenente” - sul Gargano -impegnati ancora una volta nelle fon-damentali attività di antincendio bo-schivo.Pochi mesi dopo – ad ottobre– erano tra i volontari accorsi in Ligu-ria, per la gravissima alluvione che a-veva colpito la Val di Vara.

E ancora: si sono dimostrati prontiad affrontare un anno – il 2012 – ca-pace di mettere a dura prova la no-stra Regione.Prima con la grande ne-vicata di febbraio, che ha paralizzatointere porzioni delle province di Rimi-ni e Forlì Cesena; poi con il terribileterremoto di maggio.

La terra ha tremato e con lei le im-prese, le scuole, i municipi e le case dimigliaia di emiliane ed emiliani.Insie-me alle nostre coscienze, alle nostrecertezze. Ma gli Alpini no. Sono rima-sti saldi nella loro presenza rassicu-rante.Sotto una pioggia battente,giànel pomeriggio del 20 maggio eranotra coloro che montavano le tendeper gli sfollati, le cucine, i bagni. Alle-stivano i campi e donavano sorrisi:

G

hanno un’abilità speciale nel farlo. Eanche di sorrisi e di conforto c’era bi-sogno, in quelle ore in cui la paura a-veva occupato il cuore di tanti.

Per mesi si sono presi cura di chi e-ra stato ferito dal sisma.Dall’alzaban-diera del mattino alla sera inoltrata,senza mai fermarsi. Un impegno chenon potrà essere dimenticato, chesarà raccontato di padre in figlio, dinonno in nipote.Perché se l’Emilia cela farà – e ce la sta facendo – è anchemerito delle Penne nere.

L’essere Alpino indica un’apparte-nenza ad un Corpo che si fa al tempostesso legame sociale e identitario,

capace di aprirsi all’intera comunità.La generosità alpina transita dal mon-do militare alla vita civile,come un fiu-me in piena.

L’essere Alpino significa dimostra-re un amore incondizionato verso le I-stituzioni libere e democratiche. Perquesto ogni Adunata si veste di trico-lore. E proprio di amore per le Istitu-zioni si avverte oggi estremo biso-gno,in un momento in cui sembranodominare la sfiducia e la rassegnazio-ne.

L’essere Alpino ci insegna la solida-rietà, una capacità di donarsi che faparte integrante del Dna delle Pennenere. Da loro giunge un esempiostraordinario: agire senza attendereche siano altri a farlo.Per questo – do-po gli interventi di assistenza alla po-polazione dell’Emilia – hanno decisodi non fermarsi,ma di raccogliere fon-di e avviare la costruzione della nuo-va scuola materna di Casumaro, fra-zione del comune di Cento (Ferrara).

Penso dunque che sia un privile-gio,per Piacenza,accogliere gli Alpini.A ciascuno di loro rivolgo il saluto del-l’intera giunta regionale e mio perso-nale. Benvenute Penne nere, amichedel nostro avvenire! Benvenute in E-milia Romagna, benvenute a Piacen-za!

* Assessore alla Protezione Civiledella Regione Emilia Romagna

L’ASSESSORE REGIONALE

La terra ha tremato ma gli alpini nobenvenuti a Piacenza e in Emilia

L’assessore Paola Gazzolo

ddii BBRRUUNNOO PPLLUUCCAANNII **

con orgoglio e sentimentidi amicizia fraterna che dò ilbenvenuto a Piacenza a tut-

ti gli alpini d’Italia e delle sezioni e-stero in occasione della 86esima a-dunata nazionale, un evento che lanostra sezione ha da anni ricercato,promosso ed infine finalmente otte-nuto.Potete capire quindi la profon-da soddisfazione e gratitudine concui scrivo queste righe.

E’ la prima volta che la città di Pia-cenza ospita l’adunata nazionale equesto non poteva essere regalo mi-gliore e più bello per concludere lecelebrazioni della ricorrenza del 90e-simo anniversario della nostra sezio-ne piacentina. Benvenuti quindi aPiacenza,la Primogenita,la prima frale città italiane che, il 10 maggio1848, con plebiscito pressoché una-nime, votò la sua annessione al Pie-monte meritando da Carlo Albertoproprio l’appellativo di “Primogeni-ta”.

Aspetto con gioia tutti voi e alcontempo mi appello ai piacentiniperché accolgano con amicizia gli al-pini che invaderanno pacificamente

’E

le vie della città e le strade di tutto ilterritorio provinciale.

Spero che l’adunata nazionale diPiacenza lasci un buon ricordo di sée di tutti coloro che si sono impegna-ti ad organizzarla. Mi auguro inoltreche susciti negli amici alpini il desi-derio di tornare a Piacenza in veste dituristi perché la nostra città possiedeun grande patrimonio artistico e cul-turale, ma può vantare pure una tra-dizione enogastronomica conside-revole. Un doveroso quanto sinceroringraziamento lo devo a tutti i mieialpini che attualmente stanno lavo-rando con le diverse commissioni

per portare a termine il proprio com-pito. Un compito complicato ed im-pegnativo quando si tratta di orga-nizzare le numerose aree campo edalloggi collettivi che Comune, Pro-vincia e privati hanno messo a dispo-sizione. Hanno ed abbiamo capitoche bisogna rimanere uniti ed insie-me sicuramente si arriva a “baita”.Non posso dimenticare di ringrazia-re le amministrazioni comunali eprovinciali che da due anni collabo-rano con la sezione alpini e di conse-guenza con il Coa (comitato organiz-zatore adunata) per raggiungere ilsolo obiettivo di far fare bella figuraall’intera città di Piacenza.

