Dai Libri Al Web TNM 2005

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    1/71Corrado de Francesco20/02/2005 - Testi e nuovi media (TNM)> Introduzione - p. 1

    IntroduzioneScrivere per i nuovi media richiede competenzediverse. Ho cercato di trasmetterle pagina dopopagina in un testo scritto con un layout nuovo che

    permetta una lettura a pi livelli.

    Capitoli corti, facili da leggere e da assimilare.Pagine a layout fisso: ogni pagina un argomentocon testo, elementi visuali, punti essenziali espunti di approfondimento. Nel testo, colore egrassetto mettono in evidenza le parole chiavee ipunti importanti.

    Tutti i capitoli si concludono con indicazioni dilettura (su carta e web) e con esercizi per mettersialla prova. Glossario con centinaia di termini,sitografia e bibliografia con commenti per ognivoce.

    Ti consiglio la lettura a video: solo cos puoiseguire i collegamenti interni al testo (segnalatida una cornice tratteggiata) e quelli esterni con isiti web citati (sono sempre preceduti da unafreccia).

    E solo la lettura a video ti permette di cercare neltesto con la funzione Ricerca di Acrobat.

    NB: ho impostato le modalit di apertura in mododa avere solo la mappa del testo (Segnalibri asinistra) e il testo della pagina (a destra) senzabarre delle icone e dei men. Se vuoi attivarle tibasta premere F8 (icone) e F9 (men). Il file protetto: puoi stamparlo su carta e, se disponi di

    Acrobat(Professionalo Standard), puoi inserirenote e richiami visuali ma non puoi modificare iltesto n usare le funzioni di copia e incolla.

    Ho ideato la struttura di questo testo pensandoalla necessit di aggiornamento continuo: questa la seconda edizione (chiusa al 20 febbraio 2005).Ti sar quindi grato per i suggerimenti che mi

    vorrai inviare per la terza edizione prevista per ilfebbraio 2006.

    I capitoli sono organizzati in quattro parti:

    Dai libri al web Qui vediamo come molti dei problemi dei nuovi media fossero gi presentisecoli fa. Vedremo anche come la produzione di informazioni si sia acceleratacon la diffusione di personal computer e Internet. Il sovraccarico informativocaratterizza vecchie e nuove professioni e rende sempre pi preziose le

    capacit proprie del lavoro intellettuale. Dalla comparazione internazionaleemergono poi alcuni tratti caratteristici del caso italiano.

    Usare il web Qui ho un obiettivo di tipo pratico: metterti in grado di cercare (e trovare) idiversi tipi di informazioni esistenti oggi sul web e di gestire in manieraefficiente le informazioni che trovi on-line.

    Elementi del testo I capitoli di questa parte possono essere utilizzati in modo autonomo da quellidelle due parti precedenti. Lobiettivo di questa parte infatti fornire ilquadro di riferimento per la progettazione e redazione di testi.

    Testi per i nuovi media I capitoli di questa parte hanno un obiettivo pratico: dare indicazioni e consiglisu come organizzare testi per i nuovi media. I capitoli che seguono danno perscontato lutilizzo di Worde la capacit di trattare caratteri, parole, paragrafie pagine.

    Corrado de Francesco

    Nuovi media e Editoria multimedialeFacolt di Scienze della comunicazione e delleconomia

    Universit di Modena e Reggio Emilia

    http://dolly.cei.unimo.itNuovi [email protected]

    http://dolly.cei.unimo.it/http://dolly.cei.unimo.it/mailto:[email protected]:[email protected]://dolly.cei.unimo.it/
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    2/71Corrado de Francesco20/02/2005 - TNM> Dai libri al web> Forma e struttura dei primi libri - p. 4

    Forma e struttura dei primi libri

    Uso del colore, immagine contornata da parole,evidenzazione di parti di testo: 1000 anni faesisteva gi la capacit di usare colore, testo eimmagini per facilitare la lettura e la ricerca delle

    informazioni. Gli amanuensi sapevano definirebene il layout(disegno della paginaconindicazione della posizione del testo e delleimmagini nella pagina). Oggi come allora il layoutdi pagina, limmagine e il colore sono importantiper rendere la lettura gradevole e pi facile.

    Tuttavia la scrittura a mano e luso dellapergamena si riflettevano sul costo dei codici.Niente di strano se il numero dei codici crescevalentamente: si stima oggi che nel 1450 vi fosseroin Europa tra i 200.000 e i 300.000 codici (Braida2000, p. 21).

    Dopo due anni di lavoro, Gutenberg realizza nel1456 a Magonza (Germania) il primo librostampato su carta a caratteri mobili: la Bibbia. Nestampa 180 copie: un numero enorme per lepoca.Grazie alla stampa i libri si diffondono: tra il 1456ed il 1500 ne sarebbero stati stampati tra 10 e 20milioni (Braida 2000, p. 21).

    Nella seconda met del 1400 la stampa abbatte ilcosto della produzione dei testi ma non risolve ilproblema del colore: lunica soluzione colorare amano il testo stampato. In compenso si guadagnain portabilit: le dimensioni dei libri a stampasono ben pi ridotte rispetto a quelle dei codici

    manoscritti.

    Con litaliano Aldo Manuzio (1450-1514) la stampafa un salto di qualit: grazie a lui, a partire dal1501, vengono introdotti luso del corsivo (italic), ilformato in 8 (tascabili di 9 x 15 cm), la

    numerazione delle pagine e i primi cataloghieditoriali (Lowry 2000).

    Gi allinizio del 1500 ci si rende conto che lusocoerente della grafica (forma e colore del testo)non basta a facilitare la ricerca delle informazioninel testo. Soprattutto in libri di piccolo formato(l8 di cm 9 x 15) che hanno sempre pi pagine.

    Malgrado lassenza di dispositivi che facilitino illavoro redazionale (tutto va fatto a mano) siincomincia a fare di pi. Quasi come se si volessecompensare la perdita del colore con laumentodella strutturazione logica. In realt si cerca gi di

    rendere gestibile una massa crescente diinformazioni.

    E cos gli stampatori incominciano unaininterrotta serie di esperimenti per trovare imodi di comunicare meglio e facilitare laccessoalle informazioni. Nel corso del 1500 si diffondonogli elementi di navigazionedi base del libromoderno: colophon

    intestazioni di pagina numerazione delle pagine indici per argomenti parole chiavee nascono i primi strumenti per la ricerca dei testi:i cataloghi editoriali.

    Prerequisiti In questo capitolo

    Disponibilit di connessione Internet, utilizzo dibrowser.

    vediamo come alcuni dei problemi attuali nellaproduzione dei testi con i nuovi media fossero giemersi secoli fa agli albori della stampa.

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    3/71Corrado de Francesco20/02/2005 - TNM> Dai libri al web> Forma e struttura dei primi libri - p. 5

    Colore e immagine

    Sino alla met del 1400 le informazioni venivanotrasmesse in forma di codice(manoscritto) copiatia mano dagli amanuensi. Il codice (codex) erastato una grande innovazione rispetto ai testiscritti su rotoli (papiri) e su tavolette: si poteva

    scrivere anche sul retro, era pi semplice dasfogliare, occupava meno spazio.

    Se i codici pi antichi risalgono al 2 secolo eranoprodotti su fogli di una carta rudimentalerealizzata con il papiro, a partire dal 4 secolo sidiffonde luso della pergamena (prodotta dallapelle di capre e pecore). Un materiale pi costosoma pi resistente e che poteva essere scritto suentrambe i versi.

    I codici di 1000 anni fa mostrano un uso sapientedel colore, la scelta di contornare le immagini conparole e di evidenziare parti di testo. 1000 anni fachi produceva a mano un codice aveva la capacitdi usare colore, testo e immagini.

    Ci si dimentica spesso della ricchezza visiva ecomunicativa dei codici medievali. Il codice del1100 riprodotto nella figura sottostante ha unlayout moderno che non sfigurerebbe tra i titolieditoriali di oggi.

    Codice manoscritto del 1100: bestiario

    Codice del 1100conservato allaBodleian Library,University of Oxford.

    Come vedi, luso delcolore e delleimmagini rendevanola lettura facile egradevole.

    Fonte: Bodley Library (Oxford, UK) http://www.odl.ox.ac.uk/collections/browse images of manuscripts.

    Colore e immagine... I templi dei manoscritti

    i codici di 1000 anni fa usavano:

    testo su due colonne immagini nel testo colore per parole e parti importanti armonia di pagina messaggi visuali

    cosa sarebbero queste immagini in bianco e nero?

    tra le maggiori raccolte di codici: Bodleian Library: fondata nel 1602 incorporando

    varie biblioteche costituite alla met del 15 secolopresso luniversit di Oxford, ha digitalizzato codiciche risalgono al 1100 http://www.bodley.ox.ac.uk

    Biblioteca Vaticana: ha collezioni di codici uniche almondo http://www.vatican.vabiblioteca.

    http://www.odl.ox.ac.uk/collections/http://www.odl.ox.ac.uk/collections/http://www.bodley.ox.ac.uk/http://www.bodley.ox.ac.uk/http://www.vatican.va/http://www.vatican.va/http://www.vatican.va/http://www.bodley.ox.ac.uk/http://www.odl.ox.ac.uk/collections/
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    4/71Corrado de Francesco20/02/2005 - TNM> Dai libri al web> Forma e struttura dei primi libri - p. 6

    Codici manoscritti

    I codici erano scritti e decorati a mano dagliamanuensi. Puoi quindi immaginare come laproduzione dei testi fosse lenta e il loro valoreelevato: un codice costava come un cavallo daguerra sia per per il costo di carta e pergamena

    ma soprattutto per il lavoro umano necessario aprodurlo.

    Certo, un codice veniva conservato con cura e nondistrutto dopo luso come avviene oggi con moltilibri. Tuttavia il numero dei codici crescevalentamente: si stima che nel 1450 vi fossero intutta lEuropa tra i 200.000 e i 300.000 codici.

    Codice manoscritto del 1100: erbario

    Codice (erbario) del1100 conservato allaBodleian Library,University of Oxford.

    Come vedi, nei codici

    non esistonointestazioni e pi dipagina chepermettano di sapereil punto e la pagina incui ci si trova (comeinvece avviene neilibri).

    Fonte: Bodley Library (Oxford, UK) http://www.odl.ox.ac.uk/collections/browse images of manuscripts.

    Il testo dei codici Cercare informazioni sui codici

    era:

    in latino molto fitto (costo carta) senza numeri di pagina senza intestazioni

    ma spesso aveva gi un layout moderno.

    Le enciclopedie on-line sono una prima risorsa percercare immagini e informazioni sui codici medioevali:

    Encyclopdia Britannicahttp://www.britannica.com uneccellente fonte di

    informazioni (in inglese e a pagamento): se la usicerca codex

    Encarta http://www.encarta.msn.it(di Microsoft) initaliano: se la usi cerca manoscritto

    Wikipedia http://en.wikipedia.orgnon contieneimmagini ma le voci (in inglese e in parte anche initaliano) sono da vedere (e gratis): se la usi cercacodex.

    http://www.odl.ox.ac.uk/collections/http://www.odl.ox.ac.uk/collections/http://www.britannica.com/http://www.britannica.com/http://www.encarta.msn.it/http://www.encarta.msn.it/http://en.wikipedia.org/http://en.wikipedia.org/http://en.wikipedia.org/http://www.encarta.msn.it/http://www.britannica.com/http://www.odl.ox.ac.uk/collections/
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    5/71Corrado de Francesco20/02/2005 - TNM> Dai libri al web> Forma e struttura dei primi libri - p. 7

    Nasce il libro

    La nascita della stampa alla met del 1400 haimplicato la soluzione di vari problemi tecnici.Uno riguardava il supporto, un altro problema erala modalit di trasferimento del testo. Si trattavadi sostituire alla pergamena un materiale meno

    costoso e di realizzare con una macchina ci chegli amanuensi facevano a mano. Al di fuoridellEuropa, gi da tempo, si erano esploratenuove strade in questa direzione.

