Dal seme ai semi Anni 5 - 8 Autore 6. Dal fiore al frutto ... · pianta di pisello, dal seme al ......

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Autore: Lucia Stelli (ANISN Pisa) Discipline: Biologia Livello scolare: Scuola Infanzia e Scuola Primaria Prerequisiti: Parole per esprimere proprietà tattili, visive, uditive Breve descrizione: Il percorso inizia con il riconoscimento di semi in un miscuglio contenente anche non semi. La condivisione delle conoscenze possedute dai bambini e l’osservazione della germinazione dei semi porteranno a una prima definizione di seme e al concetto di ciclo biologico delle piante con fiore. Come ciclo esemplare viene proposto quello della pianta di pisello, dal seme al fiore, al frutto, a nuovi semi. Tale scelta è dettata dal fatto che nel periodo scolastico è possibile osservare l’intero ciclo di questa pianta e che i fiori delle Papilionacee sono diffusi e presenti in piante erbacee, arboree e arbustive. L’osservazione e smontaggio di questo tipo di fiore costituirà inoltre un modello per superare le rappresentazioni stereotipate del fiore presenti nei disegni rivolti all’infanzia. Inquiry/articolazione del percorso: 1. Classificazione di un miscuglio di semi e simil- semi: Il percorso inizia con il racconto della scoperta di un sacchetto contenente oggetti per marcare le cartelle del gioco della tombola. Viene chiesto ai bambini di raggruppare i diversi oggetti e possibilmente identificarli. 2. Riconoscimento di semi: Dal confronto dei diversi raggruppamenti effettuati si passa alla rilevazione delle caratteristiche sensoriali dei semi, alla loro identificazione e a una classificazione condivisa in semi e non semi. 3. Rilevazione delle caratteristiche dei semi: Si affina la descrizione dei semi e si condividono le loro principali proprietà sensoriali. 4. Dal seme alla pianta: esperienze di germinazione: Una volta riconosciuto che un seme posto nella terra può trasformarsi in una piantina, se ne osserva la germinazione su cotone idrofilo umido. 5. Osservazione dei fiori della pianta di pisello: Si segue la crescita della piantina di pisello e la comparsa del fiore. L’osservazione si focalizza sulle varie parti del fiore. Lo smontaggio del fiore porta a riconoscere una forma di fiore diversa da quella presente nelle illustrazioni per bambini. L’osservazione delle sue varie parti con una lente contafili permette di scoprire un legume in miniatura (trasformazione dell’ovario). Si comprende che una parte interna del fiore si trasforma in frutto. 6. Dal fiore al frutto: apro il frutto, trovo il seme: Si segue la trasformazione da fiore a frutto e una volta che i legumi sono ingrossati si scopre che i semi contenuti al loro interno sono del tutto simili a quelli fatti germinare all’inizio. A questo punto il seme viene visto oltre che come “progetto” di una nuova pianta anche come una parte della pianta. 7. Ricostruzione del ciclo vitale della pianta di pisello: Vengono ripercorse e verificate le varie fasi del ciclo vitale della pianta di pisello e delle piante con fiore in generale. Dovrebbe emergere la corrispondenza “un seme-tanti semi” a garanzia della continuità della vita. Parole chiave: proprietà sensoriali, classificazione, trasformazione, crescita, pianta, seme, fiore, frutto, vita, ciclo. Obiettivi di apprendimento: Sviluppare abilità percettive, descrittive e di classificazione. Descrivere alcune delle principali proprietà dei semi. Individuare le principali trasformazioni alla base del ciclo vitale delle piante con fiore. Riconoscere il fiore delle Papillionacee. Riconoscere che esistono varie forme di fiore. Durata: 10-12 ore Materiale: Un sacchetto di stoffa colorata e altri sacchetti più piccoli, miscuglio composto da semi e altri oggetti più o meno somiglianti a semi, lenti di ingrandimento, cotone idrofilo, contenitori e terriccio per la semina. Risorse tecnologiche (LIM, computer, fotocamera digitale) Dal seme ai semi Anni 5 - 8

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Autore: Lucia Stelli (ANISN Pisa)

Discipline:

Biologia

Livello scolare:

Scuola Infanzia e Scuola Primaria

Prerequisiti:

Parole per esprimere proprietà tattili, visive, uditive

Breve descrizione:

Il percorso inizia con il riconoscimento di semi in

un miscuglio contenente anche non semi. La

condivisione delle conoscenze possedute dai

bambini e l’osservazione della germinazione dei

semi porteranno a una prima definizione di seme e

al concetto di ciclo biologico delle piante con fiore.

Come ciclo esemplare viene proposto quello della

pianta di pisello, dal seme al fiore, al frutto, a

nuovi semi. Tale scelta è dettata dal fatto che nel

periodo scolastico è possibile osservare l’intero

ciclo di questa pianta e che i fiori delle

Papilionacee sono diffusi e presenti in piante

erbacee, arboree e arbustive. L’osservazione e

smontaggio di questo tipo di fiore costituirà inoltre

un modello per superare le rappresentazioni

stereotipate del fiore presenti nei disegni rivolti

all’infanzia.

