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A W ASSEMBI EA 197CTC31srAtEDE CCT' SE,ZIONI SOCI DELLA COOP "irEMAti . _ Allo pagano .9-0 9 la pro~ aziono =II TE • • Anno 13 - N.15 -ottobre 1994 periodico delta Coop Lombardia 3 250 tipi di formaggi in vendita speciale alla pagina 11 Nuovi sistemi di comunicazione alla pagina 12 .3.5 VARIAZIONE PREZZI '%1.511.0M0 ALIMENTARI La Coop e il commercio - moderno in genere comprimono l'inflazione 2.9 2.5 2 1.8 2 1992 1993 1° sem. '94 Fenler COOP E ISTAT ODO e COOP 4.9 .PRESENTATO IL RAPPORTO ECONOMICO ANNUALE In DELL'ASSOAZIONE LOMBARDA DELLE COOPERATIVE SENZA RIPRESA I CONSUMI COOP FRENA L'INFLAZIONE LA COOPERAZIONE E LA MANOVRA ECONOMICA DEL GOVERNO La mobilitazione del movimento cooperati- vo ha costretto il go- verno a non toccare, per il momento, il principio della tassa- bilità degli utili•desti- nati a riserva indivisi- bile. Si tratta di un succes- so parziale della coo- perazione. Su questo terreno la battaglia, però, è solo all'inizio. Il colpo che alla coope- razione infliggono le misure nella finanzia- ria è duro, in quanto mina alle fondamenta la sua possibilità di svolgere la funzione sociale riconósciutale dalla Costituzione. Si è di fronte ad un vero e proprio attacco politico. Lo dimostra anche il fatto che il Ministro delle finanze senta il bisogno di ne- garlo preventivamen- te. La speranza è che il Parlamento correg- ga tale orientamento in sede di approvazio- ne dei provvedimenti. Non ci si può esimere, inoltre, dal replicare ad alcune affermazio- ni fatte dal Ministro delle Finanze. In pri- mo luogo quella con la quale ha confermato la sua volontà di col- pire gli utili portati a riserve indivisibili, dopo il salasso rap- presentato dai prov- vedimenti già definiti. Insomma dopo il colpo la "morte annunciata" con la prospettiva di un potenziale proces- so di privatizzazione della cooperazione. Va poi sottolineata la pervicacia con la qua- le il Ministro conti- nua ad affermare che i principi mutualistici vengono meno con la crescita delle dimen- sioni dell'azienda coo- perativa. Si tratta di una tesi del tutto arbitraria, non rispondente alla realtà delle cose e, per di più, al dì fuori delle competenze del Mini- stro delle finanze. C'è infine da rilevare che il peso insosteni- bile che si vorrebbe far gravare, per de- creto, sul prestito dei soci, rischia di inficia- re tale istituto che, è bene ricordarlo, serve a finanziare investi- menti, sviluppo ed oc- cupazione e sostitui- sce la possibilità, data alle società di capitali, di emettere obbliga- zioni. Una misura tanto più contraddittoria, se non singolare, nel mo- mento in cui il Mini- stro provvede a ridur- re al 12,50% la tassa- zione delle altre ren- dite finanziarie (obbli- gazioni delle società non quotate in borsa; azioni di risparmio). La cooperazione si batterà affinché in se- de di intervento par- lamentare il Ministro tenga fede alla dispo- nibilità, esplicitamen- te espressa, a rivede- re le aliquote prospet- tate sia per gli inte- ressi da prestito da soci, sia per la patri- moniale. La Presidenza della Lega Nazionale delle Cooperative i li a mil ik n oinmento di Antonio Bertoamer o della Lega Nazionale e e Mutue Un fantastica viaggio a prezzo speciale L. 3.400.000 Cenone incluso Partenza: 25 dicembre giorni/13 notti Tutte le informazioni a pagina 15 15 Iniziativa sconto soci n.12 Gutturnio DOC - • - . bottiglie • • • • • da 75 él cad. • • • • • • • • Sconto ai soci • del 50 per cento • • Validità dell'iniziativa dai 14 al 26 novembre 1994 i Per l'inverno arrivano le minestre Coop alla pagina 2 2 E presto i nostri Discount alla pagina 6 doquale -- Nto " Qualche parola di ottimi- smo è stata pronunciata: sembra che il punto più alto della recessione in I- talia, iniziata nel 1992, sia stato superato. Negli ultimi due trimestri il Prodotto Interno Lordo, il mitico PIL sul quale gli e- conomisti misurano crisi e ripresa, è tornato su li- velli positivi anche se con- tenuti: +0,3 per cento - +0,6 per cento. Il dato drammatico che ha scosso la nostra vita quotidiana nei 18 mesi che vanno dall'estate del 92 alla fine del 93 è raccolto in una cifra: un milione e quat- trecentomila posti di lave- ro perduti. I consumi ne hanno subito il contrac- colpo più immediato, qua- si repentino. La necessità di tirare i remi in barca si è fatta sentire non soltan- to nelle famiglie in cui è entrata direttamente la crisi, me è stato l'intero mercato che ne ha subito le conseguenze. Che, in sostanza, durano ancora. Così le prime tre parole che hanno dipinto la si- tuazione italiana al rap- porto annuale su 'Consu- mi, prezzi e distribuzione finale' dell'Associazione lombarda delle Cooperati- ve di Consumatori sono state: recessione, competi- zione, sostituzione. A illu- strare ai giornalisti il rap- porto annuale denso di dati economici e di raf- fronti, elaborato da Vale- ria Di brio, sono stati i] presidente Enrico Miglia- vacca e il vicepresidente Giorgio Vozza, davanti ai giornalisti, Da quella in- dagine risulta il panora- ma dello stato dei consu- mi e delle tendenze dei consumatori. E stata du- rissima, si rileva, l'inci- denza della recessione sui Segue alla pagina 10 con i grafici elaborati Iniziativa sconto soci n.11 Surgelati Coop con borsa termica in omaggio . Sconto ai soci L. 5.00e . SU una spesa di almeno L. 25.000 . Validità dell'iniziativa dal 17 al 29 ottobre 1994

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A W ASSEMBI EA 197CTC31srAtEDE CCT'SE,ZIONI SOCI DELLA COOP

"irEMAti

. _

Allo pagano .9-0 9 la pro~ aziono

=II TE• • • Anno 13 - N.15 -ottobre 1994

periodico delta Coop Lombardia

3250 tipidi formaggiin venditaspeciale

alla pagina 11

Nuovi

sistemi dicomunicazione

alla pagina 12

.3.5

VARIAZIONE PREZZI'%1.511.0M0 ALIMENTARI

La Coop e il commercio - moderno ingenere comprimono l'inflazione

2.92.5

2

1.8 2

1992

1993 1° sem. '94

Fenler COOP E ISTAT • ODO e COOP

4.9

.PRESENTATO IL RAPPORTO ECONOMICO ANNUALE InDELL'ASSOAZIONE LOMBARDA DELLE COOPERATIVE

SENZA RIPRESA I CONSUMICOOP FRENA L'INFLAZIONE

LA COOPERAZIONEE LA MANOVRAECONOMICADEL GOVERNOLa mobilitazione delmovimento cooperati-vo ha costretto il go-verno a non toccare,per il momento, ilprincipio della tassa-bilità degli utili•desti-nati a riserva indivisi-bile.Si tratta di un succes-so parziale della coo-perazione. Su questoterreno la battaglia,però, è solo all'inizio.Il colpo che alla coope-razione infliggono lemisure nella finanzia-ria è duro, in quantomina alle fondamentala sua possibilità disvolgere la funzionesociale riconósciutaledalla Costituzione.Si è di fronte ad unvero e proprio attaccopolitico. Lo dimostraanche il fatto che ilMinistro delle finanzesenta il bisogno di ne-garlo preventivamen-te. La speranza è cheil Parlamento correg-ga tale orientamentoin sede di approvazio-ne dei provvedimenti.Non ci si può esimere,inoltre, dal replicare

ad alcune affermazio-ni fatte dal Ministrodelle Finanze. In pri-mo luogo quella con laquale ha confermatola sua volontà di col-pire gli utili portati ariserve indivisibili,dopo il salasso rap-presentato dai prov-vedimenti già definiti.Insomma dopo il colpola "morte annunciata"con la prospettiva diun potenziale proces-so di privatizzazionedella cooperazione.Va poi sottolineata lapervicacia con la qua-le il Ministro conti-nua ad affermare chei principi mutualisticivengono meno con lacrescita delle dimen-sioni dell'azienda coo-perativa.Si tratta di una tesidel tutto arbitraria,non rispondente allarealtà delle cose e, perdi più, al dì fuori dellecompetenze del Mini-stro delle finanze.C'è infine da rilevareche il peso insosteni-bile che si vorrebbefar gravare, per de-

creto, sul prestito deisoci, rischia di inficia-re tale istituto che, èbene ricordarlo, servea finanziare investi-menti, sviluppo ed oc-cupazione e sostitui-sce la possibilità, dataalle società di capitali,di emettere obbliga-zioni.Una misura tanto piùcontraddittoria, senon singolare, nel mo-mento in cui il Mini-stro provvede a ridur-re al 12,50% la tassa-zione delle altre ren-dite finanziarie (obbli-gazioni delle societànon quotate in borsa;azioni di risparmio).La cooperazione sibatterà affinché in se-de di intervento par-lamentare il Ministrotenga fede alla dispo-nibilità, esplicitamen-te espressa, a rivede-re le aliquote prospet-tate sia per gli inte-ressi da prestito dasoci, sia per la patri-moniale.La Presidenza della

Lega Nazionaledelle Cooperative

iliamiliknoinmento di Antonio Bertoamero della Lega Nazionale • e e Mutue

Unfantastica

viaggioa prezzospeciale

L. 3.400.000Cenone incluso

Partenza: 25dicembre

giorni/13 notti

Tutte le informazionia pagina 15

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Iniziativa sconto soci n.12

Gutturnio DOC - • -• .bottiglie • •• • •

da 75 él cad. • • • • • • • •

Sconto ai soci •del 50 per cento • •

Validità dell'iniziativadai 14 al 26 novembre 1994

iPer l'invernoarrivanole minestreCoop

alla pagina 2

2E prestoi nostriDiscount

alla pagina 6

doquale -- Nto

"

Qualche parola di ottimi-smo è stata pronunciata:sembra che il punto piùalto della recessione in I-talia, iniziata nel 1992,sia stato superato. Negliultimi due trimestri ilProdotto Interno Lordo, ilmitico PIL sul quale gli e-conomisti misurano crisie ripresa, è tornato su li-velli positivi anche se con-tenuti: +0,3 per cento -+0,6 per cento. Il datodrammatico che ha scossola nostra vita quotidiananei 18 mesi che vannodall'estate del 92 alla finedel 93 è raccolto in unacifra: un milione e quat-

trecentomila posti di lave-ro perduti. I consumi nehanno subito il contrac-colpo più immediato, qua-si repentino. La necessitàdi tirare i remi in barca siè fatta sentire non soltan-to nelle famiglie in cui èentrata direttamente lacrisi, me è stato l'interomercato che ne ha subitole conseguenze. Che, insostanza, durano ancora.Così le prime tre paroleche hanno dipinto la si-tuazione italiana al rap-porto annuale su 'Consu-mi, prezzi e distribuzionefinale' dell'Associazionelombarda delle Cooperati-

ve di Consumatori sonostate: recessione, competi-zione, sostituzione. A illu-strare ai giornalisti il rap-porto annuale denso didati economici e di raf-fronti, elaborato da Vale-ria Di brio, sono stati i]presidente Enrico Miglia-vacca e il vicepresidenteGiorgio Vozza, davanti aigiornalisti, Da quella in-dagine risulta il panora-ma dello stato dei consu-mi e delle tendenze deiconsumatori. E stata du-rissima, si rileva, l'inci-denza della recessione sui

Segue alla pagina 10con i grafici elaborati

Iniziativa sconto soci n.11

Surgelati Coop con borsatermica in omaggio

. •Sconto ai soci L. 5.00e .SU una spesadi almeno L. 25.000 .

Validità dell'iniziativadal 17 al 29 ottobre 1994

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helMplighE DA 50dr Mr12.È una schiuma delicata, impalpabile, ma estremamenteattiva, per Ia pulizia di sanitari, rubinetterie e tutte lesuperfici lavabili.Proposta nella linea detergenza a marchio Coop come al-ternativa al detersivo cremoso, questa schiuma ha ungrande "plus": pulisce senza fatica,Infatti, basta spruzzare la mousse, la si lascia agire unadecina di minuti, e poi si risciacqua con acqua. Garantitoun pulito splendente, senza strofinare. Inoltre il detersi-vo mousse Coop svolge un'azione preventiva, combatten-

do la formazione del calcare sulle rubinetterie. Il prodot-to è piacevolmente profumato al limone, non è nocivo néirritante. Lo spray, inoltre, non contiene propellenti dan-nosi per l'ozono, come tutti gli analoghi prodotti a mar-chio Coop.A partire da questo mese nei suppor e negli ipermercatiCoop il detersivo mousse verrà offerto in confezione mi-gnon da 150 ml, in abbinamento con un altro prodottodella linea detergenza a marchio: un'occasione per pro-varlo gratuitamente!

AL\IA'r" -" . NUOVA LINEA, INGT7M1 NATURALI EMTA COMODI_..fh•

TUTTI I SAPORIDELLE "MINESTREIN BUSTA"di Beatrice Spagnoli

Dentro le buste, un pienodi sapere, ingredienti na-turali e tanta comoditàper preparare appetitosirisotti e minestre gustosein pochi minuti. Esordi-sce in queste settimanesugli scaffali dei puntivendita Coop la linea del-le Minestre in busta. Sitratta di una linea realiz-zata ex novo da Coop Ita-lia che offre, tanto per co-minciare (si prevede in-fatti un'ulteriore amplia-mento della gamma/ ben10 referenze , che com-prendono i risotti, i mine-stroni, le creme e le pa-stine; per offrire al consu-matore, da subito, unampio spettro di scelta (5risotti 2 creme, 2 mine-stroni e i minestrina).Tra i risotti, si potrà op-tare tra i tipi "ai funghi",

verdure', "agli aspa-r agi", "ai carciofi", "allamilanese" (in buste da175 gr, pari a 2 porzionicadauna); tra i minestro-ni, vengono proposte la"Zuppa alle verdure" (85gr) e la "Pasta e fagioli"(165 gr) entrambe in bu-ste da 3 porzioni, mentrele creme a marchio sonoquelle "ai funghi porcini . 'e "agli asparagi" (in con-fezioni da 85 gr, pari a 3porzioni); infine la classi-ca Minestrina all'ortola-na con le verdure (88 gr,corrispondente a 3 por-zioni).

