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Senato della Repubblica XVII Legislatura Fascicolo Iter DDL S. 347 Disposizioni per la riorganizzazione e l'efficienza del mercato dei prodotti petroliferi e per il contenimento dei prezzi dei carburanti per uso di autotrazione 30/03/2018 - 04:07

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Senato della Repubblica

XVII Legislatura

Fascicolo Iter

DDL S. 347

Disposizioni per la riorganizzazione e l'efficienza del mercato dei prodotti petroliferi e per il

contenimento dei prezzi dei carburanti per uso di autotrazione

30/03/2018 - 04:07

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Indice

1. DDL S. 347 - XVII Leg. 1

1.1. Dati generali 2

1.2. Testi 3

1.2.1. Testo DDL 347 4

1.3. Trattazione in Commissione 10

1.3.1. Sedute 11

1.3.2. Resoconti sommari 12

1.3.2.1. 10^ Commissione permanente (Industria, commercio, turismo) 13

1.3.2.1.1. 10ª Commissione permanente (Industria, commercio, turismo) - Seduta n. 124 (pom.) del

25/02/2015 14

1.3.2.1.2. 10ª Commissione permanente (Industria, commercio, turismo) - Seduta n. 146 (pom.) del

19/05/2015 19

1.4. Trattazione in Assemblea 31

1.4.1. Sedute 32

1.4.2. Resoconti stenografici 33

1.4.2.1. Seduta n. 697 (pom.) dell'11/10/2016 34

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1. DDL S. 347 - XVII Leg.

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Senato della Repubblica Pag. 1

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1.1. Dati generalicollegamento al documento su www.senato.it

Disegni di leggeAtto Senato n. 347XVII Legislatura

Disposizioni per la riorganizzazione e l'efficienza del mercato dei prodotti petroliferi e per ilcontenimento dei prezzi dei carburanti per uso di autotrazione

Iter25 febbraio 2015: in corso di esame in commissioneSuccessione delle letture parlamentariS.347 in corso di esame in commissione

Iniziativa ParlamentareAntonio De Poli ( SCpI )NaturaordinariaPresentazionePresentato in data 29 marzo 2013; annunciato nella seduta pom. n. 7 del 2 aprile 2013.Classificazione TESEOPRODOTTI PETROLIFERI , CONCORRENZA , DISTRIBUTORI DI CARBURANTEArticoliCOMBUSTIBILI E CARBURANTI (Art.1), GASOLIO (Art.1), BENZINA (Art.1), GAS DIPETROLIO LIQUEFATTI (Art.1), SCORTE (Art.1), DECRETI MINISTERIALI (Artt.1, 2, 5),MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO (Artt.1, 2, 5, 8), IMPORTAZIONI (Artt.1, 4),COMMERCIO ALL' INGROSSO (Artt.1, 2, 4), ISTITUZIONE DI SEDI ED UFFICI PUBBLICI(Art.1), AUTOTRASPORTI (Art.1), AUTOVEICOLI (Art.1), PREZZI (Artt.1, 3, 7, 8), DIVIETI(Art.6), ACCORDI E PATTI DI PRODUZIONE E COMMERCIO (Art.6), COMMISSIONICONSIGLI E COMITATI AMMINISTRATIVI (Art.8), COMPETENZA (Art.9), COMUNI (Art.9),AUTORIZZAZIONI (Art.9), REVOCA (Art.9), DISCIPLINA TRANSITORIA (Art.10)RelatoriRelatore alla Commissione Sen. Massimo Mucchetti (PD) (dato conto della nomina il 25 febbraio2015) .AssegnazioneAssegnato alla 10ª Commissione permanente (Industria, commercio, turismo) in sede referente il9 maggio 2013. Annuncio nella seduta ant. n. 21 del 14 maggio 2013.Pareri delle commissioni 1ª (Aff. costituzionali), 2ª (Giustizia), 5ª (Bilancio), 8ª (Lavori pubblici), 14ª(Unione europea) (aggiunto il 23 maggio 2013; annunciato nella seduta n. 28 del 23 maggio 2013),Questioni regionali (aggiunto il 31 ottobre 2013; annunciato nella seduta n. 134 del 5 novembre 2013)

DDL S. 347 - Senato della Repubblica XVII Legislatura 1.1. Dati generali

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1.2. Testi

DDL S. 347 - Senato della Repubblica XVII Legislatura 1.2. Testi

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1.2.1. Testo DDL 347collegamento al documento su www.senato.it

Senato della Repubblica XVII LEGISLATURAN. 347DISEGNO DI LEGGEd'iniziativa del senatore DE POLICOMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 29 MARZO 2013Disposizioni per la riorganizzazione e l'efficienza del mercato dei prodotti petroliferi e per ilcontenimento dei prezzi dei carburanti per uso di autotrazioneOnorevoli Senatori. -- Il presente disegno di legge si pone l'obiettivo del contenimento dei prezzi deicarburanti per uso di autotrazione, attraverso l'introduzione di disposizioni finalizzate ad aumentare laconcorrenza nel mercato dei prodotti petroliferi nel suo complesso.Per fronteggiare l'emergenza apertasi con la crisi geopolitica del nord Africa è necessario non solomettere in atto misure immediate ma anche attuare una vera e propria riforma strutturale in grado diaffrontare i nodi della rete dei carburanti in Italia al di là delle contingenze e delle congiunture, unariforma del mercato che produca effetti visibili in termini di concorrenzialità e di efficienza percontenere i prezzi dei prodotti petroliferi.I numerosi interventi legislativi degli ultimi anni hanno, progressivamente e per approssimazionisuccessive, liberalizzato il settore della distribuzione dei carburanti, eliminando ogni vincoloall'installazione di punti vendita e barriera all'ingresso di nuovi operatori.Tutto questo ha evidenziato come, grazie a canali e a condizioni di approvvigionamento differentirispetto a quelli adottati per i punti vendita della rete tradizionale, proprio i nuovi operatori abbianopotuto cominciare a offrire ai consumatori prezzi al dettaglio sensibilmente contenuti.Per introdurre nuovi elementi concorrenziali a beneficio dei consumatori, oltre a consentire l'ingressodi nuovi soggetti, appare quindi necessario individuare e rimuovere quei vincoli che ancora frenano lacapacità imprenditoriale e competitiva di quella pluralità di soggetti e di imprese autonome giàesistenti e che assicurano alla collettività il presidio del territorio, la capillarità, il servizio e l'assistenzaqualificata all'automobilista.La ratio del presente disegno di legge risiede nell'esigenza di garantire un rinnovato spiritoconcorrenziale per il contenimento dei prezzi al dettaglio relativi alla distribuzione dei carburanti aiconsumatori, vista l'evoluzione del settore maturata nell'ultimo decennio.A questo scopo è indispensabile non solo intervenire sull'ultima parte della filiera e sulla distribuzionefinale, ma anche dare un nuovo e differente assetto al mercato petrolifero nel suo complesso, adattandoa questa realtà specifica gli interventi già utilizzati, con successo e a tutto vantaggio dei consumatori,per altri settori dell'energia.L'articolo 1, comma 1, del disegno di legge affida a un decreto del Ministro dello sviluppo economicoil compito di istituire l'organismo centrale di stoccaggio, i cui compiti di monitoraggio del mercatoall'ingrosso e di definizione delle modalità di partecipazione di tutti gli operatori sono stabiliti alcomma 2.Il comma 1 dell'articolo 2 individua nel Gestore dei mercati energetici Spa il soggetto che ha ilcompito di definire il mercato all'ingrosso dei carburanti per uso di autotrazione, all'interno del quale

DDL S. 347 - Senato della Repubblica XVII Legislatura 1.2.1. Testo DDL 347

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sono negoziati i listini pubblici dei prodotti.Il comma 2 del medesimo articolo individua le risorse economiche necessarie a compensare gli oneriper le competenze ulteriori affidate al suddetto Gestore, che è ridenominato Gestore dei mercatienergetici e dei carburanti per uso di autotrazione (GMEC Spa).L'articolo 3, comma 1, affida all'Acquirente unico Spa, già attivo nel mercato elettrico, il compito diassicurare le condizioni più competitive alle piccole e medie imprese dei gestori degli impianti dirifornimento dei carburanti, attraverso le modalità definite dall'Autorità per l'energia elettrica ed il gas,come previsto al comma 2.Il comma 3 intende favorire l'aggregazione in consorzi dei gestori per incentivare la loro capacità diacquisto all'ingrosso.Il comma 1 dell'articolo 4 ha lo scopo di realizzare la separazione tra gli ambiti propri degli operatoriintegrati e industriali che approvvigionano il mercato da una parte e la distribuzione al dettagliodall'altra, al fine di impedire il perdurare e la cristallizzazione di posizioni dominanti e di sistemimonopolistici od oligopolistici, già naturalmente insiti nei mercati petroliferi ed energetici in generale.Il comma 2 stabilisce che la suddetta separazione sia completata entro due anni dalla data di entrata invigore della legge.Il comma 1 dell'articolo 5 prescrive che il proprietario dell'impianto di distribuzione carburanti per usodi autotrazione eserciti direttamente l'attività di rivendita al pubblico, anche con personale dipendente,o, in alternativa, che affidi la gestione degli impianti a soggetti terzi, legati da rapporti contrattualidefiniti dallo stesso articolo.In particolare, fermo restando il contratto di gestione principale come attualmente regolato dalla legge,i commi da 3 a 6 hanno lo scopo di introdurre elementi di flessibilità contrattuale rispetto allanormativa vigente, prevedendo la possibilità di utilizzare qualsiasi tipologia contrattuale, per i rapportitra proprietario e gestore discendenti dal principale, senza alcuna limitazione. La sola prescrizione èquella che obbliga a tipizzare i suddetti contratti negli ambiti definiti dalla contrattazione collettiva alivello di rappresentanze associative (comma 4), facendo salvo il loro successivo adattamento allespecifiche peculiarità ed esigenze del singolo operatore, attraverso una negoziazione aziendale disecondo livello (comma 6).L'articolo 6 ha lo scopo di superare il vincolo di esclusività per l'approvvigionamento dei carburanti(comma 1) a cui finora i gestori hanno dovuto soggiacere, consentendo loro di rifornirsi liberamentesul mercato, allo stesso modo in cui è consentito agli altri operatori, anche utilizzando i servizi offertidall'Acquirente unico Spa (comma 3).I commi 2 e 5 prevedono le modalità attraverso cui definire anche le giuste compensazionieconomiche, in relazione all'utilizzazione del marchio apposto sugli impianti dai proprietari e allavalorizzazione degli investimenti effettuati per la realizzazione degli impianti medesimi.L'articolo 7 reca disposizioni sulle modalità di pubblicizzazione dei prezzi dei carburanti per uso diautotrazione, con la finalità di favorire una maggiore trasparenza e semplicità di comprensione, abeneficio dei consumatori.In particolare, il comma 1 chiarisce che debbano essere pubblicizzati esclusivamente i prezzieffettivamente praticati presso il punto di vendita e che questi debbano essere espressi in centesimi dieuro con una sola cifra dopo la virgola, per consentire una migliore percezione anche della ciframillesimale, introdotta originariamente proprio a tutela dei consumatori, al momento del passaggiodalla lira all'euro.Inoltre il comma 3 intende eliminare la confusione ingenerata dal proliferare presso gli impianti dicartelli che pubblicizzano sconti generici sui carburanti, spesso solo pretesi, incomprensibili e prividella segnalazione delle grandezze di riferimento immediatamente comparabili.L'articolo 8 obbliga, al comma 1, i fornitori di carburanti per uso di autotrazione a praticare condizionieque e non discriminatorie per le forniture dei prodotti, assicurando, in questo modo, l'effettivodispiegarsi della concorrenza nella fase distributiva e la possibilità per i consumatori di godere

DDL S. 347 - Senato della Repubblica XVII Legislatura 1.2.1. Testo DDL 347

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diffusamente, su tutto il territorio nazionale, delle migliori condizioni di prezzo possibili in quel datomomento.Allo stesso modo, i fornitori sono tenuti a comunicare i propri listini alla Commissione tecnica divalutazione delle dinamiche dei prezzi dei carburanti, appositamente istituita con decreto del Ministrodello sviluppo economico.Il comma 2 affida all'Autorità garante della concorrenza e del mercato le prerogative di controllo sullacorretta applicazione del comma 1, oltre che quelle sanzionatorie.L'articolo 9 ribadisce, al comma 1, le competenze delle amministrazioni locali sulla materia, mentre alcomma 2 intende assicurare condizioni non discriminatorie per la partecipazione alle gare perl'assegnazione di terreni pubblici messi a disposizione dai comuni per l'installazione di nuovi impianti.Infine, l'articolo 10 prevede norme transitorie allo scopo di assicurare la chiusura degli impianti giàformalmente dichiarati incompatibili che non sono stati adeguati alle prescrizioni stabilite dalleamministrazioni competenti.DISEGNO DI LEGGEArt. 1.(Organismo centrale di stoccaggio)1. Al fine di mantenere un adeguato livello di sicurezza nell'approvvigionamento di petrolio, diprodotti petroliferi semi-lavorati, lavorati e finiti, nonché di realizzare un sistema affidabile etrasparente che assicuri la disponibilità e l'accessibilità fisica alle scorte di sicurezza, è istituito, entrosei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, con decreto del Ministro dello sviluppoeconomico, un organismo centrale di stoccaggio, senza scopo di lucro, sottoposto alla vigilanza delMinistero dello sviluppo economico. A tale organismo partecipano, obbligatoriamente, tutti i soggettiche hanno importato o immesso al consumo in Italia petrolio o prodotti semi-lavorati, lavorati o finiti.2. All'organismo centrale di stoccaggio è affidato il compito di monitorare il funzionamento delmercato organizzato all'ingrosso dei prodotti petroliferi destinati all'autotrazione, di cui all'articolo 2,nonché quello di definire i criteri, le modalità, i diritti e gli obblighi di partecipazione al suddettomercato degli operatori industriali e commerciali nonché dei gestori degli impianti di distribuzione deicarburanti per uso di autotrazione.Art. 2.(Mercato organizzato all'ingrosso dei prodotti petroliferi destinati all'autotrazione)1. Al fine di garantire un assetto maggiormente concorrenziale del mercato nazionale dei carburantiper uso di autotrazione e di assicurare il contenimento dei prezzi di vendita al consumo, entro tre mesidalla data di istituzione dell'organismo centrale di stoccaggio, il Gestore dei mercati energetici Spa,che a decorrere dalla data di entrata in vigore della presente legge assume la denominazione di Gestoredei mercati energetici e dei carburanti per uso di autotrazione (GMEC) Spa, definisce un mercatoorganizzato all'ingrosso dei carburanti per uso di autotrazione, secondo i princìpi di neutralità, ditrasparenza e di concorrenza, nel quale sono negoziati, mediante listini almeno settimanali, i prodottipetroliferi destinati all'autotrazione.2. Gli eventuali maggiori oneri connessi all'attività corrente del GMEC Spa, necessari per espletare lefunzioni previste al comma 1, sono finanziati attraverso una commissione da applicare sulle quantità diprodotti petroliferi destinati all'autotrazione negoziate dal medesimo GMEC Spa. L'entità di talecommissione è comunicata, annualmente, al Ministero dello sviluppo economico.Art. 3.(Approvvigionamento dei gestori degli impianti di distribuzione dei carburanti per uso di autotrazione)1. Allo scopo di assicurare le condizioni più concorrenziali di approvvigionamento dei gestori degliimpianti di distribuzione dei carburanti per uso di autotrazione, l'Acquirente unico Spa, nell'ambito delmercato organizzato all'ingrosso di cui all'articolo 2, assicura ai suddetti gestori i servizi:a) di acquisto sul mercato nazionale e internazionale e di rivendita all'ingrosso dei carburanti per uso

DDL S. 347 - Senato della Repubblica XVII Legislatura 1.2.1. Testo DDL 347

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di autotrazione;b) di affitto o di acquisto di depositi di stoccaggio dei carburanti di cui alla lettera a).2. Le modalità e le condizioni di svolgimento dei servizi di cui al comma 1 da parte dell'Acquirenteunico Spa sono definite dall'Autorità per l'energia elettrica ed il gas.3. Per favorire le finalità concorrenziali, il contenimento dei prezzi al pubblico e l'attuazione di quantodisposto al presente articolo, il Ministero dello sviluppo economico promuove, con il decreto di cuiall'articolo 1, comma 1, l'aggregazione tra i gestori di impianti di distribuzione dei carburanti per usodi autotrazione nelle forme consentite dalla legge, al fine di sviluppare e di incentivare la capacità diacquisto all'ingrosso dei carburanti per uso di autotrazione, nonché dei servizi di stoccaggio e ditrasporto dei medesimi, sia nell'ambito dei mercati organizzati sia al di fuori di essi.Art. 4.(Separazione tra mercati all'ingrossoe rete distributiva al dettaglio)1. Al fine di favorire le dinamiche concorrenziali e l'efficienza della rete di distribuzione dei carburantiper uso di autotrazione che assicura il diritto alla mobilità dei cittadini, le attività di gestione degliimpianti di distribuzione posti lungo le strade e le autostrade e di vendita al dettaglio dei carburanti peruso di autotrazione non possono essere esercitate da soggetti attivi direttamente o attraverso societàpartecipate, controllate, controllanti o controllate dalla medesima controllante, in almeno uno deiseguenti comparti all'ingrosso:a) ricerca e coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi;b) raffinazione, importazione o commercializzazione di prodotti finiti;c) produzione o commercializzazione di benzine, petroli, gasoli per usi correnti, anche diversi daquello di autotrazione, olii lubrificanti e residuati, gas di petrolio liquefatto e metano per autotrazione.2. La fase di separazione tra la titolarità delle attività di cui al comma 1 deve essere completata entrodue anni dalla data di entrata in vigore della presente legge.Art. 5.(Rapporti contrattuali tra titolaredell'impianto e gestore)1. L'attività di rivendita al pubblico dei carburanti per uso di autotrazione può essere esercitata:a) dai proprietari degli impianti di distribuzione dei carburanti per uso di autotrazione con propriopersonale dipendente e con le limitazioni di cui all'articolo 4;b) da soggetti diversi da quelli di cui all'articolo 4, ai quali è affidata la gestione degli impianti didistribuzione automatica dei carburanti per uso di autotrazione attraverso rapporti contrattuali definitiai sensi del presente articolo.2. La forma contrattuale che regola il rapporto tra titolare dell'impianto e gestore è regolata dalla legge.3. A parziale integrazione di quanto disposto dal decreto-legge 29 ottobre 1999, n. 383, convertito, conmodificazioni, dalla legge 28 dicembre 1999, n. 496, è possibile adottare differenti tipologiecontrattuali che sostanziano il contratto principale, alternative a quelle di fornitura o disomministrazione.4. I contratti di cui al comma 3, ivi compresi quelli di fornitura e di somministrazione e quelli chedisciplinano le attività complementari, esercitate presso gli impianti, devono essere conformi aicontratti-tipo definiti attraverso specifici accordi da sottoscrivere tra le rappresentanze associative deiproprietari degli impianti e quelle dei gestori maggiormente rappresentative a livello nazionale. Icontratti sono approvati con decreto del Ministero dello sviluppo economico, che stabilisce i tempi e lemodalità con i quali devono essere adeguati i rapporti contrattuali preesistenti.5. Il Ministero dello sviluppo economico provvede, su istanza di una delle parti, a promuovere lasottoscrizione degli accordi di cui al comma 4.6. I contratti, definiti ai sensi del comma 4, possono essere oggetto di integrazioni applicative daconcordare tra le parti individuate ai sensi dell'articolo 19 della legge 5 marzo 2001, n. 57.

