non/guida Castello Gamba

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CASTELLO GAMBA

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Una nuova non-guida targata ArteSera Produzioni per raccontare Castello Gamba, il nuovo museo valdostano di arte moderna e contemporanea che ha aperto i battenti a Ottobre 2012, dopo una lunga fase di restauro funzionale e allestimento degli spazi. Oggi il Museo custodisce un patrimonio di circa 1.500 opere, tra pittura, grafica e fotografia, acquisite a partire dal 1948; un attraversamento artistico dall'Ottocento ai primi anni del nuovo millennio tra Val d'Aosta, Torino e sconfinamenti all'estero. Ma anche una location unica nel suo genere, con un parco di oltre 50.000 metri quadri, che nelle sere d'estate si anima con spettacoli e rassegne musicali, sullo sfondo del Castello; e poi ancora attività per adulti, famiglie e bambini: un luogo d'arte e di cultura dedicato a pubblici diversi, ma anche un luogo da vivere.

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CASTELLO GAMBA

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IL CASTELLO

1901 - 2013LA COLL

EZIONE

La Collezione si sviluppa su due filoni principali. Da un lato la rappresentazione del paesaggio alpino e delle sue

genti, tema a cui si riferiscono i dipinti più antichi, dalla pittura romantica di Turner, Juillerat e Ashton a quella verista

di Delleani, Calderini, Lupo, Bazzaro e Maggi, così come quelli più moderni di Alciati, Mus e Malvano. Dall’altro

l’esplorazione del panorama internazionale contemporaneo, con opere che vanno dalla Pop Art alla Poesia Visiva,

dall’Anacronismo al Citazionismo, alla Transavanguardia sino ai Nuovi-Nuovi e all’Arte Debole. La collezione, quindi, a

fianco delle opere dei maestri del Novecento italiano, tra cui sculture di Martini, Fontana, Mastroianni, Manzù, Arnaldo

e Giò Pomodoro e dipinti di Casorati, De Pisis, Carrà, Gallizio, Spazzapan, Guttuso e Rama, documenta la produzione

dagli anni Settanta in avanti, con opere di Mainolfi, Baruchello, Chia, Tilson, Paladino, Echaurren, Ceroli, Schifano.

Un’importante presenza è poi quella dell’ambiente artistico torinese della fine del secolo, gravitante attorno

all’Accademia Albertina di Belle Arti.

Parallelamente è sempre stata viva e accurata l’attenzione verso gli artisti valdostani, con nomi storici e di riferimento

per la scena artistica locale, come Mus, Nex, Balan, Chabod, Tecco e Nebbia, così come figure più giovani,

da Cunéaz e Valcarenghi a Ledda e Priod.

La storia della Collezione di Arte Moderna e Contemporanea della Regione autonoma Valle d’Aosta, che ha trovato

casa nel Castello Gamba di Châtillon, inizia nel secondo dopoguerra. Per oltre sessant’anni la Collezione si è arricchita

di opere internazionali, italiane e legate al territorio valdostano, tra acquisizioni, donazioni e premi, arrivando a creare

un corpus ricco e sfaccettato, ma poco noto al pubblico e mai esposto nella sua interezza. La raccolta copre un arco

temporale che parte dell’Ottocento e attraversa tutto il Novecento per giungere ai primi anni del nuovo millennio.

Circa millecinquecento opere fra pittura, scultura, grafica e fotografia.

Da ottobre 2012, ispirandosi a una filosofia incentrata sui concetti della restituzione alla comunità del patrimonio,

della valorizzazione dei beni culturali e dell’accessibilità alla cultura, la Collezione anima un polo museale unico nel

suo genere in Valle d’Aosta, che è contemporaneamente dimora storica, castello e allestimento espositivo permanente.

Un luogo d’arte e di cultura destinato a pubblici diversi, per età e interessi. Una piattaforma che ospita mostre e poi

laboratori, visite guidate ed eventi che coinvolgono anche altri linguaggi artistici, dalla musica al teatro.

La Collezione, e insieme il Castello con il suo parco, diventano bene collettivo, spazio condiviso, incubatore di idee,

emozioni, altri progetti. Un volano di sviluppo per il territorio intero.

