Dante biografia e produzione

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DANTE ALIGHIERI 1265-1321

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DANTE ALIGHIERI1265-1321

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Dante è:

il primo autore a costituire un complesso di opere in volgare che riassumono la mentalità medioevale

il primo a teorizzare l’uso del volgare in letteratura (DE VULGARI ELOQUENTIA)

il primo intellettuale consapevole del proprio ruolo e funzione (intellettuale “comunale”)

un intellettuale militante (poetapolitica)

•Anche se Anche se non è il non è il primo poeta primo poeta in volgarein volgare

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La situazione a Firenze e in Italia

In Italia, per tutto il XII secolo e parte del XIII, Papato e Impero continuano ad essere in conflitto.

Al tempo di Federico II (fino al 1250) l’impero è in fase di affermazione. Con la sua morte però l’impero si indebolisce

A Firenze si crea un governo “comunale” guidato da un Capitano del popolo e affiancato da un consiglio di rappresentanti delle ARTI.

In un primo tempo prevalgono i ghibellini, guidati da Farinata degli Uberti, (battaglia di Montaperti -1260).

Ma dopo il 1266 gli eredi di Federico II sono sconfitti da Carlo d’Angiò, re di Francia chiamato in Italia dal papa.

Dovunque i guelfi riprendono vigore. Nel 1289 a Campaldino i guelfi fiorentini sconfiggono aretini e senesi (ghibellini)

ComuniComuni

Lotte tra guelfi e Lotte tra guelfi e ghibellinighibellini

Incremento delle attività mercantili e manifatturiere

Sviluppo della borghesia

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Guelfi Bianchi e Neri

Dal 1251 Firenze è comune, fino all’ascesa dei Medici nel 1434

Governano dapprima l’aristocrazia poi i grandi borghesi esponenti delle professioni.

Si scontrano due fazioni del partito guelfo bianchi (capeggiati dai Cerchi-moderati) Neri (guelfi filo-aristocratici) nella contesa si inserisce papa Bonifacio VIII,

sostenendo i Neri

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Dante Alighieri

Una famiglia di piccola nobiltà (non feudale)

Alighiera + Cacciaguida

Alighiero

Bello Bellincione

Geri Altri figli Alighiero II + Bella

Dante

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Gli anni giovanili (1265-1290)

Nasce tra il 21 maggio e il 20 giugno del 1265 a Firenze Il padre si dedica alla vendita di terreni e a traffici valutari

Segue un normale corso di studi 1274: primo incontro con Beatrice (identificata con Bice di Folco

Portinari poi sposata a Simone dei Bardi, n.1266- m .1290) 1277: contratto di matrimonio con Gemma di Manetto Donati,

sposata nel 1285, da cui avrà Jacopo, Pietro, Antonia (forse Giovanni)

Ha rapporti con Gianni Alfani, Lapo Gianni e corrispondenza poetica, amicizia, sodalizio culturale con Guido Cavalcanti

1287: soggiorno a Bologna e conoscenza della poesia guinizzelliana

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Il “traviamento” e la “conversione” 1290-1295

Traviamento successivo alla morte di Beatrice: morale (vita non irreprensibile) culturale (abbandono dell’ideale amoroso rappresentato da Beatrice e

conversione alla filosofia) Approfondisce gli studi filosofici grazie all’amicizia con il “maestro”

Brunetto Latini, esperto di ars dictaminis e lett. francese Reinterpreta la sua esperienza poetica giovanile nella Vita Nuova Frequenta le scuole dei religiosi:

Domenicani di S. Maria Novella (sostenitori del pensiero di Alberto Magno e Tommaso d’Aquino)

Francescani di S. Croce (testi di mistici medievali e problematiche legate al rinnovamento della Chiesa)

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Militare-1289: partecipa alla battaglia di Campaldino contro i ghibellini di Arezzo e all’assedio del castello di Caprona

1294: Modifica degli Ordinamenti di Giustizia di Giano della Bella, istituiti nel 1293 > …ma i magnati RESTANO ancora esclusi dalle cariche. Viene accettata la piccola nobiltà purchè iscritta a un’Arte 1295: Dante si iscrive all’Arte dei Medici e degli

