Dal Cartoneai FioriFacciamoci una foto. balliamo? grazie Sig.na Delfino per i doni ... Perche si...
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DDaall CCaarrttoonnee......aaii FFiioorrii !!
Osvaldo e Liliana alle prese con lacolorazione dei fiori.
Maria e Adriana ...in posa
il prodotto finitosi danno gli ultimi
ritocchi
FFiioorr FFiioorree
FFiioorr FFiioorree
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L’Arma a cavallo...
la nostra ospite e un costume dei rioni
...e la Bandale majorette...
RRoonncciigglliioonnee......cchhee PPaalliioo !!!!!!
tutti pronti per il palio di Ronciglione il Palio che andrà al vincitore
ecco la cavalla “Giomi” della scuderia la Pace
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la parata storica degli Ussari
sfilano i colori delle scuderie
in attesa della partenza c’ètempo per una sigaretta
...ed anche per uno spuntino
RRoonncciigglliioonnee......cchhee PPaalliioo !!!!!!
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GGrraann CCaarrnneevvaallee......
... e arrivano le prime maschereinzia la grande festa di carnevale...
gli ospiti ricevono lemascherine create
da loro stessi intanto sono partite le danze...
la festa procede vorticosamentechi saranno questedue mascherine?
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... e intanto partono i primi trenini... altro che Viareggio!!!
Giovannino è il Re delle danze
con tanta alllegria e un peccato finire la festa...
anche il personale è coinvolto nell’ allegria
......aall GGiioovvaannnnii XXXXIIIIII
... e Alessandro continuaa distribuire gadgets
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TTeessii ddii LLaauurreeaa ssuullllaa PPeett TThheerraappyy
progetto pilota sulla Pet Therapy, che haevidenziato come questa attività contri-buisca a migliorare, in modo evidente, laqualità della vita dell’anziano residente inR.S.A. La tesi, dopo un rapido excursuscirca le origini e l’impianto teorico cheriguarda questo tipo di trattamento come
attività terapeutica che può essereutilizzata in quasi tutte le patolo-gie che richiedano un interventofuori dei metodi tradizionali, haanalizzato e discusso i risultatidello studio effettuato; comprovan-
do e ribadendo il valore scientifico delprogetto e l’enorme importanza che rive-ste la terapia assistita con gli animaliall’interno delle residenze per anziani enon solo. La tesi è stata accolta dallacommissione di laurea con molto interes-se suscitando curiosità per questa praticapurtroppo ancora poco utilizzata nellestrutture sanitarie del nostro paese. AdAlessio per il suo lavoro e per il suo risul-tato vanno le nostre congratulazioni ed inostri auguri.
Si è laureato in “TECNICA DELLARIABILITAZIONE PSICHIATRI-CA”, presso la II” Facoltà di
Medicina e Chirurgia dell’Università “LASAPIENZA” di Roma, Alessio La Morgiache ha svolto l’attività di tirocinio pressola nostra R.S.A. Madonna del Rosario diCivitavecchia e presso il GiovanniXXIII diViterbo. Ha discusso la tesi dal titolo”Effetti della Pet Therapy su anziani resi-denti in R.S.A”. L’idea di questo lavoro ènata durante il tirocinio presso il GiovanniXXIII, dove è stato portato a termine un
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NNaattaallee iinn CCoommppaaggnniiaa......
E’bello pensare al Natale, ed aitanti amici, grandi e piccoliche, in questa occasione
vengono a trovare i nostri nonni all’in-terno della struttura. C’e’ attesa e tre-pidazione per l’arrivo di questi disco-letti che già dall’ingresso portanogioia e allegri schiamazzi che ricorda-no tanto quelli che i nostri ospiti udi-vano nei cortili e nelle campagnedella loro infanzia, e come i re magiportarono i doni anche qui, ragazzi,bambini e personale offrono musicacanti e doni riecheggiando ricordi diarmonia, affetti e di devote preghierenella fredda ma splendida notte di
Natale. Dolci note anche per il palato,allietato dalle pietanze delle nostrecucine sapientemente guidate.addobbi natalizi meravigliosi, sonoovunque, ma soprattutto sono fatti daquelle deboli mani di chi ha ancora “lavoglia e la forza di rialzarsi”. Ogniospite e tutti i terapisti occupazionalihanno creato, costruito, colorato ecurato i dettagli ed i significati di ognioggetto natalizio, dalle decorazioniagli alberi di natale, dai regali ai pre-sepi, uno dei quali, il piu’ grande diquesti, ha partecipato al concorso“100 presepi nel chiostro” a LaQuercia – VT al quale i terapisti occu-pazionali portano ogni anno un prese-pe fatto dai nostri ospiti. Un grazieveramente speciale va alla nostraPiera Pagliaroni che ci ha regalatoben 46 stelle natalizie fatte da lei
all’uncinetto per addobbare l’albe-ro del 4° piano.
