Decorazione e tecniche decorative nell’industria di oggi · artistico, a grana grossa, caricato...

7
45 CERAMICA INFORMAZIONE - GENNAIO-FEBBRAIO 2006 - N. 448 ATTUALITÀ Decorazione e tecniche decorative nell’industria di oggi di Rolando Giovannini ticolor, nel floreale (Settecento, Iris), nello sfumato, nelle porzioni in- grandite di soggetti figurativi (Viva). Sperimentale ed innovativo il siste- ma di decorazione a laser (Gamma Due). Circa la pittura a mano rimane come raro esercizio dei marchi più legati alla tradizione (Francesco De Maio, Desuir, Gabbianelli, Pecchioli), come pure una sorta di progettualità a pan- nello condivisa con piastrelle modu- lari a piccolo fuoco (Bardelli). I terzi fuochi propriamente detti co- stituiscono il campo di ricerca mag- giormente significativo, soprattutto oggi che il mercato è poco ricettivo alle idee evidenti per cui lo studio è più raffinato ed intenso; il tema è quel- lo della valorizzazione di un fondo con inserti coordinati nello stile e fles- sibili nella vendita. Poi le tecniche ed i riferimenti culturali ai metallizzati, ai cristallizzati, al raku, alle anti- chizzazioni varie. Sempre in grande fermento l’area del to si è pure trovato dominato da for- mati ingigantiti, ben rappresentanti l’essenza dei processi, la qualità del- le superfici e su cui l’onere della so- luzione decorativa è stato affidato a misurati listelli e fasce. Tuttavia l’attualità sta riproponendo nuove idee non fosse altro perché il campo dell’ arredo , dell’ interior de- sign -con antiche e consolidate con- taminazioni sul fashion e dall’ arte - portano al colore, al disegno, agli arabeschi, alla rilettura di tutti i ma- teriali, alle geometrie, alla necessità di una espressione emotiva di nuovo personalizzata, non uniforme. In questo senso si può tentare una elencazione dei differenti processi che oggi godono i favori del mercato e ri- sultano essere l’espressione delle aziende di ricerca nel settore, non ul- timi i Colorifici ed i laboratori del Ter- zo fuoco . Si sono viste le tecniche della foto- ceramica , della serigrafia fotografi- ca, della Kerajet , degli areografi mul- Annotazioni sulle tendenze e sui percorsi diretti alla personalizzazione delle superfici nell’industria ceramica. È certo per tutti che il cosiddetto stile Minimale sia particolarmente funzio- nale e integrabile nel prodotto cera- mica d’architettura d’attualità. Se nel Sei-Settecento e Ottocento i pa- vimenti vietresi e campani rappre- sentavano grandi raffigurazioni isto- riate piuttosto che elementi più o me- no ripetitivi modulari, dipinti a mano e su maiolica , il contemporaneo è fat- to di grès porcellanato , di superfici, di materiali più o meno anonimi pri- vi di decorazione. Il Minimal ha quindi contribuito in for- ma sostanziale all’evoluzione dei pro- cessi tecnologici, sposandosi perfet- tamente con la necessità di grandi spazi, perfetti, dalle linee e misure rettificate, casomai distinguibili per la composizione e articolazione mo- dulare, pure predisposti su rete e de- stinati a creare modanature nell’am- biente. La stessa policromia ricondotta ai co- lori pastello, ha agito in modo esem- plare e coerente con i procedimenti in cui, come è noto, sono predilette terre raffinate, impasti con colori pro- pri imitanti, peraltro troppo spesso, materiali naturali e lapidei. È così che la decorazione -intesa nel- la forma classica- è praticamente an- data in disuso; questo certamente nel- la pavimentazione, quando non re- legata a tozzetti e fasce di sapore e gusto rustico ed etnico; il rivestimen- “Palladiana”, recupero materiali di scarto riadattati con la tecnica brevettata da Keser Diva Design e composizione da pavimenta- zione, (inventore Roberto Fabbroni), 2005.

Transcript of Decorazione e tecniche decorative nell’industria di oggi · artistico, a grana grossa, caricato...

