Db basket numero 1

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Notiziario semiserio del LLOYD ITALICO DON BOSCO GENOVA la prima squadra di basket in carrozzina in Liguria Numero 1 GENNAIO 2013 COACH’S CORNER Lo sapevate che nel basket in carrozzina: Un giocatore può avanzare sul campo con la palla viva in qualunque direzione entro i seguenti limiti: il numero delle spinte mentre è in possesso di pal- la non deve essere superiore a due; qualsiasi movimento di giro deve essere conside- rato una parte del palleggio e limitato a due spinte consecutive senza far rimbalzare la palla. Ti racconto una fiaba …. LO HandicapOBBIT Andata e ritorno (storia in chiave fantasy del Lloyd Italico Don Bosco Genova) “il Trovatore” Amichevole di Natale: SFIORATA LA RISSA!!!!! Zizzaniaman >> 3 Sabato 12 gennaio 2013 ore 18:00 Palazzetto dello sport di Manesseno DERBY ECCLESIALE!!! ilVdM >> 2 Bimbo stava tranquillo seduto sulla sua carrozzina. Beato fumava la sua erba pipa sull’uscio di casa, quando arrivò Barban- dalf, un famoso stregone bianco, che gli pro- pose di prendere parte ad un’avventura. Barbandalf aveva nel suo sacco una strana sfera suddivisa a spicchi. Un oggetto di co- lore arancione che rimbalzando sul pavi- mento produceva uno strano e coinvolgente rumore. Lo stregone disse “Bimbo, ti faccio dono di questo oggetto, esso ti condurrà in giro per il mondo con lui affronterai mille e più mille avventure, io sarò insieme a te. Così come era arrivato lo stregone sparì. prosegue a pagina 4 BABBO NATALE E LA SUA VISITA AL MINIBASKET Siamo lieti di comuni- care agli amici del mi- nibasket che le fotogra- fie, fatte con mezzi as- sai rudimentali ma con tanta buona volontà, saranno disponibili tramite CD che faremo girare tra i genitori. Potrete così scaricare le foto che più vi inte- ressano. Avremmo vo- luto pubblicarle sul gruppo face book “Basket in carrozzina GenovaLloyd Italico Don Bosco” ma abbia- mo ritenuto più opportuno preservare la privacy dei bimbi. Ai nostri piccoli grandi amici nonché accaniti sostenitori, sempre più coin- volti nelle nostre iniziative, diciamo che avendo visto Babbo Natale all’opera, siamo sulle sue tracce. Stiamo cercandolo per offrirgli un posto in squadra. Tanto lavora una volta sola ed in un periodo ben preciso. Ci sono tanti modi per raccontare una sto- ria. Noi vogliamo narrare quella della no- stra squadra in chiave fantasy, genere nel quale gli elementi dominanti sono il mito, l’immaginazione, il surreale. Fingeremo di avere trovato un antico mano- scritto, redatto da un trovatore in un’epoca remota, il cui nome non si rammenta. Sa- ranno fonte d’ispirazione gli scritti di colui che può ritenersi il maestro della fantasy: J.R.R. Tolkien. Proveremo a rapirvi in un mondo dove la diversità è nulla e nulla è diverso. CENTRO ESTETICO SPECIALIZZATO MANI PIEDI VISO Via Montebello 9 16033 Lavagna (Ge) Tel.n. 0185392274 face book glamourmanicure

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Notiziario semiserio del LLOYD ITALICO DON BOSCO GENOVA

la prima squadra di basket in carrozzina in Liguria

Numero 1

GENNAIO 2013

COACH’S CORNER Lo sapevate che nel basket in carrozzina:

Un giocatore può avanzare sul campo con la palla

viva in qualunque direzione entro i seguenti limiti:

il numero delle spinte mentre è in possesso di pal-

la non deve essere superiore a due;

qualsiasi movimento di giro deve essere conside-

rato una parte del palleggio e limitato a due spinte

consecutive senza far rimbalzare la palla.

Ti racconto una fiaba ….

LO HandicapOBBIT

Andata e ritorno (storia in chiave fantasy del

Lloyd Italico Don Bosco Genova)

“il Trovatore”

Amichevole di Natale:

SFIORATA LA RISSA!!!!!

