‘de’ Conventuali , che fompre at. hash BS I ERO

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‘de’ Conventuali ,che fompre at. ‘compagnarono i Reali Principi, | Giclitieii hash nsj BS I ERO ‘due teche di Argentoscon'fue-Cu. N; | | ANUTA: 561. 'ftodie decentemeriteornate;e co- perte di Vélluto; 6 di Ore: Sic. In data delli 19. Maggio I 7 80, "t | DIARIO come di più alle medeſime RR, AA.. ea tutta la'Corte s furono difpenfate le Immagini di S,/ Francefco incartased in feta:pa«? simente guarnitescon i due prof. ‘petti meridionale, e fettentrio=) nale di quel maeftofo Gonven.! ‘to. Paſſarono poſcia î Pri b ad offerrare la vaghiffimg.Chie.| fa {uperiore: Indi.calareno nel? LE Convento» ‘che igirarono ‘quafifi < tutto, maffime la ‘Forefteria, il Calce s eil.pran 'Refettorio , EE finalmente dopo un ora &piü di| trattenimento.» effendo Toto (tas | ta offerto il Rinfrefcos ele g 'tilmente :rienfarono «dichiarane | do con efpreifionigenerofilfi ras], la lor compiacenza;e gradimenef xo, prefero il ‘Cammino verſo? Santà Maria degli Angioli, petf «farla fera in Perugia. Y Ix ROMA MDCCLXXX. RLLA STAMPERIA CRAGAg preffo 5$. Marco al Corfo. oes Oe oder samo AN Con licenza de’ Superioris e Privilegio .

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‘de’ Conventuali , che fompre at. ‘compagnarono i Reali Principi, |

Giclitieii hash nsj BS I ERO ‘due teche di Argentoscon'fue-Cu. N; |

| ANUTA: 561. 'ftodie decentemeriteornate;e co- perte di Vélluto; 6 di Ore: Sic.

In data delli 19. Maggio

I 7 80,

"t | DIARIO

come di più alle medeſime RR, AA.. ea tutta la'Corte s furono difpenfate le Immagini di S,/ Francefco incartased in feta:pa«? simente guarnitescon i due prof. ‘petti meridionale, e fettentrio=) nale di quel maeftofo Gonven.! ‘to. Paſſarono poſcia î Pri b ad offerrare la vaghiffimg.Chie.| fa {uperiore: Indi.calareno nel? LE Convento» ‘che igirarono ‘quafifi < tutto, maffime la ‘Forefteria, il Calce s eil.pran 'Refettorio , EE finalmente dopo un ora & piü di | trattenimento.» effendo Toto (tas | ta offerto il Rinfrefcos ele g 'tilmente :rienfarono «dichiarane | do con efpreifioni generofilfi ras], la lor compiacenza;e gradimenef xo, prefero il ‘Cammino verſo?

Santà Maria degli Angioli, petf «farla fera in Perugia. Y

Ix ROMA MDCCLXXX. RLLA STAMPERIA CRAGAg preffo 5$. Marco al Corfo.

oes Oe oder samo AN Con licenza de’ Superioris

e Privilegio .

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ha | NAPOLI Di Maggio a i

( Ontinovando la Maeſtà dell la noftra Regina unita men|

te al neonato Principe; ed al rei

fto della Real Famigliaa godere in Portici del più flori ‘o ftato dif falute ,fi à compiaciata negli: fcorfi giorni di ammettere ſuc

ceffivamente tutta la Corte all'- onore di baciarle la mano, E

Vi tiene il Re nei giorni (tabià

liti i foliti Configli e dà le publ bliche udienze » prendendo poſ

della caccia »0 della peſca , o fig cendo fare gli efercizi al (uo Reu

Battaglione dei Volontarj di My rina. E

AI .Pofto di Prefidente delli Regia Camera della Sommariuf vacato per morte del Prefident?

