Deliberazione del Consiglio Provinciale · 2020. 9. 14. · Deliberazione del Consiglio Provinciale...

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Deliberazione del Consiglio Provinciale N. 11 del 06.03.2014 Pagina 1 di 4 Prot. 47094 / 14.A1.00.38 OGGETTO: Approvazione del Piano del Trasporto Pubblico PRESIDENTE: Giuseppe Alpini SEGRETARIO GENERALE: Gabriele Chianucci Dei componenti: 1) VASAI Roberto 2) ALPINI Giuseppe 3) AMATUCCI Claudia 4) BEONI Letizia 5) BONCOMPAGNI Sara 6) CAMAITI Maria Pia 7) CANTELLI Mauro 8) CAPPETTI Simonetta 9) CARBONAI Carlo 10) CIVITELLI Oreste 11) DEL BOLGIA Michele 12) GRIGIOTTI Rachele 13) LANDUCCI Alessandra 14) LUCACCI Francesco 15) MANCINI Stefania 16) MANSUETO Martina 17) MARINI Cristiano 18) MARZI Riccardo 19) MAZZONI Vittorio 20) MENCHIARI Valerio 21) NICOTRA Alfio 22) PACIFICI Massimo 23) PALAZZO Simon Pietro 24) PELLEGRINI Simone 25) PUOPOLO Lorenzo 26) ROSSI Pier Luigi 27) SANTUCCI Alberto 28) TANTI Lucia 29) VANNI Michelangelo 30) VANNINI Armando 31) ZUCCHINI Pietro Sono assenti: Amatucci, Camaiti, Cantelli, Carbonai, Civitelli, Grigiotti, Mansueto, Mazzoni, Marzi, Menchiari, Pellegrini, Puopolo. Servizio: TC Relatore: assessore Antonio Perferi Riscontro di bilancio: NO Allegati: SI Immediatamente eseguibile: SI Uffici interessati: TC – AL

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  • Deliberazione del Consiglio Provinciale

    N. 11 del 06.03.2014 Pagina 1 di 4

    Prot. 47094 / 14.A1.00.38 OGGETTO: Approvazione del Piano del Trasporto Pubblico PRESIDENTE: Giuseppe Alpini SEGRETARIO GENERALE: Gabriele Chianucci Dei componenti: 1) VASAI Roberto 2) ALPINI Giuseppe 3) AMATUCCI Claudia 4) BEONI Letizia 5) BONCOMPAGNI Sara 6) CAMAITI Maria Pia 7) CANTELLI Mauro 8) CAPPETTI Simonetta 9) CARBONAI Carlo 10) CIVITELLI Oreste 11) DEL BOLGIA Michele 12) GRIGIOTTI Rachele 13) LANDUCCI Alessandra 14) LUCACCI Francesco 15) MANCINI Stefania 16) MANSUETO Martina

    17) MARINI Cristiano 18) MARZI Riccardo 19) MAZZONI Vittorio 20) MENCHIARI Valerio 21) NICOTRA Alfio 22) PACIFICI Massimo 23) PALAZZO Simon Pietro 24) PELLEGRINI Simone 25) PUOPOLO Lorenzo 26) ROSSI Pier Luigi 27) SANTUCCI Alberto 28) TANTI Lucia 29) VANNI Michelangelo 30) VANNINI Armando 31) ZUCCHINI Pietro

    Sono assenti: Amatucci, Camaiti, Cantelli, Carbonai, Civitelli, Grigiotti, Mansueto, Mazzoni,

    Marzi, Menchiari, Pellegrini, Puopolo.

    Servizio: TC

    Relatore: assessore Antonio Perferi

    Riscontro di bilancio: NO

    Allegati: SI

    Immediatamente eseguibile: SI

    Uffici interessati: TC – AL

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    N. 11 del 06.03.2014 Pagina 2 di 4

    CONSIDERATO CHE Il Piano Regionale della Mobilità e della Logistica (PRML – approvato con D.C.R. n.63 del 22.06.2004) si è posto l’obiettivo di un approccio integrato – anche sulla base delle linee del precedente Piano Regionale Integrato dei Trasporti (del 1989) – alle politiche della mobilità. Che tale Piano Regionale “definisce le direttrici e gli obiettivi di rilievo strategico delle politiche regionali per la mobilità, anche nella loro interconnessione con le tematiche ambientali e dello sviluppo economico e sociale, proponendosi come obiettivo principale la creazione di soluzioni alternative per fronteggiare la crisi della mobilità e dei trasporti”. Il PRML si pone quindi come strumento di governo del territorio come scaturito dagli elementi del Piano di Indirizzo Territoriale approvato con D.C.R. n.12 del 25.01.2000; DATO ATTO CHE la pianificazione principale di riferimento per la Provincia di Arezzo è costituita dal Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) inizialmente (anno 1994) nato come “piano paesistico” , che a seguito della L.R. 5/1995 sul “governo del territorio”, pose il problema di altri piani (settoriali) da cui dovevano derivare delle “invarianti” territoriali per le infrastrutture a rete, oltre a quelle di salvaguardia paesistica ed ambientale. L'Ufficio di Piano per il PTCP dispose diversi studi relativi alla mobilità sia sulle strade di grandi comunicazione, che sulla rete di mobilità extraurbana provinciale, nonché avviò degli studi riguardanti la rete ferroviaria e la mobilità ciclistica; DATO ATTO CHE il PTCP venne adottato nel 2000 e approvato nel 2001: da vari anni si pone il problema dell’aggiornamento, come richiesto dalla normativa regionale, che, ovviamente comporta anche un aggiornamento dei cosiddetti piani settoriali (paesaggistico, difesa dal rischio idraulico ed idrogeologico, sviluppo rurale, energetico, irrigazione legata al sistema Montedoglio, piano della mobilità di persone e merci, ecc.); RITENUTO necessario che i piani settoriali, ivi compreso quello della mobilità, siano guidati dalle scelte urbanistiche e delle linee del “governo del territorio”, per evitare che si consolidi uno sviluppo “non sostenibile”, come fino ad oggi e che ha generato i limiti e le criticità che tutti conosciamo (dalle città lineari, lungo le direttrici principali di traffico del novecento alle città diffuse degli ultimi decenni, con paesi o quartieri satellite, quasi esclusivamente residenziali). E’ quindi indispensabile elaborare un piano settoriale come il PMP riferendolo all’aggiornamento del PTCP che lo conterrà. Tenendo in evidenza e coordinandosi con i piani della mobilita e/o del traffico elaborati o in fase di elaborazione a livello comunale; RICHIAMATA la deliberazione del C.P. n. 75 del 27.07.2010 con la quale furono approvate le Linee Guida del Piano della Mobilità Provinciale; VISTO il Piano del Trasporto Pubblico realizzato in ottemperanza agli obiettivi espressi nelle Linee Guida generali del Piano della Mobilità Provinciale e allegato al presente atto quale parte integrante e sostanziale (All. 1); CONSIDERATO che il principale obiettivo del Piano in oggetto è la revisione dell’intero sistema di Trasporto Pubblico Locale su BUS del bacino extraurbano provinciale attraverso la realizzazione del nuovo Data Base Corse su cui sarà richiesta offerta in occasione del prossimo affidamento dei servizi da parte di Regione Toscana; VISTO il parere favorevole della Commissione Consiliare riunitasi in data 04/03/2014;

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    N. 11 del 06.03.2014 Pagina 3 di 4

    VISTO il parere favorevole del responsabile dell'Ufficio proponente in ordine alla regolarità tecnica, ai sensi dell'art. 49 – comma 1 – del D.Lgs. 267/2000 VISTO il parere favorevole del Segretario Generale ai sensi del decreto del Presidente della Provincia n. 171 del 21.05.1997; SENTITI gli interventi del relatore assessore Antonio Perferi, dell’Ing. Paolo Vadi (responsabile Ufficio Trasporti) e dei consiglieri Alessandra Landucci (capogruppo Sinistra e Libertà), Alberto Santucci (PdL–FI), Sara Boncompagni (capogruppo IDV), Cristiano Marini (PD), Michele Del Bolgia (capogruppo DpC), Alfio Nicotra (capogruppo FdS/RCI), Simon Pietro Palazzo (capogruppo UDC), Lucia Tanti (capogruppo PdL) e la replica dell’assessore Antonio Perferi ;

    “OMISSIS” DATO ATTO che durante il dibattito sono entrati in aula i consiglieri Landucci, Lucacci, Rossi, Vanni e sono usciti i consiglieri Civitelli, Mazzoni e Menchiari;

    IL CONSIGLIO PROVINCIALE Con voti favorevoli n. 16, voti contrari n. 1 (FdS/ RCI) e n. 2 astenuti (Lucacci e

    Palazzo) su n. 19 consiglieri presenti

    D E L I B E R A

    1) DI APPROVARE, per quanto riportato in narrativa, il Piano del Trasporto Pubblico, allegato alla presente delibera (all. 1) per formarne parte integrante e sostanziale, realizzato in ottemperanza agli obiettivi espressi nelle Linee Guida generali del Piano della Mobilità Provinciale.

    2) DI DARE ATTO che il Responsabile del procedimento di cui alla presente deliberazione è il Dirigente del Servizio Trasporti dell'Ente.

    Si da atto che prima della votazione per l’immediata eseguibilità è rientrato in aula il consigliere Menchiari. DATA L’URGENZA LA PRESENTE DELIBERAZIONE VIENE DICH IARATA, CON SUCCESSIVA VOTAZIONE E CON VOTI FAVOREVOLI N. 17 E N. 3 ASTENUTI (LUCACCI, NICOTRA, PALAZZO) SU N. 20 CONSIGLIERI PR ESENTI, IMMEDIATAMENTE ESEGUIBILE AI SENSI DELL’ART. 134 DE L D.LGS. 18/08/2000 n. 267.

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    N. 11 del 06.03.2014 Pagina 4 di 4

    Letto, approvato, sottoscritto e in originale firmato.

    Il Segretario Generale Il Presidente Gabriele Chianucci

    Giuseppe Alpini

    Copia conforme all’originale in carta libera per uso amministrativo

    Il Segretario Generale

    Arezzo, lì Gabriele Chianucci

    CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE Certifico che copia della presente deliberazione viene pubblicata all’albo pretorio in data odierna e vi rimarrà per 15 giorni consecutivi ai sensi dell’art. 124 comma 1 del D.lgs 18.08.2000 n. 267.

