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1 Istituto di Istruzione Superiore “De Titta- Fermi” 66034 LANCIANO - CH Viale Marconi, 14 Tel. 0872716381-2 - FAX 0872716379 1. TITOLO DEL PROGETTO SCUOLA LAVORO FUTURO 2. DATI DELL’ISTITUTO CHE PRESENTA IL PROGETTO Istituto: I.I.S. De Titta-Fermi Indirizzo: Viale Marconi 14 66034 Lanciano (CH) Tel /fax 0872/716381-716389 Email: [email protected] Dirigente Scolastico: Prof.ssa Daniela Rollo 3. ISTITUTI SCOLASTICI ADERENTI ALLA EVENTUALE RETE Istituto Codice Meccanografico 4. IMPRESE / ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA, PARTNER PUBBLICI, PRIVATI E TERZO SETTORE

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Istituto di Istruzione Superiore

“De Titta- Fermi”

66034 LANCIANO - CH Viale Marconi, 14 Tel. 0872716381-2 - FAX 0872716379

1. TITOLO DEL PROGETTO

SCUOLA LAVORO FUTURO

2. DATI DELL’ISTITUTO CHE PRESENTA IL PROGETTO

Istituto: I.I.S. De Titta-Fermi

Indirizzo: Viale Marconi 14 66034 Lanciano (CH)

Tel /fax 0872/716381-716389

Email: [email protected]

Dirigente Scolastico: Prof.ssa Daniela Rollo

3. ISTITUTI SCOLASTICI ADERENTI ALLA EVENTUALE RETE

Istituto

Codice Meccanografico

4. IMPRESE / ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA, PARTNER PUBBLICI, PRIVATI

E TERZO SETTORE

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Denominazione

Si attiveranno protocolli con

associazioni datoriali quali

Confindustria Chieti

Pescara

CNA di Chieti.

Comune di Lanciano e

comuni dei paresi limitrofi

Indirizzo

5. ALTRI PARTNER ESTERNI

Denominazione

Ulteriore soggetto che sarà

sensibilizzato e coinvolto è la CCIAA

della provincia di Chieti.

Indirizzo

6. ABSTRACT DEL PROGETTO (CONTESTO DI PARTENZA, OBIETTIVI E

FINALITÀ IN COERENZA CON I BISOGNI FORMATIVI DEL TERRITORIO,

DESTINATARI, ATTIVITÀ, RISULTATI E IMPATTO)

Contesto

La normativa riguardante l’integrazione dell’offerta formativa e la

complementarietà del sistema formativo integrato con il mercato e il mondo del

lavoro, ha subito negli ultimi anni un’evoluzione tendente a rendere il sistema

scolastico più aperto e flessibile per migliorare la risposta formativa all’evoluzione

della società.

L’alternanza scuola lavoro entra nel nostro sistema educativo con la legge 28

marzo 2003, n.53, che all’articolo 4 la prevede come possibilità di realizzare i corsi

del secondo ciclo, consentendo ai giovani che hanno compiuto il quindicesimo

anno di età di svolgere l’intera formazione dai 15 ai 18 anni “attraverso

l’alternanza di periodi di studio e di lavoro, sotto la responsabilità dell’istituzione

scolastica, sulla base di convenzioni con imprese o con le rispettive associazioni di

rappresentanza o con le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura,

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o con enti, pubblici e privati, inclusi quelli del terzo settore, disponibili ad

accogliere gli studenti per periodi di tirocinio che non costituiscono rapporto

individuale di lavoro.”

Il D.L. 77 del 2005 riferito all’art.4 della legge 53/2003, che ne è conseguito,

definisce l’alternanza quale modalità di realizzazione dei corsi del secondo ciclo

per assicurare ai giovani, oltre alle conoscenze di base, l’acquisizione di

competenze spendibili nel mercato del lavoro. Sono gli studenti che possono

presentare la richiesta di svolgere, sotto la responsabilità dell’istituzione

scolastica o formativa, il percorso formativo prescelto alternando periodi in aula e

in contesti lavorativi, nel rispetto del medesimo profilo educativo del corso di

studi ordinario. In altre parole, il giovane mantiene lo status di studente, la

responsabilità del percorso è in capo alla scuola e l’alternanza è presentata come

una metodologia didattica e non costituisce affatto un rapporto di lavoro. Le

attività nella struttura ospitante possono essere realizzate anche in periodi di

sospensione della didattica. Per i soggetti disabili i periodi di apprendimento

mediante esperienze di lavoro sono dimensionati in modo da promuovere

l’autonomia anche ai fini dell’inserimento nel mondo del lavoro.