Inquiry/articolazione del percorso:

1. Classificazione di un miscuglio di semi e simil-

semi: Il percorso inizia con il racconto della

scoperta di un sacchetto contenente oggetti per

marcare le cartelle del gioco della tombola. Viene

chiesto ai bambini di raggruppare i diversi oggetti e

possibilmente identificarli.

2. Riconoscimento di semi: Dal confronto dei

diversi raggruppamenti effettuati si passa alla

rilevazione delle caratteristiche sensoriali dei semi,

alla loro identificazione e a una classificazione

condivisa in semi e non semi.

3. Rilevazione delle caratteristiche dei semi: Si

affina la descrizione dei semi e si condividono le

loro principali proprietà sensoriali.

4. Dal seme alla pianta: esperienze di

germinazione: Una volta riconosciuto che un seme

posto nella terra può trasformarsi in una piantina, se

ne osserva la germinazione su cotone idrofilo

umido.

5. Osservazione dei fiori della pianta di pisello:

Si segue la crescita della piantina di pisello e la

comparsa del fiore.

L’osservazione si focalizza sulle varie parti del

fiore. Lo smontaggio del fiore porta a riconoscere

una forma di fiore diversa da quella presente nelle

illustrazioni per bambini. L’osservazione delle sue

varie parti con una lente contafili permette di

scoprire un legume in miniatura (trasformazione

dell’ovario). Si comprende che una parte interna

del fiore si trasforma in frutto.

6. Dal fiore al frutto: apro il frutto, trovo il seme:

Si segue la trasformazione da fiore a frutto e una

volta che i legumi sono ingrossati si scopre che i

semi contenuti al loro interno sono del tutto simili a

quelli fatti germinare all’inizio. A questo punto il

seme viene visto oltre che come “progetto” di una

nuova pianta anche come una parte della pianta.

7. Ricostruzione del ciclo vitale della pianta di

pisello: Vengono ripercorse e verificate le varie fasi

del ciclo vitale della pianta di pisello e delle piante

con fiore in generale. Dovrebbe emergere la

corrispondenza “un seme-tanti semi” a garanzia

della continuità della vita.

Parole chiave: proprietà sensoriali, classificazione,

trasformazione, crescita, pianta, seme, fiore, frutto,

vita, ciclo.

Obiettivi di apprendimento:

Sviluppare abilità percettive, descrittive e di

classificazione.

Descrivere alcune delle principali proprietà dei

semi.

Individuare le principali trasformazioni alla base

del ciclo vitale delle piante con fiore.

Riconoscere il fiore delle Papillionacee.

Riconoscere che esistono varie forme di fiore.

Durata:

10-12 ore

Materiale:

Un sacchetto di stoffa colorata e altri sacchetti più piccoli, miscuglio composto da semi e altri oggetti

più o meno somiglianti a semi, lenti di

ingrandimento, cotone idrofilo, contenitori e

terriccio per la semina. Risorse tecnologiche (LIM,

computer, fotocamera digitale)

Dal seme ai semi Anni

5 - 8

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Programma Erasmus+ KA2 Settore Istruzione Scolastica - TEST

Author: Lucia Stelli

(ANISN Pisa)

Disciplines:

Biology

School level: Kindergarten and Primary School.

Prerequisites:

Words to express tactile, visual, auditory properties.

Short description:

The workshop begins with the recognition of seeds

in a mixture also containing items other than seeds.

The sharing of knowledge possessed by the children

and the observation of the germination of the seeds

will lead to an initial definition of “seed” and to

the concept of biological cycle of plants with

flowers. The pea plant is proposed as an example,

from the seed to the flower, to the fruit, to new

seeds. This choice explained by the fact that is

possible to observe the entire cycle of this plant

within one academic year and that the flowers of

the Papilionaceae are widespread and commonly

present in herbaceous, arboreal and shrubby

plants. The observation and dissection of this type

of flower will also constitute a model for going

beyond the stereotypical representations of flowers

present in drawings aimed at children.

Inquiry / articulation of the workshop:

1. Classification of a mixture of seeds and seed-

like items:The activity begins with the story of the

discovery of a bag containing objects to mark the

numbers in the game of bingo. Children are asked

to group the different objects and possibly to

identify them.

2. Seed recognition: The different groupings are

initially compared. Then, the sensory characteristics

of the seeds are described, and the seeds are

identified to reach a shared classification of seeds

and non-seeds.

3. Description of the characteristics of the seeds: The description of the seeds is refined and their

main sensory properties are identified.

4. From seed to plant: germination experiments:

Once it is recognized that a seed placed in the earth

can turn into a seedling, germination is observed on

wet cotton wool.

5. Observation of the flowers of the pea plant.

The growth of the pea seedling and the appearance

of the flower are observed. The observation focuses

on the various parts of the flower. The dissection of

the flower leads to recognition of a type of flower

that is different from that found in the illustrations

for children. The observation of its various parts

with a counting lens reveals a miniature legume

(transformation of the ovary). It is explained that an

inner part of the flower turns into fruit.

