DAL MINISTRO PROVINCIALE · "Siamo sazi di armi e di proiettili… La fame che abbiamo è di...

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DAL MINISTRO PROVINCIALE Carissimi, le parole scelte per la Giornata di pre- ghiera del 24 marzo dicono la forza d'animo incredi- bile dell'Arcivescovo martire di San Salvador, Mons. Romero, a 30 anni dalla morte: «La mia vita appartiene a voi». Consegnandosi ai fedeli, sentiti come fratelli e sorelle a lui affidati dalla Provvidenza, il pastore anzi- tutto desidera consegnarsi a Dio, che tutto dispone con un fine di bene. Lo stesso Padre san Francesco volle in ogni Quaresima rinnovare il suo desiderio di unione intima al Signore attraverso il dono dei suoi fratelli. Co- gliamo i giorni che vengono per vivere un tempo forte dello spirito, una preziosissima opportunità per tendere alla misura alta della nostra vocazione francescano- cappuccina. Vi aspetto compatti all'Assemblea di Provincia, mer- coledì 24, per le riflessioni posteriori alla Visita econo- mica. Buona strada verso il Triduo santo! fra Francesco Neri "Siamo sazi di armi e di proiettili… La fame che abbiamo è di giustizia, di cibo, di medicine, di edu- cazione, di programmi realmente tesi a un equo sviluppo. Se si arriverà a rispettare i diritti umani, ciò di cui meno avremo bisogno saranno le armi e i metodi di morte… se vogliamo che la violenza abbia ter- mine e che abbiano termine tutte le presenti sofferenze, bisogna andare alla radice. E la radice sta qui: nellʼ ingiustizia sociale... La Chiesa proclama la sua fede nella pace; ma la pace non può che essere frutto della giustizia. La violenza non cesserà sino a che non ne saranno distrutte le radici... La Chiesa deve de- nunziare ciò che viola la vita, la libertà e la dignità dellʼ uomo. Non chiede la vita, ma dà la vita per difen- dere la vita". (Mons. Oscar Romero) AGENDA DEL PADRE PROVINCIALE 1-6, Assisi (PG), Casa Leonori: interviene alla 118ª Assemblea della CIMPCap. 7-11, Frascati (RM): predica gli Esercizi spirituali alla Fraternità della Curia Generale 12, Noci (BA), Abbazia della Madonna della Scala: incontra il clero della Diocesi di Castellaneta sul tema della riconciliazione sacramentale. 18, Roma: partecipa al Simposio sul religioso presbitero presso lʼAntonianum. 22, Bari S. Fara: partecipa alla riunione della Commissione Mista Vescovi-Vita Consacrata in Puglia 24, Bari S. Fara: anima la giornata di fraternità provinciale con fra GianMaria Digiorgio. 25-29, visita la Fraternità dei missionari in Albania.

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  • DAL MINISTRO PROVINCIALE

    Carissimi, le parole scelte per la Giornata di pre-ghiera del 24 marzo dicono la forza d'animo incredi-bile dell'Arcivescovo martire di San Salvador, Mons.Romero, a 30 anni dalla morte: «La mia vita appartienea voi». Consegnandosi ai fedeli, sentiti come fratelli esorelle a lui affidati dalla Provvidenza, il pastore anzi-tutto desidera consegnarsi a Dio, che tutto dispone conun fine di bene. Lo stesso Padre san Francesco vollein ogni Quaresima rinnovare il suo desiderio di unioneintima al Signore attraverso il dono dei suoi fratelli. Co-gliamo i giorni che vengono per vivere un tempo fortedello spirito, una preziosissima opportunità per tenderealla misura alta della nostra vocazione francescano-cappuccina.