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Art. 6.(Divieto di imposizione unilaterale di approvvigionamento in esclusiva dei carburanti per uso diautotrazione)1. In deroga a quanto disposto dal decreto legislativo 11 febbraio 1998, n. 32, e dall'articolo 105,comma 2, lettera f), del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, ai soggetti che gestiscono gliimpianti per la distribuzione dei carburanti per uso di autotrazione non possono essere imposti vincoliunilaterali tesi a limitarne la libertà di approvvigionamento.2. Sono comunque fatti salvi gli accordi commerciali stipulati con le modalità previste dall'articolo 19della legge 5 marzo 2001, n. 57, aventi ad oggetto la valorizzazione dell'utilizzo commerciale delmarchio come elemento distintivo degli impianti di distribuzione dei carburanti per uso diautotrazione, nonché quella degli investimenti effettuati dai proprietari dei medesimi impianti.3. Ai sensi del comma 1, i gestori degli impianti di distribuzione dei carburanti per uso di autotrazionepossono rifornirsi liberamente, in alternativa al servizio assicurato dall'Acquirente unico Spa, daqualunque produttore o rivenditore nel rispetto della vigente normativa nazionale e dell'Unioneeuropea.4. A decorrere dalla data di entrata in vigore della presente legge, le clausole difformi contenute neicontratti vigenti, ai sensi dell'articolo 1339 del codice civile, sono automaticamente sostituite. Leeventuali clausole contrattuali che prevedono forme di esclusiva nell'approvvigionamento, fatto salvoquanto disposto dal comma 3, sono nulle per violazione della legge ovvero, ai sensi del citato articolo1339 del codice civile.5. Nel caso in cui, entro un anno dalla data di entrata in vigore della presente legge, non siano statistipulati accordi commerciali o rapporti contrattuali conformi a quanto disposto dal presente articolo, iproprietari degli impianti possono chiedere all'Autorità per l'energia elettrica ed il gas la definizione diun corrispettivo annuale a carico dei rispettivi gestori degli impianti di distribuzione dei carburanti peruso di autotrazione. Il corrispettivo è determinato in misura tale da assicurare un'adeguataremunerazione degli investimenti senza pregiudicare l'economicità della gestione. La mancatacorresponsione del corrispettivo determina la risoluzione dei rapporti in essere tra i proprietari e igestori degli impianti.Art. 7.(Prezzi al pubblico dei carburantiper uso di autotrazione)1. Al fine di assicurare una trasparente informazione agli utenti del servizio di distribuzione deicarburanti per uso di autotrazione, i gestori degli impianti di rifornimento dei carburanti sonoobbligati:a) a indicare e a vendere i carburanti per uso di autotrazione con un prezzo unitario espresso incentesimi di euro, con l'aggiunta di un solo numero decimale;b) a esporre, in maniera visibile dalla carreggiata, ed a pubblicizzare, in prossimità degli erogatori,esclusivamente il prezzo effettivamente praticato attraverso i medesimi erogatori.2. Allo scopo di consentire il necessario adeguamento tecnico delle relative attrezzature di erogazione,le disposizioni della lettera a) del comma 1 acquistano efficacia decorsi quattro mesi dalla data dientrata in vigore della presente legge.3. Dalla data di entrata in vigore della presente legge, è fatto comunque divieto a chiunque di esporre odi pubblicizzare, in qualsiasi forma, cartelli di sconto rispetto ai prezzi dei carburanti per uso diautotrazione. La violazione del presente comma è sanzionata ai sensi dell'articolo 22, comma 3, deldecreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114.4. L'articolo 51 della legge 23 luglio 2009, n. 99, è abrogato.Art. 8.(Obblighi dei soggetti che immettonoal consumo prodotti petroliferi)1. Al fine di ottenere un più avanzato livello di competitività che contribuisca a realizzare un prezzo al

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consumo più contenuto nel territorio nazionale a vantaggio dei consumatori, nel rispetto del diritto allamobilità dei cittadini, nonché un adeguato livello di informazione sull'andamento dei prezzi, chiunqueimmette al consumo prodotti petroliferi destinati all'autotrazione è obbligato:a) a trasferire a condizioni eque e non discriminatorie prodotti petroliferi destinati all'autotrazione airivenditori finali operanti nello stesso stadio distributivo e nello stesso bacino di utenza, al fine digarantire un'effettiva concorrenza tra i medesimi rivenditori;b) a comunicare settimanalmente alla Commissione tecnica di valutazione delle dinamiche dei prezzidei carburanti, istituita con decreto del Ministro dello sviluppo economico 28 gennaio 2011, i listininazionali dei prezzi raccomandati per la sola modalità di rivendita self-service, al fine di consentire unadeguato livello di monitoraggio dell'andamento dei prezzi e del loro confronto con quello praticatodagli altri Paesi membri dell'Unione europea.2. L'Autorità garante della concorrenza e del mercato vigila sul rispetto di quanto disposto dal comma1 e applica alle eventuali infrazioni sanzioni amministrative pecuniarie di importo minimo pari a100.000 euro, con un limite massimo pari al 10 per cento del fatturato realizzato in ciascuna impresa oente nell'ultimo esercizio.Art. 9.(Competenze delle amministrazioni locali)1. Sono fatte salve le disposizioni emanate, nell'ambito delle rispettive competenze, dalle regioni, dalleprovince autonome e dagli enti locali, al fine di garantire il servizio universale destinato ad assicurarela mobilità dei cittadini sul rispettivo territorio, ai sensi di quanto disposto dal decreto-legge 25 giugno2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133.2. Ai sensi dell'articolo 2, comma 4, del decreto legislativo 11 febbraio 1998, n. 32, i comuni, quandointendono riservare aree pubbliche all'installazione degli impianti di distribuzione dei carburanti peruso di autotrazione, stabiliscono i criteri per la loro assegnazione, cui si provvede previa pubblicazionedi bandi di gara, secondo modalità che garantiscono la partecipazione di tutti gli interessati acondizioni eque e non discriminatorie. I bandi di gara sono pubblicati almeno due mesi prima deltermine di scadenza per la presentazione delle domande.Art. 10.(Norme transitorie)1. I comuni che non hanno già provveduto all'individuazione ed alla chiusura degli impianti didistribuzione di carburanti per uso di autotrazione definiti incompatibili ai sensi del Piano nazionale diammodernamento della rete distributiva dei carburanti di cui al decreto del Ministro delle attivitàproduttive 31 ottobre 2001, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 279 del 30 novembre 2001, o aisensi dei criteri di incompatibilità successivamente individuati dalle normative regionali di settore,provvedono all'individuazione e alla chiusura, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore dellapresente legge, dandone comunicazione alla regione ed al Ministero dello sviluppo economico.2. I titolari che non hanno adeguato gli impianti di distribuzione dei carburanti per uso di autotrazionesecondo le prescrizioni della pubblica amministrazione provvedono all'adeguamento entro tre mesidalla data di entrata in vigore della presente legge.3. Decorsi inutilmente i termini di cui ai commi 1 e 2, le autorizzazioni rilasciate per i relativi impiantisono dichiarate decadute.

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1.3. Trattazione in Commissione

DDL S. 347 - Senato della Repubblica XVII Legislatura 1.3. Trattazione in Commissione

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1.3.1. Sedutecollegamento al documento su www.senato.it

Disegni di leggeAtto Senato n. 347XVII Legislatura

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Trattazione in Commissione

Sedute di Commissione primariaSeduta Attività10ª Commissione permanente (Industria, commercio, turismo) in sede referenteN. 124 (pom.)25 febbraio 2015

Congiunzione diS.147, S.399,S.1156, S.1381

10ª Commissione permanente (Industria, commercio, turismo) (sui lavori della Commissione)N. 146 (pom.)19 maggio 2015

Discussocongiuntamente:S.147, S.399,S.1156, S.1381

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1.3.2. Resoconti sommari

DDL S. 347 - Senato della Repubblica XVII Legislatura 1.3.2. Resoconti sommari

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1.3.2.1. 10^ Commissione permanente

(Industria, commercio, turismo)

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1.3.2.1. 10^ Commissione permanente (Industria, commercio,turismo)

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1.3.2.1.1. 10ª Commissione permanente

(Industria, commercio, turismo) - Seduta n. 124

(pom.) del 25/02/2015collegamento al documento su www.senato.it

INDUSTRIA, COMMERCIO, TURISMO (10ª)

MERCOLEDÌ 25 FEBBRAIO 2015124ª Seduta (pomeridiana)

Presidenza del Presidente

MUCCHETTI La seduta inizia alle ore 15,10.

IN SEDE REFERENTE

(147) DIVINA.  - Modifiche al decreto legislativo 11 febbraio 1998, n. 32, in materia dirazionalizzazione del sistema di distribuzione dei carburanti (347) DE POLI.  - Disposizioni per la riorganizzazione e l'efficienza del mercato dei prodottipetroliferi e per il contenimento dei prezzi dei carburanti per uso di autotrazione (399) SCILIPOTI ISGRO' ed altri.  - Disposizioni per la riorganizzazione e l'efficienza del mercatodei prodotti petroliferi e per il contenimento dei prezzi dei carburanti per uso di autotrazione (1156) Linda LANZILLOTTA ed altri.  - Norme per il mercato e la concorrenza nonché deleghe inmateria di liberalizzazioni nei settori dell'energia e delle attività bancarie (1381) SUSTA.  - Modifiche al decreto legislativo 30 maggio 2008, n. 115, in materia di efficienzadegli usi finali dell'energia e i servizi energetici(Esame congiunto e rinvio) Il presidente MUCCHETTI (PD) avverte che nella seduta odierna si dà avvio all'esame congiunto didisegni di legge di iniziativa parlamentare - alcuni settoriali, altri a più ampio spettro - in materia diconcorrenza, ricordando che eventuali ulteriori iniziative potranno essere connesse nel prosieguo deilavori.

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Intervengono a tale riguardo i senatori CASTALDI (M5S), PELINO (FI-PdL XVII) e TOMASELLI(PD), i quali preannunciano la presentazione di disegni di legge in materia di iniziativa dei rispettiviGruppi. Il presidente MUCCHETTI (PD), relatore, illustra i disegni di legge nn. 347, 399 e 147 cheperseguono - come sottolineato nelle rispettive relazioni introduttive - l'obiettivo di aumentare laconcorrenza nel mercato dei prodotti petroliferi nel suo complesso.I disegni di legge n. 347 e n. 399, tra loro identici, prevedono l'istituzione dell'organismo centrale distoccaggio delle scorte petrolifere e individuano nel Gestore dei mercati energetici Spa il soggetto cheha il compito di definire il mercato all'ingrosso dei carburanti per uso di autotrazione (articoli 1 e 2).Attribuiscono quindi al Ministero dello sviluppo ecnomico il compito di promuovere l'aggregazione trai gestori di impianti di distribuzione dei carburanti, al fine di incentivare la capacità di acquistoall'ingrosso (articolo 3). Si prevede la separazione tra gli ambiti propri degli operatori integrati eindustriali che approvvigionano il mercato e la distribuzione al dettaglio (articolo 4); sono inoltreregolati i rapporti contrattuali tra titolare dell'impianto e gestore dello stesso e si propone inoltre disuperare, per il gestore, il vincolo di esclusività per l'approvvigionamento dei carburanti, prevedendoal tempo stesso compensazioni economiche per il proprietario dell'impianto (articolo 6).Segnala che sul principio di esclusività e sui rapporti contrattuali tra titolare dell'impianto e gestoreinterviene anche il comma 1 dell'articolo 1 dell'Atto Senato n. 147, che, oltre alle compensazioni,prevede anche una percentuale massima di fornitura garantita al proprietario dell'impianto. I disegni di legge nn. 347 e 399 prevedono poi norme volte a garantire una trasparenteinformazione agli utenti del servizio di distribuzione dei carburanti per uso di autotrazione (articolo 7)e obblighi a carico dei soggetti che immettono al consumo prodotti petroliferi al fine di contribuire arealizzare un prezzo al consumo più contenuto nel territorio nazionale, a vantaggio dei consumatori(articolo 8).Gli articoli 9 dei disegni di legge nn. 347 e 399 e l'articolo 1, comma 2, dell'Atto Senato n. 147 dettanonorme in materia di aree pubbliche destinate all'installazione degli impianti di distribuzione deicarburanti per uso di autotrazione.Passa quindi a illustra il disegno di legge n. 1156, che prevede varie misure di liberalizzazioneincidenti su una pluralità di settori, ricavate dalle segnalazioni e dai pareri espressi dall'Autoritàgarante della concorrenza e del mercato, nonché dalla relazione finale della "Commissione dei saggi"insediata dal Presidente della Repubblica all'inizio della legislatura. A tali proposte dovrebbeaccompagnarsi, secondo i proponenti, un piano di privatizzazioni delle aziende di proprietà dello Statoe degli enti locali.L'articolo 1 delega il Governo ad adottare un decreto legislativo che introduca la consultazionepubblica per la realizzazione di opere di interesse strategico; si limita l'obbligo di attestazione dellaquota di mercato all'ingrosso solo a soggetti con dimensione di un certo rilievo; si prevede che tra lemisure di qualità del servizio di distribuzione e misura dell'energia elettrica e del gas siano introdottistandard minimi di prestazione.In materia di distribuzione dei carburanti, vengono rimossi i vincoli residui frapposti all'apertura dinuovi impianti di distribuzione carburanti e si liberalizza pienamente l'attività di impianticompletamente automatizzati e l'attività di vendita di tabacchi presso gli impianti di distribuzionecarburanti (articolo 2). L'articolo 3 interviene nel settore delle comunicazioni, rimuovendo vincoli allarealizzazione delle reti da parte degli operatori del settore e, in particolare, dei nuovi entranti. Al finedi eliminare restrizioni alla libera iniziativa economica delle imprese dell'editoria, ritenuteingiustificate, vengono abrogate le disposizioni che prevedono tetti agli sconti massimi applicabili alprezzo dei libri nella vendita ai consumatori finali, anche on line (articolo 4).Per un'ulteriore liberalizzazione del settore postale, con l'articolo 5 viene eliminata la residua riserva

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postale relativa alle notificazioni a mezzo posta e comunicazioni a mezzo posta connesse con lanotificazione di atti giudiziari. Viene ridefinito il limite del servizio universale con riguardo al peso deipacchi e modificata la disposizione che affida direttamente a Poste italiane l'erogazione del serviziouniversale per un periodo di quindici anni; sono infine eliminate le asimmetrie in materia di IVA.Quanto al settore bancario, l'articolo 6 delega il Governo ad adottare una disciplina che separi leattività postali da quelle bancarie attualmente esercitate da Poste italiane S.p.A., costituendo unasocietà separata che abbia quale oggetto sociale lo svolgimento dell'attività bancaria e che risponda airequisiti della normativa settoriale contenuta nel Testo Unico bancario. Si propone inoltre dimodificare la disciplina delle banche popolari attraverso l'eliminazione della clausola di gradimento eintervenendo sui limiti all'uso delle deleghe di voto. Infine, si prevedono obblighi per l'istituto dicredito che offre un prodotto finanziario, tra cui quello di informare il beneficiario del finanziamentoin merito all?eventuale obbligatorietà ex lege della polizza assicurativa e ai costi della stessa.L'articolo 7 reca disposizioni nel settore assicurativo nel ramo «RC auto»; sono, in particolare, dettatenorme volte a incentivare la mobilità della clientela. L'articolo 8 interviene sul sistema portuale eaeroportuale; per quanto riguarda il settore aereoportuale, si fissa la durata massima del provvedimentoconcessorio in venti anni e si interviene in materia di modalità applicative delle nuove disposizioni inmateria di diritti aeroportuali. Nel settore portuale si introduce un divieto per le autorità portuali disvolgere ogni altra attività di natura industriale e commerciale nei porti; si prevedono modalità piùconcorrenziali di gestione dei servizi tecnico-nautici; si prevede un meccanismo consultivodell'Autorità dei trasporti in relazione al numero massimo di autorizzazioni per l'esercizio dei serviziportuali; con riguardo all'attività concessoria di aree e banchine in ambito portuale, si prevede ilricorso a procedure di selezione degli operatori ad evidenza pubblica e si limita la durata delleconcessioni.Per quanto riguarda il settore farmaceutico, l'articolo 9 del disegno di legge n. 1156 elimina il limite dititolarità di quattro farmacie in capo a un unico soggetto e abroga la disposizione che subordinal'inserimento dei medicinali equivalenti nel Prontuario farmaceutico nazionale alla data di scadenza delbrevetto o del certificato di protezione complementare della specialità di riferimento.L'articolo 10 interviene sui servizi professionali, prevedendo norme volte a garantire la piena efficaciadella liberalizzazione delle tariffe professionali; si interviene inoltre su alcune forme di controllo sullemodalità di organizzazione dell'attività dei notai da parte del relativo ordine professionale, ritenuteingiustificate, e si dispone in merito alla distribuzione delle sedi dei notai. Infine, al fine di rimuoveregli ostacoli all'accesso alle professioni, si interviene sui criteri di determinazione del numero dei postiper i corsi universitari.Dopo aver richiamato i contenuti dell'articolo 11 che interviene in materia di trasporto ferroviario, ilpresidente MUCCHETTI (PD), relatore, riferisce sugli articoli 12 e 13 che riguardano i servizipubblici locali, e in particolare il trasporto urbano e i rifiuti; nel primo settore, oltre ad affermare ilprincipio per cui l'esercizio dell'attività di trasporto collettivo è libera e può essere svolta da qualunqueoperatore sia in possesso di adeguate caratteristiche tecniche e finanziarie, sono disciplinati i casi incui l'ente può non ricorrere al mercato, previo parere dell'Antitrust. Per quanto riguarda i rifiuti, siinterviene sulle modalità di definizione degli Ambiti territoriali ottimali (ATO). In materia di sanità, sielimina la verifica del fabbisogno di servizi sanitari per le strutture sanitarie non convenzionate con ilServizio sanitario nazionale e si elimina il regime dell'accreditamento «in via provvisoria» (articolo14). Riferisce quindi sull'articolo 15 in base al quale, nei casi di adesione a condizioni generali dicontratto, si richiede che le clausole più rilevanti siano sempre indicate, sinteticamente e in modochiaro e comprensibile, in un foglio informativo da sottoporre alla firma del consumatore.Il disegno di legge interviene poi sulle competenze dell'Autorità garante della concorrenza e delmercato. Il RELATORE si sofferma, in particolare, sulle modifiche alle competenze connesse agliaiuti di Stato; l'articolo 17 interviene sulla pubblica amministrazione, segnatamente in tema diinosservanza dei termini per la conclusione dei procedimenti e di riutilizzo dei dati pubblici da parte dioperatori privati.

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IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO

Il relatore, presidente MUCCHETTI (PD) riferisce, infine, sul disegno di legge n. 1381 che intendeintrodurre nel nostro ordinamento il "contratto di rendimento energetico" come definito dalla direttiva2006/32/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, modificando la vigente normativa nazionale chenel recepire la direttiva europea richiamata, avrebbe invece regolato - secondo il proponente - il"contratto di servizio energia"; quest'ulimo non prevede, a differenza del contratto di rendimentoenergetico, alcuna correlazione tra remunerazione del fornitore e i risultati ottenuti in termini dieffettivo miglioramento dell'efficienza energetica, come invece richiesto dalla direttiva stessa. Sonoinoltre proposte norme volte a garantire l'indipendenza e la concorrenza nell'attività di fornitura deiservizi energetici e nella vendita di energia al dettaglio, escludendo che si possa rivestirecontemporaneamente il ruolo di fornitore di servizi energetici in qualità di ESCO (energy savingcompany) e di venditore o distributore di energia nei confronti del medesimo cliente finale. Il seguito dell'esame congiunto è quindi rinviato.

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2009/138/CE in materia diaccesso ed esercizio delle attività di assicurazione e di riassicurazione (Solvibilità II) (n. 146)(Parere al Ministro per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento, ai sensi dell'articolo 1della legge 7 ottobre 2014, n. 154. Esame e rinvio) La senatrice FABBRI (PD), relatrice, illustra lo schema di decreto legislativo in titolo, ricordando cheil recepimento della direttiva è disposto interamente dall'articolo 1, sotto forma di novella a numerosiarticoli del decreto legislativo n. 209 del 2005, recante il Codice delle assicurazioni private (CAP),mentre l'articolo 2 reca la clausola di invarianza finanziaria.Nel passare all'esame del testo, si sofferma sugli articoli del Codice delle assicurazioni privateinteressati dalle modifiche più rilevanti, con particolare riferimento agli articoli 3 e 3-bis del Titolo I,in materia di tutela di tutti gli aventi diritto e di nuove caratteristiche della vigilanza, e 14 e 14-bis delTitolo II, in materia di rilascio dell'autorizzazione da parte dell'IVASS.Quanto al Titolo III, richiama gli articoli da 29-bis a 30-sexies, in materia di responsabilità degli organisociali e di governo societario dell'impresa assicurativa; 30-ter, 35-bis, 35-quater, 36-bis, 36-terdeciese 37-ter, in materia valutazione interna del rischio e della solvibilità, di riserve tecniche e diinvestimenti; da 45-bis a 51, in materia di nuovi requisiti patrimoniali di solvibilità.Riferisce poi sulle rimanenti modifiche agli articoli dei Titoli IV, V, VI, X, XIII, XIV e XV del Codicedelle assicurazioni private, con riferimento alle imprese di assicurazioni locali e di riassicurazione, aipoteri dell'IVASS, alla nota informativa, alla vigilanza e alla cooperazione tra le relative autorità. La senatrice PELINO (FI-PdL XVII) segnala l'opportunità che la Commissione svolga un ciclo diaudizioni informali per approfondire le questioni oggetto del provvedimento in titolo. La Commissione concorda.

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SUI LAVORI DELLA COMMISSIONE

Il seguito dell'esame è quindi rinviato.

Il presidente MUCCHETTI ricorda alla Commissione l'intendimento di ascoltare in audizione ilministro dello sviluppo economico, Federica Guidi, sulle politiche del suo Dicastero, con riferimento,in particolare, ai settori della siderurgia, dell'energia e della concorrenza.Propone inoltre di svolgere l'audizione informale dell'amministratore delegato di Finmeccanica, MauroMoretti, anche alla luce delle recenti cessioni di Ansaldo Breda e Ansaldo STS. La Commissione concorda. La seduta termina alle ore 16,15.

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INDUSTRIA, COMMERCIO, TURISMO (10ª)

MARTEDÌ 19 MAGGIO 2015146ª Seduta

Presidenza del Presidente

MUCCHETTI

Interviene il ministro dello sviluppo economico Federica Guidi, accompagnata da CarloStagnaro, capo segreteria tecnica del Ministro, e Edoardo Battisti, vice capo di Gabinetto.

PROCEDURE INFORMATIVE

La seduta inizia alle ore 14,05.

SULLA PUBBLICITÀ DEI LAVORI Il PRESIDENTE comunica che, ai sensi dell'articolo 33, comma 4, del Regolamento, è stata richiestala trasmissione audiovisiva per la procedura informativa che sta per iniziare e che la Presidenza delSenato ha già preventivamente fatto conoscere il proprio assenso. La Commissione prende atto.