    Il Segretario Generale

    Arezzo, lì Gabriele Chianucci

    Certifico che la presente deliberazione è divenuta esecutiva ai sensi dell’art. 134 comma 3 del D.lgs 18.08.2000 n. 267 a seguito di pubblicazione all’albo pretorio.

    Il Segretario Generale

    Arezzo, lì Gabriele Chianucci

    CERTIFICATO DI AVVENUTA PUBBLICAZIONE Certifico che la presente deliberazione è stata pubblicata all’albo pretorio e che contro di essa non sono stati presentati reclami ed opposizioni.

    Il Segretario Generale

    Arezzo, lì Gabriele Chianucci

  • Servizio Trasporti

    PIANO DELLA MOBILITÀ PROVINCIALE – PIANO DEL TRASPO RTO PUBBLICO / RELAZIONE ED ALLEGATI TECNICI

    Arezzo, Marzo 2013

    Pag. 1

    PIANO DELLA MOBILITA’ PROVINCIALE

    PIANO DEL TRASPORTO PUBBLICO

    RELAZIONE GENERALE

    (Marzo 2014)

    arrigucciFont monospazioAllegato 1 alla Del. C.P. n. 11 del 06/03/2014

  • Servizio Trasporti

    PMP - Piano del TRASPORTO PUBBLICO / Relazione Generale Pag. 2

    Indice

    Premessa ................................................................................................................................................................. 5 A. QUADRO CONOSCITIVO ................................................................................................................................. 14 B. OBIETTIVI STRATEGICI ................................................................................................................................... 23 C. PROPOSTA PROGETTUALE PER IL TPL SU BUS ........................................................................................ 26 D. AZIONI PROGRAMMATICHE ........................................................................................................................... 72 D1. Attuazione del percorso conseguente alla LR 65/2010 per il TPL su BUS ...................................................... 73 D2. Azioni per il miglioramento dell’intermodalità/interscambio tra i vari settori TPL ............................................. 76 D3. Azioni per il miglioramento della qualità del servizio ....................................................................................... 80 D4. Azioni per il miglioramento delle informazioni all’utenza ................................................................................. 84 D5. Azioni per il miglioramento della gestione contrattuale ................................................................................... 89 Tavola riassuntiva delle azioni di piano ................................................................................................................. 92

    Indice dettagliato

    Premessa ................................................................................................................................................................. 5

    Oggetto ............................................................................................................................................................... 5 Scopo .................................................................................................................................................................. 5 Attuazione ........................................................................................................................................................... 5

    Suddivisione logica del piano ......................................................................................................................... 5 Inizio delle attività (DGP N° 173 Del 22 marzo 2010) .................................................................................... 5 Linee Guida del PMP (DCP N° 75 del 27 luglio 2010) ................................................................................... 6 Quadro Conoscitivo (2009 – 2014)................................................................................................................. 6 Fase di ascolto (2010-2011) ........................................................................................................................... 6 Proposta progettuale TPL su BUS (2011-2014) ............................................................................................. 7 Azioni ............................................................................................................................................................. 7

    Elenco Elaborati .................................................................................................................................................. 8 Gruppo di Lavoro ................................................................................................................................................ 8 Termini di uso frequente ..................................................................................................................................... 8 Indice delle figure .............................................................................................................................................. 12 Indice delle tabelle ............................................................................................................................................ 12

    A. QUADRO CONOSCITIVO ................................................................................................................................. 14 Situazione attuale.............................................................................................................................................. 14

    Trasporto Pubblico Locale automobilistico ................................................................................................... 14 Trasporto Pubblico Locale ferroviario e logistica merci ................................................................................ 21

    Identificazione delle macrocriticità .................................................................................................................... 22 B. OBIETTIVI STRATEGICI ................................................................................................................................... 23

    Premessa .......................................................................................................................................................... 23 Obiettivi specifici del sistema del TPL su gomma ............................................................................................. 23

  • Servizio Trasporti

    PMP - Piano del TRASPORTO PUBBLICO / Relazione Generale Pag. 3

    Obiettivi per il Trasporto Pubblico ferroviario e logistica ................................................................................... 24 Conseguenze della LR 65/2010 sugli obiettivi delle Linee Guida di PMP ......................................................... 25

    C. PROPOSTA PROGETTUALE PER IL TPL SU BUS ........................................................................................ 26 Premessa .......................................................................................................................................................... 26 Elenco degli atti ................................................................................................................................................. 26

    Normativa ..................................................................................................................................................... 26 Atti regionali.................................................................................................................................................. 26 Atti provinciali ............................................................................................................................................... 28

    Progressiva attuazione del percorso LR 65/2010 ............................................................................................. 29 Istituzione della Conferenza Provinciale dei Servizi Minimi TPL ....................................................................... 33 Progetto 70% .................................................................................................................................................... 34

    Intesa preliiminare ........................................................................................................................................ 35 Prodotto chilometrico .................................................................................................................................... 35 Descrizione progettuale ................................................................................................................................ 35 Linee ............................................................................................................................................................ 42

    Intesa del 25 maggio 2012 ................................................................................................................................ 43 Risorse economiche ..................................................................................................................................... 43 Prodotto chilometrico .................................................................................................................................... 44

    Perfezionamento dell’Intesa .............................................................................................................................. 45 Risorse economiche ..................................................................................................................................... 45 Prodotto chilometrico .................................................................................................................................... 45

    Esito della Conferenza Provinciale dei Servizi Minimi del TPL ......................................................................... 46 Logica progettuale del progetto di rete extraurbana del TPL della Provincia di Arezzo .................................... 47 Rete al tempo T1............................................................................................................................................... 50

    Prodotto chilometrico .................................................................................................................................... 50 Descrizione progettuale ................................................................................................................................ 51 Linee ............................................................................................................................................................ 51

    Rete al tempo T2 - Rete Extraurbana Strutturale .............................................................................................. 53 Prodotto chilometrico .................................................................................................................................... 53 Descrizione progettuale ................................................................................................................................ 54 Linee ............................................................................................................................................................ 57

    Rete al tempo T2 - Rete Extraurbana Debole ................................................................................................... 60 Prodotto chilometrico .................................................................................................................................... 60 Descrizione progettuale ................................................................................................................................ 61 Ripartizione economica ................................................................................................................................ 63 Linee ............................................................................................................................................................ 64

    D. AZIONI PROGRAMMATICHE ........................................................................................................................... 72 Azioni principali del Piano del Trasporto Pubblico ............................................................................................ 72

    D1. Attuazione del percorso conseguente alla LR 65/2010 per il TPL su BUS ...................................................... 73 Premessa .......................................................................................................................................................... 73 Azioni legate alla proposta progettuale ............................................................................................................. 73

    Progettazione rete extraurbana strutturale ................................................................................................... 73 Ulteriori azioni di coordinamento del territorio ................................................................................................... 73

    Coordinamento e collaborazione con i Comuni per favorire l’attuazione della rete extraurbana debole ...... 73 Partecipazione alla gestione e controllo del servizio TPL di rete extraurbana strutturale secondo le modalità previste nell’ambito della Convenzione per la Gestione Associata .............................................................. 74

    D2. Azioni per il miglioramento dell’intermodalità/interscambio tra i vari settori TPL ............................................. 76 Premessa .......................................................................................................................................................... 76 Azioni ................................................................................................................................................................ 77

    Puntualità & Coincidenze / Qualità delle infrastrutture di interscambio ........................................................ 77

  • Servizio Trasporti

    PMP - Piano del TRASPORTO PUBBLICO / Relazione Generale Pag. 4

    Integrazione tariffaria .................................................................................................................................... 78 Ulteriori iniziative di coordinamento del territorio .......................................................................................... 78

    D3. Azioni per il miglioramento della qualità del servizio ....................................................................................... 80 Premessa .......................................................................................................................................................... 80 Azioni ................................................................................................................................................................ 80

    Investimenti per il parco automezzi .............................................................................................................. 80 Miglioramento fermate TPL - Ipotesi di manutenzione a carico del Gestore ................................................ 82 Miglioramento fermate TPL - Programma di miglioramento del livello qualitativo di tutte le fermate del TPL del bacino extraurbano di Arezzo ................................................................................................................. 83

    D4. Azioni per il miglioramento delle informazioni all’utenza ................................................................................. 84 Premessa .......................................................................................................................................................... 84 Azioni di semplificazione del sistema ................................................................................................................ 84

    Semplificazione di linee e cadenzamenti ...................................................................................................... 84 Riorganizzazione funzionale delle linee e nuova denominazione ................................................................ 84

    Azioni di Informazione all’utenza ....................................................................................................................... 84 Incremento delle informazioni attraverso servizi tradizionali (fermata e biglietterie, volantini) ..................... 85 Incremento informazioni attraverso servizi innovativi (utente internet) ......................................................... 86

    D5. Azioni per il miglioramento della gestione contrattuale ................................................................................... 89 Premessa .......................................................................................................................................................... 89 Azioni sull’uso di tecnologie innovative (PEC, firma digitale) ........................................................................... 89 Azioni per la proceduralizzazione del processo autorizzatorio .......................................................................... 89

    Procedura per l’autorizzazione di servizi TPL .............................................................................................. 89 Procedura per l’autorizzazione di fermate TPL ............................................................................................ 89

    Azioni per la proceduralizzazione dei controlli al Gestore ................................................................................. 90 Procedura per l’attuazione dei controlli in ufficio .......................................................................................... 90 Procedura per l’attuazione dei controlli in sito .............................................................................................. 90

    Tavola riassuntiva delle azioni di piano ................................................................................................................. 92

  • Servizio Trasporti

    PMP - Piano del TRASPORTO PUBBLICO / Relazione Generale Pag. 5

    Premessa

    Oggetto

    Il presente documento completo dei suoi allegati, ha per oggetto la realizzazione del PIANO DEL TRASPORTO PUBBLICO; il piano è realizzato in ottemperanza agli obiettivi espressi nelle Linee Guida generali del Piano della Mobilità Provinciale. Il Piano del Trasporto Pubblico è infatti uno de tre piani specifici che compongono il Piano della Mobilità Provinciale, ovvero:

    - PIANO DELLA VIABILITÀ

    - PIANO DEL TRASPORTO PUBBLICO

    - PIANO DELLE VIE VERDI

    Scopo

    Il principale obiettivo del Piano in oggetto è la revisione dell’intero sistema di Trasporto Pubblico Locale su BUS del bacino extraurbano provinciale attraverso la realizzazione del nuovo Data Base Corse su cui sarà richiesta offerta in occasione del prossimo affidamento dei servizi da parte di Regione Toscana. La tipica pianificazione di un Piano di Bacino del TPL su gomma è pertanto compresa nel Piano del Trasporto Pubblico e ne costituisce la sua parte sostanziale, ma ai fini di una migliore efficacia complessiva sono state affrontate tutte le problematiche del TPL in una logica molto più ampia che permetta la visione complessiva di tutta la mobilità pubblica e delle possibilità di intermodalità ferro-gomma ad oggi non sfruttate.