6. From the flower to the fruit: I open the fruit

and I find the seed. The transformation from flower to fruit is observed;

once the legumes are thickened it turns out that the

seeds contained within them are very similar to

those germinated at the beginning. At this point the

seed is seen not only as a "project" of a new plant,

but also as a part of the plant.

7. Reconstruction of the life cycle of the pea

plant: the various phases of the life cycle of the pea

plant and of flowering plants in general are

reviewed and verified. The "one seed-many seeds"

correspondence, which guarantees the continuity of

life, should emerge.

Key words: sensory properties, classification,

transformation, growth, plant, seed, flower, fruit,

life, cycle.

Learning objectives:

• To develop perceptual, descriptive and

classification skills.

• To describe some of the main properties of

seeds.

• To identify the main transformations that are

at the base of the life cycle of plants with flowers.

• To recognize the Papillionaceae flower.

• To recognize that there are various types of

flower.

Duration:

10-12 hours.

Materials:

A bag of coloured cloth and other smaller bags, a

mixture consisting of seeds and other objects more

or less resembling seeds, magnifying glasses, cotton

wool, containers and soil for sowing. Technological

resources (interactive whiteboard, computer, digital

camera).

From seed to seeds

Age

5-8

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Sviluppo del percorso: I semi costituiscono un materiale facile da maneggiare, disegnare, osservare,

classificare, misurare, e per questi motivi costituiscono un modello di esplorazione/studio attuabile fin

dalla scuola dell’infanzia. L’osservazione della germinazione e dello sviluppo della pianta di Pisum sativa

con la comparsa dei fiori e successivamente dei legumi, permetterà di individuare nel seme l’inizio e la

conclusione del ciclo biologico delle piante con fiore. La scoperta del ciclo vitale di queste piante costituisce

la finalità del percorso, tuttavia l’insegnante potrà perseguire anche altri obiettivi aggiungendo e/o

modificando le attività proposte, adattandole alle esigenze e ai tempi della propria classe.

Attivita’ 1 Classificazione di un miscuglio di semi e simil-semi

Obiettivi specifici Individuare criteri per formare sottoinsiemi in un miscuglio

di semi e simil-semi.

Confrontare criteri di classificazione e riconoscere quelli più

significativi per individuare semi

Materiali, risorse e tecnologia Sacchetto di stoffa colorata

Sacchettini per il lavoro di gruppo contenenti lo stesso tipo

di miscuglio costituito da: semi di girasole, fagioli bianchi e

fagioli rossi, piselli, lupini, bottoni, “perline” da infilare (due

tipi), sassolini e marcatori di plastica per la tombola (in tutto

10 oggetti diversi per ogni sacchettino)

Lenti d’ingrandimento

Esperienza

Il percorso inizia con il racconto della scoperta di

un sacchetto contenente oggetti per marcare le

cartelle del gioco della tombola (vedi nell’ allegato

“Il sacchetto della tombola”). Il sacchetto viene

presentato ai bambini con la richiesta di

riconoscere i diversi oggetti che vi sono contenuti.

Probabilmente i bambini li separeranno e

raggrupperanno in base alla forma e al colore, ma ci sarà qualcuno che

utilizzerà altri organi di senso, annuserà gli oggetti, vi farà pressione, li farà

“suonare”.

Il successivo confronto dei sottoinsiemi dei vari gruppi condurrà a una

classificazione di classe. Durante l’attività saranno sicuramente identificati

alcuni semi. Ciò permetterà di gettare le basi per la rilevazione delle

caratteristiche dei semi.

Svolgimento

Ai bambini disposti in gruppo (si formeranno 5 gruppi tra loro omogenei)

verrà consegnato uno dei 5 sacchettini in cui il miscuglio iniziale è stato

suddiviso in modo da mantenere la stessa composizione.

La richiesta è la seguente: “E’ possibile fare un po’ di ordine per capire quanti oggetti diversi ci sono nel

sacchetto? Come si fa a riconoscerli? Una volta operata la suddivisione in sottoinsiemi si chiederà di mettere accanto ad ogni raggruppamento un

cartellino con il nome attribuito all’insieme. In caso di incertezze o disaccordi si inviteranno i bambini a

scrivere ugualmente dei nomi con accanto un punto interrogativo.

A questo punto i bambini si sposteranno di volta in volta all’interno della classe per andare ad osservare le

classificazioni operate dai vari gruppi (l’insegnante avrà fatto

attenzione a disporre le postazioni di lavoro abbastanza distanti

in modo da avere spazio intorno ai vari gruppi, così che non si

influenzino a vicenda).

Uno/a bambino/a del gruppo illustrerà ai compagni i

raggruppamenti effettuati e l’insegnante chiederà i motivi che

hanno indotto il gruppo a operare in quel modo, si rivolgerà poi

anche agli altri per appurare se sono d’accordo su quanto

esposto.