MINESTRE IN BUSTAA MARCHIOCOOP: IL MERCATOPur essendo un prodottonato nei Paesi del NordEuropa, dove da sempreriscuote un grosso suc-cesso, anche in Italia ilmercato delle minestre inbusta ha una esistenza o-ramai consolidata già daalcuni decenni. Nel no-stro Paese si tratta peròdi un mercato di nicchia,in quanto la penetrazionedel prodotto è limitata,probabilmente a causadella nostra stessa tradi-zione culinaria che vuoleche la preparazione dellaminestra sia di compe-tenza della massaia. Main questi ultimi armi, conil cambiamento degli stilidi vita, la conseguentemancanza di tempo dadedicare alla cucina - de-terminata non solo dai

ritmi di lavoro ma anchedall'esigenza di dedicareil tempo libero al riposo eagli hobbies - sono emer-se nuove potenzialità perun prodotto ad alto con-tenuto di servizio, comeappunto le minestre inbusta.L'Italia contadina, in-somma, 'e diventata l'Ita-lia del terziario e - nondi-meno - le nuove genera-zioni non hanno un'ecces-siva confidenza con i for-nelli. Una ricerca specifi-ca effettuata da Coop Ita-lia presso i punti venditaCoop, ha confermato asua volta un atteggia-mento positivo dei consu-matori rispetto e questotipo di prodotti. E perquesta motivo - per dareanche in questo settoreuna risposta alle esigen-ze manifestate dai consu-matori - Coop ha decisodi entrare nel mercatodelle minestre in busta.

LA LINEA MINESTREIN BUSTA COOPI primi piatti scelti daCoop per la nuova linea amarchio, hanno tutto ilsapore della buona tradi-zione gastronomica ita-liana; le ricette sono mol-to semplici e realizzatecon ingredienti seleziona-ti e controllati, preparaticon estrema cura seguen-do procedimenti che ri-spettano e valorizzano ilsapore originale dei cibi.Tre sono - innanzitutto -gli elementi qualificantidei prodotto Coop: il sa-pore, la selezione degliingredienti e l'etichettainformativa. Coop, infat-ti, per le Minestre in bu-sta a marchio, ha punta-to tutto su un'accurataselezione delle materieprime (un'ottantina di in-gredienti circa), per otte-nere una forte caratteriz-zazione del sapore.Cosi i Risotti Coop ai fun-ghi o ai carciofi - per e-sempio - hanno un mar-cato gusto di funghi ecarciofi, la pasta e fagioliha un gusto pieno e ca-ratteristico, e così via.Coop ha voluto evitare,insomma, per le proprieMinestre in busta, ognipossibile standardizza-zione dei sapori. Ogni re-ferenza, quindi, ha unaricetta specifica, elabora-

ta alla luce di ripetuti te-st sui sapore, compreso ilcontrollo della sapidità equindi un dosaggio adhoc del monosodio glu-tammato (dado).Altri 'plus' del prodotto amarchio sono l'utilizzodei grassi, esclusivamen-te vegetali e raffinati, el'assenza di conservanti eantiossidanti aggiunti.Tuttavia, anche se sonodi complessa preparazio-ne, si tratta di prodotti e-stremamente naturali"dal punto di vista dellatecnologia produttiva.Per ogni referenza dellalinea Coop è stato infattimesso a punto un attentomix (gli ingredienti sonoriportati sulla confezione)di verdure liofilizzate edisidratate. La liofilizza-zione e la disidratazione(del tutto simile, quest'ul-tima, all'essiccazione, u-no dei sistemi più antichiusati dall'uomo per laconservazione di alcune

derrate) so-no duesemplicitecnologiemoderneche consen-tono - eli-minandol'acqua - diconservaree ridurre divolume leverdureche, unavolta torna-te in acqua,riprende-l'armo le di-mensioni o-riginarie.Nelle mine-stre in bu-sta Coopsono pre-senti ver-dure sia hó-filizzate chedisidratate.Perché?Per la di-versa "re-sa" sullamateriaprima diquesti duediversi pro-cedimenti.Vediamo inche senso.Con la liofi-lizzazionel'acqua vie-ne tolta

dall'alimento in forma so-lida: il prodotto vienecongelato poi, in condizio-ni di sottovuoto e a bassatemperatura, si estrael'acqua in forma cristalli-na.In questo modo, in assen-za di alte temperature, èpossibile conservare tuttoil patrimonio vitaminicoe le propietà organoletti-che dell'alimento, abbat-tendo l'umidità e quindiil peso della derrata. Ladisidratazione, invece,prevede l'immissione dicalore ad alta temperatu-ra e, successivamente,l'emissione dell'acquasotto forma di vapore.Con questo procedimentoè possibile perciò salva-guardare la consistenzadella derrate.Per questo motivo nelleminestre in busta Coop,sono presenti sia le ver-dure liofilizzate (allo sco-po di esaltare il sapore eil gusto} che quelle disi-

dratate (per garantire laconsistenza e appagare'l'occhio"). Tanto per farequalche esempio, nel Ri-sotto ai funghi porcini ein quello agli asparagi amarchio Coop, sono pre-senti porcini e asparagisia liofilizzati che disidra-tati, per garantire unprodotto estremamentegradevole e naturale dalpunto di vista sia del sa-pore che del gusto e dellapresentazione nel piatto.Analogo è il caso dellaZuppa di verdure nellaquale, come viene dichia-rato nell'ingredientistica,sono presenti ortaggi everdure sia liofilizzatiche disidratati.Nella Pasta e fagioli, in-vece, i fagioli sono disi-dratati e sotto forma difarina, per assicurare ri-spettivamente una mi-gliore consistenza ed ilgiusto sapore; ugualmen-te, nella Crema ai funghiporcini, i funghi sono siasecchi che disidratati inpolvere.

L'ETICHETTAINFORMATIVA '

doppio etichettaggionutrizionale fornisce, ri-guardo alle Minestre inbusta, informazioni com-plete e, secondo la filoso-fia Coop, all'insegna dellamassima trasparenza eal servizio del consuma-tore. Due sono le tabelleinformative riportate sul-la confezione: una riferitaai valori nutrizionali re-lativi a 100 gr di prodot-to, e, a fianco, un'altra ri-feilta invece alla quanti-tà media su una porzionepronta. Grazie a questodoppio etichettaggio,quindi, il consumatorepuò avere un'informazio-ne precisa non solo sulcontenuto nutrizionaledell'intera confezione, maanche di un piatto di mi-nestra pronto. Altrettan-to fedele è la dichiarazio-ne, sulla confezione, delnumero delle porzioni,che corrispondono esatta-mente al vero. Ad esem-pio; il contenuto di una

confezione di risotto da175 gr, una volta portatoa cottura, pesa 500-600gr, pari realmente a dueporzioni medie.

LA CONFEZIONEE I SERVIZIEssendo prodotti ad altocontenuto di servizio, Co-op ha voluto fornire, perle minestre a marchio, lamaggiore comodità dipreparazione e di utilizzopossibile ai consumatori.A partire dalla busta che,grazie alla tacchetta sul-la parte superiore, si puòaprire con un semplicegesto della mano, senzabisogno di forbici o coltel-li. Inoltre, sulla confezio-ne (che grazie alla base asoffietto, può essere ripo-sta anche "in piedi" den-tro la dispensa) è stam-pata una tacchetta scura,a indicare la capienza di500 ml. Perciò, una voltaversato il contenuto nellapentola, si potrà aggiun-gere l'acqua necessariaservendosi della bustastessa, evitando l'uso deldosatore o di altri tega-mi. Nel caso della Pasta efagioli, poi, sono addirit-tura due le tacche appo-ste sulla busta (una corri-spondente a 500 ml, l'al-tra a 250 ml), per consen-tire di preparare, a piaci-mento, una minestra piùo meno densa.

LA PREPARAZIONEBasta seguire attenta-mente le facili istruzioniriportate sulle buste, edecco pronta una buonaminestra fumante. Sitratta infatti di piatticompleti così come sono,senza che sia necessarianessuna aggiunta. Ma èpur sempre possibile, se-condo la propria creativi-tà, "personalizzare" le ti-cette.A questo proposito, sullaconfezione sono offerti al-cuni semplici suggeri-menti per preparare piat-ti "fantasiosi, utilizzan-do ingredienti che gene-ralmente si trovano nelladispensa di casa.

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CONTRO LACOOPERAZIONEUN ATTACCOPOLITICOPERCHÉ I PROVVEDIMENTI DELGOVERNO DEVONO CAMBIAREdi Antonio Bertolini Il testo del Comunicato della Lega na-

lIzionale delle cooperative che pubbli-chiamo ín questo numero di QualeConsumo, merita qualche considera-zione aggiuntiva per rendere ancora u-na volta esplicita la missione ed il ruo-lo del movimento cooperativo e qualesia il senso della manovra che, lungidall'essere solo economica, il Governoha messo ín campo.Partiamo da una considerazione moltosemplice e lineare.

di Giorgio Vozza

IL BUONRICORDO"Una volta - racconta una signo-ra - dopo aver fatto la spesa misono accorta di aver dimenticatoa casa i soldi.Ho chiesto allora ai responsabiledel supermercato se poteva te-nermi i sacchetti per una mezz'o-retta: sarei andata a prendere ilborsellino, avrei pagato e avreiritirato la spesa".Risposta: "Porti pur via le sue co-se, pagherà la prossima volta". Ilconto era di circa 150.000 lire,ma da allora, e il fatto era suc-cesso quattordici anni prima, ladistratta signora si è sempre ri-cordata quella gentilezza, al pun-to che quando le capitava di an-dare in un altra supermercato di-ceva di "sentirsi in colpa".La storia è minima ma vera e ladice lunga su un concetto ben co-nosciuto: costa molto di più ac-quisire clienti nuovi che nonmantenere quelli che si hannogià.Le persone hanno una memoriada elefante: ricordano tutto, tortie favori, ma soprattutto non di-menticano mai uno sgarbo.E il 704%% di quelli che cambianonegozio dicono di averlo fattoperché sono stati trattati male,

Ma cosa cercano le persone neisupermercati?Il risparmio?Sì, ma non è l'aspettativa princi-pale. In una ricerca sugli Iperco-op di pochi mesi fa gli elementipiù importanti nella scelta delposto per gli acquisti venivanocosì indicati in ordine di priorità:freschezza dei prodotti, cortesiadel personale e facilità di acces-so. Poi, ma solo al quarto posto,gli intervistati citavano i prezzibassi.La conferma viene dal direttoredella più grande catena europeadi ipermercati: "Attirare i consu-matori con prezzi stracciati faaumentare le vendite, ed è un be-ne, ma è ancora meglio darsi dafare perché i clienti restino fedeliper un lungo periodo di tempo'.Dunque contano moltissimo lebuone relazioni fra clienti e per-sonale.Certo, se nei supermercati si la-sciasse andar via la gente senzafarla pagare fidandosi della sto-ria del portafoglio dimenticato,non si conterebbero le perdite.Siamo o non siamo un popolo difurbi?

Giorgio Vozza

IN VISITA A ROCHDALE

UNA STORIAPER IL FUTUROMentre questo secolo volge ra-pidamente al termine, si cele-bra quest'anno il 150° anniver-sario della cooperativa fondatadai Probi Pionieri di Rochdalee, fra un anno, i miei cinquan-t'anni di permanenza nel mo-vimento Cooperativo.Mi era, quindi, impossibile ri-nunciare a compiere il "pelle-grinaggio" in quella terra dellaregione di Manchester che die-de i natali, verso la fine dellametà del XIX secolo, alla pri-ma Cooperativa di consumo.Così mi sono accodato alla de-legazione dei cooperatori diCoop Lombardia con curiosa«devozione" in visita al primofalanstèrio cooperativo.Non intendo in questa sede fa-re la cronaca dell'avvenimento,ma rendere testimonianza in-sieme a tutte le generazioni dicooperatori che hanno cercatodi restare fedeli a quella filoso-fia originaria partita dal 1844e verso coloro che l'hanno fattaalla luce dei bisogni più evi-denti e pressanti del loro tem-

CI- re la filosofia ereditata dainostri predecessori alle esigen-ze contemporanee non è cosafacile: il compito si presentaancor più impegnativo oggi perle imprese cooperative che nonconoscono limitazioni geografi-che perché espanse nel mondoed anche perché siamo coinvol-ti in un lavoro che è, alla lucedella nostra storia, inevitabilee allo stesso tempo perenne.Gli stessi successi che celebria-mo in questo 150° anniversa-rio suggeriscono tale necessità.Il movimento cooperativo, no-nostante le preoccupazioni chenoi tutti abbiamo, ha realizza-to notevoli imprese nell'arcodella sua storia, e in particola-re negli ultimi anni anche nelnostro Paese.

C'è stata una rapida espansio-ne in molte partì del mondo:molte cooperative hanno sapu-to rispondere, con impressio-nanti adattamenti, a quei,cambiamenti dell'economia in-ternazionale che stanno tra-sformando l'ordine mondiale.Vi sono significativi segni di ri-presa dell'iniziativa cooperati-vistica nei paesi che hanno ab-bandonato o stanno riformu-landa le loro precedenti econo-mie dirigiste; mentre i proble-mi che si pongono ai paesi invia di sviluppo rendono ancorpiù rilevanti e seducenti lepossibilità della cooperazione.Eppure questi successi nonvengono generalmente ricono-sciuti.Sono pochi i cooperatori nelmondo che sì sforzano di pro-pagandare efficacemente il lo-ro movimento: e sono troppi igoverni che non hanno un ap-proccio chiaro, realistico e one-sto verso lo sviluppo della coo-perazione.Tutto ciò deve cambiare, per-ché il movimento cooperativopossa realizzare compiutamen-te le proprie potenzialità.In una situazione ideale sa-remmo in grado di attuare, co-me se ci trovassimo realmentein un villaggio globale, i prin-cipi di solidarietà, mutualità edemocrazia dettati dai ProbiPionieri di Rochdale?Ho avvertito con netta convin-zione che le nostre regole con-sistono nell'azione di incorpo-rare nuovi valori di democra-zia con l'intento di costruire suciò che già abbiamo, per assi-curare che il messaggio coope-rativo sia il più chiaro possibi-le, e per dimostrare anche aipiù dubbiosi che il tempo nonannullerà il nuovo secolo dellacooperazione.

Giampietro De Micheli

OGGI/DAINIh.;

LA COOP SEI TU.

