Per conoscere adeguatamente la storia di Gesù, è utile conoscere lo scenario geografico, storico e sociale nel quale si è svolta. La terra dove Gesù è nato, vissuto, morto e risorto è la Palestina. La Palestina si trova nel bacino del Mar Mediterraneo a sud-est rispetto all’Italia. Si estende per 240 Km da nord a sud e per circa 120 Km da est a ovest. Le principali regioni della Palestina sono:

• la Galilea al nord • la Samaria al centro • la Giudea al sud

Nella Giudea si trovano le città di Gerusalemme (centro religioso, politico e sede del Tempio degli Ebrei), Betlemme, Gerico, Giaffa, Qumran. Nella Samaria sono presenti le città di Cesarea, Sicar e Samaria. In Galilea: Nazareth, Cana, Cafarnao, Genezareth, Tiberiade. In Palestina scorre il fiume Giordano che nasce a nord a circa 1000 metri di altitudine, si immette nel lago di Genezareth e sfocia nel Mar Morto. Lungo la costa, il terreno è fertile e pianeggiante. Il clima varia col territorio: è caldo e secco nella zona desertica, caldo e umido nella zona costiera e nella valle del Giordano.

• Il lago di Genezareth, detto lago di Tiberiade e spesso “Mare di Galilea”, è grande quanto il lago di Como.

• Il Mar Morto è la massa d’acqua con il grado di salinità più elevato della Terra (nove volte superiore a quello dell’oceano), nonché lo specchio d’acqua posto alla più bassa altitudine, 397 metri sotto il livello del mare.

L’ambiente del Vangelo

UNA PROVINCIA ROMANA

Al tempo di Gesù la Palestina faceva parte DELL’IMPERO DI ROMA. Osservando la cartina si nota che l’Impero di Augusto era molto esteso.

Gli abitanti dell’Impero appartenevano a due categorie: uomini liberi e schiavi. Gli uomini liberi si dividevano in cittadini romani e “peregrini” cioè stranieri. Gli schiavi erano in genere prigionieri catturati in guerra.

Se il governo politico era in mano ai Romani (tramite un procuratore che, al momento della condanna a morte di Gesù, era Pilato), il governo civile e culturale era lasciato in mano agli Ebrei e la “pax romana” consentiva loro una certa autonomia. Roma però manteneva l’ordine con le sue legioni, imponeva le sue tasse e si riservava la decisione nelle cause che comportavano la pena di morte. La religione ebraica godeva del particolare statuto di “religio licita” (= religione ammessa) nell’Impero Romano: per questo gli Ebrei erano esentati dal rendere omaggio religioso all’Imperatore e alle divinità dell’Impero.

GRUPPI SOCIALI E RELIGIOSI Gerusalemme era il centro religioso della Palestina, nel suo Tempio si celebravano le feste. La più alta autorità religiosa era il SINEDRIO: un tribunale composto da 70 giudici, detti Anziani, e presieduto dal SOMMO SACERDOTE, che giudicava i delitti commessi contro la religione. Gli Ebrei erano divisi in vari gruppi.

SADDUCEI: erano ricchi e potenti. Collaboravano con i Romani perché gli conservavano i privilegi e la libertà di vivere la loro fede, perciò erano mal sopportati dal popolo. Erano molti nel Sinedrio e il Sommo Sacerdote era uno di essi. Farisei: erano scrupolosi nel rispettare la Legge di Mosè. Disprezzavano tutti quelli che non vivevano come loro e perciò erano ostili ai Romani

ZELOTI: erano osservanti della Legge di Mosè. Non gradivano i Romani, ma a differenza dei FARISEI, che speravano nell’aiuto di Dio per cacciarli, credevano nella lotta armata e li combattevano.

SAMARITANI: erano un popolo straniero non ebreo, avevano un proprio Tempio sul monte Garizim, propri riti e propri sacerdoti. Per questo erano malvisti dagli Ebrei.

SCRIBI: studiavano, interpretavano, spiegavano e ricopiavano la Legge su rotoli di papiro e di pergamena. Erano anche chiamati “Dottori della Legge”. Tra di loro, molti erano Farisei.

