Definizione di Lesione - Riparazione Tessutale...Eritema non riducibile con cute integra,...
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Definizione di Lesioneda Decubito
“Lesione tessutale,con evoluzione necrotica,che interessa la cute,gli strati sottocutanei,fino a raggiungere,nei casi più gravi,la muscolatura e le ossa. Essa è la conseguenza diretta di una elevata e/o prolungata compressione,forze di taglio,forze di stiramento,causanti uno stress meccanico e vascolare ai tessuti”A.H.C.P.R.
L’INCIDENZA DELLE LESIONI DA DECUBITO E’UN INDICATORE NEGATIVO DELLE QUALITA’ DELLA VITA E DELL’ASSISTENZA. LA LORO PRESENZA HA UN SIGNIFICATO PROGNOSTICO SFAVOREVOLE.
COSTI• INCREMENTO DEI TEMPI DI DEGENZA IN
MEDIA DI 69 gg. CON UN COSTO AGGIUNTIVO DI 3.500,00 Euro PER LESIONE( Montaguti - da EWMA Journal 2002 )
• 1 ORA DI ASSISTENZA DOMICILIARE PER 60 -90 gg. INCLUSO MATERIALE PER MEDICAZIONI E’ DI CIRCA 5.500,00 Euro( Trabucchi - 1994 )
• ORE/LAVORO PER SETTIMANA CON MEDICAZIONI TRADIZIONALI E’ DI CIRCA 250,00 Euro ( 250 x 12 sett. = 3.000,00 )( Wollina – 1997 )
CLASSIFICAZIONE DELLE LESIONI DA DECUBITO
LOCALIZZAZIONE GRADOSTADIOSTATO
CRONOLOGIA
Classificazione della sede della piagaLa classificazione più semplice è di tipo topografico
• DECUBITO SUPINO
• DECUBITO PRONO
• DECUBITO LATERALE
• PAZIENTE SEDUTO
CLASSIFICAZIONE PER GRADO
Distruzione diffusa,necrosi tessutale,danno muscolare,osseo o delle strutture di supporto.
GRADO 4
Perdita completa dello spessore della cute dovuta a un danno o necrosi del sottocute che si può estendere anche in profondità,ma senza coinvolgere la fascia muscolare.
GRADO 3
Parziale perdita di spessore della cute che coinvolge l’epidermide o entrambi. L’ulcera è superficiale;ha le apparenze di una abrasione o di una vescica.
GRADO 2
Eritema non palpabile e cute integra.Decolorazione,calore,edema,indurimento sono indicatori di lesione anche in cute naturalmente colorata.
GRADO 1
CLASSIFICAZIONE PER STADIO
Ulcera a tutto spessore,con interessamento osseo,capsule articolari,ecc.
STADIO V
Ulcera profonda che può estendersi fino alle sottostanti fasce adipose e muscolari
STADIO IV
Ulcerazione superficiale (cute e sottocutaneo)STADIO III
Lesione cutanea superficiale (abrasione,vescicola o bolla) limitata all’epidermide e/o derma
STADIO II
Eritema persistente con cute integra che non scompare alla digitopressione
STADIO I
CLASSIFICAZIONE IN STADI DELLE ULCERE DA PRESSIONEPROPOSTA DAL NATIONAL PRESSURE ULCER ADVISORY PANEL
Stadio 1Eritema non riducibile con cute integra, considerata quale Lesione che precede l’ulcera cutanea.Stadio 2Perdita parziale di sostanza a carico della cute che interessa l’epidermide e/o il derma.L’ulcera è superficiale e si presentaclinicamente come abrasione, vescicola o cavità superficiale.Stadio 3Perdita di sostanza cutanea a tutto spessore con danno/necrosi del tessuto sottocutaneo che può estendersi fino alla fasciasottostante, ma senza superarla. Clinicamente l’ulcera si presenta come una cavità profonda, con o senza margini sottominati.Stadio 4Perdita cutanea a tutto spessore con vasta distruzione, necrosi Tissutale o con danno esteso al muscolo,all’osso o ad altre strutture sottostanti come tendini o capsule articolari
CLASSIFICAZIONE PER STATO( SCALA DI SESSING )
6= ulteriore ulcerazione attorno all’ulcera primaria,essudato purulento,intenso odore,necrosi,sepsi.
5= presenza di abbondante essudato,maleodorante,bordo arrossato.
4= modesto tessuto di granulazione,iniziale e modesto tessuto necrotico,essudato ed odore moderato.
3= fondo e bordo dell’ulcera granuleggianti,modesto essudato ed odore.
2= fondo e bordo dell’ulcera integri e non arrossati.
1= cute integra,ma iperpigmentata.