La società italiana daquasi un cinquantennioha imparato a far convi-vere all'interno del pro-prio tessuto economico,forme miste e diverse diimpresa.Tra queste l'impresa co-operativa ha rappresen-tato, con milioni di socie migliaia di addetti, unpotente strumento diprogresso, di crescitadell'occupazione e delbenessere conquistatodagli italiani.Ma lo ha fatto tenendosaldi alcuni principi ecioè quelli di essere im-presa di uomini e non dicapitali, società volta al-la soddisfazione dei bi-sogni e non al profitto;ha sostanzialmente co-stituito una delle realtàdi impresa sociale pre-senti nel Paese.La Costituzione, che ri-conosce il ruolo socialedella cooperazione, ga-rantisce attraverso l'ar-ticolo 45 Io sviluppo del-l'impresa cooperativa ela sua natura particola-re.Oggi tuttoquesto vie-ne messoin discus-sione conun attaccopesantissi-mo che hacome o-biettivo ilminare lebasi stesse, la ragiond'essere delle cooperati-ve.Da molti anni alcunisettori dell'impresa pri-vata vanno ripetendo li-tanie pelose sulle suppo-ste agevolazioni dellacooperazione; evidente-mente il fatto che le coo-perative sappiano staresul mercato meglio ditanti capitani d'indu-stria ha sempre datogrande fastidio.A tutto questo abbiamosempre risposto con ifatti, ribadendo con a-zioni concrete, con il no-stro comportamento e lenostre politiche d'impre-se alle insinuazioni edai balbettii di chi parladi liberismo la mattinaper praticare il monopo-lio nel resto della gior-

nata.Oggi, grazie alla mano-vra economica del Go-verno, si porta con unadurezza senza prece-denti un affondo pesan-te che vuole colpire lenostre risorse e, di fatto,abolire ogni differenzatra impresa privata ecooperativa.E, come purtroppo mol-te delle iniziative diquesto Governo, unamanovra cieca.Se si vuole cancellare o-gni forma di imprendi-torialità sociale, se sivuole togliere di mezzouna presenza che man-tiene viva la cultura del-l'impresa che punta afare utili ma non profit-ti, perché li reinvestetutti a favore dei soci,degli utenti, si dà provadi una miopia dramma-tica.Ma la cooperazione èforte: lo sanno i nostrisoci, lo dimostrano icentocinquanta anniche proprio quest'annoil nostro movimento

compie.Vogliamo ribadire che lanostra cooperativa faràogni sforzo per tutelarela difesa del risparmiodei soci, garantendo inogni case sul versantedel prestito sociale con-dizioni migliori di quelleofferte dal mercato.Dovremo opporci contutte le nostre forze aqueste manovre che so-no sbagliate, inutili eche si poggiano su unacultura democratica ap-prossimativa e preoccu-pante.Abbiamo dato la dispo-nibilità a dare il nostrocontributo per usciredalla crisi, con i sacrificinecessari, ponendo peròla pregiudiziale di nonconfondere le acque, disaper distinguere natu-

ra e qualità delle impre-se, ruolo loro assegnatodalla storia e dalla Co-stituzione repubblicana.Ma questo governo sem-bra non ascoltare, nonriflettere sulla comples-sità dei soggetti che for-mano una società equili-brata e pluralista.Per questo i cooperatorisi dovranno mobilitareper chiedere con forza dicambiare questi provve-dimenti del governo inmodo da garantire an-che per il futuro un pa-trimonio costruito dagenerazioni di uomini edonne che perla coope-razione, non per il pro-prio profitto personale,hanno faticato, lottato ecostruito.La cooperazione, è beneripeterlo, é un bene col-lettivo basato sul princi-pio della mutualità perla soddisfazione dei bi-sogni degli associati.Questa realtà, quotidia-namente verificabile,sottoposta ogni anno al-l'approvazione dei milio-

ni di soci del-le cooperati-ve, pare esse-re divenuta,in questitempi di ma-linteso liberi-smo, un pri-vilegio.Noi sappia-mo che que-sta lettura è

politica, basata sul pre-giudizio.Crediamo che una socie-tà equilibrata, che vo-glia mantenere saldi iprincipi di uno sviluppomisto e democratico del-l'economia, non possa ri-nunciare al contributostraordinario che i mi-lioni di soci e di utentidelle cooperative ognigiorno sanno offrire conla loro attività.E per questo motivo chesiamo convinti che unaleva importante percontribuire al risana-mento del paese possaessere quella dell'econo-mia sociale portata a-vanti dalle cooperative,preservandone ed im-plementandone le fun-zioni sociali e solidari-stiche.

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BARELLA

'Uno dei progetti più in-novativi è quello messoa punto dalla Barilla conla collaborazione dellaLega per l'Ambiente e ilpatrocinio dei ministeriper la Sanità, l'Ambien-te, l'Agricoltura e Fore-ste e l'Istituto Nazionaledella Nutrizione. Inizia-to nel 1992, ha coinvolto20.000 insegnanti e70.000 studenti. Il primopasso è stato la realizza-zione e la distribuzionedi un libro rivolto ai do-centi delle scuole medie:Percorsi di educazione a-limentare e ambientaleche tratta in modo chia-ro e interdisciplinare ilproblema alimentare e isuoi legami con la cultu-ra, la psiche, l'ambiente,l'ecologia, il mercato deiconsumi e così via, for-nendo numerosissimi

spunti per realizzare iti-nerari didattici spazian-do dalla biologia, allastoria, alla letteratura,alle scienze. Gli inse-gnanti sono stati invitatia sviluppare in classe al-cuni dei temi in questio-ne facendo poi elaborareai ragazzi una ricercasintetica con l'obiettivadi partecipare a un con-corso; premio in palio: 5computer e una stam-pante per allestire unasala informatica nellascuola.I numerosissimi lavoriarrivati alla commissio-ne predisposta dalla Ba-rilla e raccolti in una se-conda pubblicazione:Antologia dei percorsi dieducazione alimentare,dimostrano che l'educa-zione alimentare è unottimo spunto per appro-fondire e integrare lematerie previste nei pro-grammi scolastici senza

il bisogno di trasformar-la in una materia a séstante (rischiando ma-gari di impoverirla pri-vandola di molte poten-zialità).Nel progetto "Barilla - igiovani consumatori nonvengono certo esortati ascegliere i prodotti delMulino Bianco, non rice-vono schemi preconfezio-nati, ma sono incorag-giati a guardare con oc-chio critico il mercato a-limentare sviluppandoautonomamente le loroteorie.

KELLOG'SMeno interattive e sti-molanti le proposte diKellog's, ditta che pureha il merito di aver ini-ziato, sull'esempio ame-ricano, uno dei primiprogrammi di educazio-ne alimentare nelle

scuole.Nel video "fit-to be" unbambino svogliato di-venta attivo e riprende agiocare con i compagnigrazie all'aiuto di unamela parlante che gliraccomanda fra le altrecose di mangiare latte,frutta e cereali; questiultimi, guarda casa, so-no proprio i corn flakes.Morale: corri flakes u-guale fitness, fitness u-guale felicità.S empre firmato Kellog's"Nutrilandia", un accat-tivante cartone animatosui princìpi nutritivi peri bambini delle scuolematerne ed elementaridove circola con successoda diversi anni (peccatoche anche quello finiscainesorabilmente conl'immagine dei corn fla-kes).Discreto anche, ma nonnuovo, i] percorso didat-tico per le scuole ele-

mentari e medie ba:sulla efficace pirandegli alimenti, sui g-pi alimentari e sumetodo interattivo dlevamento delle abitni alimentari.

DANONEE YOMOPiù orientato a unirgine dei consumimentari e a una ric•epidemiologica l'ultprogetto Danone. Cprende materiale ditico sul tema dei prirnutritivi e un questi.rio sulle abitudinimentari che è statestribuito in 500 scicampione, compilatobambini dopo aver Irato con i loro insegiti sul tema "alimentine", quindi rielabodall'équipg pediatdel prof. Giovannir

E ducazione alimentare a scuola? 11 tema fa parte di quello, più com-plessivo, dell'educazione sanitaria, prevista dai programmi

della scuola dell'obbligo. Ma spesso è difficile integrare questoargomento nei cicli didattici. Manca il tempo e, soprattutto,mancano precisi riferimenti culturali. Gli insegnanti,sovraccaricati di lavoro, faticano ad elaborare strategieadeguate che richiederebbero, fra l'altro,una competenza specialistica difficilmenteraggiungibile senza gli stimoli necessari.Allora entrano in giocole grandi ditte alimentari.

INSEGNARLCI

PROGETTI DI EDUCAZIONE ALIMENTARE ELABORAmara_ acimuTA DALLE AZIENDE ALIMENTARI E DELL

~E_

di Carla Barzanòe Piera Cavenaghi

A coprire gli spazi rima-sti vuoti nei campo del-l'educazione alimentarea scuola ci pensano legrandi ditte alimentari edella grande distribuzio-ne che ormai da qualcheanno mettono a puntodifferenziati progetti dieducazione al consumoper le scuole. Questionedi immagine, spieganogli esperti di marketing,dare informazioni scien-tifiche serie e aggiornateai consumatori dà un'i-dea di serietà. La scuolaé un ambiente privilegia-to, attraverso i giovani siraggiungono facilmente igenitori, amplificando almassimo i messaggi. Nel-l'ambiente scolastico iprogrammi di educazio-ne al consumo sponsoriz-zati dalle imprese sonoaccolti benevolmente.Spesso preparati con ric-chezza di mezzi fornisco-no materiale didatticoaccattivante, giochi, vi-deo, poster, libri che sa-rebbero difficilmente re-alizzabili con i modestimezzi normalmente di-sponibili. Restano, talvol-ta, comprensibili per-plessità sui contenuti.C'è il timore che con lascusa dell'educazione leditte passino messaggipubblicitari moltiplican-do quelli, già ossessivi,dei mass media. Proprioper questo motivo in al-cuni paesi europei nes-sun materiale elaboratoda un'impresa privatapuò entrare nella scuolasenza il controllo diun'apposita commissio-ne. Da noi invece l'acces-sò è libero. Sta agii inse-gnanti, previo eventualeparere delle direzioni di-dattiche, accettare e pro-muovere le proposte. Maquali sono le ditte che siimpegnano sul frontedell'informazione deigiovani consumatori?Abbiamo fatto una breve,parziale inchiesta racco-gliendo il materiale di-dattico elaborato da al-cune delle pii' conosciuteindustrie alimentari. Ec-co i risultati.

DALLA CC/MUNITA EUROPEA a cura dì Vera Squarcialopi

POVERICONSUMATORI

A quasi due anni dall'istituzionedel mercato unico europeo i consu-matori hanno visto dimezzare, nelprogetto di bilancio dell'UnioneEuropea per il 1995, i fondi desti-nati proprio alla protezione deiconsumatori. Le proteste che nesono seguite hanno sostenuto cheil grande mercato non deve essereal servizio dei soli produttori e chenon potrà mai funzionare se i con-sumatori non dispongono delle ne-cessarie informazioni e dei mezziper ricorrere alla giustizia in casodi frodi, di mancanza di traspa-renza e di violazione delle normenazionali ed europee. Ora si at-tende che il Parlamento europeo,sempre in linea dalla parte deiconsumatori, ripristini ciò che aiconsumatori è stata tolto.

NORME SULL'IMPORTAZIONE DI PELLICCEScatterà solo il 1" Gennaio 1996 (e non un anno prima come previsto) il divieto di importarein Europa pellicce di animali selvaggi catturati con metodi crudeli, in particolare con le ta-gliole. La proroga di un anno, mal accolta dagli animalisti, è giustificata dalla buona volontàdimostrata da alcuni paesi nell'abolire le tagliole e nell'adottare metodi di cattura meno cru-deli. L'applicazione in tempi ravvicinati del divieto di importazione avrebbe potuto nuocere,infatti, all'andamento dei lavori per la definizione delle norme internazionali che dovrebberoregolare le catture di animali selvatici "senza crudeltà".

MA QUALE ASSISTENZAAi consumatori europei non vanno bene i servizi di assistenza offerti dal mercato, soprattuttoquando si tratta di video e hi-fi, di elettrodomestici, di automobili e di indumenti. Lo affermaun'indagine del Beue - Organizzazione europea delle unioni dei consumatori - che ha preso in con-siderazione SOCE denunce inoltrate da consumatori francesi, tedeschi, greci, irlandesi, olandesi,portoghesi, spagnoli e, naturalmente, italiani. Le accuse più frequenti hanno riguardato il rifiutodi onorare le garanzie con la scusa di un uso improprio del prodotto, la mancata copertura dellagaranzia per alcune riparazioni o componenti, il rifiuto di sostituire o rimborsare il prodotto, unadiversa durata della garanzia rispetto alla promessa o perché al di fuori della rete di distribuzio-ne. Di qui la richiesta alla Commissione europea di una normativa per introdurre Ia nozione di"responsabilità comune' e anche la possibilità per le associazioni dei consumatori di avere rappre-sentanti nelle controversie giudiziarie. Ma si ritengono utili soprattutto campagne di infonnazio-ne del pubblico sull'argomento dei vari servizi di assistenza e sulle garanzie dei prodotti.

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RANDE DISTRIBUZIONE

SOFTWARE DIDATTICOPER L'INFORMAZIONE E L'EDUCAZIONE ALIMENTARE

Arasiminusacínammastoacdarst

ano.Ito focalizzata sullourt, infine, la cani-na della Yomo, chevede un opuscolo egioco intitolati "Ilse di Digestopoli";La: digestione e he-ci dello yogurt. Re-ndo sul genere yo-t la Danone france-con il patrocinio delListero della Cultu-ha promosso negli-si anni un'iniziati-ier i giovanissimi si-imente più interes-te.numerose scuole pa-ne sono stati istitui-telier di degustazio-itineranti: vere e>rie lezioni di gusto,tanto di assaggi,

imparare a conosce-cibi della tradizionenentare locale eIli di altri paesi svi-pando un giudizioCO.

INIZIATIVE PERCONSUMATORI INTELLIGENTI

Le proposte delle industrie private nello scenariodell'educazione alimentare sono comunque ancoraai primi passi. In fu-turo, forse, si molti-plicheranno,Lo spazio non man-ca; nelle scuole ifondi scarseggianoe, bando ai morali-smi, gli sponsor so-no, probabilmente,indispensabili.L'importante è cheai giovanissimi nontocchi sorbire le soli-te formule preconfe-zionato formato spottelevisivo, piene dirassicuranti certez-ze e di consigli tut-t'altro che imparzia-li.Altrimenti viene ildubbio che l'obietti-vo non sia quello diformare dei consu-matori intelligenti_

INIZIATIVE COOPNELLA SCUOLAGli interventi dí educazione al consumo nellascuola sono per la Coop una tradizione consoli-data. Informazione e aggiornamento vengonofavoriti attraverso seminari per i docenti e in-terventi di animazione nelle scuole che vengo-no ideati, zona per zona, dopo aver messo a fuo-co le esigenze locali. Le giornate dei 'giovaniconsumatori", organizzate alcuni anni fa in 40città italiane, spazio informativo-educativo de-dicato interamente ai ragazzi, illustrano le esi-genze alimentari dell'organismo in diverse si-tuazioni isport, ecc,), ricettari, giochi di simula-zione per l'acquisto oculato dei prodotti alimen-tari, esperimenti di progettazione ecologica díspazi urbani, spunti per l'allestimento di labo-ratori di pubblicità, e molte altre proposte chesono disponibili gratuitamente nelle sedi Coopper qualsiasi insegnante ne faccia richiesta.Fra le ultime pubblicazioni Coop, la revisioneaggiornata di Gedeone, Maestro in alimenta-zione, software didattico per l'educazione ali-mentare a cura del professore Marco Riva, do-cente di tecnologie alimentari all'Università diMilano, in collaborazione con Software. Si trat-ta di un gioco interattivo per i ragazzi delle me-die da fare al computer. Un coniglio, un po' sac-cente, dialoga con gli utenti verificando e discu-tente il valore nutritivo di quello che mangianoabitualmente. Simulando opportune correzionidegli ingredienti di una ricetta, di un pasto o diun intero menu, si raggiunge un equilibrio sod-disfacente. Un vocabolario elettronico forniscetutte le informazioni necessarie per chiarirsi leidee sui principi nutritivi mentre un ricettariooffre qualche spunto culinario da arricchire orielaborare. Una parte del programma è dedi-cata anche ai consumatori adulti.Appena realizzati da Coop Lombardia, in colla-borazione con l'assessorato alla Cultura del co-mune di Milano, all'interno dell'iniziativa"Scuola Ambiente" anche due volumi per lascuola media: Buono da pensare dedicato agliinsegnanti e Buono da mangiare, elaborato perstimolare attività didattiche intorno al cibo epensato direttamente per i ragazzi.

