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49 Maggio 2006 XX MILA LEGHE SOTTO STATI DI COSCIENZA MODIFICATI ALTROVE # 1 pagine 152, illustrato, 7,70 Dall’indice: Universalità dell’esperienza psi- chedelica; L’utilizzo degli allucinogeni per scopi religiosi; L’uomo dell’LSD: Albert Hofmann; Sciamanesimo tra i Matses; Anoressia e misticismo; L’uso del cactus mescalinico nella medicina tradizionale andi- na del Perù settentrionale; Realtà virtuale e autogestione della coscienza; Funghi allucino- geni, una panoramica, ecc. ALTROVE # 2 pagine 152, illustrato, 7,70 Dall’indice: Ayahuasca e analoghi dell’aya- huasca, enteogeni universali per il prossimo millennio; L’uomo e la cannabis; La marijuana come medicina; La cannabis di dentro; Bibliografia italiana sulla cannabis; Danza e stati modificati di coscienza; Possessione tran- ce e vita quotidiana; Le erbe del diavolo: botanica chimica e farmacologia; Bibliografia sulle solanacee allucinogene, ecc. ALTROVE # 3 pagine 152, illustrato, 8,30 Dall’indice: Ritorno ad Eleusi, Polveri da fiuto allucinogene nel Cile precolombiano; Cabala ed enteogeni; Droghe da guerra; I profumi della notte Gnaua, Sezione speciale sugli empatogeni (ecstasy, 2C-B, ecc.); Sostanze e rit(m)o; Bibliografia sugli empatogeni, ecc. ALTROVE # 4 pagine 152, illustrato, 8,30 Dall’indice: Miti e credenze enteogeniche nel- l’epoca classica; Ierobotanica mesopotamica; Psichedelici, allucinogeni, enteogeni: come li chiamiamo?; Sullo sciamanesimo nepalese; Animali che si drogano; Ricerca psichiatrica e terapeutica sugli allucinogeni; Interruzione della sindrome di astinenza da eroina con ibogaina; Bibliografia sulle terapie psichedeli- che, ecc. ALTROVE # 5 pagine 152, illustrato, 8,30 Dall’indice: Stati modificati di coscienza, allu- cinogeni e sessualità; La dissociazione estati- ca; Ayahuasca e sciamanesimo nelle terapie della tossicodipendenza; Il peyote nella cultura huichol; Arte huichol; The Native American Church; Intervista alla sciamana Nadia Stepanova; Cactus Mescalinici; intervista Stati modificati della e nella reclusione; ecc. ALTROVE # 6 pagine 152, illustrato, 8,80 Dall’indice: Coscienza e intelligenza artificiale; Los graniceros; Pewatero; Ricerca psicodinami- ca con Ayahuasca; Panorama della ricerca con DMT; Chimica e farmacologia dell’Amanita muscaria; I misteri di Samotracia e il culto dei Cabiri; Montano e l’estasi frigia; La danza del vento; La danza della taranta; Lo sperma del sole; L’altrove della chimica di sin- tesi. ALTROVE # 7: pagine 152, illustrato, 8,80 Dall’indice: Intervista a Stanislav Grof; La cosmologia primordiale e l’evoluzione della coscienza; Freud e l’estasi; Stati di allucinazio- ne; L’iniziazione sciamanica tra le tribù dell’Amazzonia peruviana; La calata dei bar- bari; Arte visionaria; Il didjeridu; Stati di coscienza in un pellegrinaggio oltre le nuvole; Mao inibitori e triptamine. ALTROVE # 8 pagine 152, illustrato, 8,80 Dall’indice: Culture, enteogeni tecnologie del sacro e stati non ordinari di coscienza; Buddismo psichedelico; Holos trepein; Chi era Dioniso; Islam e Estasi; Stati di coscienza e sessualità; Psicosciamanismo oltre l’illumina- zione; Il sogno sciamanico; Il bwiti e l’albero della vita: l’iboga; I masticatori di Betel; Salvia divinorum. ALTROVE # 9: pagine 152, illustrato, 9,30 Dall’indice: Il sonno, il sogno, la morte; Herbaria e le piante per volare; I funghi sacri del messico; Conversazioni con Sachanana; Franco Landriscina: Le basi neurofisiologiche delle esperienze mistiche e visionarie; Dove e quando. Incontro con Claudio Naranjo; La rivoluzione acida; Stanislav Grof intervista Albert Hofmann; Le esperienze mistiche indot- te da enteogeni stimolano il sistema immunita- rio? ALTROVE # 10: pagine 152, illustrato, 9,30 Dall’indice: L’uso terapeutico delle piante tra credenze, superstizioni e riti religiosi; Formule e strumenti del laboratorio dionisiaco in diver- se culture; Trance, malattia e guarigione nella tradizione esoterica europea; Memorie di una beatnik; La tradizione di limitazione della per- cezione sensoriale; Con la benedizione di Sekhmet e i passi degli uomini; L’insolita coro- na del santo eremita; L’ospite inatteso; Riti di guarigione e iniziazione nei culti sincretici moderni; Cibo e sogni; Gary Snyder a Parigi; I fiumi di lapislazzuli. ALTROVE # 11: pagine 152, illustrato, 9,30 Dall’indice: Le visioni delle streghe; La tran- ce sciamanica e il suo immaginario; Il muro del tempo, note sull’esperienza psichedelica 1966-2004; Introduzione allo studio del DMT: appunti biochimici e psicodinamici sulle triptamine endogene; Allucinazioni:una pro- spettiva sulla psicofisiologia degli stati di coscienza; Sacramenti visionari eretici nell’èlite ecclesiastica; Psilocybe semilanceata in Europa: note etnomicologiche; Ecc. ALTROVE # 12: pagine 152, illustrato, 9,50 dall’indice: • Addio Marco • LSD, lavoro del lutto ed esperienza del mandala • Sognare lucido • Contro la schiavitù • Molecole rare e curiose, il protossido d’azoto • Funambulismo e stati di coscienza • Bad trip • Stimolanti di sintesi • L’incontro col santo Daime • Shakti Dance, una danza spirituale • Appunti per uno studio sull’arte rupestre • La prima cena nell’Eden, dove e quando?