    Vi aspetto compatti all'Assemblea di Provincia, mer-coledì 24, per le riflessioni posteriori alla Visita econo-mica. Buona strada verso il Triduo santo!

    fra Francesco Neri

    "Siamo sazi di armi e di proiettili… La fame che abbiamo è di giustizia, di cibo, di medicine, di edu-cazione, di programmi realmente tesi a un equo sviluppo. Se si arriverà a rispettare i diritti umani, ciò dicui meno avremo bisogno saranno le armi e i metodi di morte… se vogliamo che la violenza abbia ter-mine e che abbiano termine tutte le presenti sofferenze, bisogna andare alla radice. E la radice sta qui:nelli̓ngiustizia sociale... La Chiesa proclama la sua fede nella pace; ma la pace non può che essere fruttodella giustizia. La violenza non cesserà sino a che non ne saranno distrutte le radici... La Chiesa deve de-nunziare ciò che viola la vita, la libertà e la dignità dellu̓omo. Non chiede la vita, ma dà la vita per difen-dere la vita". (Mons. Oscar Romero)

    AGENDA DEL PADRE PROVINCIALE

    1-6, Assisi (PG), Casa Leonori: interviene alla 118ª Assemblea della CIMPCap.7-11, Frascati (RM): predica gli Esercizi spirituali alla Fraternità della Curia Generale12, Noci (BA), Abbazia della Madonna della Scala: incontra il clero della Diocesi di Castellaneta

    sul tema della riconciliazione sacramentale.18, Roma: partecipa al Simposio sul religioso presbitero presso lʼAntonianum.22, Bari S. Fara: partecipa alla riunione della Commissione Mista Vescovi-Vita Consacrata in Puglia24, Bari S. Fara: anima la giornata di fraternità provinciale con fra GianMaria Digiorgio.25-29, visita la Fraternità dei missionari in Albania.

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    4 giovedì, Corato (BA): 63° anniversario del transito della Serva di Dio Luisa Piccarreta, apostola della Di-vina Volontà.7: III Domenica di Quaresima, Visita del Santo Padre alla Parrocchia romana di San Giovanni della Croce,ore 9, Santa Messa.13-14, Giovinazzo, Fraternità dellA̓ccoglienza: fine-settimana vocazionale con i giovani in ricerca. Info pressoi fratelli Rufino Cagnazzo e Mirco My.18 giovedì, 75° anniversario della nascita di don Tonino Bello ad Alessano (1935).18 giovedì, Roma, Antonianum, ore 9: Simposio organizzato dalla CISM nazionale e dallI̓stituto France-scano di Spiritualità sulla figura del religioso presbitero.18 giovedì, Rutigliano (BA): S. E. Mons. Domenico Padovano nel corso della visita pastorale alla città, in-contra gli ammalati in ospedale. Alle ore 18 nel Santuario del SS.mo Crocifisso presiede la celebrazione eu-caristica e alle ore 19 nella Sala S. Francesco riunisce i membri delle Confraternite e dei Comitati FestePatronali.18 giovedì, Molfetta, ore 10: incontro della Commissione Presbiterale Pugliese con Mons. Angelo Massa-fra ofm, Arcivescovo di Scutari-Pult, che parlerà su: «Presbiteri e laici, insieme per ricostruire il tessuto diuna Chiesa missionaria».20 sabato, Caltagirone (CT): ordinazione episcopale di fra Calogero Periofm.cap., eletto il 30 gennaio alla sede vescovile di Caltagirone. Partecipano ilMaestro, i novizi e terziari da Morano Calabro. Tantissimi auguri al nostro fratelloper un ministero portatore di frutti di consolazione nel cuore della Sicilia.24, mercoledì, Giornata di preghiera e di digiuno per i Missionari martiri, nelXXX anniversario dellu̓ccisione di Mons. Oscar Romero, arcivescovo di SanSalvador.Barletta, dalle ore 9: Meeting dei Giovanissimi sul tema: “Si alzò e andò in fretta”.24, mercoledì, Bari S. Fara, ore 9.30: Assemblea provinciale con fra GianMa-ria Digiorgio sulla situazione economica della nostra Provincia, al termine dellaVisita.25 giovedì, Roma, Piazza San Pietro, ore 20.30: il Papa incontra i Giovani diRoma e del Lazio in preparazione alla Giornata Mondiale della Gioventù25 giovedì, Bari S. Fara, Sala S. Francesco, ore 20: 3° appuntamento del ciclo di conferenze Pulchrum etVerum 2010: “Ha il Nome di Donna. Maria ed altri modelli di bellezza femminile”. Fra Ippolito Fortino e fraPier Giorgio intervengono su: «Sento il calore del sole. Alda Merini canta S. Maria e S. Francesco».26 venerdì, Bari, Basilica di S. Nicola, ore 19.30: incontro per sacerdoti e operatori parrocchiali su «La pa-storale delle famiglie in situazione irregolare». Animatore il prof. Don Angelo Panzetta.28, Domenica delle Palme e della Passione del Signore, Roma, piazza San Pietro, ore 9.30:Benedizione delle Palme, processione e Santa Messa presieduta dal Papa.29 lunedì, Roma, Basilica Vaticana, ore 18, Cappella Papale: Santa Messanella̓nniversario della morte del Venerabile Sommo Pontefice GiovanniPaolo II.30 martedì, Molfetta (BA): I anniversario della scomparsa di Mons. ToninoLadisa. I Vescovi di Puglia in data da definire concelebrano una Messa di suf-fragio nella chiesa del Seminario Regionale e partecipano alla cerimonia perintitolare al carissimo Rettore defunto lʼAula Magna al piano terra.