Page 1: Decorazione e tecniche decorative nell’industria di oggi · artistico, a grana grossa, caricato di argilla refrattaria e chamotte per il mantenimento delle ragguardevoli di-mensioni,

45

CERAMICA INFORMAZIONE - GENNAIO-FEBBRAIO 2006 - N. 448

A T T U A L I T À

Decorazione etecniche decorativenell’industria di oggidi Rolando Giovannini

ticolor, nel floreale (Settecento, Iris),ne l lo s fumato, ne l le porzioni in-grandite di soggetti figurativi (Viva).Sperimentale ed innovativo il siste-ma di decorazione a laser (GammaDue).Circa la pittura a mano rimane comeraro esercizio dei marchi più legatialla tradizione (Francesco De Maio,Desuir, Gabbianelli, Pecchioli), comepure una sorta di progettualità a pan-nello condivisa con piastrelle modu-lari a piccolo fuoco (Bardelli).I terzi fuochi propriamente detti co-stituiscono il campo di ricerca mag-giormente significativo, soprattuttooggi che il mercato è poco ricettivoalle idee evidenti per cui lo studio èpiù raffinato ed intenso; il tema è quel-lo della valorizzazione di un fondocon inserti coordinati nello stile e fles-sibili nella vendita. Poi le tecniche edi riferimenti culturali ai metallizzati,ai cr is tal l izzat i , al raku, al le ant i-chizzazioni varie.Sempre in grande fermento l’area del

to si è pure trovato dominato da for-mati ingigantiti, ben rappresentantil’essenza dei processi, la qualità del-le superfici e su cui l’onere della so-luzione decorativa è stato affidato amisurati listelli e fasce.Tuttavia l’attualità sta riproponendonuove idee non fosse altro perché ilcampo dell’arredo, dell’interior de-sign -con antiche e consolidate con-taminazioni sul fashion e dall’arte-portano al colore, al disegno, agliarabeschi, alla rilettura di tutti i ma-teriali, alle geometrie, alla necessitàdi una espressione emotiva di nuovopersonalizzata, non uniforme.In questo senso si può tentare unaelencazione dei differenti processi cheoggi godono i favori del mercato e ri-sul tano essere l ’espressione del leaziende di ricerca nel settore, non ul-timi i Colorifici ed i laboratori del Ter-zo fuoco.Si sono viste le tecniche della foto-ceramica, della serigrafia fotografi-ca, della Kerajet, degli areografi mul-

Annotazioni sulle tendenze e suipercorsi diretti allapersonalizzazione delle superfici nell’industriaceramica.

È certo per tutti che il cosiddetto stileMinimale sia particolarmente funzio-nale e integrabile nel prodotto cera-mica d’architettura d’attualità.Se nel Sei-Settecento e Ottocento i pa-vimenti vietresi e campani rappre-sentavano grandi raffigurazioni isto-riate piuttosto che elementi più o me-no ripetitivi modulari, dipinti a manoe su maiolica, il contemporaneo è fat-to di grès porcellanato, di superfici,di materiali più o meno anonimi pri-vi di decorazione.Il Minimal ha quindi contribuito in for-ma sostanziale all’evoluzione dei pro-cessi tecnologici, sposandosi perfet-tamente con la necessi tà di grandispazi, perfetti, dalle linee e misurerettificate, casomai distinguibili perla composizione e articolazione mo-dulare, pure predisposti su rete e de-stinati a creare modanature nell’am-biente.La stessa policromia ricondotta ai co-lori pastello, ha agito in modo esem-plare e coerente con i procedimentiin cui, come è noto, sono prediletteterre raffinate, impasti con colori pro-pri imitanti, peraltro troppo spesso,materiali naturali e lapidei.È così che la decorazione -intesa nel-la forma classica- è praticamente an-data in disuso; questo certamente nel-la pavimentazione, quando non re-legata a tozzetti e fasce di sapore egusto rustico ed etnico; il rivestimen-

“Palladiana”, recupero materiali di scartoriadattati con la tecnica brevettata da KeserDiva Design e composizione da pavimenta-zione, (inventore Roberto Fabbroni), 2005.

Page 2: Decorazione e tecniche decorative nell’industria di oggi · artistico, a grana grossa, caricato di argilla refrattaria e chamotte per il mantenimento delle ragguardevoli di-mensioni,

A T T U A L I T À

46

CERAMICA INFORMAZIONE - GENNAIO-FEBBRAIO 2006 - N. 448

mosaico dove la creatività si esprimein ogni composizione e vibrazione diluce, trasparenza e colore (Bisazza,Sicis); appartengono a questo cam-po pure le fasce e i prodotti su rete,non di rado eseguiti in seno allo stes-so stabilimento con sensibile riduzionedei costi di ricerca e di produzione.L’area del taglio in effetti risulta es-sere un capitolo a sé; il laser e l’idro-getto, come pure i su citati tagli or-togonali consentono una duplicazio-ne e ampio sviluppo di un progettocon soluzioni architettoniche di rilie-vo.