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Audizione del Ministro dello sviluppo economico sulle politiche del suo Dicastero, conparticolare riferimento ai settori dell'energia e della siderurgia Il presidente MUCCHETTI, nell'introdurre l'audizione in titolo, precisa che essa riguarderà inparticolare i settori dell'energia e della siderurgia, anche se avverte che nel corso del dibattito potrannoemergere altri temi inerenti le politiche del Ministero dello sviluppo economico.Rivolge quindi un indirizzo di saluto al ministro dello sviluppo economico, Federica Guidi, e la invitaa svolgere il suo intervento. Il ministro dello sviluppo economico, Federica GUIDI, considera questa audizione un importantemomento di confronto tra il Governo e il Parlamento, che segue quella dell'anno scorso, in cui avevaillustrato le linee programmatiche del Ministero dello sviluppo economico. In quella sede, avevasottolineato come fosse indispensabile, per la modernizzazione e la competitività del Paese, agire inuna triplice direzione: il contenimento del costo dell?energia; la promozione della concorrenza; ilsupporto alla realizzazione delle infrastrutture strategiche. Su ciascuno di questi fronti il Governo si èimpegnato a fondo e molti obiettivi, in primis il contentimento dei costi energetici, a suo giudizio sonostati raggiunti.Negli ultimi anni il comparto energetico è stato investito da cambiamenti estremamente significativi:mutamenti normativi, regolatori, nelle condizioni del mercato e nelle tecnologie di riferimento.Cambiamenti sia esogeni (le direttive europee, i prezzi del petrolio) sia endogeni (le diverse "ondate"d?incentivi, le liberalizzazioni). Era evidentemente arrivato il momento di fare un serio "tagliando": ilprimo atto rilevante ? che assume natura sistemica, se visto in prospettiva - è il pacchetto "taglia-bollette", avviato con il decreto "competitività" del 2014. Il pacchetto in questione è caratterizzato daun insieme di misure, che hanno consentito di contenere i prezzi dell?energia elettrica, con particolareriguardo alle piccole e medie imprese. Per la prima volta in Italia, le PMI non sono state considerate la"tasca profonda" cui attingere per finanziare delle politiche, ma il principale beneficiario di unintervento di riduzione della bolletta. La filosofia del taglia-bollette, che ella ritiene trovi supporto econforto nei dati che si accinge a illustrare, va cercata in uno spirito di equità, oltre che nelladeterminazione di contenere i costi per tutti: togliere a chi ha avuto molto per restituire a chi ha pagatotroppo.Senza entrare nel dettaglio, sottolinea come il pacchetto abbia consentito di perseguire una riduzioneper l?anno 2015 di circa 2,7 miliardi euro su base annua, di cui quasi 1,6 miliardi di euro (sempre subase annua) a vantaggio delle PMI. I dati più aggiornati confermano nella sostanza le stime precedenti.Gli effetti del pacchetto sono, per la quasi totalità delle misure, verificabili anche nei provvedimenti diaggiornamento tariffario emanati dall?Autorità per l?energia elettrica e il gas; nel documento, chedeposita, viene riportato il dettaglio di tutte le misure, con indicazioni quantitative sui risultati,sull?operatività e anche sulla persistenza degli effetti: al riguardo, sottolinea che la gran parte delrisparmio è di natura strutturale ed è già in bolletta.Il Governo sta inoltre adoperandosi affinché gli effetti una tantum possano rendersi concreti anche dal2016 grazie agli effetti di riduzione del prezzo di mercato dell?elettricità. A questa finalitàconcorreranno certamente l?entrata in esercizio del collegamento tra la Sicilia e la terraferma el?accoppiamento del mercato elettrico italiano con altri mercati europei. Ricorda che i benefici delcollegamento Sicilia-Continente sono parzialmente anticipati grazie alla modifica al decretocompetitività approvata proprio dalla Commissione industria lo scorso anno. Tale elettrodotto fa partedi un puzzle molto più ampio: infatti, il completamento dell?infrastrutturazione elettrica è un obiettivofondamentale del Governo. Ugualmente fondamentale è lo sviluppo delle interconnessioni conl?estero, che peraltro sono un pilastro del Piano Juncker; a tale proposito, segnala che tra i progetti diinteresse dell?Italia ci sono le interconnessioni Italia-Montenegro e Italia-Francia. In merito all?integrazione delle piattaforme di mercato, da febbraio è stato avviato con successo il

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cosiddetto market coupling attraverso le frontiere con Francia e Austria, che si aggiungono allafrontiera slovena. In tal modo, si prevede il funzionamento coordinato e contestuale del mercato spotdell?elettricità italiano con i principali mercati europei. Il processo si concluderà con l?introduzionedei prezzi negativi. L?avvio del market coupling consente l?uso efficiente della capacità diinterconnessione tra il nostro Paese e gli altri mercati europei e rappresenta un passo avanti concretoper la creazione di un mercato unico europeo dell?energia.Venendo ad altri aspetti della politica energetica del Governo, si dichiara consapevole del fatto che iltentativo di contenimento degli oneri ha implicato necessariamente un intervento su alcuneextrarendite. Ciò è funzionale a un più ampio ridisegno delle politiche d?incentivazione, cui ilGoverno intende conferire maggiore razionalità e organicità.In tema di energia da fonti rinnovabili, nel 2013 l?Italia, unico tra i grandi Paesi dell?Unione, avevapraticamente già raggiunto l?obiettivo europeo previsto per il 2020, avendo coperto con queste fonti il16,7 per cento del consumo finale lordo di energia, a fronte di un obiettivo del 17 per cento per il2020.Soffermandosi prevalentemente sulle rinnovabili elettriche, sottolinea come la generazione da fontirinnovabili, ivi inclusa quella distribuita, sia stata sostenuta efficacemente ma con molta generosità:ciò ha comportato una rapida crescita degli oneri d?incentivazione, passati da poco più di 2 miliardiannui nel 2009 agli oltre 12 miliardi odierni. Nonostante diversi interventi tesi a ridurne il peso, talioneri costituiscono quasi l?85 per cento di tutti gli oneri di sistema, i quali incidono per circa un quartosulla spesa elettrica annua della famiglia tipo.Per questa ragione, il Governo conferma che le rinnovabili, insieme all?efficienza energetica, rientranotra le principali priorità d?azione sul lungo termine, ma contestualmente indica i criteri per unarevisione delle relative politiche in termini che possono essere così sintetizzati: continuare a sostenerelo sviluppo delle rinnovabili per superare gli obiettivi 2020, con un approccio, però, assai più attento aicosti, alle ricadute sul sistema produttivo, nonché al graduale inserimento delle energie rinnovabilinelle dinamiche di mercato. Quest?approccio è peraltro coerente con le recenti linee guida europee pergli aiuti di Stato in materia di ambiente ed energia, che enfatizzano le esigenze di neutralitàtecnologica e cost-effectiveness.Attualmente già esistono meccanismi di contenimento e di governo della spesa, per la quale sono statifissati precisi tetti, costantemente monitorati attraverso i contatori del GSE. Per il fotovoltaico, il tetto(6,7 miliardi di euro/anno) è stato raggiunto a giugno 2013, e dal successivo luglio non sono piùdisponibili, per questa tecnologia, incentivi tariffari. Rimangono, però, significativi incentivi implicitisu cui si riserva di tornare tra breve. Per le altre fonti, il tetto è stato fissato in 5,8 miliardi dieuro/anno, di cui attualmente sono già spesi circa 5,7 miliardi di euro/anno: poiché gli impegni dispesa hanno quasi raggiunto il tetto, il Ministero intende emanare a breve un nuovo provvedimento cheriutilizzi a favore del settore le risorse che si rendono via via disponibili, pur nel rispetto del tetto di5,8 miliardi di euro/anno.Nel decreto saranno individuate modalità selettive di allocazione delle risorse, basate sulle maggioriricadute sul sistema produttivo attese dalle diverse tecnologie. Il Ministro conferma che ilprovvedimento ? sul quale vi è stato un confronto con i Ministri Galletti e Martina e il Sottosegretarioalla Presidenza del Consiglio De Vincenti, che ringrazia per la fattiva collaborazione ? sarà adottatoentro la fine del mese.Il nuovo provvedimento darà continuità di sostegno fino alla fine del 2016. Nel frattempo, si lavoreràper definire le regole per il periodo dal 2017 al 2020: tale ripartizione in due fasi è necessaria perconformarsi alle citate linee guida sugli aiuti di Stato in materia di energia e ambiente, che specificanonon solo le modalità con le quali sostenere le rinnovabili, ma anche i tempi entro i quali adeguarsi.Entro il 30 giugno, come tutti i Paesi membri, l'Italia presenterà in Europa un piano di adeguamento ainuovi standard europei.Sul fotovoltaico rimangono una serie di incentivi non tariffari. La detrazione fiscale per gli impiantifotovoltaici asserviti agli edifici e l?esenzione dagli oneri di sistema, sull?energia auto-consumata per

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gli stessi piccoli impianti, insieme con altre misure che si richiamano qui di seguito, costituisconostrumenti idonei a sostenere l?ulteriore diffusione della generazione distribuita da fotovoltaico a tassi,stimati dagli stessi operatori, prossimi ai +1000 MW/anno.Il fatto che l?esenzione dagli oneri sia riconosciuta sull?energia auto consumata dei piccoli impianti sista rivelando efficace anche per stimolare l?innovazione tecnologica, sia mediante una miglioregestione del sistema generatore-utenza, sia attraverso l?utilizzo di sistemi di accumulo.Sotto questi profili, il recente decreto sull?efficienza energetica e le delibere dell?Autorità sugliaccumuli hanno aperto nuove opportunità: ad esempio, sul fronte degli accumuli si è venuto a creareun contesto di regole certe, ragionevoli e dunque favorevoli agli investimenti in quest?ambito.Le fonti rinnovabili, e particolarmente il fotovoltaico, godono inoltre di altre efficaci forme disostegno, garantite dalle recenti norme in materia: una maggiore certezza regolamentare sui cosiddettiSEU (sistemi efficienti di utenza), con la norma del decreto competitività che fissa al 5 per cento laquota di oneri di sistema che deve essere pagata per l?energia prodotta dall?impianto che ne fa parte econsumata dal cliente a esso connesso e stabilisce il principio che l?eventuale rimodulazione di talepercentuale sarà applicata solo agli impianti nuovi e non agli esistenti; l?estensione del regime discambio sul posto per impianti di potenza fino a 500 kW (prima era fino a 200 kW); la definizione diun "modello unico", valido in tutto il Paese, che i cittadini potranno impiegare per comunicare larealizzazione d?impianti fotovoltaici in scambio sul posto fino a 20 kW, da installare su edifici nonvincolati e al servizio di utenze elettriche già collegate alla rete. Questa comunicazione sostituirà tuttigli adempimenti a carico dei soggetti interessati di cui siano destinatari il Comune, il distributore e ilGSE. Il modello consentirà di realizzare e mettere in opera l?impianto "in due soli click". I destinataridella comunicazione non potranno richiedere documentazione aggiuntiva: il modello unico - definitocon un decreto in data odierna - costituirà quindi un modo semplice e uniforme a livello nazionale perrealizzare gli impianti in tempi brevissimi.Ulteriori incentivi sono disponibili per le rinnovabili termiche e i trasporti. Per la produzione di caloreda fonti rinnovabili si può accedere a una detrazione analoga a quella del fotovoltaico, ma d?importoattualmente pari al 65 per cento delle spese sostenute, entro limiti massimi di spesa stabiliti dallalegge. Per i soggetti che non possono o non intendono accedere alle detrazioni fiscali, sono disponibilispecifici incentivi erogati dal GSE (il cosiddetto "Conto Termico"), sui quali sono state elaborateipotesi di semplificazione e potenziamento già sottoposte a pubblica consultazione. Nelle prossimesettimane vedrà quindi la luce anche il decreto sul nuovo conto termico.Il principale strumento "di sistema" per la promozione dell?efficienza energetica è quello dei cosiddetticertificati bianchi. Tale meccanismo se, da un lato, ha prodotto risultati importanti, dall?altro lato hamesso in luce l'esigenza di alcuni correttivi, per garantire che le risorse messe a disposizione sianoutilizzate nel modo più efficiente. Il meccanismo svolge un ruolo fondamentale per il raggiungimentodegli sfidanti obiettivi fissati nel Piano nazionale per l?efficienza energetica al 2020. Oggi i certificatibianchi coprono oltre il 50 per cento degli obiettivi nazionali in tema di efficienza energetica; ilmeccanismo grava sulle tariffe di elettricità e di gas. L?onere per il 2013 è ammontato a circa 710milioni di euro, ripartiti per il 55 per cento sulle tariffe elettriche e per il restante 45 per cento su quelledel gas. Per il 2014, l?onere complessivo ? tenuto conto che una quota dell?obbligo di ciascun annopuò essere recuperata nelle annualità successive ? è stimato dal GSE tra 500 e 870 milioni di euro. Gliinvestimenti in questo settore hanno stimolato un mercato di tecnologie ad alta efficienza, molte dellequali sviluppate dall?industria nazionale, per la sostituzione o l?ammodernamento di componenti eprocessi produttivi. Il sistema è quindi virtuoso ma richiede un'operazione di manutenzionestraordinaria, su cui il Ministero sta lavorando insieme al Ministero dell?Ambiente, al GSE e all?Enea,con l?obiettivo di arrivare a un meccanismo che sia effettivamente in grado di premiare solo gliinvestimenti più meritevoli; lo strumento per raggiungere quest?obiettivo è la definizione di nuoveLinee Guida che metteremo in consultazione nelle prossime settimane.Sempre in tema di energia, si sofferma quindi sulla questione della piena liberalizzazione dei mercatiretail, segnalando come, nell?ambito del disegno di legge annuale sulla concorrenza, il Governo abbia

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ritenuto di accogliere la proposta dell?Antitrust, relativa al superamento del regime di maggior tutela,coerentemente alla prospettiva europea dell?Unione dell?Energia, che pone grande enfasi sullaconcorrenza a livello retail. Ma questa scelta riflette soprattutto una convinzione: che nessuno, megliodel consumatore, sappia badare a se stesso. La scommessa del Governo è proprio questa: che, in unafase di grandi cambiamenti, nella quale il confine stesso tra produttore e consumatore di energia si fasfumato, il consumatore attivo di energia possa essere un vero e proprio game changer.Naturalmente, già oggi i consumatori possono scegliere il proprio fornitore, come fa un numerocrescente di famiglie e imprese. In questo contesto, la piena liberalizzazione del mercato retail favoriràla mobilità della domanda, l?evoluzione degli operatori da venditori di commodity a fornitori di unservizio complesso e l?emergere di offerte alternative accompagnate da strumenti che ne consentano lapiù agevole comparazione.Si sofferma poi su un aspetto di metodo che non può essere considerato un dettaglio: il fatto che ladisciplina della maggior tutela sia "transitoria", come la stessa legge la qualifica. Eppure, sebbene ilmercato sia formalmente aperto dal 2003 per il gas e dal 2007 per l?energia elettrica,l?approvvigionamento pubblico è ancora di fatto dominante; occorre che ciò che è "transitorio", allafine abbia termine, non dall?oggi al domani, naturalmente, ma in un tempo ragionevole. Al riguardo,ritiene che i prossimi tre anni siano un tempo ragionevole per fare tutto quello che è necessario perdare al mercato una configurazione pienamente concorrenziale.In merito all?industria siderurgica nazionale, si limita a tratteggiare una sintetica analisi dellasituazione attuale e degli scenari di medio termine, ritenendo innanzitutto doveroso accennare alleazioni messe in campo per fronteggiare i casi più acuti di crisi aziendali del settore che sono seguiticon attenzione anche da questa Commissione.Dal 2006 ad oggi la produzione di acciaio nel nostro Paese si è ridotta di 7 milioni di tonnellate (-25per cento) e il consumo interno di acciaio si è contratto di circa 11 milioni di tonnellate (-31 percento): ciò ha fatto emergere una sovracapacità produttiva teorica di circa 15 milioni di tonnellate.Tale eccesso di capacità riguarda soprattutto i prodotti lunghi che hanno registrato il calo maggiore deiconsumi interni (-36 per cento), con una riduzione dell?export dell?8 per cento e dell?import del 21per cento; la redditività della gestione industriale si è ridotta di circa l?80 per cento rispetto al periodopre-crisi; l?occupazione ha subito un calo di 3.500 unità, cioè solo del 9 per cento, grazie alla rete diprotezione degli ammortizzatori sociali. Ciononostante, la siderurgia italiana continua ad occupare ilsecondo posto in Europa, dopo la Germania, e l?undicesimo posto a livello mondiale. Tuttavia, talerisultato va letto in un contesto in cui l?Europa è ormai totalmente sopravanzata dalle economieasiatiche in termini di quantità prodotte. L?acciaio è una delle materie prime utilizzate dai principalicomparti del made in Italy: la meccanica strumentale, l?automotive, i prodotti in metallo, glielettrodomestici e la cantieristica navale. Si deve tuttavia tenere conto che la matrice manifatturierasarà influenzata dall?affermarsi del digitale nei sistemi produttivi che spingerà verso un sistema diproduzione diffuso, delocalizzato e immateriale. Questo pone all?industria siderurgica la sfida di unamaggiore flessibilità e capacità di adattamento anche rispetto ai nuovi prodotti e nuovi processi diproduzione.In ordine al processo produttivo, questo settore sta vivendo una fase di crescente cambiamento, checonsiste, da un lato, nell?introduzione di nuove tecnologie e modalità produttive nelle varie fasi delciclo complessivo, dall?altro, nella riorganizzazione di tali fasi in forme più integrate e razionali. Lasfida non si gioca solo su fattori endogeni all?industria, ma anche su fattori esogeni; come già detto, ilGoverno è fermamente impegnato ad attuare una politica energetica che permetta di ridurre il gap dicosto con gli altri paesi industrializzati.Dal lato della politica industriale, il Governo intende ricorrere a tutte le leve di intervento indicatedalla Commissione europea nel "Piano d'azione per una siderurgia europea competitiva e sostenibile".Nella definizione dei piani operativi dei Fondi strutturali per il periodo 2014 ? 2020, un obiettivo delGoverno sarà il potenziamento della cooperazione nei campi della ricerca pubblica e privata,prevedendo in particolare una maggiore partecipazione dei centri di ricerca nazionali nelle attività di

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sperimentazione e di ricerca che le imprese non sono in grado di portare avanti autonomamente; siintende inoltre rafforzare la partecipazione delle industrie del settore ai bandi di gara europeifocalizzati sulla ricerca. Recenti misure "orizzontali", come il credito d?imposta per R&S e il patentbox, vanno esattamente in questa direzione.Quanto alle crisi che hanno interessato, per ragioni diverse, le principali aziende siderurigiche delPaese con ciclo di lavorazione a caldo, si sofferma sulle vicende della Lucchini e dell?Ilva di Taranto,entrambe in amministrazione straordinaria. La Lucchini versa nella fase conclusiva della procedura: lostabilimento della Ferriera di Servola di Trieste è stato ceduto al gruppo Arvedi che ha avviato gliinvestimenti previsti sia sul versante del risanamento ambientale che della reindustrializzazione, con lacompleta salvaguardia della forza lavoro della ex Lucchini. Pur nei limiti e con le cautele di una nuovafase industriale appena iniziata, esprime soddisfazione e ottimismo al riguardo. Per quanto concerne lostabilimento di Piombino, in questi giorni, in collaborazione col Ministero dell?Ambiente, la RegioneToscana e le Istituzioni locali, si stanno definenendo con la Cevital le condizioni dell?articolato pianodi risanamento ambientale e di rilancio produttivo, che prevede il riassorbimento della forza lavorodella ex Lucchini.Riferisce infine sulla situazione, non meno importante, dell?ILVA di Taranto, con particolareriferimento alla fase successiva all?apertura della Amministrazione straordinaria, avvenuta il 21gennaio 2015, a partire dalla quale si è definito un quadro giuridico più netto e consolidato dellefacoltà operative e finanziarie per la gestione aziendale dello stabilimento ILVA, quadro giuridicoperaltro arricchito dal prezioso lavoro che ha svolto il Parlamento, ed in particolare il Senato.Per l?attuazione del Piano Ambientale del sito dell?Ilva di Taranto, la gestione commissariale, in lineacon la più recente normativa, ha inoltrato, in data 15 marzo, istanza al GIP di Milano chiedendo che lesomme sequestrate nell?ambito del procedimento penale siano destinate, in luogo dell?aumento dicapitale, alla sottoscrizione di obbligazioni emesse da ILVA in amministrazione straordinaria. Il GIPha emesso l?autorizzazione l?11 maggio scorso. Pertanto si procederà a breve all?emissione delleobbligazioni. Le somme rinvenienti, stimate in circa 1,2 miliardi di euro, saranno versate in unpatrimonio separato per l?attuazione del piano di risanamento ambientale.Sono state inoltre avviate le attività necessarie a porre in essere l?operazione di finanziamento previstadal decreto legge n. 1 del 2015, per un ammontare complessivo fino a 400 milioni di euro, assistitidalla garanzia dello Stato. Lo scorso 24 marzo, l?organo commissariale ha formalizzato la richiesta ditale garanzia al Ministero dell?economia e delle finanze. In tale istanza si è dato atto della destinazionedegli investimenti rispetto al conseguimento del risultato del risanamento ambientale in linea conquanto previsto dalla normativa europea e nazionale di riferimento e, prioritariamente, con leprescrizioni espresse dalla Commissione Europea nel quadro della procedura d?infrazione ambientale.La gestione delle somme rinvenienti dall?operazione di finanziamento sarà contabilizzata dalla Societàattraverso la tenuta di una contabilità separata, che consentirà di fornire un?analitica rendicontazionedei relativi impieghi. Contestualmente è stata avviata una procedura di sollecitazione del mercato voltaa selezionare primari istituti finanziari disponibili a strutturare la prospettata operazione difinanziamento.Il 30 aprile scorso, il Ministero dell?economia ha accordato ad Ilva la garanzia dello Stato per unvalore di 400 milioni di euro, come richiesto. Grazie alle manifestazioni di interesse a partecipareall?operazione da parte di più istituti finanziatori, si concluderà l?iter di ottenimento del finanziamentoche porterà, in varie tranches, ulteriori risorse per garantire il risanamento ambientale.Sottolinea come ILVA rappresenti un unicum in Europa: il più grande stabilimento di produzione diacciaio a ciclo integrato, con un fatturato annuo pre-crisi di oltre 6 miliardi di euro. Oggi si stannoricostruendo, con pazienza e determinazione, le condizioni che consentono a ILVA di operare, con ilnecessario tempo.In particolare, si sta agendo in più direzioni: l?istituzione di una riserva di 35 milioni di euro del Fondocentrale di garanzia per sostenere l?accesso al credito delle piccole e medie imprese fornitrici di beni oservizi connessi al risanamento ambientale o funzionali alla continuazione dell?attività di società

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che gestiscono almeno uno stabilimento industriale di interesse strategico nazionale, come nelcaso di ILVA; sono stati riavviati rapporti con oltre 50 fornitori investendo complessivamente circa 40milioni di euro per ritornare rapidamente a una condizione operativa adeguata alla dimensione delcomplesso aziendale; sono in corso di pianificazione le attività di riavvio dell?altoforno 1 (AFO 1) e dirifacimento dell?altoforno 5 (AFO 5), spenti a seguito delle prescrizioni AIA, come dei laminatoi e dialtri cantieri produttivi che coinvolgeranno oltre un centinaio di fornitori e determinerannoinvestimenti per circa 400 milioni di euro nei prossimi mesi; sono in fase di riavvio tutti i cantieri e inparticolare proprio quelli volti ad assicurare la messa in sicurezza operativa degli impianti oggettodell?AIA che dovranno consentire a Ilva di raggiungere, entro il 31 luglio prossimo, la quota dell?80per cento del numero di prescrizioni in scadenza a quella data; nell?ambito dei rapporti con iprincipali fornitori, l?ammissione della Società alla procedura di amministrazione straordinaria haconsentito di superare alcune problematiche relative ai pagamenti dei fornitori mediante rinegoziazionie piani di rientro in linea con condizioni precedenti l?amministrazione straordinaria.Il Governo, attraverso la piena collaborazione dei vari Dicasteri coinvolti, con il coordinamento dellaPresidenza del Consiglio, sta provvedendo a interloquire con la Commissione europea in merito alrispetto delle norme europee in materia di ambiente e concorrenza.Informa, da ultimo, che è stato firmato e registrato in data odierna il decreto del Presidente delConsiglio dei ministri relativo alle condizioni della garanzia per gli investitori nella società diTurnaround, che sarà successivamente comunicato ai competenti organi dell'Unione europea. Alriguardo sottolinea che il Governo considera la società di Turnaround un valido strumento, auspicandoche tra i primi interventi vi siano quelli a favore dell'Ilva, che peraltro non esauriranno i suoi obiettivi.Ringrazia infine il Presidente e i Senatori per l'attenzione e si dichiara a disposizione per fornireulteriori elementi e rispondere ai loro quesiti. Seguono gli interventi dei senatori, per porre domande e richieste di chiarimento. Il senatore GIROTTO (M5S), rifacendosi alla delibera dell'Autorità per l'energia elettrica il gas e ilsistema idrico n. 674 del 2014, rileva che le misure adottate dall'Esecutivo per ridurre il costodell'energia a favore dei clienti finali non hanno portato al risultato del 10 per cento, ma a unariduzione molto meno significativa, stimata al 3 per cento. Inoltre, prevede un aumento del costocomplessivo della bolletta a causa dell'incremento degli oneri legati alla costruzione del depositonazionale di scorie nucleari, al costo del ritiro dei certificati verdi per l'anno 2016, all'accordo con laSerbia per l'importazione di energia rinnovabile da quel paese e al bonus sociale della riforma delletariffe di rete e delle componenti tariffarie.Ritiene che l'espressione "spirito di equità", utilizzata dal Ministro, andrebbe usata non solo pervalutare i costi legati agli incentivi alle fonti rinnovabili, ma anche per considerare i costi ambientali esanitari legati alla produzione di energia elettrica da fonti fossili.Il Governo dovrebbe, a suo giudizio, trasmettere i benefici derivanti dalla riduzione del PUN sul costoeffettivo del prezzo dell'energia, consentire la partecipazione degli impianti FER al mercato dei serviziper il dispacciamento e promuovere l'autoconsumo di energia attraverso la diffusione dei sistemiefficienti di utenza (SEU) e dei sistemi di distribuzione chiusi (SDC), oggi fortemente ostacolati.Infine, sottolinea il paradosso per cui attualmente i nuovi edifici che hanno l'obbligo di installareimpianti per produrre energia rinnovabile non possano autoconsumare l'energia che producono avendol'obbligo di immetterla in rete; conclude sollecitando il Ministro a confrontarsi con il Gruppo M5S sudati e proposte. Il senatore PETROCELLI (M5S) osserva criticamente che non siano stati affrontati temi importanti perla politica energetica del Paese, come quelli relativi a gas, petrolio, shale gas, shale oil e mixenergetico, ritenendo che il Governo tema il confronto su argomenti sensibili per molti territori, già

