DALLA GRAMMATICA DEL CONFLITTO ALLA MEDIAZIONE … · terapeutica del tempo,, del darsi tempo del...

DALLA GRAMMATICA DEL DALLA GRAMMATICA DEL CONFLITTO ALLA MEDIAZIONE CONFLITTO ALLA MEDIAZIONE

TRA PROFESSIONISTI TRA PROFESSIONISTI DELL’EDUCAZIONEDELL’EDUCAZIONE

appunti di viaggio per prevenire e gestire positivamente le conflittualità in ambito professionaleambito professionale

Dott. Michele CorrieroDott. Michele Corriero

San Severo aprile/maggio 2013San Severo aprile/maggio 2013Istituto Comprensivo “C.D. San Francesco Istituto Comprensivo “C.D. San Francesco -- Petrarca”Petrarca”

�� La Grammatica dei conflitti e la risorsa della La Grammatica dei conflitti e la risorsa della mediazione mediazione rappresentano oggi per i Professionisti rappresentano oggi per i Professionisti dell’educazione e della Formazione l’arte maieutica dell’educazione e della Formazione l’arte maieutica di trasformare le contrarietà in risorse. di trasformare le contrarietà in risorse.

�� In tal senso gli interventi dell’insegnante e del In tal senso gli interventi dell’insegnante e del formatore diventano più efficaci quando sono formatore diventano più efficaci quando sono capaci di integrare con capaci di integrare con successo la conoscenza di sé successo la conoscenza di sé capaci di integrare con capaci di integrare con successo la conoscenza di sé successo la conoscenza di sé (tra limiti e risorse) e le competenze socio(tra limiti e risorse) e le competenze socio--educative di abilità relazionali, di comunicazione e educative di abilità relazionali, di comunicazione e ascolto attivo. ascolto attivo.

�� Nessun intervento educativo e formativo è autentico Nessun intervento educativo e formativo è autentico e possibile senza un e possibile senza un ascolto attento di se stessi e ascolto attento di se stessi e degli altri.degli altri. Questo processo, che appare scontato ed Questo processo, che appare scontato ed elementare, non lo è! elementare, non lo è!

�� L'incapacità di ascoltarsi ed ascoltare, in L'incapacità di ascoltarsi ed ascoltare, in particolare tra professionisti delle pratiche particolare tra professionisti delle pratiche educative, educative, può facilmente indurre attribuzioni può facilmente indurre attribuzioni erronee e favorire una comunicazione erronee e favorire una comunicazione disfunzionale, che, a lungo andare, alimenta, disfunzionale, che, a lungo andare, alimenta, disfunzionale, che, a lungo andare, alimenta, disfunzionale, che, a lungo andare, alimenta, sviluppa e cronicizza conflitti, che se non sviluppa e cronicizza conflitti, che se non curati lasciano il segno e possono cambiare la curati lasciano il segno e possono cambiare la nostra vita personale e professionale. nostra vita personale e professionale.

�� Eppure i conflitti, se riconosciuti, gestiti e Eppure i conflitti, se riconosciuti, gestiti e mediati, mediati, possono essere incredibili occasioni possono essere incredibili occasioni di apprendimento su noi stessi e sugli altridi apprendimento su noi stessi e sugli altri, , possono aiutarci a incrementare le possono aiutarci a incrementare le competenze relazionali e sociali e a competenze relazionali e sociali e a migliorare la qualità della nostra vita migliorare la qualità della nostra vita migliorare la qualità della nostra vita migliorare la qualità della nostra vita professionale e personale. professionale e personale.

�� La complessità delle relazioni educative La complessità delle relazioni educative richiede richiede ai professionisti dell’Educazione delle buone ai professionisti dell’Educazione delle buone competenze relazionali, in particolare sull'ascolto competenze relazionali, in particolare sull'ascolto attivo, l’empatia e la comunicazione, queste sono attivo, l’empatia e la comunicazione, queste sono considerate competenze significative, che si considerate competenze significative, che si traducono in un approccio dialogico e di traducono in un approccio dialogico e di mediazione orientate alla gestione del conflitto. mediazione orientate alla gestione del conflitto.

�� Di questo processo beneficiano non solo gli alunni Di questo processo beneficiano non solo gli alunni e le famiglie, ma in primo luogo gli stessi e le famiglie, ma in primo luogo gli stessi insegnanti ed il personale tutto.insegnanti ed il personale tutto.

�� A tale proposito A tale proposito Raffaele Mantegazza Raffaele Mantegazza afferma: afferma: «imparare a gestire il conflitto, ad «imparare a gestire il conflitto, ad attraversarloattraversarlo ma ma soprattutto a soprattutto a “starci dentro” “starci dentro” è una delle è una delle competenze essenziali delle persone che vogliono competenze essenziali delle persone che vogliono vivere in un mondo complesso»vivere in un mondo complesso»

�� «So«So--stare nel conflitto» stare nel conflitto» premia la visone del premia la visone del �� «So«So--stare nel conflitto» stare nel conflitto» premia la visone del premia la visone del conflitto come una relazione tra due soggetti, anzi conflitto come una relazione tra due soggetti, anzi «implica proprio l’accettazione della necessità che la «implica proprio l’accettazione della necessità che la relazione rappresenti l’occasione per ciascuno di relazione rappresenti l’occasione per ciascuno di esprimere parti di sé» esprimere parti di sé» (D. Novara) (D. Novara)

��

�� Infatti, è la relazione conflittuale ad Infatti, è la relazione conflittuale ad emergere: «emergere: «A partire dal riconoscimento A partire dal riconoscimento delle differenze delle differenze (personali, culturali, di (personali, culturali, di ruolo...) [...] l’esito auspicabile diventa la ruolo...) [...] l’esito auspicabile diventa la trasformazione delle relazioni fra le parti, trasformazione delle relazioni fra le parti, in modo da attenuare gli effetti reattivi in modo da attenuare gli effetti reattivi legati al conflitto. legati al conflitto. Non si tratta quindi di Non si tratta quindi di legati al conflitto. legati al conflitto. Non si tratta quindi di Non si tratta quindi di volere volere riri--solvere o solvere o disdis--solvere il conflitto, solvere il conflitto, bensì di assumerlo come occasione per bensì di assumerlo come occasione per ristrutturare le relazioniristrutturare le relazioni» (Ragusa, 2003). » (Ragusa, 2003).

IL CONFLITTO NON È UN INCIDENTE

DI PERCORSO, UN IMPREVISTO, MA

APPARTIENE ALLE RELAZIONI TRA

LE PERSONE E LE STRUTTURA (NEL

SENSO DI DARE FORMA, LIMITE, SIGNIFICATO

SPECIFICO).

Dall’accettazione del conflitto come evento ineliminabile dell’incontro fra soggetti appartenenti a culture diverse, nasce la possibilità di costruire una con-nasce la possibilità di costruire una con-vivenza basata, non sul dover essere o sulla banalità dei buoni sentimenti, ma sulla fatica di cercare una giusta distanza fra i soggetti in interazione.

Si tratta, in altre parole, di creare una cultura del conflitto come occasione di apprendimento e di cambiamento, piuttosto che di blocco comunicativosotto la percezione di un senso di minaccia.Ogni conflitto può essere risorsa per l’apprendimento, poiché esso esige non risposte stereotipate, ma poiché esso esige non risposte stereotipate, ma assunzione di compiti specifici.

Compito della maieutica è di aiutare a scoprire tale compito, rispettarlo e viverlo come riorganizzazione e apprendimento significativo.

2. 2. FONTI DEL CONFLITTO FONTI DEL CONFLITTO

BISOGNI FONDAMENTALI

RISORSE LIMITATEBISOGNI PSICOLOGICI

PERCEZIONI DIFFERENTI

INTERESSI DIFFERENTI

VALORI DIFFERENTI

� Si tratta di uno stato della relazione, che riguarda due o più persone, in cui si presenta un persone, in cui si presenta un problema/ incompatibilità (contenuto) che crea un disagio/ fastidio (significato emotivo).

�� I CONFLITTI SONO SITUAZIONI NELLE QUALI I CONFLITTI SONO SITUAZIONI NELLE QUALI DUE O PIU’ PERSONE ENTRANO IN DUE O PIU’ PERSONE ENTRANO IN OPPOSIZIONE O DISACCORDO PERCHE’ I OPPOSIZIONE O DISACCORDO PERCHE’ I RECIPROCI INTERESSI , POSIZIONI, BISOGNI, RECIPROCI INTERESSI , POSIZIONI, BISOGNI, DESIDERI, VALORI SONO INCOMPATIBILI , O DESIDERI, VALORI SONO INCOMPATIBILI , O SONO PERCEPITI COME INCOMPATIBILI, SONO PERCEPITI COME INCOMPATIBILI,

�� DOVE GIOCANO UN RUOLO IMPORTANTE LE DOVE GIOCANO UN RUOLO IMPORTANTE LE EMOZIONI E I SENTIMENTIEMOZIONI E I SENTIMENTI, E DOVE LA , E DOVE LA RELAZIONE TRA LE PARTI IN CONFLITTO PUO’ RELAZIONE TRA LE PARTI IN CONFLITTO PUO’ USCIRNE RAFFORZATA O DETERIORATA IN USCIRNE RAFFORZATA O DETERIORATA IN FUNZIONE DI COME SI SVILUPPI IL PROCESSO FUNZIONE DI COME SI SVILUPPI IL PROCESSO DI RISOLUZIONE DEL CONFLITTO. DI RISOLUZIONE DEL CONFLITTO.

