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Definizione Area Vocata e Macroaree per la Caccia al Cinghiale nell’ATC Vastese (DPGR 27/05/2014 n. 5/Reg. L.R. 10/2004) Servizio Caccia e Pesca DEFINIZIONE DELL’AREA VOCATA E DELLE MACROAREE PER LA CACCIA AL CINGHIALE NELL’ATC VASTESE IN BASE AL: Regolamento Regionale per la gestione faunistico-venatoria degli ungulati (DPGR 27/05/2014 n. 5/Reg. L.R. 10/2004)

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  • Definizione Area Vocata e Macroaree per la Caccia al Cinghiale nell’ATC Vastese (DPGR 27/05/2014 n. 5/Reg. – L.R. 10/2004)

    Servizio Caccia e Pesca

    DEFINIZIONE DELL’AREA VOCATA E DELLE MACROAREE PER LA

    CACCIA AL CINGHIALE NELL’ATC VASTESE

    IN BASE AL:

    Regolamento Regionale per la gestione faunistico-venatoria degli ungulati (DPGR 27/05/2014 n. 5/Reg. – L.R. 10/2004)

  • Definizione Area Vocata e Macroaree per la Caccia al Cinghiale nell’ATC Vastese (DPGR 27/05/2014 n. 5/Reg. – L.R. 10/2004)

    PREMESSA La Provincia di Chieti, ritenendo insufficiente e inaccettabile la proposta di un’unica macroarea, fatta pervenire ufficialmente dall’ATC Vastese, per l’applicazione del Regolamento Regionale sugli Ungulati, ha predisposto essa stessa uno studio tecnico- scientifico, ed ha prodotto la seguente relazione tecnica, individuando l’area vocata e suddividendo la stessa in macroaree, così come previsto dal sopra citato Regolamento Regionale. La somma delle “macroaree” proposte definisce il cosiddetto “territorio vocato”, in ottemperanza a quanto disposto dal Regolamento Regionale. All’interno del territorio vocato, suddiviso in macroaree, sarà poi lo stesso ATC Vastese a completare la zonazione, individuando ed assegnando le “zone” (aree di caccia) alle singole squadre di cinghiale presenti nell’ATC. Nella definizione delle macroaree, così come si vedrà più avanti, si è seguito lo stesso criterio adottato nell’altro ATC provinciale (Chietino-Lancianese), ovvero si è partiti dall’analisi delle tipologie ambientali dedotte dall’Uso del Suolo Regionale, seguendo le “schede REN” (Rete Ecologica Nazionale) elaborate dal Prof. Boitani dell’Università La Sapienza di Roma. Successivamente si è tenuta nel giusto conto la distribuzione e la quantificazione dei danni da cinghiale sul territorio, fatta con un’attenta “analisi dei danni”. Tutto ciò ha permesso di elaborare una proposta di “macroaree”, e quindi di “territorio vocato”, che comprendesse almeno l’80% dei danni. In questo modo, oltre a garantire la gestione attiva del cinghiale nella maggiorparte del territorio soggetto a danno, e dunque intervenire prontamente con tutte le forme di gestione (caccia+selecontrollo) per cercare di ridurlo, si è anche resa più omogenea la zonazione a livello provinciale, anche in vista del redigendo Piano Quinquennale di Gestione del Cinghiale, che la Provincia di Chieti ha in animo di predisporre nel più breve tempo possibile. Si specifica che, come stabilito dal sopra citato regolamento regionale, le superfici delle macroaree sono tutte comprese tra i 2.000 e i 15.000 ettari. Le superfici sono state calcolata con software GIS, con sistema di riferimento UTM33-WGS84, e i confini individuati rispettano il più possibile gli elementi fissi del paesaggio (strade, ferrovie, autostrade, fiume, torrenti, fossi, etc…).

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    1) Analisi dell’idoneità della specie cinghiale nell’ATC Vastese

    L’analisi delle tipologie ambientali del territorio dell’ATC è stata eseguita attraverso un sistema GIS, utilizzando, come base cartografica, la carta dell’uso del suolo regionale del 2000 (sistema Corine Land Cover). Le 49 tipologie originali (Tab. 1) sono state raggruppate in 18 macro-tipologie e ad ognuna di esse è stato attribuito un valore di idoneità, seguendo le indicazioni delle schede REN e individuando le seguenti categorie di vocazione: NULLA; BASSA, MEDIA, ALTA. Infine raggruppando cromaticamente le tipologie (alta-media e bassa-nulla) si è ottenuta la cartina seguente (Fig. 1).

