Damiano Di Simine CIPRA Italia Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi

20
ACQUE NELLE ALPI La proposta della CIPRA per un protocollo sull’acqua della Convenzione delle Alpi Damiano Di Simine CIPRA Italia Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi

description

ACQUE NELLE ALPI La proposta della CIPRA per un protocollo sull’acqua della Convenzione delle Alpi. Damiano Di Simine CIPRA Italia Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi. CIPRA - PowerPoint PPT Presentation

Transcript of Damiano Di Simine CIPRA Italia Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi

Page 1: Damiano Di Simine CIPRA Italia  Commissione Internazionale  per la Protezione delle Alpi

ACQUE NELLE ALPILa proposta della CIPRA per un protocollo

sull’acqua della Convenzione delle Alpi

Damiano Di Simine

CIPRA Italia

Commissione Internazionale

per la Protezione delle Alpi

Page 2: Damiano Di Simine CIPRA Italia  Commissione Internazionale  per la Protezione delle Alpi

CIPRA

- organizzazione internazionale presente in tutti i Paesi alpini, a cui fanno riferimento oltre 100 ONG di diversa ispirazione

- ideatrice e animatrice della Convenzione delle Alpi

- Status di ‘osservatore ufficiale’ alla Conferenza delle Alpi

- rete di scambio e comunicazione in quattro lingue

- servizi di formazione e di informazione- 1° e 2° Rapporto sullo Stato delle Alpi- cipra info- convegni annuali di approfondimento- www.cipra.org- Accademia estiva- Alpmedia (www.alpmedia.net)- …

Page 3: Damiano Di Simine CIPRA Italia  Commissione Internazionale  per la Protezione delle Alpi

Convenzione Internazionale per la Protezione delle Alpi

Trattato internazionale ratificato da tutti gli Stati Alpini (Italia: Legge 403/1999)

Importanza strategica: ATTO FORMALE di riconoscimento dello Spazio Alpino come ‘Regione Sensibile’ europea – base per azioni strutturali delle programmazioni nazionali e comunitarie

Page 4: Damiano Di Simine CIPRA Italia  Commissione Internazionale  per la Protezione delle Alpi

I protocolli della Convenzione delle Alpi

• la Convenzione delle Alpi si concretizza attraverso

‘protocolli attuativi’• 9 protocolli sono stati già elaborati• i protocolli sono stati ratificati da Austria, Liechtenstein, Germania. In Italia sono in discussione al Parlamento.• un decimo protocollo (tema ‘popolazione e cultura’) è in

elaborazione•alcuni protocolli hanno forte attinenza con il tema ‘acqua’ (ad esempio il protocollo ‘tutela del suolo’ e quello ‘energia’: www.cipra.org )

Page 5: Damiano Di Simine CIPRA Italia  Commissione Internazionale  per la Protezione delle Alpi

Il protocollo sulla Difesa del Suolo

Art. 2: Sostiene la priorità degli aspetti di protezione rispetto a quelli concorrenti di utilizzo, sollecita le Parti a sostenerela difesa del suolo con strumenti fiscali (es: tassazionitrasversali per corrispondere indennità compensative di mancati utilizzi)

Page 6: Damiano Di Simine CIPRA Italia  Commissione Internazionale  per la Protezione delle Alpi

Il protocollo sulla Difesa del Suolo

Art. 7 (uso parsimonioso e rispettoso dei suoli) con riferimento alla pianificazione territoriale, esorta a privilegiare lo sviluppo compatto degli insediamenti rispetto alla crescita verso l’esterno

Art. 9: vieta (‘salvo casi eccezionali e giustificati’) i nuovi interventi di drenaggio, incentiva il ripristino dello stato precedente nel caso di drenaggi già esistenti.

Page 7: Damiano Di Simine CIPRA Italia  Commissione Internazionale  per la Protezione delle Alpi

Il protocollo sulla Difesa del Suolo

L’art. 10 (delimitazione e trattamento delle aree a rischio) Impegna le Parti a realizzare un catasto cartografico delle aree soggette a rischio idrogeologico, anche provvedendo alla loro delimitazione. Richiede che siano utilizzate tecniche di ingegneria naturalistica e selvicolturali per learee a rischio.