    La cartaveniva utilizzata in Cina gi intorno al 100d.C. e sempre in Cina, intorno al 600 d.C., siutilizzava la stampa a blocchi: il testo era inciso suun blocco di legno che veniva poi passato su untampone inchiostrato. Intorno al 1000 d.C. in Cinasi incomincia a utilizzare la stampa a

    caratteri mobilima la diffusione scarsa forse acausa dellelevato numero di caratteri dellascrittura cinese.

    Carta e caratteri mobili vengono introdotti in

    Europa dagli Arabi. Gutenberg non inventadunque la stampa a caratteri mobili. Risolve pervari problemi: utilizza per la prima volta il torchioe trova la soluzione al problemadellinchiostratura tramite una particolare lega dimetallo utilizzata per la fusione dei caratteri.

    La fusione e la composizione degli oltre 100.000caratteri occupa due anni di lavoro: nel 1456Gutenberg stampa a Magonza (Germania) ilprimo libro a caratteri mobili (la Bibbia).

    Pagina della Bibbia di Gutenberg: 1456

    Pagina della Bibbia diGutenberg conservataalla HuntingtonLibrary di Pasadena(California, USA).

    Limmagine nonrende lidea delladimensione delvolume: ben 36 cm dialtezza per 29 dilarghezza.

    Fonte: Huntington Library (Pasadena CA, USA)http://www.huntington.orgTreasures of the Huntington LibraryThe Gutenberg Bible.

    1456: il primo libro stampato Dopo 500 anni

    dopo 2 anni di lavoro Gutenberg pubblica aMagonza la Bibbia:

    caratteri utilizzati = 100.000 copie stampate = 180 pagine = 1.282 di 42 linee passaggi al torchio = 230.000 formato pagina = 21 x 31 cm dimensioni volume = 29 x 36 cm

    per un libro da leggeresenza occhiali.

    delle 180 copie ne rimangono 48. Per eccellentiimmagini digitali (formato JPG) di 2 bibbie: British Library (London)

    http://www.bl.uktreasures in full.Sulle origini del libro e della stampa consulta questevoci di enciclopedie on-line:

    Encyclopdia Britannicahttp://www.britannica.comsearchpublishing, history

    Encarta http://www.encarta.msn.itsearch libro

    Wikipedia http://en.wikipedia.orgsearch book.

    http://www.huntington.org/http://www.huntington.org/http://www.bl.uk/http://www.bl.uk/http://www.britannica.com/http://www.britannica.com/http://www.encarta.msn.it/http://www.encarta.msn.it/http://en.wikipedia.org/http://en.wikipedia.org/http://en.wikipedia.org/http://www.encarta.msn.it/http://www.britannica.com/http://www.bl.uk/http://www.huntington.org/
  • 8/12/2019 Dai Libri Al Web TNM 2005

    6/71Corrado de Francesco20/02/2005 - TNM> Dai libri al web> Forma e struttura dei primi libri - p. 8

    Diffusione della stampa nel 1400

    Nel 1450 vi erano in Europa tra i 200.000 e i300.000 codici manoscritti. In meno di 50 annidalla comparsa della Bibbia di Gutenbergsarebbero stati messi in circolazione tra 10 e 20milioni di libri(Braida 2000, p. 21).

    In complesso, sarebbero state tra 27.000 e 35.000le edizioni di incunaboli(cos si chiamano i libripubblicati sino al 31 dicembre 1500). La rispostadel mercato era stata dunque molto positiva: enon poteva essere altrimenti visto che gliincunaboli costavano molto meno rispetto aicodici manoscritti.

    La produzione editoriale di questo primo periodovede in testa lItalia con il 40% delle

    edizioni, seguita da Germania (31%) e Franciacon il 16% (Braida 2000, p. 22).

    E allinterno del paese leader c una citt leader:Venezia. Alla fine del 1400 Venezia

    rappresentava il 50% della produzione italiana(Braida 2000, p. 23) e entro la fine del secolo, circa150 torchi veneziani avevano prodotto oltre4.000 edizioni, pari a quasi il doppio dellaproduzione di Parigi, la pi immediata rivale diVenezia in questo campo (Lowry 2000, p. 14).

    Il predominio di Venezia dura diversi decenni: lacitt lagunare rimarr sino quasi alla met del1500 il principale centro europeo del libro (Braida2000, p. 28).

    Libro del 1491

    Pagina inizialedellInferno di Dantein unedizione del1491.

    Questa e altreimmagini di edizionidelle opere di Dantesono reperibili sul sitodella University ofNotre Dame (USA)dedicato adunesposizione sulleedizioni di Dante nelperiodo 1472-1629.

    Fonte: University of Notre Dame (Notre Dame, Indiana, USA)http://www.nd.edulibrary OnLine Exhibits and Digital Collections Renaissance

    Dante in Print.

    La diffusione della stampa Il ruolo di Venezia

    in 50 anni enorme:

    1450 = 200.000 codici 1500 = 10-20 milioni di libri 1456-1500 = 30.000 edizioni 1500-1600 = 300.000 edizioni

    ma non paragonabile a quanto avvenuto negliultimi 10 anni del secolo scorso (1990-1999).

    Alla fine del 1400 Venezia la capitale mondiale dellastampa: pi di 100 stampatori e un terzo dellaproduzione globale. una sorta di Silicon Valley antelitteram. Come nella Silicon Valley californiana deglianni 80 anche nella Venezia del 1500 cerano, insieme: capitale di rischio

    forza lavoro istruita

    vie di comunicazione

    mercato (mercanti e altre fasce di popolazione conreddito elevato).

    http://www.nd.edu/http://www.nd.edu/http://www.nd.edu/
  • 8/12/2019 Dai Libri Al Web TNM 2005

    7/71Corrado de Francesco20/02/2005 - TNM> Dai libri al web> Forma e struttura dei primi libri - p. 9

    Manuzio

    Dopo Gutenberg passano quasi 50 anni prima diarrivare alla qualit di stampa di Aldo Manuzio.

    Manuzio nasce a Bassiano (presso Roma) nel1450. Tutore dei principi di Carpi nel 1480, e

    docente alluniversit di Ferrara negli anniseguenti, allinizio degli anni 90 si trasferisce aVenezia.

    La scelta non casuale: gi alla fine del 1400Venezia la capitale europea (e allepoca,mondiale) della stampa. L operano stampatori

    famosi come Nicholas Jenson (1420-1480). Puoiavere unidea dellimportanza di Venezia per lastoria della stampa cercando Venice printingconA9 http://a9.combooks.

    La seconda parte della sua vita (sino alla morteavvenuta nel 1514) vede la prevalenza dellattivitdi editore. Aldo diventa ben presto famoso per lasua capacit di curare sia la qualit del contenutoche lestetica.

    Pagina di volume di Aldo Manuzio: 1499

    Una pagina di quello

    che molti collezionisticonsiderano il pi bellibro delrinascimento:lHypnerotomachiaPoliphili. Lautore per alcuni taleFrancesco Colonna eper altri Leon BattistaAlberti.

    Lopera stampatada Aldo Manuzio nel1499.

    Fonte: MIT Press (Cambridge Mass., USA)http://mitpress.mit.edu/e-books/HP/

    Aldo Manuzio Immagini delle aldine

    era un letterato che credeva

    nella necessit di diffondere la cultura nella tecnologia nelliniziativa privata

    questa lidea che io mi sono fatto di lui...

    Le edizioni di Aldo Manuzio (le aldine) rappresentanoun mito per qualsiasi bibliofilo. Ben presenti nellebiblioteche italiane (ad esempio alla BibliotecaAmbrosiana di Milano o alla Biblioteca Marciana aVenezia) per difficile vederle. Immagini delle aldinesono oggi disponibili grazie al web. Ad esempio, lariproduzione digitale dellintera operaHypnerotomachia Poliphilidi Manuzio (ben 467immagini di altrettante pagine) disponibile presso lacasa editrice del Massachusetts Institute of Technology(MIT) http://mitpress.mit.edu/e-books/HP/

    http://a9.com/http://a9.com/http://mitpress.mit.edu/e-books/HP/http://mitpress.mit.edu/e-books/HP/http://mitpress.mit.edu/e-books/HP/http://mitpress.mit.edu/e-books/HP/http://mitpress.mit.edu/e-books/HP/http://mitpress.mit.edu/e-books/HP/http://mitpress.mit.edu/e-books/HP/http://mitpress.mit.edu/e-books/HP/http://a9.com/
  • 8/12/2019 Dai Libri Al Web TNM 2005

    8/71Corrado de Francesco20/02/2005 - TNM> Dai libri al web> Forma e struttura dei primi libri - p. 10

    Manuzio e il corsivo

    Agli inizi del 1500, Aldo rivoluziona la stampaintroducendo un carattere di piccole dimensionie di grande eleganza: il corsivoo italicoo ancheAldino. Manuzio fa incidere i caratteri in corsivoa Francesco Griffo e ottiene un diritto di esclusiva

    sia dal Doge che dal Papa (Lowry 2000, p. 202-203). Ilcorsivo la versione a stampa della calligrafiacancelleresca (scrittura in uso negli uffici delgoverno di Venezia) e permette di diminuire ledimensioni del libro.

    Aldo decide di pubblicare testi classici greci elatini senza note: scelta che, insieme alluso delcorsivo, permette lutilizzo di un formato piccolo:lottavo(8 = cm 15 x 9)(Lowry 2000, p. 188-189).

    Manuzio noto anche per essere stato il primoeditore a pubblicare un catalogo dei suoi libri:

    I primi cataloghi di una casa editrice recanti ilprezzo di ciascun volume furono quelli pubblicatida Aldo Manuzio nel 1498... (Steinberg 1982, p. 100).

    Il suo logo (ancora e delfino) e il motto festina

    lente(affrettati lentamente) diventano benpresto famosi in tutta Europa (Lowry arriva a direche Manuzio stato uno dei fondatori dellapubblicit...)(Lowry 2000, p. 405).

    Infine, Manuzio sembra essere il primo editore anumerare le pagine: la numerazione delle pagine...impiegata forse per la prima volta da AldoManuzio nel 1499 nelle Cornucopiae di NiccolPerotto... divent duso corrente... nel secondoquarto del secolo XVI (Febvre & Martin 1988, p. 97-98).

    Corsivo di volume di Aldo Manuzio: 1501

    Testo in corsivo in unvolume di AldoManuzio del 1501.

    Come puoi notare, iltipografo otteneva lagiustificazione(allineamento adestra) del testoinserendo spazi qua el, anche prima della

    punteggiatura.

    Fonte: University of Notre Dame (Notre Dame, Indiana, USA)http:/www.nd.edu/~dharley/HistIdeas/Aldus.htmlIdeas in Society (corso universitario di

    David Harley).

    Cosa cambia con Manuzio Carattere piccolo = libri piccoli...

    Le innovazioni di Manuzio sono notevoli:

    corsivo formato 8 (mm 154 x 94) testi senza note numerazione pagine cataloghi editoriali

    ma come mai in Italia non lo conosciamo?

    Luso del corsivo e del formato 8 permetteva la

    produzione di libri pi piccoli e quindi tascabili eportatili. Tutto ci, unito ad una riduzione di costo,portava ad un aumento della diffusione del libro. Ma suquesto punto non esiste concordanza di opinioni tra glistorici (Lowry 2000, p. 413-414). Daltronde, gi primadellintroduzione del corsivo, si pubblicavano libri diformato minore dellottavo.

  • 8/12/2019 Dai Libri Al Web TNM 2005

    9/71Corrado de Francesco20/02/2005 - TNM> Dai libri al web> Forma e struttura dei primi libri - p. 11

    Produzione di Manuzio

    Agli inizi del 1500 Manuzio riusciva a produrre evendere un migliaio di copie per ogni edizione(Lowry 2000, p. 335): un numero enorme se pensi chenelleuropa del 1500 la stragrande maggioranzadella popolazione era analfabeta e tra chi era in

    grado di leggere pochi avevano redditosufficiente per comprare libri.

