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SCUOLA PARITARIA DELL’INFANZIA MARIA BAMBINA PRIMARIA PARITARIA PARIFICATA S. GIUSEPPE Via XX Settembre 2 – 20061 Carugate Tel 02 9253302- fax 02 92502534 www.istitutosangiuseppecarugate.it PIANO OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE a.s. 2019/2022 Delibera n. 10 del 15.10.2018

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SCUOLA PARITARIA DELL’INFANZIA MARIA BAMBINA PRIMARIA PARITARIA PARIFICATA S. GIUSEPPE

Via XX Settembre 2 – 20061 Carugate Tel 02 9253302- fax 02 92502534 www.istitutosangiuseppecarugate.it

PIANO OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE a.s. 2019/2022

Delibera n. 10 del 15.10.2018

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I PRINCIPI

Il piano triennale dell’offerta formativa è il documento fondamentale costitutivo

dell’identità culturale e progettuale dell’istituzione scolastica. Viene elaborato in

riferimento alle normative vigenti dettate dal Ministero (legge 107 del 2015) , alla

normativa sull’autonomia (stabilita nel D.P.R. n° 275/1999 che attua e concretizza i

principi e i criteri fissati nell’art 21 della legge n° 59/1997), alle Nuove Indicazioni

Ministeriali per il Curricolo.

Esplicita le linee di indirizzo dell’Istituto delle Suore Francescane Missionarie d’Egitto e le

condizioni organizzative in relazione alla progettazione curricolare, extracurricolare ed

educativa della scuola, delineate con particolare attenzione ai bisogni degli studenti, delle

famiglie e del territorio.

E’ stato elaborato dal collegio docenti e approvato dal consiglio d’istituto; ha validità

triennale, ma essendo uno strumento flessibile, può essere rivisto annualmente, per

tenere conto di eventuali modifiche ed arricchimenti.

E’ pubblicato sul sito WEB della scuola e conservato agli atti.

Questa visione strategica di politica scolastica a lungo termine consente:

- di operare scelte autonome di organizzazione metodologica nell’ambito della ricerca

e dello sviluppo didattico

- di avere una maggiore coerenza fra la mission e le azioni programmate

- di definire con maggior chiarezza, in un orizzonte di tempo più disteso, l’identità

della scuola

Il PTOF non è solo un futuro più consistente rispetto alla semplice annualità ma è

ancorato alle azioni in precedenza compiute dall’istituzione stessa, in quanto viene

elaborato anche sulla base degli esiti di un attento processo di autovalutazione.

In quest’ottica si aprono spazi di riflessione sulle pratiche professionali, sull’ampliamento

dei modelli didattici efficaci, si promuove la sperimentazione e si creano condizioni per

l’innovazione. La scuola ogni anno è chiamata ad un processo di autovalutazione

attraverso il RAV; la sigla R.A.V. Significa Rapporto di Auto-Valutazione di Istituto;

deriva da norma di legge: nel Regolamento Valutazione (DPR 80/2013) e trova

attuazione definitiva con la Direttiva 11 del 18/9/2014.

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La valutazione consente a tutti gli Istituti Scolastici di riflettere su se stessi e sul proprio

operato per realizzare un circolo virtuoso di miglioramento della propria azione. Il punto

focale del processo, che distingue l’Italia da quasi tutti i paesi esteri, è la presenza, oltre

alla valutazione esterna, di una valutazione interna con la partecipazione degli stessi

Istituti alla propria valutazione, sottolineando così l’importanza della riflessione sulla

Scuola da parte di tutti i soggetti parte della comunità scolastica. Autonomia,

valutazione e miglioramento sono, dunque, concetti strettamente connessi. Mediante la

valutazione, interna ed esterna, le scuole possono individuare gli aspetti positivi da

mantenere e consolidare e gli elementi di criticità in relazione ai quali realizzare azioni di

miglioramento.

Questo strumento permette un’autoriflessione sulle caratteristiche del proprio operato e

pone in atto strategie per migliorare le criticità emerse e valorizzare i punti di forza.

Questa strategia è condivisa anche dal processo del sistema di qualità presente nella

scuola ( riesame direzione, piano miglioramento).

Il format del RAV , messo a punto dall’INVALSI, si articola in sezioni:

contesto e risorse, con esame dei vincoli, delle opportunità e delle leve offerte dal

territorio di appartenenza

esiti in termini di benessere, sviluppo e apprendimento dei bambini, con riguardo

anche allo sviluppo delle competenze relazionali

processi, distinti in pratiche educative e didattiche e organizzativo- gestionali

processo di autovalutazione

individuazione delle priorità, nonchè dei traguardi a lungo termine e degli obiettivi di

processo

Al RAV segue il progetto di miglioramento, finalizzato a mettere a punto strategie e azioni

concrete finalizzate al raggiungimento dei traguardi individuati ( PROCESSO DI

MIGLIORAMENTO).

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IL CONTESTO

L’identità della scuola: cenni storici

25 Agosto 1859 suor M. Caterina Troiani e altre 5 religiose lasciano il monastero di

Ferentino (FR) per dirigersi verso l'Egitto.

Il 4 settembre 1859, a Civitavecchia, le 6 missionarie prendono il largo.

Lavorando con i trovatelli le suore iniziano la loro opera educativa che nel giro di alcuni

anni si espanderà nei quattro continenti.

Nel 1893 nasce a Carugate (MI) l'Asilo dell'Istituto San Giuseppe. In seguito sorgerà

anche la scuola elementare e dopo la seconda guerra mondiale le suore decidono di

accogliere le “orfanelle”.

Scuola e territorio

Le suore “Francescane Missionarie del Cuore Immacolato di Maria” hanno come obiettivo

quello di rispondere alle necessità del territorio ed offrire, mediante la scuola, un servizio

utile e qualificato alla società, secondo lo spirito della fondatrice.

La scuola è sita in XX Settembre, 2 a Carugate (MI).

La vicinanza alla tangenziale est di Milano rende la scuola facilmente raggiungibile e le

consente di organizzare agevolmente uscite didattiche.

La scuola, negli ultimi anni, si sta aprendo sempre più al territorio: si sono sviluppate varie

collaborazioni con le istituzioni locali quali: biblioteca, centro sportivo, negozianti,

associazioni musicali, parrocchia, oratorio e cooperative sociali che operano nell'ambito

della disabilità.

La scuola, intesa come istituzione che opera in una società pluralistica ed in rapida

trasformazione, deve avere la capacità di rinnovarsi elaborando un proprio progetto

educativo che risponda in misura adeguata alle richieste ed alle esigenze di formazione

degli alunni.

Il nostro Istituto è stato da sempre punto di riferimento nel territorio per le proposte

educative che, pur diversificate nel tempo, hanno sempre dato una risposta adeguata a

quelle che erano le esigenze del momento di genitori e alunni.

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Finalità della scuola

La finalità della nostra Scuola è quella di fornire un servizio educativo, seguendo sempre

ciò che dichiarava la nostra fondatrice Beata Maria Caterina Troiani: “Il nostro servizio

nella scuola esige costante impegno personale e comunitario, perché la nostra presenza

sia coerente con il progetto educativo cattolico e con il nostro stile Francescano e

missionario”.

Gli obiettivi che la nostra Scuola persegue, si basano sui principi fondamentali di una

società civile in continua evoluzione, caratterizzata dalla necessità di:

proporre una cultura aperta ed avanzata

educare alla libertà di pensiero, restando sensibili ai punti di vista degli altri

seguire la velocità del cambiamento sociale

educare all’informazione

Quindi una scuola che, oltre all’istruzione, possa dare una formazione su come affrontare

le dinamiche sociali, sempre più difficili, senza perdere i valori etici.

Questo ci porta a proporre:

una scuola accogliente, aperta e seria, attenta ai problemi di ognuno, pronta all’ascolto,

basata sul dialogo e disponibile all’innovazione;

una scuola che prepari, quindi una scuola esigente nell’impegno dello studio e del

comportamento, che fornisca tutti mezzi necessari per raggiungere i livelli richiesti;

una scuola che offra una possibilità di formazione idonea ad inserire positivamente i

bambini nel mondo di oggi, sempre più complesso;

una scuola che rafforzi dei valori, quali l’accettazione e la disponibilità verso l’altro,

seguendo la morale della dottrina cristiana;

una scuola che educhi ad una dimensione civica, affichè il bambino di oggi diventi un

cittadino libero, maturo e responsabile con una propria capacità critica.

Il valore ed il significato che viene dato alla conoscenza

La conoscenza è l’unione del sapere (conoscenza), saper fare (abilità) e saper essere

(atteggiamento); si sviluppa a partire dall’esperienza già acquisita e dall’interesse a

conoscere: i bambini sono costruttori di conoscenza che, attraverso il dialogo e il

confronto, rinnovano continuamente.

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In quest’ottica le Indicazioni Nazionali permettono di muoversi in maniera flessibile

nell’elaborazione del curricolo: i contenuti proposti sono stimoli per l’acquisizione delle

competenze e dell’alfabetizzazione culturale, che proseguono lungo tutto l’arco della vita

di ciascuno.

Il valore sociale dell’apprendimento

Prerogativa dell’Istituto San Giuseppe è la promozione di un apprendimento volto allo

sviluppo integrale della persona, che veicoli la crescita delle competenze sociali e

relazionali di ciascun alunno. Parallelamente alla sfera dell’acquisizione del sapere, la

scuola lavora, in questo senso, per lo sviluppo di un saper-essere che valorizzi le singole

identità culturali di ogni studente. A tal fine, la nostra scuola si pone come obiettivo

precipuo l’insegnamento delle regole del vivere e del convivere, integrando in questo

modo il compito educativo primario della famiglia. Per questa ragione, viene proposta una

linea didattico – educativa che incoraggi gli studenti a compiere scelte autonome e

condivise e che favorisca un graduale ma significativo ingresso nella realtà scolastica ed

extrascolastica. Questo processo di responsabilizzazione, condiviso dal corpo docente e

dalla dirigenza, è oggi favorito dalle considerevoli relazioni instauratesi nel tempo fra

scuola e territorio. In quanto comunità educante creatrice di convivialità e accettazione,

questa scuola desidera altresì che la promozione e lo sviluppo di ciascun alunno si

consolidi nella relazione con gli altri, nella convinzione che la convivenza possa

valorizzare le diverse identità culturali di ogni studente. La finalità riguarda il

conseguimento di una cittadinanza che si apra alle esigenze della società odierna, pur

rimanendo vincolata ai valori cristiani che contraddistinguono l’Istituto. Per incrementare le

competenze sociali proprie di ciascun alunno, gli insegnanti hanno scelto di adottare delle

strategie didattico - educative che consentano di affrontare le problematicità e le sfide

riguardanti la crescita personale.