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Farà pertanto domande del tipo: Come avete fatto a dire che questi oggetti sono fagioli? Come avete

riconosciuto i sassolini? E i ‘pezzi di collana’? In questo modo emergeranno i criteri di classificazioni

adottati. Può darsi che alcuni bambini utilizzino la parola seme , l’insegnante cercherà quindi di sapere se

l’avevano sentita dire da qualcuno e se avevano fatto in precedenza esperienze di semina e/o di

germinazione. Dal momento però che questa prima fase è finalizzata a individuare criteri di classificazione,

utilizzerà le informazioni ricevute nel prosieguo delle attività. Se è la prima volta in cui viene fatta una simile

richiesta emergeranno criteri inattesi e sarà necessario prevedere tempi dilatati per dare a tutti i bambini la

possibilità di esprimersi. Non è raro che qualche sassolino sia scambiato per un fagiolo, che i lupini sia

scambiati per ceci, che non vengano rilevati i buchini nelle perline per

passarvi il filo. E’ infatti probabile che la presenza di oggetti somiglianti

abbia orientato i bambini ad operare una classificazione limitata alla

forma e al colore. L’insegnante raccoglierà i vari contributi e indirizzerà i

bambini a classificare gli oggetti in modo diverso, li orienterà sia a

ricorrere ad altri organi di senso, spesso sottoutilizzati, sia a richiamare

alla memoria esperienze personali. E’ importante in ogni caso dare

modo ai bambini di esprimersi, così da favorire argomentazioni

convincenti. Se mancasse il tempo per osservare i lavori effettuati da tutti

i gruppi, conviene fotografarli e presentare le foto la lezione successiva

oppure proiettarle alla LIM, così da far riflettere i bambini su

raggruppamenti inattesi quali ad esempio quello denominato “seme di

popcorn” costituito da piselli o quello denominato “fagioli” che

contiene anche lupini e un piccolo sasso grigio.

Sarà anche interessante sottoporre alla classe le questioni rimaste

aperte come quella a cui fa riferimento la foto dei lupini-pietra:

“Come si può fare per decidere se questi oggetti sono di pietra?”

E’ probabile che qualcuno riconosca i lupini, ma anche in questo caso

non dobbiamo accontentarci dell’identificazione di oggetti, ma è importante riflettere su come discriminare

gli oggetti attraverso i sensi.

Oltre a far capire che nell’osservazione non dobbiamo limitarci all’uso della vista (una pietra se lasciata

cadere o fatta interagire con un’altra produce un suono diverso dai semi, potrebbe frantumarsi se

schiacciata...) si gettano le basi per trovare spiegazioni e si argomenta per renderle convincenti, tutti processi

fondamentali nell’indagine scientifica.

Tempo assegnato Circa 3 ore : 2 ore per l’introduzione e lo svolgimento

dell’attività in gruppo, 1 ora per il confronto fra i vari gruppi

Attività 2 Riconoscimento di semi

Obiettivi specifici Rilevare alcune proprietà sensoriali dei semi.

Riconoscere semi.

Produrre una classificazione condivisa in semi e non semi.

Materiali, risorse e tecnologia Semi dei sacchettini utilizzati nella precedente attività, lenti

d’ingrandimento, piattini di plastica, cotone idrofilo.

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Esperienza

L’attività di confronto e di riflessione sulle classificazioni prodotte dai vari gruppi, dovrebbe aver messo

l’esperienza di ciascun bambino a disposizione della collettività e aver condotto alla denominazione corretta

dei vari insiemi superando criteri di classificazione come quello del colore, meno significativo dal punto di

vista scientifico. I sassolini dovrebbero essere riconosciuti da tutti per il suono prodotto, i bottoni e le perline

per la presenza di buchi, la presenza della buccia come elemento caratterizzante i semi.

E’ probabile che le conoscenze e le esperienze pregresse portino a identificare quasi tutti i semi, nel caso

rimanga qualche dubbio, ad esempio non vengano riconosciuti lupini e piselli, può essere anticipato

l’ammollo per togliere la buccia ai semi.

L’insegnante proporrà a questo punto di utilizzare un cartellone per produrre una classificazione che metta

d’accordo tutti.

Alla fine dovrebbe risultare naturale mettere insieme tutte le perline anche se di forma e colore diversi e i

fagioli bianchi insieme a quelli rossi (hanno la stessa forma, un ‘puntino’ di lato, si sbucciano, si suddividono

in due parti…).

Per la stesura del cartellone con la classificazione condivisa, si consiglia di disporre la classe intorno a un

foglio di carta da pacchi disteso sul pavimento, si procederà quindi con l’aiuto dei bambini ad incollarvi

alcuni esemplari dei raggruppamenti effettuati.

Alla fine dovranno emergere chiaramente due raggruppamenti: semi e non semi

Andando poi avanti nell’osservazione e nel confronto (v.attività 3) si potrà ricorrere ad ulteriori osservazioni

effettuando esperienze di ammollo e di germinazione per verificare l’appartenenza al gruppo dei semi.

