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DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA Numero 62 Del quindici dicembre 2016 OGGETTO: COSTITUZIONE DELL'UNITA' DI PROGETTO E DI RICERCA "AREE INTERNE" - ATTIVITA' DI SUPPORTO DA PARTE DEL VILLAGGIO DIGITALE - L'anno 2016, addì quindici del mese di dicembre alle ore 17:00,in Sala Giunta , convocata nei modi di legge, si è riunita la Giunta. Alla discussione del presente punto all’ordine del giorno, risultano presenti gli assessori contrassegnati: Cognome e Nome Qualifica Presenza BALLERINI RICCARDO Presidente SI VARESE RICCARDO Vice Presidente SI CASTELLANI SIMONETTA Commissario Prefettizio NO MARCONI CARLETTO Assessore SI LERI CESARE Assessore SI FOLLONI ANNALISA Assessore SI GRASSI PAOLO Assessore SI BIANCHI CAMILLA Assessore NO MANENTI ENZO Assessore NO NOVOA CLAUDIO Assessore SI MASTRINI MATTEO Assessore SI BELLESI ABRAMO FILIPPO Assessore NO PEDRINI EGIDIO ENRICO Assessore NO Presenti: 8 Assenti: 5 Presiede la Giunta Riccardo Ballerini, in qualità di Presidente. Partecipa alla seduta il Sara Tedeschi Vice Segretario.

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DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA

Numero 62 Del quindici dicembre 2016

OGGETTO: COSTITUZIONE DELL'UNITA' DI PROGETTO E DI RICERCA "AREE

INTERNE" - ATTIVITA' DI SUPPORTO DA PARTE DEL VILLAGGIO

DIGITALE -

L'anno 2016, addì quindici del mese di dicembre alle ore 17:00,in Sala Giunta , convocata

nei modi di legge, si è riunita la Giunta.

Alla discussione del presente punto all’ordine del giorno, risultano presenti gli assessori

contrassegnati:

Cognome e Nome Qualifica Presenza

BALLERINI RICCARDO Presidente SI

VARESE RICCARDO Vice Presidente SI

CASTELLANI SIMONETTA Commissario Prefettizio NO

MARCONI CARLETTO Assessore SI

LERI CESARE Assessore SI

FOLLONI ANNALISA Assessore SI

GRASSI PAOLO Assessore SI

BIANCHI CAMILLA Assessore NO

MANENTI ENZO Assessore NO

NOVOA CLAUDIO Assessore SI

MASTRINI MATTEO Assessore SI

BELLESI ABRAMO FILIPPO Assessore NO

PEDRINI EGIDIO ENRICO Assessore NO

Presenti: 8 Assenti: 5

Presiede la Giunta Riccardo Ballerini, in qualità di Presidente.

Partecipa alla seduta il Sara Tedeschi Vice Segretario.

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VISTI i documenti guida elaborati dal DPS della Presidenza del Consiglio dei Ministri sul tema della Strategia Nazionale per le Aree Interne (SNAI); VISTO che la Regione Toscana sul tema “La strategia nazionale per le AREE INTERNE. Criteri e priorità per la individuazione dell’area progetto”, promuoveva mediante procedura negoziale, la presentazione di manifestazione di interesse da parte dei comuni interessati per la candidatura ad area progetto, avendo a riferimento come nucleo centrale i Comuni classificati fragili, secondo l’elaborazione dell’IRPET, appartenenti alla categoria dei comuni periferici ed ultra periferici; VISTO che la Regione Toscana, in attuazione di quanto sopra, con Decreto Dirigenziale n° 2203 del 30/05/2014 recante “Avviso per la manifestazione di interesse finalizzata all’individuazione dell’area progetto per la sperimentazione della Strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne”, decretava di approvare l’Avviso per la manifestazione di interesse di cui sopra; VISTO in particolare l’allegato I) al citato avviso; VISTO l’Accordo di Programma sottoscritto tra l’Unione Comuni Garfagnana, l’Unione Comuni Montana Lunigiana, la Provincia di Massa-Carrara ed i Comuni interessati, appartenenti ai due territori provinciali, Accordo finalizzato alla presentazione di un progetto comune in risposta al citato Decreto Dirigenziale n° 2203 del 30/05/2014 della Regione Toscana; VISTO che con lettera (prot. 0007305 cat VIII classe 7) del 15.09.2014 u.s, L’ Unione di Comuni della Garfagnana (ente capofila) trasmetteva alla regione Toscana la scheda di candidatura ad area progetto per la strategia aree interne, elaborata di concerto con l’Unione di Comuni Montana Lunigiana; VISTA l’importanza assoluta del riconoscimento di “area interna” per i nostri territori in forza del flusso di risorse comunitarie, nazionali e regionali sulle tematiche chiave della strategia; VISTA la deliberazione del C.I.P.E assunta nella seduta del 28 gennaio u.s., relativamente al tema dei Fondi strutturali di investimento europei 2014-2020, nella quale sono state approvate le modalità di attuazione della Strategia per le aree interne (per la quale è stato stanziato, dalla Legge di stabilità per il 2014, un importo di 90 milioni di euro per il triennio 2014-2016);

