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DAL BARATTO ALLA MONETA

Scuola Vivaldi Primo Circolo di Spinea (VE) Classe quinta settembre 2010 Ins. N. Paterno

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Conoscenze e concetti messi in giocoad un livello introduttivo di complessità

• Un mercato senza moneta è più complesso da gestire perché:

- i beni di cui dispone chi vende devono rappresentare i bisogni di chi compra

- i valori di scambio dei beni sono tendenzialmente infiniti• La moneta semplifica gli scambi perché

- deve essere accettata, per legge, da tutti

- permette di avere un unico (anche se variabile) parametro di confronto per quantificare il valore di scambio dei beni

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Sequenza delle attività Prodotti esaminati (verifica)

Condivisione del significato delle parole Trascrizione del parlato

Simulazione Immagini, tabelle individuali e di gruppo

Riflessione subito dopo il gioco Trascrizione del parlato, testi scritti

Raccolta ragionata dei valori di scambio sperimentati

Tabella collettivaTesti scritti

Riflessioni sulla tabella Testi scritti

Riflessioni sui problemi emersi Testi scritti

Ragionamenti sui possibili perché dell’invenzione della moneta metallica

Testi scritti

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Condivisione del significato delle parole

Discussione

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… per esempio i Cretesi che abbiamo studiato avevano tipo tanti ulivi e quindi scambiavano per esempio con gli Egizi, cose che loro non avevano. Barattavano perché di quella merce ne hai tanta e non ti serve e l’altra ne hai poca. Tipo ho tanto olio e poco …… lapislazzuloIns. ma per fare questo scambio da chi vai? … da quelli che invece di lapislazzuli ne hanno tanto… se vai da una civiltà che ne ha pochissima di quella pietra, non è che te la danno perché gli serve anche a loro… dipende anche dalle civiltà dove sono messe. Una civiltà che è in mezzo al mare e magari ha la porpora, e allora la scambia con le merci che non ha

Brani dalla conversazione

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Valori di scambio senza denaro

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… bisogna che uno ha bisogno di quello che ha l’altro

… se lei ha già l’olio e non ha cose che gli servono anche a lui, e invece se lui avrebbe

ins: avesse

… avesse i soldi, glieli dà perché dopo lei, con i soldi, si può prendere quello che non ha

… coi soldi va meglio anche a metterti d’accordo

… siccome tutti vogliono i soldi perché poi ti puoi comprare quello che vuoi, e allora è meglio, mentre se hai quella cosa hai solo quella, e magari non la vogliono, e non puoi prendere quello che ti serve

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… scambio figurine con figurine, è uno scambio

… e bisogna mettersi d’accordo, perché magari la mia è più rara o più bella e vale di più

… ma li deve interessare anche all’altro

… si potrebbe fare anche un baratto di lavoro, per esempio

una persona viene da me a fare il vino che io non lo so

fare, e io in cambio gli faccio l’olio

… ma è anche che fai come tipo un baratto denaro con denaro.. tipo quando vai all’estero scambi gli euro con le sterline, è come un baratto tipo

… ho visto un negozietto di monete che vendeva tipo un euro e dei centesimi. Ma non ha senso … tipo compro un euro con un euro, a cosa serve?...ma forse erano gli stranieri che li compravano

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… tipo una mela grossa la scambi con due mele piccole

… 1 per 2

… dipende dalla grandezza della merce

… dipende anche dalla preziosità e non dalla grandezza

… tipo scambio un pallone con l’autografo con tanti palloni normali, perché il pallone con l’autografo vale di più

… il valore di scambio vuol dire un oggetto può valere più oggetti

… bisogna mettersi d’accordo

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Simulazione Descrizione

del gioco

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Che confusione:ma credete di essere al mercato?!!