Zizzaniaman >> 3

Sabato 12 gennaio 2013

ore 18:00

Palazzetto dello sport

di Manesseno

DERBY ECCLESIALE!!! ilVdM >> 2

“Bimbo stava tranquillo seduto sulla sua

carrozzina. Beato fumava la sua erba pipa

sull’uscio di casa, quando arrivò Barban-

dalf, un famoso stregone bianco, che gli pro-

pose di prendere parte ad un’avventura.

Barbandalf aveva nel suo sacco una strana

sfera suddivisa a spicchi. Un oggetto di co-

lore arancione che rimbalzando sul pavi-

mento produceva uno strano e coinvolgente

rumore. Lo stregone disse “Bimbo, ti faccio

dono di questo oggetto, esso ti condurrà in

giro per il mondo con lui affronterai mille e

più mille avventure, io sarò insieme a te.

Così come era arrivato lo stregone sparì.

prosegue a pagina 4

BABBO NATALE

E LA SUA VISITA AL MINIBASKET Siamo lieti di comuni-

care agli amici del mi-

nibasket che le fotogra-

fie, fatte con mezzi as-

sai rudimentali ma con

tanta buona volontà,

saranno disponibili

tramite CD che faremo

girare tra i genitori.

Potrete così scaricare

le foto che più vi inte-

ressano. Avremmo vo-

luto pubblicarle sul

gruppo face book

“Basket in carrozzina

Genova—Lloyd Italico

Don Bosco” ma abbia-

mo ritenuto più opportuno preservare la privacy dei bimbi.

Ai nostri piccoli grandi amici nonché accaniti sostenitori, sempre più coin-

volti nelle nostre iniziative, diciamo che avendo visto Babbo Natale

all’opera, siamo sulle sue tracce. Stiamo cercandolo per offrirgli un posto

in squadra. Tanto lavora una volta sola ed in un periodo ben preciso.

Ci sono tanti modi per raccontare una sto-

ria. Noi vogliamo narrare quella della no-

stra squadra in chiave fantasy, genere nel

quale gli elementi dominanti sono il mito,

l’immaginazione, il surreale.

Fingeremo di avere trovato un antico mano-

scritto, redatto da un trovatore in un’epoca

remota, il cui nome non si rammenta. Sa-

ranno fonte d’ispirazione gli scritti di colui

che può ritenersi il maestro della fantasy:

J.R.R. Tolkien.

Proveremo a rapirvi in un mondo dove la

diversità è nulla e nulla è diverso.

CENTRO ESTETICO

SPECIALIZZATO

MANI PIEDI VISO

Via Montebello 9

16033 Lavagna (Ge)

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Notiziario semiserio del LLOYD ITALICO DON BOSCO GENOVA la prima squadra di basket in carrozzina in Liguria

Pagina 2

Che siamo irreverenti ve ne sarete

già accorti. Nella presentazione ci

siamo definiti: “beffardi. cinici,

sprezzanti, umili e superbi, danna-

tamente belli”. Belli?

Diciamo che sappiamo ironizzare.

Senza offesa per nessuno abbiamo

definito questo incontro “derby

ecclesiale”. Non avendo rivali in

Liguria qualcuno dovevamo trova-

re per fare un derby e dunque ecco-

lo qua: ASD Don Orione, poco im-

porta se di Roma.

Con fare sarcastico abbiamo acco-

stato le foto dei due santi per rap-

presentare la partita che si svolge-

rà sabato 12 gennaio 2013.

Ironicamente abbiamo cercato due

frasi che si rifacessero ai loro pre-

dicamenti ritagliandoli al nostro

caso. Don Bosco invita ad operare

per non arrossire e dunque incita

alla vittoria, Don Orione ad andare

avanti così per “camminare” bene.

Sì c’è molta ironia.

Molta buona ironia.

Due scuole cestistiche nate sotto

l’egida del cattolicesimo, dei suoi

insegnamenti, scuole cresciute ne-

gli oratori, impregnate di catechi-

smo, valori che non sono andati

dispersi. Non saremo degli assidui

frequentatori di funzioni religiose

ma ognuno a modo suo osserva la

fede e, soprattutto, crede in quello

che fa.

Quella che andiamo ad affrontare

non sarà una crociata ma lo scon-

tro Don Bosco vs Don Orione .è

alquanto singolare. Non facile scri-

verne solo in termini cestistici, ci

proveremo, d’altro canto in panchi-

na vanno i Coach mica i padri fon-

datori.