PUBBLICANI: riscuotevano i soldi delle tasse per conto dei Romani. Chiedevano somme di denaro in più e se le intascavano. Erano, così, odiati dagli Ebrei.

LA SINAGOGA Nei paesi piccoli, dove non era presente il Tempio, il luogo di preghiera era la Sinagoga. In essa era situato un tabernacolo contenente la Legge scritta su rotoli e un pulpito; vicino al tabernacolo si trovavano due candelabri a 7 bracci (MENORAH).

LA CITTÀ DI GERUSALEMME Da secoli Gerusalemme rappresenta un luogo sacro per Ebrei, Cristiani e Musulmani ed è stata definita la “città della pace”. La Città Vecchia di Gerusalemme è quella parte della città che si trova dentro le mura risalenti al regno di Solimano il Magnifico intorno al 1540. La città è formata da quattro quartieri: cristiano, ebraico, musulmano ed armeno e divisi tra loro da strutture dell’antica città romana, ma non sono completamente isolati tra loro. I bambini ebrei e quelli arabi frequentano scuole diverse; i primi seguono un’istruzione in ebraico, i secondi in arabo. In questo clima i contatti sociali sono molto scarsi.

Al di sopra della città terrena, nella tradizione, si libra una seconda Gerusalemme celeste: a 26 km di altezza secondo gli Ebrei, a 19 km secondo i Musulmani.

Gerusalemme è la prima città santa per Ebrei e Cristiani, la terza per l’Islam, dopo La Mecca e Medina.

LA CITTÀ VECCHIA

1 Spianata della moschea 2 Cupola della Roccia 3 Moschea di Al-Aqsa 4 Muro del Pianto 5 Santo Sepolcro Per Israele, che ha occupato e poi annesso Gerusalemme Est nel 1967, l’intera città è la capitale indivisibile. Per la Comunità Internazionale la capitale israeliana è Tel Aviv, e Gerusalemme Est è territorio palestinese. L’Anp rivendica Gerusalemme Est come futura capitale di uno Stato palestinese.

La città di Gerusalemme, dopo la distruzione nel 586 a.C. compiuta dai Babilonesi, venne ricostruita completamente da re Erode il Grande secondo modelli architettonici romani. Il re Erode fece costruire il Palazzo reale, la fortezza Antonia, il tempio (nel 19 a.C.) e le possenti mura di cinta. A: Il Tempio B: Cortile dei Gentili C: Fortezza Antonia D: Ippodromo E: Anfiteatro F: Monte degli Ulivi G: Palazzo di Erode H: Viadotto I: Piscina di Siloe L: Cenacolo

A GERUSALEMME GLI ULTIMI GIORNI DI GESÙ

Ripercorriamo e riviviamo gli ultimi giorni di vita terrena di Gesù, dall’Ultima Cena alla risurrezione, nei luoghi in cui si sono svolti i vari avvenimenti.

Quando venne l’ora, prese posto a tavola e gli apostoli con lui. Luca 22,14-38 L’Ultima Cena 1 Pregava dicendo: «Padre, se vuoi, allontana da me questo calice!». Luca 22,39-54 Sul Monte degli ulivi 2 Pilato fece condurre fuori Gesù e sedette in tribunale, nel luogo chiamato Litostroto. Giovanni 19,13 3 Allora i soldati lo condussero dentro il cortile, cioè nel pretorio, e intrecciarono una corona di spine e gliela misero attorno al capo. Marco 15,16-17 Ecco l’uomo… 4 Verso mezzogiorno, Pilato lo consegnò loro perché fosse crocifisso. Giovanni 19,14-16 La condanna 5 Lo seguiva una grande moltitudine di popolo e di donne, che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui. Luca 23,27-32 La Via dolorosa 6 Quando giunsero sul luogo chiamato Cranio, vi crocifissero lui e i malfattori. Luca 23,33-34 Sul Monte Calvario 7 Giuseppe di Arimatea prese il corpo di Gesù, lo avvolse con un lenzuolo e lo mise in un sepolcro scavato nella roccia. Luca 23,50-56 La deposizione 8 Le donne arrivate al sepolcro videro un giovane che disse loro: «È risorto, non è qui. Vi precede in Galilea». Marco 16,1-6 La risurrezione 9