LA MISSION LE TAPPE Fin dall’inizio il complesso apparve perfetto per dare sistemazione e visibilità alla collezione

d’arte della Regione Valle d’Aosta. Negli anni Novanta partì un lungo e complesso lavoro di recupero

architettonico e di adeguamento, che ha avuto tra il 2002 e il 2005 una fase cruciale di sviluppo, e che

ha reso il Castello una sede espositiva permanente, in linea con gli standard museali più aggiornati.

Il Castello non è stato restaurato come museo di se stesso, a differenza delle altre dimore storiche e

castelli valdostani. Nella definizione museografica degli spazi interni, però, gli architetti Pagliero e

Simonetti hanno cercato di conservare l’originale uso abitativo del Castello, per offrire un’atmosfera

accogliente e familiare al pubblico, insieme a una comunicazione multimediale che accompagna il

visitatore lungo il percorso. A disposizione del pubblico ci sono tavolini e poltrone sparsi nelle sale,

insieme a tablets che permettono letture, approfondimenti e percorsi personali.

Il progetto museologico e la selezione delle opere in mostra sono stati curati da Rosanna Maggio

Serra, che ha voluto ripercorre l’attività culturale ed espositiva svoltasi in Valle dal dopoguerra a

oggi, mescolando insieme criteri cronologici e tematici. Il percorso della mostra si snoda su tre piani:

il piano rialzato e il primo piano accolgono la collezione con un respiro di oltre 600 mq, mentre il

secondo piano le mostre temporanee, un’aula attrezzata per conferenze e laboratori, gli uffici e il

deposito visitabile. Da un’altana panoramica, posta nel sottotetto della torre, si offre un’eccezionale

vista panoramica a 360° sull’intera valle.

Tutto il progetto di allestimento della Collezione e di gestione delle attività del Castello Gamba

funzionano con la direzione e il coordinamento di una struttura interna agli uffici stessi

dell’Assessorato all’Istruzione e alla Cultura. In un momento di crisi generale per le attività culturali

pubbliche, la volontà di ottimizzare le risorse, usando le competenze già esistenti all’interno della

Soprintendenza per i beni e le attività culturali, ha reso possibile la realizzazione del nuovo museo.

Il Gran Premio Saint-Vincent per la Letteratura e le Arti

figurative, organizzato nel 1948 dal critico Luigi Carluccio,

è il primo evento che testimoni un forte interesse verso

l’arte moderna in Valle. Un premio che porterà la Valle

d’Aosta alla ribalta nazionale della critica e della cronaca

del mondo dell’arte, con stagioni espositive celebri che

dureranno fino agli anni Sessanta, e la nascita di alcune

gallerie a Saint-Vincent (la Bottega d’Arte, la Grolla, la

Galleria Arte Nuova).

Nel 1984, con l’acquisizione di una quarantina di impor-

tanti opere all’asta della collezione del Casino de la Vallée

di Saint-Vincent -la cui attività espositiva di alto livello

promosse un clima vivace e cosmopolita a partire dalla

fine degli anni Quaranta-, iniziò a svilupparsi l’idea di

una collezione regionale. Questa venne ampliata nel 1988

con la partecipazione della Valle d’Aosta alla 43° Biennale

di Venezia. Poi il programma espositivo pluriennale degli

anni ’80 e ’90 si concentrò ulteriormente su movimenti

e figure dell’arte contemporanea, continuando nella

politica delle acquisizioni e confermando la vivacità di

un progetto artistico-culturale promosso da parte delle

amministrazioni. Rimangono famose le mostre alla Tour

Fromage di Aosta, che videro protagonisti Emilio Vedova,

Joan Mirò, De Chirico, Dalì, Picasso, Carrà. Molti furono i

critici autorevoli che si occuparono di mostre e progetti,

da Paolo Fossati e Janus a ABO, Caramel, Barilli, Dorfles.

Un’attività espositiva che durerà fino ai primi anni del

Duemila, e che costituì un accelerato aggiornamento

in ambito contemporaneo, coinvolgendo molte sedi in

Aosta, tra cui il Museo Archeologico Regionale,

il Centro Saint-Bénin, la Tour du Lépreux.

Nel 1982 l’Amministrazione regionale acquistò dalla famiglia Passerin d’Entrèves il Castello e il parco circostante.

Ma la storia del Castello inizia nel 1901, quando il barone Carlo Maurizio Gamba volle far erigere un’eccezionale dimora

di loisir per l’amata moglie Angélique Passerin d’Entrèves, un luogo accogliente, dotato di tutti i moderni comfort.