Per informazioni rivolgersi a:GB Studio - Tel. 02/70600135

DA UNIPOLUNA POLIZZAPER I CONDOMINILa "polizza globale fabbricati civili" è l'ultimo prodottodella "linea persone" che Unipol Assicurazioni ha realiz-zato con l'intenzione di dare risposte alle esigenze e-spresse da quanti operano nel settore dei condomini.Questa nuova polizza si divide in due garanzie: Conti espese del condominio; Servizio di assistenza 'Condomi-nio no-problem".La prima formula ha come unico beneficiario il condomi-nio, e prevede il pagamento delle sanzioni amministrati-ve inflitte al condominio da un Ente (Comune, Enel, Uf-fici Finanziari) per qualsiasi ragione, comprese le multe,le ammende o altre spese conseguenti ad errori, disat-tenzioni, dimenticanze che possono capitare a chiunqueamministri un condominio.La seconda ha lo scopo di supportare l'amministratorenello svolgimento della sua attività operativa, fornendo-gli informazioni circa la convocazione di una gara d'ap-palto per lavori di manutenzione, la ripartizione dellespese e la contabilità del condominio divenuta dal '93 unobbligo anche di natura Fiscale.

BILANCIOPOSITIVOPER CONADNel corso di una conferenza stampa tenu-tasi a Milano, Camillo De Bernardis, am-ministratore delegato di Conad, ha illu-strato il Bilancio '93 del Conad (Consorzionazionale dettaglianti).Il totale del giro d'affari del Consorzio del-lo scorso anno è di 2.499 miliardi di lire,contro i 2.488 registrati nel 1992.Per quanto riguarda il giro d'affari dellecooperative, vengono rilevati 3.871 miliar-di, in crescita rispetto ai 10.497 miliardidel 1992. Il giro d'affari al dettaglio, inve-ce, è stato stimato in 10.916 miliardi, an-che qui un aumento rispetto ai 10.497 del-l'anno precedente.Per la rete di vendita il '93 si chiude conun consuntivo di 1.440 Margherita (19 inpiù), 1.320 Conad (22 in più) e 2 Pianeta(ipermercati) per un totale di 6.212 eserci-zi o 943.243 mq, dì superfice.

DALL i INTERNO a cura di Andrea Pertegata quale.Re' •

Quindicinale di Coop Lombardia / 1-IS ottobre

lew Comitato RegionaleLombardo

Combino di Antonio Denotali. Massimo Chiesa.redazione Sergio ben ano. Sergio Ghiringlic111.

Marco Muggì, Enrico Migliavacca.Daniele Mulinale. Ugo Pinferi,Enrico Rossi, Adolfo Scalpelli.Giorgio Vana

Menareresponsabile Adolfo Scalpelli

Segreteria diredazione Andrea Pertegato

Editrice Coop Viale Famagosta 75Lombardia 20142 Milano - Tel. 895931Progetto Franco Malagutigrafi. Mana Rosa Torri

Impaginazione Coop I Guado"Impianti Corbeita f M n - Tel. 02-97290272e stampa

Autorizzazione del Ttib. di Milanon. 144 del 14 aprile 1982

Associato allaUnione Stampa Periodica Italiana

La rana di Quale Consunto è di bassa qualità per Instampa ma di alta qualità ecologica. 6 tutta riciclata

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ii2P/75-0Ohi le occasioni

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COSA RAPPRESENTANO: UN FRUTTO DELLA RECESSIONE O UN CAMBIAMENTO NEL SISTEMA DISTRIBUTIVO?

SCOUNTD

NEL 1 994SARANNOAPERTI I PRIMICINQUE PUNTIVENDITA.COME SI(RIAMERANNOE LA SORPRESACHE SVELEREMOPROSSIMAMENTE

di Daniele Moltrasio

dighe il settore della grande distribuzioneIlisfa dinamico ed aperto a continue in-novazioni è un dato ormai acquisito.Nel corso del decennio scorso abbiamo vi-sto, soprattutto nella nostra regione, lacrescita impetuosa degli ipermercati chehanno affiancato la rete tradizionale delsupermercati, allargando cospicuamentel'opportunità all'acquisto dei consumatoricon settori commerciali nuovi per dimen-sioni e gamma d'offerta.Negli ultimi mesi, sulla scia della crisi e-conomica, ma in virtù anche della costan-te maturazione del nostro mercato, hannopreso ad affermarsi modelli distributivifino ad oggi inusuali nel nostro paese, chenel resto d'Europa però vantano una con-solidata tradizione: i discount.

AL VIA

1' 1.050

IDADI E DENTIFRICIO

1.50

Lo sviluppa dei discount,per molti versi ancoracaotico e non sempre ge-stito con criteri di mo-dernità e di qualità, hacomunque posto a Coop,leader della grande di-stribuzione del nostropaese, un quesito nontrascurabile. Cosa rap-presentano i discount?Sono frutto della con-giuntura economica sfa-vorevole che spinge iconsumatori alla ricercadel prezzo a qualunquecosto o sono invece undato strutturale di uncambiamento radicalenel commercio che si o-rienta verso formule di-stributive diverse?Rispondere a questa do-manda ha impegnato legrandi cooperative diconsumatori negli ultimimesi e la risposta allaquale sono giunte nonlascia spazio a moltidubbi: i discount non so-no solo frutto della crisieconomica ma rappre-sentano un modello ver-so il quale una cospicuafetta di consumatori si o-rienta per i propri acqui-sti.

nIn Germania il modellodiscount si è affermatoin una situazione di bo-om economico e rappre-senta oggi una quota dimercato vicina al 20%. Ildiscount inoltre nei pae-si europei è un servizio

al quale si rivolgono tut-te le classi sociali e nonsolo quelle economica-mente più deboli; rap-presenta insomma unarisposta alle esigenze diuna parte dell'universodei consumatori che, permotivazioni diverse, fan-no del prezzo più bassol'obiettivo principale nel-la loro politica l'acqui-sti. In Italia attualmen-te i discount contano u-na presenza variegatacon oltre 1.000 puntivendita suddivisi traspecialisti del settore,soprattutto tedeschi, ealtri piccoli o piccolissi-mi imprenditori. Coopnon poteva restare al difuori di questo mercato,proprio per le valutazio-ni che sono state appenafatte, e quando ha decisodi entrarvi si è posta ro-biettivo di diventarne le-

ader. Allo scopo sonostate create due società,una per il Centro Norded una per il CentroSud, che per l'immediatofuturo avranno il compi-to di sviluppare a ritmimolto sostenuti la no-stra rete di discount.

Si tratta, in sostanza,dopo la fase di riflessio-ne e di studio, di avviareun processo che saràcerto difficile e comples-so ma in grado di porta-re il peso, la tradizione elo stile Coop anche inquesto nuovo ambitocommerciale.Costituite le società, an-che il centro acquisti diCoop Italia ha dato il viaad una divisione di-scount che tratterà con ifornitori per garantire i

prezzi migliori ai nostridiscount. E il prezzo è ilvero, grande punto diforza di questo modellodistributivo. Ridotti alminimo i costi gestione-li, il discount è in gradodi praticare prezzi chevanno dal 30 al 50% inmeno rispetto a quelli dimarca.Per marca, come è ovvio,intendiamo tutti queiprodotti che sono un po'il fiore all'occhiello del-l'industria alimentare eche per fornire un pro-dotto di alta qualitàhanno cospicuamenteinvestito nella ricerca,nella selezione e nellapubblicità.

nOvvio quindi che il prez-zo finale al consumatorecontenga il valore ag-giunto di tutti questiprocessi. Coop si è postal'obiettivo di sviluppareuna rete di vendita chepossa contare un nume-ro di negozi assai grandeanche perché questo è

solo modo per ridurre icosti che più incidono inquesto tipo di modello ecioè quelli di sede cen-trale e di logistica (stoc-caggio e consegna dellemerci).

nPer il 1994 si aprirannonel Centro Nord almenocinque punti vendita chefungeranno da banco diprova per tarare al me-glio tutta la macchinaorganizzativa. R proces-so di costruzione degliautomatismi tecnici amonte, da quelli infor-matici a quelli logistici,è infatti il segreto pergarantire poi uno svilup-po con meno intoppi pos-sibili per un modello dipunti vendita che sono,per la loro natura intrin-seca, uno uguale all'al-tro.In ogni discount Cooptroveranno spazio circaseicento referenze checopriranno i settori d'ac-quisto principali, dalloscatolame ai salumi, lat-

ticini a libero servizio fi-no ai surgelati, con areedi vendita dai 400 ai 600mq. Intervenendo in unsettore condizionato dalprezzo Coop ha voluto inogni caso puntare su unlivello di qualità che fos-se costante ed accettabi-le, rivolgendosi per leforniture di prodotti adaziende di ogni tipo: dal-la piccola industria, aquella cooperativa finoalle multinazionali. Laqualità dei prodotti, perquella fascia di prezzo,sarà dunque un elemen-to flirta della nostra of-ferta.

nUn ulteriore obiettivasarà quello di arrivaread avere marche pro-prie, fisse e riconoscibili,nei diversi settori ali-mentari, visto che il tur-n over di marche, dovutoal frequente ricambiodei fornitori, è una dellecaratteristiche dei di-scount e uno degli ele-menti che tendono mag-giormente a disorientareil consumatore. Resta daultimo da svelare il no-me con il quale la retediscount sarà commer-cializzata.Ma questa è una sorpre-sa che vi sveleremo neiprossimi numeri delgiornale, quando saràdato l'annuncio ufficialedell'apertura dei primipunti vendita. e

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di Luciano Didero

I prodotti biologici rap-presentano una realtà dimercato che, al di là delledimensioni raggiunte (ilfatturato del settore è sti-mato intorno ai 600 mi-liardi nell'ultimo anno,corrispondente allo 0.3per cento dei consumi ali-mentari degli italiani), eche si prevedono in ulte-riore sviluppo nel prossi-mo decennio, ha in primoluogo il valore di modelloalternativo per l'intera a-poindustria nazionale.Del resto dagli anni ot-tanta in poi la naturalitànelle sue diverse accezio-ni è stata argomento for-te (e talvolta abusato) perun grandissimo numerodi imprese, al punto cheper un certo periodo (in-torno al 1986-87) terminiquali naturale, sano, eco-logico e altri sinonimi fu-rono proibiti, allo scopo dinon fare cadere il consu-matore in facili ingannida parte di operatori sen-za scrupoli.Oggi la situazione è radi-calmente cambiata, nelsenso che almeno unaparte del vasto mondoche si richiama alla natu-ralità - e parliamo deiprodotti biologici - è statoregolamentato a livelloeuropeo, per cui parlaredì biologico è un fattochiaro, trasparente e sen-za inutili richiami emoti-vi, mentre continua e an-zi si diffonde ulterior-

FNATURALITÀ DEI PRODOTTI È REGOLATA A LIVELLÓ EUROP-23~

SI FA PRESTOA DIRE BIOLOGICO

IN UNCONVEGNONELL'AMBITODELLA FIERASANA 1994 SI ÈDISCUSSO, DELLANECESSITA DIFARE CHIAREZZANEL SETTOREDEI PRODOTTIBIOLOGICI

ATTmente lo sfruttamentodella natura come argo-mento di vendita.Per questo è necessariauna grande chiarezza inmateria di politiche dimarchio, e la chiedono iconsumatori e gli stessioperatori del settore deiprodotti biologici: se ne èdiscusso nell'ambito dellaFiera Sana 1994 in unconvegno indetto dalla ri-vista Consumatori e dalConsorzio per il Controllodei Prodotti Biologici, u-na delle più importantiorganizzazioni del setto-re.

Si diceva della necessitàdi fare chiarezza intornoalla natura come argo-mento "ombrello" per u-na vasta area produttiva,un insieme di prodottiche agli occhi del consu-matore probabilmenteappare come una galas-sia di difficile compren-sione. In realtà le produ-zioni che chiameremo "amatrice naturale" sonocostituite da diverse fa-miglie e filoni, da quelleche genericamente si ri-chiamano alla natura(ma senza esplicitare intermini tecnici le sue ca-ratteristiche), a quelledel grande filone eco-compatibile (i prodotti alotta integrata, risultatodi tecniche che tendonoalla razionalizzazionedell'impiego dei prodotti

chimici e, ove possibile,all'introduzione di mecca-nismi naturali per il con-trollo degli infestanti, ein questo caso si parla co-munemente di lotta bio-logica), fino a quelle chericadono sotto la regola-mentazione comunitariarelativa ai prodotti biolo-gici (e biodinamici).Perciò, mentre per il mo-mento appare improbabi-le e forse improponibileapprodare ad una codifi-ca dell'immagine dellanaturalità nei suoi diver-si impieghi (dall'etichet-ta, al dépliant, allo spottelevisivo), è perlomenopossibile fare chiarezzaquando si parla di mar-chi e di informazione alconsumatore, sia che ci siriferisca a quelli dell'im-presa che dà il suo nomeal prodotto, sia che siparli dei marchi che perlegge i prodotti biologicidevono mostrare in eti-chetta, e in questo caso siparla dei marchi deglienti di controllo, che ilconsumatore deve cerca-re e riconoscere, in quan-to sono di fatto il marchio"per la sua garanzia e si-curezza".E la regolamentazionedei prodotti biologici par-la chiaro in materia di in-formazione al consuma-tore, che è bene che sap-pia "leggere l'etichetta (odecodificare il messaggiopubblicitario) in modoavveduto: quando accan-to al marchio dell'impre-

sa (e all'eventuale nomedi fantasia dato al pro-dotto) troverà l'indicazio-ne "proveniente da agri-coltura biologica", si trat-terà di un prodotto otti-male da ogni punto di vi-sta, in quanto i suoi in-gredienti saranno biologi-ci almeno al 95 per cento(il legislatore ha volutotenere conto delle neces-sità produttive dei tra-sformatori, non semprein grado di trovare tuttigli ingredienti provenien-ti da processi biologici).Se invece il prodotto saràcostituito solo in parte daingredienti biologici (al-meno il 51 per cento), al-lora la loro presenza po-trà essere segnalata nel-l'ambito dell'ordine de-crescente degli ingredien-ti, nell'intento di qualifi-care il prodotto in questomodo, senza tuttaviadargli quella evidenzia-zione che si avrebbe indi-candone la presenza incaratteri grandi, accantoal marchio.

