Davide Gamba - Economics of technological change (esercitazione)
-
Upload
davidegambasgb -
Category
Engineering
-
view
28 -
download
3
Transcript of Davide Gamba - Economics of technological change (esercitazione)
Università degli Studi di BergamoFacoltà di IngegneriaProf. Tommaso Minola
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO
Dipartimento di Ingegneria
Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale
ECONOMIA DEL CAMBIAMENTO TECNOLOGICO
It’s your turn!anno accademico 2014-2015
Ing. Davide Gamba
Università degli Studi di BergamoFacoltà di IngegneriaProf. Tommaso Minola
Agenda
• Durante le scorse lezioni :• Gli standard tecnologici
• Oggi:• Brevi richiami teorici• Soluzione esercizi• Applicazione delle nozioni di strategia ad un caso reale
ECT pagina 2
Università degli Studi di BergamoFacoltà di IngegneriaProf. Tommaso Minola
Classificazione delle innovazioni (1/7)
ECT pagina 3
Grado di novità
Innovazioni radicali
Innovazioni incrementali
Innovazioni distruttive
Bilanciare
Natura
Innovazioni di prodotto
Innovazioni di processo
Innovazioni organizzative
Università degli Studi di BergamoFacoltà di IngegneriaProf. Tommaso Minola
Classificazione delle innovazioni (2/7)
ECT pagina 4
Effetto sulle competenze aziendali
Competence enhancing
Competence destroying
Ambito di destinazione
Innovazioni modulari
Innovazioni architetturali
Output
Innovazioni prestazionali
Innovazioni semantiche
Università degli Studi di BergamoFacoltà di IngegneriaProf. Tommaso Minola
Classificazione delle innovazioni (3/7)
ECT pagina 5
Fonte
Technology push
Market pull
Design driven
DISCLAIMER
1. Quando classifichiamo un’innovazione nelle categorie proposte, è necessario chiedersi da
che punto di vista essa viene osservata. Può succedere infatti che un’innovazione sia
vista in modo differente da attori differenti (per esempio, industrie diverse). Quindi è
opportuno giustificare sempre le proprie risposte.
2. Solitamente (non è un dogma), le classificazioni sono tra loro strettamente correlate. Per
esempio, un’innovazione radicale è solitamente anche architetturale.
Università degli Studi di BergamoFacoltà di IngegneriaProf. Tommaso Minola ECT 02
pagina 6
Classificazione delle innovazioni (4/7)
Motori ibridi di Toyota
Il motore ibrido, introdotto per la prima volta nel mercato automobilistico da Toyota nel 1997 sul modello Prius, è una particolare architettura di propulsione, in cui il motore endotermico tradizionale viene assistito da un motore elettrico. La propulsione a basse velocità è completamente fornita dal motore elettrico, mentre a velocità di marcia “normali” il lavoro di spinta è fornito congiuntamente da motore tradizionale ed elettrico. Il motore elettrico funziona grazie all’energia elettrica accumulata in batterie che vengono ricaricate sia durante le fasi di frenata e di rilascio dell’acceleratore, sia direttamente dal motore tradizionale. Sin dalla sua prima apparizione nel settore automotive, il motore ibrido ha riscosso un notevole successo, diventando oggigiorno un modello molto diffuso sia su utilitarie e familiari, come Honda JAZZ, Toyota COROLLA sia su auto premium come Lexus e BMW.
Soluzione (discussione svolta in classe)• RADICALE • PRODOTTO (+ processo) • COPETENCE ENHANCING• ARCHITTETTURALE• TECHNOLOGY PUSH ( «sfumature» di market pull – costo benzina)
Università degli Studi di BergamoFacoltà di IngegneriaProf. Tommaso Minola ECT 02
pagina 7
Classificazione delle innovazioni (5/7)
NFC technology
L’NFC è una particolare tecnologia che può essere utilizzata per molteplici applicazioni tra le quali, la principale, è quella di pagamenti elettronici contacless e scambio di dati. In particolare NFC si basa sulla presenza di due dispositivi elettronici, un reader e un tag. Il tag tipicamente è un dispositivo mobile gestito da un utente che si attiva quando entra nel raggio di azione di un reader, collocato su un terminale fisso. Dal lato utente NFC può essere incorporato in smartphone, mentre dal lato del terminale il reader può essere inserito in obliteratrici, parchimetri, POS, etc. Tale tecnologia permetterebbe una omogeneizzazione delle modalità di pagamento, con un beneficio da parte degli utenti; un’unica modalità per una molteplicità di servizi. La tecnologia NFC si sta diffondendo in molti paesi europei ed extra UE; in Italia non è ancora presente per le difficoltà createsi nella definizione di un accordo tra banche e società di telecomunicazione per l’acquisto e la realizzazione delle strutture informatiche e non, necessarie al servizio.
