DB Scuola 12-13 - DB d'Essai Cinema e Teatro | Un …per la scuola materna e per la I e II classe...

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DBScuola Percorsi Cinematografici a.s. 2012/13 Indice DBScuola/Che cos’è? DBScuola/Fanciulli Percorsi Cinematografici per la scuola materna ed elementare Percorso di Familiarizzazione [dai 4 anni] Percoso Amicinema [dagli 8 anni] Percorso ImparolOpera [dai 10 ai 14 anni] Percorso Teatro [dai 6 anni] DBScuola/Ragazzi Percorsi Cinematografici per la scuola media StradeGiovani: Progetto di Educazione alla Legalità [dagli 11 anni] Percorso ImparolOpera [dai 10 ai 14 anni] DBScuola/Giovani Percorsi Cinematografici per la scuola superiore StradeGiovani: Progetto di Educazione alla Legalità [dai 14 anni] Progetto David di Donatello [dai 17 anni] Scheda prenotazione spettacoli Scheda partecipazione David Giovani 2013

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DBScuola Percorsi Cinematografici a.s. 2012/13

Indice

DBScuola/Che cos’è? DBScuola/Fanciulli Percorsi Cinematografici per la scuola materna ed elementare Percorso di Familiarizzazione [dai 4 anni] Percoso Amicinema [dagli 8 anni] Percorso ImparolOpera [dai 10 ai 14 anni] Percorso Teatro [dai 6 anni] DBScuola/Ragazzi Percorsi Cinematografici per la scuola media StradeGiovani: Progetto di Educazione alla Legalità

[dagli 11 anni] Percorso ImparolOpera [dai 10 ai 14 anni] DBScuola/Giovani Percorsi Cinematografici per la scuola superiore StradeGiovani: Progetto di Educazione alla Legalità

[dai 14 anni] Progetto David di Donatello [dai 17 anni] Scheda prenotazione spettacoli Scheda partecipazione David Giovani 2013

DBScuola Percorsi Cinematografici a.s. 2012/13

DBScuola/Cos’è? DBScuola - Percorsi Cinematografici è un progetto di Educazione all’Immagine ideato e realizzato dalla Coop. Don Bosco e proposto alle scuole della Provincia di Lecce. DBScuola/Obiettivi: DBScuola è un progetto educativo che unisce alla valenza culturale della proposta cinematografica la straordinaria forza formativa che può avere un film se fruito in modo corretto attraverso una proposta che vada oltre la visione della pellicola. In particolare DBScuola si propone obiettivi di differente livello:

1. educare alla corretta visione e fruizione dei film: il grande schermo, la perfetta definizione delle immagini, il suono avvolgente, la sala buia, sono tutti elementi fondamentali per una corretta fruizione del prodotto cinematografico che solo la sala cinematografica può garantire.

2. avvicinare fanciulli e ragazzi al cinema come arte capace di veicolare valori, raccontare contenuti, affrontare temi, cioè come luogo ;

3. educare attraverso il cinema, rendendo fanciulli e ragazzi protagonisti di quell’esperienza unica e coinvolgente che è il Cinema, passando dalla semplice proiezione all’offerta di un supporto -culturale e proponendo dei percorsi tematici differenti per ogni età.

DBScuola/Articolazione del Progetto Le pellicole proposte sono tutte legate ad una tematica specifica, ciascuna scuola può decidere di seguire il percorso partecipando ogni mese ad una proiezione, scegliere soltanto tre film (abbonamento a 3 film) oppure richiedere la singola proiezione (biglietto singolo). Ogni visione in sala è preceduta da un’introduzione al film e seguita da una proposta per il lavoro in classe che viene consegnata alle scuola al momento della prenotazione. Al Progetto si aggiungono alcune proposte speciali legate all’Educazione Musicale (ImparolOpera) oppure al Progetto di Educazione alla Legalità StradeGiovani realizzato (promosso dall’Associazione di Promozione Sociale StradeGiovani aps). È possibile, durante l’anno, richiedere alcune variazioni nel progetto sostituendo alcune pellicole con film di recente uscita∗. DBScuola/Info e Prenotazioni Cooperativa don Bosco/CineTeatro DB d’Essai (Rif. Anna Maria D’Antona) Via dei Salesiani, 4 – LECCE Telefono/Fax: 0832.390557 (martedì e giovedì dalle 9.00 alle 12.00 e tutti i giorni dalle 19.00 alle 22.00) Telefono mobile: 320.8687145 (Anna Maria D’Antona) Email: [email protected] Sito: www.dbdessai.it

∗ In caso di variazione del film non varieranno i costi del singolo biglietto, ma potrebbe variare il numero minimo di spettatori paganti per proiezione.

Età consigliata: dai 4 anni

DBScuola/Fanciulli Percorsi Cinematografici per la scuola materna e primaria

a.s. 2012/13

Percorso di Familiarizzazione [per la scuola materna e per la I e II classe della scuola primaria] Destinatari Il primo livello di DBScuola è pensato per i fanciulli delle scuola materne ed elementari e per venire incontro alle esigenze ed alle caratteristiche specifiche di questa età. Sintesi del progetto La visione del film, accompagnata da un laboratorio ludico creativo, diviene strumento semplice ed immediato per aiutare i fanciulli ad individuare le idee e i valori che l’immagine trasmette. L’intera rassegna è ispirata ai temi dell’amicizia e della valorizzazione delle differenze, importanti in un’età in cui si pongono le basi per l’educazione alla convivenza. Tenendo conto dell’importanza della creatività, dell’attività pratica, ma anche dello sviluppo delle capacità cognitive, la rassegna cinematografica (formata da cartoni animati e film), è accompagnata da una proposta di laboratori ludico-creativi. Sono anche disponibili itinerari didattici guidati per gli insegnanti. Film Proposti: (ottobre) Rio ( USA BRASILE, CANADA 2011 ) di Carlos Saldanha Durata 96 genere: Animazione Commedia tematiche: Fantasia, avventura, amicizia, amore per le specie animali, adozione Sinossi: Rio è una commedia all’insegna dell’avventura più sfrenata con protagonista Blu, un rarissimo pappagallo addomesticato che non ha mai imparato a volare e che conduce una vita comoda insieme alla sua proprietaria Linda in una piccola cittadina americana. Convinti che Blu sia l’ultimo esemplare della sua specie, i due vengono a sapere dell’esistenza di un esemplare femmina a Rio de Janeiro, e partono alla volta della lontana ed esotica terra carioca per trovare Gioiel, controparte femminile di Blu. Blu e Gioiel vengono però rapiti da un gruppo di trafficanti di animali pasticcioni. I due riescono a fuggire e Blu, con l’aiuto di Gioiel e di un gruppo di spiritosi uccelli di città, dovrà trovare il coraggio di imparare a volare, mettere i bastoni fra le ruote ai rapitori che sono sulle loro tracce e tornare da Linda, la migliore amica che un uccello possa avere. Un team di doppiatori eccezionali aggiunge valore al cartone partorito dai dei creatori de L'era glaciale Fabio De Luigi, Victoria Cabello, Pino Insegno , Mario Biondi e José Altarini. (novembre) Gnomeo & Juliet ( USA- Gran Bretagna 2011) di Kelly Asbury genere: Animazione tematiche: Amore oltre le differenze, superamento dei pregiudizi durata 84 min

Sinossi: Il signor Capuleti e la signora Montecchi sono due vicini di casa con la passione per l'allestimento del giardino. Sono rivali acerrimi, si odiano e così anche i loro oggetti da giardino (soprattutto nani ma alcune altre figure di pietra, ceramica o plastica). Divisi cromaticamente tra blu e rosso, le due famiglie di nani non si possono vedere e la cosa peggiorerà quando i rispettivi figli, Gnomeo e Giulietta, si scopriranno innamorati. In un vortice che porterà ad uno scontro totale tra i due giardini per evitare l'unione dei ragazzi, Gnomeo e Giulietta rischieranno di morire per amore. Quella di Romeo e Giulietta è una delle storie che più hanno contaminato il cinema, la sua struttura si ritrova in una molteplicità di film di stili, generi e forme diverse. Ora tocca all'animazione musicale, con un film distribuito dalla Disney.Il risultato è tecnicamente di primo piano: Oltre infatti all'eterna storia di un amore osteggiato da due famiglie rivali c'è anche l'idea di un mondo di oggetti inanimati che prende vita quando non è visto, provienente da Toy story. Ovviamente il finale tragico dell'opera di Shakespeare è prevedibilmente tradito (ci sarà a tal proposito anche una discussione con lo stesso autore nella forma di una statua), per lasciare ai piccoli spettatori un rassicurante happy end. I nani da giardino protagonisti del film sono una categoria “umana” come le altre e non una specie dotata di caratteristiche specifiche. Il film risulta molto pop, molto kitsch e molta musica tutta di Elton John (che è produttore esecutivo e con il pop e il kitsch ben si sposa, come del resto anche i nani da giardino) mai cantata dai protagonisti, così da non scadere nel musical. Un modo giocoso per avvicinarsi al mondo della narrazione teatrale attraverso un grande classico (dicembre) Leafie La storia di un amore ( Corea del Sud 2011) di Oh Seongyun genere: Animazione tematiche: Amore oltre le differenze, superamento dei pregiudizi. Adozione. durata 93 min Sinossi: Una gallina di nome Leafie non sopporta la cattività del pollaio. Quando finalmente riesce a fuggire e a soddisfare la sua voglia di libertà scopre che il mondo è un luogo ostile, popolato da predatori come la donnola One-Eye. Quando trova un anatroccolo, rimasto orfano a causa di One-Eye, Leafie decide di allevarlo come se ne fosse la madre, nonostante le innumerevoli differenze che separano le due specie. Leafie diventa guardiana di un uovo di anatra e quindi “mamma“ di un simpaticissimo anatroccolo. Accetta subito il difficile ruolo di mamma rendendosi conto che lo stile di vita di una gallina è ben diverso da quello di un’anatra. Il fatto che una gallina non sappia nuotare o volare non la ferma dall’affrontare problemi con gli altri protagonisti della storia. Tuttavia questo non è un rimaneggiamento del “ brutto anatroccolo “ bensì, in certe situazioni, ricorda la bellissima poesia de “ La Gabbianella ed il Gatto che le insegnò a volare “. Destinato ad essere un “classico“ il film è una commovente storia d’amore, come recita il sottotitolo, di una mamma per il proprio figlio e quello filiale verso i genitori. Non importa quale sia la tua età, sarai sicuro di amare il film. (gennaio) Lorax Il guardiano della foresta (Francia, 2009) di Chris Renaud genere: film comico d’animazione tematiche:Equilibrio tra progresso e natura Sinossi: Come tutti anche Ted è nato e cresciuto in una cittadina in cui tutto è di plastica, tutto è finto e non c'è vegetazione. In quel microambiente la vita scorre tranquilla e nessuno sente la mancanza del verde. Nessuno tranne la ragazza di cui Ted è perdutamente innamorato, lei farebbe di tutto per trovare un albero, lui farà di tutto per procurarglielo, andando a chiedere che fine abbiano fatto all'ultimo in grado di ricordare l'epoca in cui gli alberi erano presenti ovunque. A mettergli i bastoni fra le ruote è il magnate locale, lo spietato industriale che rifornisce la città di ossigeno in bottiglia e che non ha interesse ad un ritorno della fotosintesi clorofilliana. Lorax, il guardiano della foresta è il quarto libro di Dr. Seuss ad arrivare sul grande schermo. Noto

negli Stati Uniti per essere uno dei più grandi scrittori per l'infanzia ma meno celebre da noi, Dr. Seuss è autore di universi problematici, colorati, demenziali e sottilmente politici sempre diversi, ogni storia costituisce un mondo a sé, che riflette tematiche particolari. In Lorax la matrice è l'ecologismo, tema che potrebbe sembrare scontato, ma non lo è visto che, solo per fare un esempio, il 2013 è anche l’Anno Internazionale della Cooperazione nel settore Idrico. (febbraio) Seafood un pesce fuor d’acqua (Malesia 2011) di Aun Hoe Goh genere: film d’animazione durata 78 min. tematiche:Avventura, Fantasia, Difesa della natura Sinossi: Quando dei bracconieri rubano decine di sacchi di uova dal suo reef, il mini-squalo Pup inizia la sua personale missione per salvarli. Questa missione di salvataggio lo porta fuori dall'acqua nel mondo degli umani, un luogo pieno di grande bellezza e pericoli. Terrorizzato per la sicurezza di Pup, lo squalo pinna bianca Julius decide di andare con lui per proteggere il suo migliore amico ...con un abito stravagante che gli permette di respirare anche fuori dall'acqua! Nel frattempo, forze del male escogitano un piano diabolico per invadere la barriera corallina in assenza degli squali. Pup e Julius faranno in tempo a salvare tutti? (marzo) Madagascar 3: Ricercati in Europa (USA 2012.) di Tom McGrath genere: Animazione Commedia durata 93 min tematiche: Fantasia, avventura, amicizia, amore per le specie animali meno conosciute Sinossi: New York City e sbarcati prima in Madagascar e poi nell’Africa centrale, hanno nostalgia della Grande Mela e per questo nuotano fino a Monte Carlo, alla ricerca dell’aeroplano dei pinguini. Sul suolo francese, però, una poliziotta pronta a tutto li elegge a nemico numero uno. Scappare con il treno di un circo è la loro unica speranza: un impresario americano a Londra potrebbe comprare lo show e riportarli tutti a casa. L’esibizione, però, è tutta da inventare. Che quello del circo sia un tremendo cliché lo verbalizza il film stesso, ad un certo punto, ma le invenzioni sono tali e tante che presto lo scrupolo viene messo da parte e ci si gode lo spettacolo nello spettacolo. Nonostante gag e battute non siano numerosi come nei capitoli precedenti e l’umorismo sfrenato lasci in generale il posto ad una commedia più tenera (il che potrebbe anche essere una traccia di Noah Baumbach alla sceneggiatura), aumentano le incursioni nella comicità surreale, non più solo grazie alla squadra dei pinguini ma anche all’arcinemico di turno, la poliziotta DuBois, mossa non certo da una missione per conto della legge ma solo dal desiderio sfrenato di appendere la testa di un leone alla propria parete. Sopra tutti, come sempre, sebbene il terzo capitolo gli riservi molte meno “pose”, è il re dei lemuri Julien: personaggio straordinario, la cui partecipazione al gruppo è ingiustificata come tutto quel che fa e che dice, e la cui imprevedibilità, che è la chiave della sua bellezza, questa volta lo porta ad innamorarsi romanticamente di un orso in bicicletta col tutù. Il film chiude il cerchio rientrando alla base: mai come a questo giro l’equilibrio nell’individuazione del target di riferimento è compiuto e il film nasce classico, buono per qualsiasi età. (aprile) L’Era Glaciale 4 Continenti alla deriva(USA 2012.) di Steve Martino genere: Animazione Commedia durata 94 min tematiche: Fantasia, avventura, amicizia, salvaguardia del creato Sinossi: La forsennata caccia all'inafferrabile ghianda da parte di Scrat, iniziata nella notte dei tempi, ha delle conseguenze sconvolgenti per il mondo intero: un cataclisma continentale che sfocia in un'avventura grandiosa per Manny, Diego e Sid. Durante le loro peripezie, Sid ritrova la bisbetica nonna e il branco incontra una combriccola di pirati assortiti decisi a impedire loro di tornare a casa. I nostri eroi si ritrovano divisi a fronteggiare la deriva dei continenti: come se la caveranno?

