Decision Making con l'Analisi Transazionale - Kairos Solutions · con la griglia concettuale...

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Kairos Solutions s.r.l Via Alamanno Morelli 10 00197 Roma tel: 0692957552, [email protected], www.kairossolutions.it 1 Pagine di soluzioni “ Decision making con l’Analisi Transazionale” Massimo Del Monte

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Pagine di soluzioni

“ Decision making con l’Analisi

Transazionale” Massimo Del Monte

     

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Introduzione

“Ogni individuo possiede il diritto,

la responsabilità e la capacità

di prendere decisioni

e farsi carico della propria vita”

H.D. Johns

Nel consueling analitico transazionale rivolto alla persona o ai gruppi di lavoro in ambito organizzativo o aziendale, ci si può trovare di fronte alla richiesta di un intervento finalizzato a facilitare e a rendere maggiormente efficace il processo decisionale. Assumere una decisione è l’esito di un percorso interno che non si basa esclusivamente sull’azione dello Stato dell’Io Adulto; in alcune situazioni la scelta viene effettuata in modo copionale a causa della pressione esercitata dal Genitore, dal Bambino o da entrambi gli Stati dell’Io. I numerosi altri elementi che costituiscono l’apparato di copione, possono intervenire in maniera più o meno significativa nel condizionare una presa di decisione che potrebbe rivelarsi inadeguata, inefficace, non rispondente ai bisogni autentici o all’utilità e, pertanto, rinforzare il copione. Ognuna delle innumerevoli situazioni in cui le persone mostrano la necessità di rendere maggiormente efficace il processo decisionale, può essere letta, interpretata, valutata, con la griglia concettuale dell’Analisi Transazionale e facilitata nel suo evolversi positivo, con i più noti strumenti di intervento del counsuelor. L’obiettivo principale della consulenza non può essere incentrata sull’analisi degli aspetti copionali, ma su una tipologia di interventi mirati all’arricchimento delle opzioni possibili, all’ampliamento delle mappe mentali che possano facilitare delle scelte che rispettano bisogni e stati emotivi, che sono in accordo con il patrimonio di valori interni e che vengono gestite dal potere di pensare razionalmente, analizzare la situazione, attingere alle proprie competenze e assumersi la responsabilità di agire. In altre parole, il counsuelor fornisce stimoli e strumenti al cliente affinché vi sia un allineamento tra gli Stati dell’Io mentre si appresta ad assumere la propria decisione. Secondo il neurobiologo Antonio Damasio1 le componenti emotive hanno un ruolo essenziale nel processo decisionale. Nell’accumulare l’esperienza di vita il nostro cervello crea un insieme di complesse mappe di neuroni, in cui è codificato il modo in cui abbiamo vissuto una data situazione che possiamo riattivare, come ricordo, ogniqualvolta ci troviamo in condizioni simili, anche se a volte non ne siamo pienamente consapevoli. Damasio individua quattro elementi importanti compresi nella memoria archiviata:

                                                                                                                         1 Damasio A., Alla ricerca di Spinosa, Adelphi, Milano, 2003

     

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1. i dati di fatto relativi al problema 2. l’opzione scelta per risolverlo 3. l’esito effettivo di quella scelta 4. l’esito della scelta in termini di emozioni e sentimenti

L’esito immediato della nostra decisione passata è importante, poiché ha generato uno stato, un vissuto, una sensazione che abbiamo catalogato come piacevole o spiacevole, o con altri tipi di sensazioni emotive; altro fattore importante riguarda l’esito futuro di quella decisione; gli effetti a lungo termine sono stati punitivi o gratificanti, a prescindere da quanto lo fossero al momento della scelta? La capacità di ragionare in termini di futuro e, dunque, di anticipare gli esiti confrontandoli con l’esperienza passata, ci consente di fare delle simulazioni in grado, per quanto possibile, di modificare la situazione in una forma che riteniamo soggettivamente più vantaggiosa.