Soluzione (discussione svolta in classe)Punto di vista: banca (gestore transazioni)
• RADICALE • PROCESSO• COPETENCE ENHANCING/DESTROYING• ARCHITTETTURALE
Università degli Studi di BergamoFacoltà di IngegneriaProf. Tommaso Minola ECT 02
pagina 8
Classificazione delle innovazioni (6/7)
Kodak HR 500 Plus Scanner
Kodak HR 500 Plus Scanner fu introdotto agli inizi del 2000 da Kodak al fine di aggiungere due funzionalità al Kodak Professional HR 500 Scanner: la capacità di scannerizzare pellicole di formato 4x5 e la rimozione automatica di polvere e impurità in pochi secondi. Lo scanner forniva ai laboratori due importanti benefici: la capacità di generare fatturato anche dalle pellicole 4x5 e un risparmio in termini di tempo e costi per la rimozione delle impurità per cui era necessario un lavoro prolungato di un tecnico specializzato. L’innovazione richiese un nuovo tipo di lenti prodotto da un’impresa coreana e la Digital Ice technology, combinazione di hardware e software, per rimuovere le impurità manipolando dati RGB e IR. La produzione venne affidata a un’impresa del Missouri. HR 500 Plus fu venduto in due versioni: solo con Digital Ice (per i laboratori professionali) o con le lenti 4x5 e Digital Ice (per i laboratori commerciali). Inoltre fu offerto un kit di upgrade di prodotto ai laboratori che già possedevano HR 500 Scanner.
Soluzione (discussione svolta in classe)• INCREMENTALE• PRODOTTO• COPETENCE ENANCHING• MODULARE• MARKET PULL
Università degli Studi di BergamoFacoltà di IngegneriaProf. Tommaso Minola ECT 02
pagina 9
Classificazione delle innovazioni (7/7)
Sylicon Graphics Lego
L’architettura per computer Lego fu introdotta nel 1997 da Sylicon Graphics Inc. I computer con l’architettura Lego erano i più veloci del tempo. Lego superò per la prima volta i limiti del tradizionale bus: all’aumentare del numero e della complessità dei componenti il bus diventava il collo di bottiglia di sistema con un impatto negativo sulle prestazioni e sulla velocità di calcolo. Lego invece era basato sulla tecnologia Distributed Shared Memory (DSM): i componenti erano raggruppati in moduli. L’informazione non doveva più viaggiare su un singolo bus, poiché ogni modulo veniva messo in comunicazione con gli altri dai routers. L’idea era nata al MIT alla fine degli anni ’80 ed era stata sviluppata in un progetto in collaborazione con SGI.
Soluzione (discussione svolta in classe)• RADICALE • PRODOTTO• COPETENCE ENANCHING• ARCHITTETTURALE• TECHNOLOGY PUSH
Università degli Studi di BergamoFacoltà di IngegneriaProf. Tommaso Minola ECT 02
pagina 10
Traiettorie tecnologiche (1/5)
La curva ad S del miglioramento tecnologico
Possiamo identificare 3 fasi:
• Iniziale: mancano le metodologie e il giusto numero
di ricercatori attratti, diffusione lenta.
• Centrale: rendimenti crescenti, sviluppo massimo
della tecnologia.
• Maturità: aumento del costo marginale per le
innovazioni incrementali, raggiungimento del limite.
Non è detto che la tecnologia raggiunga il proprio limite:
• Tecnologie discontinue;
• Costo marginale dell’innovazione eccessivo;
Università degli Studi di BergamoFacoltà di IngegneriaProf. Tommaso Minola ECT 02
pagina 11
Traiettorie tecnologiche (2/5)
La curva ad S della diffusione tecnologica
Possiamo identificare 3 fasi:
• Iniziale: adozione lenta, tecnologia poco conosciuta.