Il valore del ruolo dell’insegnante, dell’alunno e della famiglia

L’insegnante agisce “per” e “con” il bambino. La sua funzione si esplicita nella capacità di

rapporto, nella competenza professionale, nella corresponsabilità. Ogni insegnante opera

in un comune orizzonte culturale ed educativo.

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Pertanto i docenti hanno il compito di:

aderire ai valori francescani - cateriniani e ai fini educativi dell’istituto;

curare la propria qualificazione professionale, educativa e didattica;

attuare strategie d’insegnamento individualizzate ed integrate, che tengano conto dei

bisogni di ogni singolo alunno e del gruppo classe;

programmare, attuare, verificare e condividere tra colleghi gli aspetti educativi e didattici

degli alunni;

trasmettere con passione i contenuti delle proprie discipline. Contribuire alla formazione

integrale dei bambini in un ambiente di lavoro e di comunità, dove ognuno si senta

accolto, rispettato e corresponsabile;

creare e mantenere un clima propositivo e sereno che valorizzi, nelle diversità, le

risorse degli alunni;

fornire agli alunni stimoli e strumenti che aiutino a maturare scelte personali e libere;

rispettare il Regolamento disciplinare ai sensi degli articoli del CCLN AGIDAE.

La collaborazione tra famiglia e scuola è fondamentale per la costruzione di un cammino

di crescita comune e condiviso.

E’ importante per il bambino avere adulti di riferimento che si relazionino tra loro nella

ricerca di continuità e coerenza di stili educativi, in un clima di dialogo, aiuto reciproco e

confronto. I genitori sono i diretti responsabili dell’educazione dei loro figlie e ad essi

compete:

condividere le linee educative e i valori peculiari della Scuola;

collaborare con i docenti nell’attuazione del progetto educativo e scolastico;

cooperare con il corpo docente, la direzione e l’ente gestore nel pieno rispetto delle

reciproche competenze per la valorizzazione della crescita dell’alunno;

partecipare alle attività della scuola come momento di accrescimento, condivisione,

riflessione, anche attraverso gli Organi Collegiali;

rispettare le norme esposte nel Regolamento d’Istituto.

Gli alunni sono considerati i veri protagonisti del cammino culturale, educativo e cristiano

proposto dall’Istituto. Ogni alunno deve essere accolto, valorizzato e guidato al fine di

favorire la crescita globale della persona offrendo gli strumenti essenziali alla conoscenza

e garantendo una sicura acquisizione delle competenze di base.

Pertanto si impegnano a :

rendersi responsabili ad impegnarsi attivamente nei processi didattico - educativi

imparando a relazionarsi in modo costruttivo con tutti;

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partecipare dinamicamente alla vita della scuola in tutte le sue forme;

vivere esperienze di accoglienza reciproca e di condivisione con un atteggiamento di

apertura al dialogo;

vivere l’esperienza scolastica in un clima di collaborazione e di impegno gioioso e

sereno;

avere rispetto e cura del materiale personale, collettivo e dell’ambiente circostante.

Priorità- esito del processo di autovalutazione

MIGLIORARE L’AMBIENTE STRUTTURALE ED ORGANIZZATIVO

RAPPORTI SCUOLA/ FAMIGLIA:

La scuola si preoccupa di fornire una precisa e qualificata preparazione didattica, ma è

attenta anche a sviluppare una formazione più generale degli studenti, con il

coinvolgimento delle famiglie nell’intero percorso educativo.

Il gestore, la coordinatrice, i docenti e tutto il personale non docente sono impegnati a

stabilire ed a mantenere nel tempo rapporti di collaborazione con i genitori curando

l’informazione e la trasparenza dei percorsi, e sollecitando la partecipazione attiva delle

famiglie a specifiche decisioni.

In particolare gli obiettivi che l’istituto si pone nell’ottica del miglioramento sono:

condividere le priorità educative, mantenere uno stile educativo coerente con le

finalità della scuola, promuovere la comunicazione tra tutte le figure che operano

all’interno della scuola

dare una comunicazione più sollecita, completa e precisa ( mail e circolari)

migliorare i rapporti scuola/famiglia: sito WEB aggiornato e per la primaria

introduzione del registro elettronico, dei diari personalizzati e della richiesta di

visione delle prove scritte

coinvolgimento dei genitori che svolgono un ruolo importante di partecipazione e di

controllo sia attraverso le diverse forme di rappresentanza negli Organi Collegiali

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sia con la loro presenza attiva ai colloqui con i docenti o alle attività extracurricolari.

Riflettere e ridefinire sulle modalità di coinvolgimento dei genitori circa lo

svolgimento della programmazione, le difficoltà della classe, le proposte educative

Adottare uno stile efficace di foundraising

Mantenere i rapporti con gli ex allievi della scuola, affinchè la rete di

comunicazione sia sempre aperta

LE STRUTTURE:

L’edificio scolastico, dotato di numerose attrezzature didattiche, sportive e di servizio,

risponde alla normativa vigente per quanto riguarda la sicurezza negli ambienti di

lavoro e ha strutture adeguate per accogliere i diversamente abili.

L’istituto è interamente cablato via cavo e wi-fi.

Per rispondere alle esigenze delle famiglie la scuola apre, nel settembre 2019, una

sezione primavera ( max 20 bambini) e ridefinisce spazi e ambienti condivisi con la

scuola dell’infanzia.

La scuola, entro giugno 2019, installa il DAE e forma il personale in servizio per la

gestione delle emergenze.

IL PIANO DI MIGLIORAMENTO:

il Sistema di Gestione per la Qualità dell’Istituto risponde ai requisiti della Norma Uni En

Iso 9001:2015 ed è volto ad assicurare, attraverso l’analisi del contesto, la

soddisfazione dei propri Clienti e parti interessate, perseguendo il miglioramento

continuo con obiettivi dichiarati per ogni processo nel Piano di Miglioramento della

Scuola. A questo scopo, la Scuola pone grande attenzione alla Formazione e

all’Aggiornamento di tutto il proprio personale e alla migliore Comunicazione interna ed

esterna. Il tutto nel rispetto delle normative e legislazioni vigenti, con particolare

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riguardo per Ambiente, Sicurezza, Etica Sociale e Privacy.

IL PIANO DI FORMAZIONE:

Il contratto AGIDAE prevede la formazione in servizio dei docenti e dei non docenti.

Per i docenti, per il prossimo triennio si prevedono queste priorità tematiche:

Didattica per competenze e innovazione metodologica

Inclusione e disabilità

Prevenzione bullismo e cyberbullismo

Life skills

Intelligenza emotiva

Per la formazione l’istituto si avvale del FONDER.

Tutto il personale frequenta annualmente corsi in materia di sicurezza ( primo soccorso,

squadra emergenza).

SVILUPPARE LE COMPETENZE INDIVIDUALI

IL PERCORSO FORMATIVO:

il nostro istituto ha un progetto educativo originale che si ispira a una concezione cristiana

della realtà e della vita, proponendo valori autentici cristiani e culturali.

Esso si distingue per:

la capacità di promuovere il successo formativo di tutti i bambini, di tutti i ragazzi

attraverso un’organizzazione della relazione educativa e della didattica, basata

sulla personalizzazione e sull’attenzione ai differenti stili di apprendimento.

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la responsabilità della scelta dei percorsi formativi e della dimensione pratica in cui

essi vengono realizzati, operando una sintesi tra gli obiettivi nazionali e i bisogni e

la potenzialità dell’utenza in relazione alle attese e alle esigenze del territorio.

la capacità di realizzare un progetto pedagogico, di un sistema formativo integrato,

la cui finalità è quella di una scuola disponibile a legittimare i patrimoni culturali e

ambientali.

l’attenta pianificazione e realizzazione di progetti volti a favorire lo sviluppo dello

scolaro per porlo in condizioni di conquistare la propria identità e la possibilità di

operare scelte realistiche nel futuro.

i puntuali interventi didattici mirati a recuperare, sviluppare, potenziare,

approfondire abilità e attitudini, a stimolare e soddisfare interessi e curiosità, a far

acquisire un metodo di studio personale e proficuo, che consenta di avvicinarsi e di

valorizzare tutte le discipline.

lo star bene a scuola, obiettivo che prevede l’attenzione particolare all’alunno, che

deve

trovare un ambiente sereno, figure adulte propositive, opportunità per crescere in

autonomia e partecipazione democratica. ( tratto dalla politica per la qualità)

POTENZIAMENTO OFFERTA FORMATIVA:

per la scuola dell’infanzia:

- passaggio da una didattica di programmazione ad una di progettazione con una

chiara centralità del bambino; maggior attenzione alla fase di documentazione del

percorso individualizzato

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- valorizzazione, attraverso corsi di formazione specifici, dell’utilizzo della lavagna

interattiva

- promuovere un progetto di educazione musicale

- realizzazione di laboratori con materiali montessoriani

- vivere in modo regolare esperienze con insegnanti e alunni della scuola primaria

(magari con scadenza mensile);

- instaurare un dialogo permanente tra i due ordini di scuola così da favorire un

rapporto di continuità verticale e agevolare un percorso che accompagni in modo

sereno il bambino;

- valorizzare la continuità didattica tra i due ordini di scuola attraverso un curricolo

verticale condiviso;

per la scuola primaria:

- valorizzazione del CLIL (nell’ a.s. 2017/2018 in forma sperimentale solo nel

secondo quadrimestre, dall’ a.s. 2018/2019 per tutte le classi da ottobre a maggio)

attribuendo maggior flessibilità al docente madrelingua, più dinamicità nella

programmazione e migliore visibilità alle famiglie ( documentazione progetto). Dalla

classe terza il CLIL andrà abbinato ad una disciplina di studio curricolare.