(maggio) Pinocchio (Italia 2012) di Enzo D'Alò genere: Animazione, durata 100 min tematiche: Fantasia, Valore della sincerità, dello studio tradizioni e della famiglia Sinossi: Geppetto è un bambino dotato di una vivace fantasia. Quando diverrà un uomo non perderà la capacità di guardare oltre le apparenze e scoprirà nel ciocco di legno che ha davanti il burattino da intagliare a cui darà nome Pinocchio. Inizia così il film che D'Alò aveva in mente sin dal 2000 e del quale non riusciva a trovare la chiave di lettura. Diciamo subito che l'avere alle spalle sul piano dell'animazione l'edizione disneyana e su un versante cinematografico la versione di Comencini e quella di Benigni un suo peso lo ha di certo avuto. D'Alò dichiara che la morte di suo padre gli ha fornito l'occasione per ripensare al loro rapporto e per guardare da un punto di vista innovativo al personaggio di Geppetto. A film completato si può dire che l'operazione sia riuscita e che l'originalità sul piano narrativo risieda proprio nel mostrare come Geppetto non abbia mai dimenticato di essere stato un bambino, conservando intatto uno sguardo carico di fantasia. A questo si aggiunge una rilettura della Fata Turchina che non viene vista come un sostituto della figura materna (come in Comencini) ma si trasforma in un'amica quasi coetanea di Pinocchio della quale il burattino in fondo si innamora. D'Alò è un regista di animazione che da sempre è stato attento alla grafica delle proprie opere offrendo a ogni storia messa in scena il giusto contesto figurativo. La collaborazione con Lorenzo Mattotti dà in questa occasione i suoi frutti offrendo all'adulto che accompagni un bambino in sala il piacere di un segno originale che non dimentica però i richiami alla storia dell'arte e che non ha paura di cambiare stile e tecniche quando deve mettere in scena i sogni. Lucio Dalla ha poi offerto la propria vena eclettica costruendo una colonna sonora contaminata da stili diversi ma non contrastanti che il film riconduce ad unità. Il tutto con la leggerezza che ha sempre contraddistinto il lavoro di D'Alò, un regista che non rinuncia a cercare la morale nella favola senza però cadere mai nel moralismo. Sezione Grandi classici del dB d’Essai (Film che hanno avuto largo riscontro negli anni e sempre disponibili dietro vostra richiesta) Tiffany e i tre briganti (Germania, 2008) di Hayo Freitag genere: film d’animazione tematiche: Amicizia, Avventura, Mare, Musica Sinossi: Tiffany, rimasta orfana, sta per essere portata all'orfanotrofio. Durante il viaggio scappa e, nella foresta, viene catturata dai briganti, Potente, Volente, Nolente. I tre si prendono cura di lei, e ben presto Tiffany scopre l'immensa ricchezza che i banditi hanno accumulato negli anni. La bambina allora comincia a mettere in atto una strategia per utilizzare al meglio tutti quei tesori. Alla fine convince i cattivi che la refurtiva può servire a rimettere in piedi il castello per i bambini abbandonati. Così ora quel posto non sarà più il triste orfanotrofio di una volta. Azur e Asmar (Belgio/Francia/Italia/Spagna, 2006) di Michel Ocelot genere: film d’animazione tematiche: Intercultura, Amicizia, Avventura Sinossi: Tanti anni fa, c'erano in un paese lontano due neonati, Azur e Asmar, allattati dalla stessa donna. Il primo, biondo con gli occhi azzurri, é il figlio del signore del luogo; il secondo, bruno con gli occhi scuri, é il figlio della nutrice. Sempre pronti a litigare nell'infanzia, i due ad un certo punto vengono divisi. Azur, che va a studiare in città, ha l'idea fissa di andare nella terra dall'altra parte del mare per vedere la fata dei Djins della leggenda. Dopo un naufragio, la vecchia nutrice lo accoglie in

casa. Azur e Asmar si ritrovano da grande e ora hanno l'obiettivo comune di raggiungere la fata. Solo dopo un lungo percorso irto di ostacoli arrivano al trahuardo. E qui, la presenza di tutti i protagonisti aiuta a sciogliere le domande sul destino di ciascuno. La felicità sorride all'amicizia di Azur e Asmar. Ponyo sulla scogliera (Giappone, 2009) di Hayao Miyazaki genere: film d’animazione tematiche: Amicizia, Avventura, Mare, Musica Sinossi: Ponyo, una pesciolina rossa, rimane incastrata con la testa in un barattolo di marmellata. Viene salvata da Sosuke, un bambino di cinque anni che vive con la mamma in una casa in cima alla scogliera. Sosuke la mette in un secchio di plastica ma il padre di lei, Fujimoto, esige che torni subito nelle profondità dell'oceano. Da quel momento Ponyo cercherà con tutta la forza di diventare una bimba vera per giocare e scherzare insieme a Sosuke. La Volpe e la Bambina (Francia 2007) di Luc Jacquet genere: Animazione Commedia, durata 90 min tematiche: Crescita, Letteratura per l’infanzia, Natura Sinossi: La volpe e la bambina è una storia sull'amicizia, tra uomo e animale e sui limiti di un rapporto che spesso sfocia nella possessione. Dopo aver mostrato l'umanità dei pinguini in una marcia da Oscar (La marcia dei pinguini, 2005) Luc Jacquet racconta una favola in maniera tradizionale, ispirandosi in parte al "Piccolo principe", pur senza quel fondo di malinconia che marca l'opera di Saint Exupery, e molto a Walt Disney. Impossibile restare indifferenti ai paesaggi maestosi di boschi e montagne. Certo, il messaggio di Jacquet è fin troppo esplicito e pedagogico. La voce fuori campo sembra ridondante anche per i bambini (di cui sottovalutare l'acume è senza dubbio un passo falso) e la pedanteria con cui la narrazione rende ogni passo moralistico, oltre che inutile, disturba la percezione del film. Ma l'interesse de La volpe e la bambina, al di là dell'amore per la natura che trasmette, è per il modo in cui la presenta. Dando giustamente per scontato il valore del messaggio, il film suggerisce la contemplazione, lenta e posata, dei ritmi della foresta e della vita degli animali. Jacquet prende il suo tempo per filmare i paesaggi che ama, lascia sprofondare gli occhi nei boschi e abituarli all'oscurità delle grotte. Il raccoglimento solitario della bimba nella natura, alla scoperta di una vita sconosciuta anche se vicina, ha un qualcosa di sorprendentemente inattuale. Nella frenesia e frammentarietà del mondo dell'immagine contemporaneo, la concentrazione che richiede La volpe e la bambina, soprattutto per i più piccoli, non può che far piacere. Tata Matilda (Titolo originale “Nanny Mcphee”) (Gran Bretagna 2005.) di Kirk Jones genere: film, Commedia tematiche: Crescita, Letteratura per l’infanzia, Valore del rispetto della regole Sinossi: Tratta dall'omonimo romanzo di Christianna Brand, una favola d’un tempo, classica e allo stesso tempo grottesca, rivolta ai bambini. Tata Matilda è il nome che risuona per tutto il film, alla ricerca di qualcosa o qualcuno che dia certezze. E in una famiglia in cui un padre vedovo (Colin Firth) deve gestire sette figli, la situazione non è mai certa. Mille tate sono passate e sono fuggite ed è immensa la necessità di una persona forte e determinata per controllare la furia folle del gruppo di pargoli, ormai lasciati a loro stessi. D'improvviso l'apparizione di Nanny McPhee (Emma Thompson), donna tutta di un pezzo che sembra poter cambiare le cose: Cinque regole ben precise per far crescere i fanciulli e avviarli verso la strada degli adulti. Qualche riferimento a Harry Potter e Lemony Snicket, qualcun altro a Mary Poppins, una manciata di magic touch e un'atmosfera british, donano alla favola Nanny McPhee - Tata Matilda, un tono classico e allo stesso tempo grottesco. E se il cinema di animazione oggi parla soprattutto agli adulti, questo film è diretto ai bambini, come le favole di un tempo. Per poter ripetere ancora "C'era una volta".

Tata Matilda il Botto (Francia-Usa 2010) di Susanna White genere: Film Commedia tematiche: Crescita, Letteratura per l’infanzia, Valore del rispetto della regole Sinossi: Sceneggiato, co-prodotto e interpretato da Emma Thompson, a partire dalla serie di libri “Nurse Matilda” di Christianna Brand, questo secondo capitolo è appassionante nella sua estrema semplicità, teneramente old-fashioned senza essere stucchevole. Dopo i sette figli del vedovo signor Brown, Tata Matilda – altrimenti nota come Nanny McPhee – torna a colpire il suolo col suo bastone magico per far apprendere ai tre Green e ai loro ospiti, Cyril e Celia Grey, le cinque nuove lezioni di cui hanno disperatamente bisogno. La nera bambinaia dell'esercito britannico sa dunque come mettere in ordine i colori fuori posto e abbellirsi a sua volta di riflesso grazie all'amore dei pupilli, non si sa se davvero o solo nel loro sguardo, ma d'altronde la scuola di magia cui s'ispira è quella di Mary Poppins, che alla piccola Jane che chiedeva: è un gioco, vero (mettere a posto la stanza)? Rispondeva: be', dipende dal punto di vista. Arrietty (Giappone 2010) di: Hiromasa Yonebayashi genere: Avventura, 90 min. tematiche: Amicizia, Superamento delle differenze e Maturazione Sinossi: Arrietty è un adattamento dei racconti dell'autrice inglese Mary Norton "The Borrowers", pubblicati a partire dagli anni '50. Protagonista della vicenda una famiglia alta poco più di 10 cm che vive sotto le assi del pavimento "prendendo in prestito" dalle case oggetti di uso comune. Ma un giorno la piccolissima quattordicenne Arrietty incontra casualmente il giovane Sho, l'umano che è andato a trascorrere la convalescenza nella casa dell'anziana nonna, e tra i due giovani scoppia la scintilla, nonostante le diverse dimensioni sembrino rendere impossibile il loro amore. Il rispetto dello stile dello Studio Ghibli del maestro Miyazaki è dunque assicurato e il film non manca davvero di nulla. La ricostruzione del piccolo mondo, in tutto simile al nostro, solo più umile, consapevole e fantasioso, per l’uso inventivo che fa degli oggetti degli uomini, è oggetto di meraviglia e di bellezza, mentre il sentimento nasce dalla creazione del rapporto tra Arrietty e Sho. Al tema già sovente esplorato della comunicazione tra esseri diversi e del valore della fiducia reciproca, trattato con straordinaria delicatezza e dignità, si aggiunge in questo film quello sociale di una modalità di vivere che “prende a prestito” ciò di cui necessita, relegando nell’inutilità il denaro e sintonizzandosi sull’odierno tempo di crisi, economica e immobiliare. Nat e il segreto di Eleonora (Francia, 2009) di Dominique Monféry genere: film d’animazione tematiche:Valore della Cultura, Valore delle diversità, Fantasia Sinossi: Quando muore la zia Eleonora, la famiglia di Natanaël eredita una casa sulla scogliera. Una volta preso possesso della casa per le vacanze estive, Nat scopre di aver ricevuto in dono un'intera biblioteca piena dei testi originali di quelle favole che la zia era solita raccontargli. Il problema è che Nat non sa ancora leggere e di tutti quei libri non sa che farsene, finché non scopre che questi nella notte si animano e che i loro personaggi escono dalle pagine e prendono vita. Un giorno, per poter pagare alcune riparazioni della casa, i genitori prendono la decisione di vendere tutti i libri al gretto rigattiere Ramazzatutto, al che l'unica soluzione per Nat per salvare i suoi personaggi è dimostrarsi un eroe e vivere un'avventura come quella dei racconti che ama. Un film d’animazione grazioso e divertente che invita al piacere della lettura. La battaglia di Nat per superare i propri limiti si fa portavoce di una necessità universale: quella di non dimenticare l’importanza della fantasia e di non sottovalutare la ricchezza della diversità.

Mià e il Migù (Francia, Italia 2008) di Jacques-Rémy Girerd genere: film d’animazione 92 min tematiche: Difesa della natura, Amore per la famiglia, Fantasia Sinossi: Mià è una bambina di 10 anni che vive in un villaggio dell'America del Sud, sotto la tutela di tre piccole vecchiette centenarie. La madre è morta da tempo mentre il padre, Pedro, è stato costretto a partire per poter lavorare come operaio in un cantiere. Una notte, svegliata di soprassalto da un brutto presentimento, la bambina decide di mettersi alla ricerca del genitore, con il timore che gli sia successo qualcosa e che possa avere bisogno di lei. Così, dopo aver recuperato i suoi tre amuleti (un dado, una piuma e un guscio di lumaca), parte per un viaggio che la porterà a incontrare i Migù (strani spiriti della foresta) e, grazie a loro, a conoscere la forza e le meraviglie della natura. Il finale della storia – ovviamente lieto, com'è d'obbligo per ogni fiaba che si rispetti – infonde nello spettatore un po' di speranza, non dimenticando però di ricordare quanto sia rischioso rimanere ancora per molto con le mani in mano. Fa piacere sapere, infine, che in Mia e il Migù, premiato nel 2009 con l'Oscar europeo per il miglior film d'animazione, vi sia anche un po' d'Italia.