• Centrale: comprensione della tecnologia, il tasso
d’adozione aumenta.
• Maturità: mercato prossimo alla saturazione.
Cause di un tempo d’adozione lungo perché diventano necessarie:
• Economie di scala e d’apprendimento;
• Risorse complementari;
• Competenze necessarie (experience based);
Università degli Studi di BergamoFacoltà di IngegneriaProf. Tommaso Minola ECT 02
pagina 12
Traiettorie tecnologiche (3/5)
La curva ad S della diffusione tecnologica
Identifichiamo in questo contesto:
• Le categorie degli adottanti, secondo parametri di competenze, risk-taking e benessere
(Rogers, 1962);
• L’abisso tra l’early market e il mainstream market (Moore, 1991);
Università degli Studi di BergamoFacoltà di IngegneriaProf. Tommaso Minola
Traiettorie tecnologiche (4/5)
ECT 03pagina 13
SERVIZI UNIVERSITARI... VELOCI
L’università di Cedarville, negli USA, tiene traccia della velocità di trasferimento dati usando la
tecnologia GigaMAN (www.att.com/gen/general?pid=9520) tra il server principale e i terminali
dei suoi uffici amministrativi. Le rilevazioni effettuate in passato sono le seguenti:
• Autunno 2012: 520000 kilobits al secondo;
• Autunno 2013: 700000 kilobits al secondo;
Considerando che la soglia limite della tecnologia GigaMAN è supposta essere 2 Gb (2000000
kilobits) per secondo, l’università è interessata a sapere quando, teoricamente, potrà
raggiungere la velocità di 1,5 Gb per secondo, considerata importante in termini di efficienza.
Dopo quanti anni, sotto queste condizioni, verrà raggiunta tale performance?
Considerando che l’università voglia raggiungere questo risultato in un anno, quanto sarebbe
lo sforzo innovativo necessario? Il risultato è plausibile?
Università degli Studi di BergamoFacoltà di IngegneriaProf. Tommaso Minola
Traiettorie tecnologiche (5/5)
ECT 03pagina 14
SOLUZIONE (discussione svolta in classe)
• Imporre le «condizioni al contorno»
t ≥ 0 t0 = autunno 2012
• Potenzialità di sviluppo della tecnologia a ≈ 2.8462
• Sforzo innovativo b ≈ 0.43
• L’università raggiungerà la velocità di trasferimento di 1.5 Gb dopo un periodo t ≈ 5 anni
• 1.5 Gb dopo un anno con:
b ≈ 2.1446 (se partiamo dal 2012, t = 1 anno – caso svolto in aula)
b ≈ 1.0723 (se partiamo dal 2013, t = 2 anni)
Università degli Studi di BergamoFacoltà di IngegneriaProf. Tommaso Minola
L’innovazione nel pensiero tecnologico (1/2)
ECT pagina 15
“Ipotesi Schumpeteriane”
1. Prima ipotesi: l’intensità innovativa aumenta con la concentrazione dei mercati;
2. Seconda ipotesi: l’intensità innovativa aumenta con la dimensione delle imprese;
Strutture dell’attività innovativa
Mark ICreative destruction
The Theory of Economic Development (1911)
Mark IICreative accumulation
Capitalism, Socialism and Democracy (1942)
Quanto è forte la correlazione?
Università degli Studi di BergamoFacoltà di IngegneriaProf. Tommaso Minola
L’innovazione nel pensiero tecnologico (2/2)
ECT pagina 16
Prova a riflettere sui seguenti esempi italiani, ricollegandoti alla teoria proposta da Schumpeter. Possiamo smentire pure noi le teorie dell’economista austriaco?
Il settore dei trasporti ferroviari in Italia e la battaglia tra Italo e FS: è un mercato concentrato? Conferma o smentisce la teoria di Schumpeter?
(suggerimento: pensa al Mark II e alla liberazione del mercato…)
Discussione delle risposte svolta in aula
• Mercato concentrato• Tende a smentire la teoria di Schumpeter
Università degli Studi di BergamoFacoltà di IngegneriaProf. Tommaso Minola
Dinamica industriale e attività innovativa (1/8)
ECT pagina 17
Il regime tecnologico fornisce una descrizione dell’ambiente tecnologico in cui operano le
imprese, e può essere definito come una particolare combinazione di alcune fondamentali
proprietà delle tecnologie. In particolare, queste caratteristiche sono:
1. Opportunità;
2. Appropriabilità;
3. Cumulatività dell’avanzamento tecnologico;
4. Caratteristiche delle conoscenze di base;
Università degli Studi di BergamoFacoltà di IngegneriaProf. Tommaso Minola
Dinamica industriale e attività innovativa (2/8)
ECT pagina 18
• Opportunità: facilità di innovare per ogni dato ammontare di risorse investito nella ricerca.