- adesione alla rete di scuole che promuovono “salute e benessere a scuola” e

organizzazione di momenti formativi rivolti ai docenti e ai genitori

- potenziamento laboratorio informatico per le classi prima e seconda ( progetti

trimestrali)

- ampliamento dell’offerta formativa nell’extra- scuola con corsi attenti allo sviluppo

fisico, emotivo e di socializzazione

- valorizzazione del tempo “scuola estiva” con l’introduzione di esperienze

extracurricolari ( vacanza in montagna ed esperienza all’estero)

- accoglienza di studenti (alternanza scuola- lavoro e università)

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- inserimento spazio compiti nel dopo- scuola

- potenziare l’osservazione e l’intervento nel caso di alunni che faticano ad avere

atteggiamenti costruttivi nei confronti dei compagni e degli adulti di riferimento (

supervisione, intervento tempestivo, confronto costante con le famiglie)

- implementare l’insegnamento di informatica attraverso corsi pomeridiani

extrascolastici o aderendo ad iniziative, concorsi, progetti ( ad es. robotica)

PROMUOVERE L’INTERAZIONE CON IL TERRITORIO

Il nostro istituto opera da 125 anni sul territorio ma solo negli ultimi due anni ha iniziato a

creare relazioni finalizzate ad una maggior apertura e visibilità.

Le principali agenzie con le quali la scuola ha rapporti sono:

- comune di Carugate

- parrocchia

- enti, associazioni

- altre scuole ( statali e paritarie)

Si stanno promuovendo iniziative, incontri e scambi per valorizzare la storia della scuola e

rilanciare con vigore la nostra presenza sul territorio.

In particolare:

nuova convenzione con il comune di Carugate per i bambini della sezione

primavera e scuola dell’infanzia residenti ( con fasce ISEE)

richiesta del patrocinio del comune per iniziative scolastiche

mantenimento rete di relazione con le scuole del territorio ( progetto accoglienza

ed orientamento)

esperienze con associazioni del territorio ( disabili, anziani, Cernobyl) e con quelle

sportive

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La scuola mantiene costanti relazioni con la casa madre di Roma; in particolare la figura

della madre provinciale che costantemente viene a far visita alla scuola e tiene rapporti

con tutto il personale permette la condivisione del progetto educativo e delle scelte

applicate.

Gli stakeholders della scuola

Si dividono in interni come organizzazione che apprende ed esterni come portatori

di interesse, a vario titolo, nella scuola:

• gli studenti e le famiglie;

• il personale della scuola;

• l’amministrazione scolastica sia a livello locale che nazionale;

• la Regione e gli Enti locali territoriali (Comune, Provincia,Regione);

• le altre istituzioni scolastiche sul territorio;

• l’Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema dell’Istruzione (INVALSI);

• le istituzioni e organizzazioni della scuola (Ufficio Scolastico Regionale, Ufficio

Scolastico Provinciale, Reti di scuole, associazioni culturali e professionali della

scuola, ecc.);

• le imprese e gli enti fornitori di beni e servizi;

• le associazioni di cittadini e di imprese, gli enti e i privati;

• l’Università;

• l’editoria scolastica e i media locali;

• l’Istituto scolastico stesso.

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Forme di collaborazione con enti locali

ambito economico: convenzione in atto con il comune di Carugate, prossima

richiesta di finanziamento alla regione Lombardia per attivazione sezione

primavera, finanziamenti dal MIUR per scuola infanzia e primaria

ambito educativo/progettuale: adesione alla rete di scuole AGIDAE e FISM,

collaborazione con associazioni del territorio ( parrocchia, cooperative sociali,

negozianti, società sportive e culturali), adesione al tavolo per le politiche

giovanili del comune, incontri di rete con le suole del territorio ( progetti

continuità sui diversi ordini di scuola), adesione al tavolo per la pastorale

scolastica ( scuole cattoliche della diocesi), iscrizione alla rete di scuole che

promuovono salute

Articolazione organi collegiali e loro funzionamento

Ai sensi della legge n. 62/2000, nella nostra Scuola sono attivate le seguenti

forme di collegialità:

Consiglio d’istituto, composto da: n 4 docenti primaria, n 2 docenti infanzia,

un ATA, n 4 genitori primaria e n 2 genitori infanzia, la coordinatrice

didattica e il gestore, che elabora e adotta gli indirizzi generali della scuola,

approva il PTOF e assume decisioni per la partecipazione ad attività

culturali, sportive e ricreative, verifica la congruenza delle proposte

educativo didattiche messe in atto. Rimane in carica 3 anni;

Collegio dei docenti, composto dal personale docente di ruolo e non di

ruolo in servizio e presieduto dal dirigente scolastico, che elabora il PTOF e

delibera in materia di funzionamento didattico, programma l’azione

educativa, stabilisce gli orientamenti educativo didattici nei momenti di

proposta, discussione e verifica e propone opportune misure per il

miglioramento dell’attività scolastica;

Consigli di interclasse, composti da tutti i docenti e un rappresentante dei

genitori per ciascuna delle classi interessate e presieduto dalla

coordinatrice didattica, in cui vengono formulate le proposte per l’azione

educativa e didattica e per iniziative di sperimentazione e vengono

agevolati ed estesi i rapporti tra docenti genitori ed alunni;

Consigli di classe, composti da tutti i docenti di ruolo e non di ruolo

assegnati a una specifica classe, e presieduto dalla coordinatrice, analizza i

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Legale rappresentante

Gestore scuola

Coordinatrice didattica

Docenti sezione primavera

Docenti scuola infanzia

Docenti di sostegno

squadra emergenza, addetti

primo soccorso

Docenti scuola primaria

Titolari e docenti specialisti

Docenti di sostegno,

RGQ, squadra emergenza,

addetti primo soccorso

Personale ATA

Segreteria

Ausiliari

squadra emergenza, addetti

primo soccorso

problemi della classe, ne ricerca soluzioni adeguate, valuta il progresso di

ogni alunno nella maturazione personale e nell’apprendimento e assume

provvedimenti disciplinari a carico degli studenti;

Gruppo di lavoro sull’inclusività (G.L.I.), composto dagli insegnanti di

sostegno e presieduto dalla coordinatrice, che si occupa delle

problematiche relative a tutti i bisogni educativi speciali, come la rilevazione

di alunni con particolari difficoltà nell’esecuzione dei compiti scolastici, la

definizione degli obiettivi da perseguire e delle attività da porre in essere,

nonché la rilevazione, il monitoraggio e la valutazione del livello di

inclusività della scuola e l’elaborazione della proposta del piano annuale

per l’inclusività (P.A.I.).

L’ORGANIZZAZIONE

Organigramma

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Risorse esterne

- RSPP: ing. Franco Ferrante

- RV Consulenze per la gestione del sistema qualità

- Scuola madre lingua per progetto CLIL alla primaria

- Tecnico per manutenzione e aggiornamento sistema informatico

- Impresa catering e pulizie

- Esperti per formazione genitori ( psicopedagogista, pediatra, logopedista,

psicologo…)

- Psicomotricista per sezione primavera e scuola infanzia

Infrastrutture

L’edificio scolastico è organizzato su due piani, tutti utilizzati per l’attività scolastica, ed è

stato recentemente rinnovato sia nella struttura esterna che in quella interna.

Al piano terra è situata la Scuola dell’Infanzia, costituita da:

- un ampio salone;

- n° 3 sezioni, di cui una dotata di lavagna interattiva;

- bagni alunni e bagno docenti;

- sala nanna;

Sempre al piano terra troviamo:

- la palestra

- la segreteria

- la direzione

- n° sala per i colloqui

- biblioteca

- la mensa

- il cortile attrezzato

- n° 3 bagni

- n° 2 aule scuola primaria dotate di LIM

Al primo piano invece è situata la Scuola Primaria, costituita da:

- n° 5 aule dotate ciascuna di LIM

- l’aula di informatica

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- bagni alunni e bagni docenti

- un salone per ricreazione e per audio- video

- aula docenti

- stanza deposito materiale

- saletta per attività specifiche individuali

- infermeria

Risorse materiali

Settore Audiovisivo: la scuola è dotata di:

- un salone con videoproiettore per la visione di filmati anche per più classi

contemporaneamente;

- dvd e videocassette per uso didattico;

- n° 3 stereo portatili con lettore cd;

- n° 2 amplificatori;

- microfoni.

Settore Informatico: la scuola è dotata di:

- n° 8 LIM (Lavagne Interattive Multimediali) con relativo software;

- n° 8 personal computer per uso docenti;

- n° 8 videoproiettori;

- n° 15 computer in aula d’informatica per uso alunni;

- rete wi-fi in tutte le aule.

Settore Scientifico: la scuola è dotata di:

- n° 7 mappe geografiche dell’Italia, fisica e politica;

- n° 2 mappe geografiche del mondo;

- n° 4 mappamondi;

- kit per lo studio del corpo umano;

- bilance per il peso di solidi e liquidi;

- kit per esperimenti scientifici di varia natura;

- un microscopio ottico;

- biblioteca interna con volumi storici e scientifici;

- biblioteche interne alle classi.

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Settore Musicale: la scuola è dotata di:

- n° 2 pianoforti digitali;

- una tastiera;

- strumenti a percussione (tamburelli e maracas).

Settore Sportivo: la scuola è dotata di:

- n° 2 canestri ad altezza regolabile;

- una rete da pallavolo con relativi ritti;

- n° 20 palloni da basket;

- n° 20 palloni da pallavolo;

- n° 10 palloni da calcio;

- un set completo di 12 mazze da hockey;

- n° 20 racchette da tennis indoor;

- n° 7 mazze da baseball;

- n° 5 materassini morbidi;

- kit di coni e conetti;

- materiale per la psicomotricità

- bastoni e asticelle per uso ostacoli.

DIDATTICA E AUTONOMIA

Progettazione curricolare verticale

I criteri di continuità, orientamento, accoglienza sono alla base delle scelte educative e

didattiche del nostro Istituto.

A ragione di ciò, gli insegnanti della Scuola Primaria hanno lavorato a classi parallele in

orizzontale e verticale e ambiti disciplinari in modo da riflettere insieme e individuare

obiettivi comuni per favorire lo sviluppo della personalità di ogni alunno facendo riferimento

alle Indicazioni Nazionali emanate dal MIUR nel settembre 2012.

Il curricolo elaborato tiene conto dei bisogni formativi degli alunni nel rispetto dei traguardi

per lo sviluppo delle competenze e degli obiettivi di apprendimento.

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Il Corpo Docenti vuole promuovere una didattica finalizzata a sostenere e a stimolare la

costruzione di conoscenze, abilità e atteggiamenti favorendo e promuovendo interazione e

scambio tra allievi ed insegnanti.

La metodologia preferita rispetto alla finalità dell’apprendimento

Nel definire le linee guida delle attività, si pone particolare attenzione alla dimensione

trasversale e a quella specifica di ogni disciplina e si favorisce l’integrazione dei diversi

linguaggi al fine di ampliare la gamma delle possibilità.