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49Maggio 2006 XX MILA LEGHE SOTTO

SSTTAATTII DDII CCOOSSCCIIEENNZZAA MMOODDIIFFIICCAATTIIALTROVE # 1pagine 152, illustrato, €€ 7,70

Dall’indice: Universalità dell’esperienza psi-chedelica; L’utilizzo degli allucinogeni perscopi religiosi; L’uomo dell’LSD: AlbertHofmann; Sciamanesimo tra i Matses;Anoressia e misticismo; L’uso del cactusmescalinico nella medicina tradizionale andi-na del Perù settentrionale; Realtà virtuale eautogestione della coscienza; Funghi allucino-geni, una panoramica, ecc.

ALTROVE # 2 pagine 152, illustrato, €€ 7,70

Dall’indice: Ayahuasca e analoghi dell’aya-huasca, enteogeni universali per il prossimomillennio; L’uomo e la cannabis; La marijuanacome medicina; La cannabis di dentro;Bibliografia italiana sulla cannabis; Danza estati modificati di coscienza; Possessione tran-ce e vita quotidiana; Le erbe del diavolo:botanica chimica e farmacologia; Bibliografiasulle solanacee allucinogene, ecc.

ALTROVE # 3 pagine 152, illustrato, €€ 8,30

Dall’indice: Ritorno ad Eleusi, Polveri da fiutoallucinogene nel Cile precolombiano; Cabalaed enteogeni; Droghe da guerra; I profumidella notte Gnaua, Sezione speciale sugliempatogeni (ecstasy, 2C-B, ecc.); Sostanze erit(m)o; Bibliografia sugli empatogeni, ecc.

ALTROVE # 4 pagine 152, illustrato, €€ 8,30

Dall’indice: Miti e credenze enteogeniche nel-l’epoca classica; Ierobotanica mesopotamica;Psichedelici, allucinogeni, enteogeni: come lichiamiamo?; Sullo sciamanesimo nepalese;Animali che si drogano; Ricerca psichiatrica eterapeutica sugli allucinogeni; Interruzionedella sindrome di astinenza da eroina con

ibogaina; Bibliografia sulle terapie psichedeli-che, ecc.

ALTROVE # 5pagine 152, illustrato, € 8,30

Dall’indice: Stati modificati di coscienza, allu-cinogeni e sessualità; La dissociazione estati-ca; Ayahuasca e sciamanesimo nelle terapiedella tossicodipendenza; Il peyote nella culturahuichol; Arte huichol; The Native AmericanChurch; Intervista alla sciamana NadiaStepanova; Cactus Mescalinici; intervista Statimodificati della e nella reclusione; ecc.

ALTROVE # 6 pagine 152, illustrato, €€ 8,80

Dall’indice: Coscienza e intelligenza artificiale;Los graniceros; Pewatero; Ricerca psicodinami-ca con Ayahuasca; Panorama della ricercacon DMT; Chimica e farmacologiadell’Amanita muscaria; I misteri di Samotraciae il culto dei Cabiri; Montano e l’estasi frigia;La danza del vento; La danza della taranta; Losperma del sole; L’altrove della chimica di sin-tesi.