VISTA la delibera di GRT n. 314 del 23 marzo 2015 “Strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne. Approvazione graduatoria delle proposte di candidatura di aree di progetto di cui al D.D n. 2203/2014: Avviso per la manifestazione di interesse finalizzata alla individuazione dell’Area progetto per la sperimentazione della Strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne” In particolare il punto 5:

a) di sottoporre al Comitato tecnico per le aree interne la graduatoria di cui all’Allegato B), per il loro inserimento nella federazione di progetti della Strategia nazionale per le aree interne del Paese, relativamente alle risorse attualmente previste dalle Leggi di stabilità 2014 (Legge 27 dicembre 2013, n. 147 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2014)”) e 2015 (Legge 23 dicembre 2014, n. 190“Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2015)”) b) di attivare di intesa con il CNAI l’azione di animazione territoriale per la elaborazione delle strategie di sviluppo nelle restanti aree afferenti le candidature presentate dalla Unione comuni Garfagnana e dei territori delle Province di Firenze e Prato di cui alla proposta presentata dalla Unione di Comuni Valdarno e Valdisieve, così come riperimetrate a seguito del parere del CNAI; E il punto 6: di dare mandato alle Autorità di gestione dei Programmi operativi dei Fondi strutturali (FESR e FSE) e nel Programma di sviluppo rurale (FEASR), nel quadro del coordinamento regionale della strategia aree interne e dell’azione di animazione territoriale di cui al precedente punto 5, comma b), di attivare nelle prime 3 aree riconosciute

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candidabili dal CNAI la progettazione degli interventi addizionali regionali previsti dalla comunicazione del DPS del 12 novembre 2014 citata in narrativa (“Elementi da inserire nel programmi per la strategia aree interne”) in anticipazione rispetto all’assegnazione delle risorse del Fondo nazionale per le aree interne; VISTO che in attuazione degli atti citati e nell’indifferibile necessità di procedere nell’iter di affinamento delle proposte progettuali di riqualificazione e sviluppo del territorio dell’area interessata, contenute nella citata Scheda di Candidatura, si è proceduto alla predisposizione della necessaria Bozza di Strategia elaborata di concerto, e trasmessa il 30 maggio 2016 per le necessarie valutazioni alla Regione Toscana e al DPS della Presidenza del Consiglio ; VISTA l’approvazione formale di detta “Bozza di Strategia” da parte della regione Toscana e del DPS, con nota del 23 maggio 2016; VISTO che in attuazione degli atti citati e nell’indifferibile necessità di procedere nell’iter di affinamento delle proposte progettuali di riqualificazione e sviluppo del territorio dell’area interessata, contenute nella citata Scheda di Candidatura, si è proceduto alla predisposizione del successivo “step” verso la sottoscrizione dell’Accordo di programma Quadro , il cosiddetto Preliminare di Strategia , elaborato di concerto, e trasmesso il 5 agosto 2016 per le necessarie valutazioni alla Regione Toscana e al DPS della Presidenza del Consiglio ; PRESO ATTO, in forza dei punti precedenti, della complessità e vastità dello sforzo di coordinamento gestionale e progettuale richiesto al territorio, documentato nel prospetto degli “step” (oltre 50) attuati dal 2013 ad oggi; VISTO che ricorrono nell’area Lunigiana-Garfagnana tutti i requisiti indicati come indispensabili dalla SNAI:

- Ricomprende, nella quasi totalità, comuni classificati come “aree interne” dal DPS e dalla successiva integrazione della Regione Toscana. Dal livello di cintura (un solo comune) a quelli di aree intermedie, periferiche ed ultra periferiche