L’associazione tra le decisioni, i risultati ad esse connessi e gli stati emotivi prevalenti, ci mettono nelle condizioni di catalogare le nuove situazioni e di influenzare il nostro processo decisionale; questo può essere un fattore limitante o potenziante, può dischiuderci delle opportunità oppure indurci ad abbassare il livello di ciò che desideriamo ottenere, può proteggerci da eventualità sgradite o motivarci a conseguire nuovi risultati. I segnali emozionali che ci spingono in una direzione, piuttosto che in un’altra, possono essere di varia intensità ma, sono sempre presenti a vari livelli di coscienza. Anche se il segnale emozionale non sostituisce interamente il ragionamento, o l’analisi logica delle informazioni, rimane sempre un indicatore importante per andare verso una direzione o allontanarci, cambiando orientamento. Avere la sensazione giusta, sentirlo nelle viscere, nella pancia o seguire ciò che ci dice il cuore, sono esperienze di vita comune in cui abbiamo a che fare con segnali emotivi più o meno intensi ed evidenti; avere un presentimento, un’intuizione, fiutare la scelta migliore, è un altro esempio di come, nella vita di ogni giorno, alcuni di noi saltano alle conclusioni in modo rapido ed efficace senza avere la cognizione delle operazioni implicite che avvengono a livello emotivo e mentale.

In ambito organizzativo ed aziendale il “decision making”, cioè il processo che porta ad assumere decisioni riguardanti nei diversi settori strategici, richiede strumenti specifici ed analisi che si avvalgono di sempre più sofisticate procedure.

Lo scopo di questo lavoro è proporre uno strumento di intervento che ho mutuato dalla griglia dell’OK Corral di Ernst, e riadattato a fini pratici, per stimolare nelle persone lo Stato dell’Io Adulto ad analizzare i possibili effetti che potrebbe provocare una decisone piuttosto che un’altra, specie nelle situazioni in cui le alternative da scegliere sono ben definite.

     

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Dalla griglia dell’OK Corral alla Matrice dell’OK Corral

La Matrice OK Corral (MOC)2 è una rielaborazione della griglia dell’OK Corral inventata da Franklin Ernst3, costituita da 4 quadranti, attraverso i quali è possibile descrivere alcuni aspetti del modo di interagire tra sé e gli altri, tra due persone, tra due aspetti, tra due parti di una situazione oppure tra sè ed una situazione che si vuol prendere in esame. Se, infatti, utilizziamo i quattro quadranti dell’Ok Corral, per valutare il peso che assumerà un dato elemento o fattore in due specifiche circostanze, abbiamo quattro diverse possibilità. Nell’esempio che riporterò di seguito prenderò in considerazione il caso di una persona che deve scegliere tra due diverse aziende in cui essere assunto. Si troverà certamente a dover considerare molti aspetti prima di effettuare la propria scelta. Se, ad esempio, il cliente prende in considerazione il fattore economico, avrà le seguenti quattro possibilità:

1) Azienda A OK – Azienda B OK: in entrambe le aziende lo stipendio è vantaggioso, si equipara in senso positivo

2) Azienda A OK – Azienda B NON OK: nella prima è più vantaggioso della seconda

3) Azienda A NON OK – Azienda B OK: nella seconda è più vantaggioso della prima

4) Azienda A NON OK – Azienda B NON OK: in entrambe è considerato poco vantaggioso

Procedendo in questo modo con gli altri aspetti più o meno importanti, (ad esempio il ruolo, le mansioni, il tipo di azienda etc...) il cliente avrà la possibilità di avere un quadro della situazione, cioè i campi di forza vantaggiosi o svantaggiosi, da analizzare complessivamente con lo Stato dell’Io Adulto. L’uso della Matrice dell’OK Corral consente, non solo di assumere quattro punti di vista differenti sulle due alternative, ma anche di individuare e ragionare sui vari fattori che pesano nella futura decisione e sui possibili effetti che ne potrebbero derivare. Come abbiamo già visto, in modo più o meno automatico anticipiamo gli effetti delle nostre decisioni in base a quello che Damasio chiama il “marcatore somatico”, cioè quel nucleo di memoria, quella mappa neuronale che riguarda la relazione tra il ricordo, l’emozione collegata a ricordo e il corrispondente stato corporeo associato. L’analisi previsionale delle conseguenze e degli effetti, anche in termini emotivi, consente a cliente di evitare possibili svalutazioni e giochi ed assumersi la responsabilità adulta della decisione.