0= cute normale ma a rischio.
Classi pazienti % rischio pt. ospedalizzati % rischio pt. a domicilio
Fino a 44 anni 18.75 24.7645 - 54 anni 18.28 23.0855 - 64 anni 23.84 39.7665 - 74 anni 34.52 41.9975 - 84 anni 56.15 58.27
Oltre 85 anni 68.57 77.01
A.I.S.Le.C,1996: correlazione tra età, tipo di assistenza e rischio di lesioni.
1. Rianimazione 26.6%2. Neurochirurgia 13%3. Geriatria 11.2%
A.I.S.Le.C: correlazione tra tipologia del ricoveroe rischio di lesioni ( 12.048 pt. ).
Incidenza50% nei primi 7 gg di ricovero
1994730.000 pt ospedalizzati
5.000 miliardi di costi sanitari
INCIDENZA LD
• 1996IN AMBIENTE OSPEDALIERO
18.3%
IN AMBIENTE DOMICILIARE32.2%(AISLeC - -1998 - MULTICENTRICA)
REGIONE FRIULI - VENEZIA GIULIAMinistero della Sanità : Agenzia Regionale Sanita’ - 1999
VALUTAZIONE SU 10000 PAZIENTI RICOVERATI PRESSO STRUTTURE OSPEDALIERE, RESIDENZE SANITARIE E A DOMICILIO
INCIDENZA
• 8% OSPEDALE• 10 % RESIDENZE• 21 % A DOMICILIO
Lesioni da Decubito (LDD) nelle strutture di Assistenza per Anziani in tre Aziende USLdella Regione Emilia Romagna
Anno 2002-2002 – M.L. Moro – M.Mongardi –13° Conference Eropean Wound Management Association
(EWMA) – Pisa 22- 24 maggio 2003
• RSA 15• CP 34• ANZIANI 1926• PAZ. CON LDD 318 (16,5 %)• N. LDD 477 (1,31xPAZ )• ADL >4• PAZ. A RISCHIO RSA 74%• PAZ. A RISCHIO CP 45,5%• PROTOCOLLI LDD 50% STRUTTURE
Primo rapporto sull’Assistenza Domiciliare
Oncologica
Tribunale dei diritti del Malato
Senato della Repubblica 05/10/2004
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Parametro di qualità :
LESIONI DA PRESSIONE
Ricognizione basata su tre fasi :Materiali e metodiRisultati principaliRiepilogo risultati e
considerazioni conclusive
Dati dello Studio-Durata 6 mesi-50 ASL - 59 Distretti-Utenti per ASL circa 300000-Assistenza domiciliare in 84.7% di ASL-Pazienti oncologici assistiti annualmente :
in media 322-82% gli ultrasessantacinquenni-Giorni di assistenza domiciliare oncologica : in media 18.9 all’anno
Attivazione del servizio
47.6% entro 48 h88.5% entro 7 giorni97% entro 30 giorni
Materassi antidecubito entro 15 gg : 96.1%
Cuscini antidecubito entro 15 gg : 92.5%
LESIONI DA DECUBITO
• L’86.4% delle strutture dichiara di adottare protocolli per la prevenzione delle lesioni da decubito
• IL 5.7% presenta lesioni da decubito al momento delle dimissioni ospedaliere
• IL 16.1 riferisce la comparsa delle lesioni da decubito nel periodo dell’assistenza domiciliare
PRESSIONE
IMMOBILITA’
TEMPO
Compressione
Pr.arteriolare media (cute):32mmHg
> 32 mmHg
ISCHEMIA
Ischemia Lesione ?
Pr. media appoggio: 70 - 20---9 mmHg
Recettori Recettori
Cambio posizione
Tempo
•Moderata• ElevataCompressione
•Prolungato •Breve
Danno
GRAVE
LIEVE
Genesi lesioni da decubito
• Compressione
• Tempo
• Immobilità
Forze di stiramentotorsione
Macerazione cutanea
Cute e Senescenza
• Deficit del microcircolo• Ridotta risposta infiammatoria locale• Diminuzione sensibilità• Ipoelasticità• Riduzione attività proliferativa epidermide• Assottigliamento giunzione dermoepidermica
Cute e Senescenza
Assottigliamentogiunzione d.epidermica
Deficit microcircolo
Iposensibilità
Ipoelasticità
< attività proliferativa
Dermaanziano
Dermagiovane
Compressione
Vasodilatazione compensatoria del microcircolo* Xakellis - 1993
+ + -- -- + + ++ + +
Incontinenza
Iperidrosi
Essudati
Macerazione
Edema
Genesi delle lesioni: altri fattori
• Deficit afferenze sensoriali• Deficit efferenze motorie
• Sede di applicazione della pressione
• Valore della pressione arteriolare
• Viscosità ematica
• Deformabilità emazie
• Caratteristiche cutanee
Lesione da decubito: evoluzione
Progressione danno: muscolo – sottocute -- cute
CONO DI PRESSIONE
Paziente immobileCompressione
Ischemia
•Danno endoteliale•Edema interstiziale•Autolisi•Necrosi cellulare
Occlusione linfatici
Accumulo catabolitiAnaerobiosiAcidosi tissutale
Compressione Torsionestiramento
Occlusione vasiematici e linfatici
Ischemia
Fissurizzazioneparete vasale
Edema interstiziale
Ressi vasaleNecrosi tissutale,sottocutanea, e muscolare
Accumulo prodottitossici
Contaminazione batterica
Trombosideposito fibrina
Necrosi epidermidederma
EZIOPATOGENESI
Sede di applicazione della pressione
43%
11%
Femore ?
