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Dal plettro alle dita – Luca Francioso

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Cap 1 Introduzione

Ciao e grazie per aver scelto di seguire questo corso online di tecniche base del

fingerstyle, dal titolo “Dal plettro alle dita”.

In queste corso ti mostrerò le tecniche base di questo stile esecutivo, il fingerstyle,

attraverso dieci studi, l’analisi dettagliata di un arrangiamento della canzone

“Imagine” di John Lennon e di due brani originali, tutto materiale che ho scritto e

arrangiato per questo corso.

Il corso, composto da sedici video lezioni supportate da due ebook e da tredici file

audio, è diviso in tre parti:

• Nella prima parte, descritta in questo manuale “Start” che supporta le prime tre

video lezioni, ti fornirò alcune nozioni teoriche che ti permetteranno di affrontare la

seconda e la terza parte e analizzeremo le tecniche di base del fingerstyle.

• Nella seconda parte, i cui spartiti sono contenuti nell’eserciziario che supporta le

successive tredici video lezioni, affronteremo i dieci studi e applicheremo le tecniche

conosciute nella prima parte del corso.

• Nella terza ed ultima parte analizzeremo un arrangiamento della canzone “Imagine”

di John Lennon e due brani originali dal titolo “Trame” e “Leggeri”, i cui spartiti sono

contenuti nell’eserciziario.

1.1 Cos’è il Fingerstyle

“Fingerstyle” vuol dire letteralmente “stile del dito”, perché è una tecnica chitarristica

da eseguire con le dita della mano destra e non con il plettro e che permette

l’autonomia polifonica e ritmica dello strumento. Con questa tecnica, cioè, la chitarra

diventa una sorta di piccola orchestra capace di eseguire contemporaneamente più

voci: basso, accordo e melodia, dando così l’impressione che siano più strumenti a

suonare e non uno solo. Questo ha un effetto davvero gratificante, sia per chi suona

sia per chi ascolta.

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Il termine “fingerstyle” non è che una recente evoluzione di “fingerpicking”, termine

con cui si identifica un insieme di tecniche per eseguire il blues e il ragtime, generi

musicali che sono stati la radice di questo modo di suonare la chitarra. Con

“fingerstyle”, invece, s’intende genericamente l’utilizzo delle dita della mano destra

sulle corde per l’esecuzione di qualsiasi genere musicale.

Il fingerstyle si può eseguire su qualsiasi tipo di chitarra, ma è per lo più su quella

con corde in metallo, quella che solitamente chiamiamo “chitarra acustica”, che viene

utilizzata.

Lo stile esecutivo è molto simile a quello usato per suonare la chitarra con corde in

nylon, quella che solitamente chiamiamo “chitarra classica”, ma in effetti ci sono

alcune differenze tra le due tecniche che rendono le due esperienze molto diverse.

Prima fra tutte, la dimensione dello strumento: la chitarra con le corde in metallo ha

una cassa più grande e una tastiera più stretta di una chitarra con corde in nylon.

Inoltre, i due strumenti, hanno una modalità costruttiva completamente differente che

naturalmente influisce su volume e timbrica del suono. Ma è l’utilizzo di alcune

tecniche esecutive, la loro differenza sostanziale, tecniche che in queste lezioni

cercherò di spiegarti.

1.2 Il basso dell’accordo

Prima di affrontare la pratica dello strumento è necessario parlare di alcune nozioni

teoriche che ti forniranno le conoscenze e un certo “vocabolario” per affrontare al

meglio il resto del corso.

Dobbiamo, innanzitutto, parlare dell’accordo e del basso dell’accordo, perché sono

termini che userò spesso in questo corso.

Gli accordi sono una famiglia di note composte da un minimo di tre, gruppo

denominato triade, a un massimo di sette. Un accordo può essere maggiore o

minore.

Non è questa la sede per un approfondimento sulla teoria dell’accordo e sulla sua

costruzione, quello che ti serve sapere è che la prima delle tre note della triade, si

chiama nota fondamentale o tonica ed è la nota che dà il nome all’accordo.

Se, per esempio, si prende in considerazione l’accordo Do, la sua nota tonica è la

nota Do.

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Il basso dell’accordo è la nota tonica più grave (cioè più bassa, in termini di altezza di

suono) che stai suonando nel momento in cui stai eseguendo l’accordo. Sotto al

basso dell’accordo (in termini di altezza di suono) non si deve suonare alcuna nota,

altrimenti l’accordo cambierebbe la sua natura.

Nel fingerstyle, il basso dell’accordo è davvero molto importante, non solo perché

risulta essere una delle differenze sostanziali tra il repertorio classico della chitarra

con corde in nylon e quello fingerstyle della chitarra con corde in metallo (come

vedremo a breve), ma perché più in generale, quando si arpeggia, la prima nota da

pizzicare risulta essere quasi sempre il basso dell’accordo.