 

 

                                                                                                                         2 Per un approfondimento sui molteplici usi della MOC vedere: Parsi M.R., Del Monte M., Piperno S. “Il coaching creativo. Tecniche per la crescita, l’innovazione, il cambiamento personale e aziendale”. Franco Angeli, Milano, marzo 2007. 3 Ernst F., “The OK corral-grid for Get On Wit” Transactional Analysis Journal, 1,1 231-240. Tosi M.T. (rielaborazione a cura di), L’OK Corral: una griglia per andare d’accordo, in Scilligo P., Bianchini S., Analisi Transazionale. I premi Berne, IFREP, Roma, 2001

     

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Tab.  1  Matrice  Ok  Corral  

CAMPO  D’ESPERIENZA:  Indicare  in  sintesi  la  decisione  che  si  intende  effettuare  

 

Stabilire  qual  è  la  scelta  indicata  con  A  e  quale  con  B.  Ad  esempio  A=  azienda  bianca,  B=  azienda  verde  

A-­‐  B+   A+  B+  

FATTORI   FATTORI  

In  questo  rettangolo  si  inseriscono  quei  fattori  che  assumeranno  un  valore  negativo  o  svantaggioso,  se  scelgo  A  e  positivo  o  vantaggioso,  se  scelgo  B  

 

In  questo  rettangolo  si  inseriscono  le  variabili  positive  e  vantaggiose  valide  in  entrambi  i  casi,  cioè  gli  aspetti  positivi  comuni  alle  due  scelte  

 

EFFETTO  A  

Se  dovessi  scegliere  A,  quali  conseguenze  negative  avrei?  

EFFETTO  B  

Se  dovessi  scegliere  B,  quali  conseguenze  positive  avrei?  

 

EFFETTO  A  e  B  

Quali  conseguenze  positive  avranno  i  fattori  indicati  nel  rettangolo  sopra?  

A-­‐  B-­‐   A+  B-­‐  

FATTORI   FATTORI  

In  questo  rettangolo  si  inseriscono  le  variabili  negative  e  svantaggiose  valide  in  entrambi  i  casi,  cioè  gli  aspetti  negativi  comuni  alle  due  scelte  

In  questo  rettangolo  si  inseriscono  quei  fattori  che  assumeranno  un  valore  positivo  o  vantaggioso,  se  scelgo  A,  e  negativo  o  svantaggioso,  se  scelgo  B    

 

EFFETTO  A  e  B  

Quali  conseguenze  negative  avranno  i  fattori  indicati  nel  rettangolo  sopra?  

 

EFFETTO  A  

Se  dovessi  scegliere  A,  quali  conseguenze  positive  avrei  

EFFETTO  B  

Se  dovessi  scegliere  B,  quali  conseguenze  negative  avrei?  

 

 

     

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Indicazioni operative

La formulazione delle domande è importante per utilizzare al meglio i quadranti; avere maggiore chiarezza di che cosa si desidera realizzare consentirà una valutazione più efficace degli “effetti” riscontrati in ogni quadrante.

1) Prima di iniziare il lavoro con la Matrice ed immergersi nel vivo della decisione è importante fare una riflessione per avere chiaro qual è l’obiettivo che si intende conseguire e dunque ciò che si desidera ottenere dalla scelta. L’analista transazionale utilizzerà gli strumenti a sua disposizione per stabilire, nel colloquio e nelle interazioni con il cliente, transazioni A-A e procedere per la definizione del contratto.

2) Mettere in rilievo i risultati, a breve termine, che si intendono ottenere. Ancora prima di iniziare il lavoro con la MOC è utile esplorare con il cliente che cosa vorrebbe ottenere per sé, una volta realizzato l’obiettivo; non basta infatti che egli esprima semplicemente il desiderio di prendere la migliore decisione, ma è importante indagare sul senso e il significato che avrà la scelta effettuata una volta assunta. Può essere altresì utile esplorare gli effetti a lungo termine che il cliente vorrebbe vedere realizzati in seguito alla scelta compiuta.