Due squadre a pari punti. Lloyd

Italico Don Bosco Genova sempre a

segno in trasferta, ASD Don Orio-

ne uguale in casa. Stessi gli avver-

sari sconfitti: Laumas GiocoParma

e Millennium Basket Padova.

I capitolini costitui-

scono un team ben

consolidato e realtà

nel campionato di A2

già affermata. I ge-

novesi de “la banda

Carbone” freschi di

promozione, entusia-

sti, grintosi, motiva-

ti, in cerca della pri-

ma vittoria tra le

mura amiche.

Unico precedente tra

le due compagini

parecchi anni addie-

tro, campionato di

serie B. Vittorioso

andata e ritorno

l’ASD Don Orione,

quelli erano altri

tempi.

Assisteremo sicura-

mente ad un bell’incontro sabato

12 gennaio, gara che accenderà di

passione il Palazzetto dello sport di

Manesseno.

Gli scontri non mancheranno di

sicuro siamo certi tuttavia che al

termine della gara non vi sarà al-

cun scisma, né sarà necessario in-

dire alcun Concilio per riappacifi-

care le due compagini.

Si ci troverà in qualche locale a

bere e fare “casino” … magari al

“Puledro Impennato”.

ilVdM

Sabato 12 gennaio

DERBY ECCLESIALE

LLOYD ITALICO

DON BOSCO GENOVA

Operate oggi in modo che non abbiate

ad arrossire domani

ASD

DON ORIONE ROMA

Andate avanti così, senza meticolosità,

che camminerete bene

Calendario 5^ giornata sabato 12 gennaio 2013

ed i nostri pronostici

HB UICEP Torino—Laumas GiocoParma 2

Millennium Basket Padova—PDM Treviso 2

SBS Siemens Bergamo—Pol.Nordest Castelvecchio 1

Lloyd Italico Don Bosco Ge —ASD Don Orione Roma 1

Palazzetto dello sport di Manesseno ore 18:00

INGRESSO GRATUITO

CLASSIFICA

Polisportiva Nordest Castelvecchio 8

LLOYD ITALICO DON BOSCO GENOVA* 4

ASD Don Orione Roma 4

PDM Treviso 4

HB UICEP Torino 4

SBS Siemens Bergamo* 4

Laumas GiocoParma 2

Millennium Basket Padova 0

*una partita in meno

PROSSIMO TURNO sabato 19/01/2013

Pol.Nordest Castelvecchio—Millennium Basket Padova

Laumas GiocoParma - SBS Siemens Bergamo

ASD Don Orione Roma - HB UICEP Torino

Lloyd Italico Don Bosco Ge—PDM Treviso

Page 3: Db basket numero 1

Chi sia stato a proporre l’idea più non si

rammenta e se anche dovesse emerge-

re il nome preferirà che cali l’oblio.

Tutto potevasi immaginare ma non che

i nostri arrivassero a litigare, con quali

sceneggiate poi, per un’amichevole

disputata a ranghi misti.

Appuntamento giovedì 20 dicembre ore

19:30 nel “covo”.

Tassativo portare entrambe le divise

ufficiali da gioco bisogna fare la foto

della squadra e, come se non bastasse,

ogni giocatore dovrà fare una singola

foto. I più convinti domandano se tale

adempimento possa ricondursi ad una

introduzione della squadra nel prossimo

album di figurine già pensando ad un

congruo ritocco dell’ingaggio, agli in-

troiti pubblicitari che ne deriveranno ed

agli spot televisivi da girare.

Tutti presenti. Ciascuno con la tenuta

rossa, quella usata in trasferta che reca

sulla schiena la scritta della nostra cit-

tà: GENOVA, ed anche con la tenuta

bianca usata nelle partite casalinghe

che riporta sul retro il cognome del

giocatore.

Solito casino nel disporsi per fare la

foto, i lunghi fremono alle spalle dei

piccoli, temono di non riuscire bene in

fotografia manco dovessero apparire su

una rivista di moda. Alla fine il fotogra-

fo ufficiale del Team manoferma Enrico

Nicolini riesce a scattare le fatidiche

foto. Finalmente si ci predispone per

giocare. In maglia bianca: Coach Marco

Carbone, il Purgatore Filippo Carossino,

Bimbo Claudio Puppo, il Gigante di A-

matrice Roberto Scagnoli, la mente

Matteo Fiorino, a rubare l’ambito posto

in panchina Alessio Jesus Marchelli.