��

EDUCARE AL CONFLITTO PER MIGLIORARE LE EDUCARE AL CONFLITTO PER MIGLIORARE LE RELAZIONI E STIMOLARE L’AUTONOMIA E LA RELAZIONI E STIMOLARE L’AUTONOMIA E LA COOPERAZIONECOOPERAZIONE

�� CONFLITTO : CONFLITTO : “EDUCARE ALLA FATICA” “EDUCARE ALLA FATICA” DI DI ACCETTARE LIMITI E AFFRONTARE SFIDE, E’ UN ACCETTARE LIMITI E AFFRONTARE SFIDE, E’ UN VALORE CHE APPARTIENE AL VALORE CHE APPARTIENE AL CODICE PATERNO

�� UNA CULTURA ECCESSIVA DI “BENESSERE”, UNA CULTURA ECCESSIVA DI “BENESSERE”, DOVE IL CONFLITTO APPARE COME UNA DOVE IL CONFLITTO APPARE COME UNA MINACCIA E LE REGOLE DIVENTANO CAUSA DI MINACCIA E LE REGOLE DIVENTANO CAUSA DI CONFLITTO, SI E’ PERSO IL CONFLITTO, SI E’ PERSO IL CODICE PATERNO CODICE PATERNO ( ( METAFORICO).METAFORICO).

�� NON IN SENSO DI GENERE, MA FIGURA NON IN SENSO DI GENERE, MA FIGURA EDUCATIVA CHE CREA UNA EDUCATIVA CHE CREA UNA FRUSTRAZIONE FRUSTRAZIONE EVOLUTIVA EVOLUTIVA , CONQUISTANTO E , CONQUISTANTO E AGGIUNGENDO OBIETTIVI NELL’AREA AGGIUNGENDO OBIETTIVI NELL’AREA DELL’ESPERIENZA. DELL’ESPERIENZA.

�� IL CODICE PATERNO E’ INTESO : IL CODICE PATERNO E’ INTESO : �� IL CODICE PATERNO E’ INTESO : IL CODICE PATERNO E’ INTESO : RESPONSABILIZZARE, STIMOLARE ALLA RESPONSABILIZZARE, STIMOLARE ALLA CONQUISTA DELLA VITA, CONQUISTA DELLA VITA, DARSI REGOLE E DARSI REGOLE E PORRE LIMITI.PORRE LIMITI.

�� SE VOGLIAMO SVILUPPARE UNA SE VOGLIAMO SVILUPPARE UNA CULTURA DEL CULTURA DEL CONFLITTO COME CULTURA DELLA RELAZIONECONFLITTO COME CULTURA DELLA RELAZIONE, , DELLA CAPACITA’ DI STARE NELLA RELAZIONE DELLA CAPACITA’ DI STARE NELLA RELAZIONE IMPARANDO A GESTIRE GLI ASPETTI DIFFICILI IMPARANDO A GESTIRE GLI ASPETTI DIFFICILI ( (

, , FRUSTRAZIONE, DISAGIO, MALESSERE, SCONTRO, AGGRESSIVITA’,..)FRUSTRAZIONE, DISAGIO, MALESSERE, SCONTRO, AGGRESSIVITA’,..), , DOBBIAMO PUNTARE SUL RECUPERO DEL DOBBIAMO PUNTARE SUL RECUPERO DEL CODICE PATERNO E SULLA SUA FUNZIONE CODICE PATERNO E SULLA SUA FUNZIONE VITALE E REGOLATIVA.VITALE E REGOLATIVA.

GLI OSTACOLI A VIVERE IL CONFLITTO GLI OSTACOLI A VIVERE IL CONFLITTO COME OCCASIONE DI APPRENDIMENTO COME OCCASIONE DI APPRENDIMENTO E COOPERAZIONEE COOPERAZIONE

1.1. VEDERE IL CONFLITTO COME RISORSA. VEDERE IL CONFLITTO COME RISORSA. �� LA TRADIZIONE PEDAGOGICA NEI CONFRONTI LA TRADIZIONE PEDAGOGICA NEI CONFRONTI

DEL CONFLITTO HA MANTENUTO UN DEL CONFLITTO HA MANTENUTO UN ATTEGGIAMENTO NEUTRALE E DI SCISSIONE, ATTEGGIAMENTO NEUTRALE E DI SCISSIONE, ATTEGGIAMENTO NEUTRALE E DI SCISSIONE, ATTEGGIAMENTO NEUTRALE E DI SCISSIONE, VALORIZZANDO LA COOPERAZIONE COME VALORIZZANDO LA COOPERAZIONE COME VALORE ESCLUSIVO DI PARTCIAPZIONE ED VALORE ESCLUSIVO DI PARTCIAPZIONE ED ACCOGLIENZA, SENZA ANALIZZARE LE ACCOGLIENZA, SENZA ANALIZZARE LE RELAZIONI PIU’ COMPLESSE E INDESIDERATE, RELAZIONI PIU’ COMPLESSE E INDESIDERATE, COMPRESO IL CONFLITTO.COMPRESO IL CONFLITTO.

�� LA PSICOLOGICA HA MANTENUTO LA PSICOLOGICA HA MANTENUTO UNA VALUTAZIONE PIU’ PATOLOGICA UNA VALUTAZIONE PIU’ PATOLOGICA CONSIDERANDO IL CONFLITTO COME CONSIDERANDO IL CONFLITTO COME CONSIDERANDO IL CONFLITTO COME CONSIDERANDO IL CONFLITTO COME UNA NEVROSI.UNA NEVROSI.

�� 2.2. IL LINGUAGGIO. IL LINGUAGGIO. IL PROBLEMA DELLA IL PROBLEMA DELLA SOVRAPPOSIZIONE TERMINOLOGICA DI PAROLE COME SOVRAPPOSIZIONE TERMINOLOGICA DI PAROLE COME CONFLITTO, VIOLENZA , GUERRACONFLITTO, VIOLENZA , GUERRA, NELLA LINGUA E NELLA , NELLA LINGUA E NELLA CULTURA ITALIANA: SE IL CONFLITTO COINCIDE CON CULTURA ITALIANA: SE IL CONFLITTO COINCIDE CON GUERRA E VIOLENZA NON E’ POSSIBILE CONSIDERARLO GUERRA E VIOLENZA NON E’ POSSIBILE CONSIDERARLO IN ALCUN MODO UNA RISORSA.IN ALCUN MODO UNA RISORSA.

�� LA TEORIA LA TEORIA DELL’ESCALATIONDELL’ESCALATION, L’IDEA CIOE’ CHE IL , L’IDEA CIOE’ CHE IL �� LA TEORIA LA TEORIA DELL’ESCALATIONDELL’ESCALATION, L’IDEA CIOE’ CHE IL , L’IDEA CIOE’ CHE IL CONFLITTO VADA EVITATO PERCHE’ CONDUCE CONFLITTO VADA EVITATO PERCHE’ CONDUCE INEVITABILMENTE ALLA VIOLENZA, E’ UN ESEMPIO DELLA INEVITABILMENTE ALLA VIOLENZA, E’ UN ESEMPIO DELLA CONFUSIONE SEMANTICA APPLICATA ALLE RELAZIONI CONFUSIONE SEMANTICA APPLICATA ALLE RELAZIONI UMANE. UMANE. IN MOLTI CASI LA VIOLENZA NASCE PROPRIO IN MOLTI CASI LA VIOLENZA NASCE PROPRIO DALL’ASSENZA DI CONFLITTI.DALL’ASSENZA DI CONFLITTI.

3. LA MEMORIA NEGATIVA DEL SUI 3. LA MEMORIA NEGATIVA DEL SUI CONFLITTI. CONFLITTI. LA DIFFICOLTA’ AD AFFRONTARE IL CONFLITTO LA DIFFICOLTA’ AD AFFRONTARE IL CONFLITTO VIVENDOLO COME POTENZIALE RISORSA E COME VIVENDOLO COME POTENZIALE RISORSA E COME OCCASIONE DI APPRENDIMENTO E’ COLLEGATA A OCCASIONE DI APPRENDIMENTO E’ COLLEGATA A OCCASIONE DI APPRENDIMENTO E’ COLLEGATA A OCCASIONE DI APPRENDIMENTO E’ COLLEGATA A UN PROBLEMA DI MEMORIA , DI APPRENDIPENTO UN PROBLEMA DI MEMORIA , DI APPRENDIPENTO PREGRESSO. PREGRESSO.