Il D.L. 77, inoltre, definisce l’alternanza scuola lavoro come modalità di

apprendimento “oltre l’aula” e comprende:

- STAGES - IMPRESA SIMULATA - ESERCITAZIONI ESTERNE - PROGETTI ESTERNI - STAGES ALL’ESTERO - LEZIONI CON ESTERNI - VISITE GUIDATE - ORIENTAMENTO IN USCITA - RAPPORTI CON ORDINI PROFESSIONALI - COLLABORAZIONE CON ASSOCIAZIONI CULTURALI E DI CATEGORIA Oggi, con la legge 107/2015, il rapporto scuola/mondo del lavoro ha subito importanti sviluppi in due direzioni: - il potenziamento dell’offerta formativa in alternanza scuola lavoro, con la previsione di un monte ore obbligatorio (400 per gli istituti tecnici) nel secondo biennio e nell’ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado; - la valorizzazione dell’apprendistato finalizzato all’acquisizione di un diploma di istruzione secondaria superiore, in base alle novità introdotte dal decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, attuativo del JOBS ACT.

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Obiettivi e Finalità

Attraverso la realizzazione del presente progetto l’Istituto intende garantire

un’offerta formativa volta:

Riconsiderare il ruolo della scuola nella sua dimensione educativa e

formativa in rapporto al futuro inserimento degli allievi nel mondo del

lavoro.

Realizzare la funzione di raccordo tra sistema formativo e sistema

economico produttivo.

Coinvolgere tutto il sistema formativo nella realizzazione dell’alternanza

scuola-lavoro con adeguato coordinamento.

Realizzare forme concrete di cooperazione tra scuola e aziende per una

comune progettazione delle attività.

Aprire il mondo della scuola alle attività e alle problematiche della

comunità e del mondo del lavoro.

In relazione con le finalità espresse, considerando che il progetto deve

caratterizzarsi per una forte valenza educativa ed innestarsi in un processo di

costruzione della personalità per formare un soggetto orientato verso il futuro, gli

obiettivi sono i seguenti:

favorire la maturazione e l’autonomia dello studente;

favorire l’acquisizione di capacità relazionali;

fornire elementi di orientamento professionale:

integrare i saperi didattici con saperi operativi;

acquisire elementi di conoscenza critica della complessa società

contemporanea.

Attività, destinatari e risultati

FASE PREPARATORIA

Comprensione e condivisione delle finalità e degli obiettivi dell’alternanza rivolta a tutti i docenti della scuola

Individuazione delle classi dove attuare il percorso

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Formazione dei docenti coinvolti con l’individuazione del tutor scolastico

Presentazione del progetto agli alunni

Definizione del Consiglio di classe degli obiettivi e delle attività da inserire nel piano personalizzato del percorso

Fare conoscere alle famiglie le rilevazioni del consiglio di classe relative ai percorsi individualizzati

Sensibilizzazione delle aziende da parte delle associazioni di categoria,allo scopo di verificare la disponibilità ad accettare studenti destinatari del percorso di alternanza

Definizione di obiettivi formativi comuni e individuazione delle aree aziendali più consone ai percorsi previsti

Costruzione di un sistema stabile di comunicazione scuola e mondo del lavoro con la definizione dei tutor aziendali e la modulistica relativa

Individuazione dei docenti esperti che potrebbero supportare la formazione in aula

FASE DI ORIENTAMENTO

Formazione di studenti e docenti in orario curricolare grazie alla

collaborazione di esperti provenienti dal mondo delle imprese su argomenti

riguardanti l’organizzazione aziendale, le modalità di comunicazione in

azienda, i diversi ruoli

Eventuale visita aziendale

7. STRUTTURA ORGANIZZATIVA, ORGANI E RISORSE UMANE COINVOLTI,

IN PARTICOLARE DESCRIVERE IN DETTAGLIO

a) STUDENTI

I destinatari del progetto sono tutti gli alunni delle classi III per l’anno scolastico

2015-2016, III e IV per l’a.s. 2016-17 e III,IV e V per l’a.s 2017-2018.