    Attuazione

    Suddivisione logica del piano

    Il Piano del Trasporto Pubblico si sviluppa secondo un modello comune a tutti gli altri piani specifici che compongono il Piano della Mobilità Provinciale. Lo schema prevede articolazione nelle seguenti quattro fasi logiche:

    A. QUADRO CONOSCITIVO

    B. OBIETTIVI STRATEGICI

    C. PROPOSTA PROGETTUALE TPL SU BUS

    D. AZIONI PROGRAMMATICHE

    Inizio delle attività (DGP N° 173 Del 22 marzo 2010)

    Il Piano della Mobilità Provinciale prende inizio formalmente con la DGP N° 173 Del 22 marzo 2010 “approvazione dello schema del Piano di Mobilità Provinciale” attraverso la quale si definisce sostanzialmente la struttura del piano e si definiscono i soggetti competenti per ciascun ambito.

  • Servizio Trasporti

    PMP - Piano del TRASPORTO PUBBLICO / Relazione Generale Pag. 6

    Linee Guida del PMP (DCP N° 75 del 27 luglio 2010)

    Con DCP N° 75 del 27 luglio 2010 venivano approvate le Linee Guida del Piano della Mobilità Provinciale contenente indicazioni circa obiettivi dei piani di settore tra cui quello del Trasporto Pubblico. Il Piano sin dalla approvazione delle Linee guida veniva proposto come piano settoriale sull’argomento della mobilità da integrarsi e costituire elemento di aggiornamento del PTCP, Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, in occasione della prossima revisione (ultima versione adottata nel 2000, approvata nel 2001 e del quale è presumibile una prossima approvazione). Veniva altresì evidenziata la necessità di coordinamento con i numerosi piani della mobilita e/o del traffico elaborati o in fase di elaborazione a livello comunale.

    Quadro Conoscitivo (2009 – 2014)

    Le analisi di QUADRO CONOSCITIVO (redazione di tavole grafiche e elaborazioni al fine di individuare le criticità) sono in atto da numerosi anni; ne è riportato in questo Piano un ragionevole sunto che comprende una descrizione della situazione attuale e l’identificazione delle macrocriticità del settore.

    Fase di ascolto (2010-2011)

    Attraverso la DCP N 75 del 27 luglio 2010 sono stati individuati gli obiettivi di ciascun piano ed è stato dato inizio alla fase cosiddetta di “ascolto” dei cittadini. L’attività in oggetto si è concretizzata attraverso il progressivo incontro con le varie realtà territoriali e sociali espresse dalla collettività della Provincia di Arezzo:

    − Arezzo - Sala dei Grandi (22 settembre 2010) − Ponte a Poppi – Sala Comunità Montana (26 Ottobre 2010) − Marciano della Chiana - Centro Interculturale Rocca di Marciano (12 novembre 2010) − Montevarchi - Auditorium Ospedale Santa Maria alla Gruccia (2 Dicembre 2010) − Sansepolcro- Sala del Consiglio Comunale (17 Dicembre 2010) − Protocollo ACI - PIANO MOBILITA’: INTESA ACI-PROVINCI A (25 febbraio 2011) − Sondaggio SWG Sulla Mobilità in Provincia di Arezzo − incontro con ASL 8 (8 luglio 2011) − incontro con CAMERA COMMERCIO AREZZO (14 aprile 2011) − incontro con CONFINDUSTRIA AREZZO (29 aprile 2011) − incontro con ASS.NI DELLE CATEGORIE FRAGILI AREZZO (23 giugno 2011)

    che hanno permesso l’individuazione delle varie esigenze.

    Figura 1: sito del Piano della Mobilità Provinciale

  • Servizio Trasporti

    PMP - Piano del TRASPORTO PUBBLICO / Relazione Generale Pag. 7

    La chiusura della fase in oggetto è stata sancita dal 4° Workshop Nazionale MOBILITA’: PIANIFICAZIONE INTEGRATA E SOSTENIBILE, realizzato presso il Centro Convegni Hotel Minerva, il 14-15 Settembre 2011.

    − Prima Sessione: “Sicurezza stradale: Global Plan” − Seconda Sessione: “Trasporto pubblico e intermodalità: accessibilità e fruibilità dei territori” − Terza Sessione: “Mobilità lenta, mobilità turistica, mobilità responsabile” − Focus Group: “Quali interventi nella realtà provinciale di Arezzo?”

    Infine numerosi spunti sono pervenuti attraverso il confronto via internet ottenuti attraverso il canale del sito www.pianomobilitaprovinciale.it appositamente realizzato (oggi inattivo).

    Proposta progettuale TPL su BUS (2011-2014)

    L’aspetto preponderante nel Piano del Trasporto Pubblico è quello della progettazione dei servizi TPL della prossima gara. A proposito alcune esigenze sono state manifestate nella FASE DI ASCOLTO, realizzata insieme agli altri settori della Provincia, ma il fattore che ha caratterizzato la proposta progettuale è stato inevitabilmente il processo di modifica del settore del TPL voluto da Regione Toscana con la legge LR 65/2010. Tale legge modificando le competenze gestionali ad oggi proprie della Provincia nonché le risorse economiche previste per tale bacino è stata inevitabilmente causa di pianificazione-progettazione diversa rispetto alle intenzioni iniziali. Il percorso previsto dalla LR 65/2010 è iniziato nei primi mesi del 2011 ed è giunto a conclusione nel febbraio 2014; di seguito se ne riporta l’elenco dei momenti principali; la descrizione completa del percorso è effettuata nel capitolo dedicato.

    Mese Fase

    2010 Dicembre LR65/2010 2011 Maggio Istituzione della Conferenza Permanente 2011 Maggio Approvazione Convenzione per la gestione associata 2011 Agosto Istituzione dell’Ufficio Unico 2011 Settembre Prima identificazione delle risorse regionali 2011 Ottobre Prima seduta Conferenza Provinciale dei Servizi Minimi TPL 2011 Dicembre Redazione della Proposta Progettuale 70% 2012 Febbraio Progetto regionale “BINARI del TPL” 2012 Maggio INTESA 2013 Febbraio Modifica indirizzi gara con differenziazione rete al tempo T1 e tempo T2 2013 Agosto Presentazione “Perfezionamento dell’INTESA” 2013 Dicembre Ultima seduta della Conferenza Provinciale dei Servizi Minimi TPL 2013 Dicembre Adesione provinciale al “Perfezionamento dell’INTESA” 2014 Febbraio Approvazione progetto rete strutturale tempo T1 e T2

    Tabella 1: le fasi principali del percorso che ha portato alla Proposta progettuale TPL su BUS della Provincia

    Azioni

    Il Piano si chiude con l’elenco di una serie di concrete Azioni programmatiche da realizzarsi in un ragionevole termine temporale di almeno tre anni. Alcune Azioni sono di fatto già realizzate o in fase di realizzazione; l’attuazione delle attività che richiedono disponibilità economica è condizionata alla disponibilità delle stesse. Lo sviluppo di ciascuna azione è coerente con l’identificazione delle criticità effettuata in sede di quadro conoscitivo, con gli obiettivi di cui alle Linee Guida del PMP (per quanto non modificate dalla LR 65/2010) e con la proposta progettuale effettuata nell’ambito del Piano.

  • Servizio Trasporti

    PMP - Piano del TRASPORTO PUBBLICO / Relazione Generale Pag. 8

    Elenco Elaborati

    L’attuazione degli scopi è ottenuta attraverso l’elaborazione di una serie di documenti il cui elenco completo è riportato in Elenco Elaborati.

    Gruppo di Lavoro

    Hanno partecipato a vario titolo i seguenti soggetti:

    Servizio Trasporti

    Dott. Massimo Nibi Dirigente del Servizio Trasporti Ing. Riccardo Buffoni Dirigente del Servizio Trasporti e Coord. dell’ufficio PMP sino al 30 Giu 2013 Ing. Paolo Vadi Responsabile Ufficio Mobilità Sostenibile Giuseppina Carniani Rilievo stazioni ferroviarie Dott. Laura Chiarini Reclami / Controlli Dott. Marco La Mastra vari aspetti del Quadro Conoscitivo Geom. Claudio Sarrini Fermate TPL / Pensiline

    Artel

    Dott. Valentina Appelius Dott. Vincenzo Lisi Dott. Alessia Brogi Dott. Silvia Cucini Ing. Tommaso Cecchi Ing. Carlotta Fatini Ing. Giacomo Goretti Dott. Massimo Tavanti Dott. Laura Tinacci

    Altre collaborazioni

    ALEPH Srl primo modello VISUM trasporto pubblico TPS progetto 70%, progetto RES e modello VISUM relativo Ing. Carlotta Fatini (collab.) Controlli ufficio TPL / Fermate TPL Dott. Laura Tinacci (collab.) Controlli sito TPL / Rete Debole Numerosi dati sono stati forniti dall’attuale soggetto gestore del servizio di TPL, Etruria Mobilità Scarl.