Torelli, ha il Re promoſlò i Configliere D. Niecola Vetpoli,

în luogo di quefto , ha nominati il Giudice di Vicaria D. Piet Patrizi , reftando per ora vaca”t

te il Potto di queft’ ultimo “i è È

Il Segretario della (tara ' Reale di Santa Chiara Pecche» neida ha ottenuta la craduazio» ne, egli appuntamenti di Con fi= gliere ; conche peró continovi & difimpegnarele incombenze di Segretario, | Ha pari mente ia M. Sua nomi»

nato Tenente. Colonnello del Reggimento di Borgogna D. Pie, tro Till , e Tenenie Colonnello aggregato del Reggimento Reae le. Italiano D. Gio: Bonelli cos me pure Brigadiere delle Reali Guardie del Corpo D. Pietro Bo» nevio.

Varj magnifici pranzi fono fla. t; dati in quefti giorni al nuovo Miniſtro di Danimarca Conte dî Wedelsed alla Contefla di luî Conforte ,

Si é data parte a quefta Nobil. tà del concluſo Matrimonio fra il P rincipe di Ca(tel.Cica!s. Ruf. fo , e la figlia del Principe d' If. chitella-Pinto.

Con le lettere di Metfina fi& avuta notizia d’efferfi colà fege

mm 2 HO

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ou varie fcoffs di terremoto af- fai confiderabili slequaliavevas mo cagionato poco danno agli e» difizi; ma grandiffimo fpavento a quegli abitanti.

FIRENZE 5. Maggio è Ercoledì il giorno 3. del corrente , dopo le ore 6.

arrivarono le Loro Altez, Reali 1° Arciduca Ferdinando; e Maria Beatrice d' Ette fua Conforte in compagnia del Real noftro So» vrano , che gli era andato incon: tro ai confini dello Stato,

La fera furono al Teatro del» la Pergola;eil giorno fuffsguen- te fi portarono alla Cappella , e Libreria Laurenziana squindia fare una ginta nlla Porta a $.Galle perla nuova ftrada Lecpoidina ze la (era andarono & godere dello fpettacolo nel muovo Regio Teatrodsg!' Intre. pidi;ove fi rapprefentail Dram “ma in muſica intitolato l' Arta» feeſe . * * Quefta mattina fono ftatíi a vo. ‘herare inficane coni noftri RR,

So.

Sovrani 1’ Immagine della Sane riffima Annunziata nella Chiefa dei PP, Serviti, la quale in que: fto fauito incontro è Rata fcoper» ta alla pubblica venerazione ; indi (ono paffati a vedere il Cone vento di quei Religiofi; in fe» guito fi fono trasferiti alla Mes tropolitana sal Battifterio di S, Giovanni, e finalmente alla» Chieſa di 5, Croce, nei quali luoghi hanno offèrvato tuttociò che vi è di più pregievole.

Jeri fera verfo le oreundici fi ſuſcitò il fuoco in un f:nile con» tiguo alla cafa del Sig. Cav, de. Mozzi;un tale incendio avreb» be potuto produrre funeftillime conſeguenze s fenza le inftanca» bili cure di S. A. R. noftro cle= mentiflimo Sovrano, che viace corfe immediatamente per dare gli opportuni ordini per la più pronta eſtinzione del medefimo; effendovifi trattenuto fino alle ore otto di quefta mattinalallore chè il fuoco era affatto eftinto »

mm 3 FI.

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FIRENZE 8; Maggio è.

I Reali Viaggiatori, cheonora=». no, la noftfa Capitale, pro»

ſeguono a godere dell’ amenità di quefta Refidenza s ofervando privatamente tuttociò che vi è di più.raro, e pregevole.

Sabato fera a Corte. vi fu Ap. parta mento sal quale interven» nero.i Miniftri Etteri , Cariche

di Corte se tutta la Nobiltà che ne gode l’ onore.