    Il successo dellimpresa editoriale di Manuziodipendeva dalla qualit dei suo testi sia sottolaspetto redazionale che tipografico. E lecontraffazioni non mancavano malgrado le bollepapali con le quali Aldo si era assicurato il diritto

    di esclusiva nellutilizzo del corsivo (oggi avrebbecercato di difendersi brevettando il suo carattere).

    Logo di Aldo Manuzio

    Lancora e il delfino:il logo di Manuzio inun volume stampatoda Aldo nel 1507.

    Come vedi, un bellogo rimane bello

    anche a 500 anni didistanza e unito almotto Festina lentefa di Manuzio unodei fondatori dellamoderna pubblicit(Lowry 2000, p. 405).

    Fonte: MIT Press (Cambridge Mass., USA) http://mitpress.mit.edu/e-books/HP/

    La produzione di Manuzio Ricerche on-line su Manuzio

    dal 1494 al 1515

    134 edizioni

    68 latino 58 in greco 8 in italiano

    e 1.000 copie per ogni edizione.

    Se ti interessa trovare sul web qualcosa su Manuzio nonlimitarti a cercare Manuzioma cerca anche il suo nomein inglese (Manutius) o cercaAldine(come venivanochiamate le edizioni di Aldo Manuzio). Ad esempio:

    Encyclopdia Britannicahttp://www.britannica.comsearch manutius

    Wikipediahttp://en.wikipedia.orgsearch manutius.

    http://mitpress.mit.edu/e-books/HP/http://mitpress.mit.edu/e-books/HP/http://mitpress.mit.edu/e-books/HP/http://www.britannica.com/http://www.britannica.com/http://en.wikipedia.org/http://en.wikipedia.org/http://en.wikipedia.org/http://www.britannica.com/http://mitpress.mit.edu/e-books/HP/
  • 8/12/2019 Dai Libri Al Web TNM 2005

    10/71Corrado de Francesco20/02/2005 - TNM> Dai libri al web> Forma e struttura dei primi libri - p. 12

    Lunghezza della riga

    Nessuno si mai sognato di pubblicare ungiornale in cui ogni articolo corresse inorizzontale da un bordo allaltro del foglio. Chifa i quotidiani o i periodici conosce benelimportanza della lunghezza della riga

    (giustezza) sia su carta che a video. E daltronde,da tempo si sa che locchio legge senzamovimenti testi non pi larghi di 8 cm.

    La soluzione per garantire la leggibilit consisteallora nel ridurre le dimensioni del foglio o nelripartire il testo su colonne.

    Del resto, gi nei codici medievali la leggibilitveniva ottenuta con il testo su due colonne. Agliinizi del 1500 Manuzio assicura la leggibilitdimezzando la dimensione della pagina (formatoin 8 = pagina di 9 cm).

    Oggi, la possibilit di stampare i testi prodotticon il computer si accompagna con la tendenzaad occupare tutta la larghezza del foglio (A4 = 21cm) senza alcuna preoccupazione per laleggibilit del testo. Tu evita di fare cos eabituati a usare le colonne di testo.

    Testo fitto in un libro del 1484

    Una paginadellInferno di Dantein unedizione del1484.

    Nota il commento alato delle terzine:locchio tende afuggire da lineelunghe e fitte comequelle nella partebassa della pagina.

    Fonte: Notre Dame University (Notre Dame, Indiana, USA)http://www.nd.edulibrary OnLine Exhibits and Digital Collections Renaissance

    Dante in Print.

    Righe lunghe Attenzione alle righe lunghe...

    rendono difficile la lettura...Soluzione:

    2 colonne di testo (codici, Gutenberg) oppure

    1 pagina stretta (Manuzio)

    capisci adesso perch certe relazioni e tesine sonocos poco leggibili?

    Sul web facile incontrare testi che passano da uneccesso allaltro: si va da righe di 3-4 parole a righedilatate da unestremit allaltra dello schermo. Comemai molti, soprattutto nelle universit, non fannotesoro dellesperienza fatta in 500 anni di stampa? E sche con Word facile ripartire il testo su colonneaffiancate. E d'altronde moltissime riviste scientificheimpostano il testo su due colonne: ad esempio PublicLibrary of Science (PLOS) http://plos.org.

    http://www.nd.edu/http://www.nd.edu/http://plos.org/http://plos.org/http://plos.org/http://www.nd.edu/
  • 8/12/2019 Dai Libri Al Web TNM 2005

    11/71Corrado de Francesco20/02/2005 - TNM> Dai libri al web> Forma e struttura dei primi libri - p. 13

    Lunghezza del paragrafo

    Nel 1500 il costo della carta incideva molto pi dioggi sul costo finale del libro: sembra addiritturaper il 50%. Gli editori dellepoca avevano quinditutte le ragioni per non lasciare nessuno spaziotra un paragrafo(o capoverso) e laltro. Ma

    alcuni si rendevano conto che occorrevasegnalare i paragrafi (anche se questocomportava uno spreco di carta).

    Manuzio usava un sistema che sarebbe poiarrivato sino a noi. Per segnalare linizio deiparagrafi andava a capo e rientrava la prima rigadi qualche spazio. La sua superiorit comeeditore risalta anche in questa sua capacit diconiugare estetica e struttura.

    Aldo non si sarebbe mai sognato di attaccareinsieme pi paragrafi per risparmiare qualchesoldo di carta. Capiva che la lunghezza delparagrafoera un fattore importante dileggibilit. Non tutti gli stampatori dellepoca

    erano come Aldo Manuzio. I pi avrebbero fattoi salti mortali per risparmiare sulla carta.

    Questa abitudine a non lasciare spazio tra iparagrafi per risparmiare carta rimane viva anchetra chi oggi scrive non per la carta ma per ilvideo. E cos la tendenza a paragrafi lunghiunintera pagina o pi. Ma tu evita di fare cos esegui la regola: un paragrafo = unidea.

    Pagina di volume di Aldo Manuzio: 1499

    Una pagina diHypnerotomachiaPoliphili stampato daAldo Manuzio nel1499.

    Come vedi, linizio diciascuno dei treparagrafi segnalatodal rientro dellaprima riga.

    Fonte: MIT Press (Cambridge Mass., USA) http://mitpress.mit.edu/e-books/HP/

    Paragrafi lunghi E oggi?

    rendono difficile la lettura... Soluzione alproblema:

    capilettera (codici, Gutenberg) rientri di inizio riga (Manuzio)

    e lo spazio tra i paragrafi?

    Come hai visto, Manuzio nel 1499 segnalava la fine diun paragrafo andando a capo e rientrando la prima rigadi alcune battute. il sistema che si trova tuttora neilibri a stampa per unatavica tendenza degli editori arisparmiare sulla carta. Come mai spesso sul web non cisi preoccupa di segnalare in modo chiaro la fine delparagrafo? E s che a video lo spazio non costa nulla.

    http://mitpress.mit.edu/e-books/HP/http://mitpress.mit.edu/e-books/HP/http://mitpress.mit.edu/e-books/HP/http://mitpress.mit.edu/e-books/HP/
  • 8/12/2019 Dai Libri Al Web TNM 2005

    12/71Corrado de Francesco20/02/2005 - TNM> Dai libri al web> Forma e struttura dei primi libri - p. 14

    Formati nel testo

    Gi al tempo degli incunaboli si era posto ilproblema dellutilizzo di formati diversi neltesto. Unesposizione della University of NotreDame sulle edizioni di Dante (Renaissance Dantein Print: 1472-1629) permette di vedere come era

    stato risolto il problema gi nella seconda metdel 1400: il testo di commento contornava a lato e in

    basso le terzine, il commento era stampato tutto di seguito per

    sfruttare al massimo lo spazio disponibile, il carattere usato per il commento era

    nettamente pi piccolo.

    Pochi anni dopo la Bibbia di Gutenberg (1456) glistampatori avevano capito la necessit di definireun layout e una gabbia di stampa entro cuicollocare e distinguere visivamente gli elementidel testo.

    Su questi temi ritorneremo parlando deglistandard del testo. Qui ti basti immaginare lacomplessit di definire e mantenere gli standardnella composizione tipografica a caratteri mobili:per alcune edizioni in greco (ricche di accenti)Manuzio aveva pi di 1.200 caratteri diversi.

    Testo e commento in un libro del 1491

    Una pagina dellaDivina Commedia diDante Alighieri inunedizione del 1491.

    Anche in questapagina puoi notare ladifferenza tra il testoed il commento.

    Come vedi, il lettoredellepoca non avevapaura di usare il librocon note e margine.

    Fonte: University of Notre Dame (USA) http://www.italnet.nd.edu/Dante.

    La forma del testo Quanti elementi testuali nel 1491...

    vuol dire qualcosa:

    formato grafico diverso

    diverso significato logico

    titoli e parti di testo hanno formati diversi macostanti.

    Malgrado i problemi della composizione tipografica concaratteri mobili il testo del 1491 che vedi nellimmaginedi questa pagina evidenzia in modo chiaro lesistenza dielementi testuali indipendenti: intestazione

    inizio terzina

    terzina

    testo critico.

    http://www.italnet.nd.edu/Dantehttp://www.italnet.nd.edu/Dantehttp://www.italnet.nd.edu/Dantehttp://www.italnet.nd.edu/Dante
  • 8/12/2019 Dai Libri Al Web TNM 2005

    13/71Corrado de Francesco20/02/2005 - TNM> Dai libri al web> Forma e struttura dei primi libri - p. 15

    Colophon

    Al tempo dei codici manoscritti il colophoneraun messaggio che lo scriba poneva al termine delmanoscritto indicando il suo nome, il titolo, ladata. Il colophon scomparve nei primi libri perpoi riapparire successivamente.

    Oggi il termine indica una serie di dati riportatiallinizio o alla fine del libro: titolo (per letraduzioni: titolo e editore originale, traduttore),copyright, editore, luogo e data dipubblicazione, nome dello stampatore, codiceISBN(International Standard Book Number)ecc.

    Nei testi stampati negli Stati Uniti il colophoncomprende spesso anche altri dati: data di nascita (e di morte) dellautore software e hardware utilizzati caratteri (font) impiegati citazione consigliata classificazione (subjects) adottata dalla Library

    of Congress http://catalog.loc.govbasic search.Le ultime due informazioni (citazione e soggettidi classificazione) sono un ausilio notevole perchiunque debba lavorare con quel testo: autore,bibliotecario, studente, ricercatore, ecc.

    Colophon in un libro del 1538

    Prima pagina(colophon) di unmanuale di retoricadel 1538.

    Dallalto, puoi notare,nellordine:autore

    Trapezuntiustitolo

    rhetoricorumluogo di stampa

    Parisiisstampatore

    Wechelianno

    1538.

    Il logo di questoeditore non pu certocompetere con quellodi Manuzio...

    Fonte: testo di propriet dellautore, 2000 Corrado de Francesco.

    Cos questo libro? Colophon nei libri USA oggi

    Nei primi libri non erano indicati:

    titolo autore editore (stampatore) anno luogo

    tutti dati necessari per classificare e trovare i libri.

    Nei testi stampati negli USA compaiono i nomidellquipe che, insieme con lautore, ha prodotto iltesto. Alla realizzazione di un libro collaborano infattifigure professionali diverse: responsabile editoriale eredattore capo (publishere editor), grafico dellacopertina (cover design), progettista grafico (interiordesigne interior layout), indicizzatore (indexer),correttore di bozze (proofreader), coordinatore diproduzione (production coordinator).

    http://catalog.loc.gov/http://catalog.loc.gov/http://catalog.loc.gov/
  • 8/12/2019 Dai Libri Al Web TNM 2005

    14/71Corrado de Francesco20/02/2005 - TNM> Dai libri al web> Forma e struttura dei primi libri - p. 16

    Estetica

    Al tempo dei codici tutto doveva essererealizzato a mano. I testi erano per pochi (ricchi)e venivano miniati e colorati a mano.

    Con lavvento della stampa il colore rimane

    unattivit manuale costosa e riservata a pochecopie per i VIP. Cos avviene per una delle 180bibbie di Gutenberg riservata al re dInghilterra eora visibile pagina per pagina sul web dellastorica Bodleian Library di Oxford (UK)http://www.bodley.ox.ac.uk.