    Termini di uso frequente

    Nella relazione in oggetto si intenderà:

    Termine Significato

    PTCP Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale PMP Piano della Mobilità Provinciale PTB Piano del Trasporto Pubblico di competenza del Servizio Trasporti della

    Provincia di Arezzo comprendente la descrizione del servizio TPL su BUS del Bacino Extraurbano del TPL della Provincia di Arezzo

    TPL Trasporto Pubblico Locale TPL SU GOMMA, TPL SU Trasporto Pubblico Locale rispettivamente su autoveicoli (BUS) o ferrovia

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    PMP - Piano del TRASPORTO PUBBLICO / Relazione Generale Pag. 9

    FERRO (TRENO) FERMATA, FERMATA TPL Fermata del TPL CAPOLINEA Fermata del TPL da cui inizia un percorso o alla quale termina un percorso FERMATA PRINCIPALE Fermata TPL che per le caratteristiche dell’utenza ha apprestamenti ulteriori

    rispetto quelli di una fermata ordinaria FERMATA DI INTERSCAMBIO Fermata TPL presso la quale si realizza lo scambio tra differenti modi di

    trasporto (TPL ferroviario e TPL automobilistico) o differenti tipologie (TPL rete forte e TPL rete debole; TPL extraurbano e TPL urbano)

    PENSILINA Infrastruttura realizzata presso una fermata TPL che permette un miglior livello di qualità nell’attesa del mezzo pubblico e normalmente composta da elementi che riparino dagli agenti atmosferici l’utenza.

    CORSA Percorso compiuto da un mezzo del trasporto pubblico PERCORSO Insieme dei servizi del trasporto pubblico per collegare due località LINEA Insieme delle corse realizzate su percorsi geografici tra loro attinenti DBC Data Base Corse contente la descrizione completa dei servizi TPL

    programmati BIGLIETTERIA Qualsiasi esercizio presso il quale si vendono titoli di viaggio, di proprietà del

    Gestore o comunque direttamente incaricata da esso della funzione BIGLIETTERIA PRINCIPALE Biglietteria che per le caratteristiche dell’utenza ha apprestamenti ulteriori

    rispetto quelli di una fermata ordinaria AVM Sistema che permette l’acquisizione automatica dei principali dati d’esercizio

    del TPL attraverso un sistema di controllo satellitare che monitora la posizione di ciascun mezzo della flotta (Automatic Vehicle Monitoring)

    ENTE AFFIDANTE I SERVIZI TPL

    Il soggetto demandato alla realizzazione del bando per la gestione dei servizi TPL automobilistici (Provincia prima della LR65/2010, Regione a seguito dell’istituzione dell’ambito unico regionale)

    ENTE COMPETENTE I SERVIZI TPL

    Il soggetto che, ai sensi della LR 42/98 e smi, è competente per il servizio TPL automobilistico di cui trattasi (Regione per i servizi regionali, Provincia per i servizi provinciali, Comuni per i servizi comunali secondo la classificazione relativa confermata dall’INTESA del 25 maggio 2012)

    GESTORE DEI SERVIZI Il soggetto a cui è affidata la realizzazione dei servizi TPL automobilistici (Etruria Mobilità Scarl a seguito della gara realizzata dalla Provincia nel 2005; il gestore dei servizi dell’ambito unico regionale sarà identificato con gara da realizzarsi da parte di Regione Toscana)

    INTESA Intesa tra Regione Toscana e gli Enti locali, quale esito della Conferenza di servizi regionale, contenente la proposta dei servizi di Trasporto Pubblico Locale di cui al comma 4, art. 6 della L.R. 42/98, nella forma approvata da Regione e Provincia (DCP N.61 del 12 luglio 2012)

    PERFEZIONAMENTO DELL’INTESA

    Perfezionamento dell’Intesa del 25 maggio 2012, proposto in sede di Conferenza Permanente del 25 luglio 2013, successivamente affinato, e approvato da Provincia con DCP. N. 66 del 19 dicembre 2013

    RES, RETE EXTRAURBANA STRUTTURALE DEI SERVIZI DI TPL (O “RETE STRUTTURALE” O “RETE FORTE”)

    La rete di competenza provinciale o regionale che, insieme con le reti degli enti che contribuiscono con servizi aggiuntivi previsti in INTESA e PERFEZIONAMENTO DELL’INTESA, risulta oggetto del bando di gara regionale. Nel caso della Provincia di Arezzo corrisponde esattamente alla rete extraurbana di competenza provinciale.

    RED, RETE EXTRAURBANA DEBOLE DEI SERVIZI DI TPL (O “RETE DEBOLE”)

    La rete di competenza comunale che nel caso specifico della Provincia di Arezzo sarà affidata con bandi da parte degli Enti Locali separati dal bando regionale.

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    PMP - Piano del TRASPORTO PUBBLICO / Relazione Generale Pag. 10

    COMUNITA’ TARIFFARIA REGIONALE

    La proposta di tariffa unica regionale valida sia per la rete forte che per la rete debole, completa di integrazioni al sistema Pegaso, che entrerà in vigore al momento dell’attuazione della gara regionale

    SERVIZI PROGRAMMATI Servizi di trasporto pubblico individuati dagli enti competenti ed effettuati nelle forme indicate all'Articolo 13 della LR 42/98. I servizi programmati si distinguono in:

    − servizi minimi; − servizi aggiuntivi; − servizi autorizzati.

    SERVIZI MINIMI Servizi di cui al comma 1 dell’Articolo 16 del DLgs 422/1997 istituiti con risorse regionali (Art. 2 LR 42/98). “… 1. I servizi minimi, qualitativamente e quantitativamente sufficienti a soddisfare la domanda di mobilità dei cittadini e i cui costi sono a carico del bilancio delle regioni, sono definiti tenendo conto: a) dell'integrazione tra le reti di trasporto; b) del pendolarismo scolastico e lavorativo; c) della fruibilità dei servizi da parte degli utenti per l'accesso ai vari servizi amministrativi, socio-sanitari e culturali; d) delle esigenze di riduzione della congestione e dell'inquinamento. 2. Nella determinazione del livello dei servizi minimi, le regioni definiscono, d'intesa con gli enti locali, secondo le modalità stabilite dalla legge regionale, e adottando criteri di omogeneità fra regioni, quantità e standard di qualità dei servizi di trasporto pubblico locale, in modo da soddisfare le esigenze essenziali di mobilità dei cittadini, in conformità al regolamento 1191/69/CEE, modificato dal regolamento 1893/91/CEE, e in osservanza dei seguenti criteri: a) ricorso alle modalità e tecniche di trasporto più idonee a soddisfare le esigenze di trasporto considerate, con particolare attenzione a quelle delle persone con ridotta capacità motoria; b) Scelta, tra più soluzioni atte a garantire, in condizioni analoghe, sufficienti servizi di trasporto, di quella che comporta i minori costi per la collettività, anche mediante modalità differenziate di trasporto o integrazione dei servizi e intermodalità; dovrà, in particolare, essere considerato nella determinazione dei costi del trasporto su gomma l'incidenza degli elementi esterni, quali la congestione del traffico e l'inquinamento. …” (Art.16 c. 1 del DLgs 422/1997)

    SERVIZI AGGIUNTIVI I servizi istituiti con risorse degli Enti Locali per migliorare l'offerta di trasporto pubblico in aggiunta ai servizi minimi: “… 3. Le province, i comuni e le comunità montane, nel caso di esercizio associato di servizi comunali del trasporto locale di cui all'articolo 11, comma 1, della legge 31 gennaio 1994, n. 97, possono istituire, d'intesa con la regione ai fini della compatibilità di rete, servizi di trasporto aggiuntivi a quelli definiti dalla regione stessa ai sensi dei commi 1 e 2, sulla base degli elementi del contratto di servizio di cui all'articolo 19, con oneri a carico dei bilanci degli enti stessi. …” (Art. 16 c.3 DLgs 422/1997)

    SERVIZI AUTORIZZATI I servizi di trasporto pubblico effettuati da imprese di trasporto in possesso dei requisiti previsti dalla vigente normativa ed autorizzati ai sensi dell'articolo 14 della LR N. 42/98 (Art. 2 LR 42/98).

    SISTEMA INTEGRATO DEI SERVIZI

    Il sistema che consente all'utenza di fruire di mezzi di trasporto, di una o più modalità, coordinati ed in coincidenza tra loro (Art. 2 LR 42/98).

    SISTEMA TARIFFARIO INTEGRATO

    La disciplina tariffaria che consente all'utenza di fruire del sistema integrato dei servizi di cui alla lettera d) avvalendosi di un unico titolo di viaggio (Art. 2

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    PMP - Piano del TRASPORTO PUBBLICO / Relazione Generale Pag. 11

    LR 42/98). CONFERENZA REGIONALE DEI SERVIZI MINIMI DEL TPL

    La Conferenza di cui all’Art. 6 comma 5 della LR 42/98

    CONFERENZA PROVINCIALE DEI SERVIZI MINIMI DEL TPL

    L’istituto a scala provinciale della Conferenza dei Servizi Minimi del TPL atta ad individuare l’intesa tra gli enti locali impegnati a destinare proprie risorse per la realizzazione dei servizi aggiuntivi

    CONVENZIONE PER LA GESTIONE ASSOCIATA

    Convenzione regolante l’esercizio associato della funzioni in materia di trasporto pubblico locale. La convenzione attraverso la quale gli enti locali hanno delegato a Regione Toscana la gestione dei servizi di propria competenza è stata approvata con delibera GR 410/2011.

    INTESA Intesa tra Regione Toscana e gli Enti locali, quale esito della Conferenza di servizi regionale, contenente la proposta dei servizi di Trasporto Pubblico Locale di cui al comma 4, art. 6 della L.R. 42/98, nella forma approvata da Regione e Provincia (DCP N.61 del 12 luglio 2012)

    PERFEZIONAMENTO DELL’INTESA

    Perfezionamento dell’Intesa del 25 maggio 2012, proposto in sede di Conferenza Permanente del 25 luglio 2013, successivamente affinato, nella forma definitiva allegata alla presente DCP N. 66 del 19 dicembre 2013.

    RETE EXTRAURBANA STRUTTURALE DEI SERVIZI DI TPL (O “RETE STRUTTURALE”)

    La rete oggetto del bando di gara regionale di competenza provinciale o regionale

    RETE EXTRAURBANA DEBOLE DEI SERVIZI DI TPL (O “RETE DEBOLE”)

    La rete oggetto dei bandi da parte degli Enti Locali di competenza comunale

    CONFERENZA PERMANENTE L’istituto previsto dall’Art. 87 della LR 65/2010: “1. Per la programmazione e la verifica delle attività dell’ufficio di cui all’articolo 86, al fine di assicurare la collaborazione tra la Regione e gli enti locali, è istituita un’apposita conferenza permanente.” Nel corso degli anni è divenuto l’organo politico competente per la proposta delle politiche tariffarie comuni a tutto il territorio.