�� NELLA NOSTRA STORIA EDUCATIVA IL NELLA NOSTRA STORIA EDUCATIVA IL CONFLITTO E’ PREVALENTEMENTE UNA CONFLITTO E’ PREVALENTEMENTE UNA COLPA, E’ QUALCOSA DI SBAGLIATO : COLPA, E’ QUALCOSA DI SBAGLIATO :

NON LITIGARE! NON LITIGARE! E’ UN E’ UN IMPRINTING INFANTILE, IMPRINTING INFANTILE, ABBASTANZA CARATTERISTICO DELLA NOSTRA ABBASTANZA CARATTERISTICO DELLA NOSTRA GENERAZIONE , CHE LIMITA LA LETTURA DEI GENERAZIONE , CHE LIMITA LA LETTURA DEI CONFLITTI AD UNA DIMENSIONE INGIUSTA DA CONFLITTI AD UNA DIMENSIONE INGIUSTA DA CONFLITTI AD UNA DIMENSIONE INGIUSTA DA CONFLITTI AD UNA DIMENSIONE INGIUSTA DA EVITARE. EVITARE.

�� SI TRATTA DI VISSUTI , SI TRATTA DI VISSUTI , DI UNA CULTURA DI UNA CULTURA EDUCATIVA CHE AGISCE EDUCATIVA CHE AGISCE INCONSAPEVOLMENTE DENTRO DI NOI.INCONSAPEVOLMENTE DENTRO DI NOI.

�� IL IL CONFLITTO PUO’ TRASFORMARSI IN RISORSA CONFLITTO PUO’ TRASFORMARSI IN RISORSA PERCHE’ PERCHE’ DAL CONFLITTO E’ POSSIBILE IMPARARE MOLTO. DAL CONFLITTO E’ POSSIBILE IMPARARE MOLTO.

�� AFFINCHE’ IL CONFLITTO POSSA GENERARE POTENZIALE AFFINCHE’ IL CONFLITTO POSSA GENERARE POTENZIALE DI APPRENDIMENTO, DI APPRENDIMENTO, BISOGNA RIUSCIRE A BISOGNA RIUSCIRE A LEGGERLOLEGGERLO: : PRENDERE TEMPO, SOSPENDERE IL PRENDERE TEMPO, SOSPENDERE IL LEGGERLOLEGGERLO: : PRENDERE TEMPO, SOSPENDERE IL PRENDERE TEMPO, SOSPENDERE IL GIUDIZIO SULLE PERSONE COINVOLTE E SULLA GIUDIZIO SULLE PERSONE COINVOLTE E SULLA SITUAZIONE, NON CERCARE UNA SOLUZIONE SITUAZIONE, NON CERCARE UNA SOLUZIONE IMMEDIATA, MA AFFRONTARE IL PROBLEMA COME UN IMMEDIATA, MA AFFRONTARE IL PROBLEMA COME UN COMPITO. COMPITO.

IL CONFLITTO COME PROCESSO

Fenomeno quale l’interferenza deliberata e contingente con gli obiettivi di un’altra persona

5 fasi tra loro in interazione dinamica

LEGGERE IL CONFLITTOLEGGERE IL CONFLITTOAree di esplorazione Domande

Il collocamento • Il conflitto mi riguarda ?

• Riguarda gli altri?

• Dove lo colloco all’interno del conflitto?

• è palese o latente ?

I bisogni • C’era una richiesta di aiuto ? esplicita o

implicita?

• Il conflitto è un pretesto per manifestare bisogni

più profondi?più profondi?

Le emozioni • Cosa sto provando ?

• Cosa stanno provando gli altri ?

• È un’emozione che conosco?

• Mi riconosco nelle emozioni altrui?

I vantaggi • Ci sono dei vantaggi diretti a livello

intrapersonali nel mantenere vivo il conflitto ?

• Ci sono vantaggi indiretti?

�� I CONFLITTI SONO SEMPRE I CONFLITTI SONO SEMPRE UN SEGNALE UN SEGNALE IMPORTANTE DI QUALCOSA CHE NON VA IMPORTANTE DI QUALCOSA CHE NON VA PIU’ PIU’ E CHE DEVE ESSERE MODIFICATO, UNA E CHE DEVE ESSERE MODIFICATO, UNA OPPORTUNITA’ PER SVILUPPARE E MIGLIORARE OPPORTUNITA’ PER SVILUPPARE E MIGLIORARE OPPORTUNITA’ PER SVILUPPARE E MIGLIORARE OPPORTUNITA’ PER SVILUPPARE E MIGLIORARE I RAPPORTI RECIPROCI. E’ IL MODO IN CUI IL I RAPPORTI RECIPROCI. E’ IL MODO IN CUI IL CONFLITTO VIENE AFFRONTATO A STABILIRE CONFLITTO VIENE AFFRONTATO A STABILIRE SE QUESTA OPPORTUNITA’ VENGA COLTA O SE QUESTA OPPORTUNITA’ VENGA COLTA O NO.NO.

IL QUADRANTE DEI CONFLITTIIL QUADRANTE DEI CONFLITTI

1. CONFLITTO INTRAPERSONALE1. CONFLITTO INTRAPERSONALE�� Area della conoscenza di séArea della conoscenza di sé�� partendo dalla propria storia partendo dalla propria storia �� partendo dalla propria storia partendo dalla propria storia

professionaleprofessionale�� Esperienze professionali Esperienze professionali (emozioni, aspettative, (emozioni, aspettative,

passaggi di ruolo,…)passaggi di ruolo,…)


2. CONFLITTO INTERPERSONALE2. CONFLITTO INTERPERSONALE

�� Area della mediazioneArea della mediazione--negoziazionenegoziazione�� Area della mediazioneArea della mediazione--negoziazionenegoziazione(esplicitazione, ascolto e comunicazione assertiva, Individuazione (esplicitazione, ascolto e comunicazione assertiva, Individuazione interessi comuni,…)interessi comuni,…)


3. CONFLITTO ESTERNO3. CONFLITTO ESTERNO�� Area del dare aiuto come facilitatore Area del dare aiuto come facilitatore

dei processi di autonoma capacità di dei processi di autonoma capacità di dei processi di autonoma capacità di dei processi di autonoma capacità di gestire le divergenze gestire le divergenze (neutralità (neutralità empatica, facilitazione)empatica, facilitazione)


44. CONFLITTO ORGANIZZATIVO. CONFLITTO ORGANIZZATIVO�� Area della coesione come disponibilità Area della coesione come disponibilità

alla cooperazione per comunicare e alla cooperazione per comunicare e alla cooperazione per comunicare e alla cooperazione per comunicare e decidere fra soggetti con simili decidere fra soggetti con simili responsabilità responsabilità (trasformare la lamentela in (trasformare la lamentela in cambiamento, integrare i bisogni individuali con gli cambiamento, integrare i bisogni individuali con gli obiettivi organizzativi)obiettivi organizzativi)

LE CONDIZIONI PER LE CONDIZIONI PER ENTRAREENTRARENEL CONFLITTONEL CONFLITTO

�� Quanti / quali conflitti esistono (latenti e Quanti / quali conflitti esistono (latenti e manifesti)?manifesti)?

�� Chi sono gli attori del conflitto?Chi sono gli attori del conflitto?�� Le parti hanno desiderio / necessità della Le parti hanno desiderio / necessità della

relazione?relazione?relazione?relazione?�� Le parti intravedono un “guadagno” dalla Le parti intravedono un “guadagno” dalla

esplicitazione/assunzione trasformativa del esplicitazione/assunzione trasformativa del conflitto?conflitto?