Jeri ſera poi fi portarono al Rio Teatro di Via della Per. gola ; dovea lore contemplazios- ne fu data dai Nobili Compos nenti quell Accademia una Fa« fia di ballo in maſchera, la qua» le non tanto per la vaga illu mi- nazione. quanto per i! buon gu» fto dell' apparato, riefci oltre modo magnifica » e brillante ,

Quefta mattina il Reale Arci. du&m în compagnia del noſtro Sovrano fi è trasferito primiera» mente ad oí(Prvsre quefto pu b. biico Archivio dei Contratti ; e

quine

indi l altro Diplomatico eret:

tol! anno fcor(o da S. A. Reale »

LIVORNO 3. Maggio .

A Veſpa Corſaro Maonefe »

L che qui conduffe I avvi-

ſata Preda Franceſe » effendo

nuovamente partito per fare il.

corfo , fiè avuta la notizia che

abbia predata una Tartana Ge»

novefe fata quivi caricata di

carni ſalate deſtinate per Cartae-

gena in Spagna »

Dopo il dì 28. dello fcorfu A»

rile fono entrati 34. Baltimen=

ti di diverſe Nazioni carichi di

ferto, fete, oiio 5 lino, granos

ed altre diverſe mercanaie .

Con Nave Danefe quì giunta

Mercoledì fcorfo da Tunis, fene

tefi che Ja Scialuppa la Lively

Corfaro Inglefe del Capitano

Fortes avea condotto in quel

Porto due Baftimenti Francefì

predati, che uno carico d' olio,

èl’altrodirilo»eda!ttigeneri,

Parimiente fentefi per mezzo

di detta Nave» che quel Porta

era ftato ferrato per diverfi giore mm 4 ni »

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8 * ni , fino a che non furono fortiti diverfì Corfari di quella bandie» Ta; e che cammin facendo la det» ta Nave Daneſe a quefta volta, fopra il Capo-Corſaro incontrò diverfi Corſari Tunifini che ins €roci^uo in quell’ acque,

Le lettere della Barberia di. cono che l'apparenza di quelle raccolte quali aſſicurate , era u. bertofitfima ; e che a tale effetto erano ftate conceffe le tratte per l’ eftrazione dei grani, ed altro fuori di quei Regri.

MODENA 3. A/aggio + I L di 30. dello feorte giunfe în

queſta Capitale 1’ Ambafceo ria Luccheſe compotta dal Sig. Ma rchefe Silve(tro Arnolfini, e di altri tre Cavalieri Colleghi , cioè, Criltoforo Buccella ; Jaco» po Lucchefini,e Tommafo Gui. nigi, con grande equipaggio . Quetti Signori fono (tati deitinas ti da quella Eccellentif, Repub. blica per complimentare il Se» reniffimo Reguante Ercole III,

Ape

o" RIPA III I EEE

9 Appena arrivati fu immedia-

tamente loro deputato per Ca» valiere Trattenitore il Sig. An» tonio Pacciani Scudiere di S. A, $. con carrozze, e completo fer. viziodi Corte,e furono alloge giatiin un magnifico apparta» mento del Palazzo Ducale. L* ifteffa fera il Sig Ambafciatore fu 3mmeffoalla pubblica udien- za di S, A, S. il noftfro Sovrano, e della Sereniffima Principeſſa Matilde, Quindi psfsò alla loro converfazione,alla quale intere venne la primaria Nobiltà , ef- fev do ftata. fervita di fquifitiffi- mi rinfreſchi ; quale terminata fi riti ó al fuo appartamento dove gli fu imbandita una lau» tiffima cena di circa 20. coperta fe,

Nei fuffeguenti giorni nei quae li 6 deve trattenere il fudetto Sig. Ambafciatore fino a Dome. Dica proflima , «flègnata per il g'orno di congedo ; firanno cons ti uate le converſazioni, ed i banchetti.

mm 5 Si

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IO

Si lavora colla maggiore af» fiduità al gran Catafalco nella Chieſa di S. Domenico per le ſo» lenni Eíequie del fu Sereniffimo, Duca ,le quali fi fente che fiano ſtate fifate peril dì 12. del core. rente.