12%
11 %
Fattori che influenzano il decorso di una piaga da decubito
Fattori localiPressione da decubitoAmbiente riparativoEssudatoTraumiInfezioneNecrosiIncontinenzaIgiene
Fattori sistemiciEtàStruttura CorporeaCronicitàComorbiditàStato nutrizionaleStato immunitario
Cathy Thomas Hess - Modificato
PIAGA DA DECUBITOUlteriori Fattori predisponenti locali
� Edema� Lenzuola ruvide� Eccessiva sudorazione� Detersione impropria� Uso eccessivo di saponi� Arteriopatia e/o flebopatie
CALCOLO FATTORI DI RISCHIO
• MOBILITA’• DEAMBULAZIOME• INCONTINENZA• CONDIZIONI GENERALI• STATO MENTALE
SCALA DI NORTON
INCONTINENZA
CONDIZIONE FISICA
MOBILITA’
STATO MENTALE
NORTON PLUS
NoOccasionaleUrineDoppiaIncontinenz.
NormalePoco limitataMolto limitata
ImmobileCapacità di muoversi nel letto
NormaleCammina con appog.
Costretto a letto
Costretto a letto
Capacità di camminare
LucidoDisorientatoConfusoStuporoso –comatoso
Stato mentale
BuoneDiscreteScadentiPessimeCondizioni generali
4321Punteggio
Diabete – Ipertensione Arteriosa – Ematocrito < 35g/dl –Albuminemia < 3,5g/dl – Temperatura corporea > 37°C –Uso di cinque o più farmaci – Modificazione dello stato mentale nelle prime 24 ore con comparsa di confusione mentale o letargia.
Scala di Braden
ProblemaProblema potenziale
Assenza di problemi
Frizione e scivolamento
ImmobileMolto limitata
Limitazione parziale
Limitazione assente
Mobilità
AllettatoIn poltronaCammina poco
Cammina spesso
Attività
SempreSpesso bagnato
Bagnato occasionale
Raramente bagnato
Umidità
Totalmente limitata
Molto limitata
Poco limitataNon limitataPercezione sensoriale
1234Indicatori
“SE TUTTI SONO D’ACCORDO CHE BERE ED ALIMENTARSI IN
MODO CORRETTO SIA ESSENZIALE PER LE PERSONE SANE, C’E’ ANCORA CHI CREDE CHE QUESTE DUE NECESSITA’
NON SI APPLICHINO AGLI INDIVIDUI MALATI”.