b) COMPOSIZIONE DEL CTS/ CS –DIPARTIMENTO/I COINVOLTO/I

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Il Comitato Tecnico Scientifico è composto da:

1. Daniela Rollo, Dirigente scolastico;

2. Ermando Bozza, Presidente Ordine dottori commercialisti di Lanciano;

3. Patrizia Ciampoli, docente materie giuridiche, responsabile orientamento;

4. Nicoletta Di Camillo, docente materie giuridiche, responsabile

orientamento e rapporti con il territorio;

5. Antonietta Frattura, docente materie giuridiche, collaboratore vicario;

6. Carlo Petracca, già Direttore Generale USR Abruzzo;

7. Mauro Petrucci, Assessore P.I. Provincia di Chieti;

8. Marino Olivieri, Titolare International Instiute Lanciano;

9. Pietro Rosica, Presidente associazione PMI;

10. Paola Sabella, Segretario generale Camcom Chieti;

11. Rocco Santone, Presidente Collegio geometri Chieti;

12. Edi Tinarelli, docente Costruzioni, responsabile settore tecnologico;

13. Anna Zampini, responsabile del CPI Lanciano

c) COMPITI, INIZIATIVE/ATTIVITÀ CHE SVOLGERANNO I CONSIGLI DI CLASSE

INTERESSATI

Il consiglio di classe di ciascuna classe coinvolta:

predispone la scheda di accertamento delle abilità di ogni studente

individua e assegna gli studenti ai progetti da realizzare attraverso lo

strumento di impresa simulata, tenendo in considerazione gli esiti della

verifica delle competenze da sviluppare nel percorso scuola lavoro

decide le modifiche nelle programmazioni di alcune materie per consentire

coerenza fra attività didattica ed esperienza in alternanza

predispone momenti di valutazione dell’esperienza mediante momenti di

confronto in itinere con il tutor scolastico

d) COMPITI, INIZIATIVE, ATTIVITÀ CHE I TUTOR INTERNI ED ESTERNI

SVOLGERANNO IN RELAZIONE AL PROGETTO

TUTOR INTERNI

Saranno previsti tutor scolastici (uno per ogni classe coinvolta) docenti incaricati a

seguire l’attività di alternanza e figure complementari ai tutor aziendali. Il ruolo

del tutor scolastico è quello di accompagnare lo studente nell’inserimento al

mondo del lavoro, garantendo lo svolgimento del programma di formazione

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concordato

con l’azienda. In particolare il tutor scolastico

propone l’esperienza dal punto di vista dei contenuti e delle tempistiche;

individua le aziende più consone per ospitare gli studenti;

segue il corretto svolgimento dell’esperienza;

valuta assieme al tutor aziendale il raggiungimento degli obiettivi e il buon

esito dell’esperienza;

riporta in consiglio di classe l’esperienza.

TUTOR ESTERNI

Il tutor aziendale, invece, è la figura di riferimento in azienda ed è la persona

che collabora e si coordina con la scuola per realizzare il percorso formativo. In

particolare il tutor aziendale

permette l’accesso alle strutture aziendali;

garantisce il rispetto degli accordi formativi;

informa lo studente sul rispetto delle regole aziendali;

compila e aggiorna la modulistica;

valuta l’apprendimento.

8. RUOLO DELLE STRUTTURE OSPITANTI NELLA FASE DI

PROGETTAZIONE E DI REALIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ PREVISTE

DALLE CONVENZIONI

Le strutture ospitanti in possesso dei seguenti requisiti:

1. capacità organizzative, consistenti in adeguate competenze professionali per la

realizzazione delle attività; solo in tal modo possono garantire la presenza di

un tutor a supporto delle attività di alternanza scuola lavoro dotato di

competenze professionali e di affiancamento formativo;

2. capacità tecnologiche, ossia la disponibilità di attrezzature idonee per l’esercizio

delle attività previste nella convenzione, in regola con le norme vigenti in materia di

verifica e collaudo tecnico, tali da garantire, per ogni studente, un’esperienza

adeguata in condizioni di sicurezza;

3. capacità strutturali, ossia spazi adeguati per consentire l’esercizio delle attività

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previste in alternanza scuola lavoro e, in casi di studenti con disabilità, il

superamento delle barriere architettoniche;

attraverso un loro rappresentante affiancheranno i componenti scolastici del

gruppo di lavoro per l’alternanza nella progettazione, realizzazione e conclusione del

progetto.