1.3 Impostazione delle mani

La chitarra con corde in metallo, a differenza di quella con corde in nylon, non ha

regole di postura e impostazione, ma a vincere è l’ergonomia e la comodità di ogni

singolo chitarrista.

Al contrario di ciò che accade sulla chitarra con corde in nylon per il suo repertorio

classico, useremo, infatti, tutte le dita della mano sinistra per tastare le corde, anche

il pollice.

Per l’impostazione della mano destra, invece, è necessario fare una distinzione:

• Un’impostazione legata alle origini di questa tecnica esecutiva, che usa tre dita:

pollice, indice e medio.

• Un’impostazione legata al repertorio classico della chitarra con corde in nylon, che

usa quattro dita: pollice, indice, medio e anulare.

Io ti insegnerò quest’ultima impostazione, perché la ritengo più completa e più

versatile.

Il pollice della mano destra pizzica sempre il basso dell’accordo, generalmente

suonato sulle ultime tre corde (quelle più grosse), mentre le altre dita della mano

destra suonano le altre corde, con un’impostazione di massima di questo tipo:

• Indice > Terza corda

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• Medio > Seconda corda

• Anulare > Prima corda

Se vuoi arpeggiare, ad esempio, l’accordo di Mi-, devi pizzicare con il pollice della

mano destra il basso dell’accordo, cioè la sesta corda (nota Mi), e con l’indice, il

medio e l’anulare della mano destra rispettivamente la terza, la seconda e la prima

corda, come si vede in questo esempio:

La sesta corda a vuoto, la nota Mi, è il basso dell’accordo di Mi-, perché è la nota Mi

più grave che stai suonando per questo accordo.

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Cap 2 I bassi

Una delle caratteristiche più importanti del fingerstyle è l’utilizzo del basso. In questa

parte del corso ti presenterò due modi di suonare il basso molto utilizzati in questa

tecnica, il basso ostinato e il basso alternato.

2.1 Basso ostinato

Il basso ostinato si ottiene suonando, su ogni movimento della battuta, il basso

dell’accordo in questione, creando così un sostegno non solo armonico ma anche

ritmico.

La difficoltà di questo basso è riuscire a sviluppare l’indipendenza del pollice della

mano destra rispetto alle altre dita. Con i tre esempi di basso ostinato che seguono

proveremo a sperimentare questa tecnica.

2.2 Esempi di basso ostinato

Esempio 1

Al basso ostinato, si alterna una melodia suonata su una corda sola, la seconda, da

suonare con il dito medio della mano destra.

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Esempio 2

Il basso ostinato accompagna un arpeggio eseguito con l’indice, il medio e l’anulare,

alternando ad ogni basso una nota dell’arpeggio.

Esempio 3

In questo esempio ho unito i primi due che abbiamo già analizzato, così da creare una

melodia ed un arpeggio di risposta sopra all’accompagnamento di un basso ostinato.

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2.3 Ottava

Prima di spiegarti il basso alternato, è necessario che ti parli de l’ottava. Nel

linguaggio musicale, l’ottava è la distanza diretta tra due note dallo stesso nome ma di

frequenza una il doppio dell’altra, quindi una più bassa e una più alta, come per

esempio due note di Mi:

La seconda nota Mi nell’esempio è dunque un’ottava più alta della prima.

La distanza di un’ottava è l'intervallo che ricorre naturalmente quando una donna e

un uomo cantano la stessa melodia. L’orecchio umano tende a sentire due note

separate da un’ottava come se fossero “uguali”.

2.4 Basso alternato

Il basso alternato si ottiene suonando, su ogni movimento della battuta, il basso

dell’accordo in questione, alternato alla nota un’ottava sopra.

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Sperimentiamo adesso con tre esempi il basso alternato. Qui l’esecuzione sarà più

impegnativa perché l’ottava della tonica dell’accordo è una nota tastata dal medio

della mano sinistra. Questo “lega” la mano alla tastiera e renderà i movimenti delle

altre dita meno agevoli.

2.5 Esempi di basso alternato (1)

Esempio 4

In questo esempio proviamo a suonare la stessa melodia suonata sul basso ostinato

nell’esempio 1, sperimentando così le due diverse esperienze di suono e di ascolto.

Esempio 5

Anche in questo esempio suoniamo l’arpeggio già sperimentato su basso ostinato

nell’esempio 2, ma questa volta su un basso alternato.

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Esempio 6

Nell’ultimo dei tre esempi di basso alternato tonica/ottava, uniamo, com’è accaduto

per il basso ostinato nell’esempio 3, gli esempi 4 e 5, creando una melodia, un

arpeggio e una voce di basso alternato piuttosto delineati. L’impressione che siano

più strumenti a suonare e non uno solo diventa più forte e più evidente.

2.6 Esempi di basso alternato (2)

Proviamo adesso a prendere in considerazione il caso di basso alternato in cui alla

tonica si alterna, invece che la sua ottava, un’altra nota dell’accordo.

