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  • PROGETTO ESECUTIVO Relazione di calcolo delle strutture __________________________________________________________________________________________________________________

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    STUDIO TECNICO ING. RICCARDO SINICATO Pagina 1

    CITTADELLA DELLO SPORT

    INTERVENTO PER LA SISTEMAZIONE DELLE AREE ESTERNE

    DEL PALAZZETTO DELLO SPORT

    PROGETTO ESECUTIVO

    RELAZIONE DI CALCOLO DELLE STRUTTURE

    (Art. 37 DPR 207/2010)

    INDICE

    1. PREMESSE ........................................... ............. 3

    2. DESCRIZIONE GENERALE DELL’OPERA .................... ............. 3

    3. PRESTAZIONI ATTESE ................................. ............. 4

    4. NORMATIVA DI RIFERIMENTO ........................... ............. 4

    5. CRITERI DI VERIFICA ................................ ............. 6

    6. DURABILITA’ ........................................ ............. 6

    7. MATERIALI UTILIZZATI ............................... ............. 8

    8. ANALISI DEI CARICHI ................................ ............. 9

    8.1. SOVRACCARICO .................................. .............9

    8.2. AZIONE SISMICA ................................ .............9

    9. METODO DI CALCOLO UTILIZZATO ....................... ............ 10

    9.1. PREMESSE ...................................... ............10

    9.2. SPINTA DEL TERRENO ............................ ............10

    9.3. SPINTA DEL SISMA .............................. ............14

    9.4. SPINTA IDROSTATICA ............................ ............14

    9.5. VERIFICHE ..................................... ............14

    10. PRINCIPALI RISULTATI DEI CALCOLI ................... ............ 16

    10.1. GEOMETRIA .................................... .............16

    10.2. RISULTATI: APPROCCIO 1- COMBINAZIONE 2 ....... .............17

    10.3. RISULTATI: APPROCCIO 1- COMBINAZIONE 1 ....... .............18

    10.4. RISULTATI: APPROCCIO 2 ....................... .............18

    10.5. VERIFICHE .................................... .............19

    10.6. ARMATURA TEORICA ............................. .............20

  • Relazione di calcolo delle strutture PROGETTO ESECUTIVO __________________________________________________________________________________________________________________

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    1. PREMESSE

    Il presente elaborato costituisce la relazione di c alcolo strutturale,

    comprensiva di una descrizione generale dell’opera e dei criteri generali di

    analisi e verifica, in accordo con le prescrizioni contenute nel paragrafo

    10.1 del Decreto Ministeriale del 14 gennaio 2008 “ Norme Tecniche per le

    Costruzioni”. Relativamente al progetto in oggetto il documento descrive in

    particolare le modalità operative di applicazione d ella normativa vigente.

    Le fasi di progetto, analisi, calcolo e verifica so no state svolte a “regola

    d’arte” dal progettista, secondo i dettami della sc ienza e tecnica delle

    costruzioni. Per verificare gli elementi struttural i e le sezioni sollecitate

    dalle azioni di modello ed al fine di garantire la sicurezza della

    costruzione è stato utilizzato il metodo agli stati limite, rispettando le

    prescrizioni previste dalle normative di riferiment o elencate nel documento.

    Si riporta di seguito in proposito l’insieme delle verifiche strutturali,

    atte a garantire la resistenza ed il comportamento della struttura sia in

    condizioni di esercizio che sotto l’azione di event i di carico straordinari.

    Secondo le indicazioni delle Norme Tecniche per le Costruzioni 2008 la

    relazione di calcolo riporta infine una sezione rel ativa alle analisi svolte

    con l’ausilio di codici di calcolo automatico, al f ine di facilitare

    l’interpretazione e la verifica dei calcoli svolti e di consentire

    elaborazioni indipendenti da parte di soggetti dive rsi dal redattore del

    documento.