ALTROVE # 7:pagine 152, illustrato, €€ 8,80

Dall’indice: Intervista a Stanislav Grof; Lacosmologia primordiale e l’evoluzione dellacoscienza; Freud e l’estasi; Stati di allucinazio-ne; L’iniziazione sciamanica tra le tribùdell’Amazzonia peruviana; La calata dei bar-bari; Arte visionaria; Il didjeridu; Stati dicoscienza in un pellegrinaggio oltre le nuvole;Mao inibitori e triptamine.

ALTROVE # 8pagine 152, illustrato, €€ 8,80

Dall’indice: Culture, enteogeni tecnologie delsacro e stati non ordinari di coscienza;Buddismo psichedelico; Holos trepein; Chi eraDioniso; Islam e Estasi; Stati di coscienza e

sessualità; Psicosciamanismo oltre l’illumina-zione; Il sogno sciamanico; Il bwiti e l’alberodella vita: l’iboga; I masticatori di Betel; Salviadivinorum.

ALTROVE # 9:pagine 152, illustrato, €€ 9,30

Dall’indice: Il sonno, il sogno, la morte;Herbaria e le piante per volare; I funghi sacridel messico; Conversazioni con Sachanana;Franco Landriscina: Le basi neurofisiologichedelle esperienze mistiche e visionarie; Dove equando. Incontro con Claudio Naranjo; Larivoluzione acida; Stanislav Grof intervistaAlbert Hofmann; Le esperienze mistiche indot-te da enteogeni stimolano il sistema immunita-rio?

ALTROVE # 10:pagine 152, illustrato, €€ 9,30

Dall’indice: L’uso terapeutico delle piante tracredenze, superstizioni e riti religiosi; Formulee strumenti del laboratorio dionisiaco in diver-se culture; Trance, malattia e guarigione nellatradizione esoterica europea; Memorie di unabeatnik; La tradizione di limitazione della per-cezione sensoriale; Con la benedizione diSekhmet e i passi degli uomini; L’insolita coro-na del santo eremita; L’ospite inatteso; Riti diguarigione e iniziazione nei culti sincreticimoderni; Cibo e sogni; Gary Snyder a Parigi; Ifiumi di lapislazzuli.

ALTROVE # 11:pagine 152, illustrato, € 9,30

Dall’indice: Le visioni delle streghe; La tran-ce sciamanica e il suo immaginario; Il murodel tempo, note sull’esperienza psichedelica1966-2004; Introduzione allo studio delDMT: appunti biochimici e psicodinamici sulletriptamine endogene; Allucinazioni:una pro-spettiva sulla psicofisiologia degli stati dicoscienza; Sacramenti visionari eretici nell’èliteecclesiastica; Psilocybe semilanceata inEuropa: note etnomicologiche; Ecc.

ALTROVE # 12:pagine 152, illustrato, € 9,50

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PPOOEESSIIAA

ALFRED JARRY: POESIE condisegni di Jean Dubuffet.Pagine 32, €€ 2,00

Alfred Jarry detto l’Indiano. Amale inquietudini dell’esistenza, ledemoniache illuminazioni, lescienze occulte, l’araldica, la bici-cletta, le rivoltelle. È lui che, condue pistole, durante uno spettaco-lo circense, terrorizza i vicini neltentativo di convincerli delle suecapacità di domatore. È semprelui che alla madre imbufalita perdue pargoletti che giocano lìaccanto, risponde di non preoc-cuparsi, che in caso di decesso“ve ne faremo degli altri”. Unavolta, dopo aver sparato a unoscultore reo, a suo dire, di averglifatto proposte sconvolgenti, sirivolse agli amici che lo trascina-vano via dicendo: “Mica malecome letteratura, vero?...”

JOYCE MANSOUR:FIORITA COME LA LUSSURIA. Pagine 36, €€ 2,50

Secondo Arthur Rimbaud, la "donnapoeta", liberata dalle costrizionisociali, avrebbe trovato "cose strane,insondabili, ripugnanti, deliziose".Ebbene, con la poesia di JoyceMansour, tale premonizione ha tro-vato certamente una delle sue realiz-zazioni più belle, imperiose ed emo-zionanti.D’altra parte cosa aspettarsi da unadonna che ha fatto pubblicare suFrance-soir del 15-16 ottobre 1967questo annuncio: "Cerco SOGNI dacollezionare. Scrivere a JoyceMansour, 1 avenue du Maréchal-Maunory. Parigi 16°"? L'opera letteraria di Joyce Mansourridisegna incessantemente una car-tografia dell'amore carnale, cercan-do, allo stesso tempo, di sottrarloall'utilitarismo e ai buoni sentimenti;il tutto grazie all'espressione di un'e-nergia vitale ricca di humour e difervido erotismo.