Page 8: Damiano Di Simine CIPRA Italia  Commissione Internazionale  per la Protezione delle Alpi

Il protocollo sulla Difesa del Suolo

-non presenta aspetti davvero innovativi rispetto alla legislazione nazionale (es. legge 183/89)

-ha un ambito di applicazione molto circoscritto rispetto ai temi più generali della sicurezza idrogeologica

-non prende in considerazione la gestione e la pianificazione per bacini idrografici

… non è sufficiente!

Page 9: Damiano Di Simine CIPRA Italia  Commissione Internazionale  per la Protezione delle Alpi

…e gli altri protocolli?

E’ soprattutto il protocollo sulla pianificazione territoriale asottolineare l’importanza di una gestione attenta dei fondovalle, dove in uno spazio ristretto devono conviverele risposte ai bisogni di residenza, industria, agricoltura secondo principi di sostenibilità e sicurezza.Ma si tratta soprattutto di raccomandazioni.

Page 10: Damiano Di Simine CIPRA Italia  Commissione Internazionale  per la Protezione delle Alpi

…dunque occorre una misura specifica!

… questo è quanto prevede la stessa Convenzione delle Alpi, che indica proprio la materia idrica come quella incui è necessario predisporre un apposito protocollo.

La CIPRA ha preso l’iniziativa di sottoporre un propriotesto a causa della inerzia degli Stati.

Page 11: Damiano Di Simine CIPRA Italia  Commissione Internazionale  per la Protezione delle Alpi

Un protocollo per la più importante risorsa naturale delle Alpi

L’acqua e i corsi d’acqua dispongono già di un’ampianormativa definita dagli Stati e dall’Unione Europea.

La proposta di un protocollo sull’acqua è rivolta ad affrontare questioni specifiche della risorse idrica e degli ecosistemi legati all’acqua nelle Alpi e che spesso sono trascurate dal diritto.

Ma anche per l’armonizzazione delle politiche tra Stati (Svizzera, Liechtenstein e Slovenia sono extra-UE, i fiumi non lo sanno…)

Page 12: Damiano Di Simine CIPRA Italia  Commissione Internazionale  per la Protezione delle Alpi

Di cosa si occupa?

Risorse idriche in forma liquida e solida Ecosistemi acquatici, di ripa, glacio-nivali Attività che consumano o degradano la risorsa Manomissione dei corsi d’acqua (captazioni,

derivazioni, dighe, regimazioni) Troppa acqua (rischio idrogeologico) o troppo

poca (siccità) e… Chi inquina (e chi consuma), paga

Page 13: Damiano Di Simine CIPRA Italia  Commissione Internazionale  per la Protezione delle Alpi

Un caso speciale: l’acqua solida

Il protocollo Acqua si occupa anche di ghiacciai e nevai: fanno parte del ciclo dell’Acqua, ma non vengono considerati da nessuna legge!

Importanza dei ghiacciai: in Val Venosta e Alta Valtellina la piovosità annua è pari a quella della Sicilia centrale, ma in estate l’acqua, almeno per ora, non manca, grazie alla fusione. E se continuerà la contrazione dei ghiacciai? Per proteggere i ghiacciai alpini il protocollo più importante è stato firmato in Giappone, è il protocollo di Kyoto. Ma qualcosa si può fare, ad esempio limitando lo sci estivo.