9. RISULTATI ATTESI DELL’ESPERIENZA IN COERENZA CON I BISOGNI

DEL CONTESTO

- Arricchimento della formazione acquisita nei percorsi scolastici e formativi;

- Acquisizione di nuove competenze, di relazione, operative e professionali,

spendibili anche nel mercato del lavoro;

- Valorizzazione delle vocazioni personali, degli interessi e degli stili di

apprendimento individuali;

- Acquisizione della cultura del lavoro.

10. AZIONI, FASI E ARTICOLAZIONI DELL’INTERVENTO PROGETTUALE

Per l’anno scolastico 2015-16 il progetto di alternanza vedrà n.3 fasi distinte:

1. Orientamento (2 ore), calendarizzato nella giornata di giovedì 28 Gennaio 2016 dalle

11.25 alle 13.25 presso l’Aula Magna del nostro Istituto. Sarà invitato un esperto del

territorio in materia di orientamento al lavoro che introdurrà agli allievi gli aspetti

complessi del mondo del lavoro e come preparare un bilancio delle competenze

individuale e personalizzato.

2. Laboratorio di impresa in aula (20 ore) che prenderà inizio nella prima decade di marzo

per circa 10 incontri della durata di 2 ore cad. da svolgere durante le ore curriculari in

classe. Ciascun indirizzo (AFM, TURISMO, SIA) svolgerà un progetto affidato da

un’azienda madrina a cui consegnare, al termine delle 20 ore, il risultato finale.

3. Tirocinio in azienda ( 80 ore )

4. Visite aziendali ( 4x2= 8 0re )

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5. Corso di formazione sul mondo del lavoro (4 ore)

11. DEFINIZIONE DEI TEMPI E DEI LUOGHI

I tempi previsti sono i mesi gennaio-luglio 2016.

I luoghi sono: la sede dell’istituto per tutte le attività d’aula e le varie aziende che ospiteranno

gli alunni in fase di tirocinio

12. UTILIZZO DELLE NUOVE TECNOLOGIE, STRUMENTAZIONI

INFORMATICHE, NETWORKING

Verranno utilizzate le attrezzature informatiche presenti nell’Istituto soprattutto per

l’attuazione dei laboratori di Simul-impresa e per la realizzazione del project work

dell’indirizzo SIA.

13. MONITORAGGIO DEL PERCORSO FORMATIVO E DEL PROGETTO

14.VALUTAZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO E DEL PROGETTO

La valutazione del percorso è effettuata mediante appositi strumenti predisposti per

ciascun attore ( azienda, alunno, scuola). La valutazione del percorso in alternanza e

parte integrante della valutazione finale dello studente ed incide sul livello dei risultati

di apprendimento conseguiti nell’arco del secondo biennio e dell’ultimo anno del corso

di studi. I risultati conclusivi della valutazione vengono sintetizzati nella certificazione

finale. Il tutor formativo esterno, ai sensi dell’art. 5 del D. Lgs. 15 aprile 2005, n. 77,

«...fornisce all'istituzione scolastica o formativa ogni elemento atto a verificare e

valutare le attivita dello studente e l'efficacia dei processi formativi». La valutazione

finale degli apprendimenti, a conclusione dell’anno scolastico, viene attuata dai docenti

del Consiglio di classe, tenuto conto delle attivita di valutazione in itinere svolte dal

tutor esterno sulla base degli strumenti predisposti. Per l’esame di Stato le commissioni

predispongono la terza prova scritta secondo le tipologie indicate dall'articolo 2, comma

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1, lettere e) ed f), del D.M. 20 Novembre 2000, n. 429, tenendo conto anche delle

competenze, conoscenze ed abilita acquisite dagli allievi e certificate congiuntamente

dalla scuola e dalla struttura ospitante, nell’ambito delle esperienze condotte in

alternanza.