    2. DESCRIZIONE GENERALE DELL’OPERA

    Nell’ambito del progetto per la sistemazione delle aree esterne del palazzeto

    dello sport di Cologna Veneta si è reso necessario prevedere la realizzazione

    di una parete per il sostegno del terrapieno strada le in corrispondenza del

    ciglio ovest della strada di accesso al palazzetto stesso, in prossimità

    dell’incrocio con Via XX Marzo.

    Il muro sarà realizzato in calcestruzzo armato C25/ 30 sia nella parte fondale

    che in quella in elevazione; gli acciai d’armatura saranno del tipo B450C.

    Il terreno in corrispondenza dello spiccato delle f ondazioni, è di tipo

    argilloso.

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    3. PRESTAZIONI ATTESE

    La struttura oggetto dell’analisi, non possiede car atteristiche di

    pericolosità per l’ambiente o funzioni pubbliche e sociali essenziali. Ai

    sensi del Par. 2.4.1 del D.M. 14/01/2008, la vita n ominale V N dell’opera

    strutturale di queste caratteristiche può risultare sufficiente se assunta

    pari a 50 anni, corrispondente ad un periodo di rit orno dei fenomeni naturali

    di 475anni per lo stato limite di salvaguardia dell a vita (SLV), considerata

    la classe d’uso dell’opera (I), il conseguente coef ficiente C U, e la

    probabilità di superamento nel periodo di riferimen to P VR di cui al Par.3.2.1

    del D.M. 14/01/2008.

    4. NORMATIVA DI RIFERIMENTO

    I calcoli della presente relazione fanno riferiment o alla normativa vigente

    ed in particolare:

    · Legge n° 1086 del 5 Novembre 1971 – “Norme per la disciplina delle opere di

    conglomerato cementizio armato, normale e precompre sso ed a struttura

    metallica”

    · D. M. del 11 Marzo 1988 – “Norme tecniche riguard anti le indagini sui

    terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii natu rali e delle scarpate, i

    criteri generali e le prescrizioni per la progettaz ione, l’ esecuzione ed il

    collaudo delle opere di sostegno delle terre e dell e opere di fondazione”

    · D. m. del 14 Febbraio 1992 – “Norme tecniche per il calcolo, l’esecuzione

    ed il collaudo delle strutture di cemento armato no rmale e precompresso e per

    le strutture metalliche”

    D. M. del 9 Gennaio 1996 – Norme tecniche per il ca lcolo, l’esecuzione ed il

    collaudo delle strutture in cemento armato normale e precompresso e per le

    strutture metalliche

    · D. M. del 16 Gennaio 1996 – “Norme Tecniche relat ive ai “Criteri generali

    per la verifica di sicurezza delle costruzioni e de i carichi e sovraccarichi”

    · Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Minist ri n° 3274 del 20.03.2003

    pubblicata sul supplemento ordinario n. 72 della G. U. n. 105 del 08.05.2003 –

    “Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica

    del territorio nazionale e di normative tecniche pe r le costruzioni in zona

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    sismica” con le modifiche apportate dall’Ordinanza del Presidente del

    Consiglio dei Ministri n° 3316 del 10.10.2003”

    · D. M. Infrastrutture del 14 gennaio 2008 – “Nuove norme tecniche per le

    costruzioni”

    · Circolare applicativa del D.M. 14/02/2008 del 2 f ebbraio 2009

    · Eurocodice 2 – “Progettazione delle strutture di calcestruzzo”

    · Eurocodice 8 – “Indicazioni progettuali per la re sistenza sismica delle

    strutture”

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    5. CRITERI DI VERIFICA

    Le fasi di progetto, analisi, calcolo e verifica so no state svolte seguendo i

    dettami della scienza e tecnica delle costruzioni, eseguendo le attività di

    progetto a “regola d’arte” e nel rispetto della nor mativa vigente.