GENOVA 6. Maggio è Omenica fi ebbero le ordie

a matie lettere di Spagna, ellendofi inteſo ds quele di Ca= dice, che le ſcritte Navi d’ Allo. gues fi trovaffero del tutto prone te per metterfi alla vela , av:n- do già imbarcate tutte le Trup- pe» altro non attendendo , che i Convogli, che doveano giunge- re dalla Cattalogna; Cartagena»

vase Malaga con gran quantità di. mercanzie ,

Riguardo alla piazza di Gi. bilterras fentefì che gliSpagnuo». li continuavano a tenerla bloc» cata, fenza però sche fi faceffe alcun fuoco nè da una parte, nè dall'altra.

Correndo Lunedì la Fefta de' 5$. Apottoli Giacomo; e Filip»

po»

1i po Sua Serenità , e Seri Col« legi fi tresferirono ad affitere alla gran Meffa nella Chiefa Ti.

tolare di eflì Santi, ove da quel» le RR. Monache fì celebrava tal Fe(ta con fcelta Mufica .

In quella fera la prefita Se. renità Sua ; col folito accompa» guamento fi portò.al Teatro di $. Agoftinosove andò in fcena il fecondo Dramma in mufica intitolato 1" Aleandro nell’Ine die.

Tn quetti giorni fon eomparfe iv Porto due Navi, cioè una Ve neta se l’altra Ragufea da Tu nis con grano», orze , oglio, ed altro, i Capitani delle quali hanno riferito d’eff-re partiti di colà un Pinco sun Fiiugone ; ed un Scippavia di quei Corfari, per andare in traccia de’ Legni Giifli«ni.

CAVAGLIA i: ri. Enerdì fcorfo 7. corrente A+

prile nel territorio di Zub. biena provincia di Biella è fuc- celo un fenomeno degno della

mm 6 Cus

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I2 .

curiofità del Pubblico , e merite. vole perla fua particolarità di ‘eſſere pubblicato .

Travagliava alla campagna un contadino per rome Antonio Cinguino, quando tutto ad un tratto inforfe un foffio sì grande di vento nel fito (tcffo ovetrova- vafi , che ebbe della pena a reſi» ftergli anche da principio. Un altro contadino poco diftante l' avvisò dicendogli; Guardati be» ne, che è il molinetto ; profit. tando dell’avvifo abbrancoffi egli toſto ad un tronco,ma i fuoi sforzifurono inutili,poîchè dall’ impeto del turbine fu fofpinto in aria al di fopra d’ogni albero benchè alto ; indi dopo di effere fato fieramente sbattuto per la diftanza di un miglio circa mol» to lacero ,pu:fto, e ferito per le reiterate percolle » che volando dava negli Alberi, colla Reffa wemenza fu rigettato nel fitome» defirno d'onde la violenza del turbine l’ aveva follevato.

Que: . Jam 7

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\ | | |

13 Queflo fatto per impoffib:le ,

che poffa fembrarci, è (tito tute tavia confermato da perf ne de» gne di fede » che ne fono ftate tes flimonj di vifta , e n' hanno fitto formale depofizione, ed il Cara» to della Parochia di detto terri»

torio regiltro!lo come f tto fine golare, e genuinamente qirco» ftanziato , ne” fuoi regiltri Pare rocchiali,

Inquefto Inogo è pure nato da un mefe circa un fanciullo, che non ha mai potuto finora at taccarfì al f-no nè della Madre, nè della nutrice per riceverne 1” alimento, vive tuttavia, e fu finora nutrito a cucchiari di late te, edi vino chiaretto ; equeft^ ultimo èil principale fuo nutris mento.