GEORGES BATAILLE:POESIE EROTICHE. Pagine 20, € 1,30

L’opera di Bataille è un’opera“maledetta” nel senso che questotermine ha assunto nella storiadella cultura. Maledetta al pari diquella di Baudelaire, Rimbaud, ecc.Maledetta perché ha rappresentatoil vizio di fondo della cultura domi-nante: ciò che questa ha semprecercato di rimuovere, di censurareed espellere. Inutilmente. Il tentativodi santificare i “maledetti” cercandodi recuperarli così a un mito banalee a un culto consolatorio, va ovvia-mente di pari passo con lo sforzo diporli su torri d’avorio accessibilisolo agli “addetti ai lavori”.Il caso di Bataille è questo; ancheperché la sua è una presenza silen-ziosa. Le sue opere mal si adattanoa essere consumate, non solo nelsenso di dissipate, ma soprattutto inquello di logorate, intaccate, gua-state e corrose.Consumare i “maledetti” non è faci-le, ma con Bataille è più difficile.

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A dieci anni dal Passeggero delTransatlantico, Nautilus riproponenel 2001 questa raccolta di versi diBenjamin Péret commentati daCarmine Mangone. Non una purae semplice antologia ma un incisi-vo esercizio di contrappunto tra lavita e l’arte, il sogno e l’azione diquesto poeta che fin dai suoi esordirifiuta di vivere la frattura che disolito questi ambiti impongono. Il dadaismo, il surrealismo, l’espe-rienza con i trotzkisti in Brasile epiù avanti in Messico, la guerra diSpagna (dal P.O.U.M. alla Primacompagnia del Battaglione NestorMakhno della divisione Durruti)…lo vedono instancabilmente allaricerca di un superamento dell’artenella vita intesa come un ritornoalle origini, quando ancora nonera intaccata quella fusione trameraviglioso e magia che caratte-rizzava l’esistenza degli uomini. Leseparazioni via via determinatesi ele specializzazioni createsi hannocondotto a esiti nefasti e mortiferi.“Il poeta attuale non ha altra risor-sa che essere rivoluzionario o nonessere poeta, poiché deve di conti-nuo lanciarsi nell’ignoto; il passofatto la vigilia non lo dispensa perniente dal passo dell’indomani per-

ché tutto è da ricominciare ognigiorno e ciò che ha acquisito nel-l’ora del sonno è ridotto in polvereal risveglio. Per lui non c’è alcuninvestimento sicuro, ma il rischio el’avventura indefinitamente rinno-vati. È solo a questo prezzo chepuò dirsi poeta e pretendere dioccupare un posto legittimo allapunta estrema del movimento cul-turale, là dove non c’è da riceverené lodi né allori, ma c’è da pic-chiare con tutte le proprie forze perabbattere le barriere sempre rina-scenti dell’abitudine e dell’uniformi-tà.” La parola a Péret.

51Maggio 2006 XX MILA LEGHE SOTTO

PPOOEESSIIAABENJAMIN PERÉT: SPARATESEMPRE PRIMA DI STRISCIARE.Accompagnamento alla letturadi Carmine Mangone. Pagine 112, € 7,20

ANTONIN ARTAUD: LA VERA STORIADI GESÙ CRISTO.

Pagine 32, disegni dell’autore.€ 1,80

Antonin Artaud si era messo in testa discrivere la Vera Storia di Gesù Cristo nel-l’agosto del 1947. I testi “preparatori”,scritti, si presume, di getto e con rabbiaiconoclasta, non divennero mai un testodefinitivo e compiuto. L’apparente deliriocui si abbandona Artaud non è solo fruttodi una volontà rivoltosa contro tutte le tra-dizioni e le condizioni che viveva nel suopresente, ma anche il prodotto di una

lucida ambizione di rovesciare, in terminisbeffeggianti, alcuni elementi storico-

semantici. È noto che “cristo” dal grecoKristo’s, significa “unto”. Secondo la tradi-

zione gli eletti venivano definiti “unti”.Artaud rovescia questa interpretazione

pseudostoriografica e semantica. La beffagiunge al massimo quando Artaud parladella più “untuosa storia di culattone”: il

senso di “unto” viene stravolto, rovesciato.Ma non si pensi a un qualche atteggia-

mento moralistico di Artaud verso lasodomia o la coprofilia. Non è certo nel

suo stile né nel suo pensiero. Il gustosommo è quello di ribaltare la morale cri-stiana corrente, colpire la mistificazionemitologico-ecclesiastica più che non la

divinità in quanto tale, cui Artaud ha sem-pre dato una dimensione differente, lega-

ta all’eccesso umano e a una sorta dimistica pagana o panteistica.