Sìììììì

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Io ho fatto anche i saldi, ma non è andata bene

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Riflessione subito dopo il giocoBrani dalla conversazione

De briefing

… per noi potrebbe essere andata anche bene, ma potrebbe anche essere andata male, perché noi abbiamo avanzato un pochi di beni e quindi potevano scambiare ancora secondo me… invece secondo me va bene perché non ne abbiamo avanzati troppi, ne abbiamo solo due di pani, però se rimanevamo senza, poi non ne avevamo proprio niente, e allora diventava dei bisogni

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Ins. perché hai fatto questo ragionamento proprio con il pane?

… perché il pane è fondamentale, le penne se non ce le hai

non importa, però per vivere si deve mangiare e allora un po’

di pane si deve tenere … io pensavo che era più semplice

fare questa cosa invece, perché non tutti andiamo d’accordo

nel gruppo, tipo io non volevo cambiare le mie uova e il

mio sale perché io ne avevo bisogno

… io mi sentivo arrabbiato quando gli altri venivano da noi e noi li dicevamo:”Adesso non possiamo scambiare niente”, e loro che non sanno bene il motivo si arrabbiavano

… anche a me come N., loro venivano qua e volevano il sale e noi dicevamo di no perché era il nostro bisogno e se dopo vendevamo tutto il sale … e loro insistevano e noi però abbiamo detto no

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… poi sono andato da F. a chiederli le uova e non me le hanno date e mi sono arrabbiato anch’io, però le uova non erano il loro bisogno e ne avevano ancora 5 o 6 di uova!

… perché noi volevamo tenerci un po’ di tutto, di più di quello che ci serviva (bisogni indicati) però poi ci siamo tenuti anche il pane e le uova

… per noi è stato un po’ difficile perché avevamo bisogni non molto importanti (penne e libri), invece loro avevano il pane e le uova che sono più importanti, e quindi anche se erano tante andava bene lo stesso. Invece noi di penne e di libri ne bastavano poche e invece ne abbiamo troppe

Ins. a cosa potrebbe servire avere tante penne e tanti libri?

… potrebbero servirci per fare ancora scambi con altre cose che servono di più

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… e poi gli uomini preistorici non se ne facevano niente delle penne e dei libri perché non sapevano scrivere… noi abbiamo preso una penna perché poi volevamo scambiarla con quello che ci serviva, ma poi nessuno la voleva, ma una ci serve lo stesso… la B. aveva un casino di uova e di sale e non voleva scambiare e mi faceva arrabbiare… ma se io non volevo!?

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… prima avevamo tante uova e mele e adesso abbiamo tanto sale

Ins.Ma come mai avete tanto sale, voi non avevate bisogno di sale … non sto dicendo che avete sbagliato

… volevamo avere sale per poi scambiarlo, anche se non ci serviva

… è che volevamo avere cose più necessarie, le penne e i libri non erano cose proprio necessarie come il pane

… c’erano tanti che venivano a chiederci pane e sale e allora abbiano deciso di prenderli (acquistarli)

… la pubblicità, certi andavano in giro a dire di comprare.

… io ho fatto anche i saldi, ma non è andata bene

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… non sono tanto soddisfatto perché il pane che era il nostro bisogno ne abbiamo 15 e poi 8 di mele, che non mi piace tanto perché sono troppo poche, abbiamo più libri di pane e dovevamo vendere più libri

… e magari comprare più mele

Ins. perché è successo questo? Qual è stato il problema?

… perché i libri non gli interessavano tanto agli altri gruppi

… ci siamo basati di più sul sale perché interessava di più, e infatti ne abbiamo solo 1

… lei per 2 penne mi chiedeva 4 uova, mi sembrava esagerato però ho fatto lo scambio perché ci servivano le penne

Ins. e come ti sei sentito?

… un po’ triste

… lui mi voleva dare solo una penna e gli ho detto di no, troppo poco

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Ins. sono serviti i cartelli con scritti i beni e i bisogni?