Avendone la disponibilità possono essere proposte osservazioni con il microscopio binoculare.

Tempo assegnato 2 ore

Attività 3 Rilevazione delle caratteristiche dei semi: Si affina la

descrizione dei semi e si condividono le loro principali

proprietà sensoriali.

Obiettivi specifici Utilizzare i sensi per osservare i semi.

Descrivere semi ricercando i caratteri e gli aggettivi più

adatti.

Materiali, risorse e tecnologia Semi, lente d’ingrandimento, bacinella per l’ammollo.

Esperienza

Si procederà a osservare meglio i semi con le lenti di ingrandimento e si chiederà di descriverli utilizzando i

cinque sensi. Si porrà la domanda:” Come possiamo riconoscere i semi?”

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Qualcuno sicuramente ha già detto che “i semi fanno le piante” e che “per vedere se una cosa è un seme

bisogna metterla nella terra e annaffiarla” ; è giunto il momento di chiedere ai bambini di parlare in modo

più approfondito della propria esperienza in materia di semi. L’insegnante chiede infine come si può fare a

riconoscere un seme senza procedere alla semina. Rassicura i bambini sul fatto che i semi verranno poi

messi nella terra, ma fa presente che forse ci sono dei modi per distinguere i semi prima. Sicuramente

durante l’attività di classificazione qualche bambino è riuscito a sbucciare un seme e questa scoperta ha

favorito il loro riconoscimento. Una volta rilevato che non tutti i presunti semi si possono aprire

agevolmente, si porrà il problema di come fare per sbucciarli. Forse qualcuno risponderà che possono essere

messi in acqua. Si presenterà quindi l’opportunità di osservare e confrontare semi secchi e semi ammollati.

L’insegnante invita quindi gli alunni ad osservare e descrivere un seme utilizzando tutti i sensi. Come primo

passo, può essere proposta l'osservazione dello stesso seme per tutta la classe, in questo caso si opterà per il

seme di pisello, perché sarà quello di cui verrà osservato successivamente lo sviluppo. Nelle classi più

avanzate si potrà assegnare il compito di produrre la descrizione per scritto, in piccolo gruppo o

individualmente, in modo da avere più elaborati da confrontare. Sarà comunque l’insegnante a decidere quanti e quali semi far

osservare.

Riguardo i semi secchi verrà rilevato che “sono un po’ raggrinziti,

qualcuno è liscio, ha un piccolo pallino rialzato. Alcuni semi non si

sbucciano, come i piselli”.

Dopo l’ammollo (bastano alcune ore) si chiederà di rilevare i

cambiamenti subiti. Anche questo compito potrà essere affrontato per

scritto in piccolo gruppo o individualmente in modo da avere più

descrizioni di piselli ed eventualmente di altri semi.

Dopo alcune ore di ammollo sarà possibile rilevare che i semi ”Sono

diventati più grandi...più rotondi...la buccia è un po’ bianca e un po’

trasparente...si è aperto in due parti, in alto che c’è un piccolo

gambino, una specie di ondina”.

Se alcuni bambini erano convinti di trovare dentro

il seme una piantina in miniatura rimarranno delusi,

avranno però notato che il seme “mette le

gambine” e da questo momento potranno

osservarne lo sviluppo . Per adesso possono

concludere che l’acqua, ha “risvegliato” i semi e

che “se li mettiamo nella terra la piantina

crescerà”.

Tempo assegnato 2 ore

Attivita’ 4 Dal seme alla pianta: esperienze di germinazione

Obiettivi specifici Riconoscere che l’acqua è un fattore che influenza la

germinazione del seme e la crescita della pianta

Riconoscere le fasi della germinazione di un seme

Conoscere e praticare le azioni di semina in vaso e di

trapianto

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Materiali, risorse e tecnologia Cotone idrofilo, semenzai, vasi o terreno per la semina

Esperienza

Per verificare che il seme produce una pianta se ne osserva la germinazione su

cotone idrofilo umido.

Si può tenere un diario per descrivere che cosa accade durante la

germinazione, ponendo particolare attenzione all’osservazione di queste

caratteristiche:

come si modifica l’aspetto e il volume dei semi

che cosa accade al tegumento

in quale punto del seme si verifica una spaccatura

che cosa fuoriesce da questa spaccatura e dove si dirige

che cosa accade alle due metà del seme (cotiledoni) durante lo

sviluppo della pianticella.

Questa fase potrebbe essere trattata in più o meno tempo, a discrezione dell’insegnante a seconda delle

esigenze della classe, non costituisce però la priorità del presente percorso che è focalizzato sul ciclo vitale

delle piante con fiore. In questo contesto la germinazione rappresenta un approfondimento per il quale si

rimanda alla sitografia.

Nel caso specifico ci si può limitare a porre alcune domande ai bambini così da orientarli verso il concetto di

seme quale entità biologica indispensabile per la riproduzione delle piante con fiore.