Page 14: Damiano Di Simine CIPRA Italia  Commissione Internazionale  per la Protezione delle Alpi

Pianificazione territoriale

‘La pianificazione …deve prevedere le misure necessarie per garantire la conservazione e lo sviluppo degli habitat naturali e seminaturali… lungo i corpi idrici’

‘le Parti si impegnano ad assicurare la possibilità di partecipare attivamente ai processi di pianificazione alle associazioni per la protezione dell’ambiente e ad altri soggetti interessati’ (art. 8)

Page 15: Damiano Di Simine CIPRA Italia  Commissione Internazionale  per la Protezione delle Alpi

Rinaturazione fluviale‘Le parti si impegnano a proteggere le acque quale habitat.Le acque naturali non devono essere regimate o deviate

Le Parti contraenti si impegnano ove possibile a rinaturalizzare i tratti fluviali degradati… e a lasciare più spazio al corso d’acqua

Si impegnano a rimuovere, ove possibile, opere di regimazione idraulica pregiudizievoli al dispiegamento di libere dinamiche naturali… e a istituire fasce tampone tra ambienti acquatici e aree coltivate o urbanizzate’ (Art. 10)

Page 16: Damiano Di Simine CIPRA Italia  Commissione Internazionale  per la Protezione delle Alpi

Sicurezza, un imperativo!

‘Le Parti si impegnano a restituire più spazio alle acque superficiali … per contribuire a ridurre il rischio idraulico.Promuovono misure per aumentare o ripristinare la capacità di ritenzione del territorio.Si impegnano ad adottare misure adeguate per il controllo e il miglioramento della sicurezza delle dighe e degli altri impianti, (Art. 13)

‘Le Parti definiscono criteri comuni per l’indennizzo delle popolazioni residenti per compensare particolari prestazioni o eventuali vincoli o restrizioni alle attività esistenti’ (Art. 14)

Page 17: Damiano Di Simine CIPRA Italia  Commissione Internazionale  per la Protezione delle Alpi

Idroelettricità: una buona ragione per prosciugare gli ultimi torrenti?

Nessuno può negare che l’energia idroelettrica sia una risorsa energetica rinnovabile e priva di emissioni.Ma le Alpi hanno già dato quasi tutto quello di cui disponevano! La risorsa idroenergetica alpina è utilizzata al 90% delle disponibilità. Come per tutti i ‘giacimenti’, vale la regola che – avvicinandosi all’esaurimento – i costi marginali di sfruttamento superano i benefici marginali. In altre parole, ogni ulteriore quota di energia prodotta costa progressivamente di più sia in termini economici che d’impatto ambientale. Ora occorre restituire una parte dell’acqua attraverso rilasci obbligatori. E, soprattutto, tutelare in modo speciale gli ultimi corsi d’acqua naturali delle Alpi!

Page 18: Damiano Di Simine CIPRA Italia  Commissione Internazionale  per la Protezione delle Alpi

C’è posto per la natura in fondovalle?

‘Le Parti si impegnano a conservare, gestire e, ove necessario, ampliare le aree esistenti per la protezione dei corsi d’acqua, delle acque stagnanti e lacustri, delle aree golenali, degli ambienti torrentizi, dei bacini imbriferi delle sorgenti, delle torbiere e di altre zone umide, nonché a delimitare nuove aree protette, adottando tutte le misure idonee ad evitare compromissioni o distruzioni.

Assumono misure idonee a creare una rete della biosfera nazionale e transfrontaliera degli ambienti fluviali’ (Art.11)

Page 19: Damiano Di Simine CIPRA Italia  Commissione Internazionale  per la Protezione delle Alpi

La proposta della CIPRA Italia e della Federparchi

I maggiori fondovalle sono aree intensamente sfruttate, anche oltre i limiti suggeriti dal buon senso e dalle ragioni di sicurezza. Permettere ai fiumi di riprendersi una parte del loro spazio può essere l’occasione per valorizzare e differenziare gli spazi di fondovalle lasciando che la natura faccia il suo lavoro.CIPRA Italia, insieme alla Federazione Italiana dei Parchi, nel 2002 ha proposto un piano d’azione per creare aree protette fruibili nei fondovalle alpini, in particolare utilizzando gli ambienti fluviali e le zone umide.

Page 20: Damiano Di Simine CIPRA Italia  Commissione Internazionale  per la Protezione delle Alpi

Investire in natura

Un corso d’acqua più naturale è un buon affare perchè significa meno danni in caso di alluvioni.Un corso d’acqua naturale è anche più bello ed

attraente, se l’acqua può scorrere come ha sempre fatto.

Più spazio alla bellezza.