    Negli ultimi 20 anni il colore e la graficasonotornate alla grande nelleditoria: penso a comesono diverse le guide turistiche, i manuali diinformatica e i testi scolastici di oggi rispetto aquelli dei primi anni 80.

    Solo nelleditoria universitaria il colore e lagrafica rimangono ancora oggi un tab: i librisembrano fatti per respingere il lettore. Comemai?

    Forse la risposta sta nelle dimensioni del mercato:la bassa diffusione dellistruzione superiore nelnostro paese non ha permesso di affrontare gliinvestimenti necessari per la produzione di testididattici di maggiore qualit grafica, come, adesempio, quelli di Dorling Kindersley http://www.dk.com.

    Per fortuna, nelleditoria elettronica (on-line eoff-line) il colore non costa pi del bianco e nero.Ecco perch ho deciso di pubblicare questo testosolo in formato elettronico.

    Pagine di un libro del 1538

    La pagina a lato tratta da un manualedi retorica del 1538:gli editori e autoridellepoca nonavevano Word,PagemakeroXpressma riuscivanocomunque a produrrea mano dei bei testi.

    Pensa alla fatica e alla

    pazienza necessarie altipografo dellepocaper comporre il testocentrato della paginadi sinistra.

    Nelle pagine diquesto librocompaiono glielementi dinavigazione dei librimoderni: intestazionecon nome del volumee numero di pagina.

    Fonte: testo di propriet dellautore, 2000 Corrado de Francesco.

    Rendere gradevole la lettura Produrre testi con il PC

    era lobiettivo degli editori del Rinascimento

    armonia forma della pagina titoli capilettera

    il contatto con il testo facile se laspetto bello.

    Il personal computer ha rivoluzionato la produzione deitesti: oggi, una sola persona (lautore) pu disporredegli strumenti di produzione e pubblicazione del testoche prima erano competenza esclusiva di figureseparate: autore, grafico, editor, tipografo, editore.Colore e grafica entrano a far parte della fase dicreazione del testo. Ci vale in particolare per i testipubblicati in forma esclusivamente elettronica. A questo

    aggiungo un aspetto straordinario: il testo elettronico(come questo e-book) continuamente aggiornabile dalsuo autore.

    http://www.bodley.ox.ac.uk/http://www.bodley.ox.ac.uk/http://www.bodley.ox.ac.uk/http://www.dk.com/http://www.dk.com/http://www.dk.com/http://www.bodley.ox.ac.uk/
  • 8/12/2019 Dai Libri Al Web TNM 2005

    15/71Corrado de Francesco20/02/2005 - TNM> Dai libri al web> Forma e struttura dei primi libri - p. 17

    Indice

    Toh, un manuale di retorica di 500 annidisponeva di un indice per argomentifatto amano con pazienza certosina. Oggi fare un indicecon Word molto pi semplice: sufficienteinserire nel testo un codice con lindicazione

    dellargomento. Ci pensa poi il software amettere gli argomenti in ordine alfabeticoindicando a lato di ciascuno la paginacorrispondente.

    Ma non pensare che lindice per argomenti siastato scoperto dalla Microsoft. I programmatorihannosolotrovato il modo di accelerare funzioniche prima erano svolte a mano.

    Molti testi accademici scritti in Italia sono fatticon Word. E Wordpermette di fare ottimi indicidegli argomenti. Tuttavia, nella maggior partedei testi accademici italiani lindice degliargomenti non c. Peccato.

    La frequente assenza degli indici dipende dallascarsa abitudine a classificare le informazioni:difficile (se non impossibile) usare la funzionecampi soggettodi Wordse non hai provatoprima a classificare le informazioni di cui fai uso.Per imparare a fare gli indici imponiti diclassificare le informazioni cui accedi man mano.

    Indice in un libro del 1538

    La pagina a lato lindice del manualedi retorica del 1538che hai gi visto nellepagine precedenti.

    Puoi immaginare cosavoleva dire fare amano un lavoro delgenere: occorrevaapplicare la parolachiave al testo,prendere nota dellapagina in cuicompariva, riportarlanellelenco alfabetico

    delle voci e passarealla paginasuccessiva...

    Fonte: testo di propriet dellautore, 2000 Corrado de Francesco.

    Cosa c in questo testo? Indicia questa domanda gi nel 1500 rispondevano:

    tavola dei contenuti (sommario) indice dei soggetti (argomenti) intestazioni numerazione pagine parole chiave (keyword)

    tutti dati necessari per cercare velocemente.

    La definizione e attribuzione delle parole chiave non facile: negli Stati Uniti esistono professionisti (indexer)che si occupano proprio di questo compito al postodellautore. Gli indicizzatori statunitensi hanno ancheuna loro associazione di categoria: lAmerican Society ofIndexers http://www.asindexing.org.L puoi trovareindicazioni sui software specialistici per la gestione delleparole chiave nei testi.

    http://www.asindexing.org/http://www.asindexing.org/http://www.asindexing.org/http://www.asindexing.org/
  • 8/12/2019 Dai Libri Al Web TNM 2005

    16/71Corrado de Francesco20/02/2005 - TNM> Dai libri al web> Forma e struttura dei primi libri - p. 18

    Glosse

    Gi nel 1500 si erano accorti che la lettura erafacilitata se oltre allindice per argomenti siinserivano nel testo le glosse: ovvero mettendo amargine la keyword(parola chiave) riportata poinellindice. 500 anni i primi editori si ponevano

    lobiettivo di far risparmiare tempo (e fatica) allettore. E oggi?

    Pensa a quando navighi in Internet e fai unaricerca con un motore. Il motore di ricerca tisegnala le pagine web che contengono la parolache stai cercando ma non ti fanno vedere ilpunto esatto dove compare (a meno che

    compaia nel titolo della pagina o nelladescrizione).

    Diciamo meglio: la ricerca con i motorifunzionerebbe meglio se chi fa una pagina web

    si prendesse la briga di definire gli argomentiproprio come si faceva nel nostro manuale del1538.

    Il fatto che ci vuole tempo per capire qualikeyword vanno definite e usate per quellapagina web. D la verit: tu definisci le parolechiave nelle proprietdi tutti i file che crei?

    Glosse in un manuale di retorica del 1538

    Le glosse a marginesono preziose pertrovare il punto di untesto: nella pagina disinistra si parla diallegoria, termineriportato nellindice deisoggetti che hai vistonella figura precedenteIndice in un libro del1538.

    Invece delle glosse amargine si poteva usareil colore per evidenziarele parole chiave: in uncodice manoscrittosarebbe stata lasoluzione pi ovvia egradevole. Ma nel 1538stampare in rosso unaparola era un problematecnico non risolvibile: sisarebbe dovuto inseriredue volte nel torchio lostesso foglio.

    Fonte: testo di propriet dellautore, 2000 Corrado de Francesco.

    Dove si parla di? E oggi?

    lindice dei soggetti non basta, occorrono:

    glosse evidenzazioni

    nel 1500 lautore e leditore si preoccupavano difar risparmiare tempo al lettore.

    Ci sono editori universitari che negli ultimi anni hannoincominciato a utilizzare costantemente le glosse neipropri manuali universitari: il Mulino uno di questieditori http://www.mulino.it(ma qui non trovi testielettronici). Puoi osservare luso (e lutilit) delle glossein un annuario statistico elettronico (formato PDF):OECD, Education at a Glance 2004 http://www.oecd.orgonline bookshopeducation at a glance browse it.

    http://www.mulino.it/http://www.mulino.it/http://www.oecd.org/http://www.oecd.org/http://www.oecd.org/http://www.mulino.it/
  • 8/12/2019 Dai Libri Al Web TNM 2005

    17/71Corrado de Francesco20/02/2005 - TNM> Dai libri al web> Forma e struttura dei primi libri - p. 19

    Riferimenti

    Termini Web e libri

    codice (codex)

    incunabolo

    corsivo

    formato dei libri

    copyright lunghezza del paragrafo

    giustezza

    colophon

    numerazione pagine

    intestazione pagine

    parola chiave (keyword)

    indicizzatore (indexer)

    glossa

    indice degli argomenti

    Le enciclopedie on-line sono una prima risorsa:

    Britannica http://www.britannica.com uneccellente fonte di informazioni (in inglese):sui codici cerca codexsulle origini della stampa cercapublishing, history of

    Encarta http://www.encarta.msn.it(di Microsoft) in italiano:sui codici cerca manoscrittosulle origini della stampa cerca libro

    Wikipedia http://en.wikipedia.org unenciclopedia gratuita e in continuo aggiornamento grazie allo sforzocollettivo di tutti:sui codici cerca codexsulle origini della stampa cerca book, history

    Ecco poi alcuni testi sulle origini della stampa: Blasselle Bruno, Il libro dal papiro a Gutenberg, Milano, Electa-Gallimard,

    1997. Braida Lodovica, Stampa e cultura in Europa, Bari-Roma, Laterza, 2000.

    Lowry Martin, Il mondo di Aldo Manuzio: affari e cultura nella Venezia delRinascimento, Roma, Il Veltro, 2000.

    Da segnalare un testo ricco di splendide immagini a colori che mostrano, tralaltro, come laspetto della bibbia di Gutenberg fosse pressoch identico aquello delle bibbie manoscritte dellepoca: Fssel Stephan, Gutenberg. Il mondo cambiato, Milano, Sylvestre Bonnard,

    2001.

    Se invece sei incuriosito da Manuzio e vuoi una copia (su carta) del suocelebre volume Hypnerotomachia Poliphilisappi che leditore Adelphi ti offrequesta possibilit:

    Colonna Francesco, Hypnerotomachia Poliphili, Milano, Adelphi, 2004 (2volumi a cura di Marco Ariani e Mino Gabriele).

    E infine ti segnalo due classici sulla storia della stampa che trovi in qualsiasibuona biblioteca:

    Febvre Lucien & Martin Henry-Jean, La nascita del libro, Bari-Roma,Laterza, 1988.

    Steinberg Sigfried, Cinque secoli di stampa, Torino, Einaudi, 1982.

    http://www.britannica.com/http://www.britannica.com/http://www.encarta.msn.it/http://www.encarta.msn.it/http://en.wikipedia.org/http://en.wikipedia.org/http://en.wikipedia.org/http://www.encarta.msn.it/http://www.britannica.com/
  • 8/12/2019 Dai Libri Al Web TNM 2005

    18/71Corrado de Francesco20/02/2005 - TNM> Dai libri al web> Forma e struttura dei primi libri - p. 20

    Esercizi

    Forma e struttura dei primi libriesempi di immagini

    esempi di informazioni

    raccolte di immagini

    un fantastico progetto

    Vuoi esempi di codici? Bene cerca immagini. Come? Semplice, fai cos: con Google http://www.google.comvai in ricerca immagini e cerca codexIn modo analogo puoi reperire immagini di incunaboli e di testi antichi: con Google http://www.google.comvai in ricerca immagini e cerca

    "gutenberg bible", quindi incunabulae poi Manutius.

    Vuoi informazioni pi complete su Manuzio? Prova a cercare con un motoredi ricerca: con Google http://www.google.comcerca intitle:manutius: tra i vari

    risultati troverai pagine web di alcune mostre dedicate a Manuzio negliUSA e la voce Manutiusdellenciclopedia Wikipedia.