DBScuola/Fanciulli Percorsi Cinematografici per la scuola materna ed elementare Tematiche comuni Cinema: Educazione e Fantasy

• Hugo Cabret • Laefie una storia d’amore • Lorax il guardiano della foresta • Arrietty • Seafood un pesce fuor d’acqua • Tata Matilda 1 e 2 • Gnomeo and Juliet • Ribelle The Brave • L’Era glaciale 4 • Madagascar 3

Cinema Ambiente e Scienza

• La vita negli oceani • Mià e il Migou • Animal United (2013 Anno Internazionale

della Cooperazione del settore idrico -elementari)

Cinema Storia

• Asterix e Obelix al servizio di sua maestà (elementari)

• Gladiatori di Roma (elementari) Cinema: Famiglia e Intercultura

• Il Sole dentro • Azur e Asmar • Rio

Cinema Cultura e Letteratura

• Pinocchio (di D’Alò con musiche di Lucio Dalla) esce a dicembre

• La volpe e la bambina • Il richiamo della foresta (elem)

• Nat e il segreto di Eleonora (elem)

• Info: Costi del Progetto I costi sono relativi a ciascun alunno (prevedendo gratuità per insegnanti accompagnatori ed alunni in situazione di handicap):

- SINGOLA PROIEZIONE € 3,50 - ABBONAMENTO 3 FILM (3 proiezioni a scelta) € 9,00

NB Le proiezioni dei film si svolgeranno con un minimo di n. 100 spettatori paganti. DBScuola/Info e Prenotazioni Cooperativa don Bosco/CineTeatro DB d’Essai (Rif. Anna Maria D’Antona) Via dei Salesiani, 4 – LECCE Telefono/Fax: 0832.390557 (martedì e giovedì dalle 9.00 alle 12.00 e tutti i giorni dalle 19.00 alle 22.00) Telefono mobile: 320.8687145 (Anna Maria D’Antona) Email: [email protected] Sito: www.dbdessai.it

Età consigliata: dagli 8 anni

DBScuola/Fanciulli Percorsi Cinematografici per la scuola primaria

a.s. 2012/13

Percorso AmiCinema [per III, IV e V classe della scuola primaria] Destinatari Il secondo livello di DBScuola è pensato per i fanciulli delle ultime classi della scuola primaria e per venire incontro alle esigenze ed alle carateristiche specifiche di questa età. Sintesi del progetto La visione del film, accompagnata da un laboratorio ludico creativo, diviene strumento semplice ed immediato per aiutare i fanciulli ad individuare le idee e i valori che l’immagine trasmette. L’intera rassegna è ispirata ai temi dell’amicizia e della valorizzazione delle differenze, importanti in un’età in cui si pongono le basi per l’educazione alla convivenza. Tenendo conto dell’importanza della creatività, dell’attività pratica, ma anche dello sviluppo delle capacità cognitive, la rassegna cinematografica (formata da cartoni animati e film), è accompagnata da una proposta di laboratori ludico-creativi. Sono anche disponibili itinerari didattici guidati per gli insegnanti. Film Proposti: (ottobre) Arrietty (Giappone 2010-90 min.) di: Hiromasa Yonebayashi genere: Avventura, Famiglia tematiche: Amicizia, Superamento delle differenze e Maturazione Sinossi: Arrietty è un adattamento dei racconti dell'autrice inglese Mary Norton "The Borrowers", pubblicati a partire dagli anni '50. Protagonista della vicenda una famiglia alta poco più di 10 cm che vive sotto le assi del pavimento "prendendo in prestito" dalle case oggetti di uso comune. Ma un giorno la piccolissima quattordicenne Arrietty incontra casualmente il giovane Sho, l'umano che è andato a trascorrere la convalescenza nella casa dell'anziana nonna, e tra i due giovani scoppia la scintilla, nonostante le diverse dimensioni sembrino rendere impossibile il loro amore. Il rispetto dello stile dello Studio Ghibli del maestro Miyazaki è dunque assicurato e il film non manca davvero di nulla. La ricostruzione del piccolo mondo, in tutto simile al nostro, solo più umile, consapevole e fantasioso, per l’uso inventivo che fa degli oggetti degli uomini, è oggetto di meraviglia e di bellezza, mentre il sentimento nasce dalla creazione del rapporto tra Arrietty e Sho. Al tema già sovente esplorato della comunicazione tra esseri diversi e del valore della fiducia reciproca, trattato con straordinaria delicatezza e dignità, si aggiunge in questo film quello sociale di una modalità di vivere che “prende a prestito” ciò di cui necessita, relegando nell’inutilità il denaro e sintonizzandosi sull’odierno tempo di crisi, economica e immobiliare.

(novembre) Earth - La nostra terra (Gran Bretagna, Germania, USA 2007) di Alastair Fothergill, Mark Linfield genere: Film documentario scientifico tematiche: Ecologia, Scienze Naturali, Zoologia Sinossi: In un viaggio epico e spettacolare da nord a sud, dall'inverno alla primavera, Alastair Fothergill e Mark Linfield hanno filmato da molto vicino la vita e le fatiche stagionali di tre famiglie del regno animale. Partiti alla volta del Polo Nord, gli autori hanno registrato la fine dell'inverno e il risveglio di una famiglia di orsi polari alle prese coi primi passi dei loro cuccioli e con la ricerca affannosa di cibo per spegnere la fama accumulata nel letargo. I loro obiettivi si spostano successivamente nel deserto vasto e arido del Kalahari, dove impetuose tempeste di sabbia e accecanti nuvole di polvere battono e confondono il procedere lento e ostinato di un branco di elefanti, di una elefantessa madre e del suo cucciolo diretti al delta dell'Okavango, ancora asciutto ma presto paradiso fertile, bagnato dal flusso delle acque. Lasciando la terraferma per gli oceani blu, i registi incontrano una balena megattera e il suo piccolo, impegnato nelle sue prime lezioni di nuoto e di respirazione. Nelle acque calde dell'Equatore, che non conoscono l'avvicendarsi delle stagioni, non c'è però sostentamento per le balene che affronteranno un viaggio di seimilacinquecento chilometri, fino agli estremi meridionali del nostro pianeta (in Antartide), per soddisfare il loro appetito e fare scorta di cibo. Earth con grazia e lirismo, guardando al pianeta e alle sue creature, non manca di porre l'accento sulla peculiarità della specie umana, che nel grande sistema naturale ha assunto un ruolo duplice e contraddittorio: di conoscenza e di distruzione. Un invito per immagini a occuparsi delle conseguenze che le proprie attività possono avere sull’ambiente naturale, cominciando a misurarne gli effetti. (dicembre) Hugo Cabret (USA 2011) di Martin Scorsese genere: film Avventura e Fantasy tematiche: Amicizia, Avventura, Potere della fantasia, Potere dell’Amore filiale, 125 minuti Sinossi: Parigi 1930. Hugo Cabret, dopo la morte del padre, rimasto ucciso nell’incendio sprigionatosi nel museo in cui lavorava, vive nascosto all’interno della stazione ferroviaria di Montparnasse, sostituendosi segretamente allo zio, anch’egli morto, nella riparazione del grande orologio. Nel frattempo, Hugo cerca di portare a termine la costruzione di un automa, iniziata dal padre e a cui manca la chiave dell’ingranaggio e per questo ruba i pezzi di cui ha bisogno da un negozio di giocattoli all’interno della stazione. Il proprietario, un eccentrico signore che si rivelerà essere George Méliès genio dell’immaginazione, nel cinema che “rende possibile ciò che era impossibile a teatro” e che porterà il piccolo Hugo a fare un viaggio nel passato meraviglioso del cinema nascente. L’unica persona con cui Hugo divide i suoi segreti è la coetanea Isabelle, con la quale scopre di avere molte cose in comune. La filosofia che guida il piccolo Hugo Cabret è che il mondo è un unico grande meccanismo, in cui si collocano tutte le macchine, che hanno esattamente il numero e il tipo di pezzi che servono, così come gli uomini hanno il loro posto e scopo nel mondo. Hugo imparerà che anche gli uomini che sono “rotti”, come l’automa, perchè hanno perso il loro “cuore”, si possono aggiustare facendo ritrovare loro lo scopo della vita. Da un maestro del cinema come Martin Scorsese, un film fantastico premio Oscar 2012. (gennaio) Il Richiamo Della Foresta (USA, 2009) di: Richard Gabai genere: Avventura, Family tematiche: Amicizia, Impegno nella Realizzazione di un sogno e Maturazione Sinossi: Un vedovo che vive nel Montana accoglie con sé la nipote Ryann per diverse settimane

mentre i genitori sono in viaggio all'estero. Quando una notte Ryann trova un lupo ferito nei pressi del recinto dei maiali, decide di portarlo a casa con sé a Boston e crescerlo come un animale domestico, ma il nonno conosce bene l'animale e sa che presto o tardi dovrà fare ritorno alla sua vita selvaggia... Il film esalta i valori e il fascino della natura ed insegna che non si può sradicare un animale dal suo habitat per far felici se stessi, mentre è necessario accettare la realtà delle cose per essere più felici. (febbraio) Ribelle The Brave ( USA- 2012) di Mark Andrews. genere: Animazione tematiche: Responsabilizzazione e superamento dei contrasti generazionali, 93 min Sinossi:La principessa Merida è insofferente alle regole di corte e preferisce cavalcare e tirare con l'arco piuttosto che sedere a tavola composta o curare i suoi immensi capelli rossi. Costretta a sposare uno tra i pretendenti che si scontrano per la sua mano decide di sovvertire le regole e rinnegare la tradizione, subendo la conseguente ira materna. Fuggita nei boschi per la disperazione incontra una vecchia strega che le offre un rimedio magico ai suoi problemi. Invece che acquietare i contrasti con la madre, il rimedio trasformerà quest'ultima in un orso, l'animale più odiato dal battagliero padre, quello che anni prima gli staccò una gamba. Critica: Tutto ciò che Ribelle ha da dire di originale e affascinante sui suoi personaggi, lo afferma nei primissimi minuti, in quel segmento che anticipa la comparsa improvvisa del titolo e che, come ogni prologo che si rispetti, oltre a narrare un antefatto fondamentale mette anche in scena un livello di lettura più profondo della trama. Si tratta di quell'idea allargata di coraggio intesa come l'unione di forza, ardore e sentimentalismo che esprime il titolo originale (Brave). Ribelle è una favola molto canonica, che sfrutta il passaggio di età di una principessa per orchestrare un racconto di responsabilizzazione e risoluzione dei contrasti generazionali attraverso un'avventura fantastica. Se poco più di un anno fa la Disney con Rapunzel aveva raccontato di una principessa che capisce di dover conquistare l'indipendenza dalla sua figura materna attraverso un atto di ribellione, ora la Pixar propone il rovescio della medaglia: una ribelle che per realizzarsi comprende di dover venire a patti con i genitori e quindi con la tradizione. Ribelle è un film che, analizzato al microscopio ha molte di quelle straordinarie caratteristiche tipiche del cinema perfetto della Pixar. (marzo) La vita negli oceani (Francia, Svizzera, Spagna, Principato di Monaco, USA 2009) di: Jacques Perrin, Jacques Cluzaud genere: film d’animazione 93 min tematiche: Difesa della natura, conoscenza del ciclo della vita nel nostro ecosistema Sinossi: Che cos'è il mare e quale grande storia si nasconde nelle sue profondità? Domande che nascono dalla vorace curiosità di un bambino di fronte all'immensità dell'oceano e da cui comincia un viaggio attraverso la storia dell'universo vista con gli occhi del mare e delle sue creature. Perché tutto quello che succede nel mondo si riflette nell'oceano, e tutto quello che succede negli oceani determina il nostro futuro. Terra, aria, acqua. Sembra procedere come una ricerca attraverso gli elementi naturali la seconda vita di Jacques Perrin come documentarista. Un pedinamento caparbio, pronto a cogliere sempre più in profondità e con sempre maggiori dettagli le vite microscopiche degli insetti (Microcosmos), i lunghi viaggi dei volatili (Il popolo migratore) e ora l'infinità della fauna marina. Non a caso, Le vite degli oceani elimina il commento didattico e avanza per capitoli scanditi da grandi domande, interrogativi tanto ingenui quanto sconfinati che invocano l'epica del grande spettacolo. Le straordinarie riprese del mondo acquatico (quattro anni di ricerca e circa diciotto differenti troupe sparse per tutto il globo), costruiscono un immaginario spettacolare prettamente cinematografico, evocando scene di combattimenti di massa, di intense passioni o di forte tensione. Seguendo le variegate partiture di Bruno Coulais, i due registi creano una sorta di Fantasia disneyana ripresa dal vero: una sinfonia che paiono essere le immagini stesse a eseguire.

(aprile) Asterix ed Obelix al servizio di sua Maestà (Francia, Italia, Spagna, Ungheria 2012) di: Laurent Tirard genere: film commedia tematiche: Storia antica e fantasia Sinossi: Il film mostra l'avanzata di Giulio Cesare che sbarca con le sue legioni in Britannia, conquistandola in breve tempo. Ma solo un villaggio di irriducibili guerrieri Britanni resisterà all’invasione, anche se in inferiorità numerica. Preoccupato per le sorti della guerra, il capo del villaggio, Zebigbos, invia uno dei suoi guerrieri, Beltorax, lontano cugino di Asterix, a chiedere aiuto ai Galli del ben noto villaggio in Armorica. (aprile) Il sole dentro (Italia 2012) di: Paolo Bianchini genere: Film Drammatico tematiche: Immigrazione, Diritti Umani Sinossi: Alle loro Eccellenze i membri e responsabili dell’Europa..” questo l’incipit della lettera scritta da due adolescenti guineani, Yaguine e Fodè, portavoce di bambini e ragazzi africani e di una realtà fatta di rinunce, sperando di ricevere, con questa lettera, aiuto per ottenere scuole, cibo e cure. Con la lettera in tasca i due ragazzi si nascondono nel vano del carrello di un aereo diretto a Bruxelles ed ha, così, inizio la storia di un lungo viaggio che si andrà ad incrociare con le vicende di Thabo e Rocco, due adolescenti che intraprendono un percorso contrario dall’Europa all’Africa. Due storie diverse ma comuni, vissute a distanza di dieci anni l’una dall’altra che s’intersecano e si fondono nel nuovo film di Paolo Bianchini. In memoria di Yaguine e Fodè, il regista vuole dar vita alla vicenda di Thabo, tredicenne, che cerca di tornare nel suo villaggio natio, N’Dola, accompagnato dall’amico Rocco, quattordicenne di Catania. Due adolescenti del Sud, due Sud del mondo diversi eppure similari che si attirano e respingono come le onde del mare che ci unisce e divide inesorabilmente. Entrambi i ragazzi sono vittime del mercato di bambini calciatori, dal quale sono fuggiti; fuggiti da quel mondo apparentemente idilliaco ma che in realtà sembra solamente ‘risucchiare’ la loro giovinezza. I due adolescenti si ritrovano a percorrere l’Africa a piedi giocando con un pallone, unico compagno di viaggio, percorrendo in senso opposto uno dei tanti ‘sentieri delle scarpe’ tracciati da migliaia di uomini, donne e bambini fuggiti per le carestie. (maggio) Gladiatori di Roma (Italia 2012) di: Iginio Straffi genere: Avventura, Fantasy tematiche: Dal disimpegno al raggiungimento degli obiettivi attraverso la motivazione emotiva Sinossi: Roma Imperiale. Rimasto orfano in seguito alla terribile eruzione di Pompei, il piccolo Timo viene adottato dal generale Chirone e cresciuto nell’Accademia di Gladiatori più famosa di Roma. Inizia così la storia di un grande eroe? Nemmeno per sogno, la vita da gladiatore non fa proprio per Timo, la cui unica aspirazione è spassarsela con gli amici Ciccius e Mauritius, sfuggendo alle bizzarre sessioni di allenamento del suo patrigno! Ma quando incontra la dolcissima Lucilla, Timo vuole dare una svolta alla propria vita per dimostrare tutto il valore che finora non ha mai avuto. Fra stregonerie, pazze scorribande nel bosco e i terribili addestramenti di una personal trainer (a dir poco ammaliante), l’impresa di Timo sarà quella di trasformarsi nel più grande gladiatore di tutti i tempi. E se a Roma si dice che “la fortuna aiuta gli audaci”… per Timo si prevedono tempi durissimi!