• Appropriabilità: possibilità di proteggere le innovazioni dall’imitazione ed alla capacità di estrarre profitti dalle attività innovative.
Università degli Studi di BergamoFacoltà di IngegneriaProf. Tommaso Minola
Dinamica industriale e attività innovativa (3/8)
ECT pagina 19
• Cumulatività: le innovazioni presenti in un determinato istante di tempo sono il punto di partenza per le innovazioni successive e che le imprese innovano seguendo delle particolari traiettorie
• Conoscenza di base: insieme di informazioni, competenze e abilità che costituiscono il punto di partenza dell’attività innovativa all’interno di un settore.
TACITA CODIFICATA
Stabilità nelle gerarchie Instabilità nelle gerarchie
Alta concentrazione Bassa concentrazione
GENERICA SPECIFICA
Stabilità nelle gerarchie Instabilità nelle gerarchie
Alta concentrazione Bassa concentrazione
Università degli Studi di BergamoFacoltà di IngegneriaProf. Tommaso Minola
Dinamica industriale e attività innovativa (4/8)
ECT pagina 20
La presenza in un settore d’impresa di una struttura dell’attività innovativa di tipo Schumpeter mark I o II può essere collegata alla natura del regime tecnologico.
Università degli Studi di BergamoFacoltà di IngegneriaProf. Tommaso Minola
Dinamica industriale e attività innovativa (5/8)
Classificazione dei regimi tecnologici
Cloud Computing
ECT 06pagina 21
Il cloud computing è un insieme di tecnologie che offre servizi di storage, di accesso e di
elaborazione dati grazie all’utilizzo di risorse distribuite e virtualizzate in rete. È possibile
utilizzare il cloud computing per tre funzioni fondamentali:
1. Software as a service: utilizzo di programmi in remoto;
2. Platform as a service: esecuzione in remoto di piattaforme software;
3. Infrasrtucture as a service: utilizzo di risorse hardware in remoto;
Il cloud computing prevede uno o più server reali collocati presso il data center del fornitore dei
servizi. Il fornitore espone delle interfacce per elencare e gestire i propri servizi, le quali
saranno utilizzati dal cliente amministratore per selezionare il servizio. Il cliente finale infine
utilizza il servizio configurato dal cliente amministratore.
Università degli Studi di BergamoFacoltà di IngegneriaProf. Tommaso Minola
Dinamica industriale e attività innovativa (6/8)
ECT 06pagina 22
SOLUZIONE (discussione svolta in classe)
• OPPORTUNITA’ = ALTA
• APPROPRIABILITA’ = BASSA
• CUMULATIVITA’ = ALTA
• CONOSCENZA DI BASE = ALTA (NERD RULES!)
SCHUMPETER MARK I
Università degli Studi di BergamoFacoltà di IngegneriaProf. Tommaso Minola
Dinamica industriale e attività innovativa (7/8)
Classificazione dei regimi tecnologici
La liuteria
ECT 06pagina 23
Gli strumenti di liuteria hanno prezzi di norma notevolmente superiori
rispetto a quelli di produzione industriale, ma la qualità sonora e la finitura
sono proporzionalmente di livello nettamente superiore. Gli strumenti di
produzione industriale vengono generalmente usati solo nei primi anni di
studio, non essendo possibile con essi riuscire ad eseguire adeguatamente
brani impegnativi tecnicamente e musicalmente.
La liuteria è l'arte della costruzione e del restauro di strumenti a corda ad arco e a pizzico
(chitarre, bassi, mandolini, ecc.). Il nome deriva dal liuto, strumento a pizzico molto usato
fino all'epoca barocca. È un'arte e tecnica artigianale rimasta quasi immutata dall'epoca
classica (XVI, XVIII secolo).