    Appuntamenti di Marzo

  • CONVEGNO CHIESE DI PUGLIA Nella riunione della C.E.P. a Massafra (TA), ai primi di febbraio, è statapreparata e firmata dai Vescovi di Puglia una lettera di̓ndizione del III Convegno ecclesiale, dopo quelligià celebrati su “Crescere insieme” e “La Vita Consacrata”. Nella prima domenica di Quaresima è stata di-vulgata questa convocazione e siamo praticamente entrati nella primissima fase di preparazione, che du-rerà sino alla solennità di Pentecoste. Il tema sarà la relazione fra presbiteri e laici, il periodo scelto aprile2011, il luogo S. Giovanni Rotondo (FG).

    BERNARDO CHRISTEN DA ANDERMATTConvegno a cent'anni dalla morte (1909-2009)

    Istituto Storico dei Cappuccini, Roma 11–13 marzoAula Magna Collegio Internazionale S. Lorenzo da Brindisi

    Giovedí, 11 marzo (15-19.30)Presentazione del libro: P. Bernard Christen da Andermatt,Ministro Generale e Arcivescovo (1837-1909), e il rinnovamento dellʼOrdine Cappuccino, di H. Felder La Chiesa e gli ordini religiosi tra fine Ottocento e inizio Novecentodon Giancarlo Rocca, SSP I cappuccini e il nuovo quadro culturalefra Aleksander Horowski Lʼordine cappuccino: Italia e centro EuropaFra Gabriele Ingegneri Bernardo de Andermatt y los capuchinos de España y del Sur de Franciafra Valentí Serra

    Venerdì, 12 marzo (9-12.30)Bernhard Christen von Andermatt- Herkunft, Jugend und Ausbildung dott. Christian Schweizer La vita fraterna ed apostolica in Svizzera. I primi anni di apostolatoe i ministeri di fra Bernardo in Provinciafra Niklaus Kuster Il profilo spirituale di Bernardo ChristenFra Anton Rotzetter San Francesco tra gli animali: unʼindovinata xilografia nell̓edizione del Leben (Innsbruck 1902). fra Servus GiebenSessione pomeridiana (15-19)La “Vita di san Francesco d'Assisi” di Bernardo da Andermatte la storiografia francescana fra Otto e Novecentodon Felice Accrocca Bernardo da Andermatt eletto generale dei Cappuccini nel 65° Capitolo dellʼOrdinefra Giuseppe Avarucci Il convento dei Cappuccini al Pincio e Villa Ludovisi: un rapporto complessoprof. Carla BenocciLa revisione delle Costituzioni dell'Ordine durante il generalato di Bernardo da Andermattfra Vincenzo CriscuoloLas visitas del P. Bernardo de Andermatt a las distintas provincias de la Orden,según las ordenaciones de visitaFra José Ángel Echeverría 3