Con la maglia rossa: il Capitano Anto-

nio Serio, il Veterano Manrico Gianelli,

Fenomeno Andrea Giaretti, Bulldozer

Nicolò Arena, il Foresto Mattia Sala.

Tristemente a bordo campo “promessa”

Marco Nicolini ancora convalescente da

un piccolo intervento. Avvistato in tri-

buna amnesy Andrea Stefan.

Al tavolo della giuria la coppia Fabrizio

Carossino e Walter Giaretti rispettiva-

mente padri del Purgatore e del Feno-

meno. Nell’inconsueto ruolo di arbitro il

Cecchino Daniele Pedemonte che, per

preservare quanto gli resta degli arti

inferiori, è costretto ad

arbitrare ben distante

dal campo da gioco

pure sprovvisto del

fischietto. Sugli spalti

parenti ed amici. Pri-

mo battibecco: a chi

spetta essere la squa-

dra di casa? Belin la

m a g l i a b i a n c a

l’abbiamo noi dunque

siamo la squadra di

casa—dice Coach Car-

bone—Dico proprio di

no guarda cosa c’è

scritto sulla schiena

della nostra: Genova!

—risponde Capitan

Serio.

Primo match point a

favore dei rossi!

Si va alla palla a due, Pedemonte, fine

conoscitore di quanto passa nelle teste

dei suoi compagni di squadra, lancia la

palla e fugge verso le tribune. Meglio

un arbitro a distanza che un giocatore

accoppato.

La gara inizia con molta animosità,

nessuno vuole perdere, tutti si sentono

campioni. Subito un paio di palloni per

il veterano che come consuetudine non

centra il canestro. Coach Carbone esor-

ta i suoi a non presidiare la fascia dove

opera il Gianelli tanto da quella parte

non si passa, nel senso che il volente-

roso veterano non ne mette dentro

una. Il Capitano Antonio Serio rimbrot-

ta il giocatore che difende insieme a lui

che non azzecca nulla. Chi sara costui?

Sempre l’88, Manrico il veterano.

Gran casino in campo, ogni decisione

dell’arbitro viene contestata, i volente-

rosi giudici al tavolo fanno confusione

con il tabellone e pure il punteggio è

sempre in discussione.

I giocatori non si risparmiano lazzi ed

insulti, arbitro e spettatori sgomenti.

Le squadre paiono adottare il famoso

metodo a “bizona” di Oronzo Canà

“ognuno come gli pare”.

Il gigante di Amatrice interpreta la re-

gola della palla contesa a modo suo,

dapprima strappa pallone e FantAndrea

Giaretti dalla sedia, poi ingaggia un

furioso corpo a corpo con Bulldozer

Arena. 3 secondi, colpi da tutte le parti,

falli in ogni zona del campo, nessun

richiamo né tiro libero, la partita è uno

spettacolo tragicomico.

Al suonar della sirena il tabellone dice

38 a 38 ma quando la partita potrebbe

concludersi con un salomonico pareggio

entra in campo lei “madama zizzania” e

si impadronisce della situazione.

Una vocina mel l i f lua propone

l’extratime, alla ripresa del gioco succe-

de il finimondo.

Il veterano, oramai scoppiato più dalle

sue malefatte in campo che fisicamen-

te, all’ennesima cazziata si sfila la ma-

glia, va da Alessio Jesus Marchelli e lo

invita a prendere il suo posto. Capitan

Serio si alza dalla sedia (lui può) e di-

ce: “basta io non gioco con i bambini”.

A questo punto “madama zizzania” è

padrona della situazione, tutte le ruggi-

ni vengono a galla … tu mi hai detto, tu

hai fatto, brutto, cattivo, accipicchioli-

na, perdindirindina, ti aspetto fuori,

alzati se ci riesci, la colpa è dell’arbitro,

no la colpa è degli spettatori, il campo

era più piccolo, i canestri non erano al

solito posto, il tabellone mi disturbava,

tua mamma mi guarda male … e mada-

ma zizzania rideva, rideva.

Negli spogliatoi come si fosse persa la

finale scudetto, poi pace fatta in pizze-

ria, meravigliosamente insieme, danna-

tamente belli, come sempre.

Zizzaniaman

“AMICHEVOLE” DI NATALE: sfiorata la rissa!!!