Anche ai bambini della scuola dell’infanzia si potrà chiedere com’è possibile verificare che il seme è

“l’inizio di una nuova pianta” . Esempi di risposte date dai bambini :“...hanno messo le gambine...una va in giù, è bianca, l’altra va in su ed e un po’ giallina e un po’ verde, in cima ha un pallino il pisello! ...La gambina che va in giù ha dei pelini... è la radice,... quella che va in su è il gambo... forse di un fiore ...o di una piantina!...La pallina fa allungare il gambo e sparisce!!...la pallina fa allungare il gambo e la parte bianca e anche la radicina!! In II primaria:

L’insegnante valuterà se utilizzare con i bambini il termine embrione e approfondire altri aspetti riguardanti i

semi, saprà comunque che il seme è protetto da un rivestimento esterno, detto tegumento, che ha funzione di

protezione, che contiene l’embrione della futura piantina, insieme a sostanze di riserva che lo nutrono

quando germina. La luce, a differenza dell’acqua, non è indispensabile nella prima fase della germinazione

perché il seme può nutrirsi in modo autonomo, grazie alle sostanze di riserva contenute in esso; avrà bisogno

di luce solo dopo aver sviluppato le prime foglioline del germoglio.

Dopo aver osservato la germinazione dei semi di pisello su cotone idrofilo umido si trasferiscono i germogli

in semenzaio in attesa di effettuare il trapianto in grandi vasi o nel terreno fuori della scuola. L’insegnante

potrebbe decidere di dare a ciascun alunno una piccola piantina da accudire personalmente.

Le considerazioni e le registrazioni annotate e raccolte durante le occasioni di confronto contribuiranno

giorno dopo giorno, all’acquisizione di strumenti logico-linguistici e grafici.

Tempo assegnato 2 ore

Attivita’ 5 Osservazione dei fiori della pianta di pisello

Obiettivi specifici Riconoscere un fiore e le parti che lo costituiscono

Riconoscere differenti forme fiorali

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Individuare all’interno del fiore il legume in miniatura Materiali, risorse e tecnologia Lente d’ingrandimento

Esperienza

In primavera le piante cresceranno così tanto che sarà

necessario legarle ad alcune canne per sostenerle. Ad aprile

compariranno molti fiori bianchi che cattureranno l’attenzione

dei bambini. L’osservazione a

questo punto si focalizzerà

sulle varie parti del fiore (vedi nell’ allegato, “Fiore”).

L’insegnante inviterà quindi i

bambini a smontare il fiore

chiedendo loro di individuare da quante parti è formato. Con i bambini più

grandi si può chiedere di disegnarle. Lo smontaggio del fiore porterà a riconoscere una forma diversa da

quelle viste in precedenza (è probabile che qualcuno esclami “Maestra non è un fiore come gli altri!”) e ciò

permetterà di superare la forma stereotipata del fiore a cui si ricorre comunemente nel disegno (nell’allegato

sono reperibili foto di fiori con diversa struttura). L’insegnante orienterà i bambini a rilevare le

caratteristiche di questo tipo di fiore dando loro modo di esprimersi così da raccogliere osservazioni come le

seguenti “...sono bianchi, hanno la forma di una conchiglia!... sono bianchi ma ci sono delle piccole righine verdi, c’è un petalo grande e poi quattro petali attaccati rotondi!...due si toccano e sembrano le ali di una farfalla... dentro ce ne sono altri due, quando è chiuso sembra come il <boccio> di rose! L’osservazione con una lente contafili dei vari “pezzi fiorali” (nel fiore maturo si vedono bene anche ad

occhio nudo) porterà a separare i petali della “carena” e a scoprire che racchiudono un baccellino in

miniatura.

Tempo assegnato 2 ore

Attivita’ 6 Dal fiore al frutto: apro il frutto, trovo il seme

Obiettivi specifici Riconoscere che il frutto proviene dalla trasformazione di

una parte del fiore

Mettere in relazione una parte con il tutto: riconoscere il

seme come parte della pianta oltre che come progetto di una

nuova pianta

Materiali, risorse e tecnologia Fiori della pianta di pisello in vari stadi di trasformazione

Legumi maturi

Esperienza

L’osservazione del fiore ha condotto i bambini a comprendere che una parte interna del

fiore si è trasformata in un baccello in miniatura, si chiederà quindi di spiegare come mai

la pianta produce i baccelli. Distogliamo i bambini dal fornire motivazioni altruistiche

quale quella di produrre cibo per gli animali e orientiamoli a individuare un vantaggio per

la pianta stessa. E’ probabile che l’osservazione con la lente o con lo stereoscopio abbia

fatto intravedere dei ‘piccoli pallini’ e che qualcuno li abbia già collegati ai semi. Non

acceleriamo i tempi e seguiamo la crescita del baccellino in concomitanza con

l’appassimento del fiore in modo da osservare il suo contenuto in momenti successivi. Una

volta che i frutti maturi verranno aperti si riconosceranno al loro interno semi somiglianti a