(maggio) Pinocchio (Italia 2012) Un film di Enzo D'Alò. Animazione, Ratings: Kids, -. - Lucky Red uscita venerdì 21 dicembre 2012. MYMONETRO Pinocchio valutazione media: 3,00 su 1 recensione. di Enzo D'Alò genere: Animazione, durata 100 min tematiche: Fantasia, Valore della sincerità, dello studio tradizioni e della famiglia Sinossi: Geppetto è un bambino dotato di una vivace fantasia. Quando diverrà un uomo non perderà la capacità di guardare oltre le apparenze e scoprirà nel ciocco di legno che ha davanti il burattino da intagliare a cui darà nome Pinocchio. Inizia così il film che D'Alò aveva in mente sin dal 2000 e del quale non riusciva a trovare la chiave di lettura. Diciamo subito che l'avere alle spalle sul piano dell'animazione l'edizione disneyana e su un versante cinematografico la versione di Comencini e quella di Benigni un suo peso lo ha di certo avuto. D'Alò dichiara che la morte di suo padre gli ha fornito l'occasione per ripensare al loro rapporto e per guardare da un punto di vista innovativo al personaggio di Geppetto. A film completato si può dire che l'operazione sia riuscita e che l'originalità sul piano narrativo risieda proprio nel mostrare come Geppetto non abbia mai dimenticato di essere stato un bambino, conservando intatto uno sguardo carico di fantasia. A questo si aggiunge una rilettura della Fata Turchina che non viene vista come un sostituto della figura materna (come in Comencini) ma si trasforma in un'amica quasi coetanea di Pinocchio della quale il burattino in fondo si innamora. D'Alò è un regista di animazione che da sempre è stato attento alla grafica delle proprie opere offrendo a ogni storia messa in scena il giusto contesto figurativo. La collaborazione con Lorenzo Mattotti dà in questa occasione i suoi frutti offrendo all'adulto che accompagni un bambino in sala il piacere di un segno originale che non dimentica però i richiami alla storia dell'arte e che non ha paura di cambiare stile e tecniche quando deve mettere in scena i sogni. Lucio Dalla ha poi offerto la propria vena eclettica costruendo una colonna sonora contaminata da stili diversi ma non contrastanti che il film riconduce ad unità. Il tutto con la leggerezza che ha sempre contraddistinto il lavoro di D'Alò, un regista che non rinuncia a cercare la morale nella favola senza però cadere mai nel moralismo. Info: Costi del Progetto I costi sono relativi a ciascun alunno (prevedendo gratuità per insegnanti accompagnatori ed alunni in situazione di handicap):

- ABBONAMENTO 3 FILM (3 proiezioni a scelta) € 9,00 - SINGOLA PROIEZIONE € 3,50

NB Le proiezioni dei film si svolgeranno con un minimo di n. 150 spettatori paganti. DBScuola/Info e Prenotazioni Cooperativa don Bosco/CineTeatro DB d’Essai (Rif. Cristiana Calogiuri e Anna Maria D’Antona) Via dei Salesiani, 4 – LECCE Telefono/Fax: 0832.390557 (martedì e giovedì dalle 9.00 alle 12.00 e tutti i giorni dalle 19.00 alle 22.00) Telefono mobile: 320 8687145 (Anna Maria D’Antona) Email: [email protected] - Sito: www.dbdessai.it

Età consigliata: dai 10 anni Percorso ImparolOpera

[percorso speciale per ragazzi dalla IV elementare alla III media] ImparolOpera è un percorso di formazione che permette a fanciulli e ragazzi di conoscere, ascoltare e amare le opere più importanti della tradizione lirica italiana. Il Progetto nasce dall’esperienza di formazione che il Teatro Regio di Parma propone alle scuole della provincia emiliana. Già da molti anni gli allievi delle scuole elementari e medie di Parma hanno infatti la possibilità di frequentare un vero e proprio corso di alfabetizzazione musicale che permette loro di affacciarsi con entusiasmo al mondo della lirica. Le opere del cartellone sono ripensate, riviste e riallestite - pur mantenendo i costumi e le scenografie originali - e prendono vita in una forma più congeniale a un pubblico inesperto e abituato a ben altri ritmi narrativi. Da quest’anno ImparolOpera, grazie alla tecnologia digitale, diventa un’esperienza a disposizione anche delle scuole elementari e medie della provincia di Lecce. La nuova tecnologia rinnova l’antica tradizione, e le consegna un nuovo pubblico, pronto a coglierne ogni aspetto. ImparolOpera diventa così un vero e proprio strumento didattico a beneficio degli alunni e a servizio dei docenti.

Il percorso prevede l’introduzione alla proiezione a cura di un esperto in educazione musicale, e il percorso formativo sarà accompagnato da una voce narrante che presenterà i personaggi, la vicenda e anticiperà e spiegherà i nodi drammatici. Il costo del biglietto di ingresso è di euro 4,00 e sono previste delle gratuità per i docenti accompagnatori. Obiettivi del progetto:

- avvicinare le nuove generazioni alla tradizione musicale italiana; - compiere con le scuole un corso di alfabetizzazione musicale che permetta di affacciarsi con

entusiasmo al mondo della lirica. Proposte: La Boheme di Giacomo Puccini. Presso il CineTeatro don Bosco di Lecce è possibile partecipare al percorso formativo di Imparolopera sul La Boheme, scegliendo una data a voi congeniale – che dovrà essere necessariamente un giovedì - nei mesi tra ottobre e maggio. Le singole scuole possono prenotare - compilando l’apposita scheda - il percorso didattico su ‘La Boheme’ di Giacomo Puccini. The School of Rock (USA 2003) Di: Richard Linklater genere: Film con contributi musicali tematiche: Scuola, Musica, Amicizia, Collaborazione Sinossi: Immaginate una jam session di 110 minuti in cui l'intera storia del rock viene rivisitata, reinterpretata ed utilizzata per dare nerbo ad una storia già vista e stravista ma sempre efficace: ecco School of Rock. Il plot ricalca perfettamente i classici canovacci del tema. Il musicista, bravo ma incontrollabile, viene cacciato dalla band da lui stesso creata e, grazie ad un inganno, si sostituisce all'amico professore nella scuola più prestigiosa e politically correct dello stato; seguono varie peripezie che lo portano a far scoprire negli annoiati studenti l'amore per la musica ed il senso della vita. Valutazione: School of Rock supera i confini della commedia tradizionale, diventa un romanzo formativo, un pazzo helzapoppin di situazioni, scene e gag, mescolate a tempo di rock da un Linklater lontano dall'etichetta di radicale sperimentatore ed innovatore a tutti i costi, e finalmente libero di

parlare un linguaggio cinematografico diretto e schietto, seppur inevitabilmente meno raffinato e formalmente convincente. I binari percorsi dal film, portano ad una morale semplice ed essenziale:mai mollare, ma, al contrario di tante pellicole in cui questa risulta un fardello politacally correct appiccicato, giusto per dare senso a trame banali e scontate, in School of Rock è il giusto collante di una storia semplice e genuina. Carmen di Georgers Bizet Opera Lirica in differita dal Teatro alla Scala di Milano, opera di apertura della Stagione Lirica del 2009/2010. Opera in lingua francese, con sottotitoli in italiano. Direttore: Daniele Barenboim, Regia e costumi: Emma Dante, Scene: Richard Peduzzi. Cast: Don José (Jonas Kaufmann), Escamillo (Erwin Schrott), Le Dancaïre (Francis Dudziak), Le Remendado (Rodolphe Briand Moralès) Mathias Hausmann Zuniga Gabor Bretz Carmen Anita Rachvelishvili Micaëla Adriana Damato Mercédès Adriana Kucerová Frasquita Michèle Losier Une marchande d'oranges Perla Viviani Cigolini Un bohémien Lorenzo Tedone Lillas Pastia Gabriel Da Costa Guida Carmine Maringola Nabucco di Giuseppe Verdi Opera Lirica in differita dall’Arena di Verona. Direttore: Daniel Oren, Regia Scenografia e Costumi : Denis Krief. Maestro del coro: Marco Falli. Opera in italiano, con sottotitoli. Cast: Nabucco (Leo Nucci), Ismaele (Fabio Sartori), Zaccaria (Carlo colombaia), Abigaille(Maria Guleghina), Fenena (Nino Surguladze) Gran Sacerdote di Belo (Carlo Striuli).

DBScuola/Fanciulli Percorsi Cinematografici per la scuola materna ed elementare Tematiche comuni Cinema: Educazione e Fantasy

• Hugo Cabret • Laefie una storia d’amore • Lorax il guardiano della foresta • Arrietty • Seafood un pesce fuor d’acqua • Tata Matilda 1 e 2 • Gnomeo and Juliet • Ribelle The Brave • L’Era glaciale 4 • Madagascar 3

Cinema Ambiente e Scienza

• La vita negli oceani • Mià e il Migou • Animal United (2013 Anno Internazionale

della Cooperazione del settore idrico -elementari)

Cinema Storia

• Asterix e Obelix al servizio di sua maestà (elementari)

• Gladiatori di Roma (elementari) Cinema: Famiglia e Intercultura

• Il Sole dentro • Azur e Asmar • Rio

Cinema Cultura e Letteratura

• Pinocchio (di D’Alò con musiche di Lucio Dalla) esce a dicembre

• La volpe e la bambina • Il richiamo della foresta (elem)

• Nat e il segreto di Eleonora (elem)

Percorso Teatro

[a partire dai 6 anni] “Il Piccolo Principe” Salvatore Della Villa traduce per il Teatro Il piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry, nel suo adattamento e regia. Copyright Edition Gallimard 1946 pour l'oeuvre, originale prodotto da Teatro Mascaranu. (date e costi saranno inviate a mezzo fax) “Don Bosco, il saltimbanco di Dio” [matinée del 30 gennaio 2013] Spettacolo di teatro, magia e illusionismo di e con Luca Lombardo sulla figura di Giovanni Bosco in occasione del triennio di preparazione al Bicentenario della nascita del santo dei giovani. (i costi saranno inviati a mezzo fax) Info: Costi del Progetto I costi sono relativi a ciascun alunno (prevedendo gratuità per insegnanti accompagnatori ed alunni in situazione di handicap):

- SINGOLA PROIEZIONE € 3,50 - ABBONAMENTO 3 FILM (3 proiezioni a scelta) € 9,00

NB Le proiezioni dei film si svolgeranno con un minimo di n. 100 spettatori paganti. DBScuola/Info e Prenotazioni Cooperativa don Bosco/CineTeatro DB d’Essai (Rif. Anna Maria D’Antona) Via dei Salesiani, 4 – LECCE Telefono/Fax: 0832.390557 (martedì e giovedì dalle 9.00 alle 12.00 e tutti i giorni dalle 19.00 alle 22.00) Telefono mobile: 320.8687145 (Anna Maria D’Antona) Email: [email protected] Sito: www.dbdessai.it

Età consigliata: dagli 11 anni

DBScuola/Ragazzi Percorsi Cinematografici per la scuola media

a.s. 2012/13 La nostra èquipe sosterrà eventi per Film di Prima Visione scelti in collaborazione con

l’Ufficio Agiscuola , anche non presenti in quest’elenco. Ne sarete puntualmente informati

durante l’anno, a mezzo fax e mail.

Proposta: (ottobre) Earth - La nostra terra (Gran Bretagna, Germania, USA 2007) di Alastair Fothergill, Mark Linfield genere: Film documentario tematiche: Natura, Ecologia, Scoperta Sinossi: In un viaggio epico e spettacolare da nord a sud, dall'inverno alla primavera, Alastair Fothergill e Mark Linfield hanno filmato da molto vicino la vita e le fatiche stagionali di tre famiglie del regno animale. Partiti alla volta del Polo Nord, gli autori hanno registrato la fine dell'inverno e il risveglio di una famiglia di orsi polari alle prese coi primi passi dei loro cuccioli e con la ricerca affannosa di cibo per spegnere la fama accumulata nel letargo. I loro obiettivi si spostano successivamente nel deserto vasto e arido del Kalahari, dove impetuose tempeste di sabbia e accecanti nuvole di polvere battono e confondono il procedere lento e ostinato di un branco di elefanti, di una elefantessa madre e del suo cucciolo diretti al delta dell'Okavango, ancora asciutto ma presto paradiso fertile, bagnato dal flusso delle acque. Lasciando la terraferma per gli oceani blu, i registi incontrano una balena megattera e il suo piccolo, impegnato nelle sue prime lezioni di nuoto e di respirazione. Nelle acque calde dell'Equatore, che non conoscono l'avvicendarsi delle stagioni, non c'è però sostentamento per le balene che affronteranno un viaggio di seimilacinquecento chilometri, fino agli estremi meridionali del nostro pianeta (in Antartide), per soddisfare il loro appetito e fare scorta di cibo. Mentre gli animali in terra lottano per la sopravvivenza, il cielo è attraversato da stormi di damigelle di Numidia, che affrontano la più incredibile delle migrazioni superando, a colpi di ali e contro le correnti d’aria, le vette impervie dell’Himalaya verso climi più temperati. Valutazione: Earth - La nostra Terra, garantito dal marchio Bbc, è un piccolo capolavoro, che le celebra la vita del pianeta seguendo l'alternarsi delle stagioni e le grandi migrazioni. Se nell'inverno artico mamma orsa, uscita dal letargo, si avvia sui ghiacci coi due cuccioli, nel deserto del Kalahari un'elefantessa guida il piccolo nella marcia verso l'acqua. Una storia tenera e crudele, condotta con garbato umorismo da Paolo Bonolis. La vita negli oceani (Francia, Svizzera, Spagna, Principato di Monaco, USA 2009) di: Jacques Perrin, Jacques Cluzaud genere: film d’animazione 93 min tematiche: Difesa della natura, conoscenza del ciclo della vita nel nostro ecosistema