Il progetto fu affidato all’ingegnere Carlo Saroldi. Due anni di lavori per il palazzo di Cret de Breil, un edificio in pietra

che è un tardivo omaggio al gusto neogotico, costituito da due corpi simmetrici che affiancano una torre quadrata,

eretto a Châtillon, sulla cresta del balzo roccioso di Breil a strapiombo sulla Dora Baltea.

La Guida della Valle d’Aosta di Francesco Casanova del 1904 riporta la prima menzione del “grandioso palazzo in pietra

nello stile del principio del Seicento” appena terminato. Purtroppo Angélique si spense giovane, nel 1908, per una grave

malattia, seguita vent’anni dopo dal marito, nel 1928, senza eredi. E il Castello passò alla famiglia Passerin d’Entrèves

dai quali l’Amministrazione regionale lo acquistò nel 1981.

Il depositoLe opere della collezione che non sono esposte nelle sale,

in una politica di rotazione e di fruizione completa del

patrimonio regionale, vengono accolte nel deposito del

Castello, uno spazio aperto al pubblico, accessibile su

richiesta o attraverso visite guidate, che saranno di nuovo

proposte dall’autunno. Nell’ambito di tutto il progetto

museale, il deposito rappresenta un elemento di concezione

moderna e dinamica, assolutamente innovativa.

Il parcoOltre 50mila metri quadrati di parco “all’inglese” tra prati,

boschi, rocce e vialetti. Il parco del Castello Gamba è una

meravigliosa oasi verde, fatta di ambienti diversi, con

centocinquanta alberi monumentali, tra abeti, cedri, aceri,

querce, douglas, tigli e ippocastani. Una maestosa sequoia

gigante della California (Sequoiadendron Giganteum),

piantata nel 1888, domina dall’alto con i suoi 37 metri. Un

ambiente di grande interesse paesaggistico e naturalistico,

che muta in ogni stagione, con un patrimonio botanico che

consente passeggiate e itinerari.

La Biennale di Venezia del 1988Alla 43° edizione la Valle d’Aosta partecipò in qualità di sponsor ufficiale della sezione scultura e con un proprio padiglione ai Giardini, caso unico nella centenaria storia della rassegna

veneziana. Per questa occasione vennero eseguite dalla DeltaCogne di Verrès una serie di grandi opere di artisti italiani e internazionali, fusioni a cera persa, con l’obbiettivo di rilanciare

l’industria siderurgica locale. Una decina di esse entrarono a far parte del patrimonio regionale, e sono ora esposte in una sala del Castello.

Parteciparono al progetto Andrea Cascella, Giò e Arnaldo Pomodoro, Mario Ceroli, Joaquín Roca-Rey, Antonio Ievolella, Sandro Chia e Mimmo Paladino.

Carlo Maurizio Gamba apparteneva a una famiglia

notabile piemontese, che diede alla cultura subalpina

e italiana dell’Ottocento alcuni tra i suoi rappresentanti

più illustri. Tre fratelli. Francesco (1818-1887), apprezzato

pittore, diresse per quasi vent’anni la Regia Pinacoteca di

Torino. Alberto (1822-1901), padre di Carlo Maurizio, conciliò

la professione medica con gli interessi artistici, insegnando

Anatomia Estetica presso l’Accademia torinese.

Enrico (1831-1883) divenne pittore di grande fama, titolare

della cattedra di Disegno di Figura all’Accademia torine-

se. Fu proprio Enrico tra i primi a interessarsi dei castelli

valdostani, aprendo la strada all’osservazione realistica e

allo studio filologico del periodo medioevale, che avrebbe

caratterizzato la cultura neogotica subalpina.

Italo MusItalo Mus (1892-1967) è un artista simbolo della Valle d’Aosta, sicuramente la

figura che più ha contribuito a far conoscere la Valle d’Aosta fuori dei confini

regionali. A Mus il Castello Gamba dedica una retrospettiva, a cura di Sandra

Barberi, che presenta una quarantina di opere esemplificative del suo percorso

evolutivo, partito nel solco del tardo Verismo piemontese, con cui ha raccontato a

lungo l’epopea della quotidianità montanara. Negli anni ’40 approda a una pittura

più moderna, influenzata dalle principali tendenze italiane e francesi del tempo,

con soggetti che si fanno visionari e un segno sempre più aperto. La produzione

degli anni ’50, invece, è caratterizzata dall’uso della tecnica del monòtipo.