    Attualità

    In continua formazione

  • Sabato, 13 marzo (9-13)Vita cappuccina e pastorale (predicazione, confessioni, parrocchie, Cappuccine e OFS)Fra Costanzo CargnoniLe missioni in America Latina tra Otto e NovecentoProf. Mario Tosti Reorganisation of Evangelisation Activities and Missions in OrientFra Benedict Vadakkekara“Studia promovit”. Förderung der Ausbildung und Organisation der StudienFra Leonhard Lehmann Fondazione del Museo Francescano di RomaFra Yohannes TeklemariamRicerca scientifica e pubblicazioni nellO̓rdine durante il generalato di P. Bernardo da AndermattDott. Patrizia MorelliAires de Santidad: Los procesos de canonización de capuchinos durante el generalatode Bernardo de AndermattFra Bernardino GarcíaConclusione: Bernardo da Andermatt arcivescovo. LʼereditàFra Luigi Pellegrini

    ESERCIZI SPIRITUALI A Cassano Murge, presso lO̓asi Santa Maria, fra Alfredo Marchello offrirà un corsodi esercizi sulla spiritualità e ministero sacerdotale, a partire dalla lettera agli Ebrei. Sono invitati sacerdotidiocesani, religiose e religiosi, laiche e laici consacrati, da lunedì 15 a venerdì 19 marzo.

    LA TRADIZIONE LITURGICA DELLA CHIESA DI ROMA a 40 anni dal "Missale Romanum" di Paolo VI ea 440 dal "Missale Romanum" di Pio V tra teologia ed ermeneutica della continuitàSimposio, 25-26 marzoRoma - Istituto Salesiano "S. Cuore" - via Marsala 42organizzato da Pontificia Accademia di Teologia, Centro di Azione Liturgica, Rivista Liturgica, La Vita in Cri-sto e nella Chiesa, Rivista di Pastorale Liturgica, Armonia di voci, Chiesa oggi, Ephemerides Liturgicae,Temi di predicazione - Omelie, Associazione dei Professori di Liturgia.

    COLLEVALENZA Dal 6 al 9 aprile si terrà a Collevalenza (PG) un corso di spiritualità sacerdotale per sa-cerdoti e seminaristi intitolato: “Eterna è la sua misericordia”. Tra i contributi anche quelli di Luigi Alici, do-cente di Filosofia morale allU̓niversità di Macerata, e Bruna Costacurta, prof.ssa di Esegesi dellA̓T allaPontificia Università Gregoriana di Roma.

    S. GIOVANNI ROTONDO LU̓fficio Generale della Formazione invita ad un Corso dal 6 al 10 aprile pressoil Santuario di Padre Pio con la̓ggiornamento e la riflessione sulla pastorale del sacramento della Riconci-liazione. Venerdì 9 aprile, giornata di Ritiro con p. Marko Rupnik sj e la visita-meditazione sui mosaici nuovidella Cripta.

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    Nella lettera con cui, il 14 dicembre 1883, il ministro generale Egidio da Cortona indiceva il capitoloper il prossimo anno, notava drammaticamente: ̒ L̓intero nostro Ordine ha bisogno di risollevarsi dinanzia Dio e dinanzi agli uomini.̓ Infatti le reiterate soppressioni avevano disperso i frati, chiusi noviziati e studi,rese inefficienti le strutture delle varie Province. Il grido da̓iuto ebbe una risposta precisamente nel ca-pitolo generale del 1884, con il quale ha inizio la grande opera di restaurazione dellO̓rdine. A reggerele sue sorti fu eletto il quarantasettenne Bernardo da Andermatt (1837-1909)…”.

    Mariano DʼAlatri, I Cappuccini. Storia d̓una Famiglia francescana.

  • Ad Ostuni (BR), presso la Fraternità di Bose, una giornata di Ritiro quaresimale con la partecipazione dei Frati

    e dei giovani in Accoglienza della Fraternità di Giovinazzo

    Il giorno 23 febbraio ci siamo recati presso la Fraternità monastica di Lamacavallo (Ostuni) per una giornata di Ri-tiro Quaresimale. Nel corso della mattinata a tenerci la meditazione è stato P. Daniele Moretto sul tema: Lʼintenzionedel Lezionario nel tempo di Quaresima.

    P. Daniele ha presentato i vari contenuti del Lezionario nei cicli liturgici A, B, C, soffermandosi in modo particolaresu questʼultimo come itinerario di riflessione penitenziale.