    Per immagini JPG di codici medievali ti consiglio il sito della Bodley Library diOxford http://www.bodley.ox.ac.ukDelle 180 copie originali della Bibbia di Gutenberg due sono statedigitalizzate dalla British Library di Londra e sono sfogliabili, pagina perpagina http://prodigi.bl.uk/gutenbg

    Sugli incunaboli ti consiglio lesposizione dedicata dalla University of NotreDame alle edizioni di Dante a partire dal 1472:

    http://www.italnet.nd.edu/Dante

    Su Manuzio ti consiglio i materiali di due esposizioni del 1995:la prima tenuta alla biblioteca di Brigham Young University

    http://www.lib.byu.eduevents and exibits in aedibus Aldi la seconda alla biblioteca di Simon Fraser University

    http://www.lib.sfu.casearch manutius

    Infine, se vuoi avere unidea dello stato dellarte circa i progetti didigitalizzazione di testi antichi ti consiglio di vedere il progetto Turning the

    pagesdella British Libraryhttp://www.bl.ukcollections treasures turning the pages, oppure

    http://www.bl.uk/collections/treasures/digitisation2.htmlhai quasi la sensazione di sfogliare preziosi manoscritti.

    http://www.google.com/http://www.google.com/http://www.google.com/http://www.google.com/http://www.google.com/http://www.google.com/http://www.bodley.ox.ac.uk/http://www.bodley.ox.ac.uk/http://prodigi.bl.uk/gutenbghttp://prodigi.bl.uk/gutenbghttp://www.italnet.nd.edu/Dantehttp://www.italnet.nd.edu/Dantehttp://www.lib.byu.edu/http://www.lib.byu.edu/http://www.lib.sfu.ca/http://www.lib.sfu.ca/http://www.bl.uk/http://www.bl.uk/http://www.bl.uk/collections/treasures/digitisation2.htmlhttp://www.bl.uk/collections/treasures/digitisation2.htmlhttp://www.bl.uk/collections/treasures/digitisation2.htmlhttp://www.bl.uk/collections/treasures/digitisation2.htmlhttp://www.bl.uk/http://www.lib.sfu.ca/http://www.lib.byu.edu/http://www.italnet.nd.edu/Dantehttp://prodigi.bl.uk/gutenbghttp://www.bodley.ox.ac.uk/http://www.google.com/http://www.google.com/http://www.google.com/
  • 8/12/2019 Dai Libri Al Web TNM 2005

    19/71Corrado de Francesco20/02/2005 - TNM> Dai libri al web> Forma e struttura dei primi libri - p. 21

    Domande

    Prova a rispondere Se non riesci, torna qui

    Prima della scoperta della stampa in cheforma venivano trasmesse le

    informazioni?

    Colore e immagine

    A chi e a quando viene fatta risalire lanascita del libro?

    Nasce il libro

    Perch il corsivo si chiama Italic? Manuzio e il corsivo

    Cosa significa giustezza? Lunghezza della riga

    Quali dati contiene il colophon? Colophon

    Come si fa a sapere cosa c in un libro?In altre parole, quali sono gli strumenti dinavigazione da sempre esistenti nei libri?

    Indice

    Cosa sono le glosse? Glosse

    Caratteristiche di Wikipedia Codici manoscritti +Nasce il libro

    Quali sono le principali differenze traqueste tre enciclopedie on-line:Britannica, Encarta e Wikipedia?

    Codici manoscritti +Nasce il libro

  • 8/12/2019 Dai Libri Al Web TNM 2005

    20/71Corrado de Francesco20/02/2005 - TNM> Dai libri al web> Diffusione di PC e Internet - p. 22

    Diffusione di PC e Internet

    Alla met del 1400 lutilizzo del torchio e deicaratteri mobili permise la rapida diffusione dellastampa in Europa. I costi di produzione eduplicazione dei testi si abbassarono

    permettendo a molti laccesso alle informazioni.

    E da allora? Senza entrare qui nel merito dellemodifiche intercorse nelle tecniche di stampa dal1500 al 1900, palese che nel 1900 lintroduzionedella radio prima e della televisione poi hannoavuto un impatto ancora maggiore: alla forma ditrasmissione scritta si affiancata quella audio equindi quella visuale. Ma la produzionedellinformazione rimaneva costosa e riservata achi disponeva dei capitali necessari.

    solo a partire dagli anni 80 che uninvestimento di alcune migliaia di dollari

    diventato sufficiente per permettere a chiunquedi produrre testi. Non stupisce, quindi, che moltiabbiano incominciato a sfruttare le potenzialitdel PCcome strumento di diffusione dei testi informa digitale.

    Negli anni 90 lespansione di Internet elintroduzione del world wide web hannosegnato una drastica accelerazione del processodi diffusione delle informazioni. Con il webchiunque pu pubblicare i propri testi a costiquasi inesistenti.

    Da allora sono passati pochi anni: nel 1980 il PC

    era una novit per pochi e nel 1995 Internet eraagli inizi della sua travolgente diffusione. Eppureentrambi i fenomeni hanno aumentato in misuraimprevedibile la produzione di testi: se un PCeuna stampante avevano gi fatto s che ognunodi noi potesse sentirsi (ed essere) non solo autorema anche editore, Internet ha accentuato ancoradi pi questa possibilit.

    Vediamo allora le tappe principali della nascita ediffusione del PCe di Internet:1977Nasce lApple IIconsiderato il primo PC.

    Linterfaccia grafica ancora di l da venire: ilvideo mostra caratteri a fosfori verdi.

    1981In novembre esce il PC IBM.1981-1989Anni dominati dal sistema operativo

    MS-DOS di Microsoft da una totale assenza digrafica e di colore.

    1984MacIntoshApple il primo PCconinterfaccia grafica(icone). Hewlett Packard

    mette sul mercato la prima stampante laser (HPLaserjet).

    1985Adobe rilascia il primo programma diimpaginazione (desktop publishing). Appare il

    primo prototipo di CD-ROM: passeranno quasi10 anni prima che i lettori di CDsi diffondanocommercialmente.

    1987Apple lancia Hypercard: il primo programmadi ipertesti.

    1990Microsoft presenta Windows: icone einterfaccia grafica anche per i PC IBM(ecompatibili).

    1990La prima rete Internet (NSF, USA) collega 8paesi (soprattutto universit e centri diricerca).

    1990Tim Berners Lee (CERN, Genve, CH) pone lebasi del web definendo il protocollo HTTP, lostandard di URLe il linguaggio HTML.

    1993Viene realizzato il primo browser (Mosaic)con interfaccia grafica.

    1994Netscape il browser leader di mercato.1995Microsoft corre ai ripari con il browser

    Internet Explorer. Amazon la prima libreriaon-line.

    1995Altavista il primo motore di ricerca.2003Amazon ad ottobre lancia il serviziosearch

    inside books: ricerca full-text nei libri.2004Google, ricca di 1,6 miliardi di $ raccolti ad

    agosto con unofferta di azioni, avvia adicembre la digitalizzazione di milioni divolumi di alcune grandi bibliotecheuniversitarie (Stanford, Michigan, Oxford,ecc.).

    E adesso qualche dato relativo al 2003 (ITU 2004 http://www.itu.int/ITU-D/ict/statistics/)personal computer:650 milioniutentiInternet: 665 milionihost(i computer collegati alla rete): 215 milionidocumentiweb: da 4 miliardi a met 2002 a 8

    miliardi a gennaio 2005 (Google).

    Ma attenzione, gli oltre 8 miliardi di documentiweb scandagliati dai motori come Google http://www.google.comsono solo una frazione delcosiddetto deep webovvero degli oltre 500miliardi di pagine veicolate da Internet: Thedeep Web is the information architecture thatproduces what we read on the surface; thesurface itself exists only as long as a reader isusing it (Lyman 2002).

    Prerequisiti In questo capitolo

    Conoscenza elementare di Internet e delluso delbrowser.

    vediamo alcuni dati e date essenziali sulla diffusione diPC e internet. Consideriamo termini quali: dimensione e diffusione

    differenze tra paesi

    differenza tra gruppi socialiprendiamo confidenza con le fonti dei dati sui nuovimedia.

    http://www.itu.int/ITU-D/ict/statistics/http://www.itu.int/ITU-D/ict/statistics/http://www.itu.int/ITU-D/ict/statistics/http://www.itu.int/ITU-D/ict/statistics/http://www.google.com/http://www.google.com/http://www.google.com/http://www.itu.int/ITU-D/ict/statistics/
  • 8/12/2019 Dai Libri Al Web TNM 2005

    21/71Corrado de Francesco20/02/2005 - TNM> Dai libri al web> Diffusione di PC e Internet - p. 23

    PC, telefoni e Internet

    A chi fare riferimento per dati sulla diffusione dipersonal computer e Internet a livello mondiale? Lafonte pi attendibile e accessibile sembra essere laInternational Telecommunications Union di Gneve(CH) (ITUhttp://www.itu.int). Dai tempi del telegrafo

    ITU la fonte di dati internazionali sulletelecomunicazioni. Secondo ITUquesta sarebbestata la crescita di PC, utenti Internet e telefonicellulari tra il 1991 e il 2003: PC:da 130 milioni a 650 utenti Internet:da 4 milioni a 665

    cellulari:da 16 milioni a 1.329 (ITU 2004http://www.itu.int.ITU-D/ict/statistics).

    Altra organizzazione internazionale lOECDdiParis (Organisation for Economic Cooperation andDevelopmenthttp://www.oecd.org)che raggruppa iprincipali paesi industrializzati.

    A parte le organizzazioni internazionali come ITUeOECD, esistono poi istituti di ricerca e societ diconsulenza che raccolgono (e vendono) dati sul

    mercato dellinformatica. La societ Gartner, adesempio, stima che nel corso del 2004 siano statiimmessi sul mercato mondiale (shipments) 185milioni di PChttp://www4.gartner.comnews pressreleasesquick statistics.

    Ma oltre allaumento numerico va segnalatolincremento di potenza: i PCdi oggi sono pipotenti dei grandi computer (i cosiddettimainframe) di 20 anni fa. Con laumento dei PCsi verificato un aumento straordinario del numero dipersone che sono in grado di svolgere compiticomplessi: acquisire, gestire e produrreinformazioni.

    Infine, una nota sul significato diverso che puassumere il termine PC: pu trattarsi di un portatilecon Windows XP e connessione Internet a bandalarga, ma pu anche essere un computer di 10 anni

    fa privo di modem e dotato di Windows 3.1. Duestrumenti assai diversi con i quali non certopossibile fare le stesse cose.

    Tel. fisso = linee;tel. mobile = abbonati.I dati per il 2003 sonoprevisioni.

    Un po diversi i dati 2003della tavola Internet

    indicators: l i PC sono 593milioni, gli utenti Internet687 milioni. Ma perch ITUnon ha standardizzato idati?

    Personal computer, telefoni e utenti Internet (milioni)

    1991 2001 2003

    telefoni fissi 546 1.053 1.210

    telefoni mobili 16 955 1.329

    personal computer 130 555 650

    utenti Internet 4 502 665

    Fonte: ITU2004, Key Indicators of World Telecommunicationshttp://www.itu.int.ITU-D/ict/statistics(dati aggiornati il 16.9.2004, scaricati il

    5.1.2005).

    Personal computer, telefoni e utenti Internet I computer sono tutti uguali?

    tra 1991 e 2003 (in milioni)

    telefoni fissi da 546 a 1.210 telefoni mobili da 16 a 1.329 personal computer da 130 a 650 utenti Internet da 4 a 665

    e la crescita non finita...(Fonte: ITU2004)

    I dati sui PC disponibili nei vari paesi considerano lostock esistente senza alcun riferimento allet e

    funzionalit dei computer: non fa differenza che il PCsia tale da poter utilizzare solo il DOS, Windows 3 o unaversione recente (98, 2000 o XP). Basta questa solaconsiderazione a farci riflettere sullutilit del dato inquestione e sulla necessit di definire delle soglie oltrele quali il computer da considerarsi obsoleto.

    http://www.itu.int/http://www.itu.int/http://www.itu.int.itu-d/ict/statisticshttp://www.itu.int.itu-d/ict/statisticshttp://www.itu.int.itu-d/ict/statisticshttp://www.oecd.org/http://www.oecd.org/http://www.oecd.org/http://www4.gartner.com/http://www4.gartner.com/http://www.itu.int.itu-d/ict/statisticshttp://www.itu.int.itu-d/ict/statisticshttp://www.itu.int.itu-d/ict/statisticshttp://www.itu.int.itu-d/ict/statisticshttp://www4.gartner.com/http://www.oecd.org/http://www.itu.int.itu-d/ict/statisticshttp://www.itu.int/
  • 8/12/2019 Dai Libri Al Web TNM 2005

    22/71Corrado de Francesco20/02/2005 - TNM> Dai libri al web> Diffusione di PC e Internet - p. 24

    PC e internet: dimensioni

    Nel corso del 2004 sono stati venduti in tutto ilmondo 185 milioni di PC: Stati Uniti da solirappresentano circa un terzo del mercatomondiale (con 15 milioni di PCsu 43 nel 2trimestre 2004)(dati stimati da Gartnerhttp://www4.gartner.comnews press releases quickstatistics).