    Tipologia originale della carta dell'uso del suolo

    TIPOLOGIA raggruppata VOCAZIONE

    Arboricoltura da legno

    AMBIENTE COLTIVATO (NON SEMINATIVI) BASSA

    Aree agroforestali

    Frutteti e frutti minori

    Oliveti

    Vigneti

    Seminativi in aree non irrigue

    AMBIENTE COLTIVATO (SEMINATIVI) BASSA Seminativi semplici

    Sistemi colturali e particellari complessi

    Aree oltre il limite delle maree pi- basse AMBIENTE COSTIERO NULLA

    Spiagge, dune sabbie

    Aree a pascolo naturale e praterie d'alta quota AREE A PASCOLO NATURALE; PRATERIE D'ALTA QUOTA; PRATI STABILI

    MEDIA Prati stabili

    Aree a ricolonizzazione artificiale AREE A VEGETAZIONE ARBOREA ED ARBUSTIVA IN EVOLUZIONE, VEGETAZIONE ARBUSTIVA O ERBACEA

    ALTA Aree a ricolonizzazione naturale

    Aree con vegetazione rada AREE CON VEGETAZIONE RADA ALTA

    Bac. con preval. utilizzazione per scopi irrigui

    BACINI; ESTUARI; LAGHI ARTIFICIALI NULLA Bacini con preval. altra destinazione produttiva

    Bacini senza utilizzazioni produttive

    Estuari

    Boschi di conifere BOSCHI DI CONIFERE ALTA

    Boschi di latifoglie di alto fusto BOSCHI DI LATIFOGLIE ALTA

    Cedui matricinati

    Boschi misti di conifere e latifoglie BOSCHI MISTI DI CONIFERE E LATIFOGLIE ALTA

    Brughiere e cespuglieti BRUGHIERE E CESPUGLIETI ALTA

    Colture agrarie con spazi naturali importanti COLTURE AGRARIE CON SPAZI NATURALI IMPORTANTI BASSA

    Colture orticole in campo, serra, sotto plastica COLTURE ORTICOLE IN CAMPO, SERRA, SOTTO PLASTICA NULLA

    Colture temporanee associate a colture permanenti

    COLTURE TEMPORANEE ASSOCIATE A COLTURE PERMANENTI BASSA

    Fiumi torrenti e fossi FIUMI TORRENTI E FOSSI ALTA

    Formazioni riparie FORMAZIONI RIPARIE ALTA

    Rocce nude, falesie, rupi, affioramenti ROCCE NUDE, FALESIE, RUPI, AFFIORAMENTI BASSA

    Aree aeroportuali ed eliporti

    SUPERFICI ARTIFICIALI (AMBIENTE URBANIZZATO) NULLA

    Aree estrattive

    Aree portuali

    Aree sportive

    Aree verdi urbane

    Campeggi e bungalows

    Cantieri

    Cimiteri

    Depositi di rottami a cielo aperto

    Ferrovie

    Insed. grandi impianti di servizi pubbl. e priv.

    Insed. industriale o artigianale con spazi annessi

    Insediamento commerciale

    Insediamento rado

    Insediamento residenziale a tessuto discontinuo

    Reti stradali e spazi accessori

    Tessuto residenziale continuo e denso

    Tessuto residenziale continuo mediamente denso

    Vivai

    Tab. 1

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    Fig. 1

    Tale figura evidenzia in maniera abbastanza “netta” quello che, sulla carta, risulta essere il territorio maggiormente vocato per il cinghiale. Sovrapponendo i dati relativi ai danni del biennio 2012-2013, si ottiene la figura successiva (Fig. 2).

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    2) Analisi e georeferenziazione dei danni

    Fig. 2

    In questo caso si nota come ci sia una consistente parte dei danni che ricade in area scarsamente vocata secondo le schede REN.

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    Poiché non è pensabile lasciare fuori dalla zonazione parti di territorio con consistente presenza di danni, perché, di fatto, anche se il regolamento parla di “eradicazione” e “obiettivo zero” nell’area non vocata, non si può pensare di raggiungere tale obiettivo senza attività venatoria, si è deciso di estendere il “territorio vocato” verso il mare, fino ad arrivare al limite dell’Autostrada A14 (Fig. 3). Si noti che dall’area vocata sono comunque state escluse le zone industriali di Atessa e S. Salvo.

    Fig. 3

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    In questo modo, mantenendo lo stesso criterio adottato nell’altro ATC (Chietino-Lancianese) si è arrivati a coprire almeno l’80% dei danni. Di seguito (Fig. 4) la suddivisione del territorio vocato dell’ATC Vastese in 9 macroaree (tutte comprese tra 2.000 e 15.000 ettari) per un totale di 87.900 ettari vocati al cinghiale.

    Fig. 4