quelli secchi presentati inizialmente. La scoperta dei semi sarà un momento emozionante

ed è bene dare modo ai bambini di esprimere il loro stupore. All’insegnante non resta che

ascoltarli: “dentro c’ha solo i piselli...vedrai che tra un pochino si vedono! Quello è un baccello...vedrai dentro ci sono i pisellini, ... il baccellino è quello dove ci sono fagioli, ma no i piselli! perché il seme che abbiamo messo in terra era quello dei piselli. I baccellini sono gonfi...sono pieni... c’è qualcosa...i piselli!” Con bambini piccoli, come quelli per cui è stato pensato il percorso, non è il caso di entrare nel merito della

fecondazione e di parlare di trasformazione dell’ovario perché si rischia di utilizzare parole che per loro

sarebbero vuote di significato. Tra l’altro per indicare con i rispettivi nomi specifici gli organi femminile e

maschile bisognerebbe utilizzare il termine cellula, prematuro per questo livello scolastico. C’è anche da

tenere in considerazione che nel parlare della riproduzione umana è abbastanza comune far ricorso

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all’immagine di seme maschile, ma lo si fa in modo concettualmente

sbagliato perché in botanica il seme è il prodotto della fecondazione e

sarebbe logicamente corretto paragonarlo al bambino. Si potrà invece dedicare più tempo al concetto di frutto come contenitore dei

semi (frutta è il nome collettivo dei frutti commestibili, frutto è un singolo

prodotto di una pianta) effettuando alcune esperienze con frutti carnosi. La

presenza di semi è garanzia che ho tra le mani un frutto. Dall’apertura di

frutta contenente semi come mele, arance, limoni, prugne si passerà ad

esaminare frutti-ortaggi come zucchine, peperoni e pomodori. Si potrebbe a

questo punto precisare che la parola verdura sarebbe da usare per tutte le

parti della pianta che non contengono semi (si tratta di un termine

gastronomico-nutrizionale)

Tempo assegnato 2 ore, distribuite nei vari momenti di osservazione della

trasformazione da fiore a frutto

Attivita’ 7 Ricostruzione del ciclo vitale della pianta di pisello

Obiettivi specifici Conoscere il ciclo vitale della pianta di pisello

Riconoscere che un seme produrrà molti semi in seguito a

una serie di trasformazioni

Materiali, risorse e tecnologia Foto da mettere in sequenza, frutti tra cui legumi, semi

secchi e semi freschi

Esperienza

A questo punto il seme non sarà più visto soltanto come “l’inizio di una nuova pianta” , ma anche come “il

figliolino” della pianta e sarà importante distinguere il prima e il dopo.

L’apertura dei baccelli maturi avrà condotto i bambini a fare considerazioni come le seguenti: ”...sono usciti tanti piselli...quel baccello li teneva dentro! Maestra ma se li secchi poi si seminano, rinascono le piantine e fanno tanti piselli!” Anche la disposizione dei piselli all’interno del legume e l’attaccatura del seme non dovrebbero

passare inosservati . E’ probabile che quest’ultima venga messa in relazione con il nutrimento

fornito dalla pianta e con la cicatrice (il “puntino”) osservata nel seme secco.

Poiché ogni baccello contiene svariati semi (i bambini possono anche divertirsi a contarli) e su ogni pianta ci

sono alcuni baccelli, dovrebbe emergere facilmente la corrispondenza “un seme-tanti semi” . Perché tanti

semi? L’insegnante orienterà la spiegazione in modo che emerga la garanzia della continuità della vita. Molti

dei semi prodotti infatti saranno mangiati dagli animali (noi compresi), altri non troveranno le condizioni per

germinare e tra quelli che lo faranno solo alcuni genereranno piante che daranno frutti.

E’ giunto quindi il momento di ripercorrere e verificare le varie fasi del ciclo vitale della pianta di pisello (e

delle piante con fiore in generale).

Il seme, quale elemento che garantisce la continuità della vita, è il punto di arrivo, ma anche un nuovo punto

di partenza e come tale dovrebbe suggerire la struttura circolare di tutta la sequenza sperimentata con il

percorso. Ciò può emergere dalla richiesta di ordinare illustrazioni di vari momenti del ciclo vitale della

pianta di pisello secondo la relazione ...viene prima di...

Ci si aspetta inizialmente questa sequenza lineare che utilizzeremo per giungere al concetto di ciclo vitale

Se nessuno dispone le foto in forma circolare chiederemo se c’è un modo diverso di costruire la sequenza,

così da orientare gli alunni verso la struttura ciclica. L’esempio qui riportato, con solo 4 immagini, è stato

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VERIFICA

Le richieste da rivolgere ai piccoli alunni non potranno prescindere dal livello scolare frequentato e dovranno

tener conto della mancanza o dell’incompleto possesso degli strumenti di letto-scrittura.

Pertanto toccherà all’insegnante strutturare una prova adeguata ai bisogni della propria classe, sostituendo

all’occorrenza le foto con gli oggetti reali. In alcuni casi come la ricostruzione del ciclo vitale della pianta o il

riconoscimento di fiori potrà ingrandire le foto e plastificarle.