La trasformazione (gestione costruttiva) La trasformazione (gestione costruttiva) dei conflittidei conflitti

INTENDIAMO PER COSTRUTTIVI I MODI DI INTENDIAMO PER COSTRUTTIVI I MODI DI GESTIONE DEL CONFLITTO CHE:GESTIONE DEL CONFLITTO CHE:

�� NON MIRANO A DISTRUGGERE O LEDERE NON MIRANO A DISTRUGGERE O LEDERE L’AVVERSARIOL’AVVERSARIO

�� INTENDONO MANTERE APERTI CANALI INTENDONO MANTERE APERTI CANALI COMUNICATIVI COMUNICATIVI ––RELAZIONALIRELAZIONALI--EMOTIVI EMOTIVI

�� PROMUOVONO SOLUZIONI PROMUOVONO SOLUZIONI (DEI PROBLEMI CHE (DEI PROBLEMI CHE

SOTTOSTANNO AL CONFLITTO)SOTTOSTANNO AL CONFLITTO) IN GRADO DI SODDISFARE I IN GRADO DI SODDISFARE I BISOGNI FONDAMENTALI DI TUTTE LE PARTI BISOGNI FONDAMENTALI DI TUTTE LE PARTI COINVOLTECOINVOLTE

�� RICERCHINO RICERCHINO ESITI SOSTENIBILI NEL TEMPO ESITI SOSTENIBILI NEL TEMPO (FINO (FINO �� RICERCHINO RICERCHINO ESITI SOSTENIBILI NEL TEMPO ESITI SOSTENIBILI NEL TEMPO (FINO (FINO AD UN CAMBIAMENTO DEGLI ATTEGGIAMENTI DI FONDO)AD UN CAMBIAMENTO DEGLI ATTEGGIAMENTI DI FONDO)

�� DISTINGUERE LA DISTINGUERE LA PERSONA DAL PROBLEMAPERSONA DAL PROBLEMA; ; AGGEDIRE IL PROBLEMA E NON LA PERSONAAGGEDIRE IL PROBLEMA E NON LA PERSONA

�� COMUNICARE COMUNICARE RISPETTORISPETTO E ACCETTAZIONE E ACCETTAZIONE RECIPROCARECIPROCA

�� CONCENTRARSI SUGLI CONCENTRARSI SUGLI INTERESSIINTERESSI IN GIOCO IN GIOCO (TIMORI, BISOGNI, DESIDERI) E NON SULLE (TIMORI, BISOGNI, DESIDERI) E NON SULLE PRESE DI POSIZIONEPRESE DI POSIZIONEPRESE DI POSIZIONEPRESE DI POSIZIONE

�� ORIENTARSI AL FUTURO ORIENTARSI AL FUTURO (DAL PERCHE’ AL COME)(DAL PERCHE’ AL COME)

�� SVILUPPARE SOLUZIONI CHE SVILUPPARE SOLUZIONI CHE PROCURINO PROCURINO RECIPROCO BENEFICIO RECIPROCO BENEFICIO

�� ASSUMERE ASSUMERE COMPITI SOSTENIBILI COMPITI SOSTENIBILI NEL TEMPONEL TEMPONEL TEMPONEL TEMPO

�� PREVEDERE LA POSSIBILITA’ DI PREVEDERE LA POSSIBILITA’ DI SOLUZIONI INTERMEDIE SOLUZIONI INTERMEDIE EVITANDO EVITANDO LA CULTURA DELLA TEMPESTIVITA’LA CULTURA DELLA TEMPESTIVITA’

SOSO--STARE NEL CONFLITTOSTARE NEL CONFLITTOIL CONFLITTO COME LUOGO DELLA RELAZIONE IL CONFLITTO COME LUOGO DELLA RELAZIONE

LE VERE RELAZIONI UMANE INCLUDONO IL LE VERE RELAZIONI UMANE INCLUDONO IL CONFLITTO, OSSIA IL CONFRONTO,LO CONFLITTO, OSSIA IL CONFRONTO,LO SCAMBIO, LA DIVERGENZA E L’OPPOSIZIONE.SCAMBIO, LA DIVERGENZA E L’OPPOSIZIONE.

dott.Michele Corrierodott.Michele Corriero

LE RELAZIONI CHE NON CONSENTONO LE RELAZIONI CHE NON CONSENTONO L’EMERGERE DELL’ L’EMERGERE DELL’ ’”OPPOSIZIONE” ’”OPPOSIZIONE” A SE A SE STESSI DA PARTE DEGLI ALTRI ,IMPEDISCONO STESSI DA PARTE DEGLI ALTRI ,IMPEDISCONO DI METTERSI ALLA PROVA E DI USARE LA DI METTERSI ALLA PROVA E DI USARE LA RELAZIONE CON GLI ADULTI COME BANCO DI RELAZIONE CON GLI ADULTI COME BANCO DI PROVA DEL PROPRIO VALORE, COME PROVA DEL PROPRIO VALORE, COME TERRITORIO DI ESPLORAZIONE E DI TERRITORIO DI ESPLORAZIONE E DI APPRENDIMENTO. APPRENDIMENTO.

�� ““SOSO--STARE NEL CONFLITTOSTARE NEL CONFLITTO” ”

�� IMPLICA PROPRIO L’ACCETTAZIONE IMPLICA PROPRIO L’ACCETTAZIONE CHE LA RELAZIONE RAPPRESENTI CHE LA RELAZIONE RAPPRESENTI L’OCCASIONE PER CIASCUNO DI L’OCCASIONE PER CIASCUNO DI ESPRIMERE PARTI DI SÉESPRIMERE PARTI DI SÉ E LIBERARE E LIBERARE


ESPRIMERE PARTI DI SÉESPRIMERE PARTI DI SÉ E LIBERARE E LIBERARE LE PROPRIE DIMENSIONI PIÙ VERE E LE PROPRIE DIMENSIONI PIÙ VERE E PIÙ PROFONDE, PIÙ PROFONDE, CHE SOLO NELLE CHE SOLO NELLE RELAZIONI CONFLITTUALI POSSONO RELAZIONI CONFLITTUALI POSSONO VENIRE ALLA LUCE VENIRE ALLA LUCE

IN ALCUNI CASIIN ALCUNI CASI GLI INSEGNANTI GLI INSEGNANTI RINUNCIANO A OGNI TIPO DI RINUNCIANO A OGNI TIPO DI CONFRONTOCONFRONTO(TRA INSEGNNATI E STUDENTI), (TRA INSEGNNATI E STUDENTI),

RINUNCIANO AL LORO POTERE RINUNCIANO AL LORO POTERE EDUCATIVOEDUCATIVO, ACCONTENTANDOSI DI UNA , ACCONTENTANDOSI DI UNA FACILE DIMENSIONE DI FACILE DIMENSIONE DI


FACILE DIMENSIONE DI FACILE DIMENSIONE DI ACCONDISCENDENZAACCONDISCENDENZA

ESISTE UNA NECESSITÀ DI VIVERE LA ESISTE UNA NECESSITÀ DI VIVERE LA RELAZIONE IN AMBITO EDUCATIVO E DI RELAZIONE IN AMBITO EDUCATIVO E DI ASSUMERE QUESTA RELAZIONE ANCHE ASSUMERE QUESTA RELAZIONE ANCHE CONFLITTUALE COME UNA SFIDA CHE CONFLITTUALE COME UNA SFIDA CHE PORTA PORTA ALL’APPRENDIMENTO DI NUOVE ALL’APPRENDIMENTO DI NUOVE COMPETENZE COMPETENZE

CHI CERCA LA CHI CERCA LA SOLUZIONESOLUZIONE NON LA NON LA TROVA / TROPPO SPESSO IL TROVA / TROPPO SPESSO IL DISCORSO SUL CONFLITTO È STATO DISCORSO SUL CONFLITTO È STATO IMPOSTATO NEL SENSO DELLA IMPOSTATO NEL SENSO DELLA SOLUZIONE, SENZA RENDERSI SOLUZIONE, SENZA RENDERSI


SOLUZIONE, SENZA RENDERSI SOLUZIONE, SENZA RENDERSI CONTO CHE CONTO CHE TANTI CONFLITTI SONO TANTI CONFLITTI SONO DI PER SÉ IRRISOLVIBILI GLI DI PER SÉ IRRISOLVIBILI GLI ESPERTI DISTINGUONO FRA ESPERTI DISTINGUONO FRA CONFLITTI CONFLITTI RIDUCIBILI E RIDUCIBILI E IRRIDUCIBILI IRRIDUCIBILI

SOTTO IL PROFILO DELLA SOTTO IL PROFILO DELLA GESTIONEGESTIONE::COME POSSIAMO GESTIRECOME POSSIAMO GESTIRE LE SITUAZIONI LE SITUAZIONI

CHE NON HANNO UNA PROSPETTIVA DI CHE NON HANNO UNA PROSPETTIVA DI CAMBIAMENTO VERO E PROPRIO, E CHE CAMBIAMENTO VERO E PROPRIO, E CHE RACCHIUDONO IN SÉ UN ELEMENTO DI RACCHIUDONO IN SÉ UN ELEMENTO DI NEGAZIONE DELLO SVILUPPO DI UNA NEGAZIONE DELLO SVILUPPO DI UNA SOLUZIONE?SOLUZIONE?


SOLUZIONE?SOLUZIONE?OCCORRE LAVORARE SULLA FUNZIONE OCCORRE LAVORARE SULLA FUNZIONE

TERAPEUTICA DEL TEMPOTERAPEUTICA DEL TEMPO, , DEL DARSI DEL DARSI TEMPO DEL SAPER GESTIRE UNA TEMPO DEL SAPER GESTIRE UNA PROSPETTIVA TEMPORALE COME UNA PROSPETTIVA TEMPORALE COME UNA PROSPETTIVA DI TRASFORMAZIONE.PROSPETTIVA DI TRASFORMAZIONE.