Sinossi: Che cos'è il mare e quale grande storia si nasconde nelle sue profondità? Domande che nascono dalla vorace curiosità di un bambino di fronte all'immensità dell'oceano e da cui comincia un viaggio attraverso la storia dell'universo vista con gli occhi del mare e delle sue creature. Perché tutto quello che succede nel mondo si riflette nell'oceano, e tutto quello che succede negli oceani determina il nostro futuro. Terra, aria, acqua. Sembra procedere come una ricerca attraverso gli elementi naturali la seconda vita di Jacques Perrin come documentarista. Un pedinamento caparbio, pronto a cogliere sempre più in profondità e con sempre maggiori dettagli le vite microscopiche degli insetti (Microcosmos), i lunghi viaggi dei volatili (Il popolo migratore) e ora l'infinità della fauna marina. Non a caso, Le vite degli oceani elimina il commento didattico e avanza per capitoli scanditi da grandi domande, interrogativi tanto ingenui quanto sconfinati che invocano l'epica del grande spettacolo. Le straordinarie riprese del mondo acquatico (quattro anni di ricerca e circa diciotto differenti troupe sparse per tutto il globo), costruiscono un immaginario spettacolare prettamente cinematografico, evocando scene di combattimenti di massa, di intense passioni o di forte tensione. Seguendo le variegate partiture di Bruno Coulais, i due registi creano una sorta di Fantasia disneyana ripresa dal vero: una sinfonia che paiono essere le immagini stesse a eseguire. (novembre) Molto forte incredibilmente vicino (USA 2012 ) di: Stephen Daldry. genere: Drammatico, durata 129 min. tematiche:Rapporto giovani adulti, Famiglia, Avventura e ricerca dei Valori Sinossi: New York, 11 settembre 2001. Oskar Schell, un bambino di nove anni, riceve dal padre un messaggio rassicurante sul cellulare: "C'è qualche problema qui nelle Torri Gemelle, ma è tutto sotto controllo". Sarà l'ultimo contatto tra loro. Poi, in mezzo alle cose del padre scomparso, il ragazzo troverà una busta con un nome e una chiave. Oskar deciderà di andare alla ricerca della serratura a cui appartengono i due misteriosi elementi, che diventeranno per lui il mezzo per riallacciare il rapporto troncato e di compensare il pesante vuoto affettivo. Critica "Ogni cosa non è più illuminata, parafrasando il titolo di Safran Foer di cui ora Stephen Daldry riduce questo altro bel romanzo (Guanda), per l'undicenne Oskar che si ritrova perso nella New York il giorno dopo l'11 settembre. Scritto con competenza psicanalitica da Eric Roth, cognome che è una garanzia ( è già sceneggiatore di 'Forrest Gump' e 'Benjamin Button), il film di Daldry entra a passo felpato e senza retorica nelle zone oscure private e pubbliche: quella dell'adolescenza (già impervia senza attentati) e quella dell'angoscia di una città fresca di cicatrici. (...) Migliore nella parte introspettiva, negli sguardi infantili che diventano maturi sotto i nostri occhi, piuttosto che nel tour della città ripresa con sospetta luminosità da Chris Menges, il film è sulle spalle di un ragazzino prodigioso. Thomas Horn ha lo sguardo innocente della vittima che deve trovare speranza e diritto alla vita. Tom Hanks, in flashback e in sogno, e Sandra Bullock gli fanno da comprimari consumati, mentre un cameo importante è quello senza parole di Max von Sydow che porta la sua sorpresa. Vicino allo stile di Safran Foer, tanto da essere infatti molto letterario, il film è utile e necessario, nel genere 11.9, cui hanno già dato contributi Stone e altri ma che qui è visto ad altezza di bambino (...)" (Maurizio Porro, 'Il Corriere della Sera', 25 maggio 2012) (dicembre) Les choristes - I ragazzi del coro (Francia, Svizzera, Germania 2004). di: Christophe Barratier genere: Film Drammatico durata 95 min tematiche:Importanza dell’arte come unione di creatività e disciplina, Educazione e Apprendimento, relazioni con figure genitoriali Sinossi: Francia, 1949. Un compositore fallito, interpretato da Gerard Juniot con la sensibilità misurata di un grande e dignitoso perdente, viene assunto come sorvegliante in un istituto di rieducazione per minori ma, alla severità del cinico direttore, contrappone la dolcezza delle sue lezioni di musica. L'opera prima di Christophe Barratier - nipote di Jacques Perrin, qui attore e produttore - è

stata un vero e proprio fenomeno in patria: campione di incassi sia la pellicola, sia il cd della colonna sonora, è la scelta della Francia per concorrere all'Oscar. Il film funziona nelle parti in cui emerge il legame fra il professore e i suoi allievi: nelle lezioni di armonia musicale e umana, nell'insegnamento del rispetto, nella capacità di ascoltare canto e cuore dei bambini difficili. Emozionano le voci angeliche del coro, commuove l'orfanello che attende ogni sabato l'arrivo dei genitori, divertono i goffi ma infallibili sforzi di Juniot per conquistare la stima e la simpatia dei ragazzini. Una giovane studentessa ha scritto: “Ho visto questo film con la mia classe poco tempo fa. A parer mio è stupendo; racchiude in sè il fragile filo che tiene attenti i ragazzi in una materia scolastica, cosa che non è sempre facile ottenere, e in più sa esprimere quello che è il mondo di ragazzini che non hanno quasi più niente e sfogano la propria rabbia e la propria frustrazione sugli insegnanti, diventando ciò che in realtà non sono. La tattica del canto è ottima, la passione che il maestro ci mette coinvolge tutti e l'impegno dei ragazzi è una diverso sbocco per i sentimenti negativi che li spingevano alla ribellione.(....) il film mi è piaciuto proprio tanto, per chi non l'avesse capito...! =)”. Lo schiaccianoci (Gran Bretagna 2009) di: Andrei Konchalovsky genere: Film Drammatico durata 107 tematiche: Sinossi: Dal celeberrimo balletto di Tchaikovskij, il sogno live-action di Konchalovsky. Il regista inseguiva da vent’anni il sogno di realizzare l’adattamento cinematografico de Lo schiaccianoci - basato sulla storia che ispirò il compositore russo Tchaikovskij a creare il celeberrimo balletto - in attesa che la tecnica CGI si evolvesse fino a garantirgli il live-action che aveva in mente. E le immagini, splendide e avvolgenti, danno pienamente ragione alla sua ossessione. Siamo nella Vienna del XIX secolo: Mary (Elle Fanning), una bambina di nove anni, è sola in casa la notte della vigilia di Natale con il fratellino, uno zio un po’ estroso e, naturalmente, uno schiaccianoci magico, che la condurrà in un mondo in cui vale la regola “se ci credi, è vero”. Ma dopo aver danzato, cantato e volato tra i fiocchi di neve con il principe-schiaccianoci, bisognerà che Mary faccia i conti con il male: il Re dei Ratti (John Turturro), con la sua missione di rattizzazione del mondo, vuol bruciare negli inceneritori tutti i giocattoli, trasformando il regno del principe in un mondo monotono, grigio e senza speranza. E il film si tinge di tinte oscure e inaspettate, ma fedeli alla tradizione della favola, che narra sempre, per l’appunto, dell’eterna lotta tra bene e male. (gennaio) Almanya - La mia famiglia va in Germania (Germania 2011). di: Yasemin Samdereli genere: Film Commedia durata 101 min. tematiche: Immigrazione di prima e seconda generazione, Famiglia, Cultura di appartenenza Sinossi: Dopo aver lavorato per 45 anni come operaio ospite ("Gastarbeiter") Hüseyin Yilmaz, annuncia alla sua vasta famiglia di aver deciso di acquistare una casetta da ristrutturare in Turchia. Vuole che tutti partano con lui per aiutarlo a sistemarla. Le reazioni però non sono delle più entusiaste. La nipote Canan poi è incinta, anche se non lo ha ancora detto a nessuno, e ha altri problemi per la testa. Sarà però lei a raccontare al più piccolo della famiglia, Cenk, come il nonno e la nonna si conobbero e poi decisero di emigrare in Germania dall'Anatolia. Esiste ormai nel cinema contemporaneo un modello di narrazione che potremmo definire "commedia sull'integrazione".. Come è noto la nazione che in Europa ospita il maggior numero di turchi è proprio la Germania. I dati statistici ci dicono che su 82 milioni di abitanti i turchi costituiscono un'entità di circa 1.7 milioni di persone legalmente residenti. I problemi legati all'integrazione non sono sicuramente mancati. Di recente però, grazie anche all'opera di Fatih Akin, il cinema tedesco ha prodotto film che costituiscono un ponte fra le due culture. Si sviluppa così una sorridente alternanza tra un passato di difficoltà e una progressiva crescita operosa. L'idillio prevale sui contrasti ma l'ironia non manca. Questa bellissima opera riesce ad essere divertente, facendoci riflettere in modo efficace sui pregiudizi e consente anche ai non esperti di storia

e società tedesche di fare anche produttivi paragoni con situazioni italiche passate e presenti. L’onda (Germania 2008) di: Dennis Gansel genere: Film Drammatico, durata 101 min tematiche: Educazione, Riflessione Politica, Mondo della scuola, Sinossi: Rainer Wenger, insegnante di educazione fisica con un passato da anarchico rockettaro, per spiegare ai suoi studenti liceali il concetto di autocrazia li coinvolge in un esperimento di “regime dittatoriale” fra i banchi di scuola. Per una settimana dovranno rispondere al rigido sistema disciplinare di “Herr Wenger”, conformarsi ad un codice di abbigliamento e lavorare assieme in un'ottica di organismo gerarchico, isolando o reprimendo eventuali dissidenti. In pochissimo tempo, i ragazzi scoprono uno spirito di cameratismo vincente, dominano le proprie insicurezze e paure attorno alla figura del carismatico “cattivo maestro” e si sentono legittimati ad animare atti di violenza e vandalismo, in un'operazione che arriva presto a fuoriuscire dalle mura dell'edificio scolastico. L'Onda si pone un obiettivo molto preciso: l'esperimento intento ad indagare l'espansione del nazional-socialismo e l'indottrinamento della popolazione germanica realmente messo in piedi dal docente di storia Ron Jones nel 1967 in un liceo californiano, viene ripreso e ricontestualizzato da Dennis Gansel nell'attuale Germania con l'intento di ampliare le implicazioni di tale esperienza ed incidere sulle coscienze di quelle nuove generazioni che si considerano immuni dall'avvento di un nuovo totalitarismo. Per ottenere questo effetto, Gansel decide di sfruttare la lingua universale della moderna pop culture come cifra stilistica peculiare. L'Onda vede così molti rimandi (dal montaggio visivo e sonoro alla tipizzazione dei protagonisti) ai classici teen-movie di origine americana, con uno stile vicino al videoclip, attento alle tendenze musicali giovanili e condotto come un gioco di ruolo con i più tipici personaggi delle high school, col risultato che il film si rivela adattissimo alle matinée scolastiche, come spunto di riflessione storica e sociale. (febbraio) Il ragazzo con la bicicletta (Belgio, Francia, Italia 2011) di: Jean-Pierre Dardenne, Luc Dardenne genere: Film Drammatico, durata 87 min tematiche: Rapporto con gli adulti, Amore, Amicizia Sinossi: La storia ci parla di un ragazzino che ha solo due cose:i suoi dodici anni e la sua bicicletta.” Parcheggiato” in un centro di accoglienza per l'infanzia e affidato alle cure dei suoi assistenti, Cyril non ci sta e ostinato ingaggia una battaglia personale contro il mondo e contro quel genitore immaturo che ha provato ‘a darlo via' insieme alla sua bicicletta. Durante l'ennesima fuga incontra e ‘sceglie' per sé Samantha, una parrucchiera dolce e sensibile che accetta di occuparsi di lui nel fine settimana. La convivenza non sarà facile, Cyril fa a botte con i coetanei, si fa reclutare da un bullo del quartiere, finisce nei guai con la legge e ferisce nel cuore e al braccio Samantha. Ma in sella alla bicicletta e a colpi di pedali Cyril (ri)troverà la strada di casa. Dentro la corsa possibile verso una soluzione che arriverà, i Dardenne rinnovano l'interesse per l'infanzia incompresa, che tiene testa e non si assoggetta al mondo degli adulti, fronteggiandolo con improvvise fughe e un linguaggio impudente. Cyril, figlio ripudiato con gli anni in tasca, resiste a muso duro al vuoto affettivo che lo circonda, pedalando dentro e attraverso la paura, intestardendosi nel silenzio o facendo il diavolo a quattro. Il reale per il fanciullo è sempre in agguato ma ad esso si oppone ‘aggrappandosi' e stringendosi forte a una figura femminile bella e raggiungibile come una mamma. Samantha e il suo negozio di coiffeur diventano allora l'ancora di salvezza e il riscatto sociale per quel ‘ragazzo selvaggio', sempre fiero, sempre contro. Se come sosteneva Luigi Comencini mettersi al livello dell'infanzia è l'unico modo per liberarla, i Dardenne accreditano e ribadiscono la sua affermazione, accompagnando la corsa di Cyril verso una raggiunta consapevolezza e un nuovo elemento: l'amore. per la Giornata Mondiale sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza

