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La norma approvata dal Se-nato nel cosiddetto decreto“Salva Roma” vorrebbe ta-gliare i trasferimenti di fondistatali a regioni e comuni chehanno approvato norme e re-golamenti per mettere un fre-no al gioco. L’emendamentoprevede che qualora interven-ti regionali o comunali che in-tendono limitare l’azzardo«determinino nel corso dell’e-sercizio finanziario minori en-trate fiscali ovvero maggiorispese statali, anche a titolo dieventuale risarcimento deldanno nei riguardi dei con-cessionari statali per la ge-stione della raccolta dei giochipubblici, a decorrere dall’e-sercizio finanziario successi-vo sono attuate riduzioni de-gli ordinari trasferimenti sta-tali in misura corrispondenteall’entità delle predette mino-ri entrate ovvero minori spe-se». Insomma se limiti i giochiti toccano i tagli.

da sapereAmministratorisotto tiroPuniti i virtuosi

ANTONIO MARIA MIRA

osa non fa lo “Stato biscaz-ziere” pur di continuare a in-cassare dalle slot. Anche cor-

rere il rischio di favorire i concessio-nari legati alle mafie. Continua a ri-servare sorprese l’emendamento aldecreto “Salva Roma” che penalizzaregioni e comuni che vogliono limi-tare l’azzardo. Emendamento cheperò forse oggi sarà rivisto, come haannunciato ieri il capogruppo Sc al-la Camera, Andrea Romano, secondocui sarebbe stato trovato un accordopolitico per abrogare la norma pro-azzardo. Vedremo se alle parole se-guiranno i fatti. Quello che è certo chel’intero emendamento dovrà essereazzerato, non solo la parte che ri-guarda gli enti locali.Ma andiamo con ordine. La primaparte dell’emendamento che intro-duce nel decreto l’articolo 20 bis, pre-vede che «in caso di interruzione an-ticipata per effetto di revoca ovvero didecadenza dovute a fatto e colpa delconcessionario» di slot, le concessio-ni continuano a valere ancora per 90giorni e anzi le società continuano«ad operare con i poteri, anche di ri-scossione, di cui le stesse disponeva-no». Successivamente possono su-bentrare altri concessionari che sispartiscono la fetta di mercato che lasocietà decaduta ha dovuto abban-donare. Insomma non cambia nulla,

C

tutte le slot restano al loro posto, laconcessione passa di mano e lo Sta-to continua a incassare. L’esatto con-trario di quanto auspicato nei giorniscorsi da Avvenire. Il motivo è spiegato proprio all’iniziodell’emendamento: «In ragione deirilevanti e prevalenti interessi pub-blici coinvolti, inerenti all’ordine pub-blico, alla sicurezza, alla tutela dellasalute e del gettito erariale». A parteil discutibile riferimento alla «tuteladella salute» (continuando a far gio-care?), è sicuramente l’ultimo il veromotivo. Come si legge nella Relazio-ne, «l’eventuale venir meno di una

concessionaria, può dererminare -anche in tempi rapidissimi - la finesostanziale di una parte della com-plessa rete di raccolta delle risorsepubbliche che derivano dalla praticadel gioco». In altre parole l’unica co-sa importante è non far calare gli in-cassi dello Stato. Ma il sottosegrata-rio all’Ecomonia, Alberto Giorgetti,intervenendo giovedì nell’aula del Se-nato, va oltre e sostiene che senzanorma introdotta dall’emendamen-to, si potrebbero determinare «unaserie di conseguenze negative quali ilpassaggio di tutte o parte delle attivitásvolte dal concessionario del mondolegale a quello illegale gestito dallacriminalità organizzata». La solita af-fermazione che la legalizzazione del-l’azzardo terrebbe fuori le mafie. Maproprio nella Relazione emerge un’al-tra e opposta realtà. L’unica “colpa”che può provocare la decadenza di u-na concessione che viene citata neldocumento sono le “interdittive pre-fettizie”, cioè quei provvedimenti pre-si per escludere una societá dai rap-porti con lo Stato per sospetti con-creti di infiltrazione mafiosa. Ora,dunque, con l’emendamento appro-vato, queste concessionarie mafiosepur dichiarate decadute potrannocontinuare a lavorare e incassare perancora 90 giorni. Un bel regalo dav-vero. Ma l’importante è solo garanti-re gli incassi per lo Stato.