Le proposte, infatti, sollecitano una molteplicità di codici, verbali e non verbali, che

partendo da finalità ed obiettivi comuni si declinano, poi, nei contenuti in base all’età degli

alunni, ai loro interessi, alle loro abilità e competenze.

Pertanto, tenendo conto di ciò, ogni insegnante:

o utilizza tutti gli strumenti ed i sussidi didattici che la sua esperienza, la sua creatività e la

dotazione della scuola consentano (testi, fotocopie, schede operative, cartelloni, LIM,

laboratorio informatico…);

o utilizza le metodologie più idonee ad ogni situazione (lettura, verbalizzazione,

elaborazione e rielaborazione personale, lavori di gruppo, manualità e creatività…);

o utilizza gli strumenti e le tecniche proprie dei diversi ambiti di insegnamento: tabelle,

schemi, grafici, letture di carte geografiche e di documenti, indagini, ricerche…per

abilitare progressivamente gli alunni all’uso dei procedimenti specifici (osservare,

misurare, classificare, stabilire relazioni spazio/temporali, elaborare e interpretare

dati..);

o si avvale di esperienze extrascolastiche, quali: visite culturali, rappresentazioni teatrali,

incontri con esperti di settore, partecipazione a progetti proposti da Comune ed Enti che

operano sul territorio.

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Il clima e l’ambiente per favorire l’educazione e l’apprendimento

Nella scuola del primo ciclo l'ambiente è visto come "un contesto idoneo a promuovere

apprendimenti significativi e a garantire il successo, formativo per tutti gli alunni".

Nella nostra scuola, luogo di formazione umana, assume determinante funzione

educativo - culturale l'ambiente, risultanza delle volontà convergenti di tutte le

componenti della comunità educante, esso può essere inteso come luogo fisico o

virtuale, ma anche come "spazio d'azione" dove si verificano interazioni e scambi tra

allievi, oggetti del sapere e insegnanti, sulla base di scopi e interessi comuni, e gli

allievi hanno modo di fare esperienze significative sul piano cognitivo,

affettivo/emotivo, interpersonale/sociale.

Ricco di stimoli, l'ambiente educativo è il luogo:

dove il docente sta con gli alunni come punto di riferimento

dove ogni espressione ha intento educativo e culturale

dove gli allievi possono gestire spazi in cui definire la propria identità, aprirsi agli altri e

confrontarsi con sano realismo e criticità, vivere le convinzioni di fede personalmente e

come comunità.

La scuola è l’ambiente di apprendimento in cui promuovere la formazione di ciascun

alunno, le sue competenze nell’interazione sociale, la maturazione di una sempre più

solida coscienza civile.

L’interiorizzazione delle regole e la conquista di una autentica autonomia possono

avvenire solo attraverso una fattiva collaborazione con la famiglia.

Pertanto la scuola persegue l’obiettivo di costruire una vera e propria alleanza

educativa con i genitori; non si tratta di rapporti da stringere solo nei momenti più

critici, bensì di relazioni costanti, impostate sul rispetto dei reciproci ruoli e alimentate

dalla cooperazione per il raggiungimento delle finalità educative delineate nel Piano

dell’Offerta Formativa Triennale.

La scuola si impegna a:

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- creare un clima sereno ed accogliente, favorendo lo sviluppo di conoscenze e

competenze in tutte le discipline, e la maturazione di comportamenti ispirati ai

valori di solidarietà e convivenza civile;

- sostenere gli alunni in situazioni di disagio e contrastare ogni forma di pregiudizio

ed emarginazione;

- garantire opportunità di apprendimento a tutti, nel rispetto della libertà di

insegnamento, attraverso la realizzazione dei curricoli dei percorsi ad

integrazione disciplinare orientati al potenziamento del successo scolastico e

formativo.

SEZIONE PRIMAVERA

La scuola dell’infanzia apre le porte ai bambini dai 24 ai 36 mesi con la sezione

“primavera” rispondendo in modo concreto alla forte richiesta di servizi per la prima

infanzia.

Le finalità principali del servizio sono:

-offrire ai bambini e alle bambini di questa età un luogo dove crescere sereni

socializzando e sviluppando le loro potenzialità cognitive, affettive e sociali

-offrire una continuità educativa nel passaggio alla scuola dell’infanzia attraverso una

progettazione condivisa garantendo occasioni per lo sviluppo della socialità

L’organizzazione dei tempi e degli spazi sono volti a valorizzare i tempi del bambino.

Si pone l’attenzione ai ritmi della giornata e delle proposte, alla qualità della crescita,

ad offrirgli il tempo per crescere. Si aspetta che sia lui ad iniziare un’azione, senza

affrettarla e senza fargliela subire.

La nostra scuola tiene sempre ben presente, come sostiene Vygotsky, che “il bambino

è fin dall’inizio un protagonista attivo nelle relazioni sociali” .

L’accoglienza

L’ingresso del bambino in un ambiente nuovo è un momento di crescita poiché segna

il passaggio ad una vita autonoma dalla famiglia, ma è anche un momento delicato,

per le implicazioni affettivo- emotive che comporta.

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Per questo motivo la nostra scuola organizza degli interventi che possano risvegliare

nel bambino l’interesse per il luogo nuovo di vita e di apprendimento e sollecitare la

collaborazione dei genitori.

L’incontro con i genitori e il bambino è importantissimo per le educatrici, la famiglia e

soprattutto per il bambino. Durante il mese di giugno viene organizzata una settimana

“aperta”, si aprono le porte della scuola ai genitori e ai bambini che frequenteranno dal

mese di settembre.

Si organizzano giochi strutturati, liberi, attività di manipolazione e creative e visite

divertenti agli ambienti della scuola sia interni che esterni. Inoltre si dedicano dei

momenti di dialogo con i genitori per recuperare dati per conoscere la storia personale

dei bambini.

Tutto questo avviene in un clima di cordialità, dialogo aperto e fiducia reciproca; I

bambini vengono invitati a conoscere la struttura, le educatrici, i giochi e i compagni.

L’esperienza della settimana “aperta” permette alle educatrici d’instaurare una prima

relazione personalizzata, individuale e positiva con ogni bambino e discutere e

progettare insieme ai genitori le migliori modalità operative per l’accoglienza e

l’inserimento.

La conversazione con i genitori verte sui diversi aspetti della vita del bambino, sulla

sua storia all’interno della famiglia :

-relazioni con il cibo e il sonno

-autonomia e capacità di autogestione

-giochi e giocattoli preferiti

-preferenze tra cose e situazioni

-relazioni con gli adulti, fratelli, genitori

-tempi di attività, riposo e sonno

Il gioco: identità e relazioni

Quando si parla di bisogni formativi nei bambini di età compresa tra i 24 e i 36 mesi

innanzitutto si pone l’attenzione sul gioco. Il gioco è la principale attività del bambino e

riveste un ruolo formativo determinante per lo sviluppo della sua personalità. Esso

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nasce da un bisogno interiore, che lo spinge a muoversi, ad agire, ad operare sulle

cose che lo circondano. Il gioco è considerato come il modo più naturale di costruire i

propri modelli di conoscenza e di apprendimento. La nostra scuola pone molta

attenzione a questo aspetto della vita del bambino valorizzando il gioco sia come

momento di socializzazione che di apprendimento. Il gioco occupa una parte rilevante

della giornata del bambino e si svolge nel contesto ambientale che coincide con lo

spazio base del gruppo sezione, con il giardino all’aperto o con un altro ambiente della

struttura. Il gioco, sia libero che organizzato, svolge la funzione importantissima di far

sperimentare la qualità e l’uso degli oggetti che circondano il bambino, nonché di farlo

“allenare” ad un sempre più perfezionato rapporto con essi. E’ facile notare che un

bambino giochi con concentrazione perché giocando si pone in rapporto con il mondo

esterno ed è per questo motivo che i bambini giocano con qualsiasi materiale e anche

i più semplici oggetti suscitano la loro curiosità.

In base a quanto detto il bambino viene sempre considerato un soggetto attivo e

protagonista e il momento del gioco viene sempre valorizzato e promosso.

L’ambiente della sezione primavera

Lo spazio nella sezione primavera non è un contenitore anonimo di oggetti e individui,

ma è un luogo vivo teatro di relazioni, carico di significati anche affettivi.

Come afferma E.Hall lo spazio è un “linguaggio silenzioso” che, assieme al tempo,

costituisce il grande contenitore dell’esperienza educativa.

Il bambino è alla ricerca di coordinate sensoriali, affettive, cognitive, sociali e culturali

del suo essere nel mondo; apprende gli spazi ed i tempi di sé e del contesto sociale,

scopre il suo posto nelle trame di relazioni che lo accolgono. Tale sviluppo avviene

perlopiù implicitamente e ad esso contribuisce, in modo significativo, la ripetizione

attenta e curata dei semplici gesti quotidiani che incidono profondamente sul vissuto e

sulla memoria affettiva.

In quest’ottica, lo spazio e i materiali che lo occupano(arredi, oggetti, giocattoli …)

divengono strumenti educativi che possono favorire il modo di relazionarsi con i

bambini e mediare le relazioni tra essi.

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Lo spazio nella sezione primavera della nostra scuola è organizzato perché risponda a

due fondamentali bisogni del bambino:

-identificazione e costruzione del sé

-relazione e comunicazione

Rispondendo a questa esigenza dei bambini più piccoli secondo la caratteristica

evolutiva della loro età ogni oggetto e angolo è disposto e strutturato per favorire il

senso della scoperta creando un equilibrio tra spazi liberi e organizzati per garantire il

giusto alternarsi di libero movimento, socializzazione e autonomia, pause dal ritmo

generale.

Dall’intreccio di questi elementi nasce la definizione operativa degli spazi e i criteri

orientativi, fondati sul principio della flessibilità che concepisce lo spazio non come

dato definitivo ma dinamico, suscettibile di modifiche e perfezionamenti, per essere

sempre più leggibile e decifrabile agli occhi dei bambini e degli adulti.

La giornata nella sezione primavera

7.30-9.O0 pre scuola e accoglienza

9.00-10.00 cerchio con tutti i bambini, momento di preghiera, momento della

frutta

10.00-10.45 attività e laboratori

10.45-11.30 attività ludiche e integrate

11.30 pranzo in sezione, gioco libero

13.00 Prima uscita e per chi rimane riposo pomeridiano. Per i bambini che non

hanno l’esigenza del riposo vengono proposte attività rilassanti e momenti di

gioco libero.