    QUARESIMA - ANNO C

    Come possiamo notare dallo schema, le cinque domeniche sono avviate da due domeniche introduttive. La primainvita ad imitare Cristo, che rimane per quaranta giorni nel deserto; la seconda incoraggia a guardare Cristo trasfigu-rato, anticipo dellu̓omo pasquale e glorioso. Afferma P. Daniele: La Quaresima è un tempo ecclesiale e non personale.Da̓ltro canto, le tentazioni per Cristo sono una proposta per uscire da una realtà spiritualizzata, vivendo unʼobbedienzapiù legata alla sua umanità. Infatti, dopo quaranta giorni si riscopre ancora più uomo. La tentazione scavalca il limitee la relazione con gli altri. Infatti, la simbologia del pane nel brano delle tentazioni ci ricorda il rapporto con il creato eil potere il rapporto con gli uomini. Il messaggio della Quaresima è rientrare in una dimensione nuova e profonda allaluce della Parola.

    Le altre domeniche (III, IV, V) sviluppano tre tematiche biblico-misteriche, ma anche didascaliche, diverse per i treanni del Lezionario, mentre le letture dellA̓ntico Testamento si riferiscono alla storia della salvezza, uno dei temi spe-cifici della catechesi quaresimale. Si ha così per ogni anno una serie di testi, nei quali sono presentate le fasi salientidella stessa storia, dallʼinizio fino alla promessa della nuova alleanza.

    I percorsi del Lezionario. Abbiamo già detto che le domeniche precedenti le Palme sono diversamente caratteriz-zate nel Lezionario. Nellʼanno A ad accompagnarci è il vangelo secondo Matteo e cè̓ una connotazione battesimale.Ripercorrendo il tragitto dei catecumeni nelle tre domeniche degli scrutini battesimali, anche i già battezzati sono invi-tati a ricomprendere la profondità del sacramento che hanno ricevuto. Le domeniche della samaritana, del cieco natoe di Lazzaro con il loro richiamo alla̓cqua, alla luce e alla risurrezione, diventano una proposta per rivivere il battesimo.Dobbiamo farci dissetare da Cristo, acqua che zampilla per la vita eterna; lasciarci aprire gli occhi da Lui per riacqui-stare la vista sul mondo, su noi stessi, su Dio; lasciarci chiamare da Cristo fuori dalle nostre morti.

    Durante il ciclo B, del tutto cristologico, ad accompagnarci è le̓vangelista Marco. Dalla terza alla quinta domenicasi percorre un itinerario di approfondimento del significato dello̓fferta che Gesù ha fatto di sé e quindi della dimensionesacrificale della vita cristiana. In particolare, si sottolineano le esigenze della conversione, che non è un diventarebuoni, ma un orientarsi al progetto di Dio, prendendo ognuno la propria croce.

    Il terzo itinerario quaresimale ritmato dal ciclo C delle letture mette in evidenza la dimensione penitenziale della Qua-resima. Ascoltando passi dei vangeli di Luca e Giovanni, siamo invitati ad accogliere il perdono e la misericordia di Dio,radice e possibilità della nostra conversione. La parabola del fico che non dà frutti, ma viene lasciato vivere (Lc 13,1-9); la parabola del padre misericordioso (Lc 15,11-32); le̓pisodio della̓dultera (Gv 8,1-11) diventano tre brani orienta-tivi, per comprendere come la Quaresima contenga un appello urgente (III domenica) ad accogliere la disponibilità diDio ad usare misericordia verso lu̓omo (IV e V domenica). Con la domenica delle Palme o della Passione del Signorelo sguardo si pone sullʼultima settimana di Gesù, prima della sua Pasqua di morte e risurrezione.

    La liturgia e la Scrittura non limitano mai la dimensione penitenziale al singolo. Costituitosulla simbologia dei quaranta̓nni trascorsi da Israele nel deserto, e poi dei quaranta giorni neiquali Gesù si ritira nel deserto, il tempo di Quaresima rappresenta li̓nvito a vivere con maggiorintensità il rapporto con Dio, lasciandosi rinnovare dalla sua Parola. I vangeli delle due prime do-meniche in tutti e tre gli anni sono sempre concentrati sul Cristo, tentato nel deserto e trasfigu-

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    Lezionario festivo con le letture dellA̓ntico Testamento

    I La storia della salvezza(lʼalleanza: gratuità della scelta)