Aggiungo solo che la collabora-zione con la Regione è stata alquan-to scarsa, ma sono consapevole chetrovandosi ad affrontare l’emergen-za terremoto non abbia potuto faraltro che prendere atto che a mag-gio a Piacenza si terrà l’adunata na-zionale. E’ giusto infine anche ricor-dare ai parlamentari piacentini chePiacenza si trova in Emilia Romagnaed un aiuto anche morale sarebbestato molto gradito. Alpini, Piacenzavi aspetta.

* Presidente provinciale ANA

IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA

Il presidente Bruno Plucani

Un onore accogliervi, l’adunataè un grande risultato per il territorio

E ACCESSORIE ACCESSORIE ACCESSORI

VIA MONTEGRAPPA, 30 - PODENZANO (PC) - TEL. 0523 559100VIA MONTEGRAPPA, 30 - PODENZANO (PC) - TEL. 0523 559100VIA MONTEGRAPPA, 30 - PODENZANO (PC) - TEL. 0523 559100

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c.04.08.12

e.10

.05.13

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SPECIALE ALPINIFINE SERIE UOMO -30%

CONTINUANO LE NOSTRE OCCASIONIDI FINE SERIE

NEL NOSTRO SPAZIO OUTLET

Sfileranno con un tema chiaro“Onestà e solidarietà; queste le nostreregole”. Festa nel rispetto del loro stile di vita

L’invito del sindaco Contiamo sullacollaborazione di tutti, l’Adunata siaper tutti un momento di grande gioia

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envenuti Alpini, che l’ab-braccio della città di Pia-cenza Vi giunga intenso e

caloroso. Questa Adunata Nazio-nale rappresenta,per me in quan-to sindaco, un evento storico e ir-ripetibile,e la nostra città è prontaad accoglierVi con tanto entusia-smo e con l’affetto più sincero. LaVostra divisa ha rappresentato unsimbolo irrinunciabile per la storiadel nostro Paese.

Sarà una grande festa, tre gior-ni durante i quali le strade e lepiazze cittadine saranno invasepacificamente e animate dallePenne Nere, e tutti noi avremol’opportunità di mostrare, ai tantiche ci faranno visita, il volto mi-gliore della nostra comunità: lacortese ospitalità,la tradizione ga-stronomica e il desiderio di valo-rizzare e promuovere un patrimo-nio collettivo di bellezze, culturalie artistiche, che affonda le sue ra-dici nella storia del nostro territo-rio.

Da sempre gli Alpini incarnanolo spirito più nobile del nostroPaese. La loro costante presenza

B

nelle missioni internazionali di pa-ce,l’aiuto a favore delle popolazio-ni che soffrono nei territori deva-stati dalla guerra e le innumerevo-li iniziative a sostegno delle zonecolpite da calamità naturali, sonola più evidente testimonianza deivalori universali su cui, oggi comein passato, si fonda la grande fa-miglia delle Penne Nere:l’umanità,l’altruismo e la disponibilità versoil prossimo,che fanno degli Alpiniuno degli esempi e dei punti di ri-ferimento più alti di un’Italia one-sta, solidale e generosa.

La nostra città, Medaglia d’oroal valor militare per la Resistenza,

deve andare giustamente orgo-gliosa di ospitare l’Adunata nazio-nale 2013,perché questo specialeappuntamento sarà l’occasioneper rendere un doveroso e since-ro omaggio a chi ha lottato e sof-ferto per affermare la libertà e lademocrazia nel nostro Paese,sinoal sacrificio della sua stessa vita.Lepagine più alte e dolorose dellanostra storia sono state scritte conil sangue degli Alpini.

Il programma dell’Adunata saràintenso e festoso ma, come avvie-ne per ogni grande manifestazio-ne,per ragioni organizzative,ci sa-ranno alcuni inevitabili disagi,quali limitazioni al traffico,modifi-che alla viabilità e la sospensionedelle lezioni scolastiche nel finesettimana. Sono provvedimentinecessari per garantire che tuttosi svolga in piena sicurezza e nelrispetto delle norme.Sappiamo dichiedere un piccolo sacrificio, macontiamo sulla collaborazione ditutti in questi tre giorni. L’augurioè che l’Adunata possa rappresen-tare un momento di grande gioia,da condividere assieme, e che lasfilata degli Alpini e l’intera mani-festazione si traducano in unospettacolo straordinario ed emo-zionante,che rimarrà nella memo-ria della nostra comunità.

* Sindaco di Piacenza

Il sindaco Paolo Dosi

IL SINDACO DI PIACENZA

«Un evento storico, vi giungal’abbraccio della nostra città»

Coordinamento redazionale a cura di PAOLA ROMANINI

LIBERTÀVenerdì 10 maggio 2013 3