DA VIRGO AD ADVANCED VIRGO: UN BALZO IN AVANTI … · • Sensibilità migliorata usando potenze...
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DA VIRGO AD ADVANCED VIRGO: UN
BALZO IN AVANTI NELLA RIVELAZIONE DI
ONDE GRAVITAZIONALI
Matteo Lorenzini - Università di Roma Tor Vergata
per conto della collaborazione Virgo
ONDE
GRAVITAZIONALI
Matteo Lorenzini XCIX SIF 2013 Trieste - Venerdì 27 settembre 2
ASTRONOMIA GRAVITAZIONALE:
UNA NUOVA FINESTRA SUL COSMO
ONDE
GRAVITAZIONALI
Matteo Lorenzini XCIX SIF 2013 Trieste - Venerdì 27 settembre 3
Le sorgenti di onde gravitazionali (OG) sono caratterizzate da: • Compattezza
• Asimmetria (quadrupolare)
• Rapida evoluzione
Periodiche: • Stelle di neutroni/pulsar
• Stelle binarie compatte
Transienti: • Supernovae
• Coalescenza (short GRB)
• Magnetar (soft repeater)
Stocastiche: • Eco cosmologica
• Fondo non risolto
ONDE
GRAVITAZIONALI
Matteo Lorenzini XCIX SIF 2013 Trieste - Venerdì 27 settembre 4
Le caratteristiche principali delle OG
possono essere studiate nell’ambito teorico
della relatività generale. • Natura tensoriale: due stati di polarizzazione
• Intensità (in termini di deformazione metrica)
esigua:
• Propagazione a velocità c, assorbimento pressoché
nullo
Come visualizzarne l’effetto? • Variazione di distanza tra masse in caduta libera
• Insorgenza di forze di marea su oggetti estesi
21
410
r
E
c
Gh SORGENTEij
RIVELAZIONE
INTERFEROMETRICA
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2
LLhLL Variazione della distanza (spaziale)
tra due punti su geodetiche separate.
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RIVELAZIONE
INTERFEROMETRICA
Schema fondamentale di un
rivelatore interferometrico di OG
• Interferometro in configurazione
Michelson con braccia km
• Sensibilità migliorata usando potenze
elevate e strategie di «allungamento»
(folding) del cammino ottico
• Rivelazione in frangia scura
(ottimizzazione del rapporto
segnale/rumore)
NfSx
)(2/1
VIRGO
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Prima generazione: • VIRGO (Italia, Francia)
• LIGO (USA)
• GEO600 (UK/Germania)
• TAMA300 (Giappone)
VIRGO
PRIMI RISULTATI
SCIENTIFICI
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Collaborazione LIGO/Virgo (LVC): nessuna rivelazione, ma limiti superiori Analisi dati congiunta (network)
Meeting di collaborazione su base regolare
Fondo stocastico di OG: GW 6.9 x 10-6 Nature, 460 (2009), 990
Pulsar del Granchio: • Luminosità 2% del limite di spin down
• 1.79 x 10-4
B. Abbott et al., Ap. J., 713 (2010), 671-685
GRB 070201:
• origine in M31
• coalescenza BH/NS e NS/NS esclusa (>90% I.C.)
• magnetar non esclusa
B. Abbott et al., Ap. J., 715 (2010), 1438-1452
OLTRE LA PRIMA
GENERAZIONE
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OBIETTIVO
migliorare la
sensibilità di un
fattore 10
(distanza massima)
Aumento del tasso
annuale di eventi di
un fattore 1000
(volume osservabile)
Image: Beverly Berger, NSF
Aasi J. et al., arXiv:1304.0670 (2013)
ADVANCED
VIRGO
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• Advanced Virgo (AdV): upgrade del
rivelatore Virgo di OG
• Partecipazione di gruppi italiani e francesi
(dal precedente Virgo), olandesi, polacchi
e ungheresi
• Stanziamento dicembre 2009
• Fine dell’installazione: 2015
• Prime osservazioni scientifiche: 2016
5 partner europei
19 labs, ~200 autori
APC Paris ARTEMIS Nice EGO Cascina INFN Firenze-Urbino INFN Genova INFN Napoli INFN Perugia INFN Pisa INFN Roma La Sapienza INFN Roma Tor Vergata INFN Trento-Padova LAL Orsay – ESPCI Paris LAPP Annecy LKB Paris LMA Lyon NIKHEF Amsterdam POLGRAW(Poland) RADBOUD Uni. Nijmegen RMKI Budapest
CURVA DI
RUMORE
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Rumore quantistico • Shot noise Laser di
alta potenza
• Pressione di radiazione
Specchi massicci
Rumore termico • Sospensioni
• Specchi (coating)
Rumore sismico • Filtri attivi e passivi
sospensioni
SCHEMA DI AdV
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Eredità di Virgo • Sito e tunnel, infrastrutture
• Superattenuatore (rumore sismico)
• Sospensioni monolitiche (Virgo+)
Principali modifiche: • Fascio più grande (rumore termico)
• Masse test massicce (42 kg,
pressione di radiazione e termico)
• Laser infrarosso 200W, finezza
450, piena potenza in cavità
650 kW (shot noise)
• Signal recycling (sintonizzazione)
Tecnologie e tecniche: • Controllo delle aberrazioni introdotte da effetti termici
• Ottiche di elevata qualità
• Nuovo schema di rivelazione (DC readout)
→ comun. di E.Calloni sez.5a giovedì
SIGNAL
RECYCLING
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Modifiche nella