    I dati ITU danno un quadro della dimensione delmercato legato al PCe a Internet:

    PC:13 milioni di PCin Italia, ovvero un terzo diquelli presenti in Germania e un 15mo di quellinegli USA(nel 2002)

    utenti Internet:in Italia sono assai meno che inpaesi di dimensione analoga (come Francia eRegno Unito)

    host:il divario tra Italia e tutti gli altri paesi ancora pi netto.

    Come puoi rilevare dalla tabella sottostante nel2003 il numero di PC, utenti e host esistenti negliUSAera assai superiore a quello complessivo deglialtri cinque paesi messi insieme.

    I dati a lato sono espressiin milioni: se li riportassi in

    valori assoluti sinoallunit le differenze tra ipaesi non cambierebberoma la leggibilit nerisentirebbe.

    Nota come in Italia gliutenti Internet siano di pidei PC mentre avvienelopposto negli USA.

    PC, utenti Internet e host: 2003 (in milioni)

    paesi PC(2002)

    utentiInternet

    host

    Italia 13 18 0,6

    Francia 21 22 2,4

    Germania 36 39 2,6

    Regno Unito 24 25 3,2

    Giappone 49 62 13,0

    Stati Uniti 190 159 162,2Fonte: ITU2004, Internet Indicators

    http://www.itu.int/ITU-D/ict/statistics(dati aggiornati il 16.9.2004,scaricati il 5.1.2005).

    La dimensione di Internet nel 2003 I paesi sono tutti uguali?

    Personal computer (2002) Italia 13 USA 190

    Utenti internet Italia 18 USA 159

    Host Italia 0,6 USA 162.

    (Fonte: ITU2004)

    I paesi considerati nella tabella soprastante non hannotutti le stesse dimensioni demografiche: mentre lItaliaha 58 milioni di abitanti, Francia e Regno Unito toccanoi 60 milioni, la Germania supera gli 82 milioni, ilGiappone arriva a 127 milioni e gli Stati Uniti sono aquota 290 milioni (dati 2003 in US Census, Statistical

    Abstract of the US 2004-2005, tab. 1321 p. 841-843). Neconsegue che i dati della tabella danno unidea delladimensione del fenomeno ma non certo della suadiffusione.

    http://www4.gartner.com/http://www4.gartner.com/http://www.itu.int/ITU-D/ict/statisticshttp://www.itu.int/ITU-D/ict/statisticshttp://www.itu.int/ITU-D/ict/statisticshttp://www.itu.int/ITU-D/ict/statisticshttp://www4.gartner.com/
  • 8/12/2019 Dai Libri Al Web TNM 2005

    23/71Corrado de Francesco20/02/2005 - TNM> Dai libri al web> Diffusione di PC e Internet - p. 25

    PC e Internet: diffusione

    I dati sul numero di PC, host e utenti esprimonola dimensionedel fenomeno. Ma i valori assolutida soli non possono darci unidea della suadiffusione e delle differenze esistenti tra paesicon diversa dimensione demografica.

    Per confrontare la situazione esistente in paesicos diversi, come ad esempio Italia e Stati Uniti,potremmo calcolare i rispettivi tassi di variazionepercentuale da un anno allaltro. Ma anche cosnon potremmo dire nulla circa la diffusione delfenomeno in questi paesi.

    Per avere unidea della diffusionedi un qualsiasifenomeno dobbiamo rapportare i valori assolutialla popolazione.

    Questo vale sia che si analizzi la diffusione di PC eInternet che quella di quotidiani, libri,autovetture, incidenti stradali, titoli di studio,ecc.

    Il ritardo dellItalia emerge in modo netto daidati di ITUsulla diffusione (calcolata su 1.000abitanti): PC:la diffusione un terzo di quella negli USA

    circa la met di quella in Regno Unito eGermania

    utenti Internet:Italia e Francia sononettamente inferiori rispetto agli altri paesi

    host:il divario tra Italia e tutti gli altri paesi ancora pi netto.

    Le differenze tra i paesinon si riducono agliaspetti quantitativi chevedi nella tabella a lato: ad esempio probabile chelutilizzo medio di Internetsia tuttaltro cheomogeneo tra i paesi. E lostesso avviene per luso delPC.

    Personal computer, utenti Internet e host per 1.000abitanti: 2003

    paesi PC(2002)

    utentiInternet

    host

    Italia 231 337 11

    Francia 347 366 40

    Germania 431 473 32

    Regno Unito 406 423 54

    Giappone 382 483 102

    Stati Uniti 659 551 555

    Fonte: ITU2004, Internet Indicatorshttp://www.itu.int/ITU-D/ict/statistics(dati aggiornati il 16.9.2004,

    scaricati il 5.1.2005).

    La diffusione di PC e Internet nel 2003 Gli utenti sono tutti uguali?

    PC ogni 1000 abitanti (2002) Italia 231 USA 659

    Utenti internet ogni 1000 abitanti Italia 337

    USA 551Host ogni 1000 abitanti Italia 11 USA 555

    (Fonte: ITU2004)

    Al di l delle differenze gi viste per quanto riguardalet e funzionalit dei PC ci sono anche differenze perquanto riguarda lutilizzo che degli stessi viene fatto: lascarsa diffusione di cultura informatica porta con s unprobabile sotto-utilizzo sia del PC che di Internet.Indagini condotte negli USA mostrano con chiarezza

    come esistano gruppi assai diversi sotto il profilo delconsumo di informazione (Pew Institute 2003,Consumption of Information Goods and Services in theUS http://www.pewinternet.org).

    http://www.itu.int/ITU-D/ict/statisticshttp://www.itu.int/ITU-D/ict/statisticshttp://www.itu.int/ITU-D/ict/statisticshttp://www.pewinternet.org/http://www.pewinternet.org/http://www.pewinternet.org/http://www.itu.int/ITU-D/ict/statistics
  • 8/12/2019 Dai Libri Al Web TNM 2005

    24/71Corrado de Francesco20/02/2005 - TNM> Dai libri al web> Diffusione di PC e Internet - p. 26

    Diffusione di PC e Internet nelle famiglie

    Due indagini nazionali effettuate nellottobre2003 e pubblicate a fine 2004 hanno misurato ladiffusione di PC e Internet nelle famigliein Italiae Stati Uniti: Italia:Istat 2004, Le tecnologie

    dellinformazione e della comunicazionehttp://www.istat.it.Indagine realizzata da Istat

    nellottobre 2003 su un campione nazionale dioltre 20.000 famiglie per complessivi 55.000individui (3 anni e +).

    Stati Uniti:NTIA2004,A Nation Onlinehttp://www.ntia.doc.gov.Indagine realizzata da

    US Census Bureau (omologo USAdellIstat)nellottobre 2003 su un campione nazionale di57.000 famiglie per complessivi 134.000individui (3 anni e +).

    Famiglie con PC: 43% in Italia 62% negli Stati Uniti (37% nel 1997).Famiglie con accesso a Internet:

    31% in Italia 55% negli Stati Uniti (19% nel 1997).Negli Stati Uniti a ottobre 2004 il 20% dellefamiglie disponeva gi di accesso Internet abanda larga (ADSLo fibra ottica).

    Ma luso di PCe Internet non avviene solo a casa:negli Stati Uniti, tra quanti nondispongono acasa di accesso a Internet il 38% usa Internetogni giorno (NTIA2004, tab. 2). In complesso, il 58%della popolazione USA(3 anni e +) usa Internet(NTIA2004, tab. 1 app.).

    Ecco alcuni dati sulladiffusione di computer,Internet e cellulari nellefamiglie italiane.

    Diffusione di personal computer, Internet e cellulare in Italia nel 2003(ottobre)

    personalcomputer

    43% delle famiglie ha un PC (17% nel 1997)

    forte relazione con istruzione e et del capofamiglia:max 85% laurea > 35 annimin 6% licenza elementare > 64 anni

    Internet 31% delle famiglie pu accedere a Internet (2% nel 1997) forte relazione con istruzione e et del capofamiglia:

    max 74% laurea 45-64 annimin 5% licenza elementare > 64 anni

    cellulare 78% delle famiglie dispone di telefono cellulare (27% nel 1997) relazione con istruzione e et del capofamiglia:

    > 35 anni: laureati 96% - licenza elementare 83%> 64 anni: laureati 82% - licenza elementare 40%

    Fonte: Istat, Le tecnologie dellinformazione e della comunicazione: disponibilit nelle famiglie eutilizzo degli individui, 15.12.2004

    http://www.istat.it/Comunicati/Fuori-cale/allegati/Tecnologie1/definitivoNuove-tecnologie-2003.pdf

    Percentuale di famiglie con accesso a Internet E il reddito?

    nel 2003 (giugno)

    28% Francia 31% Italia 51% Germania 55% Regno Unito 55% Stati Uniti

    e in Korea, nel 2002, si era al 51%...(Fonte: OECD 2005, Key ICT Indicators).

    Lindagine Istat non prende in considerazione il redditonellanalisi delluso di Internet, lindagine NTIA s.

    Ebbene, negli USA luso di Internet aumentacostantemente con laumento del reddito: dal minimodi 31% tra chi vive in famiglie con un reddito annuoinferiore a 15.000$ si sale via via sino a toccare unmassimo di 83% per la fascia di reddito famigliaresuperiore a 75.000$ (NTIA 2004, tab. 2 app.).

    http://www.istat.it/http://www.istat.it/http://www.istat.it/http://www.ntia.doc.gov/http://www.ntia.doc.gov/http://www.ntia.doc.gov/http://www.istat.it/Comunicati/Fuori-cale/allegati/Tecnologie1/definitivoNuove-tecnologie-2003.pdfhttp://www.istat.it/Comunicati/Fuori-cale/allegati/Tecnologie1/definitivoNuove-tecnologie-2003.pdfhttp://www.istat.it/Comunicati/Fuori-cale/allegati/Tecnologie1/definitivoNuove-tecnologie-2003.pdfhttp://www.istat.it/Comunicati/Fuori-cale/allegati/Tecnologie1/definitivoNuove-tecnologie-2003.pdfhttp://www.ntia.doc.gov/http://www.istat.it/
  • 8/12/2019 Dai Libri Al Web TNM 2005

    25/71Corrado de Francesco20/02/2005 - TNM> Dai libri al web> Diffusione di PC e Internet - p. 27

    Utenti Internet

    Nel mese di ottobre 2003, se consideriamo lapopolazione di 3 anni e oltre, il tasso di utilizzo diInternetera 59% negli USAe 39% in Italia (Istat2004, tab. 5; NTIA 2004, fig. 4). Una differenza di 20punti percentuali.

    Le percentuali di utenti si dimezzano se cilimitiamo a quanti dichiarano di usare Internetogni giorno: 32% dei cittadini USA(NTIA 2004, p. 7)contro 20% degli italiani (Istat 2004, tab. 5). E negliStati Uniti il 90% di questi utenti quotidianidispone di accesso Internet in casa.

    Ma anche cos il significato di utente Internetrimane variegato: posso usare la rete ogni giornoper controllare la mia mailbox oppure possonavigare in rete per ore e ore. Leggere una mail

    al giorno equivale a passare mezza giornatausando i motori per sofisticate ricerche sullaletteratura scientifica? O a fare acquisti on-line diazioni o di libri?

    Ma utente Internet anche chi curiosa nei sitipornografici e chi lo usa come strumento illecito(penso alphishinge alle truffe on-line). UtenteInternet dunque un termine generico comelettoreo consumatore: unetichetta genericaapposta a realt molto diverse tra loro.