    Al fine di garantire la sicurezza della costruzione è stato utilizzato,

    rispettando le prescrizioni previste dalle normativ e in precedenza elencate,

    il metodo agli stati limite per verificare gli elem enti strutturali e le

    sezioni sollecitate dalle azioni di modello. Nella fattispecie si è

    considerato:

    STATO LIMITE ULTIMO: lo stato per cui si perviene a collasso strutturale,

    crolli, perdita di equilibrio e dissesti gravi, cau sati da deformazioni

    eccessive, dal raggiungimento della massima capacit à di resistenza per parti

    della struttura o nel suo insieme, dalla rottura pe r instabilità degli

    elementi.

    STATO LIMITE DI ESERCIZIO: lo stato per cui si giun ge alla perdita di una

    particolare funzionalità, condizionando la prestazi one dell’opera a causa di

    danneggiamenti locali, eccessive deformazioni che l imitino l’efficienza della

    costruzione, di impianti o elementi non strutturali .

    STATO LIMITE DI DANNO: previsto per costruzioni sit uate in zona classificata

    sismica.

    6. DURABILITA’

    Per garantire il requisito di durabilità delle stru tture in calcestruzzo

    armato ordinario, esposte all’azione dell’ambiente, si delineano qui di

    seguito le condizioni ambientali del sito dove sorg erà la costruzione. Tali

    condizioni possono essere suddivise in ordinarie, a ggressive e molto

    aggressive in relazione a quanto indicato nella Tab . 4.1.III delle NTC 2008,

    con riferimento alle classi di esposizione definite nelle Linee Guida per il

    calcestruzzo strutturale emesse dal Servizio Tecnic o

    entrale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici .

    Ordinarie X0, XC1, XC2, XC3, XF1

    Aggressive XC4, XD1, XS1, XA1, XA2,

    XF2, XF3

    Molto

    aggressive XD2, XD3, XS2, XS3, XA3, XF4

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    Prospetto delle classi di esposizione in funzione d elle condizione ambientali (riferimento a UNI EN 206-1)

    X0

    Per calcestruzzo privo di armatura o inserti metall ici: tutte le esposizioni eccetto dove c’è

    gelo e disgelo o attacco chimico. Calcestruzzi con armatura o inserti metallici: in ambiente

    molto asciutto

    XC1 Asciutto o permanentemente bagnato

    XC2 Bagnato, raramente asciutto

    XC3 Umidità moderata

    XC4 Ciclicamente asciutto e bagnato

    XD1 Umidità moderata

    XD2 Bagnato, raramente asciutto

    XD3 Ciclicamente asciutto e bagnato

    XS1 Esposto alla salsedine marina ma non direttamen tein contatto con l’acqua

    XS2 Permanentemente sommerso

    XS3 Zone esposte agli spruzzi oppure alla marea

    XF1 Moderata saturazione d’acqua, in assenza di age nte disgelante

    XF2 Moderata saturazione d’acqua in presenza di age nte disgelante

    XF3 Elevata saturazione d’acqua in assenza di agent e disgelante

    XF4 Elevata saturazione d’acqua con presenza di age nte antigelo oppure acqua di mare

    XA1 Ambiente chimicamente debolmente aggressivo sec ondo il prospetto 2 della UNI EN 206-1

    XA2 Ambiente chimicamente moderatamente aggressivo secondo il prospetto 2 della UNI EN 206-1

    XA3 Ambiente chimicamente fortemente aggressivo sec ondo il prospetto 2 della UNI EN 206-1

    Copriferro minimo e regole di maturazione.

    In fase di progetto vengono quindi prescritti, ai f ini della durabilità

    dell’opera, i valori di copri ferro minimo e le reg ole di maturazione del

    calcestruzzo impiegato.

    Eventuali prove di durabilità

    Vengono inoltre previste le seguenti prove di penet razione agli agenti

    aggressivi e di permeabilità, secondo quanto prescr itto dalla norma UNI EN

    12390-8: 2002.