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«Bonus e sconti a chi dice no»Per i baristi di Pavia, Tares dimezzata e contributo di mille euro NELLO SCAVO

a tutti nota come la capitaledel gioco d’azzardo, per via diuna percentuale di giocatori e

di macchinette mangiasoldi tra le piùelevate d’Europa. Ma Pavia ambiscead essere anche la capitale del "no"al far west delle scommesse. Qui ènato il movimento "No Slot" e quil’amministrazione comunale ha de-ciso di dare un segnale: «Tares scon-tata del 50% e – spiega il sindaco A-lessandro Cattaneo (centrodestra) –e bonus di mille euro per gli esercentiche si disfano delle macchinette».Come funzionerà?I titolari di bar e locali che dismet-

Èteranno le slot machine pagheran-no solo per metà la Tares e potran-no chiedere un ulteriore abbuonodi mille euro. Certo, le penali con-trattuali per chi si disfa delle vi-deoscommesse possono essere e-levate, ma almeno abbiamo datoun segnale.Qual è il significato di questa deci-sione?I Comuni non hanno grandi dispo-nibilità e soprattutto non possonofarsi da soli le leggi che vorrebbero.Perciò abbiamo deciso di battere uncolpo. E di farlo anche per richiamareil governo nazionale alle sue re-sponsabilità.Cosa vorreste sentirvi dire dall’e-

secutivo?Nelle stesse ore in cui noi votavamoil si della giunta al bonus fiscale, aRoma passava l’emendamento farsache agevola il gioco d’azzardo. È evi-dente che fino a quando ci scontre-remo con queste scelte noi come sin-daci non potremo fare molto di più.Qual è la sua proposta per regola-mentare il settore e ridurre l’im-patto sociale dell’azzardo?Serve una normativa nazionale for-te, che riordini il comparto e tutelianche gli esercenti, che oggi sono co-stretti a pagare penali molto salateogni qualvolta decidono di recederedai contratti sottoscritti per l’accen-sione dello slot machine nei propri

locali. Senza una linea chiara da par-te del governo e del legislatore noisindaci ci ritroviamo con poche ar-mi e poco efficaci.Quanto pesa il rischio di infiltra-zioni criminali nelle città del Nordanche attraverso i centri scom-messe?È un pericolo reale ed anche per que-sto bisogna tenere alta la guardia. Pe-raltro va detto che adesso anche al-cuni gestori del gioco d’azzardo co-minciano a rendersi conto che la-sciare divampare il fenomeno cosìcome si è fatto fino ad ora si sta rive-lando controproducente proprio peril cosiddetto "gioco legale".

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Alessandro Cattaneo

rovo molto interessante la connessio-ne che viene proposta tra scelte del-l’amministrazione locale e ricavi era-

riali dai giochi, perché invita a esaminare tutte leimplicazioni dell’economica dell’azzardo».Non sarà che Maurizio Fiasco, docente di So-ciologia all’Università di Roma Tor Vergata, pro-vi una “simpatia” per l’emendamento che in-troduce tagli agli enti anti-azzardo?Ma no. L’argomento può essere affrontato in que-sto modo: lo Stato, mentre promuove i giochi indenaro, per contro ha l’obbligo di compensare,con suoi trasferimenti aggiuntivi, sia i minori in-troiti che Regioni e Comuni subiscono (in ter-mini di addizionali Irpef, Irpeg, Iva e altre) per ef-fetto del calo dei consumi, e sia i maggiori costidovuti alla presenza del commercio di azzardo.Insomma, abbiamo ribaltato le posizioni…Mettiamola così. La spesa per i giochi oltre a sot-trarre domanda almercato dei beni e deiservizi "ordinari" (equindi ai cespiti diComuni e Regioni),genera costi indirettiche possono e debbo-no essere quantifica-ti: per erogare l’assi-stenza sociale a fami-glie in difficoltà perun congiunto in sof-ferenza perché gioca-tore d’azzardo pato-logico; per il sostegnoalle vittime di reati(anche comuni) in-crementati nelle stra-de dove insistono sa-le da gioco o istalla-zioni di slot-machine;per servizi aggiuntividi polizia ammini-strativa e di ordinepubblico. Dal cantoloro, anche i privatisubiscono penalizza-zioni, come riduzione dei valori immobiliari de-gli edifici in zone ad alta concentrazione di istal-lazioni che aumentano l’insicurezza urbana. Mac’è un altro emendamento, per così dire, molto"innovativo"…Cioè?È quello che fissa una sorta di "indulto preven-tivo" per "i concessionari ai quali vengono riti-rate le concessioni per gravi colpe". Invece di in-terrompere immediatamente il commercio, po-trebbero, per diritto, "continuare il proprio eser-cizio per 90 giorni". In seguito il subentro a quel-le licenze verrà garantito a chi è già titolare di al-tre licenze. Come dire che chi è sorpreso a com-piere abusi edilizi, innestandoli su una regolareconcessione, può continuarli per tre mesi. Sca-duti i termini, la concessione è poi assegnata aun terzo che ha già l’autorizzazione a costruire.In un’altra parte della città. La nostra creativitàmediterranea è davvero senza limiti.