(marzo) Eva ( Spagna 2011) di: Kike Maillo genere: Film Fantascienza, durata 94 min tematiche:Equilibrio tra progresso e natura, Relazioni affettive con figure genitoriali Sinossi: Alex Garel è un ingegnere cibernetico che sogna di costruire un robot fornito di cuore e anima. Tornato dopo dieci anni a Santa Irene, ritrova i suoi affetti e riprende i progetti lasciati a metà. Stabilitosi nella casa paterna, riordinata e riassettata da un domestico meccanico, Alex scopre molto presto che il fratello David ha una bambina ed è sentimentalmente legato alla donna amata e abbandonata dieci anni prima. Eva è una fanciulla curiosa e ciarliera che prova un'istintiva simpatia per Alex e la sua professione. Invitatasi nel suo laboratorio resta affascinata da un robot bambino a cui l'ingegnere sta lavorando per conto terzi. Tra esperimenti falliti e scivoloni sulla pista di pattinaggio, Alex comprenderà presto che niente è come sembra e che il cuore di Eva nasconde un segreto che lo riguarda da vicino. L'amore, empatia da cui erano esclusi i replicanti di Blade Runner, è di fatto il motore che muove l'ingegnere di Daniel Brühl verso Eva, angelo lacerato fra le sue due nature che anelano a un saltus verso l'umano. La piccola Eva è allora figura di un desiderio umano di realizzazione, l'anelito di un inferiore a una condizione superiore. Una bambina perfetta che brama l'imperfezione dell'umano. (aprile) Il sole dentro (Italia 2012) di: Paolo Bianchini genere:Drammatico tematiche:Immigrazione, diritto allo studio, al gioco e all’educazione Sinossi: Alle loro Eccellenze i membri e responsabili dell’Europa..” questo l’incipit della lettera scritta da due adolescenti guineani, Yaguine e Fodè, portavoce di bambini e ragazzi africani e di una realtà fatta di rinunce, sperando di ricevere, con questa lettera, aiuto per ottenere scuole, cibo e cure. Con la lettera in tasca i due ragazzi si nascondono nel vano del carrello di un aereo diretto a Bruxelles ed ha, così, inizio la storia di un lungo viaggio che si andrà ad incrociare con le vicende di Thabo e Rocco, due adolescenti che intraprendono un percorso contrario dall’Europa all’Africa. Due storie diverse ma comuni, vissute a distanza di dieci anni l’una dall’altra che s’intersecano e si fondono nel nuovo film di Paolo Bianchini. In memoria di Yaguine e Fodè, il regista vuole dar vita alla vicenda di Thabo, tredicenne, che cerca di tornare nel suo villaggio natio, N’Dola, accompagnato dall’amico Rocco, quattordicenne di Catania. Due adolescenti del Sud, due Sud del mondo diversi eppure similari che si attirano e respingono come le onde del mare che ci unisce e divide inesorabilmente. Entrambi i ragazzi sono vittime del mercato di bambini calciatori, dal quale sono fuggiti; fuggiti da quel mondo apparentemente idilliaco ma che in realtà sembra solamente ‘risucchiare’ la loro giovinezza. I due adolescenti si ritrovano a percorrere l’Africa a piedi giocando con un pallone, unico compagno di viaggio, percorrendo in senso opposto uno dei tanti ‘sentieri delle scarpe’ tracciati da migliaia di uomini, donne e bambini fuggiti per le carestie. (maggio) Il rosso e il blu (Italia 2012) di: Giuseppe Piccioni genere: Film Drammatico, durata 98 min tematiche: Mondo della scuola, Lavoro, Educazione Sinossi: Tratto dal romanzo "Il rosso e il blu. Cuori ed errori nella scuola italiana" di Marco Lodoli (ed. Einaudi) nel film di Giuseppe Piccioni si intrecciano quattro storie in una scuola di Roma: un vecchio professore di storia dell'arte, cinico e sagace, vede riaccendersi la passione per il suo lavoro grazie all'inatteso incontro con una ex alunna; i buoni propositi di un giovane supplente al primo incarico si scontrano con le sorprese, le tentazioni e le disillusioni dovute al complesso rapporto con i suoi alunni, in particolare con una studentessa eccentrica e ribelle; una preside impeccabile e rigorosa si ritrova costretta, suo malgrado, a occuparsi di un buffo ragazzino di quattordici anni, dimenticato

dalla madre; un ragazzo e una ragazza decidono insieme di sfidare un destino che sembra già essere stato scritto per loro dagli adulti. Sezione classici Momenti di gloria (Gran Bretagna 1981) di: Hugh Hudson genere: Film Drammatico Sportivo, durata 124 min tematiche: Valore dello sport, Amicizia tra persone di cultura e religione diverse, Impegno Sinossi: Sicuramente i vostri allievi, hanno seguito le Olimpiadi queste estate e avranno avuto familiarità con la colonna sonora di questo film famosissimo, ma che forse in pochi avranno visto. Parigi, Olimpiadi del 1924. Due atleti vincono le più importanti gare di corsa. Son ambedue inglesi ma profondamente diversi. Eric Liddell appartiene alla Chiesa cristiana scozzese ed è convinto che correre sia uno dei modi a lui concessi per rendere onore a Dio (vent'anni più tardi morirà come missionario in Cina). Harold Abrahams è invece ebreo e trova nello sport (e nella vittoria) un modo per sconfiggere i pregiudizi sociali sul suo conto. Il film percorre le tappe del progressivo avvicinamento di entrambi al successo, ne ricostruisce le motivazioni interiori e i profondi dubbi esistenziali. I tempi non erano poi così buoni, ci dice il regista, e prevenzioni e razzismi erano all'ordine del giorno. Anche se, forse, prevaleva una maggior dose di autoanalisi individuale in assenza di anabolizzanti e affini. Il regista (Oscar 1981 come miglior film, sceneggiatura originale, colonna sonora, costumi) riesce a sfuggire a tutti i cliché del cinema "sportivo" proponendoci una ricerca interiore che si muove sulle gambe degli atleti (da antologia, nella sua linearità, la sequenza dei titoli di testa), ma non si lascia prendere da ritmi inadeguati. Abrahams e Liddell sono due persone complete, la sceneggiatura non tende a farli diventare simboli di nulla. La tesi, come sempre accade quando il cinema si rifiuta di diventare un pamphlet con note a piè di pagina, emerge dall'articolazione narrativa e dalla capacità di Ben Cross e Ian Charleson di rendere credibili anche le titubanze apparentemente più assurde per uno spettatore moderno. Vangelis viene in aiuto con una colonna musicale in cui mostra di aver perfettamente compreso qual è il senso della partitura dell'intero film. Qualcuno con cui correre ( Israele 2006-118 min) di Oded Davidoff genere: Film Drammatico tematiche: Amicizia, Dialogo, Crescita con riferimento a valori assoluti Sinossi: Assaf, un adolescente impiegato temporaneamente alla Protezione animali, ha una (com)missione da compiere: restituire un cane alla sua padrona e recapitare alla stessa una multa di centocinquanta shekel per la negligenza mostrata nella cura dell’animale. Sarà proprio Dinka, un magnifico Labrador color miele a guidare Assaf per le strade di Gerusalemme alla ricerca di Tamar, una ragazzina fuggita da casa con un cane e una chitarra nel tentativo disperato di trovare il fratello tossicodipendente. I loro destini si incroceranno presto e sarà l’ostinata volontà di Assaf a salvare i due fratelli da Pesach, un protettore criminale che sfrutta il talento artistico dei ragazzi di strada, nascondendo sotto le note loschi traffici di droga. Tratto dall’omonimo libro di David Grossman, il film è un romanzo di formazione dal sapore dickensiano. “Negli ultimi quindici anni l'industria cinematografica ha fatto cruciali passi in avanti e sta iniziando a mostrare la realtà così come è, come la conosciamo noi che ci viviamo". È quanto è emerso dall'incontro con David Grossman, autore del romanzo Qualcuno con cui correre e il regista dell'omonimo film che ne è stato tratto, Oded Davidoff. "Il cinema" ha continuato Grossman, "non deve ingigantire la realtà ma mostrare la vita reale” poiché Israele è il simbolo del travaglio dell’umanità:essa avrà pace quando quei territori, quei popoli, quegli adolescenti avranno raggiunto un’armonica integrazione. Malavoglia (Italia, 2010)

di: Pasquale Scimeca genere: Film tratto da romanzo classico - Drammatico tematiche: Valori, Famiglia, Responsabilità Sinossi: I Malavoglia sono una famiglia di Pescatori. Il nonno, Padron ‘Ntoni vive nella casa del Nespolo, con la figlia Maruzza e suo marito Bastianazzo e i loro 3 figli, il ventenne ‘Ntoni e i più giovani Mena, Lia e Alessi. Presto Alef, detto Alfio, un tunisino immigrato clandestinamente, si unisce a loro, grazie alla generosità del giovane ‘Ntoni, che lo raccoglie al momento dello sbarco dalla nave dei profughi e gli trova lavoro nelle serre. Ma un giorno, la barca dei Malavoglia, la Provvidenza, fa naufragio: Bastianazzo muore e Maruzza perde il senno. Un secondo naufragio porta loro via la casa, ammala il cuore del nonno e riduce ‘Ntoni a bere per dimenticare, ma sarà sua l’idea di trascrivere la voce del nonno che recita i suoi proverbi su una traccia musicale che diverrà il brano dell’estate e gli permetterà di ricomprarsi la casa del Nespolo e rimettere in mare la Provvidenza. Pasquale Scimeca si accosta una seconda volta a Verga, dopo Rosso Malpelo. Per Scimeca, però, non si tratta di allestire un melodramma ma di trovare una corrispondenza tra i personaggi del romanzo e i giovani di oggi, ragazzi poveri, poco istruiti, eppure sempre meno isolati e più figli del proprio tempo. Ecco allora Antonio Ciurca (‘Ntoni, già Rosso Malpelo), perfettamente a suo agio con un software di elaborazione musicale, Elena Grezzi (Mena) con la danza del ventre, la tredicenne Greta Tomasello (Lia) con gli interni in pelle del Suv dell’ambiguo fidanzato. Un bel casting, indubbiamente l’aspetto più riuscito del film, insieme con il trasferimento dell’azione da Aci Trezza a Marzamemi, nel siracusano.

Info: Costi del Progetto I costi sono relativi a ciascun alunno (prevedendo gratuità per insegnanti accompagnatori ed alunni in situazione di handicap):

- ABBONAMENTO 3 FILM (3 proiezioni a scelta) € 9,00 - SINGOLA PROIEZIONE € 3,50

NB Le proiezioni dei film si svolgeranno con un minimo di n. 150 spettatori paganti. DBScuola/Info e Prenotazioni Cooperativa don Bosco/CineTeatro DB d’Essai (Rif. Cristiana Calogiuri e Anna Maria D’Antona) Via dei Salesiani, 4 – LECCE Telefono/Fax: 0832.390557 (martedì e giovedì dalle 9.00 alle 12.00 e tutti i giorni dalle 19.00 alle 22.00) Telefono mobile: 329.6111826 (Cristiana Calogiuri) 320 8687145 (Anna Maria D’Antona) Email: [email protected] - Sito: www.dbdessai.it

Calendario Programmazione DBScuola 2012/13 [Scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado] Ottobre

• Rio (infanzia) • Arrietty (Elementari) • Earth La nostra terra (medie) • La vita negli oceani (medie)

Novembre • Gnomeo and Juliet (infanzia) • Earth La nostra terra (Elementari) • Molto forte incredibilmente vicino (medie) •

Dicembre • Leafie una storia d’amore (infanzia) • Hugo Cabret (Elementari) • Les Choristes (medie) • Lo Schiaccianoci (medie)

Gennaio • Lorax e il guardiano della foresta (infanzia) • Il richiamo della foresta (Elementari) • Almanya (medie) • L’onda (medie) • Momenti di gloria (medie)

Febbraio

• Seafood un pesce fuor d’acqua (infanzia) • Ribelle The Brave (Elementari) • Il ragazzo con la bicicletta (medie)

Marzo

• Madagascar Ricercati in Europa 3 (infanzia) • La vita degli Oceani (Elementari) • Eva (medie)

Aprile • L’Era Glaciale 4 (infanzia) • Asterix ed Obelix al servizio di sua Maestà (Elementari) • Il sole dentro (Elementari) • Il sole dentro (medie)

Maggio • Pinocchio (infanzia) • Gladiatori di Roma (Elementari) • Pinocchio (Elementari) • Il rosso e il blu (medie)

Età consigliata: dai 14 anni

DBScuola/Giovani Percorsi Cinematografici per la scuola superiore

a.s. 2012/13 Quest’anno la nostra Equipe vi propone le opere cinematografiche per aree tematiche.

Vi proporremo anche eventi per Film di Prima Visione scelti in collaborazione con l’Ufficio

Agiscuola. Ne sarete puntualmente informati durante l’anno, a mezzo fax e mail.

Film & Incontri Proposti: The Lady – L’Amore per la libertà (Francia, Gran Bretagna 2011) di Luc Besson genere: Film Drammatico, durata 145 min tematiche: Politica, Adesione ferma alle idee, Processi di democratizzazione Sinossi: La straordinaria avventura umana e politica di Aung San Suu Kyi, pacifista birmana attiva da decenni contro la dittatura nel suo paese e per la difesa dei diritti umani, costretta agli arresti domiciliari quasi ininterrottamente dal 1989 al 2007 e separata a forza dal marito Michael Aris e dai figli residenti in Inghilterra. Nel 1991 Aung San Suu Kyi ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace. Critica : "Gli incidenti non hanno turbato il successo del primo film, 'The Lady' di Luc Besson, sulla minuta signora birmana che da oltre 30 anni tiene testa al regime militare del suo Paese. Figura leggendaria, donna capace di scelte impossibili. Come si può lasciare i propri figli per vent'anni? Come lasciare il marito che ami e ti ama? A non andar da lui nemmeno quando sta morendo e sai che l'ultimo suo sogno sarebbe poterti abbracciare ancora una volta? Difficile capirla. Solo chi è votato a un ideale superiore può anteporre il suo Paese agli affetti più cari. Una monaca, una mistica, una rivoluzionaria. Aung San Suu Kyi è tutto questo. E altro ancora. Oggi, a 66 anni, un simbolo di resistenza, di lotta non violenta per i diritti umani, per la democrazia e la libertà. Di lei Besson sapeva ben poco. (...) Ad applaudire, registi e attori. (...) Con la stessa meticolosità si è lavorato a ricostruire gli ambienti, la casa di Rangoon identica all'originale, persino il cagnolino di Suu, persino la marca del pianoforte dove lei, la sera del Nobel, ascoltando da una radiolina gracchiante la diretta da Oslo, suona lo stesso motivo che eseguono in suo onore laggiù: il celebre Canone di Pachelbel. E tra le musiche c'è anche 'Walk on', composta da Bono per la Lady birmana." (Giuseppina Manin, 'Il Corriere della Sera', 28 ottobre 2011) The Iron Lady (Gran Bretagna 2011) di Phyllida Lloyd genere: Film Biografico, durata 105 min tematiche: Politica, Economia Sinossi: Il film diretto da Phyllida Lloyd (Mamma Mia!) segue da vicino Margaret Thatcher, ormai ottantenne, che trascorre le sue giornate a Chester Square. L’ex Primo Ministro Britannico convoca la figlia per riporre gli abiti e gli effetti del marito Denis, morto da tempo: sarà questo evento a risvegliare una cascata di ricordi, riportando alla luce la brillante carriera di uno dei personaggi più potenti e controversi della Storia dell’Occidente: The Iron Lady. Terzo premio Oscar (e Golden Globe) per Meryl Streep, ancora una volta straordinaria. Le vite degli altri (Germania 2006) di Florian Henckel von Donnersmarck genere: Film Drammatico, durata 137 min

