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LA PIANTA 1 Appunti di Lezione 2015/2016 Fiorino P. Marone E., 20015/2016

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LA PIANTA

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Appunti di Lezione 2015/2016 Fiorino P. Marone E., 20015/2016

INQUADRAMENTO TASSONOMICO

Appunti di Lezione 2015/2016

CLASSIFICAZIONE DELLE PIANTE TERRESTRI VASCOLARI SUPERIORI

Spermatofite

(Fanerogame o piante

superiori)

Gimnosperme

Pteridospermophyta

Gingkophyta

Coniferophyta

Gnetophyta

Angiosperme Magnoliophyta (o

Angiospermophyta)

Appunti di Lezione 2015/2016

La gran parte delle piante coltivate per uso alimentare

appartiene al Phylum (Divisione o Sottodivisione) delle

Angiosperme, delle quali si riporta la classificazione di

Wettstein, che mantiene la divisione delle Angiosperme in

Dicotiledoni (o Magnoliopsida o Magnoliatae) e

Monocotiledoni (o Liliopsida o Liliatae), Classi (o Sottoclassi)

per le quali sono riportati i principali caratteri distintivi.

Appunti di Lezione 2015/2016

Caratteri diffusi prevalentemente in una sola delle due classi di Magnoliofite (Gerola, 2006)

DICOTILEDONI MONOCOTILEDONI

Radici a fittone o fascicolate Radici fibrose o calulinari

Radici con numero limitato di arche Radici poliarche

Fusto di norma allungato Fusto spesso metamorfosato in bulbi o

rizomi

Fusto con struttura eustelica Fusti atactostelici

Frequente presenza di cambi e di strutture

secondarie

Assenza di cambi, struttura primaria

"definitiva"

Foglie picciolate Foglie a lamina inserita sul fusto

Foglie a nervazione pennata o palmata Foglie parallelinervie

Fiori per lo più pentameri o tetrameri Fiori trimeri

Perianzio formato da calice e corolla Perianzio formato da tepali

Embrione con due cotiledoni Embrione con un solo cotiledone

Endosperma cellulare Endosperma nucleare

Appunti di Lezione 2015/2016

Una pianta è costituita da due tipi fondamentali di

tessuti:

1) TESSUTI MERISTEMATICI, cioè quel

sistema di cellule in attivo accrescimento,

indifferenziate, che sono alla base di tutta la

crescita;

2) TESSUTI DIFFERENZIATI, cioè tessuti

costituiti da cellule differenziate, di grandi

dimensioni, a funzione specializzata (tessuti

parenchimatici, epidermici o protettori,

conduttori, meccanici o di sostegno, secretori)

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In base alla loro origine, i meristemi

possono essere suddivisi in:

1) MERISTEMI PRIMARI

2) MERISTEMI SECONDARI

I MERISTEMI

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Si definiscono MERISTEMI PRIMARI quelli presenti nel seme (apice vegetativo o plumula – apice radicale o radichetta) o direttamente generati nel processo “meristematico” di accrescimento. Questi sono limitati ai meristemi centrali delle gemme laterali direttamente generati dall’accrescimento dell’apice.

I MERISTEMI PRIMARI

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Un seme germinante è composto da due

MERISTEMI PRIMARI, dal cui sviluppo si

originano rispettivamente l’APPARATO

RADICALE (RADICHETTA) e quello

AEREO (PLUMULA).

Con la GERMINAZIONE possono

svilupparsi in foglia (fagiolo) anche i

COTILEDONI (ABBOZZI FOGLIARI), che

fungono da organi di riserva all’interno del

seme, ed il cui punto di inserzione divide il

FUSTO in due settori diversamente

organizzati:

IPOCOTILE, zona di transizione sottostante

i cotiledoni, in genere privo di primordi

gemmari;

EPICOTILE, zona sovrastante i cotiledoni ed

in molte specie perenni ricco di primordi

gemmari.

STRUTTURE DELLE GIOVANI PIANTE AL

MOMENTO DELLA GERMINAZIONE DEL SEME

Germinazione del seme delle piante Dicotiledoni. Sopra: germinazione

epigea del ciliegio. Sotto: germinazione ipogea del pesco. I cotiledoni

rimangono sotto la superficie del terreno (da: H.T. Hartmann e D.E. Kester).

Figura da: Fabbri, Produzioni vegetali, Calderini, 2001

Appunti di Lezione 2015/2016

Speranza A., Calzoni G.L.,

1996. Struttura delle piante in

immagini. Guida all’anatomia

microscopica delle piante

vascolari. Zanichelli. Appunti di Lezione 2015/2016

Speranza A., Calzoni G.L.,

1996. Struttura delle piante in

immagini. Guida all’anatomia

microscopica delle piante

vascolari. Zanichelli.