- Registra, sia nel lungo che nel breve periodo processi gravi di declino demografico

- Presenta una “massa critica” adeguata in termini di popolazione, comunque capace di sostenere processi di sviluppo locale

- Ha in essere forme stabili e consolidate di cooperazione intercomunale per la gestione associata di servizi e funzioni: le Unioni dei Comuni, che ereditano le positive esperienze delle preesistenti Comunità Montane

- Ha nel tempo consolidato strategie e progetti condivisi e programmati in maniera unitaria

- Ha acquisito capacità non secondarie nel processo di attivazione delle risorse comunitarie

VISTO che appare, dunque, necessario dare concretezza al disegno della strategia di sviluppo locale delineata nella “scheda” trasmessa a suo tempo alla Regione Toscana, e nelle successive “Bozza di Strategia” e “Preliminare di Strategia, coinvolgendo sia gli attori istituzionali primari che le strutture di supporto che hanno formalizzato il loro sostegno alla nostra area interna:

- Le Istituzioni Pubbliche: La Regione Liguria, la Provincia di Massa Carrara, Il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, Il Parco Regionale delle Alpi Apuane, il Comune di Aulla, la Soprintendenza BAPSAE per le province di Lucca e Massa Carrara, la Società della Salute della Lunigiana, l’USL n.2 di Lucca

- Le parti economiche e sociali: la Confcooperative, La Confederazione Italiana Agricoltori, la Federazione dei Coltivatori diretti di Lucca e Massa Carrara, la Confederazione nazionale dell’Artigianato, la Camera di Commercio di Massa Carrara

- I soggetti privati in forma organizzata: la Fondazione della Cassa di Risparmio della Spezia, la Fondazione Promo P.A di Lucca, il Consorzio Garfagnana produce, il GAL Garfagnana ambiente e sviluppo, il GAL Lunigiana Leader +, la FIAB nazionale, l’ANPAS Regionale della Toscana, l’Associazione Euro Idees, L’Istituto Lunigianese dei castelli, l’Associazione Europea delle Vie Francigene, l’associazione Rifugi Apuane e Appennino, l’ERP Massa Carrara spa.

CONSIDERATO che le Unioni di Comuni di Lunigiana e Garfagnana hanno proceduto, di concerto, a definire quanto segue:

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- Un referente “politico” unico, già comunque da tempo, concordemente, individuato nel Presidente dell’Unione dei Comuni della Garfagnana

- Un referente tecnico, lo stesso da tempo concordemente individuato nel dirigente dell’Unione di Comuni della Garfagnana

- Uno staff tecnico di supporto composto in prima fase da risorse umane, competenti sulle diverse tematiche, presenti all’interno degli Enti interessati, che ha lavorato di concerto con i tecnici della Regione Toscana e del DPS presso la Presidenza del Consiglio

- La sistematizzazione della “banca dati” dei progetti recuperabili ai fini della bozza di Strategia, (come di seguito definita), con il riutilizzo di tutte le progettazioni “avanzate” (in particolare quelle relative allo sviluppo territoriale) e dei dati aggiornati sui temi di progetto.

- La individuazione delle possibili linee di erogazione di risorse dirette e indirette, dell’Unione Europea, del Consiglio d’Europa e della BEI, che possano implementare e/o integrare il flusso di finanziamenti previsti per le aree interessate dalla SNAI nel periodo di vigenza dei Fondi 2014-2020 CONSIDERATO che sono stati effettuati incontri tra le due Unioni a livello amministrativo e tecnico, con il DPS della Presidenza del Consiglio, con l’Autorità di gestione del POR della regione Toscana, con i diversi Dipartimenti interessati , con i Comuni dell’area di progetto e dell’area strategica, con i soggetti territorialmente competenti nelle varie tematiche, con i soggetti aderenti, per definire il necessario lavoro di verifica e affinamento sulla Bozza di strategia di Strategia, per quanto attiene le tematiche “guida”, di seguito definite:

Formazione e istruzione

Sanità/sociale

Tutela del territorio

Mobilità

Valorizzazione dei beni culturali e ambientali

Sviluppo del territorio VISTI i punti chiave della più volte citata Strategia: ISTRUZIONE E FORMAZIONE

1. Innalzare il livello qualitativo dell’attività didattica, annullando il “gap” (ove esistente) tra gli istituti dell’area e quelli dei centri urbani di riferimento.