… se non c’erano bisognava andare a chiedere, se no non sai da chi andare

… ma nella preistoria non c’erano mica i cartelli con scritto, bisognava andare a chiedere

… bisognava ricordarselo a mente

… ma non servono le parole, la vedi la merce, non serve neanche che chiedi

… io mi sono sentito allegro perché è stato bello, sembrava un mercato, e poi però quando cercavamo di chiudere il mercato, poi ricominciava e non si riusciva a chiudere

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Osservazioni• Sono stati assegnati beni e bisogni non sempre inseribili in

una “storia di realtà”. Per correggere alcuni gruppi hanno allargato il numero di bisogni prevedendo anche quelli fondamentali per la sopravvivenza (il cibo)

• La complessità e difficoltà della contrattazione è stata avvertita

• Non ci si poteva muovere a caso (attenzione e autocontrollo)• Serviva un interlocutore “consenziente”• Perché pensano che un pacco di sale valga più di una mela?

Nella realtà odierna non è così. Forse l’ostacolo cognitivo è sapere che il sale è stato usato come moneta e, per il senso comune, il denaro sembra avere un valore di per sé

• Penne, libri e cartelli fanno capire che “non siamo uomini preistorici”

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Ripenso al gioco e scrivo

• Non è per niente facile fare il baratto perché devi andare in cerca della persona giusta.

• Prima pensavo che non sapessero (gli uomini del passato) che ci fosse un modo più semplice

• Cercavo di barattare un po’ di tutto, ma quello che serviva di più come il cibo doveva essercene in maggiore quantità

• Sembrava proprio che eravamo al mercato, perché c’era rumore e c’era la pubblicità, ma a voce.

• Nel nostro gruppo c’era qualcuno che sbagliava e comprava cose che non ci servivano

• Barattare è molto più complicato che pagare perché con i soldi c’è un cartellino con scritto il prezzo. Con il baratto invece devi metterti d’accordo ogni volta e a volte non si riesce.

• Bisognava convincere la gente a venderti le cose che ti servivano

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•Mi sono resa conto che devi trovare chi ha la merce che vuoi tu, ma tu devi avere quello che vuole lui, e mi devo mettere d’accordo di quanto per quanto.

•Mi è piaciuto perché siamo riusciti ad avere quello che ci serviva

•A volte devi fare più passaggi: il mio gruppo aveva bisogno di libri, però il venditore li aveva finiti e allora siamo andati a comprare altre cose anche se non mi servivano, poi sono andata con le uova a barattare penne che non mi servivano e poi però le ho scambiate con i libri, finalmente

•Il baratto non è una cosa facile perché ci possono essere delle discussioni, ad esempio qualcuno voleva scambiare con me ma io non ero d’accordo. Allora lui provava a convincermi ma io dicevo di no, allora lui si arrabbiava e protestava. A. aveva provato con gli sconti e E. con la pubblicità.

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• Quando scambiavo i miei beni con quelli degli altri, se li barattavo tutti dopo diventavano dei bisogni, quindi io l’ho fatto apposta ad avanzare del pane e delle penne.

• Non era per niente facile perché si doveva calcolare il valore degli oggetti e c’era confusione perché andavo in un gruppo a comprare per esempio le mele, ma loro non ce le avevano, e allora dovevo andare da un altro gruppo

• Ho capito che tutto non ha lo stesso valore, es. due uova hanno il valore di 4 pacchi di sale, invece l’uovo vale di meno con il pane

• Un oggetto non ha sempre lo stesso valore di scambio, dipende con cosa lo baratti

• Il mio villaggio non riusciva a dire ai clienti che per un po’ era chiuso per scrivere quello che avevamo già venduto. C’era tanta confusione.

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•É molto più difficile barattare che vendere con i soldi, perché barattando non puoi avere quasi tutto quello che vuoi, perché le persone con cui baratti possono dire di no, invece al supermercato, se vuoi una mela, la prendi, la paghi con i soldi e non ti possono mai dire di no

•La cosa più importante è riuscire a mettersi d’accordo su quali cose scambiare e a quale prezzo

•Fare un mercato non è semplice perché ci sono litigi perché gli scambi non vanno bene e non si è d’accordo, c’è molta confusione e non si capisce niente.

•Mi è piaciuto quando abbiamo fatto finta di essere un villaggio e c’era chi organizzava il baratto che era come un capo villaggio.