Appunti di Lezione 2015/2016

Speranza A., Calzoni G.L.,

1996. Struttura delle piante in

immagini. Guida all’anatomia

microscopica delle piante

vascolari. Zanichelli. Appunti di Lezione 2015/2016

Si definiscono MERISTEMI

SECONDARI tutti i meristemi originati da

cellule non direttamente meristematiche,

oppure ad attività sospesa, oppure in grado

di sdifferenziarsi e ridifferenziare in

meristemi vegetativi o radicali.

I MERISTEMI SECONDARI

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In genere l’apparato radicale delle

Fanerogame è costituito da un meristema

primario che costituisce il FITTONE,

mentre tutte le altre radici prendono

origine da meristemi secondari.

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I MERISTEMI PRIMARI

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Nella maggior parte delle Monocotiledoni

(Palme incluse) ed in molte Dicotiledoni,

l'intera parte aerea della pianta è

determinata dall'attività di un unico

meristema primario.

Il MERISTEMA PRIMARIO

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APICE

VEGETATIVO

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MERISTEMA APICALE E GEMME LATERALI

La formazione di ogni singolo gruppo di gemme determina la formazione di un

NODO, ed in genere ad ogni nodo corrisponde anche un abbozzo fogliare.

Nei periodi di intensa crescita l’abbozzo sviluppa in foglia, alla base della quale

stanno le gemme ascellari.

Sin dall’inizio del suo accrescimento il

MERISTEMA APICALE produce una serie di

GEMME LATERALI (sempre meristemi primari,

derivati dall’apice), che schiudendo danno luogo

a nuovi GERMOGLI, la cui funzione è quella di

espandersi trasversalmente per occupare

stabilmente un definito volume di spazio. Figura tratta da: Baldini, Arboricoltura generale, Clueb, Bologna, 1988

Appunti di Lezione 2015/2016

I MERISTEMI SECONDARI

Appunti di Lezione 2015/2016

Nelle Dicotiledoni esiste la

possibilità che fasce di

cellule localizzate in zone

definite dei rami possano

riprendere la capacità

meristematica, generando

due strati successivi. Appunti di Lezione 2015/2016

Figura tratta da: Baldini, Arboricoltura generale, Clueb, Bologna, 1988

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Lo strato più interno, il cambio cribro-

vascolare, divide il legno dalla

corteccia; il fellogeno (cambio subero-

fellodermico) si origina all'interno della

zona corticale e produce

esclusivamente verso l’esterno strati

suberificati a protezione delle strutture

interne.

Appunti di Lezione 2015/2016

Il cambio cribro-vascolare ed il

fellogeno (cambio subero-

fellodermico) si definiscono

MERISTEMI SECONDARI, e

sono caratteristici delle specie

arboree.

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I MERISTEMI SECONDARI

(CAMBIO) nelle specie perenni

(PIANTE ARBOREE)

garantiscono l’accrescimento

diametrale nel tempo (FUSTO o

TRONCO).

Il CAMBIO è assente nelle specie

erbacee e nelle palme. Appunti di Lezione 2015/2016

Differenze nell’organizzazione delle zone cambiali di una pianta di noce durante il periodo di

attiva crescita (luglio) ed il riposo invernale (dicembre). Si nota come durante la crescita la zona

cambiale è costituita da molti strati di cellule caratterizzate da pareti cellulari sottili, che si

possono separare facilmente le une dalle altre, mentre nel periodo invernale la zona cambiale è

costituita, in questo caso, da tre fasce di cellule molto appressate e con pareti ispessite e

lignificate (Foto Nicese). Appunti di Lezione 2015/2016

Meristemi secondari sono variamente distribuiti nei vegetali,

lungo i rami o all’inserzione del frutto sul peduncolo, per dare

origine a strati o cuscinetti di abscissione, e rappresentano uno

strumento che serve ai vegetali per ridurre e cicatrizzare il

distacco dei frutti o il danneggiamento dei tratti apicali di

ramo.

ALTRI MERISTEMI SECONDARI

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Esistono, inoltre, altri tipi di tessuti meristematici, di

carattere particolare, i meristemi

INTERCALARI, tipici delle Graminacee, e

che possono essere rappresentati come strati di cellule

meristematiche prodotte dall'attività del meristema

apicale durante la sua crescita ma che sospendono la

loro attività, che può essere ripresa (in tutti i nodi

pressoché contemporaneamente) nel momento della

formazione dei fiori; questa caratteristica determina un

rapido sviluppo del culmo, e questa fase si definisce

"alzata".

ALTRI MERISTEMI SECONDARI

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Una ulteriore tipologia di meristemi

secondari può essere identificata dalla

formazione di meristemi vegetativi e

radicali che si generano nella zona

esterna alla fascia cambiale e che danno

origine a radici avventizie o gemme

AVVENTIZIE.

ALTRI MERISTEMI SECONDARI

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