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«C’è, in questi primi mesi, soprattutto moltoentusiasmo adolescenziale e al contempo moltaingenuità, ma anche la consapevolezza di esseredentro, di appartenere a qualcosa di assoluta-mente nuovo, di vitale e energico, che si sta svi-luppando nel medesimo istante a Torino e inmille altri posti del mondo.»

«Ma è anche vero che il movimento punk tori-nese è forse tra i migliori interpreti – non neces-sariamente con modalità sempre consapevoli,ma comunque in modo “artistico” e “sensitivo”,quasi rabdomantico – della trasformazione“genetica” che sta attraversando la città e lasocietà in quegli anni, che si traduce nelladisperazione e decadenza urbana, in una rilet-tura espressionistica della realtà. È infatti diffi-cile e per molti versi persino fuorviante parlaredel punk a Torino se non si tiene conto del par-ticolare sfondo su cui avvengono queste vicen-de: la crisi industriale e la parallela crisi dell’i-deologia operaista e di sinistra che era stata untratto fondamentale dell’identità torinese, lavicenda dei 40 giorni del 1980 alla Fiat, le deci-ne e decine di suicidi da parte dei cassaintegra-ti. E questo resta, andando al di là della sola faseiniziale, uno degli elementi senza dubbio pecu-liari, tipici, dell’intera vicenda del punk aTorino. Non credete a chi vi racconta una sem-plificata e specialmente pacificata storia diragazzini che volevano solo suonare e crescereinteriormente.»

«Nell’ottobre del 1983 la formazione deiContr-azione prende la fisionomia definitiva. Ilprimo concerto ha luogo il 29 ottobre del1983, al Centro d’Incontro di Vanchiglia.Segue a novembre un concerto al Virus diMilano e a dicembre un nuovo concerto alCentro d’Incontro torinese. Parallelamenteall’evoluzione musicale, si rafforza anche l’iden-

tità “politica” dei Contr-azio-ne. In realtà musica e politicasono due aspetti non separati,ma assolutamente intrecciatitra loro. Anzi, si potrebbe direche per i Contr-azione sia lamusica che la politica non sonoaltro che due momenti di unqualche cosa di più ampio,rappresentato da un certomodo di guardare e pensare lecose, in cui il dato della comu-nicazione assume un valorecentrale. Il “fare politica in unaltro modo”, tema che era giàstato prioritario nel QuintoBraccio, diventa nell’esperienzadei Contr-azione ricorso aforme molteplici di comunica-zione, tentativo: volantini dis-tribuiti al pubblico prima diiniziare a suonare, proiezioni diimmagini durante il concerto,momenti di happening teatra-le. Non si tratta di cose sconta-te, specie se si considera l’am-biente punk del periodo.»

«Questa riflessione sulle formeespressive e musicali è peròsempre accompagnata da unaconsapevolezza estrema sulfatto di essere e di sentirsi,prima di ogni altra cosa, degliindividui e dei punk, piuttostoche dei musicisti. Il valore dellamusica dei Contr-azione e ditanti altri gruppi del periodonon sta infatti solamente – lopensavamo allora e lo pensia-mo ancora oggi – nella musicain sé, ma nell’esperienza musi-cale, espressiva, esistenziale e“politica”, vista nel suo com-plesso. Alcuni gruppi punk,scambiando forse il “successo”del punk con il loro successo –e forse sopravvalutando il valo-re musicale e tecnico intrinsecodella propria musica – andran-no incontro nella seconda metàdegli anni ’80 prima a delle

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MMUUSSIICCAA

CONTRAZIONE: STORIA E MEMORIA

CONTRAZIONE: STORIA E MEMORIAPagine 56 + CD, € 12,00

Quello che avete in mano non è un’operazione edi-toriale, non è la solita operazione nostalgica che adistanza di 20 anni porta a ristampare su cd musi-ca punk, grezza e mal registrata, per gratificare eautocelebrare un gruppo di amici...