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    7. MATERIALI UTILIZZATI

    I materiali ed i prodotti ad uso strutturale, utili zzati nelle opere oggetto

    della presente relazione, rispondono ai requisiti i ndicati dal capitolo 11

    del Decreto Ministeriale del 14 gennaio 2008 “Norme Tecniche per le

    Costruzioni”. Questi sono stati identificati univoc amente dal produttore,

    qualificati sotto la sua responsabilità ed accettat i dal direttore dei lavori

    mediante acquisizione e verifica della documentazio ne di qualificazione,

    nonché mediante eventuali prove sperimentali di acc ettazione.

    Sulla base delle verifiche effettuate in sito ed in conformità alle

    disposizioni normative vigenti si prevede per la re alizzazione del progetto

    in analisi l’adozione dei materiali di seguito desc ritti.

    Calcestruzzo:

    Scheda tecnica del materiale

    Descrizione

    Nome: C32/40

    Classe di resistenza: C32/40

    Tipologia del materiale: calcestruzzo

    Descrizione:

    Caratteristiche del calcestruzzo

    Densità ρ: 24.525 kN/m³ Resistenza caratteristica cubica a compressione Rck: 40.000 N/mm²

    Resistenza caratteristica cilindrica a compressione fck: 33.200 N/mm² Resistenza cilindrica media fcm: 41.203 N/mm²

    Resistenza media a trazione semplice fctm: 3.099 N/mm² Resistenza media a flessione fcfm: 3.719 N/mm²

    Resistenza caratt. trazione semplice, frattile 5% fctk,5: 2.169 N/mm² Resistenza caratt. trazione semplice, frattile 95% fctk,95: 4.029 N/mm²

    Modulo Elastico Ecm: 34 693.081 N/mm² Coefficiente di Poisson ν: 0.20

    Coefficiente di dilatazione termica lineare αt: 1E-05 Coefficiente correttivo per la resistenza a compressione αcc : 0,85

    Coefficiente parziale di sicurezza per il calcestruzzo γc : 1,5 Resistenza a compressione di progetto fcd: 18.813 N/mm²

    Resistenza a trazione di progetto, frattile 5% fctd,5: 1.446 N/mm² Resistenza a trazione di progetto, frattile 95% fctd,95: 2.686 N/mm²

    Acciaio:

    Descrizione

    Nome: B450C Tipologia del materiale: acciaio per cemento armato

    Descrizione:

    Caratteristiche dell’acciaio

    Tensione caratteristica di snervamento fyk : 450.000 N/mm² Coefficiente parziale di sicurezza per l’acciaio γs : 1,15

    Modulo elastico ES : 20 208.600 N/mm² Densità ρ : 76.518 kN/m³

    Allungamento sotto carico massimo Agt : 67.5 ‰ Tensione ammissibile σs : 260.000 N/mm²

    Coefficiente di omogeneizzazione n: 15

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    8. ANALISI DEI CARICHI

    Il muro è soggetto a carichi esterni permanenti e v ariabili.

    I carichi esterni permanenti derivano dal peso e da lla spinta attiva del

    terreno a tergo dell’opera; i carichi variabili der ivano dai sovraccarichi di

    tipo stradale e dall’azione sismica.

    8.1. SOVRACCARICO

    A tergo dell’opera allo studio potranno circolare m ezzi di trasporto merci

    mediamente pesanti; considerate le caratteristiche dei veicoli e la velocità

    di transito degli stessi in prossimità del muro di sostegno, si ritiene

    congruo applicare un sovraccarico variabile pari a 10kN/m 2.