2. Dare spazio nella attività didattica alle risorse naturalistiche, culturali ed economiche proprie dell’area (incrocio evidente con le tematiche dì “mercato”, in particolare con l’eccezionale sistema dei Parchi)

3. Dare attuazione alla prospettiva del “long life Learning “e dell’apprendimento “permanente, con particolare riferimento alle tematiche dei meccanismi e delle risorse proprie dell’Unione Europea. Continuazione e implementazione dell’esperienza legata ai “Circoli di Studio

4. Innalzare al maggior livello possibile il grado di sicurezza strutturale degli edifici scolastici (incrocio con la tematica della riduzione del rischio sismico)

5. Favorire l’innovazione nei sistemi tecnologici e di servizio degli edifici, con l’obiettivo della eco sostenibilità e della riduzione dei costi di gestione

6. Consentire il più agevole e breve accesso possibile alle strutture didattiche (evidente l’incrocio con la tematica della mobilità)

7. Messa in funzione degli “hub”, coordinati con le strutture didattiche, per la formazione e la specializzazione avanzata

8. Realizzare un collegamento stretto dell’azione didattica con le eccellenze culturali dell’area, in particolare il sistema dei musei e dei grandi “contenitori” di eventi e manifestazioni Azioni

a. Dotazione avanzata nelle attrezzature di supporto alla attività didattica

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b. Interventi di conferimento di sismo- resistenza agli edifici non ancora adeguati c. Eliminazione delle barriere architettoniche e dotazione di arredi adeguata d. Sincronizzazione degli orari tra i vettori ferroviari e stradali, il più possibile funzionali al traporto scolastico e. Ruolo attivo delle biblioteche scolastiche, apertura anche all’utenza extrascolastica e dotazione adeguata sia in termini

librari che di supporti multimediali f. Stretta sinergia con le strutture di gestione e di tutela dei Parchi che insistono nell’area, e con le strutture di gestione dei

grandi “contenitori” monumentali (rocche e castelli) dell’area g. Rapporti sistematici con gli Istituti Universitari di riferimento per l’area

SANITA’/SOCIALE

1. Garantire il sistema di assistenza sanitaria agli strati più deboli della popolazione, soprattutto anziani e persone con difficile accesso ai servizi (incrocio con il tema della mobilità)

2. Garantire i livelli adeguati di assistenza domiciliare e dei sistemi avanzati per il tele –monitoraggio di pazienti a rischio

3. Soccorsi tempestivi e capillarmente diffusi con centri di intervento disposti in rete. 4. Copertura capillare dell’area con strutture ambulatoriali facilmente accessibili

Azioni a) Messa in funzione di supporti tecnologicamente avanzati per telemedicina b) Messa in opera di attrezzature sanitarie avanzate nei Poli sanitari esistenti. Eliminazione delle barriere architettoniche

ancora presenti c) Creazione di strutture ambulatoriali nelle zone ritenute carenti

MOBILITA’

1. Rendere la rete dei trasporti adeguata alle esigenze di mobilità dell’area 2. Sincronizzare il vettore ferroviario con il vettore su strada 3. Rendere la rete dei trasporti il più possibile “flessibile” secondo il bisogno di mobilità dell’area 4. Garantire la presenza e funzionalità del sistema di trasporto scolastico e “sociale” a copertura

dell’intera area 5. Realizzare un sensibile miglioramento in termini di funzionalità gestionale e sostenibilità sia economica

che ambientale Azioni

a) Attivazione di sistemi a prenotazione e/o chiamata b) Integrare il trasporto scolastico con la rete ferroviaria e del TPL c) Rinnovamento del parco circolante con mezzi a tecnologia avanzata e basso impatto ambientale d) Realizzare soluzioni intermodali per la mobilità lenta a servizio del turismo e) Interventi sulla tratta ferroviaria “chiave” della Lucca Aulla f) Interventi sulla viabilità stradale “strategica

BENI CULTURALI E AMBIENTALI/TURISMO

1. Attivare un flusso costante di turisti, possibilmente “destagionalizzato”, adeguato alle strutture ricettive e alla sostenibilità del territorio