15.00 Merenda

15.45/16 Saluto

16.00-18.00 Dopo-scuola. Momenti di gioco libero ed organizzato

L’attività quotidiana viene programmato dalle insegnanti tenendo conto del progetto

educativo, della progettazione annuale stesa con il collegio docenti, e delle reali

esigenze dei bambini.

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Campi delle proposte

Superando la concezione tradizionale dell’apprendimento come accumulazione di

nozioni da assimilare-memorizzare-ripetere-applicare proponiamo un apprendimento

per campi di proposte relativi agli ambiti del fare del bambino in tutte le sue

dimensioni.

Nella prospettiva di una più autentica continuità con la scuola dell’infanzia abbiamo

ritenuto importante raggruppare tali ambiti nei seguenti campi di proposte: autonomia,

corporeità e movimento, l’ambiente e le cose, sensorialità e percezione,

comunicazione e linguaggio, manipolazione, espressione, costruzione, prove problemi

e logica, identità e relazioni.

I campi di queste proposte corrispondono approssimativamente a quelli della scuola

dell’infanzia e ai risultati dei più recenti studi di psicopedagogia sui processi di

apprendimento e sui saperi, quali quelli di Howard Gardner sulle formae mentis e sulle

intelligenze multiple, come emerge dallo schema che segue:

FORMA D’INTELLIGENZA (Gardner) AMBITI DEL FARE NELLA SEZIONE

PRIMAVERA

intelligenza corporeo – cinetica autonomia, corporeità e movimento

intelligenza linguistica comunicazione e linguaggio

intelligenza logico - matematica prove, problemi, logica

intelligenza spaziale l’ambiente e le cose, sensorialità e

percezione

intelligenza musicale e di

comunicazione

manipolazione, espressione,

costruzione

intelligenza personale e interpersonale identità e relazioni

I campi delle proposte sono concepiti come ambiti del fare e dell’agire del bambino.

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Non riproducono stratificazioni culturali preesistenti ai soggetti, ma si formano in

rapporto ai processi di conoscenza e di conferimento di senso: vengono

quotidianamente elaborati da ogni bambino nel luogo, nel tempo, e nelle relazioni

stesse in cui egli vive le sue esperienze.

Essi dunque non sono una struttura formale precostituita cui meccanicamente

adeguarsi, né tantomeno un insieme compiuto di attività didattiche predeterminate da

trasferire in situazione; sono piuttosto una dimensione dell’esperire del soggetto nel

suo incontro con gli altri e con il mondo, ovvero il vissuto di un soggetto intero che

scopre il mondo e la vita con passione, ordinando e trasformando progressivamente la

propria visione dell’uno e dell’altra insieme a se stesso.

Questa correlazione continua tra attività di campo e intercampo implica la

progettazione di attività educative che considerano i campi delle proposte in maniera

non settoriale e separata ma bensì correlata e integrata a tutto campo, assumendo

quali punti cruciali di connessione i giochi dei bambini, i temi, i problemi, le domande

che sorgono nella quotidianità all’interno e all’esterno della scuola e che, per la loro

intrinseca complessità esistenziale, non sono mai riducibili alle parti di una

classificazione formale.

Di qui la continua e responsabile flessibilità creativa, in relazione al variare dei ritmi,

dei tempi, delle circostanze, degli stili di apprendimento, delle motivazioni e degli

interessi del bambino.

Da tutto ciò si elabora- costruisce la progettazione- azione tenendo conto che i

contenuti dell’apprendimento si connettono gli uni con gli altri in una rete di relazioni.

Osservazione, valutazione e documentazione

Ogni progetto formativo che si compie nella sezione primavera assume pieno

significato nella misura in cui può venire adeguatamente rievocato, riesaminato,

analizzato, ricostruito, socializzato: si rende, infatti, concretamente visibile attraverso

un’attenta documentazione e una conveniente comunicazione ai genitori dei dati

relativi alle attività.

La funzione prioritaria della documentazione è confermata poiché costituisce:

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lo strumento per formalizzare i percorsi didattici e le iniziative educative;

il mezzo per comunicare all’utenza;

un oggetto di continua riflessione per facilitare e sostenere gli adeguamenti alle

progettazioni e le riprogettazioni;

un elemento indispensabili per valutare i percorsi educativi, i soggetti in esso

coinvolti, le relazioni fra i soggetti ( educatrici, bambini, genitori);

In questa visione la documentazione è uno strumento per l’analisi qualitativa della

sezione primavera come sistema generale intenzionalmente finalizzato alla crescita e

allo sviluppo delle competenze ma anche del progetto educativo.

Tale analisi può essere condotta su piani diversi a seconda di ciò che si intende

esaminare e valutare:

il modello progettuale assunto con i suoi riferimenti teorici;

le specifiche esperienze didattiche realizzate;

il rapporto fra gli obiettivi ipotizzati e quelli raggiunti;

le relazioni che si sono instaurate tra bambini e bambini, tra bambini ed

educatrici;

i processi messi in atto dai bambini;

i risultati raggiunti

La documentazione implica necessariamente una valutazione, che coinvolge le

educatrici in un’attività altamente professionale.

La documentazione diviene così un’autovalutazione.

Rapporti con le famiglie

I momenti d’incontro con le famiglie sono molto importanti per valorizzare la proposta

educativa e per garantire al bambino la necessaria continuità in un clima sereno e

collaborativo.

Infatti un rapporto di fattiva collaborazione tra famiglia e scuola è fondamentale nella

fase dell’inserimento dei bambini e deve porsi come abitudine costante e continuativa

nel tempo. I momenti d’incontro possono essere tantissimi e di diverso tipo, da quelli

più informali, come i colloqui all’entrata e all’uscita dei bambini, a quelli più formali o

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ufficiali, come le riunioni periodiche, alle quali i genitori hanno il diritto-dovere di

partecipare.

-incontro informativo iniziale riguardo la conoscenza del bambino( abitudini alimentari,

alternanza sonno-veglia, modalità relazionali fra genitori e bambini..)

-gli incontri occasionali servono per ricevere e dare informazioni relative al bambino

integrando e aggiornando le notizie veicolate in occasione dell’incontro precedente

l’inserimento (abitudini, comportamenti…). Avvengono comunemente nei momenti di

entrata e uscita giornaliera con rapidi scambi di idee e punti di vista

- riunioni formali, ufficialmente convocate con un preciso ordine del giorno per le

attività di gestione sociale nella prospettiva di un’autentica continuità orizzontale

scuola-famiglia. Le tipologie sono diverse:

-gli incontri del gruppo sezione, con la partecipazione delle educatrici e dei genitori,

servono per discutere i problemi relativi alla vita dei bambini nella sezione (attività,

conquiste, apprendimenti, programmazione didattica…)

-assemblee generali per affrontare problemi di carattere generale che coinvolgono tutti

i bambini, tutte le famiglie e il sevizio nella sua globalità.

Raccordo con la scuola dell’infanzia

Il processo di crescita dei bambini è unitario e progressivo e ciascuno di loro si trova a

percorrere il proprio iter formativo. Per evitare che il passaggio dalla sezione

primavera alla scuola dell’infanzia sia segmentario si rende necessario un lavoro di

raccordo sul piano pedagogico e didattico che va realizzato per garantire ai bambini la

continuazione della loro storia personale senza passaggi traumatici. La realizzazione

di un’autentica continuità verticale con la scuola dell’infanzia permette di evitare

lacerazioni sul piano affettivo ed emotivo che si verificano facilmente nei bambini

costretti a cambiare improvvisamente adulti e compagni di riferimento. Le piste di

lavoro sono numerose e articolate in un chiaro progetto finalizzato alla realizzazione di

una reale continuità. Il progetto di raccordo parte generalmente dal mese di aprile e

prevede sia lo scambio d’informazioni tra educatrici che la realizzazione di un progetto

ponte che coinvolge i bambini in attività di esplorazione dell’ambiente e ambiti specifici

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dell’esperienza infantile ( laboratori manipolativi, attività da svolgere insieme..). Questo

permette di costruire aspettative positive nei bambini più piccoli che avvertono

l’importanza di un passaggio ad una realtà diversa ma non traumatica e favorisce

momenti di vita comune, di conoscenza, di scambi, sicuramente utili per grandi e

piccoli.

SCUOLA DELL’INFANZIA

Finalità e principi

La scuola dell’infanzia è un luogo d’incontro in cui i bambini giocano, apprendono,

scoprono e si relazionano con i coetanei e con gli adulti, imparando il piacere di crescere

insieme. È un servizio educativo che risponde ai bisogni dei bambini dai 3 ai 6 anni,

favorendone un equilibrato sviluppo psicofisico. La nostra scuola si pone come finalità la

formazione di un bambino sereno, intellettualmente curioso in un ambiente strutturato ad

hoc. La programmazione delle attività ludiche e didattiche tiene conto dei bisogni del

bambino rispettandone l’età, i tempi e predispone occasioni in cui quest’ultimo esplora,

conosce, socializza e ne valorizza l’identità personale.

Ogni bambino è soggetto attivo impegnato in un processo di continua interazione con

l’ambiente e questo permette alla scuola dell’infanzia di promuovere le seguenti finalità:

Identità: imparare a conoscersi e a stare bene con se stessi e con gli altri per affrontare

esperienze in un nuovo contesto;

Autonomia: imparare a governare il proprio corpo, avere fiducia in se stessi e negli altri;

Competenza: imparare a riflettere sull’esperienza attraverso esplorazione,

osservazione, produzione ed esercizio al confronto;

Cittadinanza: scoprire gli altri, i loro bisogni, le regole condivise per sentirsi membri

della comunità, aprirsi al futuro rispettando il rapporto uomo-natura.

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Metodologia preferita rispetto alla finalità dell’apprendimento

La metodologia concordata per operare nella Scuola dell’Infanzia si fonda su alcuni

elementi che per noi sono fondamentali. Innanzitutto riteniamo che il gioco, nelle

dimensioni simbolico, strutturato e cognitivo, è una risorsa privilegiata di apprendimento,

attraverso il quale, il bambino sperimenta, esprime la sua creatività, acquisisce le prime

regole sociali e morali, regola le sue emozioni e si rapporta con gli altri bambini. Per

favorire uno sviluppo armonico dei bambini il corpo docente ha individuato una

metodologia comune che consenta il raggiungimento degli obiettivi educativi didattici. La

progettazione è flessibile in quanto tiene conto dei bisogni e dei tempi di ciascun bambino

ed è modificabile, all’occorrenza, in itinere. All’interno dell’attività didattica sono presenti

percorsi laboratoriali e di gruppo pensati per ciascuna fascia d’età che permettono ai

piccoli alunni di relazionarsi e confrontarsi con compagni di altre sezioni.