LE TEMATICHE E GLI ARTISTI

LA STORIA

LA FAMIGLIA GAMBADAL RESTAURO AL MUSEO

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Non/guida

A cura diArteSera Produzioni

www.artesera.itLuglio 2013

CASTELLO GAMBA

Loc. Cret de Breil!!"#$%&'()*++,-%./0++1%234,5)06T +39 0166 [email protected]

Orari

aprile-settembre 10.00 - 18.00 (tutti i giorni)ottobre-marzo 9.30 - 13.00 / 14.00 - 17.30(chiuso mercoledì, 25 dicembre e 1° gennaio)

Durata 1 ora

Martedì 16.00-17.00*

Giovedì 16.00-17.00

Venerdì 16.00-17.00

Sabato 10.30-11.30

Domenica 10.30-11.30

Costo 8 !

* Visita in lingua francese.

Su prenotazione tutte le attività potranno essere svolte in lingua francese e inglese.

Il Castello Gamba. Storia di una collezione e di un

collezionismo in Valle d’Aosta.

Visita guidata alla scoperta della collezione di arte moderna e

contemporanea ospitata nel Castello Gamba, nel corso della quale

verranno esaminati i principali aspetti del percorso espositivo e le opere

di maggiore rilievo. Particolare attenzione verrà inoltre data alle opere

d’arte appositamente realizzate per la Regione autonoma Valle d’Aosta

e al formarsi, nel corso del tempo, della collezione fin dalla sua origine

destinata alla fruizione pubblica.

ATTIVITÀ PER ADULTI

Novecento: alla scoperta della collezione

regionale di arte moderna e contemporanea.

È all’arte italiana del Novecento che è dedicata la parte saliente del

percorso espositivo del Castello Gamba. Nel corso della visita guidata

verranno esaminati i principali movimenti artistici che hanno caratteriz-

zato il XX secolo: dai grandi maestri novecenteschi della pittura e della

scultura, quali De Pisis, Casorati, Martini, Mastroianni e Arnaldo e Giò

Pomodoro, alle correnti che dagli anni ’60 ad oggi hanno influenzato il

mondo dell’arte quali la Pop art, la Transavanguardia, l’Astrattismo e

l’Informale, la Poesia Visiva.

Durata 1 ora

Lunedì, martedì, sabato

15.00-16.00

Domenica 14.00-15.00

Domenica 12.00-13.00*

Costo 8 !Italo Mus (1892-1967), nelle collezioni della Regione

autonoma Valle d’Aosta.

Visita guidata all’esposizione temporanea dedicata ad Italo Mus, il

più celebrato pittore valdostano. Formatosi nel solco del tardo Verismo

piemontese, allargò i suoi orizzonti alla pluralità di linguaggi che tra

Ottocento e Novecento si fanno interpreti della realtà contadina nel contesto

alpino e fuori. La selezione delle 40 opere esemplificative del percorso

evolutivo dell’artista, racconta della quotidianità montanara, che ha

consolidato l’immagine di una Valle d’Aosta strettamente legata al mondo

rurale, ma anche di nuovi soggetti e nuove sperimentazioni cromatiche

che hanno caratterizzato l’opera dell’artista negli anni ’40 e ’50.Durata 1 ora

Giovedì 15.00-16.00*

Venerdì 15.00-16.00

Sabato 12.00-13.00

Costo 8 !

Durante l’attività didattica l’adulto che accompagna il bambino, la cui presenza nel museo è

strettamente obbligatoria, potrà liberamente visitare il Castello Gamba e la collezione di arte

moderna e contemporanea.

E tu di che colore sei?!

Dopo una visita di scoperta del Castello Gamba e della collezione di arte

moderna e contemporanea in esso custodita, i bambini avranno modo di

esplorare i diversi materiali utilizzati per la tecnica pittorica (l’acquerello,

la tempera, il pastello), riconoscendone le differenze e sperimentando

la propria manualità artistica per creare una personale opera d’arte a

ricordo di quelle viste nel museo.Su prenotazione

Età consigliata: 5-12 anni

Durata 1 ora e mezza

Sabato 16.00-17.30

Alla bottega di Italo Mus.