Vito Salinaro

«Ho tolto le macchinette per far spazio alle persone»FRANCESCO DAL MASLATISANA (UDINE)

uando Marco ha rilevato l’OdenCaffè, le slot machines c’erano giàma lui le ha fatte togliere. «Sono la

rovina di tanti giovani e, di conseguenza,delle loro famiglie. Danno un introito ir-rilevante e sono fonte di gravi rischi, an-che per la sicurezza», spiega Marco, il cuibar è stato al centro, ieri, di uno slot mobper dire no al gioco d’azzardo. L’iniziativaè stata promossa nell’ambito del proget-to di prevenzione del distretto di Latisanadal significativo programma “Fate il vo-stro gioco”. L’impegno degli organizzato-ri era tra l’altro quello di fare una colazio-ne da Marco per sostenere insieme un barche si vorrebbe diventasse modello ed e-sempio per altri locali della bassa friula-na. Numerosi i giovani che hanno parte-cipato all’iniziativa coordinata dall’asso-ciazione “Art Port” e in particolare da Bea-

trice Gonzato e Giulia Bianchini. «Un barsenza slot ha più spazio per le persone»,conferma Beatrice, ricordando che lo slotmob è una manifestazione nazionale pro-mossa da oltre cento realtà tra cui “Next”,nuova economia per tutti. «Le slot ma-chines hanno dimostrato di creare solo di-pendenza, a vari livelli ed è per questo chenel mio bar non le ho volute», puntualiz-

za Marco. Un scelta consapevole, quindi,la sua. «E per fortuna – aggiunge Marco –non sono il solo ad averla fatta, qui a La-tisana». Ben 14 i comuni, nella bassa friu-lana, che si stanno impegnando, coordi-nati dall’USLL nel contrasto ad ogni for-ma di dipendenza, quella dal gioco d’az-zardo in particolare. Sono stati realizzatilaboratori ludico creativi e sono state pro-mosse serate di informazione. «Abbiamo

promosso lo slot mob – spiegano Beatri-ce e Giulia – per creare nuova aggregazio-ne fra i giovani e sensibilizzare la comu-nità in modo piacevole ed efficace su untema tanto problematico». Tornei di cal-cio balilla, giochi da tavolo fuori dal bar enel pomeriggio un gioco dell’oca giganterealizzato da circa cento ragazzi presso lasede di “Art Port” (casa del marinaretto):la giornata di ieri si è svolta nella massimaserenità. A conclusione, un momento di ri-flessione con lo scambio di auguri in oc-casione delle festività natalizie. «L’espe-rienza di Oden Caffè certifica che un bar,nonostante la crisi dei consumi, può viveredignitosamente anche senza l’apportodelle slot machines», conclude Marco.«Noi vogliamo clienti sereni, non ango-sciati, non perditempo e soprattutto de-sidereremmo svolgere il nostro lavoro conserenità, senza la paura della malavita».

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LATISANA Slot mob all’Odeon Cafè

L’intervista

Il sindaco Cattaneo:«Il governo deve fare scelte

chiare. I Comuni hannopoche armi e senzadecisioni nette non

possiamo fare di più»

Nella prima parte del decreto“Salva Roma” spunta una

norma che favorisce i concessionari in odore di mafia. E anche questa

dovrà essere rivista

Slot Mob a Latisana nell’Odeon Cafè. Il proprietario:«In troppi si rovinano. Non ne hovoluto sapere». Sono 14 i Comuni

della bassa Friulana impegnatinel contrasto alla dipendenza

7Domenica22 Dicembre 2013 P R I M O P I A N OBISCA

ITALIA

20I MILIARDI DI EURO DILAPIDATI IN SLOTE SOTTRATTIAL COMMERCIO

69I MILIONI DI ORE DI LAVORO PASSATE(E PERSE) DAVANTIALLE MACCHINETTE

70%LA PERCENTUALE DI ITALIANI CHEGIOCA ALMENO UNAVOLTA A SETTIMANA

L’intervistaL’economia del giocoe i troppi costi socialia carico dei Comuni

Il sociologo

Fiasco: l’azzardosottrae risorse al mercato dei beni comuni edei servizi ordinari

Maurizio Fiasco

Lo scorso 18 dicembre il Senato ha votato unemendamento che punisce Comuni e Regioni chehanno deciso misure di contrasto al gioco d’azzardonei propri territori per tutelare la salute dei propricittadini, difendere le persone più deboli evulnerabili delle proprie comunità quali i bambini, iminorenni, le donne sole non più giovani e glianziani. Dal 19 al 26 gennaio è prevista unamobilitazione nazionale dal basso: 1.000 piazzecontro l’azzardo. Sono oltre 400 i Comuni che hanno sottoscritto ilManifesto contro il gioco d’azzardo – promosso daTerre di mezzo e Legautonomie che organizzano laScuola delle Buone Pratiche – e hanno avviato laraccolta firme per la legge di iniziativa popolare perla regolamentazione del gioco d’azzardo, presentatalo scorso 9 ottobre, organizzando svariate iniziativenelle città: banchetti, convegni e giornate dedicatealla lotta contro l’azzardo.

L’IDEA

Mille piazze contro l’azzardoMobilitazione nazionale a gennaio

Slot, 90 giorni regalati ai bossMa forse oggi si vota per cancellare l’emendamento beffa

Vescovo anti slot

Il vescovo di BergamoFrancesco Beschi ieri algazebo antiludopatia allestitonel centro di Bergamo perdare il suo appoggio allaraccolta di firme a sostegnodella proposta di legge diiniziativa popolare sul giocod’azzardo.

(A.P.)

RACCOLTA DI FIRME A BERGAMO