15. MODALITÀ CONGIUNTE DI ACCERTAMENTO DELLE COMPETENZE

(Scuola-Struttura ospitante) (TUTOR struttura ospitante, TUTOR scolastico,

STUDENTE, DOCENTI DISCIPLINE COINVOLTE, CONSIGLIO DI CLASSE)

Dopo aver progettato il percorso formativo, occorre agganciare le prestazioni alle

competenze previste dai profili in uscita dell’istruzione secondaria di secondo grado

(si vedano i DPR 15 marzo 2010, n. 87, 88, 89) e alle attività previste per l’alternanza

scuola lavoro e di verificare il grado di copertura di ciascuna competenza. Il

collegamento puntuale con le competenze dei profili in uscita è necessario per poter

considerare i risultati ottenuti dagli studenti in alternanza per la valutazione

complessiva dell’apprendimento e per la certificazione delle competenze.

Le competenze obiettivo possono però anche essere agganciate a più di una

competenza del profilo, essendo queste descritte in modo molto complesso e

articolato (sono “raggruppate” per aree disciplinari e la performance può richiedere

l’utilizzo di conoscenze/abilità proprie di più discipline; inoltre, realizzando la

prestazione si esercitano spesso sia competenze tecnico-professionali che

competenze organizzative- relazionali o “di cittadinanza”).

Il percorso formativo in alternanza, progettato con le modalità descritte,

rappresenta lo standard di riferimento per tutti gli studenti coinvolti e prevede le

attività realizzate sia a scuola sia in azienda. Poiché, però, le esperienze di alternanza

scuola lavoro possono essere diverse per ciascuno studente, è necessario che la

scuola preveda, in coerenza con il progetto della classe, un progetto individuale,

concordando con l’azienda ospitante, le prestazioni che lo studente potrà

effettivamente svolgere, la loro durata e calendarizzazione.

16. COMPETENZE DA ACQUISIRE NEL PERCORSO PROGETTUALE, CON

SPECIFICO RIFERIMENTO ALL’EQF

Nel progettare il percorso formativo in alternanza, sono stati perseguiti i seguenti

obiettivi:

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la performance (ciò che deve essere in grado di fare lo studente)

le condizioni (cioè il contesto in cui deve essere realizzata la performance, molto diverso se si tratta dell’aula, di un laboratorio o di un reparto aziendale e se lo studente lavora sotto supervisione, applicando le istruzioni ricevute, oppure organizzando da sé il proprio lavoro)

il criterio di verifica (i parametri di misurazione della prestazione e la soglia per cui essa è considerata accettabile).

I passaggi importanti per progettare l’alternanza sono dunque:

graduare gli obiettivi (livelli EQF: autonomia e responsabilità) in rapporto all’anno di studio (3°, 4° e 5°)

agganciare le prestazioni alle competenze del profilo in uscita (Linee Guida del Riordino per istituti tecnici e professionali e Indicazioni per i licei) e verificare il grado di copertura di ciascuna competenza.

17. MODALITÀ DI CERTIFICAZIONE/ATTESTAZIONE DELLE COMPETENZE

(FORMALI, INFORMALI E NON FORMALI)

Definendo gli obiettivi in termini di performance, condizioni e criteri, si dispone di una descrizione puntuale di cosa lo studente deve fare, dove (contesto: aula, laboratorio, azienda), come (criteri con cui la performance viene valutata). Si tratta poi di stabilire, il calendario e la durata di ciascuna prestazione = quando.

Distribuendo le prestazioni nei diversi anni di corso e tenendo conto della loro difficoltà e complessità, si costruisce la programmazione triennale: questa operazione consente di recuperare anche esperienze già in atto, sviluppate anche fuori dell’alternanza.

Di seguito la scheda per la progettazione dell’alternanza scuola lavoro nel secondo biennio e nel quinto anno della scuola secondaria di secondo grado:

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A B C B C B C

3° anno 4° anno 5° anno

COMPETENZE

descritte in termini di

performance

PRESTAZIONE

ATTESA

CONTESTO PRESTAZIONE

ATTESA

CONTESTO PRESTAZIONE

ATTESA

CONTESTO

Aula Labor Tiroc Home Aula Labo Tiroc Home Aula Labor Tiroc Home

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18. DIFFUSIONE/COMUNICAZIONE/INFORMAZIONE DEI RISULTATI

1. Pubblicazione del progetto sul sito istituzionale della scuola;

2. Comunicazione al territorio della realizzazione del progetto mediante articoli

giornalistici su quotidiani locali;

3. Informazione dettagliata e capillare della realizzazione del progetto agli utenti del

Placement scolastico (Ufficio Tecnico di Intermediazione al lavoro);

4. Convegno conclusivo.