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toccati dalle norme contenute nel provvedimento cosiddetto sblocca-Italia.Ricorda la precedente audizione del Ministro in occasione delle comunicazioni sulle politiche del suoDicastero, con particolare riferimento agli investimenti privati disponibili per la produzione diidrocarburi, al TAP, al South Stream e alla diversificazione delle fonti, e fa notare che nell'interventoappena svolto ci si è invece limitati alle sole fonti energetiche rinnovabili. Chiede quindi chiarimenti inmerito alla politica del Governo nel settore delle concessioni per ricerca e coltivazione di idrocarburi,soprattutto con riferimento a un possibile aumento delle royalties, così da portarle in linea, se non conquelle norvegesi, almeno con quelle medie europee. Il senatore Luigi MARINO (AP (NCD-UDC)), richiamando alcuni contenuti della discussionenell'Assemblea del Senato in sede di conversione in legge dell'ultimo decreto Ilva, chiedeprovocatoriamente al Ministro se consideri ancora utile - cosa di cui egli si dichiara convinto -, a frontedella forte concorrenza asiatica, investire tante risorse nel recupero della realtà industriale di Taranto e,più in generale, nel sostegno alla siderurgia in Italia. Il senatore TOMASELLI (PD), a differenza del collega Petrocelli, giudica esaustivo l'intervento delMinistro, che ringrazia. Ritiene che affrontare il tema degli incentivi alle rinnovabili, che a causa dellaloro modulazione hanno portato a un aggravio economico per tutti gli utenti, sia un atto diresponsabilità nei confronti dei cittadini e delle aziende del Paese e che sarebbe opportuno, come giàfatto nel decreto cosiddetto competitività, cercare altri meccanismi a supporto del settore.Chiede informazioni in merito ai lavori per la realizzazione del deposito unico nazionale, i cui costi siriverberano sugli oneri di sistema della bolletta elettrica, e all'attività della Sogin.Quanto all'ILVA, nell'esprimere soddisfazione per i dati forniti dal Ministro, valuta con qualchepreoccupazione il funzionamento del fondo di garanzia e i ricorsi, che ritiene tuttavia strumentali, pereventuale violazione della normativa comunitaria in materia di aiuti di Stato. Sollecita unapprofondimento sull'operazione di finanziamento di 400 milioni, assistiti dalla garanzia dello Stato, esulle somme (1,2 miliardi di euro) sequestrate alla famiglia Riva e chiede se ci siano investitoriinternazionali che abbiamo mostrato interesse a investire nella società. Il senatore SCALIA (PD), nell'apprezzare la relazione del Ministro e il nuovo approccio agli incentivialle fonti rinnovabili, evidenzia il tema degli impianti a bioliquidi e chiede informazioni in merito aldecreto che dovrebbe essere emanato in materia dal Ministero per lo sviluppo economico. La senatrice FISSORE (PD) ringrazia il Ministro per la sua partecipazione e si augura che in unafutura occasione si possano affrontare anche altri temi di competenza della Commissione industria.Quanto al mercato elettrico, e all'obiettivo di abolire il regime di maggior tutela di cui al disegno dilegge del Governo in materia di concorrenza, sottolinea come secondo i dati in possesso dellaCommissione, tale regime si riveli più conveniente rispetto al mercato libero, invitando pertanto a unavalutazione prudenziale dell'iniziativa, poiché i cittadini non dispongono ancora degli strumenti perpoter fare una scelta pienamente consapevole. Ricorda l'obiettivo dell'ENEL di sostituire tutti icontatori, così da permettere un'analisi precisa e dettagliata dei consumi, entro il 2016 ed evidenzial'opportunità che una simile iniziativa venga adottata anche nel settore del gas. Sottolinea poi cheanche in futuro sarà comunque indispensabile prevedere una tutela per le fasce economicamente piùdeboli.Conclude ricordando la riforma della class action, che viene spostata dal codice del consumo al codicedi procedura civile, volta a potenziare uno strumento a disposizione dei consumatori, nonché il disegnodi legge sui reati ambientali per evidenziare l'opportunità che gli incentivi alle fonti di produzione dienergia vengano concessi sulla base di stringenti criteri legati all'efficienza energetica e alla tuteladell'ambiente.

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Il senatore CONSIGLIO (LN-Aut) sollecita un giudizio sulla scarsa stabilità nel tempo delle politicheenergetiche italiane, che tanto mette in difficoltà gli investitori, e informazioni in merito alla sicurezzadell'approvvigionamento energetico in caso di peggioramento dei rapporti tra Russia e Ucraina.Infine, chiede un giudizio sul mercato unico dell'energia e sulle politiche necessarie perché l'Italiapossa contendere ai Paesi orientali la leadership nel settore della tecnologia applicata alle fontirinnovabili, nonché i dati sui risultati raggiunti in termini di riduzione di emissioni di anidridecarbonica. La senatrice LANZILLOTTA (PD), nel ringraziare il Ministro per la sua esposizione, interviene perintrodurre tematiche in essa non specificamente trattate. Il Governo ha presentato presso l'altro ramodel Parlamento il disegno di legge annuale per il mercato e la concorrenza, che ella giudica pocoincisivo e che si rammarica non sia stato presentato al Senato in prima lettura; al riguardo, chiede se ilGoverno ritenga ancora che la tutela e la promozione della concorrenza costituiscano un'importanteleva per la crescita economica ovvero se consideri che in periodi di crisi occorra valorizzare politichedi protezione. Rileva inoltre la mancanza di interventi nei servizi pubblici locali, che - a suo giudizio -vanno considerati come un settore industriale per la loro rilevanza economica e per il loro impatto intermini di occupazione; dopo aver ricordato la mancata approvazione di proposte di liberalizzazionedel settore, presentate nel corso dell'esame della legge di stabilità per il 2015, registra criticamente gliinterventi volti a prorogare le concessioni in essere e le norme in materia, previste dal disegno di leggeper la riorganizzazione delle pubbliche amministrazioni, n. 1577, approvato dal Senato. Il presidente MUCCHETTI (PD) ringrazia il Ministro e chiede alcune integrazioni alle informazioni eai dati già forniti; in particolare, riferendosi all'impatto delle misure del cosiddetto "taglia-bollette"quantificato in una riduzione pari a 2,7 miliardi di euro nel 2015, chiede quali valutazioni vi siano pergli anni successivi, con particolare riferimento aeventuali componenti una tantum.Dopo aver ricordato che, il costo del ritiro dei certificati verdi farà registrare nel 2016 un picco, chesarà addebitato ai consumatori, valutabile in circa un miliardo, chiede ragione della mancata attuazionedella disposizione in materia di cartolarizzazione degli incentivi alle rinnovabili, introdotta in sede diconversione in legge del decreto legge sulla competitività, n. 91 del 2014, una omissione che egligiudica molto criticamente. Chiede quindi informazioni di maggior dettaglio in tema di disciplina degliinterconnector virtuali e reali, di misure per i consumatori energivori e di concessioni idroelettriche.Quanto ai cosiddetti certificati bianchi, considera sorprendente l'assenza di un dato certo per il 2014,mentre giudica di grande importanza la definizione da parte del Governo di apposite linee guida che siaugura possano scongiurare il rischio di replicare alcuni errori a suo giudizio commessi in tema dirinnovabili. Al riguardo, egli riterrebbe utile che sia possibile conoscere l'ammontare dell'investimentoindustriale cui si rapporta l'incentivo e che sia possibile discernere la parte di investimento checonduce a un effettivo risparmio energetico da quella riconducibile all'ordinario ammodernamentotecnologico.Sarebbe inoltre di grande interesse conoscere i progetti che l'Italia ha segnalato ai fini delfinanziamento nell'ambito del cosiddetto piano Juncker: poiché uno degli obiettivi di quel piano èproprio il risparmio energetico, occorre a suo giudizio evitare il duplicarsi di misure di sostegno. Inmerito al reimpiego degli incentivi alle fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico, chiede se le risorseche si renderanno disponibili saranno reinvestite con la medesima destinazione o se non sia possibileun loro utilizzo per ridurre la bolletta elettrica.Quanto al regime di maggior tutela, una valutazione sulla sua operatività richiede, a suo avviso, ladisponibilità di dati che consentano di raffrontare - a partire dal 2007 - i prezzi al consumo realmentepraticati in regime di mercato rispetto a quelli garantiti dall'Acquirente unico.Passando al tema della siderurgia, chiede se il gruppo Cevital si sia impegnato all'acquisizione di

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entrambi i forni presenti a Piombino o se abbia manifestato l'interesse ad acquisirne uno solo, cuiaffiancare l'acquisto di altri impianti in Italia; chiede di sapere se siano stati presentati progettinell'ambito del piano Juncker che riguardino l'Ilva di Taranto e, infine, quale tipo di assunzione dirischio sia prevista per la società di turnaround che sarà costituita in attuazione del decreto legge n. 3del 2015. La senatrice PELINO (FI-PdL XVII), nel ritenere insufficienti le misure ordinarie finora adottate,domanda se il Ministero dello sviluppo economico abbia intenzione di varare delle misurestraordinarie per il sostegno alle piccole e medie imprese in crisi.Infine, chiede un previsione a breve-medio termine sul futuro delle rinnovabili nel nostro Paese afronte della riduzione degli incentivi ad esse destinati. Il ministro dello sviluppo economico, Federica GUIDI, nel riservarsi di rispondere ad alcune domandeper iscritto o in una eventuale altra seduta, evidenzia che i dati del Ministero sulla riduzione dellebollette non possono essere paragonati con quelli dell'AEEGSI, in quanto questi ultimi si riferiscono aun periodo più breve. Si dichiara comunque disponibile a un confronto con le varie forze politiche sueventuali proposte in materia e ribadisce che il Governo si sta adoperando affinché gli effetti di misureuna tantum possano essere confermati anche per il 2016.Riprende poi i dati relativi ai risparmi in bolletta conseguenti alle iniziative adottate dal Governo, dicui hanno beneficiato soprattutto le piccole e medie imprese per 1,6 miliardi circa e che hanno segnatoun'inversione di tendenza sull'incidenza delle componenti parafiscali, e assicura che valuterà leindicazioni del senatore Girotto in merito al prezzo unico nazionale e ai sistemi efficienti di utenza.Quanto ai rilievi del senatore Petrocelli, esclude che ci siano riserve di shale gas in Italia e confermal'importanza della diversificazione delle rotte e delle fonti di approvvigionamento. Valuta in 15miliardi gli investimenti privati che potranno essere destinati alla ricerca di fonti fossili nazionali ericorda il protocollo di intesa con la Basilicata e la conseguente, positiva ricaduta sulla collettivitàdelle royalties pagate dalle compagnie petrolifere.Conferma l'attenzione del Ministero per le varie infrastrutture in campo energetico, non ultimo ilgasdotto TAP, considerato strategico per l'Italia, che potrebbe così svolgere il ruolo di hub del gas nelMediterraneo, e per l'Europa nel suo complesso.A una domanda del senatore TOMASELLI (PD), il ministro GUIDI risponde che, dopo ladeliberazione da parte del Consiglio dei ministri, il decreto di autorizzazione unica del TAP è in fase didefinizione e verrà varato nei prossimi giorni.Quanto all'ILVA, ricorda che l'Italia è il secondo Paese manifatturiero d'Europa e che sostenere lasiderurgia significa promuovere la ricerca e sostenere l'occupazione, diretta e indiretta. Relativamenteal fondo centrale di garanzia, conferma che le procedure per l'accesso al credito a favore delle piccolee medie imprese non sono così veloci, tuttavia evidenzia il tentativo di individuare un percorsofacilitato e l'imminente disponibilità di ingenti risorse per il settore nel suo complesso. Conferma poiche ci sono contatti con investitori esteri, ma che a breve non è previsto il loro ingresso nella società.Informa che il Ministero, come soggetto vigilante, sta seguendo l'attività di Sogin, anche conriferimento alla realizzazione del deposito unico nazionale nel rispetto dei tempi indicati dal pianoindustriale, sottolineando che la sua realizzazione comporterà consistenti compensazioni per i territoriche lo ospiteranno.Quanto agli impianti a bioliquidi informa che ci sono ancora aspetti tecnici da approfondire e checomunque verranno tenute in debita considerazione le ricadute sulla filiera italiana diapprovvigionamento.In merito all'abolizione del mercato di maggior tutela, ritiene che il termine di tre anni che il Governosi è dato sarà sufficiente per risolvere le problematiche connesse. Nel ricordare che l'obiettivo è quellodi favorire i consumatori, condivide l'esigenza di mantenere una forma di tutela per le fasce

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SUI LAVORI DELLA COMMISSIONE

economicamente più deboli.Infine, nel considerare indispensabile che in campo energetico ci sia certezza normativa, confermal'intento di seguire un approccio coerente con le linee guida europee per gli aiuti di Stato in materia diambiente ed energia. Il presidente MUCCHETTI ringrazia il ministro Guidi per il contributo fornito e, in considerazionedell'imminente inizio dei lavori dell'Assemblea, rinvia il seguito dell'audizione ad altra seduta.Comunica, infine, che la documentazione consegnata sarà pubblicata nella pagina web dellaCommissione. La Commissione prende atto. Il seguito della procedura informativa è quindi rinviato.

Il presidente MUCCHETTI comunica che, in data 13 gennaio 2015, è stato assegnato allaCommissione politiche dell'Unione europea, ai sensi dell'articolo 34, comma 1, e per gli effetti di cuiall'articolo 50, comma 2, del Regolamento, l'Atto n. 440 «Affare assegnato sull'attuazione delleiniziative della Commissione europea connesse agli aspetti istituzionali della strategia commercialedell'Unione europea». Poiché i temi che saranno affrontati nello svolgimento di detto affarepresenteranno profili attinenti alle competenze della 10ª Commissione, riterrebbe opportuno che laCommissione fosse coinvolta nell'esame dell'Atto in questione. A questo riguardo, propone di chiedereal Presidente del Senato, di assegnare l'atto n. 440 alla Commissione industria in sede consultiva, aisensi dell'articolo 38 del Regolamento. La Commissione conviene. Segnala quindi che, presso le Commissioni VI e X della Camera dei deputati, è stato avviato l'esamedel disegno di legge di iniziativa governativa "Legge annuale per il mercato e la concorrenza" (AttoCamera n. 3012) e dei disegni di legge ad esso congiunti. Propone quindi che disegni di legge nn. 147e connessi, nonché i disegni di legge nn. 1597 e 1501, di materia attinente, siano tolti dall'ordine delgiorno della Commissione, a partire dalla prossima settimana. Propone infine che l'ordine del giorno della Commissione sia integrato - a partire dalla prossimasettimana - con l'esame congiunto, in sede consultiva, del disegno di legge n. 1880 ("Riforma dellaRAI e del servizio pubblico radiotelevisivo") e connessi per l'espressione del parere alla Commissionelavori pubblici e comunicazioni. La Commissione conviene con le proposte del Presidente.

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SULLA PUBBLICAZIONE DI UN DOCUMENTO

Il PRESIDENTE avverte infine che nella giornata di ieri è stato trasmesso alla Commissione undocumento da parte dell'Acquirente unico, quale integrazione e aggiornamento della memoria giàdepositata in occasione dell'audizione del 25 giugno 2013, nell'ambito dell'indagine conoscitiva suiprezzi dell'energia elettrica e del gas come fattore strategico per la crescita del sistema produttivo delPaese. Tale documento sarà reso disponibile per la pubblica consultazione sulla pagina web dellaCommissione. La Commissione prende atto. La seduta termina alle ore 16,30.

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1.4. Trattazione in Assemblea

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1.4.1. Sedutecollegamento al documento su www.senato.it

Disegni di leggeAtto Senato n. 347XVII Legislatura

Disposizioni per la riorganizzazione e l'efficienza del mercato dei prodotti petroliferi e per ilcontenimento dei prezzi dei carburanti per uso di autotrazione

Trattazione in Assemblea

Sedute dell'AulaSeduta Attività (esito)N. 697 (pom.)11 ottobre 2016

Dibattito connessoDiscusso congiuntamente: S.147, S.347, S.399, S.1156, S.1381Calendario dei lavori

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1.4.2. Resoconti stenografici

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1.4.2.1. Seduta n. 697 (pom.) dell'11/10/2016collegamento al documento su www.senato.it

SENATO DELLA REPUBBLICA ------ XVII LEGISLATURA ------

697a SEDUTA PUBBLICA

RESOCONTO STENOGRAFICOMARTEDÌ 11 OTTOBRE 2016

(Pomeridiana)_________________

Presidenza del presidente GRASSON.B. Sigle dei Gruppi parlamentari: Alleanza Liberalpopolare-Autonomie: AL-A; Area Popolare(NCD-UDC): AP (NCD-UDC); Conservatori e Riformisti: CoR; Forza Italia-Il Popolo della LibertàXVII Legislatura: FI-PdL XVII; Grandi Autonomie e Libertà (Grande Sud, Popolari per l'Italia,Moderati, Idea, Alternativa per l'Italia, Euro-Exit, M.P.L. - Movimento politico Libertas): GAL (GS,PpI, M, Id, ApI, E-E, MPL); Lega Nord e Autonomie: LN-Aut; Movimento 5 Stelle: M5S; PartitoDemocratico: PD; Per le Autonomie (SVP, UV, PATT, UPT)-PSI-MAIE: Aut (SVP, UV, PATT, UPT)-PSI-MAIE; Misto: Misto; Misto-Fare!: Misto-Fare!; Misto-Insieme per l'Italia: Misto-IpI; Misto-Italia dei valori: Misto-Idv; Misto-Liguria Civica: Misto-LC; Misto-Movimento la Puglia in Più:Misto-MovPugliaPiù; Misto-Movimento X: Misto-MovX; Misto-Sinistra Italiana-Sinistra EcologiaLibertà: Misto-SI-SEL.

_________________RESOCONTO STENOGRAFICO

Presidenza del presidente GRASSOPRESIDENTE. La seduta è aperta (ore 17,05).Si dia lettura del processo verbale.PETRAGLIA, segretario, dà lettura del processo verbale della seduta pomeridiana del 6 ottobre.

Sul processo verbaleTOSATO (LN-Aut). Domando di parlare.PRESIDENTE. Ne ha facoltà.TOSATO (LN-Aut). Signor Presidente, chiedo la votazione del processo verbale, previa verifica delnumero legale.

Verifica del numero legalePRESIDENTE. Invito il senatore Segretario a verificare se la richiesta risulta appoggiata dal prescrittonumero di senatori, mediante procedimento elettronico.(La richiesta risulta appoggiata).Invito pertanto i senatori a far constatare la loro presenza mediante procedimento elettronico.

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(Segue la verifica del numero legale).Il Senato non è in numero legale.Sospendo pertanto la seduta e mi reco in Sala Pannini per partecipare alla Conferenza dei Capigruppogià convocata. I lavori riprenderanno al termine di tale riunione.(La seduta, sospesa alle ore 17,09, è ripresa alle ore 19,08).

Ripresa della discussione sul processo verbalePRESIDENTE. Passiamo nuovamente alla votazione del processo verbale.TOSATO (LN-Aut). Domando di parlare.PRESIDENTE. Ne ha facoltà.TOSATO (LN-Aut). Signor Presidente, chiediamo nuovamente la verifica del numero legale.

Verifica del numero legalePRESIDENTE. Invito il senatore Segretario a verificare se la richiesta risulta appoggiata dal prescrittonumero di senatori, mediante procedimento elettronico.(La richiesta risulta appoggiata).Invito pertanto i senatori a far constatare la loro presenza mediante procedimento elettronico.(Segue la verifica del numero legale).Il Senato è in numero legale. (Il senatore D'Anna fa cenno al malfunzionamento del dispositivo dirilevamento del voto). Senatore, prendiamo atto della sua difficoltà.

Ripresa della discussione sul processo verbalePRESIDENTE. Metto ai voti il processo verbale.È approvato.

Comunicazioni della PresidenzaPRESIDENTE. L'elenco dei senatori in congedo e assenti per incarico ricevuto dal Senato, nonchéulteriori comunicazioni all'Assemblea saranno pubblicati nell'allegato B al Resoconto della sedutaodierna.

Preannunzio di votazioni mediante procedimento elettronicoPRESIDENTE. Avverto che nel corso della seduta odierna potranno essere effettuate votazioniqualificate mediante il procedimento elettronico.Pertanto decorre da questo momento il termine di venti minuti dal preavviso previsto dall'articolo 119,comma 1, del Regolamento (ore 19,11).