Troverà qui alcuni materiali da selezionare e utilizzare per comporre una prova mirata a verificare gli obiettivi

indicati in corrispondenza delle varie attività.

costruito pensando ai bambini della scuola dell’infanzia, ma l’insegnante a seconda della classe in cui opera

potrà proporre sequenze più o meno lunghe aggiungendo gradualmente immagini di altri momenti del ciclo

vitale quali ad esempio le seguenti:

Probabilmente si presenterà anche l’occasione per fare una comparazione con il ciclo vitale degli animali.

Può darsi che qualche bambino voglia sapere che cosa succede alla pianta e ai legumi nel caso che questi non

si raccolgano e, dato il protrarsi della scuola dell’infanzia fino alla fine di giugno, si può lasciarne qualcuno

sulla pianta per far capire che i semi andranno incontro a un processo naturale di ingrossamento e

indurimento che causerà l’apertura del legume e alla fine cadranno sul terreno dove rimarranno in attesa di

germinare. In contemporanea si osserverà l’ invecchiamento della pianta.

Con l’attività di ricostruzione del ciclo vitale saranno richiamate tutte le azioni fatte nei mesi precedenti:

seminare, interrare le piantine, curarle fino alla raccolta dei frutti. Tutto ciò ha portato in sé un grande valore

scientifico perché è stato possibile osservare le varie fasi della crescita di una pianta (seme, pianta, fiore,

frutto, semi), cominciare a cogliere differenze e somiglianze tra piante, scoprire i fattori di crescita (acqua,

luce, calore) e se c’è stata l’opportunità di coltivare le piante all’aperto, scoprire anche le relazioni con altri

esseri viventi (chiocciole, lombrichi, insetti), non ultimo, comprendere l’importanza delle piante per

l’alimentazione. Si tratta di esperienze che potranno essere integrate e approfondite più avanti nella scuola

primaria e secondaria, e diventeranno tanto più feconde quanto potranno essere ricondotte alle scoperte

iniziali. Ciò anche in considerazione del fatto che nelle classi successive sarà improbabile disporre di tempi

lunghi per seguire un intero ciclo vitale, anche a causa di un’organizzazione oraria sempre meno flessibile.

Tempo assegnato 1 ora

Sitografia

http://www.icmarconioliva.gov.it/download/Programma_SID_2014-15/Programma_SID_2014-

2015_-_Un_seme_una_pianta.pdf

http://www311.regione.toscana.it/lr04/documents/15427/205023/FIIC86600B_dal+seme+al+seme/

d0718931-6839-498c-bbe6-f55454a345e4?version=1.0

http://www.scuolascarperiasanpiero.gov.it/public/upload/PROGETTI/LSS_PRIMARIA/LSS_Prima

ria_2%5E_2013_DAL_SEME_AL_SEME.pdf

http://www.bdp.it/immagini/immag/tstsal/ts1136-216.jpg

http://www.treccani.it/enciclopedia/frutti-o-frutta_(La-grammatica-italiana)/

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1) OSSERVA LA CLASSIFICAZIONE

NELLA FOTO, COM’E’ STATA FATTA?

E’ UTILE PER RICONOSCERE SEMI?

2) LA PAROLA “OVALI” MI COMUNICA CHE SI TRATTA DI SEMI? QUALE ALTRA PAROLA

POTRESTI USARE AL SUO POSTO?

3) METTI UNA CROCETTA SUGLI ELEMENTI CHE

SICURAMENTE NON SONO SEMI.

4) DA CHE COSA E’ POSSIBILE RICONOSCERE UN

SEME?

5) OSSERVA I SEGUENTI RAGGRUPPAMENTI. PENSI CHE SIANO CORRETTI? PERCHE’?

6) METTI UN’ETICHETTA SOTTO OGNI RAGGRUPPAMENTO E SCRIVI IL NOME DEI SEMI

CHE RICONOSCI.

IN QUALE CASO E’ POSSIBILE FARE UN UNICO RAGGRUPPAMENTO CON SEMI DI

COLORE DIVERSO?

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7) DESCRIVI CHE COSA VEDI NELLA FOTO

8) RICONOSCI IL FIORE DELLA PIANTA DI PISELLO (INSERIRE IMMAGINI DALL’ALLEGATO

“FIORE”, EVENTUALMENTE VARIANDO ANCHE IL COLOR

9) INDICA NEL DISEGNO DOVE SONO IFIORI, I FRUTTI E I SEMI

10) CHE COSA SI VEDE DENTRO IL FIORE?.............................

CHE COSA SUCCEDERA’ DOPO UN PO’ DI TEMPO?

11) QUALI SONO FRUTTI? COME HAI FATTO A

RICONOSCERLI?

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12) RICOSTRUISCI I VARI MOMENTI DEL CICLO VITALE NUMERANDO LE IMMAGINI DA 1 A

….