    Lindagine NTIAfornisce un quadro delle attivitsvolte on-linedalla popolazione USA (15 anni o +):e-mail e chat sono lattivit pi diffusa, seguonola ricerca di prodotti e servizi, la lettura di notizie,sport e meteo.

    Come gi osservato, gliintervistati possono aversvolto le attivit on-lineche vedi nella tabella confrequenze assai diverse.Sarebbe stato interessantelimitare il dato alle attivitsvolte ogni giorno (oquasi).

    I dati sono stati rilevatinellottobre 2003 epubblicati nel settembre

    2004: anche negli StatiUniti la produzione deidati non molto rapida...

    Attivit on-line svolte dagli utenti Internet: Stati Uniti,ottobre 2003 (%)

    attivit % di utenti Internetdi 15 o pi anni

    e-mail o chat 88

    ricerca di prodotti o servizi 76

    notizie, sport, meteo 66

    acquisto di prodotti o servizi 52

    salute e medicina 42

    giochi 38servizi pubblici 36

    banca on-line 28

    radio, TV, film 22

    ricerca lavoro 19

    borsa on-line 7

    e-learning 6Fonte: NTIA2004,A Nation Online, fig. 5

    http://www.ntia.doc.gov

    Le 5 principali attivit on-line Per una misura pi precisa

    negli Stati Uniti tra utenti Internet di 15 anni o +(%)

    88 e-mail o chat 76 ricerca di prodotti o servizi 66 notizie, sport, meteo 52 acquisto di prodotti o servizi

    (Fonte: NTIA2004)

    delle attivit on-line si potrebbe considerare il tempocomplessivo dedicato in un periodo di riferimento(giorno, settimana, mese o anno). Anche se, come disicuro avrai avuto modo di sperimentare di persona, unuso primitivo dei motori di ricerca porta a passareon-line pi tempo del dovuto. Maggiore la qualit deisiti e la nostra capacit di navigazione e minore il tempodedicato per ottenere lo stesso risultato.

    http://www.ntia.doc.gov/http://www.ntia.doc.gov/http://www.ntia.doc.gov/
  • 8/12/2019 Dai Libri Al Web TNM 2005

    26/71Corrado de Francesco20/02/2005 - TNM> Dai libri al web> Diffusione di PC e Internet - p. 28

    Misurare la diffusione di PC e Internet

    Il termine PCnasconde realt diverse sia perquanto riguarda lhardware che il software. Conlo stesso nome ci si pu riferire a macchineobsolete (ma funzionanti) cos come a modellidellultima generazione. La varianzadi questo

    bene quindi maggiore di quella che troviamo inaltri beni strumentali: lavatrici, televisori,condizionatori e simili.

    La funzionalit e utilit di un PCdipende infattidal software usabile e installato. Tenere conto diquesti aspetti nelle indagini possibile ma assaicostoso: si tratta infatti di aumentare le domandee quindi i tempi dellintervista. Molto pi semplice(ed economico) limitarsi a chiedere la suafamiglia dispone di un PC? piuttosto cheprevedere varie domande relative a tipo dimicroprocessore, capacit dellhard disk, sistemaoperativo, tipo e versione dei vari software

    applicativi.

    E poi un conto avere ed un conto usare: secondoi dati Istat nellottobre 2003 il 39% degli italianiusava il PCma solo il 20% dichiarava di farlo tutti igiorni. In modo analogo, il 30% degli intervistatidichiarava di usare Internet ma solo il 9% lo usavatutti i giorni (Istat 2004, Le tecnologie dellinformazione edella comunicazione).

    Al di l della quantit di uso c poi il problemadel tipo di uso. Internet pu essere infatti cose

    assai diverse: luogo di contatto e comunicazione (e-mail,

    chat, forum, esperti, lavoro) canale informativo (portali, quotidiani, riviste) strumento di autoformazione (e-learning,

    knowledgebase, enciclopedie) risorsa documentalistica (OPAC, librerie virtuali,

    istituti di ricerca, enti) luogo di divertimento e tempo libero (hobby,

    sport, ecc.) vetrina e negozio per lacquisto di beni e

    servizi.

    Le differenze nelluso di Internet possonoriguardare aspetti diversi:

    tempo trascorso in rete:nel marzo 2001, le oretrascorse in rete (da casa) erano 19 in Italiacontro le 42 degli USA(Federcomin 2001, tab. 10). Matra gli utenti sul lavoro la distanza era assai pi

    contenuta: 24 contro 30. tipo di uso della rete:nel marzo 2001 i

    navigatori acquirenti on-line (un acquisto neltrimestre) erano 700.000 in Italia contro 14milioni negli USA(Federcomin 2001, tab. 11). Tanti opochi? Per rispondere rapporta i due valori alnumero di utenti Internet nel 2001: 14,4 milioniin Italia contro 144 milioni negli USA. Sulla basedi questo confronto puoi concludere che, nelmarzo 2001, gli acquirenti on-line italiani eranoassai pi rari che negli USA(avrebbero dovutoessere 1,4 milioni e non 700.000).

    A lato i dati rilevati erilevabili su PC eInternet e i soggettisu cui pu avvenire larilevazione.

    Se il soggettoosservato la personapossiamo vedere se ecome luso del PC variin relazione a diversecaratteristiche comegenere, istruzione,professione, ecc.

    dato rilevato disponibilitdi accesso a PC e/o Internet

    possessodi PC (con accesso a Internet)

    utilizzodi PC e Internet (s, no mai)

    utilizzo di PC e Internet nellultimo mese,settimana (s, no)

    tempo di utilizzodi PC e Internetnellultimo mese, settimana (minuti)

    tempo dedicato a specifiche attivit conPC e internet nellultimo mese, settimana(minuti)

    capacit di utilizzodi PC e web perspecifiche attivit: ricerca informazioni,

    creazione di testi, presentazioni, ecc.

    soggetto osservato ambito istituzionale(ateneo, scuola,

    ente, azienda, famiglia) contesto fisico(classe o aula di scuola,

    ufficio, abitazione, ecc.) persona fisica.

    La definizione di utente Diverse misure della diffusione di Internet

    utente chi

    ha fatto clic negli ultimi 3 mesiha fatto clic nellultimo mesefa clic una volta alla settimanaha un PC e un modempaga un abbonamento internetha fatto acquisti on-line negli ultimi 3 mesi

    o chi usa la rete ogni giorno?

    Possiamo misurare la diffusione di Internet tra lapopolazione in modi molto diversi e con risultati diversi.Ad esempio, nel settembre 2001 negli USA:50% delle famiglie aveva un collegamento Internet57% della popolazione aveva un collegamento a casa44% della popolazione usava Internet da casa54% della popolazione usava Internet(NTIA 2002, p. 5). I dati cambiano in fretta: nel maggio2004 il 50% delle abitazioni USA aveva una connessionea banda larga (dati Nielsen/Net Ratings in Pc Magazine,

    agosto 2004, p. 6).

  • 8/12/2019 Dai Libri Al Web TNM 2005

    27/71Corrado de Francesco20/02/2005 - TNM> Dai libri al web> Diffusione di PC e Internet - p. 29

    La lingua del web

    Leffettivo utilizzo di Internet dipende anchedalla conoscenza della lingua inglese. Usare ilweb significa conoscere linglese. Limitarsi ai sitie alle pagine in lingua italiana vuol diresotto-utilizzare il web. La quota maggiore della

    popolazione on-line infatti di madre linguainglese. La predominanza dellinglese emerge dalpeso preponderante che le pagine web in linguainglese hanno sul totale delle pagine web.

    Non ne sei convinto? Vai sulla finestra di ricercaavanzatadi Google http://www.google.come cercaun qualsiasi tema specificando la lingua nellaquale devono essere scritte le pagine webtrovate. Bene, osserva i risultati della ricerca a unanno di distanza: il primo dato si riferisce alnumero di pagine web trovate da Googlel8.01.2004 e il secondo a quelle scovate un annodopo (6.01.2005). La differenza tra i due dati ti dunidea della velocit con cui aumentano le

    informazioni disponibili sul web. Prima ho fattola prova con la parolaski: italiano:da 95.800 pagine (ricerca dell8.01.2004) a

    506.000 (ricerca del 6.01.2005) francese:da 1.330.000 a 5.990.000

    tedesco:da 920.000 a 4.990.000 spagnolo:da 108.000 a 402.000 inglese:da 7.030.000 a 25.700.000

    E poi con Gutenberg: italiano:da 9.370 pagine a 48.800 francese:da 32.500 a 112.000 tedesco:da 221.000 a 779.000 spagnolo:da 14.300 a 74.500 inglese:da 705.000 a 2.840.000.

    Bene, adesso sei convinto dellutilit dellinglese?E magari incominci anche a intravvedere lanecessit di essere pi precisi nelle ricerche per

    evitare di avere cos tanti risultati...

    A settembre 2004 lapopolazione on-line a livellomondiale ha toccato quota 801milioni: il 35% di lingua madreinglese. E a questi vannoaggiunti quanti parlano linglesecome seconda lingua.

    I dati di questa tabella non sonocomparabili con quelli di altre

    tabelle sugli utenti Internet sia acausa del diverso periodo diriferimento (2004 invece di 2002o 2003) sia perch si riferisconoalla lingua parlata e non alpaese di residenza.

    Dati sullimportanza dellediverse lingue potrebbero esserericavati facendo ricerche su unmotore specificando di volta involta la lingua e quindicalcolando il peso percentualedei risultati ottenuti perciascuna lingua sul totale deirisultati.

    Principali lingue della popolazione on-line: settembre2004 (%)

    lingua % trapopolazione

    on-line

    milionipopolazione

    on-line

    inglese 35 295

    cinese 14 110

    spagnolo 9 72

    giapponese 8 67

    tedesco 7 55

    francese 4 34

    coreano 4 31

    italiano 3 30

    portoghese 3 24

    olandese 2 14Fonte: Global Reach http://global-reach.biz/global internet statistics (dati

    aggiornati al settembre 2004, scaricati il 6.01.2005)

    Il peso dellinglese... Linglese la lingua straniera pi studiata

    oltre 400 milioni di abitanti in paesi di linguainglese (dati 2003)

    4 Irlanda4 Nuova Zelanda20 Australia

    32 Canada60 Regno Unito290 Stati Uniti.(Fonte: US Census, Statistical Abstract 2004-2005, tab. 1321)

    In tutti i paesi non anglofoni dellUnione Europea lamaggioranza degli studenti di scuola secondaria sceglielinglese come lingua straniera: nel 1997 era cos per il77% degli studenti in Italia, 95% in Francia e 94% inGermania (Eurostat 2001, tab. 1.4 p. 8).

    http://www.google.com/http://www.google.com/http://global-reach.biz/http://global-reach.biz/http://global-reach.biz/http://www.google.com/
  • 8/12/2019 Dai Libri Al Web TNM 2005

    28/71Corrado de Francesco20/02/2005 - TNM> Dai libri al web> Diffusione di PC e Internet - p. 30

    Uso di Internet a scuola

    Sulla diffusione di PC e Internet nelle scuoleinItalia e Stati Uniti disponiamo di due fonti recenti: Italia:MIUR2004, Indagine sulle risorse

    tecnologiche per la didatticahttp://www.miur.it.Indagine realizzata da MIUR

    nel 1 semestre 2004 su tutte le scuole cuoleelementari, medie inferiori e medie superioristatali: al questionario on-line hanno risposto9.700 scuole pari al 89%del totale.Stati Uniti:US Census 2004, Statistical Abstract2004-2005http://www.census.gov.Dati rilevati daMarket Data Retrieval relativi alla.s. 2003-2004.

    Questi i dati per lItalia, nel 2004: in tutte le scuole c almeno un PC c 1 PCogni 11 studenti (MIUR 2004, p. 33) e 1 PCconnesso a Internet ogni 16 iscritti (MIUR

    2004, p. 62) il 51% delle scuole statali ha un sito web: in

    complesso si tratta di quasi 5.000 siti (MIUR 2004,tab. 39)

    Questi alcuni dati per gli USA, nel 2003-04:l80% delle scuole ha una connessione Interneta banda larga

    c 1 PCogni 4 iscritti (US Census 2004, tab. 243)

    gi nel 2002 nel 92% delle aule di scuolepubbliche esisteva un PCcon accesso Internet:in media il rapporto era di 5 studenti per PCconaccesso Internet (US Census 2004, tab. 242).