EDITORIALE DEL BRITISH JOURNAL OF ANESTHESIOLOGY
PREVENZIONE
TRATTAMENTOE
GUARIGIONE
BUONOSTATO
NUTRIZIONALE
MALNUTRIZIONE
CONTROLLODIETETICO
INTEGRAZIONEE
CORREZIONE
SUFFICIENTE STATO
NUTRIZIONALE
MALNUTRIZIONE
SUPPLEMENTAZIONE
INTEGRAZIONEE
SUPPLEMENTAZIONE
Aumento delle richieste Aumento delle richieste energeticheenergetiche
Chernoff R.S., 1990-Breslow R.A, 1993
1500-1850
2300 -2450
Adulto sano
Kcal/die
Fabbisogni energetici aumentano di 200-600 Kcal/die
PiagheSottocutanee
PiagheSuperficiali
PiagheProfonde
1850-21002100-2300
Aumento delle richieste Aumento delle richieste proteicheproteiche
Chernoff R.S., 1990-Breslow R.A, 1993
50-70
100-120
Adulto sano
gproteine/die
Fabbisogni proteici aumentano di 20-60 g/die
PiagheSottocutanee
PiagheSuperficiali
PiagheProfonde
70-8080-100
1,5-1,8 g proteine kgpc/die1 g
Kgpc/gg
Valutazione dello stato nutrizionale
Malnutrizione proteico-calorica
Misurazione dei parametri
antropometrici
Misurazione dei parametri
immunologiciMisurazione dei
parametri biochimici
IL MINI NUTRITIONAL ASSESSMENT ( MNA )rappresenta uno strumento per la valutazione globale di presenza o di rischio di malnutrizione e , attraverso un’associazione standardizzata di Indici Nutrizionali, consente la formulazione di un punteggio valutativo:
Soggetto normonutrito 24-30 puntiSoggetto a rischio di malnutrizione 17-23,5 puntiSoggetto malnutrito < 17 punti
IL MINI NUTRITIONAL ASSESSMENT prevede:valutazione antropometrica ( BMI, CB, caloponderale)valutazione globale ( autonomia funzionale,assunzione di farmaci, presenza di LCC)valutazione dietetica ( perdita di appetito, tipo eritmo dei pasti)
Grave Malnutrizione
TNF-alfa IL-1
Ubiquitina
Metabolismo Basale Massa Magra
CACHESSIA
Le citochine, in particolare IL-1 e il TNF :
• promuovono il catabolismo delle proteine muscolari, la sintesi di glutamina e il rilascio di questa e di altri aminoacidi dal tessuto muscolare nel circolo ematico
• hanno un potente effetto lipolitico• stimolano la sintesi di trigliceridi a
livello epatico• inducono una ridistribuzione dello zinco
corporeo che aumenta nel fegato, nel rene e nel midollo osseo
Nella reazione al danno tessutale viene privilegiata la sintesi di proteine utilizzate nella difesa dell’organismo: fibrinogeno, proteina C reattiva, immunoglobuline, fattori del complemento, fattori di attivazione piastrinica, fattori di crescita e le citochine prodotte da cellule del sistema immunitario e da cellule epiteliali ed endoteliali.
Processo di cicatrizzazioneProcesso di cicatrizzazione
Ferita
Emòstasi
Infiammazione
Angiogenesi
Tessuto di granulazione
Remodellaggio
Cicatrizzazione
Riparazione del tessuto connettivo
Contrazione
Vitamina CVitamina A - ESelenio
EnergiaProteineArginina
Zinco
Necessità nutrizionali:Energia: 30-35 kcal/Kg pc/gg = +200-600 Kcal/ggProteine: 1.5-1.8 g/kg pc/die
Riep
ite li zz a
zion
e
Ulcere e Malmutrizione:Possibile approccio razionale
• Ulcere da decubito come problema globale• Malnutrizione come variabile indipendente• Linee guida su valutazione e trattamento della
malnutrizione• Nutrienti = Farmaci
PRINCIPALI FATTORI DI PREVENZIONE
• NORME IGIENICHE• RIDUZIONE DELLA
COMPRESSIONE• MOBILIZZAZINE E
POSIZIONAMENTO • NUTRIZIONE
MEDICAZIO
NI
Proteolitici
Antimicrobici
Protettivi
Assorbenti
Idroattivi
Bioattivi
Classificazione
PRESUPPOSTI DELLE MEDICAZIONI
AVANZATE
Mantenere un microambiente umido Rimozione essudati e materiale necrotico Mantenere una temperatura costante Permeabilità all’ossigeno Protezione da infezioni esogene Maneggevoli Atraumatiche alla rimozioneBasso costo
•• TESSUTOTESSUTONECROTICANECROTICAINFETTAINFETTADETERSADETERSA
•• ESSUDATOESSUDATOASCIUTTAASCIUTTAUMIDAUMIDAIPERESSUDANTEIPERESSUDANTE
PROFONDITPROFONDITÀÀSUPERFICIALESUPERFICIALEPROFONDAPROFONDA
Trattamento Locale
60
Trattamento delle Ulcere
Ausili per ridurre la pressione
Rientrano nei protocolli
MedicazioniRientrano nei protocolli
TrattamentoNutrizionale
?
LESIONI DIFFICILIULCERE INFETTE
CONTAMINAZIONE
COLONIZZAZIONE
INFEZIONE
Segni e Sintomi dell’Ulcera Infetta• Essudazione purulenta• Essudazione non purulenta• Allargamento dell’ulcera• Arresto della riparazione• Fragilità e sanguinamento del fondo• Aumento del fondo sanioso• Sensazione di calore• Aumento del dolore• Odore nauseante• Lifangite satellite• Cellulite satellite
VALUTAZIONE MULTIDIMENSIONALE
APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE
“ Ciò che avviene nel corpo è sempre
imprigionato nell’idea che la mente ha del
corpo “James Hillman “La Forza Del Carattere”
Grazie per l’attenzione!