Le insegnanti, sotto la supervisione della coordinatrice, osservano sistematicamente le

dinamiche e i comportamenti dei bambini per organizzare al meglio e/o riorganizzare

l’intervento educativo.

La documentazione del lavoro svolto permette alla famiglia di conservare la memoria di

esperienze vissute dai loro figli e di riflettere sul loro operato e sulle loro conquiste. La

documentazione è, inoltre, fondamentale anche per il corpo docente ai fini della verifica

degli obiettivi e delle competenze raggiunte.

Clima e ambiente per favorire educazione e apprendimento

La scuola dell’infanzia, come ogni altro luogo pensato e realizzato per favorire processi di

educazione e di apprendimento, presuppone che il clima e l’ambiente ad essa connaturati

siano il frutto di scelte accurate e l’espressione concreta di quei valori irrinunciabili che la

scuola si propone di veicolare.

Educare, dal latino ex-ducere cioè tirare fuori, ci suggerisce quotidianamente che lo

sguardo da assumere nei confronti dei bambini che incontriamo deve essere quello dello

stupore di fronte alla ricchezza e all’unicità di cui ogni bambino è portatore e che chiede di

essere scoperta, accolta e custodita. È proprio in questo senso che l’educazione si

presenta come “il susseguirsi non predeterminato e non predeterminabile di eventi di per

sé significativi, espressivi di un bisogno personale (il sé) e sociale (gli altri) e in attesa di

una narrazione. Il concetto di educazione si ispessisce nel crocevia tra aspetto personale

(crescita e sviluppo) e lo sfondo integratore (contesto)” (Cannarozzo, 2008). Ciascun

bambino per crescere e formarsi non ha bisogno di essere “spiegato” ma di riconoscere la

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propria unicità, di essere ricompreso, interpretato, narrato. Gli obiettivi educativi mirano

infatti a fare dell’apprendimento un’esperienza in grado di unificare la conoscenza e

liberare l’intelligenza, nel senso più ampio del termine.

L’apprendimento è orientato verso precise competenze che possiamo classificare in

questo modo:

Competenze personali: senso di autonomia e responsabilità; controllo dell’impulso

prima dell’azione; riconoscimento dei propri punti di forza e dei propri limiti; capacità

di valorizzare e far fronte ai cambiamenti.

Competenze sociali: saper interagire in maniera adeguata con il gruppo dei pari e

con gli adulti di riferimento; acquisire autonomia nel gestire la complessità di azioni,

pensieri ed emozioni; interiorizzare e riconoscere il valore delle regole e della

struttura portante della giornata scolastica.

Per poter realizzare tutto ciò è necessario che al bambino vengano offerti un clima e un

ambiente in grado di farlo sentire atteso, al sicuro, sostenuto e incoraggiato nell’affrontare

le sfide che l’apprendimento pone quotidianamente. Questo significa anche legittimare la

possibilità di sbagliare, di “fallire”, come occasione per ripartire e sperimentare la fiducia

nell’adulto pronto a guidarlo nuovamente lungo il proprio cammino.

In questa direzione, risultano fondamentali quei “rituali” che quotidianamente vengono

consolidati e che fanno riferimento a spazi e attività precisi e condivisi. Essi permettono al

bambino di prevedere e anticipare, di essere competente nella ricerca e dell’utilizzo del

materiale didattico e ludico a sua disposizione, di aprirsi alla novità senza smarrirsi poiché

sorretto e inserito in una forte cornice di senso.

Nella costruzione di tale clima e ambiente sono fondamentali il ruolo e la collaborazione

tra le insegnanti, lo spazio dedicato all’ascolto, l’aiuto nella realizzazione di attività di

cooperazione tra i bambini, ecc. Nella misura in cui la scuola diventa casa accogliente

ciascun bambino trova il proprio posto insieme agli altri in cui vivere l’avventura unica e

preziosa del crescere e imparare.

(Cannarozzo, G. (2008). Pedagogia ed educazione. Rubbettino Editore.)

Campi di esperienza

La scuola dell’infanzia è un percorso basato sulla struttura curricolare dei campi di

esperienza intorno ai quali le insegnanti organizzano l’azione educativa e didattica.

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La scuola elabora una progettazione didattica annuale che si avvale delle nuove

indicazioni nazionali per il curricolo entro le quali vengono promossi il fare e il conoscere

del bambino. Questo avviene attraverso l’osservazione delle abilità iniziali e i traguardi

dello sviluppo delle competenze dei vari campi di esperienza:

Il sé e l’altro: le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme;

Il corpo e il movimento: identità, autonomia, salute;

Linguaggi, creatività, espressione: gestualità, arte, musica, multimedialità;

I discorsi e le parole: comunicazione, lingua, cultura;

La conoscenza del mondo: ordine, misura, spazio, tempo, natura.

Giornata tipo

La giornata alla scuola dell’infanzia è cosi strutturata:

7:30-8:30 pre-scuola in salone, con i bambini della primaria e della sezione

primavera

8:30-9:00 ingresso e accoglienza

9:00-9:45 preghiera, presenze, calendario, conversazione

9:45-10:00 cura e igiene personale

10:00-11:00 attività didattica

11:00-11:30 attività ricreativa e preparazione al pranzo

11:30-12:30 pranzo

12:30-13:15 gioco libero ed organizzato

13:15-15:00 nanna per i più piccoli; proseguimento attività didattica

e/o laboratori per grandi e mezzani

15:00-15:30 riordino materiali e merenda

15:45-16:00 uscita

16:00-18:00 post-scuola

Ingresso e saluti (dalle 8,30-9,00): il saluto tra genitori e figli è un momento molto delicato,

anche se avviene in tempi rapidi è pieno di significati ed emozioni. Le insegnanti,

comprendendo questa difficoltà, si rendono disponibili con i genitori a condividere alcune

strategie per rendere più facile il distacco.

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Accoglienza: è il momento in cui ogni bambino aspetta l’arrivo dei compagni, avendo a

disposizione materiali vari e giochi. Qualcuno disegna, altri leggono, si raccontano…

ognuno con il proprio tempo comincia la giornata.

La routine costituisce l’ossatura della giornata, è composta da attività di vita pratica e

quotidiana, portatrici di efficaci esperienze formative e di benessere del bambino:

Il cerchio (9,00-9,45): radunati tutti insieme, nello spazio della conversazione, i bambini

recitano la preghiera di ringraziamento, fanno il gioco dell’appello e degli incarichi e infine

l’insegnante propone le attività didattiche progettate.

Cura e igiene personale: anche questo momento rappresenta un’occasione per favorire

l’autonomia e la crescita del bambino. I bambini vengono accompagnati dall’insegnante in

bagno che li invita a “fare da soli” nonostante la supervisione di personale addetto,

sempre presente.

Pranzo (11,30-12,30): i bambini e le insegnanti mangiano nel “Ristorante” della scuola in

un’atmosfera serena.

Gioco libero: le attività di gioco libero si svolgono in ambienti diversi a seconda delle

esigenze, infatti abbiamo a disposizione un salone, una palestra e un cortile.

Nanna: i bambini di 3 anni hanno la possibilità di riposare in un ambiente rilassante.

Attività pomeridiane: mentre i bambini piccoli riposano, le altre sezioni si dedicano ad

attività e/o laboratori specifici.

Scelte organizzative

La scuola dell’infanzia è organizzata su sezioni eterogenee. Ogni sezione dispone di una

propria aula ampia e luminosa nella quale gli spazi sono suddivisi in angoli nei quali si

svolgono le specifiche attività (angolo del cerchio mattutino, angolo del gioco simbolico,

angolo delle attività didattiche ecc). Ogni sezione ha la propria insegnante di riferimento e

in casi di particolari necessità ci si avvale di figure specifiche quali insegnanti di sostegno

e/o educatori che affiancano l’insegnante. È presente un’insegnante di supporto al

pomeriggio che si occupa della stanza nanna; inoltre all’interno della progettazione sono

previsti due attività : inglese e psicomotricità tenuti da figure esterne.

Il dopo scuola viene attivato solo se vi è la richiesta.

Accoglienza

La nostra scuola, ogni anno, realizza un progetto di accoglienza che permette di inserire il

bambino nel contesto educativo per aiutarlo ad affrontare in modo sereno il distacco dalla

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famiglia. Ciò si concretizza attraverso un inserimento graduale del bambino rispettandone

tempi e modalità.

L’accoglienza prevede questi momenti:

- Riunione a maggio con i nuovi genitori per illustrare il progetto

ambientamento

- A giugno mattinate di gioco a scuola con la presenza dei genitori

- A settembre colloquio con l’insegnate e inizio inserimento

I bambini che già frequentano la scuola sono una risorsa preziosa in quanto possono

aiutare i nuovi iscritti a conoscere meglio l’ambiente, le regole e le attività. Durante questo

momento, i bambini, insieme ai genitori, realizzano un oggetto che possa creare un

legame tra la famiglia di appartenenza e la scuola; si tratta di un oggetto transizionale che

ha una funzione consolatoria e rassicurante che ricorda il legame con la madre.

Momenti spirituali e incontri festosi

Per favorire la maturazione e la percezione del senso religioso nel bambino, la scuola

dell’infanzia realizza momenti di riflessione al fine di condividere il cammino formativo.

La preghiera semplice e accompagnata sempre da un momento di riflessione legato al

tempo liturgico che si sta vivendo segna il momento iniziale della giornata e quello prima

del pranzo. Per i bambini diventa l’occasione di ringraziare il Signore e impegnarsi a vivere

con gioia e serenità la giornata.

La scuola si avvale dell’insegnamento della religione cattolica, proponendo il messaggio

evangelico di Gesù nel rispetto delle esperienze personali del bambino e della

responsabilità educativa della famiglia. Le insegnanti abilitate all’IRC hanno frequentato un

corso di formazione specifico e partecipano annualmente all’aggiornamento.

Il calendario scolastico è ricco di appuntamenti festosi di carattere religioso e non, a cui

sono invitati i bambini e le loro famiglie.