IL IL CONFLITTO CHE NON PUÒ ESSERE RISOLTO PUÒ CONFLITTO CHE NON PUÒ ESSERE RISOLTO PUÒ ESSERE TRASFORMATOESSERE TRASFORMATO LA DIMENSIONE TRASFORMATIVA CI PERMETTE, IN UN CONTESTO DI PROBLEMATICITÀ, DI CERCARE LE CONDIZIONI AFFINCHÉ QUESTA SITUAZIONE POSSA CREARE MENO DANNI POSSIBILI E POSSA EVENTUALMENTE


MENO DANNI POSSIBILI E POSSA EVENTUALMENTE EVOLVERSI IN SENSO POSITIVO.

L’INDIVIDUO, SPECIALMENTE L’INSEGNANTE, DEVE RAFFORZARE LA CAPACITÀ DI STARE DENTRO IL CONFLITTO, DI NON PENSARE SEMPRE ALLE SOLUZIONI

VEDIAMO TANTI VEDIAMO TANTI INSEGNANTI INDEBOLITI INSEGNANTI INDEBOLITI ANCHE NEI CONFRONTI DEI “CASI ANCHE NEI CONFRONTI DEI “CASI DIFFICILI”DIFFICILI” A SCUOLA A CAUSA DELLA A SCUOLA A CAUSA DELLA LORO DIFFICOLTÀ A LORO DIFFICOLTÀ A TRATTENERE L’ANSIA TRATTENERE L’ANSIA DELLA SOLUZIONEDELLA SOLUZIONE IL LORO DESIDERIO DI IL LORO DESIDERIO DI TORNARE IN UNA CONDIZIONE DI ORDINE TORNARE IN UNA CONDIZIONE DI ORDINE E DI STABILITÀ, IL DESIDERIO INSOMMA E DI STABILITÀ, IL DESIDERIO INSOMMA CHE LE COSE TORNINO AL LORO POSTO LI CHE LE COSE TORNINO AL LORO POSTO LI


CHE LE COSE TORNINO AL LORO POSTO LI CHE LE COSE TORNINO AL LORO POSTO LI INDEBOLISCE. INDEBOLISCE.

OGGI INSEGNANTE DEVE SAPER CONVIVERE OGGI INSEGNANTE DEVE SAPER CONVIVERE CON CON LE SITUAZIONI DISSONANTILE SITUAZIONI DISSONANTI, CON , CON L’INFORMALITÀ PIÙ CHE CON LA L’INFORMALITÀ PIÙ CHE CON LA FORMALITÀ FORMALITÀ

SEI PASSI PER AFFRONTARE BENE IL SEI PASSI PER AFFRONTARE BENE IL CONFLITTO NELLE RELAZIONI EDUCATIVECONFLITTO NELLE RELAZIONI EDUCATIVE

QUESTI SEI PASSI NON SONO SEI RICETTE, MA QUESTI SEI PASSI NON SONO SEI RICETTE, MA PIUTTOSTO SEI ATTEGGIAMENTI.PIUTTOSTO SEI ATTEGGIAMENTI.

SEI MAPPESEI MAPPE CHE POSSIAMO UTILIZZARE PER CHE POSSIAMO UTILIZZARE PER ADDENTRARCI IN QUESTI TERRITORI E PER ADDENTRARCI IN QUESTI TERRITORI E PER


ADDENTRARCI IN QUESTI TERRITORI E PER ADDENTRARCI IN QUESTI TERRITORI E PER COSTRUIRE L’EDUCAZIONE ALLA PACE. SEI COSTRUIRE L’EDUCAZIONE ALLA PACE. SEI MAPPE CHE CI PERMETTONO DI ESSERE PIÙ MAPPE CHE CI PERMETTONO DI ESSERE PIÙ RIGOROSI RIGOROSI NELLA NELLA GESTIONE DEL CONFLITTO. GESTIONE DEL CONFLITTO.

QUESTE MAPPE POSSONO ESSERE CAMBIATE E QUESTE MAPPE POSSONO ESSERE CAMBIATE E RISTRUTTURATERISTRUTTURATE

IL PRIMO PASSO IL PRIMO PASSO È: È: RICORDA CHE IL CONFLITTO È RICORDA CHE IL CONFLITTO È UN UN PROBLEMA DA PROBLEMA DA GESTIREGESTIRE, E NON UNA GUERRA DA COMBATTERE, E NON UNA GUERRA DA COMBATTERE. . QUESTO PRIMO PUNTO RIGUARDA IL TEMA DELLA QUESTO PRIMO PUNTO RIGUARDA IL TEMA DELLA PERCEZIONE, E PROPONE UNA PERCEZIONE, E PROPONE UNA RISTRUTTURAZIONE PERCETTIVARISTRUTTURAZIONE PERCETTIVA E E SEMANTICASEMANTICAVOLTA A COGLIERE IL CONFLITTO COME UNA VOLTA A COGLIERE IL CONFLITTO COME UNA SITUAZIONE DA GESTIRESITUAZIONE DA GESTIRE. . QUESTO PRIMO PASSO QUESTO PRIMO PASSO


SITUAZIONE DA GESTIRESITUAZIONE DA GESTIRE. . QUESTO PRIMO PASSO QUESTO PRIMO PASSO FORNISCE ALL’INSEGNANTEFORNISCE ALL’INSEGNANTE L’OCCASIONE DI L’OCCASIONE DI CAMBIARE LA PROSPETTIVA, PRENDERE ATTO CAMBIARE LA PROSPETTIVA, PRENDERE ATTO DELL’ESISTENZA DI UNA SITUAZIONE CRITICA E DELL’ESISTENZA DI UNA SITUAZIONE CRITICA E CERCARE DI AFFRONTARLA. CERCARE DI AFFRONTARLA.

�� IL SECONDO PASSO DICE: IL SECONDO PASSO DICE: CONTA FINO A CONTA FINO A DIECI PRIMA DI AGIREDIECI PRIMA DI AGIRE.. QUESTO PASSO QUESTO PASSO RIGUARDA LA RIGUARDA LA DIMENSIONE TEMPORALEDIMENSIONE TEMPORALE, LA , LA CAPACITÀ DI ASPETTARE IL MOMENTO GIUSTO, CAPACITÀ DI ASPETTARE IL MOMENTO GIUSTO, PRENDERE TEMPO, EVITARE LE PRENDERE TEMPO, EVITARE LE REAZIONI REAZIONI IMPULSIVE E COMPULSIVEIMPULSIVE E COMPULSIVE. .


�� È UN’INDICAZIONE DI GRANDE UTILITÀ TATTICA È UN’INDICAZIONE DI GRANDE UTILITÀ TATTICA E STRATEGICA E STRATEGICA

�� TUTTE LE VOLTE CHE SI PUÒ EVITARE UNA TUTTE LE VOLTE CHE SI PUÒ EVITARE UNA REAZIONE IMMEDIATA SI RAFFORZA LA REAZIONE IMMEDIATA SI RAFFORZA LA POSSIBILITÀ CHE UNA POSSIBILITÀ CHE UNA PROVOCAZIONE POSSA PROVOCAZIONE POSSA ESSERE TRASFORMATA IN UN’ESPERIENZA DI ESSERE TRASFORMATA IN UN’ESPERIENZA DI APPRENDIMENTOAPPRENDIMENTO

�� PRENDERE TEMPO PRENDERE TEMPO CONSENTE CONSENTE ALL’INSEGNANTE ALL’INSEGNANTE DI SPOSTARE IL DI SPOSTARE IL CONFLITTO DA UNA CONFLITTO DA UNA LOGICA REATTIVA A LOGICA REATTIVA A UNA LOGICA DI COMUNICAZIONEUNA LOGICA DI COMUNICAZIONE, INTESA , INTESA COME LIVELLO SIMBOLICO DELLA COME LIVELLO SIMBOLICO DELLA RELAZIONE, IN CUI SI PASSA RELAZIONE, IN CUI SI PASSA ALL’ELABORAZIONE DEL PROBLEMA.ALL’ELABORAZIONE DEL PROBLEMA.


ALL’ELABORAZIONE DEL PROBLEMA.ALL’ELABORAZIONE DEL PROBLEMA.

�� LA COMUNICAZIONE È GIÀ UNA LA COMUNICAZIONE È GIÀ UNA RITUALIZZAZIONE DEL CONFLITTO. RITUALIZZAZIONE DEL CONFLITTO.

�� NELL’NELL’ AMBITOAMBITO SCOLASTICOSCOLASTICO SISI LAVORALAVORAIMMEDIATAMENTEIMMEDIATAMENTE SULLASULLA COMUNICAZIONECOMUNICAZIONE.. NONNON VAVADIMENTICATODIMENTICATO CHECHE QUANDOQUANDO SISI ARRIVAARRIVA ALLAALLACOMUNICAZIONECOMUNICAZIONE ILIL CONFLITTO,CONFLITTO, ININ QUANTOQUANTO PROBLEMA,PROBLEMA,ÈÈ GIÀGIÀ ININ FASEFASE DIDI DEFINIZIONEDEFINIZIONE..