Speziali

La vita pubblica

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L’impegno politico 1295-1304 e la condanna

Dante è guelfo bianco 1300: è priore; è costretto ad esiliare Corso Donati e Guido

Cavalcanti in seguito a violenti scontri fra le fazioni 1301: è uno dei 3 ambasciatori inviati a Bonifacio VIII per

dissuaderlo dalla sua ingerenza nella politica di Firenze. Carlo di Valois formalmente viene inviato dal papa in Toscana

come paciere, in realtà favorisce i Neri e consegna loro Firenze. Dante viene accusato di BARATTERIA(=TRAFFICO DI

FAVORI POLITICI) (CONDANNATO A UNA multa + 2 anni di confino, sequestro dei

beni entro 3 giorni), ma rifiuta di rientrare a Firenze, così il 10 marzo 1302 la sua pena è commutata in contumacia in quella di morte.

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L’esilio

Partecipa ai tentativi di rientro a Firenze da parte dei bianchi esiliati, poi, sperando nella mediazione del nuovo papa Benedetto XI, fa “parte per se stesso”.

20 luglio 1304: non partecipa alla disastrosa battaglia della Lastra, in cui i fuorusciti sono sconfitti duramente.

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1305-1312

1305: estensione della condanna ai figli. Dante vuol dimostrare il proprio genio ai fiorentini con le

opere letterarie1305-1306: “come sa di sale lo pane altrui”…

è ospitato a Treviso, Padova, Venezia, Casentino, Lunigiana… Scrive l’Inferno, il Convivio (1304-07)

1307-11:IN TOSCANA è a Poppi da Guido di Battifolle (1308 Purgatorio)

1310: discesa in Italia di Arrigo VII di Lussemburgo. Dante spera

in una restaurazione imperiale e si reca a Milano per rendergli omaggio. Teoria dei DUE SOLI (1310-11 Epistole ai pricipi italiani, ad Arrigo, contro i Fiorentini)

1313: morte di Arrigo e delusione di Dante

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1312-1321

1312-1318: con i figli Jacopo e Pietro si rifugia a Verona, ospite di Cangrande della Scala 1315: umiliante proposta di amnistia da parte del

Comune di Firenze. Dante dovrebbe pagare una multa e riconoscersi colpevole in atto di penitente, ma rifiuta con l’Epistola all’amico fiorentino; viene proclamato ribelle con la conferma della condanna a morte

Diffusione di Inferno e Purgatorio 1313-18: Monarchia Dante lavora al Paradiso (1316 Epistola dedicatoria a

Cangrande) 1318: è a Ravenna da Guido Novello da Polenta 1319-20 scrive le Egloge, la Quaestio de situ et forma

aquae et terrae Rientrato da una missione diplomatica a Venezia,

contrae febbri malariche e muore a Ravenna il 14 settembre 1321. Viene sepolto nella chiesa di S.Piero Maggiore, divenuta oggi S.Francesco.

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La “biblioteca” di Dante

Inferno IV (biblioteca “pagana”): Virgilio Orazio Ovidio Lucano Cicerone Aristotele

(in latino)Paradiso X (biblioteca cristiana):

Tommaso, Alberto Magno, Boezio Isidoro di Siviglia, Paolo Orosio, Graziano, etc Agostino

Scuole religiose di Firenze.• Domenicani (S.M.Novella- Aristotele, Tommaso)• Francescani (Santa Croce- Gioacchino da Fiore)• Agostiniani (Santo Spirito- Agostino)

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La teorizzazione dell’uso del volgare

Illustra una tradizione poetica all’interno della quale si colloca lo stesso Dante

Crea la prima storia della letteratura in volgare e un CANONE degli autori

Usa consapevolmente il volgare per elargire il sapere a un più vasto pubblico, contro la tradizione dell’epoca che vedeva nel latino la lingua della cultura