Comunicazioni del Presidente sul calendario dei lavori (ore 19,12)PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca: «Comunicazioni del Presidente sul calendario dei lavori».Colleghi, la Conferenza dei Capigruppo ha approvato modifiche e integrazioni al calendario corrente,in relazione ai lavori della Commissione bilancio sulla Nota di aggiornamento al Documento dieconomia e finanza 2016.Domani mattina dalle ore 9,30 alle ore 11 saranno discusse le mozioni in materia di obesità, giàall'ordine del giorno di oggi. Contestualmente, sono autorizzate a convocarsi la Commissione bilancioe la Commissione giustizia per l'esame rispettivamente della Nota di aggiornamento al DEF e del

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decreto-legge sull'efficienza degli uffici giudiziari.Alle ore 11 si svolgeranno le comunicazioni del Governo in vista del Consiglio europeo del 20 e del 21ottobre.Nella seduta pomeridiana di domani, con inizio alle ore 16,30, sarà dunque esaminata la Nota diaggiornamento.Per entrambe le sedute di domani non è previsto l'orario di chiusura, fermo restando ilcontingentamento dei tempi.Nella seduta antimeridiana di giovedì saranno discusse la mozione sul contrasto al fenomeno delmatrimonio forzato e ratifiche di accordi internazionali.Ferme restando le mozioni già calendarizzate per le sedute antimeridiane di martedì 18 e 25 ottobre, siaggiungono, per la seduta antimeridiana di martedì 8 novembre, mozioni sui tumori femminili e sulrinnovo dei contratti delle forze di polizia; per la seduta antimeridiana di martedì 15 novembre,mozioni sulle pensioni minime e sull'inquinamento olfattivo; nonché, per la seduta antimeridiana dimartedì 22 novembre, mozioni sulla scuola.Il calendario della prossima settimana prevede l'esame del decreto-legge sull'efficienza degli ufficigiudiziari e di tre disegni di legge definiti dalla 7a Commissione permanente (Festival Verdi, Scienzegeologiche, Casa Museo Gramsci).Nel pomeriggio di giovedì 20 ottobre avrà luogo il question time con il Ministro dell'istruzione,dell'università e della ricerca.Nelle sedute comprese tra il 25 e il 27 ottobre saranno esaminati il collegato sul lavoro autonomo,nonché, ove conclusi dalle competenti Commissioni, i disegni di legge sui parchi e sulla protezionecivile.Nelle sedute del 2 e 3 novembre, saranno discusse le relazioni della Commissione d'inchiesta sui rifiutie la proposta di istituire una Commissione d'inchiesta sul terremoto in Abruzzo.

Programma dei lavori dell'AssembleaPRESIDENTE. La Conferenza dei Presidenti dei Gruppi parlamentari, riunitasi oggi con la presenzadei Vice Presidenti del Senato e con l'intervento del rappresentante del Governo, ha adottato - ai sensidell'articolo 53 del Regolamento - il seguente programma dei lavori del Senato per i mesi di ottobre,novembre e dicembre 2016.- Disegno di legge n. 1375 - Modifiche alla legge 20 dicembre 2012, n. 238, per il sostegno e lavalorizzazione del Festival Verdi di Parma e Busseto- Disegno di legge n. 1892 - Interventi per il sostegno della formazione e della ricerca nelle scienzegeologiche (Approvato dalla Camera dei deputati)- Disegno di legge n. 2342 - Dichiarazione di monumento nazionale della Casa Museo Gramsci inGhilarza (Approvato dalla Camera dei deputati)- Disegno di legge n. 2233 - Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misurevolte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato (Collegato allamanovra di finanza pubblica) (Voto finale con la presenza del numero legale)- Disegno di legge n. 119 e connessi - Nuove disposizioni in materia di aree protette- Disegno di legge n. 2068 - Delega al Governo per il riordino delle disposizioni legislative in materiadi sistema nazionale della protezione civile(Approvato dalla Camera dei deputati) (Voto finale con lapresenza del numero legale)- Documento XXIII, n. 17 - Relazione territoriale della Commissione parlamentare d'inchiesta sulleattività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati sulla RegioneVeneto

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Calendario dei lavori dell'Assemblea, variazioni Discussione e reiezione di proposte di modificaPRESIDENTE. Nel corso della stessa riunione, la Conferenza dei Presidenti dei Gruppi parlamentariha altresì adottato a maggioranza - ai sensi dell'articolo 55 del Regolamento - modifiche e integrazionial calendario corrente.

(*) Le proposte di risoluzione sulla Nota di aggiornamento dovranno essere presentate entro laconclusione della discussione generale, gli emendamenti alla risoluzione accolta dal Governo entroun'ora dall'espressione del parere.

- Documento XXIII, n. 20 - Relazione territoriale della Commissione parlamentare d'inchiesta sulleattività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati sulla RegioneSiciliana- Documento XXII, n. 5 - Istituzione di una Commissione parlamentare d'inchiesta sulle problematicheconnesse alla ricostruzione dei territori colpiti dagli eventi sismici del 6 aprile 2009- Disegno di legge n. 2067 e connessi - Modifiche al codice penale e al codice di procedura penale peril rafforzamento delle garanzie difensive e la durata ragionevole dei processi nonché all'ordinamentopenitenziario per l'effettività rieducativa della pena (Approvato dalla Camera dei deputati)- Disegno di legge n. 2085 - Legge annuale per il mercato e la concorrenza (Approvato dalla Cameradei deputati) (Collegato alla manovra di finanza pubblica) (Voto finale con la presenza del numerolegale)- Disegni di legge di conversione di decreti-legge- Ratifiche di accordi internazionali definite dalla Commissione competente- Documenti di bilancio- Mozioni- Interpellanze ed interrogazioni- Documenti definiti dalla Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari

Mercoledì 12 ottobre ant. h. 9,30- Mozioni sul contrasto all'obesità- Comunicazioni del Governo in vista del Consiglioeuropeo del 20 e 21 ottobre 2016 (alle ore 11)

Mercoledì 12 ottobre pom. h.16,30

- Doc. LVII n. 4-bis - Nota di aggiornamento al DEF 2016(*)

Giovedì 13 ottobre ant. h. 9,30-14

- Mozione n. 637, Fedeli, su iniziative di contrasto alfenomeno del matrimonio forzato- Ratifiche di accordi internazionali definite dallaCommissione affari esteri

Giovedì 13 ottobre pom. h. 16 - Interpellanze e interrogazioni

Martedì 18 ottobre ant. h. 11-13

- Mozione n. 619, Filippi, sul trasporto pubblico locale aRoma- Mozione n. 555, D'Ambrosio Lettieri, sullasomministrazione dei farmaci

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Gli emendamenti al disegno di legge n. 2550 (Decreto-legge n. 168, efficienza uffici giudiziari)dovranno essere trasmessi entro le ore 15 di lunedì 17 ottobre.Gli emendamenti ai disegni di legge n. 1375 (Sostegno Festival Verdi di Parma e Busseto), n. 1892(Sostegno alla formazione in scienze geologiche) e n. 2342 (Casa Museo Gramsci) dovranno esserepresentati entro le ore 13 di lunedì 17 ottobre.

I termini per la presentazione degli emendamenti ai disegni di legge n. 119 e connessi (Parchi e areeprotette) e n. 2068 (Riordino del sistema nazionale della protezione civile) saranno stabiliti in relazioneai lavori delle Commissioni

Nella seduta antimeridiana di martedì 8 novembre, dalle ore 11 alle ore 13, saranno discusse lemozioni n. 638, D'Ambrosio Lettieri, sui tumori femminili e n. 623, Gasparri, sul rinnovo dei contrattidelle Forze di polizia.

Martedì 18 ottobre pom. h. 16,30-20

- Disegno di legge n. 2550 - Decreto-legge n. 168,efficienza uffici giudiziari (Approvato dalla Camera deideputati) (Scade il 30 ottobre 2016)- Disegno di legge n. 1375 - Sostegno Festival Verdi diParma e Busseto- Disegno di legge n. 1892 - Sostegno alla formazione inscienze geologiche (Approvato dalla Camera deideputati)- Disegno di legge n. 2342 - Casa Museo Gramsci(Approvato dalla Camera dei deputati)

Mercoledì 19 " ant. h. 9,30-13

" " " pom. h. 16,30-20

Giovedì 20 " ant. h. 9,30-14

Giovedì 20 ottobre pom. h. 16- Interrogazioni a risposta immediata ai sensi dell'articolo151-bis del Regolamento al Ministro dell'istruzione,dell'università e della ricerca

Martedì 25 ottobre ant. h. 11-13

- Mozione n. 627, Romani Paolo, in materia diimmigrazione- Mozione n. 406, Marinello, sull'adeguamento delleinfrastrutture idriche

Martedì 25 ottobre pom. h. 16,30-20

- Seguito argomenti non conclusi- Disegno di legge n. 2233 e connesso - Lavoro autonomo(Collegato alla manovra di finanza pubblica) (Voto finalecon la presenza del numero legale)- Disegno di legge n. 119 e connessi - Parchi e areeprotette (Ove concluso dalla Commissione)- Disegno di legge n. 2068 - Riordino del sistemanazionale della protezione civile (Approvato dallaCamera dei deputati) (Voto finale con la presenza delnumero legale) (Ove concluso dalla Commissione)

Mercoledì 26 " ant. h. 9,30-13

" " " pom. h. 16,30-20

Giovedì 27 " ant. h. 9,30-14

Giovedì 27 ottobre pom. h. 16 - Interpellanze e interrogazioni

Mercoledì 2 novembre pom. h. 16,30-20

- Seguito argomenti non conclusi- Doc. XXIII, nn. 17 e 20 - Relazioni dellaCommissione d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti sullaRegione Veneto e sulla Regione Sicilia- Doc. XXII, n. 5 - Istituzione Commissione d'inchiestasu eventi sismici in Abruzzo- Documenti in materia di insindacabilità definiti dallaGiunta delle elezioni e delle immunità parlamentari

Giovedì 3 " ant. h. 9,30-14

Giovedì 3 novembre pom. h. 16 - Interrogazioni a risposta immediata ai sensidell'articolo 151-bis del Regolamento

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Nella seduta antimeridiana di martedì 15 novembre, dalle ore 11 alle ore 13, saranno discusse lemozioni n. 591, Bonfrisco, sulle pensioni minime e n. 569, Battista, sull'inquinamento olfattivo.Nella seduta antimeridiana di martedì 22 novembre, dalle ore 11 alle ore 13, saranno discusse lemozioni nn. 589 e 590, Centinaio, sui docenti di seconda fascia e sull'abilitazione degli insegnantiprecari.

Ripartizione dei tempi per la discussione sulle comunicazioni del Governo in vista

del Consiglio europeo del 20 e 21 ottobre 2016(3 ore, incluse dichiarazioni di voto)

Ripartizione dei tempi per la discussione del Doc. LVII, n. 4-bis (Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza 2016)

(5 ore, incluse dichiarazioni di voto)

Ripartizione dei tempi per la discussione del disegno di legge n. 2550 (Decreto-legge n. 168, efficienza uffici giudiziari)

(7 ore, escluse dichiarazioni di voto)

Governo 30'Gruppi 2 ore e 30 minuti, di cui:PD 34'FI-PdL XVII 17'M5S 16AP (NCD-UDC) 14'Misto 14'Aut (SVP, UV, PATT, UPT)-PSI-MAIE 12'AL-A 12'GAL (GS, PpI, M, Id, ApI, E-E, MPL) 11'LN-Aut 10'CoR 10'Dissenzienti 5'

Relatori 1 h.Governo 30'Votazioni 30'Gruppi 3 ore, di cui:PD 41'FI-PdL XVII 21'M5S 19AP (NCD-UDC) 17'Misto 17'Aut (SVP, UV, PATT, UPT)-PSI-MAIE 15'AL-A 14'GAL (GS, PpI, M, Id, ApI, E-E, MPL) 13'LN-Aut 12'CoR 12'Dissenzienti 5'

Relatore 40'Governo 40'

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Ripartizione dei tempi per la discussione dei disegni di legge n. 2233 e connesso

(Lavoro autonomo)(10 ore, escluse dichiarazioni di voto)

DE PETRIS (Misto-SI-SEL). Domando di parlare.PRESIDENTE. Ne ha facoltà.DE PETRIS (Misto-SI-SEL). Signor Presidente, mi lasci innanzitutto dire che ormai ci troviamo difronte a delle innovazioni e, di innovazione in innovazione, non so francamente dove andremo a finire.L'Assemblea deve sapere che le consuete comunicazioni del Presidente del Consiglio, previste perdomani in vista del Consiglio europeo, non ci saranno: il presidente Renzi ha deciso che era piùopportuno farle soltanto alla Camera dei deputati. Le battute in questo caso potrebbero essere molte.Speriamo che domani pomeriggio non abbia ancora una volta da fare qualche iniziativa nell'ambitodella campagna elettorale sul referendum e che non sia per questo motivo che ha deciso di non venireal Senato. Sta di fatto che è assolutamente spiacevole constatare che, ancora una volta, come abbiamonotato anche in altre occasioni, il Presidente del Consiglio pensa che abbiamo già votato al referendum e che - e fa male a pensarlo - la riforma costituzionale sia già passata. Evidentemente ha già fatto isuoi calcoli. Ovviamente tutti quanti noi siamo impegnati perché questa sua previsione non si avveri.

Votazioni 40'Gruppi 5 ore, di cui:PD 1 h. 8'FI-PdL XVII 35'M5S 31AP (NCD-UDC) 29'Misto 28'Aut (SVP, UV, PATT, UPT)-PSI-MAIE 24'AL-A 23'GAL (GS, PpI, M, Id, ApI, E-E, MPL) 22'LN-Aut 21'CoR 20'Dissenzienti 5'

Relatore 1 h.Governo 1 h.Votazioni 1 h.Gruppi 7 ore, di cui:PD 1 h. 34'FI-PdL XVII 47'M5S 44'AP (NCD-UDC) 42'Misto 39'Aut (SVP, UV, PATT, UPT)-PSI-MAIE 34'AL-A 33'GAL (GS, PpI, M, Id, ApI, E-E, MPL) 30'LN-Aut 29'CoR 28'Dissenzienti 5'

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Tuttavia, non possiamo non stigmatizzare, ancora una volta, questo atteggiamento nei confronti delSenato che - qualcuno forse lo ricorda - il Presidente del Consiglio ha manifestato già dalla sua primacomparsa in quest'Assemblea in occasione della fiducia al Governo.Signor Presidente, c'è un'altra cosa grave, che credo sia legata allo stesso tipo di atteggiamento chevede il Presidente del Consiglio preferire fare le sue comunicazioni, tra l'altro in vista di un Consiglioeuropeo molto importante, soltanto alla Camera dei deputati. Il segno di questo atteggiamento, con cuisi vuol far apparire il Senato come una Camera assolutamente inutile, si evince anche dal calendarioapprovato a maggioranza dalla Conferenza dei Capigruppo e di cui lei, signor Presidente, ha primadato lettura. Vorrei far notare che l'esame di provvedimenti come quello che stavamo esaminando (miriferisco al disegno di legge recante modifiche al codice penale e norme in tema di prescrizione) sonorinviati a data da destinarsi. A domanda precisa, si risponde che non si sa. Tali provvedimenti eranogià all'esame di quest'Assemblea e, guarda caso, sono stati rinviati a data da destinarsi. Anche ilprovvedimento in materia di concorrenza è in Senato da molto tempo, eppure il suo esame è statorinviato sine die.La prossima settimana sarà molto intensa dal punto di vista culturale, però, e arrivo a formulare la miarichiesta, in Senato sono fermi da molto tempo alcuni provvedimenti di cui noi chiediamo lacalendarizzazione perché assolutamente prioritari rispetto ad altri disegni di legge che sono statiinseriti in calendario e che non erano mai comparsi prima nella programmazione dei nostri lavori.Signor Presidente, sono qui a chiederle, ancora una volta e con congruo anticipo, l'inserimento deldisegno di legge sull'omofobia nel calendario dei lavori della settimana dal 24 al 28 ottobre. Anchequesto provvedimento si trova in Commissione giustizia dall'ottobre del 2013. Francamente, noncomprendo il motivo per cui non si vuole portare in Assemblea questo disegno di legge. Dico subitoche non c'entra nulla il bicameralismo perfetto, paritario o la navetta: c'entra solo e unicamente, comesi evince ogni volta che discutiamo del calendario, la volontà della maggioranza, tanto che ilprovvedimento sulla prescrizione slitta perché non c'è accordo nella maggioranza e, allo stesso modo,slittano altri provvedimenti per questioni politiche all'interno della maggioranza e non in ragione dimeccanismi istituzionali.Come più volte chiesto dalle opposizioni, sollecito anche io la calendarizzazione del disegno di leggesui codici identificativi, il cui esame in Commissione è terminato. Nel calendario è già prevista ladiscussione di mozioni sul rinnovo dei contratti delle Forze di polizia e credo sarebbe benecalendarizzare anche tale provvedimento, visto che il suo esame in Commissione è terminato.Passo alla terza questione. Il disegno di legge sulla cittadinanza, approvato dalla Camera dei deputati,è qui in Senato ormai da un anno e credo che, a questo punto, sarebbe assolutamente fondamentale,anche per smuovere il lavoro, inserirlo nel calendario dei lavori della prima settimana di novembre.Credo - lo ripeto - che sia assolutamente possibile inserire anche questo disegno di legge.Signor Presidente, sto parlando di provvedimenti che sono in Senato da molto tempo e che credo sianoassolutamente prioritari rispetto ad altri provvedimenti che pure sono stati inseriti nel calendario deilavori (penso a quelli previsti per la prossima settimana).Il lavoro del Senato non può continuare a essere come quello che abbiamo visto nelle ultime settimane,perché - faccio appello a tutti i senatori - se qualcuno sta giocando allo sfascio per dimostrare che ilSenato è assolutamente inutile, è ora di farla finita e di reagire e dimostrare che qui ci sono tutte levolontà per fare un lavoro serio. Per questo motivo, signor Presidente, chiedo l'inserimento nelcalendario dei lavori dei disegni di legge che ho testé richiamato.

Saluto ad una rappresentanza di studentiPRESIDENTE. Rivolgo il saluto dell'Assemblea alle allieve e agli allievi dell'Istituto comprensivo«Erodoto» di Corigliano Calabro, in provincia di Cosenza, che seguono i nostri lavori. (Applausi).

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Ripresa della discussione sul calendario dei lavori dell'Assemblea(ore 19,21)CALIENDO (FI-PdL XVII). Domando di parlare.PRESIDENTE. Ne ha facoltà.CALIENDO (FI-PdL XVII). Signor Presidente, propongo che il decreto?legge sull'efficienza degliuffici giudiziari sia trattato mercoledì, essendo arrivato solo oggi in Commissione. Se vogliamo dareun minimo di parvenza di effettiva partecipazione al processo legislativo, dobbiamo avere il tempo diesaminare gli emendamenti e di acquisire il parere della 1ª Commissione, ragion per cui propongo dilasciare libero martedì, con un'intesa forte tra maggioranza e opposizione perché non vi sianoostruzionismi, in modo che da mercoledì il provvedimento possa essere esaminato. Se, invece, l'esameè previsto per martedì, significa negare la possibilità al Senato di poter effettivamente esprimereun'opinione causa cognita. (Applausi del senatore Marin).PRESIDENTE. Senatore Caliendo, i decreti-legge hanno la priorità; quando si conclude l'esame inCommissione, in quella settimana vengono inseriti in calendario.CALIENDO (FI-PdL XVII). Sì, ma mercoledì, non martedì.PRESIDENTE. In quella settimana. Per domani mattina la Commissione giustizia è autorizzata ariunirsi per esaminare il provvedimento.Approfitto per integrare il calendario da me letto. Nelle sedute del 2 e 3 novembre, sono previstiinoltre documenti in materia di insindacabilità definiti dalla Giunta delle elezioni e delle immunitàparlamentari.CENTINAIO (LN-Aut). Domando di parlare.PRESIDENTE. Ne ha facoltà.CENTINAIO (LN-Aut). Signor Presidente, voglio anzitutto ringraziare la maggioranza e i colleghiCapigruppo di maggioranza per averci ascoltato e aver inserito le nostre due mozioni sulla scuola.Come avevo detto anche in Conferenza dei Capigruppo, la scuola sta vivendo un momento particolare,di rivoluzione - ahimè - non positiva, e molti studenti si trovano, dopo più di un mese dall'iniziodell'anno scolastico, senza insegnanti. Quindi, vediamo con grande favore la possibilità di trattare,anche in tempi brevi - e per questo vi ringrazio - un argomento così importante. Con altrettanto favorevediamo l'idea di calendarizzare, subito da giovedì, la mozione sul contrasto al fenomeno delmatrimonio forzato, a prima firma della presidente Fedeli, che ci vede cofirmatari. Anche in questocaso il Senato dimostra tempestività nel prendere le decisioni.La proposta che facciamo, seguendo anche la linea della collega De Petris, è di inserire nel calendarioil seguito dell'esame del disegno di legge n. 2067 di modifica del codice penale, quindi di ricominciarea trattarlo il più velocemente possibile.Vorremmo poi segnalare, ahimè (lo abbiamo fatto anche in Conferenza dei Capigruppo), la mancatapresenza del Presidente del Consiglio domani in Aula per un confronto in vista del Consiglio europeo.Questo, signor Presidente - sicuramente lei l'ha già sentito prima, ma vorrei confrontarmi con icolleghi senatori - ci dispiace per alcuni motivi. Prima di tutto perché, nonostante i desideri delpresidente Renzi, siamo ancora in un bicameralismo paritario, e di conseguenza riteniamo che se ilpresidente Renzi decide di andare alla Camera dei deputati per confrontarsi con i colleghi deputati siagiusto un passaggio anche al Senato. Siamo la stessa cosa: spiegatelo al presidente Renzi, che forsenon l'ha ancora capito.Il secondo motivo per cui vogliamo stigmatizzare questa mancanza da parte del vostro Presidente delConsiglio, è il fatto che al Consiglio europeo parteciperà lui e non qualcun altro: di conseguenza, nelmomento in cui sarà lui ad andare in Europa e - ahimè - a rappresentare l'Italia in Europa, vorremmoparlare con lui e non con un suo delegato o magari con un cartonato, messo lì, con la faccia delPresidente del Consiglio. Quindi, la possibilità di confrontarci e scambiare opinioni tra maggioranza,opposizione e Governo su quello che accadrà nel Consiglio europeo purtroppo verrà meno.