3) Scomporre il “campo d’esperienza” nei vari fattori che lo compongono: ad esempio se il cliente deve scegliere tra due aziende in cui lavorare, innanzitutto dovrà individuare quali sono i fattori che costituiscono il tipo di scelta da intraprendere e che, inevitabilmente, assumono un peso importante nella sua decisione; infatti non sarà soltanto lo stipendio ciò che valuterà come elemento su cui basare la decisione, poiché ogni scelta vantaggiosa presenta un equilibrio ottimale tra più fattori e pertanto tra le diverse aree della vita. In termini analitico transazionali, ogni fattore può interessare i tre Stati dell’Io. Un modo utile per giungere ad un elenco dei diversi fattori è la tecnica del brainstorming che consente al cliente di scrivere fluidamente e senza l’intervento della censura, tutto ciò che gli viene in mente riguardo la scelta. Elenchiamo, per seguire l’esempio iniziale, quali possono essere i fattori da considerare nella scelta tra due aziende:

STIPENDIO

CAPO DEL PERSONALE

LOGISTICA

VISION AZIENDALE

MISSION AZIENDALE

     

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TEMPO LIBERO

COLLEGHI

CLIMA AZIENDALE

BENEFIT

LONTANANZA

COLLEGAMENTI

STRESS DA TRAFFICO

SPESE BENZINA

REALIZZAZIONE DEL MIO EXPERTISE

POSSIBILITA’ DI CARRIERA

CREATIVITA’

MANAGEMENT

REALIZZAZIONE PERSONALE

IL DIRETTO SUPERIORE

FORMAZIONE AZIENDALE

MENSA AZIENDALE

4) Completare il quadrante ++ inserendo i fattori vantaggiosi - o positivi - di entrambe le alternative A e B. In altre parole individuare quali sono i fattori dell’elenco precedente che il cliente prevede come soddisfacenti in entrambe le aziende.

5) Completare il quadrante - - inserendo i fattori di svantaggio, o negativi, portati da entrambi. Quali sono i fattori che non verranno gratificati, e/o quelli svantaggiosi in entrambe le aziende?

6) Completare il quadrante +- rilevando quali sono i fattori di vantaggio che il cliente incontrerà nell’azienda A e quelli di svantaggio nell’azienda B.

7) Completare il quadrante - + inserendo i fattori di svantaggio portati da A e vantaggio portati da B.

8) Il numero di fattori vantaggiosi presenti in una delle due possibilità piuttosto che nell’altra, costituisce un primo importante elemento che può spingere il cliente verso una direzione. Naturalmente non sempre è sufficiente la quantità dei vantaggi, ma anche il

     

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significato che assumono nella vita della persona e gli effetti conseguenti. Dopo aver completato i quadranti è importante valutare i possibili effetti, le conseguenze che il cliente potrà incontrare in ognuna delle due scelte.

Un ulteriore intervento che facilita il processo decisionale, è costituito da un breve questionario, le cui domande sono finalizzate ad esplorare i contenuti del tre Stati dell’Io in relazione alla scelta che il cliente intende effettuare. Una volta completata la matrice si stimola il cliente ad entrare in contatto con i bisogni, gli aspetti emozionali, ciò che lo motiva maggiormente verso una direzione. Quanto emerso viene messo in relazione all’area etico-valoriale, in altre parole si confrontano i contenuti del Bambino con quelli del Genitore, con particolare riferimento al patrimonio dei valori interni. L’esito di questo confronto produce una particolare sensazione di consonanza o dissonanza interna. Se la scelta è in accordo con i principi guida, ne risulterà una percezione interna favorevole, piacevole, in altre parole uno stato emotivo che facilita la scelta. Dunque, si procede con la scelta delle strategie, dei comportamenti, delle risorse etc…(o altri aspetti dell’area cognitivo-esperienzale) per agire concretamente verso la realizzazione e il conseguimento degli scopi.