tematiche: Storia, Politica, Società, Arte Sinossi: Nei primi anni Ottanta, il drammaturgo di successo Georg Dreyman e la sua compagna di sempre, la famosa attrice Christa-Maria Sieland, si trasferiscono a Berlino Est. I due sono considerati dalla DDR tra i più importanti intellettuali del regime comunista e sono tenuti in grande considerazione, malgrado in cuor loro Georg e Christa-Maria non siano sempre allineati con la linea del partito. Un giorno il ministro della cultura assiste ad uno spettacolo dell'attrice e se ne innamora. Chiede allora a Gerd Wiesler, uno dei più valorosi agenti della Stasi, di avvicinare la coppia, conoscerla meglio, ed osservare ogni loro spostamento e interesse. Inaspettatamente, sarà la vita di Gerd ad essere cambiata dal rapporto con lo scrittore. Critica "Oggi della Stasi, la polizia segreta che aveva la sua sede proprio in quella via, ci parla, per fortuna ormai apertamente, un regista tedesco esordiente uscito da una nobilissima famiglia, Florian Henckel von Donnersmarck, che tra le pieghe di un dramma avvincente e carico di suspence è riuscito a descrivere in modo magistrale i climi opprimenti fra delazioni, persecuzioni, suicidi che pesavano sulla DDR, ossia sulla repubblica Democratica tedesca. (...) Un testo esemplare. Con tutti i suoi elementi in ordine, caratteri, situazioni, processi psicologici, incidenti, sorprese. Mentre la regia riesce a evocarvi attorno le atmosfere terribili di quei luoghi e di quei giorni, all'insegna sempre di una paura che dilaga ovunque tappando la bocca a tutti e disseminando angosce e sospetti. Con accenti, però, mai troppo marcati, anzi in cifre in cui il non detto, specie al momento di tirare certe somme, prevale senza mai uno strappo. Affidato a immagini che sembrano quasi fotografare dal vero quei colori verdastri, grigi, opachi, soffocanti, tipici in quegli anni della vita di Berlino Est. Vi concorrono degli interpreti che, specie per quel che riguarda il protagonista, Ulrich Mühe, ne sembrano, almeno fin quasi alla fine, il riflesso più autentico e spettrale. Di fronte a lui Martina Gedeck compone, con lacerata intensità, il ritratto contraddittorio dell'amante dello scrittore. Dà volto a quest'ultimo Sebastian Koch, già visto di recente in 'Black Book' di Paul Verhoeven: asciutto, sincero, sofferto." (Gian Luigi Rondi, 'Il Tempo', 4 aprile 2007) Almanya - La mia famiglia va in Germania (Germania 2011). di: Yasemin Samdereli genere: Film Commedia durata 101 min. tematiche: Immigrazione di prima e seconda generazione, Famiglia, Cultura di appartenenza Sinossi: Dopo aver lavorato per 45 anni come operaio ospite ("Gastarbeiter") Hüseyin Yilmaz, annuncia alla sua vasta famiglia di aver deciso di acquistare una casetta da ristrutturare in Turchia. Vuole che tutti partano con lui per aiutarlo a sistemarla. Le reazioni però non sono delle più entusiaste. La nipote Canan poi è incinta, anche se non lo ha ancora detto a nessuno, e ha altri problemi per la testa. Sarà però lei a raccontare al più piccolo della famiglia, Cenk, come il nonno e la nonna si conobbero e poi decisero di emigrare in Germania dall'Anatolia. Esiste ormai nel cinema contemporaneo un modello di narrazione che potremmo definire "commedia sull'integrazione".. Come è noto la nazione che in Europa ospita il maggior numero di turchi è proprio la Germania. I dati statistici ci dicono che su 82 milioni di abitanti i turchi costituiscono un'entità di circa 1.7 milioni di persone legalmente residenti. I problemi legati all'integrazione non sono sicuramente mancati. Di recente però, grazie anche all'opera di Fatih Akin, il cinema tedesco ha prodotto film che costituiscono un ponte fra le due culture. Si sviluppa così una sorridente alternanza tra un passato di difficoltà e una progressiva crescita operosa. L'idillio prevale sui contrasti ma l'ironia non manca. Questa bellissima opera riesce ad essere divertente, facendoci riflettere in modo efficace sui pregiudizi e consente anche ai non esperti di storia e società tedesche di fare anche produttivi paragoni con situazioni italiche passate e presenti. L’Ultimo Re (Italia 2011) di Aurelio Grimaldi genere: Drammatico tematiche: Importanza dell’arte teatrale come elemento di redenzione e catarsi, Società, Letteratura Sinossi: Il film è un racconto serrato degli ultimi decisivi momenti che accompagnano la tragedia di

una madre a cui la ragion di stato strappa la vita al figlio. Lo scenario è quello apocalittico di un paese in guerra. In scena le azioni, i sentimenti, le crudeltà, le assurdità che accompagnano da sempre l'uomo e davanti alle quali, poi, continua ad inorridire ... Una storia senza tempo, che ci riporta purtroppo a spaccati di vita molto attuali. I personaggi sono quelli mitici raccontati dai grandi dell'antichità, da Omero a Seneca, da Euripide a Racine. Ed ecco Andromaca a rappresentare "la madre", Ulisse le astuzie e le falsità della ragion di stato, Pirro il crudele fanatismo degli integralisti del terrore, Agamennone la saggezza, la lungimiranza, Artemide il destino ... Midnight in Paris (USA, Spagna 2011) di Woody Allen genere: Commedia, durata 94 min. tematiche: Fantasia, Arte, Letteratura Sinossi: Gil, affermato autore di Hollywood alle prese con il suo primo romanzo, è in vacanza a Parigi con la fidanzata Inez e con i genitori di lei, John e Helen, arrivati nella Ville Lumière per affari. Il soggiorno parigino di Gil potrebbe trasformarsi in un incubo dopo l'incontro con Paul e Carol, una coppia di amici di Inez, ma un fantastico evento giunge in suo soccorso: una notte, infatti, sale a bordo di una misteriosa auto d'epoca che trasporta niente meno che Francis Scott Fitzgerald e sua moglie Zelda. Grazie a loro, Gil entrerà in contatto con l'affascinate universo artistico della Parigi anni Venti e soprattutto con Adriana, bellissima aspirante stilista che è stata l'amante e la musa ispiratrice di artisti come Modigliani e Picasso e scrittori come Ernest Hemingway. Grazie ai 'nuovi amici', Gil cambierà radicalmente la sua visione della vita. Critica: "I miracoli esistono ancora, anche se bisogna aspettare che il campanile suoni mezzanotte. Ce lo ricorda Woody Allen con 'Midnight in Paris' (appunto, 'Mezzanotte a Parigi'), che ha aperto in allegria questo 64 festival di Cannes. (...) L'abilità di Woody Allen come sceneggiatore assicura una serie di battute e gag a raffica, dalle 'lezioni' di vita e letteratura fatte da Hemingway allo scambio di idee tra Gertrud Stein e Picasso che discutono di un quadro ultra-astratto come se si trovassero davanti a un ritratto ultra-realista, dalle teorizzazioni di Dalí (Adrien Brody) allo stupore di Buñuel (Adrien de Van) di fronte al soggetto dell'Angelo sterminatore che Gil gli propone 'a futura memoria'. Ma il vero piacere del film è soprattutto in questa libertà assoluta che offre a Woody Allen la possibilità di 'giocare' con una serie di mostri sacri della cultura novecentesca (...) senza preoccuparsi di sembrare irriverente o pedante." (Paolo Mereghetti, 'Il Corriere della Sera', 12 maggio 2011) Maledimiele (Italia 2010) di Marco Pozzi genere: Drammatico 106 minuti tematiche:Famiglia, Amicizia, Disturbi alimentari. Sinossi: Sara è un'adolescente affetta da disturbi alimentari. In seguito a una delusione amorosa ha deciso di raggiungere il peso ideale di 38 chili e, giorno dopo giorno, vive con sempre maggior impegno il regime dietetico autoimposto e la dedizione allo sport e all'attività fisica. I suoi genitori, un medico oculista e una gallerista che opera nel sociale, sono troppo coinvolti dal lavoro e da un'evidente crisi coniugale per rendersi conto dei problemi della figlia. Ma anche le due migliori amiche fanno fatica a leggere al di sotto dei suoi sorrisi e del comportamento da studentessa modello. È infatti nei lunghi momenti di solitudine che Sara confessa a se stessa e alle pagine di un blog le proprie tensioni legate all'apparenza e il naturale bisogno di affetto. Si tende a guardare con un certo sospetto quei film che nascono da un problema sociale o da necessità divulgative, preoccupati dalla possibilità che la strada lastricata di buone intenzioni conduca comunque all'inferno del cattivo cinema. E invece, pur non sfuggendo in toto alle trappole del pedagogismo, Maledimiele riesce a smarcarsi dai toni dottrinali da Pubblicità Progresso grazie soprattutto a un lavoro che privilegia le immagini alle situazioni, la connotazione di un'atmosfera tesa e rigida piuttosto che lo schematismo del “prodotto per giovani”. Il titolo richiama alla mente una canzone degli Afterhours, ma fa in realtà riferimento al primo periodo dell'anoressia, detto “luna di miele”, in quanto il malessere si nasconde dietro una superficie dolce e

una certa serenità d'animo. Un ossimoro rappresentativo anche del doppio registro scelto dal regista, che alterna la costruzione della dimensione psicologica interiore con il racconto adolescenziale della routine familiare e scolastica. Bella Addormentata (Italia 2012) di Marco Bellocchio genere: Drammatico 110 minuti tematiche:Autodeterminazione, Vita e Morte, Reazione al Dolore, Riscoperta del valore della Vita, Adesione ad idealismi. Sinossi: Sullo sfondo della drammatica vicenda di Eluana Englaro - in coma vegetativo per 17 anni e morta il 9 febbraio 2009, per interruzione dei suoi supporti vitali - si snodano le storie di diversi personaggi collegati emozionalmente al caso. L'approvazione o meno di una legge manda in crisi un senatore, diviso tra la fedeltà al partito o alla sua coscienza; e, aggiunto a questo, la figlia Maria si batte strenuamente per la vita di Eluana protestando di fronte alla clinica in cui è ricoverata. Ma Maria, ironia della sorte, si innamorerà proprio del 'nemico' Roberto, schierato dalla parte di chi è a favore della morte della ragazza. Parallelamente, scorre sia la vicenda di una grande attrice che, sostenuta dalla fede, spera vivamente nella guarigione della figlia, da anni in coma irreversibile; sia quella della disperata Rossa, che decisa a morire cerca di superare le obiezioni poste da un giovane medico, di nome Pallido. Note: Premio Brian Alla 69. Mostra Internazionale D'arte Cinematografica Di Venezia (2012). Fabrizio Falco ha ottenuto Il Premio Marcello Mastroianni (Anche Per "È Stato Il Figlio" di Daniele Ciprì). Cesare deve morire (Italia 2012) di Paolo Taviani, Vittorio Taviani genere: Docu-fiction tematiche: Importanza dell’arte teatrale come elemento di redenzione e catarsi, Società, Letteratura Sinossi: Nel teatro all'interno del carcere romano di Rebibbia si conclude la rappresentazione del “Giulio Cesare” di Shakespeare. I detenuti/attori fanno rientro nelle loro celle. Sei mesi prima: il direttore del carcere espone il progetto teatrale dell'anno ai detenuti che intendono partecipare. Seguono i provini nel corso dei quali si chiede ad ogni aspirante attore di declinare le proprie generalità con due modalità emotive diverse. Completata la selezione si procede con l'assegnazione dei ruoli chiedendo ad ognuno di imparare la parte nel proprio dialetto di origine. Progressivamente il “Giulio Cesare” shakesperiano prende corpo. I fratelli Taviani erano certamente consapevoli delle numerose testimonianze, in gran parte documentaristiche, che anche in Italia hanno mostrato a chi non ha mai messo piede in un carcere come il teatro rappresenti un strumento principe per il percorso di reinserimento del detenuto. Quando poi si pensa a una fusione di fiction e documentario la mente va al piuttosto recente e sicuramente riuscito film di Davide Ferrario Tutta colpa di Giuda. I Taviani scelgono la strada del work in progress utilizzando coraggiosamente l'ormai antinaturalistico (e televisivamente poco gradito) bianco e nero. L'originalità della loro ricerca sta nella cifra quasi pirandelliana con la quale cercano la verità nella finzione. Questi uomini che mettono la loro faccia e anche la loro fedina penale (sovrascritta sullo schermo) in pubblico si ritrovano, inizialmente in modo inconsapevole, a cercare e infine a trovare se stessi nelle parole del bardo divenute loro più vicine grazie all'uso dell'espressione dialettale. Frasi scritte centinaia di anni fa incidono sul presente nel modo che Jan Kott attribuiva loro nel saggio del 1964 dal titolo “Shakespeare nostro contemporaneo”. Ogni detenuto ‘sente' e dice le battute come se sgorgassero dal suo intimo così che (ad esempio) Giovanni Arcuri è se stesso e Cesare al contempo e la presenza del regista Cavalli e dell'ex detenuto e ora attore Striano nel ruolo di Bruto non stonano nel contesto. La ricerca della verità nella finzione si trasforma in finzione che pretende di palesare delle verità. Shakespeare aveva già splendidamente ottenuto il risultato. Romanzo di una strage (Italia 2012.) di Marco Tullio Giordana genere: Drammatico, durata 129 min

tematiche: Giustizia, Società, Politica, Ricostruzione storica. Sinossi: Basato su una minuziosa ricostruzione dei fatti, il film narra il contesto e le conseguenze della bomba esplosa alla Banca Nazionale dell'Agricoltura di piazza Fontana a Milano, il 12 dicembre 1969, che causò 17 vittime e un'ottantina di feriti, inaugurando la cosiddetta "strategia delle tensione". La bomba, considerata inizialmente di matrice anarchica, finì invece per rivelarsi, tra mille ostacoli e depistaggi, di matrice neofascista. Figure centrali del racconto sono quelle dell'anarchico Giuseppe Pinelli, che precipitò dal quarto piano della questura di Milano in circostanze mai veramente chiarite, e del commissario della Squadra politica Luigi Calabresi, al quale fu addebitata la responsabilità morale del terribile episodio. Luigi Calabresi proseguì per proprio conto le indagini sulla bomba di piazza Fontana finché non venne assassinato nel 1972. Critica "La scena autobiografica del tram è per paradosso la più genialmente visionaria di 'Romanzo di una strage', uno dei rari film da vedere per poterne discutere. Ci voleva coraggio per fare a distanza di quarant'anni il primo film su Piazza Fontana ed è indubbio che Giordana e gli sceneggiatori Rulli e Petraglia ne abbiano avuto. Ma forse ne occorreva una dose supplementare per affrontare un vero viaggio negli orrori dell'eterna guerra civile italiana. Dove il film lascia perplessi è nell'estendere il mistero ai fatti storici. Nessun mistero, nessuna doppia pista bipartisan, a cavallo fra anarchici e neo fascisti, come si ipotizza nel finale del film. Sostenere queste tesi non serve a pacificare gli animi, com'è forse nelle intenzioni di Rulli e Petraglia, ma soltanto a spargere un inaccettabile perdonismo generale." (Curzio Maltese, 'La Repubblica', 30 marzo 2012) Diaz Non pulire questo sangue (Italia 2012) di: Daniele Vicari genere: Drammatico tematiche: Giovani, Società, Libertà, Diritti Sinossi: Sabato 21 luglio 2001, ultimo giorno del G8 di Genova, poco prima della mezzanotte, più di 300 operatori delle forze dell’ordine fanno irruzione nel complesso scolastico “Diaz”. In testa c’è il VII nucleo, seguono gli agenti della Digos e della mobile mentre i carabinieri circondano l’edificio. In quella che il comandante Fournier definisce “una macelleria messicana” vengono arrestate e picchiate 93 persone sebbene non abbiano opposto alcuna resistenza, in gran parte si tratta di ragazzi e giornalisti stranieri (per lo più tedeschi, francesi e inglesi) che stanno dormendo. Il verbale della polizia parla di “perquisizione” perché si sospetta la presenza di black block nell’edificio. La portavoce della Questura in conferenza stampa dirà che i 63 referti medici agli atti della Polizia Giudiziaria sono dovuti a ferite pregresse. Molti dei presunti black block scoprono solo in ospedale di essere stati arrestati per associazione a delinquere finalizzata alla devastazione e al saccheggio, resistenza aggravata e porto d’armi. Dopo il pestaggio nella scuola e le torture in ospedale, una cinquantina di arrestati vivono l’inferno delle torture nella caserma lager di Bolzaneto. I “prigionieri”, solo dopo diversi giorni vengono rimpatriati nelle proprie nazioni con l’accusa di terrorismo. Valutazione: Alessandro Mantovani, giornalista di cronaca giudiziaria, ha seguito il processo e ne ha ricostruito la storia attraverso le parole dei protagonisti (poliziotti, giudici, avvocati, manifestanti) dimostrando infine che la strategia repressiva messa in campo al G8 e alla Diaz ha prodotto notevoli risultati: la fiducia delle forze politiche nei funzionari imputati non è mai venuta meno, le loro carriere sono proseguite per lo più come se nulla fosse e il movimento no global subì a Genova una sconfitta storica dalla quale non si è mai più ripreso. Monsieur Lazhar ( Canada 2011) di: Philippe Falardeau genere: Drammatico, durata 94 min tematiche: Scuola, Rapporto insegnanti alunni, elaborazione del lutto Sinossi: Bachir Lazhar è un algerino di 50 anni rifugiato in Canada. Dopo aver letto su un giornale che un'insegnante delle scuole elementari è venuta a mancare, Bachir si propone come sostituto ed entra così in contatto con una classe di bambini fragili e scossi, ma pieni di risorse. Il nuovo insegnante