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SSttoorriiaa ddii...... SSeevveerriinnoo SSeeuu
Sono nato in Tunisia, i miei genito-ri erano di origine sarda, miopadre lavorava in una miniera di
fosfati in Kolllaa Dyerda, mia madrestava a casa prendendosi cura dei suoinove figli, io ero il 6°, li’ho vissuto sinoall’età di 6 anni, dopo ci siamo trasferitiin Algeria dove siamo rimasti con tutta lafamiglia, sino all’età di 13 anni. InAlgeria ho frequentato le scuole in lin-gua Francese sino alla 2° media, all’etàdi 13 anni ci siamo trasferiti in Sardegnanel paese di origine di mamma e papà,dove ho ricominciato a frequentare leelementari in lingua Italiana perchéconoscendo solo il francese dovevoricominciare dalla terza elementare perrimettermi alla pari dei miei coetanei, “ascuola ero stato soprannominato ilfrancese”. Ho frequentato il corso diavviamento professionale che equivalealle medie di oggi, dopo all’età di 17 anniho iniziato a lavorare come apprendistamuratore, più tardi sono diventato capocantiere. Ho incontrato mia moglie a 23anni ci siamo subito innamorati e sposa-ti; dalla nostra unione sono nati duefigli maschi. Dopo il matrimonio ci
siamo trasferiti a Roma dove ho vissutoper circa 48 anni, anche se devo preci-sare che per lavoro mi spostavo in tuttaItalia. Quando rientravo dal lavoro il miotempo libero era esclusivamente per imiei figli e per mia moglie Elsa dellaquale ero talmente innamorato che hodormito abbracciato con lei sino all’ulti-mo giorno della sua vita. Mi ha lasciatoall’età di 74 anni all’improvviso… per meè stato un dolore insopportabile chesono riuscito a superare solo grazieall’amore ed al calore dei mie figli e deimiei nipoti che non mi hanno lasciatomai solo. Ora sono qui… da circa tremesi sono ospite della RSA Flaminiadove ho instaurato un ottimo rapportocon tutti gli ospiti e personale, che rin-grazio per la grande umanità e rispettoche nutrono nei miei riguardi.Sicuramente ciò è dovuto al mio caratte-re che rispetta il lavoro altrui cercando dinon essere impaziente ed intollerantenella quotidianità. Con affettoSSeevveerriinnoo SSeeuu
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SSttoorriiaa ddii VViittaa ddii......
Cl a u d i aContardi
Sono nata aRoma in unacasa a piazza delColosseo, la mia
famiglia ha antiche origini romane.Mio padre Andrea, frequentava ilVaticano come ambasciatore romano,ed aveva un negozio di antiquariato.Mia madre Matilde, apparteneva aduna famiglia nobile calabrese, ha vis-suto la sua infanzia ed adolescenza inun collegio romano. I miei genitori sisono conosciuti all’interno dell’Istitutoquando mia madre aveva 18 anni emio padre aveva 30 anni. Si sonosubito sposati ed dalla loro unio-ne sono nati nove figli, sei fem-
mine e tre maschi; io ero la più picco-la ed la più coccolata della famiglia.Ho frequentato le magistrali ed dopoaver insegnato qualche anno alle ele-mentari, sono entrata come impiegatain una clinica romana. Con il temposono diventata direttrice di questastruttura. Non ho avuto hobby partico-lari, ma ho sempre messo a disposi-zione il mio tempo libero a favoredelle persone sofferenti, sole, facen-do del volontariato presso una casa diriposo per anziani. Mi sono sposataall’età di 28 anni con Athos, ho avutodue bellissimi figli. La mia vita non èstata facile ma sono fiera ed orgoglio-
sa di aver cresciuto seppur contante difficoltà due figli fantasticiche mi hanno saputo dare la forzadi superare gli ostacoli della vita.