PARIGI ar. Aprile» E offerte desl’Imprelarjche aveino volutocomprarela

Baſtiglia per fibbricarvi non fo» no ftate accettatesedora fembra che non farà più demolito que= fto Catlello,

La

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M.

fozgetto dei ragionamenti d queſta Capitale ;la vera caufa | però n'è ancora ignota setuttoe | ciò che fi vocifera del fuo tradi» mento verfo lo Stato s nonè fone dato che fop'a femplici conget- ture. Siccome il giorno dopo | che fu arreftato parti un Corries | re per Brett, è precorí, la voce | Che fiano mutate tutte le difpoe | fizioni dell’ Armata sche dovea | fortire da quel Porto. Nel cafo che ciò. fi confermi la Squadra del Cav. di Ternay che fi diceva dover partire prima dei zs. del coriéntesre(tera forfe anche per. | qualche tempo in rada, Alcuni puraltro foitengonoche fi mete tele alla vela il di 14. coni Bas | ftimenti da trafpotto che ha fot» | to la fua protezione. Sisà che l’imbarcodelle Truppeera fute È to fino dal dì 12, 3 che quel giore no tutti gli Ufiziali avea no dor» mito a bordo, e chei Vafcelli erano tutti ia rada.

Us

La carcerazione del Conte dî | Parades continua ad effere il —

È

I$ Un Convogiio compofto di 32.

Navigli carico di munizioni da guerra 8 di viveri, che fortì da

- Havre nello fcorfo mefe fotto la ſcorta di alcune Scialuppe can» noniere è (tato bloccato fino ad

© ora nel Porto di Cherbourg da . molte Fregatelnglefi; ma effen»

do cangiatii venti effe furono forzate prendere il largo ; quine di detto Convoglio potè contina»

| vare il fuo viaggio se ſentiamo.

i che fia arrivato a falvamento a. 7 Brelt. | I Sig. Conte di Maurepas ha l avuti in quefta fettimans degli ! 2ccelfi di febbre siqualiattefa la

| Sua avanzati età davano da fofe

| pettare della fua vita ; oggi pe. | raltro ſi dice che fia alquanto. migliorato .,

Un noftro Corfaro s fecondo le. ulti me lettere di Nantes ha fatto uno sbarco nelle vicinanze di Stranawer in Scozia 4da dove ha. portato via. dei. montont , del!

i majali, ed altro beftiame, Le | genti che meffs a terra. foggiora. 1 nas.

|

|

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16 narono per a4, ore a Maff:nden; vi fi fono impadroniti d' un Ba=

ftimento contrabbandiere , che

hanno bruciato dopo d'averne

prete il carico. Quero Corfaro ,

fato equipaggiato nel fuddete

to Porto,ed è comandato dal Ca»

itano Marnes, E

- Le ultime lettere di Breſt ar»

rivate per mezzo d'un Corriere

Rraordinario portano la tri(ta

conferma della perdita del Va»

ſcello Spagnolo il S. Giuſeppe

di yo. cannoni, ediuna Fregata |

della medefima Nazione. Que»

ſti Legni ſono periti tra Berta us

me;eil Conquet;e quello che

maggiormente affligge » fi è che

varfi. MADRID 18. Aprile è

* Ufcita alla luce una Me-

moria fopra la confervazio»

ne dei Grani approvata dalla;

Secietà Aragonefe,e cos pofta da uno de’ ſuoi $0cj

Ava

ola AMO

2 17

Avvi(ano da S. Ssbaftiano dí Bi(caia d' effere entrata nel Por» to di Vivero la Fregata Corrie» ra di S. M. nominata |’ Aquila partita dall’ Havana il dì 27. Febbrajo con i Plichi del Real Servizio, e cotrifpondenze del Pubblico + effandofi fottratta da vij incontri. con Imbarcazioni nemiche; e tra le notizie che re» ca è la conferma d’effer riufcito al Sign. de la Motte Piquet d introdurre de’ foccorfi nella.» Gusdaluppa. Le più recenti lettere cha ab»

biamo dal Campodi S. Rocco fono in data de’ 6. del corrente » e ci fanno ſapere che i nemici

i t. dat i col medef i

non fi sì fe 1’ equipaggio dei me | edefimo impegno aumen»

defimi abbia almeno potuto fale | tano le loro fortificazioni, efet= cita:o0 la Truppa ; ed erigono nuove bat'erie nei fiti prù ele» vati ; però fono parecchi giorni che non c'inguietano col loro fuoco. In confeguenza d' effzrfü fatta per parto noftra la confe» gna de’ prigionieri Ingleſi indi.