Università degli Studi di BergamoFacoltà di IngegneriaProf. Tommaso Minola
Dinamica industriale e attività innovativa (8/8)
ECT 06pagina 24
SOLUZIONE (discussione svolta in classe)
• OPPORTUNITA’ = BASSA
• APPROPRIABILITA’ = MEDIA
• CUMULATIVITA’ = ALTA
• CONOSCENZA DI BASE = TACITA
SCHUMPETER MARK II
Università degli Studi di BergamoFacoltà di IngegneriaProf. Tommaso Minola
Innovazione tecnologica e strategia (1/7)
ECT 06pagina 25
IT’S YOUR TURN!
www.youtube.com/watch?v=BI0TbsISb4k
Università degli Studi di BergamoFacoltà di IngegneriaProf. Tommaso Minola
Innovazione tecnologica e strategia (2/7)
ECT 06pagina 26
Classificazione del regime tecnologico
Disclaimer: soluzione dettagliata svolta in classe
E’ un mercato concentrato: oligopolio!
Quota di mercato dei primi 7 operatori nazionali: 80 - 85%
Università degli Studi di BergamoFacoltà di IngegneriaProf. Tommaso Minola
Innovazione tecnologica e strategia (3/7)
ECT 06pagina 27
Posizionamento strategico
Leadership di costo Differenziazione Focalizzazione
Differenziazione di prodotto
Bassa(prezzo)
Alta(basata sull’unicità)
Bassa o alta(prezzo o unicità)
Condizioni organizzative
• Stretto controllo dei costi
• Reporting frequenti e dettagliati
• Incentivi quantitativi
• Stretta coordinazione fra funzioni (R&S, marketing, produzione)
• Incentivi personalizzati
Combinazione delle due
Struttura dei costiBassa
(efficienza)Alta
(valore aggiunto)
Bassa o alta(efficienza o valore
aggiunto)
Competenze distintiveProduzione e gestione dei
materialiR&S, marketing Varie
Fatta eccezione per poche etichette (per esempio San Pellegrino), la strategia preponderante
del settore è di leadership di costo: l’innovazione, di conseguenza, seguirà questa scelta di
posizionamento.
Università degli Studi di BergamoFacoltà di IngegneriaProf. Tommaso Minola
Innovazione tecnologica e strategia (4/7)
ECT 06pagina 28
L’attrattività del settore: il modelle delle 5 forze di Porter
Il settore, dopo questa prima analisi, risulta essere «chiuso» e di difficilissimo accesso.
Alcune variabili condizionano e distorcono la fonte di profitto: il cliente!
Università degli Studi di BergamoFacoltà di IngegneriaProf. Tommaso Minola
Innovazione tecnologica e strategia (5/7)
ECT 06pagina 29
Il modelle delle 5 forze di Porter
• concorrenti diretti: maggiore è l’intensità della concorrenza, minore è l’attrattività del settore;
• fornitori: incidono sul livello di profittabilità di un settore quanto più le imprese in esso operanti
non sono in grado di trasferire ai propri clienti la forza contrattuale che subiscono;
• clienti: condizionano il livello di profittabilità di un settore tanto più efficacemente quanto più le
circostanze conferiscono loro un elevato potere contrattuale;
• potenziali entranti: l’intensità di questa forza dipende dalle cosiddette barriere all’entrata
presenti e dalle reazioni che gli incumbent possono attuare;
• produttori di beni sostitutivi: maggiore è il rapporto qualità/prezzo di un prodotto sostitutivo,
maggiore è il rischio che l’area di business perda clienti nel suo complesso a favore dell’area di
business che produce tale prodotto;
Università degli Studi di BergamoFacoltà di IngegneriaProf. Tommaso Minola
Innovazione tecnologica e strategia (6/7)
ECT 06pagina 30
Ambiente EsternoL’analisi PEST
Non significativi
Non significativi
Università degli Studi di BergamoFacoltà di IngegneriaProf. Tommaso Minola
Innovazione tecnologica e strategia (7/7)
ECT 06pagina 31
Ambiente Esterno ed Interno: l’analisi SWOT
• Fattori interni. Sono i punti di forza (Strengths) e di debolezza (Weaknesses) interni dell'organizzazione.
• Fattori esterni. Sono le opportunità (Opportunities) e le minacce (Threats) presenti all'esterno dell'organizzazione. L'identificazione di tali fattori può essere svolta efficacemente attraverso un'analisi PEST o, meglio ancora, PESTEL.