nVa detto che il settore ri-tiene che questa manieradi indicare la presenza diingredienti biologici siariduttiva e penalizzi lastessa immagine del madotto e gli sforzi che ven-gono fatti per ottenerequesti risultati, ma in at-tesa che venga adottatauna nuova modalità in-formativa che corrispon-

da alla difesa di tutti gliinteressi coinvolti, lo sta-to delle cose è questo.Ma, come si diceva, oggila biologicità del prodottoè incontestabilmente as-sicurata dalla presenzain etichetta di un mar-chio particolare, quellodell'ente che lo ha seguito(e controllato) nel corsodel suo iter produttivo,dal campo ai consumo,passando per le fasi dellaconservazione delle ma-terie prime, della lorotrasformazione, fino alconfezionamento finale,come si suoi dire la cono-scenza completa del pro-dotto 'lungo l'intera filie-

E mentre sulla naturali-tà variamente evocatadifficilmente si può inter-venire (se non in caso diabusi veramente eclatan-ti), il "marchio di control-lo" è un fatto ufficiale chegli enti appongono in eti-chetta su richiesta deiproduttori (che sono delresto obbligati a farsicontrollare, pena non po-tere vendere i prodotticome biologici), ed è beneche il consumatore sap-pia che si tratta di entiprofessionalmente quali-

ti che il ministero perl'Agricoltura ha designa-te ad operare in veste dipubblici ufficiali, e al mi-nistero sono sempre e co-munque chiamati a ri-

spondere.Così, il consumatore checerca il prodotto biologicoe non si accontenta deigenerici richiami alla na-tura, ha lo strumentogiusto per capire se ilprodotto Io è veramente:basta che cerchi in eti-chetta l'indicazione del-l'avvenuto controllo daparte di uno degli entisottoindicati:- Consorzio per il Con-trollo dei Prodotti Biolo-gici- Aiab (Associazione ita-liana per l'agricolturabiologica)- Demeter (i biodinamici)- Suolo e Salute- Amab (Associazionemarchigiana per l'agri-coltura biologica)- Bioagricoop- AgriecobioSi tratta di sette enti chesvolgono un compito pro-fessionalmente moltoqualificato, veri punti diriferimento per il consu-matore: indipendente-mente da quale di essi ilproduttore avrà volutoscegliere, si è sempre inpresenza di una forte ga-ranzia che il legislatorecomunitario ha voluto ein ogni paese ha presoforme di questo tipo.Ma il consumatore ga-rantito è prima e soprat-tutto quello informato ecurioso: la lettura dell'eti-chetta e la comprensionedei messaggi sono i veristrumenti per la "sua" si-curezza.

Ho

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LA DIFESA DELLE RISORSE NATURALI NEI TEMI DELLE ASSEMBLEE NAZIONALI DELLE

In chiusura dei lavori della V Assemblea'nazionale (Sorrento, settembre 1992), èstato deliberato fra l'altro di realizzarequesti appuntamenti a scansione più rav-vicinata, orientandoli in senso monote-matico per concentrare l'attenzione, la di-scussione, l'approfondimento dei proble-mi. Ogni 18-24 mesi, quindi, verrà orga-nizzato un appuntamento nazionale, sutemi specifici di volta in volta diversi, o-rientando la discussione nel senso delladefinizione delle strategie complessive diCoop, tanto sul versante delle scelte im-prenditoriali che su quello delle politichesociali. Va da sé che questi due filoni sonofra loro costantemente intrecciati, reci-procamente interdipendenti, capaci ognu-no nel proprio ambito di assicurare svi-luppo, consenso, credibilità al Movimentocooperativo di consumatori.La scelta di aprire questa serie di scaden-ze con il tema dell'ambiente era già statasuggerita dai lavori di Sorrento, ed hatrovato in corso d'opera una confermapuntuale della propria centralità, tantoper l'attenzione diffusa nella pubblica o-pinione, che per 3a necessità di connotarein modo più marcato l'agire di Coop nelsenso della propria missione di impresa.

di Marco Maggi

Il punta di riferimentoobbligato dell'impegnoper le future assembleegenerali nazionali è laconferenza delle Nazio-ni Unite su "Ambientee sviluppo", tenuta aRio de Janeiro nel giu-gno 1992. Oltre 120Capi di Stato e 1.000associazioni, fra le qua-li l'Alleanza Cooperati-va Internazionale, han-no discusso un piano diazione per iniziative ef-ficaci e mirate, raccoltenella cosiddetta "Agen-da 21": uno scadenzia-rio dì impegni per il 21°secolo.Il Trattato di Maestri-cht, a sua volta, ha av-viato un confronto sullosviluppo sostenibile, infavore del quale sistanno analizzando in-centivi fiscali, certifica-zioni della valenza eco-logica dei prodotti (Eco-

label), criteri di stesuradei bilanci aziendaliche comprendano laquantificazione delle ri-sorse naturali impe-gnate nel corso dellaproduzione.

LACONSAPEVOLEZZAECOLOGICA VIRAI CONSUMATORI

Gli anni '80 ci lascianoin eredità luci ed om-bre, nel percorso di ma-turazione di una co-scienza ecologica argo-mentata e diffusa. Dauna parte, il fatto posi-tivo della forza acquisi-ta dalle organizzazioniambientaliste, della lo-ro capacità di influen-zare scelte e decisionianche politiche. Dall'al-tra, il limite di una opi-nione pubblica che simobilita generalmente

solo sotto emergenza(vedi Chernobyl), inmodo spesso emotivo eperciò passeggero.Le analisi comparativefra gli atteggiamentidei consumatori italia-ni e degli altri Paesieuropei non depongonoa nostro favore. Un e-sempio per tutti: da u-na ricerca Mintel emer-ge che il 27% degli in-glesi è disposto a spen-dere fino al 25% in più,pur di acquistare pro-dotti non inquinanti;secondo una indagineCENSIS del 1993, in I-talia il maggior prezzoaccettabile per prodottiecologicamente sicurinon eccede il 5-10%.La consapevolezza delproblema ambiente ècomunque più elevatarispetto alla media, nelparticolare target costi-tuito dai Soci Coop. Da

una recente inchiestadel mensile "Consuma-tori", si ricava che il20% dei Soci attivi par-tecipa ad azioni di vo-lontariato ecologista, il76% conosce, sa classi-ficare ed acquista rego-larmente prodotti abasso impatto ambien-tale, il 71% auspica undecentramento dellecompetenze deliberati-ve ed operative sull'am-biente dall'autorità sta-tale a quella locale_

IL RUOLODELLA GRANDEDISTRIBUZIONE

Non sono mancati, ne-gli ultimi anni, nume-rosi tentativi da partedella grande distribu-zione, a livello interna-zionale, per accreditaredi sé una connotazione"verde". Nei Paesi CE-

E, il 75% delle catenecommerciali ha realiz-zato campagne di infor-mazione ambientale ri-volte ai propri dipen-denti; il 88% delle stes-se ha destinato azionisimili ai clienti; il 71%ha escluso dall'assorti-mento prodotti nociviper l'ambiente; iI 48%ha utilizzato slogan - e-cologisti nelle campa-gne di comunicazione.Accanto ad iniziative dimera facciata, esistonoesempi di impegno se-rio, coerente e credibi-le. Migros in Svizzera,Leclerc e Carrefour inFrancia, Tengelmannin Germania, Marks &Spencer in Inghilterra,Irma in Danimarca,Cooprix in Canada,Wal-Mart negli StatiUniti possono vantarerealizzazioni significa-tive nel campo degli

imballaggi, del rispar-mio energetico, dell'im-patto ambientale delpunto vendita, dellaqualità ecologica e con-surnerista dei prodotti.

LA COOP EL'AMBIENTE:I PIU RECENTIFILONI DI LAVORO

Nel decennio trascorsoabbiamo lavorato lungodue filoni principali: dauna parte interventisui prodotti, sul packa-ging, sull'assortimento;dall'altra attività di a-nimazione culturale esociale che riprendesse-ro ed amplificasseroqueste scelte commer-ciali, ed in più aggiun-gessero iniziative origi-nali quali la realizza-zione dei parchi didat-tici, Ia collaborazionediffusa con le associa-

DALLA STAMPA o curo di Luciano videro

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A QUANDO IL VINO"VIRTUALE"?Quando si utilizza il termine virtuale si intendeparlare di " ualcosa che non c'è ma sembra checi sia", alla base di molti videogames e giochiinterattivi: nel prossimo futuro a quanto pare cisi potrebbe imbattere in prodotti alimentari do-tati di una immagine (e magari di una classifi-cazione merceologica) virtuale, nel senso inquesto caso di una loro identificazione organo-lettica non più realizzata dall'uomo con i suoisensi, ma da una macchina molto sofisticata,per mezzo dei "suoi" sensi, appunto virtuali.Nel caso del vino assisteremo dunque allascomparsa della antica professione del somme-lier, di una figura di esperto che assaggia e an-nusa un vino, non soltanto ricostruendo 11 pro-filo" del prodotto e facendolo conoscere al con-sumatore, ma abbinando l'analisi gustativa al-l'origine del prodotto, alla storia del vitigno, al-la memoria dei giorni di sole e di pioggia diquella certa annata: un identikit tecnico e uma-no allo stesso tempo. Saprà "la macchina" farealtrettanto e parlare al cuore del consumatore?

USA: VERSO LA BATTAGLIA FINALE CONTROIL FUMOD'Ora in poi in California non si potrà fumare più da nessuna parte (o quasi): una noti-zia tanto lapidaria quanto chiara. Infatti il divieto, già operante in ogni tipo di struttu-ra pubblica, con un recente provvedimento si estenderà anche ai luoghi di intratteni-mento (a meno che non siano concepiti in modo da separare efficacemente le aree nellequali il fumo è ancora permesso) e perfino agli uffici privati, nei quali basterà la con-trarietà al fumo di pochi per fare scattare il divieto per tutti gli altri colleghi. E forsenel giro di pochi anni parleremo dei fumatori come di una specie "in via di estinzione".

L'ITALIA CHE RICICLAIl vetro, la carta, l'alluminio, la plastica, tutti materiali che è bene non sprecare e anziriutilizzare, anche perché quando finiscono nei cassonetti oltre al mancato recupero siha un ulteriore costo per lo smaltimento. Ragioni che dovrebbero spingere fortementecittadini e amministrazioni lungo la strada del riciclaggio "di massa'. In realtà questaimportante attività mostra segni di stanchezza, e primato del recupero che passa al-le piccole città: nel caso del vetro per esempio, al primo posto troviamo Sondrio, segui-ta da Merano e Varese, quindi da Milano; solo al dodicesimo posto Bologna, una cittàche aveva cominciato questa attività con una spinta notevole. E i primi a lamentarsisono proprio i cittadini, che segnalano un servizio di svuotamento delle "campane" nonefficiente: quando il livello del recupero non è soddisfacente le amministrazioni do-vrebbero domandarsi se fanno il necessario per facilitarlo. E

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8 OTTOBRE:GIORNATA EUROPEAPER LA RICERCASUL CANCROSi è tenuta anche quest'annola giornata dedicata alla ricer-ca sul cancro. L'otto ottobreCoop Lombardia, insieme amolti altri soggetti della gran-de distribuzione, ha fortemen-te pubblicizzato e sostenuto u-na campagna tesa a raccoglie-re fondi per la ricerca.L'uno per cento degli incassidi tutta la rete Coop, realizza-ti durante quella giornata sa-rà devoluto all'Associazione i-taliana per la ricerca.Ringraziamo i consumatori, idipendenti e tutti quanti han-no contribuito a fare di questagiornata una tappa verso lasconfitta di questa malattia.

SOCI COOP - SALSOMAGGIORE TERME, 16-18 NOVEMBRE 1994 ARMEE

LACONSAPEVOLEZZADELL'URGENZADI UN COSTANTEIMPEGNOECOLOGICONEI SOCICOOPERATORI

FERMIAMOL'ABUSO DEI PESTICIDI.

FIRMIAMO ALLA COOP PER UNA NUOVA LEGGE.

PER IL XXI SECOLOzioni ambientaliste,l'intervento in Africaper una agricoltura e-co-compatibile.Le scelte commercialipiù significative hannoriguardato i prodotti (amarchio Coop o "Pro-dotti con amore"), eli-minando fosforo e CFC,sostenendo quei pro-duttori che lavorano inmodo ecologicamentecorretto, offrendo quin-di un assortimentocomplessivo garantitodall insegna e di altoprofilo "verde'. Agli im-ballaggi è stato dedica-to un complesso proget-to, che interessa mas-sicciamente anche lalogistica, e che è in fasedi ultimazione. Anchesull'impatto ambienta-le del punto vendita so-no in corso approfondi-menti per quanto ri-guarda l'energia, i ri-

fiuti, gli scarichi idrici,le emissioni atmosferi-che, il rumore.

GLI ELEMENTIDI UNA NUOVAPOLITICA COOPPER L'AMBIENTE

Per la propria partico-lare natura, insieme diazienda commerciale edi associazione di con-sumatori, Coop è unpunto di scambio di u-mori, proposte, richie-ste fra due mondi chespesso comunicano condifficoltà: quello dellaproduzione e quello delconsumo. Il nostro im-pegno ambientale, purconcreto ed articolato,ha scontato sino ad og-gi una certa frammen-tarietà nella realizza-zione e nella comunica-zione; ciò ha spesso si-gnificato dispersione di

risorse, a causa delmancato sfruttamentoa livello nazionale dellemigliori esperienze del-le singole Cooperative.Con I impegno di lavo-rare per iI futuro inmodo più coeso e siner-gico a livello di movi-mento, è importantefissare e perseguire unterreno di lavoro preci-so. Ecco quindi i nostri"10 principi di azioneambientale":• contribuire alla sal-vaguardia delle risorsenaturali e alla riduzio-ne dell'inquinamento.attraverso una valuta-zione preventiva deglieffetti ambientali ditutte le nostre attività;• adottare le misurepiù efficaci per ridurreal minimo ogni forte diinquinamento derivan-te dalla nostra attività;• offrire merci e servizi

che rispondano in modocoerente a requisitiambientali;• inserire nel nostro la-voro il principio del "ci-clo ecologico', coinvol-gendo l'intera filieradelle merci dalla pro-duzione al consumo;• trattare e trasportarele merci con l'impegnodi ridurre il più possi-bile l'impiego energeti-co;• impegnarsi nella ri-duzione a monte dei ri-fiuti, promuovendo ilprincipio delle "4 R": ri-duzione, riutilizzo, re-cupero, riciclo;• incoraggiare l'adozio-ne di strumenti per lavalutazione della com-patibilità ambientale diprodotti, imballaggi,processi produttivi;• promuovere fra soci,clienti e dipendenti unpiù forte senso di re-

sponsabilità verso l'am-biente;• partecipare al dibat-tito sulle questioni am-bientali per migliorare,anche attraverso unquadro legislativo piùavanzato, l'attenzioneche la società nel suocomplesso dedica al-l'ambiente;• controllare in modocostante la reale appli-cazione dei princìpi ditutela ambientale nel-l'agire del nostro siste-ma.