+ verfe occafioni » (ono ftati man.

puniti

das

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18° dati dalla Piazza un una

o 303. prigionieri Spagnoli.

n nc ae 27. del paſſato ine

velti in quella fpiaggis tra i For.

ti di S, Barbera, ela Funara uno

Sciabecco Algerino di 8. canno»

nl e 126. uomini d’ equipargios

fpinto da un forte vento di Lio

beccio , che gl’ impedì parimen»

te il paffare lo Strettos e di prene

dere qualunque altro efpedien»

te. E’ Rata già arrettata con le

dovute precauzioni tutta quella

gente econdotta inluogodi ficu»

rezza ; e fi fanno le poſſibili dili-

genze per veder di ricuperare il

Baſtimento . LON DRA 18. Aprile *

A Corte ha ricevute li 14.

dell'andante alcune lettere

del’ Vicerè d'irlanda; le quali,

per quel che dicefis annunziano ch’eranviftatii più vivi dibatti»

menti nel Parlamento di quel

Regno ſopra la propofizione di

abolire |’ Atto, che ha per og-

getto di nor affogoettare in ave

venire gli Atti del detto Parla

inene

19: " mento.alla revifione del Confi- “glio d'Irlanda, nè dell’ altro del» la Gran Brettagna ; ma di fotto» “metterli unicamente ad effere 4 confztmati dal Sovrano » confor» me a ciò che praticafi riguardo agli Atti del Parlamento Britta». nico ,.

Agginngono le (teffa lettere ,. chel dì, incui fi trattò quetto. affare în Parlamento, il Corpo

Ide voiontar} di Dublino preſe,

ile armi;e fu ciafcun uomo pro» veduto di 24, carichess di viveri Ub:ltanti pel medefimo giorno; il i * * =

Îche riempi ognuno di terrore, e 1di fpavento, non fapendofi qual jfoiT? la loro intenzione -

i Teri efendo il Re nel ſuo Cone figlio, fu emanato un Ordine, cou cui fi ftabilifce d' efeguire la minaccia » fatta dal Cavaliere Yorke, Ambafciatore. di Sua Maeftà all'Hiya , colla Memo»

Bría de' 21. detio ſcorſo alla Res ipubblica delle Provincia l"-ite, (qualora non deWd» nel profilo

jtermine di 3. Settimane » gà fpi- rato.

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2%

40 . to lavoro delle due nuove Forse rate li 13, del corrente,una fod. || tezze ;e poi anderà nella Polo» disfacente rifpolta riguardo a’ | nia Auftriaca , chiefti foccorfi. ; di privarla © Siè intefo che abbia portati

cioè di tutti i vantaggi, che goe | co 300. mila zecchini inoro, deva, come Alleata delia Gran. Ue tutti Imperiali, oltre 400. mie Brettagna » e di ufare verfe la {la fiorini di regali di diverfe, bandiera Olandefe que? diritti, ffpecie; cioè Orologj, Tabacchie» chel’ Inghilterra crede a pparte. fre, c Anelli, e fi pretende che nerle riſpetto alle Potenze neu» f vi fiano delle Tabacchiere d'oro trali non privilegiate in tempo È drillantate ; che coftino più di di guerra. 3000. zecchini l’ una ,

La gran Flotta deltinata ad | Siafficura , che il Card. Here incrociare nella Manica, ed in |} zan ora perfettamente riltabi. altre partì dell’ Oczano, iarà lito in ſalute, partirà nella ven. anche in quett’ anno comandata tura fettimana per Roma. Si in capite dall’ Ammiraglio Har. [trovano attualmente in quetta dy,che avrà fotto di lui gli Arne f Capitale quattro Cardinali, cioè miraglj Darby, Barrington, e {il fudetto, il Migazzi, il Fir. Digby. 11nian , e il Bathiani Primate di

VIENNA a7. Zprile . Ungheria ze fi crede che quet ig mattina verſo le ore otto [Ultimo fia venuto efpreffa mens