Ecco come i nostri atleti hanno lasciato il campo da gioco

Pagina 3 Notiziario semiserio del LLOYD ITALICO DON BOSCO GENOVA la prima squadra di basket in carrozzina in Liguria

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Page 4: Db basket numero 1

Ci trovi anche su face book:

Basket in carrozzina Genova—Lloyd Italico Don Bosco

www.capgenova.it

E Mail: [email protected]

Vedrai una città regale,

addossata ad una collina alpestre,

superba per uomini e per mura,

il cui solo aspetto la indica Signora del Mare:

GENOVA

Francesco Petrarca—1358

Itinerarium breve de Ianua ad Ierusalem

Continua da pagina 1

Bimbo rimase solo, assorto nei suoi pensieri: “sono un handica-

pobbit, tranquillo, non avvezzo alle avventure che sono brutte

fastidiose e scomode cose. Per quale motivo dovrei lasciare la

mia casa? Per quello strano oggetto che mi ha donato Barban-

dalf?”. Non ci dormì tutta la notte.

La palla era poggiata sul suo comodino, ferma, eppure il rumore

ritmico del suo palleggio era incessante, il suono si spandeva in

tutta la Contea abitata dagli handicapobbit.

La popolazione di questa terra è assai particolare, i suoi abitanti

si spostano su delle buffe sedie con le ruote, difficilmente li vedi

in piedi. Guidano dei mezzi muniti di speciali comandi che si

distinguono dagli altri per un tagliando di colore arancione del

quale sono gelosissimi. Pare sia l’elemento che li caratterizza

quali appartenenti a questa specie.

Un tempo gli handicapobbit erano uomini, facevano tutte le cose

come gli altri, camminavano, correvano, saltavano, giocavano al

pallone, guidavano ogni tipo di veicolo: moto, auto, camion.

L’oscuro signore Sfortunarion, l’aborrito, famelico di nuovi suoi

adepti, guardando alla vita degli uomini ne chiamò parecchi a

se per farne degli orchi a suo servizio. Molti cedettero ai suoi

inganni e di loro non si seppe più nulla, altri vennero salvati

dalle Fate che riuscirono a strapparli ad una fine orribile tra-

mutandoli da orchi in handicapobbit, ad essi Sfortunarion dà

ancor oggi la caccia.

Nella sua malvagità, prima che le Fate riuscissero a levare del

tutto gli sventurati dalle empie spire di Sfortunarion, egli riuscì

a marchiarli ancora. Li guardava ad uno ad uno mentre gli

sfuggivano e decideva: “Tu sei bello? Avrai una carrozzetta tutta

per te che ti valorizzerà”, “Tu sei brutto dunque ti levo un pezzo e

ne dovrai indossare uno non tuo, tutti ti noteranno oltre che per

la tua bruttezza anche per il tuo incedere disgustoso” e mentre

faceva queste scelte le sue agghiaccianti risate echeggiavano ben

oltre le mura che circondano il suo triste territorio.

Riuscì ancora a seminare il germe della discordia tra questi

sventurati inviando tra essi due suoi emissari: INAzguIL e sa-

ruINPS. Questi si affiancarono agli handicapobbit riempiendoli

di lusinghe ed illusioni, in realtà seminavano di comune accordo

discordia per conto del loro padrone .

Molte altre razze abitano la Contea, tutte nonostante qualche

bisticcio vivono in armonia. (continua)

Ti racconto una fiaba ….

LO HandicapOBBIT—Andata e ritorno (storia in chiave fantasy del Lloyd Italico Don Bosco Genova )

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Pagina 4

SPAZIO

DISPONIBILE

contattare

E Mail [email protected]

Continua l’opera di prevenzione incidenti

in collaborazione con il Panathlon presso

gli istituti scolastici della Provincia di Genova

Roberto Scagnoli per il Lloyd Italico Don Bosco Ge-

nova e Giorgio Migone per il Panathlon Genova visi-

tano incessantemente le scuole genovesi informando

gli studenti riguardo la prevenzione stradale e lo

sport per disabili. L’iniziativa, già in atto da tempo,

sta riscuotendo un grande successo, gli studenti par-

tecipano con attenzione agli incontri. Nei prossimi

numeri tratteremo più diffusamente l’argomento

dando il giusto spazio agli istituti visitati.

CARTOLINE DA GENOVACARTOLINE DA GENOVA