SSiillvviioo RRoommaaggnnoollii
Ino c c a -s i o n e
dell’even-to musi-cale al la
Madonna del Rosario unnostro ospite Si lvioRomagnoli ha ricevuto
come gratidissima sorpre-sa la visita del fratelloche non vedeva da moltotempo. Ha partecipatoanche lui alla festa conentusiasmo ed impegnan-dosi a tornare a far visitaal fratello in altre occa-
sioni come queste.
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AArrrriivvaa llaa...... SSiigg..rraa RRoossaa DDeellffiinnoo
buongiorno signora che piacererivederla. Come ogni Natale, anchequest’anno vi ho portato dei doni
vediamo se è dellatua misura.
Agnese sei proprio cari-na con questo cappello.
Facciamoci una foto. balliamo?
grazie Sig.na Delfino per i doniche ci ha portato
questi regali sono cosìbelli che mi sento una
diva.
io preferisco tenere iltempo
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UUnn RRiinnggrraazziiaammeennttoo AAll CCoorroo ddee CCoorree
Il giorno 15\12 gli ospiti dellaMadonna del Rosario hanno rice-vuto come ogni anno la visita del
Coro de Core. E’ un appuntamentomolto sentito perchè i componentidel coro allietano i nostri ospiti con itipici canti del periodo natalizio, can-tando stanza per stanza e creandocosi un’atmosfera calda e magicache coinvolge tutti. Quest’anno ilnostro amministratore prof. FabioMiraglia ha voluto donare al corouna targa di ringraziamento per l’af-fetto dimostrato nei confronti deinostri ospiti. Arrivederci al prossimoanno e grazie “de Core”!
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EEvveennttoo MMuussiiccaallee
Mario lei è sempre il migliorballerino della Cimino
Quinta?.... permettequesto ballo?
la pista si riempie
la musica è veramenteottima
AIH AIH CARRAMBA .AIH AIH CARRAMBA ed ora un po’ di salsa
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EEvveennttoo MMuussiiccaallee
una bella foto primache inzi la festa iniziano le danze... e si formano le coppie.
una stornellata é quelloche ci vuole... Elena è una virtuosa del ballo
... e mentre c’è chi dirige lamusica.
il carrello dei dolciriscuote sempregrande successo
c’è chi applaude e sidiverte!!!
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EEvveennttoo MMuussiiccaalleeapriamo le danze.mi insegna
come si fa?sono proprio bravi
questi ragazzi
ora facciamo unallegro trenino
… ed una bella foto a ricordodi questa splendida giornata
balliamo tutti insieme …eccomi qua
Giovanni balliamo insieme io e te…siamo eccezionali veramente
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EEvveennttoo MMuussiiccaallee
Ecco a voi : Adalgisacon lo spazzacamino
sù e giù per le contrade...
questa canzone ricorda lanostra gioventù
bravissimequeste ballerine...
ma quando si mangia ? alla prossima festa!!!
Rosina facciamoanche questo valzer
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CCuurriioossiittaa
A BizzeffeViene dalla lingua araba,dove bizzaf significa "molto". E' ancheinteressante notare quanto dice ilMinucci nelle "Note al Malmantile":"Quando il sommo magistrato romanointendeva fare a un supplicante la gra-zia senza limitazione, faceva il rescrittosotto al memoriale, che diceva 'fiat, fiat'(sia sia) anziché semplicemente 'fiat',che scrivevasi quando la grazia erameno piena, dipoi per brevità costuma-rono di dimostrare questa pienezza digrazia con due sole 'ff', onde quello checonseguiva tal grazia diceva: Ho avutola grazia a 'bis effe'".
Normalmente, ogni persona ride 15 volte al giorno.
La Coca-Cola, originariamente, era verde.
La prima coppia mostrata a letto insieme in TV fu Fred e Wilma Flintstone.
Negli Stati Uniti ogni giorno vengono stampati più soldi per il gioco del Monopoli che per la Tesoreria.
L'altezza della piramide di Cheope è pari esattamente a un milionesimo della distanza che separa la terra dal sole.
La parola "cimitero" deriva dal greco "koimetirion" che significa "luogo per dormire".
Nei conventi, durante la lettura delle Sacre Scritture, quando ci si referiva a San Giuseppe si diceva "Pater Putatibus", abbreviato in P.P.. Ecco perché il più comuneminutivo di Giuseppe è Peppe o Peppino.
...... cceerrttoo cchhee aappiieeddii ssaarreebbbbeessttaattaa ttrrooppppoolluunnggaa!!