ü Questa scelta risponde ai miei bisogni, ai miei desideri? ü Seguendo questa strada riuscirò ad esprimere me stesso, a soddisfare l’area

creativo-emozionale ? ü Quali sono gli aspetti che mi motivano maggiormente? ü Da che cosa sono guidato in questo momento della mia vita? ü Quali sono i valori principali che sostengono e che sono in armonia con la mia

identità, il mio modo di essere? ü Ciò che desidero è coerente con l’area etico-valoriale ? ü Quali sono gli effetti a lungo termine che alimenteranno positivamente il sistema

di bisogni e di valori ? ü E’ una scelta ecologica (si intende l’equilibrio tra vantaggi e svantaggi personali ed

esterni) ? ü Quali sono le conoscenze, le risorse di cui dispongo, che utilizzerò per la riuscita

del progetto? ü Questa scelta stimola il mio interesse intellettuale, le mie attitudini o le mie abilità? ü Quanto e in che modo l’esperienza già acquisita verrà utilizzata? ü In che modo aumenterò il mio expertise (se si tratta di una scelta professionale) ? ü Quali strategie intendo utilizzare per portare avanti la scelta?

Le risposte a queste e ad altre domande, da porre di volta in volta in base alla situazione e al problema affrontato, aumenteranno il livello di informazione necessario per prendere una decisione efficace.

     

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Esempio applicativo

Ad esempio, nella scelta tra due aziende in cui iniziare un nuovo lavoro, il cliente si trova di fronte a diverse possibilità che possono aumentare l’attrattiva verso un’azienda e contemporaneamente diminuirla per l’altra. E’ possibile individuare anche elementi che assumono lo stesso peso sia in senso positivo, sia in negativo. Se entrambe le scelte portano lo stesso vantaggio in termini economici, il cliente inserirà il “fattore” stipendio nel quadrante A+ B+; per quanto riguarda il tempo libero, A impegna maggiormente, B concede più tempo, quindi il quadrante di riferimento è A- B+; la lontananza dall’abitazione è un “fattore” da inserire nel quadrante A- B-, perché le aziende sono entrambi molto distanti dall’abitazione del cliente. Così via per tutti gli altri fattori individuati precedentemente.

In questa applicazione, si considerano direttamente le conseguenze dei diversi elementi riscontrati in ognuno dei quadranti; è utile ragionare ogni volta sia sugli effetti della scelta A, sia su quelli della scelta B per anticipare le varie possibilità. Ad esempio nel quadrante A-B+ il cliente ha individuato alcuni fattori positivi nell’azienda B che, invece, sono carenti e dunque negativi nell’azienda A; se dovesse scegliere A, verso quali conseguenze potrebbe andare incontro? Il lavoro A lo impegnerebbe molto di più dal punto di vista degli orari e ciò si rifletterebbe su alcuni aspetti importati della sua vita privata, come il rapporto affettivo, il riposo, lo sport che non potrebbe più praticare con regolarità. Questi aspetti, a lungo andare, possono provocare stanchezza, stress, tensione, che il cliente potrebbe riversare sia nella vita personale sia sul luogo del lavoro. Il cliente riflette sul fatto che sta condividendo con la propria partner tali scelte professionali e la stabilità della loro relazione affettiva non sarà messa in discussione da questi elementi; egli intende organizzare il tempo “privato” in modo flessibile e più funzionale alle esigenze affettive e relazionali.

L’azienda A è nota nel mondo degli affari, per l’accentuata rivalità tra i colleghi che, attualmente, sta condizionando il clima aziendale creando un elemento di stress in più, che dovrà essere affrontato con una buona dose di intelligenza emotiva. L’ingresso del cliente potrebbe portare ad una serie di ostacoli che aumenteranno il livello di vigilanza, la particolare attenzione al lavoro svolto, l’elevazione degli standard. La mancanza di benefit, certamente non aiuta la sua motivazione. A lungo termine questi aspetti potrebbero indurlo a vivere il luogo di lavoro isolatamente, come fonte di stress emotivo a causa della mancanza di momenti di ricarica, aspetti che potrebbero influenzare negativamente la qualità dell’ impegno professionale.