2. Promuovere una sempre più stretta integrazione tra il settore del turismo e quello agricolo 3. Dare continuità ed efficacia alle produzioni tipiche locali quale integrazione dell’offerta turistica 4. Garantire la mobilità “lenta” e le inter modalità di connessione 5. Dare attuazione ai progetti già predisposti di ricettività “diffusa” all’interno dei centri storici 6. Dare attuazione al Protocollo di Intesa per l’area vasta con il comune della Spezia con la stretta

sinergia tra i Parchi di mare e di appennino, verso la prospettiva del Distretto turistico interregionale Azioni

a) Attuazione del Protocollo di Intesa per l’area vasta tra appennino e mare

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b) Miglioramento dell’accessibilità e della fruizione della rete escursionistica e della sentieristica c) Completamento della rete ciclo-turistica d) Valorizzazione dei grandi itinerari culturali e storici che attraversano l’area in particolare la Via Francigena e la Via

del Volto Santo e) Completamento delle operazioni di recupero in atto, per quanto attiene gli immobili di proprietà pubblica, per la

creazione di strutture di ospitalità, diffuse sul territorio f) Agevolare il recupero dei mestieri tradizionali, possibilmente con “botteghe” artigiane collocate all’interno dei centri storici g) Promozione delle filiere virtuose per lo sviluppo di imprese legate ai prodotti tipici dell’area h) Gestione il più possibile coordinata e unitaria dei grandi “contenitori” monumentali pubblici (in particolare castelli e

rocche) che ospitano musei, mostre, eventi, convegni etc. etc i) Accordi e convenzioni con i privati possessori di strutture di cui al punto precedente, per la messa in rete di un sistema

unico a servizio del turismo culturale j) Attivazione a copertura dell’intera area della rete a banda larga e attivazione di Wi-Fi dedicati

TUTELA DEL TERRITORIO

1. Ridurre il rischio atteso per la popolazione residente, con particolare riferimento agli eventi sismici potenziali, attraverso interventi preventivi di consolidamento.

2. Ridurre il rischio connesso ai fenomeni franosi in atto e latenti, e quelli legati ai corsi d’acqua con possibilità di esondazione

3. Riassetto e consolidamento delle “life lines” primarie (collegamenti stradali e ferroviari “strategici”, opere d’arte essenziali sulla rete stradale e ferroviaria) per consentire le vie di fuga e l’accesso dei soccorsi (incrocio con il sistema della mobilità)

4. Manutenzione costante dei corsi d’acqua secondari e della rete capillare di smaltimento delle acque reflue Azioni

a) Completamento degli studi di dettaglio in essere (in particolare la micro zonazione sismica e il progetto VEL della Regione Toscana), codificazione di un “manuale” di tecniche avanzate di consolidamento preventivo per quanto attiene il rischio sismico potenziale

b) Attivazione di incentivi per i privati, in particolare quelli all’interno dei centri storici a rischio più elevato, per la realizzazione di interventi di consolidamento “mirati” (vedi il progetto “terremoto” della Regione Toscana)

c) Inserimento di regole “cogenti” all’interno della strumentazione urbanistica per le aree di non edificabilità ad elevato rischio potenziale (idrogeologico e sismico)

d) Attivazione di incentivi per il “presidio” agricolo e la manutenzione delle aree a rischio dissesto e) Completamento del consolidamento degli edifici pubblici “strategici” (incrocio con il sistema dell’istruzione e

della formazione e della sanità/sociale) CONSIDERATO che si tratta di passare alla fase di definizione puntuale delle azioni previste nella Bozza di Strategia approvata, per dar corpo finale al Preliminare di Strategia in fase di definizione, e giungere in tempi brevi alla sottoscrizione dell’accordo di programma quadro (APQ) finale; VISTO che l’attuazione della Strategia, fondata sulla sinergia tra le politiche di adeguamento e/o potenziamento dei servizi di “cittadinanza”: mobilità , sanità/sociale, istruzione e salvaguardia del territorio, e i progetti di sviluppo locale , basati sulla sostenibilità ambientale, sulla valorizzazione del capitale culturale e naturale, sul turismo, sulla valorizzazione dei sistemi agro-alimentari, sulle filiere nel campo delle energie rinnovabili, e sull’artigianato, richiede modalità ed energie complesse , da attivare in tempi i più rapidi possibili ; VISTO che ad oggi, in sintonia con le disposizioni vigenti in materia, è stato conferito all’architetto Stefano Milano, in quiescenza, incarico gratuito, (con mero rimborso spese) per il 2015 (delibera n. 3 del 15.01.2015), e per il 2016 (delibera 109 del 28/12/2015) l’incarico di sviluppare e coordinare la tematica chiave della SNAI e dirigere lo staff di ricerca sulla tematica “aree interne”, come descritta in