    UFFICIO UNICO L’istituto previsto dall’Art. 86 della LR 65/2010 per lo svolgimento di attività tecnico economico gestionali del contratto regionale; sono previste le seguenti funzioni: “a) supporto alla programmazione della mobilità e dei servizi di trasporto marittimi, ferroviari, a guida vincola ta e in sede propria e su gomma integrati fra loro, nonché delle relative politiche tariffarie; b) istruttoria tecnica a supporto della conferenza di cui all’articolo 6 della l.r. 42/1998; c) espletamento delle procedure concorsuali; d) gestione del contratto di servizio; e) controllo, vigilanza e monitoraggio; f) gestione banche dati; g) supporto tecnico alla pianificazione territoriale per la simulazione degli effetti sul traffico delle previsioni insediative e degli altri interventi rilevanti per l’assetto delle reti del trasporto pubblico e privato; h) segreteria della conferenza permanente di cui all’articolo 87.”

    Tabella 2: alcuni termini di uso frequente

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    PMP - Piano del TRASPORTO PUBBLICO / Relazione Generale Pag. 12

    Indice delle figure

    Figura 1: sito del Piano della Mobilità Provinciale .................................................................................................... 6 Figura 2: suddivisione in bacini dell’ambito extraurbano ........................................................................................ 16 Figura 3: grafo delle linee extraurbane del Casentino ........................................................................................... 17 Figura 4: grafo delle linee extraurbane del Valdarno ............................................................................................. 17 Figura 5: grafo delle linee extraurbane della Valtiberina ........................................................................................ 17 Figura 6: grafo delle linee extraurbane della Valdichiana ...................................................................................... 18 Figura 7: grafo delle linee urbane del Comune di Arezzo ...................................................................................... 18 Figura 8: linee TPL su gomma – Ambito extraurbano ............................................................................................ 19 Figura 9: linee TPL su gomma – Ambito urbano / Comune di Arezzo ................................................................... 20 Figura 10: stazioni e ferrovie interagenti con la Provincia di Arezzo ...................................................................... 22 Figura 11: costo standard ipotizzato in Documento di avvio alla conferenza dei servizi ........................................ 30 Figura 12: sito internet Conferenza TPL ................................................................................................................ 34 Figura 13: il documento di “Intesa” tra gli enti locali della Provincia di Arezzo ....................................................... 35 Figura 14: tabella proposta da Regione Toscana per il Progetto 70% ................................................................... 36 Figura 15: scenario attuale ovvero tempo T0 (colore viola) ................................................................................... 49 Figura 16: scenario obiettivo al tempo T2 (RES colore blu, RED colore rosso) ..................................................... 49 Figura 17: confronto T0 vs T2 ................................................................................................................................ 50 Figura 18: scenario attuale ovvero tempo T1 ........................................................................................................ 50 Figura 19: scenario obiettivo rete extraurbana strutturale al tempo T2 .................................................................. 53 Figura 20: percorsi delle circolari del Valdarno (versione Dic. 2011) ..................................................................... 55 Figura 21: Val_Ar_07_Montevarchi - Terranuova - Loro Ciuffena (versione Dic. 2013) ........................................ 55 Figura 22: Val_Ar_09_Montevarchi – Bucine (versione Dic. 2013) ....................................................................... 56 Figura 23: Val_Ar_14_Montevarchi - San Giovanni V.no (versione Dic. 2013) .................................................... 56 Figura 24: scenario obiettivo rete extraurbana debole al tempo T2 ....................................................................... 60 Figura 25: istogramma sulle età dei mezzi del parco al 01/07/2009 ...................................................................... 81 Figura 26: volantino adottato nel 2010-2011 ......................................................................................................... 86 Figura 27: il servizio ORARIOBUS sul sito Trasporti ............................................................................................. 88 Figura 28: il servizio Google Transit ...................................................................................................................... 88

    Indice delle tabelle

    Tabella 1: le fasi principali del percorso che ha portato alla Proposta progettuale TPL su BUS della Provincia ..... 7 Tabella 2: alcuni termini di uso frequente .............................................................................................................. 11 Tabella 3: alcuni numeri relativi al contratto TPL su gomma del bacino di Arezzo ................................................ 15 Tabella 4: prodotto chilometrico rete extraurbana del progetto 70% ..................................................................... 35 Tabella 5: prodotto chilometrico giornaliero del progetto 70% ............................................................................... 43 Tabella 6: risorse bacino extraurbano di Arezzo (INTESA) ................................................................................... 44 Tabella 7: prodotto chilometrico (come desumibile dai dati dell’INTESA) .............................................................. 44 Tabella 8: risorse bacino extraurbano di Arezzo (PERFEZIONAMENTO DELL’INTESA) ..................................... 45 Tabella 9: prodotto chilometrico ai vari tempi di attuazione (PERFEZIONAMENTO DELL’INTESA) .................... 46 Tabella 10: prodotto chilometrico rete ai momenti T0, T1A, T1B .......................................................................... 51 Tabella 11: prodotto chilometrico per linea al tempo T0, T1_A e T1_B ............................................................... 52 Tabella 12: prodotto chilometrico rete extraurbana strutturale al tempo T2 ........................................................... 53 Tabella 13: distribuzione del prodotto chilometrico per linea della rete extraurbana strutturale al tempo T2 ......... 59 Tabella 14: prodotto chilometrico rete extraurbana debole al tempo T2 ................................................................ 60 Tabella 15: attribuzione del cofinanziamento ai Comuni che hanno effettuato proposta di Rete Debole .............. 64 Tabella 16: distribuzione del prodotto chilometrico per linea della rete extraurbana debole al tempo T2 .............. 71

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    PMP - Piano del TRASPORTO PUBBLICO / Relazione Generale Pag. 13

    Tabella 17: classificazione di impiego dei bus (offerta di gara 2004) ..................................................................... 80 Tabella 18: classificazione in base all’età (offerta di gara 2004) ............................................................................ 81 Tabella 19: classificazione di impiego dei bus (2009) ............................................................................................ 81 Tabella 20: classificazione in base all’età (2009) ................................................................................................... 81 Tabella 21: classificazione di impiego dei bus (2013) ............................................................................................ 82 Tabella 22: classificazione in base all’età (2013) ................................................................................................... 82

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    PMP - Piano del TRASPORTO PUBBLICO / Relazione Generale Pag. 14

    A. QUADRO CONOSCITIVO

    Situazione attuale

    In genere con l'espressione trasporto pubblico si intende il complesso sistema costituito dall'insieme dei mezzi di trasporto e delle modalità organizzative che consentono ai cittadini di esercitare il proprio diritto alla mobilità servendosi di mezzi non di proprietà (afferenti invece alla categoria del trasporto privato).1 Le competenze sul trasporto pubblico realizzato in Provincia di Arezzo non sono attribuite ad un unico soggetto. Ad oggi la Provincia gestisce gli affidamenti del servizio di trasporto pubblico di tipo automobilistico (cosiddetto TPL “su BUS” o “su gomma”) dell’intero bacino provinciale, sia urbano che extraurbano; i Comuni di Anghiari, Arezzo, Sansepolcro e Terranuova Bracciolini, in “gestione associata” attraverso opportuna convenzione, delegano la Provincia alla realizzazione del servizio urbano di loro competenza. Rimangono escluse solo poche corse realizzate in modo autonomo da alcuni comuni per rispondere a specifiche esigenze di trasporto sociale o scolastico (Castiglion Fiorentino, Pieve Santo Stefano, Terranuova Bracciolini). Malgrado il sistema sia quasi interamente finanziato dalla Regione, a cui competono economicamente i cosiddetti “servizi minimi”, le competenze gestionali degli affidamenti sono attribuite alle Province, mentre le competenze di pianificazione e programmazione rimangono proprie di Provincia e comune Capoluogo. Questo impianto normativo sul quale sono state costruite le gare per l’affidamento dei servizi TPL su gomma del 2005 è stato di fatto sconvolto dalla normativa LR 65/2010 che prevede l’attivazione di un unico bando regionale da realizzarsi a carico di Regione Toscana. Rimarranno tuttavia le competenze di progettazione e programmazione Provincia e Comune capoluogo sui servizi rispettivamente di tipo extraurbano provinciali e urbani comunali, stante la delega a Regione Toscana esclusivamente della competenza gestionale del prossimo contratto. Ancora più complessa la competenza del sistema di trasporto pubblico su ferro: la Legge Regionale n. 42/98, confermando l’impianto della norma nazionale, ha riservato la gestione dei servizi regionali alla Regione stessa (che per questo motivo ha rapporti contrattuali sia con Trenitalia per la linea Firenze-Arezzo-Chiusi che con TFT per la linea Stia-Arezzo-Sinalunga) mentre la competenza dei servizi nazionali su ferro (treni intercity e treni alta velocità) rimane dello Stato. Inoltre, per rispondere alle Direttive comunitarie recepite dal Governo italiano sulla separazione fra il gestore della rete e il produttore dei servizi di trasporto, la realizzazione e manutenzione delle infrastrutture ferroviarie è effettuata da parte di soggetti diversi (RFI per la linea Firenze-Arezzo-Chiusi; RFT per la linea Stia-Arezzo-Sinalunga rispettivamente).