Alla nota tonica Sol, dell’accordo Sol, proviamo ad alternare la nota Re (quarta corda

a vuoto), nota che fa parte dell’accordo Sol.

Affidiamoci nuovamente alla modalità dei tre esempi illustrativi fin qui utilizzata per

sperimentare questo nuovo basso alternato, analizzandolo sulla stessa melodia e sullo

stesso arpeggio visti negli esempi precedenti.

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Anche per questi esempi l’esecuzione è resa più impegnativa. La tonica dell’accordo,

infatti non è più una corda a vuoto, ma è una nota tastata dall’anulare della mano

sinistra. Questo, così come accaduto per il basso alternato nell’esempio 4, “lega” la

mano alla tastiera e rende i movimenti delle altre dita meno agevoli.

Esempio 8

Esempio 9

Esempio 10

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2.7 Esempi di basso alternato (3)

Adesso proviamo ad unire quest’ultimo esempio di basso alternato all’ultimo esempio

che hai suonato di basso alternato tonica/ottava. In questo modo potrai sperimentare

questa tecnica con un passaggio da un accordo all’altro, suonando oltretutto

qualcosa di musicalmente più strutturato.

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Cap 3 Legature

Le legature sono una tecnica d’esecuzione che coinvolge due o più note, molto

importante per il linguaggio chitarristico. Alcune legature sono nate proprio sulla

chitarra acustica per poi trovare largo utilizzo nella chitarra elettrica.

In uno spartito, sia sul pentagramma sia sulla tablatura, la legatura viene identificata

con una linea curva che unisce due note. Se le due note “legate” sono uguali, allora si

parla di legatura di valore e va eseguita lasciando suonare la prima nota per tutta la

durata del suo valore più la durata del valore della seconda nota, che sulla tablatura

non viene segnalata.

Se invece la seconda nota è più alta o più bassa della prima si parla di legatura di

portamento. Le legature di portamento di cui ti parlerò in questo corso sono:

l’hammer-on, il pull-off e lo slide (noto anche come glissato).

3.1 Hammer-on, pull-off e slide

• L’hammer-on è una legatura di portamento ascendente, vale a dire che, delle due

note legate, la seconda è più alta e va eseguita battendo con forza il dito della mano

sinistra sulla tastiera, così da ottenere il suono senza pizzicarla con le dita della mano

destra.

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Per ottenere un suono pulito e dal volume sufficiente alto, è importante battere il dito

della mano sinistra “a martello” (in inglese “hammer” vuol dire proprio “martello”),

cioè il più possibile perpendicolare alla tastiera.

• Al contrario, il pull-off è una legatura di portamento discendente, vale a dire che,

delle due note legate, la seconda è più bassa e va eseguita togliendo il dito della mano

sinistra dalla tastiera, così da ottenere il suono senza pizzicarla con le dita della mano

destra.

Per ottenere un suono pulito e dal volume sufficiente alto, in effetti non basta togliere

il dito della mano sinistra dalla tastiera, ma è necessario anche pizzicare la corda,

sempre con lo stesso dito, mentre lo togliamo.

• Lo slide (o glissato) è una legatura di portamento che può essere ascendente o

discendente e si esegue facendo scorrere (“glissando”) in avanti o indietro lo stesso

dito tenuto premuto sulla tastiera.

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Sul pentagramma e sulla tastiera, lo slide viene identificato da un segmento posto tra

le note legate, a volte accompagnato anche dalla linea curva con cui si identificano le

altre legatura di portamento.

Vediamo adesso cinque esempi che prendono in considerazione le legature di

portamento di cui ti ho parlato.

3.2 Esempi di legature

Esempio 11

In questo primo esempio di legature di portamento, prendiamo in considerazione un

hammer-on sulla seconda corda e un pull-off sulla prima.

Esempio 12

In questo secondo esempio di legature di portamento, prendiamo in considerazione

più legature su una stessa battuta, sia hammer-on sia pull-off.

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Esempio 13

Uniamo adesso i due primi esempi per ottenere una frase più strutturata, ma anche

più impegnativa da eseguire.

Esempio 14

In questo esempio, su basso ostinato, analizziamo lo slide, eseguito sulla seconda

corda.

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Esempio 15

Nell’ultimo esempio di legature di portamento, analizziamo più legature

contemporaneamente: hammer-on, pull-off e slide. Naturalmente l’esecuzione risulta

più impegnativa.

3.3 Conclusione

Bene, siamo arrivati alla conclusione della prima parte del corso. Con “Dal plettro alle

dita – Start” hai sperimentato le prime tecniche del fingerstyle, suonando i bassi

ostinato e alternato e legature di portamento hammer-on, pull-off e slide.

Nella seconda parte del corso affronteremo dieci studi che prenderanno in

considerazione le tecniche apprese nella prima parte, sviluppandole ulteriormente, e

nella terza ed ultima parte analizzeremo l’arrangiamento di “Immagine” di John

Lennon e i due brani originali “Trame” e “Leggeri”.

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