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premessa, in sintonia e sinergia con l’unione Comuni della Garfagnana; VISTO il ruolo chiave svolto dell’architetto Milano, nella progettazione di base per l’inserimento dell’area Lunigiana-Garfagnana, nel novero delle “aree interne “della regione Toscana; PRESO ATTO che lo stesso architetto, nel contesto della strategia SNAI, ha provveduto a coordinare e monitorare (per conto dell’Unione comuni della Lunigiana in stretta sinergia e condivisione con l’Unione dei Comuni della Garfagnana) i tavoli tecnici di seguito elencati, rientranti nelle tematiche proprie della Strategia:

- Progetto di telemedicina in collaborazione con le USL di Massa Carrara, Lucca e Pistoia, la Società della Salute della Lunigiana e l’Università di Pisa;

- Progetto per la salvaguardia dei centri storici della Lunigiana e della Garfagnana, a fronte del rischio sismico potenziale;

- Progetto per la valorizzazione e promozione turistica dei territori “aree interne” nella prospettiva dell’area vasta” costa ligure, aree collinari e montane della Garfagnana e della lunigiana, con il comune della Spezia e i parchi nazionali delle 5 Terre, dell’Appenino tosco-emiliano e il parco regionale delle Alpi Apuane;

- Progetto per la riqualificazione della tratta ferroviaria Lucca –Aulla, il recupero delle strutture di servizio delle stazioni, l’innesto funzionale con la tratta “pontremolese”, la direttrice verso la costa ligure, e il raccordo con il sistema del TPL locale per la mobilità pendolare, merci e turistica;

- Progetto congiunto di valorizzazione del sistema pubblico dei castelli della Lunigiana e delle rocche della Garfagnana; VISTI gli elaborati, relativi alle funzioni svolte dal citato architetto Milano, allegati a far parte integrante della presente deliberazione:

Scheda di candidatura congiunta delle Unioni della Lunigiana e Garfagnana per il ruolo di area interna strategica e di progetto della regione Toscana

Bozza di Strategia prevista dal sistema SNAI, approvata dalla regione Toscana e dal DPS della Presidenza del Consiglio

Preliminare di Strategia previsto dal sistema SNAI, in fase di approvazione da parte della regione Toscana e dal DPS della Presidenza del Consiglio

Passaggi operativi (incontri, riunioni, progetti, atti, convegni, sopralluoghi, etc.), documentati dal 2013 ad oggi, per la realizzazione della strategia SNAI nei territori di Lunigiana e Garfagnana); RITENUTO, in forza di quanto sopra esposto, e in ragione delle necessità connesse alla stipula dell’Accordo di programma Quadro , e della complessa progettualità connessa , di prorogare per ulteriori 12 mesi l’incarico di studio /consulenza che non comporta funzioni direttive , all’architetto Stefano Milano che sarà il coordinatore del progetto “ Strategia Aree Interne” per questa Unione di comuni , giusto il quadro legislativo a base delle precedenti deliberazioni di pari oggetto (delibera n. 3 del 15.01.2015 e delibera 109 del 28/12/2015) dato atto che all’interno dell’Ente non sono presenti professionalità idonee al’espletamento di quanto sopra descritto e tenuto in debito conto della strategicità del progetto nonché della necessari opera di coordinamento con l’Unione Garfagnana già avviata dall’Arch. Milano; PRESO ATTO della circolare funzione Pubblica 4/2015 dalla quale testualmente si evince che “....omissis...l’ambito di applicazione del limite annuale di durata e del divieto di proroga o rinnovo è stato ristretto agli incarichi dirigenziali e direttivi...omissis...per gli incarichi di studio e consulenza ..detto...limite non è più operante, ferma restando la gratuità” VISTO che con delibera n. 574 del 27 aprile 2015, la Giunta regionale della Toscana ha approvato la