    Trasporto Pubblico Locale automobilistico

    Ad oggi l’affidamento dei servizi Trasporto Pubblico Locale del bacino di Arezzo su gomma, comprendente:

    − servizi provinciali extraurbani − servizi urbani dei comune di Anghiari, Cortona, Sansepolcro, Terranuova Bracciolini − servizi urbani del Comune di Arezzo

    è effettuato nella forma dell’Obbligo di Servizio alla Società Consortile a Responsabilità Limitata Etruria Mobilità; le imprese che sono parte del consorzio sono le seguenti:

    − Tiemme S.p.A. di Arezzo (ex LFI, ex ATAM) − BUSITALIA S.p.A. di Firenze (ex SITA) − Trasporti Toscani S.p.A. di Firenze (ex LAZZI) − Autolinee Toscane di Firenze (ex Florentia BUS)

    1 http://it.wikipedia.org/wiki/Trasporto_pubblico

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    PMP - Piano del TRASPORTO PUBBLICO / Relazione Generale Pag. 15

    − ALA S.a.s. di Baldecchi Marco e Serena e c. di Pian di Sco’ (AR) − Baschetti Autoservizi S.r.l. di Sansepolcro (AR) − Autolinee Fabbri s.n.c. di Fabbri Valter e C. di Laterina (AR)

    L’affidamento prevede che il Gestore realizzi i servizi con amministrazione propria di logistica, personale, mezzi e riceva un compenso economico valutato attraverso computo del prodotto chilometrico effettivamente realizzato moltiplicato per corrispettivi chilometrici, derivanti dall’offerta iniziale e aggiornati attraverso inflazione del settore Trasporti della realtà locale. Sono inoltre riconosciuti al Gestore i ricavi da tariffe.2 L’affidamento costituisce la prosecuzione del contratto siglato il 30 giugno 2005; il contratto aveva durata quinquennale, fu derogato dei 12 mesi previsti in contratto sino alla scadenza del 30 giugno 2011. Successivamente il servizio è stato affidato allo stesso soggetto attraverso la forma dell’Obbligo di Servizio mantenendo stessi patti e condizioni del precedente contatto ma con revisione dei corrispettivi. Nel corso degli anni si sono succeduti:

    − Contratto Rep. N. 600 del 30/06/2005 valido dal 01/07/2005 al 30/06/2010 − Prima proroga del Contratto sino al 31/12/2010 − Seconda proroga del Contratto sino al 30/06/2011 − Dal 01/07/2011 ad oggi gestione attraverso Obbligo di Servizio

    Da segnalare che nel 2009 è stato attivato da parte del Gestore lo strumento dell’arbitrato, ma a seguito di transazione (dicembre 2010) il contenzioso è stato risolto. Sin dal 2004 i titoli da viaggio sono stati resi uniformi, per tutte le Aziende che operavano nel bacino di Arezzo sia nei costi che nelle tipologie. Dal 2004 non sono intervenute modifiche sostanziali nell’impianto tariffario ma si è provveduto a graduali incrementi. Il compenso annuo riconosciuto al gestore è prossimo ai 18.000,000,00 €; nel corso degli ultimi anni è rimasto praticamente costante, con lievi incrementi al livello di inflazione programmata.

    Caratteristiche tecniche dell’affidamento

    Complessivamente la Provincia gestisce 69 linee di cui 53 extraurbane e 16 urbane; il numero di corse annuo complessivo è pari a 600.000 con una copertura del territorio urbanizzato praticamente totale. Il numero di paline è pari ad 4200; il parco mezzi è costituito da circa 250 bus di varie dimensioni.

    Elemento Quantità

    Paline dell’intero bacino di Arezzo 4'271 paline

    Linee 67 linee

    Corse effettuate in un anno 600'633 corse

    Parco automezzi 259 veicoli

    Biglietterie 487 biglietterie

    Tabella 3: alcuni numeri relativi al contratto TPL su gomma del bacino di Arezzo3

    Nella gestione ordinaria del contratto effettuata dalla Provincia di Arezzo il bacino extraurbano è stato suddiviso nelle quattro vallate casentino, Valdarno, Valdichiana, Valtiberina. Una particolare menzione, per dimensioni e complessità, merita il servizio urbano di Arezzo: la gestione contrattuale delle circa 2.000.000 vetture–km annue è effettuata della Provincia ma sotto stretto controllo del Comune di Arezzo che rimane soggetto competente per ogni modifica al programma di esercizio e per le tariffe. 2 L’affidamento rientra quindi nella forma cosiddetta NET COST 3 I dati sono riferirti al contratto; le modifiche intercorse non variano in modo sostanziale l’entità di ciascun parametro

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    Figura 2: suddivisione in bacini dell’ambito extraurbano

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    Figura 3: grafo delle linee extraurbane del Casentino

    Figura 4: grafo delle linee extraurbane del Valdarno

    Figura 5: grafo delle linee extraurbane della Valtiberina

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    Figura 6: grafo delle linee extraurbane della Valdichiana

    Figura 7: grafo delle linee urbane del Comune di Arezzo

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    Figura 8: linee TPL su gomma – Ambito extraurbano

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    Figura 9: linee TPL su gomma – Ambito urbano / Comune di Arezzo

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    Trasporto Pubblico Locale ferroviario e logistica merci

    Il bacino è interessato da numerose linee ferroviarie i cui servizi sono gestiti da società diverse: le due linee principali che attraversano il bacino da nord a sud sono la Firenze-Arezzo-Chiusi (gestore servizi Trenitalia; gestore infrastruttura RFI) e la Stia-Arezzo-Sinalunga (gestore servizi TFT; gestore infrastruttura RFT). La Provincia è inoltre attraversata anche dalla linea veloce Firenze-Roma (cosiddetta “direttissima”) ed ha contatti con la Ferrovia Centrale Toscana (linea Empoli-Siena-Chiusi) e con la Ferrovia Centrale Umbra (Sansepolcro-Perugia-Terni). La linea Castelnuovo-San Giovanni ha carattere esclusivamente locale ed è finalizzata ad uso industriale specifico della Centrale ENEL di Santa Barbara. Le stazioni ferroviarie sono distribuite sull’intero territorio provinciale; alcune hanno la sola finalità di incarrozzamento passeggeri, mentre altre presentano articolati tronchi di scambio e aree per stoccaggio merci e funzionalità di interporto spesso ereditate dal passato industriale (San Giovanni Valdarno, Arezzo, Terontola). Il polo intermodale di Arezzo, ad oggi ancora in fase di costruzione, si appresta ad essere un importante nodo di scambio merci dell’Italia centrale. Altri poli intermodali non sono presenti anche se recentemente si è assistito alla nascita spontanea di aree sosta e custodia delle merci realizzate su iniziativa comunale (Foiano della Chiana) su proposta delle associazioni di settore.

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    Figura 10: stazioni e ferrovie interagenti con la Provincia di Arezzo

    Identificazione delle macrocriticità

    La complessità del quadro conoscitivo ha suggerito l’estrapolazione di questa parte in una relazione indipendente alla quale si rimanda per ogni dettaglio.

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    B. OBIETTIVI STRATEGICI

    Premessa

    Gli obiettivi del Piano del Trasporto Pubblico sono stati espressi dalla Delibera di Consiglio Provinciale N 75 del 27 luglio 2010; per l’importanza che il documento assume nell’ambito della pianificazione in oggetto se ne riporta l’estratto relativo.

    Obiettivi specifici del sistema del TPL su gomma

    “… Il principio fondamentale che guida la realizzazione del Piano del Trasporto Pubblico è quello dell’OTTIMIZZAZIONE DEL SISTEMA, ai fini del raggiungimento per il cittadino di servizi di qualità anche in presenza di una ipotizzata forte riduzione delle risorse economiche disponibili. Dovranno pertanto essere individuate con criteri oggettivi quelle situazioni dove la spesa odierna non è più sostenibile, ovvero dove le finalità originarie sono venute meno e il rapporto tra la spesa e la domanda dei cittadini non è compatibile con i parametri espressi dalla legge 59/97 (rapporto di almeno 0,35 tra ricavi da traffico e costi operativi). Come è noto agli addetti ai lavori, un percorso di riduzione e realizzazione dei servizi non risulta semplice e non può coincidere con una mera riduzione chilometrica delle corse con minor numero di utenti, sia per la modifica ai fattori produttivi che questo comporta (turni bus ed turni autisti), sia per l’esigenza di garantire un minimo di accessibilità a qualsiasi area. Si procederà preliminarmente ad eliminare eventuali sovrapposizioni ancora ad oggi preesistenti a causa della consolidata situazione storica; in particolare la fusione tra LFI e ATAM, sopraggiunta solo nel 2008, lascia alcune possibilità concrete (le due società agiscono entrambe nell’area suburbana di Arezzo). Prime valutazioni tuttavia hanno mostrato che da tale operazione possano essere recepite grandi economie. E’ quindi intenzione procedere attraverso un duplice processo:

    − nuova definizione di servizi minimi; − ristrutturazione della rete in alcune aree strategiche (Valdarno / aree a domanda debole).

    In risposta alle criticità segnalate nei paragrafi precedenti si intende procedere all’attuazione dei seguenti obiettivi:

    Incremento qualitativo del sistema

    Comprende manutenzione pensiline e implementazione del parco bus con investimenti previsti nell’importo a base di gara.

    Salvaguardia servizi scolastici

    Obiettivo fondamentale dovrà rimanere la salvaguardia dei servizi minimi relativi al trasporto scolastico, il quale, sia per le particolarità dell’utenza (minori), sia per il riconosciuto scopo sociale, rimane il principale obiettivo del TPL di Arezzo, bacino caratterizzato da una domanda normalmente debole, se considerata al netto di quella scolastica.

    Nuove esigenze strutturali del servizio

    Risposta alle nuove esigenze attraverso profonde modifiche strutturali al servizio attuale (circolare del Valdarno, intensificazione servizi per Siena, servizi a chiamata in aree a domanda debole).

    Nuova politica tariffaria

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    PMP - Piano del TRASPORTO PUBBLICO / Relazione Generale Pag. 24

    Miglioramento dell’integrazione tariffaria (ad oggi garantita solo tra i soggetti che realizzano lo stessa tipologia di servizio) e ipotesi delle tariffe sociali verso categorie a rischio quali pensionati, soggetti in mobilità o disoccupati, famiglie numerose.

    Semplificazione del sistema

    Attraverso la semplificazione di linee e cadenzamenti, oltre che attraverso la riorganizzazione in classi funzionali, si intende favorire una semplificazione del sistema ad oggi realmente di difficile comprensione per l’utenza, specie nella parte extraurbana del servizio.

    Maggiore informazione all’utenza

    L’utenza TPL deve essere quanto possibile informata. Da questo punto di vista si intende procedere a varie iniziative:

    − incremento delle informazioni in palina e biglietterie (utente tradizionale); − campagna di sensibilizzazione attraverso volantini; − incremento informazioni attraverso servizi innovativi (vedi paragrafo successivo).