riuscirà pian piano a conquistare la fiducia di alunni e corpo docenti, ma nessuno sa che da un momento all'altro potrebbe essere espulso dal Paese... Acciaio.(Italia 2012) di: Stefano Mordini genere: Drammatico, durata 95 min tematiche: Adolescenza, Società, Mondo del lavoro operaio Sinossi: Trama Piombino. Anna e Francesca, amiche inseparabili, sono due adolescenti che vivono nelle case popolari di via Stalingrado, sullo sfondo delle acciaierie che danno lavoro e disperazione a mezza città. Si sono trovate e scelte, anche perché avere quattordici anni è difficile e in quel posto il massimo che puoi desiderare è una serata al 'pattinodromo', o avere un fratello che comanda il branco, oppure trovare il tuo nome scritto su una panchina. Ma soprattutto, Anna e Francesca sono alle prese con i primi cambiamenti e i dolorosi passaggi verso l'età adulta: il proprio corpo che cambia, la sofferenza che può provocare il primo amore, la difficoltà di riuscire a mantenere salda un'amicizia. Nel frattempo Alessio, il fratello di Anna, un operaio che ancora si ostina a credere nei valori del lavoro e che potrebbe avere tutte le ragazze del paese, si ostina a pensare all'unica che ha perduto, il sogno della sua vita, Elena. Poi, un giorno, l'amore arriva potente e inaspettato per tutti e la vita prende un'accelerata improvvisa. Tratto dal romanzo omonimo di Silvia Avallone vincitore, tra gli altri, del Premio Campiello Opera Prima e tradotto in 18 lingue Acciaio è un film che ci ricorda la difficoltà del crescere inserendola in un contesto che, fino a poco tempo prima dell'uscita del film, sembrava essere quasi negato nel nostro Paese. Perché la cosiddetta ‘classe operaia' sembrava essere uscita non solo dal cerchio degli interessi dei mezzi di comunicazione ma addirittura dalla realtà. L’Onda (Germania 2008) di: di Dennis Gansel genere: Drammatico durata 101 min tematiche:Scuola, Storia, Pedagogia, Politica Sinossi: Germania. Il professor Rainer Wegner, insegnante in un istituto superiore, come parte del programma scolastico deve tenere un seminario di una settimana sull'Autocrazia. Per aiutare i ragazzi a comprendere il fenomeno - che in Germania è ben noto per le conseguenze relative alla fondazione del partito Nazional Socialista e alla successiva dittatura di Hitler - Wegner sceglie di far mettere in pratica ai ragazzi un esperimento: creare in classe un movimento, che loro chiameranno 'l'Onda', caratterizzato da un simbolo e da un saluto particolare, dall'utilizzo di un'uniforme e dall'obbedienza ad alcune rigide regole di disciplina. Il movimento si espande velocemente, non solo all'interno della classe ma nell'intera scuola, soprattutto per il potere aggregante e l'accettazione nel gruppo da parte di elementi normalmente ignorati o sbeffeggiati - per origine, razza o debolezza caratteriale - finché la situazione degenera... Critica "'L'Onda' è un film coinvolgente sul piano spettacolare, serio e acuto nel trattamento della materia. Centra in pieno il nocciolo della genesi dei regimi; più che una precisa ideologia, dei simboli di appartenenza: un nome, un'uniforme, un simbolo, un saluto. Ciò che lo indebolisce un po' è il - come dire? - contrappasso della (lodevole) intenzione didascalica, che fa scivolare l'ultima parte verso una sorta di lezione dove il professore ci spiega quel che è successo e verso un epilogo melodrammatico. Detto ciò il film è duro, efficace e merita senz'altro la visita." (Roberto Nepoti, 'la Repubblica') La nave dolce ( Italia, Albania 2012) di: Daniele Vicari genere: Documentario, durata 90 min tematiche:Immigrazione, Società, Economia Sinossi: Il 7 agosto del 1991 la Vlora, mercantile di ritorno da Cuba, arriva a Durazzo con la stiva piena di zucchero. Durante il pieno delle operazioni di scarico, una marea di persone prende letteralmente d'assalto la nave: uomini, donne, ragazzi e bambini cercano di salire in tutti i modi. Eva e il marito si arrampicano lungo le cime d'ormeggio; Kledi, un ragazzino che si trova lì per caso, incuriosito segue la folla diretta verso la nave; il piccolo Ali sale a bordo con la famiglia e, lo stesso, fa il

giovane regista Robert insieme ai compagni di studi. L'enorme folla costringe, allora, il capitano Halim Malaqi a invertire subito la rotta in direzione dell'Italia. Il viaggio si rivela un incubo: il motore centrale è in avaria, non c'è cibo né acqua, solo zucchero. Aggiunto a tutto questo, il sole d'agosto brucia il pontile. La notte, altrettanto, non risparmia problemi: il radar è fuori uso, ma il capitano fortunatamente riesce ad evitare una collisione. Finalmente l'8 agosto, la nave, carica di ventimila persone, giunge al porto di Bari. Visto dal porto, il mercantile appare straboccante di gente. Senza aspettare che le operazioni di attracco siano ultimate, qualcuno si butta subito in mare per arrivare a nuoto sulla terraferma; c'è, poi, chi intona cori di "Italia, Italia" uniti a segni di vittoria simulati con le dita. Tuttavia, quanto succede dopo non è quello che ognuno di quegli albanesi avrebbe sperato. Dopo lunghe operazioni di sgombero del porto, tutti vengono rinchiusi in uno stadio di calcio per poi essere rimpatriati. La maggior parte di coloro che sono saliti su questa nave sono stati rispediti indietro ma, a distanza di ventun'anni, tanti continuano a sfidare la sorte tentando la traversata. Note: Proiezione speciale, Fuori Concorso, alla 69. Mostra Internazionale D'arte Cinematografica di Venezia (2012), ha Ricevuto Il Premio Francesco Pasinetti (Sngci) come Miglior Documentario e il Biografilm Lancia Award (Ex Aequo con "Bad25" di Spike Lee).

DBScuola/Giovani Percorsi Cinematografici per la scuola superiore Tematiche comuni Cinema Storia

• The Lady • La nave dolce • Le vite degli altri

Cinema: Famiglia e Intercultura

• Almanya • Male di Miele

Cinema Cultura e Letteratura

• L’Ultimo re (Proiezione dell’adattamento teatrale de Le Troiane di Seneca)

• Midnight in Paris

Cinema Società e Politica • Monsieur Lazhar • Bella Addormentata • Cesare deve morire • Romanzo di una strage • Diaz • Acciaio • L’onda

Cinema e tema della Crisi Il Neorealismo italiano come esempio di creatività vincente sviluppatasi in una condizione di estrema difficoltà sociale ed economica

• Ladri di biciclette • Roma città Aperta • Umberto D • Miracolo a Milan

Info: Costi del Progetto I costi sono relativi a ciascun alunno (prevedendo gratuità per insegnanti accompagnatori ed alunni in situazione di handicap):

- ABBONAMENTO 3 FILM (3 proiezioni a scelta) € 9,00 - SINGOLA PROIEZIONE € 3,50

NB Le proiezioni dei film si svolgeranno con un minimo di n. 150 spettatori paganti.

DBScuola/Info e Prenotazioni Cooperativa don Bosco/CineTeatro DB d’Essai (Rif. Cristiana Calogiuri e Anna Maria D’Antona) Via dei Salesiani, 4 – LECCE Telefono/Fax: 0832.390557 (martedì e giovedì dalle 9.00 alle 12.00 e tutti i giorni dalle 19.00 alle 22.00) Telefono mobile: 329.6111826 (Cristiana Calogiuri) 320 8687145 (Anna Maria D’Antona) Email: [email protected] - Sito: www.dbdessai.it

DBScuola Percorsi Cinematografici a.s. 2011-12

Scheda di Prenotazione Spettacoli

Da inviare (previa telefonata) a mezzo fax: 0832.390557 o e-mail: [email protected]

La Scuola: ……….…..………………………………………….………………………………

della Città di……………………………, sita in Via…………………………………………

Tel. …………………………………….., Fax. …………..…………………………

Inserita nel Percorso/Progetto:

…………………………………………………………………. (nome del Percorso/Progetto)

per alunni di età compresa tra i ……… ed i ……… anni

Docente di riferimento: …………………………………………………………………

Recapito telefonico del docente: ……………………………………………………….

Recapito di posta elettronica: ……………………………………………………........

Prenota la sala del CineTeatro DB D’Essai di Lecce per:

Alunni paganti: n. ..……………………………..………….……………

Alunni non paganti: n. ..……………………………..………….……………

Insegnanti accompagnatori: n. ..………………………………….………

Per le seguenti date e proiezioni/spettacoli associati *:

giorno mese Titolo Film/Opera Lirica

Luogo e data

………………………….. Firma:

…………………………………………………

*le date richieste dovranno essere confermate da questa organizzazione

DBScuola/Giovani

Percorsi Cinematografici per la scuola superiore a.s. 2012/13

Progetto: David di Donatello [percorso speciale Giuria Provinciale Premio David Giovani] Il CineTeatro ‘dB d’essai’ di Lecce è anche quest’anno sede provinciale della Giuria del David Giovani, premio che le scuole assegnano nell’ambito del David di Donatello - Premio del Cinema Italiano. Per l’edizione 2012/13, la Giuria del premio David Giovani della provincia di Lecce sarà composta da 100 studenti delle scuole superiori di Lecce e provincia, che avranno l’opportunità, durante tutto l’anno scolastico, di:

- assistere gratuitamente ogni Giovedì alla proiezione di uno dei film in concorso; - partecipare al progetto di Educazione all’Immagine Filmica curato dal CineTeatro dB d’Essai e

finalizzato a fornire gli strumenti concettuali per una valutazione finale consapevole; - incontrare esperti del settore ed autori; - ricevere un attestato di Credito Formativo rilasciato dall’Ente David di Donatello; - partecipare al un concorso finale per essere giurato all’assegnazione del Leoncino1 d’0ro alla

prossima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia (premio assegnato ad uno dei nostri giurati nelle edizioni: 2001-2, 2003-4, 2005-6), per essere giurato alla Festa del Cinema di Roma (premio assegnato ad uno dei nostri giurati nell’edizione 2005-6) o per partecipare al Campus Cinema Giovani di Agis Scuola (premio assegnato ad uno dei nostri giurati nell’edizione 2006-7 e nel 2009/10).

Come nelle le scorse edizioni, invitiamo tutti gli Istituti Superiori di Lecce e provincia a scegliere un gruppo di studenti (rif. Scheda allegata):

- che compiano 18 anni entro e non oltre il 25 agosto 2013; - che siano fortemente motivati a partecipare all’iniziativa; - che possano garantire una costante presenza alle proiezioni che si terranno ogni giovedì

pomeriggio, dalle ore 17.30 alle ore 20.00 a partire dal mese di ottobre 2012. Vi chiediamo, inoltre, di comunicare - rinviandoci la scheda in allegato - entro sabato 6 ottobre p.v., un docente di riferimento per l’attività suddetta, il quale avrà l’unico incarico di comunicare i nominativi dei giovani scelti e potrà assistere gratuitamente alle proiezioni dei film in concorso presentando al nostro botteghino la tessera di ‘docente’ che gli verrà rilasciata.

1 Il Premio assegnato dagli studenti alla Mostra del Cinema di Venezia

Scheda docente di riferimento Da inviare entro e non oltre il 30 settembre 2011

a mezzo fax: 0832.390557 o e-mail: [email protected]

Nome: ………………………………………………………………….………………………………

Cognome: …………………………………………………………….…………………………….

Istituto: …………………………………………………………….………………………………..

Materia di insegnamento: ……………………………………………………………………..

Recapito telefonico: ……………………………………………………………………………..

Recapito di posta elettronica: …………………………………………………….............

Firma: ……………………………………………………………….

AUTORIZZAZIONE AL TRATTEMENTO DEI DATI

Autorizzo la Cooperativa don Bosco al trattamento dei miei dati personali ai sensi della

vigente normativa sulla privacy (D. Lgs. 196/03).

Lecce, …………………………….

Firma: ……………………………………………………………

Nominativi Giuria David Giovani ‘13 Da inviare entro e non oltre il 6 ottobre 2012

a mezzo fax: 0832.390557 o e-mail: [email protected]

Istituto: …………………………………………………………

Docente di riferimento: ………………………………………………………………….

Cognome e nome Luogo e data di nascita classe 1 2 3 4 5 6 7 8 9

10 11 12 13 14 15

Nomi proposti nel caso dovessero esserci ulteriori posti disponibili 16 17 18 19 20

NB Si prega di scrivere in modo leggibile (preferibilmente in stampatello), facendo attenzione al cognome e alla data di nascita.