- Ottobre: festa dei nonni

- Dicembre: visita del parroco per la benedizione del Gesù Bambino; festa di Natale

- Marzo: festa del papà

- Marzo/aprile: incontro di preghiera con il parroco per la Pasqua

- Maggio: festa della mamma e di chiusura d’anno.

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Uscite didattiche

La progettazione dell’anno inizia sempre con un’uscita didattica sul territorio, le altre uscite

vengono definite in collegio docenti e valutate anche coi genitori rappresentanti di sezione.

Le esperienze al di fuori della scuola permettono che “il fuori” della scuola diventi palestra

di vita e si conoscano le regole che sovrastano ogni ambiente.

Laboratori e progetti

Nell’orario scolastico oltre alle attività curricolari vengono svolti diversi laboratori in cui

l’apprendimento delle abilità e delle conoscenze sono il risultato di un processo che si

fonda sul fare, sull’esperienza diretta e sulla sperimentazione concreta. Nell’attività di

laboratorio il ruolo dell’insegnante è quello di favorire la partecipazione del bambino,

promuovere le abilità e le conoscenze pregresse di ciascuno, mirando allo sviluppo dei

saperi. Tra i vari laboratori proposti vi sono attività psicomotoria, musica, laboratorio con

lavagna Interattiva Multimediale e inglese tenuti da specialisti ai quali i bambini

partecipano suddivisi per fasce di età omogenee.

Mensa

Il momento del pranzo è gestito dalle insegnanti affiancate dal personale ausiliario. I pasti

vengono forniti da una ditta di catering e il menù è controllato da una nutrizionista. In caso

di intolleranze o allergie particolari è prevista una dieta personalizzata, previa

presentazione del certificato medico. La qualità del servizio è monitorata da una

commissione mensa interna composta dai genitori degli alunni.

SCUOLA PRIMARIA Curricolo: finalità e principi

Il curricolo, adottato nel nostro istituto, è un quadro di riferimento che rappresenta il

percorso formativo che ogni alunno compie all’interno dell’istituzione scolastica. Esso si

basa sulle Indicazioni Nazionali del 2012, le quali stabiliscono i traguardi per lo sviluppo

delle competenze attese declinati in obiettivi, lasciando spazio alla progettazione,

professionalità, creatività, sperimentazione e autonomia dei docenti e dell’istituzione.

A partire dal curricolo d’istituto (in allegato), i docenti individuano le esperienze di

apprendimento più efficaci, le scelte didattiche più significative, le strategie più idonee, con

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attenzione all’integrazione tra le discipline, per portare l’alunno all’acquisizione delle

conoscenze e delle abilità fondamentali per sviluppare competenze culturali di base nella

prospettiva del pieno sviluppo della persona che apprende.

Finalità

Le finalità educative presenti nel curricolo costituiscono una base fondamentale sulla

quale conformare le scelte curricolari, le metodologie e le strategie didattiche, le

esperienze di insegnamento-apprendimento, cioè “il fare scuola”.

Promozione del pieno sviluppo della persona

La finalità del primo ciclo è la promozione del pieno sviluppo della persona. Per realizzarla

la scuola collabora con altre istituzioni alla rimozione di ogni ostacolo alla frequenza; cura

l’accesso facilitato per gli alunni con disabilità, previene l’evasione dell’obbligo scolastico e

contrasta la dispersione; valorizza il talento e le inclinazioni di ciascun alunno e persegue

con ogni mezzo il miglioramento della qualità del sistema di istruzione.

Elaborazione da parte degli alunni del senso della propria esperienza

I docenti, nelle varie discipline, propongono situazioni ed esperienze sulle quali far

riflettere gli alunni, portandoli a conoscere il mondo e se stessi. Gli alunni, gradualmente,

diventeranno consapevoli di sé e del proprio corpo, troveranno stimoli per sviluppare il

pensiero critico, analitico, creativo, confrontandosi tra di loro, mettendo in circolo idee e

schemi di realtà possibili.

Acquisizione dell’alfabetizzazione culturale di base

La scuola primaria mira all’acquisizione degli apprendimenti di base, dando la possibilità a

tutti gli alunni di sviluppare varie dimensioni della conoscenza: cognitiva, emotiva, affettiva,

sociale, corporea, etica e religiosa. Attraverso il linguaggio specifico di ogni disciplina

l’alunno è accompagnato all’acquisizione di un proprio stile cognitivo primario e questo

conduce alla costruzione di una base per lo sviluppo del pensiero riflessivo e critico.

Promozione della pratica consapevole della cittadinanza attiva

L’educazione alla cittadinanza viene sostenuta attraverso esperienze significative che

consentono all’alunno di apprendere progressivamente il concreto prendersi cura di se’

stessi, degli altri e del mondo circostante.

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Principi

I principi sui quali si basa il curricolo di istituto e che tutti, personale docente e non

docente, devono tenerne conto per lo sviluppo armonico della persona che apprende

sono:

favorire lo star bene a scuola e promuovere il benessere degli alunni;

accompagnare con continuità la crescita attraverso opportunità di apprendimento

rispettose delle diversità;

favorire esperienze che formino cittadini attivi e consapevoli;

consentire ad ognuno di maturare le abilità cognitive, operative e sociali necessarie

per l’apprendimento;

sviluppare competenze utili per interagire in modo efficace e consapevole con la

realtà circostante e per affrontare con capacità le tappe della propria formazione.

Giornata tipo

L’orario settimanale dell’offerta formativa è di 27 ore, così articolate:

ORARIO SCOLASTICO ATTIVITÀ

8.30-10.20 Attività curricolare

10.20-11.40 Intervallo

11.40-12.20 Attività curricolare

12.20-14.00 Mensa e intervallo

14.00-15.55 Attività curricolare

Gli alunni dalle 8.20, suono della prima campanella, posso accedere al piano e prepararsi

alla giornata scolastica attendendo l’arrivo di tutti i compagni nel corridoio, dove gli

insegnanti garantiscono la sorveglianza. Al suono della seconda campana, alle 8.30, gli

alunni sono accompagnati in classe dai rispettivi insegnanti e la lezione inizia con una

preghiera.

La valutazione

La valutazione è relativa ai percorsi educativi-didattici indicati nel documento ministeriale,

è sostenuta da una preparazione professionale pertinente, dall’osservazione individuale e

collegiale dei docenti, da una documentazione appropriata; tiene conto del punto di

partenza di ogni alunno, delle sue capacità, dell’impegno e della collaborazione alla

riuscita del progetto di autorealizzazione.

La definizione dei criteri, degli indicatori, degli strumenti, dei tempi, delle modalità è

concordata dal collegio docenti.

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Gli strumenti di valutazione utilizzati sono:

- osservazione sistematica in itinere e finale;

- confronto tra i docenti in itinere e durante gli scrutini;

- controllo dei processi di apprendimento attraverso prove oggettive e soggettive a

scadenza periodica (prove di verifica)

- questionari invalsi per le classi seconde e quinte.

La valutazione è effettuata mediante attribuzione di voto numerico espresso in decimi e

illustrato con giudizio sul livello globale di maturazione raggiunto dall’alunno.

La valutazione dell’insegnamento della religione cattolica è espressa con giudizio sintetico,

quella del comportamento tramite griglia.

Al termine della primaria la scuola certifica i livelli di competenza raggiunti da ciascun

alunno, allo scopo di consentire i passaggi tra diversi percorsi scolastici.

La scuola assicura alle famiglie un’informazione sulla valutazione degli alunni, effettuata

nei diversi momenti del percorso scolastico, attraverso assemblee e colloqui

quadrimestrali o su richiesta. La scuola si avvale del registro elettronico per dare maggior

visibilità e fruibilità del percorso svolto da ogni alunno. I genitori, da settembre 2019,

saranno in possesso di credenziali per accedere al profilo del proprio figlio.

Criteri di valutazione delle discipline:

progressi rispetto a livelli di partenza;

eventuali e particolari difficoltà;

metodo ed impegno personale nello studio;

risposta agli obiettivi delle singole discipline;

processo di apprendimento in evoluzione e sviluppo delle capacità.

Criteri di valutazione per il comportamento

Il comportamento viene valutato, durante gli scrutini, in sede di consiglio d’interclasse.

autonomia e capacità di autocontrollo;

partecipazione, interesse e impegno;

rispetto del regolamento scolastico, dell’ambiente, delle cose proprie ed altrui;

correttezza nei rapporti con adulti e compagni.

I docenti, inoltre, si rendono disponibili ad incontrare gli esperti (pedagogisti,

psicoterapisti…) che seguono gli alunni in difficoltà, per aiutarli con maggior efficacia nel

loro cammino di crescita umana e culturale; si preoccupano di segnalare ai genitori

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eventuali situazione di disagio che gli alunni manifestano durante il corso dell’anno

scolastico, allo scopo di promuovere con la loro collaborazione, interventi volti al

superamento delle difficoltà presenti.

Rapporti scuola- famiglia

Gli alunni sono posti al centro dell'attenzione degli adulti cui sono affidati per cui è

fondamentale che si crei un rapporto di fiducia fra scuola e famiglia per impostare una

collaborazione proficua. Il rapporto scuola/famiglia avviene sia informalmente, con contatti

quotidiani fra i singoli genitori e gli insegnanti, sia a livello istituzionale con colloqui,

assemblee e organismi collegiali.

In particolare la comunicazione scuola/famiglia, nel nostro istituto, viene attivata con le

seguenti modalità:

comunicazione ed avvisi tramite il diario personale di ogni alunno;

avvisi divulgati tramite il sito della scuola;

comunicazioni scritte in appositi spazi all’interno della scuola (bacheca informativa,

cartelli, ecc.);

comunicazioni tramite posta elettronica;

assemblee dei genitori di ciascuna classe all’inizio dell’anno scolastico ed eventuali

assemblee dei genitori tenute nel corso dell’anno, in rapporto alle esigenze dei

Consigli di classe e interclasse;

partecipazione dei rappresentanti dei genitori agli organi collegiali;

colloqui della coordinatrice con i genitori dei futuri alunni della scuola primaria;

ricevimento dei genitori da parte della coordinatrice su appuntamento;

ricevimento dei genitori da parte dei docenti in orario scolastico su appuntamento;

colloquio individuale di consegna delle schede di valutazione quadrimestrale e di

fine anno;

consegna temporanea di verifiche e quaderni alle famiglie per prendere visione

delle valutazioni e delle prove scritte svolte;

organizzazione di Open Day, festa di Natale e di fine anno e iniziative sportive.