    8.2. AZIONE SISMICA

    Caratteristiche del sito

    Comune: Cologna Veneta Provincia: VR

    Longitudine: 11.385 ° Latitudine: 45.311 °

    Categoria di sottosuolo: C Amplificazione topografica: T1

    Caratteristiche dell’edificio

    Coefficiente d’uso Cu: 0.7 Classe d’uso: I

    Accelerazione al suolo

    Coefficiente di amplificazione stratigrafica SS: 1.000 Coefficiente di amplificazione topografica ST: 1.500

    Accelerazione ag: 0.996 m/s2

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    9. METODO DI CALCOLO UTILIZZATO

    9.1. PREMESSE

    Le terre, quando devono essere sostenute da un muro e qualora l’angolo di

    inclinazione sia maggiore dell’angolo di attrito Ø, esercitano sul muro una

    spinta. Tale spinta varia in funzione di numerosi f attori, ed è di difficile

    determinazione.

    Un primo metodo per stimare le pressioni esercitate sui muri di sostegno è

    stato formulato da Coulomb, semplificando il proble ma mediante opportune

    ipotesi:

    � Terreno isotropo e omogeneo.

    � La superficie di rottura del terreno è piana.

    � Il terrapieno ha superficie piana, eventualmente in clinata, ma non

    irregolare.

    � La resistenza per attrito si distribuisce uniformem ente lungo la

    superficie di rottura.

    � Il coefficiente di attrito f tra terreno e terreno vale f = tan(f).

    � Il cuneo di rottura si comporta come un corpo rigid o soggetto solo a

    traslazione.

    � Esiste attrito tra muro e terreno. L’angolo di attr ito muro terreno

    viene indicando con d.

    � La rottura avviene in condizioni di deformazione pi ana.

    � Si considera un muro infinitamente lungo, di cui si analizza una

    porzione unitaria.

    9.2. SPINTA DEL TERRENO

    Il peso del cuneo di terra ABE di fig. 1 è il segue nte:

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    STUDIO TECNICO Pagina 11 ING. RICCARDO SINICATO

    Dove:

    = peso specifico del terreno

    = angolo d’inclinazione dell’estradosso del muro co n la verticale

    = angolo d’inclinazione del terreno

    = angolo d’inclinazione della superficie di rottura del terreno

    = altezza del muro dall’imposta del zoccolo di fond azione

    La forza attiva Pa è una componente del vettore pes o, funzione degli angoli

    indicati. Si ottiene:

    L’espressione della spinta è funzione dell’angolo �: per trovare per quale

    angolo � si ottiene la massima spinta basta trovare quel va lore che annulla

    la derivata prima, con la condizione che la derivat a seconda sia negativa; si

    ottiene:

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    Pagina 12 STUDIO TECNICO ING. RICCARDO SINICATO

    Fig

    ura 1

    Introducendo il coefficiente di spinta attiva Ka si può scrivere:

    Da cui:

    Analogo ragionamento si può condurre per il calcolo della spinta passiva, in

    cui H adesso

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    STUDIO TECNICO Pagina 13 ING. RICCARDO SINICATO

    indica l’altezza del terreno a valle del muro; si o ttiene la seguente

    espressione:

    In figura 2 è indicata la spinta attiva del terreno (Pa-t), il cui diagramma

    è triangolare; la spinta attiva dovuta alla presenz a del sovraccarico (Pa-s),

    il cui diagramma è rettangolare; la spinta passiva dell’eventuale terreno

    posto all’esterno del muro, il cui diagramma è tria ngolare.

    Figura 2

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    9.3. SPINTA DEL SISMA

    Osservazioni e sperimentazioni su modelli hanno ind icato che la spinta agente

    su un muro di sostegno viene notevolmente amplifica ta da eventi sismici.

    Il programma tiene in conto nelle sue elaborazioni la presenza di una spinta

    dovuta ad un eventuale sisma.

    La spinta sismica è calcolata in rispetto della nor mativa vigente.

    9.4. SPINTA IDROSTATICA

    La presenza di una falda provoca l'instaurarsi di u na spinta idrostatica che

    si somma alla spinta del terreno. Tale spinta viene calcolata con la seguente

    formula:

    essendo:

    ρa = peso specifico dell'acqua

    Ha = altezza della falda rispetto al muro

    Tale spinta viene applicata ad 1/3 dell'altezza del la falda.