Quello che avete in mano è un contributo che iContrAzione oggi nel 2006 vogliono lasciare a chiquegli anni (1983-85) non li ha vissuti, una sorta dirivendicazione su quello che era la “scena punxTorinese”. Uno stimolo per chi quegli anni li ha vis-suti, per raccontare la propria storia... prima che apensarci sia qualcun’altro... prima che la solitaondata di revisionismo culturale si abbatta sulleradici di quel “movimento” che ha portato Torino adessere, da una città grigia e senza spazi di autoge-stione a una città con 4 spazi occupati di area liber-taria, con una radio autogestita, con una massicciaproduzione di dischi, cd, libri, video, ecc. semprerigidamente autoprodotti, fuori dal mercato e dallesue leggi... La rivendicazione di un metodo, di come autoge-stione & autoproduzione non siano rimaste soloparole e di quanto siano valide oggi come allora. Quello che avete in mano è un piccolo documentosulla “storia” dei ContrAzione, contestualizzata allarealtà di Torino nei primi anni ’80 ed è anche un cdche comprende tutto il materiale inciso su vinille dalgruppo: la facciata C.A. dell’lp split “Franti-ContrAzione” (1984 autoproduzione) e il mini lp“Cine occhio – storia e memoria” (1985 blubusautoproduzioni).

*Tratto da Contrazione 1983/85. Storia e memoria.

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forti speranze di potersi trasformare in musici-sti professionisti, e poi a delle profonde delu-sioni.»

«Per i Contr-azione, inoltre, la questione dellaproduzione-comunicazione musicale è impre-scindibile da quella dell’autoproduzione, intesacome scelta voluta e consapevole di riappro-priazione del proprio spazio di vita, al di fuoridelle logiche di profitto e di mercato. Se lamusica si configura forse più come un mezzoche come un fine, l’autoproduzione – intesa insenso allargato, ossia come autogestione dellapropria esistenza – per i Contr-azione costitui-sce un momento centrale e determinante dellarealtà, in cui pensiero libertario e prassi quoti-diana vengono a coincidere. Da qui gli sforzidei Contr-azione e di moltissime realtà punkitaliane di costruire una rete di liberi produtto-ri-fruitori, parallela e alternativa ai meccanismimercantili, che negli anni darà vita alla fonda-mentale esperienza della Lega dei Furiosi.»

«Un dato, a distanza di due decenni, è comun-que importante ribadire con forza. La lezionedell’autoproduzione del punk non sta solamen-te nella capacità di farsi le cose da soli, di autor-ganizzarsi, di essere agili e veloci, superandocon astuzia le logiche specialmente allora pachi-dermiche delle strutture di mercato, come lecase discografiche. Certo, c’è anche questo, manon solo. E non si tratta – fatto scontato mache comunque, oggi, è forse necessario puntua-lizzare e ribadire – nemmeno di una scelta stra-tegica e opportunista: autoproduco la miamusica fino a quando una major, o una casadiscografica “alternativa”, si accorge di me e mifa fare il disco (strada seguita da qualche grup-po di allora, e tra l’altro finita quasi sempre

miseramente). L’autoproduzione, e per estesol’autogestione, è una scelta di vita, è la decisio-ne di lavorare per la creazione di qualcosa direalmente alternativo, davvero capace di aprirespazi di scambio e libertà.»

«Nello stesso tempo però, per i Contr-azione,prevale sempre un modo di guardare alla realtà“laico”, mai “religioso”, semmai ironico esdrammatizzante. Certo, l’autoproduzione èimportante, ma non per questo deve diventareuna mera “icona” religiosa da venerare, unicamaniera – assolutizzata e quindi non capace dicogliere il reale – di osservare e giudicare la real-tà. Da questo punto di vista c’è forse nei Contr-azione una punta di materialismo dialettico,proveniente anche da esperienze politiche delpassato, e di feroce disincanto che salva i com-ponenti del gruppo da una visione utopica,quasi bucolica, della real-tà come in certa ideologiaanarchica di matriceanglosassone. Per iContr-azione la realtà èconflitto, dinamismo,essere sempre più velocidel tuo nemico per nonfinire imprigionati o peg-gio ancora classificatidentro una casellina.»

«Nella primavera del1985, i Contr-azione, ini-ziano infatti ad averealcuni dubbi e malesserirelativamente alle pro-spettive del punk aTorino e in Italia. Lasituazione sta infatti pro-

gressivamente, ma velocemente, cambiando.Non è solamente un problema di “tradimento”rispetto alle premesse iniziali: in tutti c’è la con-sapevolezza che una realtà che cresce è destina-ta giocoforza a cambiare e trasformarsi. Il pro-blema è che alcuni elementi che costituivano iltratto identitario fondamentale del punk –come ad esempio la lotta contro la mercifica-zione della cultura, contro il divismo dei grup-pi, contro l’esteticizzazione dei fenomeni giova-nili, ecc. – iniziano a essere abbandonati, con-sentendo paradossalmente di lasciare rientraredalla finestra proprio quelle cose che si eranofino a poco tempo prima combattute. Si trattain quel momento di un fenomeno ancora stri-sciante, non completamente visibile, ma cheesploderà pochi mesi dopo e che creerà diversiconflitti dentro la realtà punk italiana.»