......èè uunnaa ppeerrssoonnaa uunnppoo'' ccoonnttoorrttaa....!!
LLoo SSaappeevvii CChhee ??
IImmmmaaggiinnii CCuurriioosseePPeerrcchhee ssii ddiiccee ccoossii
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VViissiittaa ddeeggllii eexx aalluunnnnii ddeellllaa PPrrooffeessssoorreessssaa SStteeffaanniiaa MMeennttoo
Il giorno 21, un bel venerdì del mese didicembre 2007, la professoressaMento con un animato gruppetto di
ragazzi intorno ai 12 anni, suoi ex alunni,hanno visitato i nostri anziani ed organiz-zato un piccolo spettacolo con canti, ballie recite. Gli ospiti, sia della RSA che dellacasa di riposo, si sono molto divertiti aseguire le festose voci di questi giovaniche con una rilevante dose di simpatia eallegria hanno allietato alcune ore deinostri assistiti. Nel finale alla professo-ressa Mento è stato consegnato un pic-colo diploma in ricordo e ringraziamento
per la solidarietà dimostrata ma lei perso-nalmente ha voluto che sulla pergamenavenisse riportata semplicemente la dicitu-ra “ai ragazzi dell’unità” con riferimentoalla capacità che i suoi alunni hanno di“unire” e “avvicinare” tra loro le personein “svantaggio” nella vita. Ringraziamoancora la nostra “amica” professoressaper la grande cortesia e anche l’”umiltà”dimostrata e le diamo appuntamento allaprossima occasione di festa.
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FFeessttaa ddii NNaattaallee......
Il giorno 22 dicembre 2007 alla RSAFlaminia si è svolta la festa diNatale a cui hanno preso parte ospi-
ti, familiari, operatori e per la primavolta abbiamo avuto la gioia di ospitarei bambini della parrocchia di SanGaetano di Morlupo. Trenta ragazzi trai 9 anni ed i 13 anni accompagnatidalle loro catechiste e dai loro familiarie dal parroco don Giacomo. L’evento siè aperto con la lettura e la spiegazionedel canto natalizio da parte della cate-chista, Laura, poi i ragazzi più piccolihanno dato voce e cantato lo stessobrano. Poi, la volta degli altri ragazziche, emozionando tutta la sala hannointonato e trasmesso pace e solidarietàcon la canzone “we are the world”,ancora voce e ballo di questi 30 giova-ni che hanno recitato e danzato un altrocanto natalizio. Gli ospiti, emozionatied visibilmente commossi hanno tro-vato questi giovani bravissimi e lihanno riempiti di applausi e compli-menti. L’ospite Claudia Contardi, dopo
tuttele esibizioni, ha
consegnato al Parroco di Morlupo,don Giacomo il ricavato della vendita dibeneficenza che si è svolta in RSA neigiorni precedenti. Il gesto, assoluta-mente nobile e di grande solidarietà,sarà di aiuto per una bisognosa e sfor-tunata famiglia di Morlupo. La grandefesta si è conclusa con uno scambio didoni e di auguri: l’Amministrazionecome segno di ringraziamento, ha volu-
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......iinn FFllaammiinniiaa
Ancora un’evento r icco d ipar tec ipazione a l la RSAFlaminia, sabato 1° dicem-
bre, dove per la terza volta hannorallegrato la mattinata dei nostriospi t i i l gruppo di giovani delBambin Gesù di Roma. I ragazziintonando diversi cant i natal iz ihanno reso l ’atmosfera magica epiena di pace. Gl i ospit i del laRSA hanno voluto donare a lgruppo di giovani alcuni regalirealizzati da loro, è stato conse-gnato ai ragazzi una pergamenaindice di r ingraziamento per laprofusa partecipazione da partedell ’Amministratore della struttu-ra, Prof. Fabio Miraglia. Dopo isa lut i e seppur in ant ic ipo lo
scambio di auguri peri l prossimoSanto Natale. Ancora grazie, dicuore per aver portato, ancorauna volta, amore e solidarietà ainostri ospit i .
to omaggiare i trenta bambini con degliastucci natalizi con penne e matite. Gliospiti hanno ricevuto dai ragazzi dise-gni fatti da loro ed una piantina di cioc-colatini. Ma per tutti i partecipanti inostri anziani hanno preparato e con-fezionato manufatti in gesso e per ilparroco, Don Giacomo, un crocifissosempre da loro realizzato. Felici di que-sta manifestazione che ha riscossogrande successo e forte adesioneanche emotiva, ringraziamo tutti gliaddetti ai lavori, famiglie, ragazzi, edospiti.