    9.5. VERIFICHE

    La prima verifica da effettuare è quella alla rotaz ione (o ribaltamento).

    Le forze che entrano in gioco, concorrenti al momen to ribaltante ed al

    momento stabilizzante, sono indicate in figura 3.

    W1 ... W4: peso del muro, scomposto in rettangoli e triangoli;

    W5 ... W7: peso del terreno spingente sulla fondazi one interna;;

    W8, W9: peso del terreno sopra la fondazione estern a;

    W10: peso del sovraccarico sul terreno interno;

    M,T,N: momento flettente, taglio e azione assiale i n testa al muro;

    S1, S2; componente orizzontale e verticale della sp inta attiva del terreno;

    S3,S4: componente orizzontale e verticale della spi nta del sovraccarico;

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    STUDIO TECNICO Pagina 15 ING. RICCARDO SINICATO

    S5: attrito terreno/terreno;

    S6,S7: componente orizzontale e verticale della spi nta passiva.

    La seconda verifica da effettuare è quella allo sco rrimento della base della

    fondazione. La spinta attiva, infatti, tende a far slittare in avanti il

    muro. Ad essa si contrappongono le forze di attrito alla base e l’eventuale

    spinta passiva del terreno esterno. Data l’incertez za sull’affidabilità delle

    forze passive in gioco nei calcoli che seguono si è considerata solamente una

    frazione della spinta passiva.

    Figura 3

    Per entrambe le verifiche si calcolano i rispettivi coefficienti di

    sicurezza, verificandoli in base alla normativa.

    Essi sono:

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    Pagina 16 STUDIO TECNICO ING. RICCARDO SINICATO

    10. PRINCIPALI RISULTATI DEI CALCOLI

    10.1. GEOMETRIA

    1 Geometria del muro

    NOME DEL MURO:

    -

    Normativa di riferimento: Stati limite Norme Tecniche 2008

    Dimensioni del Muro:

    Altezza H 1.70 m

    Larghezza l 0.20 m

    Risega interna Ri 0.00 m

    Risega esterna Re 0.00 m

    Lunghezza L 1.00 m

    Dimensioni della Fondazione: Dimensioni del Dente di fondazione:

    Altezza h 0.30 m Dente: No

    Larghezza l 1.20 m Altezza a 0.00 m

    Mensola interna Mi 0.80 m Larghezza b 0.00 m

    Mensola esterna Me 0.20 m Posizione x 0.00 m

    2 Terreni e falda

    TERRENO INTERNO: STRATIGRAFIA

    Strato Tipo di materiale Altezza

    [m]

    1 Ghiaia 2.00

    TERRENO ESTERNO:

    Tipo di materiale Altezza

    sul piano di imposta fondazione % Spinta passiva

    [m] [%]

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    STUDIO TECNICO Pagina 17 ING. RICCARDO SINICATO

    Argilla compatta 0.00 80.0

    TERRENO DI FONDAZIONE:

    Tipo di materiale Affondamento

    dal piano campagna originario

    [m]

    Argilla compatta 0.00

    Metodo di calcolo delle spinte: Coulomb

    3 Carichi

    Descrizione N [kN]

    T [kN]

    M [kN]

    q [kn/m²]

    Carichi esterni 0.000 0.000 0.000 8.000

    10.2. RISULTATI: APPROCCIO 1- COMBINAZIONE 2

    1 Spinte

    SPINTA STATICA DEL TERRENO INTERNO

    Descrizione Ka Kp Spinta H Spinta V Spinta Braccio Incl.

    terreno [kN] [kN] [kN] [m] [°] Ghiaia 0.278 0.000 10.208 2.972 10.631 0.67 16.2

    SPINTA SISMICA

    Descrizione Ka Kp ∆Spinta H ∆Spinta V DeltaSpinta Braccio Incl.