Non di meno preziosi e raffinati i trat-tamenti di superficie della levigatura(esempio di tecnologia multipla e com-

plessa quella inventata da AmedeoPalli in Marmo Comprex, 2004) e del-la lappatura, per nulla tramontati e

“I Piegati”, pezzi speciali da pavimentazio-ne e rivestimento e pezzi speciali ricurvi conparticolare di costruzione visibile, realizza-ti con tecnica brevettata da Keser Diva Desi-gn, (inventore Roberto Fabbroni), 2004.

Design Carlo Dal Bianco, “Vienna Nero”, de-coro in mosaico di vetro Bisazza, collezioneOpus Romano, 12x12 mm. Tecnica a compu-ter, 2005 (Foto Federico Cedrone).

“Stonech/1.0”, grès fine porcellanato colormassa, Floor Gres, 2005.

“Le stuoie”, versione Tabacco e Antracite, grès fine porcellanato a tutta massa, Cerim, 2005.

“Diamond Black, Blue, White”, della collezio-ne GeoDiamond, GranitiFiandre (presentatoal Cersaie in uno particolare stand realizzatocon la collaborazione dell’architetto Silvio Cas-sarà, allievo del famoso collega newyorkeseRichard Meier), 2005.

Page 3: Decorazione e tecniche decorative nell’industria di oggi · artistico, a grana grossa, caricato di argilla refrattaria e chamotte per il mantenimento delle ragguardevoli di-mensioni,

A T T U A L I T À

47

CERAMICA INFORMAZIONE - GENNAIO-FEBBRAIO 2006 - N. 448

per i primi in auge giusto da venti an-ni. Senza dimenticare l’impegno sul-le pareti speciali, termosensibili, ter-moluminescenti, attrezzate (Gamba-

relli), il campo degli strutturati costi-tuisce la parte prevalente e più am-pia della decorazione di superficie.Siano essi in prima pressatura piut-tosto che in successive fasi della fog-giatura del manufatto casomai inter-posti a decorazioni serigrafiche, percaduta di polveri ed altre, consento-no non solo l’ imitazione di rocce emarmi ma pure una vera espressionecreativa e grafica ideata all’uopo.Occorre poi riconoscere che l’indu-stria (delle piastrelle) ha saputo rein-terpretare anche i processi di botte-ga e più radicati adattandoli alle ne-cessità; ad esempio l’uso del colag-gio per la fabbricazione degli appa-rati decorativi, congiunto anche a por-

zioni in paste colorate depositate conperette (Diva) ad altre tecniche arti-st iche come la mescolanza di terre(Ker-Av), ha notevolmente arricchitola gamma degli effetti. Poi il colag-gio inteso per la riproduzioni di gran-di oggett i modulari in ri l ievo (Lea,Ascot, Monocibec), che hanno por-tato una evidente novi tà s t i l is t icanell’ambiente.Significativi gli studi e le applicazio-ni sui formati speciali (Forme 2000,e i prodotti detti “Palladiana” e “Pie-gati” inventati da Roberto Fabbroniper Keser), tesi alla ricerca di nuovefunzioni da assolvere (modanature,igenicità dell’ambiente, recupero de-gli scarti di produzione).

“Ma Terre”, in porcellana fine, versione listellio 50 x 50 cm., Rex Ceramiche Artistiche, 2005.

“Ma Touche”, in porcellana fine, versione li-stelli o 50 x 50 cm., Rex Ceramiche Artistiche,2005.

Area delle tendenze, Forma Colore Materia, Sacmi, 2005.

“Sarawac”, serie Rosebed, Reef, e Yin et Yang, tecniche varie con immagine sfumata a tono continuo, idrogetto e rilievo vetroso, Settecento 2005.

Page 4: Decorazione e tecniche decorative nell’industria di oggi · artistico, a grana grossa, caricato di argilla refrattaria e chamotte per il mantenimento delle ragguardevoli di-mensioni,