Accoglienza

La scuola, affondando le sue radici nella missione educativa che animò Madre Caterina

Troiani, ha la massima cura per il rispetto della centralità dell’alunno e se ne prefigge la

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formazione integrale nel processo di apprendimento. Particolare attenzione viene rivolta al

clima educativo, affettivo religioso e relazionale dell'ambiente di apprendimento scolastico

attraverso:

l'accoglienza ed il riconoscimento di ogni alunno come individuo, ciascuno con il

proprio vissuto ed il proprio bagaglio culturale e di esperienza;

la creazione di un clima di dialogo, di rispetto e di ascolto reciproco, di serenità e

benessere;

la solidarietà e l'accettazione dell'altro come persona con cui crescere ed arricchirsi

vicendevolmente.

Particolare attenzione viene posta sull’accoglienza degli alunni che frequenteranno la

classe prima della scuola primaria. Consapevole dell’importanza di un primo approccio

sereno e gioioso e di come la positività o meno di tale primo ingresso possa influenzare le

interazioni sociali, affettive e di apprendimento degli alunni, la scuola prevede per i primi

giorni dell’anno scolastico specifiche attività atte a presentare la scuola come una

esperienza coinvolgente e motivante, da “vivere insieme” più che da “temere”, dove

trovare subito il proprio posto, non solo fisico all’interno dell’aula, ma anche e soprattutto

affettivo e relazionale nel gruppo dei pari e della comunità scolastica nel suo insieme.

Il momento dell’accoglienza così strutturato costituisce un momento molto importante di

osservazione dei comportamenti e delle abilità, utile per integrare le informazioni raccolte

attraverso i colloqui con gli insegnanti delle scuole da cui provengono gli alunni.

L'accoglienza, pur essendo una predisposizione mentale ed uno stato d'animo di continua

apertura verso l'altro che non si esaurisce all'inizio dell'anno, acquista un ruolo centrale

come approccio per la costruzione di un sereno lavoro scolastico e l'ingresso a scuola

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diventa il primo tassello del delicato lavoro d'inserimento nel nuovo ordine di scuola. I

docenti, consapevoli dell'importanza che riveste tale esperienza nella crescita del

bambino, si impegnano a favorire questo processo anche attraverso la realizzazione di

“attività in continuità” programmate tra gli insegnanti della scuola dell’infanzia e della

scuola primaria.

La scuola organizza anche un Open day nei mesi di ottobre/novembre per far conoscere

l’offerta culturale, i servizi, le attività e la struttura della scuola.

Momenti spirituali e festosi

Santa Messa di inizio anno in occasione della festa di San Francesco (4 ottobre)

Concerto di Natale presso la chiesa parrocchiale

Santa Messa in occasione della festa di san Giuseppe (19 marzo)

Quaresima: iniziativa caritativa a favore delle suore missionarie

Incontri di preghiera con i sacerdoti della parrocchia ( tempo di Quaresima)

Momento di ringraziamento e festa di fine anno scolastico.

Uscite didattiche e viaggi d’istruzione

Le iniziative, in merito alle Uscite Didattiche, ai Viaggi d’Istruzione, che i docenti, di volta in

volta propongono, permettono:

d’integrare le lezioni, svolte in aula, con una conoscenza diretta dei luoghi, dei

monumenti artistici, dei siti naturali e storici, dei linguaggi multidisciplinari, oggetto

della didattica curriculare interdisciplinare;

di sviluppare dinamiche di gruppo più serene e armoniose;

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di creare occasione per interagire con coetanei provenienti dalle classi dello stesso

plesso scolastico

Principio di base e obiettivo comune a tutte è il rispetto dell’alunno e della sua crescita

formativa che avviene anche attraverso la ricerca di esperienze fatte in luoghi interessanti,

affascinanti e sicuri dove possono sperimentare attraverso attività ludiche un

apprendimento trasversale a tutte le discipline.

Tutte le uscite:

devono rispettare le finalità educative e formative e vanno considerate come

arricchimento dell’Offerta Formativa.

devono essere parte integrante della programmazione didattica o curriculare della

classe partecipante.

devono rispettare l’osservanza delle norme di legge in merito alla sicurezza e

all’organizzazione.

Laboratori e progetti

Progetto annuale: il collegio docenti elabora un progetto didattico trasversale a tutta la

scuola che funge da tema dell’anno e da sfondo alla programmazione delle singole

discipline.

Lo scopo del progetto annuale è quello di sensibilizzare gli alunni su temi importanti o

attuali. Il lavoro si estende e coinvolge tutte le discipline. Le metodologie utilizzate sono:

intervento nelle classi di esperti del tema trattato;

laboratori creativi;

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uscite didattiche finalizzate;

produzione di materiale-documento;

incontri e dibattiti, anche a classi aperte.

Iniziative di potenziamento

Oltre ai laboratori previsti e sviluppati ogni anno scolastico, in base al tema scelto del

progetto annuale, viene sviluppato in tutte le classi della scuola Primaria, un laboratorio di

CLIL: progetto di lingua inglese finalizzato all’insegnamento di una disciplina curricolare in

lingua straniera.

Si tratta di laboratori finalizzati allo sviluppo delle abilità linguistiche relative alla

comprensione ed alla produzione orale: viene potenziato l’aspetto comunicativo per una

più piena padronanza della lingua inglese parlata.

La metodologia utilizzata è interattiva e ludica; garantisce la partecipazione serena,

curiosa ed un atteggiamento attivo ed esplorativo da parte di tutti gli alunni. Le attività

sono proposte all’interno del laboratorio, come situazione di insegnamento/apprendimento

dinamico e creativo, attraverso realtà didattiche aperte, interattive e motivanti che

permettano un pieno coinvolgimento emotivo ed una fruizione quanto più possibile

immediata della lingua.

L’insegnante madrelingua, in compresenza con un docente titolare, permette agli alunni di

immergersi in una dimensione linguistica caratterizzata da velocità, ritmo e intonazione

proprie della lingua inglese, potenziando l’istintività di comprensione e risposta.

Pre – dopo scuola

I genitori che, per esigenza di lavoro, devono accompagnare i figli a scuola prima

dell’orario d’inizio delle lezioni, hanno la possibilità di usufruire del servizio di assistenza

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messo a disposizione dalla Scuola stessa: a turno i docenti vigilano gli alunni dalle h 7.30

alle h 8.20.

Al termine delle lezioni, fino alle 18, due docenti accompagnano i ragazzi allo svolgimento

dei compiti e durante lo studio.

Il servizio di doposcuola, strutturato in due momenti: attività ludica e studio.

Ampliamento offerta formativa: attività extracurricolari

La scuola offre la possibilità di iscriversi a corsi pomeridiani facoltativi, dando occasione ai

suoi alunni di poter valorizzare le abilità e/o di accondiscendere alle attitudini personali.

Tali corsi sono tenuti da persone specializzate nel settore e vengono svolti all’interno della

scuola.

Corsi attivati: lingua inglese, teatro, aiuto ai compiti ( alunni DSA), multi sport, pianoforte,

scacchi, hip hop

Iniziative sportive: nell’ottica della promozione alla salute, la scuola propone momenti

aperti a tutte le famiglie:

- giornata sportiva presso il palazzetto dello sport di Carugate, in collaborazione con

le società sportive e il comune

- milano school marthon

Mensa

La mensa ha una capacità di circa 200 posti e vi si alternano, in turni successivi, gli alunni

della scuola dell’Infanzia e della scuola Primaria.

Per la fornitura dei pasti, la scuola si avvale di un servizio catering esterno.

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Il menù, stilato da un nutrizionista, risponde alle vigenti normative ASL ed è esposto

nell’atrio alla visione dei bambini e delle famiglie. Per tenere costantemente monitorato il

gradimento dei pasti, la scuola ha istituito la commissione mensa.

La società di catering da cui ci serviamo garantisce menù specifici per eventuali diete per

allergie e/o intolleranze alimentari.

Piano inclusività

Al cuore della mission che dà fondamento alla nostra scuola vi è proprio il desiderio di

garantire e offrire a ciascun bambino un’esperienza di crescita unica e speciale, capace di

scorgere e mettere a frutto anzitutto la ricchezza e le potenzialità di cui ciascun bambino è

portatore, indipendentemente dalle sue abilità.

In questo senso, la parola “disabilità” entra a far parte del nostro vocabolario quotidiano

nella misura in cui lavoriamo insieme per scoprire questa verità: la disabilità non è un

mondo a parte, ma semplicemente una parte del mondo. Il cammino che compie ciascuna

famiglia in cui nasce un bambino portatore di handicap è senza dubbio un cammino non

facile, denso di sentimenti e pensieri contrastanti, ma al tempo stesso conduce su strade

in cui avvengono incontri inaspettati e talvolta insperati. La scuola, nella sua dimensione

sociale e umana prima ancora che istituzionale, vuole essere presente in questo cammino

e diventare corresponsabile di un percorso che coinvolge in maniera profonda tutti:

bambini, famiglie, insegnanti.

Nel concreto questo si traduce in una seria e attiva collaborazione che viene a instaurarsi

tra la scuola, la famiglia e i vari professionisti esterni (terapisti, medici, consulenti, etc.) cui

la famiglia stessa fa riferimento, al fine di convergere verso scelte educative e didattiche

condivise e professionali. Questo significa creare un’alleanza educativa fondata sul

rispetto e sulla fiducia reciproca, sull’osservazione e sul confronto costanti, sulla

progettazione attenta e puntale volta unicamente a perseguire il bene e la piena inclusione

dei bambini.

Il corpo docenti composto dalle insegnanti di riferimento e dall’insegnante di sostegno, in

linea con le coordinatrici e quanto riportato dalla famiglia e dagli specialisti, elabora

all’inizio dell’anno il PEI (Piano Educativo Individualizzato). Questo documento presenta

un’analisi puntuale e al tempo stesso propone attività specifiche (individualizzate, in

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piccolo gruppo o di classe) per ciascuno dei seguenti ambiti: area neuropsicologica, area

motorio-prassica, area sociale, area cognitiva, area affettivo-emozionale, area del

linguaggio e della comunicazione, area dell’autonomia. Inoltre la programmazione

realizzata regolarmente dalle insegnanti in sinergia con le coordinatrici ha quindi l’obiettivo

cardine di sviluppare un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi

formativi inclusivi.

In alcuni casi può essere richiesta anche la presenza di un educatore con lo specifico

compito di intervenire sulla costruzione di un percorso mirato alla gestione del vissuto

emotivo e delle dinamiche interpersonali che si creano all’interno della classe.