53Maggio 2006 XX MILA LEGHE SOTTO

MMUUSSIICCAA

CONTRHAZIONE

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54 XX MILA LEGHE SOTTO Maggio 2006

MMUUSSIICCAAFRANSZISKO: LA COLLINA DEI CORVI. Pagine 64, €€ 3,10

Dopo Notte da lupi e Cuori solitari, Franszisko si imbar-ca su Nautilus con questo racconto che accoglie tra lesue pagine tre belle tavole di Pier Paolo Marchetti.Viaggio sciamanico e viaggio virtuale si incontrano allafine di questa storia e concorrono entrambi a renderemanifesto il segreto dei ragazzi della Collina.Un assistente sociale del comune, un ricco imprendito-re, una tribù metropolitana, alle prese con il loro passa-to sepolto nel fondo di una miniera da un’esplosionemortale. I ragazzi si troveranno a difendere la loro sto-ria sui tetti affinché anche la memoria non venga affos-sata.

SUPERCIANO: ULTIMA GUERRA. Pagine 48, € 2,10

L’idea è quella di produrre un piccolo quantitativo distronzio 90 da inviare a un grande quotidiano in unaprovetta sottovuoto. Lo scopo è quello di operare unapressante minaccia contro le nazioni unite per chiederel’immediato cessate il fuoco, la liberazione di tutti i pri-gionieri e l’abbandono di ogni attività ostile nei con-fronti delle aree di autoaggregazione riunite formal-mente sotto la sigla del fronte di liberazione totale omeno. Questo sì che è giocare pesante.Ho scritto Ultima guerra perché voglio farne un filmvisionario, con le persone e gli aiuti che riuscirò a tro-vare lungo un percorso di cui questo testo è la mappaesplorativa, imprecisa e intuitiva, per territori sconosciuti- sperabilmente non solo di guerra e non solo visuali,ma di autogestione e autoproduzione libertaria, territoriancora tutti da esplorare.

CCC CNC NCN:Proclami/Suicidio.Box con libretto24 pagine, CD. €€ 7,80, (6,20 per idistributori)

Ghiaccio, CCC,Sacro, CNC,Recitano, NCN.Ecco la no-bandostile ai nastrimagnetici registrati,più incline alla pre-senza virale sullestrade delle metro-poli insanguinate dal potere. Ristampa del libretto e dell’LP“Suicidio modo d’uso” in CD, tutto inscatolato. L’epidemiasonora CCC CNC NCN è un suono che parte dalla disgre-gazione dada, dal furore futurista e dalla perversione dellamusica industriale, per approdare a un’anarchia selvaggia,con una sorta di introspezione neuropsichica che ricorda gliacid-test dei tempi che furono, gli psichedelici più “dilatati”.Superate le esplorazioni del subconscio collettivo dove unacerta enfasi veniva sempre posta sulle pulsioni di violenza edi sesso maniacale, la tendenza allo sfascio diventa qualcosadi più sottile e perverso, una distruzione melodica dei modidocili attraverso una efferata tortura sonora che smontipezzo per pezzo l’organismo nocivo del potere.

SINT. Pagine 14,quadricromia22,5 x 21 cm +CD audio stereo.€ 10,30

Una storia di straniconnubi, tra suoni eimmagini, macchi-na e mano, ritmo emelodia, tratto ecolore. La fiabescametamorfosi di unuomo stanco.Sogno o realtà? Lospettacolo attende

lo spettatore ovunque! E allora in quale grado di realtàpotremo seguirlo nelle sue peripezie cromatiche? Un libro di12 tavole a colori con un CD di 12 tracce stereo. Musichecolorate, disegni ritmati.

www.ecn.org/nautilus

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CONTRO LA CIVILTA´TECNOLOGICA.Gli scritti di Ted Kaczynski e il casoUnabomber. Pagine 150, € 9,00

Sarebbe meglio distruggere l´intero, disgu-stoso sistema e accettarne le conseguenze

Dieci anni fa Ted Kaczynski – sospettato diessere il famigerato Unabomber che aintervalli di tempo seminava ordigni, e conessi il panico, tra la comunità scientificadegli Stati Uniti – veniva arrestato nella suacasetta di legno tra i boschi del Montana.