A T T U A L I T À

48

CERAMICA INFORMAZIONE - GENNAIO-FEBBRAIO 2006 - N. 448

Anche se può essere considerato unaspetto meramente didattico tentia-mo pure di dare nell’attualità un qua-dro di sintesi sui materiali e i processiconnessi alla ceramica d’architettu-ra.Alle tantissime tipologie di materialiche derivano sia dal la s toria chedall’espressione dei marchi nazionalie anche oltre, oggi si deve fare chia-rezza indicando che i prodotti delleceramiche si dette da rivestimento epavimento sono in larga parte riferi-bili a tre aree: prodotto in monocot-tura, prodotto detto grès porcellana-to e prodotto da rivestimento biancoporoso bipirapido o monoporosa.Gli altri prodotti quali la bicottura ros-sa, la monoporosa rossa, la bipira-pida rossa per non parlare poi delleoramai antiche terraglia tenera, del-la terraglia forte, del cottoforte stes-so, dell’argilla da faenza più o menosmaltata detta maiolica e altri mate-riali, non costituiscono oramai pro-duzione corrente e si collocano in ta-luni casi come veri e propri manufat-ti di nicchia.A questo si indica anche il fatto chementre una volta le piastrelle eranocotte nei carrelli o caselle su piastrestriscianti oggi tutto viene cotto in mo-nostrato su rulli; un’altra grande sem-plificazione è stata quella della cot-tura rapida che orientativamente vadai trenta ai sessanta minuti e con unamedia intorno ai quarantacinque.

Mentre la monocottura viene consi-derata per norma con un assorbimentodi acqua maggiore al tre per cento equindi si tratta di un prodotto di mi-nor pregio -peraltro prezioso perchécontempla il recupero di porzioni emateriali di scarto; il grès porcella-nato si configura come un impasto og-gi perfetto con assorbimento inferio-re al tre per cento. Viene usato mag-giormente come pavimentazione seb-bene salendo si inoltri nella posa del-le pareti, ed è il prodotto leader.Non solo ma se il grès porcellanatoera nato senza rivest imento, oggi-giorno (anche colorato in forma omo-genea) è rivesti to, con una sua ve-trosità più o meno marcata di super-ficie peraltro non disgiunta dal sup-porto sottostante coerentemente ve-trificato (ben diverso da certi impastiusati per le grandi sculture di CarloZaul i e di Domenico Matteucci daesterni che oggi risentono degli effettidi degrado di agenti biologici e me-teorici proprio per il fatto che il grèsartistico, a grana grossa, caricato di

argilla refrattaria e chamotte per ilmantenimento delle ragguardevoli di-mensioni, era viziato da una certa po-rosità sottostante lo smalto).Altro aspetto di caratterizzazione ge-nerale sta nel fatto che la decorazio-ne oggigiorno non è molto applica-ta.Il gusto detto Minimale, quella sortacioè di semplificazione di tipo stili-s t ico, poet ico, subi to ben accol tadall’ambito industriale, avvenuta me-diante un azzeramento del linguag-gio iconografico e peraltro estrema-mente funzionale dal punto di vistaproduttivo, ha espropriato la cera-mica di una delle sue valenze priori-tarie e più antiche: le tecniche e il gu-sto del colore e della creatività.La produzione di serie ama questaprassi perché consente la creazionedi ampi fondi dove il corredo è cir-coscritto a fasce, modeste modana-ture, listelli e listelloni di varia misu-ra e foggia (Coop d’Imola, Emilcera-mica, Florim, Graniti Fiandre, MarcaCorona, tra le molte altre).Il quarto aspetto in fatto di ottimiz-zazione è quello dei formati, sempre

“Le Rythme de l’ombre”, idrogetto e gioco diluci, Rex Ceramiche Artistiche, 2005.

Decorazione di gusto fine anni Sessanta inizioSettanta, tecnica colaggio, Gambarelli, 2005.

Antonella Cimatti, strutture decorative in por-cellana Paper Clay, da “Sale in corpo”, 2005.

Carla Lega, modellato “a cartoccio” con smal-ti metallici ed iridescenti, dicembre 2005.

Composizione “Ambientazione Mosa Soleri ”,Marmo Comprex (inventore Amedeo Palli ),2005.

Page 5: Decorazione e tecniche decorative nell’industria di oggi · artistico, a grana grossa, caricato di argilla refrattaria e chamotte per il mantenimento delle ragguardevoli di-mensioni,

A T T U A L I T À

49

CERAMICA INFORMAZIONE - GENNAIO-FEBBRAIO 2006 - N. 448

più grandi, giganti.Oggi si può pressare una piastrelladi 50x200 cm che appena foggiatapuò essere tagliata in più moduli di50x50, 33x50, 50x100, con costan-za del l ’ impostazione del le l inee diproduzione (esempio sul lato di 50cm) e perciò detto senza la modifi-cazione delle guide e dei sistemi pro-duttivi.In tutti i casi una piastrella di 60x120è agilmente commerciabile come pu-re esistono vari marchi che produco-no del 50x100 che senza particolarideformazioni consentono l’assolvi-mento di superfici ben ampie.Un quinto elemento di assoluta novità