RRiittoorrnnoo ddeell BBaammbbiinn GGeessuu,,
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TTeerraappiiaa OOccccuuppaazziioonnaallee
La terapia Occupazionale si articolasu almeno due livelli di intervento:uno strettamente riabilitativo neuro-
motorio ed uno psicologico, ruoli chesono speso fra loro interagenti. Lo scopodi aiutare il malato a mantenere e/o ripri-stinare le sue capacità nel fare, nell’agi-re, per prevenire i fattori invalidanti eridurre a compensare i residui aspettipatologici. Obiettivo primario è quello direcuperare, conservare o restituire almalato quelle funzioni atte a far si cheegli possa mantenere il massimo livellodi autonomia in ogni fase di malattia eper il lungo tempo possibile. A questoscopo, ha come ambiti elettivi di indagi-ne e d’intervento, le capacità umane e lesituazioni di vita quotidiana. La T.O nellafase di rieducazione funzionale (dopo ocontemporaneamente alla fisioterapia, aintegrazione o completamento di que-st’ultima). Si basa essenzialmente sullapartecipazione del pz. ad attività scelteopportunatamente dal terapista che inte-gra afferente propriocettive, visive, tattili,pressorie e cinestetiche in una sintesipercettivo-motoria di tipo cognitivo efinalistico, che stimola l’intenzionalità delmovimento e che richiede l’attivazionedella programmazione corticale e delfeed-back fusoriale, oltre che dell’inter-vento del sistema extrapiramidale e deicentri cerebellari e vestibolari. Vienecoinvolto inoltre l’aspetto intellettivo edemotivo che chiama in causa concettiquali la motivazione, l’attenzione, per loscopo e per il risultato di tali attività non-ché per il fine ultimo di tutto il pro-gramma riabilitativo. La rieducazio-
ne funzionale puo’ avvalersi sia di sem-plici attività analitiche che esercitanoselettivamente una funzione, es. giochidi manipolazione e ampliamento di conicolorati sul piano di lavoro che allenanola presa di tipo globale e tridigitale e lospostamento del braccio nello spazio(esercitando contemporaneamente imovimenti di abduzione, adduzione,flessione-estensione della spalla, delgomito e del polso), sia di attività di tipoglobale che rieducano molteplici funzio-ni. In generale, si tratta di attività com-plesse, spesso bimanuali da eseguire inposizione eretta o seduta, che richiedo-no attenzione e concentrazione maanche e soprattutto, la capacità di orga-nizzare un lavoro in tappe e di ricordarnel’esatta sequenza di esecuzione. Es. diAttività per malattie neurologiche.Emiplegia: Lavori manuali e/o bimanualiche prevedano una progressione delledifficoltà di esecuzione in base all’evol-versi del quadro clinico. Orientamentovisuo-spaziali, con integrazone visuo-motoria. Organizzazione di atti motori.Sindromi extra-piramidali: lavori bima-
nuali, attività che comportino movi-
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menti degli arti superiori lontano dal tron-co ed in apertura per combattere l’atteg-giamento in flessione; occupazioni chestimolino schemi motori complessi.Sindromi cerebellari: compiti che il pz.possa affrontare fissando i gomiti alpiano di lavoro. Attività di integrazionesensoriale: si lavora sulle abilità dicostruire tono muscolare, percezione,attenzione e la coordinazione.Padroneggiare abilità motorie di base insituazioni diverse. Attività che favorisca-no movimenti delle dita nel senso oppo-sto alle deviazioni presenti, secondo lacorretta direzione fisiologica e che eser-citino le varie prese e pinze della mano.Mobilità, destrezza e addestramento aitrasferimenti con controllo dell’equilibbrioe della coordinazione in statica (appog-gio bipodalico e monopodalico) e dina-mici (coordinazione oculo manuale edocchio piede). Lo scopo è anche quellodi allenare i tempi di reazione e velociz-zare le risposte protettive. Laboratorio diFalegnameria. Una delle Attività svolteall’interno della R.S.A. è la falegnameria.Questa attività con l’uso dell’oggetto, cipermette di attuare un piano di tratta-mento con stimolazioni verbali, visive,tattili di movimenti unilaterali, bilaterali emovimenti reciproci bilaterali, associan-do immagini visuo-spaziali degli oggetticon i modelli motori richiesti per il lorouso, portando il PZ. a riapprendere abili-tà percettivo-motorie che gli permettonodi organizzare, eseguire l’azione e con-trollare gli atti motori (orientamento deglioggetti, posizione delle dita). Ai pz., ven-gono affidati precisi compiti: impugnare