De vulgari De vulgari eloquentiaeloquentia

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La vita nuovaRaccoglie rime

precedentemente composte, assemblate in una cornice narrativa da parti in prosa

Libello -1292 \ 93

42 capitoli

31 testi poetici (25 sonetti, 5 canzoni, 1 ballata)

prosimetron Come il De consolatione philosophiae di Boezio

autobiografia autoesegesi

Trasfigurazione e idealizzazione degli avvenimenti biografici, interpretati in chiave simbolica

tipizzazione

paradigmaticità

Mediante la numerologia

Rielaborazione personale delle teorie stilnovistiche Da Guinizzelli: il tema del saluto-salute e della loda

Da Cavalcanti: la fenomenologia d’amore e la sofferenza amorosa

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Il saluto

Dispensa salussalus (grazia e salvezza eterna)

Infonde sentimenti di carità e umiltà, prefigurando la beatitudine celeste

Trasforma l’amore terreno in mezzo per avvicinarsi a Dio

Quando Beatrice nega il saluto a Dante non rimane che la lode di lei

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La loda

Stilo de la loda →Donne ch’avete intelletto d’amore

L’amore non è brama di essere corrisposti ma gioia gratuita

Dio stesso ha mandato Beatrice “da cielo in terra a miracol mostrare” quindi, a differenza di Guinizzelli, Dante non deve giustificarsi per le lodi che le tributa

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Dante Cavalcanti

L’amore regna guidato da ragione che giustamente impone di amare una donna perfetta intermediatrice con Dio

L’amore è passione sconvolgente che coinvolge anima sensitiva e intellettiva e non è razionale

Il progressivo distacco di Dante da “lo primo del li suoi amici” è sancito nel Canto X dell’Inferno, dove Dante incontra Cavalcante Cavalcanti fra gli eretici negatori dell’immortalità dell’anima, e getta un’ombra di ateismo anche sul figlio

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DANTE incontra Beatrice a nove anni, e la rivede nove anni dopo; lei lo saluta

Per nascondere il suo amore ricorre per due volte all’espediente della donna-schermo; ha fama così di amante volubile e Beatrice gli nega il saluto

Dante decide di amarla solo attraverso la loda Presagi che alludono alla morte di Beatrice, che poi

avviene Dante chiude l’opera dicendo che non parlerà più di

lei fino a quando non potrà dirne “quello che mai non fue detto di alcuna”

Vita nuova: giovinezza rinnovata dall’amore per BEATRICE

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Vita nuova

Primo incontro a Nove anni (la rivede dopo altri Nove)

RITRATTO di Beatrice

Abbigliamento

angelicazione

Nomen omenNomina sunt consequentia rerum

Interpretatio nominis

Isidoro di SivigliaEtymologiae

Liber Numerorum

Sanguigno colore, umile onesto nobilissimo, convenienza (dignitas)

Angiola giovanissima, “filia Dei” (Omero, Iliade XXIV)

Pitagora

Cabala

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Le Rime

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esordi

Rime di corrispondenza con amici: in particolare con Guido Cavalcanti, con Dante da Maiano, con Cino da Pistoia

Sonetto Guido i’vorrei

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Le rime petrose

Un gruppo di canzoni tra cui 2 sestine (forma praticata da Arnaut Daniel, “lo miglior fabbro

del parlar materno” secondo Dante e l’unico che nella Commedia si esprime nella sua lingua, il provenzale)

Sono dedicate a una donna che ha il nome-senhal di Petra (per indicare la sua durezza, e il fatto che non corrisponde all’amore di Dante)

In esse D. sperimenta lo stile “aspro” con suoni duri,termini violenti o anche volgari, metafore tratte da campi semantici come la guerra, il cibo, i mestieri

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La tenzone con Forese Donati

Tre coppie di sonetti (tre di Dante e tre di Forese) nei quali i due si scambiano insulti (topici)

Anteriore al 1296 anno della morte di Forese (fratello di Corso). Dante poi immagina di incontrare Forese nel Purgatorio, fra i golosi (un vizio che gli aveva rimproverato nella tenzone) e di ritrattare le accuse (palinodia)

Utilizza il registro comico e della invettiva che si sviluppo’ soprattutto nella poesia senese il cui più importante esponente è Cecco Angiolieri)

Plurilinguismo: Dante sperimenta diversi registri linguistici che utilizzera’ nella Commedia