�� LALA COMPETENZACOMPETENZA ALAL CONFLITTOCONFLITTO RIGUARDARIGUARDA LALACAPACITÀCAPACITÀ DIDI SPOSTARESPOSTARE ILIL CONFLITTOCONFLITTO SULSUL PIANOPIANODELLADELLA COMUNICAZIONECOMUNICAZIONE..


�� ININ AMBITOAMBITO EDUCATIVOEDUCATIVO MOLTIMOLTI INSEGNANTIINSEGNANTI HANNOHANNODIFFICOLTÀ,DIFFICOLTÀ, DADA QUESTOQUESTO PUNTOPUNTO DIDI VISTA,VISTA, EE VANNOVANNOAIUTATIAIUTATI SISTEMATICAMENTESISTEMATICAMENTE ADAD ANDAREANDARE OLTREOLTRE LALALOROLORO TENDENZATENDENZA ALLAALLA REAZIONEREAZIONE IMMEDIATAIMMEDIATA,AGGRESSIVA,AGGRESSIVA EE DIDI CHIUSURACHIUSURA COMUNICATIVACOMUNICATIVA ..

IL TERZO PASSO DICE: IL TERZO PASSO DICE: NON FARE MURO CONTRO MURO. QUESTO CI NON FARE MURO CONTRO MURO. QUESTO CI

RICORDA IL MOMENTO TRASFORMATIVO RICORDA IL MOMENTO TRASFORMATIVO DEL CONFLITTODEL CONFLITTO, LA POSSIBILITÀ DI , LA POSSIBILITÀ DI ELABORARE LA PROVOCAZIONE IN SENSO ELABORARE LA PROVOCAZIONE IN SENSO NON SIMMETRICO, TROVANDO UNA NON SIMMETRICO, TROVANDO UNA STRADA DIVERSA DA QUELLA CHE LA STRADA DIVERSA DA QUELLA CHE LA PROVOCAZIONE SUGGERISCE.PROVOCAZIONE SUGGERISCE.


PROVOCAZIONE SUGGERISCE.PROVOCAZIONE SUGGERISCE.

È UN MOMENTO SDRAMMATIZZANTE: È UN MOMENTO SDRAMMATIZZANTE: QUANDO C’ È TENSIONE IL PRIMO PASSO QUANDO C’ È TENSIONE IL PRIMO PASSO DA FARE È ABBASSARE IL LIVELLO DELLA DA FARE È ABBASSARE IL LIVELLO DELLA TENSIONE TENSIONE

IL QUARTO PASSO È: IL QUARTO PASSO È:

RISPETTA I CONTENUTI DEL CONFLITTO. QUESTO . QUESTO PUNTO È STRETTAMENTE COLLEGATO AL PUNTO PUNTO È STRETTAMENTE COLLEGATO AL PUNTO PRECEDENTE, E INVITA A EVITARE LE “RISPOSTE PRECEDENTE, E INVITA A EVITARE LE “RISPOSTE TANGENZIALI”, MOLTO DIFFUSE NELLA TANGENZIALI”, MOLTO DIFFUSE NELLA COMUNICAZIONE CONFLITTUALE DISTORTA.CONFLITTUALE DISTORTA.

QUANDO NON SI RIESCE AD ASSUMERE IL PROBLEMA IN QUANDO NON SI RIESCE AD ASSUMERE IL PROBLEMA IN QUANTO TALE, MA SI RIMANDA SEMPRE A UN QUADRO QUANTO TALE, MA SI RIMANDA SEMPRE A UN QUADRO


QUANDO NON SI RIESCE AD ASSUMERE IL PROBLEMA IN QUANDO NON SI RIESCE AD ASSUMERE IL PROBLEMA IN QUANTO TALE, MA SI RIMANDA SEMPRE A UN QUADRO QUANTO TALE, MA SI RIMANDA SEMPRE A UN QUADRO GENERALE, A UNA SITUAZIONE PRECEDENTE, A UN GENERALE, A UNA SITUAZIONE PRECEDENTE, A UN CONTESTO DI ANTIPATIA O SIMPATIA PERSONALE, CONTESTO DI ANTIPATIA O SIMPATIA PERSONALE, SI SI RICORRE A RISPOSTE TANGENZIALI. RICORRE A RISPOSTE TANGENZIALI.

QUESTO ATTEGGIAMENTO IMPLICA UN SENSO DI QUESTO ATTEGGIAMENTO IMPLICA UN SENSO DI MANIPOLAZIONE.MANIPOLAZIONE.

�� IN AMBITO IN AMBITO EDUCATIVO EDUCATIVO -- PROFESSIONALE PROFESSIONALE , LO , LO STUDENTE E L’INSEGNATE CHE PROPONE QUALCOSA STUDENTE E L’INSEGNATE CHE PROPONE QUALCOSA CHE HA UN FORTE CHE HA UN FORTE CONTENUTO PERTURBATIVOCONTENUTO PERTURBATIVO, SE , SE AFFRONTATO DEBITAMENTE GLI CONSENTE DI SENTIRSI AFFRONTATO DEBITAMENTE GLI CONSENTE DI SENTIRSI RICONOSCIUTO.RICONOSCIUTO.

�� LA LA RISPOSTA TANGENZIALE È INVECE UMILIANTERISPOSTA TANGENZIALE È INVECE UMILIANTE, , PERCHÉ PERCHÉ NON RICONOSCE ALL’ALTRO NON RICONOSCE ALL’ALTRO LA POSSIBILITÀ DI LA POSSIBILITÀ DI PERCHÉ PERCHÉ NON RICONOSCE ALL’ALTRO NON RICONOSCE ALL’ALTRO LA POSSIBILITÀ DI LA POSSIBILITÀ DI PROPORRE DEI CONTENUTI CONFLITTUALI, E PROPORRE DEI CONTENUTI CONFLITTUALI, E IMPEDISCE ALL’ALTRO DI PROPORRE UNA PROPRIA IMPEDISCE ALL’ALTRO DI PROPORRE UNA PROPRIA VISIONE DELLE COSE.VISIONE DELLE COSE.

�� QUESTO PUNTO È IMPORTANTE PERCHÉ RIGUARDA IL QUESTO PUNTO È IMPORTANTE PERCHÉ RIGUARDA IL RICONOSCIMENTO DI SE STESSI RICONOSCIMENTO DI SE STESSI


�� IL QUINTO PUNTO IL QUINTO PUNTO RIGUARDA UN TEMA RIGUARDA UN TEMA FORTEMENTE PEDAGOGICO: FORTEMENTE PEDAGOGICO: EVITA IL GIUDIZIO EVITA IL GIUDIZIO STIGMATIZZANTE; SPERIMENTA LA CRITICA STIGMATIZZANTE; SPERIMENTA LA CRITICA COSTRUTTIVACOSTRUTTIVA. .

�� CI SONO DUE DIMENSIONI NELLA GESTIONE CI SONO DUE DIMENSIONI NELLA GESTIONE EDUCATIVA DEL CONFLITTO EDUCATIVA DEL CONFLITTO PARTICOLARMENTE IMPORTANTI: PARTICOLARMENTE IMPORTANTI: LA LA


PARTICOLARMENTE IMPORTANTI: PARTICOLARMENTE IMPORTANTI: LA LA DIMENSIONE DELL’DIMENSIONE DELL’ASCOLTOASCOLTO E LA E LA DIMENSIONE DEL DIMENSIONE DEL CONTENIMENTOCONTENIMENTO.. QUESTA È QUESTA È LA DIMENSIONE DELL’ASCOLTO.LA DIMENSIONE DELL’ASCOLTO.

�� IL IL GIUDIZIOGIUDIZIO È IL È IL CONTRARIO DELL’ASCOLTOCONTRARIO DELL’ASCOLTO. . GIUDICARE IN SENSO STIGMATIZZANTE GIUDICARE IN SENSO STIGMATIZZANTE IMPLICA UMILIARE IMPLICA UMILIARE

ESISTONOESISTONO STRATEGIESTRATEGIE BASATEBASATE SULLASULLA““CRITICACRITICA COSTRUTTIVA”,COSTRUTTIVA”, UNAUNA MODALITÀMODALITÀDIDI PORGEREPORGERE ALL’ALTROALL’ALTRO UNAUNA SERIESERIE DIDIOSSERVAZIONIOSSERVAZIONI SENZASENZA SUSCITARESUSCITARE UNUNSENSOSENSO DIDI MINACCIA,MINACCIA, SENZASENZA CHECHE L’ALTROL’ALTROSISI SENTASENTA GIUDICATOGIUDICATO..