    Sperimentazione di servizi innovativi

    Attraverso il prossimo bando la Provincia intende dare attuazione a numerose iniziative che abbiano in comune l’utilizzo di tecnologie innovative nel settore del Trasporto Pubblico Locale. Si tratta in numerose occasioni di servizi di tipo sperimentale su piccola scala la cui attuazione sull’intero bacino sarà realizzata dopo la valutazione dei risultati:

    − attivazione del sistema AVM su tutti i mezzi del bacino aretino; − uso tecnologie innovative (PEC, firma digitale) per trasmissione della documentazione; − implementazione di sistemi di diffusione orario e informazioni su web (Orario BUS su sito della Provincia

    / Google Transit); − progetti pilota Palina on SMS / bigliettazione elettronica / controllo utenti TPL; − installazione sperimentale di “paline intelligenti”.

    Accessibilità ai soggetti diversamente abili

    L’attuale contratto fornisce garanzia di accesso da parte dei diversamente abili ad una percentuale di mezzi pubblici crescente negli anni; per il prossimo contratto l’Amministrazione ha intenzione di investire sulle aree di fermata dei bus ai fini di una piena compatibilità dei percorsi.

    Integrazione con itinerari turistici

    Come più ampiamente esposto in altre parti di questo documento si vuole promuovere e sperimentale con il prossimo contratto un servizio pubblico che vada ad intercettare la domanda di specifici target turistici (itinerario città di Piero, collegamenti con la rete delle piste ciclabili).

    Obiettivi per il Trasporto Pubblico ferroviario e logistica

    Si intende identificare azioni concrete da valutarsi attraverso prospezioni a 5 e 10 anni di scenari futuri del modello di trasporto di macrosimulazione già realizzato; per ogni azione sarà valutato l’apporto positivo in termini di riduzione inquinanti clima alteranti e incremento fonti rinnovabili/risparmio energetico. Rimangono obiettivi specifici:

    Miglioramento appetibilità del mezzo pubblico

    Cause e trend non sono modificabili sostanzialmente dall’azione di un singolo ente, ma si ritiene che la possibilità concreta di un ritorno dell’uso del mezzo pubblico verso almeno alcune tipologie di utenza particolari passi

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    PMP - Piano del TRASPORTO PUBBLICO / Relazione Generale Pag. 25

    necessariamente attraverso l’azione coordinata dei vari soggetti interessati e non solo di quelli preposti alla gestione del sistema. Nel prossimo Piano di Bacino la Provincia presterà particolare attenzione alla riorganizzazione del servizio TPL in funzione intermodale con adattamento al memorario ferroviario già istituito della linea Firenze-Arezzo-Chiusi e, in generale, all’implementazione dei servizi presso le fermate di interscambio (non solo stazioni ferroviarie ma anche fermate presso parcheggi scambiatori). Si insisterà ulteriormente:

    − sulla promozione dell’intermodalità, con il sostegno concreto alle iniziative di realizzazione di poli intermodali treno-bus (con lo spostamento delle fermate principali dei bus presso le stazioni ferroviarie) e treno-auto (con la realizzazione di parcheggi scambiatori);

    − sull’integrazione tra i vari soggetti che gestiscono il sistema; integrazione non solo tariffaria ma anche di orario, sollecitando l’istituzione di un corrispondete memorario anche sulla linea Stia-Arezzo-Sinalunga.

    Relativamente alle problematiche dei treni veloci si intende raccogliere in modo compiuto dati oggettivi sulle esigenze del territorio, da riportare ai soggetti competenti (Regione e Ministero).

    Completamento rete delle infrastrutture pubblica ferroviaria previsto in accordi/programmi

    Sugli interventi sulla rete delle infrastrutture prevista in accordi e programmi già ratificati, sarà effettuato studio di fattibilità e valutazione dei vantaggi ottenibili attraverso la simulazione nel modello di trasporto precedentemente citata.

    Promozione di infrastrutture per intermodalità merci

    Saranno identificati e concertati con i Comuni criteri univoci per tutto il bacino provinciale sulla progettazione e realizzazione di aree di parcheggio attrezzate per mezzi pesanti e per eventuale scambio merci. Idealmente sarà proposta la realizzazione di un’area di questo tipo per ciascuna vallata (Casentino, Valdarno, Valdichiana, Valtiberina). …”

    Conseguenze della LR 65/2010 sugli obiettivi delle Linee Guida di PMP

    Gli obiettivi attribuiti al Piano di Bacino del TPL sono stai integrati a causa della successiva nuova normativa regionale che ha reso la Provincia soggetto diverso dall’Ente Affidante il contratto e limitato la sua competenza alla programmazione e progettazione dei servizi identificati come provinciali in LR 42/98 e smi. Questa diversa impostazione necessariamente ha ripercussioni nell’attuazione degli obiettivi (di fatto il bando di gara e capitolato sono realizzati da altro soggetto e molte delle prescrizioni che sia aveva intenzione di imporre sono sottoposte al giudizio di un altro soggetto istituzionale).

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    C. PROPOSTA PROGETTUALE PER IL TPL SU BUS

    Premessa

    Il percorso che ha portato alla redazione della proposta progettuale per il TPL su BUS del bacino extraurbano di Arezzo, è iniziato nei primi mesi del 2011, immediatamente dopo l’approvazione della LR 65/2010, ed è giunto a conclusione (almeno per quanto riguarda le competenze della Provincia di Arezzo) nel febbraio 2014. La proposta in oggetto sarà oggetto di gara del bando regionale per l’affidamento dei servizi TPL del bacino unico regionale; è intenzione di Regione Toscana procedere alla redazione del bando di gara e all’affidamento al nuovo gestore entro il 2014.

    Elenco degli atti

    Normativa

    Legge 15 marzo 1997, n. 59 (G.U. n. 63 del 17.03.1997). Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma della Pubblica Amministrazione e per la semplificazione amministrativa

    Decreto Legislativo 19 novembre 1997, n. 422 (G.U. n. 287 del 10.12.1997). Conferimento alle regioni ed agli enti locali di funzioni e compiti in materia di trasporto pubblico locale, a norma dell'articolo 4, comma 4, della legge 15 marzo 1997, n. 59

    Legge Regionale 31 luglio 1998, n. 42. Norme per il trasporto pubblico locale

    Reg. (CE) 23 ottobre 2007, n. 1370/2007 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo ai servizi pubblici di trasporto di passeggeri su strada e per ferrovia e che abroga i regolamenti del Consiglio (CEE) n. 1191/69 e (CEE) n. 1107/70

    Atti regionali

    LR65/2010

    Legge Regionale n. 65 del 19 dicembre 2010, “Legge finanziaria per l’anno 2011” con particolare riferimento al Capo II “Disposizioni in materia di trasporto pubblico locale. Modifiche alla legge regionale 31 luglio 1998, n. 42 (Norme per il trasporto pubblico locale)” del Titolo IV “Disposizioni in materia di servizi pubblici locali”.

    DGR n. 410/2011 – Convenzione per la gestione associata

    Delibera di Giunta Regionale n. 410 del 23 maggio 2011. Approvazione schema di Convenzione per l'esercizio associato delle funzioni in materia di TPL, ai sensi dell'art. 85 della L.R. 65/2010

    DGR n. 425/2011 – Istituzione della Conferenza Permanente

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    PMP - Piano del TRASPORTO PUBBLICO / Relazione Generale Pag. 27

    Delibera di Giunta Regionale n. 425 del 23 maggio 2011. L.R. 65/2010 art. 87. Approvazione modalità di funzionamento della Conferenza permanente per la programmazione e verifica delle attività dell'ufficio unico in materia di TPL

    DGR n. 683/2011 – Istituzione dell’Ufficio Unico

    Delibera di Giunta Regionale n. 683 del 1 agosto 2011. Organizzazione Ufficio Unico per l'Esercizio Associato delle funzioni Regionali, Provinciali e Comunali in materia di Trasporto Pubblico Locale su gomma

    DGR n. 782/2011 – Risorse

    Delibera di Giunta Regionale n. 782 del 12 settembre 2011. Approvazione documento preliminare per la Conferenza di Servizi Minimi del TPL, di cui all'art. 2 della Convenzione per l'esercizio associato delle funzioni (Delibera G.R. 410/2011). Indicazione del termine per la presentazione delle proposte provinciali per la definizione della proposta regionale per la Conferenza di Servizi Minimi TPL, di cui al comma 4 art. 6 della L.R. 42/98.

    DOC 1 - Documento di avvio della conferenza dei servizi

    DOC 2 - Integrazione al documento preliminare per l’avvio delle conferenze provinciali

    DOC 3 - Indicazioni operative per l’avvio delle conferenze dei servizi provinciali

    DOC 4 - Aggiornamento delle indicazioni operative

    DGR n. 134/2012 – Progetto “BINARI del TPL”

    Delibera di Giunta Regionale n. 134 del 20 febbraio 2012, “L.R. 31/7/1998 n. 42 L.R. 29/12/2010 n. 65 art. 88 conferenza dei servizi per il raggiungimento dell'intesa per la definizione della rete dei servizi, dell'attribuzione delle risorse e dei criteri di premialità agli Enti locali. Convocazione”

    Verbale d’Intesa del 25 maggio 2012

    INTESA TRA LA REGIONE TOSCANA E GLI ENTI LOCALI PER LA DEFINIZIONE DELLA RETE DEI SERVIZI DI TRASPORTO PUBBLICO LOCALE, DELL’ATTRIBUZIONE DELLE RISORSE E DEI CRITERI DI PREMIALITA’ PER GLI ENTI AI SENSI DELL’ART. 6 DELLA L.R. 42/98 E 65/2010.

    Emissione specifiche tecniche per la redazione dei progetti di rete al tempo T2

    DGR n. 492/2012 – Approvazione Intesa

    Delibera di Giunta Regionale n. 492 del 4 giugno 2012. L.R. 42/98, art. 6, comma 6; recepimento dell'Intesa sulla proposta complessiva sui Servizi di Trasporto Pubblico Locale di cui al comma 4, art. 6 della richiamata L.R. 42/98.

    DGR n. 493/2012 – Primi indirizzi di gara

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    PMP - Piano del TRASPORTO PUBBLICO / Relazione Generale Pag. 28

    Delibera di Giunta Regionale n. 493 del 4 giugno 2012. Primi indirizzi per la gara del trasporto pubblico locale del lotto unico regionale.