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destinazione di finanziamenti a valere sul Fondo di progettazione degli interventi strategici (DGR 215/2013), per l’attuazione della Strategia Nazionale aree interne nei territori selezionati dalla Regione Toscana, segnatamente l’area Garfagnana-Lunigiana; RILEVATO che si rende necessario, in ragione della predisposizione delle “schede progetto” relative alle diverse azioni (sopra sommariamente descritte), da allegare alla stipula del citato APQ, fornire un adeguato supporto in risorse umane all’opera di coordinamento dell’architetto Stefano Milano; VISTO:

- Che La Regione Toscana e questa Unione dei Comuni hanno sottoscritto in data 24.09.2013 un Accordo per la Promozione del Villaggio Digitale, approvato con Deliberazione della Giunta Regionale n. 40 del 21 gennaio 2013;

- Che la convenzione di detto Accordo definisce le modalità di attuazione e di monitoraggio delle azioni concordate, finalizzate agli obiettivi del Villaggio Digitale, come previsto all’Obiettivo 2.14 del Programma regionale per la promozione e lo sviluppo dell’amministrazione elettronica e della società dell’informazione e della conoscenza nel sistema regionale 2012-2015;

- Che per gli scopi di cui sopra è stato attivato un finanziamento specifico e che è stato composto un gruppo di lavoro, selezionato attraverso apposito bando, formato da diverse professionalità; VISTO:

- Che la logica del gruppo operativo si è focalizzata su due elementi:

Una conoscenza puntuale della infrastrutturazione esistente (anche per i singoli enti comunali) che ha portato ad un potenziamento della connettività con l’attivazione dei collegamenti in fibra ottica (ad oggi effettuata nelle sedi dell’Unione dei Comuni).

Un’azione di censimento presso tutti i comuni dell’Unione, allo scopo di raccogliere informazioni sui servizi e le situazioni esistenti e permettere la definizione delle esigenze e delle priorità di servizi da erogare a cittadini ed imprese.

- Che lo stesso gruppo ha supportato la realizzazione di un’applicazione per la promozione dell’accoglienza turistica del territorio, articolata su 4 tipologie di contenuti:

Le strutture presenti nel territorio (strutture ricettive, ristoranti e attività di vendita di prodotti tipici);

I punti di interesse (pievi, castelli, chiese …);

Percorsi suggestivi (La Via Francigena, La Via del Volto Santo, La Via del castagno, I Geositi …..);

Gli eventi stagionali.

- Che lo stesso gruppo, in riferimento agli eventi che ciclicamente hanno interessato il territorio della Lunigiana, caratterizzato da un’alta sismicità e da una particolare orografia (con conseguente elevata fragilità idrogeologica), ha proceduto all’acquisizione e alla catalogazione delle criticità presenti sul territorio;

- Che per i rischi idraulico e idrogeologico, il lavoro si è strutturato estrapolando i dati dai piani di protezione civile pervenuti dai Comuni e dalle mappe dell’Autorità di Bacino del fiume Magra, permettendo così la realizzazione delle schede di criticità;

- Che per quanto attiene al rischio sismico, sono stati reperiti dai Comuni i dati sulla microzonazione, al fine di consentire un maggior dettaglio sul censimento delle zone più ad alto rischio;

- Che per poter sviluppare un’adeguata pianificazione preventiva, il gruppo di lavoro si è occupato del censimento delle risorse presenti, facendo particolare riferimento alle strutture operative locali, ai servizi sanitari e sociali, le scuole, le strutture ricettive e l’elenco delle imprese da contattare in caso di interventi urgenti;

- Che l’attività di recupero dati è stata seguita dalla mappatura e relativa georeferenziazione sulla LIM presente all’interno della Sala CE.SI sia delle aree di emergenza (aree di attesa/aree di ammassamento/aree di ricovero/ aree di atterraggio elicotteri) che delle risorse sopra indicate;

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RITENUTO per quanto sopra di considerare opportuno l’utilizzo di professionalità del citato gruppo, a supporto del coordinamento progettuale per la Strategia Aree Interne, per la predisposizione delle schede progetto da allegare all’Accordo di Programma Quadro, sulle tematiche sopra descritte; VISTO altresì che si renderà necessario individuare una o due figure di esperti, in particolare per il tema guida della mobilità e per quello relativo alla salvaguardia del territorio, ai quali affidare un puntuale incarico progettuale specifico, anche in questo caso di supporto al coordinatore per la Strategia Aree Interne:

VISTO il parere favorevole in ordine alla regolarità tecnica reso dal Responsabile ai sensi dell’art. 49 del D.Lgs 18.08.2000 n. 267;

Con voti unanimi, resi ed accertati nei modi di legge:

DELIBERA

- Le premesse fanno parte sostanziale del presente atto

1. Questa Unione di Comuni , in forza della complessità della costruzione del quadro attuativo della SNAI per il proprio territorio, e dell’importanza decisiva per le opportunità offerte dal sistema delle “aree interne”, considera opportuno e indifferibile procedere alla creazione di una apposita Unità di ricerca e di progetto , con risorse umane competenti sulle diverse tematiche, che possa fornire un supporto progettuale scientificamente adeguato per la fase attuativa , da svolgersi in sintonia e sinergia con l’Unione dei Comuni della Garfagnana, la Regione Toscana e il DPS della Presidenza del Consiglio ;

2. Di affidare a detta Unità, in sintonia con le linee guida della SNAI, la ricerca e attivazione delle

possibili linee di erogazione per le risorse dirette e indirette dell’Unione Europea, del Consiglio d’Europa e della BEI, che possano implementare e/o integrare il flusso di finanziamenti previsti per le aree interessate dalla SNAI nel periodo di vigenza dei Fondi Europei 2014-2020;

3. Di prorogare per ulteriori 12 mesi, e comunque per i termini necessari alla piena attuazione

della progettualità, connessa al ruolo di area interna della Toscana dei propri territori l’incarico di studio /consulenza ( gratuito ) che non comporta funzioni direttive , all’architetto Stefano Milano che sarà il coordinatore del progetto “ Strategia Aree Interne” per questa Unione di comuni , giusto il quadro legislativo a base delle precedenti deliberazioni di pari oggetto (delibera n. 3 del 15.01.2015 e delibera 109 del 28/12/2015) dato atto che all’interno dell’Ente non sono presenti professionalità idonee al’espletamento di quanto sopra descritto e tenuto in debito conto della strategicità del progetto nonché della necessari opera di coordinamento con l’Unione Garfagnana già avviata dall’Arch. Milano;

4. Di consentire che le risorse umane ritenute adeguate per le tematiche della SNAI, presenti nel

Gruppo di Lavoro del cosiddetto Villaggio digitale (di cui alle premesse), forniscano supporto progettuale al coordinatore, all’interno dell’Unità sopra descritta;

5. Di provvedere, con appositi e separati atti, alla selezione di una o due figure tecniche

professionali che, all’interno di detta Unità, lavorino alla trasformazione delle azioni preliminari in progetti esecutivi per le tematiche descritte;

6. Di considerare gli allegati di seguito elencati non parte integrante del presente atto:

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Scheda di candidatura a territorio sperimentale per le aree interne della Regione Toscana

Bozza di Strategia per l’area Interna Lunigiana Garfagnana

Preliminare di Strategia per l’area interna Lunigiana Garfagnana

Elenco dei passaggi per la Strategia Aree Interne dal Novembre 2013 ad oggi.

7. Successivamente, con votazione separata ed all’unanimità di voti validamente resi ed

accertati nei modi e forme di legge, dichiara il presente atto immediatamente esecutivo ai

sensi dell’art.134 del D.Lgs.267 del 18.08.2000.

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Il presente verbale è stato approvato e qui di seguiti sottoscritto:

Il Presidente Il Vice Segretario

Riccardo Ballerini Sara Tedeschi

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Proposta della Giunta Comunale

N° 401 del 14/12/2016

OGGETTO: COSTITUZIONE DELL'UNITA' DI PROGETTO E DI RICERCA "AREE INTERNE"

- ATTIVITA' DI SUPPORTO DA PARTE DEL VILLAGGIO DIGITALE -

PARERE DI REGOLARITA' TECNICA

Si esprime Favorevole di regolarità tecnica espresso ai sensi dell'art. 49 del T.U. approvato con D.Lgs. 18 Agosto 2000 n. 267, in quanto la proposta in oggetto è conforme alle norme legislative e tecniche che regolamentano la materia.

Annotazioni:

Cascina lì, 15/12/2016 La Responsabile

AREA AMMINISTRATIVA TEDESCHI SARA

Copia conforme all'originale, in carta libera per uso amministrativoFIVIZZANO, 09/02/2017Vice SegretarioF.to Sara Tedeschi