PRESENTAPRESENTA VARIEVARIE FASIFASI::LALA PRIMAPRIMA ÈÈ CHIEDERECHIEDERE PERMESSOPERMESSO;;


LALA PRIMAPRIMA ÈÈ CHIEDERECHIEDERE PERMESSOPERMESSO;;LELE ALTREALTRE FASIFASI RIGUARDANORIGUARDANO LALA GESTIONEGESTIONE

DELDEL PROBLEMA,PROBLEMA, CHECHE MIRAMIRA AA MANTENEREMANTENERELALA CRITICACRITICA SULSUL PROBLEMAPROBLEMA EE NONNON SULLASULLAPERSONAPERSONA..

ÈÈ UNUN ATTEGGIAMENTOATTEGGIAMENTO DIVERSODIVERSO:: PORGEREPORGERELALA CRITICACRITICA ININ MODOMODO CHECHE L’ALTROL’ALTRO NONNON SISISENTASENTA INVASOINVASO..

IL SESTO PASSO : IL SESTO PASSO : SAPPI DIRE DI NO, QUANDO OCCORRESAPPI DIRE DI NO, QUANDO OCCORREIL SAPER DIRE DI NO È UNA COMPETENZA IL SAPER DIRE DI NO È UNA COMPETENZA

ESSENZIALEESSENZIALE IN UN CONTESTO DI CRESCITA SUI IN UN CONTESTO DI CRESCITA SUI TEMI DELL’EDUCAZIONE ALLA PACE.TEMI DELL’EDUCAZIONE ALLA PACE.

SAPER DIRE DI NO VUOL DIRE STACCARE LA SPINA, SAPER DIRE DI NO VUOL DIRE STACCARE LA SPINA, EVITARE UN’ADESIONE CONFORMISTA A DELLE EVITARE UN’ADESIONE CONFORMISTA A DELLE


EVITARE UN’ADESIONE CONFORMISTA A DELLE EVITARE UN’ADESIONE CONFORMISTA A DELLE PROCEDURE CHE POSSONO DANNEGGIARE. PROCEDURE CHE POSSONO DANNEGGIARE.

SAPER DIRE DI NO, MOTIVATO, SAPER DIRE DI NO, MOTIVATO, VUOL DIRE VUOL DIRE MANTENERE SEMPRE LA PROPRIA IDEA, IL MANTENERE SEMPRE LA PROPRIA IDEA, IL PROPRIO PUNTO DI VISTA, CONOSCERE IL PROPRIO PUNTO DI VISTA, CONOSCERE IL PROPRIO VALORE. PROPRIO VALORE.

NEL RAPPORTO EDUCATIVO, GLI NEL RAPPORTO EDUCATIVO, GLI INSEGNANTI DEVONO ASSUMERE LA INSEGNANTI DEVONO ASSUMERE LA CAPACITÀ DI DIRE DI NOCAPACITÀ DI DIRE DI NO, , TOLLERANDO TOLLERANDO ANCHE LA FRUSTRAZIONE CHE QUESTO ANCHE LA FRUSTRAZIONE CHE QUESTO DIRE DI NO COMPORTADIRE DI NO COMPORTA

DIRE DI NO SIGNIFICA ASSUMERSI UNA DIRE DI NO SIGNIFICA ASSUMERSI UNA RESPONSABILITÀ ADULTA, IL CHE NON RESPONSABILITÀ ADULTA, IL CHE NON


RESPONSABILITÀ ADULTA, IL CHE NON RESPONSABILITÀ ADULTA, IL CHE NON COINCIDE CON L’ASSUMERE UN COINCIDE CON L’ASSUMERE UN ATTEGGIAMENTO NEGATIVO CONTINUO, ATTEGGIAMENTO NEGATIVO CONTINUO, SISTEMATICO, MA UN ATTEGGIAMENTO SISTEMATICO, MA UN ATTEGGIAMENTO OPPORTUNO NEI CONTESTI ADEGUATI. OPPORTUNO NEI CONTESTI ADEGUATI.

4. 4. I CONFLITTI IN AMBIENTI AD ALTA I CONFLITTI IN AMBIENTI AD ALTA PRESTAZIONE EDUCATIVAPRESTAZIONE EDUCATIVA

�� Conflitto socioConflitto socio--cognitivo cognitivo nell’ambiente di nell’ambiente di apprendimentoapprendimento

-- il meccanismo principale del progresso cognitivo individuale, il meccanismo principale del progresso cognitivo individuale, -- il meccanismo principale del progresso cognitivo individuale, il meccanismo principale del progresso cognitivo individuale, fonte di cambiamento e di influenza del partner dell'istruzione; fonte di cambiamento e di influenza del partner dell'istruzione; sfide per l‘apprendimento, la conoscenza e lo svilupposfide per l‘apprendimento, la conoscenza e lo sviluppo;;

-- è inerente all'interazione tra insegnanti e studenti e tra studenti con è inerente all'interazione tra insegnanti e studenti e tra studenti con potenziale, particolarità, stili diversi di conoscenza...potenziale, particolarità, stili diversi di conoscenza...

-- nell'ambito di un processo di evoluzione e maturazione dello studente e nell'ambito di un processo di evoluzione e maturazione dello studente e anche un completamento del processo di insegnamento per l'insegnanteanche un completamento del processo di insegnamento per l'insegnante

PPrincipi di gestione positiva dei conflitti nella scuolarincipi di gestione positiva dei conflitti nella scuola

1.1. I conflitti significano interazione e dialogo. I conflitti significano interazione e dialogo. 2.2. I conflitti sono necessari per lo sviluppo degli studenti come persone I conflitti sono necessari per lo sviluppo degli studenti come persone

complesse ed autonome.complesse ed autonome.3.3. Conoscere sé stessi rappresenta una condizione per affrontare un Conoscere sé stessi rappresenta una condizione per affrontare un

conflittoconflitto..4.4. Ogni conflitto può essere l'occasione per una reciproca comprensione Ogni conflitto può essere l'occasione per una reciproca comprensione 4.4. Ogni conflitto può essere l'occasione per una reciproca comprensione Ogni conflitto può essere l'occasione per una reciproca comprensione

e il riconoscimento dei propri bisogni e desideri, per il mantenimento o e il riconoscimento dei propri bisogni e desideri, per il mantenimento o il rafforzamento di un rapportoil rafforzamento di un rapporto. .

5.5. Termine di un conflitto è possibile attraverso l'interazione positivaTermine di un conflitto è possibile attraverso l'interazione positiva..6.6. Alcune capacità sono necessarie, in modo che un conflitto diventa un Alcune capacità sono necessarie, in modo che un conflitto diventa un

crescente e arricchente esperienzacrescente e arricchente esperienza..7.7. Queste abilità possono essere appreseQueste abilità possono essere apprese..8.8. I conflitti possono essere risolti senza violare i diritti di nessunoI conflitti possono essere risolti senza violare i diritti di nessuno..

TTipi di conflitto in ambienti ad alte ipi di conflitto in ambienti ad alte prestazioni educativeprestazioni educative

Relazione RelazioneRelazione insegnante-insegnante

Relazione studente-studente

RelazioneStudente-studente

Conflitti studenteConflitti studente--studentestudenteFattori di rischioFattori di rischio(possibili cause)(possibili cause)

Fattori di protezioneFattori di protezione((modalità di miglioramento del modalità di miglioramento del comportamento conflittualecomportamento conflittuale))

��Concorrenza (valutazione di Concorrenza (valutazione di sistema, che istituisce una sistema, che istituisce una gerarchiagerarchia))

��Organizzare le attività di Organizzare le attività di apprendimento (l'assenza di apprendimento (l'assenza di

��Lo sviluppo di un ambiente basato sulla Lo sviluppo di un ambiente basato sulla collaborazione (lavoro di gruppo, progetti di collaborazione (lavoro di gruppo, progetti di gruppo, attività differenzialegruppo, attività differenziale) )

��Sviluppare la coesione di gruppo (attività Sviluppare la coesione di gruppo (attività extrascolastiche, cambiare il capo gruppo, extrascolastiche, cambiare il capo gruppo, apprendimento (l'assenza di apprendimento (l'assenza di

lavoro di gruppolavoro di gruppo))

��Scuola di cultura (una scuola per Scuola di cultura (una scuola per l'élite)l'élite)

�� Rapporti di concorrenza Rapporti di concorrenza (individualismo, relazioni fredde, (individualismo, relazioni fredde, mancanza di tolleranza, mancanza di tolleranza, etichettaturaetichettatura))

��Il bisogno di riconoscimento e Il bisogno di riconoscimento e apprezzamento, il bisogno di apprezzamento, il bisogno di autorealizzazioneautorealizzazione

extrascolastiche, cambiare il capo gruppo, extrascolastiche, cambiare il capo gruppo, laboratorilaboratori))