I SOGGETTICOINVOLTI

Elementi portanti ditutto il programma am-bientale di Coop saran-no l'informazione e l'e-ducazione al consumo.Il mondo della scuolaverrà interessato inmodo privilegiato; ac-

canto a questo, confe-renze, pubblicazioni edaltri strumenti sarannodestinati ai consumato-ri adulti, invitandoli apreferire quei prodottiche si pongano conl'ambiente in un rap-porto di compatibilità.La partecipazione deisoci e del personale sa-rà indispensabile per larealizzazione piena ecoerente di tutto l'im-pianto strategico finqui delineato. Una par-tecipazione che dovràessere sostenuta, piùche nel passato, da mo-menti e strumenti in-formativi e formativi,allo scopo di far risalta-re la nostra distintivitàdi impresa, creando coni diversi interlocutori(clienti, associazioni et-c.) una rete di rapportidocumentati e produt-tivi.

9

TRE PER DUEIN GIALLOA BONOLAOreste Pivetta, Tre per Due,Donzelli editore, 143 pagine, 22.000 lire

Di solito non facciamo recensioni di libri di narrativa. Il'nostro giornale si occupa di consumi, ambiente, salute,turismo. Eppure di questo giallo dobbiamo parlare. Eambientato al Centro commerciale Bonola. La cosa non èsfuggita ad Alessandro Lago, il presidente di Iper Lom-bardia, che al Bonola ha lavorato per molto tempo quan-do l'Ipercoop di Sonala era solo il primo della fortunataserie. Insomma tra il mezzo milione di passaggi di perso-ne al Bonola, c'è sicuramente un giovanotto che apparen-temente guarda le vetrine, gli scaffali, le persone, ma in-vece sta immaginando storie per farne un libro. Stiamoparlando dell'autore, Oreste Pivetta. Non lo abbiamo an-cora incontrato con il carrello, e forse in questo momentosta frequentando altri luoghi che gli serviranno per am-bientare la prossima storia. Ovviamente di un giallo nonsi racconta la trama e tanto meno si dice chi è l'assassi-no. Scopritelo da voi.

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Dalla primaUN PO' DI OTTIMISMOSUL MERCATO DEI CONSUMI

consumi durevoli. Moltograve la ripercussionesul settore delle costru-zioni e quindi anche del-l'abitazione. Ma la stessaspesa quotidiana ha su-bito trasformazioni inci-sive. Per aumentare laquota di risparmio le fa-miglie hanno messo incampo diverse strategie:si è privilegiato il com-mercio moderno, cioè lagrande distribuzione,hanno modificato la

composizione della spesapenalizzando i compartipiù elevati" come il pe-sce, dice il rapporto,"hanno ricercato i prezzipiù convenienti' e, in as-

senza di altre alternati-ve, si è abbassato il livel-lo dei prodotti di consu-mo passando dall'olio alburro, dal prosciutto cru-do a quello cotto, allamortadella e casi via. Lefamiglie hanno cioè sosti-tuito le merci dei grandimarchi con le merci inno-vative a miglior prezzo.E questo testimonia lanascita di una nuova for-ma di grande distribuzio-ne: i discount. Sarannoessi la forma dominantedel commercio del futu-ro? Intanto va detto cheessi hanno già assorbitouna certa percentualedel mercato. Ora la Coop

sta per presentarsi inquesto segmento delmercato con una sua or-ganizzazione, anche se isuoi ipermercati hannoretto finora bene alla cri-si recessiva. mentre sonoandati meno bene i su-permercati e hanno tenu-to le superfici di venditainferiori. L'importante ècomunque per Coop,mantenere il suo spiritodi modernità e di atten-zione alle trasformazioni.Ecco perché nasce la retedei discount, nella qualesi mantengono tutte legaranzie della qualità,cioè del rispetto del con-sumatore.

Prosegue la difesa selettiva delle famiglie

Variazioni GENERALI ALIMENTARInei diversisegmenti

SERVIZI

2.5

NONALIMENTARI

(%) 2,52,01,5 11,00,5

—1--% 0,0 --I

-0,5 0.i

-1,0-1,5-2,0-2,5-3,0 —

3Fante: Previsioni COOP

PREZZI AL CONSUMOVariazioni in alcuni settori rispetto alla media

1° semestre 1994

Auto-mobile

Mobili

Alimen-tari

Calzature

Comuni-'azioni

Elettro-demestiri

Affitti

Prodottipuliziarasa eigiene

persona

32 1.8 2

0.5

2.5

0.5 0.5

0/012

-3-4 r,

1 5

4

DISTRIBUZIONE FINALEVariazione vendite reali

Italia - 1993 e 1° semestre 1994

r- 0.2

- 0.5

-2 --- 2.1

% - 3 -

0

CONSUMI 1993La difesa delle famiglie si fa selettiva

Variazioni nei diversi segmenti (%)

NONGENERALI ALIMENTARI SERVIZI ALIMENTARI

- 5.7

VARIAZIONE MEDIA 4. 2,9 %

»501921091ma'

RAS.

Variazioni in alcuni settori rispetto alla media

1° semestre 1994

3.5

-5TRADII. SUPER- SUPERETTES IPER- G.M.•M.P. E

EXTRAIIM. ALIMENTARI MERCATI MERCATI

NEGOZI

FONTE: Elaborazione COOP su dati ISTAT 1 993 1° Sem. 194

DAL RAPPORTO ECONOMICO ANNUALE DELL'ASSOCIAZIONE LOMBARDA COOPERATIVE DI CONSUMATORE

PUBBLICHIAMOUNA SERIE DJGRAFICI, I PIUOMOGENEIRISPETTOAl CONSUMIQUOTIDIANI,ELABORATIDA VALERIODI IORIO

LE FAMIGLIESI DIFENDONODALLA RECESSIONE

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La cartadelformaggi

italiani"p,le repor I Opland MIMO

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1.1112•-•,11

NTI TIPI, TANTE FORME, TANTI GUSTI 111.11.1

FORMAGGIDALLA INO1TEDEI TEMPI

LA LUNGA STORIADI EVOLUZIONEDEL PRODOTTOCHE ERA TANTOSACRO DA ESSEREFATTO DASACERDOTI. IN UNSUPERMERCATOCOOP 250QUALITÀ DIVERSE.DAL 13 AL 22OTTOBRELE PROPOSTEDELLA NOSTRAAZIENDA NEI SUOIPUNTI VENDITA

ei fa presto a dire formaggio. Oggi ne trovia-Wmo per tutti i gusti e per tutte le tasche, in unnumero quasi infinito di sfumature di sapori.Ma il formaggio così piacevole alla fine di unpranzo, o come sostituto del pranzo stesso, na-sce, si può dire, assieme all'uomo o almenoquando l'uomo intuisce che da alcuni animali èpossibile ottenere quel liquido prezioso che è illatte. Al British Museum di Londra è esposto il

cosiddetto "fregio della latteria". Si tratta di unbassorilievo numerico, risalente al terzo millen-nio avanti Cristo, che riassume le principali fasidella produzione del formaggio partendo dallamungitura. Le varie operazioni sono compiutedai sacerdoti. La strada per arrivare alla tavoladei giorni nostri è quindi lunghissima, leggia-mola sinteticamente così come è descritta nellabella carta dei formaggi distribuita da Coop.

(Se qualcuno fosse in-teressato può richie-derla a Coop Lombar-dia, Ufficio Pubblici-tà e promozione ven-dite, tel. 02189593328).

COSÌ RACCONTALA MITOLOGIA

CLASSIFICAZIONEDEI FORMAGGI

Aristeo, figlio di Apollo eCirene, imparata l'artedal centauro Chirone,decise di ingraziarsi ilgenere umano insegnan-dogli a quagliare il latte.Il suo allievo prediletto,Cambia, re dei Lidi, in-ventò a sua volta la ca-gliata, la ricotta e il lat-temiele.

Il formaggio nell'etàromanaI Romani, non solo intro-ducono nella produzionedel formaggio il lattevaccino e bufalino, macon loro l'industria case-aria diventa una redditi-zia attività economica. Iformaggi assumono, permezzo di stampi di legnoo di bosso, forme fanta-siose e vengono consu-mati freschi o stagionati,quasi sempre però affu-micati.Era il cibo di tutte leclagsi sociali, indispensa-bile soprattutto per i po-veri, per i quali era pres-soché impossibile cuci-nare in casa. Rientravanella razione del legiona-rio, insieme al grano, al-la carne di montone, allardo e al vino.

D formaggionel MedioevoPantaleone da Confien-za, medico vercellese,nella sua Summa latcti-cinorum, ci ragguaglia

dettagliatamente sui for-maggi in uso in Italiadurante il Medioevo. Dalui veniamo a sapereche, a quell'epoca, esiste-vano già molti formaggiin auge ancora oggi eche, per esempio, nessu-no di essi poteva rivaleg-giare in bontà col piacen-tino, annotando poi checodesto formaggio pia-cenano da alcuni è dettoanche parmigiano, per-ché anche a Parma se neproduce di analogo, nonmolto diverso per bontà,

Arriva il progressoanche nel formaggioA poco a poco le tecnichecasearie migliorano e la

tradizione manuale con-tadina viene superata.L'incremento della ri-chiesta modifica i proces-si produttivi e si giungealla produzione di serie.Certi formaggi che, persecoli, erano specialità diun territorio ristretto,vengono fabbricati nellepiù disparate località,spesso lontanissime dal-la zona di origine. Ri-mangono però ancora al-cune oasi. Quante sono?Dove sono?Non è facile dirlo. Biso-gna armarsi di pazienzae cercare, il che è indub-biamente una delle coseche rende la vita piace-vole.

Abbiamo tre modi di clas-sificazione dei formaggi.Considerando il tipo dilatte usato, si hanno:formaggi vaccini;formaggi ovini;formaggi caprini;formaggi bufalini;formaggi misti.Considerando il tipo di lat-te usato, si hanno:formaggi a pasta molle,ovvero con più del 40% diacqua;formaggi a pasta dura,con meno del 40% di ac-qua.I formaggi a pasta molle, aloro volta, si dividono in:formaggi freschi, cioè mes-si sul mercato quasi subitodopo la loro preparazione;formaggi stagionati, che,prima di essere messi sulmercato, hanno bisogno diuna certa stagionatura, inluoghi appositi, affinchéraggiungano una perfettamaturazione. In altri pae-si, fra cui la Francia, i for-maggi a pasta molle ven-gono invece divisi in:formaggi a crosta fiorita,riconoscibili per l'internocremoso e, particolarmen-te, per il colore rosato del-la crosta, fiorita della muf-fa bianca del penicillium,che può variare a secondase il latte è stato o no pa-.storizzato.Nel primo caso la crostaappare come spruzzata dicandide spore, nel secondoassume una colorazionebianco-panna naturale;formaggi a crosta lavata, iquali hanno una crostanaturale che viene lavatao lasciata a mollo in unasalamoia, allo scopo di ac-crescerne l'aroma e facili-

farne la maturazione, cheavviene in cantine umide.La tonalità della crosta èdeterminata dalla fre-quenza dei lavaggi o dalladurata dell'immersione insalamoia. Tali formagginon danno luogo a muffe,ma la loro superficie attirale colture del bacteriumnans, che ne aiuta la ma-turazione;formaggi a crosta natura-le, in cui la maturazioneprocede non solo dall'e-sterno verso il centro, maanche viceversa, dando alprodotto una consistenzaassolutamente uniforme.Tra i formaggi a pastamolle stagionati, un accen-no particolare va ai for-maggi erborinati. Si trattadi formaggi la cui pasta ècaratterizzata da striatu-re, più o meno intense, dicolore verde-blu, Oggigior-no la comparsa di questevenature viene spesso faci-litata dall'immissione, nelcaglio, di fermenti lattici edi muffe (panici/haat glau.climi oltre che dalla fora-tura, bel corso della sta-gionatura, della crostamediante appositi aghi dìrame. 1 formaggi a pastadura si dividono in; for-maggi crudi, se la tempe-ratura della cagliata non

sarà stata portata a più di38°C. Tutti hanno unacrosta naturale che puòessere grattata via e sosti-tuita da cera, più efficacecontro la disidratazione; inquelli non trattali è visibi-le il segno della tela in cuisono stati avvolti.formaggi cotti, se la tem-peratura della cagliata sa-rà stata portata a più di38°C. La cagliata vienequindi pressata il più pos-sibile per eliminare lamaggior quantità di siero.Questo procedimento cau-sa una fermentazione par-ticolare che, durante lastagionatura in cantinecalde, fa gonfiare legger-mente la pasta e producela caratteristica occhiatu-ra. Infine, considerando laquantità di grasso presen-te nel formaggio, abbiamola seguente suddivisione:formaggi grassi, aventi u-napercentuale di grassosulla sostanza secca noninferiore al 42%; formaggisemigrassi, aventi unapercentuale compresa frail 20% e il 42%; formaggimagri, con una percentua-le inferiore al 20%.

E ARRIVIAMO AD OGGIOggi in un moderno supermercato Coop sonopresenti circa 250 tipi diversi di formaggio, unasettantina dei quali venduti come una volta.di-rettamente al banco tradizionale.Tanti, vero? E gli uffici acquisti continuano unaricerca sempre più approfondita per offrire i mi-gliori prodotti nazionali ed esteri.Sono 12 le regioni italiane rappresentate nellageografia dei formaggi Coop e sono già otto lenazioni che trovano spazio nei banchi refrigeratidei suoi supermercati.Dal 13 al 22 ottobre Coop accenderà i suoi riflet-tori su questo interessante prodotto e proporràmolte qualità di formaggio a prezzi molto com-petitivi.Assieme ai formaggi, tutto quello che occorreper gustarli al meglio e cioè, vini, olio e verdure,anch'essi a prezzo speciale.

COME CONSERVARLIIl formaggio è un alimento vivo, che col tempo si trasforma,quindi va conservato in un ambiente idoneo.Il luogo ideale è un locale buio, umido e con temperaturacostante fra i 6° e i 7'C.Difficilmente però, nelle abitazioni di oggi, è reperibile unluogo siffatto, quindi si dovrà giocoforza ripiegare sul frigo-rifero, usando i seguenti accorgimenti:Collocarli sempre nella parte più bassa dove la temperatu-ra è meno fredda.La parte tagliata va sempre coperta: con un foglio di allu-minio o una pellicola di plastica quella dei formaggi freschio morbidi, con un panno umido quella dei formaggi a pastadura. Avvolgerli in carta o panno per riparli dalla luce,quindi inserirli in un sacchetto di plastica nel quale saran-no stati fatti alcuni fori.Non mettere mai i vari formaggi in diretto contatto fra loro.Estrarli dal frigorifero almeno un'ora prima di servirli.

COME TAGLIARLIAd ogni formaggio il proprio taglio: un taglio che non develasciare troppa crosta a chi segue e, nello stesso tempo, de-ve facilitare l'ulteriore conservazione.Andranno tagliati:- a fattine, come una torta: i formaggi rotondi, di medio dia-metro, a pasta piuttosto morbida;

- prima in punta, quindi a fettine: le porzioni ottenute daformaggi bassi e rotondi. di grande diametro;- a fettine per sbieco.' le porzioni ottenute da formaggi alti erotondi;- in due: i piccoli formaggi rotondi;- prima a metà, quindi a fettine: i formaggi quadrati;- in porzioni: i formaggi piramidali o conici;-a lamelle fini: le parti che si presentano sotto forma di di-sco;- a spicchi: i formaggi rotondi.