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Un altro motivo per cui, signor Presidente, non ci fidiamo delle parole del presidente Renzi deriva dalfatto che, secondo noi, egli non metterà più piede nell'Aula del Senato. L'ultima volta che l'abbiamovisto qui, è arrivato con la tazza del caffè in mano, per ascoltare il collega che parlava dellaricostruzione dei territori colpiti dal terremoto. È arrivato tranquillo e beato, è stato qua neanchemezz'ora, ha bevuto il tè, il caffè o quello che c'era nella tazza, poi ha preso, ha salutato gli amici e sen'è andato. Ci viene così in mente quel momento in cui, in quest'Aula del Senato, ci disse che sarebbestato l'ultimo Presidente del Consiglio a chiederci la fiducia. Ce lo ha detto a suo tempo: quindisecondo lui - se sarà così secondo gli italiani, è una cosa diversa - non ci sarà più un Presidente delConsiglio che chiederà la fiducia al Senato. La nostra opinione, però, è che non ci sarà più unPresidente del Consiglio seduto lì, tra i banchi del Governo in quest'Aula, se le cose continueranno adandare in questa direzione. Quindi, non ci fidiamo: ci sarebbe piaciuto vederlo e confrontarci, ancheperché ci dispiacerebbe parlare in questa sede con un Ministro o con un suo delegato, di ciò che ilpresidente Renzi dovrà andare a dire in Europa e poi magari, contemporaneamente, vederlo che sitoglie le vesti da Presidente del Consiglio e indossa quelle di leader del Partito Democratico o deicomitati del sì e sentirlo parlare, in uno dei 220 incontri pubblici a cui parteciperà - sempre pagato daicittadini italiani e a spese della politica - dei senatori sfaticati, che invece sono in Aula, senza chemagari sappia neanche cosa stiamo facendo. È accaduto spesso: ricorderete la sua assenza dall'Auladurante la discussione sulle riforme istituzionali, quando è andato a vedersi la partita dell'Italia. Locontinuerò a ricordare: mi chiedo come faccia a spiegare le riforme agli italiani, visto che guardava lapartita mentre noi ne stavamo parlando.Quindi, signor Presidente, l'auspicio è che ci sia un ripensamento (anche se so che non ci sarà, perchépurtroppo sappiamo come vanno le cose). L'auspicio è che qualcuno spieghi al Presidente delConsiglio che ci sono due Camere: la Camera dei deputati e il Senato della Repubblica - ahimè, per lui- e molto probabilmente, grazie agli italiani, esse rimarranno anche oltre il suo mandato da Presidentedel Consiglio (Applausi dal Gruppo LN-Aut e dei senatori Compagna e Zizza).BONFRISCO (CoR). Domando di parlare.PRESIDENTE. Ne ha facoltà.BONFRISCO (CoR). Signor Presidente, mi sforzerò di essere la più rapida possibile, perché leosservazioni politiche sull'innovazione che lei oggi ha discusso con la Conferenza dei Capigrupposono state già illustrate molto bene dai colleghi intervenuti prima di me. Mi sono permessa di dirle, inConferenza dei Capigruppo, che se c'era un'esigenza temporale e tempistica del Governo, le Camere,nella loro autonomia, avrebbero potuto tranquillamente assecondare una richiesta in tal senso da partedel Governo. Le confesso però, signor Presidente, che non avrei mai accettato, da Presidente delSenato, di produrre un'innovazione, che segnerà la vita delle Camere anche in futuro, non tanto e nonsolo perché sino a quando questo Senato esiste merita tutto il nostro rispetto (e non penso certo che leiabbia voluto mancare di rispetto al Senato); penso però che avremmo dovuto riflettere meglio su chiaveva la titolarità politica per innovare oggi in questo modo una prassi e una procedura che finora haregolato la vita delle due Assemblee del Parlamento. Infatti, se questo è il frutto di un'alleanza chetorna e ritorna, cioè di quello che un tempo veniva definito il patto del Nazareno, che come un fiumecarsico si inabissa e poi riappare su una questione che appare semplice ma che in realtà rimette indiscussione il ruolo della parità delle due Camere, se questo doveva essere, lo abbiamo visto oggi allaConferenza dei Capigruppo.Per questo, pur comprendendo le ragioni anche della tempistica, che a volte è contro di noi e contro illavoro che correttamente si tenta di svolgere (che lo faccia il Parlamento o l'Esecutivo), il Governoaveva buon diritto di chiedere alle Camere di poter individuare una conciliazione e di trovare unasoluzione pragmatica che risolvesse il problema. Invece non si è voluto risolvere un problema, ma dareuno schiaffo morale a quest'Assemblea. Infatti, se non fosse stato così, perché questa innovazionedoveva partire esattamente dal Senato e domani? E se invece, come io ho adombrato, tutto questonascondeva probabilmente qualche altra preoccupazione, qualche altro problema su tre grandiquestioni che vengo rapidamente ad elencare? Mi riferisco innanzitutto al dover affrontare tra stasera e

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domani il delicatissimo tema del DEF, sul quale questo Governo zoppica da tutte le parti. Il secondo èche un calendario doveva essere completamente svuotato dei due grandi temi che, oltre al DEF,angosciano la vita di questo Governo, o del Presidente del Consiglio o di qualche altro Ministro: miriferisco al disegno di legge sulla concorrenza, che evidentemente deve sparire dai radar diquest'Assemblea parlamentare, perché il Governo non è in grado di esprimere coerentemente i suoipareri in un disegno unitario in cui l'Esecutivo esprime per intero la posizione dei suoi Ministeri nellevarie articolazioni e in riferimento ai temi posti dal disegno di legge concorrenza. Pertanto, quantoriferito dal ministro Calenda solo qualche giorno fa è puntualmente smentito: egli auspicava che ildisegno di legge concorrenza venisse in Aula ma, nonostante il paziente e grande lavoro di due relatoriin questo Senato che ha lavorato un anno intero sul disegno di legge in parola (perché il Governo nonesprimeva i pareri e non ne era capace), arriviamo a novembre e il disegno di legge concorrenzasfuma. Con la nebbia della Val Padana se ne va anche il disegno di legge concorrenza, tantoaspettiamo quello dell'anno prossimo, sul quale probabilmente questo Governo, se esisterà ancora,arriverà ad ottobre ad esprimere dei pareri. Questo è un tema quanto mai rilevante, ma ce n'è unoancora più angosciante per il Presidente del Consiglio, che è la prescrizione e la grande questione chesi è aperta con la magistratura nel confronto serrato su questo tema.Siamo quindi alla terza grandissima questione, sulla quale il Governo rischia di cadere ancor primadella data del referendum. Poi ci sarà il referendum e dopo probabilmente troveremo un modo perrimandare ulteriormente i grandi problemi che ci sono da affrontare. Invece, come lei ci ha testé lettoin questa ipotesi di calendario, da ora a novembre noi non affrontiamo uno solo dei grandi problemidegli italiani (che ne hanno tre o quattro di grandi problemi), tra cui innanzitutto la loro vita economicae la loro vita all'interno di una crisi drammatica che evidentemente non interessa né al Governo né alParlamento, altrimenti qualcuno di questi temi, in una fase come quella attuale, avremmo potutotrattarlo.Ecco perché io ribadisco la nostra totale contrarietà a questo calendario di perditempo. Questo è uncalendario per perdere il tempo e per coprire il Governo e le sue incapacità.Ribadisco ancorché la mia proposta di poter calendarizzare quanto prima la discussione di ben 13disegni di legge sull'istituzione della Commissione di inchiesta sul sistema bancario italiano perché,come ho già detto, signor Presidente, da qui a qualche settimana il Paese scoprirà, con grande stuporedi questo Parlamento, che nelle nostre banche sarà necessario un grande intervento di natura pubblica.Ci troveremo allora qui a dover magari esaminare o votare un decreto senza neanche avere avutocognizione di cosa sia accaduto negli ultimi due anni nel nostro sistema bancario, dentro le nostrebanche. Infatti, caro presidente Marino, giace e dorme un sonno tranquillo un'indagine conoscitiva sulsistema bancario italiano: l'unico modo che avevate per rinviare la trattazione di un tema delicato eimportante, questo sì, per la vita degli italiani.Così come nella mia richiesta, da lei accolta, e di questo la ringrazio, signor Presidente, dicalendarizzare una mozione sulle pensioni, c'è un altro tema, riguardante la vita di milioni di italiani. Eper questo io la ringrazio: per avere calendarizzato, il 15 novembre, la mozione sulle pensioni italiane.(Applausi dal Gruppo CoR).CANDIANI (LN-Aut). Domando di parlare.PRESIDENTE. Ne ha facoltà.CANDIANI (LN-Aut). Signor Presidente, non potevamo che aspettarci un calendario come quello chela maggioranza ci propone e vuole farci sorbire. Chiaramente, abbiamo evidenza da ogni punto di vistache tutta la discussione e quanto avverrà nelle prossime settimane sarà solo finalizzato alla falsapropaganda che il Presidente del Consiglio sta facendo per convincere gli italiani della bontà e dellacapacità del suo Governo.Se infatti il suo Governo fosse serio, signor Presidente, continuerebbe il lavoro già iniziato qui in Aulain merito alla riforma del processo penale, di cui le chiedo che venga ricalendarizzato subito, allaripresa dei lavori, il relativo provvedimento. Ricordiamo che questa riforma, per volontà del Governo,è stata accantonata la scorsa settimana come se non fosse una priorità. Poi ci troviamo il Presidente del

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Consiglio dei ministri che va in televisione, un giorno sì e l'altro pure, a dire che questo Paese habisogno di riforme per diventare un Paese certo, a partire da quelli che sono i tempi della giustizia. Epoi il processo penale viene parcheggiato lì nell'angolo. Forse perché deve assumersi delleresponsabilità e dire dei sì o dei no, che in questo caso possono non corrispondere a quella che luivorrebbe fosse l'opinione degli italiani in merito al sì o al no, perché prevarrà il no.Signor Presidente, aggiungo subito un'altra buona ragione per la quale ci saremmo aspettati questocalendario e non un calendario dei lavori serio. In Commissione finanze, infatti, giace da tempo unasfilza di disegni di legge in merito alla revisione dei rapporti del sistema bancario, per la separazionedel sistema bancario speculativo da quello commerciale. Vede, signor Presidente, è il cosiddettosistema che sta facendo andare a male tutto il sistema bancario: la speculazione. Su questo io le chiedoche vengano portati in Assemblea, subito, tutti i disegni di legge che riguardano la separazionebancaria, perché è ora che questo provvedimento sia affrontato e che il Presidente del Consiglio deiministri venga qui dentro a giustificare le ragioni per le quali, quando gli interessa, le banche non sonoun problema e si fanno perciò i decreti-legge di notte a Palazzo Chigi, e, quando invece interessano aicittadini, i provvedimenti vengono lasciati giacere chiusi negli armadi. Sono i suoi scheletrinell'armadio riguardo alle banche e ai suoi rapporti torbidi con il sistema finanziario che non vuoleaffrontare qui in Aula e, quindi, nega ai cittadini il diritto di vedere protetti i propri risparmi.Ma ci sono altri provvedimenti, come il disegno di legge n. 1951, Presidente, che giace inCommissione e riguarda i diritti dei Vigili del fuoco, quelli discontinui, quelli stessi che proprio ilPresidente del Consiglio e la maggioranza che lo sostiene applaudivano nei giorni del terremoto,quando erano lì a rischiare la vita, come avevano già fatto precedentemente e fanno tutti i giorni, persalvare i nostri concittadini in difficoltà, ma che si dimenticano bene di considerare quando si tratta didare certezze a coloro che oggi sono discontinui e non sono stabilizzati, e i sotto organici: ci sono piùdi 50.000 posti vacanti, nel nostro Paese, riguardo ai Vigili del fuoco. Oggi ci sono Vigili del fuocoche attendono di essere stabilizzati e posti vacanti.Qual è la ragione per la quale non viene data risposta e non vengono considerate queste come priorità?Forse perché non sono abbastanza per poter soddisfare il consenso elettorale del Presidente delConsiglio? Forse perché sono stati presi in giro più volte, con ammiccamenti e strizzate d'occhio chepoi non si sono concluse, e adesso il Presidente del Consiglio ha vergogna ad affrontare il tema qui inAula?Sono molto perplesso, ma non sono per niente stupito di come si stanno evolvendo i lavori, perchéquella figura di cartone che domani non siederà qui in Aula, andrà invece in giro per il Paese a dire chetutto sta funzionando per il meglio.Nel mese di agosto la FIAT ha fatturato il 40 per cento in più di autoveicoli senza accorgersi che lagente non ha più i soldi per comprare gli autoveicoli perché, come si trova scritto su qualche muro,ormai la gente è costretta ad andare a lavorare per guadagnare i soldi per comprare l'automobile perandare a lavorare, per avere i soldi per comprare l'automobile per andare a lavorare: si crea un circuitovizioso che è lo stesso per cui, Presidente, alla fine al Paese viene nascosto che 107.000 giovanicittadini italiani sono dovuti emigrare all'estero per trovare lavoro, mentre il Governo sta importando150.000-160.000 clandestini ogni anno, perché ormai fanno fatturato e garantiscono quellopseudoconsenso elettorale che vuole garantire al Presidente del Consiglio dei Ministri, non eletto enominato da Napolitano, di poter contare sul consenso elettorale.Chiediamo la rapida calendarizzazione di questi provvedimenti e da qui si vedrà se interesse delGoverno è il bene dei cittadini o semplicemente cercare consenso elettorale spicciolo con dellemarchette. (Applausi dal Gruppo LN-Aut).GAETTI (M5S). Domando di parlare.PRESIDENTE. Ne ha facoltà.GAETTI (M5S). Signor Presidente, vorrei anch'io stigmatizzare quello che è successo in Conferenzadei Capigruppo, perché trovo davvero molto poco rispettoso che il dottor Renzi non venga a

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confrontarsi con noi: questa, secondo me, è una circostanza particolarmente grave, che non fa altro chesottolineare come il calendario sia sottoposto a continue modifiche.Vi sono numerosi provvedimenti che giacciono da diverse settimane, ancor prima dell'estate, evengono, come si suol dire, "scivolati" e sorpassati. Credo che l'importanza del disegno di legge cheriguarda la Casa Museo Gramsci sia davvero notevole, ma sono altrettanto importanti molti altriprovvedimenti, che sono stati prima calendarizzati e poi bloccati in quest'Aula.Molte cose sono state già dette dai colleghi e non mi piace ripetermi, ma ribadisco che è davveromolto triste prendere atto di questi comportamenti, proprio da un punto di vista metodologico. È veroche i problemi sono tanti e non ritengo che le mozioni e tutti gli altri argomenti che sono stati inseritiin calendario siano una perdita di tempo, ma ne faccio una questione di metodo: ci sono provvedimenticalendarizzati che vengono mantenuti in calendario e questo non fa altro che dimostrare l'inconsistenzadi una maggioranza che non c'è e un reale problema politico. Credo che questo vada ulteriormentestigmatizzato e vada sottolineato, perché i cittadini devono sapere che i provvedimenti importanti, checambiano la loro vita, neanche vengono presi in considerazione.Come sempre, ritengo sia estremamente importante portare in quest'Aula il provvedimento sul redditodi cittadinanza e chiedo pertanto che venga inserito nel calendario dei lavori, in quanto ormai il giocodi tenere i provvedimenti importanti fermi in Commissione sta diventando davvero intollerabile.(Applausi dal Gruppo M5S).FALANGA (AL-A). Domando di parlare.PRESIDENTE. Ne ha facoltà.FALANGA (AL-A). Signor Presidente, la senatrice Bonfrisco non ha ragione quando dice che questocalendario dei lavori è stato predisposto per perdere tempo. No, non è così. Se fosse stato uncalendario fatto per perdere tempo, probabilmente mi sarei distratto e forse neanche sarei intervenuto,ma non è così. È un calendario che prevede la trattazione del decreto-legge n. 168 del 2016.Ella, signor Presidente, ha ricordato che i decreti-legge hanno una priorità ed ha ragione: è così. Peròmi domando per quale ragione il decreto-legge è del 31 agosto 2016 e la Camera lo ha approvato etrasmesso al Senato in data 6 ottobre 2016, vale a dire dopo trentasei giorni. In questi trentasei giornila Camera dei deputati ha apportato una serie di modificazioni a tutta quella parte che va aregolamentare il ricorso per Cassazione.Ora, signor Presidente, in Commissione giustizia non abbiamo neanche iniziato l'esame del decreto-legge, tant'è che la Commissione affari costituzionali, che deve trasmettere il parere alla Commissionegiustizia, non ha potuto ancora provvedere. Noi non abbiamo ancora il parere della Commissioneaffari costituzionali, parere particolarmente importante se, prima facie, almeno all'occhio di ciascunoperatore del diritto, appaiono profili di dubbia costituzionalità. Ebbene, a noi non restano che pochigiorni per esaminare un provvedimento così complesso che va ad intervenire sull'articolo 375 e su altridel codice di procedura civile, in particolare sul tema del ricorso per Cassazione.Signor Presidente, noi avremmo tempo per licenziare il decreto-legge da questo Senato e il mio non èun intervento per fare in modo che il decreto decada. Peraltro, non sarebbe onesto da parte mia, se siconsidera che non l'ho ancora approfondito e studiato; non è detto che io non lo condivida, quindi perquale ragione dovrei con un'attività ostruzionistica farlo decadere? Però se lo ponessimo in calendarioper la settimana successiva, quella che inizia il 24 ottobre, saremmo comunque nei tempi perlicenziarlo senza far perdere al decreto-legge la sua efficacia, convertendolo in legge, opportunamente,dopo essere stato trattato, studiato ed approfondito. Non c'è dato il tempo di apportare altre modifiche,questo è chiaro, ma se proprio dobbiamo votare questo testo così come ci è pervenuto dalla Camera deideputati, senza avere la possibilità di modificarlo eventualmente in qualche parte, perlomeno ci siadato il tempo di convincerci della bontà del provvedimento! Ci diano il tempo di leggere il parere dellealtre Commissioni impegnate e interessate.PRESIDENTE. Senatore Falanga, per favore, concluda l'intervento e formuli la sua richiesta dimodifica del calendario. Abbiamo pochissimo tempo e sono previsti altri interventi. Dovremmo

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arrivare a votare prima della chiusura della seduta.FALANGA (AL-A). La ringrazio Presidente e concludo subito, non però trascurando di dirle che negliinterventi precedenti lei avrebbe potuto recuperare qualche minuto. Comunque non ha importanza,Presidente.Concludo, con una premessa monca, resa tale dalla sua Presidenza: la nostra proposta è di spostarel'esame e la conversione del decreto-legge n. 168 a martedì 25 ottobre e per la prossima settimanarichiamare invece in Aula la trattazione della riforma del processo penale che inspiegabilmente, dopotanta fretta, è stata insabbiata.MAURO Mario (GAL (GS, PpI, M, Id, ApI, E-E, MPL)). Domando di parlare.PRESIDENTE. Ne ha facoltà, senatore Mauro. Richiamo alla brevità nell'indicazione delle modificheal Calendario che si propongono.MAURO Mario (GAL (GS, PpI, M, Id, ApI, E-E, MPL)). Signor Presidente, cercherò di arrivare inmodo coinciso alla proposta di modifica. Innanzi tutto, devo dire che sono d'accordo con il collegaFalanga, cioè non penso che vengano messe in atto strategie per perdere tempo. Penso invece che ilcalendario sia stato proposto con il preciso obiettivo di prendere in ostaggio il Parlamento fino al 4dicembre. (Applausi dai senatori Cotti e Mineo).Questo è un tran tran che va avanti da diverse settimane e che è reso sempre più esplicito.Tuttavia, devo dire anche che concordo con la saggezza dei Capigruppo di maggioranza e anche dicoloro che, nell'opposizione, hanno voluto convenire nel merito, di consentire al Presidente delConsiglio di non venire in Senato. Perché lo dico? Perché il bicameralismo paritario ha un effettosconsiderato sul Presidente del Consiglio. Infatti, essendo costretto ad ascoltare precedentementel'opinione della Camera e poi quella del Senato, quando va a Bruxelles cosa fa? Quando si riunisce ilConsiglio, dice sempre: «Sì, sì, sì», soprattutto alla signora Merkel; fuori dal Consiglio, prendecoraggiosamente la parola, perché forse ha ascoltato l'altro ramo del Parlamento, e parla controHollande e contro la Merkel. Credo quindi che, non essendo più obbligato a parlare con i due rami delParlamento, finalmente prenderà posizione una sola volta. (Applausi dai Gruppi GAL (GS, PpI, M, Id,ApI, E-E, MPL), LN-Aut e CoR).E questo lascia più liberi anche noi. Il «Frankfurter Allgemeine» e dalla «Süddeutsche Zeitung»l'hanno notato e l'hanno fatto notare chiedendosi come mai? Avete un Presidente del Consigliobipolare? No. Più semplicemente è bicamerale, perché parla con il bicameralismo paritario.(Applausidai Gruppi GAL (GS, PpI, M, Id, ApI, E-E, MPL), LN-Aut e CoR).Ma anche noi potremo dire al Presidente del Consiglio: non sei venuto in Senato? Quello che ha dettoin Europa è not in my name. Non parlavi a nome nostro, non ci rappresentavi. (Applausi dai GruppiGAL (GS, PpI, M, Id, ApI, E-E, MPL), LN-Aut e CoR).Come non ci hai rappresentato quando hai fatto un fragoroso fracasso, termine spagnolo che significadisastro, per il semplice fatto che hai detto sì ad un accordo UE-Turchia che ci ha lasciati scoperti sulfianco libico.PRESIDENTE. Senatore Mario Mauro, per favore espliciti la sua richiesta di modifica.MAURO Mario (GAL (GS, PpI, M, Id, ApI, E-E, MPL)). Immaginavo che sarebbe arrivatoprontamente un richiamo sul quale concordo, Presidente.La mia proposta è la seguente: le uniche due vere riforme che l'Europa ci chiede di fare sono quellarelativa alla concorrenza e quella relativa alla giustizia. Sbrighiamoci a discuterle! (Applausi daiGruppi GAL (GS, PpI, M, Id, ApI, E-E, MPL), M5S, LN-Aut e CoR e della senatrice Bernini).CASTALDI (M5S). Domando di parlare.PRESIDENTE. Ne ha facoltà.CASTALDI (M5S). Signor Presidente, proprio la scorsa settimana ho fatto un intervento di fine sedutaper ricordare il disegno di legge sulla concorrenza, il n. 2085. Ora, approfitto del fatto che vi sonodegli spettatori, che in questo modo sapranno come funziona la riunione dei Capigruppo, perché noi

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non abbiamo potenza mediatica: non c'è una votazione, quindi se dal calendario vengono tolti alcunipunti è colpa della maggioranza, che vuole toglierli. Ma a proposito del disegno di legge sullaconcorrenza, un solo errore ha commesso la precisa senatrice Bonfrisco: sono nove mesi che cilavoriamo sopra. La 10a Commissione ha lavorato alacremente su quel provvedimento e l'ha licenziatoprima delle ferie.Il ministro Calenda, mercoledì sera, dietro precisa domanda del collega senatore Girotto ha risposto - ec'è la registrazione audio - che il disegno di legge concorrenza veniva calendarizzato e restava incalendario. Quindi, a meno che il ministro Calenda non sia un Pinocchio come il Presidente delConsiglio, il Governo vuole che il disegno di legge sulla concorrenza venga discusso; anche la 10aCommissione vuole, all'unanimità, che il disegno di legge concorrenza venga discusso; Presidente, lechiedo allora: chi, come il mago Silvan, ha fatto sparire il disegno di legge concorrenza dal calendario?Del reddito di cittadinanza ha parlato il senatore Gaetti. I problemi sono tre e segnatamente: la povertàe quindi chiedo la calendarizzazione immediata del reddito di cittadinanza e non di quella buffonata dibonus che sta prevedendo il Governo; la concorrenza, e chiedo la calendarizzazione del provvedimentorelativo per lunedì 17 ottobre; per martedì 18 ottobre chiedo di affrontare il terzo grande problema: ilDaspo per i politici corrotti, quello che non permetterebbe più di riciclarvi anche nelle partecipate.(Applausi dal Gruppo M5S).PRESIDENTE. Metto ai voti la proposta di modifica del calendario dei lavori dell'Assemblea volta adinserire l'esame di altri disegni di legge, avanzata da vari senatori.Non è approvata.Dispongo la controprova.Ordino la chiusura delle porte. Procediamo alla controprova mediante procedimento elettronico.Non è approvata.Metto ai voti la proposta di modifica del calendario dei lavori dell'Assemblea volta ad avere più tempoa disposizione per l'esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 168 del 2016 .Non è approvata.Dispongo la controprova.Ordino la chiusura delle porte. Procediamo alla controprova mediante procedimento elettronico.Non è approvata.DI BIAGIO (AP (NCD-UDC)). Queste buffonate potevate risparmiarvele.PRESIDENTE. Metto ai voti la proposta, avanzata da vari senatori, di modifica del calendario deilavori dell'Assemblea volta a cambiare l'oggetto delle comunicazioni, da comunicazioni del Governo acomunicazioni del Presidente del Consiglio.Non è approvata.Dispongo la controprova.Ordino la chiusura delle porte. Procediamo alla controprova mediante procedimento elettronico.Non è approvata.Resta pertanto definitivo il calendario dei lavori da me comunicato all'Assemblea.