��Sviluppare la capacità di gestione dei conflitti Sviluppare la capacità di gestione dei conflitti (comunicazione, apertura emozionale, il pensiero (comunicazione, apertura emozionale, il pensiero creativocreativo))

��Apprezzare le potenzialità degli studenti Apprezzare le potenzialità degli studenti attraverso il loro coinvolgimento in diversi attraverso il loro coinvolgimento in diversi progetti (curricolari ed educativi); esprimere progetti (curricolari ed educativi); esprimere apprezzamento a tutti in base a criteri diversiapprezzamento a tutti in base a criteri diversi););

Conflitti insegnateConflitti insegnate--studente studente

Fattori di rischioFattori di rischio(possibili cause)(possibili cause)


��Concorrenza Concorrenza (La "corsa" per i buoni (La "corsa" per i buoni voti, la pressione sulla valutazione voti, la pressione sulla valutazione dell'insegnante)dell'insegnante)

��Apprezzare il potenziale degli Apprezzare il potenziale degli studenti 'attraverso il loro studenti 'attraverso il loro

��Il bisogno di riconoscimento e di Il bisogno di riconoscimento e di apprezzamento, di autoapprezzamento, di auto--realizzazione, realizzazione, da parte degli studenti (selezione della da parte degli studenti (selezione della squadra olimpica e per altri concorsi)squadra olimpica e per altri concorsi)

��Motivazione estrinseca (la necessità Motivazione estrinseca (la necessità di un punteggio elevato) o la di un punteggio elevato) o la mancanza di essamancanza di essa

coinvolgimento in diversi progetti coinvolgimento in diversi progetti (curricolari ed educativi(curricolari ed educativi); );

��Stabilire regole di comportamento Stabilire regole di comportamento chiare e applicarle in modo coerente chiare e applicarle in modo coerente

��Sviluppare la capacità di gestione dei Sviluppare la capacità di gestione dei conflitti (comunicazione, apertura conflitti (comunicazione, apertura emozionale, il pensiero creativoemozionale, il pensiero creativo))

Conflitti insegnanteConflitti insegnante--insegnanteinsegnante

Fattori di rischioFattori di rischio(possibili cause)(possibili cause)


�� Orgoglio professionaleOrgoglio professionale

�� Il desiderio di insegnare in classi molto Il desiderio di insegnare in classi molto buone buone

��La preoccupazione esagerata per alte La preoccupazione esagerata per alte

��L'apprezzamento di tutti gli L'apprezzamento di tutti gli insegnanti da parte del team di insegnanti da parte del team di gestionegestione

��Partecipazione a progetti Partecipazione a progetti ��La preoccupazione esagerata per alte La preoccupazione esagerata per alte prestazioni, che domina gli studenti di prestazioni, che domina gli studenti di livello mediolivello medio

��GerarchieGerarchie incerteincerte –– complesse (i complesse (i "leggendari" insegnanti)"leggendari" insegnanti)

��AutoAuto--sufficienza, celebritàsufficienza, celebrità

��Relazioni fredde tra professoriRelazioni fredde tra professori

��Polemiche variePolemiche varie

��Partecipazione a progetti Partecipazione a progetti educativieducativi

��Le attività comuni che Le attività comuni che sviluppano le relazioni sviluppano le relazioni interpersonali, il senso di interpersonali, il senso di appartenenza di un gruppo (gite, appartenenza di un gruppo (gite, feste)feste)

��Stimolare la concorrenza, senza Stimolare la concorrenza, senza dimenticare l'idea del valore / dimenticare l'idea del valore / supporto assiologicosupporto assiologico

� A partire dagli anni '90 l'Organizzazione Mondiale della Sanità e l'Unione Europea hanno proposto un'importante riflessione rispetto allo studio e all'approfondimento dei programmi sulle life skills nel sistema scolastico. E' importante precisare che con il termine � E' importante precisare che con il termine life skills si intendono quelle competenze e abilità psicosociali utili per affrontare efficacemente le richieste e i cambiamenti della vita quotidiana (WHO, 1993).

� Tali competenze risultano fondamentali nel processo di salute e promozione della persona al fine di garantire la realizzazione dei propri obbiettivi personali.

� La possibilità di sviluppare queste abilità � La possibilità di sviluppare queste abilità è strettamente correlata al benessere psicologico e alla prevenzione di comportamenti a rischio ma anche all'apprendimento di strategie utili per il successo scolastico.

� In seguito ad una approfondita analisi dei diversi programmi, l'Organizzazione Mondiale della Sanità in diversi documenti (WHO, 1993, 1994a.) indica quali siano le competenze psicosociali intese come life skills a cui si fa abitualmente life skills a cui si fa abitualmente riferimento:

� Problem solving (capacità di risolvere i problemi): competenza che permette di affrontare in modo positivo i diversi problemi trovando soluzioni efficaci.

� Decision making (capacità di prendere decisioni): competenza azioni nell'attuare in maniera attiva i processi decisionali al fine di affrontare e risolvere le diverse situazioni

� Pensiero creativo: permette di analizzare le situazioni esplorando le diverse possibilità e trovando soluzioni creative. e trovando soluzioni creative.

� Pensiero critico: la capacità di valutare esperienze e situazioni in maniera analitica e oggettiva valutando i vantaggi e gli svantaggi

� Comunicazione efficace: competenza legata alla capacità di sapersi esprimere a livello verbale e non verbale in modo accurato a seconda della situazione e dell'interlocutore, riuscire ad ascoltare in maniera attiva l'altro comprendendo e manifestando i propri bisogni e sentimenti manifestando i propri bisogni e sentimenti

� Skills nelle relazioni interpersonali:competenza legata alla capacità di entrare in relazione con gli altri riuscendo a creare relazioni interpersonali significative nei vari contesti di vita.

� Autocoscienza: conoscenza di sé, del proprio carattere, dei propri punti forti e deboli, dei propri desideri e bisogni. Aumentare l‟autoconsapevolezza può aiutare a comprendere quando si è stressati o sotto tensione. Rappresenta un prerequisito indispensabile per una prerequisito indispensabile per una comunicazione efficace, per relazioni interpersonali positive e per la comprensione empatica degli altri (Marmocchi, Dall'Aglio, Zannini 2004).

� Empatia: competenza-abilità di sentire e comprendere il mondo emotivo dell' altro sospendendo ogni giudizio e interpretazione.

� Gestione dello stress: competenza legata al riconoscimento e alla gestione di eventi stressanti e capacità di mettere in atto strategie e tecniche rivolte al benessere personale.

� Gestione delle emozioni: competenza legata alla capacità di riconoscere, in se legata alla capacità di riconoscere, in se stessi e negli altri, le emozioni positive e negative e gestirle attuando comportamenti positivi.

� Le varie life skills possono essere riassunte e raggruppate all'interno di tre aree principali (WHO 2003) che sono: quella cognitiva, sociale, emotiva. In particolare per l'area cognitiva pensiamo alle competenze legate al decision making o al problem solving; per quelle emotive: al problem solving; per quelle emotive: l'empatia, la gestione delle emozioni e per quelle sociali quelle legate alle abilità relazionali.

� Tutte queste competenze in realtà non possono essere disgiunte, nella loro applicazione reale, le une dalle altre.

� E' impossibile attivare un'attività di problem solving senza riuscire a percepire e gestire le proprie emozioni, percepire e gestire le proprie emozioni, come è impossibile riuscire a percepire empatia se non vengono sviluppate nell'individuo le abilità relazionali di base.

� I programmi che lavorano sulle competenze/life skills producono un processo di crescita in tutte queste aree al fine di migliorare e sviluppare al meglio le potenzialità e le risorse di ogni persona.

� L'obbiettivo, legato alla possibilità di offrire L'obbiettivo, legato alla possibilità di offrire percorsi sullo sviluppo delle competenze, è quello di rinforzare abilità cognitive, relazionali ed emotive, fondamentali per la salute ed il benessere psicosociale di ogni individuo.

� Lo sviluppo delle life skills acquisisce una notevole importanza non solo per il benessere del singolo ma sopratutto per quello della comunità, prevenendo una serie di problemi educativi, psicologici e sociali presenti oggi, specialmente, nei sociali presenti oggi, specialmente, nei contesti scolastici (Marmocchi, Dall'Aglio, Zannini 2004).

� Inoltre i vari contesti scolastici, di ogni ordine e grado, sono quelli considerati e indicati dall'OMS (1993) come i più appropriati nell'attuazione di training utili allo sviluppo delle life skills. Varie ricerche hanno dimostrato come i programmi per hanno dimostrato come i programmi per lo sviluppo delle life skills rappresentino un ottimo strumento nella prevenzione

DALLA GRAMMATICA DEL CONFLITTO ALLA MEDIAZIONE … · terapeutica del tempo,, del darsi tempo del...

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