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Il FIORE

Attribuito a Dante, è la traduzione rimaneggiata di un poemetto allegorico (il ROMAN DE LA ROSE) in cui si rappresenta il processo dell’amor cortese fino alla conquista vera e propria della donna, che si concede

232 sonetti tutti con lo stesso schema

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DANTE ALIGHIERI

Il Convivioil De vulgari eloquentia

il Monarchia

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Dopo la morte di Beatrice

Dante si dedica agli studi filosofici (De consolatione philosophiae di Boezio)

Compone canzoni allegorico-dottrinali per la donna gentile (allegoria della filosofia) Alcune di queste canzoni

furono successivamente commentate da Dante stesso nel Convivio

Autoesegesi, come in Vita Nuova

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Convivio

1304\06 primi anni di esilioenciclopediail banchetto del

sapere Commento a canzoni dottrinali

che trattavano grandi questioni filosofiche: ma è interrotto al 4° libro poiché Dante si dedica alla Commedia

tutti gli uomini tutti gli uomini hanno fame del hanno fame del sapere come del sapere come del cibo: Dante, che ha cibo: Dante, che ha partecipato al partecipato al banchetto di grandi banchetto di grandi sapienti, può offrire a sapienti, può offrire a coloro che non hanno coloro che non hanno il tempo o gli il tempo o gli strumenti per strumenti per costruire la propria costruire la propria educazione, almeno educazione, almeno le briciole della le briciole della sapienza filosoficasapienza filosofica

Divulgare il sapere per le nuove classi sociali (BORGHESI)

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De vulgari eloquentia

1304\07Incompiuto

Circolò pochissimo, si diffuse solo nel Cinquecento e ne abbiamo 3 soli esemplari

per approfondire le teorie linguistiche accennate nel trattatoper approfondire le teorie linguistiche accennate nel trattato

In latino: perché si rivolge ai “literati”

4 libri: ma ne scrisse solo 1 e mezzo

I° libro: teoria del linguaggio:

•Lingua volgare naturale (materna), segue l’uso, è variabile

•“Gramatica”: il latino (lingua convenzionale e immutabile “inventata” per ovviare alle difficoltà di comprensione causate dalle lingua naturali

•Dopo la distruzione della Torre di Babele gli uomini, che prima parlavano tutti l’ebraico, svilupparono diverse lingue

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I volgari italiani

Li analizza per individuare il volgare adatto alla lirica di argomento elevato (VOLGARE ILLUSTRE)

Teoria degli stili e congruenza materia-stile

Cardinale

Aulico

Curiale

Punto di riferimento di tutte le lingue municipali

Sarebbe proprio della reggia, se ci fosse

Poiché in Italia non vi è una corte nazionale, il linguaggio della corte e’ quello usato da tutti i grandi poeti (corte di intellettuali)

Non la lingua italiana da “parlare “ ma il linguaggio della poesia

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Monarchia

Composto forse nel 1313

In latino3 libri

Dedicato alla riflessione sulla politica e sul potere

Tema: la necessità dell’impero universale a garanzia della pace e della giustizia

il rapporto tra i poteri universali (papato e impero)

Ogni ente creato ha un suo fine ultimo dipendente dalla sua natura (teleologismo- Aristotele)

Natura umana: duplice (anima, immateriale\immortale; corpo materiale\mortale)

Fine dell’anima: la salvezza eterna

Ad essa ci guida la Chiesa e il papa

fine del corpo: la vita ordinata e pacifica in società, secondo giustizia

ad essa ci guida l’imperatore

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La teoria dei due soli

Tra la fine del Duecento e l’inizio del Trecento si riaccende il conflitto tra i poteri universali, papato e impero (entrambi in declino poiché stanno emergendo le monarchie nazionali)

Teoria teocratica: il potere supremo è del Papa (Sole) diretto emissario di Cristo

sulla terra L’imperatore deriva il suo potere dal papa che glielo concede

(come la luna, è illuminato di luce riflessa)Teoria di Dante: Impero e papato sono entrambi soli, e il loro potere

deriva direttamente da Dio che li ha preposti ciascuno al raggiungimento di uno dei fini propri dell’uomo