Interventi su argomenti non iscritti all'ordine del giornoMARINO Mauro Maria (PD). Domando di parlare.PRESIDENTE. Ne ha facoltà.MARINO Mauro Maria (PD). Signor Presidente, come lei ben sa, io cerco di non abusare mai dellapazienza dei colleghi in Aula, però vorrei fare un intervento per il resoconto stenografico. Questonasce dal mio senso delle istituzioni, perché se un giorno qualcuno dovesse leggere i nostri atti non sifaccia l'idea che il Senato della Repubblica non si occupi del tema delle banche. Vorrei quindi che non

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risultasse soltanto la voce di coloro che dicono che è così, con un intento parziale e finalizzato alcalendario di Assemblea, ma che si sapesse che la 6a Commissione ha svolto ben due indaginiconoscitive su questo tema e che, qualora la complessa ma non tragica situazione che vienerappresentata dovesse essere affrontata in questa Assemblea, ci sarebbero gli strumenti a disposizionedei colleghi e dei membri della 6a Commissione per affrontarla adeguatamente.Come ho detto, è una specificazione fatta per il resoconto stenografico, che mi sarei permesso di farealla senatrice Bonfrisco, qualora fosse venuta in Commissione. Lei ha voluto coinvolgere l'Assembleae mi sembrava giusto specificare in questa sede che, oltretutto con la collaborazione di tutti i Gruppipresenti, c'è un livello di attenzione che penso sia in linea con lo stile del Senato, che ci è statorecentemente riconosciuto anche dalla Commissione europea, visto che proprio lei ha avuto la bontà ditrasmetterci la nota con cui la Commissione faceva proprie alcune considerazioni che noi avevanofatto sul tema delle banche. (Applausi dal Gruppo PD).VALDINOSI (PD). Domando di parlare.PRESIDENTE. Ne ha facoltà.VALDINOSI (PD). Signor Presidente, con questo intervento di fine seduta continuo oggi, al Senato,una staffetta con cui, assieme a tante senatrici e a tanti senatori, ricordiamo ogni donna che vieneuccisa per mano di un uomo cui è stata legata. Lo faremo fino a che sarà necessario ricordare alParlamento e al nostro Paese l'urgenza di arginare la violenza nei confronti delle donne.L'emergenza continua: altre tre donne sono state vittime di femminicidio in questi ultimi giorni. Il 5ottobre a Riccione, in provincia di Rimini, Olga Matei, di quarantasei anni, è stata strangolata da unuomo con il quale aveva da poco tempo iniziato una relazione, che voleva però chiudere per l'ossessivagelosia di lui. Il giorno dopo a Ghemme, in Provincia di Novara, è stata accoltellata dal conviventeOlga Shugai, di trentacinque anni. Ieri, infine, a Torino un'altra donna, Santina Lodi di settant'anni, èstata trovata morta nella sua abitazione: il marito ha confessato di averla uccisa a calci e pugni (coninaudita violenza, hanno riscontrato i Carabinieri).Salgono così a 17 le donne che ricordiamo in questa staffetta, iniziata il 30 giugno scorso.Molto spesso il femminicidio, voglio ricordarlo, viene descritto dai mass media come un gestoestremo, frutto della gelosia, della paura, del tradimento, dell'abbandono che l'uomo non è stato ingrado di accettare. Una descrizione che spesso quindi addossa anche alla donna, la vittima, una partedi responsabilità, in quanto colpevole di aver suscitato la gelosia. Si tratta di una rappresentazionefalsata della realtà. Il femminicidio è quasi sempre l'estremo risultato di una serie di comportamentiviolenti di lunga data. Si tratta di cieca violenza e volontà di dominio da parte di chi considera ladonna non come persona, ma come proprietà.Per questo, penso che l'impegno più grande debba essere sul versante culturale, per educare al rispettoe alla parità fra uomo e donna; un impegno che deve mobilitare tutti, donne e uomini, istituzioni e tuttii settori della società.Per questo, considero molto importante e preziosa l'attività delle associazioni che in tanti centri delnostro Paese si battono per contrastare la violenza sulle donne.Per questo, considero fondamentale che si dia attuazione alla previsione dell'educazione alla parità digenere, prevista dal comma 16, dell'articolo 1, della legge chiamata buona scuola.Con la legge n. 119 del 2013 di contrasto alla violenza di genere, che questo Parlamento ha approvatoin attuazione della Convenzione di Istanbul, è stato riconosciuta la violenza sulle donne comeviolazione dei diritti umani e discriminazione di genere.Il nostro Parlamento ha quindi riconosciuto che la violenza sulle donne è un fenomeno sociale, che hale proprie radici nella relazione di potere asimmetrica fra donne e uomini. Per questo la si può e la sideve prevenire, intervenendo sui fattori che la determinano. Per questo è stato approvato un pianocontro la violenza sulle donne e nel frattempo sono stati rafforzati strumenti di protezione per garantiremaggiore sicurezza alle donne minacciate. Occorre ora, però, monitorare che queste misure funzioninoe che il piano sia attuato.

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Per questo, riproponiamo con convinzione il nostro appello, un appello alla Ministra con la delega perle pari opportunità e al Governo tutto: la cabina di regia, che si è riunita per la prima volta l'8settembre scorso, monitori l'applicazione, i pregi e i limiti della legge n. 119 del 2013 e soprattutto diapiena ed accurata attuazione al piano contro la violenza.Un appello ai media: si smetta di giustificare gli assassini e di colpevolizzare le donne.Un appello a tutto il Paese, uomini e donne: sono 160 le donne uccise ogni anno. Non possiamo piùaccettare questa mattanza. (Applausi dai Gruppi PD e M5S. Congratulazioni).GIROTTO (M5S). Domando di parlare.PRESIDENTE. Ne ha facoltà.GIROTTO (M5S). Signor Presidente, colleghi, vi parlo di una vittoria in una battaglia di giustiziafiscale. A febbraio 2016 una sentenza della Corte di cassazione ha messo finalmente la parola «fine» auna storia che dura ormai da molti anni, dicendo una volta per tutte che le piattaforme petrolifere alargo delle coste siciliane devono pagare l'IMU come qualsiasi altra attività produttiva.L'azione della magistratura ha seguito il grande lavoro di accertamento della Guardia di finanza inquesti anni, che ha messo in luce un enorme fenomeno di elusione fiscale (ICI e IMU) da parte dellecompagnie petrolifere.Sulla questione noi del Movimento 5 Stelle avevamo già presentato una interrogazione per chiedere alGoverno chiarimenti in merito, ma pochi giorni fa è arrivata la Suprema corte, che si è pronunciataaltre due volte, dando ragione ad altri Comuni e spazzando via ogni perplessità sulla questione,contribuendo quindi a scrivere una nuova pagina sul diritto delle comunità locali.Il tema naturalmente è molto sentito, soprattutto per i Comuni che sono a corto di liquidità. Stando aidati comunicati dal Ministero dello sviluppo economico, in Italia sono presenti 106 piattaforme attive,che estraggono gas e petrolio e, se le stime di gettito fiscale, prese per difetto, dovessero rivelarsicorrette, il totale delle entrate, distribuito sui Comuni interessati, potrebbe raggiungere i 2 miliardi dieuro. Ripeto: 2 miliardi di euro, non 2 milioni, una cifra enorme.Noi del Movimento 5 Stelle vogliamo esprimere soddisfazione per il prezioso lavoro svolto dallaGuardia di finanza, soprattutto dal nucleo operativo di Scicli, invitando l'intero corpo a non mollare e aproseguire in questa azione di accertamento, che probabilmente avrà altre fasi. Vogliamo congratularcianche, per la tenacia, con gli amministratori locali e i loro legali, che hanno creduto in questa lunga edifficile battaglia e l'hanno vinta.Ribadiamo il nostro impegno per vigilare affinché il Governo non cambi ancora le carte in tavola enon faccia l'ennesimo favore ai petrolieri, come sta già cercando di fare: le piattaforme, oggi e sempre,dovranno pagare esattamente come qualsiasi altro imprenditore, piccolo artigiano o agricoltore, cheogni anno paga l'IMU al proprio Comune. Nessun privilegio ingiustificato per i petrolieri. (Applausidella senatrice Donno).

Mozioni, interpellanze e interrogazioni, annunzioPRESIDENTE. Le mozioni, interpellanze e interrogazioni pervenute alla Presidenza sarannopubblicate nell'allegato B al Resoconto della seduta odierna.

Ordine del giorno per le sedute di mercoledì 12 ottobre 2016PRESIDENTE. Il Senato tornerà a riunirsi domani, mercoledì 12 ottobre, in due sedute pubbliche, laprima alle ore 9,30 e la seconda alle ore 16,30, con il seguente ordine del giorno:(Vedi ordine del giorno)La seduta è tolta (ore 20,09).

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Allegato BCongedi e missioni

Sono in congedo i senatori: Amati, Anitori, Bubbico, Cassano, Cattaneo, Chiavaroli, Della Vedova, DePoli, D'Onghia, Esposito Stefano, Fedeli (dalle ore 17.30), Gentile, Guerra, Lo Giudice, Micheloni,Minniti, Monti, Moronese, Morra, Nencini, Olivero, Pepe, Piano, Pizzetti, Ricchiuti, Rizzotti,Romano, Rubbia, Scalia, Torrisi, Valentini, Vicari, Volpi e Zavoli.Sono assenti per incarico avuto dal Senato i senatori: Palermo, per attività della 1a Commissionepermanente; Conte e Liuzzi, per attività della 7a Commissione permanente; Stucchi, per attività delComitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica; Mussini, per attività dell'Assembleaparlamentare dell'Unione per il Mediterraneo; Catalfo, Divina, Fazzone, Gambaro, Giro e Santangelo,per attività dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa.

Commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro e delle malattieprofessionali, con particolare riguardo al sistema della tutela della salute e della sicurezza nei

luoghi di lavoro, trasmissione di documentiIl Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro edelle malattie professionali, con particolare riguardo al sistema della tutela della salute e dellasicurezza nei luoghi di lavoro, ha inviato la relazione intermedia - approvata dalla Commissione stessanella seduta del 16 febbraio 2016 - sull'attività della Commissione (Doc. XXII-bis, n. 4).Il predetto documento è stato stampato e distribuito.

Governo, trasmissione di documentiIl Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, con lettera in data 5 ottobre 2016, hainviato, ai sensi dell'articolo 33, comma 1, della legge 6 dicembre 1991, n. 394, la relazione sullo statodi attuazione della citata legge quadro n. 394 del 1991, sulle aree protette e sull'attività degli organismidi gestione delle aree naturali protette nazionali, riferita all'anno 2015.Il predetto documento è stato trasmesso, ai sensi dell'articolo 34, comma 1, secondo periodo, delRegolamento, alla 13a Commissione permanente (Doc. CXXXVIII, n. 4).Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, con lettera in data 4 ottobre 2016, ha inviato,ai sensi dell'articolo 3, comma 68, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, e successive modificazioni, larelazione sullo stato della spesa, sull'efficacia nell'allocazione delle risorse e sul grado di efficienzadell'azione amministrativa svolta dallo stesso Ministero, relativa all'anno 2015.Il predetto documento è stato trasmesso, ai sensi dell'articolo 34, comma 1, secondo periodo, delRegolamento, alla 1a, alla 5a, alla 9a Commissione permanente (Doc. CLXIV, n. 44).

Corte dei conti, trasmissione di documentazioneIl Presidente della Corte dei conti, con lettera in data 4 ottobre 2016, ha inviato, ai sensi dell'articolo 3,comma 6, della legge 14 gennaio 1994, n. 20, e dell'articolo 7, comma 7, della legge 5 giugno 2003, n.131, la deliberazione n. 27/SEZAUT/2016/FRG - adottata nell'adunanza del 20 settembre 2016 -concernente la relazione su "Gli organismi partecipati dagli Enti territoriali".La predetta documentazione è stata trasmessa, ai sensi dell'articolo 34, comma 1, secondo periodo, delRegolamento, alla 1a e alla 5a Commissione permanente (Atto n. 857).Interrogazioni, apposizione di nuove firmeI senatori Gaetti, Montevecchi, Lucidi, Mangili, Lezzi, Castaldi, e Bertorotta hanno aggiunto la propriafirma all'interrogazione 3-03200 del senatore Endrizzi ed altri.MozioniDONNO, BOTTICI, BLUNDO, BUCCARELLA, CIOFFI, FATTORI, GAETTI, GIARRUSSO, LEZZI, MANGILI, MARTON, MORONESE, PUGLIA, SANTANGELO, SERRA - Il Senato,premesso che:la celiachia o malattia celiaca deriva da una intolleranza permanente al glutine, sostanza proteicapresente nel grano, e da proteine simili che si trovano nelle tribù di Triticeae, che comprendono altricereali comuni, quali orzo e segale, avena, farro;con decreto del ministro della salute 8 giugno 2001, recante "Assistenza sanitaria integrativa relativa ai

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prodotti destinati ad una alimentazione particolare" è stata disposta l'erogazione gratuita ai celiaci deglialimenti dietetici privi di glutine, con tetti di spesa suddivisi per fasce di età e sesso. I limiti di spesasono stati successivamente confermati dal decreto del ministro della salute 4 maggio 2006 e aggiornatiperiodicamente;il comma 2 dell'articolo 3 del decreto ministeriale 8 giugno del 2001 e successive modificazioni eintegrazioni stabilisce che: "L'azienda unità sanitaria locale di appartenenza annualmente autorizza lepersone alle quali è stato certificato il morbo celiaco, compresa la variante clinica della dermatiteerpetiforme, a fruire dei prodotti di cui all'art. 1, comma 1, nei limiti di spesa mensile indicati nellatabella 1. di cui al decreto ministeriale 4 maggio 2006 e successivi aggiornamenti. Contestualmente,l'azienda rilascia alle stesse persone buoni o altro «documento di credito» - anche di tipo magnetico,con i quali i suddetti prodotti possono essere acquistati presso i fornitori convenzionati di cui all'art. 6.I suddetti buoni, o altro documento di credito anche di tipo magnetico, potranno essere utilizzati inunica soluzione oppure in momenti diversi e presso fornitori diversi, fermo restando l'utilizzo nel mesedi validità degli stessi";l'articolo 6 del medesimo decreto, dispone che: "I prodotti sono erogati direttamente dai centri diriferimento presso i quali sono in cura le persone, dai presidi delle aziende unità sanitarie locali, dallefarmacie convenzionate e da tutti gli altri fornitori autorizzati alla vendita secondo le direttive all'uopoemanate dalle regioni";la celiachia è stata riconosciuta come malattia sociale, con l'approvazione della legge 4 luglio 2005, n.123, recante "Norme per la protezione dei soggetti malati di celiachia". Nello specifico, l'articolo 4riconosce il diritto all'erogazione gratuita di prodotti dietoterapeutici senza glutine per i soggetti affettida celiachia;con decreto ministeriale 4 maggio 2006 sono stati disposti i limiti massimi di spesa per l'erogazionedei prodotti senza glutine. L'allegato 1 determina per fasce d'età il tetto mensile dei buoni analogo siaper i maschi che per le femmine, che fino ad 1 anno è di 45,00 euro, fino a 3,5 anni è di 62,00 euro efino a 10 anni è di 94,00, mentre per la fascia di età adulta il tetto mensile per i maschi è fissato a 140euro e per le donne a 99 euro;considerato che:i limiti massimi di spesa riconosciuti sono spendibili presso le farmacie convenzionate o, secondodirettive all'uopo emanate dalle Regioni, presso altri fornitori incaricati dalle aziende unità sanitarielocali (negozi alimentari specializzati, grande distribuzione organizzata);non tutte le amministrazioni locali hanno reso applicativo, tramite la stipula di specifiche convenzioni,l'erogazione anche nella grande distribuzione organizzata e nei negozi alimentari specializzati;vi sono molte problematiche riguardo alla spendibilità dei buoni al di fuori della Regione di residenzadel soggetto, che è subordinata all'esistenza di accordi bilaterali tra le Regioni interessate per poterottenere i rimborsi, condizione che crea notevoli disagi ai soggetti coinvolti;la Regione Lombardia e la Regione Umbria hanno avviato il "Progetto Celiachia", che consiste nelladematerializzazione dei buoni, al fine di facilitare le modalità di accesso all'erogazione e l'applicabilitàalla grande distribuzione organizzata ed ai negozi alimentari specializzati;considerato inoltre che:da quanto emerge dalla relazione annuale del 2015 del Ministero della salute, in Italia è stato calcolatoche, nella popolazione italiana, il numero teorico di celiaci (dati al 31 dicembre 2014) si aggiri intornoai 600.000, contro i 172.197 ad oggi effettivamente diagnosticati (quasi 8.000 in più rispetto al 2013 e23.500 in più del 2012), di cui il 48 per cento è concentrato al Nord, il 22 per cento al Centro, il 19 percento al Sud e l'11 per cento nelle Isole. La Regione dove risiedono più celiaci risulta la Lombardia,con 30.541 soggetti, seguita da Lazio con i suoi 17.355 e Campania con 15.509 celiaci;è stato presentato un disegno di legge recante, "Modifiche alla legge 4 luglio 2005, n. 123, in materiadi erogazione dei prodotti senza glutine specificamente formulati per celiaci" (A.S. 1925) a primafirma del senatore Santangelo, volto a introdurre un processo di dematerializzazione del buonocartaceo,

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impegna il Governo:1) ad attuare tutte le misure necessarie volte ad avviare il processo di dematerializzazione dei buonimensili ai soggetti affetti da celiachia, a partire dal 1° gennaio 2017;2) a stabilire i criteri standard per:a) l'erogazione da parte delle strutture sanitarie del codice personale valido su tutto il territorionazionale da inserire nella tessera sanitaria;b) le modalità di assegnazione del budget mensile sulla tessera sanitaria;c) la tracciabilità dell'importo del budget mensile residuo a disposizione;d) le modalità di compensazione da una Regione all'altra degli importi dei pagamenti dovuti allefarmacie convenzionate, ai negozi alimentari specializzati, ai negozi della grande distribuzioneconvenzionati nonché agli esercizi commerciali di cui all'articolo 5, comma 1, del decreto-legge 4luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248, per l'erogazionedei prodotti ai pazienti celiaci, con residenza diversa rispetto al luogo di acquisto dei prodotti.(1-00647)Interrogazioni con richiesta di risposta scrittaRAZZI - Ai Ministri delle infrastrutture e dei trasporti, della salute, dello sviluppo economico e pergli affari regionali e le autonomie - Premesso che:la Giunta regionale d'Abruzzo, in data 4 marzo 2016, ha approvato la delibera consiliare n. 133,relativa alla proposta di finanziamento del progetto del presidio ospedaliero di Chieti, avanzata dallarete temporanea di imprese "Maltauro Nocivelli Finanza e Progetti", secondo il moduloprocedimentale della finanza di progetto, ex articolo 153 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163,recante "Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive2004/17/CE e 2004/18/CE";con l'entrata in vigore del nuovo codice degli appalti, di cui al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50,la finanza di progetto è regolata dall'articolo 183 e, per quanto riguarda l'allocazione dei rischi el'equilibrio economico finanziario, l'articolo 165 prevede che questi siano in capo all'operatoreeconomico per il periodo di gestione dell'opera. Tali rischi, sulla base dei contratti presentati dalgruppo di imprese, attualmente ricadrebbero sulla ASL, dunque in pieno contrasto con la normativavigente;la Corte dei conti, sezione regionale del Veneto, nel 2014 si è espressa negativamente, per quantoconcerne la realizzazione di opere pubbliche, dette "fredde", in project financing, poiché la lororealizzazione è assicurata alla ditta da un canone che viene pagato da un ente pubblico, quindi si trattadi operazione a debito, il cui importo va ad incrementare ulteriormente il disavanzo pubblico;risulta all'interrogante che non vi sarebbero i margini operativi necessari, considerato il disavanzo dibilancio registrato dalla Regione Abruzzo e della Asl di Chieti-Lanciano-Vasto, per finanziare la spesadel project financing, volto alla realizzazione del nuovo polo ospedaliero di Chieti;la realizzazione del nuovo ospedale di Chieti, di rilevante importanza in quanto diverrebbe un poloregionale di eccellenza per il bacino d'utenza dell'Italia centrale, dovrebbe essere approfondita perquanto riguarda lo specifico profilo tecnico-finanziario (sostenibilità intrinseca e bancabilità), poichéprodurrebbe un notevole aumento del debito pubblico e il solo vantaggio per il consorzio d'imprese co-finanziatore dell'opera;da fonti giornalistiche, sembrerebbe che il completo iter amministrativo del progetto sia statotrasmesso all'Autorità nazionale anticorruzione (ANAC), che non ha ancora espresso un giudizio;considerate le tempistiche, anche se fosse stata interpellata correttamente sul project financing dell'opera, l'ANAC avrebbe comunque espresso un parere su un progetto e relativi impatti finanziariormai superati,si chiede di sapere:se i Ministri in indirizzo, ciascuno per le proprie competenze, siano a conoscenza di quanto esposto;quali opportune verifiche intendano avviare, per accertare la presentazione del progetto all'Autoritànazionale anticorruzione e comprovare se la procedura adottata per la realizzazione dell'opera sia stata