    II La vocazione di Abramo(Unilateralità dellʼalleanza celebrata con Dio)

    III La figura di Mosè e il deserto(Liberazione, intervento particolare e mediazione)

    IV Giosuè e lʼentrata nella terra promessa(La realtà umana è incapace di accogliere il dono che è stato fatto da Dio)

    V Lʼannuncio della nuova alleanza(Dio è geloso del suo popolo)

    Le domeniche introduttive

    I Quaranta giorni di prova…(Le tentazioni)

    II …per trasfigurarsi in Cristo(La Trasfigurazione)

    Le domeniche dellʼitinerario penitenzialeIII Lʼurgenza della conversione

    (Il fico senza frutti)IV Lʼamore che riconcilia

    (La parabola del padre buono)V Il perdono dà nuova vita

    (Lʼadultera riconciliata)

  • rato sul monte. Le altre tre domeniche preparano più direttamente al battesimo o a rinnovare le promesse nella nottedi Pasqua. La̓nno C con i testi di Luca pone in rilievo la misericordia di Dio con il relativo invito ad accoglierla: la pa-zienza di Dio attende la nostra conversione; il Padre attende il ritorno del figlio prodigo; Gesù è il perdono dellʼadul-tera. Molteplici sono le esemplificazioni concrete intorno a tre strumenti di conversione: il digiuno, la preghiera e lacarità. Li̓mportante è non spiritualizzarli troppo, svuotandoli della loro caratteristica di essere cose concrete da fare,cioè esperienze che costano e sono pratiche; che non comprano la salvezza, ma plasmano una personalità cristianache si affida totalmente a Dio.

    Prima dellU̓fficio divino alcuni di noi hanno acquistato libri e oggetti vari presenti nella foresteria della Fraternità diBose. Dopo lU̓fficio abbiamo condiviso il pranzo, durante il quale abbiamo ascoltato brani di musica classica. Al mo-mento di consumare la frutta, P. Daniele ha interrotto il silenzio parlando con tutti noi. Il Ritiro è servito a disporci nelmodo migliore alle grazie di questo tempo forte e a rinsaldare i vincoli della nostra Fraternità.

    Nicola Summo

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    VERSO LA PRIMAVERAA MONTESCAGLIOSO

    Il verde del grano che germogliaè sinonimo di vita che rinasce

    Lʼestramurale nel centro storicointorno allʼAbbazia di San Michele

    Contrada Pianelle,sabato 6 febbraio: “Festa degli alberi”con i ragazzi delle scuole elementari

    Il panoramada via dei Balconi di Sotto

    con il lago di San Giuliano sullo sfondo

    Grazie a Michele Cecere per le foto e lʼescursione in Lucania

  • L’ALTRA STORIACIRILLO GIUSEPPE BOMBACIGNO DA CAPURSO (1920-1984 ) A dir poco,negli ultimi anni, arrivava a pesare un quintale e mezzo. E tutto cominciò lʼanno1952, quando Bernardino da Rutigliano dovette affrontare un delicato inter-vento chirurgico. Eravamo a Scorrano. Cirillo aveva 32 anni. E si offrì a do-nargli il sangue per due trasfusioni. Non esistevano allora sacche di sangue infrigorifero. Trasfusione diretta, da corpo a corpo. Trovare la vena, contempo-raneamente al donatore e al paziente. Nelli̓ndecisione e nellʼimpreparazionedegli addetti ai lavori, Cirillo perdette molto sangue. Tutto il pavimento ne fuinondato. Il suo organismo fu come travolto. E qualcosa era cambiato nellasua vita. * A 64 anni finirà i suoi giorni in dialisi, per una seria calcolosi renalea stampo. Ma la sua attività non cambiò, continuò a fare quello che sempreaveva fatto. * Sappiamo tutti che Cirillo era muratore, piastrellista, elettricista,cuoco brillante e fantasioso, pizzaiolo, dolciario, insomma tutto di tutto. * Affa-bile, molto affettivo, grande grande nel donare a tutti, dentro e fuori del chio-