Lo stesso quadrante può essere utilizzato anche per una previsione degli effetti che potrebbero scaturire dalla scelta B. In questo caso cambia l’ottica e, l’esplorazione degli aspetti positivi e vantaggiosi dell’azienda B, aiuterà il cliente ad afferrare meglio le principali sensazioni riguardanti il suo collocamento in questa realtà futura. Avere più tempo a disposizione per gli aspetti privati della sua vita è certamente un vantaggio in più

     

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che aumenterà la sua dedizione a quelle attività che generalmente aumentano il proprio benessere, potrà continuare a coltivare il suo rapporto affettivo con la condivisione di attività che prima non aveva la possibilità di portare avanti, insieme alla sua partner. La presenza di un clima aziendale disteso, permette di costruire una squadra di lavoro efficace, che aumenta il livello di prestazione generale, ma anche le sue motivazioni. Relazioni interpersonali soddisfacenti sul luogo di lavoro, costituiscono una risorsa che a lungo andare influenza positivamente il benessere generale, la possibilità di vivere il lavoro come luogo emotivamente coinvolgente e pieno di risorse. Continuando la riflessione sugli effetti che potrebbero avere le due alternative, il cliente aumenta la consapevolezza di quali sono i risultati che più lo motivano e che rispondono positivamente alle diverse aree della propria vita come i propri bisogni affettivi e relazionali, la soddisfazione e realizzazione professionale, i valori più importanti che lo guidano. Attraverso l’utilizzo di questo strumento il cliente affina la capacità dello Stato dell’Io Adulto di analizzare le scelte possibili in modo sistematico, aumentando il proprio potere di assumere le decisioni importanti e farsi carico delle proprie responsabilità, cioè delle abilità a dare risposte alla propria vita.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

     

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CAMPO  D’ESPERIENZA:  SCELTA  TRA  DUE  AZIENDE  IN  CUI  LAVORARE  

DIMENSIONE  DUO-­‐CENTRICA:  A=AZIENDA  BIANCA  

                                                                                                                   B=AZIENDA  VERDE  

A-­‐  B+   A+  B+  

FATTORI   FATTORI  

 

TEMPO  LIBERO  

COLLEGHI  

CLIMA  AZIENDALE  

BENEFIT  

 

STIPENDIO  

CAPO  DEL  PERSONALE  

LOGISTICA  

VISION  

MISSION  

EFFETTO  A   EFFETTO  B   EFFETTO  A  e  B  

A-­‐  B-­‐   A+  B-­‐  

FATTORI   FATTORI  

LONTANANZA  

COLLEGAMENTI  

STRESS  DA  TRAFFICO  

SPESE  BENZINA  

 

 

 

 

REALIZZAZIONE  DEL  MIO  EXPERTISE  

POSSIBILITA’  DI  CARRIERA  

CREATIVITA’  

MANAGEMENT  

REALIZZAZIONE  PERSONALE  

IL  DIRETTO  SUPERIORE  

FORMAZIONE  AZIENDALE  

MENSA  AZIENDALE  

EFFETTO  A  e  B  

 

 

EFFETTO  A   EFFETTO  B  

Tabella  2.  Esempio  

     

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Bibliografia

DAMASIO A., Alla ricerca di Spinosa, Milano, Adelphi 2003

ERNST F., “The OK corral-grid for Get On Wit” Transactional Analysis Journal, 1,1 231-240

PARSI M.R., DEL MONTE M.., PIPERNO S. “Il coaching creativo. Tecniche per la crescita, l’innovazione, il cambiamento personale e aziendale”. Milano, Franco Angeli, 2007.

TOSI M.T. (rielaborazione a cura di), L’OK Corral: una griglia per andare d’accordo, in SCILLIGO P., BIANCHINI S., Analisi Transazionale. I premi Berne, IFREP, Roma, 2001

 

Autore: Massimo Del Monte [email protected]

Co-fondatore di Kairos Solutions, psicologo e psicoterapeuta, specializzato in Analisi Transazionale e EMDR (Eye Movement Desensitization Reprocessing, terapia per il trattamento del trauma) e psicodiagnostica. Si occupa da molti anni di formazione e coaching ed è appassionato del processo creativo che applica in vari ambiti professionali: formazione aziendale, sviluppo del potenziale, sviluppo manageriale, innovazione. Docente in una scuola di specializzazione in psicoterapia e un Master universitario e membro di varie associazioni nazionali ed internazionali di psicologia (tra cui EMDR Italia, EATA, SIMPAT). Ha elaborato la metodologia del Coaching Creativo, è autore e co-autore di libri e articoli specialistici tra cui: “Il Coaching Creativo”, “I percorsi del Coaching Creativo” e “Out of Office”, editi da Franco Angeli, “Creare Soluzioni” edito da De Vecchi.