uno strumento, segare, grattare ecc. ilrispetto di regole, la progettazione, leabilità motorie, le prassie, la percezione,la tolleranza allo sforzo con uso di legnidi varie grandezze, sono alcuni degliobiettivi che ci proponiamo di raggiunge-re. Gli aggiustamenti posturali devonoessere eseguiti continuamente duranteogni fase di movimento dell’attività inmodo da ottenere sia una buona stabili-tà ed equilibrio del corpo che movimentidegli arti controllati e coordinati. Quellicon difficoltà di coordinazione motoria,sperimentano molte difficoltà nella vita diogni giorno e questo spesso può condur-re alla frustrazione o all’angoscia. Il T.O ,si sforza di ridurre questi sentimenti eistituire un senso di successo e di realiz-zazione. L’attività può essere scompostain sotto unità per permettere al pz. diintraprendere compiti distinti consequenze proprie relativi alle loro proble-matiche; E’ importante in questi pazientitrattare contemporaneamente alle quali-tà del gesto le difficoltà nella capacità dicomprensione del compito assegnato,nella difficoltà di dove dirigere l’attenzio-ne per risolverlo e come fare a risolverlo. Pier Luigi Redi.
FFaalleeggnnaammeerriiaa iinn RR..SS..AA..
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SSaannttaa CCaatteerriinnaa......
Caterina nasce a Siena il25.3.1347, dal tintore JacopoBenincasa e da Lapa di Puccio
de’ Piacenti. E’ la 24.ma, gemella, di 25fratelli e sorelle.All’età di sei anni (1353) ha la primavisione (via del Costone) di CristoPontefice, accompagnato dagli aposto-li Pietro e Paolo e dall’evangelistaGiovanni; è un’esperienza fondamen-tale per tutta la sua vita, infatti intuisceche deve rivolgere cuore e mente a Diofacendo sempre la Sua volontà. A setteanni fa voto di verginità perpetua; ma lafamiglia ostacola la vocazione e la vor-rebbe maritare. Le impediscono diavere una camera per sé e la costrin-gono a servire in casa. Un giorno ilpadre la sorprende in preghiera conuna colomba aleggiante sul capo.Decide allora di lasciare libera la giova-ne di scegliere la propria strada. Dopoanni di preghiere e penitenze, riceve(1363) l’abito domenicano delTerz’ordine (Mantellate, laiche).Nella sua cameretta, molto spoglia,
conduce per alcuni anni vita di peniten-za. A venti anni (1367) impara a legge-re, riceve l’anello delle mistiche nozzecon Gesù, detta le prime lettere, ha ini-zio la sua attività caritativa: poveri,malati, carcerati, spesso ripagata daingratitudine e calunnie. Nel 1368muore il padre. Nel 1370 avviene loscambio dei cuori tra Caterina e Gesù.Nel 1371 si aggiungono a Caterina iprimi discepoli, chiamati per scherno“caterinati”. Nel 1373 Caterina comin-cia ad indirizzare lettere a personalitàdi rilievo del mondo politico. Nel mag-gio del 1374 è a Firenze, dove acquistanuovi amici e discepoli. In questo stes-so periodo le è dato come direttore spi-rituale fra Raimondo da Capua (suobiografo postumo). Nell’estate si prodi-ga a Siena per assistere gli appestati.Nell’autunno è a Montepulciano. Nel1375 viaggia a Pisa ed a Lucca, perdissuadere i capi delle due città dal-l’aderire alla lega antipapale. Il 1° apri-le (in S.Cristina, Pisa) riceve le stimma-te (invisibili). Si colloca in quest’annol’eccezionale vicenda di Niccolò diToldo, assistito da Caterina fin sulpalco dell’esecuzione capitale. Nel1376, a maggio, parte per Avignone,arrivando il 18 giugno; il 20 vedeGregorio XI, che si decide a partire perl’Italia il 13 settembre, passando daGenova, dove Caterina lo convince dinuovo a proseguire il viaggio per Roma(dove arriva il 17.1.1377). Tornata aSiena, Caterina fonda il monastero diS.Maria degli Angeli, nel castello diBelcaro. In estate si reca in Val d’Orcia