    stro. Per ognuna di queste sfaccettature della sua personalità si raccontano vari episodi. * Soltanto non eraun grande letterato. Parlava come il cav. Francesco Albergo, mio compare di Messa. Parlavano ambedue perassonanza. Forse avevano studiato bene il rimario della lingua italiana. Per Cirillo via Cairoli era via Cariola;via Melo era via Mela; e se doveva scrivere qualcosa di segreto sul taccuino personale, lui la scriveva sul suotacchino. * Non sapeva mai quale Santo festeggiare per il suo onomastico: se Cirillo di Gerusalemme o Ci-rillo Alessandrino. Non ricordava chi dei due fosse il più grande. Ero io che glielo suggerivo; alternavo i dueSanti, è vero, ma li festeggiavamo tutti e due. E dopo veniva San Giuseppe. E lui si chiamava anche Giu-seppe, oltre che Cirillo. E poi ce̓ra il compleanno. In questo giorno chiamava a raccolta tutti i suoi sensi udi-tivi, olfattivi e di gusto. Era enciclopedico. E tutti noi, specie in tempo di guerra, alimentavamo sempre il suoorgoglio e sfruttavamo la situazione. * E ai semafori della città camminava sempre ed era daltonico. Ma comefai? Camminano gli altri, io li seguo. Ha guidato sempre camion militari, quelli dismessi dallo Stato, compratia poco prezzo da noi per la mediazione di un Generale dellE̓sercito, amico di Arcangelo Di Matteo. * E quandomontava impianti elettrici, ne ha fatto centinaia, aveva sempre il suo aiutante maggiore, qualche ragazzinotrovato lì per caso e lo nominava subito secondo elettricista. Ma quello non aveva mai visto fili elettrici. Ultimosuo impianto elettrico è del convento e poi anche della chiesa di Santa Fara e quello del pensionato. Il pro-blema era li̓nfilaggio dei fili nei tubi. I fili elettrici erano di colore diverso. Cirillo gridava: Tira il rosso, e quellotirava il verde, tira il verde e tirava il blu... Adesso taglia, e Cirillo: Disgraziato! Mi hai rovinato tutta la matassa.Meno male che previgente, faceva tagliare sempre più a lungo la matassa. * Amico intimo, anzi compagnonedei ragazzi della Gi.Fra. di Santa Fara. Una lunga serie: Vito Romito, Mino Paparella, Carlo Ventrelli, NicolaFasano, Mario Aulenta… Tutti insieme, nella stagione dei frutti, nella valle del Bradano, alle campagne dellafamiglia di p. Severino da Montescaglioso. E se ne tornavano stracarichi di pesche, percochi, arance, meloni,cocomeri… e poi tanta verdura. Non era una fatica. Per i ragazzi ogni volta una Pasquetta. Per Cirillo soddi-sfazione di un divertimento. Non aveva dimenticato, però, ruote e ruote di focaccia barese per la colazione.* Per il gioco delle carte domandatelo a Luigi Orlando, nostro professore e direttore della nostra Facoltà Teo-logica. Cirillo voleva sempre vincere anzi stravincere, perché si riteneva esperto giocatore. Qualche imbro-glietto non mancava mai. Era sempre in pre-accordo con il compagno di turno al tressette. E quella sera chela segnaletica fu decisa sotterranea, un tale gli gridò: Cirillo, basta suonare lo̓rgano, non siamo in chiesa …* Ogni pomeriggio, a Scorrano, non mancava mai la partita a scopa, anzi più di una dopo la̓ltra. Avevano co-minciato come amici, ma finivano sempre come nemici al riposo pomeridiano. Il terrazzino di Scorrano adovest risuona ancora delle sue urla. Concludevano che non avrebbero mai più giocato insieme. Ma il pome-riggio dopo, punto e daccapo. Cirillo e Crispino. * Caro Cirillo, io e tutti gli altri che ti abbiamo conosciutosiamo stati sempre bene con te in comunità. Abbiamo anche noi giocato con te a carte. Ti abbiamo aiutatoanche alli̓nfilaggio dei fili degli impianti elettrici. Se ritorni, potrai ancora ridere e scherzare con noi, special-mente con le parole che ripetevi sempre compiaciuto. Ti ricordi? Ipogrego, buffone, ignorante, salipc, gatta cicova. E poi ce ne andremo a via Cariola. Proprio lì, dove̓ra la Manifattura dei Tabacchi, tu non lo sai, ma pro-prio quella lh̓anno trasformata in un grande mercato. Quando vieni, non ci sarà più bi-sogno che tu vada ai Mercati Generali. A due passi da noi, a via Nicolaio, troverai questigrandi mercati. Perciò, se ti è possibile, vieni presto. Passeremo con te una lunga gior-nata fino a notte, al suono della tua fisarmonica, e ci suonerai per lu̓ltima volta “Sogni digloria” del tuo amico Claudio Villa. Non tardare. tuo Matteo 7