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•Bisognava essere molto organizzati, ma anche se questo viene fatto c’è sempre un gran caos: è meglio scrivere cartelli che urlare. Bisogna anche sapere quali merci hanno gli altri commercianti, così se ha una cosa che ti serve, ma tu hai già le sue cose, puoi fare una catena di baratti.

•Si dovevano barattare cose che non servivano con cose che servivano. Il nostro gruppo aveva bisogno di penne e libri, ma abbiamo comprato anche pane perché serve anche il cibo

• L cosa che mi è piaciuta è stata la difficoltà.

•I giochi non servono solo per divertirsi, ma a volte per imparare come quello che abbiamo fatto noi

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Raccolta ragionata dei valori di scambio sperimentati

Un oggetto non ha sempre lo stesso valore, dipende con cosa lo baratti

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•I numeri scritti a matita sono il valore di scambio che i vari gruppi hanno dato alle merci; invece quelli in pennarello sono le medie del valore perché non tutti erano d’accordo, e allora abbiamo fatto più o meno la media. Quelli a pennarello sono delle medie calcolate

•Il valore che abbiamo deciso noi nel gruppo, sono numeri “reali”.I numeri in pennarello sono la media della media che avevamo scritto nel gruppo, sono dei numeri “falsi” che servono per accontentare tutti … quelli che sono venuti fuori facendo la media dei numeri in matita.

Riflessioni scritte sui problemi emersi

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Righe e colonne

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La riga gialla … e le altre righe

•rappresenta quanto vale una mela scambiata con tutte le altre merci.•rappresenta tutti i valori di scambio di una merce, che bisognava ricordarsi prima dell’invenzione dei soldi•vuol dire che una merce può avere valori infiniti•significa scambiare una mela con tutte le altre (tutti i prezzi di una mela, ma questo vale per tutte le altre merci)• vuol dire tutte le merci scambiate con tutte le merci.•ti fa capire che una mela può avere migliaia di prezzi•mostrano i vari e infiniti valori che può avere una merce, e tutti da ricordare.

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Per il sale però bisogna dire quanto grande è il pacco, bisogna dire quanto

pesaLa colonna arancio• Rappresenta i vari prezzi del sale scambiato con le altre merci•È quella del sale perché un tempo è stato denaro, e con questa invenzione bastava ricordarsi solo un prezzo, e poi con il sale potevi comprare tutto.•È il denaro che si potrebbe usare, perché il sale non si rompe, non muore e lo puoi usare a mucchietti piccoli• ti fa capire i valori di scambio del sale, scambiato con tutte le merci• è il modo primitivo dei soldi, cioè una ex merce che viene scambiata con le altre merci che così hanno un solo prezzo

.

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• Dopo un po’ di tempo, per evitare le baruffe e perché non si trovava la merce che ti interessava, hanno scelto una merce come denaro

• Andava bene il sale perché era divisibile perché se devono fare parti piccole con le uova non ce la fanno, ma col sale basta fare pacchi piccoli

• Con il sale che pagava tutto c’è solo un prezzo delle cose e non tanti

• con il baratto c’era un sacco di confusione e dovevi spostarti e allora è stata inventata una merce che era come i soldi, come il sale,così le cose sono migliorare, ma comunque c’erano problemi: c’era chi estraeva il sale dal mare di nascosto imbrogliando e poi se pioveva si scioglieva tutto.

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• Con il sale, il pepe, le conchiglie,… ci potevano essere persone che abitavano vicino al mare e magari facevano evaporare l’acqua e avevano “soldi-sale” senza lavorare.

• Hanno inventato le monete di metallo perché sono leggere e più trasportabili rispetto al sale e se si bagnano e cadono non succede niente; si possono anche fare più piccole perché si possono fondere. Ma per non essere dei semplici pezzi di metallo hanno messo un timbro del valore, delle scritte e dietro il simbolo di un re, ed è difficile da falsificare.