    terreno [kN] [kN] [kN] [m] [°] Ghiaia 0.300 0.000 0.610 0.178 0.635 0.67 16.2

    SPINTA STATICA DEL TERRENO INTERNO SUL PARAMENTO DI MONTE

    Descrizione Ka Kp Spinta H Spinta V Spinta Braccio Incl.

    terreno [kN] [kN] [kN] [m] [°] Ghiaia 0.278 0.000 7.375 2.147 7.681 0.57 16.2

    SPINTA DEL TERRENO ESTERNO

    Descrizione Kp

    terreno

    % Spinta passiva

    Spinta H Spinta V Spinta Braccio Incl.

    [kN] [kN] [kN] [m] [°] Argilla compatta 2.075 80 6.155 0.000 6.155 0.06 0.0

    2 Sollecitazioni agenti sul muro

    PESI AGENTI

    Peso muro Peso soletta fondazione Peso terreno interno Peso terreno esterno Sovraccarico

    [kN] [kN] [kN] [kN] [kN] 8.339 8.829 26.016 1.236 0.000

  • Relazione di calcolo delle strutture PROGETTO ESECUTIVO __________________________________________________________________________________________________________________

    __________________________________________________________________________________________________________________

    Pagina 18 STUDIO TECNICO ING. RICCARDO SINICATO

    10.3. RISULTATI: APPROCCIO 1- COMBINAZIONE 1

    1 Spinte

    SPINTA STATICA DEL TERRENO INTERNO

    Descrizione Ka Kp Spinta H Spinta V Spinta Braccio Incl.

    terreno [kN] [kN] [kN] [m] [°] Ghiaia 0.217 0.000 10.138 3.690 10.789 0.67 20.0

    SPINTA SISMICA

    Descrizione Ka Kp ∆Spinta H ∆Spinta V DeltaSpinta Braccio Incl.

    terreno [kN] [kN] [kN] [m] [°] Ghiaia 0.300 0.000 0.610 0.178 0.635 0.67 16.2

    SPINTA STATICA DEL TERRENO INTERNO SUL PARAMENTO DI MONTE

    Descrizione Ka Kp Spinta H Spinta V Spinta Braccio Incl.

    terreno [kN] [kN] [kN] [m] [°] Ghiaia 0.217 0.000 5.634 2.051 5.996 0.57 20.0

    SPINTA DEL TERRENO ESTERNO

    Descrizione Kp

    terreno

    % Spinta passiva

    Spinta H Spinta V Spinta Braccio Incl.

    [kN] [kN] [kN] [m] [°] Argilla compatta 2.464 80 7.309 0.000 7.309 0.05 0.0

    2 Sollecitazioni agenti sul muro

    PESI AGENTI

    Peso muro Peso soletta fondazione Peso terreno interno Peso terreno esterno Sovraccarico

    [kN] [kN] [kN] [kN] [kN] 8.339 8.829 26.016 1.236 0.000

    10.4. RISULTATI: APPROCCIO 2

    1 Spinte

    SPINTA STATICA DEL TERRENO INTERNO

    Descrizione Ka Kp Spinta H Spinta V Spinta Braccio Incl.

    terreno [kN] [kN] [kN] [m] [°] Ghiaia 0.217 0.000 10.138 3.690 10.789 0.67 20.0

    SPINTA SISMICA

  • PROGETTO ESECUTIVO Relazione di calcolo delle strutture __________________________________________________________________________________________________________________

    __________________________________________________________________________________________________________________

    STUDIO TECNICO Pagina 19 ING. RICCARDO SINICATO

    Descrizione Ka Kp ∆Spinta H ∆Spinta V DeltaSpinta Braccio Incl.

    terreno [kN] [kN] [kN] [m] [°] Ghiaia 0.300 0.000 0.610 0.178 0.635 0.67 16.2

    SPINTA STATICA DEL TERRENO INTERNO SUL PARAMENTO DI MONTE

    Descrizione Ka Kp Spinta H Spinta V Spinta Braccio Incl.

    terreno [kN] [kN] [kN] [m] [°] Ghiaia 0.217 0.000 5.634 2.051 5.996 0.57 20.0

    SPINTA DEL TERRENO ESTERNO

    Descrizione Kp

    terreno

    % Spinta passiva

    Spinta H Spinta V Spinta Braccio Incl.