    Il quadro che emerge quello di una fortedistanza tra i due paesi: i dati USAsuggeriscono lapossibilit di un uso reale e quotidiano di Internetnelle aule sia per la disponibilit di connessione,sia grazie al numero ridotto di studenti per PC. Fainfatti una bella differenza avere 3 studentiinvece di 13 davanti ad ogni PC.

    In conclusione, lutilit di Internet a scuolapresuppone alcune condizioni: connessione alla rete nellaula con meno di 15 studenti sufficiente un PC

    portatile collegato con un secondo video con pi di 15 studenti necessario un proiettore

    da collegare al PC. capacit del docente di usare la rete.

    Ora, il punto che questo requisito spessoassente non tanto per la scarsa operativitinformatica quanto per la scarsa abitudine allusodi informazioni aggiornate e variegate da parte dimolti docenti. Chi presenta bassi livelli di lettura eaggiornamento su carta perch mai dovrebbecambiare comportamento on-line?

    Pensa che gi nel 2001, tragli adolescenti di 15-17anni, l84% usava il PC ascuola e il 72% a casa (USCensus 2004, Statistical

    Abstract 2004-2005, tab. 244).

    Studenti per PC nelle scuole pubbliche: Italia eStati Uniti, 2004

    ciclo Italia Stati Uniti

    elementari 14 4

    medie inferiori 13 4

    medie superiori 8 3

    Totale 11 4Fonte: MIUR2004, Indagine sulle risorse tecnologiche per la

    didattica, Tab. 14http://www.miur.it.

    US Census 2004, Statistical Abstract 2004-2005, tab. 243http://www.census.gov.

    Usare il PC per linsegnamento E alluniversit

    significa usare il PC

    a casa per scriverea casa per tenersi aggiornati grazie al weba scuola come quaderno degli appuntiin classe come gobboin aula come lavagna luminosain aula collegato a Internet.

    il divario tra Italia e Stati Uniti probabilmente ancoramaggiore. Nei dorms(case dello studente) dei campusstatunitensi molto comune disporre di connessioniInternet a banda larga. Cos come normale vederestudenti con portatili nelle biblioteche e nelle aule. Ildivario tra Italia e Stati Uniti si riflette anche nel diversospazio che le risorse informatiche (tutorials, counselling,link, ecc.) hanno nei siti web universitari. Sei scettico?Fai una visita virtuale di qualche campus e capirai.

    http://www.miur.it/http://www.miur.it/http://www.miur.it/http://www.census.gov/http://www.census.gov/http://www.census.gov/http://www.miur.it/http://www.miur.it/http://www.census.gov/http://www.census.gov/http://www.census.gov/http://www.miur.it/http://www.census.gov/http://www.miur.it/
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    29/71Corrado de Francesco20/02/2005 - TNM> Dai libri al web> Diffusione di PC e Internet - p. 31

    Internet e struttura demografica

    La diffusione di Internet varia tra le classi di et: minima tra la popolazione anziana e massimatra i giovani. Ne consegue che i tassi dipenetrazione in paesi dove gli anziani hanno pesidiversi possono dare una visione distorta della

    reale diffusione di Internet tra le classi nonanziane. Le differenze nella diffusione del webnei paesi sono in parte associate anche alledifferenze nella struttura demograficadei paesistessi.

    Giovani e anziani non hanno lo stesso pesoovunque. Nel 2003 i giovani di et inferiore a 15anni erano il 14% della popolazione in Italiacontro il 21% negli USA. Queste differenze sonopreviste in aumento nei prossimi anni: nel 2010 igiovani di 0-14 anni saranno il 13% in Italiacontro il 20% negli USA(US Census 2004, Statistical

    Abstract 2004-2005, tab. 1322).

    E assai pi forti saranno le differenze per quantoriguarda il peso degli anziani: nel 2010 gli ultra64enni saranno il 20% in Italia contro il 13% negliUSA.

    LItalia un paese a crescente concentrazione dianziani. Se gi oggi gli anziani non sonoconsumatori paragonabili ai giovani, cosa avverrnei prossimi anni con laumento della crisiprevidenziale e la conseguente riduzione deitrattamenti pensionistici?

    Si aggiunga a ci anche la considerazione gifatta sul basso livello di istruzione dellapopolazione adulta italiana. Fra 10 anni lItaliaavr un ulteriore freno alla diffusione del webnel peso anomalo degli anziani (e nella lorobassa scolarit).

    La stima della popolazioneoltre 64 anni al 2010 daconsiderare altamenteprobabile: si tratta di soggettigi nati. Non altrettanto sipu dire per la popolazionedi et inferiore ai 15 anni.

    Giovani e anziani nel 2003 e 2010 (come % della popolazione incomplesso)

    paesi < 152003

    < 152010

    > 642003

    > 642010

    Italia 14 13 19 20

    Francia 19 18 16 17

    Germania 15 14 18 20

    Regno Unito 18 16 16 16

    Giappone 14 14 19 22

    Stati Uniti 21 20 12 13Fonte: US Census, Statistical Abstract of the US 2004-2005, tab. 1322.

    http://www.census.govStatistical Abstract.

    Giovani e anziani E i 20-29enni?

    nel 2003 non hanno lo stesso peso ovunque: < 15 anni = 14% Italia vs. 21% USA > 64 anni = 19% Italia vs. 12% USA

    e nel 2010 la distanza sar maggiore: < 15 anni = 13% Italia vs. 20% USA > 64 anni = 20% Italia vs. 13% USA

    che implicazioni ci saranno per il web?

    (Fonte: US Census, Statistical Abstract 2004-2005, tab. 1322).

    La popolazione di 20-29 anni rappresenta il bacino diutenza dellistruzione terziaria (universit). Ebbene, inItalia questa classe di et, fatto uguale a 100 il valorenel 2000, arriver a 74 nel 2010: un calo di oltre il 25%(OECD, Education at a Glance 2001, tab. A1.1). Un nettoaumento (+13%) invece atteso per gli Stati Uniti.

    http://www.census.gov/http://www.census.gov/http://www.census.gov/
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    30/71Corrado de Francesco20/02/2005 - TNM> Dai libri al web> Diffusione di PC e Internet - p. 32

    Riferimenti

    Termini Web e libri

    ITU (InternationalTelecommunications Union)

    utente Internet (Internet user)

    dimensione

    diffusione

    uso di Internet

    lingue del web

    struttura demografica

    Per informazioni di base sulla diffusione delle nuove tecnologie a livellomondiale: ITU, Key Global Telecom Indicators http://www.itu.int.

    Per dati e indicatori aggiornati su PC e Internet nei maggiori paesiindustrializzati: OECD, Key ICT Indicators http://www.oecd.orgfind statistics Information

    and Communication Technologies Statistics.

    Per dati a livello dellUnione Europea: Eurostat 2001, Information Society Statistics Pocketbook.

    Sulla struttura e gli andamenti demografici nei paesi dellUnione Europea: Eurostat 2002, Eurostat Yearbook 2002.

    Un quadro sintetico di problemi, dati e indicatori relativi alla diffusionedelleconomia dellinformazione conviene partire da una pubblicazioneOECD: OECD 2002, Measuring the Information Economy.

    Per un quadro di sintesi sul digital divide tra i paesi OECD: OECD 2001, Understanding the Digital Divide.

    Per dati comparativi su consumi (istruzione, informazione e beni durevoli) neiprincipali paesi cfr. il capitolo Comparative International Statisticsin: US Census Bureau 2004, Statistical Abstract of the United States 2004-2005

    http://www.census.govStatistical Abstract.

    Per una cronologia della diffusione del PC e di Internet: http://graphicdesign.about.com/library/misc/bltime.htm.

    Sulla diffusione dellinformatica in Italia: Federcomin 2004, Osservatorio della societ dellinformazione

    http://www.federcomin.it

    da segnalare per linteressante comparazionedi dati e indicatori provenienti da fonti diverse (Assinform, Sirmi, Eito,IDC).

    Istat 2004, Le tecnologie dellinformazione e della comunicazione:disponibilit nelle famiglie e utilizzo degli individui

    http://www.istat.it.

    Sulla diffusione di PC e Internet negli USA e sulle differenze di uso associate aet, istruzione e reddito: NTIA 2004,A Nation Online: Entering the Broadband Age http://www.ntia.doc.gov.

    http://www.itu.int/http://www.itu.int/http://www.itu.int/http://www.oecd.org/http://www.oecd.org/http://www.census.gov/http://www.census.gov/http://graphicdesign.about.com/library/misc/bltime.htmhttp://www.federcomin.it/http://www.federcomin.it/http://www.istat.it/http://www.istat.it/http://www.istat.it/http://www.ntia.doc.gov/http://www.ntia.doc.gov/http://www.ntia.doc.gov/http://www.ntia.doc.gov/http://www.istat.it/http://www.federcomin.it/http://graphicdesign.about.com/library/misc/bltime.htmhttp://www.census.gov/http://www.oecd.org/http://www.itu.int/
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    Esercizi

    Diffusione di PC e Internetdati per lItalia

    dati USA

    dati internazionali

    LIstat il punto di riferimento per i dati sullItalia. Bene vai sul sito e verificaquali dati aggiornati sono disponibili sulla diffusione del PC e di Internet.Come? Semplice, fai cos: Istat http://www.istat.itcercapc, internet

    Istat http://www.istat.itAnnuario statistico italiano indice analitico cerca le

    vocipc, internetecc.Confronta i risultati della tua ricerca con quelli che trovi cercando sul sito delgoverno Italiano: Governo italiano http://www.governo.itcercapc, internet.

    Vuoi informazioni per gli USA? OK, lequivalente dellIstat negli USA sichiama Census Bureau (Ufficio del censimento): Census Bureauhttp://www.census.govsearch "internet statistics" o

    "computer use"arriverai sulla pagina web Computer Use and Ownershiphttp://www.census.gov/population/www/socdemo/computer.html

    che riassume le informazioni disponibili (anche se non compare lindaginecui fa riferimento il rapporto NTIA 2004).

    Census Bureau http://www.census.govStatistical Abstract index.

    Per dati internazionali vai sul sito dellInternational Telecommunication

    Union: ITU http://www.itu.intnewsroom free statistics.Oppure, se vuoi limitarti ai maggiori paesi industrializzati, vai sul sitodellOrganisation for Economic Cooperation and Development OECD http://www.oecd.orgfind statistics information and communication

    technologiesstatisticshttp://www.oecd.org/document/23/0,2340,en_2825_495656_33987543_1_1_1_1,00.htmlqui trovi grafici e tabelle in formato Excelsui principali dati e indicatoriICT.

    http://www.istat.it/http://www.istat.it/http://www.istat.it/http://www.istat.it/http://www.governo.it/http://www.governo.it/http://www.census.gov/http://www.census.gov/http://www.census.gov/population/www/socdemo/computer.htmlhttp://www.census.gov/population/www/socdemo/computer.htmlhttp://www.census.gov/population/www/socdemo/computer.htmlhttp://www.census.gov/http://www.census.gov/http://www.itu.int/http://www.itu.int/http://www.oecd.org/http://www.oecd.org/http://www.oecd.org/document/23/0,2340,en_2825_495656_33987543_1_1_1_1,00.htmlhttp://www.oecd.org/document/23/0,2340,en_2825_495656_33987543_1_1_1_1,00.htmlhttp://www.oecd.org/document/23/0,2340,en_2825_495656_33987543_1_1_1_1,00.htmlhttp://www.oecd.org/document/23/0,2340,en_2825_495656_33987543_1_1_1_1,00.htmlhttp://www.oecd.org/http://www.itu.int/http://www.census.gov/http://www.census.gov/population/www/socdemo/computer.htmlhttp://www.census.gov/h