Ragionamenti sui possibili perché dell’invenzione della moneta metallica

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•Se il sale si scambiava con cose preziose ce ne voleva tantissimo, e era ingombrante e poi si poteva ricavare senza lavorare, mentre le monete non le trovi e non le coltivi

•I soldi sono stati un’invenzione quasi perfetta, erano leggeri e tascabili e non si scioglievano con la pioggia, era più difficile falsificarli perché c’era un marchio e delle scritte, perciò il truffatore faceva molta fatica a ricopiarle

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•In ogni moneta ci deve essere la faccia di un re o un politico, questa è legge

•Le monete sono marchiate con un simbolo preciso che decidono i politici

•La politica c’entra con le monete e le banconote perché c’è una legge che dice cosa c’è disegnato sulle banconote e le monete

•Anche le monete però avevano problemi, se dovevi comperare una casa, ce ne voleva un grande carico e allora hanno inventato le banconote che valgono di più. Ma anche loro hanno un problema, se si bagnano si rovinano. Allora hanno inventato la carta di credito di plastica.

•Gli uomini preistorici che usavano le conchiglie hanno scoperto che qualcuno poteva imbrogliare perché abitava vicino alla spiaggia e ne trovava tante, e diventava ricco senza lavorare

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•Ci mettevano un timbro particolare (del capo di solito) per riconoscere le monete vere

Le monete sono state inventate per “gestire meglio” lo scambio, non sono ingombranti e pesanti e non si sciolgono con la pioggia

L’invenzione della moneta di metallo è stata probabilmente fatta perché ogni merce usata come denaro aveva almeno un “problema”, quindi, “siamo stati obbligati” ad inventare un modo di pagare che non avesse nessun “difetto”, allora ci hanno pensato a lungo, alla fine, hanno pensato che la cosa migliore era la moneta di metallo; il suo vantaggio era quello che si può distinguere da quella falsa, poi è anche leggera.

•I soldi sono stati inventati per semplificare le cose, perché possono essere scambiati con qualunque cosa e più soldi hai meglio è.

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•Prima solo il baratto, poi per esempio il sale ( o un’altra cosa) usato come denaro, poi le monete così i prezzi sono uguali per tutti

•Le monete sono più comode da trasportare ( né leggere e né pesanti), ma avevano dei difetti e allora inventarono le banconote, ma avevano dei difetti, così inventarono gli assegni, ma …

•La moneta sopra ha vari simboli, per esempio il re o qualche persone che ha inventato qualcosa: è questo che distingue le monete vere da normali pezzi di ferro, così nessuno può falsificare le monete.

•Secondo me l’uomo con il denaro ha fatto molti progressi dall’età della pietra ad adesso.

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•Le monete di metallo sono state inventate perché non si rompono facilmente, ed è l’uomo che le produce: non si trovano in natura ( come il sale che uno se lo può procurare senza faticare al mare). In più la moneta di metallo non si può mai falsificare alla perfezione, perché c’è la faccia del re, oppure dei disegni che decidono i politici

•Le monete non marciscono e si possono dividere in sottomultipli rimpicciolendole e dandoli un valore più basso, se si bagnano non si rovinano e il materiale (i minerali, la

materia prima) per ora non finisce e finirà nei prossimi secoli.

•I vari tipi di soldi di solito li decidono i politici negli stati in cui c’è la democrazia, e i re per chi ha la monarchia e nelle antiche civiltà

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Osservazioni finali• Ci vuole sempre una “storia” ( un gruppo immagina di

essere gli abitanti di un villaggio; due gruppi contestano l’indicazione dei bisogni perché non primari )

• La media è un concetto accessibile dal punto di vista logico,mentre il suo calcolo, quando riguarda frazioni, non è alla portata dei ragazzi di quinta. Il problema è superabile accontentandosi di una stima

• I ragazzi sono consapevoli del fatto che il gioco era strumentale alla comprensione di qualcosa

• La forma dei testi scritti era di norma adeguata ai concetti da organizzare e comunicare

• I ragazzi intuiscono la relazione tra moneta e potere politico