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esposta correttamente;quali iniziative intendano intraprendere, per verificare la reale sostenibilità della realizzazione, in project financing, del nuovo polo ospedaliero di Chieti;se non ritengano che la realizzazione di opere pubbliche "fredde", come quella menzionata, comportioneri superiori rispetto a quelli rientranti nella disponibilità finanziaria della Regione Abruzzo con laconseguenza di determinare un profitto extra solo per il consorzio d'imprese co-finanziatrici, quindi unmaggior indebitamento per le casse dell'erario;se non ritengano che l'offerta proposta dalla rete temporanea di imprese "Maltauro Nocivelli Finanza eProgetti", possa considerarsi superata del nuovo codice degli appalti pubblici, di cui al decretolegislativo 18 aprile 2016, n. 50, principalmente per quanto riguarda l'allocazione dei rischi el'equilibrio economico finanziario dell'opera e se non ritengano necessario stabilire l'affidabilità dellaproposta sotto il differente e specifico profilo tecnico-finanziario (sostenibilità intrinseca ebancabilità), qualora detta valutazione sia già stata effettuata dall'ente regionale, ovvero dalla stessaAsl di Chieti-Lanciano-Vasto.(4-06478)ARACRI - Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali - Premesso che a quanto risultaall'interrogante:con verbale del 27 settembre 2016, protocollo n. 719, gli agenti del Corpo forestale dello Stato diCorleto Manforte (Salerno), hanno proceduto al sequestro preventivo di un immobile ubicato nellaparte vecchia ed abbandonata del Comune di Roscigno (Salerno);il sequestro è stato condotto, oltre che dal Corpo forestale dello Stato, anche da un responsabile dellaASL di Salerno, a seguito di un esposto anonimo, con il quale è stata contestata, con ragioni diurgenza, la mancanza della concimaia per la raccolta delle deiezioni solide e liquide degli animalipresenti nel locale;l'immobile in esame è di circa 30 metri quadrati ed insiste su un terreno agricolo, non rientrante nelleparticelle relative alla parte vecchia del Comune di Roscigno, e gli animali, ivi presenti, sono come daverbale, 2 bovini regolarmente dotati di marchio auricolare;l'immobile esiste dai primi anni del '900 e da allora è utilizzato come piccolo ricovero di animali;con decreto del 28 settembre 2016, il sostituto procuratore del Tribunale di Salerno ha ritenuto di nonconvalidare il sequestro;la notizia del sequestro è stata ampiamente riportata da articoli stampa, nei quali è emersa una diversacaratteristica del citato immobile paragonato piuttosto ad una stalla abusiva, assunta come emblema didegrado che sfregia l'immagine della Pompei del '900 (Roscigno vecchio), con grave nocumentodell'immagine del Comune Roscigno e più in generale di tutta l'area;nell'area degli Alburni esistono, da svariato tempo, zone caratterizzate da degrado, abbandono escempi urbanistici;se si vuole tutelare la Pompei del '900, le istituzioni preposte dovrebbero intervenire a pareredell'interrogante in maniera più concreta ed efficace. Ad oggi, nella Roscigno vecchia, sono stati messiin sicurezza solo alcuni immobili,si chiede di sapere:se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza di quanto esposto in premessa e, in caso affermativo, senon ritenga di fornire chiarimenti in merito all'atto di sequestro posto in essere e alle ragioni chel'hanno ispirato;se non ritenga di adottare, nell'ambito delle proprie competenze, misure urgenti volte a contrastare ilperdurante degrado nell'area degli Alburni.(4-06479)CENTINAIO - Ai Ministri dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e delle politicheagricole alimentari e forestali - Premesso che:da numerosi articoli apparsi sulla stampa quotidiana nazionale e locale, da diversi servizi trasmessisulle televisioni nazionali e locali, nonché da migliaia di messaggi e commenti apparsi su "Facebook",

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risulterebbe che il sindaco di Ponza (Latina), il noto giornalista Piero Vigorelli, a fine luglio 2016abbia denunciato per gravi reati ambientali il Corpo forestale dello Stato e il presidente del parconazionale del Circeo;la denuncia alla Procura della Repubblica di Cassino, competente per territorio, debitamentedocumentata con un ampio servizio fotografico e una relazione della Polizia locale di Ponza, attestache sull'isola di Zannone siano presenti alcune discariche abusive con rifiuti urbani e speciali emateriali di ogni genere;l'isola di Zannone, nel 1979, è stata inserita nell'area naturale parco del Circeo e gestita, prima, dallaASFD (Azienda di Stato per le foreste demaniali), poi dal CNR e dal Corpo forestale dello Stato, finoal settembre 2007, quando, con decreto del Presidente della Repubblica n. 155 del 2005, è statoistituito il parco nazionale del Circeo e sono stati nominati gli organi dirigenti;tuttavia, l'isola di Zannone appartiene per il 98 per cento al Comune di Ponza, con i diritti per tutti icittadini di esercitarne gli usi civici;in un'area alle spalle della prestigiosa villa comunale, dove fino al 2006 il Corpo aveva i suoi alloggi edove l'ente parco aveva allestito i suoi uffici, risulta che sia presente una discarica con materiali di ognitipo, da sanitari a reti metalliche, da materiali inerti dell'edilizia a porte e finestre un tempo della villa,da bombole di gas a fili elettrici;in un'area contigua al faro di capo Nigro, dove dal 2006 vi sono gli alloggi del Corpo forestale, risultache sia presente una discarica con reti da letto, elettrodomestici e sanitari dismessi, materiali inertidell'edilizia, mobili e scaffalature, nonché tubi in eternit;inoltre, all'interno di alcune stanze della villa comunale risulta che siano state rinvenute centinaia discatole nere per la cattura dei roditori e centinaia di esche velenose sparse ovunque, che sembrerebbeche appartengano alla campagna di eradicazione del ratto nero condotta 5 anni fa dal Corpo e dalparco;alla base del sentiero che dal mare porta al faro di capo Nigro risulta che sia stata rinvenuta una decinadi sacchi di immondizia contenenti rifiuti vari, quasi tutti portati dalle mareggiate; sembra che talirifiuti siano il frutto del lavoro di pulizia dei sentieri organizzato dalla pro loco di Ponza nel 2015, persupplire ai doveri istituzionali del Corpo che dal 2013 ha abbandonato il presidio sull'isola di Ponza;la villa comunale, denominata casa di caccia, è l'unico immobile sull'isola di Zannone, e conta 14stanze, distribuite su due piani con ampie terrazze e balconate, nonché annessi per alloggi della servitùe magazzini; tale immobile oggi è ridotto in condizioni pietose, a guisa di una fatiscente e pericolantestamberga, a causa di un'assenza di interventi manutentori nel corso degli ultimi 3 decenni la cuiresponsabilità non può che essere attribuita al Corpo e all'ente parco;l'isola di Zannone versa in una situazione di assoluto degrado e di totale abbandono da parte degli entiche per legge sono preposti alla sua valorizzazione, atteso che da 3 anni il CFS e da circa 9 anni il nonmettono più piede nell'isola;infatti, risulta che gli uffici del Corpo ente parco presso la villa comunale siano chiusi da una decina dianni e che il presidio del Corpo sull'isola di Zannone sia stato soppresso da circa 3 anni;sull'isola di Zannone non esistono più iniziative alcune, sia di vigilanza che di promozione, chepossano corrispondere ai doveri istituzionali del Corpo e ai doveri per i quali sia istituito un parconazionale;la fauna dell'isola (colonia di mufloni) non è più da anni foraggiata e controllata, ed è quindi ridottaagli stenti e in situazioni ormai di moria;questa triste realtà ha provocato, oltre all'evidente degrado dell'habitat che andava preservato, ancheuna distruzione del patrimonio pubblico (villa comunale) e una colpevole incuria anche nei confrontidei resti del monastero medievale benedettino;i tentativi di raggiungere un'intesa fra l'ente parco e il Comune di Ponza, dal 2012 ad oggi, non sonoapprodati a nulla per un evidente atteggiamento a giudizio dell'interrogante spocchioso da parte delPresidente del parco;risulta che anche le iniziative di mediazione del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del

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mare, a cui con correttezza istituzionale, nel gennaio 2015, il sindaco di Ponza aveva illustrato lasituazione di incuria, di degrado e di abbandono dell'isola di Zannone, si siano scontrate con l'ostilità el'arroganza del presidente del parco;analoghe inadempienze dell'ente parco nazionale del Circeo sono state riscontrate anche in altre areequali il Fogliano, ove sono presenti una villa ormai fatiscente, per mancanza di interventi, e discaricheai margini della foresta, oltre ad un'invasione di insetti che distruggono la vegetazione del promontoriodel Circeo,si chiede di sapere:se i Ministri in indirizzo intendano avviare un'indagine per verificare lo stato di degrado dell'isola diZannone e la presenza di rifiuti incontrollati che costituiscono un pericolo per l'ambiente e per la salutepubblica;se l'attuale situazione della villa comunale non configuri un danno patrimoniale ingente, che dovrebbeessere riconosciuto al proprietario dell'immobile, ossia al Comune di Ponza, anche con diritto ad uncongruo risarcimento valutabile in almeno 10 milioni di euro;se corrisponda al vero che il Corpo forestale dello Stato continui a ricevere da parte dell'ente parco uncontributo annuo di circa 300.000 euro, che si somma al contributo assegnato al Corpo dal Ministerodell'ambiente, configurando così, ad avviso dell'interrogante, una situazione scandalosa di spreco perla finanza pubblica;quali provvedimenti abbiano adottato, nell'ambito delle proprie competenze di vigilanza all'ente parco,a seguito della relazione che la Corte dei conti nel luglio 2015 ha trasmesso al Parlamento, visto che intale relazione venivano esaminati i bilanci dell'ente del 2012 e del 2013, nonché gli emolumenti delpresidente dell'ente (dottor Gaetano Benedetto), e indicate diverse criticità contabili con giudiziestremamente negativi;se non ritengano che l'ente parco nazionale del Circeo debba essere posto in regime dicommissariamento, viste le inadempienze riscontrate nell'isola di Zannone, ma anche in altre areequali il Fogliano;se intendano adottare tutte le iniziative di propria competenza per promuovere la restituzione dell'isoladi Zannone al proprietario, il Comune di Ponza, con precisi vincoli di area naturale protetta a gestionecomunale, per una vera valorizzazione delle risorse naturali e ambientali, nonché per una fruizioneturistica regolata e rispettosa della straordinaria bellezza dell'isola.(4-06480)BENCINI, Maurizio ROMANI, MOLINARI - Al Ministro della salute - Premesso che:in data 10 ottobre 2016, durante la proiezione della nota trasmissione televisiva "Report" su Rai3,veniva mandato in onda un servizio sulla truffa, partita da San Paolo di Civitate, provincia di Foggia,delle 11.000 tonnellate di grano duro convenzionale spacciate come biologico. Ed invero, in Italia, adoggi, sono circa 60.000 le aziende che trattano il biologico. È noto come la filiera sia soggetta a tuttauna serie di certificazioni, così come previsto dal regolamento europeo relativo alla produzionebiologica e all'etichettatura dei prodotti biologici. Nello specifico, "le autorità competenti, le autorità dicontrollo e gli organismi di controllo scambiano informazioni utili sui risultati dei rispettivi controlli";tuttavia, tonnellate su tonnellate di grano, spacciate per bio, vanno a finire alle maggiori cooperative(mulini) di biologico, le quali hanno i propri istituti/enti di certificazione. Il problema sorge nelmomento in cui i certificati vengono manomessi. Ed infatti, è bastato modificare un numero su uncertificato per mettere in moto il circuito sperato da chi ha manomesso lo scambio di informazioni. Glienti che dovevano e potevano controllare sulla vendita, però, se ne sono accorti solamente mesi dopo,quando, cioè, il grano era già trasformato in semola per poi divenire pasta e circolare in tutto il mondo;considerato che:l'inchiesta, nello specifico, entra nel mondo dei certificatori e svela come 160 aziende italiane,associate in un consorzio che si chiama il "Biologico", sarebbero proprietarie del ccpb, ossia dell'entecertificatore; in altri termini, i controllati sono i proprietari dell'ente che li controlla. A vigilare su tuttoquanto esposto dovrebbero essere il Ministero delle politiche agricole e quello della Salute, ma è

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evidente che qualcosa si frappone nel virtuoso circolo dei controlli prestabiliti. Ed invero, basti pensarea tutte quelle decisioni che per il nostro Paese, in settori quali, ad esempio, trasporti, affari economici,sicurezza, sanità, immigrazione, vengono stabilite in Europa. Ebbene, si suppone che i Ministeri divolta in volta interessati investano, a rappresentanza degli interessi italiani, funzionari competenti e dicomprovata integrità;nel reportime citato si legge come il dirigente Pasqualino Rossi, sin dall'inizio del 2016, sarebbe statoincaricato della sicurezza alimentare del nostro Paese, dei farmaci e della salute veterinaria. Lanomina, in particolare, sarebbe stata proposta da una commissione interna al Ministero della salute e,dunque, alla ministra Lorenzin, che ha disposto, poi, l'approvazione finale;considerato inoltre che a quanto risulta agli interroganti:il dirigente fu assunto nel 1998 dal Ministero della salute come direttore medico, competente sulfarmaco vigilanza, divenendo medio tempore un importante dirigente dell'Aifa. In tale veste, nel 2008,dopo 2 anni di indagini, il procuratore di Torino, Raffaele Guariniello, dispose l'arresto del dirigenteRossi, unitamente ad altri funzionari pubblici e dirigenti di società di intermediazione nel settorefarmaceutico. Il reato contestato era quello di corruzione e, già da allora, il giudice per le indaginipreliminari si esprimeva in termini di totale assenza, nel funzionario in commento, dell'interesse per latutela della salute pubblica;il dirigente Rossi, per conto dell'Aifa, si sarebbe occupato delle procedure di valutazione eautorizzazione dei farmaci presso l'agenzia del farmaco internazionale. Dalle informazioni raccoltedalla Procura, sarebbe emerso il ritratto di un funzionario pubblico alla continua ricerca di denaro, permantenere un tenore di vita al di sopra delle sue possibilità. Per questo, secondo i magistrati, avrebbeveicolato informazioni riservate agli informatori farmaceutici ed agevolato le pratiche perl'approvazione dei farmaci in commercio si fa riferimento, nello specifico, al farmaco "Aulin". L'iter giudiziario si è rivelato, però, lento e colmo di ostacoli: nel 2008 la Procura di Torino ha trasferito gliatti a quella di Roma per ragioni di competenza mentre il rinvio a giudizio, per Pasqualino Rossi edaltri 16 imputati, è giunto nel settembre del 2010. Intanto, il dirigente veniva trasferito dall'Aifa alMinistero della salute con incarico di consulenza, studio e ricerca presso la Direzione generale per irapporti con l'Unione europea e rapporti internazionali, al fine di valorizzare e diffondere le buonepratiche nell'ambito della cooperazione sanitaria e della salute globale;il Tribunale di Roma, nel settembre 2015, senza giungere al giudizio di primo grado, emanavasentenza di non luogo a procedere, per intervenuta prescrizione nei confronti di tutti gli imputati. Alcontempo, la ministra Lorenzin e i suoi direttori generali dichiaravano come, al momentodell'assegnazione dell'incarico al funzionario Rossi, non fossero a conoscenza delle vicende legate aquesti;a parere degli interroganti, come del resto di tutti i cittadini che hanno seguito il servizio televisivo,non risulta concepibile la mancata effettuazione di alcun controllo e verifica su coloro che risultanocandidati ad assumere determinati ruoli e funzioni. Ed infatti, anche a voler considerare l'intervenutaprescrizione del reato di corruzione non possono non considerarsi le dichiarazioni e/o ammissioni,provenienti dallo stesso dirigente Rossi, circa le generose donazioni ricevute così come, del resto,quanto appreso in video sul passaggio di denaro,si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo intenda avviare e monitorare pedissequamente tutte leattività utili per fare piena luce sulla vicenda, al fine di garantire l'onestà, la competenza e lameritocrazia dei funzionari pubblici chiamati a ricoprire ruoli di rilievo, fondamentale come quello inesame.(4-06481)GAETTI, TAVERNA, MONTEVECCHI - Ai Ministri delle politiche agricole alimentari e forestali,dello sviluppo economico e della salute - Premesso che:la normativa europea sull'etichettatura dei prodotti alimentari è nata nel 1978 con la direttiva79/112/CEE e a conclusione di un complesso iter, in cui si sono susseguite emanazioni e abrogazionidi normative, il Parlamento europeo ha infine adottato il regolamento (UE) n. 1169/11, relativo alla

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fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori che, ad oggi, è il riferimento comunitario per lamateria;nel suo complesso il regolamento ha modificato, con lo scopo di aumentare la tutela dei consumatori ela libera circolazione delle merci nel mercato dell'Unione europea, diversi aspetti delle precedentinormative, che riguardano, tra le altre cose, la leggibilità dell'etichettatura, l'obbligatorietàdell'indicazione della dichiarazione nutrizionale e l'evidenza grafica della presenza di ingredientiallergenici;l'art. 38, comma 2, del regolamento ha comunque concesso una certa discrezionalità per gli Statimembri che "possono adottare disposizioni nazionali concernenti materie non specificamentearmonizzate dal presente regolamento purché non vietino, ostacolino o limitino la libera circolazionedelle merci conformi a quanto contenuto nel regolamento stesso";a partire dal 13 dicembre 2016, data in cui entrano in vigore le norme sulla dichiarazione nutrizionale,gli operatori del settore alimentare, con il cui nome o con la cui ragione sociale è commercializzato ilprodotto, saranno tenuti ad inserire una "dichiarazione nutrizionale" sulla confezione o in etichetta.Tutti i prodotti alimentari preconfezionati, salvo alcune eccezioni, dovranno quindi riportare unatabella nutrizionale contenente i valori di energia, grassi, carboidrati, zuccheri, proteine e sale, relativaa 100 grammi di prodotto e, su base volontaria, relativa alla porzione confezionata;conoscere le informazioni nutrizionali di un alimento è molto importante per il consumatore, poichéconsente di operare scelte alimentari e dietetiche consapevoli. Infatti alcuni costituenti degli alimenti,quali grassi saturi, zuccheri e sodio, devono essere considerati con attenzione nella dieta di ogniindividuo per consentire efficaci azioni di salvaguardia della salute;l'allegato V del regolamento (UE) n. 1169/11 fornisce un elenco degli alimenti ai quali non si applical'obbligo della dichiarazione nutrizionale e nel quale figurano "gli alimenti, anche confezionati inmaniera artigianale, forniti direttamente dal fabbricante di piccole quantità di prodotti al consumatorefinale o a strutture locali di vendita al dettaglio che forniscono direttamente al consumatore finale";considerato che, a quanto risulta agli interroganti:sul territorio nazionale sono presenti realtà simili a quelle del consorzio agrituristico mantovano"Verdi Terre D'Acqua" che, nato nel 1998, grazie all'impegno di un piccolo gruppo di donne chelavoravano in agricoltura e al progetto denominato "Da casalinga rurale a imprenditrice agrituristica",finanziato dalla legge sull'imprenditoria femminile (legge n. 215 del 1992), oggi è una strutturaunitaria, che collabora con tutte le associazioni professionali agricole, gli enti locali e gruppi di azionelocale della provincia di Mantova e Cremona, associando 350 aziende agricole e promuovendo losviluppo della multifunzionalità, nonché le risorse e i prodotti di fattoria delle campagne lombarde,potendo inoltre contare sul sostegno della Regione Lombardia, della Camera di commercio, dellaProvincia e del Comune di Mantova;da un'indagine condotta recentemente dall'Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare)sui canali di vendita più utilizzati dalle aziende agricole, si evince come il 22 per cento delle aziendeagricole pratichi la vendita diretta, e che, tra queste, la metà ricorre esclusivamente a tale forma dicommercializzazione;Vytenis Andriukaitis, commissario europeo per la salute e la sicurezza alimentare, asserisce il 29 aprile2016, in risposta ad una interrogazione parlamentare, che le "piccole quantità" effettivamente non sonostate definite dalla Commissione e sono a discrezione delle autorità competenti degli Stati membriresponsabili dell'applicazione di tali disposizioni;la quantificazione delle "piccole quantità" è assolutamente necessaria per orientare a comportamentiuniformi e omogenei gli organi di vigilanza e per dar chiarezza agli operatori del settore, poiché ilfabbricante interessato a valorizzare i propri prodotti con la creazione di una linea artigianale ha lanecessità di avere ben chiare le intenzioni del legislatore, in quanto questa misura potrebbe ancheincidere notevolmente sulle valutazioni concernenti l'effettiva opportunità di avviare o meno allatrasformazione parte della produzione,si chiede di sapere:

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se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza dei fatti esposti;se non ritengano di sollecitare nelle opportune sedi l'autorità responsabile dell'applicazione di talidisposizioni, al fine di esplicitare anzitutto che cosa si intenda con "piccola quantità";se intendano farsi carico presso le competenti sedi istituzionali europee di far includere nelladefinizione, di cui all'ultimo punto dell'allegato V del regolamento (UE) n. 1169/2011, anche iproduttori primari, che vendono direttamente le proprie produzioni trasformate e confezionate, deltutto assimilabili a quanto definito nel punto citato;se la determinazione di "piccola quantità" rimanga inalterata, qualora il produttore agricolo valorizzi lapropria produzione, commissionando a un'impresa artigiana terza la trasformazione della materiaprima di propria produzione per destinare alla vendita il prodotto trasformato (attività parimentirientrante nell'ambito delle attività accessorie);se la quantità, cui si fa riferimento, si intenda da calcolare sull'entità del singolo lotto di produzione osull'intera produzione annua dello specifico prodotto;se il fabbricante, nel caso in cui fornisca "piccole quantità" di prodotti ottenuti dalla trasformazione dimateria prima di propria produzione a un grossista quindi ad un canale di distribuzione differenterispetto alle strutture locali di vendita al dettaglio, abbia l'obbligo di dettagliare in etichetta leinformazioni nutrizionali.(4-06482)

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Il presente fascicolo raccoglie i testi di tutti gli atti parlamentari relativi all'iter in Senato di un disegno di legge.Esso e' ottenuto automaticamente a partire dai contenuti pubblicati dai competenti uffici sulla banca dati Progettidi legge sul sito Internet del Senato (http://www.senato.it) e contiene le sole informazioni disponibili alla data dicomposizione riportata in copertina. In particolare, sono contenute nel fascicolo informazioni riepilogativesull'iter del ddl, i testi stampati del progetto di legge (testo iniziale, eventuale relazione o testo-A, testoapprovato), e i resoconti sommari di Commissione e stenografici di Assemblea in cui il disegno di legge e' statotrattato, sia nelle sedi di discussione di merito sia in eventuali dibattiti connessi (ad esempio sul calendario deilavori). Tali resoconti sono riportati in forma integrale, e possono quindi comprendere contenuti ulteriori rispettoall'iter del disegno di legge.