COME SERVIRLIformaggi vanno presentati in tavola

su di un piatto unico, meglio se dilegno. Ogni formaggio dovrebbeavere il proprio coltello, che alcu-ni vogliono bagnato nell'acquaper facilitare il taglio.1.1 buon gusto esclude di infilarenei formaggi bandierine o car-tellini con il nome e la prove-nienza.I formaggi vanno tolti dal fri-gorifera almeno un'ora primadi essere serviti e ad essi nonva assolutamente né grattatané asportata la crosta. -

9

Un piatto di formaggi che si rispetti deve contemplarne al-meno quattro o cinque qualità: uno dovrebbe essere a pastamolle e dolce, uno a pasta molle e saporita, uno erborinatoe uno a pasta dura. Per i formaggi molli e dolci non bisognascordare il sale, il pepe e l'ampolla con l'olio d'oliva; even-tualmente non stonano alcune ciotoline contenenti aglio,prezzemolo, basilico o altre erbe aromatiche tritate fine-mente. Per i formaggi piccanti è indispensabile una coppet-ta contenente riccioli di burro fresco. Decorate il piatto deiformaggi con teneri gambi di sedano bianco, foglie di lattu-

ga, ravanelli e olive.Un cestino di noci andrà sem-pre bene; non dimenticate leclassiche pere (di grandezzamedio-piccola) con iI Grana oil Parmigiano Reggiano e lefave, quand'è stagione, con ilPecorino.Accompagnate i formaggi conalmeno quattro tipi di pane:bianco, casereccio, integrale,di segale, nonché dei cracker-s. Per lo Squaquerone passia-mo suggerire delle piadinecalde mentre, per i formaggimolli e saporiti, saranno mol-to apprezzate delle fette dipolenta abbrustolita.

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DOPO QUELLI PER GLI AEREI E LE NAVI ECCO I "PORTI DELLE COMUNICAZIONI"

QUANDOL'INFOPM

L 11 informazione è potere. Il banchiereinglese Rothschild realizzò una for-

tuna perché riuscì, grazie al suo sistemadi informazioni, a sapere prima degli altricome era andata la battaglia decisivacontro Napoleone. E alla City londinesefacevano affari coloro che avevano im-piantato un sistema di comunicazione checollegava Londra con il promontorio dellaCornovaglia. Le navi che arrivavano invista della prima propaggine di Albionesegnalavano alla costa il loro carico. Conun sistema di ripetitori, le informazionisulle merci in arrivo giungevano in anti-cipo ad alcuni operatori della borsa.E di esempi così se ne potrebbero fare aiosa.di Ugo Pinferi

CORRELA PESCA .Quando sui giornali leg-giamo le statistiche sulreddito pro-capite deivari paesi, ci si meravi-glia che nelle prime po-sizioni ci sia l'Islanda.Terra affascinante, conpaesaggi lunari e glacia-li, con una disponibilitàdi acqua calda che con-sente praticamente il ri-scaldamento di tutte lecase. Ma il turismo è po-ca cosa (costa il viaggio,sono cari gli spostamen-ti) e l'unica grande atti-vità è la pesca. Ma se cifermassimo solo a questiaspetti non capiremmo.Si tratta di pesca, masopportata dalla ricercae dalle realizzazioni tec-nologiche.La Ice Tec è una societàdi Reykjavik che vendeun sistema di comunica-zione che si avvale del-l'uso del satellite multi-naíionale Inmarsat. O-

NON SOLOSATELLITIL'immagine del satelli-te è stuzzicante. Manon tutti possono acce-dere, perché sono pochicome numero o perchésono troppo costosi.Come sapete le nuovelinee di comunicazionevia cavo avvengono suinuovi cavi a fibre otti-che: sono più veloci econsentono l'integra-zione voce, dati, imma-

' i, suoni.'è un- progetto che

consiste nel circondarel'Africa con un cavo afibre ottiche sommersolungo le coste. Ognisingolo paese si colle-

gni battello può comuni-care con telefono, fax,computer o telex i datisull'andamento della pe-sca e ricevere le indica-zioni per andare a porta-re il pescato nel portodove c'è il miglior acqui-rente.

LADEREGOLA-MENTAZIONEQuando l'integrazionetra i vari strumenti diinformazione era ancora

da venire, c'erano già deiservizi che si avvalevanodei primi satelliti. Unasocietà multinazionale, elo facevano anche multi-nazionali italiane, face-va convergere i dati del-le diverse filiali sparseper il mondo in un cen-tro servizi unico, tramitecollegamenti tra compu-ter via satellite. Ma c'e-rano difficoltà all'esten-sione della cosa perchébisognava avere il com-puter e personale spe-cializzato in telecomuni-cazioni e poi c'erano re-

strizioni legislative.Il potere dell'informazio-ne è stato da sempre col-locato, in Europa, nellemani di enti pubblici.Ma come tutti sanno èin corso una rapida libe-ralizzazione del settore.Inoltre il vice presidenteamericano, Al Gore, si èfatto promotore delle.'autostrade informati-che", un nuovo sistemadi comunicazione chedovrebbe allargare lepossibilità di utilizzarele nuove reti che unisco-no voce, suoni, dati, im-magini. E in Europa c'èchi già lavora a cose delgenere, senza i clamoriche invece hanno accom-pagnato l'operazione U-SA. Sono già sorti gli“Euroteleport", cioè deiposti dove arrivano le in-formazioni e vengonosmistate verso altre de-stinazioni, insomma deiporti dove transitanomerci immateriali.

gherà a questa cintu-ra. Ma ci sono arekchesono troppo distantidal mare e apparten-gono a paesi che nonhanno le risorse per fa-re i collegamenti.Niente paura: si fa conle miero onde. Non so-no quelle del forno, so-no le onde radio. An-che qui i progressi so-no tali che l'integrazio-ne tra i vari strumentiè cosa fattibile.

AVVICINARECHI ELONTANOSe mai vi è capitato diguardare la carta delle

LA GRANDEDISTRIBUZIO-NE

Era noto da tempo chela catena americanaWal Mart si era dotatadi un sistema di comuni-cazione basato su un sa-tellite. La velocizzazionedelle informazioni e leottimizzazioni logisticheche ne derivano signifi-cano per Wal Mart, se-condo alcuni analisti, unvantaggio superiore adun punto percentualenei costi di gestione. Ma,si diceva, queste sono co-se da Stati Uniti, grandidistanze, aziende che o-perano su un territoriocontinentale.E una novità allora lanotizia che oggi diventapossibile utilizzare stru-menti innovativi anchea livello regionale. Dueimportanti società fran-

aree coperte dal servi-zio dei "telefonini" c'èda meravigliarsi. Ilservizio per il momen-to collega chi ha già adisposizione altri tipidi comunicazione. E al-lora si scopre che inte-re valli non sono colle-gate, oppure sono col-legati solo i centri turi-stici importanti. Per e-sempio, solo se si è for-tunati. il telefoninopuò servire a segnala-re una disgrazia inmontagna.Insomma per il mo-mento è un servizioche serve a chi ha giàmolte altre possibilitàdí comunicazione.Comunque tutte que-

ceci di vendita per cata-logo, La Redoute e laTrois Suisses, si avval-gano di un euroteleportofisicamente piazzato aRoubaix, nel nord dellaFrancia, Naturalmentele attrezzature sono usa-te da tanti clienti diffe-renti, e più clienti ci so-no e meno costa la bol-letta per ciascuno.Non solo: costa di menoanche la bolletta telefo-nica. E sì, perché si tele-fona solo all'eurotelepor-M, e su questo si paga labolletta telefonica. L'eu-roteleporto poi si avvaledei satelliti per smistarele informazioni, e qui latariffa è diversa. E striz-zando l'occhio ad una ca-tena di ipermercati cheopera anche nella zonadi Roubaix, il direttoredi quell'curoteleporto fasapere a Auchan che po-trebbe risparmiare in unanno centinaia di milio-ni

ste innovazioni com-portano e comporte-ranno ricadute diretteo indirette per ogni cit-tadino.Ecco che una fiera spe-cializzata pub esserevisitata anche da chinon ha immediata-mente bisogno di que-sti strumenti.A Torino, dal 2 al 5 no-vembre 1994, si terràIntelcom '94. Oltre adun convegno ultra spe-cializzato, ci sarà unaesposizione di materia-li e la rappresentazio-ne di ambienti che siavvalgono di queste in-tegrazioni dei diversisistemi di comunica-zione.

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FOTOGRAFIA...

ALIMENTAZIONE...Inaugurazione

del Parco a Cessano-' D'Acido

-5EZIONISOCINFORM BRESCIA 11111.11111~111~1111•11~~

UN SEMESTRE RICCHISSIMOAL CENTRO SOCIALE LOOPVIDEO...CONCORSO FOTOGRAFICO

ConcorsoFotografico

ALCOOL E ALIMENTAZIONE

Il nuovissimo locale delCentro Sociale CoopLombardia di Via C.Quaranta a Brescia, haavuto una prima ade-

La sala Polivalente delCentro Coop non è sta-ta sufficiente a conte-nere il numerosissimopubblico presente allacerimonia conclusivadel Concorso Video "20anni in 5 minuti" ban-dito dall'Arcinova e dalCentro Coop Lombar-dia bresciano, in occa-sione del 20" anniver-sario della strage fasci-sta di Piazza della Log-

Il Parco Didattico, volu-to e realizzato dalla Co-op a Cassano d'Adda, èstato formalmente con-segnato alla cittadinan-za. Con la collocazionedella planimetria e l'ap-posizione dei cartelli e-splicativi su ognuna del-le essenze piantumate ilbosco urbano è stato ul-timato. Sergio Ghirin-ghelli ed i responsabililocali della Sezione SociF. Siesa, e del W.W.F.,Passera e Maviglia,hanno guidato alcunescolaresche nella primasimbolica riscoperta de-gli alberi originari degliantichi boschi planiziali.I progettisti Mosca e Ce-rabolini, hanno azzecca-to l'utilizzo naturalisticodi un reliquato di terri-torio urbano che, in mol-tissimi casi, è destinatoa divenire ricettacolod'immondizie varie.L'anima verde di Coopha donato un angologradevole a tutti i citta-dini cassanesi, ed inparticolare ai giovani.

guata utilizzazione.Alcune classi dellescuole medie hannopresenziato all'inaugu-razione-premiazione

gia.Coop Lombardia nonpoteva non parteciparead almeno una dellemolteplici iniziativeposte in essere a Bre-scia in questa ricorren-za. La scelta è cadutasu un mezzo espressi-vo, quello del video, im-mediato, attuale e dif-fuso.Scelta vincente comeha dimostrato l'eleva-

del Concorso Fotografi-co, indetto dal Comita-to Soci locale, "Lo Sportnella scuola". Un centì-naio le opere esposte.

tissimo livello degli ela-borati e la varietà deimessaggi positivi lan-ciati dai registi parteci-panti, alcuni dei qualiautodidatti ed altriprofessionisti.15 video prescelti sonostati proiettati e piùvolte riproposti dalletelevisioni bresciane.Questi sono a disposi-zione di chi intende vi-sionari. Chiusura del I° seme-

stre d'attività del CentroSociale bresciano su unma delicato, ma da af-frontare coraggiosamen-te per coerenza con iprincipi della socialitàCoop. Lo scorso 27 giu-gno si è infatti discussode "l'uso delle bevandealcooliche nell'alimenta-zione. La dimensione deiproblemi alcoolcorrelati.La prevenzione possibi-le". Con l'ausilio di dia-positive - lucidi - isto-grammi ed ulteriori dati

Alcool ealimentazione

ARTE

Nonostante la torridagiornata gli atleti disa-bili che hanno parteci-pato alla jr edizione

statistici basati su ricer-che, il dottor. Monesidell'Ussl di Leno ed ilprofessor Assanelli, del-l'Università Statale,hanno illustrato ai pre-senti gli obiettivi delPiano dell'Organizzazio-ne Mondiale della Sani-tà di riduzione del 25%dell'uso di bevande alco-oliche entro il 2000. Laserata salutista era pro-mossa congiuntamentedal Centro Coop, dallaSezione Soci, dall'Asso-ciazione dei Club degli

L'edizione della Mostra"L'Arte del Bambino"svoltasi a PeschieraBorromeo è stata unriuscitissimo blitz.In soli 8 giorni d'aper-tura circa 1000 tra sco-lari e cittadini hannovisitato l'esposizione

dei Campionati Italianidi tiro con l'arco hannoottenuto ottimi risulta-ti. Coop Lombardia è

alcoolisti in terapia econ la presenza del Pa-tronato sindacale Inca-Cgil. L stato inoltre illu-strato dal professor As-sanelli il riscontro di u-na ricerca sull'uso deglialcoolici svolta a Bresciatra gli adolescenti in etàscolare che praticanosport. Alla ripresa del-l'attività post-ferialel'argomento verrà ripro-posto ed approfondito,stante l'interesse susci-tato dalle relazioni tra ipartecipanti alla serata.

dei disegni degli ex al-lievi del maestro M.Lodi.Il Maestro ha presenta-to la raccolta alla pre-senza delle autorità lo-cali e di un folto pub-blico di insegnanti e ge-nitori.

Peschiera Borromeo

stata compartecipe nel-l'organizzazione di que-sta significativa ker-messe sportiva.

CONCORSO VIDEO

BOSCO URBANO A CASSANO D'ADDA

PESCHIERA BORROMEO

CAMPIONATO ITALIANODI TIRO CON L'ARCO - DISABILI

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SEGNATADAL FERRO

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SEZ1ONISOCINFORM MILANO/VIA LIVIGNO `SOCI NFORM LAVENO

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"7 SEGNATADALFERRO"Sabato 1a ottobre alle ore 21, presso laBiblioteca rionale di Dergano-Bovisa èstata inaugurata la mostra fotografica"segnata dal ferro" realizzata dalla Se-zione Soci Coop Lombardia di via Livi-gno in collaborazione con il SettoreCultura e Spettacolo Biblioteche Pub-bliche Comunali di Milano.Si tratta di una mostra fotografica sul-la zona sette; protagonista assoluto del-la mostra, come bene indica il titolo, èil binario, visto come punto di riferi-mento ed elemento caratterizzante delpaesaggio urbano della zona. La zonasette infatti, formata dai due agglome-rati storici di Bovisa e Dergano, ha co-me caratteristica principale quella diessere (di)segnata dai binari della fer-rovia.Le fotografie, la realizzazione della mo-stra, l'allestimento sono di Diego Vita-Ioni, Massimo Campi e Maurilio Poglia-ni. Il testo è stato redatto dall'architet-to Alessandra Tacchini.La mostra proseguirà sino al 22 otto-bre.