5. M. l'Imperatore , dopo [t* per augurare un felice viag» eſſe: fi congedato dall" Auguits 1 gio a S. M. l Imperatore. Madre,e Fimiglia parn peril j|. Jeri fera tra leore 3. e 6. f divif:to viaggio. Pranzò è Ho. glevò all’ improvifo un vento liſch, quindi paſsò a Brunn; di \così impetuoſo , che tanto nella qui fi dice chetraverferà la Bue» | Città che nei Subborghi cagionò mia per offervare I' incomincic« | divathi danni; e qualchedune

to

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22

‘reſtò ferito dai tegoli dei tetti, ‘varie barche che erano alla rival del Danubio fi sfaleiarono , e, perirono diverſe perſone . Ü COPPENAGHEN 11. Aprile."

Egli ſcorfi giorni fu tenuto. un Configlio, che ebbe per

oggetto la propofizione fatta al. la noltra Corte da quella di Ruf] fia per unirfi di concerto colle Corti di Stockolm , Lisbona ; Stati Generali ; affine di proteg.i gere il Commercio , e mantenee 16 la neutralità a norma delîî

Trattati: ma s’ ignora ciò cheî foffe rifoluto fu quefto affare ; ef certo però che fino ad ora non & flato dato alcun ordine per au mentare il numero, el'arm:d mento dei Vafcelli, mentre in ciò s'incontresebbero le piùgraa) difficoltà ; (tante la mancanza» ‘dei Marinari,e fi crede general: mente , che la noftra Corte nohj prenderà rifoluzione di forte ali cuna fenza aver prima efaminad ti i ſentimenti delle Potenze. belligeranti intorno a queta progettata alleanza .

Eer—___y_y—__—_——

E 33

PIETROBURGO a.. Marap .

A noftra Sovrana fi è deter

minata di v..ier partire da

queſta Capitale per viſitare, co»

me fi è annunziato » la Ruſſi»

Bianca, e l' Ukrania ; il di 21.

di Maggio, e non ritornerà in

queſta ſua Refidenza ; che dopo

la metà del mefe di Luglio, ed il (uo feguito farà affai brillan»

te, e nu merofo .

COSTANTINOPOLI $4. Marzo è

Bbia mo avvifi dalla Canea; che in Candia v'è ftato un

tumulto contro del Paſcià Mus» ftafà Governatore di quell’ I{oe la» ſuſcitato dai Magnati Tur» chi sche accoftumati a commet. ter veffazioni fopra di quei Vaf» falli in tempo d' altri Governa= toti ; pretendevano di far lo ftef- fofotto di quetto ; il quale gli taffreno facendo tagliar la tefta a due de’ principali prepotenti.

Irritati gli altri, follevarono il Popolo contro del Paſcià, col

pres

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4 preteſto d' aver violati i loro

Diritti colla coltruzione d’ una

cafa fopra del terrapieno ; o fia

ſpianata » che riguarda !a For.

tezza se cominciarono fubito a

demolirla ; Allora il Pafcià co»

mandò far fuoco fopra di effi , e

gli fece ritirare; ma il giorno

fesuente ritornarono armati ad

affalirlo nel proprio palazzo; con animo di affaffinare il ſuo /

Segretario ; in ajuto del quale

accorío il Corpo dei Giannizze-

zi lo (alvarono colla difperfione | dei ribelli.

Informata la Porta di fimili difordini ha determinato di ag» | giungere alle commiffioni del

Capitan-Pafcià Hafanquelta di

pafsare ancor ivi per riftabilire

il buon ordine. Quefto grande

Ammiraglio guarito che farà,

partirà immantinente colla fua

Squadrà , e pafferà parimente

per la Morea già pacificata ; me»

diante le ſue bnone diſpoſizioni,

e ad onta delle falle voci ; che

‘hanno ſparſe in contrario i ſuoi | vemici .

DIARIO ORDINARIO Num. 562,

| In data delli 20. Maggio 17 80.

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Ix ROMA MDCCLX Xx y MELLA STAMPERIA Chio

preffo S. Marco al Corſo CAS

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