dal punto di vista tecnologico consi-ste nel fatto dell’inserimento dell’elet-tronica; mentre non molto tempo faper ottenere un effetto di policromiasi dovevano mettere in serie le mac-chine ed esse consentivano applica-zioni in successione con gestione for-temente umana delle alternanze e del-la costanza, oggigiorno le attrezza-ture sono dotate di dispositivi elet-tronici programmabili con attivazio-ne o non ciclica, episodiche, ritmiche,ed altre tali per cui la produzione èveramente calcolata e progettata atavolino.Non solo ma questo consente -peresempio negli effetti di riproduzione

di pietre naturali- la creazione di sto-nalizzazioni progettate per le qualila stessa iconografia-piastrella puòavere una tonalità più forte o più de-bole, un colore serigrafico in più o inmeno, una parte grafica aggiunta ocarente.La programmazione elet t ronica, isoftware, hanno veramente trasfor-mato la prassi, sostituendosi per al-cuni versi al creativo.Dal punto di vista dei materiali e del-le tendenze una di quelle più interes-santi è sicuramente quella dei metal-li e smalti metallizzati che presentatiquest’anno abbinati a strutture par-ticolarmente rigide consentono di ot-

Listelli “Tortile” estrusi sinuosi e “Stylo shan-gai” 0,5 cm per varie lunghezze (inventore Da-rio Brugioni); “Musae” mosaico in grès 1x1cmspessore 2 mm, corredi del Terzo Fuoco, For-me 2000, 2005.

Tessere con metallizzati e grès porcellanato, Ascot, 2005.

Elementi modulari ricorrenti in rilievo, Lord, 2005.

Listelli di tipo rustico finto legno, Coop. Ceramica d’Imola, 2005.

“Sicis Circus”, installazione di mosaico con atema il Circo nello Show Room di Milano, Si-cis, dicembre 2005.

Page 6: Decorazione e tecniche decorative nell’industria di oggi · artistico, a grana grossa, caricato di argilla refrattaria e chamotte per il mantenimento delle ragguardevoli di-mensioni,

A T T U A L I T À

50

CERAMICA INFORMAZIONE - GENNAIO-FEBBRAIO 2006 - N. 448

Page 7: Decorazione e tecniche decorative nell’industria di oggi · artistico, a grana grossa, caricato di argilla refrattaria e chamotte per il mantenimento delle ragguardevoli di-mensioni,

A T T U A L I T À

51

CERAMICA INFORMAZIONE - GENNAIO-FEBBRAIO 2006 - N. 448

tenere degli effetti di tendenza talvolta anche confinanticon il lustro (Iris).Dal punto di vista strettamente decorativo, -sesto punto diriferimento-, c’è da annotare il floreale e il geometrico (digusto anni Sessanta-Settanta), con qualche colore sgar-giante, soggetti a tono continuo fotografici (Viva, Sette-cento), legni, pelle (Rex), tessuti (LaFaenza).Da ultimo una riflessione sulle tecniche decorative.Oggi grande rilievo e spazio creativo va dato alla fog-giatura del prodotto: attraverso la foggiatura si riesconoad ottenere l’ampia gamma degli strutturati, tutti gli ef-fetti derivanti dalle varianti ed alternanze di pressaturadel materiale-decorazione (anche per serigrafia, cadutadi polveri)-secondo stampo, doppio caricamento, appli-cazione di graniglia come pure che di colore o di altri im-pasti. Non certo ultima poi l’argomento dei grandi formati e deltaglio.Poi ci sono delle novità che appaiono non eclatanti mache migliorano il prodotto e le opportunità come la filie-ra a pressione con costanza di effetto per via di una pom-pa che spinge lo smalto costantemente, oppure l’ormaiconsolidato rotocolor litografico (deposito di tinta attra-verso degli incavi caricati di pigmento) mutuato dalla stam-pa su carta, dove i rulli sono perfettamente sincronizzatie le riproduzioni calligrafiche.L’esperimento e la congiunzione di conoscenze sarà sem-pre -e pure per la ceramica- prodiga di idee ed innova-zioni: la raccomandazione può essere quella di concen-trare senza soluzione di continuità risorse in questo cam-po dando spazio e opportunità a creativi, designers, tec-nologi, informatici per esprimersi e lavorare anche secon un obiettivo non perfettamente identificato o imme-diato.

Gian Luca Soddu, “Spy nuvola” modulo in rilievo pronunciato per Ce-ramiche Lea, 2003.

“Tech. Tracks” incisioni profonde a di-sco, Gamma Due, Cersaie, 2005.

Tozzetti con decorazione di gu-sto basso medioevale, Rondine,2005.