    DGR n. 612/2012 – Modifica Indirizzi Gara

    Delibera di Giunta Regionale n. 612 del 10 luglio 2012. Modifiche alla delibera della G.R. N. 493 del 04/06/2012 recante: "Primi indirizzi per la gara del trasporto pubblico locale del Lotto Unico Regionale"

    Avviso del 10 agosto 2012 richiesta manifestazione interesse

    Avviso del 10 agosto 2012 per la individuazione degli operatori economici ai sensi dell’art. 30 del D.LGS. 163/2006

    DGR n. 721/2012 – Servizi autorizzati

    Delibera di Giunta Regionale n. 721 del 12 agosto 2012. Analisi delle reti di TPL regionale ed individuazione degli ambiti di attuazione dell'art. 14 della LR 42/98 (servizi autorizzati).

    Accordo sindacale del 18 febbraio 2013

    Accordo del 18 febbraio 2013 tra Regione Toscana e le OOSS CGIL/CISL/UIL/UGL

    DGR n. 129/2013 – Integrazione Indirizzi gara

    Delibera di Giunta Regionale n. 129 del 27 febbraio 2013. Integrazione a modifica della delibera G.R. 493 del 4/06/2012 relativa ai primi indirizzi per la gara TPL e integrazione della DGR 492 del 4/06/2012 di recepimento dell'Intesa della Conferenza Servizi TPL e della DGR 721 del 6/08/2012 "Analisi delle reti TPL regionale ed individuazione degli ambiti di attuazione dell'art. 14 L.R. 42/98" (Servizi autorizzati).

    Accordo sindacale del 12 settembre 2013

    Accordo sindacale del 12 settembre 2013 tra Regione Toscana UPI Toscana, ANCI Toscana UNCEM Toscana e le OOSS FILT-CISL, FIT CISL, FAISA-CISAL e UGL TRASPORTI.

    Emissione specifiche tecniche per la redazione dei progetti di rete al tempo T1

    Atti provinciali

    DCP n° 78/2011

    Delibera di Consiglio Provinciale n. 78 del 14 luglio 2011. Approvazione schema di Convenzione per l'esercizio associato delle funzioni in materia di TPL, ai sensi dell'art. 85 della L.R. 65/2010

    19 ottobre 2011 –Conferenza Provinciale dei Servizi Minimi del TPL

    Prima seduta dalla Conferenza Provinciale dei Servizi Minimi del TPL.

    Progetto 70%

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    PMP - Piano del TRASPORTO PUBBLICO / Relazione Generale Pag. 29

    Redazione da parte della Provincia di Arezzo della prima proposta progettuale.

    DCP n. 61/2012 – Adesione all’ ”Intesa”

    Delibera di Consiglio Provinciale N. 61 del 12 luglio 2012. Adesione all’Intesa tra Regione Toscana e gli Enti locali, quale esito della Conferenza di servizi regionale, contenente la proposta dei servizi di Trasporto Pubblico Locale di cui al comma 4, art. 6 della L.R. 42/98”

    DGP N. 472/2012 del 01.10.2012- Adesione alla Comunità Tariffaria

    Delibera di Giunta Provinciale N. 472 del 1 ottobre 2012. Adesione alla Comunità Tariffaria Regionale per il TPL

    11 dicembre 2013 –Conferenza Provinciale dei Servizi Minimi del TPL

    Undicesima ed ultima seduta dalla Conferenza Provinciale dei Servizi Minimi del TPL

    DCP n. 66/2013 – Adesione al “Perfezionamento dell’Intesa”

    Delibera di Consiglio Provinciale N. 66 del 19 dicembre 2013: approvazione del “Perfezionamento intesa del 25 maggio 2012” tra Regione Toscana e gli Enti locali, quale esito della Conferenza di servizi regionale, contenente la proposta dei servizi di Trasporto Pubblico Locale di cui al comma 4, art. 6 della L.R. 42/98

    DGP n. 55/2014 – Approvazione progetto rete strutturale tempo T1 e T2

    Delibera di Giunta Provinciale N. 55 del 3 febbraio 2014: progetto di rete extraurbana strutturale TPL della Provincia di Arezzo

    Progressiva attuazione del percorso LR 65/2010

    Dicembre 2010 – LR65/2010

    Regione Toscana con LR 65/2010 (”Finanziaria 2011”) apporta le seguenti modifiche alla LR 42/98: − identifica l’ambito regionale quale ambito ottimale per la realizzazione del contratto di gestione dei

    servizi di TPL su BUS da affidarsi a cura di Regione Toscana ad un unico soggetto per una durata pari a nove anni 4

    − prevede un percorso che porti gli Enti locali alla delega delle proprie funzioni alla Regione attraverso “Convenzione per gestione Associata”, pena la riduzione di risorse;

    − prevede l’“Ufficio Unico” regionale per le attività di gestione tecnico-economica del contratto regionale; − prevede la “Conferenza Permanente” quale organo politico competente per le politiche tariffarie comuni

    a tutto il territorio oltre che per il controllo e la verifica delle attività dell’Ufficio Unico. Conseguentemente le competenze istituzionali vengono profondamente modificate:

    − la Regione diventa il punto di riferimento contrattuale di un Azienda unica regionale; 4 “A decorrere dal 1° gennaio 2012 è istituito l’ambito territoriale ottimale per lo svolgimento delle funzioni in materia di trasporto pubblico locale coincidente con l’intera circoscrizione territoriale regionale, a cui corrisponde un unico lotto di gara” (Art. 84 c.1 LR 65/2010 Ambito regionale ottimale)

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    PMP - Piano del TRASPORTO PUBBLICO / Relazione Generale Pag. 30

    − Province e Comuni capoluogo mantengono la competenza progettuale e sono chiamate durante il contratto ad un attività di coordinamento delle istanze del territorio (Comuni, Istituti Scolastici, Associazioni, altri portatori di interesse, cittadini) ma delegano Regione Toscana alla realizzazione del bando di gara per l’affidamento dei servizi di propria competenza;

    − i Comuni non capoluogo sono chiamati alla gestione delle rete debole (a meno di volontà di inserimento dei relativi servizi nel bando regionale).

    Maggio 2011 (Regione) e Luglio 2011 (Provincia) – Convenzione per la gestione associata

    Regione Toscana (maggio 2011) e Provincia di Arezzo (luglio 2011) approvano lo schema di Convenzione regolante l’esercizio associato delle funzioni in materia di TPL di cui all’art. 85 della richiamata LR 65/2010. I presupposti sono quelli di precisare:

    − “le modalità di esercizio delle competenze e le attività di ciascun soggetto” − Il mantenimento delle “competenze di ogni ente locale in ordine alla gestione della mobilità e

    all’organizzazione dei servizi trasporto pubblico prestati nel proprio territorio” Viene individuata la forma dell’esercizio associato per le procedure concorsuali, per l’affidamento regionale dei servizi di TPL ma anche per gestione, controllo, vigilanza e monitoraggio successive; gli enti locali delegano espressamente a Regione Toscana alla realizzazione della gara e la gestione del contratto. In caso di servizi aggiuntivi (Art. 3 comma 4): “4. Gli Enti Locali sottoscrittori della presente convenzione, che destineranno risorse aggiuntive per il finanziamento dei servizi di Trasporto pubblico locale, sulla base delle risultanze della Conferenza di Servizi di cui all’art. 6 della L.R. 42/98, si impegnano a mettere a disposizione le risorse corrispondenti ai servizi aggiuntivi effettivamente previsti per il proprio territorio nonché quelle necessarie all’aggiornamento in misura pari al tasso di rivalutazione contrattualmente riconosciuto.” Viene definito che le variazioni al sistema della mobilità che comportino conseguenze negative (o positive) rimangono a carico (o a beneficio) dell’ente che le ha prodotte attraverso la procedura di cui all’Art. 4 – Esercizio delle competenze degli enti, con riferimento alla gestione del contratto di servizio.

    Maggio 2011 e Agosto 2011 – Istituzione della Conferenza Permanente e dell’Ufficio Unico

    Regione Toscana e Provincia di Arezzo istituisce gli ulteriori strumenti di gestione del processo previsti dalla LR65/2010: Conferenza Permanente e Ufficio Unico.

    Settembre 2011 – Documento di avvio alla conferenza dei servizi (risorse)

    Regione Toscana attraverso Del GR n. 782 del 12 settembre 2011 e l’annesso Documento di avvio alla conferenza dei servizi definisce:

    − Disponibilità finanziaria (160 mil€/anno in luogo dei 210 storici) − Incremento dei ricavi (+15%) − Costo standard valutato attraverso modello ANAV

    Figura 11: costo standard ipotizzato in Documento di avvio alla conferenza dei servizi

    − Prodotto chilometrico presunto (85 mil di bus-km in luogo dei 123 mil di bus-km storici) − Nuova classificazione (con identificazione dei servizi “forti” e “deboli”) − Criteri di redistribuzione delle risorse (finalizzate in buona parte ai soli servizi “forti” e strutturati) − Richiamo alla forte intermodalità ferro- gomma

    Seguono una serie di documenti che hanno lo scopo di illustrare le modalità progettuali a carico degli Enti Locali competenti i servizi:

    − DOC 1 - Documento di avvio della conferenza dei servizi − DOC 2 - Integrazione al documento preliminare per l’avvio delle conferenze provinciali

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    PMP - Piano del TRASPORTO PUBBLICO / Relazione Generale Pag. 31

    − DOC 3 - Indicazioni operative per l’avvio delle conferenze dei servizi provinciali − DOC 4 - Aggiornamento delle indicazioni operative

    19 Ottobre 2011 - Istituzione Conferenza Provinciale dei Servizi Minimi del TPL

    Successivamente alla DGR n. 782/2011, la Provincia iniziava il confronto con i comuni interessati dal sistema del Trasporto Pubblico Locale attraverso l’istituto della Conferenza Provinciale dei Servizi Minimi del TPL.

    Dicembre 2011 - Progetto 70%

    Nei mesi di ottobre e novembre 2012 veniva convenuto con Regione Toscana la redazione e l’invio entro il 2 dicembre 2012 di un primo progetto di rete con le seguenti caratteristiche:

    − individuazione dei servizi "indispensabili" in relazione a extraurbano strutturale e destinato al trasporto scolastico superiore e urbano strutturale;