"iTirrAOSTRA CURATA DA MARIO AMO

ESTATE IN BICICLETTACiclismo fortissimo inprovincia di Corno. In-fatti durante la scorsa e-state sono state organiz-zate, dalla Ciclistica La-venense Coop Lombar-dia, una serie di manife-stazioni sportive apertea tutte le categorie. B 2°Trofeo Coop "La biciclet-

ta nelle scuole", tenutosiil 13 luglio, ha visto lanumerosa partecipazio-ne di ragazzi e ragazzedelle scuole elementari emedie. Il 15 luglio a La-veno si è tenuto il 22°circuito notturno per ca-tegoria allievi ed esor-dienti, grande la parteci-

pazione di atleti e tifosi.Due giorni dopo sullostesso circuito si è tenu-ta una manifestazioneciclistica aperta a tuttigli appassionati dai ra-gazzi ai novantenni.

La categoria ragazzi al momentodella partenza

IFCERTO DI AFICHE EWPOLARI

"L'ARTE DEL BAMBINO" "L'01 BELLAVA IN GIARDINO"Un grande successo ha ot-

tenuto, presso la FestaProvinciale dell'Unità aMilano, la mostra di Ma-rio Lodi "L'arte del bam-bino". Numerosi sono sta-ti i visitatori che si sonocomplimentati sia per labellezza della mostra, siaper l'allestimento. Infattii pannelli colorati, realiz-zati sulla base della teo-ria del colore esposta daPaul Klee nel suo libro,hanno reso l'interno delPalatrussardi, altrimentigrigio e poco attraente,assai allegro. Nell'ambitodella mostra era stato al-tresì realizzato lo stand"la Scatola" (che ha presoil nome dalla nostra pub-

blicazione dedicata aglistrumenti didattici), permostrare ai visitatori le i-niziative di Coop Lombar-dia nei confronti del mon-do dell'infanzia e dellascuola in particolare. Estata quella l'occasione diun ulteriore rapporto coninsegnanti e cittadini in-teressati a conoscere l'im-pegno della nostra azien-da nel campo della speri-mentazione didattica edell'educazione ai consu-mi. Particolarmente affol-lato è risultato Io standnei momenti nei quali e-rano presenti le dietisteper la verifica, al compu-ter, del fabbisogno ali-mentare giornaliero.

Un altro momento signifi-cativo è stato, sempre nel-l'ambito dello stand "laScatola'', il dibattito sultema "il supermercato co-me strumento didattico.Erano presenti in qualitàdi oratori: Augusta Alber-tini docente di educazionealimentare e psicologiadei consumi all universitàdi Pavia; Graziella Lie-berman direttrice de "Ilgiardino del Futuro";Walter Moro Presidentedel Cidí; Saidou BaMoussa scrittore ed ani-matore teatrale. Ha pre-sieduto e diretto FulvioBella del settore soci econsumatori.Un momento dell'inaugurazione

Un concerto di musichee danze e canti dellatradizione popolare ita-liana, si è tenuto nelmese di giugno al Ca-stello di Casteltidone,curato da due comples-si: la Compagnia stru-mentale bresciana e ilGruppo padano di Pia-dena.La direzione artisticadell'avvenimento è sta-

ta di Ugo Orlandi, do-cente di mandolino alConservatorio Musicaledi Padova e di MarioLodi, lo scrittore noto atutti i nostri lettori perle numerose collabora-zioni con la Coop.Per chi avesse perso ilconcerto è possibile a-scoltare le musiche at-traverso un compact di-sc che ha per titolo "L'oi

bella va in giardino" cheraccoglie musiche cherisalgono al '500.Per avere informazionisu come acquistare ilcompact, o magari pervedere se si può ripete-re il concerto altrovescrivete a:Gruppo Padano,via Libertà 104,26034Piadena-Cremona.

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Con la sponsorizzazione di alcuni ne-gozianti del Centro Commerciale Bo-nola e della Coop Lombardia è statopossibile realizzare la manifestazio-ne podistica, svoltasi a fine giugno,denominata "Marcia Bonola".I partecipanti erano ben 650 ai qualivanno ad aggiungersi i 50 addettidel servizio d ordine; il via alla garaè stato dato dal vice presidente dellaCoop Lombardia Sergio Ferrario.Numerose anche le società sportiveche hanno aderito alla marcia, unasimpatica sorpresa è stata la parte-

cipazione di due concorrenti che fan-no parte della nazionale italiana diatletica, Ornella Ferrara e MassimoMartelli, che si sono aggiudicati ilprimo premio delle rispettive catego-rie.Il premio speciale per il concorrentepiù anziano è andato a SamueleJannuzzi di 93 anni.

Nello foto, la prernialjone dei partecipanti alla"Morda Banale"

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ceno"' -incluse

25 dicembre15 giorni/13 nottivoli di linea Air China+ treni e voli per i trasferimenti interni+ pullman G.T. Milano/Zurigo/Milano1" categoria superiorePassaporto + visto consolare

Partenza:Durata:Trasporto:

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Quota di partecipazionein camera doppia L. 3.400suppl. singola L. 350

Numero minimo di 15 iscrizioni individualiVisto d'ingresso L. 30Quota d'iscrizione L. 50Tasse aeroportuali (da pagare in Cina, in uscita, inmoneta locale) L. 30 circa

La quota comprende:• trasferimenti Milano/Zurigo/Milano con pullman G.T." volo di linea Air China in classe economica Zurigo/Pe-chino/Zurigo' pasti e rinfreschi a bordo come previsto dalle compagnieaeree' tasse di imbarco in partenza da Zurigo

franchigia bagaglio di Kg 20 a persona• trasferimenti intenti in aereo con voli di linea in classe e-conomica o in treno in prima classe" trasferimenti da/per gli aeroporti e le stazioni ferroviariein Cina" sistemazione in alberghi di prima categoria superiore incamera doppia con servizi privati

trattamento di pensione completa: american breakfast inhotel, pranzi in corso di escursione, 5 cene cinesi in risto-rante, 3 cene cinesi e 2 occidentali in albergo' cenone di capodanno' banchetto all'anatra leccata a Pechino

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1° giorno: Milano/Zurigo/Pe-chinoPartenza con pullman G.T. per Zurigo,arrivo all'aeroporto e disbrigo delle for-malità di imbarco. Partenza con volo dllinea Air China per Pechino. Pasti epernottamento a bordo.2° giorno: Pechino

Trattamento di pensione completa.Un primo sguardo orientativo allacittà: grossi viali squadrati, maanche caratteristiche stradinelaterali. Sosta in Piazza Tien AnMen o Piazza della Porta dellaPace Celeste.

3° giorno: PechinoTrattamento di pensione completa.Trenta chilometri a nord della città sitrovano tredici tombe della DinastiaMing, non lontano, la Via Sacra.Risalendo le montagne si giunge allaGrande Muraglia: l'unica operadell'uomo visibile dallo spazio. Lasera spettacolo teatrale.4° giorno: PechinoTrattamento di pensione completa.Visita alla Città Proibita, residenzadegli antichi Imperatori e alla Collinadel Carbone.5° giorno: Pechino/ManTrattamento di pensione completa.Trasferimanto in aereo. Xian, punto dipartenza della Via della Seta, è oggiuna delle capitali culturali del paese.Si sviluppa intorno alla città vecchiae alle antiche Mura di cinta Mingche racchiudono il centro cittadinocon la Torre , della Campana e laPagoda della Grande OcaSelvaggia.6° giorno: ManTrattamento di pensione compie-ta. A trentacinque chilometridalla città si trova l'Esercito diTerracotta fatto costruire dalprimo Imperatore della CinaQin Shi Huangdi.Seimila statue di guerrieri,cavalli e carri a grandezzanaturale, disposti in ordinedi marcia.7' giorno:)Can/NanchinoTrattamento di pensionecompleta. Trasferimentoin aereo. Nanchino. "LaCapitale dei Sud" è unabella città con grandi vialialberati.8' giorno:NanchinoTrattamento di pensione

completa. Il Mausoleo di Sun Yat Senconserva una pregevole scultura delgrande rivoluzionario, il padre dellaCina moderna.Più a est sorgono i ruderi del Tempiadella Valle degli Spiriti. In città, ilMuseo di Nanchino proponestraordinarie collezioni di reperti storicied archeologie'. Infine il Ponte sulloYan Ze, il simbolo della concretarinascita del Paese,9° giorno: Nanchino/SuzhouTrattamento di pensione completa.Trasferimento in treno. Suzhou, la"Venezia d'Oriente", celebre per lequantità e le bellezza dei suoi giardini.A Nord Ovest della città, la Collinadella Tigre, attorniata da !empiibuddisti.10' giorno: Suzhou/ShanghaiTrattamento di pensione completa.Trasferimento in treno.Shanghai, una delle più grandi città delmondo e la più popolosa della Cina.Qui si trova il famoso Bund, illeggendario lungofiume.11' giorno: ShanghaiTrattamento di pensione completa.Nella città vecchia, straordinario dedalodi vicoli. si trova il Giardino di Yu Yuan.Visita al Tempio del Buddha di Giada.che conserva due splendide e preziosestatue.La sera, il circo acrobatico.12' giorno: Shanghai/PechinoTrattamento di pensione completa.Trasferimento in aereo. Visita al Tempiodel Cielo, luogo di contatto rituale tracielo e terra.13" giorno: PechinoTrattamento di pensione completa.Reso famoso dallo storico saccheggio.il Palazzo d'Estate sorge in un parco dìtrecento ettari.Infine il tipico quartiere in stile Ming,Liulichang, noto come "Strada degliAntiquari".14° giorno: PechinoTrattamento di pensione completa.Tempio del Lama é tra i più affascinantie meglio conservati della capitale.Tempo a disposizione per shbpping.Pernottamento in albergo.15' giorno: Pechino/Zurigo/Mi-!anoTrasferimento in aeroporto, espletamen-to delle formalità doganali e partenzacon volo di linea Air China per Zurigo.Pasti a bordo.All'arrivo trasferimento con pullmanG.T. a Milano.

FESTIVITÀ DI DICEMBREviaggi in pullman GT/pensione completa/accompagnatore

con le alialcune

stred ette ne ni„onzla

PALMA M MAIORCAdurata 8/15 giornipartenze 27 dicembre / 3 gennaio

TORREMOLINOS - MALAGAdurata 8/15 giornipartenze 5 /26 dicembre/2 gennaio

CANARIE - TENERIFEdurata 8/15 giornipartenze 4 dicembre / 2 gennaio

GRAN CANARIAdurata 8/15 giornipartenza 26 dicembre

CIPROdurata 8/15 giornipartenze 27 dicembre / 3 gennaio

TUNISIA - DJERBAdurata 8/15 giornipartenze 4 dicembre / 26 dicembre 1 2gennaio

MAROCCO teur delle cittàimperialidurata 8 giornipartenze 26 dicembre / 2 gennaio

MAR ROSSO - SHARMdurata 8/15 giornipartenze 3 dicembre / 27 dicembre / 31dicembre

CUBAdurata 9/16 giornipartenze 3 dicembre / 30 dicembre

SANTO DOMINGOdurata 9/16 giornipartenze 4 dicembre / 27 dicembre

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Quello che segue è il testodell'Appello

Ma che la LegaNazionale

anehe Cooperative

ediffi Musciutia che

ti invitiamoa firmarepresso i su-

per p e rm e rc a tied ipermer-cati Coop in

favore del ruolo edei /valori coopera-• tivi attacca-coopedm tgii oinrnr edsatli

ziaria del G overno.legge finan-progetto di

AL PARLAMENTOITALIANO

i valori]

Il Movimento cooperativo italiano si batte da anni peril risanamento economico e sociale del Paese. Non solorivendicando una politica economica volta allo viluppoed al progresso sociale, ma soprattutto con l'azionequotidiana creando ricchezza, nuove imprese, più po-sti di lavoro.

Eppure la Costituzione della Repubblica conl'art. 45... 'Riconosce la funzione sociale della co-operazione a carattere di mutualità e senza finidi speculazione privata. La legge ne promuove efavorisce l'incremento con i mezzi più idonei ene assicura, con gli opportuni controlli, il carat-tere e le finalità".

È in questo modo che il Movimento cooperativo èriuscito a costruire una realtà fatta da oltre 80.000aziende con oltre 8 milioni di soci e quasi 470.000 oc-cupati. E in questo modo che attraverso il sacrificio ela volontà di milioni di soci e di lavoratori il Movimen-to cooperativo è uscito dalla marginalità ed ha creatoimprese efficienti in grado di competere sul mercato.

La cooperazione è un patrimonio della collettività chepassa - intatto e accresciuto - attraverso le generazio-ni; è una forza che agisce nell'interesse del Paese.Ancora nelle settimane passate nel corso degli incontriper la redazione della legge finanziaria il Movimentocooperativo ha manifestato la propria disponibilità acompiere uno sforzo serio per contribuire al risana-mento generale.

I sottoscritti cittadini si rivolgono al Parlamento per-ché impedisca la liquidazione della funzione sociale edeconomica della cooperazione italiana e perché tuteli iprincìpi fondamentali del pluralismo sul mercato.

Ma al Governo sembra non interessare questo senso diresponsabilità civile e morale. Il Governo non vuolesoltanto sacrifici, vuole dare un colpo mortale alla e-sperienza cooperativa.Vuole tassare le riserve indivisibili, colpire le grandi emedie cooperative, penalizzare il prestito sociale, mar-ginalizzare la cooperazione.Tassando gli 'utili accantonati a riserva indivisibile"cambia nei fatti l'idea cooperativa, ne distrugge il va-lore sociale e la assimila alle società di capitali.

No alla tassazione delle riserve indivisibili: gli u-tili nell'impresa cooperativa sostituiscono i capitali,non possono mai essere ripartiti tra i soci, sia nellepiccole che nelle grandi cooperative e vengono investitiper creare condizioni produttive e lo sviluppo occupa-zionale.No alla limitazione della crescita aziendale: iprincìpi mutualistici non dipendono dalla dimensione.Al contrario, imprese efficienti, competitive e forti pos-sono meglio sviluppare e tutelare la mutualità sia in-terna che esterna alla cooperativa.No alla penalizzazione del prestito sociale cherappresenta, visti i vincoli della cooperazione all'uso distrumenti finanziari come le obbligazioni, l'unico stru-mento per finanziare gli investimenti e lo sviluppo enel contempo promuovere e favorire il risparmio popo-lare.No alla marginalizzazione del fenomeno coope-rativo: la possibilità di creare nuova occupazione, diconsentire ai giovani di accedere all'esperienza impren-ditoriale, di diffondere i valori della solidarietà, dellapartecipazione e della democrazia economica dipendo-no anche dallo sviluppo dell'impresa cooperativa.Colpendo le grandi cooperative vuole impedire, per

legge, la crescita aziendale e riportare il Movimentoalla precarietà economica ed alla marginalità socia-le.Identificando il fenomeno cooperativo come una sor-ta di "ammortizzatore sociale provvisorio" vuole eli-minare uno dei soggetti che arricchisce l'economiaed assicura, con altri, il pluralismo sul mercato.

Colpire e marginalizzare la cooperazione vuol dire im-poverire l'economia, limitare il mercato e distruggerel'occupazione.

a cura della Lega Nazionale Cooperative e Mutue