    [kN] [kN] [kN] [m] [°] Argilla compatta 2.464 80 7.309 0.000 7.309 0.05 0.0

    2 Sollecitazioni agenti sul muro

    PESI AGENTI

    Peso muro Peso soletta fondazione Peso terreno interno Peso terreno esterno Sovraccarico

    [kN] [kN] [kN] [kN] [kN] 8.339 8.829 26.016 1.236 0.000

    10.5. VERIFICHE

    1 Verifiche a scivolamento

    Condizione Taglio sollecitante Taglio resistente Fs Verifica

    [kN] [kN] A1+M1+R1 14.378 22.174 1.54 OK

    A2+M2+R2 14.476 17.803 1.23 OK

    Sisma 17.448 17.863 1.02 OK

    2 Verifiche a ribaltamento

    Condizione Momento ribaltante Momento stabilizzante Fs Verifica

    [kN m] [kN m] EQU 6.617 26.970 4.08 OK

    Sisma 14.700 29.966 2.04 OK

  • Relazione di calcolo delle strutture PROGETTO ESECUTIVO __________________________________________________________________________________________________________________

    __________________________________________________________________________________________________________________

    Pagina 20 STUDIO TECNICO ING. RICCARDO SINICATO

    10.6. ARMATURA TEORICA

    1 SLU

    Parte A1 A2 M N T Cs εcls εfe δ

    [cm²] [cm²] [kN m] [kN] [kN] [‰] [‰] Muro 1.00 1.00 -6.633 -11.398 -10.319 1.3 3.4 67.5 0.0

    Soletta interna 0.50 1.00 -5.686 9.585 -11.459 1.7 1.6 67.5 0.0 Soletta esterna 0.25 0.00 1.000 -1.843 9.413 2.9 0.7 67.5 0.0

    2 SLE rara

    Parte A1 A2 M N T σcls σfeT σfeC x

    [cm²] [cm²] [kN m] [kN] [kN] [N/mm²] [N/mm²] [N/mm²] [cm] Muro 1.00 1.00 -5.060 -11.398 -7.797 2.905 247.671 7.820 2.5

    Soletta interna 0.50 1.00 -4.254 7.373 -8.783 1.193 201.708 6.506 2.2 Soletta esterna 0.25 0.00 0.722 -1.843 7.102 0.364 69.451 0.000 2.0

    3 SLE quasi permanente

    Parte A1 A2 M N T σcls σfeT σfeC x

    [cm²] [cm²] [kN m] [kN] [kN] [N/mm²] [N/mm²] [N/mm²] [cm] Muro 1.00 1.00 -5.060 -11.398 -7.797 2.905 247.671 7.820 2.5

    Soletta interna 0.50 1.00 -4.254 7.373 -8.783 1.193 201.708 6.506 2.2 Soletta esterna 0.25 0.00 0.722 -1.843 7.102 0.364 69.451 0.000 2.0

  • PROGETTO ESECUTIVO Relazione di calcolo delle strutture __________________________________________________________________________________________________________________

    __________________________________________________________________________________________________________________

    STUDIO TECNICO Pagina 21 ING. RICCARDO SINICATO

  • Relazione di calcolo delle strutture PROGETTO ESECUTIVO __________________________________________________________________________________________________________________

    __________________________________________________________________________________________________________________

    Pagina 22 STUDIO TECNICO ING. RICCARDO SINICATO

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