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per pacificare due rami rivali deiSalimbeni e qui riceve quella straordi-naria illuminazione sulla Verità che staalla base del Dialogo; impara anche ascrivere. Nel 1378, su incarico delPapa, va a Firenze per trattare la pace(ottenuta il 18 luglio). FrattantoGregorio XI è morto (27 marzo) e glisuccede Urbano VI (8 aprile), osteggia-to nel collegio dei cardinali che (20 set-tembre) eleggono Clemente VII(Roberto di Ginevra): è l’inizio dello sci-sma d’occidente. Caterina, chiamata aRoma da Urbano VI (28 novembre), nelconcistoro incoraggia fervorosamente ilPontefice ed i cardinali rimasti fedeli.Nel 1379 è intensa l’attività epistolareper dimostrare a prìncipi, uomini politi-ci ed ecclesiastici, la legittimità dell’ele-zione di Urbano VI. Caterina si consu-ma nel dolore per la Chiesa divisa: sene trova un’eco nelle Orazioni che idiscepoli colsero dalle sua labbra. Larivolta dei romani (1380) contro UrbanoVI è per Caterina nuovo motivo di sof-ferenza. Quasi allo strenuo delle sueforze riesce ancora, sotto l’impeto dellavolontà, ad andare ogni mattina aS.Pietro e trascorrervi l’intera giornatain preghiera. Ma dalla metà di febbraioè immobilizzata a letto. Muore il 29aprile 1380 sul mezzogiorno (da circaun mese ha compiuto 33 anni). E’sepolta in S. Maria sopra Minerva.Successivamente Raimondo da Capuasoddisferà il desiderio dei senesi por-tando a Siena il capo della Santa, tutto-ra in San Domenico. Il corpo, dal 1855,si trova sotto l’altare maggiore della
Basilica minerviana a Roma. Nel 1461(29 giugno) Pio II (Enea SilvioPiccolomini, senese e già vescovo diSiena) proclama Caterina santa (festa:prima domenica di maggio; successi-vamente 30 aprile, ed oggi il 29 aprile,giorno del transito). Nel 1866 (8 marzo)Pio IX proclama Caterina compatronadi Roma. Nel 1939 (18 giugno)Caterina da Siena e S.Francescod’Assisi sono proclamati da Pio XIIpatroni primari d’Italia. Nel 1970 (4ottobre) Paolo VI riconosce a Caterinail titolo di Dottore della ChiesaUniversale. Il 1.10.1999 GiovanniPaolo II proclama Caterina compatronad’Europa.
...... ddaa SSiieennaa
BBuuoonn CCoommpplleeaannnnoo aa......
Pietro Contino 74 anni
DomenicoD'agostino 96 anni
Adalgisa Di Marzio 84 anni
Angela Minna 91 anni
Edelweis De marchi 85 anni
Adelaide Romano78 anni
Adelaide Paris 95 anni
Filippa Sindona80 anni
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Evelina Di Maio 82 anni
BBuuoonn CCoommpplleeaannnnoo aa......
Anna Cianfrini 81anni
Silvio Romagnoli97 anni
Renzo Restante73 anni
Domenico Vergarolo83 anni
Giovanni Sacco88 anni
Guido Di Persio79 anni
Adriana Funari79 anni
Teresa Piermarini64 anni
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BBuuoonn CCoommpplleeaannnnoo aa......
Diana Pietrina85 anni
Natalina Trasatti89 anni
Maria Tonini93 anni
Santa Tonnarini83 anni
Emma Iacomini 99 anni
AgneseDei 93 anni
Fosca Vernini79 anni
Noris Centioni 90 anni
Armanda De Santis 84 anni
Orlanda Goliri84 anni
Nicola Spaletta 77 anni
Maria Rapiti76 anni
Giovanni Boldorini 83 anni
Lida Costantinianni 87
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Adalgisa Bertini72 anni
Erino Castellani79 anni
Agostina Bonucci86 anni
Ivo Innocenti75 anni
BBuuoonn CCoommpplleeaannnnoo aa......
Lamberto Ricci93 anni
Pietro Risca 91 anniRosa Annibali
95 anni
Elsa Sannella94 anni
Astolfo Mocini 78 anni
Elsa Gagliarducci80 anni
Eufemia Mucciarelli 62 anni