  • CCOMPLEANNIOMPLEANNI

    6 fra Saverio Ligorio 7 fra Michele Cilli15 fra Antonio Imperato,

    fra Zaccaria Donatelli18 fra Umberto Polimeno,

    fra Leone Innamorato21 fra Michelangelo Lattanzio28 fra Vigilio Suma30 fra Corrado Mappa

    OONOMASTICINOMASTICI

    3 fra Innocenzo Isceri18 fra Leone Innamorato 19 fra Giuseppe Benegiamo,

    fra G. Maselli,fra G. Ciccimarra,fra G.M. Antonino, G. Nuzzo,fra G. Galeone, G. Lanzellotti,fra G. Benini

    24 fra Diego Pedone25 fra Nunzio Del Mastro,

    fra Emanuele Fiorella

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    Fraternità in festa a marzo con. . . .

    Stampa e grafica a cura di MAGMA Grafic s.a.s.080.5014906 - 333.8465594

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    Nei giorni 22-24 febbraio nel convento di Olszanica (Cracovia) si sono incontrati per la terza volta i Pre-sidi dei Centri di studio affidati al nostro Ordine in Europa.

    Sono intervenuti i fratelli: Rocco Timpano, Piero Véliz, Prince Valiyakunnel e Marek Miszczynski del Se-gretariato Generale della Formazione; Alfredo Marchello come interprete, Pier Giorgio Taneburgo da Bari,Gianluigi Pasquale da Venezia, Thomas Dienberg da Münster, Luca Bianchi dallI̓.F.S. di Roma, Jaime Reyda Madrid, Tomasz Zak da Cracovia, Franco Ritirossi e Antonio Bagnulo da Viterbo. La prima relazione perentrare nel vivo della discussione è stata affidata a fra Gianluigi Pasquale e ha riguardato il Processo di Bo-logna. Si tratta di un protocollo risalente al 2005, al quale hanno aderito circa 40 Paesi, per esprimere la vo-lontà di legare più strettamente la vita allo studio accademico. Non è tuttavia un accordo istituzionale, masoltanto di tipo comunionale. Ogni istituto accademico, anche quelli dipendenti dallO̓rdine dei Frati Cappuc-cini, dovrà adeguarsi allʼintesa stabilita e conteggiare in modo nuovo i crediti formativi.

    La seconda relazione, invece, è stata affidata a fra Thomas Dienberg e ha trattato del tema della secola-rizzazione, una sintesi di quello che a novembre scorso già si è ascoltato nel Simposio di Madrid. La secola-rizzazione e ̓da accogliere come una sfida e più ancora come una risorsa, altrimenti si finirà per considerarla

    in perpetuo un nemico contro cui doversi armare. Ci sono rispostefrancescane sia al modo di insegnare e di apprendere, sia agli in-terrogativi del laicismo diffuso. Con tutti i fratelli presenti è stato belloconfrontarsi, ma anche pregare e condividere momenti importantidel cammino realizzato da molti anni nelle rispettive Province. Lʼul-tima mattinata è stata vissuta con la celebrazione dellE̓ucaristia eun giro culturale per le strade e le chiese della città universitaria. Alpomeriggio una visita a Wieliczka alle miniere di salgemma. In que-sta circostanza ancora una volta sale a Dio la gratitudine di tutti perle̓sperienza forte e per i frutti che lo Spirito saprà suscitare graziealle iniziative future, nuovi anelli di una catena che desideriamosempre più forte. fra Pier Giorgio T.

    Incontro dei Presididei Centri di studio cappuccini in Europa

    Cracovia: chiesa di S. Maria (1220)nella piazza del Mercato, al centro della città.