rivelazione:
• Sintonizzazione con
signal recycling
• DC readout
RUMORE
TERMICO
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Q
Il livello di rumore termico dipende dalla qualità meccanica (Q)
Specchi e sospensioni di silice fusa (monolitiche):
Fattore di qualità della silice fusa > 107
(Sospensioni in acciaio: Q=1/ 5 103)
OTTICHE
MIGLIORATE
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Caratteristiche degli specchi e sensibilità Diversi effetti in diversi intervalli di frequenza
Basse frequenze • Pressione di radiazione
• Rumore termico di sospensione
Medie frequenze • Rumore termico di coating
Alte frequenze • Shot noise (geometria, regolarità intervengono sul
guadagno delle cavità)
• Aberrazioni termiche (assorbimento nei coating, substrato)
Nuove ottiche di elevata qualità: Più massicce (42 kg)
Suprasil 3002 (minore assorbimento, omogeneità migliore, Q elevato)
Polishing migliore: 0.2 nm su un diametro di 160 mm
Coating (prossima slide)
COATING E
RUMORE
TERMICO
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Limite alle medie frequenze: rumore termico del coating SiO2/Ta2O5 , principalmente
causato dalla dissipazione negli strati ad alto indice di rifrazione
Dissipazione ridotta con doping al titanio (2,3 10-4)
Impiego di spot larghi sulle masse test (5 cm)
RICIRCOLO
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La cavità di ricircolo eredita il disegno
di Virgo ma i fasci sono più grandi.
Conseguenze: • Cavità quasi degenere
• Modi di ordine superiore possono risuonare
• Anche le bande di controllo sono quasi
degeneri
• Effetti termici (riscaldamento e deformazione
degli specchi) molto insidiosi!
Soluzione: Ottiche di qualità elevata (già visto)
Controllo attivo delle aberrazioni (di origine termica o conseguenti ai processi di
produzione)
INTERFEROMETRO
LIBERO DA
ABERRAZIONI
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Simmetria cilindrica • Polishing (raggio di
curvatura)
• Lente termica (laser)
• Disomogeneità del
substrato
Difetti residui • Polishing (planarità)
• Coating
(assorbimento)
• Residui di correzioni
attive simmetriche
• Disomogeneità del
substrato
STRATEGIE DI CORREZIONE
requisito: OPL<2 nm
Produzione • Corrective coating (planarità dello
specchio di ricircolo)
• Ion beam figuring (difetti del
substrato)
Correzione attiva • Rivelazione delle deformazioni del
fronte d’onda (phase camera, sensore
Hartmann)
• Sistema di compensazione termica
per il controllo delle deformazioni
simmetriche e residue
COMPENSAZIONE
TERMICA
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Tre principali sistemi di attuazione: • Proiezione di fasci CO2 su CP per la correzione dell’effetto lente (DAS)
• Riscaldamento laterale delle masse per la correzione del raggio di curvatura (RH)
• Proiezione di un profilo asimmetrico di potenza su CP per la correzione dei difetti
residui (SS)
COMPENSATION PLATE (CP)
RING HEATER (RH)
COMPENSAZION
E TERMICA
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Sistema a doppio axicon (DAS) per la correzione dell’effetto lente su CP
Profilo di riscaldamento
ottimizzato (simulazione FEA)
COMPENSAZIONE
TERMICA
Matteo Lorenzini XCIX SIF 2013 Trieste - Venerdì 27 settembre 22
Sistema di controllo del raggio di curvatura
con riscaldatore ad anello (ring heater)
• Porta lo specchio in regime di
funzionamento ad alta potenza
• Gestisce l’effetto di deformazione
termoelastica di origine termica
COMPENSAZIONE
TERMICA
Matteo Lorenzini XCIX SIF 2013 Trieste - Venerdì 27 settembre 23
Correzione dei difetti residui: Scanning System • Consiste nel muovere un fascio CO2 sulla CP secondo un reticolo di posizioni,
modulandone l’intensità. Scansioni più rapide del tempo di diffusione termica
producono il profilo di riscaldamento voluto (ricavato dal OPL misurato tramite FEA)
• Deflettori: specchi GALVO
• Modulazione di intensità controllata (AOM)
STATO E
PROGRESSI
Matteo Lorenzini XCIX SIF 2013 Trieste - Venerdì 27 settembre 24
• Già impegnato il 45% del budget finora
• Principali lavori di adeguamento sulle infrastrutture completati in novembre
• Prima fase di collaudo (input mode cleaner) già nel 2014
• Fine prevista per l’installazione e integrazione dei sottosistemi: autunno 2015
VERSIONE
SEMPLIFICATA
Matteo Lorenzini XCIX SIF 2013 Trieste - Venerdì 27 settembre 25
Obiettivo iniziale (2015):
Partenza in configurazione
semplificata, con range per
coalescenza BNS > 100 Mpc
• Signal recycling non attivo
• Laser già in uso in Virgo (max
60 W)
• Potenza bassa
• Ridotti rischi collegati ad effetti
termici