Dopo la visita guidata all’esposizione temporanea dedicata ad Italo Mus

(1892-1967), i bambini avranno modo di realizzare loro stessi un’opera

del grande artista valdostano, sperimentando la tecnica pittorica e

imparando l’uso dei colori.Su prenotazione

Età consigliata: 5-12 anni

Durata: 1 ora e mezza

Domenica 16.00-17.30

Costo 3 ! per il bambino che partecipa all’attività didattica.

ATTIVITÀ PER BAMBINI

Su prenotazione

Età consigliata: 5-12 anni

Durata 1 ora e mezza

Mercoledì 15.00-16.30

Su prenotazione

Età consigliata: 3-7 anni

Durata 1 ora

La prima e la terza

domenica del mese

15.00-16.00

Su prenotazione

Età consigliata: 7-12 anni

Durata 1 ora

La seconda e la quarta

domenica del mese

dalle 15.00-16.00

Sulle ali del colore.

Attività laboratorale per bambini incentrata sulla figura di Mirò e sulla

tematica del colore. Si tratta di una mini visita inerente le opere su carta

dell’artista presenti in collezione regionale. Nel corso del laboratorio,

giocando sul concetto di leggerezza e libertà di cui l’opera di Mirò è

caratterizzata, i bambini insieme all’adulto di riferimento realizzeranno

un “aquilone” da appendere nelle loro camerette, con carta e disegni

contestualizzati alle opere viste nel museo.

Una favola di museo!

Nelle sale del Castello Gamba sarà raccontata sotto forma di favola la

storia di questo luogo: dalla dimora che ha ospitato il Barone Carlo

Maurizio e la sua giovane sposa Angélique Passerin d’Entrèves al

museo di oggi nel quale sono ospitate grandi opere d’arte moderna e

contemporanea.

Famiglia… rizzando con il museo.

La visita guidata per famiglie si svolgerà sotto forma di gioco durante

il quale il bambino, insieme all’adulto di riferimento, potrà scoprire

divertendosi la storia del Castello Gamba e della collezione di arte

moderna e contemporanea in esso ospitata.

Costo 8 ! per l’aduto e 3 ! per il bambino che partecipano all’attività.

ATTIVITÀ PER FAMIGLIE

CHÂTEAUX EN MUSIQUE – Tacea la notte placida

Arsnova Orchestra

Andrea Morello, direttore

Sandra Balducci, soprano

Mercoledì 21 agosto ore 21

Nella pace intensa dei giardini del Gamba, un’orchestra e un soprano, Verdi e Wagner, quasi

gemelli bicentenari, conditi con un po’ di Rossini e Mascagni sono gli ingredienti di una serata

che intende evocare e proporre momenti affascinanti e profondi di un’avventura lirica che dura da

centinaia di anni, invadendo i cuori di tanti e i teatri del mondo intero.

GIOVANI TALENTI IN GAMBA

La rassegna, giunta alla quarta edizione dopo il Teatro romano, offre nella spettacolare e

scenografica cornice del Parco del Castello Gamba, tre occasioni di incontro con altrettanti talentuosi

giovani musicisti che iniziano o hanno iniziato da poco il percorso nel mondo del concertismo

internazionale. Grazie alla sinergia intrapresa con i concorsi internazionali di musica classica di

chiara fama, la rassegna ospiterà i giovani vincitori di grandissima levatura artistica dei più grandi

concorsi internazionali. L’intento è quello di fare del Castello Gamba un luogo di produzione

culturale, promuovendo le competenza dei giovani artisti abbinate ad un museo di arte moderna e

contemporanea aperto alle nuove generazioni e ad ogni forma di espressione artistica.

Sabato 10 agosto ore 21

BEATRICE RANA – pianoforte

1° Premio Concorso internazionale di Montréal 2011

2° Premio Concorso internazionale Van Cliburn 2013

Martedì 13 agosto ore 21

BORIS GILTBURG – pianoforte

Premio “Best classical Concerto” Concorso internazionale Rubinstein 2011

1° Premio Concorso internazionale “Reine Elisabeth” Bruxelles 2013

Venerdì 23 agosto ore 21

ALEXANDER BUZLOV – violoncello

MONALDO BRACONI – pianoforte

Medaglia d’oro al Concorso ARD di Monaco 2005

2° Premio Concorso internazionale Cajkovskij 2007

2° Premio Concorso internazionale di Ginevra 2008

Tutti i concerti sono a ingresso libero.

SPETTACOLI

LE ATT

IVITÀ