Da allora, e per tutta la durata del proces-so, i mass media hanno venduto l´immagi-ne di un uomo pazzo e solitario, in guerracontro il mondo che lo aveva respinto. Inrealtà era stato lui a voltare le spalle allasocietà e il suo gesto partiva proprio dal

cuore della “macchina”, il dipartimento di matematica dell´Università di Berkeley,dove a soli 25 anni era diventato professore. Così, da un giorno all´altro, senzaspiegazioni ufficiali: non aveva più intenzione di insegnare matematica a perso-ne che l´avrebbero adoperata per distruggere l´ambiente. Era il 1969.

A una finta libertà, quella del denaro, del lavoro e del prestigio sociale avevapreferito i boschi, le montagne, gli animali selvatici. Abbandonato il mondo delconsumismo e dello spreco, aveva trovato molta più soddisfazione nella frugali-tà, nell´autosostentamento, nel rapporto diretto con l´ambiente circostante.

Nei testi raccolti in questo volume, alcuni scritti prima del suo arresto, altri dal“ventre della bestia“, il carcere di supermassima sicurezza di Florence, Colorado,in cui sta scontando l´ergastolo, Ted ci racconta di una società totalitaria, in cuil´ingegneria genetica va di pari passo con il controllo del comportamento dellepersone; ci dimostra l´impossibilità di riformarla, cambiando magari il colore, laforma e il gusto di una torta che invece dovremmo avere il coraggio di rifiutarein toto, poiché cibo avvelenato; ci suggersce quali siano a suo avviso i punti debo-li, quali gli ambiti di lotta da cui sferrare l´attacco, come ad esempio il mondodelle biotecnologie; ci mette in guardia dal pericolo di una qualsiasi rivoluzioneche non abbia come scopo pratico lo smantellamento dell´apparato tecno-scien-tifico, condizione imprescindibile per poter vivere in maniera finalmente libera.

In appendice sono stati aggiunti una serie di testi di altri autori, scritti ai tempi delcaso Unabomber, che ci aiutano a inquadrare le diverse reazioni all´internodell´ambiente radicale in seguito all´invio di pacchi bomba ma anche alla diffu-sione delle tesi contenute ne “La società industriale e il suo futuro“, meglio notocome il Manifesto di Unabomber.

Che ci piaccia o meno, Ted porta alla luce questioni che sono ancora di fonda-mentale importanza. Invece di nascondere la testa nella sabbia sarebbe megliocapire dove sta andando questa Nave dei folli, chi la governa e con quali meto-di; dobbiamo assumerci le nostre reponsabilità, e soprattutto smascherare, bloc-care e – chissà – sbarazzarci dei nuovi Eichmann che contribuiscono all’vanzaredel disastro quotidiano. Ted ci ha provato, a modo suo, e le sue idee, le sue azio-ni, sono uno strumento per affinare la nostra critica e le nostre pratiche in vistadi un cmbio di rotta che non può più essere rimandato.

Maggio 2006 XX MILA LEGHE SOTTO

RICHARD HUELSENBECK: ENAVANT DADA. STORIA DELDADAISMO. Pagine 72, € 6,70

"Essere dadaisti è alla portata di tutti.Dada non si limita a una qualunqueforma d'arte. Il dadaista è il camerie-re del bar Manhattan che serve ilcuraçao con una mano e si becca lagonorrea con l'altra. Il dadaista è ilsignore in im-permeabile che intra-prende ormai per la settima volta ilgiro del mondo. Dovrebbe esseredadaista chi compren-de, una voltaper tutte, che si ha il diritto di averedelle idee solo quando si applicanonella vita - dadaista è la personatotalmente attiva - che vive solo d'a-zione, suo unico mezzo di conoscen-za.Tutto stupito guardi la luna, che tisembra un buon terre-no per un inve-stimento, quando il postino ti portaun tele-gramma, in cui si annunciache tutti i tuoi polli sono morti d'afta,che tuo padre cadendo si è infilzatoin una forca e ci è rimasto, che tuamadre è volata in mille pezzi a causadelle sue nozze d'argento (ma puòessere anche stata la padella a resta-re appesa alle orecchie, non so).I giorni si susseguono come i movi-menti dei tuoi intestini, e tu, non-ostante sia frequentemente minaccia-to dal soffocamento per una spina dipesce, tu vivi ancora. È la vita, miocaro amico; questo è il vero dadai-smo".

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CRITICA RADICALE

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